define:filosofia
• Definire la filosofia è già un bel problema filosofico
• Etimo: dimmelo tu che fai le scuole alte…
• "La filosofia va studiata non per amore delle precise risposte alle domande che pone... ma piuttosto per amore delle domande stesse; perché queste domande allargano la nostra concezione di ciò che è possibile, arricchiscono la nostra immaginazione e intaccano l'arroganza dogmatica..., grazie alla grandezza dell'universo che la filosofia contempla, anche la mente diviene grande...“ (Bertrand Russell)
Quali domande?
Wikipedia: “La filosofia (…) è un campo di studi che si pone domande e riflette sul mondo e sull’uomo, indaga sul senso e dell’essere e dell’esistenza umana e si prefigge inoltre il tentativo di studiare e definire la natura, le possibilità e i limiti della conoscenza.”
Ma queste domande ricevono risposte da molte altre discipline: fisica, biologia, psicologia, diritto… cos’ha di speciale la filosofia?
Esempio 1 (matematico)
• Domanda non filosofica quanto fa 146 + 87?
• Domanda filosofica: esistono i numeri? Traduzione: i numeri sono oggetti astratti, che hanno una loro esistenza autonoma fuori dalla nostra mente, oppure sono nostre “invenzioni” mentali?
Esempio 2 (tipico tema argomentativo)
• Domanda non filosofica: richiesta del padre di Eluana Englaro di sospendere l’alimentazione e l’idratazione forzate (considerate accanimento terapeutico) della figlia, in coma irreversibile da 17 anni.
• Domanda filosofica: che cos’è la vita? Quando finisce?
Esempio 3 (calcistico)
• Domanda non filosofica: era rigore o no?
• Domanda filosofica: in base a quali princìpi stabiliamo i criteri che delimitano il concetto di “rigore”?
Le meta-domande
• Non è quindi una questione di “argomento” (contenuto), ma di tipo di domanda
• Meta-domande: quelle cui non si può rispondere entro (e con i mezzi di) la disciplina/attività in cui si pongono
Per inciso…
• Ma allora domandarsi cos’è la filosofia è una meta-meta domanda
• Regressione all’infinito?• Non è necessario: si sale di livello tanto quanto serve• Non c’è niente di male a “fermarsi”, anzi. E’ una bella
prova di umiltà e insieme di coraggio intellettuale (accetto che ci sia qualcosa che non so, che non capisco; ma non per questo rinuncio a cercare)
Quando entra in gioco la filosofia?
La filosofia è una componente non opzionale di ogni attività (teorica – pratica) umana,
quando dall’azione si passa
alla riflessione sul come e perché dell’azione
Di conseguenza…
• La filosofia è sempre “filosofia di” ( è ancillare)
• I problemi di cui si occupa la filosofia dipendono dalle trasformazioni sociali, economiche, scientifiche
• I problemi filosofici cambiano nel tempo
• La filosofia non la fanno solo i “filosofi” (è diffusa)
Ritentiamo una definizione (?!)
La filosofia è un’attività intellettuale che si pone come obiettivo di chiarire/sistemare
il modo in cui ci rappresentiamo la realtà = i nostri concetti sulla realtà,
specialmente quando qualcosa «non funziona più»
… per poi usarli.
Il «confine» della filosofiaLa filosofia non ricerca la “verità”, ma le possibilità.
La filosofia di per sé non è normativa: è neutra.
Non «giustifica», non dà «fondamento».
Se poi, tra le possibilità presentate dalla filosofia, se ne sceglie una come visione condivisa (non scomodiamo la <verità>: basta e avanza la condivisione), questo non è più affare della filosofia:
qui finisce la filosofia e si entra in una disciplina (diritto, matematica, etc. etc.).
La filosofia e la logica
• La logica (lo studio del ragionamento corretto) è alla base di tutte le attività razionali, quindi anche della filosofia
• Tuttavia la logica è allo stesso tempo oggetto della filosofia!
• Edgar intitolerebbe: La filosofia della logica e la logica della filosofia
La pratica filosofica
Nel tempo si sono affermate alcune «strategie» tipiche dell’attività di indagine filosofica:
•L’analisi semantica delle parole•L’analisi concettuale•La «cascata» consequenziale•La reductio ad absurdum•L’esperimento mentale•Il dilemma filosofico•Il dubbio sistematico•La filosofia sperimentale•Il ribaltamento di prospettiva•…
Portale filosofia di Wikipediahttp://it.wikipedia.org/wiki/Portale:Filosofia
Le discipline «classiche»
• Abbiamo detto che non esistono «argomenti» tipicamente filosofici, ma nel tempo alcune questioni hanno assunto una particolare rilevanza e ora sembra quasi di avere un corpus di questioni filosofiche «tipiche»
• L’ontologia (che cosa c’è), la metafisica (che cos’è quello che c’è), l’estetica (che cosa è bello), l’etica (che cosa è giusto), la gnoseologia (come so), epistemologia (come conosco), …
Di cosa è storia la storia della filosofia?
• La storia della filosofia studia le particolari risposte date da alcuni pensatori occidentali, dal VII sec. a.C. ad oggi, ad alcune particolari meta-domande
• Ma chi sono i «filosofi»?
• Filosofi di mestiere e filosofi malgré lui
A cosa serve studiare la storia della filosofia?
• La filosofia non è cumulativa come la scienza, quindi studiare la storia della filosofia non serve per fare filosofia
• Il confronto con le «domande» e le «soluzioni» proposte da altri serve però per allargare il ventaglio delle possibilità che prendiamo in considerazione, un po’ come gli esperimenti mentali
• Ma per questo non c’è solo la storia della filosofia ufficiale: i giornali sono pieni di filosofia, così come il cinema, la letteratura, … la filosofia è diffusa!
Avvertenze finali
• I manuali di storia della filosofia non sono mai neutri, né nella scelta degli autori né nell’esposizione delle loro idee
• Lo stesso vale per i prof• E lo stesso vale per te: studiando la storia della
filosofia viene automaticamente da «prendere posizione»
• Per capire un autore occorre considerare il più possibile il suo contesto
• L’errore più grave è retroiettare le nostre conoscenze e il nostro modo di ragionare attuali
Cosa ho letto per tirare insieme questo ppt
• Prima lezione di filosofia / Roberto Casati• Semplicità insormontabili / Roberto Casati e
Achille C. Varzi• (avrai capito che Casati e Varzi mi piacciono
molto!)• Per il resto, parafrasando il nonno – ma non è
proprio sua – ho usato ciò che mi è restato dopo aver dimenticato tutto ciò che ho studiato