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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VII NewsLetter Informazione online Venerdì 05/10/2012 – Anno VII, Numero 38 Prezzo del latte/1. Coldiretti Lombardia: “Così rischiamo il crack delle stalle” Prezzo del latte/2. La Parmalat a guida francese sottopaga gli allevatori Cibi d’Italia/1. Al Circo Massimo un successo da trecentomila visitatori Cibi d’Italia/2. Oscar Green, la creatività giovane che batte la crisi Cernobbio. Il 19 e 20 ottobre Forum dell’Agricoltura e dell’Alimentazione Informazione alle Imprese. Aflatossine, manifesto // Condizionalità, regole Lavoro. A causa della siccità, 200mila giovani a casa Appuntamenti. Mercato di Campagna Amica // Festival della Zucca ………………………………………………………………………… ………………… COLDIRETTI LOMBARDIA: prezzo del latte “Se continua così rischiamo il crack delle stalle” Sale la tensione sul prezzo del latte, monta la rabbia degli allevatori stretti fra crisi economica e boom dei costi. “Rispetto allo scorso anno – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – le spese di gestione sono aumentate di quasi il 40% mentre il prezzo di un litro di latte riconosciuto alla stalla è fermo a 38 centesimi, e se fino a 6 mesi fa era accettabile, adesso con l’esplosione dei costi di produzione non è più sostenibile. Viviamo una situazione che rischia di far chiudere decine di aziende agricole. Se è ciò che l’industria vuole, in un momento di crisi come questo, allora lo dica chiaramente e se ne assuma la responsabilità”. In Lombardia, dove si munge il 40% del latte italiano, le imprese agricole attive nel settore sono circa 6.400 ma quelle che conferiscono ai primi acquirenti (cooperative e industrie di trasformazione) sono già scese sotto la soglia delle cinquemila. “Se andiamo avanti così – aggiunge Prandini – rischiamo la desertificazione della zootecnia della pianura Padana, con perdite sia economiche che di posti di lavoro”. Almeno 18mila persone, fra titolari e dipendenti lavorano negli allevamenti da latte della regione. “Le nostre aziende – spiega Prandini – stanno facendo i salti mortali per riuscire a restare in piedi, ma la rabbia aumenta quando si vede che a fronte di una quotazione del latte alla stalla ormai molto sotto i costi di produzione, per i consumatori i prezzi degli alimentari al dettaglio non si sono affatto abbassati. Si stanno mettendo in ginocchio famiglie e settore produttivo. Non si può andare avanti così”. Per questo – spiega la Coldiretti Lombardia – dopo colloqui per adesso infruttuosi con le industrie di trasformazione, gli allevatori stanno pianificando mobilitazioni e iniziative di protesta. “Quando c’è la crisi o si lavora tutti insieme per salvarsi oppure il sistema crolla – conclude Prandini – ed è quello che si rischia con le stalle da latte se la situazione non verrà sbloccata”.
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Coldiretti Cremona Informa n.38/2012

Mar 02, 2016

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Page 1: Coldiretti Cremona Informa n.38/2012

Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VII

NewsLetter

Informazione online

Venerdì 05/10/2012 – Anno VII, Numero 38

Prezzo del latte/1. Coldiretti Lombardia: “Così rischiamo il crack delle stalle”

Prezzo del latte/2. La Parmalat a guida francese sottopaga gli allevatori

Cibi d’Italia/1. Al Circo Massimo un successo da trecentomila visitatori

Cibi d’Italia/2. Oscar Green, la creatività giovane che batte la crisi Cernobbio. Il 19 e 20 ottobre Forum dell’Agricoltura e dell’Alimentazione

Informazione alle Imprese. Aflatossine, manifesto // Condizionalità, regole

Lavoro. A causa della siccità, 200mila giovani a casa

Appuntamenti. Mercato di Campagna Amica // Festival della Zucca ………………………………………………………………………… …………………

COLDIRETTI LOMBARDIA: prezzo del latte

“Se continua così rischiamo il crack delle stalle”

Sale la tensione sul prezzo del latte, monta la rabbia degli allevatori stretti fra crisi

economica e boom dei costi. “Rispetto allo scorso anno – spiega Ettore Prandini,

Presidente di Coldiretti Lombardia – le spese di gestione sono aumentate di quasi il

40% mentre il prezzo di un litro di latte riconosciuto alla stalla è fermo a 38 centesimi,

e se fino a 6 mesi fa era accettabile, adesso con l’esplosione dei costi di produzione non

è più sostenibile. Viviamo una situazione che rischia di far chiudere decine di aziende

agricole. Se è ciò che l’industria vuole, in un momento di crisi come questo, allora lo dica

chiaramente e se ne assuma la responsabilità”.

In Lombardia, dove si munge il 40% del latte italiano, le imprese agricole attive nel

settore sono circa 6.400 ma quelle che conferiscono ai primi acquirenti (cooperative e

industrie di trasformazione) sono già scese sotto la soglia delle cinquemila. “Se andiamo

avanti così – aggiunge Prandini – rischiamo la desertificazione della zootecnia della

pianura Padana, con perdite sia economiche che di posti di lavoro”. Almeno 18mila

persone, fra titolari e dipendenti lavorano negli allevamenti da latte della regione. “Le

nostre aziende – spiega Prandini – stanno facendo i salti mortali per riuscire a restare

in piedi, ma la rabbia aumenta quando si vede che a fronte di una quotazione del latte

alla stalla ormai molto sotto i costi di produzione, per i consumatori i prezzi degli

alimentari al dettaglio non si sono affatto abbassati. Si stanno mettendo in ginocchio

famiglie e settore produttivo. Non si può andare avanti così”.

Per questo – spiega la Coldiretti Lombardia – dopo colloqui per adesso infruttuosi con

le industrie di trasformazione, gli allevatori stanno pianificando mobilitazioni e

iniziative di protesta. “Quando c’è la crisi o si lavora tutti insieme per salvarsi oppure il

sistema crolla – conclude Prandini – ed è quello che si rischia con le stalle da latte se la

situazione non verrà sbloccata”.

Page 2: Coldiretti Cremona Informa n.38/2012

Coldiretti e il Ministro Passera uniti nella denuncia

“La Parmalat a guida francese

sottopaga il latte agli allevatori” Il Ministro dello Sviluppo economico: “Dopo l'acquisizione di Parmalat

Lactalis da lì ha portato via tutto, lasciando solo quello che non si poteva portare via”

Coldiretti: “Il prezzo pagato agli allevatori per il latte alla stalla non copre più neanche i costi di produzione

che tra mangimi ed energia sono aumentati di quasi il 40%.

La Parmalat sotto il controllo della francese Lactalis sta sottopagando il latte agli

allevatori italiani rischiando di far chiudere centinaia di aziende agricole. E’

quanto afferma la Coldiretti nel commentare le dichiarazioni del Ministro dello

Sviluppo economico, Corrado Passera secondo il quale “dopo l'acquisizione di

Parmalat Lactalis da lì ha portato via tutto lasciando solo quello che non si

poteva portare via". Il problema - sottolinea la Coldiretti - rischia di diventare da

finanziario a produttivo con perdite economiche ed occupazionali devastanti per il

Made in Italy. Il prezzo pagato agli allevatori per il latte alla stalla - conclude la

Coldiretti - non copre piu’ neanche i costi di produzione che tra mangimi ed

energia sono aumentati di quasi il 40 per cento.

Latte, allevamenti lombardi sotto “soglia 5mila”

Crollo delle stalle da latte in Lombardia. Il numero dei produttori che consegnano ai

cosiddetti “primi acquirenti” (cooperative e industrie) è diminuito di oltre il 60 per

cento negli ultimi 17 anni – spiega la Coldiretti regionale – passando dai 13mila del

1995 ai 4.912 di oggi, su un totale nazionale di quasi 32mila.

“Da una parte – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – per

resistere a costi in continuo aumento, si assiste a una progressiva concentrazione del

settore in stalle sempre più grandi, dall’altra i prezzi del latte per gli allevatori scendono

sempre più spesso a livelli che non coprono neppure le spese”.

La Lombardia, con 4 milioni e mezzo di tonnellate di latte munto ogni anno, rappresenta

il 40% del prodotto italiano. “E’ necessario tornare a un tavolo di confronto con le

industrie – ribadisce Prandini – per arrivare a un prezzo migliore di quello attuale,

ormai troppo basso, che non corrisponde più alle mutate condizioni di mercato e

neppure ai maggiori costi di produzione che gli allevatori stanno affrontando”.

Page 3: Coldiretti Cremona Informa n.38/2012

IL LATTE OGM NON PIACE AGLI ITALIANI

Il latte ipoallergenico e proteico ottenuto direttamente da una mucca geneticamente

modificata (ogm) non piace a tre italiani su quattro (71 per cento), che ritengono gli ogm

meno salutari dei prodotti tradizionali.

E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’annuncio dell’arrivo sul mercato di un

bovino geneticamente modificato con la capacità di produrre un latte potenzialmente

digeribile anche da chi è allergico, secondo la ricerca pubblicata sulla rivista scientifica

PNAS e condotta dal gruppo di scienziati coordinato da Anower Jabed dell'Università di

Auckland, in Nuova Zelanda.

Nonostante il rincorrersi di notizie miracolistiche sugli effetti benefici delle nuove

modificazioni effettuate su animali e vegetali (dal salmone ad accrescimento rapido al riso

ipervitaminico, dalle patate fritte super resistenti ai parassiti fino al latte materno da mucche

transgeniche) il livello di scetticismo nel Belpaese rimane elevato.

La realtà – conclude la Coldiretti – è infatti che gli ogm attualmente in commercio riguardano

pochissimi prodotti (mais, soia e cotone) e sono diffusi nell’interesse di poche multinazionali

senza benefici riscontrabili dai cittadini.

L’articolo è tratto da www.ilpuntocoldiretti.it

il giornale online delle imprese del sistema agroalimentare

Il Punto Coliretti E’ il giornale online rivolto alle imprese del sistema agroalimentare, creato

dalla Coldiretti, la prima Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese. Assicura un

costante aggiornamento su economia e settori produttivi, fisco, ambiente, lavoro, credito,

energia, previdenza, formazione, qualità, innovazione e ricerca, scadenze e prezzi, previsioni

meteo. L’indirizzo è: www.ilpuntocoldiretti.it.

Page 4: Coldiretti Cremona Informa n.38/2012

"CIBI D’ITALIA” UN SUCCESSO DA 300MILA VISITATORI

Oltre 300mila visitatori

hanno sancito lo straordi-

nario successo di Cibi

d’Italia, Festival Nazionale

all’aperto dei cibi, delle

tradizioni, dell’innovazione,

della cultura e del valore

dello star bene insieme,

organizzato da Campagna

Amica e Coldiretti, che per

quattro giorni ha proposto il

meglio del Made in Italy

agroalimentare nell’Arena

del Circo Massimo, con

produttori da ogni regione.

Negli oltre 200 stands del

più grande farmers market del mondo, inaugurato dal Sindaco di Roma Alemanno e dal

Presidente della Coldiretti Sergio Marini, sono state esposte 10imila specialità tipiche offerte in

degustazione e vendute fino ad esaurimento per dimostrare che l’agricoltura italiana è un

patrimonio del Paese capace di offrire la più ampia varietà di prodotti, competitivi, di grande

qualità. Oltre alla gastronomia e alla qualità alimentare “Cibi d’Italia” si è rivelato un autentico

contenitore di iniziative. Dalla presentazione della prima analisi sulla rivoluzione nella spesa

alimentare generata dall’arrivo dei mercati degli agricoltori alle novità sulle mense scolastiche

e sulle fattorie didattiche, agli incontri sulla biodiversità e sulla salvaguardia dell’olio

extravergine d’oliva Made in Italy. “Cibi d’Italia – spiega il Presidente Marini – è uno spaccato

dell’Italia più bella e più vera e, in questo momento storico, c’è bisogno di tanta verità, di cose

concrete e non delle troppe cose raccontate e mai realizzate. Il Festival, che riproporremo nei

prossimi anni, è la rappresentazione concreta di un progetto che è difficile spiegare, ma basta

girare tra gli stand per trovare la nostra verità: produttori veri, gente vera, che la mattina si

alza e lavora per realizzare prodotti veri che servono a soddisfare bisogni veri”. (nella foto: la

delegazione degli imprenditori agricoli di Coldiretti Cremona, venerdì a “Cibi d’Italia”)

Page 5: Coldiretti Cremona Informa n.38/2012

Cibi d’Italia: dalla Lombardia maxi “siluro” di provolone

insieme a salame Cremona, grana, pesche, parmigiano

Un maxi “siluro” di provolone Dop lungo un metro e 70 centimetri e del peso di oltre un

quintale da Brescia, il grana padano e il

parmigiano del post terremoto di Mantova,

il salame vanto dell’agricoltura di Cremona,

le tradizionali pesche sciroppate di Varese

sono solo alcuni dei prodotti lombardi che

dal 28 al 30 settembre hanno rappresen-

tato la Lombardia nell’arena del Circo Mas-

simo a Roma, in occasione di Cibi d’Italia,

Festival Nazionale all’aperto dei cibi, delle

tradizioni e dello star bene organizzato da

Campagna Amica e Coldiretti.

In occasione di Cibi d’Italia è stata

presentata la prima analisi, realizzata da

Coldiretti con Censis e Swg, sulla

rivoluzione nella spesa alimentare generata

in Italia dai mercati degli agricoltori con gli

acquisti diretti che sono l’unica forma di

commercio che cresce nonostante la crisi.

La maggiore sensibilità dei cittadini

sull’origine del cibo e la ricerca di un nuovo

rapporto fra territori e alimentazione ha spinto la nascita e lo sviluppo della più estesa

rete di vendita a km zero dal produttore al consumatore, che può oggi contare su 1.105

mercati degli agricoltori, 5.616 aziende agricole, 877 agriturismi e 178 botteghe, per un

totale di 6.899 punti vendita di Campagna Amica, cui sommare 131 ristoranti e 109 orti

urbani. (www.campagnamica.it)

In Lombardia la rete di Campagna

Amica è formata da oltre 500

punti fra spacci aziendali e

agriturismi, 115 farmers’ market,

20 fra ristoranti a km zero e

Botteghe, insieme a una

collaborazione con le mense che

ogni giorno porta alimenti della

filiera agricola italiana nei piatti di

oltre 80mila bambini lombardi.

“Con la nostra Filiera agricola

stiamo costruendo una rete per la

difesa e la valorizzazione del cibo

italiano – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – un patrimonio

che non è solo culturale e gastronomico, ma anche economico visto che i falsi venduti

all’estero ci rubano una fetta di mercato di circa 50 miliardi di euro all’anno. Un danno

enorme per il Paese che dobbiamo contrastare con leggi, accordi internazionali e con la

diffusione della conoscenza fra i consumatori su cosa sia il vero Made in Italy”.

Page 6: Coldiretti Cremona Informa n.38/2012

Oscar Green a Cibi d’Italia

Meno burocrazia e rendite, più innovazione, credito e formazione: la “formula giovane” per rilanciare il Paese

Le giovani imprese muoiono per l’assenza di credito e il carico burocratico, capace di scoraggiare anche le idee più innovative. E’ quanto ha affermato il delegato di Coldiretti

Giovani Impresa Vittorio Sangiorgio in occasione della consegna dei premi Oscar Green 2012 per l’innovazione, concorso promosso dai Giovani della Coldiretti con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Il tutto è avvenuto in occasione di Cibi d’Italia, 1° Festival Nazionale di Campagna Amica che ha raccolto oltre 300mila visitatori nella vallata del Circo Massimo. Durante la giornata di chiusura di Oscar Green è stato presentato lo studio in cui si evidenzia che la crisi ha provocato in Italia una strage in un solo anno di ben 26mila imprese condotte da giovani in tutti i settori produttivi.

Meno burocrazia e rendite, più innovazione, credito e formazione: questa la “formula” per rilanciare il Paese proposta dai giovani i della Coldiretti con il Manifesto “Giovani per l’Italia”. “Il nostro Paese non può tollerare che l’occupazione dei giovani sotto i 25 anni sia tra le più basse in Europa e che il tasso di disoccupazione sia, di contro, tra i più elevati – ha detto Sangiorgio – né che si guardi ai giovani come un grande problema da risolvere all’interno del sistema economico piuttosto che come un’opportunità. Le storie delle giovani imprese agricole hanno tracciato nell’intero territorio nazionale un nuovo e più sostenibile modello di sviluppo basato su logiche di rete, dinamismo, innovazione e diversificazione, attenzione alla società, conciliazione tra redditività e affermazione personale, passione ed etica del lavoro, integrazione e coesione sociale”. Affinché possano investire nel loro futuro, i giovani hanno bisogno però di un nuovo e chiaro modello di sviluppo e di politiche pubbliche che concorrano a renderlo possibile. Per fare ciò, spiega Coldiretti Giovani Impresa, occorre una vera politica integrata per l’imprenditorialità, investire in intelligenti attività di accompagnamento alla progettazione, adeguati meccanismi di assistenza allo start up, filiere corte di accesso al credito gestite dai Confidi. Bisogna, infine rafforzare gli strumenti per l’accesso e la mobilità della terra rimuovendo vecchie e nuove forme di rendita, nonché accrescere il peso dei giovani in tutti gli ambiti civili, politici ed economici della società nazionale, a partire tra l’altro dalle normative che regolano l’età dell’elettorato attivo e passivo. (Nella foto: giovani imprenditori lombardi a Oscar Green)

Page 7: Coldiretti Cremona Informa n.38/2012

DALLE STELLE AGLI ABISSI I VINCITORI DELL’OSCAR GREEN 2012

Essere idealista a volte paga con un oscar, quello della Coldiretti assegnato nella categoria Campagna Amica a Cristina Scappaticci, l’imprenditrice sognatrice che grazie alla sua

passione per le stelle riesce ad offrire a tutti gli ospiti del suo agriturismo uno scenario unico,

quello del cosmo. In collaborazione con l’osservatorio astronomico di Campo Catino, infatti,

Cristina riesce a mettere insieme prodotti tipici locali ed esplorazione del cielo. E così tutti i

suoi commensali, comodamente seduti alle loro tavole, tra uno sguardo a Saturno, distante 1

miliardo e mezzo di chilometri dalla terra, e un altro al buon cibo, trascorrono momenti

indimenticabili. L’Oscar green nella categoria Esportare il territorio se lo è aggiudicato

invece la geniale esperienza imprenditoriale di Marta Lugano che produce uno spumante

d’autore, facendolo invecchiare sott’acqua. Tutto comincia con un racconto ed un sogno,

quello di suo padre che facendo un’immersione si imbatte in un’imbarcazione antica dentro le

cui stive si era conservato benissimo del vino millenario. Fu allora che ebbe la geniale

intuizione: a girare periodicamente le bottiglie avrebbe provveduto la corrente marina, mentre

il buio degli abissi, l’umidità che li caratterizza e la temperatura ideale avrebbero fatto il resto,

come e meglio di una cantina. Per la categoria Stile e Cultura d’impresa, Oscar a Luigi Adinolfi, che da un’antica ricetta della nonna che nei momenti di festa miscelava olive,

zucchero ed alcol, ha creato il primo amaro alle olive, prezioso digestivo che cattura curiosi e

appassionati, attrae turisti e oltrepassa i confini nazionali arrivando in Scandinavia, Corea e

Stati Uniti. E ancora nella categoria Ideando viene premiata - afferma la Coldiretti - la

brillante idea di Andrea De Magistris che ha sperimentato con successo la prima

coltivazione di bambù interamente made in Italy. Se nell’isola di Hokkaido si produce un

ottimo bambù, perché non provare a farlo anche nelle Langhe piemontesi? Ed è così che

oggi nella sua azienda De Magistris produce foglie di bambù per ricavare uno squisito tè

senza eccitanti da dare ai bambini, germogli per la ristorazione, canne per l’artigianato e

foglie per realizzare cosmetici. Teresa Palmieri invece ha conquistato l’Oscar Green nella

categoria In Filiera grazie al grande lavoro che la sua azienda svolge chiudendo

interamente il ciclo produttivo, dal latte alla tavola, realizzando squisite mozzarelle ed altri

prodotti con latte di bufala venduti direttamente in azienda riuscendo a soddisfare oltre 300

clienti al giorno. La filiera si completa anche grazie ad una particolare e apprezzatissima

realizzazione di pregiati oggetti in pelle come borse, svuotatasche e portariviste. Non solo

dunque bocconcini e mozzarelle apprezzatissimi in tutta la Penisola, ma anche una bella

gamma di prodotti in pelle che richiamano alla fantastica tradizione contadina cilentana. Nella

categoria Non solo agricoltura non poteva non essere conferito l’oscar green della

Coldiretti ad una realtà davvero speciale: quella della vecchia fattoria di Giulia Lovato, dove

i bambini diversamente abili, anche con gravi patologie, riescono a ritornare a cantare e

camminare dopo anni di immobilità L’intenso rapporto con gli animali, la natura e le pratiche

agricole antiche diventano di fondamentale importanza per il loro ritorno alla vita. Per finire,

la menzione speciale per Paese Amico è stata assegnata al Comune di Bardolino, che

grazie ad un servizio navetta messo a disposizione dall’amministrazione porta tutti i

consumatori, con particolare attenzione per anziani e persone in difficoltà, direttamente al

mercato di Campagna Amica, scelto da tanti come punto di riferimento per la propria spesa a

garanzia di qualità, origine certa e stretto legame con il territorio.

Page 8: Coldiretti Cremona Informa n.38/2012

IL 19 E IL 20 OTTOBRE A CERNOBBIO

XII FORUM INTERNAZIONALE DELL’AGRICOLTURA

E DELL’ALIMENTAZIONE

L’edizione 2012 del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello studio Ambrosetti, si terrà a Villa d’Este a Cernobbio, sul lago di Como, dal 19 al 20 ottobre.

Il Forum, giunto alla dodicesima edizione, costituisce l’appuntamento annuale del settore che riunisce i maggiori esperti, opinionisti ed esponenti del mondo accademico, nonché rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere. Al centro dei lavori quest’anno una via italiana per lo sviluppo del Paese, che sarà presentata e discussa con i segretari dei principali partiti politici in vista delle prossime elezioni. Sono previsti approfondimenti su temi di attualità e momenti di confronto con la partecipazione di esponenti di Governo. L’edizione di quest’anno si apre alle ore 10,00 di venerdì 19 ottobre con la presentazione dell’indagine sulle priorità degli italiani nel tempo della crisi, elaborata dalla Coldiretti in collaborazione con l’Swg. Sui risultati discuteranno il Presidente della Coldiretti Sergio Marini e il Presidente dell’Swg Roberto Weber. Esclusive analisi sugli andamenti di mercato del Made in Italy e sui comportamenti dei consumatori, esposizioni ed esperienze imprenditoriali innovative caratterizzeranno la due giorni.

Page 9: Coldiretti Cremona Informa n.38/2012

Manifesto

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Cala ancora la produzione di cereali nell'Unione Europea

Produzione di cereali in ulteriore calo nell’Unione Europea. Sono state diffuse le ultime stime

sul raccolto 2012, dalle quali si prevede una diminuzione del 2,2%, contro il -1,4% indicato alla

fine di luglio, per un totale di poco più di 280 milioni di tonnellate, ben 6 in meno rispetto a

dodici mesi fa, secondo un'elaborazione Coldiretti sui dati Copa Cogeca.

Tra le colture, il dato peggiore viene dal mais, con un calo netto del 10,4%, causato

principalmente dalla siccità che ha colpito molti dei principali Stati produttori, a partire

dall’Italia. Diminuisce anche la produzione complessiva di grano (-1,5%), tra il frumento tenero

che fa segnare un -1,8% e quello duro che, invece, aumenta del 3,1%. Incremento anche per

l’orzo (+1,5%), l’avena (+4,8%) e la segale (+19,5%), mentre crolla il sorgo (-15,2%).

Per quanto riguarda, invece, l’Italia, si conferma l’aumento generale della produzione di

grano. Quello tenero guadagna il 18 per cento sullo scorso anno, con 3,3 milioni di tonnellate,

mentre il duro cresce del 17%, a 4,2 milioni di tonnellate. Disastro annunciato per il mais, con

il raccolto a 7,7 milioni di tonnellate, il 24% in meno in confronto ai 10,1 milioni di tonnellate

raccolti nel 2011. Calano anche sorgo (-24%) e segale (-12%), mentre aumentano orzo (+18%) e

avena (+7%).

Se si guarda alle altre nazioni, colpisce il dato della Spagna, che vede quasi dimezzata la

produzione di grano duro e calare del 22% quella di grano tenero. Anche l’Austria perde un

terzo del suo raccolto di frumento, mentre tiene la Germania e aumenta la Francia.

LAVORO: A CASA 200MILA GIOVANI PER LA SICCITÀ

Il caldo e la siccità che hanno tagliato i raccolti estivi e autunnali rischiano di lasciare senza

lavoro molti dei 200mila giovani impegnati nelle attività di raccolta di frutta, verdura e nella

vendemmia. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai dati sull’occupazione diffusi

dall’Istat. Sui dati relativi all’occupazione nel terzo trimestre si è fatto sentire purtroppo il crollo

dei raccolti agricoli,che va dal 22% per le pere al 13% per le mele, ma arriva al 50% per il

pomodoro in Puglia e al 5% per la vendemmia, che richiedono un elevato impiego di

manodopera. Si tratta, spiega Coldiretti ,degli effetti negativi dell’andamento climatico sfavo-

revole che ha provocato danni diretti per circa tre miliardi di euro all’agricoltura nazionale ma

con effetti anche sull’indotto in termini economici e occupazionali.

Una prospettiva negativa dopo che l’agricoltura è stato il settore che ha fatto registrare il più

elevato aumento nel numero di lavoratori dipendenti con un incremento record del 10,1% nel

secondo trimestre, in netta controtendenza con l’andamento generale. Si stima peraltro che

abbia meno di 40 anni un lavoratore dipendente su 4 assunti in agricoltura, dove si registra

anche una forte presenza di lavoratori giovani e immigrati che hanno abbondantemente

superato quota centomila.

Page 11: Coldiretti Cremona Informa n.38/2012

EXPORT: IN 5 ANNI AUTO -14%, AGROALIMENTARE +18%

Negli ultimi cinque anni sono crollate del 14% le esportazioni di auto e rimorchi, che sono state

sorpassate da quelle di cibi e vini Made in Italy aumentate del 18% nello stesso arco di tempo.

E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti all’indomani dell’incontro tra Governo e Fiat,

sulla base dei dati Istat relativi al primo semestre del 2012 rispetto allo steso periodo di cinque

anni fa. Le esportazioni di prodotti agroalimentari – sottolinea la Coldiretti – hanno raggiunto

15,2 miliardi di euro mentre al contrario le spedizioni di automobili, rimorchi e semirimorchi si

sono fermate a 13,2 miliardi di euro, nella prima metà dell’anno. Un’analisi che in riferimento

all'ipotesi di nuovi incentivi dimostra che - sostiene la Coldiretti - l’’Italia e il suo futuro dopo

le delusioni della grande industria sono legati alla capacità di tornare a fare l’Italia, cioè di essere

l’Italia della grande creatività, delle piccole e medie imprese agricole, artigiane, manifatturiere

che poi sanno crescere e conquistare il mondo. C’e’ una Italia del buon cibo e di

quell’agroalimentare che sa incontrare i bisogni profondi dei consumatori e dei cittadini, del

turismo, dell’arte, della cultura, della bellezza, dell’innovazione intelligente. E’ questa l’Italia

futura, quella per cui il territorio è una miniera di opportunità.

CONSUMI: DAL CALO DEL POTERE D’ACQUISTO TAGLI PER IL 61% DEGLI ITALIANI

Per effetto del calo del potere d’acquisto sei italiani su dieci (61%) non dispongono di un reddito adeguato ma c’è addirittura un 6% che non riesce mai ad arrivare a fine mese. E’ quanto emerge da un’analisi Coldiretti/Swg divulgata in occasione della diffusione dei dati sui conti nazionali dell’Istat. Il risultato è - sottolinea la Coldiretti - un drastico calo nei consumi nel 2012 che riguarda anche l’alimentazione, con una riduzione stimata pari al due per cento negli acquisti in quantità nei primi otto mesi dell’anno. Per tagliare sulla spesa sono costretti a fare lo slalom tra gli sconti ben il 62% degli italiani che vanno a caccia di offerte speciali tra le corsie dei supermercati più che in passato, mentre circa la metà dei consumatori (49%) fa addirittura la spola tra diversi negozi per confrontare i prezzi più convenienti. Tra le tendenze emergenti si evidenzia l’aumento di quanti acquistano prodotti locali (40%) e scelgono solo frutta e verdura di stagione (50%) magari senza intermediazione, con un balzo record del 23% in un anno degli acquisti fatti dal produttore, resi possibili dalla rete degli agricoltori di Campagna Amica.

COLDIRETTI: BENE L’OPERATO DEI NAS RISCHIO METANOLO NEGLI ALCOLICI DAL’EST

Dopo le oltre 20 vittime causate dalla vodka killer al metanolo in Repubblica Ceca,

l’operazione dei carabinieri dei Nas è importante per tutelare la salute dei cittadini italiani.

E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’operazione dei Carabinieri del Nas (Nucleo

antisofisticazioni) di Milano che hanno sequestrato oltre una tonnellata e mezza di alimenti

di varia natura, pericolosi per la salute pubblica, insudiciati e in cattivo stato di conservazione

provenienti dai Paesi dell'Est europeo, tra i quali anche un distillato alcolico ad alta

gradazione di produzione artigianale. Le importazioni di liquori dalla Repubblica Ceca in Italia

sono aumentate di cinque volte nel 2012 rispetto alla scorso anno e negli ultimi sei mesi

sono arrivati in Italia 2,8 milioni di chili tra vodka, acquaviti ed altri liquori. Ad aumentare sono

anche le spedizioni dagli altri Paesi dell’Est Europa come Polonia, Romania e Bulgaria dove

- conclude la Coldiretti - con quasi mezzo milione di chili gli arrivi sono aumentati di ben dieci

volte negli ultimi sei mesi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Page 12: Coldiretti Cremona Informa n.38/2012

INFORMAZIONE ALLE IMPRESE – SERVIZI TECNICI

Condizionalità: un ripasso prima delle nuove semine

La parola “condizionalità” è ormai diventata famigliare agli agricoltori che beneficiano di

pagamenti comunitari sia legati al PSR che alla Domanda unica, che sanno di dover rispettare

tutta una serie di regole che vanno dalla direttiva nitrati, al benessere animale, alla corretta

gestione dei rifiuti, piuttosto che al corretto uso dei fitofarmaci per non avere tagli ai pagamenti

in caso di controllo da parte delle autorità competenti. Vale la pena però rivedere e ripassare due

adempimenti che possono influenzare e modificare le scelte sulle prossime semine:

l’avvicendamento delle colture (standard 2.2) e le fasce tampone (standard 5.2).

STANDARD 2.2: avvicendamento delle colture.

Pur essendo scritte da tempo tra le norme che regolano la condizionalità, solamente con le

prossime semine il mancato rispetto di queste regole porta l’azienda agricola a commettere

un’infrazione che, in caso di controllo, comporta un taglio percentuale degli aiuti.

1. Descrizione degli impegni da rispettare.

Al fine di mantenere invariato (non far diminuire) il livello di sostanza organica nel suolo è

vietata la monosuccessione di cereali per una durata superiore a 5 anni. Il computo degli anni di

monosuccessione decorre a partire dall’anno 2008 e quindi con le semine autunnali del 2012 e

primaverili del 2013 si rischia di effettuare il sesto anno di monosuccessione e cadere in

infrazione. I cereali coinvolti sono: frumento duro, frumento tenero, triticale, spelta, segale,

orzo, avena, miglio, scagliola, farro, mais e sorgo. La successione dei cereali autunno-vernini è

considerata monosuccessione.

2. Deroghe

E’ possibile derogare a questa regola solamente dimostrando che la monosuccessione non genera l’impoverimento della sostanza organica nel suolo, da dimostrare o con analisi effettuata prima e dopo la monosuccessione, o tramite la fertilizzazione organica. Se si opta di derogare alla norma tramite la dimostrazione con analisi, queste devono essere fatte, seguendo la metodologia ufficiale, in uno degli anni di monosuccessione (entro l’anno), e dopo il raccolto del cereale coltivato nel “periodo di deroga”. In alternativa alle analisi è possibile effettuare, nel periodo di deroga, una concimazione organica che apporti almeno 170 kg/ettaro/anno di azoto per il mais e 150 Kg/ettaro/anno per gli altri cereali da dimostrarsi con la presentazione della comunicazione nitrati.

STANDAR 5.2: introduzione di fasce tampone lungo i corsi d’acqua

Questa regola ha trovato applicazione per la 1° volta nel 2012 e non subirà variazioni nel 2013.

1. Descrizione degli impegni da rispettare

Al fine di proteggere le acque superficiali e sotterranee dall’inquinamento è prevista la

costituzione di fasce tampone lungo i corsi idrici superficiali (torrenti, fiumi, canali). Con fascia

tampone si intende una fascia stabilmente inerbita, spontanea o artificiale, oppure arbustiva o

arborea, spontanea o impiantata, di larghezza variabile di 3 o 5 metri a seconda dello stato

qualitativo del corpo idrico.

I corpi idrici interessati nella zona cremonese sono quelli indicati nell’elaborato 5 del piano di

gestione delle acque dell’autorità di bacino del Po. E’ possibile visionare i corpi idrici interessati

tramite il Gis del Sistema Informatico Regionale della Lombardia.

2. Deroghe

- risaie - particelle ricadenti in aree montane - terreni stabilmente inerbiti per l’intero anno solare.

Presso i nostri uffici sono a disposizione gratuitamente opuscoli informativi che illustrano e

spiegano tutti gli adempimenti da tenere sotto controllo per rispettare la condizionalità.

Page 13: Coldiretti Cremona Informa n.38/2012

INFORMAZIONE ALLE IMPRESE – DATORI DI LAVORO

RIFORMA DEL LAVORO: LEGGE N. 92/12

NUOVE REGOLE SULLE DIMISSIONI VOLONTARIE

E RISOLUZIONE CONSENSUALE Con la Riforma Fornero lotta alla dimissione in bianco, i datori di

lavoro rischiano la denuncia penale e una sanzione da 5.000 a 30.000

euro, i lavoratori hanno la facoltà di revoca.

Dal 18 luglio 2012 in poi le dimissioni presentate dai lavoratori e la risoluzione consensuale tra datore di lavoro e lavoratore devono essere convalidate per essere efficaci, pertanto, sono “sospensivamente condizionate” ad una convalida delle stesse, cioè fino a quando è finito l’iter di convalida, questo per garantire la genuinità della volontà risolutiva del lavoratore. In pratica la norma dispone l’obbligo per il lavoratore di confermare le dimissioni, utilizzando specifiche procedure, per fornire certezza sia sulla data effettiva delle dimissioni, che sulla libera ed autonoma volontà del lavoratore nel risolvere il rapporto di lavoro.

La convalida può essere effettuata presso: - la Direzione Provinciale del Lavoro; - il Centro per l’Impiego territorialmente competente; - le sedi individuate dai contratti collettivi nazionali stipulati dalle organizzazioni

sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale. In alternativa tramite apposizione della firma del lavoratore sulla ricevuta del modello di cessazione inviato dal datore di lavoro, tramite l’UniLav, al Centro per l’Impiego entro 5 giorni dalla data di cessazione.

Spetta al datore di lavoro verificare che il dipendente adempia alla convalida, pertanto entro 30 giorni dal ricevimento delle dimissioni o dalla risoluzione consensuale deve invitare il lavoratore, alternativamente, a convalidare le dimissioni stesse presso la DPL, oppure presso il Centro per l’Impiego o presso altri soggetti individuati dalla contrattazione collettiva, o a sottoscrivere, in calce alla comunicazione di dimissioni, la conferma della scelta.

In ogni caso, se il datore non recapiterà (o consegnerà a mano) l’invito di cui sopra entro i 30 giorni, le dimissioni (o la risoluzione consensuale) saranno inefficaci.

Dalla ricezione dell’invito, a sua volta, il lavoratore, entro 7 giorni, potrà convalidare le dimissioni, o sottoscrivere la dichiarazione confermativa, oppure revocarle, “diritto di ripensamento” del lavoratore.

Se entro i 7 giorni il lavoratore non convalida, o non sottoscrive, o non revoca, il rapporto di lavoro si considererà risolto.

Page 14: Coldiretti Cremona Informa n.38/2012

MERCATO DI CAMPAGNA AMICA:

GLI APPUNTAMENTI

Da Cremona a Crema, da Soresina a Casalmaggiore, da Pandino a Bagnolo, Castelleone e

Vescovato, senza dimenticare il recente “debutto” a Pizzighettone: sono sempre più numerose

le ‘piazze’ dove, con regolarità, si rinnova l’appuntamento con il Mercato di Campagna Amica

degli agricoltori di Coldiretti Cremona. Riportiamo il calendario, ricordando che tutti gli

appuntamenti si svolgono nella mattinata, a partire dalle ore 7,30. Ogni variazione o

aggiornamento viene segnalato sul sito di Coldiretti Cremona, all’indirizzo

www.cremona.coldiretti.it. Da appuntare in agenda:

CREMONA. Al Foro Boario, tutti i venerdì mattina.

CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, ogni sabato

SORESINA. Tutti i lunedì, davanti al Palazzo Comunale

VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma

CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi

PIZZIGHETTONE. Tutti i giovedì, al “Torrione del guado”

CREMA. In via Terni, la 1° e la 3° domenica del mese (+ alcuni eventi)

BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro, la 2° domenica del mese

PANDINO. In via Umberto I, il 2° e il 4° lunedì del mese (+ alcuni eventi)

IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA A

PIZZIGHETTONE HA CAMBIATO “INDIRIZZO”

Segnaliamo a tutti i cittadini-consumatori che scelgono di fare acquisti

nel segno della tipicità, bontà e genuinità dei prodotti a km zero,

che il Mercato di Campagna Amica degli imprenditori agricoli di Coldiretti

che si tiene tutti i giovedì mattina a Pizzighettone

cambia “indirizzo”.

Da giovedì gli stand degli agricoltori di Coldiretti

saranno presso il “Torrione del Guado”

(proprio nel cuore del borgo, nei pressi del ponte sull’Adda)

Page 15: Coldiretti Cremona Informa n.38/2012

A Crema grande successo per il Festival della zucca

Proposto dagli agricoltori di Coldiretti in occasione del “mercato straordinario di Campagna Amica”

Un vero successo, con un incessante andi-rivieni di buongustai, interessati alla degustazione e

all’acquisto delle zucche (il frutto di stagione, al quale è stata dedicata la domenica) ma anche

di tutti gli altri prodotti dell’agricoltura Made in Crema e Made in Cremona. Questo è stato il

“Festival della zucca”, uscita speciale del Mercato di Campagna Amica a Crema, che

domenica 30 settembre ha raccolto centinaia di

persone presso i portici di via Terni, per un nuovo

appuntamento con la bontà, la tipicità e la

convenienza dei prodotti a km zero.

Condotte al Mercato dall’azienda agricola Cascina

Bredina di Alberto Soragni (“punto Campagna

Amica” di Costa Sant’Abramo), c’erano

numerosissime zucche, di ogni forma e colore: dalle

mantovane alle piacentine, dalle più prelibate a quelle

ornamentali, dalle piccole alle grandi e grandissime

(fra cui la zucca gigante di 194 kg). In collaborazione

con gli chef dell’Associazione “Tavole Cremasche”

c’erano inoltre prelibate degustazioni: fra queste, la

“torta di zucca e mandorle” proposta dal Bistek di

Trescore Cremasco, la “torta sfoglia di zucca, porri e

ricotta di bufala” cucinata dal Ridottino di Crema, e

la “crema di zucca e amaretti” opera del ristorante

Tre Rose di Castelleone. Tutti i piatti erano a base di

prodotti offerti da alcuni imprenditori agricoli del

Mercato di Campagna Amica. “Gettonatissime” le zucche messe in vendita, al prezzo

speciale di un euro al kg. E se la zucca è stata regina della giornata, anche gli altri frutti

dell’agricoltura sono stati apprezzati: dai lattiero-caseari al salame, dall’ortofrutta al miele,

senza scordare le carni, e molto altro. Ricordiamo che il Mercato di Campagna Amica

lanciato da Coldiretti nel segno del progetto per una filiera agricola tutta italiana si tiene

regolarmente in nove ‘piazze’ del territorio: accanto a Crema ci sono Cremona,

Casalmaggiore, Soresina, Pandino, Vescovato, Castelleone, Bagnolo e Pizzighettone. E’ un

“filo diretto” tra l’impresa agricola e le famiglie. Un vantaggio per gli agricoltori, che evitano

le intermediazioni commerciali, e per i cittadini, che trovano prodotti genuini, dall’origine

garantita, ad un giusto rapporto qualità-prezzo. Ricordiamo le prossime ‘uscite’ del Mercato

degli agricoltori a Crema: domenica 7 e 21 ottobre, 4 e 25 novembre, 2 e 16 dicembre.

Il “Festival della Zucca” sarà proposto anche a Soresina, lunedì 8 ottobre (piazza del Comune)

e a Cremona, venerdì 12 ottobre (al Foro Boario) nell’ambito del Mercato di Campagna Amica

Page 16: Coldiretti Cremona Informa n.38/2012

Ad Apicoltura Zipoli di Romanengo l’oscar del miele più buono

Vittorie e segnalazioni in prestigiosi concorsi nazionali Nasce a Romanengo, in provincia di Cremona, un miele da Oscar, dalla qualità riconosciuta e

premiata a livello nazionale. A produrlo è Apicoltura Zipoli che, con i suoi mieli, ha conquistato

la giuria dell’edizione 2012 del “Concorso Nazionale Grandi Mieli d'Italia 3 gocce d'oro”, il più

noto concorso italiano, organizzato dall’Osservatorio nazionale miele, che a Castel San Pietro

Terme (Bologna) premia ogni anno i migliori mieli della penisola. In un’edizione dai numeri

particolarmente significativi (erano 545 i

campioni in concorso, appartenenti a 45

diversi tipi di miele), l’apicoltore Sergio

Zipoli ha ottenuto ben sei premi: due

“gocce d’oro” per la melata, due “gocce”

per il millefiori, una “goccia” per il miele

di amorfa fruticosa (una rarità) e un’altra

goccia sia per il miele di castagno che per il

miele di robinia.

La recente affermazione a Castel San

Pietro Terme giunge dopo altri significativi

piazzamenti di Apicoltura Zipoli. Ad inizio

settembre, ad esempio, c’è stato il podio

(con due secondi posti, per i mieli di

castagno e di amorfa fruticosa, e un terzo

posto , con il tiglio) del Concorso

Internazionale dei Mieli, organizzato

dall’A.S.G.A. Associazione Apicoltori

Siena Grosseto Arezzo, nell’ambito della

“Settimana del Miele” che raccoglie a

Montalcino i migliori mieli di produzione

nazionale ed internazionale.

“Sono soddisfatto ed orgoglioso dei

risultati ottenuti, frutto di grande impegno e

di una continua ricerca della qualità – spiega Sergio Zipoli, apicoltore iscritto a Coldiretti

Cremona –. Mi fa piacere il fatto che, nelle diverse occasioni, i vari tipi di mieli che produco

vengano apprezzati, a conferma della bontà e qualità di tutta la nostra produzione biologica”.

TUTTE le SETTIMANE l’AGRICOLTURA è in TV

Ricordiamo che W l’Agricoltura

la trasmissione dedicata al vero Made in Italy a cura di Coldiretti Cremona

va in onda su Telecolor e Primarete tutti i giovedì alle ore 19.50 (subito dopo il tg)

e in replica la domenica, ore 13 circa, su Telecolor.

Page 17: Coldiretti Cremona Informa n.38/2012

MERCATI – TABELLA AGGIORNATA

A VENERDI’ 05 OTTOBRE 2012

PRODOTTO Unità di

misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

FRUMENTO

tenero buono

mercantile Tonn.

237-241

269

n.q. (fino)

267-272

GRANOTURCO

ibr. naz.

14% um. Tonn. 233-234 245-247 237-242 257-258

SEMI di SOIA Nazionale

Tonn. n.q. n.q. 503-508

ORZO naz. p.spec. 55-60

p.spec. 66-68 Tonn.

220-224 225-230

n.q. 258-260

Fino a 65

239–244 Fino a 70

245– 250

(p.spec. 63-65)

251-253

CEREALI MINORI

Tonn. Triticale 260-262

Sorgo nazionale

259-264

CRUSCA alla rinfusa

Tonn. 188–190 179–180 in sacchi 217-220

179-180

FIENO Magg. 2012

Agostano Tonn.

145 – 160 loietto:

145 – 160

141-151 145-150

Mag. 1° t.

140-145

Medica fienata

(1° t. 2012)

130,0-150,0

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn. 75 – 85 80-92 Paglia di frum.

casc. 45-50 Paglia di frumento

press. 48-53

SUINI lattonzoli locali

15 kg 3,490 3,515 3,460 3,490

SUINI lattonzoli locali

25 kg 2,640 2,71 2,600 2,630

SUINI lattonzoli locali

30 kg 2,350 2,47 2,340 2,350

SUINI lattonzoli locali

40 kg 2,130 2,17 2,120 2,130

SUINI da macello

156 kg 1,710 1,770 n.q. (da 144 a 156 kg)

1,729

SUINI da macello

176 kg 1,770 1,770 n.q. (da 156 a 176 kg)

1,773

SUINI da macello

Oltre

176 kg 1,740 1,745 n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,757

VACCHE FRIS. 1° qualità (p.v.)

kg. p.v. 1,17-1,36 p.m 2,65-2,95

MONTICHIARI 1,15-1,33

da macello 1,22-1,32

VACCHE FRIS.

2° qualità (p.v.) kg.

pv 0,95-1,03 pm 2,25-2,4

MONTICHIARI 0,80-0,95

1,02-1,12

MANZE scott. 24 mesi

kg. pm 2,50-3,05 Vitelloni da macello

24/30 mesi 1,42-1,57

1,42-1,59

Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500)

p.v. 1,43–1,58 pm 2,80-3,10

Page 18: Coldiretti Cremona Informa n.38/2012

PRODOTTO

Unità di

misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

VITELLI baliotti fris. (p.v.)

50-60

kg. 1,00-1,10

MONTICHIARI

(1° q. 56/60 kg)

1,00-1,10

(da 46 a 55 kg)

1,45-1,60 (45-55 kg)

0,95-1,75

VITELLI baliotti pie blu belga p.v

50-60

kg. 3,00-4,00

MONTICHIARI 3,85-4,00

4,40-4,90 (pregiate 70 kg)

3,76-4,90

BURRO pastorizzato

kg. 2,60 past. 1,85 centr. 2,50

2,00 Zangolato di creme

X burrificaz. 1,70

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

kg. (dolce)

4,95-5,15 5,05-5,20 n.q. --

PROVOLONE VALPADANA

oltre 3 mesi kg.

(piccante) 5,10-5,50

5,25-5,50 n.q. PARM. REGGIANO

12 mesi 8,95-9,15

GRANA scelto stag. 9 mesi

kg. 7,20-7,45 7,20-7,45 7,15-7,40

PARMIGIANO

REGGIANO

fino a 24 m 11,10-11,40

GRANA scelto

stag. 12-15 mesi kg. 8,20-8,40 8,55-9,10 8,50-8,75

PARMIG. REGG.

30 mesi e oltre 12,65-13,05

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e

il 3° mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta

attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Altra sottolineatura: i prezzi del mercato bovino di Cremona

sono da considerarsi a peso morto. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni

separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa

riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati qui

riportati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELLA TABELLA MERCATI

- INSIEME AI COLLEGAMENTI ALLE PRINCIPALI BORSE -

SONO SUL SITO www.cremona.coldiretti.it

W l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa

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http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm

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