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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VII NewsLetter Informazione online Venerdì 03/08/2012 – Anno VII, Numero 31 La proposta. Tagliare la burocrazia a carico delle imprese vale punti del Pil Suinicoltura. In dieci anni perso in Lombardia il 65% degli allevamenti Siccità. Po in secca // Coldiretti: ci sono le condizioni per lo stato di calamità Lavoro. Contratti di apprendistato anche in agricoltura Made in Italy. Volano gli acquisti di frutta // Campagna Amica, il calendario Terremoto. Raccolte nel Mantovano le ultime forme di grana. Danni per milioni Agenda. Agricoltura online e in tv // Tabella mercati // Terranostra, la guida ………………………………………………………………………… ………………… MARINI: TAGLIARE LA BUROCRAZIA A CARICO DELLE IMPRESE VALE PUNTI DEL PIL Tagliare la burocrazia a carico delle imprese aiuterebbe a recuperare qualche punto di Pil. E’ quanto ha ribadito il Presidente della Coldiretti, Sergio Marini, nel corso di un incontro con i dirigenti sulla situazione di crisi che interessa il Paese. “Adempimenti burocratici inutili tolgono all’attività di impresa vera 100 giorni l’anno. Occorre toglierli di mezzo una volta per tutte – ha sottolineato Marini –. Non vanno certo eliminati gli adempimenti che garantiscono la sicurezza alimentare e ambientale che qualificano il nostro Made in Italy, ma non c’è dubbio che troppo spesso la burocrazia si inventa pratiche per giustificare se stessa”. Circa le soluzioni per uscire dalla crisi, il Presidente di Coldiretti ha sottolineato che “il nostro Paese potrà ritrovare una via sostenibile di sviluppo e competitività sui mercati locali e globali solo se saprà ripartire dai territori, in primo luogo dal loro patrimonio ambientale e culturale, e dalla creatività delle sue piccole e medie imprese che insieme rendono distintivo il marchio Italia. Una via che - ha detto Marini - saprà reggere la competizione globale, contando sulla produzione e su flussi di merci speciali per bisogni speciali, percepiti dai consumatori sparsi in molti luoghi del mondo. Vi è anche un altro aspetto, forse più importante: l’agricoltura che rappresentiamo, fatta di dialogo diretto con la società attraverso la vendita diretta e di risposte concrete alle sue scelte di consumo sempre più consapevoli, racconta che si può generare nuova economia e occupazione arricchendo nel contempo la comunità, garantendo la nostra gente prima come cittadini e poi come consumatori. E’ tempo – ha concluso Marini – di ripensare lo sviluppo in una logica di benessere secondo principi di sostenibilità, etica del lavoro e coesione sociale”.
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coldiretti cremona informa 31/2012

Mar 21, 2016

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Page 1: coldiretti cremona informa 31/2012

Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VII

NewsLetter

Informazione online

Venerdì 03/08/2012 – Anno VII, Numero 31

La proposta. Tagliare la burocrazia a carico delle imprese vale punti del Pil Suinicoltura. In dieci anni perso in Lombardia il 65% degli allevamenti Siccità. Po in secca // Coldiretti: ci sono le condizioni per lo stato di calamità Lavoro. Contratti di apprendistato anche in agricoltura Made in Italy. Volano gli acquisti di frutta // Campagna Amica, il calendario Terremoto. Raccolte nel Mantovano le ultime forme di grana. Danni per milioni Agenda. Agricoltura online e in tv // Tabella mercati // Terranostra, la guida

………………………………………………………………………… …………………

MARINI: TAGLIARE LA BUROCRAZIA

A CARICO DELLE IMPRESE VALE PUNTI DEL PIL

Tagliare la burocrazia a carico delle imprese aiuterebbe a recuperare qualche punto di Pil. E’ quanto ha ribadito il Presidente della Coldiretti, Sergio Marini, nel corso di un incontro con i dirigenti sulla situazione di crisi che interessa il Paese. “Adempimenti burocratici inutili tolgono all’attività di impresa vera 100 giorni l’anno. Occorre toglierli di mezzo una volta per tutte – ha sottolineato Marini –. Non vanno certo eliminati gli adempimenti che garantiscono la sicurezza alimentare e ambientale che qualificano il nostro Made in Italy, ma non c’è dubbio che troppo spesso la burocrazia si inventa pratiche per giustificare se stessa”. Circa le soluzioni per uscire dalla crisi, il Presidente di Coldiretti ha sottolineato che “il nostro Paese potrà ritrovare una via sostenibile di sviluppo e competitività sui mercati locali e globali solo se saprà ripartire dai territori, in primo luogo dal loro patrimonio ambientale e culturale, e dalla creatività delle sue piccole e medie imprese che insieme rendono distintivo il marchio Italia. Una via che - ha detto Marini - saprà reggere la competizione globale, contando sulla produzione e su flussi di merci speciali per bisogni speciali, percepiti dai consumatori sparsi in molti luoghi del mondo. Vi è anche un altro aspetto, forse più importante: l’agricoltura che rappresentiamo, fatta di dialogo diretto con la società attraverso la vendita diretta e di risposte concrete alle sue scelte di consumo sempre più consapevoli, racconta che si può generare nuova economia e occupazione arricchendo nel contempo la comunità, garantendo la nostra gente prima come cittadini e poi come consumatori. E’ tempo – ha concluso Marini – di ripensare lo sviluppo in una logica di benessere secondo principi di sostenibilità, etica del lavoro e coesione sociale”.

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COLDIRETTI LOMBARDIA

Crisi, perso il 65% degli allevamenti di suini:

chiuse quasi cinquemila aziende in Lombardia

A settembre 2008, quando è crollata la Lehman Brothers e il mondo si è scoperto

sull’orlo del baratro, gli allevatori di suini italiani erano nella tempesta già da un

anno, stretti fra il boom del costo dei cereali, il calo dei prezzi della carne, l’impatto

della vescicolare. “Fra il 2007 e il 2010 – spiega Andrea Cristini, bresciano,

Presidente dell’Anas (l’associazione che raggruppa gli allevatori di suini) –

abbiamo vissuto i momenti peggiori della crisi e molte aziende hanno chiuso”.

Una dinamica confermata anche dai dati

definitivi, appena pubblicati, dell’ultimo

censimento generale dell’agricoltura secondo

cui – spiega la Coldiretti Lombardia – dal 2000

al 2010 è sparito l’83 per cento degli

allevamenti a livello nazionale e quasi il 65 per

cento nella sola Lombardia che, con i suoi 4

milioni e 759 mila capi, rappresenta la metà

della produzione italiana.

In dieci anni – aggiunge la Coldiretti regionale –

in Lombardia si è passati da 7.487 aziende a

2.642 con un crollo delle imprese anche nelle

province più vocate: Brescia (meno 73%),

Bergamo (meno 67%), Lodi (meno 36%),

Mantova (meno 47 per cento), Cremona (meno

24%), Milano (meno 68%).

“La tendenza – spiega Cristini – è la sparizione

delle aziende piccole, quelle da 150 scrofe e 3mila suini all’anno, a favore di realtà

medio grandi con almeno 300 scrofe e 6mila suini all’anno. Qualche allevatore ha

smesso del tutto, qualche altro ha iniziato a lavorare per altri soggetti, con una

contrazione anche degli addetti visto che adesso bastano due persone rispetto a

prima, quando nell’attività poteva essere impegnata l’intera famiglia”.

I margini sono ridotti all’osso – commenta la Coldiretti Lombardia – perché

nonostante quotazioni in ripresa, i costi delle materie prime, dell’energia e della

burocrazia si abbattono come una mannaia sugli allevatori. Mentre il settore resta

in sofferenza – conclude la Coldiretti regionale – le province di Milano e Lodi, ad

esempio, hanno perso il 46% del loro potenziale passando dalle 36.850 scrofe del

2002 alle 19.830 di oggi.

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AZIENDE SUINICOLE IN LOMBARDIA 2000 - 2010

PROVINCE ANNO 2000 ANNO 2010 DIFFERENZA %

Bergamo 1.341 435 -67,56%

Brescia 2.409 648 -73,10%

Como 380 163 -57,10%

Cremona 383 291 -24,02%

Lecco 186 90 -51,61%

Lodi 234 150 -35,89%

Mantova 701 370 -47,21%

Milano 268 86 -67,91%

Pavia 341 158 -53,66%

Monza Brianza / 26 /

Sondrio 1.096 113 -89,68%

Varese 148 112 -24,32%

Totale 7.487 2.642 -64,71%

FONTE: ELABORAZIONE COLDIRETTI LOMBARDIA SU DATI ISTAT

SICCITÀ: PO IN SECCA CON 8,5 METRI SOTTO IL LIVELLO

Allarme secca sul Po con il livello idrometrico del fiume sceso di 8,50 metri sotto il livello medio. Ad annunciarlo è la Coldiretti sulla base di un monitoraggio alla stazione di rilevamento di Canonica d’Adda. La secca eccezionale ha paralizzato la navigazione commerciale e costretto i diportisti a far rimanere le barche ormeggiate, per il pericolo di scontrarsi tra loro e con i tronchi affioranti condotti dall’acqua. Se la situazione dovesse continuare, si rischia che le riserve idriche possano venire meno, con un’autonomia stimata di 15 giorni. Una situazione che accomuna – sottolinea Coldiretti – anche i laghi di Como e Maggiore, entrambi al di sotto del livello medio del periodo, mentre quello di Garda è a malapena stabile. La mancanza di pioggia e l’arrivo di Ulisse stanno dando il colpo di grazia alle coltivazioni colpite dal caldo e dalla siccità, che ha provocato al settore perdite che hanno già superato il mezzo miliardo di euro. Interi raccolti sono andati persi dal Veneto alla Sicilia, passando per la Toscana dove nelle province di Grosseto e Livorno sono state attivate le procedure per lo stato di calamità. Duramente colpiti sono stati decine di migliaia di ettari coltivati di mais, pomodori, barbabietole e girasoli a macchia di leopardo lungo tutta la penisola dove in alcune zone non piove in modo adeguato da mesi. Sopra i 30 gradi le piante di pomodoro vanno in stress perché non riescono più a lavorare e si fermano, nonostante l'irrigazione che non riesce a sopperire neanche al fabbisogno idrico delle coltivazioni di granoturco. Le coltivazioni - precisa la Coldiretti - in questa fase stagionale si trovano in un momento critico di sviluppo e hanno bisogno dell’acqua per completare il ciclo produttivo. A soffrire con le alte temperature sono anche gli animali negli allevamenti: le mucche arrivano a produrre anche il 10% di latte in meno nonostante gli accorgimenti adottati per garantire il refrigerio (doccette, ventilatori, ecc.).

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COLDIRETTI: E’ STATO DI CALAMITÀ PER LA SICCITÀ

Ci sono le condizioni per avviare le procedure per la dichiarazione di stato di calamità naturale nelle zone colpite dalla siccità che ha provocato perdite superiori a mezzo miliardo di euro

all’agricoltura italiana colpendo prodotti simbolo del Made in Italy, dal pomodoro al vino, ma anche i prodotti base dell’alimentazione degli animali allevati per produrre i prestigiosi formaggi e prosciutti a denominazione di origine. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che il caldo torrido e la mancanza di acqua hanno compromesso il raccolto di centinaia di migliaia di ettari di terreno coltivato a mais, girasole, soia, bietola, pomodoro e uva. Le produzioni di mais e barbabietola da zucchero sono praticamente dimezzate in certe aree del settentrione, la vendemmia sarà ben al di sotto dei valori medi mentre per il pomodoro si contano perdite superiori al 20 per cento sia al nord che al sud Italia, ma mancano anche i foraggi e l’acqua per

l’alimentazione negli allevamenti del centro Italia. Per salvare gli animali dal caldo e dalla siccità soffocante nelle campagne arrivano in soccorso le autobotti che garantiscono un adeguato rifornimento di acqua reso necessario dalla grande secca che si sta registrando in fiumi e laghi in molte zone del Paese. Ma oltre alla mancanza dell’acqua gli effetti del caldo si fanno sentire anche sulla produzione di latte. Le mucche hanno prodotto in media dal 10 al 20 per cento di latte in meno con punte che arrivano anche al 50 per cento nei giorni più roventi. Per le mucche - sottolinea la Coldiretti - il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte anche se in soccorso in molte stalle sono scattate le contromisure con l’accensione di ventilatori e doccette refrigeranti e l’utilizzazione di integratori specifici a base di sali di potassio nell'alimentazione preparata dagli allevatori che fanno però aumentare in misura esponenziale i costi a carico delle imprese. Ma l'afa e le temperature - continua la Coldiretti - hanno tolto l'appetito anche ai maiali che stanno consumando fino al 40 per cento in meno della consueta razione giornaliera di 3,5 chili di mangime con un conseguente, sostanziale calo dell’accrescimento. Il caldo ha pesanti effetti - conclude la Coldiretti – anche sulle galline, che producono meno uova, e sulle api che non riescono a prendere il polline e il nettare mettendo a rischio la produzione di miele. Coldiretti Cremona è in prima linea nel monitoraggio sul territorio, per rilevare i danni prodotti dalla carenza idrica e dal caldo eccessivo. Le foto che accompagnano questo articolo sono state scattate mercoledì, in occasione dei servizi girati a Cremona e a Casalbuttano dal Tg3 a da Sky news, con la partecipazione di imprenditori agricoli e funzionari di Coldiretti Cremona.

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LAVORO: CONTRATTI DI APPRENDISTATO ANCHE IN AGRICOLTURA

Finalmente anche nel settore agricolo, dopo l’entrata in vigore del testo unico in materia e la conclusione del regime transitorio, potranno essere stipulati contratti di apprendistato. Lo segnala la Coldiretti che, insieme alle altre organizzazioni agricole, ha sottoscritto l’accordo nazionale che regolamenta i contratti di apprendistato in agricoltura tanto per gli operai quanto per gli impiegati agricoli. Con l’intesa siglata che prevede la stipula di contratti di durata massima di 36 mesi – rileva la Coldiretti – si contribuisce alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro e, attraverso la formazione, si consente la crescita professionale dei lavoratori sui quali l’impresa intende investire nel prossimo futuro. Particolare soddisfazione viene espressa dalla Coldiretti, oltre che per il raggiungimento dell’accordo stesso, anche per la possibilità di stipulare contratti di apprendistato a tempo determinato.

COLDIRETTI: PLAUSO AI NAS PER IL SEQUESTRO DI MERENDINE SCADUTE

Sei bambini su 10 consumano regolarmente merendine commerciali

Con sei bambini su dieci che regolarmente consumano merendine commerciali è particolarmente importante l’azione dei carabinieri dei Nas di Brescia che ha portato al sequestro di ingenti quantitativi di merendine scadute, irregolarmente conservate e quindi potenzialmente dannose per la salute. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che, con il cambiamento degli stili di vita, è determinante che i più piccoli spezzino la giornata con alimenti sani ma, soprattutto, non eccessivamente calorici. Il ventaglio di soluzioni per una merendina – osserva la Coldiretti – deve ampliarsi dalle formulazioni commerciali alle ricette della tradizione regionale, dalle più semplici alle più complesse, dalle meno costose a quelle più care, dalle dolci alle salate ma tutte con ingredienti genuini, che hanno fatto crescere intere generazioni. Soprattutto nell’attuale, caldissima stagione, la classica merendina – rileva la Coldiretti – può essere adeguatamente sostituita da spremute, frutta e verdura di stagione anche da sgranocchiare, che sono in grado di assicurare senso di sazietà e garantire un adeguato apporto idrico. Non va dimenticato che, come ha messo in evidenza l'ultima indagine “Okkio alla Salute” del Ministero della Salute in Italia – conclude la Coldiretti – più di un bambino su tre di età compresa tra i 6 e gli 11 anni pesa troppo e in particolare il 12,3 per cento dei bambini è obeso, mentre il 23,6 per cento è in sovrappeso soprattutto per le cattive abitudini alimentari.

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COLDIRETTI LOMBARDIA:

Terremoto, raccolte le ultime forme di grana

ma famiglie ancora sfollate e danni per milioni

Nel Mantovano, a due mesi dal sisma, stanno finendo di raccogliere le ultime

forme di grana e di parmigiano scaraventate a terra dalle scosse di fine

maggio, ma la situazione resta difficile. Infatti secondo un monitoraggio della

Coldiretti Lombardia: 21 famiglie di agricoltori, fra Moglia, Gonzaga, Quistello,

Poggio Rusco e Sermide, dormono ancora in tende, camper e container

davanti alle cascine, ci sono 900 imprese agricole danneggiate, a Moglia e

Gonzaga rimangono le zone rosse mentre ha riaperto il centro storico di

Quistello.

Nei magazzini “MGP” di Pegognaga, dove si stagiona il parmigiano reggiano, si

stanno ultimando le fasi di recupero delle forme cadute a terra: essendo un

magazzino che concentra la produzione di più caseifici, si andrà avanti ancora

per qualche giorno – spiega la Coldiretti – perché le forme devono essere

prese, catalogate in base al produttore e al danno. Mentre in altre realtà la

raccolta è terminata.

Alta anche la conta dei danni alle strutture di bonifica: circa 39 milioni di

euro, in particolare in una fascia di 14 comuni fra Moglia e Quistello. Il

territorio colpito dal sisma è tra quelli che in Italia presentano una più alta

densità di impianti di bonifica essendo punto di raccolta delle acque lombarde

ed emiliane. Gli impianti idrovori pesantemente danneggiati in provincia di

Mantova – spiega la Coldiretti – sono indispensabili per la sicurezza idraulica

(per lo scolo delle acque soprattutto in caso di piogge forti) e per sollevare

l’acqua destinata all’irrigazione.

La conta totale dei danni arriva a 270 milioni di euro. “Lo sblocco dei fondi

Pac per le aree colpite dal sisma – spiega Ettore Prandini, Presidente della

Coldiretti Lombardia – è una buona cosa perché garantisce un po’ di liquidità

alle aziende che si devono rimettere in piedi, ma è anche vero che si tratta di

fondi che le imprese avevano pianificato per altri investimenti dedicati allo

sviluppo, non certo per ricostruire quanto distrutto dal terremoto. Oltre al

danno immediato, il sisma ha causato una brusca frenata alla crescita di tutto

il territorio”.

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CALDO: + 15% ACQUISTI DI FRUTTA Coldiretti: ecco come conservarla

Sono aumentati del 15% gli acquisti di frutta per il susseguirsi delle straordinarie ondate di caldo sulla Penisola negli ultimi due mesi estivi, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E’ quanto stima la Coldiretti con l'avvicinarsi del “drago africano”, il vento caldissimo proveniente dal Sahara, e in riferimento alle indicazioni che arrivano dai mercati degli agricoltori di Campagna Amica che si svolgono in molte città e luoghi di villeggiatura per venire in soccorso dei cittadini a casa e nella spiaggia. Dalle bancarelle nei mercati ai negozi fino ai supermercati ma anche nei chioschi attrezzati si assiste ad un aumento consistente della domanda, con almeno 20 milioni di italiani che stanno consumando frutta sia a pranzo che a cena. Il caldo che fa soffrire le persone ha però anche favorito la maturazione - sottolinea la Coldiretti - con un aumento della concertazione zuccherina della frutta che è di conseguenza più gustosa, in un Paese come l’Italia che ha la leadership europea nella produzione di frutta e verdura, in varietà, qualità e quantità. Consumare frutta e verdura - continua la Coldiretti - è la miglior difesa nei confronti dell’afa, l’eccessiva sudorazione e il rischio di colpi di calore perché sono prodotti rinfrescanti e ricchi di vitamine e sali minerali, indispensabili per non affaticare troppo l'organismo. Proprio in questo periodo, maggiore è la varietà dell’offerta nazionale e più conveniente è il rapporto prezzo/qualità, sia per le verdure che per la frutta, dalle pesche alle albicocche, dai meloni alle ciliegie fino ai cocomeri. Per aiutare a fare acquisti di qualità al giusto prezzo, la Coldiretti ha messo a punto un vademecum nel quale si consiglia sempre di verificare la presenza dell'etichetta di provenienza e l’origine nazionale, di prediligere le varietà di stagione che presentano le migliori caratteristiche qualitative e il prezzo più conveniente, di preferire le produzioni e le varietà locali che non essendo soggette a lunghi tempi di trasporto garantiscono maggiore freschezza, di privilegiare gli acquisti diretti dagli agricoltori, nei mercati, nelle botteghe e nei punti vendita di Campagna amica dove non ci sono intermediazioni e il prodotto arriva più fresco e dura di più. Scegliere inoltre la frutta con il giusto grado di maturazione, quando sono esaltate le caratteristiche organolettiche e nutrizionali; optare per acquisti ridotti e ripetuti per garantirsi l'elevato grado di freschezza ed evitare di essere costretti a buttare i prodotti eccessivamente maturati con il calo; fare la spesa poco prima di recarsi a casa ed evitare di lasciare troppo a lungo la frutta e verdura dove il sole e le alte temperature; mantenere separate le confezioni delle diverse varietà di frutta e verdura acquistate, che vanno riposte in contenitori di carta piuttosto che in buste di plastica. E infine, tra le mura domestiche, mantenere separata la frutta e verdura che si intende consumare a breve da quella che si intende conservare più a lungo. La frutta che viene riposta nel frigorifero va collocata lontano dalle pareti refrigeranti e non sovrapposta per evitare ammaccature e sviluppo di marcescenze.

www.ilpuntocoldiretti.it Il giornale online delle imprese del sistema agroalimentare

Il Punto Coldiretti è il giornale online rivolto alle imprese del sistema agroalimentare, creato dalla Coldiretti, la prima Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese. Il Punto

Coldiretti assicura un costante aggiornamento su economia e settori produttivi, fisco, ambiente, lavoro, credito, energia, previdenza, formazione, qualità, innovazione e ricerca, scadenze e prezzi, previsioni meteo. L’indirizzo è: www.ilpuntocoldiretti.it.

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OLIMPIADI: PER GLI AZZURRI D’ORO

OLIO IN DONO

COME PER GLI ANTICHI GRECI

Una magnum di olio “Extra-italiano” in dono per le medaglie d’oro azzurre alle Olimpiadi

di Londra, proprio come avveniva ai tempi dei Giochi antichi in Grecia, quando ai vincitori

venivano regalate anfore piene d’olio.

E’ l’idea di un imprenditore della Coldiretti che ha fatto realizzare delle bottiglie di tre litri

di extravergine made in Italy che verranno inviate agli atleti o alla squadra che portano il

tricolore sul gradino più alto del podio. L’iniziativa è di Paolo Mazzoni, titolare

dell’azienda agrituristica Marchelife, a Porto San Giorgio, in provincia di Fermo, che ha

studiato una confezione ispirata agli antichi atleti greci in cartone, vetro e sughero

interamente riciclabili. All’interno c’è, però, olio italiano al cento per cento.

Oltre a premiare gli azzurri “d’oro”, l’iniziativa punta – sottolinea Coldiretti – anche a

sostenere la proposta di legge salva-olio Made in Italy sottoscritta da numerosi

parlamentari e che vede come primi firmatari la senatrice Colomba Mongiello (pd) e il

senatore Paolo Scarpa Buora (pdl), per la quale ci si augura un iter veloce.

Nel 2011 si è verificato un ulteriore aumento del 3 per cento nelle importazioni di olio di

oliva dall’estero che sono quasi triplicate negli ultimi 20 anni (+163 per cento),

sommergendo di fatto la produzione nazionale, che sarebbe peraltro quasi sufficiente a

coprire i consumi nazionali. Gli oli di oliva importati in Italia - ha proseguito Coldiretti -

vengono infatti mescolati con quelli nazionali per acquisire, con le immagini in etichetta e

sotto la copertura di marchi storici, magari ceduti all’estero, una parvenza di italianità da

sfruttare sui mercati nazionali ed esteri dove sono state esportate 364mila tonnellate nel

2011. Sotto accusa è anche la mancanza di trasparenza visto che quattro bottiglie di olio

extravergine su cinque in vendita in Italia contengono miscele di diversa origine, per le

quali è praticamente illeggibile la provenienza delle olive impiegate, secondo una indagine

della Coldiretti. E questo nonostante sia obbligatorio indicarla per legge in etichetta dal

primo luglio 2009, in base al Regolamento comunitario n.182 del 6 marzo 2009.

Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi

impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva

comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e

non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva. La scritta è

riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione

sull’etichetta che la rende difficilmente visibile. Inoltre spesso bottiglie con extravergine

ottenuto da olive straniere sono vendute con marchi italiani e riportano con grande

evidenza immagini, frasi o nomi che richiamano all’italianità fortemente ingannevoli. I

consumatori dovrebbero fare la spesa con la lente di ingrandimento per poter scegliere

consapevolmente.

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PER GLI ITALIANI E’ AGOSTO IL MESE DELLE VACANZE

Più di un italiano su due (55%) nel 2012 ha scelto di trascorrere le ferie nel mese di agosto, che si conferma il preferito dai vacanzieri. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti su dati Swg nel primo grande esodo dell’estate dalla quale si evidenzia che la

crisi ha tagliato le vacanze degli italiani ma non sembra aver cambiato però l’abitudine tutta nazionale di concentrarle nel mese di agosto. Una caratteristica che costa cara ai vacanzieri, costretti ad affrontare le tariffe dell’alta stagione, che nelle strutture ricettive e nelle attività di svago possono essere pari anche al doppio di quelle degli altri periodi dell’anno. Il bilancio dei mesi di giugno e luglio è stato abbastanza positivo per i ventimila agriturismi italiani in controtendenza rispetto all’andamento generale anche per la preferenza accordata alle ferie in Italia rispetto all’estero. La necessità di ottimizzare il rapporto prezzo/qualità premia l’agriturismo grazie – sottolinea la Coldiretti – alle offerte flessibili sia per quanto riguarda il pernottamento che la ristorazione. Nella scelta della vacanze in campagna prevale il last minute spesso attraverso internet, ma

anche grazie alla disponibilità di siti come www.terranostra.it dove è possibile individuare il posto della vacanza sulla base delle proprie esigenze anche di carattere economico.

… e per la scelta di una vacanza “made in Cremona” c’è la guida “Territorio e

Tradizione in Tavola …a km zero” dedicata ad agriturismi, fattorie didattiche, punti e mercati di Campagna Amica. La guida può essere gratuitamente richiesta presso tutti gli uffici di Coldiretti Cremona o sfogliata sul nostro sito (www.cremona.coldiretti.it).

Dati Istat: nella spesa degli italiani meno carne (-6%) e più pasta (+3%)

Il calo dell’1,5% dei consumi alimentari ha favorito il rallentamento dell’inflazione con la frenata del carrello della spesa. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati sui prezzi al consumo diffusi dall’Istat e relativi al mese di luglio. La crisi – sottolinea Coldiretti – ha portato a una revisione del carrello degli alimentari, con più pasta (+3%) e meno bistecche (-6%). Ad essere ridotti in quantità sono anche gli acquisti di pesce (-3%) e ortofrutta (-3%), mentre salgono quelli di pane (+3%) e leggermente di carne di pollo (+1%). La crisi sta cambiando anche le altre abitudini alimentari degli italiani, a partire dal taglio in quantità di alcuni piccoli “vizi”, dal -6% delle caramelle al -3% dei liquori. Calano anche gli aperitivi (-4%), i prodotti a base di cioccolato (-3%), le bibite (-7%) e i dessert (-10%).

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MERCATO DI CAMPAGNA AMICA:

GLI APPUNTAMENTI

Da Crema a Cremona, da Soresina a Casalmaggiore, da Pandino a Bagnolo, Castelleone e

Vescovato, senza dimenticare il recente “debutto” a Pizzighettone: sono sempre più numerose

le ‘piazze’ dove, con regolarità, si rinnova l’appuntamento con il Mercato di Campagna Amica

degli agricoltori di Coldiretti Cremona. Riportiamo il calendario, ricordando che ogni

variazione o aggiornamento viene segnalato sul sito di Coldiretti Cremona, all’indirizzo

www.cremona.coldiretti.it. Da appuntare in agenda:

CREMONA. Al Foro Boario ogni venerdì, dalle ore 8 alle 12,30

CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, il sabato mattina

SORESINA. Il lunedì, ore 8-13, davanti al Palazzo Comunale

PANDINO. In via Umberto I, il 2° e il 4° lunedì del mese (+ alcuni eventi)

VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma

CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi

BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro, la seconda domenica del mese

CREMA. In via Terni, la 1° e la 3° domenica del mese (+ alcuni eventi).

PIZZIGHETTONE. Tutti i giovedì, piazza Roma (zona “Gera”).

W L’AGRICOLTURA”

CON COLDIRETTI

CREMONA

TUTTE LE SETTIMANE

VIAGGIO

NEL VERO

MADE IN ITALY

I Mercati di Campagna Amica, gli agriturismi e le fattorie didattiche, i Punti e la

Bottega di Campagna Amica, l’agri-asilo: anche nel nostro territorio si fa sempre più

forte, sempre più importante, il “filo diretto” tra gli imprenditori agricoli e i cittadini-

consumatori, tra l’agricoltura e le famiglie, nel segno del progetto di Coldiretti, che sta

dando vita a una filiera tutta agricola e tutta italiana. Continuiamo a parlarne nelle

prossime puntate di W l’Agricoltura, la trasmissione dedicata al vero Made in Italy,

proposta tutte le settimane su Telecolor e Primarete, a cura di Coldiretti Cremona.

Appuntamento il giovedì alle 19.50 (subito dopo il tg)e in replica la domenica, ore 13

circa, su Telecolor e Primarete.

Page 11: coldiretti cremona informa 31/2012

www.cremona.coldiretti.it, il sito

Ricordiamo che tutti gli appuntamenti promossi da Coldiretti Cremona vengono puntualmente

comunicati anche attraverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it (in

particolare, per gli avvisi rivolti agli

imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle

imprese”).

Il sito è rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti

i cittadini attenti ai temi della difesa e

valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione

made in Italy, alla promozione del territorio, alla

tutela dell’ambiente.

Sul sito sono presenti tutti i comunicati stampa

diffusi da Coldiretti Cremona, ci sono le pagine

dedicate ai servizi garantiti dai vari uffici, tutte

le iniziative sul territorio, accanto ad una serie

di link e di indirizzi utili. Negli ultimi mesi il

sito si è arricchito di una serie di video, che

raccontano iniziative, azioni e imprese agricole

di Coldiretti. Particolare risalto è dato alle ‘storie’ dei giovani imprenditori agricoli.

COLDIRETTI CREMONA – IMPRESA VERDE CREMONA

SEDE PROVINCIALE - Via G. Verdi, 4 - I piano - Tel. 0372.499811 Fax 0372.499899

UFFICIO ZONA CREMONA - Via Ruffini, 28 Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940

UFFICIO ZONA SORESINA - Via Lombardia, 3 Tel. 0372.732990 - Fax 0372.732980

UFF. ZONA CASALMAGGIORE - Via Cairoli, 3 Tel. 0372.732960 - Fax 0372.732970

UFF. ZONA DI CREMA - Via del Macello, 34/36 - Tel. 0372.732900 - Fax 0372.732925

CHIUSURA ESTIVA UFFICI

Si rende noto che gli Uffici di Coldiretti Cremona e Impresa Verde

Cremona resteranno chiusi nella settimana dal 13 al 17 agosto.

I nostri Uffici riapriranno lunedì 20 agosto 2012.

Page 12: coldiretti cremona informa 31/2012

MERCATI – TABELLA AGGIORNATA

A GIOVEDI’ 2 AGOSTO 2012

PRODOTTO Unità di

misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

FRUMENTO tenero buono

mercantile Tonn.

228-232

n.q.

249-253

(fino) 250-255

GRANOTURCO ibr. naz.

14% um. Tonn.

230-231

245-246 240-242 248-249

SEMI di SOIA Nazionale

Tonn. n.q. n.q. n.q. Sorgo nazionale

n.q.

ORZO naz. p.spec. 55-60

p.spec. 66-68 Tonn.

208 – 212 213 – 218

n.q.

243-245

Fino a 65

226–231 Fino a 70

232– 237

(p.spec. 63-65)

238 – 240

CRUSCA alla rinfusa

Tonn. 175–177 167–168 in sacchi 205-208

159-160

FIENO Magg. 2012

Agostano Tonn.

120 – 135 loietto:

120 – 135

116 – 126 n.q.

Mag. 1° t.

n.q.

Medica fienata

(1° t. 2012)

105,0-125,0

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn. Paglia 2012

75-85 85-92

Paglia da mietitr.

r.b. 40-45 Paglia di frumento

press. ball. 45-50

SUINI lattonzoli locali

15 kg 3,420 3,510 3,370 3,420

SUINI lattonzoli locali

25 kg 2,670 2,720 2,630 2,670

SUINI lattonzoli locali

30 kg 2,460 2,540 2,400 2,440

SUINI lattonzoli locali

40 kg 2,220 2,250 2,180 2,220

SUINI da macello

156 kg 1,540 1,580 n.q. (da 144 a 156 kg)

1,546

SUINI da macello

176 kg 1,600 1,580 n.q. (da 156 a 176 kg)

1,590

SUINI da macello

Oltre

176 kg 1,570 1,555 n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,574

VACCHE FRIS.

1° qualità (p.v.) kg.

p.v. 1,17-1,40 p.m 2,65-3,05

MONTICHIARI 1,30-1,46

da macello 1,260-1,360

VACCHE FRIS.

2° qualità (p.v.) kg.

pv 0,97-1,10 pm 2,30-2,55

MONTICHIARI 0,85-1,12

1,06-1,16

MANZE scott. 24 mesi

kg. pm 2,50-3,15 Vitelloni da macello

24/30 mesi 1,45-1,65

1,30-1,47

Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500)

p.v. 1,37–1,52 pm 2,69-2,99

Page 13: coldiretti cremona informa 31/2012

PRODOTTO

Unità di

misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

VITELLI baliotti fris. (p.v.)

50-60

kg. 1,80-2,00

MONTICHIARI

(1° q. 56/60 kg)

2,00-2,20

(da 46 a 55 kg)

2,20-2,50 (45-55 kg)

2,25-2,75

VITELLI baliotti pie blu belga p.v

50-60

kg. 3,00-4,10

MONTICHIARI 4,00-4,30

5,05-5,55 (pregiate 70 kg)

4,76-5,90

BURRO pastorizzato

kg. 2,10-2,15 past. 1,85 centr. 2,50

1,60 Zangolato di creme

X burrificaz. 1,30

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

kg. (dolce)

4,95-5,15 5,05-5,20 n.q. --

PROVOLONE VALPADANA

oltre 3 mesi kg.

(piccante) 5,10-5,50

5,25-5,50 n.q. PARM. REGGIANO

12 mesi 8,75-9,05

GRANA scelto stag. 9 mesi

kg. 7,20-7,45 7,20-7,45 7,15-7,40

PARMIGIANO

REGGIANO

fino a 24 m 11,05-11,40

GRANA scelto

stag. 12-15 mesi kg. 8,20-8,40 8,55-9,10 8,50-8,75

PARMIG. REGG.

30 mesi e oltre 12,60-13,00

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1°

e il 3° mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta

attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Altra sottolineatura: i prezzi del mercato bovino di

Cremona sono da considerarsi a peso morto. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due

giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa

riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati qui

riportati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELLA TABELLA MERCATI

- INSIEME AI COLLEGAMENTI ALLE PRINCIPALI BORSE -

SONO SUL SITO www.cremona.coldiretti.it

W l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa

sospende l’invio per le prossime due settimane.

L’appuntamento è per venerdì 24 agosto

http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm

La newsletter di Coldiretti Cremona è nel sito www.cremona.coldiretti.it

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