11° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Elementi di Pianificazione Industriale di un progetto di sviluppo SW
Marco Daccò, Resp. Pianificazione Tecnica , Telecom Italia Information Technology
21° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Sfide alla base della misura, pianificazione e controllo di
un progetto Software
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• Specificità/unicità delle funzionalità richieste
• Requisiti espliciti vs requisiti impliciti
• Differenze nello stack/framework tecnologico utilizzato
• Modello di sviluppo adottato
• Modello di sourcing
• Diversi Livelli qualità del Software (es. mission critical)
• Livelli copertura Requisiti non funzionali (es. sicurezza, portabilità)
Sono tutte forze che tendono a far divergere il progetto da modelli standard/ripetibili verso ad hoc solution (tailored)
31° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Quali modelli di pianificazione e
controllo utilizzare ?
Metriche volumetriche (tecniche)
• source lines of code o linee di codice sorgente• complessità ciclomatica• punti funzione (es. IFPUG, COSMIC, FFP)• numero di linee richieste dal cliente.• numero di classi e interfacce
Metriche volumetriche (business)
• Cost per subscriber (es. ambito CRM, consumer)• Cost per bill (billing) • Cost per fulfillment di un ordine
Metriche «turk Key» basati su benchmark di settore
Metriche Time & Material
Others….
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41° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Esperienza Telecom Italia
Non esiste una unica ricetta proprio in ragione delle singole specificità di una iniziativa progettuale
La soluzione scelta da Telecom è quella di combinare elementi tipici della produzione industriale con elementi specifici della singola iniziativa
Nelle chart successive vedremo alcuni passaggi chiave per la definizione di un modello di controllo progettuale
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51° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Il contesto IT nel gruppo Telecom Italia
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PerimetroTelecom Italia Information Technology
TOP 5 a livello italiano per quanto riguarda la dimensione degli investimenti in progetti di evoluzione piattaforme ICT
Oltre 70 iniziative progettuali per anno che insistono su uno dei piu grandi sistemi informativi italiani
Cantiere Edilizio
A
Air control panel
B
61° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Step Zero: focus e analisi profonda sul proprio ciclo
industriale e modello organizzativo adottato
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SDLC
Waterfall Agile
sprint V model
Accontability dei vari task
Deliverable di scambio
Leve operative
Sistema informativo interno
Financial Accounting
Management Accounting
71° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Step 1: Operare la scelta delle metriche in modalità
best of breedMetriche
Volumetriche
Function Points
DEVELOPMENT
Benchmark di mercato
Rapporti trafasi del ciclo di
vita
Ad Hoc KPINumero Use Cases
Change RequestNumero Issue
Defect/FPgguu/FP
Issue type/SDLCTime based
Quality based
81° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Alcuni Esempi in ambito Telecom Italia
Function Points(FFP by Gartner)
Utilizzati per determinare la dimensione della componente di sviluppo SW
Benchmark di mercato
Business Use Case(UML Flow)
Utilizzati per determinare la dimensione della componente di gestione requisiti
Utilizzati per determinare componenti ancillari del SDLC (es. PMO, architetture,quality assurance , etc.) in rapporto alla componente di sviluppo
KPI processspecific
Numerosità di Issue che riguardano «requisiti utente» clusterizzate secondo timeline di progetto
NB:Ci sono anche
Configuration
pointsNB: definire in
modo univoco
tassonomie «no
Size»
Internal
benchmark
91° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Step 2: Leva su modelli Activity Based Costing (ABC)
Pur utilizzando un modello di metriche industriali non si può escludere mai la dimensione Economica in un modello di pianificazione e controllo.
Il modo migliore per garantire corretto allineamento della dimensione economica alla dimensione industriale (specialmente in contesti ad elevato grado di variabilità della domanda informatica e con centri di costo che operano su diversi progetti simultaneamente) è quello di basarsi su modelli di pianificazione ABC (e non su modelli basati su centri di costo «ab initio» )
E di «trasformare gli economics di progetto» da: MONETA a MONETA DI SCOPO
Moneta Moneta di scopo
CONTESTUALIZZATO
PUO ESSERE SPESO SOLO SU SPECIFICI ESERCIZI
EXPIRE DATE
101° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Step 3: Imparare dai propri errori e
disporre di una propria knoledge
baseIl benchmark migliore è quello con se stessi.
Nelle metriche di produzione è quindi fondamentale :
• Disporre di Modelli retroazionati : es. se utilizzi FP devi mettere in conto un budget di quality assurance per verifiche a consuntivo in campo (fatto da parte terza)
• Essere disposti ad allocare effort per definire i razionali dalla base di worst e best case
• Implementare e mantenere una Knowledge Base interna alla azienda
111° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Step 4: Attenzione al modello di comunicazione e alla modalità produzione e consumo dei dati
Lo scopo di un modello di pianificazione e controllo non ha solo il fine di misurare una prestazione ma deve anche essere Utilizzato per costruire l’ identità aziendale del progetto/iniziativaE allineare i comportamenti futuri (leva management accounting e non solo finantial accounting)
Caratteristiche chiave per raggiungere questo obiettivo sono:
• Modelli paperless e social (es. utilizzo di frame di collaboration per la gestione di tutti i dati di governo del progetto)
• Disaccoppiamento tra produttore e consumatore del dato
On line dashboard
Gantt On line
Communication enforcement
Always on Info
121° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Step 4: esperienza TI tracking
Oltre 100
Utenti univoci
al giorno
5.000Call to actionGestite in un anno
Miglioramento
del delivery rate di oltre 30%
10.000Friendly
remainders
time to respond
meno 24%
131° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Grazie per l’ attenzione
Marco Daccò
Head of IT Program Planning