Documentazione classi 2.0 scuole secondarie di primo grado
Il wikiLe visite nelle scuoleLe osservazioni fatte e le prime riflessioni raccolte
LE VISITE NELLE SCUOLE
COME SI SVOLGONO GLI INCONTRI NELLE SCUOLE
Durata visita in classe:1 ora in una situazione di apprendimento ordinaria. Noi interveniamo solo come osservatori secondo dei protocolli relativi alla documentazione e al processo in atto. Alla visita segue 1 ora di colloquio con un docente o più che partecipano al progetto: durante l'incontro si cercherà di fare emergere riflessioni riguardanti: focus di documentazione e strumenti da utilizzare, aspetti del progetto da sviluppare.
Primi elementi emersi dalle osservazioni di ambienti integrati di apprendimentoPunti di forza- cambiamenti che si possono meglio documentare come processi in attivazione
Punti di debolezza-difficoltà di organizzazione e di realizzazione progettuale a diversi livelli
Primi cambiamenti all'interno dell'organizzazione scolastica Primi cambiamenti in relazione alle metodologie/tecniche/strategie didattiche adottate Atteggiamento dei docenti e loro collaborazione all'interno del CdC Maggiore attenzione agli stili d'apprendimento e ai percorsi individualizzati Rapporto tra tecnologia ed apprendimento
Setting/tecnologieCollegialità La realizzazione di una reale pratica progettuale Reali cambiamenti all'interno metodologie/tecniche/strategie didattiche adottate Rapporto tra tecnologia ed apprendimento L'aspetto della valutazione
Consulenza e supporto, alle scuole che
lo richiedono, attraverso l’offerta di
approfondimenti da parte di esperti e
giornate di studio.
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
• composizione del consiglio di classe finalizzato al progetto
• flessibilità organizzativa e didattica
• tempo da dedicare alla progettualità
• collegialità
• titolarità/continuità dei docenti
• coinvolgimento del dirigente
la flessibilità organizzativa riguarda le possibilità di modificare le condizioni generali e formali (di tempo, di spazio, di strumenti, di risorse, gestionali, ecc.) che rendono possibile l’attività di insegnamento e apprendimento;
la flessibilità didattica si riferisce alla possibilità di modificare i contenuti stessi dell’attività educativa e didattica, ossia i percorsi di insegnamento-apprendimento in funzione dei diversi bisogni formativi dei singoli e dei gruppi di apprendimento.
TIPI DI FLESSIBILITA’ORGANIZZATIVA
COSTANTI VARIABILI
Flessibilità spazi Spazio classe ClasseLaboratoriSpazi di rotazione, ecc.
Flessibilità scansioni temporali OraSettimanaTrimestreDurata annoNumero gg. di lezione
Unita orariePeriodi didattici
Flessibilità gruppi di apprendimento Classe Gruppi di livello, elettivi, di compito, ecc.
Flessibilità gruppi docenti Consigli di classe Team di classe, di progetto, ecc.
Flessibilità orario delle lezioni Unico e stabile Plurimo e modulabile
Flessibilità assegnazione risorse Parametri numerici Parametri numerici e qualitativi
Flessibilità gestione delle risorse umane Per classi e discipline Per gruppi, insegnamenti e attività
TIPI DI FLESSIBILITA’DIDATTICA COSTANTI VARIABILI
Flessibilità ordinamento piani di studio Programma Progettazione curricolare; personalizzazione
Flessibilità insegnamenti Elenco fisso delle discipline
Tipologie di insegnamenti: fondamentali, complementari, facoltativi, opzionali, elettivi, ecc.
Flessibilità quantificazione orario insegnamenti
Quantificazione rigida Quote di flessibilità; tempi minimi e massimi, ecc.
Flessibilità degli approcci didattici Unico per tutti Adattati alle esigenze degli alunni
METODOLOGIE/TECNICHE
– cooperative learning
– problem solving
– didattica laboratoriale
– differenziazione
– personalizzazione
– inclusione
PRATICA VALUTATIVA
Procedure e strumenti di valutazione di:
– conoscenze, abilità, competenze
– atteggiamenti e comportamenti
– adeguatezza delle situazioni di compito
– dei risultati ottenuti dagli studenti
– dei risultati ottenuti nell’insegnamento
– autovalutazione per gli studenti