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LE QUESTIONI DA AFFRONTARE SONO MOLTEPLICI: DAI COSTI DI SICUREZZA ALLO STANZIAMENTO DEI 400 MILIONI DI EURO. E INTANTO SI DISCUTE SUL PROTOCOLLO TRASPORTI DELLA CONVENZIONE DELLE ALPI LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI Mensile · n.153 Ottobre 2012 IVECO E FORD Truck e Van of the Year 2013 SOSTA SICURA Al via la costruzione di cinque nuove aree DCOOS6423 S/CONV/144/2012 Le associazioni chiedono un confronto con il Governo FERROBONUS Tutto pronto per il pagamento
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TIR 153_2012_10

Mar 09, 2016

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Rivista Tir

Numero 153, Ottobre 2012 della rivista ufficiale dell'Albo degli Autotrasportatori (MIT)
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LE QUESTIONI DA AFFRONTARE SONO MOLTEPLICI:DAI COSTI DI SICUREZZA ALLO STANZIAMENTO DEI 400 MILIONI DI EURO.

E INTANTO SI DISCUTE SUL PROTOCOLLO TRASPORTIDELLA CONVENZIONE DELLE ALPI

LA RIVISTADELL’AUTOTRASPORTOPERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALEDEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

Mensile · n.153 Ottobre 2012

IVECO E FORD

Truck e Vanof the Year 2013

SOSTA SICURA

Al via la costruzione

di cinque nuove aree

DCOOS6423S/CONV/144/2012

Le associazioni chiedonoun confronto con il Governo

FERROBONUS

Tutto prontoper il pagamento

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uesto mese sarà decisivo per lapartita che da tempo si gioca sui

costi minimi di sicurezza. Cosasuccederà il 25 ottobre, quando il

Tar sarà chiamato a pronunciarsisulla vicenda, è difficile

prevederlo, ma è certo che questadecisione (se verrà presa una

decisione) influirà in modorilevante sugli equilibri futuri

del settore.Lo hanno ribadito le associazioni di categoria, chiedendo alGoverno un incontro urgente per affrontare anche le altre

questioni aperte: dal Protocollo Trasporti della Convenzionedelle Alpi ai fondi stanziati per il settore, al costo del gasolio,

che sta alimentando un dibattito sia interno sia esterno.Un incontro convocato per il 10 ottobre.

Intanto nel Paese si torna a parlare (per fortuna) diintermodalità ferroviaria, grazie ad un “patto” siglato tra

ministero dell’Ambiente e Ferrovie dello Stato, accordo chearriva dopo un lungo periodo di abbandono del comparto

merci da parte di queste ultime. Tra l’altro il rilanciodell’intermodalità ferroviaria, così come di quella marittima,potrebbe essere spinto dall’applicazione puntuale dei costiminimi di sicurezza e dai controlli, che dovrebbero evitarefenomeni di concorrenza sleale e vorticosi abbassamenti

dei prezzi sulla strada.Di questo e molto altro parleremo su questo numero di Tir:

ci occuperemo di Ferrobonus ed Ecobonus, di controlli sustrada, di aree di sosta dedicate al settore, di Registro

Elettronico Nazionale. Parleremo di Hannover e delle novitàtecniche che arrivano dalla più importante fiera europea delsettore, ma anche dei rischi legati alla cattiva alimentazione,

con uno dei nutrizionisti più noti in Italia.Ma, su tutto, vi segnalo l’intervista ad Alex Zanardi, un uomoche ha fatto della caparbietà, della ostinazione, e della voglia

di superare gli ostacoli uno stile di vita. Proprio come dovrebbefare l’autotrasporto.

Massimo De Donato

TIR153-2012 3

La rivista dell’autotrasportoPeriodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale

degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi

ANNO XII N° 153 - Ottobre 2012

COMITATO SCIENTIFICOPRESIDENTE

Bruno AmorosoVICEPRESIDENTI

Gabriella Gamba, Francesco Del BocaCOMPONENTI

Marco Cattabiani, Daniele Caffi, Stefania Cippitelli,Giuseppina Della Pepa, Silvio Faggi, Carolina Galasso,Maurizio Longo, Alessandro Massarelli, Paolo Melfa,

Olga Eugenia Pegoraro, Isabella Pini Ferrari,Roberto Sgalla, Enzo Solaro, Mario Troisi

REALIZZAZIONEArti Grafiche Boccia Spa

Via Tiberio Claudio Felice 7 - 84131 SalernoDIREZIONE-REDAZIONE

Via Tevere 44 - 00198 ROMATel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax)

DIRETTORE RESPONSABILEMassimo De Donato

[email protected]

CAPO REDATTORELucia [email protected]

REDATTOREAndrea [email protected]

GRAFICAGiuliana Caniglia

SEGRETERIAAdele [email protected]

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMEROAngelo Ciaravolo, Marina Ciaravolo, Andrea Giuli,

Angela Iantosca, Michele Latorre,Ferdinando Tagliabue, Marco Tempestini

CHIUSO IN REDAZIONE IL 04.10.2012

CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITAEditoriale C&C srl

via Molise 3 - 20085 Locate Triulzi (MI)tel 02 9048111 - fax 02 90481120

[email protected]

Paolo Cafieri - Pr Marketing & Advertising [email protected]

Caterina Tropea - Pr Marketing & Advertising [email protected]

Alessia Baietta - Pr Marketing & Advertising [email protected]

STAMPAArti Grafiche Boccia Spa - Salerno

EDITOREComitato Centrale per l’Albo Nazionale

degli Autotrasportatori di Cose per Conto di TerziRegistrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98

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LE QUESTIONI DA AFFRONTARE SONO MOLTEPLICI:DAI COSTI DI SICUREZZA ALLO STANZIAMENTO DEI 400 MILIONI DI EURO.

E INTANTO SI DISCUTE SUL PROTOCOLLO TRASPORTIDELLA CONVENZIONE DELLE ALPI

LA RIVISTADELL’AUTOTRASPORTOPERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALEDEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

Mensile · n.153 Ottobre 2012

IVECO E FORD

Truck e Vanof the Year 2013

SOSTA SICURA

Al via la costruzione

di cinque nuove aree

DCOOS6423S/CONV/144/2012

Le associazioni chiedonoun confronto con il Governo

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TIR153-2012 5

Le associazioni chiedono un confronto con il Governo 12Le questioni da affrontare sono molteplici: dai costi di sicurezza allo stanziamentodei 400 milioni di euro. E alla Camera è in esame il Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpidi Lucia Angeloni

Ferrobonus: partono le procedure per il pagamento 16In base agli ultimi dati presentati dalla Rete Autostrade Mediterranee l’incentivoè risultato pari a circa 1,078 euro per treno-kmdi Giovanni Caruso e Francesca Cesarale

Sosta sicura: al via la realizzazione di cinque nuove aree 18Attualmente sono 21 le aree di parcheggio, specifiche per il settore, cofinanziate dall’Albodegli Autotrasportatori: 11 nel Nord Italia, 9 nel Centro e una in Sicilia. Presto un nuovo bandodi Andrea Pegoraro

Verifiche e controlli congiunti: strategia vincente 20Negli ultimi mesi, grazie ad uno sforzo sia in termini di uomini sia di mezzi,si è arrivati a programmare otto operazioni mensili coordinate dagli uffici centralidi Paolo Sangiorgio

Camionisti: allarme calorie in cabina 24Secondo un sondaggio la maggior parte degli autotrasportatori è in sovrappeso.Una condizione che grava su salute e sicurezza. Intervista con il prof. Giorgio Calabresedi Marina Ciaravolo

Il salone dell’Euro6 28A fine settembre Hannover ha ospitato l’edizione 2012 di IAA: in mostra il megliodell’offerta internazionale di veicoli industriali e commerciali, rimorchi, semirimorchi,ma anche logistica e servizi finanziaridi Ferdinando Tagliabue

Sommarion. 153 - Ottobre 2012

Editoriale 3Albo 6Amministrazione 8Scadenze e divieti 9Europa 10

Notizie 32

Fisco 34

Normative 36

Costi di esercizio 40

In viaggio con 42

Rubriche

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Il vice presidente delComitato Centrale dell’Alboin rappresentanzadelle associazionidi categoria,Francesco Del Boca

itorna a metà ottobre “Ri-mettiamo in moto l’Italia”, la

campagna istituzionale pro-mossa dall’Albo degli Autotra-sportatori con il patrocinio delministero delle Infrastrutture edei Trasporti e della presidenzadel Consiglio dei Ministri. Il si-gnificato dello slogan è chiaro:questo settore vuole essere pro-tagonista della ripresa econo-mica italiana con le sue oltre100mila imprese.

Lo spot è un invito che ilmondo dell’autotrasporto rivol-ge ai cittadini italiani, consape-vole che l’attuale crisi possa es-sere superata grazie all’impegnodi tutti. Il settore ha l’intenzionedi fare la propria parte, di esse-re protagonista lanciando unmessaggio di speranza al Paese.

“Rimettiamo in moto l’Ita-lia”, in onda su tutte le reti te-levisive, ricorda che ogni giornole aziende di autotrasporto la-

vorano per portare a casa degliitaliani tutto ciò di cui hanno bi-sogno, con il costo del traspor-to che è legato alla qualità del-la vita di tutti i cittadini, comeemerso anche da recenti in-chieste promosse da commer-cianti e consumatori.

In sostanza, si vuole dareun’immagine diversa dell’auto-trasporto, troppo spesso di-menticato o giudicato in modonegativo. A tal proposito ci si ri-corda di quanto pesa sul Pil, diquante merci sposta, solo inoccasione di qualche fermo.

È quando il settore decide disospendere la sua attività chetutti ci accorgiamo di quanto siaimportante nella vita quotidianadel Paese e di quanto l’economiane possa subire i contraccolpi.

L’autotrasporto ha dunque la

volontà di dare un esempio po-sitivo nello svolgimento dell’at-tività lavorativa per far conosceree apprezzare il suo ruolo.

La prima parte della campa-gna, andata in onda alla fine digiugno 2012, ha riscosso ungrande successo ed è stataun’occasione di dibattito tra isoggetti istituzionali, dalla poli-tica alle associazioni di catego-ria, dalle aziende agli stessi cit-tadini.

Le rubriche nella Rai“Rimettiamo in moto l’Italia”

non è l’unico strumento di co-municazione utilizzato dall’Albo

degli Autotrasportatori. Ci sonoalcuni spazi sulla Rai che punta-no allo sviluppo del settore gra-zie alla collaborazione tra l’Azien-da radiotelevisiva di Stato e il Co-mitato Centrale dell’Albo.

Un esempio è “Sulla buonastrada”, la rubrica inserita nelprogramma “Citofonare Cuc-carini” in onda su Radio1. LorellaCuccarini darà spazio alle do-mande degli autotrasportatori, iquali avranno un’immediata ri-sposta grazie ad un esperto co-noscitore di questo mondo. Sitratta di un “contenitore” riccodi informazioni utili all’attivitàprofessionale degli autotraspor-tatori e di esperienze umane.

La rubrica dura tre minuti edè inserita nella fascia dalle 18:33alle 18:36, esattamente dopo leanticipazioni del Gr1 e dello

spazio dell’Onda Verde, una col-locazione strategica per il pub-blico di riferimento.

A metà settembre è poi rico-minciata la stagione di Easy Dri-ver, la storica trasmissione di RaiUno dedicata ai motori, que-st’anno ritornata nella colloca-zione del sabato alle 14. All’in-terno del programma è presen-te una rubrica sui veicoli pesan-ti, che ha l’obiettivo di dare vocealle esigenze del settore ma an-che raccontarne gli aspetti inmodo semplice e puntuale, re-stituendo agli spettatori un ri-tratto dell’autotrasportatore liberoda pregiudizi e stereotipi.

Il significato dello slogan è chiaro: questo settorevuole essere protagonista della ripresa economica italianacon le sue oltre 100mila imprese

Riparte la campagna“Rimettiamoin moto l’Italia”

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“Dare un’immagine diversadell’autotrasporto, troppo

spesso dimenticato ogiudicato in modo negativo”

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l Comitato Centrale del-l’Albo degli Autotraspor-

tatori ha destinato una som-ma di circa 98 milioni di euroal pagamento della riduzionedei pedaggi autostradali del2010, determinati sulla basedei fondi attualmente dispo-nibili, per i viaggi effettuatidalle imprese cha hanno ma-turato il diritto al rimborso.L’importo è stato trasferitoalla società Autostrade perl’Italia, che erogherà la ridu-zione in proporzione alle per-centuali assegnate per sca-glioni di fatturato.

Già nel mese di giugno,inoltre, era stato trasferito adAutostrade il saldo delle ri-duzioni relative ai pedaggidel 2009, per una cifra paria 74.037.217 euro.

La preparazione delle listedelle imprese aventi dirittoagli sconti ha richiesto diversimesi, anche in considerazio-ne dell’esigenza e di elimi-nare le anomalie emerse daicontrolli incrociati con Auto-strade sulle domande perve-nute. Tutto ciò ha richiesto larielaborazione dei calcoli ne-cessari per la definizione del-le riduzioni ammesse.

Un’applicazioneda potenziare

Le attività effettuate suipedaggi 2011 hanno messoin evidenza la necessità dinon rinviare ulteriormente ilprocesso di potenziamentodella procedura con l’acqui-sizione di nuovi servizi (quel-li in uso risalgono al 2006) edi adeguamento del softwa-re al fine di rendere coeren-te, e quindi più efficiente, ilsistema informatico relativo

alla riduzione dei pedaggiautostradali nonché dellequote di iscrizione all’Albodegli Autotrasportatori.

Infatti dall’entrata in eser-cizio dei pedaggi in via tele-matica (2006) si sono susse-guite man mano una serie dimodifiche, che hanno im-pattato direttamente sullespecifiche in base alle qualil’applicazione stessa era sta-ta originariamente progetta-ta (tracciati dei codici di fat-turazione di Autostrade, at-tribuzione alle imprese dei co-dici supporti, ecc).

A titolo esemplificativo sispecifica, ad esempio, che ledeviazioni obbligatorie, pre-senti fino al 2008, sono sta-te eliminate negli ultimi anni,la tecnologia sulla quale èstata realizzata l’applicazioneha subito un’evoluzione no-tevole, specifiche funzionidell’applicazione realizzateper la gestione delle infor-mazioni contenute in alcuniprospetti sono state elimina-te nel corso del tempo el’hardware su cui è in eserci-zio l’applicazione è ormai in-sufficiente a sopportare i ca-richi di lavoro.

Per questo si è già provve-

duto a modificare il softwareche gestisce le domande deipedaggi (nuove procedure dicaricamento dei dati sul database centralizzato, imple-mentazioni di nuovi controlli,ecc), mentre si sta lavorando,come anzidetto, ad una nuo-va progettazione dell’applica-zione e ad un potenziamentodell’hardware.

Il vice presidentedel Comitato Centrale

dell’Albo in rappresentanzadel ministero

delle Infrastrutturee dei Trasporti,

Gabriella Gamba

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I

L’importo è stato girato dal Comitato Centrale dell’Albo allasocietà Autostrade per l’Italia, che erogherà l’acconto sugli sconti

in proporzione alle percentuali assegnate per scaglioni di fatturato

Pedaggi: stanziatioltre 98 milioni di

euro di riduzioni

Percentuali per scaglioni di fatturatoper il pagamento dell’acconto sugli sconti 2010,pari a circa 98 milioni di euro

2,2558 da 51.646 a 206.583 euro3,3862 da 206.583 a 516.457 euro4,5167 da 516.457 a 1.032.914 euro5,4120 da 1.032.914 a 2.582.284 euro6,7725 Oltre 2.582.284 euro

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l Governo continua a segui-re con molta attenzione la vi-

cenda Ecobonus, ovvero la ri-chiesta presso la Commissioneeuropea di autorizzare la pro-roga per gli anni 2010 e 2011degli incentivi agli autotraspor-tatori per l’utilizzo delle vie delmare. Lo ha sottolineato lostesso ministro delle Infrastrut-ture e Trasporti, Corrado Pas-sera, in un’audizione alla Ca-mera nel corso della quale ha ri-badito che “costituisce fermoimpegno di questo Governoseguire con la massima atten-

zione la problematica ai fini diuna rapida soluzione della vi-cenda”.

L’Ecobonus si prefiggeva di in-coraggiare il trasferimento deimezzi pesanti dalla strada allevie marittime, a condizione chei beneficiari utilizzassero i servizimarittimi nel triennio successi-vo a quello di concessione deicontributi e, dunque, per glianni 2010, 2011 e 2012. No-nostante in una fase iniziale gliuffici della Commissione euro-pea avessero dimostrato aper-tura nei confronti della prorogadell’Ecobonus, si sono susse-guite richieste di chiarimentied informazioni supplementari,culminate, come tutti sanno,nella apertura di un’indagineformale per verificare che la pro-roga non si sostanzi addiritturain un aiuto di Stato illegale.

Proposta la prorogaper un solo anno

L’8 agosto scorso, il ministerodei Trasporti ha presentato perl’ennesima volta alla Commis-sione europea una corposa do-cumentazione, chiedendo l’au-torizzazione all’erogazione di 60milioni relativi al finanziamentogià a suo tempo approvato per laproroga dell’incentivo.

Nella documentazione è statoprecisato che con l’Ecobonus nonè stata falsata la concorrenza traoperatori del trasporto e che l’in-centivo è intervenuto solo sulle mo-dalità di trasporto e non ha incisosugli scambi tra gli Stati membri,quindi non sono state modificatele quantità, i valori né le reciprocherelazioni di scambio.

La misura, inoltre, ha rappre-sentato un beneficio per l’intera fi-liera delle Autostrade del Mare.

Quindi, dagli armatori agli spe-dizionieri, dagli agenti marittimi alservizio di manutenzione dellebanchine portuali tutti hanno usu-fruito dell’aumento del trasportomerci via mare.

Inoltre, per andare incontroparzialmente alle richieste dellaCommissione, è stata proposta laproroga per un solo anno (2010),con l'ulteriore obbligo a carico deitrasportatori di utilizzare le rottemarittime in luogo dei corrispon-denti itinerari stradali, invece chefino a tutto il 2012, com'era sta-to già previsto, anche per il 2013.

Al momento si è ancora in at-tesa di conoscere le determinazionidell'organismo comunitario, ma èimportante che tutti i soggetti in-teressati facciano sentire la propriavoce approfittando degli stru-menti previsti dalle normativeeuropee per questi casi.

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Il ministero dei Trasporti ha presentatouna documentazione alla Ue,

chiedendo l’autorizzazioneall’erogazione di 60 milioni

relativi al 2010

Ecobonus:massima

attenzionedal Governo

di Enrico Finocchi Tutti i numeri delcontributo per il mare

Nel triennio 2007-2009 gli autotrasportatori hanno pagato681 milioni di euro per imbarcare i propri veicoli sulle navimentre l’Ecobonus erogato è stato di 168,5 milioni di euro.Entrambi i dati comprendono sia le rotte nazionali sia quellecomunitarie.

In particolare, nel 2007 sono state 211 milioni di euro lespese per i viaggi degli automezzi via mare. La cifra di Eco-bonus erogato, invece, è stata di 45 milioni di euro.

Nel 2008, l’importo pagato per trasportare la merce sunave è aumentato rispetto all’anno precedente, arrivando a245 milioni di euro. Stesso discorso vale per gli incentivi, chesono stati quasi 63 milioni di euro.

Nel 2009, i due valori sono diminuiti. Il costo delle rottedegli autoveicoli via mare è sceso a 223 milioni di euro men-tre il contributo ha sfiorato i 60 milioni di euro. Per quantoriguarda il 2010, infine, il ministero ha stimato in 277 milionidi euro l’importo per i viaggi degli automezzi su nave e gliincentivi Ecobonus si attestano sui 74 milioni di euro, il 24%in più rispetto al 2009.

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ProrogaEcobonus:invito

apresentare

osservazioni(articolo108,paragrafo

2,trattatoFunzionam

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AUSTRIA 15,00-24,00 00,00-22,00 22,00-06,00 1/11 00,00-22,00 - - - -GERMANIA - 00,00-22,00 - 1/11 00,00-22,00 - - - -LUSSEMBURGO 21,30-24,00 00,00-21,45 - 1/11 00,00-21,45 - - - -POLONIA - - - 1/11 08,00 - 22,00 10/11 18,00-22,00 - -PORTOGALLO - 18,00-21,00 - il venerdì 18,00 - 21,00 1/11 18,00-21,00 - -ROMANIA 06,00-22,00 06,00-22,00 - - - - - - -REPUBBLICA CECA - 13,00-22,00 - 17/11 13,00-22,00 - - - -SLOVACCHIA - 00,00-22,00 - 1-17/11 00,00-22,00 - - - -SLOVENIA - 08,00-21,00 - 1/11 8,00-21,00 - - - -SVIZZERA - 00,00-24,00 22,00-05,00 - - - - - -UNGHERIA 22,00-24,00 00,00-22,00 - 1/11 00,00-22,00 - - - -FRANCIA 22,00-24,00 00,00-22,00 - 1/11 00,00-22,00 - - - -GRECIA - 15,00-21,00 - - - - - - -CROAZIA - - - 1/11 14,00-23,00 - - - -

domenica notte giorni di restrizionesabatonovembre

Divieti di circolazione Paesi Europei

Scadenze e divietiottobre/novembre2012GIO 1VEN 2SAB 3DOM 4LUN 5MAR 6MER 7GIO 8VEN 9SAB 10DOM 11LUN 12MAR 13MER 14GIO 15VEN 16SAB 17DOM 18LUN 19MAR 20MER 21GIO 22VEN 23SAB 24DOM 25LUN 26MAR 27MER 28GIO 29VEN 30SAB 31

8-22

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novembre

IVA Invio telematico dei dati relativi alledichiarazioni d'intento ricevute nel meseprecedente. Liquidazione dell’impostarelativa al mese precedente o al 3°trimestre.

IRPEF INPS Ritenute d'acconto econtributi relativi al mese precedente o al3°trimestre e 3° acconto dei contributidovuti sul minimale di reddito da partedegli artigiani.

MODELLI INTRA Presentazione per viatelematica dei Modelli INTRA relativi alleoperazioni del mese ottobre.

BLACK-LIST Invio della comunicazionerelativa alle operazioni effettuate con paesiBlack List nel mese di ottobre.IRPEF-IRAP Versamento del 2° o unicoacconto per l'anno 2012.INPS Versamento del 2° acconto 2012dei contributi dovuti su reddito eccedenteil minimale da parte degli artigiani.

LUN 1MAR 2MER 3GIO 4VEN 5SAB 6DOM 7LUN 8MAR 9MER 10GIO 11VEN 12SAB 13DOM 14LUN 15MAR 16MER 17GIO 18VEN 19SAB 20DOM 21LUN 22MAR 23MER 24GIO 25VEN 26SAB 27DOM 28LUN 29MAR 30MER 31

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ottobreBLACK-LIST BLACK-LIST Invio dellacomunicazione relativa alle operazionieffettuate con paesi Black List nelmese di agosto.

IMU Presentazione della dichiarazioneper variazioni intervenute nell'annoprecedente.

IVA Invio telematico dei dati relativi alledichiarazioni d'intento ricevute nel meseprecedente; Liquidazione dell’impostarelativa al mese precedente.

IRPEF INPS ritenute d'acconto econtributi relativi al mese precedente.

MODELLI INTRA Presentazione per viatelematica dei Modelli INTRA relativialle operazioni del mese settembre odel 3° trimestre.

BLACK-LIST Invio della comunicazionerelativa alle operazioni effettuate conpaesi Black List nel mese di settembre odel 3°trimestre.

AUSTRIA 15,00-24,00 00,00-22,00 22,00-06,00 26/10 00,00-22,00 - - - -GERMANIA - 00,00-22,00 - 3/10 00,00-22,00 31/10 00,00-22,00 - -LUSSEMBURGO 21,30-24,00 00,00-21,45 - 31/10 21,30-24,00 - - - -POLONIA - - - 31/10 18,00 - 22,00 - - - -PORTOGALLO - 18,00-21,00 - il venerdì 18,00 - 21,00 31/10 18,00-21,00 - -ROMANIA 06,00-22,00 06,00-22,00 - - - - - - -REPUBBLICA CECA - 13,00-22,00 - - - - - - -SLOVACCHIA - 00,00-22,00 - - - - - - -SLOVENIA - 08,00-21,00 - 31/10 8,00-21,00 - - - -SVIZZERA - 00,00-24,00 22,00-05,00 - - - - - -UNGHERIA 22,00-24,00 00,00-22,00 - 22-31/10 22,00-24,00 23/10 00,00-22,00 - -FRANCIA 22,00-24,00 00,00-22,00 - 31/10 22,00-24,00 - - - -GRECIA - 15,00-21,00 - 26/10 16,00- 21,00 28/10 15,00-21,00 - -CROAZIA - - - 5/10 15,00-23,00 8/10 14,00-23,00 - -

domenica notte giorni di restrizionesabatoottobre

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a Commissione europea hapresentato un nuovo pac-

chetto di norme che rivedono leattuali disposizioni in materia di re-visione dei mezzi e controlli tecnicisu strada, vecchie sostanzialmen-te di oltre trent’anni e mai stateoggetto fino ad oggi di una rea-le e profonda riconsiderazioneda parte del legislatore comuni-tario.

Bruxelles rileva che i difetti tec-nici costituiscono una delle prin-cipali cause d’incidenti su strada,circa il 6% nell’Ue con 2.000 de-cessi ed un numero ancora più

alto di feriti ogni anno. La presenzasulle strade europee di veicolicon difetti tecnici risulterebbe ad-dirittura massiccia.

Il pacchetto riguarda tutti i tipidi mezzi in circolazione (auto,moto, bus). Nello specifico, per iveicoli commerciali si innova sui se-guenti aspetti:Controlli tecnici periodici;Controlli tecnici su strada (sonoquelli supplementari obbligatorisullo stato tecnico dei veicoli se-condo le norme dei singoli Paesi);Immatricolazione dei veicoli (do-cumenti e relativi requisiti per il ri-lascio dei certificati di immatrico-lazione, il loro riconoscimento re-ciproco e l'armonizzazione delloro contenuto minimo in tuttal’Europa).

Controlli tecnici periodiciLa CE vuole estendere il con-

trollo anche ai mezzi leggeri sot-to le 3,5 tonnellate e ai moto-cicli a due o tre ruote (moto escooter), categorie entrambeescluse attualmente dall'obbli-go di ispezione. La proposta de-finisce inoltre i limiti delle esen-zioni dai controlli che gli Statipotranno accordare a taluni vei-

coli, ad esempio quelli agricoli ealcuni che non vengono utilizzatinel traffico tra Stati membricon una velocità massima di pro-getto inferiore ai 40 km/h. Perquanto riguarda la frequenza deicontrolli, saranno presi in con-siderazione età e chilometraggioannuo, quindi i mezzi più vecchie con elevato chilometraggio sa-ranno controllati più spesso(come già avviene per taxi e am-bulanze). Quei mezzi che rag-giungono alla data del primocontrollo (dopo quattro anni) unchilometraggio superiore a160.000 km dovranno esseresottoposti a controlli ogni anno.

Controlli su stradaLa selezione dei veicoli do-

vrebbe essere basata sul profilodi rischio degli operatori ed in-dirizzarsi verso quelle imprese di

TIR153-201210

Euro

pa

L

La Commissione europea ha presentatoun pacchetto di norme per tutti i tipi

di mezzi in circolazione. Per i commercialisi innova su tre aspetti: controlli tecniciperiodici, su strada, immatricolazione

Revisioni:in arrivo

nuovedisposizioni

di Marco Tempestini

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TIR153-2012 11

mazione inadeguata arriva acausare fino al 25% degli inci-denti di camion.

ImmatricolazioneI dati sui veicoli immatricola-

ti saranno tenuti in registri elet-tronici nazionali. Quelli prove-nienti dall'omologazione delveicolo, ma non necessaria-mente stampati sui documentidi immatricolazione, dovrannoessere messi a disposizione del-l'ispettore ai fini del controllotecnico.

Attrezzaturee formazione

Le attrezzature da utilizzareper i controlli dovranno soddi-sfare alcuni requisiti minimi poi-ché da esse dipendono qualitàed efficacia dei controlli stessi.

Attualmente lanormativa

comu-n i -

tarian o n

contiene di-sposizioni in mate-

ria e dunque sussiste una gran-de disparità fra Paesi con con-seguenze pesanti in termini didisparità di trattamento fra au-totrasportatori di diversa pro-venienza. Bruxelles proponequindi un elenco di attrezzatu-re richieste, con relative specifi-che tecniche, definendo un pe-riodo transitorio in modo daconsentire una graduale sosti-tuzione dei dispositivi che nonsoddisfano le norme.

I soggetti accertatori e in ge-nerale tutti coloro che effet-tuano controlli e revisioni do-vranno possedere un certo livellodi conoscenze e competenze edessere adeguatamente formati.

Uno standard elevato dei con-trolli richiede un livello altret-tanto elevato di qualifiche ecompetenze del personale. Laproposta introduce le aree di co-noscenze che un candidatodeve possedere, un sistema di

formazione, compresa quellainiziale e periodica di aggiorna-mento ed i settori che la for-mazione deve coprire. Anchequi si definisce un periodo tran-sitorio in modo da permettereun graduale passaggio verso ilnuovo sistema.

Le carenze individuate nel cor-so della revisione saranno valu-tate secondo norme comuni inrelazione ai rischi connessi. La va-lutazione sulle condizioni tecni-che del veicolo dovrebbe esserearmonizzata a livello Ue e, af-finché ciò sia possibile, le caren-ze rilevate dovrebbero esserevalutate secondo una normacomune. A tal fine la Commis-sione aveva adottato due anni fadelle raccomandazioni per la va-lutazione dei difetti, che defini-scono tre categorie (lievi, gravi epericolosi) in base alle loro con-seguenze per la sicurezza del vei-colo. Tali disposizioni sono ora in-trodotte con regolamento, quin-di in maniera più stringente.

Infine, la garanzia di qualitàdel controllo svolto da organismiprivati autorizzati sarà data dauna supervisione nazionale e laregistrazione delle letture delchilometraggio fornirà proveufficiali per individuare eventualifalsificazioni del numero deichilometri. La conservazione ditali dati consentirà un controllopiù efficace del chilometraggioe tali informazioni potranno es-sere utilizzate per un ulterioreuso transfrontaliero dopo cheverrà completato il collega-mento fra registri nazionali.

Prossimi passiIl pacchetto di proposte dovrà

essere approvato dal Parlamen-to europeo e dagli Stati membriprima di diventare legge.

In una prospettiva a più lun-go termine, una seconda faseconsisterà nel realizzare un si-stema armonizzato tra Statimembri di scambio di informa-zioni che colleghi le banchedati esistenti e consenta un ac-cesso a tali dati a livello Ue a finidi controllo (ad esempio per ve-rificare, in qualsiasi momento,l'esattezza dei dati del conta-chilometri di un vettore stra-niero). Tale accesso ai dati a li-vello Ue potrebbe quindi po-tenzialmente fornire anche un ri-conoscimento reciproco dei cer-tificati di revisione, una volta chesia stata raggiunta la necessariaarmonizzazione a livello comu-nitario.

autotrasporto ad alto rischio, ri-ducendo così – giustamente -l'onere dei controlli su quelleaziende ed operatori che inve-ce mantengono i loro mezzi inbuono stato secondo le norme.La definizione dei profili di ri-schio si baserà sui risultati deiprecedenti controlli (sia revisio-ni che controlli su strada), te-nendo conto del numero e del-la gravità delle carenze rilevate,e su un “fattore tempo” chedarà maggiore importanza aicontrolli recenti.

Anche qui si estende poi l’ob-bligo di controlli su strada ai vei-coli commerciali leggeri sotto le3,5 ton (oggi esclusi) dal mo-mento che sfuggono alle moltedisposizioni che invece si appli-cano ai veicoli più pesanti (ba-sta solo citare l'obbligo del ta-chigrafo a bordo).

Il numero di controlli tecnici sustrada per anno e per Statomembro sarà collegato al nu-mero di veicoli immatricolatiper trasporto conto terzi in undato Paese al fine di creare unapiù equa distribuzione dei con-trolli fra Stati.

I controlli su strada sarannoeffettuati in maniera graduale(prima un controllo iniziale del-le condizioni generali del veico-lo e sua documentazione, poiuno più dettagliato effettuabi-le sulla base dei risultati delcontrollo iniziale, e quindi con-trolli più approfonditi utilizzan-do un'unità di controllo mobileo un centro di controllo nelle im-mediate vicinanze).

Nei controlli si intende ri-comprendere anche la fissazio-ne del carico. In questo sensoBruxelles rileva che una siste-

Saranno presiin considerazione,

per i controlli periodici,età e chilometraggio

annuo, quindi i mezzi piùvecchi e con elevato

chilometraggio sarannocontrollati più spesso

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i fa più teso il clima tra ilmondo politico e le asso-

ciazioni di categoria. Le que-stioni sul piatto, del resto, sonodiverse. A partire dalla ratifica daparte del Senato del ProtocolloTrasporti della Convenzione del-le Alpi, che riapre il problemadell’attraversamento delle Alpiper i veicoli pesanti e la difficoltàdi trasferire le merci nei Paesi so-pra l’arco alpino. Per arrivare al-l’attesa sentenza del Tar sui co-sti di sicurezza, all’Ecobonus, chela Commissione europea deveancora autorizzare per il perio-

do 2010-2011, fino al continuoaumentare del costo del gaso-lio. Tutte questioni su cui le as-sociazioni hanno chiesto se nonun intervento, quantomeno unconfronto, con l’Esecutivo. Peril momento è previsto un primoincontro tecnico il 10 ottobre.Ma vediamo le varie questioninel dettaglio.

Protocollo Trasporti dellaConvenzione delle AlpiIl 18 settembre l’Aula del Se-

nato ha approvato la ratifica delprotocollo di attuazione dellaConvenzione sulla protezionedelle Alpi relativo ai trasporti. UnProtocollo con cui i Paesi alpinisi impegnano a ridurre gli effettinegativi e i rischi derivanti daltraffico nelle Alpi, tra l’altro evi-tando di costruire nuove infra-strutture, e al trasferimento del

trasporto merci da strada a ro-taia.Contro il Protocollo, che ora

è all’esame della Camera, si èscagliata sia l’Anita sia Fai-Con-ftrasporto. “Comprendiamo lemotivazioni della Convenzioneche si pone l’obiettivo di tutelaree proteggere il territorio alpinodall’inquinamento - ha dichia-rato il presidente di Anita Eleu-terio Arcese -. Tuttavia, bisognaconsiderare che per il nostroPaese l’attraversamento delleAlpi è l’unica via terrestre che cicollega agli altri Paesi europei, enegarci la possibilità di costrui-re nuove infrastrutture - in man-canza di una valida alternativaferroviaria – limiterebbe la nostracapacità di movimentazione del-le merci nel traffico internazio-nale. Pertanto – ha concluso Ar-cese - chiediamo alla Camera di

TIR153-201212

Polit

ica

S

Le questioni da affrontare sonomolteplici: dai costi di sicurezza allo

stanziamento dei 400 milioni di euro.E alla Camera è in esame il ProtocolloTrasporti della Convenzione delle Alpi

Le associazionichiedono un

confronto conil Governo

non ratificare il Protocollo pernon precluderci prospettive fu-ture di crescita”.Critico anche Paolo Uggè,

presidente di Fai-Conftrasporto.“La ratifica del protocollo tra-sporti, senza una clausola di ga-ranzia all’interno del testo di leg-ge, mette a rischio la possibili-tà di eventuali scelte future cheil Paese dovesse compiere nel-l’interesse dell’economia nazio-nale. Non comprendiamo – hasottolineato Uggè - perché neltesto di ratifica, a differenza diquanto previsto da alcuni ordi-ni del giorno approvati in Aula,non sia stata introdotta unaclausola che consenta all’Italia,in virtù del principio di sovrani-tà nazionale, di poter realizzareall’interno del proprio territoriole infrastrutture ritenute neces-sarie, come invece ha fatto la

di Lucia Angeloni

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TIR153-2012 13

Francia. Alla Camera chiediamol’introduzione della clausola disalvaguardia nel provvedimentodi ratifica. Solo in questo modosi potrà evitare, in nome di unagenerica affermazione della tu-tela ambientale, peraltro ga-rantita dagli altri protocolli già ra-tificati, di porre una grossa ipo-teca sul futuro sviluppo del Pae-se. E ci aspettiamo che anche ilGoverno accolga il nostro ap-pello”.

Costi minimiC’è poi la questione dei costi

minimi di sicurezza sui quali, a fineottobre, è attesa la decisione delTar. Nell’udienza del 28 giugnoscorso, infatti, il Tribunale ammi-nistrativo del Lazio ha respinto larichiesta di sospensiva rinviandola discussione sul merito al 25 ot-tobre. Sulla questione la Fiap

non ammette mezzi termini. “Alministro dei Trasporti, e non aigiudici – afferma l’associazione -diciamo che, se saltano i costi mi-nimi salta la tregua”.

Unatras scrive al GovernoUnatras intanto ha sollecitato il

Governo ad un incontro “per di-scutere delle numerose proble-matiche che stannomettendo inginocchio il settore”. Nella letteraUnatras sottolinea infatti come lasituazione sia drammatica. “Sia-mo consapevoli che il Governo,da solo, non può risolvere le for-ti criticità che interessano le no-stre aziende – si legge nella lettera-; crediamo che, da parte vostra,sia doveroso aprire un confrontoper trovare tutte le soluzioni pos-sibili per far fronte alle emergen-ze del settore, piuttosto che pro-seguire nella totale assenza di ini-

ziative che, come unico risultato,sta producendo l’aggravamentodella crisi del comparto”.

Anche il coordinamentocooperativo cercail dialogoAnche per il coordinamento

cooperativo per l’autotrasporto,è importante un incontro chetranquillizzi la categoria su alcu-ne questioni aperte. L’obiettivoè soprattutto quello di avere del-le rassicurazioni in merito allostanziamento dei 400 milioni dieuro a favore del settore, e che al-cune misure vengano rese strut-turali come aveva promesso il Go-verno qualche mese fa. Il coor-dinamento cooperativo auspicainoltre che questi contributi sia-no diversamente ripartiti rispettoagli anni scorsi.

CNA-Fita controil caro gasolioLa battaglia di CNA-Fita si incen-tra invece, soprattutto, sul carogasolio. L’associazione ha più vol-te chiesto al Governo di interve-nire con alcune misure, quali adesempio l’introduzione dell’acci-sa mobile, ma il ministro delle In-frastrutture e Trasporti, CorradoPassera, ha escluso questo tipo diintervento. Un comportamentodefinito “allarmante” da CinziaFranchini, presidente nazionaledella CNA-Fita. “Il GovernoMonti evidentemente non com-prende quanto sia insostenibilel’attuale prezzo del carburante perimprese e famiglie. Il caro carbu-rante - ha proseguito Cinzia Fran-chini - sta abbattendo il potere

d’acquisto, comprimendo i con-sumi che si ripercuotono inevita-bilmente sulle filiere produttive elogistiche. Automotive, ortofrut-ta e petrolifero, per citare solo al-cune delle filiere più colpite, nonriescono più ad assorbire la con-trazione della domanda”

TrasportoUnito controil blocco del ponentegenoveseDal Governo all’amministra-

zione comunale. TrasportoUnitoè sceso in campo a fianco dei cit-tadini in Liguria nella protestacontro il Comune che ha intro-dotto attorno a Cornigliano unaserie di disposizioni sul traffico chepenalizzano l'attività dell'auto-trasporto e gli standard di vita del-la cittadinanza. Nel mirino i nodidi Fegino e di Borzoli dove gli au-totrasportatori fanno i conti daanni con un complesso sistema diordinanze che limitano l’opera-tività del settore al tempo stessogenerano un grave deteriora-mento ambientale e sociale."Comprendiamo l’esasperazionedei cittadini, che è anche la no-stra: le misure che l’Amministra-zione ha assunto su Corniglianosono state giustificate con l'aper-tura dei cantieri che interessanoi nodi di Fegino e Borzoli, masono frutto di scelte unilaterali as-sunte senza un confronto con ilterritorio e gli operatori – affer-ma Trasporto Unito -. Abbiamogià incontrato i dirigenti del-l’amministrazione comunale chehanno condiviso la necessità di ri-vedere comunque alcuni aspet-ti dell’ordinanza".

Il Senato haapprovato il

Protocollo trasportidella Convenzione

delle Alpi che riapreil problema

dell’attraversamentoper i veicoli pesanti

A Brescia prima tappade “Le Piazze della Sicurezza”

Brescia è stata per un giorno capitale italiana della sicurezza stradale. Il 22 set-tembre si è svolta la prima tappa dell'evento itinerante “Le Piazze della Sicurez-za”, manifestazione che si inserisce nell'ambito del progetto europeo SOL SaveOur Lives, organizzata dall'assessorato ai Lavori pubblici in collaborazione conALOT, l’Agenzia della Lombardia Orientale per i Trasporti e la Logistica, l’Asso-ciazione Noi Camionisti, la Sezione Provinciale di Brescia della FAI e con il contri-buto di Autoparco Brescia Est. È stato allestito un vero e proprio “villaggio dellasicurezza”, con un corso teorico di sicurezza nella guida; una dimostrazione pra-tica con movimentazione di mezzi sul piazzale; addestramento con simulatori diguida; visita guidata ai dispositivi di sicurezza dei mezzi pesanti.

Il progetto è cofinanziato dal programma europeo Central Europe e vuole pro-muovere una cultura della sicurezza stradale che parta dal basso, ovvero dallesingole comunità e dalle problematiche sulle cause di incidentalità riscontratepresso di esse. Per l'Italia si tratta dei territori delle province di Mantova e Bresciasu cui ALOT e le rispettive amministrazioni provinciali stanno attuando, dall’ini-zio del 2012, delle azioni pilota sulla sicurezza stradale nell’ambito del trasportopubblico (Brescia) e del trasporto merci (Mantova).

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umentare il trasporto dimerci su rotaia e sviluppa-

re una politica di mobilità so-stenibile. E’ uno degli obiettividel Patto sottoscritto tra il mi-nistro dell’Ambiente CorradoClini e l’amministratore dele-gato delle Ferrovie dello StatoMauro Moretti, durante il con-vegno internazionale “Nostramadre terra” di Assisi.Secondo i dati del documen-

to, in Italia circa il 10% dellemerci viene trasportato su fer-ro, la metà della media europea.Il ministro dell’Ambiente hasottolineato che “abbiamo bi-sogno di più ferrovia, di più retiveloci per il trasporto urbano einterurbano oltre che di mezziibridi ed elettrici”. Moretti hapoi affermato che “occorronoscelte selettive per investimen-ti eco-compatibili e politiche

mirate che incentivino l’usodei mezzi più virtuosi e concosti più contenuti come iltreno”.

Mobilità sostenibileUn altro punto è diffon-

dere la mobilità sostenibileper raggiungere una mag-giore competitività del siste-ma economico italiano. Se-condo Clini e Moretti è op-portuno “rafforzare il sistemadi trasporto pubblico su ro-taia anche nella dimensionelocale, in modo da scorag-

giare l’utilizzo dei veicoli più in-quinanti”.Il dirigente del gruppo Fs ha

quindi ribadito che il significatodel patto “è scommettere sul fu-turo e chiedere una forte inver-sione di cultura, economica e in-dustriale. Green economy e Ict(Information and communica-tion technology) devono diven-tare per l’Italia bussole per po-ter rinnovare in questi settori”.In sostanza, per Clini e Mo-

retti è quindi fondamentale av-viare politiche dei trasporti sulmodello di altri Stati come laGermania ma anche “stimola-re, provocare, per quanto pos-sibile, reazioni positive in tuttala catena della mobilità”. E poi“mettere in piedi una valuta-zione di costo complessivo suiservizi di trasporto” come riba-dito dall’amministratore dele-

gato delle Ferrovie dello Stato.Sull’argomento è intervenu-

ta a Bruxelles Debora Serrac-chiani, europarlamentare delPartito democratico e membrodella commissione Trasporti.“In Europa la qualità del servi-zio ferroviario è insufficiente eanche l’intermodalità continua

a rallentare – ha spiegato Ser-racchiani -. Servono finanzia-menti e fiscalità adeguate alleinfrastrutture, migliori condi-zioni per competere nel tra-sporto su rotaia e un nuovo si-stema che assicuri al settore unappropriato controllo”.L’europarlamentare del Pd

ha precisato che questi obietti-vi sono stati avanzati nella pro-posta della Commissione euro-pea del 17 settembre 2010, alloscopo di realizzare uno spazioferroviario unico in ambito eu-ropeo.

Le reazionidell’autotrasportoL’accordo arriva al termine di

un periodo di forte ridimensio-namento delle strutture ferro-viarie dedicate alle merci.E il mondo dell’autotraspor-

to come ha reagito? PaoloUggè, presidente di Fai Con-ftrasporto, ha detto chiara-mente che “servono fatti con-creti”. Un esempio può essere“la riapertura dei centri merciche sono stati recentementechiusi oppure individuare lineededicate con locomotori ade-

guati ma anche – ha prosegui-to - realizzare con le imprese diautotrasporto dei contratti pre-vedendo delle penalità nel casouna delle parti contraenti non ri-spetti le regole”.Uggè ha concluso ricordando

che “il rispetto dei costi di si-curezza può concorrere in mododecisivo allo spostamento dimerci dalla strada alla rotaia”.Il presidente dell’associazione

FerCargo, Giacomo Di Patrizi,intervenendo al Forum Mer-cintreno organizzato da Feder-mobilità, ha sottolineato chemanca una politica reale dei tra-sporti e che “il trasporto ferro-viario merci ha bisogno di un so-stegno a termine, di un’azioneutile a rilanciare il comparto erendere in futuro autosostenibilii servizi e i progetti di trafficorealizzato”.

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Ferr

ovi

e

A

A sottoscriverlo il ministro dell’Ambiente,Clini, e l’amministratore delegatodelle Ferrovie dello Stato Moretti.

In Italia solo il 10% delle merci vienetrasportato su ferro

Un patto peril trasporto

mercisu rotaia

di Andrea Pegoraro

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treni/chilometro effettuati, perun totale di 23,3 milioni di euro,e 64 imprese avranno diritto alcontributo.Un esame dettagliato delle

istanze risultate ammissibili rivelache 51 sono state presentate daimprese operatori del trasportocombinato e/o trasbordato, per-tanto sono tenute a destinare afavore dei propri clienti una ri-duzione del corrispettivo an-nuo pari al 40%dell’ammontaredei contributi percepiti.

I destinataridel FerrobonusMa in cosa consiste il Ferro-

bonus e chi poteva farne ri-chiesta? L’incentivo è stato di-sposto dall'art. 3 del DecretoMi-nisteriale n. 592 del 4 agosto2010, poi modificato dal De-creto Ministeriale n. 750 del 14

ottobre 2010.Si tratta, in pratica, di un in-

centivo nazionale destinato alleimprese utenti di servizi di tra-sporto ferroviario che abbianocommissionato servizi di tra-sporto combinato o trasborda-to con treni completi sul terri-torio nazionale per il periodo 15ottobre 2010-14 ottobre 2011.L’obiettivo è, in sostanza, di in-

centivare quei trasporti che uti-lizzano treni completi ed in cuila parte iniziale o terminale deltragitto venga effettuata sustrada e l’altra per ferrovia. Re-stano esclusi, quindi, i trasportiferroviari diretti da stabilimentoa stabilimento.A questo scopo il decreto

mille proroghe per l’anno 2010ha consentito di utilizzare le ri-sorse residue dell’incentivo Eco-bonus (stimate in circa 25,7 mi-

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Ferr

obonus

In base agli ultimi dati presentati dallaRete Autostrade Mediterranee le

imprese che hanno diritto al pagamentodell’incentivo per il trasporto combinato

strada-rotaia sono 64

Ferrobonus:partono le

procedure peril pagamento

lioni di euro) per interventi a so-stegno del trasporto combinatoe trasbordato.Da questa legge, attraverso i

provvedimenti attuativi, l’Am-ministrazione ha mutuato leprocedure all’incentivazione deltrasporto marittimo, ponendoparticolare attenzione al siste-ma dei controlli. L’ammontaredel contributo è stato fissato inun massimo di 2 euro per ognitreno-chilometro di trasportatocombinato o trasbordato ef-fettivamente percorso sulla retenazionale nei dodici mesi de-correnti appunto dal 15 ottobre2010.Se l’impresa richiedente è

un operatore del trasporto com-binato o trasbordato occorreinoltre che questa si impegni aridurre, di una quota pari ad al-meno il 40% dei contributi

previsto per questo mesedi ottobre l’avvio delle pro-

cedure per il pagamento del Fer-robonus, l’incentivo per il tra-sporto combinato strada-rotaiadestinato alle imprese di tra-sporto intermodale.In base agli ultimi dati pre-

sentati dalla RAM (Rete Auto-strade Mediterranee) il 26 set-tembre scorso, sono 64 le im-prese che hanno diritto al pa-gamento del Ferrobonus men-tre per il calcolo del contributotreno-chilometro l’incentivo è ri-sultato pari a circa 1,078 europer treno-chilometro.In totale le domande perve-

nute alla RAM sono state 94, dicui 91 sono state ammesse acontributo sulla scorta delle do-mande presentate.Tra queste, 66 società hanno

prodotto la rendicontazione dei

È

di Giovanni Caruso e Francesca Cesarale

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TIR153-2012 17

percepiti, il corrispettivo da ap-plicare alla clientela finale.

Il pareredell’EuropaLa Commissione europea, nel-

l’autorizzare il Ferrobonus, ha os-servato che “i criteri di attribu-zione dell’aiuto sono stati ela-borati in modo tale da genera-re una tendenza sostenibile ver-so il trasferimento modale (i be-neficiari sono tenuti a mantenereil livello di traffico per un deter-minato periodo di tempo).È inoltre opportuno sottoli-

neare che, negli ultimi anni, il tra-sporto ferroviario in Italia hamantenuto la propria quota al-l’interno del sistema di traspor-to interno delle merci, nono-stante l’andamento negativo intermini di costi.È pertanto fondato ritenere

che, con un regime di sostegnoben concepito, sia possibile ga-rantire un trend positivo”.

Ferroviein difficoltàGli ultimi cinque anni hanno

rappresentato uno dei periodipeggiori per l’economia in ge-nerale e per i trasporti in parti-colare. La crisi economico-fi-nanziaria ha determinato un vi-stoso calo della domanda sia disemilavorati sia di prodotti fini-ti e ha portato ad un incremen-to della richiesta di flessibilità,polarizzando il trasporto sullamodalità stradale, che nel 2010ha movimentato il 61,9% delletonnellate km di merce com-plessivamente trasportata.Il trasporto merci ferroviario,

al contrario, ha registrato un gra-ve stato di sofferenza.Se nel 2007, come rivelano gli

ultimi dati forniti dal Conto Na-zionale Trasporti 2010-2011, ve-nivano trasportate tramite fer-rovia 25.285milioni di tonnella-te kmdimerce, nel 2009 si è sce-si a 23.831 milioni e nel 2009(l’anno peggiore) a 17.791. Il

2010 e il 2011 hanno invece fat-to registrare un lieve incremen-to, con 18.616 e 18.240milionidi tonnellate km di merce ri-spettivamente. Questo ancheperchè il trasporto ferroviariopresenta aspetti di investimen-ti e rigidità operative che loespongono a molteplici costieconomici aggiuntivi, che inci-dono nelle transazioni com-merciali orientando verso altrimodi di trasporto, quale quellostradale, che da una parte pre-senta una maggiore flessibilitàma dall’altra comporta costiche sono sostenuti da tutta lasocietà ma non possono esserepresi in considerazione dalleparti della transazione.Sull’argomento è pertanto

importante sottolineare che l’ef-fetto incentivante del Ferrobo-nus, quantificato nella misura di1,07 euro - rapportando la di-sponibilità finanziaria al nume-ro complessivo di treni km ri-scontrati - si è concretizzato inun incremento del 173% deitreni km effettuati (raffrontodati 2010-2011 con i dati del2009-2010).

L’incentivoè destinato alle

imprese che hannocommissionato servizidi trasporto combinato

o trasbordato per ilperiodo 15/10/2010

14/10/2011

Traffico nazionale treni completiAnno Tonnellate Tonnellate/chilometri

(Var.% rispetto all’anno precedente) (Var.% rispetto all’anno precedente)2007 - 0,4 -0,22008 -7,4 -5,62009 -31,4 -32,72010 (primo semestre) -4,3 -10,3

Fonte : elaborazione Centro Studi Confetra su dati UIC (Union Internazionale des Chemins de fer)

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I progetti per le nuovearee di sostaNel frattempo, il Comitato Centrale ha

pubblicato un bando per cofinanziare la rea-lizzazione di nuove aree di sosta o amplia-re e adeguare quelle già esistenti. In parti-colare sono state individuate dieci zone del-l’Italia dove costruirle.Tre si trovano nel nord: il tratto Udine-

Pordenone-Venezia, quello Reggio Emilia-Parma-Modena e Pavia. Altrettante sono si-tuate al centro ovvero la fascia di territoriocompresa fra Massa-Carrara, Pisa e Livorno,quella tra Lucca, Pistoia, Firenze e Arezzo ela zona di Terni. Stesso numero al sud: il trat-to Salerno-Potenza, quello Napoli-Casertae l’area di Cosenza. Infine, i progetti do-vranno puntare sulle zone di valico. Gli au-totrasportatori non dovranno attenderemolto per vederle completate. Una dellecondizioni essenziali affinchè il progetto siavalutato dal Comitato riguarda i tempi di rea-lizzazione, che non dovranno essere supe-riori a 3 anni più un’eventuale proroga di seimesi. Nel prossimo numero di Tir il tema ver-rà approfondito più nel dettaglio.

Connessione internetIl Comitato Centrale ha promosso un pro-

getto che prevede la costruzione di una retein grado di connettere le aree di sosta, siasulla rete autostradale sia sulla viabilitàstatale e a più elevata percorrenza. L’obiet-tivo è quello di fornire informazioni in tem-po reale ai conducenti degli autoveicoli maanche permettere loro di sostare in condi-zioni di sicurezza e di comfort, rispettandoi tempi di guida e di riposo.

di Andrea Pegoraro

Al via larealizzazione

di altre cinquearee di sosta

del casello di Pesaro e Urbino della A14 ea San Benedetto del Tronto all’uscita del-l’A14, in provincia di Ascoli Piceno.Due aree sono ubicate nel Lazio ovvero

Mascherone est, sul tratto Fiano Romano-San Cesareo dell’A1 in provincia di Roma equella all’interno della piattaforma logisti-ca di Latina Scalo.Tornando al nord, una si trova nell’area do-

ganale interna del porto mercantile di La Spe-zia, precisamente tra l’innesto dell’A15 in lo-calità Fornola e svincolo Stagnoni, un’altraal casello autostradale di Brescia est sull’A4e un’altra all’Interporto di Torino sulla tan-genziale del capoluogo piemontese.Scendendo al centro Italia, in Umbria è

stata costruita l’area di sosta di Gioveovest, sul tratto Chiusi-Orte dell’A1 in pro-vincia di Terni. Infine, in Sicilia è situataun’area all’interno del polo logistico del-l’Interporto di Catania.Situazione a parte merita il sito di Casel-

le di Sommacampagna, in provincia di Ve-rona, più precisamente la zona di via Ae-roporto che costeggia l’A14 e l’A22. Qui ilavori sono stati completati ma l’area risul-ta parzialmente operativa. La commissionenominata dal Comitato Centrale dell’Albodegli Autotrasportatori, infatti, deve con-trollare le strutture realizzate mentre il Co-mune dovrà procedere al collaudo tecnico-amministrativo.Infine ci sono due aree in fase di com-

pletamento ovvero Prenestina est nel trat-to Fiano-San Cesareo sull’A1 in provincia diRoma e Civitanova Marche vicino alla zonaindustriale di Santa Maria Apparente, in pro-vincia di Macerata.

ontinua l’impegno dell’Albo degliAutotrasportatori per rafforzare la si-

curezza stradale, in tutte le sue forme. Perrendere la guida meno pericolosa, e allostesso tempo per consentire un più agevolerispetto dei tempi di guida e di riposo, il Co-mitato Centrale ha posto tra i suoi obietti-vi quello di cofinanziare delle aree di servi-zio per la sosta degli automezzi e dei vei-coli commerciali, sia sui tracciati autostra-dali sia sulla rete statale a più elevata per-correnza.E da poco sono iniziati i lavori per la co-

struzione di cinque nuove aree lungo il ter-ritorio nazionale: una a Novara nord, una vi-cino allo scalo merci ferroviario di LeccoMaggianico, una terza in località San Laz-zago allo svincolo di Como sud dell’A9, unaquarta in località San Felice al casello di Bre-scia centro ed infine una a Colleferro, in pro-vincia di Roma al chilometro 49 della via Ca-silina.

Tutte le aree confinanziatedall’AlboAttualmente sono 21 le aree di par-

cheggio cofinanziate dall’Albo: di queste 11si trovano nel nord-Italia, 9 sono situate nelcentro della Penisola, una è in Sicilia. Per ilmomento sono già operative 13 aree di so-sta. In Emilia-Romagna ve ne sono tre: quel-la di Fiorenzuola d’Arda nel tratto Piacen-za-Bologna dell’A1, quella dell’A14 Bologna-Taranto tra il capoluogo emiliano e Riminisud e quella di Piacenza, in via Coppalati.Altrettante sono situate nelle Marche: a

Fano nella zona industriale Bellocchi tra laE78 e la A14, in località Selvagrossa all’uscita

C

L’area di sostadi San Benedetto

del Tronto, una delletredici aree cofinanziatedal Comitato Centrale

dell’Albo e giàoperative

Sost

aSic

ura

Attualmente sono ventuno le aree di parcheggiocofinanziate dall’Albo degli Autotrasportatori:undici si trovano nel nord Italia,nove nel centro e una in Sicilia.Presto un bando per nuove aree

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In particolare, i siti sono dotati di una reteinternet e intranet nazionale, di una banca daticon le indicazioni geografiche delle aree di so-sta attrezzate, di un sistema che permette l’in-stradamento dei mezzi in caso di blocco deltraffico con i suggerimenti utili alla ripresa delpercorso stradale e di un dispositivo infor-matico capace di rispondere alle esigenze diviaggio del conducente. Questa piattaformatelematica consente dunque di avere un si-stema di trasporto intelligente per attuare lelinee d’azione strategiche previste dalla Com-missione europea per gli Its (Intelligent tran-sport systems), ritenute di primaria importanzanella politica dei trasporti dell’Ue.Nel dettaglio, il sistema facilita l’uso di

nuove tecnologie per garantire la sicurezzastradale sia sul veicolo sia sulle infrastrutturee punta a ridurre i livelli di inquinamento daemissioni nocive attraverso l’impiego dimetodi innovativi per gestire la mobilità. Piùin generale, l’autotrasportatore può fruiredelle informazioni legate ai servizi disponi-bili sulle aree di parcheggio attrezzate.Al servizio possono accedere utenti interni

ed esterni. Nel primo gruppo rientrano na-turalmente i trasportatori, i quali possonoscambiare le informazioni con gli addetti allalogistica, pianificare l’itinerario, segnalare leemergenze e ricercare le aree di parcheggio.Gli utenti esterni, come le istituzioni e gli

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Fano - Z.I.- Bellocchi E 78/A 14A14Uscita casello Pesaro Urbino - Loc. Selvagrossa

CivitanovaMarche (MC) Z.I.Loc. S.Maria Apparente

S. Benedetto del Tronto (AP) Uscita A14

Interno Polo Logistico Interporto Catania

A 14 Bologna Bari Taranto (tratto Bologna / Rimini Sud)

Fiorenzuola d'Arda A1MilanoNapoli(tratto Piacenza / Bologna

Piacenza, Via Coppalati

14. Caselle di SommaCampagna, Via Aeroporto

Casello autostradale Brescia Est Autostrada A4

LeccoMaggianico (Lecco)

Loc. S. Lazzago (CO)

Novara Area Nord

Brescia Centro, Loc. S. Felice

Orbassano (TO) Interporto sito di Torino TG

A1MilanoNapoli (tratto Chiusi / Orte)

Area doganale interna portomercantile La Spezia(innesto A15 Fornola / SP svincolo Stagnoni)

Prenestina Est – A1 Km566,100 Roma

A1MilanoNapoli (tratto Fiano Romano / S.Cesareo)

Colleferro (RM), via Casilina Lazio

Interno piattaforma logistica Latina Scalo

La rete diaree di sosta

cofinanziate dall’Alboconsente: rispetto dei

tempi di guida e riposo,sosta sicura ed adeguato

comfort peri conducenti

Aree di sosta operative

Aree di sosta concluse ma non operative

Aree di sosta in fase di completamento

Aree di sosta in cui sono stati avviati i lavori

Le aree di sosta dell’Albo

Learre

disostanelsito

dell’Albo

operatori dei siti, possono interagire con isistemi della piattaforma telematica.I controllori dei Cmr (Centri mobili di re-

visione), ad esempio, hanno la possibilità diottenere indicazioni per programmare icontrolli, allo scopo di ridurre il numero diincidenti nelle aree che risultano rischiosedalle elaborazioni. I siti sono identificati daun determinato numero e da una tipologiadi stalli, che può essere Adr o Atp a secon-da del tipo di merce trasportata. Nel primocaso si tratta di merce pericolosa o infiam-mabile, nel secondo di merce deperibile.Gli spazi comprendono una zona per la

manutenzione autogestita dell’autoveicoloe un fabbricato con servizi di ristorazione emini albergo.

Progetto del 2001Il progetto del Comitato Centrale di co-

finanziarle risale al 2001, attraverso i fon-di previsti dalla legge 40/1999 e successi-vamente integrati con la legge 229/2000 ela 448/2001.Le convenzioni stipulate con gli esecuto-

ri prevedono quattro stralci di esecuzione.In ciascuna di queste fasi viene erogata unaparte del contributo, in particolare la can-tierizzazione, il raggiungimento del 50% del-l’investimento, la realizzazione dell’80% eil momento del verbale di collaudo.

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li congiunti, nell’ambito dei quali, ad esem-pio, oltre il 30% delle verifiche sono svoltesui veicoli ed imprese estere.Il controllo sull’autotrasporto internazio-

nale è il più complesso, sia per la vastità edeterogeneità della normativa che lo disciplinae che deve essere conosciuta ed applicatasu strada, sia per le obiettive difficoltà chesi incontrano nei singoli casi, dalla lingua finoalla comprensione della relazione di traffi-co che il veicolo sta effettivamente ese-guendo. Non di rado una singola verificaporta via diverse ore con l’impegno di piùoperatori.L’obiettivo della specializzazione dei con-

trolli è stato chiaramente enunciato dalla nor-mativa europea che nelle ultime direttive, re-cepite in Italia e negli altri Paesi, ha ulterior-mente disciplinato il modus operandi, al finedi armonizzare le attività e di favorire lo scam-bio di informazioni e dati, anche mediante

l’istituzione presso ogni Stato mem-bro dell’Unione di un ufficio di

coordinamento.Con le più recenti nor-mative comunitarie –che, tra l’altro, hannoincrementato il nu-mero dei controlliminimi da assicu-rare per il rispettodella normativa so-ciale – sono statiintrodotti nuoviprincipi organizzatividei controlli su strada

e presso le imprese,l’obbligo di dotarsi di stru-

di Paolo Sangiorgio

Controllicongiunti:strategiavincente

rezza stradale, con un occhio attento ancheall’inquinamento.Ultimo e senza dubbio il più complesso, il

controllo sulla regolarità nello svolgimentodell’attività di autotrasporto, dunque tuttiquegli elementi – scheda di trasporto, auto-rizzazioni internazionali, filiera – che con-sentono di svolgere le verifiche sul rispettodelle regole del mercato.

Attività complessa e articolataSi tratta di un’attività in primo luogo com-

plessa, in quanto svolta in un medesimo con-testo, su strada e spesso in condizioni dif-ficili, ad esempio per le avversità atmosfe-riche; articolata, poiché è necessario orga-nizzare bene tutte le fasi del controllo e svol-gerle congiuntamente per ottimizzare itempi ed avviare il necessario coordinamentotra le competenze dei funzionari delle dueamministrazioni che, in ogni caso, sono per-fettamente integrate. Infine, èuna funzione che presup-pone un alto grado diprofessionalità che siconsegue con la for-mazione e l’espe-rienza, ma anchecon l’entusiasmoed il giusto spi-rito di servizioe sacrificio.I risultati con-

seguiti sono rag-guardevoli, so-prattutto sotto ilprofilo della specia-lizzazione nei control-

uando si parla dei controlli sull’auto-trasporto un contributo fondamentale

è costituito dai servizi congiunti svolti dal mi-nistero dei Trasporti insieme alla Polizia Stra-dale, soprattutto per l’alto grado di specia-lizzazione richiesto.Non si tratta di verifiche di routine, ovve-

ro servizi ordinari che vengono comunquesvolti in modo capillare su tutto il territorio,bensì di controlli che hanno obiettivi speci-fici, coordinati e che corrispondono ad unastrategia condivisa tra i due Ministeri.Negli ultimi anni è stato fatto uno sforzo

ragguardevole, sia in termini di uomini sia dimezzi, già nella fase di programmazione deiservizi, che sono arrivati ad otto operazionimensili coordinate dagli uffici centrali a cuisono da aggiungere i dispositivi organizzatinei singoli ambiti territoriali. Rammento, inproposito, e per citare un solo esempio, il pro-tocollo d’intesa sottoscritto a Trieste ed in baseal quale sono realizzati interventi di alta pro-fessionalità in tutta la regione Friuli VeneziaGiulia, anche con la partecipazione delle al-tre forze di polizia.Ma l’aspetto di maggior rilievo è senz’al-

tro nella metodologia applicata ai controllicongiunti che riguarda tutti gli aspetti checoncorrono all’esecuzione dell’attività di au-totrasporto; in primo luogo il conducente, acominciare dalla verifica sull’eventuale uso dialcool o sostanze stupefacenti, per passareai tempi di guida e di riposo ed alla regola-rità del rapporto di lavoro. La sicurezza in-trinseca dei veicoli, tramite i centri mobili direvisione che accertano la regolarità delfunzionamento dei dispositivi di sicurezza, ilcarico e gli altri elementi connessi alla sicu-

Q

L’obiettivo dellaspecializzazione dei

controlli è statoenunciato dalla normativa

europea che haulteriormente disciplinato

il modus operandi

Sulla

stra

da

Negli ultimi mesi, grazie ad uno sforzo sia in terminidi uomini sia di mezzi, si è arrivati a programmareotto operazioni mensili coordinate dagli ufficicentrali, a cui sono da aggiungere i dispositiviorganizzati nei singoli territori

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mentazioni informatiche per le verifiche deitempi di guida e di riposo dei conducenti pro-fessionali e di realizzare un’adeguata for-mazione del personale.

Copertura di tutto il territorionazionaleSotto il primo profilo, l’aspetto di maggior

rilievo correlato ai controlli su strada è che de-vono essere organizzati in modo da garan-tire una sufficiente copertura di tutto il ter-ritorio nazionale anche in funzione della ti-pologia delle strade ed in modo da preveni-re eventuali aggiramenti delle postazioni; inol-tre, non devono essere operate discrimina-zioni in funzione della nazionalità del veico-lo e dell’impresa.I controlli congiunti svolti in Italia corri-

spondono in pieno agli obiettivi prefigura-ti dall’Europa: le postazioni – i CMR, le al-tre unità mobili ed i servizi più snelli realiz-zati con le sole pattuglie – sono dislocate sututto il territorio e vengono attivate secon-do una specifica pianificazione che tieneconto dei principi sopra enunciati e, natu-ralmente, dei flussi di traffico che caratte-rizzano il nostro Paese. Il 30% di verifichesulle imprese e veicoli esteri è in piena coe-renza con l’esigenza di non agire in mododiscriminatorio.Per il secondo aspetto, negli ultimi anni è

stato avviato – grazie alle sinergie messe incampo con l’Albo degli Autotrasportatori –un progetto che ha permesso di utilizzare almeglio le risorse finanziarie del bilancio del-lo Stato destinate agli interventi in materia disicurezza stradale e di controlli, sia acquisendole dotazioni informatiche che sono state mes-

se a disposizione degli operatori del ministerodei Trasporti e della Polizia Stradale, sia rea-lizzando un articolato programma formati-vo destinato agli stessi operatori.Il progetto – che è ancora in fase di ese-

cuzione – ha consentito di incrementare icontrolli sul rispetto della normativa socia-le secondo la previsione europea e di potercontare su oltre 1.000 operatori delle dueamministrazioni ed anche delle altre forzedell’ordine, con un alto grado di professio-nalità.Ed è proprio l’impegno sulle professiona-

lità che ha consentito di conseguire rag-guardevoli risultati per i controlli in genera-le, soprattutto con riferimento alla specia-lizzazione ed alla qualità dei controlli stessi,come evidenziato nella tabella che mette aconfronto i dati del 2007 – anno nel qualesi è completata l’attuale configurazione delsistema dei controlli, anche con l’acquisizio-ne dei nuovi CMR – con quelli dei primi 8mesi del 2012. Si pensi che in tale periodosono stati effettuati più controlli che i tutti i12 mesi del 2007.

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Controlli svolti:confronto2007-2012ANNO 2007 ANNO 2012 VARIAZIONI %

(1 gen. - 31 dic.) (1 gen. - 31 ago.)

TOT. VEICOLI CONTROLLATI 20.613 22.673 ------

% CONTROLLI ESTERI 21% 31% + 10%

MEDIA CONTROLLI PER SEDUTA 12,6 16,6 + 4%

Controllisu

strada(EasyD

river22/09/2012)

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TIR153-2012 23

pante se si pensa che la maggiorparte è in sovrappeso e, circa il 38per cento, è addirittura obeso.Questa condizione, oltre a gra-vare sulla loro salute, compro-mette anche la sicurezza al vo-lante. I camionisti obesi sono, in-fatti, ad alto rischio: dormonomeno di sei ore a notte, sono as-sonnati di giorno, poco attentialla cura dei propri mezzi e, sem-pre più spesso, con una maggiorepropensione all’apnea notturna.Questa patologia mina alla sicu-rezza stradale al punto che unacommissione europea vuole in-

serirla fra quelle discriminantiper ottenere l'idoneità alla guida.

Giorgio Calabrese, docente dialimentazione e nutrizione uma-na presso l’Università Cattolica delSacro Cuore di Piacenza, Uni-versità degli studi di Torino, visi-ting professor presso la BostonUniversity of Medicine, non hanessun dubbio: “I camionisti simuovono poco e mangiano trop-pi zuccheri e grassi, specie di tiposaturo. In questo modo, il meta-bolismo si abbassa favorendol’accumulo adiposo, per cui loroingrassano”.

Cosa si può fareper combattere questofenomeno e, soprattutto,come prevenirlo?

Muoversi di più e razionalizzarealmeno cinque pasti al giorno,non abbondanti ma molto vari in

cui siano sempre presenti la frut-ta e la verdura.

Un soggetto obeso, chesta per ore al volante diun camion, quali rischicorre?

Di avere troppa sonnolenzacon decadimento del sensorio equindi rischi di carenza di riflessicon possibili conseguenti incidentistradali.Ci sono dei controlliai quali sottoporresoggetti a rischio obesità?

Sì, la glicemia, l'insulinemia e

l'emoglobina glicata che sono deimarkers giusti per valutare subi-to il loro stato energetico di at-tenzione del cervello.

Per quanto riguardal'alimentazione, quali utiliconsigli possiamo darea chi effettua viaggi,soprattutto all'estero,ed è costretto a rimaneremolti giorni fuori casa?

Cinque o sei piccoli pasti, sem-pre abbondanti di frutta, verdu-ra, legumi e cereali e poco alcol.

Esiste una dieta idealeper i camionisti?

No, ma il frazionamento deipasti aiuta a bruciare l'insulinemia

e quindi ad avere un cervellopronto. Inoltre, non si formanograssi autonomamente.

Anche gli esercizi fisicipossono aiutare aprevenire il rischiosovrappeso?

Certamente sì. Fare esercizi ae-robici sarebbe la cosa migliore. Maun utile rimedio potrebbe esserequello di avere una bici a portatadi mano. Dopo aver consumatoun pasto sano, si dovrebbe pe-dalare almeno trenta minuti algiorno. Oppure fare lunghe pas-

seggiate, a passo svelto, senza fer-marsi. Chi invece non ha proble-mi alla schiena e alle ginocchia,può optare per una corsa lenta macostante. Ma seguire una dietasana ed equilibrata non basta. Oc-corre anche dedicare un temposufficiente ad ogni pasto, consu-mandolo possibilmente seduti,ma soprattutto facendo in modoche il pasto diventi un momentodi vero relax e non di stress. E poioccorre garantire l’assunzione diadeguate quantità di liquidi nelladieta quotidiana, (si consiglia dibere almeno 1,5 litri di acqua algiorno) evitando l’introduzionedi bevande alcoliche sia durante laguida sia in corrispondenza dellepause pranzo.

o stile di vita dei camionisti fi-nisce sotto i riflettori. Un

tempo la presenza dei camion al-l’esterno di una trattoria era unmarchio di garanzia che attraeva,all’ora di pranzo, le persone chepercorrevano quella strada oquell’area di servizio, ma oggi nonè più così. La dieta dei conducentidi tir è cambiata radicalmente e,purtroppo, in peggio: cibo spaz-zatura dal bassissimo valore nu-trizionale con elevati livelli digrassi idrogenati e zuccheri, pa-nini super-imbottiti e ricchi di sal-se di ogni tipo o i supercaloricisnacks da fast-food, sembrano lescelte più gettonate.

La conferma arriva anche daun recente sondaggio americano:sul podio dei “lavoratori più cic-cioni” i conducenti di autotreni siaggiudicano tristemente la me-daglia d’oro. Un dato preoccu-

L

Secondo un sondaggio la maggior partedegli autotrasportatori in è sovrappeso.

Una condizione che gravasu salute e sicurezza.

Intervista con il prof. Giorgio Calabrese

Camionisti:allarmecalorie

in cabina

Sal

ute

di Marina Ciaravolo

A sinistra il prof.Giorgio Calabrese,

docente di alimentazionee nutrizione umanapresso l’Università

Cattolicadel Sacro Cuoredi Piacenza,

e volto noto della Tv

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Tecn

ica

di Ferdinando Tagliabue

Hannover ha ospitato l’edizione 2012 di IAA:in mostra il meglio dell’offerta internazionaledi veicoli industriali e commerciali, rimorchi,semirimorchi, ma anche logistica e servizi finanziari

IL SALONEDELL’EURO6

al 20 al 27 settembre Hannover ha ospi-tato l’edizione 2012 di IAA, il più gran-

de Salone Internazionale a livello europeo de-dicato al settore dell’autotrasporto. Negli ampispazi del Salone si sono dati appuntamentopiù di 2000 espositori in rappresentanza delmeglio dell’offerta internazionale di veicoli in-dustriali e commerciali, rimorchi, semirimor-chi, allestimenti, componentistica, accessorima anche logistica e servizi finanziari.

Naturalmente il Salone tedesco è stato l’oc-casione per fare il punto della situazione suinuovi motori Euro 6 che diverranno obbliga-tori a partire dal gennaio 2014 (gennaio 2013per le nuove omologazioni) e per proporre so-luzioni, anche avveniristiche, per contenere iconsumi, sempre nuovi e più accurati serviziper la gestione, soluzioni per la sicurezza. In-somma, un vero e proprio Salone che ha sa-puto ancora una volta guardare al futuro, sen-za dimenticare il presente.

DAF XF: consuma poco ed è pulitoLa grande novità proposta da DAF all’IAA

riguarda il suo modello più pesante e presti-gioso, ovvero l’XF, che è stato completamen-te riprogettato a partire dal motore, quel Pac-car MX da 13 litri, tanto apprezzato in Euro-pa e negli Usa, che ora si presenta in una nuo-va generazione Euro 6. Per la realizzazione delnuovo propulsore i tecnici sono ricorsi alla com-binazione di tecnologie ampiamente conso-lidate e di innovazioni tecnologiche e così que-sto Euro 6 dispone di iniezione Common Rail,turbina a geometria variabile, ricircolo dei gasdi scarico; il post-trattamento dei gas di sca-rico si avvale di un convertitore catalitico De-NOx e del filtro attivo antiparticolato. Tutto ciòha consentito di ottenere lamassima efficienzaa temperature ottimali, migliorare la compo-sizione dei gas di scarico,mantenendo al tem-po stesso bassi consumi di carburante con va-lori pressoché analoghi a quelli (peraltro già ec-cellenti) degli Euro 5. Tre i livelli di potenza di-sponibili (410 – 460 e 510 CV) con coppiemassime da 2000 a 2500 Nm ottenuti inun’ampia fascia di regimi (da 1000 a 1425

g/min). Riprogettati anchei cambi, Zf, manuali e

automatici, a 12 e16 marce, congli automaticidotati di Eco-Roll e Fa-stShift che,con la loropresenza,contribui-scono fat-tivamen-te alla ri-

D

TIR153-201224

Iveco

In aperturalo stand Iveco,

nel tondo il nuovoTrakker e a destralo Stralis HI-Way,

vicitoredell’InternationalTruck of the Year

2013

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la combustione, a causa dell'assenza dei gas discarico ricircolati. Il particolato rimanente vie-ne ridotto nel filtroDPF,mentre gli ossidi di azo-to vengono ridotti nell'impianto di scarico; tut-to ciò consente dimigliorare i consumi, le pre-stazioni e l’affidabilità.

Va inoltre sottolineato che il sistemaHi-eSCRdi FPT riduce i livelli di ossido di azoto di oltreil 95%.Questa tecnologia di post-trattamentomessa a punto da FTP Industrial per i motoriEuro 6, è unica ed esclusiva in quanto utiliz-za solamente il sistema SCR e permette di ri-spettare i limiti delle emissioni di ossido di azo-to, grazie al solo sistema di riduzione catali-tica, senza che sia necessario fare ricorso al ri-circolo dei gas di scarico.

Sempre per la gamma Stralis va segnalatala presenza del modello LNG Natural Powercon alimentazione a gas naturale liquido de-stinato a servizi di distribuzione, notturna e sutratte medie, la cui commercializzazione a li-vello europeo è già iniziata.

A completare la gamma dei pesanti ricor-diamo l’anteprimamondiale del nuovo Trak-ker, ampiamente rinnovato nella cabina e pro-

posto con le motorizza-zioni Cursor 8 e 13 Euro 5,che ha subito una cura dicontenimento dei costi diesercizio. E per restare nel-l’ambito dei mezzi d’ope-

ra e dei veicoli destinati all’Off Road ad Han-nover è stata presentata anche la nuova ver-sione dell’astra HD9 vero e proprio punto diriferimento per gli impieghi gravosi del cavacantiere.

MAN: rinnovata tutta la gamma GTMAN ha colto l’occasione dell’IAA per

presentare la propria gamma completamen-te rinnovata nell’estetica e neimotori. Per i suoimotori Euro 6 ha deciso di adottare la solu-zione del ricircolo regolato dai gas di scaricoe dal post trattamento dei gas di scarico conSCRT, quindi iniezione Common Rail, sistemadi ricircolo dei gas di scarico raffreddato e re-golato, sovralimentazione bistadio e posttrattamento dei gas di scarico mediante SCRcon catalizzatore di ossigenazione e filtro CRT.

Punti fermi nella progettazione dei nuovimotori sono stati il contenimento del consu-mo a parità di potenza, il posizionamento ot-timizzato dei componenti di depurazione deigas di scarico, carico utile, affidabilità e sem-plicità di manutenzione.

Anche con l’Euro 6 il TGX EfficientLine si

duzione dei consumi (e delle emissioni), mi-gliorando nel contempo il comfort di guida.

Oltre al nuovo motore l’XF si presenta al-l’utenza con un limitato aumento di peso (90kg), un nuovo telaio, serbatoi fino a 1500lt, nuove sospensioni cabina e sugli assali cheassicurano un’eccellente stabilità del veicolo,costi di esercizio contenuti resi possibili daintervalli di assistenza fino a 150.000 km, ec-cellente raffreddamento e flusso d'aria ot-timizzato, nuovi assali e nuovi rapportinonché il Driver Performance Assistant di se-rie su tutti i modelli.

Da segnalare anche l’introduzione di di-verse soluzioni allineate con il programmaATe per la riduzione dei costi operativi e del-le emissioni tra cui ricordiamo l’ottimizza-zione del circuito di raffreddamento (minoriinterventi della ventola), nuove funzioni deicambi Paccar Zf, nuovi rapporti sull’assaleposteriore nonché il controllo graduale del-la velocità di crociera.

Iveco: il camiondell’anno

La presenza di Ivecoal Salone di Hannover(oltre 2500 mq diesposizione), ha avutocome grande prota-gonista lo Stralis Hi-Way, peraltro vincitore dell’InternationalTruck of the Year 2013.

Il nuovo pesante Iveco, presentato a luglio,ha fatto il suo debutto al pubblico proprio inoccasione di questa manifestazione accantoa tutti gli altri veicoli del costruttore, dai pic-coli Daily al nuovo Trakker per il cava-cantie-re, nonché i motori Euro 6 FTP Industrial do-tati del sistema di riduzione catalitica HI-eSCR.

Gli Stralis Hi-Way proposti ad Hannover (inesecuzione Euro 5 ed Euro 6) hanno tra i loropunti di forza doti di potenza, comfort, er-gonomia e sicurezza a cui si deve aggiunge-re un’importante riduzione (fino al 4%) dei co-sti di esercizio.

Lemotorizzazioni disponibili sono i 6 cilindriin linea Cursor FTP proposti nelle tre differen-ti cilindrate di 8, 10 e 13 litri Euro 5 e di 9, 11e 13 litri nel caso degli Euro 6, con otto livellidi potenza che vannoda310a560CV.Gli Euro6 sono caratterizzati dalla presenza del sistemaHI-eSCR realizzatoda FTP Industrial. La soluzionemessa a punto da FPT ha permesso di accre-scere l'efficienza delmotore riducendo al tem-po stesso il particolato che viene prodotto dal-

TIR153-2012 25

MANharinnovato estetica

emotorizzazioni dellesue gamme TG, pesanti,medi e leggeri. Sotto, iltrattoreMANConcept S

con semirimorchioKrone Aeroliner MAN TG

DAF

A sinistrail nuovo DAF XF

conmotore PaccarMXda 13 litri Euro 6aggiornato

profondamentenell’estetica e, negliaccurati interni

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All’ingresso del padi-glione erano esposti an-che due interessanti stu-di, l’Aerodynamics Trai-ler e l’AerodynamicsTruck di DaimlerTrucks, esempio con-creto di come sia pos-sibile, ricorrendo a sofi-

sticati accorgimenti ae-rodinamici, abbattere con-

siderevolmente i consumi dicarburante, a tutto vantaggio

delle aziende, delle risorse e del-l’ambiente. È doveroso sottolineare cheentrambe le soluzioni non sono esercizi fu-turistici ma studi che consentono, in manierarealista e soprattutto praticabile, un consi-derevole risparmio di carburante (4,5%nel caso di un nuovo Actros che traina unAerodynamics Trailer e 3,5% per l’Aerody-namics Truck) valori emersi dai primi test sustrada.

Tra i protagonisti dell’esposizione i nuo-vi modelli Actros (anche nelle nuove versioniLoader e Volumer) e Antos, l’Econic con ali-mentazione LNG, lo Sprinter con cambio au-tomatico a 7 marce, gli elettrici Vito E-CELLmantiene ai vertici per consumi ed efficienza,

inoltre per questi modelli è prevista la presenzadi serie del MAN TeleMatics (per la gestioneflotta) e i primi 500 acquirenti potranno di-sporre gratuitamente del software per 4mesi.

Esteticamente i nuovi modelli TGX e TGS sipresentano con un frontale completamenteridisegnato che evidenzia la nuovamascheri-na del radiatore e gli ampi deflettori laterali conconvogliatori d’aria; il bordo superiore del co-fano anteriore è stato spostato più in basso li-berando spazio per i copri tergicristalli. Nuo-vo anche il logo, con un leone rimodernato,liberato della cornice e posto sopra la scrittaMAN.

Il rinnovamento ha coinvolto anche i veicolidella serie TGL e TGM, e sopratutto l’abitacolo,i materiali interni, e il cruscotto, ora più fun-zionale e di facile lettura; nuovi comandi an-che per riscaldamento e climatizzatore, più vi-

Il Salonedell’Euro6

TIR153-201226

sibili e illuminati. Ricordiamo infine che tutti iveicoli delle nuove gamme TG sono già ordi-nabili e saranno disponibili a partire dalla pros-sima primavera.

Mercedes Benz: distribuzionepesante e servizi

Una superficie espositiva di circa 10milame-tri quadrati dove hanno trovato posto 70 vei-coli, tra autocarri, commerciali e autobus, coni marchi Mercedes Benz, Fuso e Setra.

Questa in estrema sintesi la presenza delGruppo tedesco, che ha occupato interamenteil padiglione 14/15 dove peraltro è stato de-dicato ampio spazio anche ai numerosi servi-zi proposti e ad alcuni veicoli di costruttori dialtri continenti ma appartenenti al gruppo,come l’esemplare nordamericanoWestern Star4900 EX "Wanted" e due autocarri dell’in-diana Bharat Benz: il cassonato LDT 914R e ilribaltabile HDT 3128.

Nel tondoRenault PremiumStrada Optitruck.In questa foto al

completo, la gammaClean Tech,

con propulsionialternative

Sopra ilnuovo Mercedes

Actros si è arricchitodelle nuove versioniLoader e Volumer,naturalmente conmotori Euro 6.

Mercedes

Renault Trucks

Page 27: TIR 153_2012_10

non solo la tecnologia sviluppata per i suoimo-tori Euro 6ma anche le diverse soluzioni tec-niche adottate per il contenimento dei con-sumi e per la massima efficienza del traspor-to. Allo stand della Casa francese abbiamo vi-sto l’ultima versione del Premium Optifuel, ilPremium Lander con sistema OptiTrack per ilsettore delle costruzioni, il Midlum pack Op-tifuel, unMaster Euro 5 ottimizzato per il con-tenimento dei consumi, un Maxity Elettrico,un Premium in versione distribuzione a me-tano ed un altro in versione Hybrid nonché unMidlum elettrico.

Per i modelli di gamma alta Renault ha pre-disposto un nuovomotore sei cilindri di 11 li-tri (il DTI 11 con tre livelli di potenza 380, 430e 460 CV e coppie massime rispettivamentedi 1800, 2050 e 2200 Nm). Tra le soluzioniadottate per questo Euro 6 ricordiamo il si-stema di post trattamento delle emissioni SCR:per garantire prestazioni ottimali il sistemadeve lavorare a temperature abbastanza ele-vate e perché ciò avvenga i tecnici della Re-nault si sono orientati verso la combinazionedi diverse soluzioni tra cui il riutilizzo dei gasdi scarico nella fase di avviamento del motore,l’uso regolato di valvole di aspirazione e sca-rico. Il sistema di post trattamento è poi com-pletato da un filtro antiparticolato. La stessatecnologia è stata adottata anche nella rea-lizzazione del nuovo sei cilindri da 13 litri chesi differenzia per la presenza di un sistema elet-tronico di iniettori pompa, più adatti alla ci-lindrata maggiore e alle potenze disponibili(440, 480 e 520CV con coppie di 2200, 2400e 2550 Nm).

Per la gamma dei veicoli medi è stato rea-lizzato un quattro cilindri di 5 litri, il DTI 5in versione da 210 e 240 CV con 800 e 900Nm di coppia che si affiancano al DTI 8, unsei cilindri di 8 litri, con tre livelli di poten-za (250, 280 e 320 CV). Questi motori da5 e 8 litri (con iniezione tipo common rail)utilizzano un sistemaEGR per il riciclo

di parte dei gas di scarico nella fase di com-bustione che riduce gli ossidi di azoto pro-dotti dal motore; i rimanenti ossidi di azo-to vengono eliminati successivamente percatalisi mediante il sistema SCR.

Da segnalare anche un interessante stu-dio di design industriale per un veicolo dalunga distanza che si avvale di materiali no-bili, eccellente aerodinamica e una serie diinnovazioni tecnologiche volte al conteni-mento dei consumi. Il veicolo CX/03 ha unacalandra con una struttura in fibra di car-bonio con alluminio; la sezione centrale pre-senta un pannello scorrevole a scomparsache scende nella parte inferiore con l’au-mento della velocità incrementando ulte-riormente l’aerodinamica mentre più inbasso uno spoiler fa la stessa cosa riducendoin questo modo la distanza dal suolo.

Scania: Euro 6 per tutte le potenzeLe nuove soluzioni proposte da Scania

sono principalmente incentrate sulla com-ponentistica ed i motori ovviamente Euro 6,in particolare, con quattro motori da 9 litriche si avvalgono della tecnologia EGR/SCR(con potenze di 250 e 280 CV) e della solatecnologia SCR (le potenze in questo casosono di 320 e 360 CV). Per i motori da 13litri è stata invece adottata solo la combi-nazione delle tecnologie EGR/SCR che svi-luppano potenze di 440 e 480 CV. Com-pletano le novità motoristiche due nuovi mo-tori Euro 6 a gas destinati a nuove applica-zioni e con prestazioni e coppie del tutto pa-ragonabili a quelle dei motori diesel.

I nuovi motori Euro 6 dispongono di unacoppia particolarmente elevata a bassi regi-mi che assicurano manovrabilità e consumicontenuti equivalenti a quelli dei motori Euro5. Tutti i motori in linea adottano lo stesso si-lenziatore compatto che “ospita”un cata-lizzatore ossidante, un filtro antiparticolato,due catalizzatori SCR e due altri catalizzato-ri che neutralizzano i residui di ammoniaca;

questa soluzione rende disponibile unospazio tale da consentire una riserva dicarburante di 1500 lt.

Passiamo ora al cambio: quello rea-lizzato da Scania a 12 rapporti consezione range è stato sviluppato alloscopo di gestire coppie fino a 2350Nm che, rispetto all’unità con 2marce ridotte, si risparmiano circa35 kg. Questo cambio a 12 marceè indicato per trasporti a lungo rag-

gio meno impegnativi e soprattuttoquando è necessario contenere i pesi.Grande rilievo anche ai servizi e a que-

sto proposito vanno ricordate le soluzioni pen-sate per facilitare il lavoro come Scania Co-municator, dotato di serie sulla maggior par-te dei veicoli Scania venduti in Europa; si trat-ta di una “scatola nera” che rende possibilinuove funzioni come il collegamento con il vei-colo attraverso il portale Scania Fleet Mana-

TIR153-2012 27

Kombi e Sprinter E-CELL, il Citan Euro 6 eil Fuso Canter 4x4.

Da segnalare anche l’intera e ampia gam-ma di motori Euro 6, dal compatto 4 cilindrifino ai grandi 6 cilindri; il sistema di assisten-za alla frenata d'emergenza "Active Brake As-sist 3" la cui presenza accresce ulteriormen-te il già elevato livello di sicurezza degli auto-carri della Casa di Stoccarda nonché il Pre-dictive Powertrain Control (PPC) che collegai dati GPS con la gestione della catena cine-matica e ancora gli assi leggeri destinati ai se-mirimorchi. Concludiamo ricordando l'area de-dicata ai numerosi servizi proposti (FleetBoard,CharterWay,Mercedes-Benz Bank, ricambi ori-ginali, Service 24h,Mercedes-BenzMobiloVan,MercedesServiceCard, Mercedes-Benz TruckGestione manutenzione e Telediagnosi) de-dicati agli autocarri e ai commerciali della Casatedesca.

Renault: motori pulitiper risparmiare

Come per gli altri grandi costruttoridi veicoli industriali, IAA 2012 è sta-ta anche per Renault Trucks l’oc-casione per presentare in an-teprima al grande pubblico

A destranel tondo,

uno scorcio dellostand Scania;

il costruttore svedeseha presentatola sua rinnovata

gamma con le nuovemotorizzazioni

Euro6

Uno scorciodello stand

Mercedes Benz, dovela Casa ha presentatol’intera gamma nonchéi più recenti modelli

della gammaFuso Canter

Scania

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restare in tema diservizi va segnalato il

tool che facilita la pianificazione della ma-nutenzione e la comunicazione con l’officina.Da ricordare ancora la app per smartphonee tablet dedicata al monitoraggio delle flot-te in tempo reale, riproducendo le funzioni es-senziali del pacchetto Control. C’è anche l’appScania Dealer Locator che assiste i conducentiin difficoltà verso la ricerca (automatica) delpiù vicino centro Scania.

Volvo FH: solo il nome è vecchioIl nome non è cambiatoma tutto il resto si.

Stiamo parlando del nuovo Volvo FH che purmantenendo lo stesso nome del prestigiosoe famoso predecessore, è un veicolo com-pletamente nuovo sotto tutti gli aspetti.Completamente ridisegnato, il nuovo FH si pro-pone non solo con la prima motorizzazioneEuro 6 della Casa svedese (un sei cilindri in li-nea di 13 litri da 460 CV) ma anche un’este-tica profondamente rinnovata e piacevolmenteaggressiva e una grande attenzione al com-fort, all’ergonomia e alla sicurezza.

L’aspetto innovativo più evidente è costitui-to dalla cabina, alta, imponente, con imontantiad A ed una linea generale che dà, anche dafermo, una sensazione di movimento ed unagriglia decisamente aggressiva. La nuova cabinaè anche più spaziosa della precedente e all’in-terno si gode di un buonmetro cubo in più, diun’altezzamaggiore rispetto alla precedente edi un vano aggiuntivo da 300 litri.

Il motore è un Euro 6 da 460CV e 2800Nmche, secondo i tecnici della Casa svedese as-sicura anche una riduzione dei consumi (cir-ca il 10%). Per poter soddisfare i requisiti Euro6, il motore è dotato anche di un sistema diabbattimento dei gas di scarico EGR e di unfiltro antiparticolato per diesel (DPF), soluzio-ni già ampiamente utilizzate da Volvo Trucksnegli Stati Uniti e in Giappone.

Un ulteriore contributo al risparmio di car-burante deriva poi dalle prestazioni assicu-rate da I-Torque che si avvale non solo di una

coppia elevata ma anche di un cambio I-shift2 con doppia frizione. Da segnalare anchela presenza del sistema I-See, che provvedead ottimizzare la marcia sui percorsi con fre-quenti saliscendi.

Il nuovo Volvo FH è anche un veicolo estre-mamente sicuro, anzi, in base ai test effet-tuati da Volvo si tratta della cabina più si-cura e robusta mai prodotta dal costrutto-re svedese, collaudata in migliaia di test dicollisione simulati ed un centinaio di crashtest reali. La grande sicurezza di questa ca-bina deriva da molteplici fattori, tra cui lebarre ad assorbimento di energia delle col-lisioni e l’impiego nelle portiere di materia-li ad elevata resistenza, quali acciai a dop-pia fase, pannellatura della cabina realizzatain acciaio al boro altamente resistente, ter-moindurito e pressopiegato.

TIR153-2012 29

Il Salonedell’Euro6

Leggero, dinamico, colo-rato, facile da guidare e conun marchio di garanzia, lastella Mercedes-Benz. È ilCitan, con il qualeMercedes-Benz Van copre tutta la gam-ma dei veicoli commerciali.Dopo la prova su strada aCopenaghen e la presenta-zione ufficiale al Salone diHannover, da novembre saràin vendita in tutta Europa,con prezzi e finanziamentidifferenti per ogni Paese. IlCitan, che nasce dalla colla-borazione con il gruppo Re-nault, sulla base di un ac-cordo siglato nel corso del2010, coniuga in sé la prati-cità e la concretezza della Re-nault con la cura e al pregiodi Mercedes.

Tre propulsori dieselPreviste tre differenti ti-

pologie di carrozzeria e trelunghezze; tre propulsori die-sel (conformi alla norma an-tinquinamento Euro5) con

potenze comprese tra 75 e110 cavalli ed un motorebenzina sovralimentato da114 cavalli: per quest’ultimoè disponibile di serie il pac-chetto BlueEfficiency, versio-ne con la quale il consumo èdi soli 4,3 litri/100 km. Vieneproposto con trazione ante-riore e con trasmissioni ma-nuali a sei e a cinque marce.Notevole il vano di carico cheraggiunge i 3,8 m³ e un ca-rico utile massimo di 800 kg.

Design accattivanteAccattivante il design con

la Stella cromata posta alcentro della maschera del ra-diatore, la forma affusolatadel cofano motore, i farianteriori in vetro trasparen-te che alternano parti ingrigio opaco ed elementicromati lucidi. Con i cerchi inlega da 15”, disponibili a ri-chiesta, che chiudono ester-namente a filo con il vanoruota, il Citan appare ben

piantato a terra.

Massimo comfortControllato e collaudato

da un team della Stella, il Ci-tan offre al conducente e alpasseggero sedili dotati diimbottitura rigida ma con-fortevole. Sul lato del pas-seggero della versione Fur-gone, in combinazione conla parete divisoria a grigliaorientabile a richiesta, èmontato un sedile ribaltabi-le. Il volante, regolabile in al-tezza, è disponibile anche inpelle. Il quadro strumenticomprende tachimetro, con-tagiri e indicatori della tem-peratura del liquido di raf-freddamento e del livellocarburante. Con la sua ver-satilità e capacità di adatta-mento, il nuovo Citan offresoluzioni per le più svariateesigenze di trasporto urba-no. Come Furgone, Mixto eKombi in tre lunghezze econ diverse varianti di porte,copre tutte le necessità diimpiego professionale inquesta categoria. Alla basedell’ampia gamma il Furgo-ne, disponibile in tre lun-ghezze da 3,94 m (Com-pact) a 4,32 m (Long) fino a4,71 m (Extralong).

A.I.

Da novembre in vendita il Citan,il commerciale della MercedesLeggero, dinamico, colorato, facile da guidare e con un marchiodi garanzia, la stella Mercedes-Benz. È il Citan, con il qualeMercedes-Benz Van copre tutta la gamma dei veicoli commerciali

Il nuovoVolvo FH, gammacompletamente

rinnovata, ora Euro6:a destra, in alto unoscorcio dell’interno,

anch’esso ampiamenterinnovato e sotto,l’ampio stand

Volvo

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Tecn

ica

di Ferdinando Tagliabue

I premi, assegnati durante il salone di Hannover dadue giurie composte da giornalisti internazionali,sono andati al nuovo Iveco Stralis Hi-Way e al FordTransit Custom

Truck&Van:ivincitori2013

l nuovo Iveco Stralis Hi-Way è il vincitoredel“Truck of the Year 2013”. L’annuncio del

prestigioso riconoscimento è avvenuto in oc-casione della serata di gala al Salone di Han-nover. Il Truck of the Year viene assegnato dauna giuria internazionale composta da 25gior-nalisti appartenenti ad altrettanti Paesi euro-pei. Al nuovo Stralis Hi-Way, che ha vinto con138 punti, è stato riconosciuto di aver forni-to il miglior contributo per l’efficienza del set-tore del trasporto su gomma, in termini di ri-duzione dei consumi, sicurezza, guidabilità,comfort e ridotto impatto ambientale.

Il nuovo Stralis dispone di un sistema fre-nante particolarmente efficiente che si avva-le di numerosi sistemi di sicurezza quali l’EBSche integra le funzioni ABS, ASR ed EBL; il si-stema combina l'azione del frenomotore e del-l’intarder, che vengono azionati inmaniera au-tomatica aumentando in questomodo l’effi-cacia eminimizzando contemporaneamentel’utilizzo dei freni di servizio. L’equipaggiamentoè completato dal sistemaHill Holder per le par-tenze in salita e l’ACC, Adaptive Cruise Con-trol, il sistema “intelligente” chemantiene co-stante la velocità di crociera scelta dal con-ducente, ed è in grado di valutare l’eventua-le eccessiva vicinanza al veicolo che precede;nel caso in cui la distanza di sicurezza non ven-ga mantenuta, entrano in azione automati-camente frenomotore, intarder e freno di ser-vizio. L’AEBS, disponibile per i veicoli conmo-tore Euro 6, rilevando la possibilità di una col-lisione, aziona automaticamente i sistemi di fre-natura; da ricordare ancora il Lane Departu-reWarning System che segnala acusticamentequando il veicolo esce dalle linee di delimita-zione della corsia di marcia (quando non sonoazionati gli indicatori di direzione) e il DriverAttention Support, un sistema che monitoracostantemente il livello di attenzione dell’au-tista e rileva eventuali stati di sonnolenza at-tivando segnali acustici e visivi. Al secondo po-sto, con 107 punti, si è piazzato il MercedesAntos, seguito dal Ford Otosan NewCargo edal Fuso Canter 4x4.

Il Ford Transit Custom vince tra i VanNella stessa serata è anche stato assegna-

to il“Van of the Year 2013” che è andato alFord Transit Custom che si è aggiudicato il ri-conoscimento conquistando 117 punti sui 133messi a disposizione dalla giuria internazionaledi 24 giornalisti europei.

Al nuovo Transit, che si era aggiudicato ilpremio anche nel 2001 e nel 2007, sono sta-te riconosciute doti di carattere esteticoma an-che di guidabilità, capacità di carico e costi diesercizio emanutenzione contenuti grazie adun consumo che gli consente percorrenze chearrivano a 6,4 l/100 km.

La serie Transit, nata nel lontano 1965, haconquistato innumerevoli successi, divenen-do uno dei commerciali più diffusi. Il veicolosi è costantemente evoluto nell’estetica e nel-la tecnica; oggi adotta un motore 2.2 DTCiEuro 5con turbina a geometria variabile, in-tercooler e iniettori a 8 fori. Il nuovo Transit halasciato alle sue spalle il Dacia Dokker Van eil Mercedes Citan.

I

Iveco Stralis Hi-Way

Ford Transit Custom

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Le città di Torino, Milano e Napoli han-no sottoscritto con il Governo un accordosulla distribuzione urbana delle merci alfine di armonizzare le normative e le pro-cedure per l'accesso dei veicoli merci nel-le aree cittadine e sviluppare nuove mo-dalità per la logistica urbana. Il protocolloera stato redatto e promosso nei mesiscorsi dalla Consulta per l'autotrasporto

e la logistica, guidata da Bartolomeo Gia-chino. “La distribuzione urbana dellemerci è un tema di competitività delle no-stre città, dove si produce quasi il 70%del Pil del nostro Paese e dove per la ca-renza di infrastrutture vi è un costo dacongestione del traffico stimato in 10 mi-liardi di euro l'anno oltre al problema del-l'inquinamento – ha commentato Gia-chino.

Con la firma del protocollo questo pro-blema che sino a ieri veniva affrontatosingolarmente dalle città, ognuna perconto suo con oltre 100 delibere diver-se, sarà finalmente affrontato insiemenell'interesse comune di diminuire lacongestione, di diminuire l'inquina-mento e di rendere più competitive lenostre città”.

Il protocollo sottoscritto è il primo pas-so per la creazione di un sistema di con-fronto e scambio di esperienze in mate-ria di logistica e gestione della distribu-zione di merci in città. L'obiettivo è uncontrollo efficiente e sostenibile del tra-sporto delle merci dai magazzini dovesono stoccate alle sedi di destinazione.

Noti

zie

Traspo Day:in mostra anchel’Actros decorato

Torino, Milano e Napoli:protocollo sulla distribuzione

urbana delle merciA metà settembre si è svolto il Tra-

spo Day, la Fiera dei Trasporti e del-la Logistica.

Allo svincoloAutostradale A1 Capua,su una superficie complessiva di 50.000mq, di cui 15.000 coperti, in mostra ca-mion, macchine d’epoca, van, tecno-logie all’avanguardia per i trasporti ela logistica, aziende di produzione, dicommercializzazione e di autotra-sporto provenienti da tutte le regioniitaliane. A partecipare all’evento mol-tissime persone che hanno fatto visitaalle 121 aziende di settore presenti.

La manifestazione, patrocinata dalministero dell’Ambiente, Regione Cam-pania, Provincia di Caserta, è stata ani-mata anche da momenti di confrontoe dibattito, da convegni che hannoper-messo di approfondire tematiche im-portanti come quello dell’intermodali-tà quale vantaggio competitivo. Mer-cedes-Benz ha scelto proprio il TraspoDay a chiusura del tour nazionale del-l’ultima versionedelMercedes-BenzAc-tros, decorato con i camion d’epoca piùimportanti prodotti dalla Stella.

TIR153-201232

Bartolomeo Giachino

Parte la nuova fasedel progetto LOGeco

Parte questo mese a Roma la seconda fase di LOGeco, ilprogetto sperimentale di logistica sostenibile sviluppato daUnindustria Lazio in collaborazione con Roma Capitale e ilsupporto dell’Università La Sapienza. L’obiettivo è arrivare aun nuovo modello per la distribuzione urbana delle merci che,grazie all’uso di veicoli a zero emissioni, diminuisca l’impat-to del traffico nel centro di Roma.

Il progetto prevede la realizzazione di un punto di transi-to provvisorio nel parcheggio di Villa Borghese e l’utilizzo ditre Renault Kangoo Z.E. (due dei quali in versione maxi, piùlunghe di 40 cm) per testare i percorsi e le necessità logisti-che nel centro storico attraverso vari servizi di consegne.

La prima fase del progetto, che è iniziato lo scorso mag-gio, prevedeva invece un transit point transitorio in via di Prin-cipessa Clotilde. Per testare i percorsi erano state utilizzatesempre due camionette Kangoo, e sono stati registrati si-gnificativi risparmi in termini di consumi e di emissioni in-quinanti.

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Nell'ambito del trasporto combinato tran-salpino, sta crescendo la domanda di tra-sferimento su rotaia di semirimorchi non ac-compagnati sulle lunghe distanze tra l'Italiae l'Europa centro-occidentale. Una doman-da che però deve fare i conti con infrastrut-ture ferroviarie inadeguate, perché non con-sentono il passaggio di unità alte 4 metri chesono le più adatte al trasporto intermodalegrazie alla loro elevata capienza. È un pro-blema che emerge soprattutto nell'attra-versamento della Svizzera, dove esiste il cor-ridoio per la sagoma P400 solo lungo il nuo-vo asse del Lötschberg-Sempione, mentre leattuali gallerie del San Gottardo del MonteCeneri pongono limiti inferiori. Tali limiti sa-ranno superati con l'apertura delle nuove gal-lerie di base, attualmente in costruzione lun-go questa direttrice, ma ciò non basta, per-ché bisogna adeguare l'intera linea ferroviariain Svizzera ed in Italia, almeno fino al nododi Milano. In concreto, bisogna ampliare lasagoma delle gallerie minori, adeguare lineeelettriche, segnaletica e pensiline e sovrap-passi. Sul versante svizzero, tutto ciò è sta-to recentemente programmato dal ConsiglioFederale del Governo elvetico che, per ade-guare l'asse ferroviario Basilea-San Gottardo-Chiasso e la linea per Luino al passaggio deisemirimorchi alti 4 metri, ha stanziato 940 mi-lioni di franchi ed ha stabilito il termine di finelavori nel 2020, ossia l'anno di completa-mento della galleria del Ceneri.

Il programma dei lavori è già pronto. L'in-tervento più impegnativo consiste nella co-struzione di una galleria completamente nuo-va al Bözberg, nel Cantone Argovia, men-tre altri interventi minori sono previsti tra Ba-silea e Chiasso e lungo la linea di Luino finoa Ranzo. Ma, precisa una nota del ConsiglioFederale svizzero, “il previsto ampliamentopotrà esplicare tutti i suoi benefici solo se saràproseguito sul versante italiano in modo chei semirimorchi possano essere trasportati a

lunga distanza su rotaia ossia non solo daconfine a confine, bensì da terminale a ter-minale”. In particolare, per il transito dei se-mirimorchi da 4 metri sono necessari lavo-ri di ampliamento tra Chiasso e Milano e traRanzo e Gallarate. A tale proposito, lo stes-so Consiglio Federale ha compreso nellasomma di 940 milioni di franchi, una partedi 230 milioni per il prefinanziamento dei la-vori in Italia. Un provvedimento che però nonpiace alla Fai di Como il cui presidente, Gior-gio Colato, ha dichiarato al Corriere diComo che “gli svizzeri non possono decideretutto da soli”. Colato precisa che “quandosi parla d'infrastrutture sovranazionali biso-gna agire a livello di concertazione ed evi-dentemente gli svizzeri non sono riusciti amettere sul piatto argomenti allettanti perconvincere gli italiani a intervenire nel modoche loro ritengono opportuno. Nella valu-tazione della situazione bisogna tenereconto anche degli interessi delle nostreFerrovie dello Stato e non solo di quelli el-vetici”.

Noti

zie

dilo

gist

ica

Hupac: nuovocollegamento

ferroviario

La Svizzera approval'ampliamento della ferroviaper i semirimorchi

Il Consiglio Regionale della Sardegnaha approvato il decreto legge che isti-tuisce una nuova compagnia marittimaa capitale interamente pubblico – de-nominata Flotta Sarda – che avrà ilcompito di effettuare i collegamentitramite traghetti dal continente versola Sardegna. Il capitale iniziale dellanuova società è di dieci milioni dieuro e riceverà venti milioni l'anno peril prossimo quinquennio.

Flotta Sarda intenderebbe noleggia-re otto traghetti che dovrebbero coprirequattro rotte: Porto Torres-Genova,Olbia-Civitavecchia, Cagliari-Civita-vecchia e Cagliari-Livorno.

NASCE LA FLOTTA SARDA

La compagnia svizzera Hupac ha av-viato a ottobre un nuovo collegamen-to ferroviario per semirimorchi consagoma P400 dall'Interporto di Nova-ra al terminal tedesco di LudwigshafenKTL, che viene attuato lungo l'asse delLötschberg. Dalla stazione tedesca, leunità di carico possono proseguire,sempre sulla rotaia, fino ad Anversa,Zeebrugge e Terneuzen.

La frequenza iniziale del servizio pre-vede quattro partenze la settimana inentrambe le direzioni. Un secondocollegamento internazionale per se-mirimorchi è partito dal porto di Trie-ste per il terminal di Bettembourg, nelLussemburgo. Questo servizio è indi-rizzato soprattutto ai semirimorchiche sbarcano allo scalo giuliano dai tra-ghetti provenienti dalla Turchia e cheproseguono verso l'Europa centraleed occidentale. Le partenze hannofrequenza trisettimanale in entrambele direzioni.

TIR153-2012 33

Page 34: TIR 153_2012_10

iflettori puntati sulle nuoveprocedure negoziali messe a

disposizione dal decreto svilup-po (concordato preventivo, pia-ni attestati di risanamento e ri-strutturazione dei debiti) al finedi evitare la liquidazione delleaziende o, addirittura, il falli-mento di quelle con i bilanci inprofondo rosso a causa della si-tuazione di crisi profonda. A talproposito è stata infatti intro-dotta una specifica disciplinaper i concordati con “continuitàaziendale”, ossia per quei con-cordati il cui piano preveda la

prosecuzione dell’attività d’im-presa da parte del debitore (ces-sione dell’azienda in esercizio, ov-vero il conferimento dell’aziendain esercizio in una o più societàanche di nuova costituzione).

La nuova norma si riferisce al-l’ipotesi in cui la proposta con-cordataria, anziché predisporreche la soddisfazione dei credito-ri avvenga con i proventi derivantidalla liquidazione dei beni sociali,preveda la continuazione del-l’attività in modo da soddisfare icreditori con i redditi futuri. Ed èper questo motivo che il debito-re è tenuto a riportare, nel pia-no concordatario, un’analiticaindicazione dei costi e dei ricaviattesi dalla prosecuzione del-l’attività d’impresa nonché le ri-sorse finanziarie necessarie e lerelative modalità di copertura.

Inoltre, occorre allegare la rela-zione di un professionista, ilquale deve attestare la fattibilitàdel piano concordatario. Manon solo, deve anche attestareche la prosecuzione dell’attivitàd’impresa è funzionale al migliorsoddisfacimento dei creditori.

Con questi requisiti sarà quin-di possibile ottenere un differi-mento, fino ad un anno dal-l’omologazione del concorda-to, del pagamento dei creditoriprivilegiati, un autentico tocca-sana per le magre casse degli im-prenditori.

E nel decreto non mancano lenovità fiscali in tema di dedu-zione dal reddito d’impresa del-le perdite su crediti. Dal periodod’imposta 2012, la deduzionediventa automatica quando èdecorso un periodo non infe-riore a sei mesi dalla scadenza dipagamento del credito. Deveperò trattarsi di un credito dimodesta entità (non superiore a5 mila euro per le imprese di ri-levanti dimensioni e non supe-riore a 2.500 euro per le altreimprese). Ma vediamo in detta-glio come accedere alle nuoveprocedure per risolvere la crisidelle imprese.

Concordato preventivoChi si trova in difficoltà finan-

ziarie può tentare la strada delconcordato preventivo per evitare

il fallimento della propria impre-sa. Con le nuove norme il debi-tore è obbligato a delle formali-tà davvero minime. Deve infattidepositare in tribunale il solo ri-corso contenente la domanda diconcordato, unitamente agli ul-timi tre bilanci approvati, con lariserva di depositare successiva-mente la proposta, il piano e i do-cumenti previsti dalla legge (suc-cessivamente sarà il tribunale afissare un termine compreso tra60 e 120 giorni per il relativo de-posito). Il ricorso, entro il giornosuccessivo, verrà pubblicato nel

Registro delle imprese, con laconseguenza che verranno bloc-cate tutte le azioni esecutive ecautelari nei confronti del debi-tore. Altro effetto è che l’im-prenditore potrà compiere tuttigli atti di ordinaria amministra-zione (mentre per quelli di stra-ordinaria amministrazione biso-gnerà chiedere l’autorizzazioneal tribunale).

Approvazionedel concordato

Il tribunale, dopo aver accoltola domanda di concordato, fissauna data per l’adunanza deicreditori per l’approvazione amaggioranza della proposta. Aifini del raggiungimento dellamaggioranza si ritengono con-senzienti i creditori che abbianoespresso voto favorevole nonché

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Fis

co

R

Il decreto sviluppo ha introdotto nuoveprocedure negoziali a favore delle

aziende, per evitare la liquidazione o ilfallimento: concordato preventivo,

piani attestati di risanamento eristrutturazione dei debiti

Crisi:gli strumenti

per salvarele imprese

di Angelo Ciaravolo

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TIR153-2012 35

Mediazionicol Fisco

Sono un autotraspor-tatore in difficoltà nei

pagamenti delle imposte. Inpratica ho saltato un versa-mento dell’Irpef e ho ricevutouna cartella di pagamento percirca 13 mila euro, comprensi-ve delle sanzioni. Cosa possofare per ottenere una riduzionedelle sanzioni?

Marco SerioBologna

Per ottenere la riduzione del-le sanzioni al 40% dell’impor-to richiesto, dovrà ricorrere alnuovo istituto della mediazionetributaria, essendo il valore del-la controversia di ammontareinferiore a 20 mila euro.

In tal modo potrà conclude-re col Fisco un accordo di me-diazione che preveda l’integra-le pagamento delle imposte e lariduzione della sanzioni.

Ravvedimento operosoHo sanato un tardivo versa-

mento dell’Iva con il ravvedi-mento operoso, versando perògli interessi di mora in misura in-feriore a quella dovuta.

Per questo motivo l’ufficio haravvisato la nullità del ravvedi-mento e mi ha richiesto il pa-gamento delle sanzioni nella mi-sura del 30 per cento.

Volevo sapere se la richiesta

è legittima.Oscar Mazzucco

Bari

Purtroppo, la Suprema Cortedi Cassazione ha sostenuto chel’errore nel calcolo degli interessimoratori rende nullo il ravvedi-mento del contribuente.

L’Agenzia delle Entrate è quin-di legittimata a pretendere il pa-gamento delle sanzioni in mi-sura piena e dei maggiori inte-ressi moratori rispetto a quellicalcolati e versati dal contri-buente.

Mancata presentazionemodello Unico

Sono un padroncino con ununico automezzo. Ho dimentica-to di presentare il modello Unicoche chiude con un credito a miofavore. Vorrei sapere se e comeposso rimediare.

Andrea VannucciPistoia

Chi ha saltato l’appuntamentodello scorso 1° ottobre, ha tempoaltri novanta giorni per trasmetteretardivamente il modello, evitandole pesanti sanzioni per omissione.

Chi si ravvede entro il 30 di-cembre, deve pagare soltantouna multa di 25 euro, per ciascu-na dichiarazione tardivamentepresentata, nell’ipotesi di situa-zione di credito o di imposte ver-sate correttamente.

Le

vost

redom

ande

TIR risponde ai vostri dubbi in materia di normativa fiscaleed amministrativa. Scrivete a [email protected] TIR, Via Tevere 44 - 00198 Roma

La nuovanorma si riferisceall’ipotesi in cui la

proposta concordataria,preveda la continuazionedell’attività in modo

da soddisfare i creditoricon i redditi futuri

tutti coloro che non abbianoesercitato il voto, né in adunan-za né per telegramma, per let-tera, telefax o per posta elettro-nica, nei venti giorni successivialla chiusura del verbale.

OmologazioneNel caso in cui non sono sta-

te proposte opposizioni, il tribu-nale, dopo aver verificato la re-golarità della procedura e l’esitodella votazione, omologa il con-cordato con decreto motivatonon soggetto a gravame. Lanuova normativa, al fine di evi-tare un utilizzo illegittimo e di-storto del concordato preventi-vo, ha previsto che la domandadebba essere dichiarata inam-missibile se il debitore, nei dueanni precedenti, abbia già de-positato la sola domanda di con-

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depositare in tribunale il ricorso,unitamente alla richiesta di omo-loga. È utile ricordare che questostrumento consente di utilizzarela transazione per i tributi e peri contributi previdenziali e assi-stenziali.

Contenuto dell’accordoDa una parte devono essere ri-

portate le modalità propostedal debitore (dilazioni di paga-menti, rinunce totali o parzialiagli interessi o di una parte delcapitale, ecc.) dall’altra, l’accor-do può prevedere che l’attivitàd’impresa continui ad operare incapo al debitore o ad un terzo.Si può, tra l’altro, stabilire chel’imprenditore in crisi ceda in tut-to o in parte i beni ai creditori oche provveda alla sua liquida-zione.

non consente la possibilità di uti-lizzare la “transazione fiscale”.

Ristrutturazione dei debitiQuesta forma di accordo deve

essere stipulata con tanti credi-tori che rappresentino almeno ilsessanta per cento dell’ammon-tare dei crediti e deve essere cor-redata dalla relazione di unesperto il quale dovrà attestarel’attuabilità dell’accordo, ed inmodo particolare, l’idoneità diquest’ultimo ad assicurare il re-golare pagamento dei creditoriestranei all’accordo, in formaintegrale. L’accordo deve esserepubblicato nel registro delle im-prese e, per sessanta giorni, nes-sun creditore potrà intraprende-re o proseguire azioni esecutivesul patrimonio del debitore. Chisceglie questo strumento deve

cordato preventivo senza esserestato ammesso oppure, non ab-bia ottenuto l’omologazione del-l’accordo di ristrutturazione. È uti-le ricordare che questo stru-mento consente inoltre la possi-bilità di utilizzare la “transazionefiscale“ per chiudere definitiva-mente sia i tributi sia i contribu-ti previdenziali e assistenziali.

Piani attestatidi risanamento

Possono ricorrere tutte le im-prese in difficoltà finanziarie.Attraverso un piano redatto daun professionista (nominato di-rettamente dall’imprenditore) sideve dimostrare che è possibileil risanamento dell’esposizionedebitoria dell’impresa ed il rie-quilibrio della situazione finan-ziaria. Tale strumento, tuttavia,

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già in esercizio con i requisiti dionorabilità, idoneità finanziaria eprofessionale, secondo le disposi-zioni previgenti all’applicazionedel Regolamento (CE) 1071/2009,la documentazione del requisito distabilimento (da presentare uni-tamente alla richiesta di autoriz-zazione all’esercizio, con il modelloAllegato 1 alla circolare 4/2011,come sostituito con nota prot. N.3382 del 9/2/2012 della Direzio-ne Generale per il trasporto stra-dale e per l’intermodalità), va pre-sentata entro il 4 /12/2012”.

Assoggettate a quest’ultimo

adeguamento risultano pertantoessere sia le imprese a regime, chesono pienamente iscritte nella se-zione ordinaria dell’Albo degli Au-totrasportatori avendo dimostra-to i menzionati tre requisiti primadel 4 dicembre dello scorso anno,sia le cooperative ed i consorzi diimprese a proprietà divisa deimezzi, che operavano alla stessadata, in forza dell’iscrizione nella se-zione speciale dello stesso Albo,prevalentemente od esclusiva-mente con i veicoli in disponibili-tà delle imprese socie. Le impreseche non provvederanno ad esple-tare questo adeguamento entro il4/12/2012 verranno cancellatedall’Albo degli Autotrasportatori enon potranno completare la pra-tica di iscrizione al citato REN, cuisinora erano state virtualmente in-serite (art. 11, comma 6-ter, dellalegge 35/2012). Ma in cosa con-

siste la documentazione dello sta-bilimento e la richiesta di autoriz-zazione all’esercizio dell’attivitàper l’iscrizione al REN?

StabilimentoCom’è noto, lo stabilimento è

il nuovo e quarto requisito richie-sto dall’Unione europea con il Re-golamento 1071/2009 per verifi-care che le imprese che esercita-no l’autotrasporto di merci, o in-tendono aprire l’attività, dispon-gano di una sede legale ed effet-tiva, di almeno un autoveicolo adi-bito a tale servizio e di una sede

operativa nella quale svolgere lamanutenzione ordinaria dei pro-pri veicoli. Tutto ciò, al fine di evi-tare il fenomeno delle imprese fan-tasma che, senza alcuna sede oveicolo, per tanto tempo hannooperato nel mercato. Sulla scortadella disposizione comunitaria,l’articolo 1 del Decreto Dirigenziale25/1/2012 (G.U. n. 28 del3/2/2012), stabilisce che l’impre-sa soddisfa il requisito dello sta-bilimento quando:a) dispone di una sede effettiva e

stabile in Italia, dove conserva ladocumentazione attinente allasua attività;

b)ottenuta l’autorizzazione al-l’esercizio della professione conl’iscrizione al REN, abbia in di-sponibilità almeno un veicolorientrante nel campo di appli-cazione del Reg. 1071/2009;

c) svolga in maniera efficace e

continuativa la manutenzionedei mezzi, presso una sede ope-rativa situata in Italia.

La sedeRelativamente alla sede effetti-

va, l’articolo 2 del Decreto stabili-sce, in via generale, che tutte le im-prese dimostrano di avere unasede effettiva quando hanno il pos-sesso di uno o più locali ad uso uf-ficio a titolo di proprietà, usufrut-to, leasing, locazione o comoda-to (in questi ultimi due casi, concontratto regolarmente registrato).Questo articolo prevede, altresì,

una serie di eccezioni per la di-mostrazione del requisito, per te-ner conto di alcune specificitàdove, oggettivamente, appare dif-ficile per l’impresa disporre di lo-cali da dedicare all’esercizio del-l’autotrasporto, quali:- per le imprese individuali, la

sede effettiva coincide con la re-sidenza anagrafica del titolare;

- per le società di persone, coin-cide con la residenza anagrafi-ca italiana del legale rappre-sentante;

- per le società a responsabilità li-mitata unipersonali, con la resi-denza anagrafica italiana di unamministratore se questi è an-che l’unico socio;

- per le imprese iscritte a consor-zi o a cooperative a proprietà di-visa, con la sede del citato rag-gruppamento a condizione chel’elezione di domicilio venga

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Norm

ativ

e

Il requisito è fondamentale percompletare l’iscrizione nel nuovo

Registro Elettronico Nazionale.Le imprese che non si adegueranno

saranno cancellate dall’Albo

Scadeil 4 dicembre

il termineper loStabilimento

di Andrea Giuli

ntro il 4/12/2012 tutte le im-prese già in esercizio, con

piena iscrizione all’Albo degliAutotrasportatori, devono do-cumentare alla Motorizzazionecompetente il proprio requisitodi stabilimento e chiedereespressamente di essere auto-rizzate all’esercizio dell’attività,ai fini del completamento del-l’iscrizione nel nuovo RegistroElettronico Nazionale (REN), isti-tuito in forza del regolamentocomunitario 1071/2009.

È quanto prevede la nuova di-sciplina sull’accesso alla professionedi autotrasportatore di merci perconto di terzi, adottata in base almenzionato Regolamento Ue (D.D. 25 novembre 2011; D.D. 25 /1/2012; Legge 4/4/2012, n. 35), edin particolare la circolare ministe-riale 30/4/2012, che espressa-mente stabilisce: “Per le imprese

E

Per le impresein esercizio con glialtri tre requisiti,la documentazione

del requisitodi stabilimento

va presentata entroil 4 dicembre 2012

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confermata dal legale rappre-sentante della cooperativa odel consorzio, utilizzando il mo-dello allegato B allo stesso De-creto.Presso la sede effettiva l’impre-

sa deve conservare: a) i documenticontabili; b) i documenti fiscali sul-l’assolvimento delle imposte direttee dell’Iva (registri delle fattureemesse e delle fatture d’acquisto);c) i documenti di gestione del per-sonale (Libro unico per i lavorato-ri subordinati); d) i documenti suitempi di guida e di riposo dei con-ducenti, quali i fogli di registrazione

del tachigrafo analogico e i sup-porti informatici per quello digitale;e) i documenti di trasporto come,ad esempio, l’originale della licenzacomunitaria ed f) qualsiasi altra do-cumentazione utile per verificarele condizioni del reg. 1071/2009.

Conservazionedella documentazione

Anche per la conservazionedella documentazione, il Decretointroduce alcune agevolazioni:consente che i documenti indica-ti nelle precedenti lettere a, b, c,possono conservarsi anche pressola sede di un domiciliatario fisca-le, mentre la documentazione suitempi di guida e di riposo (lett.d)può conservarsi anche presso lasede di una delle associazioni pro-vinciali di categoria degli autotra-sportatori presente in ComitatoCentrale, oppure presso la sede diun’impresa di consulenza per la cir-colazione dei mezzi di trasporto, dicui alla legge 264/1991. Per le im-prese iscritte a consorzi o a coo-perative a proprietà divisa, tutti idocumenti prima elencati posso-no essere custoditi presso la sededel raggruppamento di apparte-nenza, il quale dovrà a sua voltarendere la dichiarazione AllegatoB al decreto (nei casi in cui anchedette cooperative o consorzi si av-valgano di un domiciliatario fisca-le, il decreto vieta alle imprese so-

cie sia di avvalersi dello stesso do-miciliatario, sia di utilizzare gli uf-fici del medesimo raggruppa-mento). Riguardo al veicolo in di-sponibilità, l’impresa deve docu-mentare di poter disporre di veicoliimmatricolati per il trasporto dicose in conto terzi, esibendo le co-pie dei libretti di circolazione. Peri consorzi e le cooperative privi dimezzi, il requisito è dimostrato congli autoveicoli immessi in circola-zione dalle rispettive imprese con-sorziate o associate. In merito, in-fine, alla sede operativa, il requisitoè soddisfatto quando l’impresa ab-bia in disponibilità un locale rico-nosciuto come officina interna(che può coincidere anche con lasede effettiva). Altrimenti, la sedeoperativa può essere individuatapresso un’officina di riparazioneesterna che esercita l’attività ai sen-si della Legge 122/1992, almenoper la sezione meccanica-motori-stica ed elettrauto. Tutte queste in-dicazioni vanno rese, per docu-mentare lo stabilimento, dal legalerappresentante dell’impresa (odella cooperativa o consorzio) suun modulo per autocertificazioneconforme a quello allegato A al de-creto in questione, barrando i casie le situazioni attinenti alla propriarealtà imprenditoriale. La dichia-razione sostitutiva di atto notorio,debitamente compilata e sotto-scritta e accompagnata da copia

del documento di riconoscimentodel firmatario, va presentata, en-tro il 4/12/2012 all’Ufficio Provin-ciale della Motorizzazione dovel’impresa (cooperativo o consor-zio) ha la propria sede legale. Daultimo giova segnalare che leeventuali modifiche dei dati di-chiarati, in particolare quelle del-la sede effettiva, della sede ope-rativa, nonché la cessazione delrapporto di domiciliazione/con-servazione della documentazio-ne, vanno comunicate all’Ufficioprovinciale della motorizzazio-ne competente, entro 30 giornidal loro verificarsi.

Iscrizione al RENSempre per effetto del rego-

lamento comunitario 1071/2009e del decreto dirigenziale25/11/2011, l’impresa di auto-trasporto, anche se già esercentel’attività, deve chiedere espres-samente di essere autorizzata adesercitare l’autotrasporto di coseper conto di terzi. La domandava redatta in carta da bollo e sumodello conforme a quello pre-disposto dal Dipartimento Tra-sporti Terrestri, con propria notaprot. n. 3382 del 9/2/2012. Contale domanda, l’impresa fa pre-sente di essere già iscritta all’Albodegli Autotrasportatori (le coope-rative e i Consorzi a proprietà di-visa dei mezzi, nella sezione se-parata), di aver documentato lostabilimento, indicando espressa-mente la persona che svolge il ruo-lo di gestore dei trasporti.

Dopo le opportune verifiche,l’Ufficio Motorizzazione cui è sta-ta presentata la domanda, rilasciala nuova autorizzazione, che com-porta l’automatica iscrizione del-l’impresa (cooperativa o consorzio)nel Registro elettronico nazionale(REN) delle imprese autorizzate al-l’esercizio dell’attività, con suc-cessiva attribuzione di specifico cer-tificato con numero e data dellanuova iscrizione.

Circa l’istituzione del REN, si se-gnala che la circolare ministerialen. 7 del 25/7/2012, nel riportare leistruzioni agli Uffici Motorizzazio-ne sugli aspetti operativi d’inseri-mento dati nel nuovo Registro, af-ferma che lo stesso è in linea fin da27/7/2012, che contiene i dati del-lo stabilimento e quelli dell’atte-stato d’idoneità professionale delgestore dei trasporti, mentre è nonancora possibile, al momento, in-serire i dati delle copie conformidelle Licenze Comunitarie tenutedalle imprese abilitate ai trasportiinternazionali.

Direttiva pedaggi per gli sconti 2012Novità importanti per la direttiva del ministro

dei Trasporti sull’utilizzo dei fondi destinati, peril 2012, alle riduzioni compensate dei pedaggiautostradali per l’autotrasporto ed agli inter-venti per migliorare i controlli e la sicurezza dellacircolazione stradale. Infatti, recependo le osser-vazioni svolte in più di un’occasione dagli ufficidella Commissione Ue, la direttiva intervienedrasticamente sui coefficienti applicabili al fat-turato in pedaggi maturato dall’impresa, ridu-cendo quello che, fino alla scorsa annualità, èstato applicato ai veicoli di categoria ecologicaeuro 2, ed aumentando quello dei veicoli euro 4e superiori. In particolare, i nuovi coefficientisono quelli riportati nella seguente tabella:

Categoria Coefficiente da applicareecologica euro al fatturato in pedaggiEuro 2 0,5Euro 3 1,5Euro 4 e superiori 2

Pertanto, le novità appena viste rendono dif-ficilissimo l’accesso alla misura con veicoli di ca-tegoria euro 2, tenuto conto sia deldimezzamento del fatturato utile (diretta conse-guenza del nuovo coefficiente 0,5, rispetto aquello in vigore nel 2011 che ammontava ad 1),

sia dell’incremento della soglia di fatturato mi-nima per l’accesso al beneficio (200.000 eurocontro quella del 2011, fissata in 100.000 euro).Viene confermato l’incentivo per i transiti not-turni (con ingresso in autostrada dopo le 22 edentro le ore 2.00, o uscita prima delle 6), in baseal quale la riduzione compensata viene aumen-tata del 10% per le imprese che hanno realizzatoalmeno il 10% del loro fatturato durante questefasce orarie.

La direttiva si occupa inoltre dell’utilizzo diquella parte dei fondi del cap 1330 dell’Albo che,per Legge, vengono destinati ad iniziative perfavorire la sicurezza stradale. Sotto questoaspetto, si prevede l’assegnazione di risorse alleDirezioni generali territoriali del ministero deiTrasporti, per sviluppare i controlli su strada deimezzi pesanti. Questi controlli dovranno svol-gersi con personale adeguatamente formatoanche grazie ai corsi attivati dal Comitato Cen-trale, mediante le pattuglie miste (formate dapersonale del ministero dei Trasporti e degli In-terni) ed i Centri mobili di revisione. L’attività dicontrollo dovrà concentrarsi soprattutto inquelle aree del Paese interessate dalla presenzadi un maggior numero di vettori esteri, come adesempio il Nord- Est.

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on una sentenza che sta giàfacendo discutere, la secon-

da sezione civile della Corte di Cas-sazione (sentenza n. 13725 del 31luglio scorso) ha affermato che iltrasportatore che svolge l’attivitàdi autotrasporto di cose in contoterzi è abilitato a svolgere ancheil conto proprio senza dover ot-tenere la specifica licenza richiesta,per questa tipologia di trasporto,dall’art. 32 della Legge 298/1974.La vicenda analizzata in Cassa-zione ha origine da un ricorso pre-sentato dal ministero dell’Internoe dalla Prefettura di Sondrio con-tro una sentenza del Giudice diPace di Morbegno, che avevagià affermato il principio poi ri-badito dalla Suprema Corte.

La Cassazione ha affermatoche “per l'esercizio dei due tipi diattività (trasporto in conto terzi edin conto proprio) sono effettiva-mente previsti, dalla Legge298/1974, artt. 31 e ss, provve-dimenti abilitativi distinti. Tuttavia,come ha osservato il Giudice diPace, quello relativo al trasportoper conto di terzi ha contenuto piùampio ed è subordinato a condi-zioni e requisiti più rigorosi. Puòquindi essere considerato sen-z'altro comprensivo anche deltrasporto per conto proprio, cherappresenta un minus, sicchè ri-sulta ultroneo pretendere che chiha già ottenuto il titolo "mag-giore" si debba munire anche del-l'altro, per poter svolgere una at-tività che l'art. 31, lett. b) della leg-ge citata definisce come "com-plementare o accessoria nel qua-dro dell'attività principale".

Decisione innovativaSi tratta di una decisione in-

novativa che supera definitiva-mente l’orientamento del mini-stero dei Trasporti, contenutonella circolare n. 212/1985 del 27dicembre dello stesso anno, nel-la quale il Dicastero negava al-l’impresa iscritta all’Albo degliAutotrasportatori di cose in con-to terzi, la possibilità di effettua-re in contemporanea anche iltrasporto in conto proprio.

In particolare, il ministero af-fermava che l’impresa che inten-deva usufruire di questa possibi-lità, avrebbe dovuto dotarsi dellalicenza in conto proprio e munir-si di uno specifico parco veicola-re da destinare a questo tipo di at-tività, distinto da quello utilizzatoper il conto terzi. L’unica eccezio-ne in cui l’impresa in conto terzipoteva svolgere attività in contoproprio senza la specifica licenza,era quella del trasporto occasio-nale di cose proprie per uso esclu-sivo della stessa impresa, nonconnesso ad altra attività im-prenditoriale; in tal caso, tuttavia,l’impresa di autotrasporto erachiamata a redigere la dichiara-zione di trasporto occasionale dicui all’allegato 2, art. 10 del D.P.R16 settembre 1977, n. 783.

La decisione della Cassazioneamplia, quindi, il ventaglio dei pos-sibili utilizzi del veicolo immatri-colato in conto terzi: questi, adesempio, potrà essere impiegatosenza dover ottenere una licenzaspecifica o altre formalità, ancheper spostare un rimorchio o un se-mirimorchio vuoto, per posizio-narlo in una località diversa daquella di stazionamento per unsuccessivo trasporto in conto ter-zi, oppure per sostituire un veicoloin avaria.

lo almeno due conducenti. Per laprima ora di multi presenza lapresenza di un secondo condu-cente è facoltativa, ma per il re-sto del periodo è obbligatoria”.Sempre nella multipresenza, pro-segue il Regolamento (art. 8,comma 5), il periodo di riposogiornaliero deve essere di alme-no 9 ore nell’arco di un periododi tempo di 30 ore dal terminedel precedente periodo di riposogiornaliero o settimanale. La que-stione affrontata dal ministero at-tiene alla possibilità, da parte delsecondo conducente, di effet-

tuare la pausa obbligatoria di 45minuti con il veicolo in movi-mento. Finora era opinione co-mune che nella multipresenza,alla stessa stregua del riposo, lapausa dovesse essere presa conil veicolo fermo in quanto dedi-cata al ristoro della persona fisi-ca, dopo che questa aveva gui-dato per un periodo massimo di4 ore e 30 minuti. Tuttavia laCommissione europea, tenutoconto delle specificità della mul-tipresenza, con la nota di orien-tamento n. 2 ha mutato questoorientamento, affermando che ilconducente che ha appena ter-minato il proprio periodo massi-mo di guida continuato di 4 oree 30 minuti, può recuperare leenergie anche con il veicolo inmovimento purché, ovviamente,nel frattempo non assista attiva-mente chi guida. Ora il ministero

Il Viminale si è occupato anche, con dellenote emanate a giugno, della

documentazione da tenere sul mezzoa dimostrazione del rapporto di lavoro

e delle responsabilità dell’impresa

Tempidi guida e

riposo: nuoveprecisazioni

Per la Corte di Cassazione, poichéil trasporto per conto di terzi

ha contenuto più ampio, può essereconsiderato comprensivoanche del conto proprio

Conto terziabilitato al

conto proprio

urante il mese di giugno ilministero degli Interni ha

emanato delle note in risposta aquesiti formulati da alcune asso-ciazioni di categoria, con le qualisi è occupato di tematiche distretto interesse del settore.Analizziamole più approfondita-mente.

Interruzioni alla guidanella multipresenza

La multipresenza, com’è noto,ricorre a norma dell’art.4, com-ma 1, lett.k del Regolamento co-munitario n. 561/2006 sui tem-pi di guida e di riposo dei con-ducenti dei mezzi pesanti, “quan-do, durante un periodo di guidacompreso fra due periodi di ri-poso giornalieri consecutivi o fraun periodo di riposo giornalieroe un periodo di riposo settima-nale, ci sono a bordo del veico-

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dell’Interno ha preso atto di que-sto orientamento e, con la nota(n. 300/A/4655/12/111/20/3 del20 giugno) indirizzata al ministe-ro dei Trasporti, si è detto favo-revole affinché anche l’Italia si ade-gui a questa interpretazione,chiedendo a quest’ultimo Dica-stero di esprimere la propria opi-nione al riguardo. I Trasporti an-cora non si sono espressi ma, conogni probabilità, recepiranno que-sto orientamento, tenuto conto,soprattutto, che c’è un preciso in-dirizzo in materia della Commis-sione europea.

Pausa intera effettuataprima delle 4 ore e mezza

In questo caso, l’intervento delministero (con la nota n.300/A/4661/12/111/20/3 del 20giugno) ha posto fine ad un’in-terpretazione errata dell’art. 7, pri-mo comma, del Regolamento561/2006, fornita da alcuni com-partimenti di Polizia Stradale, aproposito dell’interruzione di al-meno 45 minuti che, stando allalettera di questa disposizione, vaeffettuata dopo un periodo di gui-da di 4 ore e mezza. Questi com-partimenti hanno fornito un’in-terpretazione eccessivamente ri-gida della norma, sostenendoche quando l’interruzione di 45minuti viene effettuata prima delcompletamento di un periodo di4 ore e 30 minuti di guida (quin-di, ad esempio, dopo aver guidatoil mezzo per un’ora), essa non po-

teva considerarsi come una pau-sa intera ma come frazionata, laquale, a norma del secondo com-ma dello stesso art. 7, si articolain un primo periodo di almeno 15minuti seguito da un secondo pe-riodo di almeno 30 minuti (da ese-guire al termine del periodo di 4ore e mezza di guida). Pertanto,questi compartimenti ritenevanoche la pausa di 45 minuti presa inanticipo valesse come un primoperiodo di interruzione fraziona-ta (pari, come detto, ad almeno15 minuti), alla quale avrebbe do-vuto far seguito una seconda in-

terruzione di almeno 30 minuti altermine delle 4 ore 30 di guida.Il ministero ha ora smentito que-sta interpretazione, sostenendoche la pausa anticipata di 45 mi-nuti non comporta un’interru-zione frazionata ma deve consi-derarsi in maniera unitaria, con laconseguenza che quando l’auti-sta si rimette al volante scatta unnuovo periodo di 4 ore e 30 mi-nuti in cui non è costretto a fer-marsi.

Responsabilitàdell’impresa

Altro argomento scottante sulquale è intervenuto il ministerodell’Interno è la sanzione previstaper l’impresa dal comma 14, art.174 del CdS, quando un proprioconducente violi le disposizioni co-munitarie sui tempi di guida e diriposo. Questa sanzione è di tipo

pecuniario (pagamento di unasomma di denaro da un minimodi 307 euro ad un massimo di1228 euro) e, stando ad un’in-terpretazione fornita nel 2010 dalministero del Lavoro, va applica-ta per ogni dipendente e per cia-scuna violazione accertata dellepredetta normativa. Quindi, adesempio, se in occasione di uncontrollo su strada l’agente accerti10 infrazioni alle norme sui tem-pi di guida e di riposo (circostan-za possibile tenuto conto che, co-m’è noto, la verifica riguardanon solo la giornata in corso mapuò estendersi anche alle 28 pre-cedenti), il verbale nei confrontidell’impresa ammonterà, nel mi-nimo, a 3070 euro. Si compren-de quindi il motivo per cui le im-prese di autotrasporto, che no-toriamente sono particolar-mente sensibili a questo argo-mento, stanno chiedendo unarevisione di questa disposizioneche attualmente viene applica-ta dagli organismi accertatori (laPolizia su strada e le direzioni ter-ritoriali del lavoro in azienda)come una forma di responsabi-lità oggettiva che esclude qual-siasi prova contraria da partedell’impresa. Con la nota in esa-me (n. 300/A(4688/12/111/20/3del 20 giugno) il ministero del-l’Interno, pur riconoscendo la ri-gidità di questo meccanismo, haaffermato che stando alle normevigenti, “da ogni violazione ri-scontrata non può non riscontrarsiun difetto di organizzazione del-l’attività, ovvero un’assenza o in-sufficienza di formazione e/ocontrollo. Resta salva la possibili-tà per l’impresa di dimostrare ilcontrario in sede di ricorso giuri-sdizionale o amministrativo”. In al-tre parole, l’agente di Polizia (malo stesso discorso vale anche perl’ispettore del lavoro che eseguel’accertamento in azienda), unavolta riscontrata su strada la vio-lazione in tema di tempi di guidae di riposo, non può esimersi dalsanzionare l’impresa datore dilavoro ai sensi del comma 14 del-l’art. 174; ciò anche se quest’ul-tima, in questa prima fase, do-vesse dimostrare di aver intrapresotutte quelle iniziative utili affinchéi propri conducenti si attenesse-ro alle norme in materia (adesempio facendogli frequentaredei corsi di formazione, sanzio-nando queste condotte sotto ilprofilo disciplinare, ecc). Questeiniziative potranno essere fatte va-lere in un secondo momento da-vanti al Prefetto o al Giudice di

Pace, nel giudizio attivato conl’impugnazione del verbale di ac-certamento, e saranno valutate daquesti organismi.

Documentazioneda tenere sul mezzo

Con questa nota (n.300/A/4362/12/108/13/1 del 6giugno), il ministero dell’Internoè tornato sulla questione delladocumentazione da tenere abordo del mezzo, per compro-vare il rapporto di lavoro che legail conducente all’impresa, ricor-dando un concetto già espressonegli anni passati: l’obbligo diportare a bordo questa docu-mentazione si configura sola-mente quando il veicolo è im-piegato nel trasporto di cose inconto terzi, essendo stato intro-dotto dalla normativa di riferi-mento del settore (si tratta del-l’art. 12 del Decreto Legislativo286/2005), mentre un obbligodello stesso tipo non sussiste neltrasporto in conto proprio.

Di conseguenza, nel contoterzi, la mancanza sul veicolo diquesta documentazione (es.contratto di lavoro non anteriorea 6 mesi o l’ultima busta paga)comporta, se accertata su stra-da, l’immediata applicazionedella sanzione stabilita al com-ma 7 dell’art. 180 CdS (che am-monta nel minimo a 39 euro) el’invito ad esibirla in un termineche, generalmente, viene fissa-to in 30 giorni, al più vicino co-mando di Polizia; se questo in-vito non viene rispettato, a quelpunto viene applicata la san-zione più elevata di 398 euro,dopodiché l’Ufficio di Poliziacomunicherà il fatto alla Dire-zione territoriale del lavoro com-petente per le verifiche del caso.Nel conto proprio, invece, nonessendovi nessun obbligo in talsenso, l’assenza di questa do-cumentazione sul veicolo non fascattare nessuna sanzione im-mediata; ciò non toglie, tuttavia,che l’agente accertatore possaugualmente chiedere al con-ducente di esibirla entro 30giorni e a quel punto, qualoraciò non accadesse, scatterebbenei confronti del trasgressore lasanzione prevista al comma 8dell’art. 180. In ultimo, la notadel ministero afferma che per lacontestazione dell’art. 46 del-la Legge 298/1974, l’Ufficio acui appartiene l’agente accer-tatore dovrà verificare l’inesi-stenza o l’irregolarità del rap-porto di lavoro.

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TIR153-2012

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I nuovi costi minimi

La Direzione Generale per il Trasporto stradale ha elaborato i costi di esercizio delle imprese

di autotrasporto, dopo che la legge Spending Review ha portato alla soppressione della Consulta dell’Autotrasporto e la Logistica e di conseguenza a quella dell’Osservatorio sui costi

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La soppressione della Consulta generale per il trasporto e la logi-stica, dal 28 luglio scorso ai sensi dell’art. 12. comma 20 del de-creto legge 6 luglio 2012, n. 95, denominato “Spending Review, ha avuto come conseguenza la soppressione dell’Osservatorio, vale a dire l’organismo deputato alla revisione mensile e semestra-le dei costi di esercizio.

Dopo l’ultima riunione tenu-tasi il 10 luglio 2012, nel corso della quale i costi di esercizio sono stati aggiornati sulla base del prezzo medio del gasolio re-gistrato nel mese di giugno, l’at-tività dell’Organismo è di fatto cessata e gli aggiornamenti re-lativi ai mesi di luglio ed agosto sono stati elaborati direttamente dalla Direzione Generale per il Trasporto stradale.

Infatti con Decreto Dirigenzia-le n. 86 del 12 settembre 2012 il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha chiarito che le competenze a determi-

nare i citati costi dovevano inten-dersi trasferite dall’Osservatorio della Consulta alla Direzione Ge-nerale per il Trasporto Stradale.

Il decreto è stato adottato per consentire la periodica de-finizione dei costi di esercizio di cui all’articolo 83 bis della legge 133/2008.

Nel decreto dirigenziale si evi-denzia inoltre che la Direzione Generale per il trasporto stra-dale definirà mensilmente l’ade-guamento dei costi di esercizio dell’impresa di autotrasporto per conto di terzi, in relazione all’andamento del costo del car-burante, quale rilevato dal MISE, attraverso l’applicazione della formula matematica di cui alla Determinazione dell’Osservato-rio sull’ attività di autotrasporto n. 18 del 13 giugno 2012.

Anche per quanto riguarda la pubblicazione dei costi di eser-cizio, non essendo più attivo il sito della Consulta, la novità è che gli stessi verranno postati

sul sito del Ministero (www.mit.gov.it) per anno solare di riferi-mento, mentre quelli dell’anno precedente verranno archiviati in apposita sezione, per consen-tirne comunque la visione agli interessati.

Nel merito delle tabelle, ag-giornate con i costi del gasolio di agosto, si rileva come la forte e per molti versi inspiegabile im-pennata del costo del prodotto alla pompa (+4,24% nel mese di agosto 2012 rispetto al prece-dente mese di luglio) abbia inci-so pesantemente anche sull’au-mento, quantomeno figurativo, dei costi di trasporto.

Quelle che seguono sono un condensato delle tabelle approvate dalla Direzione Generale per il Tra-sporto stradale. Le tabelle originali possono essere scaricate dal sito del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 0,753 0,830 0,959 1,039 1,248incidenza carburante % 26,905 24,416 21,118 19,505 16,233

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 0,673 0,740 0,859 0,929 1,108incidenza carburante % 7,430 5,408 3,492 2,154 0,903

da 3,5 a 7,5 t.

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 1,004 1,080 1,224 1,332 1,595incidenza carburante 26,736 24,852 21,931 20,152 16,829

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 0,884 0,950 1,084 1,182 1,425incidenza carburante % 30,365 28,253 24,763 22,709 18,836

da 11,5 a 26 t.

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 0,618 0,668 0,750 0,838 1,019incidenza carburante % 22,934 21,234 18,911 16,913 13,915 servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 0,558 0,638 0,700 0,758 0,929incidenza carburante % 25,398 22,233 20,263 18,698 15,263

fino a 3,5 t.

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 0,843 0,914 1,053 1,157 1,382incidenza carburante % 26,049 24,026 20,862 18,979 15,892

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 0,753 0,814 0,933 1,027 1,232incidenza carburante % 29,162 26,977 23,546 21,381 17,827

da 7,5 a 11,5 t.

Le nuove tabelle integrali

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TIR153-2012 41

Costi di sicurezza agosto 2012

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 1,387 1,558 1,732 1,901 2,303incidenza carburante % 29,042 25,852 23,243 21,178 17,488

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 1,237 1,388 1,542 1,701 2,083incidenza carburante % 32,565 29,019 26,106 23,668 19,335

superiore a 26 t. Trasporto cisternato alimentare

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 1,330 1,494 1,644 1,780 2,225incidenza carburante 30,278 26,955 24,498 22,624 18,097

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 1,180 1,324 1,454 1,580 1,975incidenza carburante % 34,127 30,417 27,700 25,488 20,387

superiore a 26 t. Trasporto mangimi in cisterna

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 1,340 1,504 1,654 1,790 2,235incidenza carburante % 30,052 26,776 24,350 22,497 18,016

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 1,190 1,334 1,464 1,590 1,985incidenza carburante % 33,840 30,189 27,511 25,328 20,285

superiore a 26 t. Leganti idraulici sfusi in cisterna

superiore a 26 t. Sola trazione semirimorchio Adr2

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 1,081 1,102 1,175 1,380 1,633incidenza carburante % 37,255 36,536 34,276 29,181 24,660

1) che rientra nella disponibilità, ovvero nella proprietà del vettore-committente

superiore a 26 t. Sola trazione semirimorchio1

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 1,437 1,594 1,700 1,807 2,088incidenza carburante % 28,025 25,255 23,687 22,282 19,289

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 1,277 1,414 1,510 1,607 1,828incidenza carburante % 31,536 28,469 26,668 25,055 22,034

superiore a 26 t. Trasporto in ATP

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 1,512 1,697 1,809 2,211 2,545incidenza carburante % 0,266 0,237 0,223 0,182 0,158

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 1,342 1,507 1,609 1,991 2,275incidenza carburante % 0,300 0,267 0,250 0,202 0,177

superiore a 26 t. Cisterna trasporto petroliferi

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 1,302 1,495 1,558 1,803 2,426incidenza carburante % 30,937 26,931 25,841 22,336 16,600

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 1,152 1,335 1,388 1,613 2,156incidenza carburante% 34,966 30,158 29,005 24,967 18,679

superiore a 26 t. Cassone ribaltabile

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 1,249 1,337 1,649 1,810 1,938incidenza carburante % 32,248 30,108 24,412 22,251 20,780

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 1,109 1,187 1,459 1,610 1,728incidenza carburante % 36,320 33,911 27,590 25,016 23,306

superiore a 26 t.

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 1,377 1,553 1,732 1,896 2,043incidenza carburante % 29,253 25,935 23,243 21,234 19,709

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 1,227 1,383 1,542 1,696 1,823incidenza carburante % 32,831 29,124 26,106 23,737 22,088

superiore a 26 t. Trasporto cisternato adr

Il costo chilometrico è dato dalla somma di voci quali: costo di acquisto del veicolo, manutenzioni, costo km del lavoro, costo km delle assicurazioni, costo km dei pneumatici, pedaggi, costo km del carburante, costi di organizzazione.

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 1,169 1,251 1,399 1,511 1,786 incidenza carburante % 34,455 32,178 28,775 26,655 22,548

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 1,039 1,111 1,249 1,341 1,586incidenza carburante % 38,768 36,231 32,229 30,035 25,391

superiore a 26 t. Collettame e messaggerie

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 0,934 0,996 1,097 1,279 1,503incidenza carburante % 43,126 40,422 36,698 31,475 26,791

2) che non rientra nella disponibilità, ovvero nella proprietà del vettore-committente

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TIR153-201242

lex Zanardi è sempre il nu-mero uno. Non solo a bor-

do di un’auto o di un Cart, maanche pedalando con le mani.Lo ha dimostrato alle Paralim-piadi di Londra dello scorso set-tembre, quando ha conquistatodue ori e due argenti, diven-tando un simbolo paralimpico.Ad ottobre, poi, è tornato in tvcome voce narrante del pro-gramma di RaiTre “Sfide”.

Uno come te, in continuomovimento, che rapportoha con il viaggio?

“Tutti i piani e i progetti van-no un po’ per aria quando tro-vi la coda… Ma a parte gli im-previsti, a me piace molto viag-giare. Soprattutto in auto, quan-do ho modo di guidare da solo,perché in quel caso il viaggio di-venta un’occasione per pensare,ragionare e magari costruirenuovi progetti o in qualchemodo trovare unmodo per chia-rirmi le idee su quella che è lastrada da percorrere”.

La macchina al primoposto. Ma non hai maipensato di guidare uncamion?“Io da piccolo sognavo di

fare il camionista. Mi affasci-nava l’idea di prendere il ca-mion, guidarlo, andare di not-te, quando il traffico è menointenso, quando resti da solo

con i tuoi pensieri, mentre seilì, tu, il volante e quello spazioche ti sta attorno e che rap-presenta il tuo piccolo regno,il tuo piccolo feudo, la tuacasa. Oggi probabilmente il

mestiere del camionista è di-ventato molto meno affasci-nante perché la concorrenzaimpone dei ritmi che sonopoco piacevoli, oltre che fisi-camente debilitanti. In più siaggiungono il traffico, gli ob-blighi e la concorrenza sleale.Le regole dovrebbero esserecondivise. Perché dai Paesi del-l’Est arrivano mezzi tecnica-mente superati.Li vedi attraversare l’Appen-

nino, emettendo colonne difumo nero e questa cosa mi fadomandare se anche i freni han-no lo stesso stato di efficienzadegli iniettori del motore. Pro-babilmente non hanno neanchele stesse limitazioni in merito alletabelle sui tempi di guida…Credo che sia un problema chei nostri professionisti vivono anchecome una grande ingiustizia”.

Invi

aggi

oco

n...

A

Alex Zanardi, da bambino, sognava diguidare i camion, lui campione di F1, Cart

e handbike. Oggi si interroga sulledifficoltà di chi tutti i giorni è costretto, per

lavoro, a trascorrere su stradamolte ore

Servono piùcontrolli

a tutela deicamionisti

di Angela Iantosca

AlexZanardi

campione di Formula1che da piccolo sognavadi fare il camionista,in una foto di Iwan

Palombi

Cosa non ti convince, poi?“Il tutor: raccontiamoci pure

che, grazie a lui, si sono ridot-te le morti. Ma quando vediche, nel tratto tra Firenze aRoma ad un certo punto, nei

pressi di Arezzo dove ci sono ledue corsie non c’è e ricomparequando tornano le tre corsie,che ti fanno venir voglia dischiacciare sull’acceleratore, ladomanda che mi pongo è: il tu-tor serve per salvare la vita o perfar cassa?”.

Di cosa avrebberobisogno le nostre strade?“Vorrei vedere più pattuglie

della Stradale, non per puntareil dito contro di loro, perché li co-nosco e sono persone di co-scienza, straordinarie che nonhanno né mezzi, né risorse peroperare. Però vorrei più pattugliepreposte al controllo di queimezzi che hanno tutto il dirittodi circolare, ma che lo devonofare secondo le stesse regole acui sono assoggettati i nostri pro-fessionisti del camion”.

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