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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VII NewsLetter Informazione online Venerdì 27/04/2012 – Anno VII, Numero 17 Denuncia. La contraffazione a tavola costa 164 milioni/giorno al Made in Italy Credito. CreditAgri Italia anticipa i premi Pac alle aziende agricole Avvisi/1. Sistri, nuovo termine per il contributo // Registro varietà frutticole Avvisi/2. Bollettino diabrotica sul sito // Servimpresa, formazione gratuita Made in Italy. Arriva la prima pasta 100% italiana, dal campo allo scaffale Salute. Nessuno pericolo mucca pazza, grazie all’origine in etichetta Dal Territorio. Agrinidi a Cremona, grande successo In agenda. Campagna Amica, calendario mercati // Caf, Campagna 730 ………………………………………………………………………… ………………… CRISI: LA CONTRAFFAZIONE A TAVOLA COSTA 164 MILIONI AL GIORNO AL VERO AGROALIMENTARE MADE IN ITALY Dalla lotta alla contraffazione possono venire fino a trecentomila nuovi posti di lavoro con il fatturato del falso Made in Italy che solo nell’agroalimentare ha raggiunto i 60 miliardi di euro. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente i risultati ottenuti dagli oltre 79mila controlli effettuati nell’ambito delle attività operative condotte dai quattro organismi che dipendono dal Ministero delle Politiche agricole e illustrati dal Ministro Mario Catania. “Il fatto che per effetto della falsificazione vengano sottratti all’agroalimentare nazionale ben 164 milioni di euro al giorno dimostra che, insieme al contrasto all’evasione fiscale, la lotta a contraffazione e pirateria rappresenta per le Istituzioni un’area di intervento prioritaria per recuperare risorse economiche utili al Paese e generare occupazione” ha affermato il Presidente Sergio Marini. Si tratta - ha detto Marini - di un crimine particolarmente odioso in tempi di crisi perché si fonda soprattutto sull'inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti. Spesso la criminalità si avvantaggia della mancanza di trasparenza nei flussi commerciali e nell’informazione ai consumatori. In questa situazione c’è spazio per comportamenti illeciti dagli effetti gravissimi sia per la salute delle persone che per l’attività economica delle imprese. Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto messa in atto dalla Magistratura e da tutte le forze dell’ordine confermano - ha sostenuto Marini - la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie troppo larghe della legislazione a partire dall’obbligo di indicare in etichetta la provenienza della materia prima impiegata, voluto con una legge nazionale approvata all’unanimità dal Parlamento italiano ma non ancora applicata per le resistenze comunitarie. La lotta alla contraffazione alimentare è considerata prioritaria dalla maggioranza dei cittadini: le frodi a tavola sono le più temute da sei italiani su dieci. Ai danni provocati sul mercato nazionale si aggiungono quelli sulle esportazioni agroalimentari, che potrebbero addirittura triplicare con una radicale azione di contrasto al falso Made in Italy nel mondo.
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coldiretti cremona informa 17/2012

Mar 14, 2016

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Page 1: coldiretti cremona informa 17/2012

Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VII

NewsLetter

Informazione online

Venerdì 27/04/2012 – Anno VII, Numero 17

Denuncia. La contraffazione a tavola costa 164 milioni/giorno al Made in Italy Credito. CreditAgri Italia anticipa i premi Pac alle aziende agricole Avvisi/1. Sistri, nuovo termine per il contributo // Registro varietà frutticole Avvisi/2. Bollettino diabrotica sul sito // Servimpresa, formazione gratuita Made in Italy. Arriva la prima pasta 100% italiana, dal campo allo scaffale Salute. Nessuno pericolo mucca pazza, grazie all’origine in etichetta Dal Territorio. Agrinidi a Cremona, grande successo In agenda. Campagna Amica, calendario mercati // Caf, Campagna 730

………………………………………………………………………… …………………

CRISI: LA CONTRAFFAZIONE A TAVOLA COSTA 164 MILIONI AL GIORNO

AL VERO AGROALIMENTARE MADE IN ITALY

Dalla lotta alla contraffazione possono venire fino a trecentomila nuovi posti di lavoro con il fatturato del falso Made in Italy che solo nell’agroalimentare ha raggiunto i 60 miliardi di euro. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente i risultati ottenuti dagli oltre 79mila controlli effettuati nell’ambito delle attività operative condotte dai quattro organismi che dipendono dal Ministero delle Politiche agricole e illustrati dal Ministro Mario Catania. “Il fatto che per effetto della falsificazione vengano sottratti all’agroalimentare nazionale ben 164 milioni di euro al giorno dimostra che, insieme al contrasto all’evasione fiscale, la lotta a contraffazione e pirateria rappresenta per le Istituzioni un’area di intervento prioritaria per recuperare risorse economiche utili al Paese e generare occupazione” ha affermato il Presidente Sergio Marini. Si tratta - ha detto Marini - di un crimine particolarmente odioso in tempi di crisi perché si fonda soprattutto sull'inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti. Spesso la criminalità si avvantaggia della mancanza di trasparenza nei flussi commerciali e nell’informazione ai consumatori. In questa situazione c’è spazio per comportamenti illeciti dagli effetti gravissimi sia per la salute delle persone che per l’attività economica delle imprese. Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto messa in atto dalla Magistratura e da tutte le forze dell’ordine confermano - ha sostenuto Marini - la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie troppo larghe della legislazione a partire dall’obbligo di indicare in etichetta la provenienza della materia prima impiegata, voluto con una legge nazionale approvata all’unanimità dal Parlamento italiano ma non ancora applicata per le resistenze comunitarie. La lotta alla contraffazione alimentare è considerata prioritaria dalla maggioranza dei cittadini: le frodi a tavola sono le più temute da sei italiani su dieci. Ai danni provocati sul mercato nazionale si aggiungono quelli sulle esportazioni agroalimentari, che potrebbero addirittura triplicare con una radicale azione di contrasto al falso Made in Italy nel mondo.

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Creditagri Italia anticipa alle aziende agricole i premi Pac

Un accordo per anticipare alle imprese agricole i premi Pac. E’ l’iniziativa messa in campo

da Creditagri Italia, il consorzio di garanzia fidi promosso dalla Coldiretti, per venire

incontro alle esigenze di liquidità delle aziende.

In modo semplice e immediato, sarà

possibile richiedere un’anticipazione

annuale o biennale del premio. In pochi

giorni, i titolari delle aziende che

decideranno di aderire potranno avere a

disposizione la somma richiesta, senza

dover attendere l’erogazione da parte

dell’Organismo Pagatore (Agea).

L’anticipo del contributo Pac consente,

infatti, di ottenere, diversi mesi prima, il

premio della domanda unica.

La garanzia su tale operazione viene rilasciata da Creditagri Italia tramite la convenzione

con la banca dove verrà successivamente veicolato il pagamento del contributo Domanda

Unica.

La Campagna raccolta, in collaborazione con Bnt - Banca Nuova Terra - Creditagri Italia e

Caa Coldiretti, avverrà alle seguenti condizioni. L’anticipo dei contributi spettanti nel 2012

e nel biennio 2012-2013 verrà erogato dalla Bnt, con un tasso fisso unico per tutto il

territorio nazionale e direttamente sul conto corrente aziendale.

Potranno accedervi coloro che presentano domanda di contributo in regime di aiuto unico

e sarà richiedibile subito dopo la domanda di contributo all’Organismo Pagatore

direttamente al Caa Coldiretti.

Si potrà avere la disponibilità di anticipo fino ad un massimo dell’80% dei titoli definitivi al

netto delle riduzioni previste. Il tutto senza nessun nuovo conto da aprire e con una

commissione pari al 0,60% flat.

Al ricevimento del contributo, Bnt tratterrà la quota anticipata, comprensiva di interessi,

liquidando la differenza eccedente sul conto corrente indicato dal cliente all’atto di

presentazione della domanda.

Gli interessati potranno rivolgersi negli uffici di CreditAgri Italia o direttamente al CAA

Coldiretti, presso l’ufficio dove è stata presentata la Domanda Unica Pac, per tramite dei

consulenti della Rete CreditAgri presenti praticamente in tutte le Federazioni Coldiretti.

L’articolo è tratto da www.ilpuntocoldiretti.it

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LA DENUNCIA DI COLDIRETTI: DIFFICOLTÀ DI ACCESSO AL CREDITO

PER 6 IMPRESE AGRICOLE SU 10

Sei imprese agricole su dieci hanno difficoltà ad accedere al credito. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti che sottolinea come la situazione evidenziata da Confcommercio sia particolarmente grave nel settore agricolo, dove il costo del denaro in agricoltura ha raggiunto il 6 per cento e risulta superiore del 30 per cento a quello medio del settore industriale.

La stretta creditizia insieme all’aumento dei costi e alle difficoltà di mercato con il calo dei prezzi alla produzione ha favorito l’abbandono di 28.300 le aziende agricole che hanno chiuso i battenti nel primo trimestre del 2012.

Il settore agricolo ed agroalimentare rappresenta per il settore creditizio - riferisce la Coldiretti - un universo da 43,5 miliardi di euro impiegati.

Un ruolo determinante in tal senso viene ricoperto dai consorzi fidi che continuano a sostenere le imprese attraverso il rilascio di forme di garanzia. E’ il caso di CreditAgri Italia, il primo consorzio nazionale di garanzia fidi ed assistenza tecnica e finanziaria, specializzato per il settore agricolo ed agroalimentare e promosso dalla Coldiretti, che nell’ultimo anno ha aumentato il volume degli affidamenti, raggiungendo uno stock di erogazioni che sfiora il miliardo di euro.

Nuovo termine per il contributo Sistri,

si paga il 30 novembre

Dopo le innumerevoli sollecitazioni pervenute dalla Coldiretti, dalle altre associazioni di

categoria e, da ultimo, dalla Conferenza delle Regioni, i contributi Sistri slittano al 30

novembre.

Con comunicato del 20 aprile il Ministero dell’Ambiente ha confermato che, nell'ambito della

revisione del sistema per rendere più semplici ed efficienti le procedure ed in accordo con

Selex Elsag, la società che ha fornito il sistema, è stato concordato un differimento al 30

novembre 2012 del termine per il pagamento dei contributi per l’anno in corso, che,

diversamente, sarebbe scaduto il 30 aprile prossimo.

Il Ministro Clini ha comunicato di aver proposto ai presidenti delle associazioni delle categorie

interessate di valutare insieme le modalità per rendere finalmente operativo il sistema, senza

aggiungere oneri amministrativi alle già complesse procedure cui le imprese sono sottoposte

per rispettare gli adempimenti ambientali e, in particolare, quelli in materia di rifiuti.

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CRISI: ARRIVA LA PRIMA PASTA "AUTARCHICA"

100% ITALIANA DAL CAMPO ALLO SCAFFALE Arriva la pasta 100% italiana dal campo allo scaffale. L’iniziativa è di Coldiretti, Coop e

Legacoop Agroalimentare, che hanno scelto il prodotto-simbolo della cucina nazionale per

avviare una collaborazione senza precedenti. Nasce così la prima esperienza di co-

imprenditorialità: accordo diretto e trasparente tra Produttori e Consumatori Con la crisi arriva la prima pasta "autarchica" tutta italiana dal campo allo scaffale, che valorizza esclusivamente il territorio, il grano e il lavoro degli italiani, ma è soprattutto il frutto della prima esperienza innovativa di co-imprenditorialità che taglia la filiera e garantisce una più equa ripartizione del valore aggiunto generato da un prodotto di una superiore bontà, qualità e sicurezza. L’iniziativa è di Coldiretti, Coop e Legacoop Agroalimentare che hanno scelto il prodotto-simbolo della cucina nazionale per avviare una collaborazione senza precedenti, con l’obiettivo di dimostrare come mettendo a sistema gli elementi distintivi del Paese si possano trovare occasioni di crescita trasformando dichiarati punti di debolezza in altrettanti punti di forza.

Una sorta di “compromesso storico” della tavola tra soggetti a volte antagonisti lungo la filiera che nell’interesse generale hanno deciso però di mettere insieme le risorse migliori dell’Italia e degli italiani: 100 per 100 italiano è il grano, 100 per 100 italiani sono i luoghi di produzione e vendita, 100 per 100 italiani sono gli imprenditori, le più grandi organizzazioni dei produttori agricoli e della distribuzione italiana. La nuova pasta ha un enorme impatto ambientale, economico e nutrizionale. La produzione nazionale della materia prima e la sua lavorazione esclusivamente in Italia consente di salvare dall’abbandono interi territori situati in aree difficili nel sud del Paese, ma anche di garantire occupazione e reddito ad agricoltori e lavoratori in un momento di crisi. Tra gli importanti attori del progetto c’è infatti il pastificio Cerere del

Consorzio Agrario Lombardo Veneto situato in provincia di Enna nel cuore della Sicilia da dove viene il grano che sarà pagato agli agricoltori ad un prezzo premiante per il produttore sulla base dell’accordo di co-imprenditorialità. L’origine del grano è un vantaggio anche per i consumatori, per la maggiore qualità complessiva e il minore contenuto di aflatossine, classificate potenzialmente cancerogene, che aumentano con i lunghi trasporti nel grano importato e la conservazione in ambienti umidi, come ha confermato il nutrizionista Giorgio

Calabrese.

La pasta di altissima qualità della filiera agricola italiana nasce - spiegano Coldiretti, Coop e Legacoop Agroalimentare - dal

grano coltivato nei campi degli agricoltori della Coldiretti e arriva negli scaffali degli oltre 1400 punti vendita di Coop con il marchio unico 100% Italia: 5 formati di pasta di grano duro trafilata al bronzo, essiccazione lenta, qualità ottima, no ogm. Il primo di una linea che a regime includerà altri prodotti eccellenti della tradizione gastronomica italiana. Non è un caso che a cucinare per la prima volta la pasta sia stato scelto uno chef italianissimo, un maestro della cucina di casa nostra come Massimo Bottura (nella foto, con il Presidente Sergio Marini).

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A sancire l’inizio di una collaborazione che vede come co-protagonisti le più importanti organizzazioni dei produttori e dei consumatori italiani, la presenza del Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania. “In un momento in cui il Paese sta cercando nuove strade per tornare a crescere, noi offriamo una esperienza concreta nell’agroalimentare, leva competitiva che mette a sistema le straordinarie capacità imprenditoriali e le potenzialità dei nostri territori, a cominciare da quelle inespresse del mezzogiorno” afferma il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “l’Italia costruirà il proprio futuro tornando a fare l’Italia, ovvero valorizzando al meglio quello che ha già di unico e di esclusivo, a cominciare dal cibo”.

“Noi di Coop crediamo che questo non valga soltanto come un progetto a sé e comunque si tratta di un progetto di indiscutibile valore - spiega Vincenzo Tassinari, presidente di Coop Italia - ma che sia anche la dimostrazione concreta di come Coop, con la sua identità di catena distributiva italiana, metta a disposizione la sua organizzazione e agisca concretamente con le organizzazioni che, con ruoli diversi, hanno comunque a cuore l’agricoltura del nostro Paese. Questo dialogo, che porta a risultati concreti, non può che generare significativi benefici per tutti i soggetti interessati, compresi i consumatori italiani che ottengono così una pasta di ottima qualità al prezzo più giusto".

«Coop, Coldiretti e la nostra associazione di imprese lanciano un progetto di co-imprenditorialità – ha detto il presidente di Legacoop Agroalimentare, Giovanni Luppi – che porterà benefici a tutta la filiera e ai consumatori. È un fatto molto positivo che si inserisce all’interno di una strategia di cooperazione tra produttori, trasformatori e distributori che perseguiamo da tempo». Tra gli altri co-protagonisti il CSQA, l’ente di certificazione indipendente che ha il compito di tracciare l’intera filiera e che ha guidato i tre protagonisti del progetto nel percorso di coinvolgimento che ha permesso di giungere alla definizione concordata del prezzo minimo equo da pagare agli agricoltori. Ovvero un prezzo adeguato sia per gli investimenti effettuati sia per la remunerazione del lavoro e dei mezzi di produzione. Per gestire nel tempo il progetto inoltre è attivato un Comitato di Gestione della Filiera in Coimprenditorialità a cui spetta anche la decisione sul reinvestimento degli utili. Al singolo agricoltore il prezzo del grano garantirà in ogni caso i costi di produzione, mentre il consumatore avrà la certezza di acquistare la migliore qualità al giusto prezzo.

www.ilpuntocoldiretti.it Il giornale online delle imprese del sistema agroalimentare

E’ il giornale online rivolto alle imprese del sistema agroalimentare, creato dalla Coldiretti, la prima Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese. Il Punto Coldiretti assicura un costante aggiornamento su economia e settori produttivi, fisco, ambiente, lavoro, credito, energia, previdenza, formazione, qualità, innovazione e ricerca, scadenze e prezzi, previsioni

meteo. L’indirizzo è: www.ilpuntocoldiretti.it.

Page 6: coldiretti cremona informa 17/2012

PENSIONI: A 600 EURO/MESE BEN 1,2 MILIONI DI COLTIVATORI

“Quasi 1,2 milioni di pensionati coltivatori diretti riceve circa 600 euro al mese e l’importo si abbassa se si analizzano le pensioni di invalidità con 445 euro al mese e le pensioni ai superstiti che toccano a mala pena i 300 euro al mese”.0 E’ quanto emerge da un’analisi di Fedepensionati Coldiretti in occasione della presentazione del rapporto Istat sui Trattamenti pensionistici e beneficiari. Secondo il Presidente della Federpensionati Coldiretti Antonio Mansueto “siamo di fronte ad elementi economici spesso di pura sussistenza che evidenziano situazioni difficili nelle campagne per pensionati che vedono ogni giorno aumenti del costo della vita”.

COLDIRETTI: NESSUN PERICOLO MUCCA PAZZA GRAZIE ALL’ORIGINE OBBLIGATORIA IN ETICHETTA

Dagli Stati Uniti sono stati importati nel 2011 solo 1,5 milioni di chili di carne bovina fresca, congelata o refrigerata che è identificata dall’etichetta sulla quale deve essere riportato obbligatoriamente anche il Paese di allevamento degli animali. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento al primo caso di bse o cosiddetto morbo della “mucca pazza” negli Sati Uniti negli ultimi sei anni, individuato in California. A partire dal primo gennaio 2002 è entrato in vigore in Italia ed in Europa un sistema obbligatorio di etichettatura che - sottolinea la Coldiretti - consente di conoscere l'origine della carne acquistata con riferimento agli Stati di nascita, di ingrasso, di macellazione e di sezionamento, nonché un codice di identificazione che rappresenta una vera e propria carta d'identità del bestiame e consente di fare acquisti Made in Italy. La Bse è scomparsa dagli allevamenti italiani per l'efficacia delle misure adottate per far fronte all'emergenza come – continua la Coldiretti – il monitoraggio di tutti gli animali macellati di età a rischio, il divieto dell'uso delle farine animali nell'alimentazione del bestiame e l'eliminazione degli organi a rischio Bse dalla catena alimentare.

CRISI: CROLLANO I CONSUMI DI CARNE (- 6%) “TORNANO I TAGLI POVERI”

Calano gli acquisti familiari di carne bovina che fanno segnare un crollo del 6% in quantità nell'ultimo triennio, ma tornano nelle macellerie e sulle tavole i tagli poveri che erano stati abbandonati da decenni. Il dato emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ismea Ac Nielsen relativi al periodo 2009-2011 sugli effetti della crisi che ha costretto l’87% delle famiglie a riorganizzare la spesa alimentare. Il risultato - sottolinea la Coldiretti - è stato un risparmio sulla spesa che è proseguito anche nel primo trimestre del 2012 con un calo del 2% stimato degli acquisti dei prodotti alimentari in quantità che ha colpito la carne. Più di quattro italiani su dieci (43%) hanno iniziato ad acquistare tagli alternativi di carne, meno conosciuti e più economici, per risparmiare o semplicemente per creare nuove ricette, secondo un sondaggio online condotto dal sito www.coldiretti.it per verificare gli effetti della crisi sui consumi di carne, che sono la voce di spesa più importante per la tavola degli italiani (che ne acquistano circa 92 chili a testa all’anno).

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Registro nazionale delle varietà frutticole,

lavori in corso

Entro il prossimo 30 settembre 2012, i 27 Stati membri dell’Ue devono presentare a Bruxelles i

registri nazionali delle varietà frutticole. L’adempimento serve per comporre le liste di base

che saranno utilizzate come riferimento nelle attività di moltiplicazione e certificazione dei

materiali vegetali. Dopo tale data potranno essere iscritte ulteriori varietà solo a seguito di

richiesta di privativa per i ritrovati vegetali (brevetto) o a seguito di prove ufficiali “D.U.S.”,

che dimostrino le caratteristiche di distinguibilità, uniformità e stabilità della varietà che si

vuole iscrivere a registro.

Si tratta in particolare degli agrumi (arancio, limone, mandarino, clementine e ibridi e specie

minori), prunoidee (albicocco, ciliegio dolce e acido, pesco, mandorlo, susino cino-giapponese

ed europeo), pomoidee (melo, pero e cotogno), frutta secca (castagno, noce, nocciolo,

pistacchio), piccoli frutti (lampone, mirtillo, mora, ribes), fragola e fico.

La predisposizione del registro non riguarda alcune specie non ricomprese nella direttiva

comunitaria, ma importanti produzioni italiane, che verranno interessate successivamente –

come il kiwi, il kaki, il nespolo, il melograno e il carrubo – mentre le varietà di uva da tavola

rimangono inserite nel registro delle varietà di vite. Le varietà che verranno inserite nel

registro sono migliaia, con la dovuta attenzione sia alle cultivar più diffuse che alle vecchie

varietà che trovano ancora una loro collocazione e valorizzazione commerciale.

ACQUISTATI 100 KG DI FRUTTA IN MENO PER FAMIGLIA IN 10 ANNI

Gli acquisti di frutta e verdura delle famiglie italiane sono stati pari a circa 347 chili, con un calo di oltre 100 chili (-22%) rispetto a dieci anni fa. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento al Rapporto Osservasalute 2011 secondo il quale si registra, anche per effetto della crisi, per la prima volta una flessione della frequenza di coloro che dichiarano di consumare 5 e più porzioni al giorno di verdura, ortaggi e frutta. Le famiglie italiane nel 2011 hanno acquistato 8,3 milioni di tonnellate di frutta e verdura fresche e surgelate per una spesa di 13,4 miliardi di euro. La riduzione nei consumi riguarda soprattutto le giovani generazioni con il 23 per cento dei genitori che ha dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura secondo i dati del progetto “Okkio alla salute”.

Pane, pasta, pesce, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari si sono dimostrati - precisa la Coldiretti - un elisir di lunga vita per gli italiani che grazie alla dieta mediterranea hanno una speranza di vita alla nascita tra le più alte al mondo con una media 78,8 anni per gli uomini e 84,1 per le donne. Ma il futuro è preoccupante per effetto soprattutto del progressivo abbandono dei principi della dieta mediterranea a favore del consumo di cibi grassi e ricchi di zucchero come le bibite gassate da parte delle giovani generazioni. La situazione in Italia è drammatica. Ben il 34% dei piccoli di 8 e 9 anni è lontano dal peso forma: oltre un milione è sovrappeso (22,1% del totale) e 400mila (11,1%) sono obesi.

La Coldiretti sta realizzando il progetto "Educazione alla Campagna Amica" che coinvolge oltre centomila alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia. L'obiettivo è formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell' agricoltura con i cibi consumati ogni giorno.

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IL “BOLLETTINO DIABROTICA” SUL SITO DI COLDIRETTI CREMONA

Aggiornato ogni settimana

a cura del Servizio fitosanitario regionale

Segnaliamo che, da questa settimana, riprende la pubblicazione on-line del “Bollettino Diabrotica”, redatto (per il terzo anno) a cura del Servizio fitosanitario regionale. Il “Bollettino Diabrotica”, che viene pubblicato dalla comparsa delle prime larve al termine del periodo, utile per effettuare i trattamenti contro gli adulti, vuole essere un documento informativo nel quale vengono riportate le seguenti informazioni principali: a. previsione del momento di comparsa delle larve di I età; b. evoluzione delle popolazioni larvali; c. comparsa dei primi adulti; d. comparsa delle prime femmine gravide; e. periodo ottimale per effettuare i trattamenti contro gli adulti; f. indicazioni sulle strategie di gestione di larve e

adulti. L’obiettivo è quello di contribuire ad una migliore conoscenza dell'insetto, ma soprattutto agevolare gli agricoltori nelle operazioni di campagna. Conoscere la diabrotica è essenziale, per poterla combattere nel modo più efficace. Se vogliamo che i risultati ottenuti nelle ultime due annate continuino a perpetuarsi – evidenziano i Responsabili del Servizio Fitosanitario Regionale – non dobbiamo dare alla diabrotica alcun vantaggio.

Il “Bollettino Diabrotica” è sul nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it. Per

accedervi basta cliccare la voce “bollettino diabrotica”, sul banner del sito (nella foto qui a lato, un particolare della home page). Tutti gli imprenditori agricoli che preferissero ricevere il “bollettino” tramite e.mail possono rivolgere tale richiesta all’Ufficio stampa Coldiretti Cremona (con una mail a: [email protected]).

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COLDIRETTI LOMBARDIA

Crisi, si torna a rubare il cibo nei campi:

via zucchine, insalate e Grana Padano

Con la crisi si torna a rubare cibo sui campi. Nell’ultimo mese attorno a Bergamo –

spiega la Coldiretti Lombardia – sono avvenuti dieci raid in serre e terreni dove

stavano crescendo insalate e zucchine. “In alcuni casi – spiega Ettore Prandini,

Presidente della Coldiretti Lombardia – i prodotti sono stati raccolti anche se non

erano pronti, mentre diverse strutture sono state danneggiate, con ulteriori

problemi per i nostri agricoltori che già vivono una situazione difficile sul fronte

dei costi di gestione”. In un Paese come l’Italia dove l’alimentazione rappresenta

quasi il 19 per cento della spesa totale – rileva la Coldiretti – la crisi sta cambiando

le attitudini dei ladri: prima nel mirino c’erano i trattori, adesso tocca a verdure,

frutta e formaggi.

Nelle scorse settimane – spiega la Coldiretti Lombardia – è stato colpito uno dei più

famosi formaggi Made in Italy: 500 forme di Grana Padano sono state rubate da un

caseificio di Curtatone, nel Mantovano. Mentre il 15 marzo scorso la “banda del

grana” aveva colpito poco più in là, appena oltre il confine lombardo, razziando

quasi 300 forme di Parmigiano in provincia di Reggio Emilia. Sempre a marzo, ma

stavolta in provincia di Latina era toccato a un raccolto di carciofi, poi a una

piantagione di insalata scarola nell’area di Afragola e a una coltivazione di fragole a

Caserta. L’anno scorso, invece, a Campospinoso, fra Pavia e Broni, si portarono via

60 fra angurie e meloni, in campi limitrofi sparirono aglio e insalate, mentre a

Breme (sempre in provincia di Pavia) toccò alle tipiche cipolle rosse della zona.

Con la crisi l’interesse per i prodotti alimentari da parte della piccola criminalità va

dal campo alla tavola ed è confermato dai dati del “Barometro dei furti nella

vendita al dettaglio” del Centre for Retail Research nei paesi europei, che registra

una crescita record del 7,8 per cento dei furti nei supermercati che superano il

valore di 3 miliardi in Italia nel 2011, il più elevato degli ultimi 5 anni. Nella lista

dei prodotti che scompaiono più di frequente dagli scaffali ci sono, fra gli altri –

conclude la Coldiretti – proprio i formaggi, la carne, i vini e gli alcolici.

Page 10: coldiretti cremona informa 17/2012

SCUOLA IN CASCINA. In provincia di Cremona già due esperienze vincenti

All’agrinido bimbi in cattedra: “La verdura non cresce al supermercato!”

Le scuole dell’Infanzia in visita agli agri-nido: sono i piccoli della ‘scuola in cascina’ (età dai 12 ai 36 mesi) a mostrare agli alunni più grandi come si

coltiva l’orto e come si allevano gli animali

Frutta e verdura non crescono al supermercato, magari già confezionati, ma nascono nei campi, coltivati dagli agricoltori. Parte da questa osservazione il percorso che sta coinvolgendo alcune classi delle scuole dell’infanzia della provincia di Cremona, che si stanno recando in visita presso l’agri-nido “Piccoli Frutti”, per toccare con mano come nascono insalata, carote, frutti di

bosco, zucchine, e tanti altri prodotti della nostra terra. Quella che si sta creando presso l’azienda agricola sorta al Boschetto di Cremona è una curiosa, e bellissima, “didattica” tra alunni di varie età, laddove sono i più piccoli, cioè i pulcini dell’agri-nido, a svelare ai più grandicelli, in visita dagli Istituti del territorio, i segreti della coltivazione

degli ortaggi e dell’allevamento degli animali. “Stiamo accogliendo, per qualche mattinata, alcune scuole materne della città. Insieme alle maestre, gli alunni stanno vivendo un percorso che li ha condotti dapprima al supermercato, dove hanno acquistato frutta e verdura. Inoltre, alcune classi stanno dando vita ad un orticello, nel giardino della propria scuola. Per mostrare agli alunni come nascono i frutti della terra, le insegnanti hanno quindi proposto una visita presso la nostra cascina: e qui sono proprio i nostri piccoli dell’agri-nido, bimbi d’età compresa tra i 12 e i 36 mesi, a mostrare ai loro nuovi amici in cosa consiste il lavoro dell’ortolano e come si ottengono la verdura e la frutta che portiamo in tavola”. A parlare è Gianna Balestra, fondatrice presso il Boschetto di Cremona di un micro-nido inaugurato nel settembre scorso, che può arrivare ad accogliere dieci bimbi (attualmente, trascorsi pochi mesi dall’inaugurazione, siamo già a sette baby-iscritti), ai quali regalare la meravigliosa opportunità di crescere a contatto con l’agricoltura, i suoi animali, i suoi frutti.

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Il tutto ha preso avvio con la Scuola dell’Infanzia “Martiri della Libertà” di Cremona, che martedì ha condotto a “Piccoli Frutti” la classe dei “mezzani” (26 bimbi). Presto sarà la volta dei “grandi” (21 alunni). L’iniziativa si colloca nell’ambito del “progetto ZeroDiciotto”, lanciato dall’Assessorato alle Politiche educative del Comune di Cremona (con la collaborazione di Coldiretti Cremona), con l’obiettivo di mettere in relazione la scuola e il territorio, l’istruzione e il mondo produttivo locale. Nel corso di quest’anno scolastico, data l’adesione di sessanta classi, saranno circa duemila gli alunni coinvolti nel progetto.

L’esperienza dei nidi creati presto le aziende agricole si sta affermando nella provincia di Cremona: piace alle famiglie (quale genitore non vorrebbero per il proprio bebè un nido familiare, accogliente e naturale, dove crescere giocando all’aria aperta, fra il verde, scoprendo le pianticelle e gli animali, gustando merende e colazioni genuine?) ed offre alle imprese agricole una concreta occasione di reddito, nel segno della multifunzionalità. Come avviene per “Piccoli Frutti” al Boschetto di Cremona, anche a Stagno Lombardo, presso l’azienda agricola “Lago Scuro” degli imprenditori agricoli Grasselli, è in corso un’esperienza di “scuola in campagna”. “Siamo partiti da un paio d’anni, come nido famiglia, ed oggi siamo diventati micro-nido, arrivando ad accogliere fino a dieci iscritti. Il nome che ci siamo dati è “La cascina dei bambini”. Devo dire che le richieste sono numerose, tant’è che, purtroppo, dobbiamo dire no ad alcune famiglie” evidenzia Luca Grasselli, coadiuvante dell’azienda agricola. “Le idee su cui si fonda la nostra “Cascina dei bambini” sono due: garantire ai piccoli un’alimentazione a km zero, partendo dai prodotti biologici della nostra azienda, e al tempo stesso rendere i bambini protagonisti della vita in campagna, insegnando loro come si coltiva un orto, o come si allevano gli animali”. Per i piccoli è una straordinaria avventura, che si arricchisce giorno dopo giorno di nuovi incontri e interessanti conoscenze.

COLDIRETTI CREMONA – IMPRESA VERDE CREMONA

SEDE PROVINCIALE - Via G. Verdi, 4 - Tel. 0372.499811 - Fax 0372.499899 UFFICIO ZONA CREMONA - Via Ruffini, 28 - Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940 UFFICIO ZONA SORESINA - Via Lombardia, 3 - Tel. 0372.732990 - Fax 0372.732980 UFF. ZONA CASALMAGGIORE - Via Cairoli, 3 - Tel. 0372.732960 - F. 0372.732970

UFF. ZONA DI CREMA - Via del Macello, 34/36 - Tel. 0372.732900 - Fax 0372.732925

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Caf Coldiretti, “Campagna 730”

Caf Coldiretti è il Centro di Assistenza Fiscale

costituito dalla Coldiretti. Opera dal 1993 garantendo

assistenza qualificata nell’intero arco dell’anno a tutti i

Cittadini che ne fanno richiesta.

I nostri uffici sono a:

CREMONA.

♦ Ufficio Zona di via Ruffini, 28 Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940

SORESINA.

♦ Ufficio Zona di via Lombardia, 3 Tel. 0372.732990 - Fax 0372.732980

CASALMAGGIORE.

♦ Ufficio Zona di via Cairoli, 3 Tel. 0372.732960 - Fax 0372.732970

CREMA.

♦ Ufficio Zona di via del Macello, 34/36 Tel. 0372.732900 - Fax 0372.732925

Siamo a disposizione di tutti i Cittadini

per la compilazione e la presentazione del Modello 730

MERCATO DI CAMPAGNA AMICA

- GLI APPUNTAMENTI -

Segnaliamo il calendario del Mercato di Campagna Amica degli agricoltori di Coldiretti in provincia di Cremona. Eventuali aggiornamenti del calendario possono essere ricercati online, sul sito di Coldiretti Cremona (all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it).

CREMONA. Al Foro Boario ogni venerdì, dalle ore 8 alle 13

CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, il sabato mattina

SORESINA. Il lunedì, ore 8-13, davanti al Palazzo Comunale

PANDINO. In via Umberto I, prossimo appuntamento lunedì 30 aprile

VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma

CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi

BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro, la seconda domenica del mese

CREMA. In via Terni, prossimo appuntamento domenica 6 – 20 – 27 maggio.

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – DA CCIAA CREMONA

FORMAZIONE GRATUITA PER IL SETTORE AGRICOLO

“CONTROLLO E GESTIONE

DEI FARMACI NELL’AZIENDA ZOOTECNICA” Servimpresa, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Cremona, organizza in collaborazione con le Associazioni di categoria del settore agricolo, due edizioni del corso gratuito “Controllo e gestione dei farmaci nell’azienda zootecnica”, rivolte ad imprenditori agricoli, coadiuvanti e familiari e salariati agricoli, finanziati dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: “L’Europa investe nelle zone rurali” PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura. I corsi, della durata di 6 ore ciascuno, sono in programma: - a Cremona il 17 e 24 maggio, dalle 17.00 alle 20.00, presso la sede della Camera di Commercio - a Crema, il 15 e 22 maggio, dalle 9.30 alle 12.30, presso la sede Camera di Commercio Per informazioni e iscrizioni, contattare gli uffici di Servimpresa (referente Dr.ssa Lucia Arisi – Tel. 0372 490227 – [email protected] – www.servimpresa.cremona.it).

www.cremona.coldiretti.it, il nostro sito

Ricordiamo che tutti gli appuntamenti promossi da Coldiretti Cremona vengono puntualmente comunicati anche attraverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it (in

particolare, per gli avvisi rivolti agli imprenditori agricoli, c’è lo spazio Avvisi alle imprese). Sul sito, aggiornato in tempo reale, sono presenti tutti i comunicati stampa diffusi da Coldiretti

Cremona, ci sono le pagine dedicate ai servizi garantiti dai vari uffici, tutte le iniziative sul territorio, accanto ad una serie di video-news, link e indirizzi utili.

TUTTE le SETTIMANE l’AGRICOLTURA è in TV

Segnaliamo che W l’Agricoltura

la trasmissione a cura di Coldiretti Cremona

dedicata al vero Made in Italy

va in onda tutte le settimane

su Telecolor e Primarete ogni giovedì

alle 19.50 (subito dopo il tg) e in replica la domenica, ore 13 circa, su Telecolor.

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MERCATI – TABELLA AGGIORNATA

A GIOVEDI’ 26 APRILE 2012

PRODOTTO Unità di

misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

FRUMENTO

tenero buono

mercantile Tonn. 208-210

n.q.

n.q.

(fino) 226-231

GRANOTURCO ibr. naz.

14% um. Tonn. 198,5-199,5 211-212 202-204 210-211

SEMI di SOIA Nazionale

Tonn. n.q. 444-446 433-436 Sorgo nazionale

219-222

ORZO naz. p.spec. 55-60

p.spec. 66-68 Tonn.

n.q. n.q.

n.q. 241–243

n.q. 226-233

(p.spec. 63-65)

238-241

CRUSCA alla rinfusa

Tonn. 173–175 173–174 182-185 166-167

FIENO Magg.

Agostano Tonn.

135 – 150 di erba med:

135-150

114-138 129-142

Mag. 1° t.

n.q. Medica fienata 1° t.

125,0-135,0

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn. 110 – 120 105-117 Erba m. 2° t. ‘11

142-144 Paglia di frumento

press. ball. 75-80

SUINI lattonzoli locali

15 kg 4,090 4,060 4,050 4,110

SUINI lattonzoli locali

25 kg 3,230 3,210 3,190 3,250

SUINI lattonzoli locali

30 kg 3,050 3,050 2,990 3,050

SUINI lattonzoli locali

40 kg 2,560 2,560 2,520 2,570

SUINI da macello

156 kg 1,260 1,325 n.q. (da 144 a 156 kg)

1,272

SUINI da macello

176 kg 1,320 1,325 n.q. (da 156 a 176 kg)

1,326

SUINI da macello

Oltre

176 kg 1,290 1,300 n.q.

(da 176 a 180 kg)

1,310

VACCHE FRIS.

1° qualità (p.v.) kg.

p.v. 1,10-1,33 p.m 2,50-2,90

MONTICHIARI

1,17-1,39

da macello 1,220-1,320

VACCHE FRIS.

2° qualità (p.v.) kg.

pv 0,92-1,05 pm 2,20-2,45

MONTICHIARI

0,80-1,05 0,98-1,08

MANZE scott. 24 mesi

kg. 2,30-2,90 Vitelloni da macello

24/30 mesi 1,35-1,52

1,22-1,39

Vitelloni femm. da macello pezz. nere

(kg. 450-500)

p.v. 1,32–1,47

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PRODOTTO

Unità di

misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

VITELLI baliotti fris. (p.v.)

50-60

kg. 1,30-1,55

MONTICHIARI

(50/60 kg)

1,32-1,42

(da 46 a 55 kg)

2,20-2,50 (45-55 kg)

2,05-2,55

VITELLI baliotti pie blu belga p.v

50-60

kg. 2,50-3,90

MONTICHIARI 3,80-4,10

4,80-5,20 (pregiate 70 kg)

4,56-5,70

BURRO pastorizzato

kg. 2,30-2,35 past. 2,05 centr. 2,70

1,70 Zangolato di creme

X burrificaz. 1,45

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

kg. (dolce)

4,95-5,15 n.q. --

PROVOLONE VALPADANA

oltre 3 mesi kg.

(piccante) 5,10-5,50

n.q. PARM. REGGIANO

12 mesi 9,25-9,55

GRANA scelto stag. 9 mesi

kg. 7,45-7,70 7,35-7,60

PARMIGIANO

REGGIANO

fino a 24 m 11,30-11,65

GRANA scelto

stag. 12-15 mesi kg. 8,35-8,55 8,65-8,90

PARMIG. REGG.

30 mesi e oltre 12,80-13,20

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e il 3° mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Altra sottolineatura: i prezzi del mercato bovino di Cremona sono da considerarsi a peso morto. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati qui riportati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELLA TABELLA MERCATI - INSIEME AI COLLEGAMENTI ALLE PRINCIPALI BORSE -

SONO SUL SITO www.cremona.coldiretti.it

W l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa

Vi dà appuntamento alla prossima settimana

http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm

La newsletter di Coldiretti Cremona è nel sito www.cremona.coldiretti.it

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