La Riabilitazione della frattura di femore nell’anziano
Dott. Angelo Briganti
RIABILITAZIONE INTENSIVA OSPEDALE di CORREGGIO
RIABILITAZIONE:
• Reintegrazione di una persona, ritorno restituzione a una normale attività, efficienza (Zingarelli)
• Branca della medicina che comprende tutte le manovre terapeutiche che mirano alla prevenzione e alla riduzione degli esiti invalidanti delle malattie, con il fine di migliorare la qualità della vita della persona in relazione al suo ambiente e si propone
diagnosi, valutazione della disabilità, trattamento precoce adeguato e correlato con i farmaci
(Encyclopedie Medico Chirurgicale)
Cause di frattura di femore
• OsteoporosiInstabilità posturale
• Cadute accidentali:Condizioni morbose
Debolezza muscolare
Deficit di cammino
Deficit di equilibrio
Riduzione del visus
Gravi sieroartropatie
Pat. Neurologiche
Pat. del piede
Ipotensione ortostatica
Psicofarmaci, farmaci
Osteoporosi
• Prevenzione PrimariaDieta ricca di Ca e Vit. D (prodotti lattiero-caseari, uova e pesce)Esposizione al soleRegolare attività fisica nell’età giovane adulta
• Prevenzione secondariaEsercizio fisico e corretta igiene posturale
Farmacologica: supplementi di Ca e Vit D +
Terapia sostitutiva estrogenica
Bisfosfonati
Ranelato di Stronzio
SERM: raloxifene
Osteoporosi ed esercizio fisico
L’esercizio è in grado di prevenire 1% della perdita di massa ossea e deve fornire una stimolazione moderata, in senso compressivo, intermittente e prolungata nel tempo
Tipi di Esercizio:Esercizi sito specifici della Dott.ssa SinakiAttività aerobica a carico naturale (camminata, ballo, salire le scale)Esercizi di resistenza con pesi o elastici
Da evitare assolutamente esercizi che comportino flessione o torsione eccessive del rachide, movimenti improvvisi ed esplosivi !
Esercizi Dott.ssa Sinaki
Riabilitazione della instabilità posturale
• L’equilibrio si mantiene attraverso lo spostamento ripetuto dei segmenti corporei originato da continue azioni involontarie e coordinate di contrazione e rilassamento muscolare tale da correggere continuamente la posizione del baricentro affinchèquesto non esca dalla base di appoggio
• L’equilibrio è regolato da:- sensibilità propriocettiva- sistema visivo- sistema vestibolare- sistema cerebellare- sistema muscolare
Riabilitazione dell’instabilità posturale
• Esercizi propriocettivi• Esercizi di potenziamento muscolare• Esercizi di mobilità articolare passivi ed attivi• Esercizi di correzione della postura ipercifotica
- potenziamento muscolatura estensori del tronco- stretching della catena muscolare posteriore- respiratori con educazione diaframmatica e costale
Ginnastica propriocettiva
• Consente di riprogrammare i normali schemi motori di movimento, di rieducare i riflessi propriocettivi al fine di ottenere un ottimale controllo articolare attraverso un perfetto gioco muscolare,
• La propriocezione intesa come percezione della posizione articolare e del movimento articolare può essere stimolata con opportuni esercizi :- Tracking e stretching- Tavolette propriocettive di Freeman- Pedana Stabilometrica
Ginnastica propriocettiva
• La tavoletta di Freeman con base a mezza luna con un solo asse di movimento consente esercizi di flesso-estensione, prono-supinazione, inversione-eversione poi si passa alla tavoletta a base sferica che permette movimenti combinati di circonduzione
Ginnastica propriocettiva
Ginnastica propriocettiva
• La Pedana Stabilometrica tramite un software fornisce un feedback visivo e consente di regolare la distribuzione dei carichi, di disegnare dei tracciati, di seguire percorsi costringendo il sistema neuromuscolare ad un lavoro di continua correzione per mantenere il corpo in equilibrio, verificando in tempo reale la precisione o gli errori commessi
Caratteristiche dell’esercizio fisico per l’anziano
• Personalizzato in relazione a:- Età- Struttura fisica- Condizioni cliniche generali- Stile di vita- Grado di osteoporosi- Abitudine all’esercizio fisico
• Costante e regolare: il paziente deve essere addestrato ad eseguire esercizi al domicilio
• Ripetitivo: per acquisire sicurezza, rapidità e precisione del gesto
Ausili
In singoli casi è necessaria la prescrizione di:• Ausili per la deambulazione (bastoni, girelli)• Comoda• Maniglioni nel bagno per i trasferimenti• Calzature adeguate con suola antiscivolo e predisposte per plantari• Corsetto dorso-lombare per coadiuvare il mantenimento della postura
corretta, evitare movimenti scorretti, ridurre il dolore, migliorare la propriocezione, ridurre o prevenire la ipercifosi dorso-lombare
• Ortesi d’anca (Hip-protector) per attenuare l’impatto delle cadute
Frattura di femore
• Frattura pertrocanterica (laterale) trattata con intervento conservativo di osteosintesi con bloccaggio dei frammenti fratturati con mezzi di sintesi (placche e/o viti e/o chiodi)
Frattura di femore
• Frattura del collo (mediale) trattata con: - intervento di sostituzione della porzione prossimale del femore con una protesi metallica (endoprotesi) fissata in genere con cemento acrilico
- nel soggetto con coxartrosi precedente o con buona aspettativa di vita viene sostituito anche il cotile acetabolare(artroprotesi totale)
Obiettivi del trattamento riabilitativo• Mobilizzazione precoce per prevenire le complicanze
dell’allettamento- TVP- Infezioni respiratorie e urinarie- Lesioni da decubito- Decondizionamento muscolare con aggravamento della ipotrofia e
perdita dello schema motorio del cammino • Contenimento della sintomatologia dolorosa• Contenimento della disabilità cercando di ripristinare la
precedente autonomia, vincendo la frequente paura del pz di ricadere
• Ridurre il rischio di ri-cadute attraverso l’inizio precoce di ginnastica propriocettiva che consenta di ricostruire una sensibilità profonda con l’aiuto delle strutture recettoriali rimaste indenni e con l’utilizzo di altri sistemi come la vista
• Reinserimento il più precoce possibile del paziente nel suo ambiente di vita
Protocollo riabilitativo dei pazienti sottoposti ad intervento
di osteosintesi o endoprotesiDal 1° giorno iniziare compatibilmente con le condizioni generali
del pz la mobilizzazione al letto e il posizionamento seduto in carrozzina
• Occorre preparare una serie ben precisa di esercizi che il pzdeve eseguire con la collaborazione dei familiari
• Ogni esercizio va spiegato e ne va mostrata l’esecuzione
Dal 2° giorno aumentare gradualmente l’indipendenza del paziente concedendo una maggiore mobilità (insegnare verbalmente piuttosto che aiutare fisicamente)
• Iniziare la deambulazione con il girello aumentando gradualmente il carico e la lunghezza dei tragitti evitando il dolore
Protocollo riabilitativo dei pazienti sottoposti ad intervento
di osteosintesi o endoprotesiDalla 4°- 5°giornata se il pz è in grado di caricare può iniziare esercizi
propriocettivi di variazione del baricentro e esercizi di stretching dei flessori d’anca
• Il pz deve diventare il più indipendente possibile nella esecuzione degli esercizi
• Continuare a deambulare almeno due volte al giorno con assistenza• Quando ha acquistato un buon equilibrio con l’uso di 2 bastoni si
esercita a salire le scale portando avanti l’arto sano e a scendere portando avanti l’arto operato
• Fino a quando il pz presenta instabilità di bacino o dolore utilizzare 2 bastoni quindi abbandonare il bastone omolaterale
• Abbandonare il secondo bastone più tardivamente soprattutto nei casi in cui il pz tende ad avere una deambulazione viziata
• Dopo questa tappa la rieducazione mira a correggere eventuali difetti di marcia
Protocollo riabilitativo dei pazienti sottoposti ad intervento
di artroprotesi totale
• Iniziare posizionamento seduto in carrozzina 3°-4° giornata
• Verticalizzazione con girello e carico sfiorante in 4°-5° giornata
• Deambulazione con deambulatore o 2 bastoni per 1 mese
• Abbandonare il bastone controlaterale in genere dopo un altro mese quando comunque il pz non avverte più dolore ed è in grado di deambulare senza basculare il bacino
Esercizi propriocettivi
Criteri di dimissione
• Essere autonomo nei passaggi posturali dal letto
• Essere in grado di deambulare con ausili per ameno 15 metri
• Essere in grado di usare eventualmente con ausili i servizi
• Se tali criteri non sono soddisfatti o il paziente vive solo o sono presenti al domicilio barriere architettoniche tali da limitare la sua autonomia, è necessario proseguire il trattamento riabilitativo non in regime ambulatoriale ma di degenza (lungodegenza, RSA)
Esercizi e consigli per il domicilio
Esercizi e consigli per il domicilio
Esercizi e consigli per il domicilio
Regole da seguire scrupolosamente dopo intervento
di endoprotesi o artroprotesi totale• Utilizzare inizialmente un cuscino per mantenere l’abduzione
d’anca, evitando l’adduzione, la flessione superiore ai 90° e l’intrarotazione
• La cyclette è possibile effettuarla dalla 20° giornata• Non ruotare all’interno l’arto inferiore operato per almeno 2 mesi• Non sedersi accavallando le gambe per 2 mesi• Usare l’alza-water per 2 mesi cercando di fissarlo bene• Mettere un cuscino sulla sedia per almeno 1 mese• Nel sedersi, alzarsi, le ginocchia vanno sempre tenute
leggermente aperte• Salire e scendere dal letto verso il lato operato• Salire le scale con sequenza:stampella-gamba sana-gamba
operata
Regole da seguire scrupolosamente dopo intervento
di endoprotesi o artroprotesi totale
• Scendere le scale con la sequenza: stampella-gamba operata-gamba sana
• All’uscita dall’Ospedale procurarsi sedie con braccioli che utilizzerà per i primi 2 mesi dopo l’intervento
• Evitare per i primi 2 mesi di camminare su terreni accidentati edi sollevare oggetti pesanti
• Evitare aumento del peso corporeo• Per sedersi in macchina, disporsi in modo che l’arto sano sia
verso la vettura, sedersi lasciando le gambe fuori dalla vettura e successivamente metterne dentro una per volta
Ausili e ortesi
Il loro utilizzo consente di recuperare la deambulazione e una maggiore autonomia nelle ADL precocemente anche quando il suo livello di abilità o il tipo di trattamento chirurgico non lo consentirebbero e comprendono:
Ausili per la la terapia e addestramento: Standing, ParalleleAusili per la mobilità personale: Deambulatore, Quadripode, Tripode, Stampelle con appoggio ascellare, Bastone canadese, BastoneAusili per la cura e protezione personale: Alza WC, Maniglioni, Sedia per doccia Infilacalze, Infilascarpe, Pinze afferaoggettiOrtesi per la deambulazione: Tutore bacino-coscia rigido, Tutore gamba-piede, Plantari anatomici, Rialzo
Ausili
Conclusioni
La prevenzione primaria e secondaria della frattura di femore nasce pertanto da interventi multidisciplinari in cui geriatri, fisiatri, ortopedici, fisioterapisti cooperano assieme con azioni multifattoriali finalizzate a ridurre i tassi di caduta e di lesione da caduta comprendenti:
valutazione e adeguamento della terapia farmacologicaistruzioni comportamentali al pz e ai familiarimodificazioni ambientaliprogrammi di attività di fisica per migliorare la deambulazione, l’equilibrio e la forza muscolare