Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VI NewsLetter Informazione on line Venerdì 06/05/2011 – Anno VI, Numero 18 Accordo nitrati. Marini: Passo determinante per salvare gli allevamenti italiani Accordo nitrati. Coldiretti Cremona: “Battaglia vitale per la nostra zootecnia” Accordo nitrati. Coldiretti Lombardia: “Risposta importante dalla Regione” Battaglie. Processo quote latte / Maxi stabilimento a Casalmorano, protesta Avvisi alle Imprese. Amianto, riapertura bando / Bollettino diabrotica Campagna Amica. Concorso fotografico / Mercato, gli appuntamenti In agenda. Coldiretti in fiera / Tabella mercati / Agricoltura online e in tv ………………………………………………………………………… ………………… NITRATI, ACCORDO STATO/REGIONI Marini: “Un passo determinante per salvare gli allevamenti italiani” L’approvazione dello schema di accordo per l’aggiornamento delle zone vulnerabili e l’adeguamento dei programmi di azione previsti dalla direttiva nitrati è un passo determinante per salvare gli allevamenti italiani e continuare ad assicurare la produzione di salumi e formaggi Made in Italy. E’ quanto ha affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nell’esprimere apprezzamento per il lavoro dei Presidenti e degli Assessori regionali che ha portato cinque regioni del Nord maggiormente interessate (Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna) ad elaborare uno schema di accordo che è stato approvato dalla Conferenza Stato- Regioni. Da parte del Governo un ruolo decisivo - sottolinea Marini - è stato svolto dal Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano e dal Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo. Si tratta di una posizione chiara e comune per tutte le diverse realtà regionali che subordina l’applicazione della disciplina alla realizzazione di un’indagine finalizzata all’aggiornamento della delimitazione territoriale sottoposta a vincolo e a una revisione più complessiva degli adempimenti previsti a carico delle imprese agricole. La partita si sposta ora a Bruxelles dove tocca allo Stato italiano difendere l’accordo raggiunto per evitare - continua la Coldiretti - la chiusura delle stalle italiane gravate ingiustamente di responsabilità fino ad ora esclusive. In attesa di trovare soluzioni agronomiche adeguate, occorre dunque distribuire il peso dei vincoli in misura proporzionale tra le diverse fonti di inquinamento, compresa la depurazione civile. Per far questo, però, è necessario avviare - conclude la Coldiretti - studi analitici con monitoraggi precisi e aggiornati.
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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VI
NewsLetter
Informazione on line
Venerdì 06/05/2011 – Anno VI, Numero 18
Accordo nitrati. Marini: Passo determinante per salvare gli allevamenti italiani
Accordo nitrati. Coldiretti Cremona: “Battaglia vitale per la nostra zootecnia”
Accordo nitrati. Coldiretti Lombardia: “Risposta importante dalla Regione”
Battaglie. Processo quote latte / Maxi stabilimento a Casalmorano, protesta
Avvisi alle Imprese. Amianto, riapertura bando / Bollettino diabrotica
Campagna Amica. Concorso fotografico / Mercato, gli appuntamenti
In agenda. Coldiretti in fiera / Tabella mercati / Agricoltura online e in tv ………………………………………………………………………… …………………
NITRATI, ACCORDO STATO/REGIONI
Marini: “Un passo determinante per salvare gli allevamenti italiani”
L’approvazione dello schema di accordo per l’aggiornamento delle zone vulnerabili e
l’adeguamento dei programmi di azione previsti dalla direttiva nitrati è un passo
determinante per salvare gli allevamenti italiani e continuare ad assicurare la
produzione di salumi e formaggi Made in Italy. E’ quanto ha affermato il Presidente
della Coldiretti Sergio Marini nell’esprimere apprezzamento per il lavoro dei Presidenti
e degli Assessori regionali che ha portato cinque regioni del Nord maggiormente
interessate (Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna)
ad elaborare uno schema di accordo che è stato approvato dalla Conferenza Stato-
Regioni. Da parte del Governo un ruolo decisivo - sottolinea Marini - è stato svolto dal
Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano e dal Ministro dell’Ambiente Stefania
Prestigiacomo. Si tratta di una posizione chiara e comune per tutte le diverse realtà
regionali che subordina l’applicazione della disciplina alla realizzazione di un’indagine
finalizzata all’aggiornamento della delimitazione territoriale sottoposta a vincolo e a una
revisione più complessiva degli adempimenti previsti a carico delle imprese agricole.
La partita si sposta ora a Bruxelles dove tocca allo Stato italiano difendere l’accordo
raggiunto per evitare - continua la Coldiretti - la chiusura delle stalle italiane gravate
ingiustamente di responsabilità fino ad ora esclusive. In attesa di trovare soluzioni
agronomiche adeguate, occorre dunque distribuire il peso dei vincoli in misura
proporzionale tra le diverse fonti di inquinamento, compresa la depurazione civile. Per
far questo, però, è necessario avviare - conclude la Coldiretti - studi analitici con
monitoraggi precisi e aggiornati.
DIRETTIVA NITRATI
L’importanza di dar vita ad un “accordo di programma”
con una nuova delimitazione delle zone vulnerabili
sottolineata dal Presidente Sergio Marini
nella recente lettera ai vertici di Regione Lombardia
“Caro Assessore, come ben saprai l’applicazione
della direttiva europea sui nitrati determina
numerosi adempimenti a carico delle imprese
zootecniche, con evidente compromissione delle
aspettative economiche e di reddito degli allevatori tenuti all’osservanza di una serie di vincoli
che, oltre ad apparire eccessivi, risultano in larga parte insufficienti a dar soluzione ai problemi
di inquinamento in ragione delle diverse e prevalenti cause di vulnerazione delle acque. In
particolare, l’esperienza applicativa e i più avanzati studi ed approfondimenti imputano a fonti
diverse dalla zootecnia il maggior impatto sull’inquinamento delle acque, tenuto conto del
trattamento dei reflui urbani in conseguenza del deficit conosciuto dei servizi di fognatura e
depurazione”. Inizia con queste parole la missiva che il Presidente Nazionale di Coldiretti
Sergio Marini in data 2 maggio 2011 ha indirizzato all’Assessore regionale all’agricoltura
Giulio De Capitani e al Presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni.
Con forza Coldiretti, con la sua voce più autorevole, alla vigilia della conferenza Stato Regioni è
dunque tornata a richiamare l’attenzione sulla questione della direttiva nitrati, una norma della
quale da tempo si chiede la radicale riscrittura, evidenziando come a rischio sia il futuro stesso
della nostra zootecnia. “Al fine di avviare a soluzione i problemi evidenziati è stato proposto di
ricorrere alla cosiddetta deroga che sarà oggetto di discussione, presso il Comitato nitrati, il 17
maggio – ha proseguito il Presidente Marini –. Tale strumento non appare, tuttavia, adeguato a
consentire un’assegnazione proporzionale delle responsabilità dell’impatto inquinante e degli
oneri connessi per i settori coinvolti, condizione preliminare per pervenire ad un legittimo
aggiornamento delle zone vulnerabili”.
La richiesta della prima Organizzazione degli agricoltori è stata chiara ed esplicita: “Si ritiene
irrinunciabile – ha scritto il Presidente nazionale di Coldiretti ai vertici di Regione Lombardia –
subordinare l’eventuale prosecuzione della discussione della richiesta di deroga alla preventiva
stipulazione di un ‘accordo di programma’, da parte delle Regioni interessate e dei Ministeri
all’Ambiente, del territorio e del mare e delle Politiche agricole, alimentari e forestali, che sia
comprensivo di misure adeguate, partendo dall’avvio di studi ed analisi dirette alla ricerca delle
effettive e concorrenti fonti di inquinamento”. Per Coldiretti “soltanto con una rinnovata
delimitazione dei confini delle zone vulnerabili ottenuta tramite il ricorso a criteri che
dimostrino l’abbattimento delle sostanze inquinanti in ragione della reale imputazione
rispettivamente al carico agricolo e zootecnico, al trattamento delle acque reflue, agli scarichi
industriali e all’inquinamento atmosferico, potrà essere fornita una risposta soddisfacente senza
‘svendere’ il nostro patrimonio zootecnico a compromessi poco lusinghieri”. “Si tratta di
prendere in considerazione la necessità di rendere disponibili quelle risorse finanziarie
sufficienti a figurare gli investimenti strutturali richiesti alle imprese zootecniche per
l’adeguamento dei limiti di stoccaggio richiesti oltre a rimodulare i piani di spandimento
secondo le fasi stagionali imposte dalla modifica dei fattori climatici – ha concluso Marini –. In
ragione di ciò, anche se dovesse aver seguito la discussione della deroga, si chiede che, già nei
programmi di azione in corso di definizione, siano integrate misure di prevenzione
dell’inquinamento in base all’individuazione esatta dei carichi inquinanti finora totalmente
incentrati solo sull’attività agricola”.
Questo il testo della lettera invita dal Presidente Nazionale ai vertici di Regione Lombardia, in
data 2 maggio 2011. Ieri si è giunti ad un importante, atteso passaggio: la Conferenza Stato
Regioni ha raggiunto un accordo per l’aggiornamento delle zone vulnerabili e l’adeguamento
dei programmi di azione previsti dalla direttiva nitrati (vedi articolo d’apertura).
Coldiretti Cremona: Battaglia vitale per la zootecnia cremonese,
che vanta circa 300.000 bovini e 1 milione di suini Soddisfazione per l’approvazione dell’accordo per l’aggiornamento delle zone vulnerabili e
l’adeguamento dei programmi di azione previsti dalla direttiva nitrati, giunta ieri in sede di
Conferenza Stato Regioni, è espressa da Coldiretti Cremona. “E’, questa, una battaglia vitale per
la nostra provincia, che vanta oltre mille allevamenti con bovini, di cui circa l’ottanta per cento
con vacche da latte. Nel 2010 il patrimonio in provincia era di 151.256 vacche da latte (rispetto
ad un totale di 293.885 bovini), con una produzione di 10.900.890 quintali di latte, vale a dire il
10 per cento del totale nazionale. Si aggiunga un comparto suinicolo con oltre 1.000.000 di capi:
la provincia di Cremona, insieme a Mantova e Brescia, rappresenta il 73% del patrimonio
regionale – ha sottolineato il Direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli –. Da questi
allevamenti giungono produzioni d’eccellenza, uniche, indissolubilmente legate al territorio e
alla nostra agricoltura, come il Grana Padano, il Provolone e tutti i lattiero-caseari, le grandi
dop dei Prosciutti, il Salame Cremona e tutti i prodotti della suinicoltura. Produzioni vanto del
vero Made in Italy, che Coldiretti, anche attraverso la determinante azione sulla direttiva nitrati,
intende valorizzare e tutelare”.
Industrie e città nella nuova mappa dei nitrati
COLDIRETTI LOMBARDIA:
“ACCORDO POSITIVO,
RISPOSTA IMPORTANTE DALLA REGIONE”
“Un risultato positivo frutto dell’impegno messo in campo da Coldiretti, dalla
Lombardia e dalle altre regioni d’Italia” così Nino Andena, Presidente della Coldiretti
Lombardia commenta l’approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni dello
schema di accordo per la predisposizione, entro l'anno, di uno studio sulle zone
vulnerabili da nitrati e sulla definizione dei carichi inquinanti attribuibili ai diversi
settori civili e produttivi (quindi non solo agricolo).
“Questa intesa è un passo determinante per salvare gli allevamenti italiani e continuare
ad assicurare la produzione di salumi e formaggi Made in Italy – spiega Andena –.
Credo che così si vada nella giusta direzione: non c’è solo una deroga, come si limitava
a chiedere qualche altra organizzazione, ma un programma completo di intervento per
affrontare il problema in modo globale”. Il piano prevede infatti anche uno studio sulle
zone vulnerabili e sull’impatto che hanno industrie e centri abitati, oltre
all’individuazione di risorse per le aziende agricole e per il riciclo dei reflui.
“Il sostegno e l’adesione della Lombardia allo schema di accordo approvato ieri –
spiega Andena – rappresenta la migliore risposta, rapida e concreta, alle sollecitazioni
poste nella lettera che, proprio sul tema dei nitrati, il Presidente nazionale di Coldiretti
Sergio Marini ha indirizzato nei giorni scorsi al Presidente lombardo Roberto
Formigoni e all’assessore regionale all’agricoltura Giulio De Capitani. Credo che il
risultato raggiunto – conclude Andena - sia un ottimo esempio di cooperazione fra
istituzioni e associazioni di rappresentanza. La palla si sposta ora a Bruxelles dove
tocca allo Stato italiano difendere l’accordo raggiunto”.
www.ilpuntocoldiretti.it Il giornale online delle imprese del sistema agroalimentare
E’ il giornale online rivolto alle imprese del sistema agroalimentare, creato dalla Coldiretti, la
prima Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese. Il Punto Coldiretti assicura un
costante aggiornamento su economia e settori produttivi, fisco, ambiente, lavoro, credito,
energia, previdenza, formazione, qualità, innovazione e ricerca, scadenze e prezzi, previsioni
meteo. L’indirizzo è: www.ilpuntocoldiretti.it.
COLDIRETTI LOMBARDIA
DIABROTICA
Fra Brescia e Mantova è tornato il killer del mais,
larve pronte anche nel resto della pianura
Il killer del mais è tornato. Ieri gli specialisti del servizio fitosanitario della Regione
Lombardia hanno trovato le prime larve di Diabrotica nascoste nelle radici delle piante
fra Brescia e Mantova, in particolare a Lonato, Montichiari, Cazzago San Martino e
Castelgoffredo. Per adesso si sono schiuse dal 10 al 20 per cento delle uova, mentre nel
resto della pianura padana l’ondata è prevista la settimana prossima.
Il killer del mais – spiega Coldiretti Lombardia - schiude le uova verso maggio e le larve
si nutrono delle radici delle piante che, una volta mangiate, crollano a terra come
fossero state spianate da un’invisibile ruspa. A quel punto gli individui adulti possono
partite all’attacco delle spighe. L’assalto prosegue per tutto giugno e luglio, con la
trasformazione delle larve in farfalle che poi diffondono le uova in altri terreni.
In Italia il parassita è stato segnalato per la prima volta nel 1998 in Veneto, mentre il
debutto dell’insetto in Lombardia risale al 2002 nelle zone di Varese e Como. Da allora
l’invasione è proseguita a macchia d’olio a una velocità dai 40 agli 80 chilometri
all’anno, fino a toccare la maggior parte della fascia centrale e meridionale della
Lombardia, una delle aree più colpite del nord Italia.
Monitorare la presenza della Diabrotica – spiega Coldiretti Lombardia – è importante
perché il mais rappresenta una delle colture principali della Lombardia (oltre 330 mila
ettari di territorio con quasi 9 milioni di tonnellate fra trinciato e granella) alla base
dell’alimentazione delle mucche in una regione dove si munge il 40 per cento di tutto il
latte italiano.
Il bollettino diabrotica ogni settimana
è sul sito di Coldiretti Cremona
Realizzato a cura del Servizio Fitosanitario di Regione Lombardia
Ricordiamo alle imprese agricole che sul sito di Coldiretti Cremona viene puntualmente
pubblicato il “bollettino diabrotica”, a cura del Servizio Fitosanitario di Regione Lombardia, in
collaborazione con l’Ersaf. Il bollettino nasce con l’obiettivo di offrire un costante monitoraggio
della presenza di diabrotica nel territorio, informando gli agricoltori in merito all’evolversi della
situazione nelle campagne della provincia di Cremona e di tutta la regione Lombardia.
Il bollettino odierno è già disponibile. Il nostro indirizzo è: www.cremona.coldiretti.it
COLDIRETTI LOMBARDIA
Processo quote latte, la Regione chiarisca
la revoca della costituzione di parte civile
Processo quote latte a Milano, dopo l’annunciata “scelta processuale” da parte della
Regione Lombardia di revocare la costituzione di parte civile, Coldiretti conferma che
continuerà con coerenza nella scelta di difendere la legalità e tutti gli allevatori che
hanno rispettato le regole.
“Che cosa vuol dire che non c’è stato alcun arretramento e che è solo una strategia
processuale? Cambia qualcosa rispetto alle revoche e sanzioni adottate fino a oggi dalla
Regione nei confronti delle due cooperative coinvolte nel processo? Si tratta di una
diversa scelta politica? E cosa comporta questa strategia rispetto alla difesa della
legalità e delle regole che Formigoni ha sempre detto di condividere?” si domanda Nino
Andena, Presidente della Coldiretti Lombardia.
A tutela delle migliaia di aziende agricole lombarde che hanno sempre agito nella
correttezza e nel rispetto delle leggi vigenti, la Coldiretti chiede un chiarimento urgente
al Presidente Roberto Formigoni per un’interpretazione autentica di una scelta che,
secondo la stessa Regione, non vuole essere “un arretramento o una smentita del
comportamento rigoroso fin qui seguito”.
Riapertura del bando
contributi smaltimento amianto,
riqualificazione energetica
e produzione da fonte solare Informiamo le imprese agricole che sono stati riaperti i termini per la presentazione delle
domande finalizzate alla concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di
interventi integrati di rimozione dell'amianto e riqualificazione energetica e produzione di
energia da fonte solare.
I contribuiti saranno rivolti alle aziende agricole e agli Enti Pubblici e saranno concessi fino ad
esaurimento dei fondi disponibili.
I nostri uffici sono a disposizione per ogni ulteriore informazione. Segnaliamo che il bando per
l’assegnazione dei contributi, il modulo di domanda di contributo e la scheda tecnica possono
essere scaricati dal sito di Coldiretti Cremona all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it, nella
sezione “Avvisi alle Imprese”.
Ogni ulteriore informazione è presente anche sul sito dell’Amministrazione Provinciale