Coordinate geografiche…
Dove siamo??
DATE LE COORDINATE.. TROVARE IL PUNTO NAVE
Individuare longitudine (asse orizzontale) e latitudine (asse verticale). Riportare i punti individuati sugli assi sulla carta con l’aiuto delle squadrette o del compasso, utilizzando meridiani e paralleli più vicini alla zona del punto nave.
DATO IL PUNTO NAVE, DETERMINARE LE COORDINATE
Con l’aiuto del compasso, e del meridiano e parallelo più vicini al punto, cercare i valori delle coordinate sugli assi laterali di latitudine e longitudine.
Pn
LONGITUDINE LATI
TUD
INE
1) Trova la longitudine e aprire il compasso dal meridiano più vicino.
2) Riporta il punto trovato su un parallelo vicino alla zona del punto.
3) Ripeti lo stesso procedimento per la latitudine.
4) Con l’aiuto di una squadretta (o con il compasso) far intersecare le perpendicolari ai due punti riportati e l’intersezione è il Pn (Punto Nave).
parallelo
merid
iano
Tracciare Una Rotta …
Si ma ..dove andiamo??
Pn 1) Tracciare la rotta dal
punto di partenza e appoggiare la base della prima squadretta nautica sulla stessa.
parallelo
merid
iano
Determinare l’angolo di rotta Rv.
Poggiare la base della squadretta nautica (attenzione la base, e non i cateti dove vi sono riportati i gradi del goniometro) sulla linea che rappresenta la rotta. Con l’aiuto di una seconda squadretta portare lo zero del goniometro della prima squadretta su un meridiano vicino. Leggere il valore della RV dato dall’intersezione di uno dei cateti della prima squadretta con il meridiano stesso.
I
II
2) Con l’aiuto della seconda squadretta, portare la prima, con lo zero, sul meridiano vicino.
3) Leggere il valore sul cateto in corrispondenza dell’intersezione con il meridiano. Vi saranno due valori,
a seconda del verso.
0800 1) Prendere sulla scala delle
latitudini la distanza percorsa in un ora.
1) Dal punto di partenza
riportare i punto stimati ora per ora, con il compasso (aperto con la velocità oraria).
Stimare la navigazione Conoscendo la velocità si può stimare, una volta tracciata la rotta, la posizione dell’imbarcazione nelle ore successive, e l’orario di arrivo. E’ buona norma segnare l’orario di partenza e poi la stima ora per ora della posizione, fino all’arrivo. Questa stima orario ci sarà utile quando faremo più avanti la navigazione costiera. Ricordarsi che 1 Nodo (velocità) = 1 mg /ora e che 1 mg = 1’ di latitudine.
3) Per calcolare il tempo di arrivo dal punto delle 11, misurare con il compasso la distanza mancante, e con la formula:
T (tempo) = S (spazio) / V (velocità)
trovare i minuti mancanti.
Navigazione stimata …
Si ma ..quando arriviamo??
1130
LATI
TUD
INE
0900
1000
1100
RILEVAMENTI 1:
Punto Nave (Pn) con 2 rilevamenti
Pn 08 00
Pt. d
elle
Can
ne
lle
RLv
35
8°
Nell’esempio abbiamo osservato il Faro di capo di Poro per 287°, e punta delle Cannelle per 358°.
Con la squadretta abbiamo quindi individuato i due
rilevamenti veri (RLv), nella stessa maniera in cui tracciamo una rotta, e li abbiamo riportati sulla carta partendo dai due punti cospicui osservati.
Il punto dove si incrociano, è il punto nave all’orario in
cui ho preso i RLv.
Per determinare il punto nave attraverso l’osservazione della costa, occorre una bussola da rilevamento.
Si osservano con la bussola da rilevamento
due punti ben visibili, e distanti tra loro, e si legge il valore riportato sulla bussola.
Si riportano quindi tali valori sulla carta
nautica, partendo dai punti osservati.
Pn 08 00
Pt. d
elle
Can
ne
lle
RLv
35
8°
Il Triangolo dell’Incertezza Il terzo rilevamento difficilmente intersecherà
perfettamente in un punto gli altri due. Si creerà piuttosto un triangolo di incertezza
(per le piccole inevitabili imprecisioni).
Si prenderà come punto nave Pn, un punto al centro del triangolo.
Per diminuire la probabilità di errori, si può prendere un terzo rilevamento, a conferma della posizione individuata dai primi due.
RILEVAMENTI 2:
Punto Nave (PN) con 3 rilevamenti
Rilevamenti Veri & Bussola
I rilevamenti presi con la bussola, sono affetti dai campi magnetici della terra e della barca. Vanno quindi corretti con la nota formula di correzione prima di
essere tracciati sulla carta!!
RLv = RLb + (±d) + (±δ)
Pn 08 00
RLp 058° dx
Tracciare i RLp Per tracciare sulla carta i rilevamenti polari, occorre
trasformarli in veri. Siccome si riferiscono all’angolo con la prora,
l’operazione sarà quella di aggiungere il rilevamento all’angolo di prora, quindi PV:
Anziché usare la bussola da rilevamento, si può utilizzare un ……. e prendere quindi i rilevamenti rispetto alla prora (anziché al nord). Questi si chiamano:
1) Rilevamenti Polari: consideriamo un angolo da 0 a 360° dalla prora (in senso orario);
2) Rilevamenti Semipolari: con angoli da 0 a 180° a dritta (rilevamenti positivi) o a sinistra (negativi).
RLv = Pv ± RLp
RILEVAMENTI 3:
Punto Nave (PN) con rilevamenti polari
Il segno sarà più per il semipolari a dritta (o per i polari) e meno per i rilevamenti semipolari a sinistra della prora.
RLp 013° sn
Sono gli stessi Ril di prima,ora espressi in semipolari.
Pn 08 00
Questo metodo è utile soprattutto quando è ben in vista un solo punto cospicuo.
Si sfrutta la proprietà del triangolo con un angolo
di 90° e gli altri due di 45°, di avere i due cateti lunghi uguali.
Occorre un cronometro/orologio e un
Grafometro.
RILEVAMENTI 4:
Punto Nave (PN) con rilevamenti al 45 e traverso
45° ) 90°
1) Quando si rileva il punto a 45° (Ril. Polare) con il grafometro si avvia il cronometro. 2) Si ferma il cronometro quando si rileva lo
stesso punto a 90°.
3) Conoscendo la velocità, si può calcolare la distanza percorsa tra i due rilevamenti con la nota formula:
S (spazio) = V (velocità) x T (tempo)
4) Il Pn è ad una distanza pari a quella percorsa tra i due rilevamenti sul rilevamento a 90° (l’unico che serve tracciare e sul qualche riportare la distanza S con un compasso).
Pn 08 00
Anche questo metodo è utile quando è ben in vista un solo punto cospicuo, o magari due o tre punti, ma in tempi successivi (un punto alla volta).
Quando si prende il primo rilevamento del primo
punto si prende l’orario preciso. Questo rilevamento, conoscendo la velocità, viene trasportato all’orario del rilevamento successivo.
1) Quando si rileva il primo punto si prende, Rlv ed orario (es. 07:30). 2) Si prende il secondo rilevamento in un tempo successivo (es. 08:00).
3) Conoscendo la velocità, si può calcolare la distanza percorsa tra i due rilevamenti con la nota formula:
S (spazio) = V (velocità) x T (tempo) 4) Si trasla quindi il primo rilevamento dello spazio S, con l’ausilio delle squadre,
lungo la rotta seguita. In pratica è come se lo prendessimo di nuovo alla stessa ora del secondo. Dove si incrociano il secondo e il primo traslato, è il Pn attuale.
RILEVAMENTI 5:
Punto Nave (PN) con rilevamenti in tempi differenti
A
1) Si traccia la Pv e si riporta la Vp (ad es. 6 nodi = 6 mg) tramite il compasso, individuando il segmento A-B.
1) Si traccia da B il vettore corrente B-C, tramite la Dc e
Vc (Vc determina la lunghezza del vettore corrente).
Determinare l’angolo di rotta Rv e la Ve.
Le Correnti
1° Problema della corrente
In questo primo problema, dobbiamo trovare la Rotta vera Rv (quindi il percorso effettivo rispetto al fondo del mare) e la velocità effettiva Ve in presenza di una corrente nota (quindi con direzione della corrente Dc e velocità della stessa Vc note) e con note anche la prora vera Pv ( ovvero la direzione della prua rispetto al Nord vero) e la velocità propria Vp (cioè quella data dal solcometro che misura la velocità rispetto all’acque).
Dobbiamo costruire il parallelogramma delle forze sulla carta.
B
C
3) Si traccia infine il vettore A-C che rappresenta la RV e la cui lunghezza è la Ve.
In pratica ci indica il vero
percorso dell’imbarcazione soggetta alla corrente Dc-Vc.
A
1) Si traccia la Rv che dobbiamo seguire partendo dal punto A.
1) Si traccia il vettore corrente A-C,
tramite la Dc e Vc (Vc ne determina la lunghezza).
Data la rotta Rv, trovare la Pv.
Le Correnti
2° Problema della corrente
Nel secondo problema dobbiamo trovare la Rotta vera Pv e la velocità effettiva Ve in presenza di una corrente conosciuta (quindi con direzione della corrente Dc e velocità della stessa Vc note) e per seguire una rotta prefissata Rv ( ovvero per raggiungere una destinazione desiderata), con una velocità propria Vp.
Ancora dobbiamo costruire il parallelogramma delle forze sulla carta.
B
C 3) Ora con il compasso aperto con
Vp (quindi con numero di primi di Lat pari ai nodi della Vp), si punta in C e si interseca la RV (segmento A-B) in D.
La Pv è la prua da tenere per contrastare la corrente e seguire la rotta desiderata.
D
NOTA!!! A differenza del 1° problema, ora il vettore corrente lo applichiamo
in A!!.
A
1) Si traccia la Rv che dobbiamo seguire; vettore A-B lungo Ve.
1) Si traccia il vettore corrente A-C, tramite la
Dc e Vc (Vc ne determina la lunghezza).
Trovare Pv e Vp per arrivare in un tempo determinato.
Le Correnti
3° Problema della corrente
Nel terzo problema sono noti Rv, Ve, Dc e Vc; vanno ricavati Pv e Vp. E’ il caso in cui si vuole percorrere la rotta A-B lunga ad esempio 10 mg in un ora, quindi con Ve = 10. Si conosce la corrente e quindi si chiede di determinare la Pv e Vp per contrastarla.
Di nuovo il parallelogramma delle forze sulla carta.
B
C 3) Si unisce C e B ed il vettore risultante è la Pv da tenere per contrastare la corrente.
3) La lunghezza di questo
vettore è la Vp, cioè la velocità che la barca deve tenere per arrivare in B all’orario desiderato (per avere velocità effettiva Ve).