International Guidelines 2000
for CPR and ECC:
A Consensus on ScienceILCOR 2000
International Guidelines 2000
for CPR and ECC:
A Consensus on ScienceILCOR 2000
American Heart Association(AHA)
American Heart Association(AHA)
(Resuscitation Council of) Japan(Resuscitation Council of) Japan
Heart and Stroke Foundation of Canada(HSFC)
Heart and Stroke Foundation of Canada(HSFC)
Consejo Latino Americano de Resuscitacion(CLAR)
Consejo Latino Americano de Resuscitacion(CLAR)
New Zealand Resuscitation Council (NZRS)
New Zealand Resuscitation Council (NZRS)
Australian Resuscitation Council(ARC)
Australian Resuscitation Council(ARC)
European Resuscitation Council(ERC)
European Resuscitation Council(ERC)
Resuscitation Council of Southern Africa(RCSA)
Resuscitation Council of Southern Africa(RCSA)
Guidelines 2000ILCOR
Guidelines 2000ILCOR
ILCOR International Liaison Committee on Resuscitation ILCOR International Liaison Committee on Resuscitation
The most important changes in the International ECC and CPR Guidelines 2000Richard O.Cummins, Mary Fran Hazinski
Editorial, Resuscitation 2000; 46:431-437
The most important changes in the International ECC and CPR Guidelines 2000Richard O.Cummins, Mary Fran Hazinski
Editorial, Resuscitation 2000; 46:431-437
The most important changes are expressed in the subtitle of the conference name: “an international consensus on science”.
The most important changes are expressed in the subtitle of the conference name: “an international consensus on science”.
This goal of a single international version of evidence-based, scientific resuscitation guidelines is now a reality.This goal of a single international version of evidence-based, scientific resuscitation guidelines is now a reality.
These international guidelines have grown from several years of planning and review of evidence, reaching a pinnacle at the Guidelines 2000 Conference.
These international guidelines have grown from several years of planning and review of evidence, reaching a pinnacle at the Guidelines 2000 Conference.
The emphasis on international participation came not from a sense of hospitality but from a sense of quality improvement.The emphasis on international participation came not from a sense of hospitality but from a sense of quality improvement.
• Classi di raccomandazioneClassi di raccomandazione• Classi di raccomandazioneClassi di raccomandazioneClasse I: interventi di provata utilità, sicuri e di documentata efficaciaClasse I: interventi di provata utilità, sicuri e di documentata efficacia
Classe IIa: interventi accettabili, sicuri ed efficaci; considerati interventi di scelta dalla maggior parte degli espertiClasse IIa: interventi accettabili, sicuri ed efficaci; considerati interventi di scelta dalla maggior parte degli esperti
Classe IIb: interventi accettabili, sicuri ed utili; considerati interventi alternativi o opzionali dalla maggior parte degli espertiClasse IIb: interventi accettabili, sicuri ed utili; considerati interventi alternativi o opzionali dalla maggior parte degli esperti
Classe III: interventi NON accettabili, completa mancanza di evidenza di beneficio; dannosi o potenzialmente dannosiClasse III: interventi NON accettabili, completa mancanza di evidenza di beneficio; dannosi o potenzialmente dannosi
Classe Indeterminata: interventi accettabili; evidenza insufficiente a supportare una classe finale di raccomandazione; necessità di approfondimento scientifico
Classe Indeterminata: interventi accettabili; evidenza insufficiente a supportare una classe finale di raccomandazione; necessità di approfondimento scientifico
CPRCPR
CATENA DELLA SOPRAVVIVENZACATENA DELLA SOPRAVVIVENZACATENA DELLA SOPRAVVIVENZACATENA DELLA SOPRAVVIVENZA
PRECOCEPRECOCEACCESSOACCESSO
PRECOCEPRECOCECPRCPR
PRECOCEPRECOCEDEFIBRILL.DEFIBRILL.
PRECOCEPRECOCEA.C.L.S.A.C.L.S.
118118
TEMPI DI INIZIO DELLA CPR
ED ESITO DEI PAZIENTI
INIZIO CPR (BLS)INIZIO CPR (BLS)minutiminuti
INIZIO ALSINIZIO ALSminutiminuti
VIVI VIVI%%
0 - 40 - 4 0 - 80 - 8 43%43%
0 - 40 - 4 >16>16 10%10%
8 - 128 - 12 8 - 168 - 16 6% 6%
8 - 128 - 12 >16>16 0% 0%
>12>12 >12>12 0% 0%
•Fibrillazione ventricolareFibrillazione ventricolare
•Tachicardia ventricolare senza Tachicardia ventricolare senza polsopolso
•AsistoliaAsistolia
•Attività elettrica senza polso (PEA)Attività elettrica senza polso (PEA)
•Fibrillazione ventricolareFibrillazione ventricolare
•Tachicardia ventricolare senza Tachicardia ventricolare senza polsopolso
•AsistoliaAsistolia
•Attività elettrica senza polso (PEA)Attività elettrica senza polso (PEA)
I ritmi dell’arrestoI ritmi dell’arrestoI ritmi dell’arrestoI ritmi dell’arresto
Fibrillazione ventricolare Fibrillazione ventricolare Fibrillazione ventricolare Fibrillazione ventricolare
Tachicardia ventricolare senza polsoTachicardia ventricolare senza polsoTachicardia ventricolare senza polsoTachicardia ventricolare senza polso
Asistolia Asistolia Asistolia Asistolia
Attività elettrica senza polsoAttività elettrica senza polsoAttività elettrica senza polsoAttività elettrica senza polso
l’organizzazione del ritmo è variabile l’organizzazione del ritmo è variabile
Il ritmo più frequentemente causa di arresto cardiaco è la fibrillazione
ventricolare.
Il ritmo più frequentemente causa di arresto cardiaco è la fibrillazione
ventricolare.
Il solo trattamento efficace per la FV e la TV senza polso è la
defibrillazione elettrica.
Il solo trattamento efficace per la FV e la TV senza polso è la
defibrillazione elettrica.
La probabilità di successo La probabilità di successo
della defibrillazione declina della defibrillazione declina
rapidamente nel temporapidamente nel tempo
(7-10% ogni minuto).(7-10% ogni minuto).
La defibrillazione La defibrillazione
precoce deve precoce deve
essere considerataessere considerata
parte del BLS. parte del BLS.
Quando? Quando?
Paziente in arresto con ritmo Paziente in arresto con ritmo defibrillabile.defibrillabile.
FV e TV senza polsoFV e TV senza polso
L’applicazione di una scarica di L’applicazione di una scarica di
corrente elettrica ad alta intensitàcorrente elettrica ad alta intensità
• depolarizza completamente il depolarizza completamente il
miocardiomiocardio
• produce una asistolia temporaneaproduce una asistolia temporanea
• permette ai pace-makers fisiologici di permette ai pace-makers fisiologici di
riprendere una normale riprendere una normale
attivitàattività
DEFIBRILLAZIONEPOTENZA watt=
POTENZIALE volt x CORRENTE ampere
ENERGIA joule=
POTENZA watt x DURATA msec
ENERGIA joule=
POTENZIALE volt x CORRENTE ampere
x DURATA msec
CORRENTE ampere=
POTENZIALE volt/IMPEDENZA ohm
Fattori che influenzano Fattori che influenzano l’impedenza transtoracica:l’impedenza transtoracica:
• fase di ventilazionefase di ventilazione
• pressione sul torace pressione sul torace
• conduzione piastre/cuteconduzione piastre/cute
• livello di energialivello di energia
• numero e intervallo tra le scarichenumero e intervallo tra le scariche
• conformazione del toraceconformazione del torace
Posizione delle piastre / elettrodi
Posizione delle piastre / elettrodi
• antero - anteriore una piastra sotto la clavicola destra a lato
del margine sternale l’altra a sinistra del capezzolo sull’ascellare media
• antero - posteriore un elettrodo anteriore all’apice e l’altro
posteriore in area infra-scapolare sx
Defibrillatori Defibrillatori manualimanuali
Defibrillatori Defibrillatori semiautomaticisemiautomatici
Diagnosi di ritmo a Diagnosi di ritmo a carico dell’operatorecarico dell’operatore
Diagnosi di ritmo Diagnosi di ritmo computerizzata e computerizzata e automatizzataautomatizzata
Defibrillatori Defibrillatori manualimanuali
• analisi del ritmo e shock dalle analisi del ritmo e shock dalle
piastrepiastre
• necessità interfaccia cute-necessità interfaccia cute-
piastrepiastre
• operatore interpreta il ritmooperatore interpreta il ritmo
• operatore carica apparecchio operatore carica apparecchio
ed esegue la defibrillazioneed esegue la defibrillazione
Defibrillatori Defibrillatori semiautomaticisemiautomatici
• analisi del ritmo e analisi del ritmo e shock con 2 elettrodi shock con 2 elettrodi adesiviadesivi
• sistema automatico sistema automatico analisi del ritmoanalisi del ritmo
• operatore attiva il operatore attiva il sistema di analisi e se sistema di analisi e se richiesto eroga lo richiesto eroga lo shockshock
Vantaggi delVantaggi deldefibrillatore semiautomaticodefibrillatore semiautomatico
• meno trainingmeno training
• non richiede diagnosi di ritmonon richiede diagnosi di ritmo
• può essere utilizzato da un può essere utilizzato da un
maggior numero di operatorimaggior numero di operatori
via io,via io,via tu,via tu,
via tutti!via tutti!
La sicurezza
ACLS COMPRENDE
1. basic life support
2. uso di strumenti per ventilazione e circolo
3. defibrillazione e terapia elettrica
4. monitoraggio ECG + riconoscimento ritmi
5. instaurazione accesso venoso
6. trattamento acuto dell’arresto
7. trattamento situazioni a rischio pre-arresto
ACLS COMPRENDE
1. basic life support
2. uso di strumenti per ventilazione e circolo
3. defibrillazione e terapia elettrica
4. monitoraggio ECG + riconoscimento ritmi
5. instaurazione accesso venoso
6. trattamento acuto dell’arresto
7. trattamento situazioni a rischio pre-arresto
ABCD SECONDARIOABCD SECONDARIOABCD SECONDARIOABCD SECONDARIO
A - INTUBAZIONE TRACHEALEA - INTUBAZIONE TRACHEALE
B - VERIFICA DELLA VENTILAZIONEB - VERIFICA DELLA VENTILAZIONE
C - IDENTIFICAZIONE DEL RITMOC - IDENTIFICAZIONE DEL RITMO
- INCANNULAMENTO VENOSO- INCANNULAMENTO VENOSO
- FARMACI APPROPRIATI- FARMACI APPROPRIATI
D - DIAGNOSI DIFFERENZIALE:D - DIAGNOSI DIFFERENZIALE:
CERCA, TROVA E TRATTA CAUSE CERCA, TROVA E TRATTA CAUSE REVERSIBILIREVERSIBILI
A - INTUBAZIONE TRACHEALEA - INTUBAZIONE TRACHEALE
B - VERIFICA DELLA VENTILAZIONEB - VERIFICA DELLA VENTILAZIONE
C - IDENTIFICAZIONE DEL RITMOC - IDENTIFICAZIONE DEL RITMO
- INCANNULAMENTO VENOSO- INCANNULAMENTO VENOSO
- FARMACI APPROPRIATI- FARMACI APPROPRIATI
D - DIAGNOSI DIFFERENZIALE:D - DIAGNOSI DIFFERENZIALE:
CERCA, TROVA E TRATTA CAUSE CERCA, TROVA E TRATTA CAUSE REVERSIBILIREVERSIBILI
INTUBAZIONE ENDOTRACHEALERaccomandazioni
INTUBAZIONE ENDOTRACHEALERaccomandazioni
• Intubare prima possibile nell’ACC
• L’intubazione deve essere effettuata da personale esperto
• L’intubazione non deve durare più di 30 secondi
• Ascoltare il torace e l’epigastrio dopo l’intubazione
• Intubare prima possibile nell’ACC
• L’intubazione deve essere effettuata da personale esperto
• L’intubazione non deve durare più di 30 secondi
• Ascoltare il torace e l’epigastrio dopo l’intubazione
INTUBAZIONE ENDOTRACHEALEVantaggi
INTUBAZIONE ENDOTRACHEALEVantaggi
•Proteggere le vie aeree da aspirazione di
materiale estraneo•Facilita la ventilazione e l’ossigenazione•Facilita l’aspirazione tracheale e bronchiale•Può essere usata come via di
somministrazione di farmaci•Previene l’insufflazione gastrica•Consente maggior frequenza di CTE
•Proteggere le vie aeree da aspirazione di
materiale estraneo•Facilita la ventilazione e l’ossigenazione•Facilita l’aspirazione tracheale e bronchiale•Può essere usata come via di
somministrazione di farmaci•Previene l’insufflazione gastrica•Consente maggior frequenza di CTE
Somministrazioneper via endotracheale
Somministrazioneper via endotracheale
• adrenalina, atropina, lidocaina• dose 2-2,5 volte diluita a 10 di
fisiologica• sondino con margine oltre il termine
del tubo• far seguire 2-3 ventilazioni• riprendere le CTE
• adrenalina, atropina, lidocaina• dose 2-2,5 volte diluita a 10 di
fisiologica• sondino con margine oltre il termine
del tubo• far seguire 2-3 ventilazioni• riprendere le CTE
ABCD SECONDARIOABCD SECONDARIO
A - INTUBAZIONE TRACHEALE
B - VERIFICA DELLA VENTILAZIONE
C - IDENTIFICAZIONE DEL RITMO
- INCANNULAMENTO VENOSO
- FARMACI APPROPRIATI
D - DIAGNOSI DIFFERENZIALE:
CERCA, TROVA E TRATTA CAUSE REVERSIBILI
A - INTUBAZIONE TRACHEALE
B - VERIFICA DELLA VENTILAZIONE
C - IDENTIFICAZIONE DEL RITMO
- INCANNULAMENTO VENOSO
- FARMACI APPROPRIATI
D - DIAGNOSI DIFFERENZIALE:
CERCA, TROVA E TRATTA CAUSE REVERSIBILI
CONSIDERARE SEMPRE UNA
DISLOCAZIONE DEL TUBO
TRACHEALE IN TUTTI I
PAZIENTI
CONSIDERARE SEMPRE UNA
DISLOCAZIONE DEL TUBO
TRACHEALE IN TUTTI I
PAZIENTI
VERIFICARE LA VENTILAZIONEVERIFICARE LA VENTILAZIONE
DOPO POSIZIONAMENTO DEL TUBO• Osservare l’espansione toracica• Auscultare il torace bilateralmente sull’ascellare media (apici e basi)• Auscultare l’epigastrio
DOPO POSIZIONAMENTO DEL TUBO• Osservare l’espansione toracica• Auscultare il torace bilateralmente sull’ascellare media (apici e basi)• Auscultare l’epigastrio
DOPO FISSAZIONE DEL TUBO• Auscultare nuovamente torace ed epigastrio• Confermare con almeno un’altra tecnica: - end tidal CO2 - aspirazione endotracheale - Rx torace
DOPO FISSAZIONE DEL TUBO• Auscultare nuovamente torace ed epigastrio• Confermare con almeno un’altra tecnica: - end tidal CO2 - aspirazione endotracheale - Rx torace
Verificare SEMPRE auscultando il corretto posizionamento del tuboVerificare SEMPRE auscultando il corretto posizionamento del tubo
apiceapiceapiceapice
ascellaascellaascellaascella
epigastrioepigastrio
CAPNOMETRIA COLORIMETRICACAPNOMETRIA COLORIMETRICA
• IN PAZIENTE CON CIRCOLO SPONTANEO CONSERVATO MISURA LA
QUANTITÀ DI CO2 DI FINE ESPIRAZIONE PER CUI INDICA IL CORRETTO
POSIZIONAMENTO DEL TUBO IN TRACHEA
• IN PAZIENTE IN ARRESTO DI CIRCOLO PUÒ NON RILEVARE LA QUANTITÀ
DI CO2 NELL’ARIA ESPIRATA: SE SI COLORA, POSIZIONAMENTO
CORRETTO
• IN PAZIENTE CON CIRCOLO SPONTANEO CONSERVATO MISURA LA
QUANTITÀ DI CO2 DI FINE ESPIRAZIONE PER CUI INDICA IL CORRETTO
POSIZIONAMENTO DEL TUBO IN TRACHEA
• IN PAZIENTE IN ARRESTO DI CIRCOLO PUÒ NON RILEVARE LA QUANTITÀ
DI CO2 NELL’ARIA ESPIRATA: SE SI COLORA, POSIZIONAMENTO
CORRETTO
CRICOTIROTOMIAIndicazioni
CRICOTIROTOMIAIndicazioni
È un rapido accesso alle vie aeree per garantire la ventilazione e l’ossigenazione, quando non è possibile ottenere la pervietà
delle vie aeree con altri metodi
È un rapido accesso alle vie aeree per garantire la ventilazione e l’ossigenazione, quando non è possibile ottenere la pervietà
delle vie aeree con altri metodi