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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VIII NewsLetter Informazione online Venerdì 11/01/2013 – Anno VIII, Numero 1 Nitrati. Il Parlamento approva le norme, soddisfazione di Coldiretti Lavoro. Agricoltura in controtendenza: + 4% le imprese condotte da giovani Dop e Igp. Fatturato record // Entra in vigore il nuovo regolamento Indagine. Cala lo spread, ma 2013 più difficile per il 48% delle famiglie Vola l’export. Nel 2012 sulle tavole estere superati i 31 miliardi di Made in Italy Campagna Amica. Mercati degli agricoltori, il calendario 2013 Informazione alle Imprese. Adempimenti // Incentivi // Corsi // Quotazioni ………………………………………………………………………… ………………… Nitrati, il Parlamento approva le norme Grande soddisfazione di Coldiretti per l’approvazione delle disposizioni sui nitrati che prevedono l’obbligo per le Regioni di procedere alla revisione delle zone vulnerabili e, nelle more, l’applicazione, nelle aree attualmente designate come vulnerabili, delle norme previste per le zone non vulnerabili. La Camera, dopo aver esaminato gli ordini del giorno, ha approvato in via definitiva il disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese. L’articolo 36, nel testo riformulato al Senato, inserisce i commi 7 ter e 7 quater finalizzati alla soluzione delle problematiche emerse sul territorio in materia di nitrati. Le nuove disposizioni prevedono che entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, le Regioni e le Province autonome, in conformità all'Accordo concernente l'applicazione della direttiva n. 91/676/CEE relativa all'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole, procedono all'aggiornamento delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola, anche sulla base dei criteri contenuti nel medesimo Accordo. Qualora le Regioni e le Province autonome, entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, non abbiano provveduto, il Governo deve esercitare il potere sostitutivo secondo quanto previsto dall'articolo 8 della legge 5 giugno 2003, n. 131. La norma prevede, ancora, che nelle more dell’aggiornamento previsto e, comunque, per un periodo non superiore a dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, nelle zone vulnerabili da nitrati si applicano le disposizioni previste per le zone non vulnerabili.
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Coldiretti Cremona Informa n. 1/2013

Mar 28, 2016

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Page 1: Coldiretti Cremona Informa n. 1/2013

Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VIII

NewsLetter

Informazione online

Venerdì 11/01/2013 – Anno VIII, Numero 1

Nitrati. Il Parlamento approva le norme, soddisfazione di Coldiretti

Lavoro. Agricoltura in controtendenza: + 4% le imprese condotte da giovani

Dop e Igp. Fatturato record // Entra in vigore il nuovo regolamento

Indagine. Cala lo spread, ma 2013 più difficile per il 48% delle famiglie

Vola l’export. Nel 2012 sulle tavole estere superati i 31 miliardi di Made in Italy

Campagna Amica. Mercati degli agricoltori, il calendario 2013

Informazione alle Imprese. Adempimenti // Incentivi // Corsi // Quotazioni ………………………………………………………………………… …………………

Nitrati, il Parlamento approva le norme

Grande soddisfazione di Coldiretti per l’approvazione delle disposizioni sui

nitrati che prevedono l’obbligo per le Regioni di procedere alla revisione delle

zone vulnerabili e, nelle more, l’applicazione, nelle aree attualmente designate

come vulnerabili, delle norme previste per le zone non vulnerabili.

La Camera, dopo aver esaminato gli ordini del giorno, ha approvato in via definitiva il disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese. L’articolo 36, nel testo riformulato al Senato, inserisce i commi 7 ter e 7 quater finalizzati alla soluzione delle problematiche emerse sul territorio in materia di nitrati. Le nuove disposizioni prevedono che entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, le Regioni e le Province autonome, in conformità all'Accordo concernente l'applicazione della direttiva n. 91/676/CEE relativa all'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole, procedono all'aggiornamento delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola, anche sulla base dei criteri contenuti nel medesimo Accordo. Qualora le Regioni e le Province autonome, entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, non abbiano provveduto, il Governo deve esercitare il potere sostitutivo secondo quanto previsto dall'articolo 8 della legge 5 giugno 2003, n. 131. La norma prevede, ancora, che nelle more dell’aggiornamento previsto e, comunque, per un periodo non superiore a dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, nelle zone vulnerabili da nitrati si applicano le disposizioni previste per le zone non vulnerabili.

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LAVORO, IN CONTROTENDENZA

Coldiretti: +4% le imprese condotte da under 30

In controtendenza rispetto all’andamento record della disoccupazione giovanile, aumentano del 4 per cento le imprese individuali condotte da under 30 nei diversi settori economici in Italia. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Infocamere-Movimprese relativi al terzo trimestre 2012 rispetto a quello precedente, in occasione della divulgazione dei dati Istat sulla salita del tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a novembre al 37,1%. Di fronte alle crescenti difficoltà economiche ed occupazionali è un segnale incoraggiante - sottolinea la Coldiretti - l’aumento dei giovani che decidono di scommettere in proprio sul futuro con l’apertura di attività imprenditoriali. Sono oltre 220mila – continua la Coldiretti - le imprese italiane condotte da giovani con età inferiore ai 30 anni nelle diverse attività produttive, puntando spesso sull’innovazione e sulla creatività nonostante debbano affrontare le difficoltà nella realizzazione degli investimento per i maggiori ostacoli nell’accesso al credito. La tendenza all’aumento delle presenza di giovani alla guida delle imprese riguarda anche - rileva la Coldiretti - il settore agricolo con una crescita del 2 per cento del numero di aziende under 30 nel terzo trimestre 2012 rispetto al trimestre precedente. “L’aumento record della disoccupazione giovanile e’ uno spreco che l'Italia non può permettersi come dimostra il fatto che quando in azienda è presente un giovane la crisi si fa sentire molto meno e si realizzano risultati migliori in termini di reddito ed occupati”, ha affermato il delegato nazionale giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio nel sottolineare che “un segnale di attenzione alle nuove generazioni deve avvenire anche attraverso il rinnovamento della classe dirigente italiana che secondo uno studio dei giovani Coldiretti ha una età media di 59 anni, con punte di 67 anni per i banchieri, di 63 per i professori universitari e di 61 per i dirigenti delle partecipate statali.

BANKITALIA: LA RIPRESA PARTE DALL’AGRICOLTURA (+2% PRESTITI)

Coldiretti: “Ma i giovani hanno più difficoltà nell’ottenere finanziamenti”

Segnali di ripresa nel credito attesi dal calo dello spread vengono dal settore agricolo dove crescono del 2% i prestiti concessi alle imprese, in controtendenza rispetto all’andamento generale. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti in occasione della divulgazione dei dati della Banca d'Italia sulla discesa a novembre dell'1,5% su base annua dei prestiti. L’ammontare complessivo del credito al settore agricolo – sottolinea la Coldiretti – è pari a 43,2 miliardi di euro, ma va segnalato un aumento del credito a breve a scapito di quello di lungo periodo. Maggiori difficoltà di accesso si registrano per le imprese condotte da under 30, che oggi hanno la metà delle possibilità di ottenere finanziamenti rispetto alle aziende adulte, secondo un’indagine Coldiretti/Swg.

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CRISI, INDAGINE COLDIRETTI/SWG

Cala lo spread, ma 2013 più difficile per il 48% delle famiglie

Per il 48% delle famiglie italiane la situazione economica è destinata a peggiorare nel

2013, per il 42% rimarrà la stessa, mentre per appena il 10% migliorerà. E’ quanto

emerge da un’analisi Coldiretti/Swg sulle prospettive economiche delle famiglie italiane

nel 2013. L’ottimismo degli analisti economici con la discesa dello spread non sembra -

sottolinea la Coldiretti - trovare riscontro nelle famiglie, che nel 51% dei casi dichiarano

già adesso di riuscire a pagare appena le spese senza potersi permettere ulteriori lussi,

mentre una percentuale dell’8% non ha un reddito sufficiente nemmeno per

l’indispensabile. C’è però anche - continua la Coldiretti - un 40% di italiani che vive

serenamente senza particolari affanni economici e l’1% che si può concedere dei lussi.

La maggioranza delle famiglie nonostante i saldi ricicla dall’armadio gli abiti smessi nel

cambio stagione, con il 53% degli italiani che ha rinunciato o rimandato gli acquisti di

abbigliamento e accessori, che si classificano come i prodotti dei quali si fa maggiormente

a meno nel tempo della crisi. Sul podio delle rinunce insieme ai vestiti si collocano anche -

sottolinea la Coldiretti - i viaggi e le vacanze che sono stati ridotti o annullati dal 51% degli

italiani e la frequentazione di bar, discoteche o ristoranti nel tempo libero, dei quali ha

fatto a meno ben il 48%. A seguire nella classifica del cambiamento delle abitudini di

consumo c’è - continua la Coldiretti - l’acquisto di nuove tecnologie al quale ha dovuto

dire addio il 42% degli italiani, le ristrutturazioni della casa (40%), l’auto o la moto nuova

(38%) e gli arredamenti (38%), ma anche le attività culturali (37%) la cui rinuncia

preoccupa particolarmente in un Paese che deve trovare via alternative per uscire dalla

crisi. Da segnalare sul lato opposto il fatto che - sostiene la Coldiretti - solo il 17% degli

italiani dichiara di aver ridotto la spesa o rimandato gli acquisti alimentari, una percentuale

superiore solo alle spese per i figli (9%). “E’ necessario rompere questa spirale negativa

aumentando il reddito disponibile soprattutto nelle fasce più deboli della popolazione” ha

affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare “la necessità di

sostenere la ripresa dei consumi per rilanciare l’economia”.

LE CATEGORIE DI BENI PER LE QUALI LE FAMIGLIE HANNO RIDOTTO, RINUNCIATO O RIMANDATO L’ACQUISTO

• Abbigliamento: 53% • Viaggi o vacanze: 51% • Tempo libero: 48% • Beni tecnologici: 42% • Ristrutturazioni della casa 40% • Arredamento: 38% • Auto/moto: 38% • Attività culturali: 37% • Generi alimentari: 17% • Spese per i figli : 9%

Fonte: indagine Coldiretti-Swg risposte multiple

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NEL 2012 SULLE TAVOLE ESTERE 31 MILIARDI DI MADE IN ITALY

È record

Nell’anno appena concluso, boom della dieta mediterranea in Cina (+84% pasta, +28% olio, +21% vino)

Record storico per il valore delle esportazioni di prodotti agroalimentari italiani, che nel 2012 ha raggiunto il massimo di sempre, superando quota 31 miliardi di euro. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero.

La maggior parte delle esportazioni – sottolinea la Coldiretti – interessa i paesi dell’Unione Europea per un valore stimato di 23,3 miliardi (+3%) ma il Made in Italy cresce anche negli Stati Uniti con 2,6 miliardi (+10%) e nei mercati asiatici dove si è avuto l’incremento maggiore con un +21% (2,5 miliardi). A livello generale, l’aumento dell’export rispetto allo scorso anno è stato del 2%.

Tra i principali settori del Made in Italy, il prodotto più esportato si conferma il vino, con 4,5

miliardi (+7%) davanti all’ortofrutta fresca (3,9 miliardi di euro), che resta sostanzialmente

stabile così come l’olio (1,2 miliardi). Aumenta, invece, la pasta che rappresenta una voce

importante del Made in Italy sulle tavole straniere con 2,1 miliardi (+7%).

Analizzando le performance dei prodotti nei singoli Stati si scoprono aspetti sorprendenti,

evidenzia Coldiretti, soprattutto sul mercato cinese, dove si registra un vero e proprio

boom dei prodotti della dieta mediterranea, con l’aumento del 28% delle vendita di olio,

addirittura dell’84% di quelle della pasta e del 21% del vino. Ma anche i formaggi si

affermano tra i consumatori cinesi, con gli acquisti di Grana Padano e Parmigiano

Reggiano che triplicano, mentre quelli di prosciutto sono addirittura quintuplicati.

Sale addirittura a +64% la crescita dello spumante tricolore – rileva la Coldiretti – in casa

dello Champagne, la Francia. Ma i cugini transalpini sembrano sempre più propensi

anche a “tradire” camembert e roquefort per i formaggi italiani, che aumentano del 4%.

Prosegue anche il buon momento della birra Made in Italy che avanza in Germania, patria

dell’Oktoberfest, (+11%) e tra i “vichinghi” dei paesi scandinavi, con una crescita del 19%.

“E’ questa la dimostrazione che nel grande mare della globalizzazione ci salveremo solo

ancorandoci a quei prodotti, quei manufatti, quelle modalità di produzione che sono

espressione diretta dell’identità italiana, dei suoi territori, delle sue risorse umane” ha

sottolineato il Presidente della Coldiretti, Sergio Marini, nel sottolineare che “se vogliamo

giocare la partita sulla produttività e sui costi di produzione, perdiamo. Se invece

aggiungiamo creatività, paesaggio, storia, tutto ciò che di bello e unico abbiamo in questo

Paese, possiamo vincere, e noi tutti questi valori li mettiamo nei nostri prodotti

agroalimentari”.

L'andamento sui mercati internazionali potrebbe ulteriormente migliorare da una più

efficace tutela nei confronti della “agropirateria” internazionale che utilizza impropriamente

parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all'Italia per

prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale. All'estero - stima

la Coldiretti - il falso Made in Italy a tavola fattura 60 miliardi di euro e sono falsi due

prodotti alimentari di tipo italiano su tre.

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COLDIRETTI LOMBARDIA

Nel 2012 immobili e Borsa col fiatone,

mentre rialzi record per il mais e la soia

Meglio di case, azioni e obbligazioni. Infatti se nel corso del 2012 gli immobili hanno

perso fra il 5 e il 9 per cento del loro valore e l’indice FTSE MIB della Borsa Milano

ha registrato un aumento annuale medio appena superiore al 3 per cento, le

quotazioni di alcuni dei prodotti agricoli più diffusi (mais, soia, orzo e fieno di erba

medica) rilevate dai listini dei prezzi all’ingrosso sulla piazza di Milano – spiega

Coldiretti Lombardia – hanno vissuto rialzi fra il 6 e il 40 per cento. Una manna per

chi ci ha investito, un salasso per chi li usa, in particolare gli allevatori che li devono

comprare per nutrire gli animali.

Mettendo a confronto le quotazioni del 3 gennaio 2012 con quelle del 18 dicembre

2012 (ultimo dato disponibile) si registra per il mais un aumento di quasi il 30 per

cento, visto che è passato da 195 a 253 euro alla tonnellata. Per la soia – spiega

Coldiretti Lombardia – il rialzo è stato ancora più marcato e traumatico per chi la

usa nella razione alimentare degli allevamenti: dai 365 euro a tonnellata del

gennaio 2012 è schizzata ai 517 euro del dicembre scorso, con oltre il 40 per cento

di rincaro. Un 21 per cento di aumento, da 226 a 273 euro si registra per l’orzo,

mentre per il fieno di erba media c’è stato un aumento del 6 per cento: da 163 a 173

euro a tonnellata.

LA DENUNCIA DI COLDIRETTI:

“DAI CAMPI DI LAVORO DELLA CINA CIBO ANCHE PER LE NOSTRE TAVOLE”

Dalla Cina sono stati importati 85 milioni di chili di pomodori conservati nel 2012 che secondo la Laogai Research Foundation sono ottenuti anche dai lavori forzati in imprese agricole Lager, i cosiddetti Laogai, che interessano su 1,4 milioni di ettari di terreni che producono per il mercato interno e per l’esportazione. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare la notizia sulla chiusura, dopo 55 anni, dei famigerati campi di rieducazione in Cina. Dalla Cina – sottolinea la Coldiretti – l’Italia ha importato prodotti agroalimentari per un valore stimato pari a oltre mezzo miliardo di euro tra pomodori, ortaggi e frutta conservata, aglio e legumi, mentre il valore delle esportazioni Made in Italy è pari a poco piu’ della metà. Oltre ad un necessario riequilibrio della bilancia commerciale pesano gli effetti di una concorrenza sleale dovuta a situazioni di dumping sul piano sanitario, ambientale e sociale. Se gli standard sanitari sono diversi rispetto a quelli dell’Unione Europea, la produzione in Cina sembra essere infatti anche realizzata – conclude la Coldiretti – con sfruttamento del lavoro forzato dei detenuti da parte di molte imprese cinesi impegnate nell'export alimentare, secondo la denuncia di Laogai National Foundation.

Page 6: Coldiretti Cremona Informa n. 1/2013

Dop e Igp "d'oro" Il fatturato 2012 sale a 12 miliardi

L'Italia ha la leadership mondiale del comparto con 248 prodotti iscritti nel registro Ue

I prodotti alimentari Dop e Igp sfiorano i 12 miliardi di fatturato al consumo, in crescita del 5,3 per cento con un volume di quasi 1,3 milioni di tonnellate. L'Italia mantiene quindi la leadership mondiale del comparto con 248 prodotti iscritti nel registro Ue, su un totale di 1.137, di cui 154 Dop, 92 Igp e 2 Stg. Questi i numeri che emergono dal Rapporto Ismea-Qualivita 2012 che fotografa il sistema italiano delle produzioni agroalimentari di qualità certificata, che interessa 84 mila aziende. La classifica delle performance economiche vede al primo posto il Parmigiano Reggiano Dop, seguito a pari merito dal Grana Padano Dop e dall'Aceto Balsamico di Modena Igp. Per quanto riguarda le produzioni sono aumentate quelle per aceti balsamici (+7 per cento) e olio extravergine (7,6 per cento), calano invece i formaggi (-1,7 per cento), stabili ortofrutta, cereali e prodotti a base di carne. Ottimi i risultati dell'export che aumenta in volume, secondo il rapporto, del 34 per cento. A livello europeo nel 2012 il numero totale dei prodotti agroalimentari registrati ha toccato quota 1.137, con 557 Dop, 542 Igp e 38 Stg, con una variazione rispetto al 2011 di 60 nuove registrazioni.

L’articolo è tratto da www.ilpuntocoldiretti.it il giornale online delle imprese del sistema agroalimentare

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E’ in vigore il nuovo regolamento sulle Dop e Igp

Dal 3 gennaio 2013 novità a livello europeo nel comparto delle produzioni di qualità

Il nuovo anno appena iniziato ha portato novità a livello europeo nel comparto delle produzioni di qualità: dal 3 gennaio è entrato in vigore il Regolamento Ue 1151/2012 del Parlamento Ue e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, che ha abrogato i Regolamenti 510 e 509 del 2006 sui prodotti Dop, Igp e Stg.

Una delle principali innovazioni introdotte dal Regolamento consiste nella possibilità di riconoscere nuovi termini facoltativi di qualità e di modificare le condizioni di utilizzo di quelli esistenti. In questo ambito, viene da subito prevista una nuova categoria – quella dei "prodotti di montagna” – realizzati in determinate condizioni, illustrate in dettaglio nel Regolamento.

Inoltre, la Commissione ha un anno di tempo – fino al 4 gennaio 2014 – per presentare una relazione sull’opportunità di prevedere uno schema di etichettatura per aiutare i produttori nella commercializzazione dei prodotti locali e nella vendita diretta, e una relazione sui “Prodotti dell'agricoltura delle isole”.

Con il Regolamento 1151/2012 vengono poi sostanzialmente ridotti i tempi tecnici necessari per ottenere il riconoscimento delle Dop e Igp da parte dell’Ue, attraverso procedure di registrazione più veloci e di dimezzamento dei termini per l'opposizione (da sei a tre mesi); diventa anche obbligatorio per i prodotti di origine comunitaria l'utilizzo dei loghi Dop e Igp a partire dal 4 gennaio 2014. Ma, soprattutto, viene finalmente chiarito il cosiddetto “obbligo ex officio”, ossia l’obbligo che hanno gli Stati membri di mettere in atto le necessarie azioni amministrative e giuridiche sul proprio territorio, per prevenire o bloccare l’uso improprio delle indicazioni geografiche (mentre finora occorreva una denuncia di parte, come nel “caso Parmesan” in Germania).

Infine, viene aumentato da 25 a 30 anni il tempo minimo della presenza di un prodotto sul mercato, necessario per poterne chiedere il riconoscimento come Dop, Igp o Stg; inoltre, per le Stg viene eliminata la facoltà di riconoscimento senza riserva del nome (è il caso della nostra mozzarella Stg e pizza napoletana Stg) ed è consentito solo il riconoscimento con riserva di nome, allo scopo di favorirne il rafforzamento sul mercato.

Con queste regole il nuovo regime di qualità a livello europeo potrà fare un primo passo verso la realizzazione di un settore agricolo più forte e più dinamico. Ma solo se ci saranno altre iniziative nelle quali venga assicurata la possibilità di comunicare al consumatore in modo trasparente gli elementi distintivi della qualità dei prodotti italiani, come da tempo sostiene Coldiretti. Solo così le imprese agricole potranno avere degli strumenti efficaci per combattere la crisi, la concorrenza mondiale e la concentrazione del potere contrattuale nel settore della distribuzione.

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DOPO-FESTIVITÀ, PER GLI ITALIANI 2 KG IN PIÙ DA SMALTIRE

I consigli di Coldiretti per tornare in forma

Tra i regali ricevuti della festività natalizie e di fine anno, il meno gradito e più indesiderato è sicuramente l’aumento di peso, fino a due chili, che hanno avuto coloro i quali non sono riusciti a resistere ad un tour de force alimentare durante il quale sono state assunte in media 15mila-20mila chilocalorie in più per l'effetto combinato del maggior consumo di cibi calorici abbinato a bevande alcoliche e della rinuncia ad alimenti fondamentali come frutta e verdura. E’ quanto rileva la Coldiretti nel sottolineare che nel nuovo anno da smaltire per gli italiani ci sono i quasi cento milioni di chili tra pandori e panettoni, ottanta milioni di bottiglie di spumante, ventimila tonnellate di pasta, 6 milioni di chili tra cotechini e zamponi e frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci per un valore complessivo vicino ai cinque miliardi di euro, solamente tra il pranzo di Natale e i cenoni della Vigilia e di Capodanno. Ad aggravare la situazione il fatto che - sottolinea la Coldiretti - l'abbuffata natalizia è stata anche accompagnata spesso dalla sospensione delle attività sportive e da una maggiore sedentarietà con le lunghe soste a tavola con parenti e amici che hanno ridotto il movimento fisico e favorito l'accumulo di peso. Con l’inizio del nuovo anno, anche per non dovere correre il rischio di cambiare taglia e di rifare il guardaroba, la dieta diventa un obiettivo ineludibile per molti italiani. E’ sempre l’alimentazione, oltre alla ripresa dell’attività fisica, a venirci in aiuto. Per rimettersi in forma occorre non pensare a drastici digiuni e a “salti del pasto”, ma adottare una dieta a base di cibi leggeri, ricca di frutta e verdura con il consumo di molta acqua. Per aiutare le buone intenzioni la Coldiretti ha stilato una lista dei prodotti le cui proprietà terapeutiche e nutrizionali sono utili per disintossicare l'organismo e per accompagnare il rientro in salute alla normalità dopo gli stress dei viaggi e dei banchetti natalizi. In questa stagione tra la frutta da non dimenticare ci sono arance, mele, pere e kiwi mentre per quanto riguarda le verdure quelle particolarmente indicate sono spinaci, cicoria, radicchio, zucche e zucchine, insalata, finocchi e carote. Tutte le insalate e le verdure vanno condite - sottolinea la Coldiretti - con olio d'oliva, ricco di tocoferolo, un antiossidante che combatte l'invecchiamento dell'organismo e favorisce l'eliminazione delle scorie metaboliche, e abbondante succo di limone che purifica l'organismo dalle tossine, fluidifica e pulisce il sangue, è un ottimo astringente e cura l'iperacidità gastrica. Le arance - informa la Coldiretti - sono una notevole fonte di vitamina C che migliora il sistema immunitario e aiuta a fronteggiare l'influenza, favorisce la circolazione, ossigena i tessuti e combatte i radicali liberi. Le mele per il loro modesto apporto calorico e per la prevalenza del potassio sul sodio sono capaci di svolgere un'azione antidiarroica e di regolare la colesterolemia. Ancora, le pere, che oltre ad avere un buon potere saziante, contenendo zuccheri semplici come il fruttosio, fibra, molta acqua e poche calorie, sono adatte per chi soffre di intestino pigro. I kiwi ricchi di vitamina C, fosforo e potassio sono particolarmente indicati per migliorare il funzionamento dell'intestino, i semini neri in esso contenuti, infatti, ne stimolano le contrazioni. Tutta la verdura a foglie verde scuro come spinaci e cicoria contiene acido folico, gruppo vitamine B, essenziale nella formazione dei globuli rossi del sangue per la sua azione sul midollo osseo. Ancora, l'insalata conferisce volume e potere saziante con un apporto calorico estremamente limitato ed assicura anche un certo contributo di vitamine, calcio, fosforo e potassio. Le carote sono ricche di vitamina A, indispensabile per la salute degli occhi e della pelle, i finocchi, risultano ottimi per combattere la nausea, la digestione difficile e la stitichezza. Nella dieta non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli e lenticchie) perché contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l'organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali ma - conclude la Coldiretti - sono anche una notevole fonte di carboidrati a lento assorbimento, che forniscono energia che aiuta a combattere il freddo.

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INFORMAZIONE ALLE IMPRESE – Datori di Lavoro

Incentivo Straordinario per l’assunzione di Donne e Giovani - Istituito il Fondo

Al fine di promuovere l'occupazione dei giovani, fino a 29 anni di età, e delle donne, di qualsiasi età, nel particolare contesto dell'attuale fase economica, per incentivare la creazione di rapporti di lavoro stabili, ovvero di maggiore durata, è stato attivato il Fondo per il finanziamento di interventi a favore dell'incremento in termini quantitativi e qualitativi dell'occupazione giovanile e delle donne.

Oggetto - Requisiti - Valore dell’Incentivo

Si tratta di una misura straordinaria, a contenuto meramente economico, infatti, l’incentivo è riconosciuto nei limiti delle risorse stanziate pari ad euro 196.108.953 per l’anno 2012, euro. 36.000.000 per l’anno 2013, sono agevolati i rapporti di lavoro stabilizzati o attivati entro il 31 marzo 2013.

Gli incentivi sono cumulabili con eventuali altri incentivi previsti dalla normativa vigente, pertanto per beneficiarne occorre tener conto della normativa comunitaria sugli aiuti di Stato Regolamento CE 1998/2006 relativo agli aiuti di importanza minore “de minimis” pari ad euro 7.500 per le imprese del settore agricolo. Gli incentivi sono subordinati: alla regolarità contributiva, al rispetto delle norme in materia di sicurezza, all’osservanza dei contratti collettivi e al mantenimento in servizio del lavoratore per almeno 12 mesi.

Gli incentivi non spettano:

- se l’assunzione o la trasformazione sono effettuate in violazione del diritto di precedenza alla riassunzione di un altro lavoratore licenziato da un rapporto a tempo indeterminato o cessato da un rapporto a termine;

- se presso la stessa unità produttiva sono in atto sospensioni dal lavoro connesse a una crisi o riorganizzazione aziendale, salvi i casi in cui assunzione o trasformazione siano finalizzate all'acquisizione di professionalità sostanzialmente diverse da quelle dei lavoratori sospesi;

- se a carico del datore di lavoro sussistano provvedimenti amministrativi o giurisdizionali definitivi per illeciti penali od amministrativi commessi dopo il 30/12/2007 in materia di tutela delle condizioni di lavoro, salvo che non sia decorso il periodo ostativo previsto per ciascun illecito nell’allegato al DM del 24/10/2007.

L’agevolazione è regolata in ragione del diverso intervento realizzato in favore dell’occupazione. Infatti:

● per ogni trasformazione o stabilizzazione cioè passaggio da tempo determinato, da collaborazione anche a progetto, da associazione in partecipazione a contratto a tempo indeterminato saranno assegnati 12.000 euro. Tali forme di stabilizzazione dovranno riferirsi a contratti di lavoro in essere ovvero cessati da non più di sei mesi e mediante la stipula di contratti a tempo indeterminato, anche a tempo parziale, purché di durata non inferiore alla metà dell'orario normale di lavoro;

● per le assunzioni con contratto a tempo determinato, ad incremento della base occupazionale degli ultimi 12 mesi, ed orario a tempo pieno, saranno assegnati:

- 3.000 euro per ogni assunzione a tempo determinato di durata non inferiore a 12 mesi; - 4.000 euro per ogni assunzione a tempo determinato di durata superiore a 18 mesi; - 6.000 euro per ogni assunzione a tempo determinato di durata superiore a 24 mesi.

L’incentivo è operativo per un massimo di 10 contratti di stabilizzazione e 10 assunzioni a tempo determinato per ciascun datore di lavoro.

La gestione degli incentivi è affidata all’INPS, che li erogherà in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande ed entro il limite delle risorse stanziate, attraverso modalità telematiche.

Gli incentivi, in presenza di tutti i requisiti richiesti, saranno erogati in un’unica soluzione decorsi sei mesi, rispettivamente dalle trasformazioni o stabilizzazioni dei rapporti a tempo indeterminato, ovvero dalle assunzioni incrementali a tempo determinato di giovani e donne.

Page 10: Coldiretti Cremona Informa n. 1/2013

INFORMAZIONE ALLE IMPRESE – RICEVIAMO DA CCIAA CREMONA

CORSI DI FORMAZIONE GRATUITI

Servimpresa, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Cremona, organizza in collaborazione con le Associazioni di categoria del settore agricolo e il CERSI, Centro di Ricerca per lo Sviluppo Imprenditoriale dell'Università Cattolica, i seguenti corsi gratuiti:

1. L’ANALISI E IL CONTROLLO DEI COSTI NELL’AZIENDA AGRICOLA:

introduzione al bilancio, controllo dei costi, analisi del mercato e strumenti di finanziamento Programma:

• Introduzione al bilancio • Il controllo dei costi nell'impresa • Il rapporto banca-impresa • Il settore agricolo e agroindustriale: analisi del sistema e tendenze

Durata: 24 ore Date corso a Cremona: 21/24/28/30 Gennaio 2013, 7/14 Febbraio 2013 (orario: dalle 15.00 alle 19.00) Date corso a Crema: 29 Gennaio 2013, 1/5/8/12/15 Febbraio 2013 (orario: dalle 14.30 alle 18.30) Sedi: Aule corsi della CCIAA Cremona

2. LE CERTIFICAZIONI PER IL COMMERCIO DEI PRODOTTI AGRICOLI

Programma:

• Aspetti normativi della commercializzazione dei prodotti agricoli • Etichettatura, Tracciabilità e Normativa autocontrollo 852/2004 • Biologico • La commercializzazione in Italia, nei paesi comunitari e non • Valorizzazione e certificazione: norme e standard privati • La valorizzazione delle PMI: che cosa fare a fronte delle richieste dei canali

commerciali e distributivi • Focus sui meccanismi della distribuzione: qualificazione dei fornitori e contratti di

acquisto Docente: Prof. Gianni Di Falco, Università Cattolica del Sacro Cuore Durata: 12 ore Date: 13 / 20 / 27 Febbraio 2013, dalle 14.30 alle 18.30 Sede: Aula corsi di Servimpresa, ingresso da Via Solferino, 33 Cremona

Per informazioni e iscrizioni: Servimpresa – Azienda Speciale della Camera di

Commercio di Cremona (Tel. 0372 490227) – Sito Internet www.servimpresa.cremona.it –

E-mail [email protected].

Page 11: Coldiretti Cremona Informa n. 1/2013

INFORMAZIONE ALLE IMPRESE – RICEVIAMO DA ANAFI

CONVEGNO TECNICO ANAFI

Il 7 febbraio si terrà a Cremona, presso la Sala Stradivari di Cremonafiere, un Convegno sulla selezione genomica rivolto agli allevatori, per illustrare le nuove possibilità, oggi disponibili, per migliorare la selezione dei loro animali. I lavori saranno aperti dal Presidente dell’Anafi e le due sessioni del mattino e del pomeriggio saranno coordinate dai professori Paolo Aimone e Alessandro Nardone. La mattinata sarà dedicata alla presentazione degli sviluppi nella Frisona Italiana e ai risultati raggiunti, attraverso vari progetti e collaborazioni, che hanno permesso di giungere all’offerta di servizi legati alla genomica in linea con quanto fatto nei più importanti Paesi per la selezione della Holstein. I Centri di F.A. italiani interverranno mettendo in evidenza la loro esperienza in materia, sviluppata attraverso un progetto, gestito ed organizzato insieme ad ANAFI, per applicare la genomica in Italia, mentre la nostra Associazione illustrerà lo stato dell’arte, gli accordi sottoscritti a livello internazionale, il lavoro realizzato e i risultati conseguiti in questi ultimi anni con particolare riguardo al calcolo e alla pubblicazione di indici genomici sia maschili che femminili. E’ previsto anche un intervento dei rappresentanti del laboratorio AIA/LGS che informeranno sui servizi e sulle diverse tipologie di analisi che il laboratorio è in grado di realizzare. Interverrà inoltre João Dürr, direttore di Interbull, che illustrerà lo stato di avanzamento del GMACE, sul quale Interbull sta lavorando per garantire le conversioni degli indici genomici nelle diverse scale dei vari Paesi a livello internazionale. Il programma che segue, prevede interventi di relatori internazionali che testimoniano l’esperienza e l’applicazione nei loro rispettivi Paesi. Il Direttore del CDN (Canadian Dairy Network) Brian Vandoormal illustrerà i servizi offerti, nell’ambito della genomica, agli allevatori canadesi. Analogamente, Stefan Rensing (V.I.T.) dell’Associazione allevatori tedesca, illustrerà i servizi per gli allevatori del suo Paese e la situazione in Nordeuropa, mentre John Cole del Dipartimento americano dell’agricoltura (USDA) parlerà dell’utilizzo pratico degli indici genomici femminili in allevamento.

LA SELEZIONE GENOMICA PER GLI ALLEVATORI ITALIANI

PROGRAMMA

1ª Sessione: Attività e progressi raggiunti dal sistema Italia

coordinatore: Prof. Paolo Aimone

Ore 09.15 Apertura lavori, Dr. Maurizio Garlappi, Presidente ANAFI

Ore 09.30 Breve introduzione alla Genomica, Prof. Paolo Aimone

Ore 09.45 Laboratorio LGS : Servizi offerti agli allevatori (responsabile LGS/AIA)

Ore 10.00 L’esperienza dei Centri di F.A. (rappresentanti Centri di F.A.)

Ore 10.40 La Genomica nelle valutazioni internazionali, Dr. João Dürr (Direttore Interbull)

Ore 11.00 Pausa Caffè

Ore 11.15 L’esperienza ANAFI ed i servizi offerti (URS ANAFI)

Ore 12.00 Discussione Ore 12.30 Pranzo

2ª Sessione: Genomica: La situazione internazionale

TAVOLA ROTONDA - Allevatori, mondo della ricerca, Centri di F.A. ed Associazioni a confronto

coordinatore 2ª sessione e tavola rotonda: Prof. Alessandro Nardone

Ore 14.00 La genomica in Nordeuropa: i servizi agli allevatori, Dr. Stefan Rensing (Germania VIT)

Ore 14.20 I servizi per gli allevatori canadesi, Dr. Brian Vandoormal (Direttore CDN Canada)

Ore 14.40 Utilizzo pratico degli indici delle femmine in allevamento, Dr. John Cole ( USDA USA)

Ore 15 TAVOLA ROTONDA Allevatori, Centri di F.A., mondo della ricerca e associazioni a confronto

Ore 17.00 Chiusura lavori

Page 12: Coldiretti Cremona Informa n. 1/2013

INFORMAZIONE ALLE IMPRESE – Servizi Tecnici

Arriva il Conto energia Termico

per piccoli impianti e interventi di efficienza

Con più di un anno e mezzo di ritardo rispetto ai tempi previsti dal Dlgs 28/2011, dal 3 gennaio 2013 è entrato finalmente in vigore il decreto interministeriale sul Conto energia termico, che istituisce un sistema di incentivazione per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni.

Per Giorgio Piazza, Presidente dell’Associazione le Fattorie del Sole, “si tratta di una opportunità per le imprese agricole e gli agriturismi interessati a diversificare gli investimenti aziendali nell’ottica della multifunzionalità. Tuttavia è necessario intervenire al più presto sulla catena commerciale dei combustibili legnosi con alcuni auspicati miglioramenti, rivolti soprattutto alla certificazione della provenienza e qualità del pellets, del cippato e della legna da ardere, affinché sia incentivata soprattutto la produzione di biomassa e sottoprodotti di origine nazionale e conseguentemente promossa l’attività e la professionalità delle aziende agricole forestali. Questo volano porterebbe infatti notevoli benefici alla migliore gestione dei boschi e allo sviluppo di una filiera di produzione del biocombustibile nazionale, scongiurando il rischio di importazioni”.

La versione finale del “Decreto termiche”, anche detto “Conto energia termico”, contiene numerose modifiche rispetto alla bozza presentata dai Ministeri che lo scorso novembre era stata trasmessa alla Conferenza unificata per l’intesa. Tra le novità più importanti per il settore agricolo la possibilità di effettuare gli interventi non solo negli edifici ma anche nei fabbricati rurali esistenti. Per le sole aziende agricole, è incentivabile non solo la sostituzione ma anche l’installazione ex novo di impianti di climatizzazione invernale a biomassa; infine è stata estesa la potenza massima incentivabile per pompe di calore e generatori a biomassa, da 500 kW a 1 MW. Per queste tipologie di impianti, limitatamente a quelli di potenza compresa tra 500 kW e 1 MW, la richiesta di accesso all’incentivo deve essere effettuata tramite l’iscrizione ad appositi registri informatici, gestiti dal GSE-Gestore dei Servizi Energetici.

I beneficiari dell’incentivo per la produzione di energia termica da rinnovabili sono i soggetti privati - persone fisiche, titolari di reddito di impresa o reddito agrario - e le pubbliche amministrazioni.

Sono incentivabili gli interventi di piccola dimensione per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza, quali pompe di calore elettriche a gas o geotermiche, scaldacqua a pompa di calore, collettori solari termici anche abbinati a sistemi di solar cooling.

Per il settore delle biomasse sono previsti incentivi per impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento dotati di caldaie a biomasse, sino ad 1 MW di potenza, e installati in sostituzione di impianti di climatizzazione invernale già esistenti, alimentati a gasolio, olio combustibile, carbone e a biomassa. Tra le tecnologie ammesse: caldaie a pellet, caldaie a biomasse combustibili (esclusa la parte biodegradabile dei rifiuti industriali ed urbani ), stufe e termocamini alimentati a pellet o a legna, purché garantiscano uno specifico rendimento termico utile. Il riscaldamento deve essere al servizio di edifici che siano iscritti al catasto o per i quali sia stata presentata la richiesta di iscrizione, compresi quelli rurali e le relative pertinenze. Anche le serre esistenti possono rientrare tra gli edifici da riscaldare con generatori a biomasse e quindi ammissibili al Conto Termico.

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Per le sole aree non metanizzate i benefici sono estesi anche alla sostituzione, con apparecchi o impianti a biomasse, di generatori alimentati a GPL, ma in questo caso il richiedente deve essere un’azienda agricola che svolge attività agroforestale e la tecnologia installata deve garantire le migliori prestazioni per la limitazione delle emissioni.

Per le sole aziende agricole, inoltre, l’incentivo sarà riconosciuto anche alla nuova installazione di impianti termici. L’incentivo copre il 40% dell’investimento ed è spalmato in un periodo compreso tra i 2 e i 5 anni, a seconda dell’intervento tecnologico. Il contributo sarà erogato in due annualità per impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento dotati di caldaie a biomasse fino a 35 kW di potenza termica, e in cinque anni per le caldaie da 36 a 1.000 kW di potenza termica.

Il decreto ha previsto un riconoscimento economico per ogni kWh termico destinato al riscaldamento e prodotto da fonti rinnovabili. Il sistema di calcolo dell’incentivo si basa sulle sei fasce climatiche nelle quali è ripartito il territorio nazionale (da A a F) corrispondenti al diverso numero di giornate mediamente utilizzate per il riscaldamento e che tengono conto delle diverse temperature medie invernali.

È stato inoltre previsto un premio per gli impianti che dimostrano di raggiungere i migliori risultati in termini di riduzione delle emissioni in atmosfera. A seconda della tecnologia, l’incentivo potrà aumentare del 20 o del 50% a seconda della riduzione dei livelli emissivi. L’accesso al sistema incentivante è riservato a tecnologie che hanno acquisito la certificazione di conformità agli standard europei e che garantiscono precisi limiti emissivi.

Nel caso di tecnologie alimentate a pellet sarà necessario che il combustibile utilizzato sia certificato A1 o A2 ai sensi della norma UNI EN 14961-2. Mentre per tecnologie alimentate a biomasse combustibili – ovvero tra quelle indicate dal D.Lgs 152/2006 e s.m.i. Parte quinta, Allegato X parte II, Sezione 4 – solo nel caso in cui siano rispettati i parametri di emissione previsti dalla Tabella 11 del medesimo decreto e certificati da un organismo accreditato.

La manutenzione biennale dei generatori e della canna fumaria è obbligatoria per tutta la durata degli incentivi e dovrà essere dimostrata conservando le certificazioni rilasciate da personale qualificato. A titolo di esempio, un impianto di riscaldamento dotato di caldaia a biomasse da 50kW di potenza termica nominale, installato in Veneto (fascia climatica E ), potrà beneficiare in 5 anni di un incentivo cumulato che varia, in funzione del premio sulle emissioni (coefficiente moltiplicatico Ce 1, Ce 1,2, Ce 1,5 ), tra gli 8.500,00€ e 12.750,00€. Per una caldaia di 500kW di potenza termica nominale, l’incentivo varia tra gli 85.000,00€ e 127.500,00€.

Per leggere il Decreto e avere maggiori informazioni

è possibile consultare il sito

http://www.fattoriedelsole.org/.

TUTTE le SETTIMANE l’AGRICOLTURA è in TV

Ricordiamo che W l’Agricoltura, la trasmissione a cura di Coldiretti Cremona, nel segno del progetto per una filiera tutta agricola e tutta italiana, va in onda su Telecolor e Primarete ogni giovedì alle 19.50 (subito dopo il tg) e in replica la domenica, alle ore 13 circa, su Telecolor.

Page 14: Coldiretti Cremona Informa n. 1/2013

IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA

IN PROVINCIA DI CREMONA

CREMONA. Al Foro Boario, tutti i venerdì mattina.

CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, ogni sabato

SORESINA. Tutti i lunedì, davanti al Palazzo Comunale

VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma

CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi

PIZZIGHETTONE. Tutti i giovedì, al “Torrione del guado”

CREMA. Via Terni, vedi calendario qui in basso

BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro, la 2° domenica del mese

PANDINO. In via Umberto I, il 2° e il 4° lunedì del mese (+ alcuni eventi)

LA BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA è a Cremona, in via Buoso da Dovara, n. 29

CREMA, CALENDARIO DEL

MERCATO DI CAMPAGNA AMICA ANNO 2013

Domenica 20 Gennaio Domenica 3 Febbraio Domenica 17 Febbraio Domenica 3 Marzo Domenica 17 Marzo Domenica 7 Aprile Domenica 21 Aprile Domenica 5 Maggio Domenica 19 Maggio

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MERCATI – AGGIORNATI 11 GENNAIO 2013

PRODOTTO Unità di

misura

CREMONA 9 genn.

MILANO 8 genn.

MANTOVA 10 genn.

BOLOGNA 10 genn.

FRUMENTO tenero buono

mercantile Tonn.

247-251

n.q.

n.q.

(fino) 271-274

buono m. n.q.

GRANOTURCO

ibr. naz.

14% um. Tonn. 234-236 248-249 240-244 243,5-247,5

SEMI di SOIA Nazionale

Tonn. n.q. 507-510 496-501 495-503

ORZO naz. p.spec. 55-60

p.spec. 66-68 Tonn.

229-233 235-240

n.q. 268-270

Fino a 65

253–258

Fino a 70

259–264

(p.spec. 62-64)

n.q. (p.spec. 66-67)

261-263

CEREALI MINORI

Tonn.

Triticale 275-277

Sorgo 271-273

Sorgo nazionale

265-269

CRUSCA alla rinfusa

Tonn. 234–236 224–225 in sacchi 260-263

222-223

FIENO Magg. 2012

Agostano Tonn.

160 – 175

loietto: 160 – 175

141-151 145-150

Mag. 1° t.

140-145

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn. 85 – 95 80-92 Paglia di frum.

casc. 45-50

PRODOTTO Unità di

misura

CREMONA 9 genn.

MILANO 7 genn.

MANTOVA 10 genn.

MODENA 7 genn.

SUINI lattonzoli locali

15 kg 3,790 3,790 3,800 3,800

SUINI lattonzoli locali

25 kg 2,750 2,840 2,740 2,730

SUINI lattonzoli locali

30 kg 2,420 2,495 2,420 2,450

SUINI lattonzoli locali

40 kg 2,100 2,150 2,070 2,100

SUINI da macello

156 kg 1,455 1,510 n.q. (da 144 a 156 kg)

1,455

SUINI da macello

176 kg 1,515 1,510 n.q. (da 156 a 176 kg)

1,510

SUINI da macello

Oltre

176 kg 1,485 1,485 n.q.

(da 176 a 180 kg)

1,494

Page 16: Coldiretti Cremona Informa n. 1/2013

PRODOTTO Unità di

misura

CREMONA

2 genn.

MONTICHIARI

11 genn.

MANTOVA

10 genn. MODENA

7 genn.

VACCHE FRIS. 1° qualità (p.v.)

kg. p.v. 1,06-1,24

p.m 2,40-2,70

1,05-1,25 da macello 1,11-1,21

VACCHE FRIS. 2° qualità (p.v.)

kg. pv 0,84-0,92

pm 2,00-2,15 0,75-0,85 0,92-1,02

VACCHE FRIS.

3° qualità (p.v.) kg.

pv 0,64-0,76

pm 1,65-1,85 0,50-0,60 0,76-0,86

MANZE scott. 24 mesi

kg. pm 2,50-3,00 Vitelloni da macello

24/30 mesi 1,32-1,47

1,42-1,59

Vitelloni femm. da macello pez. nere (kg. 450-500)

p.v. 1,48–1,63 pm 2,85-3,15

VITELLI baliotti fris. (p.v.)

50-60

kg. 1,00-1,00

MONTICHIARI

(1° q. 56/60 kg)

1,00-1,10

(da 46 a 55 kg)

1,00-1,30 (45-55 kg)

0,75-1,35

VITELLI baliotti pie blu belga p.v

50-60

kg. 3,00-4,00

MONTICHIARI 3,85-4,00

3,45-4,00 (pregiate 70 kg)

3,56-4,50

PRODOTTO Unità di

misura

CREMONA 9 genn.

MILANO 7 genn.

MANTOVA 10 genn.

MODENA

7 genn.

BURRO pastorizzato

kg. 2,95 past. 2,60 centr. 3,30

2,30 Zangolato di

creme

X burrificaz. 2,00

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

kg. (dolce)

5,05-5,20 5,05-5,20 n.q. --

PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi

kg. (piccante) 5,25-5,50

5,25-5,50 n.q.

PARM.

REGGIANO

12 mesi 8,70-8,90

GRANA scelto stag. 9 mesi

kg. 6,90-7,20 6,80-7,25 6,90-7,10

PARMIGIANO

REGGIANO

fino a 24 m 10,80-11,10

GRANA scelto stag. 12-15 mesi

kg. 8,00-8,25 8,00-9,00 8,10-8,30 PARMIG. REGG.

30 mesi e oltre 12,55-12,95

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e il 3° mercoledì del mese. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono, per la “Granaria”, il martedì (comparto dei cereali e derivati). Per la zootecnia da latte si porta come riferimento anche Montichiari, che quota il venerdì. Il mercato di Mantova avviene il giovedì. Modena il lunedì. Il mercato di Bologna, che con la Granaria di Milano fa da riferimento per i cereali, quota il giovedì.

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELLA TABELLA MERCATI - INSIEME AI COLLEGAMENTI ALLE PRINCIPALI BORSE -

SONO SUL SITO www.cremona.coldiretti.it

Page 17: Coldiretti Cremona Informa n. 1/2013

Commissione Unica Nazionale Suini da macello

CUN SUINI – PREZZI CIRCUITO TUTELATO Gennaio 2013

QUOTAZIONE

QUOTAZIONE

QUOTAZIONE

QUOTAZIONE

QUOTAZIONE

3 gennaio 2013

10 gennaio

2013

17 gennaio 2013

24 gennaio 2013

31 gennaio 2013

CATEGORIA

Da 7.1.2013 a 11.1.2013

Dal 14.01.13 al 18.01.2013

144/152 kg

1,410

1,433

152/160 kg

1,440

1,463

160/176 kg

1,500

1,523

W l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa

Vi dà appuntamento alla prossima settimana

se vadhttp://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm

È

La newsletter di Coldiretti Cremona è nel sito www.cremona.coldiretti.it

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Tesseramento

tesseraento

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