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I DISTURBI DI MEMORIA
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Corso di Valutazione e Riabilitazione Neuropsicologica Anno accademico 2018/2019 Laurea Magistrale in Psicologia Clinica e della Salute Università G. d’Annunzio_Chieti Dott.ssa Anna De Nigris Psicologa, Psicoterapeuta, Specialista in Neuropsicologia
Che cos’è la memoria?
La memoria è la funzione cognitiva deputata a: • Acquisire informazioni • Immagazzinare informazioni • Recuperare informazioni
E’ un sistema multicomponenziale!
Processi di apprendimento e memoria
Fasi: 1. codifica 2. consolidamento 3. immagazzinamento 4. recupero
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Codifica (Apprendimento)
• Attenzione : indispensabile il mantenimento di un adeguato livello di attenzione focalizzata e mantenuta
• Processi di codifica : per organizzare ed elaborare le informazioni esterne ed interne
• Motivazione : condizione necessaria e facilitante per la memorizzazione
Elaborazione iniziale dell’informazione. Il modo in cui codifichiamo può determinare la
dimensione del ricordo
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PROCESSI DI CODIFICA Servono a definire le caratteristiche fisiche, categoriali e semantiche delle informazioni per facilitarne l’apprendimento Processi Consci: richiedono sforzo mentale attivo; Processi Inconsci: non richiedono apprendimento volontario.
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Codifica (Apprendimento)
Codificare la parola «tavolo» sia attraverso un codice visivo che specifichi l’apparenza (grandezza, forma) dell’oggetto «tavolo»; sia attraverso un codice semantico che specifichi il significato della parola, ivi comprese le emozioni che questa parola generalmente suscita in voi. La forza della traccia di memoria dipende dalla profondità della codifica: più profondo è il livello di elaborazione dello stimolo più è probabile che la traccia che si forma sia duratura. Mentre la codifica delle caratteristiche fisiche dello stimolo richiede un’analisi di superficie, la codifica semantica richiede un’analisi del significato che genera una traccia più ricca ed elaborata.
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Codifica (Apprendimento)
Consolidamento-immagazzinamento
Processi attraverso cui le informazioni sono trasformate da temporanee a permanenti.
Le informazioni apprese verrebbero continuamente rimaneggiate per essere ritenute rispetto ad altre meno importanti che vengono
progressivamente abbandonate; questo meccanismo renderebbe il materiale più resistente all’oblio, favorendone l’immagazzinamento nella
memoria permanente.
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Rievocazione Meccanismo che permette di accedere alle
informazioni apprese per riutilizzarle
• può essere necessaria una facilitazione (semantica o fonologica) o il riconoscimento
• l’efficienza del richiamo è strettamente legata alle strategie di archiviazione delle informazioni e risulta maggiormente efficiace quando le associazioni (o chiavi) utilizzate per l’apprendimento e l’archiviazione sono state molteplici.
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Tantememorie...(AtkinsoneShiffrin,1968)
Memoria a Breve termine
Memoria a Lungo Termine
Hacapacitàlimitata(7+/-2)Duratalimitata(20-30sec.)
Memoria Sensoriale
Man<eneun'informazione“sensoriale”
perunbreveperiodo(unooduesecondi).
Haun'elevatacapacitàmaunrapidissimodecadimento.
HacapacitàampissimaDurataillimitata
LamemoriaaBreveTermine
Baddeley(1974)àWorkingMemory
Memoria di lavoro: capacità di mantenere attive informazioni esterne
o dalla MLT per il tempo necessario a compiere operazioni complesse a tappe.
...ben presto abbandonata l’idea di una MBT unitaria, solo per il mantenimento passivo
delle informazioni
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Modello di Working Memory
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ESECUTIVO CENTRALE
Taccuino Visuo-Spaziale
Ripasso Articolatorio
Magazzino Fonologico
Loop Fonologico
Loop Fonologico
Magazzino fonologico Ripasso articolatorio
Ripassare mentalmente o sottovoce
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memoria uditiva a rapido decadimento
• Il magazzino fonologico può essere concepito come un "orecchio interno", grazie alle sue capacità di ritenere l'informazione sonora del discorso conservandone le proprietà temporali.
• Il sistema di ripetizione articolatoria invece, può essere concepito come una "voce interna", che grazie alla ripetizione subvocalica previene il decadimento delle tracce
Working Memory
Le principali prove circa l'esistenza del Loop Fonologico sono: Effetto di similarità fonologica, per cui il richiamo seriale di una lista di parole con elementi simili per suono e per caratteristiche di articolazione, influenzano il ricordo. Effetto lunghezza della parola, per cui il tempo necessario all'articolazione determina la prestazione in prove di ricordo seriale: lo span è influenzato dal tempo necessario alla pronuncia (rehearsal subvocale). Effetto di soppressione articolatoria, per cui l'articolazione di materiale irrilevante disturba la prestazione in compiti con materiale verbale in modalità specifica: il recupero di materiale verbale è deficitario quando si chiede al soggetto, durante la fase di ritenzione, di ripetere ad alta voce sillabe senza senso. Si assume che questo occupi il sistema di ripetizione articolatoria, che così non evita il decadimento delle tracce nel magazzino fonologico.
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Working Memory
Evidenze Neuropsicologiche. Vi sono quadri sindromici specifici, in cui può essere ricercato, come causa dei deficit, il danneggiamento di uno dei sistemi di memoria fonologica a breve termine. I pazienti afasici con disprassia non riescono a coordinare gli atti motori necessari per l'articolazione linguistica, che sono causati da un sistema di ripetizione articolatoria danneggiato.
Pazienti con disartria, in cui i problemi linguistici sono secondari, mostrano una normale capacità di ripasso articolatorio subvocale.
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Working Memory
LamemoriaaLungoTermine
Memoria a Lungo Termine
Memoria Recente
Memoria Antica Memoria Autobiografica
Memoria Semantica
Memoria Prospettica
Implicita
Procedurale
Memoria Episodica Esplicita
Priming
Condizionamento
Memoria implicita • M. Procedurale: la memoria di procedure (come sono
fatte le cose, come si usano gli oggetti). Es. andare in bicicletta.
• Priming: processo mnemonico inconsapevole che
consente ad un stimolo, al quale si è stati esposti un prima volta, di essere riconosciuto successivamente, senza averne consapevolezza.
• Condizionamento: associazione di uno stimolo incondizionato (naturale) ad uno stimolo condizionato (artificiale). C.classico ed operante.
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MEMORIA EPISODICA: contiene informazioni spazio-temporali che definiscono «dove» e «quando» il sistema ha acquisito un’ informazione. Ad esempio, memoria di un episodio storico o di un evento di cronaca. MEMORIA AUTOBIOGRAFICA: un tipo di memoria episodica che si riferisce a specifici eventi ed esperienze della vita di ognuno.
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Memoria esplicita
MEMORIA SEMANTICA: trascende le condizioni in cui la traccia è stata formata ed è sganciata dal contesto dell’originale episodio d’apprendimento. Ad esempio, voi sapete che Parigi è la capitale della Francia, ma molto probabilmente non ricordate il tempo e il luogo in cui avete appreso quest’informazione, né cio ha rilevanza per la vostra conoscenza concettuale.
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MEMORIA PROSPETTICA: capacità di programmare e rievocare azioni da compiere a distanza di tempo
Memoria esplicita
Memoria prospettica
La memoria del futuro (il ricordarsi di fare le cose) Fasi: • 1) Codificazione: ricordo del contenuto dell’azione futura (cosa fare), al ricordo dell’intenzione (la decisione di fare qualcosa) e al contesto di recupero (quando fare l’azione), cioe al momento migliore per eseguire l’azione.
• 2) Intervallo di ritenzione: intervallo tra il momento della codifica dell’intenzione e l’inizio dell’intervallo potenziale di prestazione; questi intervalli possono variare notevolmente, sia nella durata (possono durare da pochi secondi, a minuti, a ore) che nel contenuto
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Memoria prospettica
La memoria del futuro (il ricordarsi di fare le cose) Fasi: • 3) intervallo di esecuzione: periodo di tempo durante il quale l’intenzione deve essere recuperata. Di solito, il recupero dell’informazione è collegato a una situazione ben precisa; quindi, vale l’associazione «quando compare il contesto X, allora posso compiere l’azione Y».
• 4) Esecuzione : si verifica solo se si inizia ad eseguire l’azione; in questo ambito si parla di compliance (in inglese, letteralmente, «adesione»), cioè il portare a compimento un compito nel modo in cui esso è stato assegnato.
• 5) valutazione del risultato
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Caratteristiche dell’amnesia:
Intelligenza normale
Capacita’ attentive nella norma
Deficit gravi e permanenti di apprendimento
(perdita di memoria per eventi precedenti l’insorgenza dell’amnesia)
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In alcuni casi è un fenomeno transitorio secondario ad interventi chirurgici o anormalità vascolari temporanee
Le condizioni neurologiche che comportano amnesia includono:
• Encefaliti da herpes simplex
• Accidenti cerebrovascolari
• Sindrome di Korsakoff
• Rottura (e trattamento chirurgico) di aneurismi della comunicante anteriore
• Disordini degenerativi
• Anossia o ipossia • Encefalopatie limbiche • Arresto cardiaco
• Trauma cranico
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Deficit di MBT uditivo-verbale
§ Può essere riscontrato casualmente, ad esempio in pazienti con pregressa afasia di conduzione
§ I pazienti presentano difficoltà a ricordare cifre in sequenza o a comprendere frasi complesse
Cause
§ Lesioni vascolari § Traumi § Neoplasie
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§ Parietale inferiore § Temporale postero-superiore
Compromette la funzionalità del magazzino fonologico
§ Frontale inferiore a livello della parte posteriore della terza circonvoluzione frontale
§ Compromette il ripasso articolatorio
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Sede della lesione
Il lato della lesione è il sinistro
§ Caratteristiche dei pazienti con deficit selettivo di MBT verbale
§ Riduzione dello span di memoria immediata per sequenze non strutturate di materiale uditivo-verbale
§ Migliore prestazione con presentazione visiva dello stimolo
§ Il deficit non è attribuibile a un disturbo di analisi fonologica
§ Il deficit non è attribuibile a problemi di produzione della risposta verbale
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Deficit di MBT visuo-spaziale Causa più frequente: lesione vascolare nelle aree temporo-parieto-occipitali dell’emisfero di destra
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§ Caratteristiche dei pazienti con deficit selettivo di MBT visuo-spaziale
§ Riduzione dello span di memoria immediata per sequenze non strutturate di materiale visuo-spaziale
§ Migliore ritenzione a breve termine di materiale verbale.
Deficit di memoria a lungo termine (MLT) Deficit di memoria episodica conseguenti a lesioni cerebrali o a traumi psicologici
Ø amnesia anterograda: incapacità di acquisire nuovi ricordi a
partire dall’inizio della malattia/trauma
Ø amnesia retrograda: incapacità di ricordare eventi antecedenti l’esordio della malattia/trauma
Ø amnesia globale: riguarda entrambi gli aspetti
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prima del danno Retrograda
dopo il danno Anterograda
Ø può riguardare minuti o anni
Ø amnesia dovuta alla APT
Ø deficit di apprendimento
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Amnesia globale Quadro clinico § Amnesia anterograda
§ Amnesia retrograda
§ MBT e memoria implicita preservati
§ Linguaggio e intelligenza preservati § Possibile presenza di confabulazioni e anosognosia
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Amnesia globale Lesioni
§ Lobo temporale mesiale (comprendente l’ippocampo)
§ Diencefalo (talamo dorso-mediale, corpi mammillari e fascio mammillo-talamico)
§ Regione frontobasale (nuclei mediali del setto)
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Il ruolo dell’ippocampo Modello standard R u o l o t e m p o r a n e o d e l l ’ i p p o c a m p o n e l conso l idamento, ma non nell’ immagazzinamento di ricordi remoti
Teoria della traccia multipla L’ ippocampo è sempre coinvolto nel riattivare la traccia mnestica, perché r icostruisce i l contesto spaziale dell’episodio
Amnesia globale transitoria
Quadro clinico Ø Un soggetto sano improvvisamente sviluppa una grave perdita di memoria
Ø Ripete le stesse domande e immediatamente dimentica le risposte
Ø L’attacco dura fra le 4 e le 12 ore Ø Ci può essere amnesia retrograda da poche ore a molti anni
Ø Recupero progressivo a partire dai ricordi più lontani
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Deficit di memoria semantica
Cause encefalite, demenza, trauma (raro) Sede della lesione temporale infero-laterale, polo temporale bilaterale Quadro clinico Ø Memoria episodica intatta Ø Perdita delle conoscenze relative ai concetti, agli oggetti, alle persone,
ai fatti e al significato delle parole… L’acquisizione di nuove conoscenze semantiche presuppone una memoria episodica intatta
I due sistemi, episodico e semantico, interagiscono
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I deficit di memoria non dichiarativa
Ø Gli amnesici possono apprendere abilità motorie anche quando sono incapaci di ricordare esplicitamente quando le hanno apprese
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Ø L ’apprendimento implicito non richiede necessariamente la consapevolezza del materiale da apprendere
Ø Esistono pazienti con deficit di memoria implicita e memoria dichiarativa intatta: Ø pazienti con malattia di Parkinson Ø corea di Hungtington
Stadio transitorio nel processo di recupero da un trauma cranico encefalico (TCE), nel quale il paziente presenta (Levin e coll.,1979; Lishman, 1978):
Ø Confusione mentale;
Ø Disorientamento spazio/temporale;
Ø Amnesia retrograda;
Ø Amnesia anterograda;
Ø Disturbi comportamentali.
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Amnesia nel trauma cranico Amnesia post-traumatica
Amnesia nel trauma cranico Amnesia post-traumatica
CARATTERISTICHE:
In fase acuta PTA
Amnesia retrograda (parzialmente transitoria)
Amnesia anterograda
Problemi di memoria prospettica
Talora deficit di memoria semantica
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Rallentamento dei tempi di reazione semplici
Il ricordo di quello che succede nel periodo di PTA non viene mai recuperato.
ü E’ un fattore predittivo fondamentale rispetto al recupero cognitivo del paziente (Brooks, 1980) e all’outcome in generale (Tate, 2005);
ü E’ un indice standardizzato che definisce la gravità del TCE (Russell, 1961);
ü E’ importante definire l’uscita dall’APT, in quanto dalla sua risoluzione può iniziare una valutazione specifica delle funzioni cognitive e la stesura di un progetto riabilitativo;
ü E’ importante a livello medico-legale.
Perché è importante monitorare l’APT?
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CONFABULAZIONE
Kopelman: memorie errate che sono del tutto false
OPPURE
derivano da memorie vere mal collocate nel contesto e quindi richiamate o interpretate in modo inappropriato
2 tipi a seconda di
.metodo di evocazione (spontanee/provocate)
.bizzarria del contenuto
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confabulazioni fantastiche
confabulazioni legate al momento
Berlyne (1972)
generazione spontanea di falsi ricordi sulla base dei quali viene organizzato il comportamento
costruzione di un evento passato in risposta a domande precise e dirette o alla valutazione formale
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Stabilita’ = grado di concordanza tra resoconti errati forniti in momenti diversi Talland (1965): paz. Helen in 6 mesi risponde 40 volte “da ieri” alla domanda “da quanto tempo si trova in ospedale?”
Selettivita’ = alcuni confabulano su piu’ aspetti della propria vita, altri su uno solo;
PARAMETRI
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Pick (1903) descrive PARAMNESIA REDUPLICATIVA: ripetuta e consistente affermazione che un posto familiare
(e a volte anche gli occupanti) sono “copie” o repliche di altri.
Capgras (1923) descrive “illusion des sosies” (o sindrome di Capgras): una persona familiare e’ vista come un estraneo di aspetto simile al
familiare.
Courbon e Fail (1927) descrivono “illusion de Frégoli”: Il paziente confonde una persona con una persona familiare che non gli somiglia.
Questi fenomeni sono disturbi di memoria che coinvolgono
il senso di familiarita’, che gioca un ruolo importante nel riconoscimento e nella rievocazione.
Fenomeni spesso descritti in pazienti psichiatrici o dementi, ma sono
presenti anche in pazienti con lesioni cerebrali.
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Sella et al. (1996): sdr. Capgras e paramnesia per luoghi in paz. con atrofia bilaterale orbito-frontale e frontale mesiale e temporale destra
conseguente encefalite virale.
Hirstein e Ramachandran (1997): paz. DS che ha sdr. Capgras se vede i parenti, ma no se ci parla al telefono.
Non ha riconoscimento implicito di familiari , ne’ riesce a riconoscere identita’ in foto della
stessa persona con direzioni diverse dello sguardo.
Intepretazione: sdr. Capgras e’ dovuta a
disconnesione tra l’area temporale per le facce e il sistema limbico
IPPOCAMPO
Atrofia anossica (Cummings et al., 1984)
Amnesia globale si osserva in seguito a lesione bilaterale dell'ippocampo causata da
Lobectomia temporale mesiale bilaterale (HM) (Scoville, 1954; Penfield e Milner, 1958)
Rammollimento dell'area temporo-mediale in seguito ad occlusione delle arterie cerebrali posteriori (Glees e Griffith, 1952; De Jong et al., 1969; Trillet et al., 1954)
Encefalite erpetica (Conrad e Ule, 1951)
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CORPI MAMILLARI
Nei pazienti con Sindrome di Korsakoff (s.d.K.) ad eziologia alcoolica si riscontrano lesioni bilaterali dei corpi mammillari
(Remy, 1942; Mair et al., 1979; Mayes et al., 1988).
Malamud e Skiilicorn (1956): solo in 3/70 s.d.K. i corpi mamillari erano risparmiati.
MA
Victor et al. (1971): 4 pazienti s.d.K. non amnesici presentavano lesioni bilaterali dei corpi mamillari
Dealy et al. (1956): un caso s.d.K. con amnesia nel quale i corpi mamillari erano integri.
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NUCLEO DORSO-MEDIALE DEL TALAMO
Malamud e Skillicorn (1956): lesioni bilaterali del nucleo dorso-mediale del talamo nel 53% di s.d.K. osservati.
Victor et al. (1971): 5 Korsakoff alcolici non amnesici, con danni ai corpi mamillari, ma non al
nucleo dorso-mediale.
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FORNICE
Alcuni autori trovano deficit amnesici
gravi (Hassler et al., 57; Heilman et al., 77)
o molto lievi (Grafman, 1988).
Altri autori non trovano correlazione tra lesioni del fornice e presenza di disturbi di memoria (Cairns et al, 1951;
Woolsey e Nelson, 1957)
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GIRO DEL CINGOLO
S.d.K. é osservabile dopo lesione bilaterale del giro del cingolo conseguente a
• tumori della superficie mediale dei lobi frontali (Delay e Brion, 1969)
• rammollimento di origine vascolare (Mabille e Pitres, 1913)
• rottura di un aneurisma delle comunicanti anteriori (in 17 casi su 33- Linqvist e Norlén, 1966)
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Lesioni unilaterali
Lesioni (vascolari, neoplastiche o chirurgiche) temporali sinistre compromettono solo MLT verbale (von Cramon et al., 1988)
Lesioni (vascolari, neolastiche o chirurgiche) temporali destre compromettono solo MLT visuo-spaziale (De Renzi, 1977).
Penfield e Milner (1958) solo 2 su 90 pazienti con lobectomia temporale mesiale unilaterale presentavano amnesia sia verbale che non verbale.
Geschwind e Fusillo (1966): sindrome amnesica dopo lesione ippocampo e nucleo postero-laterale ventrale sinistro è transitoria
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La valutazione del paziente amnesico
§ Anamnesi (con i familiari)
§ Colloquio con il paziente: orientamento spazio-temporale, ricordo di eventi del passato recente, elementi autobiografici, consapevolezza del disturbo (anosognosico?)
§ Test standardizzati § Questionari § Batterie globali
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Prove per la MBT verbale Ripetizione di parole bisillabiche
• Ripe<zionediparolebisillabiche(SpinnlereTognoni,1987)• Istruzioni:“oraleggeròdelleparole,eleidovràripetermelenellostessoordineincuilehode>eio”
• L’esaminatoreleggeunaparolaogni2secondi,poichiedealpazientediripeterle.
• SeilpazienteripetecorreXamentealmeno2sequenzesu3,sipassaallaseriedilunghezzasuccessiva.
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ProveperlaMBTverbale–Spandicifre
• Digitspan• Istruzioni:L’esaminatoreleggesequenzedicifredilunghezzacrescente(da2a9).Ilpazienteèinvitatoaripeterelasequenzaimmediatamentedopolapresentazione,nellostessoordineincuièstatapronunciatadall’esaminatore.Perognilunghezzasonoprevisteduesequenze.
• Siinterrompelaprovaquandoilpazientefallisceentrambelesequenze
Serie crescenti degli span di memoria di cifre
2 3 4 5 6 7 8 9
Sequ
enze
1/2 2 4 5 8 2 6 4 3 9 4 2 7 3 1 6 1 9 4 7 3 5 9 1 7 4 2 8 5 8 1 9 2 6 4 7 2 7 5 8 6 2 5 8 4
2/2 3 6 6 9 4 7 2 8 6 7 5 8 3 6 3 9 2 4 8 6 4 1 7 9 3 8 6 3 8 2 9 5 1 7 4 7 1 3 9 4 2 5 6 8
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Prove per la MBT spaziale – Test di corsi
• Test di Corsi (Spinnler e Tognoni, 1987) • Istruzioni: “ora toccherò alcuni di questi cubetti, lei dovrà
toccarli subito dopo di me, e nello stesso ordine in cui li ho toccati io”
• L’esaminatore tocca con il suo indice un cubetto ogni 2 secondi, tornando ogni volta con la mano sul tavolo; poi chiede al paziente di ripeterle.
• Se il paziente ripete correttamente almeno 2 sequenze su 3, si passa alla serie di lunghezza successiva.
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APPRENDIMENTO SUPRA-SPAN VERBALE (Buschke & Fuld, 1974)
Procedura: L'esaminatore dice al soggetto: “Adesso le leggerò una serie
di parole e subito dopo lei dovrà ripetere tutte quelle che ricorda,
in qualsiasi oridine le vengono in mente. Se non le ricorderà tutte, io le rileggerò solo le parole che lei non ha ricordato, ma lei dovrà
sempre cercare di dirle tutte, anche quelle che aveva
già ripetuto nelle volte precedenti".
Il test si continua fino al raggiungimento del criterio (due ripetizioni successive complete) o fino alla 18sima presentazione.
Prova differita: 5 minuti dopo la fine dell'ultima prova viene
richiesta la lista, senza previa ripresentazione. L'intervallo viene occupato da attività interferente non verbale
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Parole stimolo: ACQUA, LIBRO, CARNE, STRADA, VERDE, LETTO, FOGLIO, LINGUA, NEVE, PAURA. Punteggio:
a) Totale delle rievocazioni MLT (parole rievocate senza presentazione) nelle prime 18 prove*
b) Totale rievocazioni non casuali MLT (parole rievocate in tutte le prove successive, esclusa quella differita) nelle prime 18 prove*
c) Totale rievocazioni differite *Qualora il soggetto raggiunga il criterio, le prove non effettuate successive all'ultima vengono considerate risolte in modo ottimale (cioé per ciascuna prova successiva all'ultima si considera un punteggio = 10).
ProveperlaMLTverbale–Testdelle15parolediRey
• Testdelle15parolediRey• Istruzioni:“ora le leggerò una lista diparole, quando avrò finito lei dovràripetermi tu>e leparolecheriusciràaricordare”
• L’esaminatoreleggeunaparolaogni2secondi, poi chiede al paziente diripetereilmaggiornumeropossibilediparoleappenaudite.
• Si ripete la lista di parole per 5 volte,poi dopo 15 minu< (nei quali vannoeseguiteprovevisuospaziali)sichiedeal paziente di rievocare le parole chericorda.
Versioni: Rievocazioni immediate Differita
Primaria Parallela 1 2 3 4 5 Dopo 15’ 1 Tenda Camino 2 Tamburo Tromba 3 Caffè Pane 4 Cintura Manico 5 Sole Letto 6 Giardino Pagina 7 Baffi Moneta 8 Finestra Giornale 9 Fiume Sera
10 Paesano Carota 11 Colore Monte 12 Tacchino Lampada 13 Scuola Albergo 14 Casa Uomo 15 Cappello Vagone
Totale ____/15
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Parole di Rey: punteggi
• Punteggio di Rievocazione Immediata: (somma delle rievocazioni delle prime 5 serie iniziali)
Correzione dei Punteggi:
Pz di 76 anni; 8 anni di scolarità PG: 13 PC: ? PE: ?
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Parole di Rey: punteggi
• Punteggio di Rievocazione Differita: (parole ricordate dopo 15’)
Correzione dei Punteggi:
Pz di 76 anni; 8 anni di scolarità PG: 2 PC: ? PE: ?
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Parole di Rey: punteggi
Punteggio di riconoscimento: Quante parole ha riconosciuto?
Parole corrette: 10 Falsi Riconoscimenti: 0
Giudizio qualitativo?
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ProveperlaMLTverbale–BreveraccontoI
• TestdelBreveracconto(“AnnaPesenC”;Novellietal.,1986).• L’esaminatoreleggeadaltavoceilseguenteracconto,spiegandoalpazientechevannorievoca<quan<piùelemen<èpossibile:
Anna / Pesenti / di Bergamo / che lavora / come donna delle pulizie / in una ditta / di costruzioni / riferì /al maresciallo / dei carabinieri / che la sera / precedente / mentre rincasava / era stata aggredita / e derubata / di 50.000 Lire. / La poveretta / aveva
quattro / bambini / piccoli / che non mangiavano / da due / giorni / e doveva pagare / l’affitto /. I militari / commossi /
fecero una colletta /.
• Ilpunteggioèin28esimiedèricavatodallamediadelnumerodielemen<correXamenterievoca<subitodopolaprimapresentazione.
• Dopo10minu<nuovapresentazionedelracconto.
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ProveperlaMLTverbale–BreveraccontoII
• TestdelBreveracconto(“6dicembre”;SpinnlereTognoni,1987).• L’esaminatoreleggeadaltavoceilseguenteracconto,spiegandoalpazientechevannorievoca<quan<piùelemen<èpossibile:
“Sei / dicembre / La scorsa settimana / un fiume straripò / in una piccola / città / situata / a 20 Km / da Torino /. L’acqua /
invase / le strade / e le case /. Quattordici / persone / annegarono / e seicento / si ammalarono / a causa dell’umidità / e del freddo /. Nel tentativo di salvare / un ragazzo / un uomo /
si ferì / le mani /.”
• Ilpunteggioèin16esimiedèricavatodallasommadeipunteggiaXribui<aglielemen<correXamenterievoca<subitodopolaprimapresentazione,e20minu<dopolasecondapresentazionedelracconto.
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ProveperlaMLTverbale–BreveraccontoII
• TestdelBreveracconto(“6dicembre”;SpinnlereTognoni,1987).
"Straripamento" 3 punti
"Piccola città" e/o "Vicino a Torino" 0.3 punti
"La scorsa settimana" e/o "6 dicembre" 0.3 punti
"Morti" 2 punti
"Numero morti" (da 9 a 19) 0.2 punti
"Ammalati" 1 punto
"Numero ammalati" (da 500 a 700) 0.1 punti
"Tentativo di salvataggio" 1 punto
"Ferimento" e/o "ragazzo" 0.1 punti
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ProveperlaMLTverbale–Apprendimentodicoppiediparole
• Apprendimentodicoppiediparole(DeRenzi,1977).• Istruzioni:“Oraleleggerò10coppiediparole,poilediròilprimomembrodellacoppiaeleidovràricordarsiilsecondo:adesempioselacoppiaè“canega>o”,iodirò“cane”eleidovràricordarsichelaparolaassociataè“ga>o”;tu>avianontu>elecoppiepresentanoun’associazionecosìovvia”.
• L’esaminatorelegge10coppiediparolenell’ordinefissato,alritmodiunacoppiadiparoleogniduesecondiconl’intervallodiunsecondotraognicoppia.
• L’esaminatoreleggeilprimomembrodellacoppia,mentreilpazientedeverispondereconilsecondomembrodellacoppia;laproceduravieneripetuta3volte,variandol’ordinedellecoppie.
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ProveperlaMLTverbale–Apprendimentodicoppiediparole
• Apprendimentodicoppiediparole(DeRenzi,1977).• Percinquecoppieleassociazionisono“facili”(adesempio:meseanno)epercinquecoppiesono”difficili”(adesempioarconome).SiassegnaunpuntoseilsoggeXorispondecorreXamentenelcasodicoppie“difficili”;siassegnamezzopuntoperognirispostaesaXanelcasodicoppie“facili”.Ilpunteggiovada0a22,5(prestazioneperfeXa).
• Lamediadeipunteggigrezzivada14,56(d.s.3,78)nellafasciadietà2029annia10,16(d.s.2,86)aldisopradei70anni
FRUTTA–UVA SCUSA–FEDEMESE–ANNO PONTE–VINOALTO–BASSO BACIO–MURONORD–SUD PESCE–MAREARCO–NOME LOTTA–DITO
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ProveperlaMLTspaziale–FiguradiRey
¨ RievocazionedifferitadellaFiguracomplessadiRey(Rey,1959;Caffarraetal.,2002;Carlesimoetal.,2002)¤ Ilpazientedeveprimacopiareepoi,dopo15minu<,riprodurreamemorialaseguentefigura:
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ProveperlaMLTspaziale–FiguradiRey
¨ RievocazionedellaFiguracomplessadiRey(Rey,1959;Caffarraetal.,2002;Carlesimoetal.,2002)¤ Perilcalcolodelpunteggio,lafiguravienescompostain18elemen<:
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2punF:correXaebenposizionata;1punto:correXaemalposizionata;1punto:deformataoincompletamabenposizionata;1/2punto:deformataoincompletaemalposizionata;0punF:irriconoscibileoassente.
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ProveperlaMLTspaziale–FiguradiRey1
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2punF:correXaebenposizionata;1punto:correXaemalposizionata;1punto:deformataoincompletamabenposizionata;1/2punto:deformataoincompletaemalposizionata;0punF:irriconoscibileoassente.
Copia:punteggio31 Rievocazione:punteggio??
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BaXerieglobaliWechslerMemoryScale(Wechsler,1945)
1.Informazione:domandeautobiograficheediaXualità2.Orientamentospaziotemporale3.ControlloMentale:trecompi<atempo:contaredalnumero20alnumero1,ripetereleleXeredell'alfabeto,contareditreintre.
4.MemoriaLogica:ripe<zioneimmediatadiduebrevistorie.5.RipeFzionedicifre:digitspaninavan<eall’indietro.6.Riproduzionevisiva:riproduzioneimmediata,amemoria,didisegnigeometrici.
7.Associazioni:apprendimentodicoppiediparole.
• PossibilitàdioXenereunquozientedimemoria(Q.M.)confrontabileconilQ.I.
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• 11subtest• Compi<ecologici(es.trovareunoggeXonascostoall’iniziodellaprova),oppurememorizzazionediinformazioniu<liaduncomportamentoquo<dianoadeguato(es.unpar<colarepercorso).
• 4formeparallele• Taraturaitaliana:Brazzelli,DellaSala,Laiacona(1993)
231soggek,età1887anni,scolarità117anni.
BaXerieglobaliTestdiMemoriaComportamentalediRivermead(Wilsonetal.,1990)
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Batteria Rivermead
Ø Apprendimento di 1 nome e cognome
Ø Ricordare 10 figure (denominate)
Ø Rievocazione immediata e differita di 1 breve racconto
Ø Apprendimento di volti
Ø Apprendimento di 1 breve percorso
Ø 2 prove di memoria prospettica
Ø Orientamento
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CUT-OFF DEL PUNTEGGIO DI SCREENING
0-2 sospetto deficit molto grave3-5 sospetto deficit grave6-8 sospetto deficit lieve9-12 normale
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Valutazione della memoria al letto del malato Anterograda verbale
Ø Presentare nome e indirizzo nuovi Ø Rievocazione della conversazione precedente, giornata in
ospedale Ø Test formali: rievocazione di una lista di parole
Anterograda non verbale Ø Apprendimento di un percorso Ø Ricordi di volti Ø Test formali: figure di Rey, test delle facce ricorrenti
Retrograda Ø Eventi famosi
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Le scale di valutazione più utilizzate:
• Galveston Orientation and Amnesia test (GOAT di Levin e coll., 1979);
• Westmead PTA scale (WPTAS di Shores e coll., 1986); • Oxford procedure (Fortuny e coll., 1980)
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Valutazione dell’ APT
Una scala completa, valida e attendibile, per la valutazione del periodo di APT dovrebbe indagare l’insieme di queste funzioni:
a) Orientamento personale, temporale e spaziale;
b) Memoria Retrograda e Anterograda;
c) Funzioni attentive di base;
d) Working Memory;
e) Velocità di elaborazione ed organizzazione dell’informazione.
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IN PARTICOLARE
rispetto alla memoria anterograda andrebbero utilizzati dei test che rendano la partecipazione del paziente più motivata e coinvolgente, attraverso una richiesta di apprendimento di informazioni, compiti e, in generale, contenuti che abbiano una valenza ecologica e motivante per il soggetto esaminato.
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Disorientamento topografico
Amnesia topografica Perdita delle rappresentazioni spaziali relative alle relazioni tra gli oggetti e rispetto al corpo
Il paziente:
Ø non è in grado di effettuare percorsi familiari Ø non riesce ad apprendere nuovi percorsi Ø non utilizza correttamente una mappa per localizzare
luoghi e orientarsi nell’ambiente
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Disorientamento topografico
Amnesia topografica L'amnesia topografica è frequentemente associata a lesioni nel territorio dell'arteria cerebrale posteriore destra, che vascolarizza la parte mesiale dei lobi occipitale e temporale (Vallar 2007). Lesioni alla corteccia ippocampale e paraippocampale, sono associate ad amnesia topografica pura e disorientamento anterogrado (Habib & Sirigu 1997).
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Disorientamento topografico
Agnosia topografica Perdita della capacità di identificare oggetti ambientali, come gli edifici Episodi di agnosia topografica si possono manifestare nella malattia di Alzheimer
Il paziente: Ø riesce a riferire il percorso da effettuare Ø non riconosce edifici specifici e luoghi utili per orientarsi nel
percorso
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Disorientamento topografico
Agnosia topografica L'agnosia topografica è una condizione frequentemente associata a prosopoagnosia ( Ainard e coll. 1981 ). Anche in questo deficit le lesioni interessano la parte mesiale della regione occipito- temporale, in particolare i giri linguale e fusiforme ( Pallis 1955).
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Disorientamento topografico
Paramnesia reduplicativa per i luoghi Il paziente:
Ø sostiene di trovarsi in un luogo che è il duplicato di quello originale
Ø fornisce spiegazioni confabulatorie Ø La paramnesia reduplicativa può manifestarsi nella
malattia di Alzheimer
Sede lesionale: lesioni bilaterali o destre che includono i lobi frontali
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Valutazione del disorientamento topografico
Test utili: Ø localizzazione di stimoli visivi Ø percezione dell’orientamento spaziale degli oggetti Ø percezione della profondità Ø esplorazione visuo-spaziale
Ø cancellazione di stimoli-bersaglio Ø bisezione di linee Ø lettura
Ø disegno (copia o memoria) Ø orientamento «esogeno» ed «endogeno» dell’attenzione visuo-spaziale
Ø Test ecologici Ø Test di rotazione mentale Ø CMT
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