Prof.ssa F. Carta 1
Primi appunti di latinoFonetica
Primi appunti di latinoPrimi appunti di latinoFonetica Fonetica
Classe I sezione H 2013/14Classe I sezione H 2013/14Liceo classico G. M. DettoriLiceo classico G. M. Dettori
CagliariCagliari
Prof.ssa F. Carta 4
L’alfabeto latinoL’alfabeto latino è costituito da 23 segni, con l’aggiunta, rispetto alla lingua italiana, di k,x,y,
utilizzati da noi nelle parole straniere.
A B C D E F G H I K L M N O P Q R S T V X Y Z
a b c d e f g h i k l m n o p q r s t u x y z
Prof.ssa F. Carta 5
La pronuncia
Esistono due tipi di pronuncia:
la scolastica, detta anche tarda o ecclesiastica
la restituta, o classica, frutto di una ricostruzione scientifica
Prof.ssa F. Carta 8
Qualche esempio concreto…tratto da G. De Micheli, Cotidie discere. Grammatica, Milano 2006, p.14
Prof.ssa F. Carta 10
Ricapitolando, ricorda che nella pronuncia scolastica:
• Il gruppo ph si pronuncia f: philosophus = filosofus• La lettera y si pronuncia i: tyrannus = tirannus• Il gruppo tinon accentato seguito da vocale si pronuncia z nella pronuncia tarda: patientia = pazienzia;
accentato o preceduto da s, t, x si pronuncia ti: modestia = modestia; petìeram = petieram; totìus = totìus
• Il gruppo gl si pronuncia sempre gutturale (duro) come in negligente
• Le consonanti c e g hanno suono palatale se seguite da e e i come cena e gente
• Si scrivono con la lettera maiuscola i nomi propri e i sostantivi, gli aggettivi e gli avverbi da essi derivati
(LatiumLatium, Latinitas, Latinus, Latine)(RomaRoma, Romanitas, Romanus, Romane)
Prof.ssa F. Carta 11
Le consonantiTratto da N. Flocchini-P. Guidotti Bacci-M. Moscio, Nuovo comprendere e
tradurre. Manuale, Milano 2007, p.35
Prof.ssa F. Carta 12
Vocali e dittonghiVocaliA, e, i, o, u, y
DittonghiAe, oe, au, eu, ou, ei, oi,ui, yi
Pronuncia-Si pronunciano come si scrivono, ad eccezione di ae ed oe, che si pronunciano “e”Es.: caelum = celum; tragoedia = tragedia.-Se sulla e del dittongo è segnata la dieresi, le vocali si pronunciano separate:es.: poëta = poeta; aër = aer
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SemivocaliLe vocali i e u seguite da altra vocale possono assumere il valore semivocalico (o consonantico). In particolare:
— all’inizio di parola, seguita da vocaleEs. Iulius «Giulio»— all’interno di parola in posizione intervocalicaEs. Maius «Maggio»
N.B. La u semivocale viene indicata con la v
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La sillaba
Per sillaba si intende
il fonema o il gruppo di fonemi
che si articola in un’unica
emissione di voce
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Le regole dell’accento
• Legge del(la)
• Trisillabismo: l’accento non può risalire oltre la terzultima sillaba
• Penultima: l’accento cade sulla penultima se questa è lunga; sulla terzultima se la penultima è breve
• Baritonesi: l’accento non cade mai sull’ultima sillaba
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Qualche esempio
• Monēre = monéreLa penultima è lunga e l’accento si ferma
• Legĕre = légereLa penultima è breve e l’accento si ritrae sulla terzultima
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Accento dAccento d’’èènclisinclisiQuando una parola termina con una enclitica (-que; -ve; -ne interrogativo) l’accento va posto sulla penultima del composto, anche se è breve: viola rosăque si legge viola rosàque.
Si pronunciano secondo le regole comuni tutte le parole in cui l’enclitica non è sentita più come tale: undĭque si legge ùndique (fenomeno della epèctasi)