Le imprese, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VIII NewsLetter Informazione online Venerdì 22/02/2013 – Anno VIII, Numero 7 Elezioni, incontro. Coldiretti ai politici cremonesi: ecco l’Italia che vogliamo Made in Italy. Vola il fatturato alimentare all’estero Voucher. Ok al restyling che tutela le aziende agricole Denuncia. Carne di cavallo, in Italia arrivano 30 milioni di kg senza etichetta Prevenzione in tavola. Coldiretti Cremona alla “Tre giorni per il tuo Cuore” Giovani Impresa. Oscar Green // Visite in azienda // Incontri informativi Agenda. Avvisi // Quotazioni // Corsi // Campagna Amica, mercati ………………………………………………………………………… ………………… Coldiretti Cremona ai politici: “Ecco l’Italia che vogliamo” Oltre cento imprenditori agricoli ieri all’incontro con i candidati a Camera, Senato e Consiglio Regionale Oltre cento imprenditori agricoli hanno preso parte, ieri sera, all’incontro promosso da Coldiretti Cremona con i candidati del territorio alle elezioni nazionali e regionali. Presieduto da Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia e Delegato Confederale di Coldiretti Cremona, l’appuntamento, svoltosi presso la sala conferenza dell’Ibis Hotel, ha visto la partecipazione di dieci rappresentanti delle principali forze politiche in lizza alla guida del Paese e della Regione Lombardia. L’agricoltura e i beni comuni – il cibo, l’acqua, il suolo – devono tornare al centro dell’agenda politica nazionale ed oggi questo appare forte e chiaro, grazie all’azione della Coldiretti, che è la principale organizzazione agricola italiana ed europea (con oltre 1,6 milioni di imprenditori agricoli associati) ed è al tempo stesso forza sociale apprezzata e credibile. Da qui si è partiti, con la presentazione ai candidati del documento “L’Italia che vogliamo”, la “proposta di impegno per le forze politiche” articolata in dieci punti, che nei giorni scorsi il Presidente nazionale Sergio Marini ha presentato a tutti i leader dei partiti nazionali, e che a livello regionale è stata illustrata dal Presidente Prandini ai candidati alla guida della Regione Lombardia.
il diario in posta elettronica di Coldiretti Cremona
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Le imprese, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VIII
NewsLetter
Informazione online
Venerdì 22/02/2013 – Anno VIII, Numero 7
Elezioni, incontro. Coldiretti ai politici cremonesi: ecco l’Italia che vogliamo Made in Italy. Vola il fatturato alimentare all’estero Voucher. Ok al restyling che tutela le aziende agricole Denuncia. Carne di cavallo, in Italia arrivano 30 milioni di kg senza etichetta Prevenzione in tavola. Coldiretti Cremona alla “Tre giorni per il tuo Cuore” Giovani Impresa. Oscar Green // Visite in azienda // Incontri informativi Agenda. Avvisi // Quotazioni // Corsi // Campagna Amica, mercati
………………………………………………………………………… …………………
Coldiretti Cremona ai politici:
“Ecco l’Italia che vogliamo”
Oltre cento imprenditori agricoli ieri all’incontro
con i candidati a Camera, Senato e Consiglio Regionale
Oltre cento imprenditori agricoli hanno preso parte, ieri sera, all’incontro promosso da
Coldiretti Cremona con i candidati del territorio alle elezioni nazionali e regionali.
Presieduto da Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia e Delegato Confederale
di Coldiretti Cremona, l’appuntamento, svoltosi presso la sala conferenza dell’Ibis Hotel,
ha visto la partecipazione di dieci rappresentanti delle principali forze politiche in lizza alla
guida del Paese e della Regione Lombardia.
L’agricoltura e i beni comuni – il cibo, l’acqua, il suolo – devono tornare al centro
dell’agenda politica nazionale ed oggi questo appare forte e chiaro, grazie all’azione della
Coldiretti, che è la principale organizzazione agricola italiana ed europea (con oltre 1,6
milioni di imprenditori agricoli associati) ed è al tempo stesso forza sociale apprezzata e
credibile. Da qui si è partiti, con la presentazione ai candidati del documento “L’Italia che
vogliamo”, la “proposta di impegno per le forze politiche” articolata in dieci punti, che nei
giorni scorsi il Presidente nazionale Sergio Marini ha presentato a tutti i leader dei partiti
nazionali, e che a livello regionale è stata illustrata dal Presidente Prandini ai candidati alla
guida della Regione Lombardia.
La proposta della Coldiretti va dall’esigenza di un governo globale di beni comuni, come il
cibo, contro gli effetti di una globalizzazione senza regole, fino all’etica che deve
riguardare, insieme alla politica, anche le forze sociali e tutti i cittadini. La Coldiretti vuole
– e sta contribuendo a costruire ed affermare – “un’Italia che investa sui suoi punti di
forza”, che sono il patrimonio artistico e storico, il paesaggio, la biodiversità, la capacità di
produrre eccellenze, la creatività, l’articolazione territoriale, il gusto e il buonsenso.
“L'Italia che fa l'Italia”: questa la via italiana, proposta dalla Coldiretti, allo sviluppo del
Paese.
Fra i dieci punti del documento, viene approfondito il tema dell'Europa, sintetizzato nello
slogan "un'Italia con più Europa e un’Europa con più Italia", con l’idea di lavorare per la
costruzione degli Stati Uniti d'Europa. Si propone la visione di “un'Italia sussidiaria e
solidale”, dacché se la sussidiarietà è lo strumento cardine per gestire la semplificazione
burocratica, i principi di solidarietà sono indispensabili per superare le diseguaglianze.
Il decalogo rivolto alle forze politiche prosegue, sottolineando l’importanza di avere
“un’Italia in cui ci sia buona politica”, “un’Italia che sappia alimentare la fiducia” delle
famiglie, che riscopra i valori della comunità, e nella quale “il benessere dei cittadini, delle
famiglie, torni a contare di più del Pil”.
Accolti dal Direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli e ‘guidati’ negli interventi
dalla giornalista Chiara Delogu, volto tv dell’emittente locale Telecolor, i politici sono
intervenuti (prima i candidati alla Camera e al Senato, quindi i candidati al Consiglio
regionale) sui punti del documento e sui principali problemi, su varie istanze,
dell’agricoltura cremonese.
La chiusura dell’incontro è stata tutta per il Presidente Prandini, che ha ribadito l’impegno
della Coldiretti a difesa delle imprese agricole, confermando il pressing su problematiche
quali la riscrittura delle zone vulnerabili legate alla direttiva nitrati, il consumo di suolo, la
burocrazia e i costi in continuo aumento che schiacciano le imprese. Ha evidenziato il
valore del Progetto di Coldiretti, che sta costruendo una filiera tutta agricola e tutta italiana,
spiegando il significato dei Punti e dei Mercati di Campagna Amica, chiedendo ai politici
di adoperarsi perché i prodotti a km zero arrivino davvero nelle scuole e nelle mense del
territorio. Prandini ha ribadito la determinazione di Coldiretti in tema di trasparenza,
richiamando la battaglia con cui si è ottenuta la legge sull’origine in etichetta, “legge che
ancora aspetta i decreti attuativi”. Ha confermato la ‘tolleranza zero’ verso la
contraffazione, a tutela del vero Made in Italy. Ha parlato della Pac (“le risorse vanno
rivolte ai veri imprenditori agricoli, cioè a coloro che vivono di agricoltura”) e dell’Imu
(ricordando che nel decreto è prevista la restituzione di quanto versato in più
dall’agricoltura). Il Presidente ha concluso l’incontro chiamando tutti all’impegno, nella
Coldiretti e per il Paese.
ELEZIONI 2013
Con Coldiretti l’agricoltura
leader
negli incontri con i politici Si è chiuso il ciclo di incontri che per due settimane ha visto i leader dei principali
schieramenti ospiti della Coldiretti per confrontarsi sul documento “L’Italia che
vogliamo”, in vista dell’imminente appuntamento elettorale.
A dialogare a Palazzo Rospigliosi a Roma, sede della Coldiretti, con il Presidente Sergio
Marini e con la dirigenza nazionale e territoriale si sono via via alternati Enrico Letta,
vicesegretario del Partito Democratico; Nichi Vendola, presidente di Sinistra ecologia e
libertà; Pierferdinando Casini, presidente dell’Udc; Mario Monti, leader di Scelta Civica;
Silvio Berlusconi, presidente del Popolo della Libertà; Antonio Ingroia, rappresentante del
Movimento Rivoluzione Civile.
A Milano, promossi da Coldiretti Lombardia e guidati dal Presidente Ettore Prandini, si
sono tenuti gli incontri con Roberto Maroni, segretario della Lega Nord e candidato alla
presidenza della Regione Lombardia, e con Umberto Ambrosoli, candidato alla presidenza
della Regione Lombardia.
Al centro di tutti i momenti di confronto, il documento “L’Italia che vogliamo”, con i dieci
punti della proposta Coldiretti. “La nostra idea di Paese e di agricoltura, l’Italia che
vogliamo, un’Italia in cui crescita, sviluppo e occupazione sono compatibili con qualità
della vita e sostenibilità – ha spiegato ai suoi interlocutori il Presidente Sergio Marini -.
Una strada che può essere seguita dall’intero Paese poiché fa leva sui suoi punti di forza.
Una strada costruita sulla scelta di voler trasformare le difficoltà in opportunità e i
progetti in cose concrete”.
Non è un caso se l’agricoltura è stata quest’anno la vera grande novità della competizione
elettorale, con una presenza fissa e articolata in tutti i programmi elettorali, mai
riscontrata prima.
L’articolo è tratto da www.ilpuntocoldiretti.it il giornale online rivolto alle imprese del sistema agroalimentare
INDUSTRIA: VOLA IL FATTURATO ALIMENTARE ALL’ESTERO (+5,4%)
Per il vino il fatturato realizzato all’estero supera nel 2012 quello a livello nazionale
In controtendenza rispetto all’andamento sul mercato nazionale, vola il fatturato agroalimentare all’estero dove fa segnare un aumento del 5,4% per un valore record di 31,8 miliardi nel 2012. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti in occasione della diffusione dei dati Istat sul fatturato sulle ordinazioni dell’industria. Il fatturato realizzato all’estero ha addirittura sorpassato nel 2012 quello realizzato a livello nazionale per il vino che si classifica - sottolinea la Coldiretti - come il prodotto alimentare Made in Italy più esportato con 4,5 miliardi (+7%). A seguire, l’ortofrutta fresca (3,9 miliardi di euro), che resta sostanzialmente stabile così come l’olio (1,2 miliardi). Aumenta, invece, la pasta che rappresenta una voce importante del Made in Italy sulle tavole straniere con 2,1 miliardi (+7%). Analizzando le performance dei prodotti nei singoli Stati si scoprono aspetti sorprendenti – evidenzia Coldiretti – soprattutto sul mercato cinese, dove si registra un vero e proprio boom dei prodotti della dieta mediterranea, con l’aumento del 28% delle vendita di olio, addirittura dell’84% di quelle della pasta e del 21% del vino. Ma anche i formaggi si affermano tra i consumatori cinesi, con gli acquisti di Grana Padano e Parmigiano Reggiano che triplicano, mentre quelli di prosciutto sono addirittura quintuplicati. Sale addirittura a +64% la crescita dello spumante tricolore – rileva la Coldiretti – in casa dello Champagne, la Francia. Ma i cugini transalpini - conclude la Coldiretti - sembrano sempre più propensi anche a “tradire” Camembert e Roquefort per i formaggi italiani, che aumentano del 4%. Prosegue anche il buon momento della birra Made in Italy che avanza in Germania, patria dell’Oktoberfest, (+11%) e tra i “vichinghi” dei paesi scandinavi, con una crescita del 19%.
BENZINA: IL PIENO COSTA PIU’ DELLA SPESA SETTIMANALE DELLE FAMIGLIE
Il costo del pieno nell’automobile ha sorpassato la spesa alimentare settimanale delle famiglie per l’effetto congiunto dell’aumento del prezzo della benzina e della riduzione dei consumi alimentari dovuti e dell’aumento. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti in occasione degli ultimi rincari della benzina. Secondo le elaborazioni della Coldiretti fare il pieno in una automobile con un serbatoio di 60 litri è arrivato a costare oltre 112 euro, un importo superiore ai 111 euro che mediamente le famiglie italiane spendono ogni settimana per fare la spesa, secondo l’Istat. D’altra parte il prezzo di un litro di benzina viene - continua la Coldiretti - supera oggi del 40 per cento il chilo di pasta e del 50 per cento il un litro di latte. Un rapporto di cambio che - conclude la Coldiretti - non è eticamente ed economicamente sostenibile e che mette a rischio al ripresa del Paese.
Voucher, ok al restyling
che tutela le aziende agricole
Via libera al restyling dei voucher che consentirà un utilizzo dei buoni lavoro più in
linea con le esigenze delle aziende agricole e delle migliaia di studenti e
pensionati interessati a lavorare in campagna per integrare il proprio reddito.
Lo rende noto la Coldiretti in riferimento alla circolare del ministero del Lavoro
che ha rivisto alcuni aspetti importanti dei buoni con cui vengono remunerate le
prestazioni lavorative accessorie di studenti e pensionati. Le nuove indicazioni
rileggono i contenuti della circolare n. 4/2013 relativa alla riforma Fornero alla
luce della necessità di un governo del sistema compatibile con la specifica realtà
agricola e soprattutto per scongiurare il rischio che tutto il lavoro di emersione
fino ad oggi svolto potesse venire irrimediabilmente perduto.
In particolare non trova al momento applicazione la limitazione temporale di
utilizzo entro 30 giorni dall’acquisto del voucher, mentre l’autocertificazione resa
dal prestatore d’opera viene a costituire elemento sufficiente ad evitare in capo al
datore di lavoro conseguenze sanzionatorie in caso di false attestazioni. Infine, il
valore del voucher fissato a dieci euro non corrisponde più a un’ora di lavoro,
come nel passato.
L’istituto del lavoro occasionale accessorio è nato nel 2008 esclusivamente per il
settore agricolo e solo successivamente è stato esteso ad altri settori. Una storia di
successo tanto che da allora sono stati venduti 4,9 milioni di voucher da 10 euro
per 110mila lavoratori. Il sistema dei voucher ha consentito nel tempo di coniugare
gli interessi sia dell’impresa agricola - per il suo basso livello di burocrazia - che
dei pensionati, studenti e disoccupati - per le opportunità di integrazione al
reddito che è in grado di assicurare - in un quadro di legittimità e tutela anche
assicurativa senza per questo, soprattutto nelle regioni dove è più utilizzato,
generare alterazioni del sistema del mercato del lavoro o interferenze con i
contingenti della manodopera dipendente.
Uno strumento quindi, come voluto dal Legislatore originario, di contrasto al
lavoro sommerso per segmenti marginali di occupazione, idoneo nel contempo ad
assicurare, soprattutto in un periodo di congiuntura economica, una giusta
integrazione al reddito per fasce deboli del mercato del lavoro, ma certamente
anche in grado di avvicinare al mondo dell’agricoltura molti giovani/studenti e
preservare il patrimonio di esperienza e professionalità di molti
anziani/pensionati.
SPECIALE “BLITZ CARNE DI CAVALLO”
Carne di cavallo, in Italia ne arrivano
30 milioni di chili senza etichetta
In Italia sono stati importati 30 milioni di chili di carne di cavallo senza l’obbligo di indicarne la provenienza in etichetta nella vendita al dettaglio tal quale o come ingrediente nei prodotti trasformati. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare la decisione della Nestlè di ritirare dagli scaffali italiani e spagnoli ravioli e tortellini di manzo Buitoni dopo che sono state rinvenute tracce di Dna di carne di cavallo pari all'1%. Una decisione che è stata presa da altre aziende a livello europeo a seguito dei numerosi sequestri avvenuti in diversi Paesi dell’UE che conferma i gravi ritardi della normativa comunitaria nel garantire la trasparenza degli scambi e prevenire le frodi.
Secondo le analisi della Coldiretti gli italiani sono tra i maggiori consumatori di carne di cavallo in Europa con un quantitativo medio di 1 chilo a testa per un totale di 42,5 milioni di chili. Circa 30 milioni di chili di carne di cavallo, asino o mulo sono stati importati in Italia nel 2012 provenienti per quasi la metà dalla Polonia, ma anche da Francia e Spagna mentre poco più di un milione di chili proviene dalla Romania che sembra essere uno dei principali imputati dell’horsegate che sta sconvolgendo l’Europa.
Secondo la Coldiretti le dimensioni dello scandalo confermano che il piano limitato di controlli con test del Dna approvato dall’Unione Europea è fumo negli occhi dei cittadini se non sarà accompagnato da misure strutturali destinate a durate nel tempo come l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza di tutti i tipi di alimenti, per evitare che episodi simili si ripetano in futuro.
CARNE CAVALLO/2. COLDIRETTI: PRONTI A FORNIRE
ALLA BUITONI MANZO A KM 0
“Se la Buitoni con lo stabilimento di Moretta nel Cuneese ci contatta, noi siamo pronti a fornire il ripieno dei ravioli e dei tortellini con la carne dei bovini di razza piemontese, che sono allevati a pochi centinaia di metri dallo stabilimento”. È quanto ha rimarcato la Coldiretti in Piemonte dopo il blitz dei Nas, Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri presso lo stabilimento di Moretta (Cuneo) nella sede di Milano della Nestlè e per accertare la tracciabilità, le procedure di autocontrollo e il rispetto degli obblighi relativi al ritiro dei prodotti a marchio Buitoni 'Ravioli di brasato' e 'Tortellini di carne' su cui erano state rinvenute tracce di Dna di carne di cavallo pari all'1%. Coldiretti, oltre a portare avanti da sempre la ferma battaglia per un’etichettatura chiara e trasparente dei prodotti alimentari – istanza che anche in questo caso ribadisce con forza – è in condizione di dialogare con colossi industriali come Nestlè-Buitoni, se queste imprese volessero veramente valorizzare il Made in Italy ed indicare, dalle farine alle carni ai prosciutti, l’origine di questi alimenti. In Piemonte, operano centinaia di imprese agricole, singole o associate, che sono disponibili per la stipula di contratti di filiera, che Coldiretti ha già realizzato in altri settori dell’agroalimentare. È però necessaria la volontà della multinazionale di aprire un dialogo con Coldiretti e gli imprenditori agricoli, affinché si dia la chiara dimostrazione ai consumatori che si intende avviare un processo di trasparenza, che evita caroselli commerciali che mettono a rischio la salute dei consumatori e la credibilità dell’azienda di trasformazione.
SPECIALE “BLITZ CARNE DI CAVALLO”
COLDIRETTI: PAURA A TAVOLA PER 6 ITALIANI SU 10
Le frodi a tavola sono quelle più temute dagli italiani con sei cittadini su dieci che le considerano più gravi di quelle fiscali e degli scandali finanziari. A confermarlo è un’indagine Coldiretti/Swg dalla quale si evidenzia peraltro la richiesta di un inasprimento delle pene per i colpevoli. Le frodi più gravi - sottolinea la Coldiretti - per il 60% dei cittadini sono quelle alimentari poiché possono avere effetti sulla salute, al secondo posto (40%) vengono quelle fiscali, mentre le truffe finanziarie sono lo spauracchio del 26% degli italiani, seguite a stretta distanza da quelle commerciali, come la contraffazione dei marchi (25%). Se il 57% degli italiani pensa che debbano essere punite con la sospensione dell’attività, ben il 22% ritiene che la pena più giusta sia addirittura l’arresto mentre solo il 18% una multa salata. Oltre il 90% degli italiani infine – riferisce la Coldiretti – ritiene che dovrebbe essere obbligatoria l’indicazione in etichetta dell’origine delle materie prime agricole impiegate in tutti gli alimenti mentre ben il 65% si sente garantito da un marchio degli agricoltori italiani, il 16% da quello della distribuzione commerciale e appena il 9% da uno industriale. Una tendenza che trova giustificazione in quanto avvenuto nella recente vicenda della carne di cavallo spacciata come carne di manzo, che ha coinvolto anche grandi gruppi multinazionali come la Nestlè che ha deciso di ritirare dagli scaffali di alcuni paesi europei ravioli e tortellini di manzo Buitoni, dopo che sono state rinvenute tracce di Dna di carne di cavallo pari all'1 per cento. La diffidenza dei cittadini è stata alimentata – prosegue la Coldiretti – dall’escalation che si è verificata negli ultimi tempi in cui in media c’è stato uno scandalo alimentare all’anno.
UNO SCANDALO ALIMENTARE ALL’ANNO
Dalla mucca pazza alla mozzarella blu fino al batterio killer
Una media di uno scandalo alimentare all’anno ha segnato l’inizio del secolo, dalla mucca pazza all’aviaria, dal latte cinese alla melamina a quello tedesco alla diossina, dalla mozzarella blu al batterio killer nei germogli di soia fino alla carne di cavallo nei ravioli. Il ritardo dell’Unione Europea nell’adottare misure di trasparenza dell’informa-zione al consumatore, come l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza delle materie prime utilizzate, ha favorito - sottolinea la Coldiretti - il moltiplicarsi degli allarmi a tavola provenienti dalle diverse parti del mondo. L’emergenza mucca pazza del 2001 è quella che ha più segnato la filiera alimentare seguita nel 2003 dall’allarme aviaria. Nel 2008 è stata invece la volta della carne alla diossina, a seguito della contaminazione nei mangimi, e del latte alla melamina in Cina. Due anni più tardi (2010) è arrivata la mozzarella blu a spaventare i consumatori mentre nell’estate del 2011 è comparso il batterio killer, che fece salire ingiustamente i cetrioli sul banco degli imputati. In tempi lontani – continua la Coldiretti –, si ricorda la vicenda del metanolo nel 1986 che ebbe un vero effetto purificatore nel settore del vino e che favorì un processo di qualificazione del settore che ha portato il Made in Italy a primati mondiali. La globalizzazione dei mercati, a cui non ha fatto seguito quella della politica, ha portato ad un deficit di responsabilità, di onestà e di trasparenza che ha drammaticamente legittimato la derubricazione del tema cibo fino a farlo considerare una merce qualsiasi, come fosse un aspirapolvere o un frigorifero, con conseguenze che - continua la Coldiretti - rischiano di provocare una rincorsa al ribasso con effetti drammatici. Soprattutto in un momento di crisi in cui molti sono costretti a risparmiare sull’alimentazione è necessario garantire trasparenza ai cittadini consumatori e metterli in condizione di conoscere ciò che va sulle loro tavole.
Coldiretti Cremona
alla “Tre giorni per il tuo cuore”
Mele donate ai bambini: un invito a una merenda buona e sana Un’intensa “tre giorni” a Cremona – il 14, 15 e 16 febbraio –, ricca di eventi dedicati ai
cittadini, a partire dai più piccoli, il cui filo conduttore è stato l’impegno di sensibilizzare e
informare rispetto alla prevenzione delle patologie cardiovascolari.
Così è stata la “Tre giorni per il tuo cuore”, iniziativa promossa dall’Azienda Ospedaliera di
Cremona (con in prima linea l’Unità Operativa di Cardiologia) in collaborazione con
l’Assessorato alle Politiche educative del Comune di Cremona, e con il supporto di vari
“partner” del mondo dell’economia, dello sport, del sociale.
Coldiretti Cremona era in prima
Linea nell’iniziativa, preziosa
occasione per ribadire il messag-
gio che la scelta di una corretta
alimentazione, nel segno della
dieta mediterranea, è tra gli
elementi che ci aiutano a vivere
bene e più a lungo.
Dal concerto dell’Orchestra
giovanile Mousikè, dal titolo
“La musica del cuore”, proposto
giovedì al Teatro Ponchielli gremito, all’iniziativa “L’ospedale va in classe”, con incontri tra
cardiologi e alunni di scena il venerdì (tra i banchi di scuola si è parlato di “Cuore e
alimentazione”, “Cuore e Tabacco”, “Cuore e attività fisica”), si è approdati nella mattina del
sabato alla “giornata delle Cardiologie Aperte”. Nell’Aula Magna dell’Ospedale di Cremona,
alle ore 10, in collaborazione con il Franco Agostino Teatro Festival è stato proposto alle
famiglie lo spettacolo teatrale “I segreti del nostro cuore”, con la partecipazione di bambini,
insegnanti e genitori della scuola primaria. Grazie all’intervento dei cardiologi dell’Ospedale
e dei medici della centrale operativa del 118, lo spettacolo si è rivelato un modo, divertente e
puntuale al tempo stesso, per raccontare come opera il 118 e per dare qualche prezioso
consiglio, che può salvare la vita.
Coldiretti era in prima linea, in particolare, in quest’ultima iniziativa, accanto ai cardiologi
dell’Ospedale ma anche al Sindaco Oreste Perri e a Jane Alquati, Assessore alle Politiche
educative del Comune di Cremona. Lo ha fatto proponendo ai numerosissimi bambini
presenti una merenda buona e sana. Gli agricoltori hanno regalato centinaia di mele a tutti i
partecipanti, invitando a scegliere sempre prodotti italiani, garantiti dagli agricoltori. “La
dieta mediterranea fa bene alla salute – ha testimonia Coldiretti Cremona –. Studiosi ed
esperti sono d’accordo: il sistema dietetico mediterraneo tradizionale ha chiari effetti benefici
sulla salute e la prevenzione di obesità e disagi correlati, a partire proprio dalle malattie
cardiovascolari. Affermiamo, senza timore di smentita, che chi mangia italiano vive più a
lungo. E vive meglio, scegliendo la genuinità, la stagionalità, il gusto e la salubrità
dell’autentico made in Italy”.
OSCAR GREEN 2013 Iscrizioni ancora aperte per il Premio che valorizza l’innovazione in agricoltura
Ricordiamo ai giovani imprenditori che le iscrizioni alla settima edizione del Premio Oscar
Green 2013 sono ancora aperte: per prendere parte al premio che valorizza l’innovazione
in agricoltura c’è tempo fino al 15 marzo 2013.
Il tutto, come sempre, con la regia di Coldiretti Giovani Impresa, che ha dato avvio
all’avventura dell’Oscar Green per valorizzare e dare spazio all’innovazione in agricoltura.
L’obiettivo è quello di sempre: portare all’attenzione dei cittadini italiani e delle altre
aziende agricole le esperienze vincenti di giovani imprenditori che hanno saputo costruire
progetti di impresa competitivi e sostenibili allo stesso tempo. Giovani imprese che
esprimono in tal modo un nuovo modello di sviluppo per il Paese che intreccia processi di
integrazione lungo la filiera (produzione - trasformazione - commercializzazione di cibo)
con percorsi di diversificazione e/o interazione con altri settori (turismo - artigianato -
commercio - servizi alle persone, all’ambiente e al territorio) e strategie di innovazione
(prodotto - processo - relazioni con il territorio).
Il premio Oscar Green è nato 7 anni fa su iniziativa di Coldiretti Giovani Impresa partendo
dall’idea che il nostro Paese, per continuare e ritornare ad essere competitivo
nell’economia globalizzante, dovesse puntare sulle straordinarie idee italiane, soprattutto
dell’entusiasmo dei “giovani” italiani, sulla loro capacità di essere geniali e di saper
trasformare in bellissime e redditive realtà delle fantasie che per molti potevano restare
soltanto tali.
Da qui il premio dedicato all’innovazione in agricoltura che comprende 6 categorie diverse
che evidenziano l’idea di sviluppo economico a cui dovrebbe tendere il nostro Paese
secondo Coldiretti Giovani Impresa:
Stile e cultura d’impresa – per premiare la capacità dell’imprenditore di
interagire con altri settori dell’economia;
Esportare il territorio – per premiare la capacità dell’impresa di esportare
insieme al suo prodotto lo straordinario bagaglio paesaggistico e culturale dei
territori italiani;
In filiera – per premiare un’impresa agricola che passa da mera produttrice di
commodity a produttrice di cibo;
Campagna amica – per premiare la capacità delle imprese agricole di
accorciare la filiera e portare il cibo direttamente sulle tavole degli italiani senza
intermediazioni;
Non solo agricoltura – per premiare l’agricoltura che si prende cura della
società con la produzione di servizi per il benessere dell’ambiente e delle persone;
Ideando – per premiare l’idea che ha fatto nascere un’impresa (che ha al massimo
un anno di vita) evidenziando l’importanza strategica che i giovani hanno per il
nostro Paese, che dovrebbe trattarli non come un problema da risolvere all’interno
dell’economia nazionale ma come un’opportunità da cogliere per uno sviluppo
economico vero e sostenibile.
Tutti gli interessati possono presentare la propria candidatura all’Oscar Green tramite il
sito internet www.oscargreen.it. Va rispettato il requisito dell’età: gli imprenditori agricoli
e agroalimentari che partecipano al concorso devono avere al massimo 40 anni (fatta
eccezione per la Categoria In-Filiera). Per ogni ulteriore informazione, la Segreteria di
Giovani Impresa è a disposizione: tel. 0372 499814.
INFORMAZIONE ALLE IMPRESE – VISITA TECNICA
Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Mis. 111/B Informazione
VISITA TECNICA GUIDATA A IMPIANTI
DI BIOMASSA LEGNOSA
Martedì 26 febbraio 2013
TENUTA IL CIGNO – VILLANTERIO (PV)
******
Programma:
ORE 8,00: CREMONA
ritrovo presso l’Ufficio Zona Coldiretti via D. Ruffini, 28
ORE 9,00: VILLANTERIO
arrivo in azienda e visita guidata da tecnici specializzati per conoscere i sistemi colturali, i risultati produttivi e i relativi conti economici della coltivazione di biomasse legnose.
Per chi arrivasse autonomamente a Villanterio (PV),
il ritrovo è alle ore 9,00 davanti al Comune.
Per ulteriori informazioni e per confermare la partecipazione: [email protected] - 3356185383
FORMAZIONE ALLE IMPRESE – INCONTRI
Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Mis. 331/B Informazione
CICLO DI INCONTRI INFORMATIVI
Sala Riunioni via D. Ruffini, 28 - CREMONA c/o Uff. Zona Coldiretti
Martedì 26 febbraio 2013 Ore 14,00 - 18,00
Etichettatura dei prodotti agricoli
Relatore: ANDREA RAGAZZINI
(C.A.A. Coldiretti Cremona)
Mercoledì 27 febbraio 2013 Ore 9,00 - 13,00 Novità legislative per l’attività agrituristica
Relatore: VALERIA SONVICO
(Responsabile Area Ambiente e Territorio Coldiretti Lombardia)
Mercoledì 27 febbraio 2013 Ore 14,00 - 18,00 Etichettatura dei prodotti agricoli
Relatori:
- ANDREA RAGAZZINI (C.A.A. Coldiretti Cremona
- VALERIA SONVICO
(Responsabile Area Ambiente e Territorio Coldiretti Lombardia)
************
Gli incontri sono riconosciuti da Regione Lombardia come aggiornamento
obbligatorio per le Fattorie Didattiche
FORMAZIONE ALLE IMPRESE – RICEVIAMO DA CCIAA CREMONA
IL BUSINESS PLAN
CORSO DI FORMAZIONE GRATUITO
PER GLI IMPRENDITORI AGRICOLI
Servimpresa, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Cremona, organizza in
collaborazione con le Associazioni di categoria del settore agricolo il corso gratuito:
1. IL BUSINESS PLAN
Programma:
1. Le fasi della programmazione, del controllo e dell’analisi lungo la vita dell’azienda
2. Introduzione: finalità e struttura del Business Plan
3. Analisi delle diverse sezioni del Business Plan:
• La sintesi del progetto
• L’analisi del sistema competitivo
• Il sistema prodotto e la strategia competitiva
• La struttura aziendale, alleanze e sinergie
• Analisi economico-finanziarie e risorse e contributi
DOCENTE: Dr. Fabrizio Maiocchi, Università Cattolica del Sacro Cuore
DATE: 25 / 27 Febbraio 2013, dalle 15.00 alle 18.00
SEDE: Aula Negroni della Camera di Commercio di Cremona – Via Solferino, 33 (al primo
piano)
Per informazioni e iscrizioni: Servimpresa – Azienda Speciale della Camera di Commercio di
Cremona (Tel. 0372.490227) – Sito Internet www.servimpresa.cremona.it – E-mail