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Costi minimi di sicurezza: le nuove tabelle dell’Osservatorio L’ORGANISMO DELLA CONSULTA VARA I NUOVI PARAMETRI DI RIFERIMENTO PER LA CATEGORIA. E INTANTO PARTONO I PRIMI TAVOLI DI SETTORE SU CONTAINER E GDO. PER L’AUTOTRASPORTO 400 MILIONI DAL GOVERNO LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI Mensile · n.143 Novembre 2011 INTERMODALITÀ Quando il camion sceglie il mare PEDAGGI Acconto per i rimborsi 2009 INTERVISTA Giachino, impegno totale per il comparto DCOOS3417 NAZ/278/2008
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Mar 10, 2016

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Rivista Tir

Numero 143, novembre 2011, della rivista ufficiale dell'Albo degli Autotrasportatori (MIT)
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Costi minimi di sicurezza:le nuove tabelle dell’OsservatorioL’ORGANISMO DELLA CONSULTA VARA I NUOVI PARAMETRI DI RIFERIMENTO

PER LA CATEGORIA. E INTANTO PARTONO I PRIMI TAVOLI DI SETTORE SUCONTAINER E GDO. PER L’AUTOTRASPORTO 400 MILIONI DAL GOVERNO

LA RIVISTADELL’AUTOTRASPORTOPERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALEDEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

Mensile · n.143 Novembre 2011

INTERMODALITÀ

Quando il camion

sceglie il marePEDAGGI

Acconto per i

rimborsi 2009

INTERVISTA

Giachino, impegno

totale per il comparto

DCOOS3417NAZ/278/2008

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®

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er molti di noi non è semplice

orientarsi tra lo spread e i Btp, tra i

responsi della Bce e quelli della Fmi:

questo, però, è il mondo con cui

anche il settore dell’autotrasporto

deve confrontarsi, districandosi tra i

problemi quotidiani e la ricerca di

soluzioni plausibili. Tutti i segnali

che ci provengono dalle turbolenze

economiche e politiche, nazionali e internazionali, lasciano intendere

che, domani, dovremo misurarci con nuove sfide, non sempre facili.

Per l’autotrasporto, molto probabilmente,

si tratterà di proiettarsi con decisione verso l’implementazione dei

servizi logistici, di confrontarsi con il tema dell’intermodalità, con

un’agguerrita competizione internazionale. Ma anche di accettare

l’idea - non facile da digerire - che il mercato porterà inevitabilmente

nei prossimi mesi ad una ulteriore razionalizzazione del sistema

italiano dell’autotrasporto, con la conseguente

chiusura di molte aziende.

Un altro dato che emerge con chiarezza dagli avvenimenti di queste

ultime settimane è che, di fronte a questi scenari, l’autotrasporto deve

presentarsi il più possibile unito, a livello imprenditoriale, sindacale,

istituzionale. Dal Governo sono arrivate le risposte che molti

attendevano: anzitutto sono confermati i 400 milioni

di stanziamenti per il settore ma la notizia più importante è che,

nella riunione dell’Osservatorio del 2 novembre scorso, si è sbloccata

la trattativa sui costi minimi di sicurezza.

Con la pubblicazione delle tabelle e un calendario di riunioni da qui

al 15 dicembre per la loro ulteriore definizione, si avvia ora una fase

nuova, che consentirà anche di incentivare le trattative sugli accordi

di settore, la sede in cui possono trovare spazio le esigenze

dei comparti specifici e l’equilibrio tra le richieste dei vettori

e quelle dei committenti.

Massimo De Donato

[email protected]

P

Inco

per

tin

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AN

TGS

Una crisida affrontare

uniti

La rivista dell’autotrasportoPeriodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionaledegli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi

ANNO XII N° 143 - Novembre 2011

COMITATO SCIENTIFICOPRESIDENTE

Bruno AmorosoVICEPRESIDENTI

Gabriella Gamba, Francesco Del BocaCOMPONENTI

Marco Cattabiani, Daniele Caffi, Stefania Cippitelli,Giuseppina Della Pepa, Silvio Faggi, Carolina Galasso,Maurizio Longo, Alessandro Massarelli, Paolo Melfa,

Olga Eugenia Pegoraro, Isabella Pini Ferrari,Roberto Sgalla, Enzo Solaro, Mario Troisi

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Via Tiberio Claudio Felice 7 - 84131 SalernoDIREZIONE-REDAZIONE

Via Tevere 44 - 00198 ROMATel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax)

[email protected] RESPONSABILE

Massimo De DonatoCAPO REDATTORELucia AngeloniREDATTORE

Yari SelvetellaGRAFICA

Stefania CinquiniFOTO

Luciano TramontanoSEGRETERIAMilva Pistoni

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMEROAngelo Ciaravolo, Andrea Giuli, Michele Latorre,

Antonella Romano, Fabrizio Serafini,Ferdinando Tagliabue, Marco Tempestini

PUBBLICITÀCONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA

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EDITOREComitato Centrale per l’Albo Nazionale

degli Autotrasportatori di Cose per Conto di TerziRegistrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98

Tiratura 120.000 copie interamente distribuite

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Un settore inmovimento contro la crisi 14Confermati dal Governo, i 400 milioni di stanziamento per il sostegno all’autotrasporto.Intanto l’Osservatorio vara i costi minimi di sicurezza e si sbloccano gli accordi di settoredi Yari Selvetella

Intesa sui costi minimi 16Dopo la riunione dell’Osservatorio pubblicate le tabelle sul sito del Ministero

Impegno a tutto campo per l’autotrasporto 17Intervista con il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino. Dai pedaggial Fondo di Garanzia, passando dai costi minimi, le novità per il settore

Sistri: al via le prove tecniche 18Mentre sono partiti i primi test di sperimentazione del nuovo sistema digitaledi controllo e tracciabilità dei rifiuti, il Comitato di Vigilanza e controllodel Sistri ha già approvato alcune modifiche

Quando il camion sceglie il mare 22Il trasporto combinato strada-mare ha resistito alla crisi globale, grazie ai beneficiche offre, soprattutto in termini di risparmio di ore di guida e di usuradegli autoveicoli. Resta sempre importante il contributo dell'ecobonusdi Michele Latorre

Daily -Ducato: confronto all’italiana 28Le versioni aggiornate al 2011 dei due veicoli, profondamente diversi tra loro,al centro di un test stradale che ha messo in evidenza i rispettivi aspetti innovatividi Ferdinando Tagliabue

Sviluppare insieme le rispostemigliori 33L’Unrae nel corso di un convegno a Roma ha sottolineato gli sforzi dei produttoriper consentire l’evoluzione tecnologica dei prodotti, mentre il settore soffredi infrastrutture insufficienti

Ha 40 anni il Santuario del Cristo della Strada 35Il 9 ottobre si è tenuta la cerimonia a Brentino Belluno, in concomitanzacon la festa organizzata dall’Unione Provinciale degli autotrasportatori veronesi

Sommarion. 143 - Novembre 2011

Editoriale 3Albo 6Consulta 8Scadenze e divietidi circolazione 9Europa 12

Notizie 27Fisco 36Logistica 38Normative 41Costi di esercizio 46In viaggio con 50

Rubriche

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iviamo nell’era della comu-nicazione globale e per un

settore così importante e delicatodell’economia italiana, comel’autotrasporto, è sempre più ne-cessario approfondire il dialogocon la società civile e sviluppareun intervento efficace sui media.Non nascondiamocelo: i famo-si “bisonti della strada”, a cau-sa di una stampa spesso disat-tenta alla realtà del trasportomerci, non hanno goduto diuna buona fama. Per il Comita-to Centrale è arrivato, e già datempo, il momento di ribaltarequesta immagine, porgendo alpubblico i nostri valori di pro-fessionisti della strada e mo-strando a tutti la vitalità delle no-stre aziende, le eccellenze delnostro autotrasporto, che spes-so vanno ben al di là degli sche-mi di settore.Per questo il Comitato Cen-

trale ha deciso di rilanciare le sueattività di comunicazione e in-formazione – in cui peraltro è im-pegnato da almeno un decennio– con progetti innovativi e digrande impatto sul pubblico.

Sono infatti partite alcune nuo-ve trasmissioni, radiofoniche etelevisive, realizzate con il nostrocontributo, sui canali della Rai. Sitratta di un progetto importan-te, che segna un deciso passo inavanti per le ragioni dell’auto-trasporto italiano, rispetto alleoperazioni di comunicazionerealizzate negli scorsi anni.Ad ospitare i nuovi program-

mi saranno infatti le “ammira-glie” del servizio pubblico ita-liano: Rai 1 per quanto riguardala tv e Radio Rai 1 per quanto ri-guarda il servizio radiofonico.Un’evoluzione molto signifi-

cativa poiché permetterà di vei-colare i nostri messaggi verso unpubblico ben più ampio degli ad-detti ai lavori.

L’intervento televisivo verràrealizzato nell’ambito del pro-gramma di Rai 1 Easy Driver, sto-rico appuntamento in tv per ilmondo dei motori, in una fasciaoraria – quella della domenicamattina – che, secondo i recen-ti dati auditel, convoglia davan-ti al video, su Rai 1, circa tre mi-lioni di persone.

Sarà invece un interessanteviaggio nel settore dell’autotra-sporto e nel territorio italiano ilprogramma radiofonico “Sullabuona strada…l’Italia in movi-mento”.La trasmissione, della durata di

circa mezz’ora, andrà in ondaogni venerdì alle 12.35 su Rai Ra-dio 1 con ampio spazio dedica-to a informazione e comunica-zioni di servizio utili alla catego-ria (è previsto anche un “giornaleradio Tir”), ma anche conmusicae momenti di intrattenimento. Inogni puntata una giornalista in-viata in tutta Italia darà voce agliautotrasportatori, per poi con-cludere con un ospite famoso,che racconterà delle sue espe-rienze di viaggio e anche del suorapporto con gli autotrasporta-tori. L’appuntamento è settima-nale, ma la trasmissione avrà an-che delle finestre quotidiane,con “pillole” di informazione al-l’interno del programma “Tor-nando a casa”, condotto daEnrica Bonaccorti. Insomma unintervento che finalmente per-metterà di dialogare in modoampio e ragionato con il pub-blico italiano, sfatando pregiu-dizi, proponendo approfondi-menti e diffondendo l’immagi-ne di una categoria professionaleche può fornire un contributodecisivo alla ripresa dell’econo-mia italiana.Inoltre, come si usa dire “non

finisce tutto qui” perché è in pre-parazione uno spot promozio-nale finalizzato ad informare i cit-tadini circa il ruolo non soloeconomico ma anche socialeche svolge il settore dell’auto-trasporto, ma questa è un’altrastoria e ne parleremo nei pros-simi mesi.

Francesco Del Boca

Alb

o

V

Il Comitato Centrale dell’Albo sta lanciando nuove iniziativeche verranno trasmesse in radio e in tv da Rai 1. La parolatorna ai protagonisti della strada e dell’economia italiana

Sulla buonastrada…dell’informazione

Il vice presidente delComitato Centrale dell’Albo

in rappresentanzadelle associazioni

di categoria,Francesco Del Boca

Le novità sui pedaggiIl saldo delle riduzioni compensate dei pedaggi 2008 è at-

tualmente in corso di pagamento, ma intanto il Comitato Cen-trale, grazie all’interessamento del Sottosegretario Giachino,ha avviato la procedura anche per il 2009, prevedendo unprimo anticipo secondo le percentuali riportate.Con un fatturato da 51.646,00 a 206.583,00 l’acconto 2009 èdi 2,3800Con un fatturato da 206.583,00 a 516.457,00 l’acconto 2009è di 3,5728Con un fatturato da 516.457,01 a 1.032.914,00 l’acconto 2009è di 4,7655Con un fatturato da 1.032.914,01 a 2.582.284,00 l’acconto2009 è di 5,9528Con un fatturato oltre 2.582.284,01 l’acconto 2009 è di 7,1455

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ome è noto, si è in attesadell'entrata in vigore del

provvedimento attuativo del Re-golamento del Parlamento eu-ropeo e del Consiglio del 21 ot-tobre 2009 n. 1071/09/CE inma-teria di norme e condizioni da ri-spettare per esercitare l'attività diautotrasportatore su strada, conparticolare riguardo a quelle si-tuazioni derogative previste dal-lo stesso Regolamento. A pre-scindere dalle regole che ver-ranno attuate, occorre assicura-re la continuità dell'espletamen-to degli esami ai quali è legata ladimostrazione del requisito di ca-pacità professionale.Secondo l'art.8 della direttiva,

il requisito è dimostrato da chipossiede le dovute conoscenzedelle materie previste nell'alle-gato 1 della stessa direttiva, inparticolare: diritto civile, dirittocommerciale, norme tecniche edi gestione tecnica, sicurezzastradale, ecc. La stessa direttivaprevede che l'esame scritto siacomposto da due prove: la pri-ma con domande scritte con ri-sposte a scelta multipla fra quat-tro opzioni, secondo una formulagià presente nell'attuale svolgi-mento degli esami; la secondacon esercizi scritti e studi di casi.Per l'insieme delle prove i can-

didati devono ottenere una me-dia di almeno il 60% del pun-teggio complessivo attribuibile ela percentuale dei punti ottenu-ti in una prova non deve essereinferiore al 50% del punteggiototalizzabile. Come si può vede-re sia le materie sia lo svolgi-mento degli esami sono sostan-zialmente in linea con quantoprevisto dalla precedente nor-mativa. Rimane da affrontare ilproblema del passaggio dall'at-tuale prova d'esame alle suc-

cessive. Con il superamento diproblematiche legate anche allosvolgimento dei precedenti cor-si di formazione e l'attuazione dinuovi corsi.

I quesiti per l’esameLa prima fase da affrontare è

quella relativa alla riformulazio-ne dei quesiti che, pur riguar-dando gruppi di materie giàprevisti, deve tener conto dellenuove normative entrate in vi-gore e delle modifiche avvenute.Il Dipartimento e la Direzione

Generale hanno, in linea con lacollaborazione già attivata intutto il settore dell'autotraspor-to, richiesto al Comitato Centraledi attivare un apposito gruppo dilavoro per la riformulazione ditutti i quesiti necessari da som-ministrare ai candidati dopo l'en-trata in vigore del Regolamento1071/09. La Direzione ha altre-sì messo a disposizione del grup-po di lavoro i funzionari in servi-zio esperti in alcune specifiche

materie previste dal citato alle-gato 1. Il compito da svolgere èdi rilevante importanza; appareinfatti necessaria la riformula-zione dei quesiti tenendo contodella complessità delle materiepreviste, ma anche del livello diistruzione necessario. Bisognainoltre privilegiare la funzione tec-nica che il gestore dei trasportideve svolgere nell'ambito del-l'impresa. I quesiti dovranno es-sere in numero tale da assicura-re il maggior numero possibile dicombinazioni di prove d'esame.Ci si augura che possa essere tro-vato anche un sistema di som-ministrazione dei quesiti omo-geneo per tutte le commissionid'esame. Il Comitato Centrale èquindi chiamato a collaborarecon il Dipartimento e a metterein campo tutte le forze disponi-bili per realizzare in tempi breviil progetto descritto finalizzato aconsentire la prosecuzione dellosvolgimento degli esami.

Gabriella Gamba

C

Il Comitato Centrale chiamato a collaborare con ilDipartimento per assicurare la continuità degli esami per

dimostrare il requisito di capacità professionale

Accesso: gruppodi lavoro sui

quesiti per l’esame

Il vice presidente delComitato Centrale dell’Alboin rappresentanza delministero delleInfrastrutture e deiTrasporti, Gabriella Gamba

Iscrizione all’Albo: nessun aumentoNon cambia l’importo della quota per l’iscrizione all’Albo degli autotrasportatori. Lo ha deciso il

Comitato Centrale nella seduta del 25 ottobre. Eccone un prospetto delle quote dovute1) quota fissa, dovuta da tutte le imprese iscritte all’albo degli autotrasportatori: €. 20,662) quota aggiuntiva in funzione del numero di veicoli in dotazione dell’impresa:

a) da 2 a 5: €. 5,16; b) da 6 a 10: €. 10,33;c) da 11 a 50: €. 25,82; d) da 51 a 100: €. 103,29;e) da 101 a 200: €. 258,23; f) superiore a 200 mezzi: €. 516,46.

3) ulteriore quota aggiuntiva dovuta dall’impresa per ogni mezzo in dotazione, di massa comples-siva superiore a 6 tonnellate:

a) per ogni veicolo dotato di capacità di carico con massa complessiva tra 6 ed 11,5 ton, nonchéper ogni veicolo trattore con peso rimorchiabile da 6 ad 11,5 ton: €. 5,16;b) per ogni veicolo dotato di capacità di carico con massa complessiva tra 11,501 e 26 ton, non-ché per ogni veicolo trattore con peso rimorchiabile da 11,501 a 26 ton: € 7,75;c) per ogni veicolo dotato di capacità di carico con massa complessiva superiore a 26 ton, non-ché per ogni trattore con peso rimorchiabile oltre 26 ton.: €. 10,33.

Il pagamento deve avvenire entro il 31 Dicembre 2011, via web o tramite bollettino da compilareall’ufficio postale e registrare sul sito. Maggiori informazioni su www.alboautotrasporto.it.

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ltre ai lavori dell’Osservato-rio sui costi minimi, di cui

parliamo nelle prossime paginedi Tir, due gli appuntamenti chehanno caratterizzato l’attivitàdella Consulta a ottobre. Il primoha riguardato la ripresa del Tavolodella filiera agroalimentare, sot-to la direzione del Presidente del-la Consulta, Bartolomeo Gia-chino, con l’obiettivo di studia-re degli interventi per agevolarela filiera agroalimentare. Il 90%delle merci di questo compartoviene trasportato su gomma e,nella maggior parte dei casi, i vet-

tori riescono a riempire soltantoin parte i loro automezzi. Tuttociò contribuisce a un quadronon certo esaltante della distri-buzione dell’agroalimentare, eproprio per questo motivo laConsulta ha deciso di mettere in-torno allo stesso tavolo tutti i pro-tagonisti di questa tipologia ditrasporto per avere suggerimentiutili all’elaborazione di misure disostegno.Durante l’incontro sono stati ri-

marcati i problemi con cui sonocostretti a confrontarsi quoti-dianamente i vettori siciliani perfar giungere con puntualità laloro merce nei mercati ortofrut-ticoli del Centro/Nord Italia e al-l’estero. Il più importante sembraessere quello legato agli orari dipartenza delle navi, identici pertutte le compagnie di naviga-zione, con la conseguenza che

più di 3000 trasportatori riman-gono imbottigliati nei punti di im-barco.La Rete Autostrade Mediter-

ranee ha evidenziato il successoincontrato dall’ecobonus tra glioperatori del settore, soprattut-to siciliani, a cui è andato circa 1/3dei fondi complessivi stanziati. Ladiminuzione dei fondi prevista peril 2010 non ha influito sul numerodelle imprese che hanno benefi-ciato delle autostrade del mare,che è aumentato del 27%.Un dato che ha spinto il Go-

verno a farsi promotore in ambito

UE di una proposta per istituire unincentivo europeo all’utilizzo del-le autostrade del mare. Trenitalia,invece, ha evidenziato che lemerci agroalimentari trasportatecon la modalità ferroviaria sonostate 2.600.000 ton, equamen-te ripartite tra trasporto nazionalee internazionale.

Misure allo studiodel GovernoTra lemisure allo studio del Go-

verno, il rifinanziamento del-l’ecobonus e dell’incentivo alcombinato ferroviario, con at-tenzione alle imprese di autotra-sporto che hanno siglato deicontratti di rete (o di filiera). Lostesso vale per l’accesso al Fon-do di Garanzia, per il quale ver-rebbe previsto un canale prefe-renziale, sempre per le aziendeche hanno stipulato un contrat-

to di filiera. Inoltre, un ruolomolto importante sarà ricopertodalle cosiddette piattaforme di ri-lancio, che consentiranno di “ri-lanciare” la merce in arrivo, rial-locandola a seconda dei varimercati di destinazione. La co-struzione di queste piattaforme ri-ceverà un sicuro impulso graziealla nuova legge quadro sugli in-terporti.

Codice della StradaAltra questione affrontata dal-

la Consulta, le modifiche allenorme del regolamento di ese-

cuzione del Codice della Strada,per i trasporti eccezionali. Il mi-nistero delle Infrastrutture e deiTrasporti ha predisposto una boz-za con la quale ha tentato dimet-tere ordine alle varie proposte dimodifica succedutesi nel corso diquesti anni e ha eliminato alcu-ni difetti di coordinamento tral’art. 10 del Cds e le disposizioniregolamentari. La bozza mini-steriale prevede interessanti no-vità, quali: l’eliminazione, tra i re-quisiti per il rilascio delle auto-rizzazioni periodiche, del riferi-mento alla natura del materialetrasportato; la precisazione chel’autorizzazione periodica puòrilasciarsi anche per i carichi chesporgano lateralmente; l’au-mento della durata di tutte le au-torizzazioni, con le periodiche chepasserebbero da 6 a 12mesi. Suquesta bozza si è aperta una di-

Consu

lta

O

Non solo costi minimi nell’attivitàdella Consulta, incentrata anche sulle

modifiche alle norme del regolamentodi esecuzione del Codice della Strada

relative ai trasporti eccezionali

Rilancioper la filieraalimentaree agricola

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MAR 1MER 2GIO 3VEN 4SAB 5DOM 6LUN 7MAR 8MER 9GIO 10VEN 11SAB 12DOM 13LUN 14MAR 15MER 16GIO 17VEN 18SAB 19DOM 20LUN 21MAR 22MER 23GIO 24VEN 25SAB 26DOM 27LUN 28MAR 29MER 30

8-22

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Novembre 2011 Scadenze e divieti

Divieti di circolazione Paesi Europei

AUSTRIA 15,00-24,00 00,00-22,00 22/23-05/06 1/11 08,00-22,00 - -CROAZIA - - - 1/11 15,00-23,00 - -GERMANIA - 00,00-22,00 - 1/11 00,00-22,00 2/11 15,00-23,00LUSSEMBURGO 21,30-24,00 00,00-21,45 - 1/11 00,00-21,45 - -POLONIA - - - 1/11 00,00-22,00 10/11 18,00-22,00

11/11 08,00-22,00PORTOGALLO - - - 1/11 05,00-22,00 - -INGHILTERRA - 30/11 21,00-07,00 - -ROMANIA - - - - -REPUBBLICA CECA - 13,00-22,00 - 17/11 13,00-22,00 - -SLOVACCHIA - 00,00-22,00 - 1/11 00,00-22,00 17/11 00,00-22,00SLOVENIA - 08,00-21,00 - 1/11 08,00-21,00 - -SVIZZERA - 00,00-24,00 22,00-05,00 - - - -UNGHERIA 22,00-24,00 00,00-22,00 - 1/11 00,00-22,00 10-11/11 00,00-22,00FRANCIA 22,00-24,00 22,00-24,00 - 1/11 00,00-22,00 - -SPAGNA - - - 1/11 00,00-24,00 11/11 00,00-22,00GRECIA - 15,00-21,00 - - - - -

Domenica Notte Giorni di restrizioneSabato

IVA Liquidazione e versamento dell’IVA dovuta per il mese precedente; Liquidazione e versamento dell’IVAdovuta per il secondo mese precedente; Liquidazione e versamento dell’IVA dovuta per il terzo trimestre;Versamento della 9a rata dell’IVA dovuta in base alla dichiarazione per l’anno precedente.COMUNICAZIONE in via telematica dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute nel meseprecedente.VERSAMENTO ritenute alla fonte su: redditi di lavoro dipendente o assimilati, redditi di lavoro autonomo,provvigioni, corrisposti nel mese precedente.VERSAMENTO (rata o unica soluzione) dell’addizionale regionale all’IRPEF trattenuta ai dipendenti sulleretribuzioni del mese precedente.VERSAMENTO (rata o unica soluzione) dell’addizionale comunale all’IRPEF trattenuta ai dipendenti sulleretribuzioni del mese precedente.VERSAMENTO 8a rata in acconto dell’addizionale comunale all’IRPEF relativa all’anno in corso trattenuta aidipendenti sulle retribuzioni del mese precedente.IRPEF e addizionali, IRAP, IVA, IRES Versamento 6a rata ovvero 5a rata delle imposte dovute a saldo per l’annoprecedente e in acconto per l’anno in corso.INPS Contributi previdenziali e assistenziali per lavoratori dipendenti e co.co.co., Artigiani e Commercianti.Contributi previdenziali e assistenziali sul minimale di reddito - 3° trimestre 2011.INAIL Autoliquidazione 2011 - Se rateazione, pagamento 4a rata più interessi provvisori calcolati al tassolegale vigente al momento del pagamento.

IRPEF, IRES Versamento 7a rata ovvero 6a rata delle imposte dovute a saldo per l’anno precedente ed inacconto per l’anno in corso.IRPEF e addizionali Versamento 6a rata ovvero 5a rata delle imposte dovute a saldo per l’anno precedenteed in acconto per l’anno in corso.CEDOLARE SECCA SUGLI AFFITTI Versamento 6a rata ovvero 5a rata del primo acconto per l’anno in corsorelativo ai contratti di affitto in corso al 31 maggio 2011.IRPEF, IRAP, IRES Versamento 2a rata acconto per l’anno in corso.CEDOLARE SECCA SUGLI AFFITTI Versamento in unica soluzione (se importo inferiore a euro 257,52) oversamento secondo acconto per l’anno in corso relativo ai contratti di affitto in corso al 31 maggio 2011.VERSAMENTO in unica soluzione acconto per contratti con decorrenza successiva al 31 maggio e fino al 31ottobre 2011.IVA Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate nel mese precedente con soggetti aventi sede,domiciliati o residenti nei paesi c.d. “Black list”.INPS Artigiani e Commercianti. Contributi previdenziali e assistenziali sul reddito oltre il minimale - 2°acconto2011.INPS invio DM10 ed E-Mens (ottobre 2011).

IVA Emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cuiconsegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuatal’operazione.IVA Annotazione, anche cumulativa, nel registro dei corrispettivi delle operazioni per le quali è rilasciato loscontrino fiscale o la ricevuta fiscale, effettuate nel mese solare precedente.

IVA Invio telematico elenchi INTRASTAT riepilogativi delle cessioni e acquisti nonché prestazioni di serviziintracomunitari relativi al mese precedente.

06,00-22,0021,00-07,00

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GIO 1VEN 2SAB 3DOM 4LUN 5MAR 6MER 7GIO 8VEN 9SAB 10DOM 11LUN 12MAR 13MER 14GIO 15VEN 16SAB 17DOM 18LUN 19MAR 20MER 21GIO 22VEN 23SAB 24DOM 25LUN 26MAR 27MER 28GIO 29VEN 30SAB 31

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Dicembre 2011 Scadenze e divieti

Divieti di circolazione Paesi Europei

AUSTRIA 15,00-24,00 00,00-22,00 22/23-05/06 8/12 08,00-22,00 26/12 00,00-22,00CROAZIA - - - 24-31/12 15,00-23,00 25-26/12 14,00-23,00GERMANIA - 00,00-22,00 - 26/12 00,00-22,00 - -LUSSEMBURGO 21,30-24,00 00,00-21,45 - - - - -POLONIA - - - 25-26/12 08,00-22,00 - -PORTOGALLO - - - 1-8-25/12 05,00-22,00 - -INGHILTERRA - 25-26-27/12 21,00-07,00 - -ROMANIA - 1-25-26/12 06,00-22,00 - -REPUBBLICA CECA - 13,00-22,00 - 24-26/12 13,00-22,00 - -SLOVACCHIA - 00,00-22,00 - 24-26/12 00,00-22,00 - -SLOVENIA - 08,00-21,00 - 26/12 08,00-21,00 - -SVIZZERA - 00,00-24,00 22,00-05,00 26/12 00,00-24,00 - -UNGHERIA 22,00-24,00 00,00-22,00 - 25/12 00,00-24,00 26/12 00,00-22,00

31/12 08,00-24,00FRANCIA 22,00-24,00 00,00-22,00 - - - - -SPAGNA - 08,00-24,00 - 6-8/12 00,00-24,00 25/12 00,00-24,00GRECIA - 15,00-21,00 - 23-30/12 16,00-21,00 26/12 15,00-22,00

Domenica Notte Giorni di restrizioneSabato

IVA Emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegnarisulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l'operazione.ANNOTAZIONE anche cumulativa, nel registro dei corrispettivi delle operazioni per le quali è rilasciato loscontrino fiscale o la ricevuta fiscale, effettuate nel mese solare precedente.

IVA Liquidazione e versamento dell'IVA dovuta per il mese precedente; liquidazione e versamento dell' IVAdovuta per il secondo mese precedente.COMUNICAZIONE in via telematica dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente.RITENUTE ALLA FONTE Versamento ritenute alla fonte su: redditi di lavoro dipendente e assimilati, redditi dilavoro autonomo, provvigioni corrisposti nel mese precedente.VERSAMENTO (rata o unica soluzione) dell'addizionale regionale all'IRPEF trattenuta ai dipendenti sulleretribuzioni del mese precedente.VERSAMENTO (rata o unica soluzione) dell'addizionale comunale all'IRPEF trattenuta ai dipendenti sulleretribuzioni del mese precedente.VERSAMENTO 9a rata in acconto dell’addizionale comunale all’IRPEF relativa all’anno in corso trattenuta aidipendenti sulle retribuzioni del mese precedente.ICI Pagamento saldo per l'anno in corso.INPS Contributi previdenziali e assistenziali per lavoratori dipendenti e co.co.co.

IVA Invio telematico elenchi INTRASTAT riepilogativi delle cessioni e acquisti nonché prestazioni di serviziintracomunitari relativi al mese precedente.

IVA Annotazione delle fatture emesse nel trimestre solare precedente per le prestazioni di servizi rese dagliautotrasportatori di cose per conto terzi; invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate nel meseprecedente con soggetti aventi sede, domiciliati o residenti nei paesi c.d."Black list".

CONTRIBUTO Pagamento quota iscrizione albo autotrasportatori anno 2012.

IVA Versamento acconto.

06,00-22,0021,00-07,00

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l mercato del trasporto mer-ci su strada nell'Unione Eu-

ropea è stato uno dei primi ad es-sersi ripreso dalla profonda cri-si economica del 2008/09. Nel2010 era circa il 3% in più ri-spetto al 2009, un segnale po-sitivo, anche se si resta ancora cir-ca il 9% al di sotto dei livelli pre-crisi del 2007.La grande importanza del-

l’autotrasporto per mantenerel’Europa competitiva è stata ri-badita recentemente anche dalCommissario europeo ai Tra-sporti, Siim Kallas, durante un in-

contro a Bruxelles. E se fino adoggi gli investimenti nei tra-sporti terrestri sono stati in co-stante declino – nel 1975 as-sommavano appena all’1,5%del PIL e nel 2008 erano scesi ad-dirittura al di sotto dello 0,8%,un record negativo – adesso ilCommissario ritiene che i tra-sporti abbiano ritrovato il lorogiusto posto nell'agenda politi-ca dell'Europa come un fattoreprimario di crescita e occupa-zione. L’autotrasporto è semprestato più performante dell’eco-nomia reale, essendo sinora cre-sciuto dell’1,5 all’anno control’1% del PIL. L’obiettivo di scin-dere i due, un vecchio sogno diBruxelles (“disaccoppiamento”,in termini tecnici, fra gli ele-menti principali del vecchio LibroBianco del 2001) è fallito.Se cresce l’autotrasporto cre-

sce l’economia, se l’autotra-sporto va male, andrà male an-che l’economia. La ricetta diKallas si concentra su "tre i": in-novazione, investimenti e infra-strutture. Per questo la CE ha de-ciso di sostenere finanziaria-mente il settore, in particolarenelle infrastrutture (vedi Box), peril prossimo periodo di bilancio,2014-2020. Ciò rafforzerà laspina dorsale del mercato inter-no, come la CE chiama l’auto-trasporto. Gli oltre 31 miliardi dieuro messi a disposizione sonoquattro volte di più di quantostanziato sinora.Il trasporto è altrettanto im-

portante per l'economia europeae per il mercato unico, oggicome lo era nel 1950: un datoimportante, se consideriamo cheil nuovo Libro Bianco stima cheal 2050 la ripartizione delle di-

verse modalità saranno le stessedi oggi. A tale data si potràdunque dire che in 100 anni lagomma ha sempre rappresen-tato la stragrande maggioranzadel trasporto di merci (dal 70all’80%).Oggi – e post crisi – il settore

impiega circa 10 milioni di per-sone, pari al 4,5% dell'occupa-zione totale nell'UE e circa la stes-sa percentuale del PIL. Nel tra-sporto l'Europa rimane (per ades-so) leader mondiale, in un mo-mento in cui stiamo perdendoterreno competitivo in altri set-tori. Ma il Commissario non na-sconde che rischiamo di perde-re terreno a favore dei competi-tors globali, soprattutto quelli abasso costo. Gli operatori euro-pei del trasporto dovranno dun-que essere in grado di assorbirenuovi modelli di business creati

Euro

pa

IMarco Tempestini

Il Commissario europeo ai TrasportiSiim Kallas riconosce il ruolo

del settore e presentail quadro futuro. Per la competitivita

dell’intero continente

Trasportoguida per

l'economiareale

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del mercato interno, per garan-tire il libero flusso di persone,beni e servizi, per contribuire acreare posti di lavoro, stimolarela crescita economica e mante-nere l'Europa competitiva nelmercato globale.

Il piano di investimentiIl 19 ottobre la Commissione

europea ha presentato il suogrande piano di investimenti,50 miliardi di euro, destinato amigliorare le reti europee di tra-sporto, di energia e digitali. Il"meccanismo per collegare l'Eu-ropa" finanzierà progetti percompletare i collegamenti man-canti delle reti e rendere l’eco-nomia europea più pulita. Un si-stema di prestiti obbligazionariconsentirà la facilitazione deglistanziamenti: la fase pilota par-tirà già il prossimo anno, e saràuno degli strumenti di condivi-sione dei rischi al quale il mec-canismo potrà attingere per at-trarre finanziamenti privati per iprogetti. Dando credibilità aiprogetti infrastrutturali nei qua-li gli ulteriori investimenti stanziatidall'UE potranno risultare piùredditizi, si diminuirà il profilo dirischio, e gli investimenti po-tranno attrarre ulteriori finan-ziamenti da parte del settorepubblico e privato.Per quanto riguarda i traspor-

ti, si prevede un investimento di31,7 miliardi di euro per ammo-dernare le infrastrutture europee,costruire i collegamenti man-

canti ed eliminare le strozzaturenella circolazione di mezzi emerci. Nel Vecchio Continente isistemi di trasporto si sono sinorasempre sviluppati lungo assi na-zionali: adesso, al momento del-la pianificazione, gestione e fi-nanziamento dei progetti tran-sfrontalieri l'UE dovrà svolgere unruolo cruciale di coordinamentotra Stati. La Commissione haproposto di creare corridoi percoprire i più importanti proget-ti, prevedendo che, entro il 2020,saranno necessari 500miliardi dieuro per realizzare una rete ve-ramente europea (adesso chia-mata “rete centrale”), di cui250 miliardi saranno destinati aeliminare le strozzature e a com-pletare i collegamenti mancantinella rete principale. Tale retecentrale, che sarà alimentata a li-vello regionale e nazionale, saràrealizzata entro il 2030, e fungeràda struttura portante dei trasportinel mercato unico. Le propostedi finanziamento appena pub-blicate sono per il periodo 2014-2020. Lo scopo, ambizioso, èquello di garantire che progres-sivamente, entro il 2050, la gran-de maggioranza dei cittadini edei trasportatori non debbanoimpiegare più di 30 minuti perraggiungere la rete globale.L’infrastruttura dovrà essere

finanziata principalmente dagliStati membri, con la possibilità,in alcuni casi, di attingere a fon-di UE della politica dei trasportie della politica regionale.

I 31,7 milioni di euro stanzia-ti per i trasporti agiranno, in-somma, come "capitale di av-viamento" per stimolare ulterioriinvestimenti da parte degli Sta-ti membri volti a completarecollegamenti transfrontalieri dif-ficili, che altrimenti potrebberonon essere realizzati. Ogni mi-lione di euro speso a livello eu-ropeo genererà 5 milioni daigoverni degli Stati membri e(auspicabilmente) 20 milioni dalsettore privato.Per quanto riguarda l’Italia,

Bruxelles ha inserito nel suo pac-chetto il completamento dell’Al-ta Velocità Torino-Lione ma haanche escluso il progetto delponte sullo Stretto diMessina. Deidieci “corridoi” quelli che tocca-no il nostro Paese rimangonoconfermati: il Corridoio 1 (colle-gamentoMar Baltico-Adriatico),il CorridoioMediterraneo, il Cor-ridoio 5 (Helsinki-La Valletta), e ilcorridoio 6 Genova-Rotterdam.Anche le linee ferroviarie ad altacapacità Napoli-Bari, Napoli-Reg-gio e Messina-Palermo sono frai progetti interessati dai finan-ziamenti comunitari. Dunque ilnostro Paese ha adesso vera-mente la grande opportunitàper ammodernare la propria reteinfrastrutturale (che va comunquevista in un contesto “europeo” direte) per rispondere alle sfide fu-ture, realizzando quanto damol-to tempo vanno chiedendo agran voce associazioni e confe-derazioni di categoria tutte.

Oggiil settore

impiega in Europacirca 10 milioni di

persone, pari al 4,5%dell'occupazione totalenell'UE e circa la stessa

percentuale del PIL

da altri, al di fuori dell'Europa.“Nel mondo oggi in rapida evo-luzione commerciale, non pos-siamo permetterci di restare in-dietro – dice Kallas. Se perdiamoil nostro profilo competitivo, al-lora le imprese europee non sa-ranno più sostenibili”.Oggi Bru-xelles deve poi ancora eliminaremolti ostacoli nel mercato inter-no: carichi amministrativi, for-malità doganali lunghe, “anellimancanti” numerosi in tutta larete di trasporto. Per l’intermo-dale, ci sono addirittura ancoraincompatibilità tecniche delleferrovie nazionali, ad esempio pergli scartamenti diversi.L'idea originale di tanti anni fa

di creare una politica comune deitrasporti per l'Europa ritornaforte: mettere in atto le infra-strutture e le interconnessioni ne-cessarie al buon funzionamento

Tachigrafo digitale: al via le modifichesulla base delle esperienze dei PaesiI ministri dei Trasporti dell’UE hanno iniziato l’esame del dossier di modifica del regolamento

sul tachigrafo digitale. Per il momento, il Consiglio ha incentrato il dibattito più che altro sulleesperienze degli Stati membri con il sistema attuale anziché sui singoli dettagli del testo. Sicura-mente sarà importante fornire come Italia (soprattutto da parte delle associazioni di categoria del-l’autotrasporto) tutti gli elementi e illustrare le problematiche che le aziende riscontranonell’utilizzo del dispositivo di controllo.Anche se l'attuale sistema sembra funzionare, i ministri hanno sottolineato che è necessaria

una serie di miglioramenti. A tal proposito è importante rilevare che sinora le discussioni hannosempre evidenziato la necessità di migliorare sicurezza e legalità (ad es. si è indicata la necessitàdi rimediare alla vulnerabilità dei sistemi attuali, che rende possibile la manipolazione e la frode)ma mai la competitività e le performance delle aziende. Rilevanti le conclusioni che il Consiglioha adottato in risposta ad una comunicazione della Commissione europea presentata nel mesedi luglio (vedi Tir di settembre 2011), che delineamisure per rafforzare i collegamenti con gli Staticonfinanti con l'UE che rientrano nell’allargamento europeo o politiche di vicinato. Il Consiglio rac-comanda il miglioramento delle infrastrutture di trasporto e maggiore integrazione dei mercati.A tal proposito, l’applicazione del tachigrafo digitale da parte di vettori esteri extracomunitari allostesso modo di quelli UE dovrà costituire un punto fermo. Secondo la proposta della Commis-sione, lemisure normative si applicheranno un anno dopo la pubblicazione del regolamento nellaGazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, mentre l'applicazione della tecnologia satellitare sarà ob-bligatoria dopo quattro anni, dunque probabilmente dal 2017.

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Politica

Confermati dal Governo i 400 milioni distanziamento per il sostegno al settore.

Intanto l’Osservatorio varai costi minimi di sicurezza e si

sbloccano gli accordi di settore

Un settore inmovimento

controla crisi

Yari Selvetella sti. Le nuove tabelle sono pub-blicate nella sezione Costi diquesto numero di Tir.

Pareri contraridall’opposizioneI fondi previsti dal Disegno di

Legge hanno provocato forti cri-tiche da parte dell’opposizione,che hanno anche presentatodegli emendamenti al Disegno diLegge di stabilità che puntano adeviare questi fondi verso altreiniziative (mentre andiamo instampa con questo numero di Tiril dibattito sugli emendamenti è

autorizzata la spesa di 400milioni di euro per l’anno

2012 da destinare amisure di so-stegno al settore dell’autotra-sporto merci”. Poche righe inapertura dell’art.8 del Disegno di“legge di stabilità” (come ades-so si chiama la Finanziaria), pre-sentato dal Governo alla metà diottobre, confermano il soste-gno all’autotrasporto “in coe-renza con gli interventi già pre-visti a legislazione vigente e conle esigenze del settore”. L’articolo8 riprende la decisione del Con-siglio dei Ministri del 13 settem-

bre 2011 che aveva dato il via li-bera allo stanziamento per mi-sure a sostegno degli autotra-sportatori in conto terzi. Si trat-ta sostanzialmente di una con-ferma delle cifre previste negliscorsi anni. “Abbiamo mante-nuto la stessa somma del 2010– afferma il sottosegretario aiTrasporti Bartolomeo Giachino –e questo è l’unico settore chenon ha subito tagli di risorse, mache anzi le vede aumentare”.Sulla distribuzione dei fondi siconferma il metodo concertati-vo: è stato infatti convocato permetà novembre un tavolo diconfronto con le associazionirappresentative dell’autotra-sporto. Novità importanti an-che per quanto concerne i costiminimi di sicurezza. Una svolta èvenuta dalla riunione del 2 no-vembre dell’Osservatorio sui co-

ancora in corso). “Nei 400 mi-lioni destinati al settore e che ver-ranno ripartiti entro trenta gior-ni dall’approvazione in Parla-mento – afferma intanto il sot-tosegretario ai Trasporti Giachi-no – vi sono anche i fondi per leautostrade del mare, un’opera-zione definita in Europa la mi-gliore tra gli interventi di naturaintermodale e che, in questianni, ha tolto dalle strade oltre500.000 tir, diminuendo la con-gestione del traffico e abbat-tendo l'inquinamento atmosfe-rico”.

Mozione autotrasportoNegli ultimi mesi le proble-

matiche legate al trasporto dimerci sono state al centro del di-battito politico, con interventidell’opposizione e precisazionidel Governo. Sono state due, in

coli (peraltro già perorata dal-l’Albo stesso e, vedremo trapoco, sposata anche da unamozione Idv), agli incentivi per leimprese che chiudono, fino allaprevisione della confisca dellamerce in caso di trasporto abu-sivo o in spregio ai costi minimidi sicurezza. Ma la proposta harespiro più ampio; non a caso ilsuo primo punto è quello di fa-vorire una revisione delle com-petenze normative che riaffermiil ruolo del Ministero al fine di ga-rantire uniformità di comporta-menti nel Paese ed evitare il“dumping” territoriale. Il “si-stema degli incentivi a pioggia”si rivela poco efficace anche peril sen. Gianpiero De Toni (Idv) cheinvece propone la definizione di“misure necessarie ad una defi-nitiva liberalizzazione del mer-cato”.

particolare, le mozioni presen-tate al Senato. La prima, risalentealla fine di luglio, porta come pri-mo firmatario il sen. Marco Fi-lippi del Pd. “La scelta di effet-tuare finanziamenti a pioggia hadeterminato il mantenimentodella struttura del settore – ar-gomenta Filippi – con impresesempre più deboli e indebitate eil ricorso alla violazione delle re-gole per comprimere i costi ecompetere sul mercato”. Moltele proposte contenute nella mo-zione: si va dalla cancellazionedall’Albo delle imprese senza vei-

“È

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I fondiprevisti dal

Disegno di leggehanno provocato forti

critiche da partedell’opposizione

durre la frammentazione, le no-stre aziende più belle rischiano didelocalizzare per andare a cercareun minor costo del lavoro alloscopo di competere con i nuoviPaesi entrati in Europa, tutto e su-bito”.“La nostra situazione di infra-

strutture stradali – prosegue ilsottosegretario – è del quarantaper cento inferiore al resto del-l'Europa. Quando siamo arriva-ti in questa legislatura, lo Statospendeva per l'autotrasporto500 milioni di euro: 300 milioninel bilancio strutturale dello Sta-to e 200 milioni come manovrafinanziaria. In detta legislaturaabbiamo aumentato le risorse afavore del settore di 200 milionidi euro, per un totale di 600 mi-lioni. Il costo di un solo giorno diblocco dei tir ammonta a un mi-liardo e mezzo di euro di man-

La risposta del GovernoAlle mozioni provenienti dal

centro-sinistra ha risposto il sot-tosegretario alle Infrastrutture eai Trasporti Bartolomeo Giachinonella seduta del 6 ottobre.“Da un lato abbiamo difeso il

settore, con tutta una serie di ri-sorse. Abbiamo diminuito il co-sto del lavoro per evitare la de-localizzazione delle imprese. Il pa-radosso del nostro sistema tra-sportistico, a causa di chi ha aper-to improvvisamente l'Europa a27 senza fasi di transizione, èche, mentre facciamo fatica a ri-

cata produzione, di cui la metàsarebbero soldi pubblici che en-trerebbero nelle casse dello Sta-to. Quindi, abbiamo guadagna-to a gestire in questo modo lapolitica dell'autotrasporto?”.L'assemblea di Palazzo Ma-

dama, e lo stesso sottosegreta-rio Giachino, hanno comunqueaccolto alcune delle propostedelle mozioni su cui c’è stata unalarga identità di vedute, tantoche sono state approvate convoto bipartisan. Approvato an-che un ordine del giorno del se-natore Pdl Giulio Camber, concui si chiede l'applicazione alFriuli Venezia Giulia della clausoladi salvaguardia europea sul ca-botaggio.

E intanto aumentano icosti …Si discute di risorse, ma intanto

i costi crescono: dallo scorso 7settembre è diventato operativoil nuovo sistema di gestione de-gli pneumatici fuori uso (Pfu). In-centrato su un contributo am-bientale per finanziare i costi del-la raccolta e del recupero diquesti pneumatici, esso prevedeun pagamento dell’utente fina-le al momento della loro sosti-tuzione. Un ulteriore balzelloche va ad appesantire i costid’esercizio delle aziende di set-tore (tutti gli approfondimentinella sezione Normative).Continua anche il complesso

iter d’introduzione del sistema ditracciabilità dei rifiuti, il Sistri. Peril 15 dicembre è fissata la con-clusione della fase sperimentale:dal 24 ottobre in poi sono pre-visti quattro test su specificiaspetti; entro il 10 novembre saràeffettuato un maxi-test con leaziende con oltre 50 dipenden-ti cui ne seguirà, sempre entronovembre, un altro per le azien-de da 11 a 50 dipendenti. Unaprocedura che sta trovando peròresistenze da parte del settore.L’Asstri Conftrasporto ha giàfatto sapere che non partecipe-rà ai test finché non verrannoprese in considerazione le mo-difiche ritenute necessarie. (Mag-giori approfondimenti nelle pros-sime pagine)

Confronto apertoper container, Gdoe agroalimentareSi lavora intanto nelle varie fi-

liere del trasporto alla ricerca diun percorso comune tra com-mittenza e trasportatori, temasempre sullo sfondo del dibatti-

to politico del settore speciedopo il rilancio dello strumentodegli accordi volontari, inseritonella cosiddetta “manovra di fer-ragosto”. Il 14 novembre si ria-pre a Milano, presso la Feder-spedi, il tavolo per il trasporto dicontenitori marittimi: commit-tenza e autotrasportatori cer-cheranno di trovare un’intesaper giungere a un accordo vo-lontario di settore. Il confrontovedrà protagonisti i rappresen-tanti delle associazioni dell'au-totrasporto da un lato e quellidella confederazione degli ar-matori Confitarma, dall’altro.Novità anche per la Grande Di-stribuzione, con la convocazio-ne delle prime riunioni semprea metà novembre.Va segnalato inoltre l’incontro

svoltosi agli inizi di ottobre pres-so il ministero delle Infrastrutturee dei Trasporti, promosso dal sot-tosegretario Giachino, a partiredalle linee d’intervento pro-spettate dal Piano nazionaledella logistica: è stato presentatoun vero e proprio “patto di fi-liera” del settore agroalimenta-re. (Vedi anche approfondi-mento nella rubrica “Consulta”).L’obiettivo è un ciclo produt-

tivo che minimizzi i ritardi e itempi morti, utilizzi e crei nuo-ve piattaforme logistiche e otti-mizzi la distribuzione nel cosid-detto ultimo miglio. All’incontrohanno preso parte le rappre-sentanze degli autotrasporta-tori assieme a Coldiretti, Feder-distribuzione, Unionalimentari,Invitalia oltre alle Ferrovie e alleregioni Sicilia ed Emilia Roma-gna. Secondo Angelo Nascenzidi Anita occorre armonizzare i di-vieti di circolazione a livelloeruopeo e guardare con atten-zione al modello austriaco. “Iltransito notturno per le mercifresche costa il doppio, ma è ef-ficace”. Il rappresentante diConfcooperative Andrea Gioe-ni propone una cabina di regiacon tutti i ministeri interessati.Per Giuseppe Richichi del con-sorzio siciliano Aias bisogna pri-vilegiare la filiera corta per evi-tare i doppi passaggi nella di-stribuzione e potenziare i corri-doi adriatici”. Domenico Boscodi Coldiretti propone di orga-nizzare piattaforme d’inter-scambio per evitare i lunghi tra-gitti, difendendo così la filieranazionale e contrastando laconcorrenza dei paesi dell’est.

Associazioni in fermentoDoveva durare quattro giorni ma, all’indomani della prima

giornata di mobilitazione del 24 ottobre scorso, l’associazioneTrasportoUnito – l’unica che aveva indetto il fermo – ha so-speso le proteste fino alla fine di novembre. Decisiva l’aper-tura, da parte del Governo, di una verifica sulla funzionalitàdella legge 127/10 e sui problemi emergenziali dell'autotra-sporto italiano.La mobilitazione si è concretizzata in attività di presidio in

alcuni porti di Liguria, Puglia e Calabria, e interporti in Pie-monte, Lombardia, Umbria e Veneto.Niente fermo, invece, in Sicilia, dove gli stessi dirigenti re-

gionali di TrasportoUnito non hanno aderito all’iniziativa. Di-sagi si sono registrati invece al porto di Genova, dove uncentinaio di Tir, in prevalenza austriaci e tedeschi, sono statibloccati nel porto e nell'interporto di Rivalta Scrivia.La protesta proclamata da TrasportoUnito è stata stigma-

tizzata da diverse altre associazioni di categoria. “Un atto ir-responsabile” lo ha definito Eleuterio Arcese, presidente diAnita. “Un’iniziativa inutile e dannosa” secondo il segretariodi Unatras Pasquale Russo. “Un flop ampiamente prevedibile”si legge in un comunicato diramato dalla Fedit. Anche dopo ilfermo di TrasportoUnito, tuttavia, si segnala un certo fer-mento da parte delle rappresentanze di settore. La Cna Fita hadeciso infatti di proclamare lo stato di agitazione contro even-tuali nuove disposizioni sull’accesso alla professione. La pre-sidente Cinzia Franchini, a Pesaro in occasione del localeSalone dei veicoli industriali, ha incontrato anche il ministroper le Poltiche Europee Anna Maria Bernini, rilanciando le ri-chieste della sua associazione: “Più controlli anche sulla com-mittenza e regole più stringenti contro la liberalizzazioneselvaggia”.

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i è sbloccata la complessa vi-cenda che riguarda i costi mi-

nimi di sicurezza per l’autotra-sporto. Dopo il dibattito – in cuinon sonomancate le polemiche– degli scorsi mesi, la riunione del-l'Osservatorio della Consulta delTrasporto e della Logistica del 2novembre scorso, convocata dalsottosegretarioBartolomeo Gia-chino, ha fatto segnare un si-gnificativo passo in avanti. Lenuove tabelle, pubblicate sul sitointernet delministero dei Trasportiwww.mit.gov.it (e riportate anchenelle ultime pagine di questo nu-

mero di Tir), prevedono un costodi riferimento ma anche alcuneimportanti variazioni legate alla ti-pologia di trasporto e al tonnel-laggio. Si tratta dei trasporti conveicoli frigoriferi; del trasporto incisterna di petroliferi, alimentari,cemento sfuso, mangimi, mate-riali pericolosi; del trasporto col-lettame; dei trasporti effettuati davettori frazionisti. Sono stati ela-borati i costi generici per tutte ecinque le tipologie di veicoli (finoa 3,5 tonnellate, da 3,5 a 7,5 da7,5 a 11,5 , da 11,5 a 26 e ol-tre 26 tonnellate). Per le filiere giàindividuate, nel corso delle pros-sime riunioni dell’Osservatorioverranno elaborati i costi relativiai veicoli di peso inferiore alle 26tonnellate. I nuovi costi minimi disicurezza costituiranno la base diriferimento per i contratti nelsettore dell'autotrasporto.

Il parere delle associazioni“Finalmente l’Osservatorio,

così come previsto dalla legge, hapubblicato in maniera precisa echiara quelli che sono i costi mi-nimi – afferma Pasquale Russo,segretario generale di Unatras –ma ha anche stabilito alcuni prin-cipi importanti: è stata cioè defi-nita la formula in base alla qua-le, al variare del costo del gaso-lio, corrisponde un adeguamen-to dei costi. L’altro principio im-portante è che c’è una diversifi-cazione per settore, quindi unmetodo di costi congrui per va-rie tipologie. Infine prevista e di-sciplinata la possibilità di subve-zione, da ricomprendere all’in-terno di imprese di autotraspor-to iscritte all’Albo”.“È stato fatto un buon lavoro

– afferma Silvio Faggi, segreta-rio nazionale di Fiap – ancora in-completo perché dobbiamo svi-luppare i costi minimi per porta-te più piccole: questo sarà il pri-mo impegno, già nella riunionedel 15 novembre, in cui speriamodi poter completare il quadro. Pri-ma i dati forniti dal ministero era-no ancora un po’ rozzi: la classi-ca taglia unica che non può cal-zare alla perfezione a tutti, speciein presenza di tante specificità. Illavoro dell’Osservatorio riesce inparte a coglierle. Questo per noinon è il punto di arrivo ma quel-lo di partenza. Il traguardo è la sti-pula degli accordi di settore. Saràquella la sede per cogliere tutte lepeculiarità. Il mio augurio è cheanche da parte della committen-za ci sia la consapevolezza chevale la pena sedersi attorno a untavolo e trovare accordi dignito-si per tutti”.

Eleuterio Arcese, presidentedi Anita, sottolinea la necessità or-mai improrogabile di aumentareil prezzo del trasporto, al di là deldibattito sui costi minimi. “Fino ad

oggi siamo riusciti a tirare avantiriducendo i margini - già bassi -per assecondare i clienti nellecontinue richieste di abbatti-mento dei prezzi dovute alla cri-si. Nella situazione attuale non riu-sciamo più a garantire i servizi ri-chiesti dai nostri committenti”.“La pubblicazione delle tabel-

le sui costi minimi segna un pas-so avanti – osserva FrancescoDel Boca, presidente di Confar-tigianato Trasporti – perché i co-sti pubblicati dal Ministero eranotroppo vaghi e potevano esseremessi in discussione. Oggi inve-ce i costi generici sono più vicinialla realtà e si è incominciato a in-trodurre costi specifici che ren-dono tutto più credibile. Speria-mo che il risultato sia un minorostruzionismo da parte dellacommittenza e che questo pas-saggio sia un incentivo ad apriretavoli per gli accordi di settore. Unpasso in avanti che rimane, al dilà delle turbolenze politiche, nelprocesso di riassetto dell’auto-trasporto, che stiamo faticosa-mente realizzando”.“Un passaggio importante –

commenta Cinzia Franchini,presidente di Cna Fita – ma il la-voro non è ancora terminato. Vasviluppato anche per altre fasce diveicoli e ci auguriamo che questopossa accadere nelle prossime riu-nioni dell’Osservatorio. Rimaneimportante, tuttavia, definire unquadro sanzionatorio per l’even-tuale mancato rispetto da partedei committenti”. “L’accordo rag-giunto presso l’Osservatorio il 2novembre, che è sicuramenteun passo in avanti – commentaAlberto Armuzzi, vice presi-dente di Legacoop servizi – pre-vede che entro il 15 dicembre letabelle dovranno andranno co-munque riaggiornate, mi sareiquindi aspettato una pubblica-zione con tempi più cauti”.

S

Pubblicate le tabelle sul sitodel Ministero: saranno la basedi riferimento per i contrattinel settore dell’autotrasporto

sia scritti sia verbali

Osservatorio:intesa

sui costiminimi

Politica

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ottosegretario Giachino,la crisi continua a farsi

sentire e anche perl’autotrasporto il momentoè molto critico…È per questo che il Governo ha

stanziato 400 milioni, di cui 120destinati ai fondi per i pedaggiautostradali 2008 e 2009, a cuivanno ad aggiungersi altri 20mi-lioni recuperati dai fondi del Bi-lancio dello Stato per arrivare adun totale di 140 milioni destina-ti ai pedaggi. Le ipotesi di utiliz-zo della restante cifra saranno va-lutate nel corso di un incontrocon le associazioni dell’autotra-sporto convocato per metà no-vembre.Sono stati i tre anni più diffi-

cili per l'economia mondiale deldopoguerra. L'autotrasporto su-bisce la crisi più degli altri setto-ri a causa del calo della doman-da e del forte aumento del costodi gasolio e assicurazioni. Mal-grado la congiuntura sfavorevo-le il Governo in questi anni nonsolo non ha tagliato risorse al set-tore ma le ha aumentate consi-derevolmente, nella convinzioneche l'autotrasporto sia fonda-mentale per il funzionamento delsistema economico.

Con la riunione del 2novembre,dall’Osservatorioè arrivata una svolta suicosti minimi. Un passaggiomolto atteso…Con la pubblicazione dei costi

minimi arriviamo alla fine di untragitto iniziato nell'agosto 2008con l’articolo 83 bis. Ora, salvo er-rori che correggeremo prima del15 dicembre, il mercato e lacommittenza riconoscono i costieffettivi di esercizio. È stato un la-voro lungo, con tante discussio-ni. Definiti i costi, si potranno sta-bilire meglio le condizioni (tra-sporti di quantità e durata, viag-gio di ritorno etc.) negli accor-

di di settore, secondo le specifi-cità di ogni comparto. Con i nuo-vi costi minimi l’autotrasporto èad una svolta. Si tratta della de-cisione più importante degli ul-timi anni. Se gli autotrasportatorila smetteranno di farsi concor-renza tra di loro, proponendo oconcordando condizioni al disotto dei costi di esercizio, avre-mo più sicurezza stradale e azien-de più sane.

Un sostegno arriva anchedal Fondo di garanzia..Ritengo che sia la cosa miglio-

re che abbiamo fatto in questianni: l’autotrasporto era semprevisto con diffidenza dalle banche;oggi invece sono circa 2500 le im-prese che hanno beneficiato delfondo, per un totale di 300milionidi credito. I soldi che abbiamomesso a disposizione consentonoaltri 700 milioni di credito, conl’adesione di 140 banche.

Il settore chiede anche piùcontrolli…Dovremo continuare a lavora-

re per premiare i comportamen-ti corretti e sanzionare dura-mente le infrazioni, in particola-re ai vettori esteri. Fondamenta-le diventa ora il lavoro del nuo-

vo Piano Nazionale della logisti-ca. Se recuperiamo competitivi-tà ai nostri porti e ai nostri in-terporti potremo far arrivate piùmerce ai nostri porti e aumenteràil lavoro per le nostre aziende ditrasporto e di logistica.

Un passaggio importantedelle scorse settimaneriguarda proprio la riformadegli interporti…Dopo l’approvazione della

Commissione trasporti, c’è ilvia libera alla legge quadro. Il mi-nistero coordinerà la realizza-

zione degli interporti e l’indivi-duazione dei parametri urbani-stici a cui devono conformarsi lestrutture. L’intermodalità è untema chiave per il futuro: svi-lupperemo anch’esso attraver-so un piano generale, con ilcoinvolgimento dei protagonistidel settore, in seno alla Con-sulta.

Intervista con il sottosegretario Bartolomeo Giachino.Dai pedaggi al Fondo di Garanzia, passando per i costi

minimi, le novità per il mondo dell’autotrasporto

Impegno totaleper il settore

Il sottosegretarioai Trasporti BartolomeoGiachino

S

«Il Fondo di Garanziaper il settore la nostramigliore conquista»

TIR143-2011 17

Politica

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TIR143-201118

Politica

ottobre sono iniziati, tantoal ministero dell’Ambiente,

quanto presso il concessionarioSistri, i lavori di semplificazionenormativa e di sperimentazioneoperativa del nuovo sistema di-gitale di controllo e tracciabilitàdei rifiuti.I lavori si stanno svolgendo in

attuazione dell’articolo 6 dellaLegge 14 settembre 2011 n.148che “per consentire la pro-gressiva entrata in operatività delSistema di controllo della trac-ciabilità dei rifiuti, nonché l'effi-cacia del funzionamento delle

tecnologie connesse al Sistri”, ri-chiede al ministero dell'Am-biente “di effettuare una verifi-ca tecnica delle componentisoftware e hardware del sistema,anche ai fini dell'eventuale im-plementazione di tecnologie diutilizzo più semplici rispetto aquelle attualmente previste” e diorganizzare entro il 15 dicembre2011 dei test e delle sperimen-tazioni del nuovo sistema “incollaborazione con le associa-zioni di categoria maggiormen-te rappresentative” degli ope-ratori del ciclo della gestione deirifiuti, in vista dell’entrata in vi-gore del 9 febbraio 2012.La semplificazione normativa

è partita per impulso del mini-stero dell’Ambiente, che giànella settimana successiva al-l’approvazione della Legge148/2011 ha convocato, per il

29 settembre 2011, lo specificoComitato di vigilanza e control-lo del Sistri, istituito con D.M.17.12.2009 ed ora disciplinatocon il Decreto Ministeriale 18febbraio 2011 n.52 (cosiddettoTesto Unico Sistri).Nelle riunioni del Comitato,

che si sono svolte nel mese di ot-tobre, sono state in primo luo-go illustrate le modifiche, che giàprima dell’estate le categorieinteressate avevano chiesto diapportare al menzionato D.M.52/2011, una serie di semplifi-cazioni al vecchio sistema digi-

tale, che sono state successiva-mente presentate e ora appro-vate, al fine di renderlo più sem-plice nell’utilizzo e più efficacenel suo funzionamento.

Modifiche già approvateTra le modifiche al D.M.

52/2011 già approvate si se-gnalano:• a possibilità che le imprese

di gestione dei rifiuti, in parti-colare quelle di trasporto, pos-sano avere più dispositivi USBaziendali, anziché l’unica “chia-vetta” prevista dal decreto ini-ziale sul Sistri;• la procedura da seguire in

assenza temporanea di mezzi in-formatici: viene prevista l’intro-duzione di una procedura ausi-liaria, in base alla quale uno deisoggetti del ciclo di gestionedei rifiuti deve comunicare al Si-

Mentre sono partiti i primi testdi sperimentazione del nuovo sistema

digitale di controllo e tracciabilitàdei rifiuti, il Comitato di vigilanza

e controllo del Sistri ha giàapprovato alcune modifiche.

Sistri: al viale prove

tecniche persemplificare

A stri il verificarsi delle condizioni,specificando gli estremi identifi-cativi dei soggetti coinvolti. Inquesto caso le informazioni sul-le movimentazioni dei rifiuti sonoannotate su un’apposita schedaSistri in bianco (già scaricata dalsito) e vanno poi inserite nel si-stema entro le 72 ore successivealla cessazione delle condizioniche hanno generato la mancatacompilazione della scheda;• la possibilità di indicare la

quantità dei rifiuti da movimen-tare anziché in peso (chilogram-mi) in volume (metri cubi o an-

Tra lemodifiche

approvate lapossibilità di indicarela quantità dei rifiuti

da movimentarein volume

che in litri);• la possibilità per il traspor-

tatore di annullare la scheda Si-stri movimentazione anche dopola firma digitale, ma prima del-la presa in carico del rifiuto. Ciòal fine di rettificare i dati relati-vi al conducente, ai veicoli e alpercorso già inseriti e successi-vamente variati per qualsiasicircostanza;• la possibilità di creare, sal-

vare e riutilizzare percorsi pre-definiti per la movimentazionedei rifiuti ovvero costituiti da soletappe, per i casi di micro rac-colta.

Le semplificazioniproposteTra le semplificazioni proposte

invece al ministero dell’Am-biente nello specifico tavolo delComitato di Vigilanza, si evi-

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TIR143-201120

Politica

denziano le seguenti:• la trasposizione in digitale

dell’attuale modello cartaceodel Formulario di identificazionedei rifiuti (FIR), poiché già cono-sciuto ed utilizzato da oltre die-ci anni dalle imprese del settore;• l’eliminazione dell’indica-

zione del percorso da qualsiasi ti-pologia di trasporto dei rifiuti, ein particolare per i casi di microraccolta, in quanto il tragittocompiuto dagli autoveicoli ècontrollato mediante il disposi-tivo black-box, installato a bor-do dei mezzi;• la possibilità che gli adem-

pimenti (iscrizione, movimenta-zione, registrazione) a carico deisoggetti obbligati possano esse-re delegati agli operatori pro-fessionali (trasportatori, sogget-ti che effettuano lo smaltimen-to o il recupero o commerciantie intermediari non detentori);• l’eliminazione dell’obbligo,

per i rifiuti pericolosi, dellequatto ore di notifica anticipatadella loro movimentazione per iproduttori e delle due ore per itrasportatori;• l’eliminazione dei dispositi-

vi USB autisti, che sono superfluiai fini del controllo della trac-ciabilità dei rifiuti, sorvegliato dal-l’apparato satellitare GPS dellamenzionata black-box.

Concorrenza slealeDurante i lavori del Comitato

di vigilanza è stata più volte sot-tolineata la discriminazione che

le imprese estere di trasporto ef-fettuano a danno dei vettori na-zionali, non essendo le prime as-soggettate agli adempimenti, aicontributi e ai pesanti costi del Si-stri. Per evitare tale concorrenzasleale è stata chiesto di assog-gettare anche i vettori esteri aduna piena iscrizione all’Albo Ge-stori Ambientali e al Sistri.Tra le sperimentazioni opera-

tive, invece, si sottolineano lemodifiche che la Selex Spa, qua-le società che gestisce il Sistri, haapportato al sistema digitalenelle ultime settimane, comead esempio:• la riduzione della scheda Si-

stri - Aera movimentazione aduna sola pagina (formato A4), ri-

spetto alle due del precedente si-stema;• l’archiviazione dei percorsi

indicati dal vettore, con la pos-sibilità di richiamarli in trasportisuccessivi e identici al primo;• una maggior velocità di

compilazione e salvataggio del-le diverse sezioni del sistema.In base alle ricordate sempli-

ficazioni normative e operative,il ministero dell’Ambiente haanche iniziato a svolgere, negliultimi giorni del mese di ottobre,i primi test di sperimentazionedel nuovo sistema, con pochioperatori aggiornati, riservandosidi compiere quelli più generalie complessi a novembre e di-cembre.

Un protocollo per la legalità

Intercettare reati sommersi e preservare il mondo produttivo dall’infiltrazione della malavitaorganizzata. Sono questi i punti principali del protocollo siglato dal ministro dell’Interno Ro-berto Maroni e dai rappresentanti di Confcommercio (il presidente Carlo Sangalli e il vicepresi-dente Paolo Uggè). “Il protocollo – afferma Maroni - è uno strumento straordinario di lotta alcrimine e consente agli imprenditori di operare serenamente ed in sicurezza”. All’interno del-l’accordo quadro trova spazio un documento specificamente dedicato alle esigenze dell’auto-trasporto di merci che fissa alcuni punti di grande valore. Il ministero dell’Interno, infatti,riconosce la fondatezza del punto di vista di molti autotrasportatori sulle questioni della sicu-rezza: anzitutto si afferma che essa riguarda tutta la filiera del trasporto (vettore, committente,caricatore e proprietario della merce), come elemento essenziale per scongiurare l’ingerenzadella criminalità organizzata nella gestione aziendale. Vi è poi un riconoscimento di alcuni “ele-menti meritevoli di attenzione” nel quadro della lotta contro le infiltrazioni mafiose nel settoredell’autotrasporto merci. Tra questi spicca il rispetto, da parte vettoriale, dei costi minimi di ri-ferimento della sicurezza, ma è degna di nota anche l’individuazione di una fattispecie che stainquinando il mercato del trasporto: la chiusura dell’impresa seguita, a breve tempo, dalla ria-pertura sotto nuove vesti da parte dei medesimi soggetti (o da persone ad essi collegate) che,nella prima, occupavano incarichi di vertice. In caso di mancato rispetto di condizioni di legge oin presenza di comportamenti sospetti il ministero avvierà verifiche e comminerà sanzioni.

Un importante progetto di collaborazione tra istituzioni e imprese,nel segno della legalità e della sicurezza, è stato avviato alla finedi ottobre tra il ministero dell’Interno e Confcommercio

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al 2007 al 2009, l'utilizzo deltrasporto combinato strada-

mare ha consentito un risparmiodi 411 milioni di euro in terminid'impatto sociale e ambientaledell'autotrasporto, grazie al tra-sferimento di almeno 500milaveicoli industriali l'anno dallarete stradale alle stive delle navi.Questo risultato – annunciato daRete AutostradeMediterranee –deriva dagli 1,43 milioni di viag-gi effettuati nel triennio dai ca-mion o dai soli semirimorchinelle stive dei traghetti che ser-vono il cabotaggio marittimo

italiano. I numeri evidenziano ilsuccesso che le autostrade delmare stanno ottenendo pressomolti autotrasportatori italiani,grazie anche agli incentivi stabi-liti e mantenuti dal Governo peril loro utilizzo, il cosiddetto eco-bonus. Per chiarire la situazionedel combinato strada-mare, laConsulta per l'Autotrasporto e laLogistica ha commissionato alCentro Italiano d'Eccellenza sul-la Logistica Integrata (Cieli) unostudio sulle autostrade del mare,che è stato inserito tra le ricercheche supportano il Piano Nazio-nale della Logistica.

Partita aperta in SardegnaNell'ambito del trasporto com-

binato strada-mare nazionale,la ricerca del Cieli evidenzia cheavviene quasi esclusivamente sulversante tirrenico, verso Sardegna

e Sicilia. La Sardegna non ha al-ternative all'imbarco di com-plessi veicolari o semirimorchi suitraghetti, che dai porti sardi rag-giungono gli scali dell'interoarco tirrenico, da Palermo a Sa-vona. Questa necessità avrebbedovuto produrre un servizio ef-ficiente e competitivo, ma il con-dizionale è d'obbligo, perchéproprio la scorsa estate sonoemerse tensioni tra gli autotra-sportatori dell'isola e gli opera-tori marittimi, innescate dal for-te aumento delle tariffe dei tra-ghetti. L'aumento dei costi haspinto gli autotrasportatori sar-di ad alcune proteste e a soste-nere l'azione della Regione Sar-degna, che nella stagione estivaha posto in servizio due tra-ghetti, attraverso la controllata

Saremar. Le navi dovrebberoproseguire la loro attività per i ro-tabili anche durante l'inverno,mentre la Regione ha annuncia-to un piano ancora più ambi-zioso: costituire una nuova com-pagnia marittima, denominataFlotta Sarda, aperta anche a sociesterni.L'evoluzione del panorama

sardo è condizionata anche da-gli sviluppi della privatizzazionedella Tirrenia, finita nelle mani diuna società formata da tre ar-matori italiani che già operanonei traghetti (Gianluigi Aponte,Manuel Grimaldi e VincenzoOnorato) e che è attualmente alvaglio della Commissione Euro-pea, che ha aperto un'indagineconoscitiva. Insomma, la partitadel combinato strada-mare con

Logistica

D

Il trasporto combinato strada-mareha resistito alla crisi globale, grazieai benefici che offre, soprattutto in

termini di risparmio di ore di guida e diusura degli autoveicoli. Resta sempre

importante il contributo dell'ecobonus

Quandoil camion

sceglieil mare

Michele Latorre

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TIR143-2011 23

Angelo Spalletta è un auto-trasportatore monoveicolare diAcireale che ha colto già daqualche anno le opportunità of-ferte dalle autostrade del mare.Trasporta prodotti ortofrutticoli eutilizza in prevalenza la linea traMessina e Salerno, che secondolui offre il miglior rapporto tra co-sto ed efficacia. "Ma ci sono an-cora alcune questioni da affron-tare sulle rotte tra la Sicilia e ilcontinente, riguardo a prezzi,orari e servizi per gli autisti – af-ferma. È vero che in Sicilia ope-rano diverse compagnie maritti-me, ma sulle singole rotte nonesiste concorrenza e ciò man-tiene elevate le tariffe di tra-ghettamento".La questione degli orari inte-

ressa soprattutto chi trasportaprodotti ortofrutticoli in uscitadall'isola. "Quando carichiamo lamattina non troviamo un tra-ghetto prima del pomeriggio e ilsuccessivo parte in tarda serata.Ciò significa restare fermi perqualche ora in attesa dell'im-barco, sapendo poi che i tempidella consegna dallo sbarco sonostrettissimi”, conclude Spalletta.La Sud Trasporti di Catania ef-

fettua trasporti industriali e uti-lizza le autostrade del mare inmodo diverso dai padroncini allaguida dei frigoriferi. L'azienda èstrutturata a livello nazionale,quindi invia sul canale intermo-dale unità di carico non accom-pagnate. "Abbiamo iniziato ol-tre quarant'anni fa, operando so-prattutto con la ferrovia – spie-ga il presidente Angelo Ercolano.Ma dall'inizio degli anni No-

vanta la qualità e la quantità deitreni è continuamente peggio-rata, quindi ci siamo rivolti alleautostrade del mare”.Ercolano è convinto della scel-

ta intermodale, che porta van-taggi sia agli operatori – per lamaggiore sicurezza dei carichi ela minore usura dei veicoli – siaalla società, per il minore inqui-namento e la maggiore sicurez-za stradale. Ma l'imprenditore si-ciliano evidenzia alcuni nodi darisolvere, che non coincidonocon quelli espressi dai vettori dipiccole dimensioni.Chi invia le unità di carico non

accompagnate è molto più sen-sibile ai servizi in banchina e, inparticolare, a come vengonomo-vimentati i semirimorchi: "Gli ar-matori hanno interesse a carica-re e scaricare i semirimorchi il piùvelocemente possibile e a volte ciòavviene a discapito dei nostri

mezzi e del carico, chepossono subire danni.E in questo caso èdifficile farsi rimbor-sare, perché non ab-biamo sempre no-stro personale inbanchina che può ri-levare il danno subitodopo lo sbarco".

Crescono le rotte peril MaghrebLa crescita delle automare è

avvenuta anche lungo le rotte in-ternazionalii. Lo studio del Cieliindividua due flussi: uno lungol'asse est-ovest – che interessa so-prattutto Livorno (verso la Spa-gna) e Bari (verso Grecia ed Al-bania) – e uno lungo l'asse nord-sud, dove emergono Genova(per Tunisia e Libia), Livorno (perla Tunisia) e Trieste (per Turchia edAlbania). Sul versante tirrenico,Genova vuole affermarsi come ri-ferimento per le relazioni con laTunisia e la Libia. Parteno Groupè specializzata nel trasporto diprodotti deperibili tra Italia earea occidentale del Maghreb,che effettua con una flotta di140 semirimorchi frigoriferi, 14trattori sul versante italiano eun'affiliata (Parteno Tunisi) sullacosta nordafricana. "Usiamo di-verse rotte, secondo le esigenzeorganizzative e la disponibilità distiva – spiega Giuseppe Bossa, re-sponsabile tecnico e logisticodell'impresa – ci sono partenzedirette per la Tunisia da Genova,Livorno e Civitavecchia, oppurel'alternativa del Genova-Palermoe Palermo-Tunisi. A volte, lette-ralmente rincorriamo gli oraridelle navi". In tutti i casi, Parte-no invia i semirimorchi non ac-compagnati, che comunquehanno bisogno di particolari curea bordo, perché la merce neces-sita di temperatura controllata."Sugli ordini polizza segnaliamol'esigenza di mantenere la tem-peratura e l'equipaggio dellanave controlla il funzionamentodei refrigeratori. Solo un paio divolte in quattro anni abbiamo ri-scontrato problemi, dovuti ad unerrore nell'impostare la tempe-ratura del semirimorchio".

Prospettive ad ovestUn'altra autostrada del mare

internazionale che si è sviluppa-ta in questi ultimi anni collegal'Italia con la Spagna. Il porto ita-liano di riferimento è Livorno, dacui partono rotte per Barcellona,Malaga, Tarragona e Valencia.

La ricerca del Cieli mostra cheil traffico medio trimestrale del-lo scalo toscano su tali relazioniammonta a 116.100.000 ton,ma è squilibrato verso l'import(84.300.000 ton). Molti auto-trasportatori inviano in Spagnaveicolo e autista perché il ri-sparmio di guida consente di par-tire per la consegna immediata-mente dopo lo sbarco sulle ban-chine spagnole. Questa possibi-lità crea anche interessanti op-portunità di triangolazione in-ternazionale. È il caso della Ful-vi Trasporti, azienda d'autotra-sporto perugina specializzata neltrasporto con autosilo di sfusi indiversi Paesi europei, tra cui laSpagna. "Fin da quando abbia-mo avviato il servizio nella Peni-sola Iberica, abbiamo pensato diusare le autostrade del mare inpartenza da Livorno o Civita-vecchia per Barcellona” – affer-ma Vittore Fulvi, titolare della so-cietà”. L'articolato carica nelCentro Italia e si dirige verso unodei due porti tirrenici, dove s'im-barca alle 22 o alle 23 per giun-gere a Barcellona venti ore dopo.Lo scarico avviene entro 50

chilometri dalla città e il veicoloè pronto per un altro servizio in-ternazionale. Il traghetto con-sente di effettuare questa trian-golazione risparmiando diverseore di guida e, quindi, riducen-do costi e tempi". Fulvi è soddi-sfatto del servizio dal punto di vi-sta della puntualità e della di-sponibilità delle compagnie."Il combinato strada-mare è

conveniente se riusciamo ad usa-re il camion sia nella giornata pre-cedente l'imbarco, sia in quellasuccessiva allo sbarco, usandoquindi la navigazione come pau-sa per l'autista. Ma l'ecobonus ècomunque una componente im-portante della nostra scelta e senon sarà rinnovato in futuro,potremmo riconsiderare l'utilizzodelle autostrade del mare".

Dal 2007al 2009, l'utilizzo

del trasportocombinato strada-mare

ha consentito unrisparmio di 411 milioni

di euro

la Sardegna è ancora aperta epotrebbe portare sviluppi inte-ressanti.

Il successo sicilianoIl panorama siciliano è diverso,

soprattutto perché esiste un'al-ternativa stradale. Ma l'introdu-zione dell'ecobonus e l'aumen-to dei controlli su strada hannospinto da un lato gli armatori aoffrire collegamenti dedicati altraffico accompagnato e dall'al-tro gli autotrasportatori a utiliz-zarli. Lo studio del Cieli mostrache nel triennio 2007-2009 lerotte maggiormente utilizzateda chi ha ottenuto l'ecobonussono proprio quelle che fannocapo alla Sicilia: Messina-Salerno(27%), Palermo-Napoli (19%) eCatania-Napoli (15%).

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incentivo dell’ecobonusha ottenuto grande

attenzione a livello interna-zionale. Quali sono i suoipunti di forza?Effettivamente da quando fu

introdotto, nel 2002, l’ecobonusha conquistato molti consensi.Già nel 2005 l’Europa autorizzòl’incentivo per la sua funzione diabbassamento dei costi sociali.Grazie a uno studio degli “Ami-ci della Terra” siamo in grado an-che di quantificare il risparmiogenerato dal trasporto combi-nato strada-mare. Solo dal 2007al 2009 la stima è di oltre 400mi-lioni di euro. Nel 2010, quindi, èarrivato il riconoscimento del-l’ecobonus come “best practice”a livello europeo. Credo che il suoprimo punto di forza sia statoquello di aver ribaltato la pro-spettiva dell’incentivo. A livelloeuropeo, infatti, si procede agen-do sull’offerta. Ci sono fondi Tenper l’infrastrutture e incentiviagli armatori e, in quest’ultimocaso, non manca una problemadi contenzioso tra le varie linee.Il nostro ecobonus, al contrario,agisce sulla domanda. Sostienei vantaggi dell’intermodalità coin-volgendo l’utente. Siamo in con-tatto con molti paesi del Medi-terraneo per studiare una sortadi “eurobonus” da inserire in unnuovo programma europeo.Unmeccanismo, quindi, chepotrebbe essere estesoanche ad altri Paesi?Potrebbe essere anche una

buona occasione per fare del-l’Italia una capofila anche nelmeccanismo di gestione del pro-getto. Del resto i dati parlanochiaro. Il 2010 ha fatto segnareun +27% di viaggi sulle auto-strade del mare e questo mal-grado una crisi e un impegno

economico più ridotto.Si dice che un meccanismodi incentivo funziona quan-do, nel giro di qualcheanno, il mercato non ne hapiù bisogno...Guardi, in Italia abbiamo spo-

stato il 5,5% del trasporto dallastrada all’intermodalità. È un se-gno chiaro di interesse che va aldi là degli incentivi. Speriamo, tral’altro, di ottenere successi ana-loghi anche dal ferrobonus. Aquesto proposito il 28 ottobrescade il termine per presentare lerendicontazioni, ma abbiamogià motivo di credere nel buonesito di questo provvedimento.Ma insomma: l’Italia può opotrà fare a meno delcamion?Assolutamente no. Le condi-

zioni geografiche del nostro Pae-se e la struttura del nostro tessutoimprenditoriale fanno sì che delcamion ci sarà sempre bisogno.Certo abbiamo bisogno di un au-totrasporto sempre più organiz-zato e di una seria politica per l’in-termodalità,ma è inutile guardarea modelli che hanno poco a chefare con le nostre esigenze. Nonsaremomai la Germania o l’Olan-da. Il modello italiano è e può es-sere sempre più valido, con in-centivi efficaci e trasparenti, pos-sibilmente con un consenso po-litico bipartisan e proseguendoanche la strada degli incentivi allaformazione. Il sottosegretarioGiachino sta portando avantiuna politica responsabile di dia-logo tra le modalità che spero ciporterà a risultati importanti.

Logistica

L’

Il meccanismo dell’ecobonus potrebbe estendersi a livellointernazionale. Ne parliamo con Francesco Benevolo,direttore generale di Ram (Rete autostrade mediterranee)

Ecobonus:eccellenza italianada esportazione

Accordo Grimaldi-DKVDKV Euroservice e Gruppo Grimaldi hanno siglato un ac-

cordo volto al potenziamento delle Autostrade del Mare.“Negli ultimi anni, il costante impegno da parte del GruppoGrimaldi nell’aprire nuove linee marittime, attraverso il pro-gressivo impiego di nuove emoderne navi, ha fatto registrareun notevole aumento del numero degli imbarchi di camion,sia di grandi flotte sia di piccoli padroncini, diretti pressochéverso tutte le nostre destinazioni – ha spiegato Guido Gri-maldi, commercial manager short sea lines . Abbiamo quindi ri-tenuto opportuno dare un ulteriore vantaggio alla nostraclientela, prevedendo soluzioni agevolate di pagamento at-traverso la carta DKV. Tutti i trasportatori che devono imbar-carsi su una delle nostre linee, possono recarsi al porto epagare la tariffa marittima esibendo la carta DKV”. Sono inte-ressate all’accordo tutte le linee per Sicilia, Sardegna, Spagna,Tunisia, Malta, Marocco e Libia. “Oggi imbarcare a bordo dellelinee Grimaldi significa risparmiare rispetto ai costi del tra-sporto via strada. Il costo del trasporto marittimo è infatti in-feriore di circa il 50% in confronto alla strada e consente agliautisti di poter riposare in cabina dopo le faticose ore di guidae di riprendere, una volta sbarcati, il viaggio in ottemperanzadelle norme del Codice della Strada”.

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E VARTA® VUOL DIRE POTENZA CONCENTRATA, CHE FA RISPARMIARE DENARO.

Lo sanno bene gli spedizionieri: ciò che conta è il Total Cost of Ownership, i costi

totali di esercizio del parco veicoli. Ma anche VARTA lo sa e con il Promotive Trio

offre un risparmio potenziale per quasi tutti gli ambiti di applicazione. L’assoluta

affi dabilità e la straordinaria effi cienza sono il prodotto dell’enorme know-how

di VARTA. Grazie alla speciale tecnologia calcio-argento e al coperchio a labirinto,

i costosi tempi morti imposti dalla manutenzione sono ormai un ricordo del

passato – non a caso le principali case costruttrici scelgono VARTA per il primo

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TIR143-201126

Ass

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azio

ni ilanciare il settore dell’auto-

trasporto in dieci semplicimosse e a costo zero. Questo loscopo del decalogo stilato a fineottobre da Fai Conftrasportoper consentire ai servizi di tra-sporto e logistica di assicurare ilnecessario sviluppo per l’eco-nomia del Paese. “La linea del-la nostra federazione è quella ditutelare gli imprenditori che han-no voglia di crescere, ma che de-vono decidere la strada da in-traprendere - commenta PaoloUggè, presidente di Fai Contra-sporto. Vogliamo favorire la cre-

scita, la formazione, il recuperodella competitività e abbando-nare la logica degli interventi,come quelli attuali, che hannosoltanto l’obiettivo di ridurre i co-sti. Vogliamo puntare sul com-binato via mare ma – ha conti-nuato – privilegiare le imprese ditrasporto e non gli armatori”. Iltutto con un’attenzione costan-te al tema della sicurezza. “Unodei punti – prosegue Uggè –prevede ad esempio che i controllisui committenti siano pari alme-no al numero degli incidenti conferiti gravi o morti sulle strade”.Ma vediamo nel dettaglio qua-

li sono le proposte. Innanzituttol’abolizione del Sistri e la sua so-stituzione con un sistema di trac-ciabilità basato sull’utilizzo in-formatico del formulario di iden-tificazione dei rifiuti e i precedentiregistri di carico. Secondo, vin-colare la concessione dei bene-

fici alla imprese (riduzione pe-daggi, rimborso del contributo alSSN sulla RC Auto) al manteni-mento dei livelli occupazionali.Terzo: l’eliminazione dell’IPT li-mitatamente ai casi di trasfor-mazione d’azienda, fusione didue o più imprese, aggregazio-ne di diverse realtà in cooperati-ve o consorzi al fine di agevola-re l’esercizio dell’autotrasporto.Il quarto punto come già antici-pato chiede che i controlli suicommittenti siano almeno pari alnumero degli incidenti con feri-ti gravi o morti sulle strade in cuisiano coinvolti velivoli industria-li. I punti seguenti prevedono dilimitare i divieti di circolazione perveicoli industriali ai soli giorni fe-stivi dell’anno; liberalizzare leattività di noleggio con condu-cente; liberalizzare il trasporto fer-roviario e dare incentivi per lo svi-luppo combinato ferro-strada;dare vita a un patto per la mo-bilità urbana. Infine gli ultimi duepunti prevedono che il PianoGenerale dei Trasporti vengareso un impegno vincolante eche la Consulta per trasporto elogistica venga reso un organo digoverno.

Il nuovo Consiglio nazionaledella FaiPer il prossimo triennio è sta-

to rieletto il Presidente uscentePaolo Uggè, ed inoltre:Giancarlo Aghemo (Piemonte),

Silvano Baldin (Veneto), Fernan-do, Battazza (Lombardia), Mau-rizio Bencivenni (Piemonte), Lu-ciano Bergadano (Piemonte), Si-

mone Boldini (Lombardia), Pao-lo Bordignon (Piemonte),Federi-co Brunetta D’Amato (Puglia),Giorgio Calza (Lombardia), Si-mona Carturan (Veneto), Mau-rizio Codognotto (Veneto), Giu-seppe Cristinelli (Lombardia),Matteo Cucchiarale (Piemonte),Andrea Currò (Sicilia), Luigi D’Au-ria (Campania), Matteo LorenzoDe Campo (Lombardia), ClaudioFraconti (Lombardia), ValterGiupponi (Lombardia), BrunoGraglia (Piemonte), CamilloGrande (Abruzzo), Roberto Gre-chi (Emilia Romagna), Stefania Io-rio (Campania), Leonardo Lanzi(Emilia Romagna), Luca Loris(Veneto), Maurizio Lucci (Lazio),Valter Luini (Lombardia), Giam-piero Mangoni (Lazio), MarioMairone (Piemonte), UgoMam-bri (Campania), Fabio Marini(Lombardia), Silvio Mazzarello(Piemonte), Giuseppe Monta-gnese (Emilia Romagna), Ferdi-nando Montanino (Campania),Gionata Parodi (Liguria), Gio-vanni Pellegrini (Veneto), Anto-nio Petrogalli (Lombardia), SergioPiardi (Lombardia), Tiziana Revelli(Piemonte), Luciano Ricotto (Pie-monte), William Rizzato (Lazio),Angelo Roncadori (Lombardia),Fabrizio Rottoli (Lombardia), Val-ter Samogin (Veneto), PrimoSantini (Piemonte), Luca Sartori(Lazio), Lorenzo Scaccabarozzi(Lombardia), Angelo Sirtori (Lom-bardia), Marco Stucchi (Lombar-dia), Gianluca Torti (Piemonte),Gennaro Troiano (Campania),Marzia Venturini (Friuli VeneziaGiulia).

R

Dal Congresso della Fai dieci misureper lo sviluppo dell’autotrasporto.

Uggè: “Favorire la crescitae il recupero della competitività”

Un decalogoper

rilanciareil settore

Stefania Pezzetti nuovopresidente di Fedit

Stefania Pezzetti, Commer-cial & Finance Director di TNTExpress Italy, è stata elettanuovo presidente di Fedit, l’as-sociazione di rappresentanzadei corrieri espresso in Italia.Pezzetti, 43 anni, succede a Ro-sario Ambrosino, che l’assem-blea ha ringraziato per ilcontributo dato a Fedit. “È unincarico di grande responsabi-lità che assumo in un contestoeconomico particolarmente dif-ficile - ha commentato il nuovopresidente -. Mi auguro di poter dare alla Federazione un con-tributo costruttivo in tutti gli ambiti in cui sarò chiamata adoperare. Credo altresì che il mondo dei trasporti debba rivederealcune logiche proprio sulla base dello scenario in continua evo-luzione che le imprese del settore affrontano ogni giorno”.

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TIR143-2011 27

È nato a Fossano, in provinciadi Cuneo, presso l’Istituto Sale-siano, il primo laboratorio tec-nologico dedicato ai veicoli in-dustriali. Nato dalla collabora-zione tra Iveco e il CNOS-FAP(Centro Nazionale Opere Sale-

siane – Formazione Aggiorna-mento Professionale), il labora-torio è stato inaugurato ad ot-tobre, alla presenza dell’ammi-nistratore delegato di Iveco, Al-fredo Altavilla, e dell’assessore alLavoro e alla Formazione pro-fessionale della Regione Pie-monte, Claudia Porchietto. L’ini-ziativa, nata dalla positiva espe-rienza del progetto attivato ne-gli anni passati con Fiat GroupAutomobiles, pone le basi per laspecializzazione e per il perfe-zionamento degli allievi del com-parto “automotive”, dando vitaa uno specifico programma disviluppo professionale per il set-tore dei veicoli industriali. Lacollaborazione tra Iveco e ilCNOS-FAP, con il coinvolgimen-to anche di FPT Industrial, unodei più importanti player mon-diali nel settore dei motopro-

pulsori, e di BASF, una delle piùgrandi aziende chimiche delmondo, prevede infatti uno spe-cifico programma di sviluppoprofessionale, che ha lo scopo diformare e inserire nel mondo dellavoro giovani altamente quali-ficati dal punto di vista tecnico.Con “TechPro2 Iveco” infattisarà possibile rispondere allacrescente domanda di manodo-pera specializzata da parte deiconcessionari e delle officine au-torizzate di Iveco e, contempo-raneamente, fornire un validostrumento di riqualificazione pergli occupati del settore. Il per-corso formativo prevede cheuna parte del programma sisvolga presso il Centro di For-mazione Professionale (CFP) Sa-lesiano, mentre la fase praticasarà effettuata anche diretta-mente presso le officine Iveco.

Noti

zie

Iveco: nasce il primo laboratoriotecnologico per veicoli industriali

A Milano il Forum Internazionaledella Logistica e dell’Autotrasporto

A Canale un convegno sul trasportodi acqua, vino e liquori

Oltre 60 relatori e ben 800 ad-detti al settore hanno parteci-pato il 4 novembre, al Forum In-ternazionale della Logistica e

dell’Autotrasporto, presso la Fie-ra Milano – Rho, durante il qua-le è stato presentato lo studio“Infrastrutture e logistica perlo sviluppo”, presentato da An-drea Boitani, Ordinario di Eco-nomia Politica dell’UniversitàCattolica di Milano.Boitani ha sottolineato come

“la logistica costituisca un pro-blema di politica economica, enon un problema meramentesettoriale, perché la sua ineffi-cienza si trasforma in maggioricosti per l’industria, problemi dicongestione e inquinamentoper il territorio e ridotta capaci-

tà di attrarre attività in grado diprodurre valore aggiunto”.Il ministro delle Infrastrutture

e Trasporti Altero Matteoli halanciato un allarme: le infra-strutture in Italia non si possonopiù realizzare con i soldi delloStato.“Se fino a poco tempo fa il

95% delle infrastrutture era rea-lizzato con i fondi pubblici, oggiquesto non è più possibile. “Perfare fronte a questa situazione –ha detto - è necessario puntaresul rapporto con le regioni e sulcoinvolgimento dei privati con ilproject financing''.

Il trasporto di acqua, vino e li-quori è stato il tema del convegnoche si è svolto a Canale, in pro-vincia di Cuneo, il 21 ottobrescorso. Aperto dal sottosegreta-rio alle Infrastrutture e ai Trasporti,BartolomeoGiachino, il convegnoha visto la partecipazione di mol-ti relatori che hanno affrontato siaproblematiche specifiche del set-tore beverage, sia i temi più ge-nerali del trasporto in Italia, tan-

to da fare dell’incontro un mo-mento del lavoro sul Piano Na-zionale della Logistica. Acqua,vino e liquori hanno esigenze didistribuzione diverse: se acqua eliquori vengono spostati tramiteferrovia versomagazzini di distri-buzione primari, e poi portati sustrada verso i supermercati, per ivini le partite da consegnare sonopiù piccole e spesso indirizzate alconsumatore finale, con una

frammentazione che porta un’al-ta incidenza dei costi di traspor-to (spesso gestiti da vettori espres-si) ed esigenze particolari comequella di incassare alla consegnail prezzo della merce. Tutti hannofatto riferimento ai problemi legatialla puntualità, alla sicurezza e allatracciabilità del trasporto, e ai rap-porti con la Grande DistribuzioneOrganizzata per orari e modalitàdi consegna della merce.

L’amministratore delegatodi Iveco, Alfredo Altavilla,e l’assessore al Lavoro e

Formazione Professionaledella Regione Piemonte

Claudia Porchietto

Il tavolo dei relatoridurante il Forum

Internazionale dellaLogistica e

dell’Autotrsporto

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Prova

tecnica

Ferdinando Tagliabue

Le versioni aggiornate al 2011 dei due veicoli,profondamente diversi tra loro, sono state oggettodi un test stradale che hamessoin evidenza i rispettivi aspetti innovativi

Daily-Ducato:due leggeridi successoa confronto

Iveco Daily e il Fiat Ducato rappresenta-no due pilastri nel mondo del trasporto

leggero europeo, due veicoli di grandissimosuccesso, venduti in milioni di esemplari maattualissimi e sempre pronti a rinnovarsi e mi-gliorarsi, per fornire al mondo del trasportouna risposta pronta, efficiente, economica ecostantemente attuale.

I due veicoli, di cui sono state presentatele versioni aggiornate al 2011, sono stati og-getto di un test stradale nel quale abbiamovoluto mettere in evidenza i rispettivi aspet-ti innovativi. Non si è trattato però di un con-fronto tra i due mezzi, accomunati dall’ap-partenenza alla categoria dei veicoli com-merciali e dalla nazionalità, ma in realtà pro-fondamente diversi tra loro.

Tanti anni di successiIl Ducato del 2011, commercializzato dal

mese di maggio, è giunto alla sua quinta ge-nerazione e rappresenta un esempio di lon-gevità visto che, da oltre trent’anni, raccogliesuccessi in termini di vendita (oltre 2,2 milionidi esemplari venduti) e di riconoscimenti in-ternazionali. Questa nuova versione nondifferisce molto dalla precedente, almeno nel-le linee e nello stile, ma presenta un totalerinnovamento in termini di motorizzazioni,che da sempre costituiscono un importantepunto di forza nell’insieme del veicolo. E cosìil nuovo Ducato ha ampliato la propria offertamotoristica con 4 nuovi propulsori, puliti eparsimoniosi, in esecuzione Euro 5 turbodiesela iniezione diretta Multijet, le cui potenze van-no da 115 a 177 CV e che vengono abbinatia cambi a 5 o 6 marce.

205 CV per il nuovo DailyLa versione 2011 del Daily Iveco ha visto,

oltre al nuovo design, l’introduzione dei nuo-vi motori Euro 5 di FTP Industrial nelle ver-sioni da 3 litri da 205 CV, Twin Turbo, 2,3litri da 146 CV Multijet II e 3 litri da 146CV EEV. Esteriormente il nuovo model-lo si riconosce per il frontale ridisegnatoper accogliere la nuova calandra, un

più evoluto sistema diraffreddamento, i nuo-vi gruppi ottici anterioriche integrano le lucidiurne (DRL) e i fendi-nebbia con funzioneFog Cornering, solu-

zione che consente diilluminare la strada seguen-do il raggio di sterzata finoalla velocità di 40 km/h, atutto vantaggio di unamaggior visibilità e sicu-rezza.

Non vi sono state dun-que rivoluzioni estetiche,ma è doveroso ricordareche questo commerciale,fin dalla sua prima appari-zione avvenuta nel lonta-no 1978, ha saputo co-stantemente evolversi e an-ticipare il mercato, come del

L’

Iveco Daily

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Migliorata la motricità.Il Ducato della prova era

equipaggiato con il motoreda 115 CV, propulsore che

si caratterizza per i consumiridotti e la notevole elasticità,

aspetti che lo rendono partico-larmente adatto per molteplici tipi

di impiego su percorrenze medio-cor-te. Più specificamente, ricordiamo che sitratta di un 4 cilindri in linea di 1956 cc a 16valvole, che sviluppa una potenza massima di115 CV (85 kW) a 3700 giri/min e dispone diuna coppia massima di 28,5 kgm (280Nm) a1500 giri/min. Nel confronto con il precedentemotore entry level di 2,2 litri da 100 CV Euro4, il nuovo 2 litri Multijet da 115 CV esce lar-

gamente vincitore, non solo per la maggiorpotenza (un 15% in più) ma anche per la cop-pia massima (+12%), valori che assicuranonon solo una maggior ripresa ma anche unaaccelerazione più brillante e una miglior ca-pacità di spunto in salita.

Tra le novità introdotte sul modello 2011ricordiamo il sistema di controllo della trazione“Traction +”, che consente un sensibile in-cremento della motricità del veicolo in situa-zioni di scarsa aderenza e su terreni difficili.Da segnalare ancora la notevole leggerezzadi questo propulsore che, con i suoi 180 kg,contribuisce all’incremento della portata uti-le e il sensibile aumento degli intervalli di ma-nutenzione che possono arrivare fino a 48mila chilometri.

resto è dimostrato dagli ol-tre 2 milioni di veicoli ven-duti. Come abbiamo giàaccennato brevemente, ilnuovo Daily è tale soprattuttoper i motori che, ancora unavolta, tengono fede alle capacitàdi brillantezza nelle prestazionima anche di bassi consumi, che valgonoanche per il nuovo Ducato e in particolare perquelli equipaggiati con il “piccolo” 2 litri da115 CV, come nel caso del veicolo da noi pro-vato.

Più potenza meno consumiTutti i motori che equipaggiano il nuovo

Ducato sono dei quattro cilindri in linea conquattro valvole per cilindro e doppio albe-ro a camme in testa. Il 2.0 ed il 2.3 da 130CV fanno affidamento su una turbina a geo-metria fissa con intercooler, mentre i duemotori più potenti, e cioè il 2.3 da 148 CVe il 3.0 da 177 CV, sono dotati di turbina ageometria variabile. La testata dei motori èrealizzata in lega di alluminio, mentre il ba-samento è in ghisa; i pistoni sono dotati digalleria di raffreddamento e la geometriadei condotti di aspirazione e di scarico èstata ottimizzata. Allo scopo di age-volare un rapido avviamento a fred-do, la pompa elettrica di alimen-tazione carburante (il cui ren-dimento è stato sensibil-mente migliorato) è immer-sa nel serbatoio: una solu-zione che contribuisce adaumentare la durata delfiltro gasolio e, nel casodi esaurimento com-pleto del carburante,permette il re-inne-sco immediato del-l’alimentazionesenza la necessi-tà di dover ef-fettuare inter-venti assisten-ziali. Inoltre, tut-ti i motori si av-valgono del si-stema EGR conraffreddamentodei gas di scarico inricircolo, controllatodirettamente dallacentralina motore.

Ducato: Il vano davantial posto del passeggero

permette di ospitaredocumenti

e piccoli oggettipersonali.

Fiat Ducato

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per il Daily)non hanno ri-guardato solole motorizza-zioni ma an-che gli interni.Nel caso del Du-cato siamo in pre-senza di tre differenti li-velli di allestimento, che comunque partonoda una “base” improntata all’ergonomia eal comfort.

E che il lavoro sia stato ben fatto ce ne ac-corgiamo man mano che il nostro percorsosi allontana da Milano. Aumenta la velocitàma non le vibrazioni e anche a livello clima-tizzazione si viaggia molto bene. Estetica-mente l’interno del Ducato è piacevole, co-

Il vano di carico è bensfruttabile e offre

possibilità di fissaggiodel carico. L’ampio

portellone posteriorepuò essere aperto

a 270°

TIR143-201130

Una grande coppiaAmpio rinnovamento in

termini motoristici ancheper il Daily che, tenendofede alla sua fama di gran-de motricità, bassi consumi eridotti costi di gestione, haampliato la propria offerta con trenuovi motori FTP Industrial, tra cui an-che il motore che equipaggia il modello inprova. Si tratta di un 3 litri Euro 5 Twin Tur-bo, intercooler e EGR con gruppo di iniezioneCommon Rail Multijet in grado di sviluppa-re una potenza massima di 205 CV (150 kW)con una coppia massima di 470 Nm. Que-sto motore è il primo 4 cilindri diesel della suacategoria a superare i 200 CV, valore che èstato reso possibile mediante l’adozione di unnuovo doppio turbocompressore interrefri-gerato.

Si tratta di un propulsore decisamente bril-lante, quasi esuberante anche perché co-mincia a mostrare i muscoli già a 1300-1400giri/min e non molla mai fino al quasi rag-giungimento del regime massimo, senza maiun’incertezza. Il cambio contribuisce sicura-mente al piacere di guida; è l’FTP 2850.6 a6 marce. È rapido e preciso negli innesti, ri-chiede uno sforzo moderato, dà subito con-fidenza e anche la frizione mostra un com-portamento amichevole, pur senza essere ec-cessivamente morbida.

La guida non presenta alcun problema ela posizione risulta naturale, con il volante suf-ficientemente grande ma non eccessivo,che offre una impugnatura sicura. Viaggiandoa vuoto lo sterzo può apparire quasi legge-ro, ma è solo una sensazione, mentre viag-giando a carico la precisione è assoluta.

Il sedile di guida è sufficientemente con-fortevole e offre qualche possibilità di rego-lazione, mentre la panchina biposto per i pas-seggeri è fissa e a lungo risulta non partico-larmente comoda; inoltre, quando vi sonodue ospiti, agganciare la cintura di sicurez-za è impresa tutt’altro che semplice.

Anche sui fondi dissestati le sospensionisono all’altezza della situazione ma in cabi-na si avverte una certa rumorosità, anche se

Daily-Ducatoun confronto tutto all’italiana

mai eccessiva o fastidiosa,che però scompare com-pletamente viaggiando inautostrada, anche ad an-dature sostenute ma su fon-

di di miglior qualità.La visibilità è sempre molto

buona, sia nel traffico cittadino siaviaggiando sulle strette strade di

collina. In città, soprattutto in curva o in pre-senza del passaggio di pedoni, è comunquenecessaria una certa attenzione a causadelle generose dimensioni del montante; an-che le manovre di avvicinamento e di par-cheggio non presentano problemi.

Rinnovamento internoLe novità per il Ducato (ma ciò vale anche

La manovrabilitàdel Daily elettricoè eccellente grazieanche all’ottimolavoro svoltodall’idroguida

Ducato: seconda generazioneper la tecnologia multijetI motori Multijet II che equipaggiano i nuovi modelli della gamma Fiat Ducato sono

in grado di assicurare eccellenti prestazioni in termini di economia, ecologia e pre-stazioni.Rispetto alla precedente generazione di motori Multijet è stato cambiato il sistema

di alimentazione, che ora si avvale di iniettori più veloci e in grado di eseguire inie-zioni multiple ravvicinate; in particolare, è possibile effettuare un’iniezione princi-pale di carburante modulata in più fasi distinte e anticipare quelle successive.Il sistema Multijet II è in grado di gestire fino a 8 iniezioni per ciclo, cosa che è resa

possibile grazie alla nuova servovalvola con otturatore bilanciato, offrendomaggiorevelocità, flessibilità e precisione nelle diverse fasi di funzionamento. Inoltre il tutto ri-sulta anche essere più economico e affidabile grazie alla maggior semplicità costrut-tiva e alla presenza di un buon 40% in meno di componenti.Con il Multijet II la pressione di iniezione del carburante passa dai 1600 bar del si-

stemaMultijet della generazione precedente agli attuali 1800 bar e, grazie alla nuovatipologia di iniettori, è possibile realizzare strategie volte all’ottimizzazione dellacombustione sempre più avanzate, come ad esempio quella dell’injection Rate Sha-ping che prevede due iniezioni consecutive così ravvicinate da generare un profilocontinuo e modulato dell’erogazione del combustibile nei cilindri.Con questa modalità è possibile migliorare il processo di combustione a vantaggio

della silenziosità e delle emissioni di particolato e di ossidi di azoto (Nox). Oggi i Mul-tijet II soddisfano ampiamente la normativa Euro 5, segnando al tempo stesso un im-portante passo in direzione di futuri e più severi livelli normativi.

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me veicolo-rimorchio).Due parole in conclusione anche sul vano

di carico, che non ha subito modifiche ri-spetto alla precedente versione, del resto nonve ne era bisogno, visto che l’apertura del-la porta posteriore arriva a quasi due metri,permettendo il carico anche di merci parti-colarmente voluminose e l’altezza massimainterna di 210 centimetri non crea proble-mi di movimento all’interno del vano anchealle persone più alte.

TIR143-2011 31

modo e funzionale e pur senza nessuna con-cessione al lusso, confortevole e accoglien-te.

L’insonorizzazione è eccellente e anche avelocità sostenute si può parlare senza do-ver alzare il tono della voce. Le indicazioni vo-cali del navigatore arrivano chiare e ben udi-bili e il suo controllo visivo risulta perfetta-mente naturale grazie ad un corretto posi-zionamento del monitor.

Al 2 litri da 115 CV è abbinato un cambiomeccanico a 5 marce di buon carattere, an-che se in più di una occasione accenna a qual-che impuntamento che ci lascia una certa no-stalgia di un bel cambio tipo Comfort Matic,senza dubbio più indicato per impieghistrettamente urbani.

La strumentazione è ospitata sotto un’am-pia palpebra antiriflesso che facilita la lettu-ra, indipendentemente dalle condizioni di lu-minosità che vi sono all’esterno. Il sedile diguida consente di trovare facilmente la po-sizione di conduzione ideale grazie alle am-pie possibilità di regolazione, mentre il pas-seggero ha a disposizione una panchetta bi-posto (nel nostro caso) che però può ancheessere singola.

Una guida sempre sicuraGrande attenzione anche alla sicurezza, e

non poteva essere altrimenti. Nel corso del-la prova i freni del Ducato sono stati chiamatiin causa in poche occasioni ma, in quei casiil loro funzionamento ci è parso all’altezzadella situazione e i quattro dischi (due an-teriori autoventilanti) risultano potenti epronti.

L’equipaggiamento di serie prevede anchel’ABS con correttore elettronico della frenataEBD mentre l’ESP è fornito a richiesta.

Parte del percorso di prova si è snodato sul-le colline dell’Oltrepò pavese, su strade ab-bastanza strette, con numerose curve e fre-quenti salite e discese. Il fondo stradale è ab-bastanza buono ma non mancano i tratti incui sono le buche a farla da padrone. Il com-portamento del Ducato però è buono anchein condizioni di fondo stradale rovinato, ilcomparto sospensioni (anteriori tipo Mc

Daily: il nuovo motore da 3 litrie 205 CV è tra i più potenti

di questo segmento di veicoli.

Il volante del Ducato offre una buonapresa e consente una agevole lettura

della strumentazione.

Daily elettrico: pulito e silenziosoSiamo nel pieno centro di Torino, in una giornata di inizio autunno. Traffico in-

tenso, sole pallido, inquinamento quanto basta, divieti e limitazioni alla circolazionein abbondanza ma noi ci stiamo muovendo con un Daily Electric 35S Van e il pro-blema dei divieti di circolazione per inquinamento non è un nostro problema. Ci muo-viamo in silenzio, nel più assoluto silenzio, sia all’interno dell’abitacolo sia al suoesterno tanto che un veicolo di questo genere può essere considerato pericoloso inquanto non lo si sente arrivare.Oltre alla soddisfazione di poter circolare anche laddove gli altri sono costretti a fer-

marsi, quello che ci lascia stupiti di questo Daily sono le prestazioni. Le accelerazionisono fulminee e la cosa appare ancor più strana in quanto il tutto avviene nel più as-soluto silenzio, all’interno come all’esterno.Non c’è bisogno di cambiare, basta pigiare sul pedale dell’acceleratore e il veicolo

chiama al lavoro il motore asincrono trifase MES_DEA raffreddato ad acqua e con-trollato da inverter che sviluppa una potenza massima di 60 kW con una coppia mas-sima allo spunto di 230 Nm, potenza che viene trasmessa all’assale posteriore, cosa chedel resto non deve stupire in quanto ci troviamo pur sempre su un vero Daily.Quello che invece stupisce è la frenata, potente, pronta ma non violenta, grazie ai

freni a disco autoventilanti su tutte le ruote e al rallentatore con funzionalità di re-cupero di energia in frenata: al rilascio del pedale dell’acceleratore il motore elet-trico lavora come un generatore mandando energia alle batterie, energia cheaumenta se si preme il pedale del freno.Le prestazioni sono di tutto rispetto, certo la velocità massima (70 km/h) non è

quella del fulmine ma considerando dove un veicolo di questo genere deve operaree cioè in ambito urbano con basse velocità e frequenti stop & go, è più che sufficiente;un po’ meno l’autonomia che con le due batterie (riservate al 35 S) arriva a un mas-simo di 90 chilometri che salgono a 120 in presenza di tre batterie. Per il modello 50C, disponibile anch’esso in esecuzione cabinato e furgone, sono invece previste da trea quattro batterie (sempre posizionate nella parte inferiore del veicolo) che assicuranorispettivamente una percorrenza di 100 e 130 chilometri.Ricordiamo infine che il Daily elettrico è equipaggiato con un sistema telematico di

bordo che consente il monitoraggio in remoto del veicolo, con possibilità di eseguirediagnosi in caso di anomalia.

Pherson e posteriori ad assale rigido con mol-le a balestra) fa il suo dovere e la stabilità dimarcia è sempre assicurata.

Le manovre di parcheggio sono piuttostoagevoli nonostante le dimensioni, che sonocomunque generose, e la visibilità fornita dairetrovisori facilita le operazioni; l’accesso alvano di carico, peraltro molto ben sfruttabile),avviene attraverso l’ampia porta scorrevoleo attraverso le due porte posteriori apribilia 90 -180 e (a richiesta) 270°, quest’ultimapresente sul veicolo della nostra prova e si-curamente utile specialmente nelle consegnein città e in presenza di traffico.

Anche l’ESPVolendo parlare di sicurezza il Daily non

è certo da meno, vista la presenza del si-stema ESP 9 di ultima generazione con sen-sori attivi che comprende, oltre a ABS, EBD,ASR (il controllo di trazione) e MSR (il sistemadi regolazione della coppia motore in fasedi rilascio), Hill Holder (il sistema elettroni-co per le partenze in salita) e LAC (il siste-ma di riconoscimento della distribuzione lon-gitudinale del carico trasportato), anche nuo-ve funzionalità come l’HFC (il sistema dicompensazione dell’affaticamento dell’im-pianto frenante), il RMI&ROM (il sistema diattenuazione del rollio) e il TSM (il sistemadi ottimizzazione della dinamica dell’insie-

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evisione della fiscalità di set-tore, aumento delle infra-

strutture, supporto alla ricerca esviluppo e finanza agevolata:sono questi i punti di interventorichiesti dall’Anfia, l’Associazio-ne nazionale filiera industria au-tomobilistica, per rilanciare ilsettore dell’automotive in Italia.Un settore che nei primi novemesi del 2011 ha registrato unacontrazione dell’11,3% sullostesso periodo dell’anno prece-dente e che nel 2012 registreràdati ancora peggiori se non si in-terverrà in maniera decisa.

''Per il rilancio del compartoautomotive in Italia – ha affer-mato Eugenio Razzelli, presi-dente dell’Anfia, nel corso del-l’assemblea pubblica annualedell’associazione - proponiamouna revisione della fiscalità che,facendo leva sulla riforma del fe-deralismo fiscale, ridisegni un si-stema di prelievo il più semplicee sostenibile per gli automobili-sti, allineando la pressione fisca-le alla media europea. In parti-colare proponiamo l’abolizionedell’IPT, imposta unica in Europa,e l’individuazione di un mecca-nismo fiscale che faccia sì chebuona parte del gettito prove-niente dal settore possa esserereinvestito nel settore stesso”.Sul fronte delle infrastrutture

Razelli ha chiesto poi lo sviluppodi una rete di distribuzione deicarburanti alternativi e unamag-

giore diffusione di in-frastrutture telemati-che (ITS). L'Anfia haanche rilevato la ne-cessità di armoniz-zare a livello nazio-nale la disciplina diaccesso ai centri sto-rici per i veicoli eco-logici oggi disponibili(metano, Gpl, elettrici,ibridi) e di sviluppare emi-gliorare le aree di sosta perlo scambio di merci. Passandoal supporto alla ricerca e svilup-po Razelli ha chiesto una chiaraquantificazione degli stanzia-menti nazionali in una logica plu-riennale, ''con risorse non soloconcentrate nelle regioni delSud, visto che gran parte del no-stro sistema produttivo si trova alNord''. In questa logica, ha pre-cisato Razelli ''noi riteniamo in-dispensabile l'introduzione di uncredito d'imposta strutturale perle attività di ricerca sviluppate dal-le imprese nella forma di bonusfiscale, che in Francia è al 30%''.Infine, per la finanza agevola-

ta, Anfia chiede di favorire l’ac-quisto di veicoli ecologici per iltrasporto pubblico locale e unadefiscalizzazione degli utili rein-vestiti per l'acquisto di veicoli in-novativi a beneficio, in partico-lare, dei veicoli industriali e ri-morchiati. Solo con una serie diinterventi come questi, secondol’associazione, sarà possibile ri-sollevare lo stato della filiera au-tomotive, che sta attraversandoun periodomolto difficile. Nei pri-mi nove mesi del 2011, la quo-ta delle vetture ad alimentazio-ne alternativa, che nel 2009aveva raggiunto il 21,5% delvenduto, è scesa del 5%, men-tre le vendite di vetture ai priva-

ti sono scese al 66% della do-manda totale. A settembre la rac-colta ordini è risultata in calo del6,5% rispetto a settembre 2010,che riportava già un calo del19,2% rispetto a settembre2009. Oltre alle automobili anchegli altri comparti della filiera ita-liana risultano in flessione nel2011, tranne gli autocarri, chedovrebbero chiudere con un+18,6% e i rimorchi e semiri-morchi, che dovrebbero ottene-re un +10,2%, poiché stanno re-cuperando le forti perdite subi-te negli ultimi anni. Presente al-l’assemblea anche Sergio Mar-chionne, amministratore dele-gato di Fiat, che dopo avere an-nunciato l’uscita da Anfia, dopoquella da Confindustria, ha sot-tolineato che “la natura di que-sto business in Europa non è piùsostenibile a lungo, specialmen-te di fronte ai livelli della do-manda attuale. Il tempo sta perscadere. I capi di governo e i co-struttori di auto – ha concluso –devono trovare insieme la volontàe il coraggio per affrontare erisolvere la mancanza di compe-titività del sistema nel suo com-plesso”.

Ass

em

ble

aA

NFIA

L’Anfia, nel corso dell’assembleaannuale, ha indicato le aree

su cui intervenire per una ripresadel settore, che nei primi nove

mesi del 2011 ha registratouna contrazione dell’11,3%

Rivedere lafiscalità per

rilanciarel’automotive

R

EugenioRazzelli,

presidente Anfiae Sergio Marchionne,

amministratore delegatodella Fiat

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TIR143-2011 33

In un convegno a Roma l’Unraeha sottolineato gli sforzi dei produttoriper consentire l’evoluzione tecnologica

dei prodotti, mentre il settore soffredi infrastrutture insufficienti

Sviluppareinsieme

le rispostemigliori

Ass

em

ble

aU

nra

e

GinoCosta, presidente

della sezione veicoliindustriali di Unrae e il

sottosegretario aiTrasporti Bartolomeo

Giachino

costruttori di veicoli indu-striali, così come i produttori

di rimorchi e di allestimenti spe-ciali per i vari tipi di trasporto,hanno sostenuto e sostengonorilevanti investimenti – circa 800milioni di euro l’anno – per as-sicurare l’evoluzione tecnologi-ca dei prodotti. Mentre il setto-re dell’autotrasporto soffre an-cora di un’eccessiva polverizza-zione e di infrastrutture insuffi-cienti.Le aziende di autotrasporto

emigrano e il mercato italianodel trasporto e dei mezzi è mor-

L’anzianità media del parcocircolante superiore ai 35 quin-tali è in Italia di 15 anni, controi 10 della media europea. In Eu-ropa circa il 44% del parco inoggetto avrebbe più di 10 anni,mentre in Italia salirebbe ad ol-tre il 60%.Questo significa che quattro

quinti del circolante produconopiù del triplo di particolari e os-sidi di azoto dell’ultima gene-razione di veicoli e mancano diimportanti apparati di sicurezzaquali l’EBS. Allo stesso tempo, leinfrastrutture stradali, tra le più

e sulle emissioni dei veicoli (bo-nus-malus della tassa di pro-prietà e delle tariffe assicurativee autostradali, defiscalizzazionedegli utili reinvestiti dalle azien-de per il rinnovo del parco e de-fiscalizzazione del lavoro a fa-vore dell’assunzione di giovaniconducenti che abbiano parte-cipato a corsi di formazionespecifici).“È urgente che il legislatore

assuma il ruolo di guida che glicompete – ha concluso Costa –per orientare la concentrazionedegli operatori, colpendo in

tificato. Per questo occorre chetutte le componenti del sistemalavorino insieme per svilupparele migliori risorse esistenti edare efficienza ad una filiera fon-damentale per l’economia delPaese.Questo in sintesi il messaggio

lanciato dal presidente della se-zione veicoli industriali di Unrae(Unione nazionale rappresen-tanti autoveicoli esteri), Gino Co-sta, nel corso del convengo“Uomini e mezzi protagonistidel trasporto merci – Tecniched’avanguardia e coraggio dellescelte” che si è tenuto a fine ot-tobre a Roma. “Il parco circo-lante italiano di veicoli industrialisuperiori ai 60 quintali, secondole fonti ACI – ha detto Costa –ammonta oggi a 543.355 uni-tà, l’80% delle quali a normati-va Euro 4.

avanzate d’Europa fino agli anni’70, hanno goduto di scarsissi-mi investimenti nell’ultimo tren-tennio, incapaci di far fronte allacrescita esponenziale della do-manda di trasporto. Tra il 1970e il 2000 – ha continuato Costa– il parco circolante per il tra-sporti merci è quadruplicatomentre tra il 1970 e il 2006 larete autostradale italiana è pas-sato da 3913 km a 6554. Alcontrario quella tedesca è pas-sato da 6061 a 12531 km equella spagnola da 378 a12.073 km”.Unrae ha proposto misure

“a costo zero”, quali – tra l’al-tro – interventi normativi e tec-nici per il controllo del rispettodelle norme di circolazione e del-le condizioni tecniche dei veicoli,nonché interventi economici e fi-scali parametrati sulla sicurezza

I

maniera sempre più miratal’inefficienza e l’illegalità; statodi fatto che permette di opera-re anche a chi non si aggiorna,a chi non rispetta le regole,creando una situazione con-correnziale che punisce le azien-de virtuose e spingendo semprepiù aziende a trasferire partedella loro flotta all’estero”.A concludere i lavori il sotto-

segretario ai Trasporti, Bartolo-meo Giachino, che ha illustratole due fasi di impegno del Go-verno nei tre anni di lavoro: di-fesa del settore tramite au-mento dei fondi e adozione dimisure innovative, come l’isti-tuzione del fondo di garanzia egli incentivi al rinnovo del par-co circolante, e il Piano Nazio-nale della Logistica, per ridurrel’inefficienza logistica del Paesee per l’aumento dei traffici.

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È QUANDO TI SENTI PICCOLO CHE SAI DI ESSERE DIVENTATO GRANDE.

A volte gli uomini riescono a creare qualcosa più grande di loro. Qualcosa che prima non c’era. È questo che noi intendiamo per innovazioneed è in questo che noi crediamo.Una visione che ci ha fatto investire nel cambiamento tecnologico sempre e solo con l’obiettivo di migliorare il valore di ogni nostra singolaproduzione.È questo pensiero che ci ha fatto acquistare per primi in Italia impianti come la rotativa Heidelberg M600 B24. O che oggi, per primi in Europa,ci ha fatto introdurre 2 rotative da 32 pagine Roto-Offset Komori, 64 pagine-versione duplex, così da poter soddisfare ancora più puntualmenteogni necessità di stampa di bassa, media e alta tiratura. Se crediamo nell’importanza dell’innovazione, infatti, è perché pensiamo che non ci siano piccole cose di poca importanza.L’etichetta di una lattina di pomodori pelati, quella di un cibo per gatti o quella di un’acqua minerale, un catalogo o un quotidiano, un magazineo un volantone con le offerte della settimana del supermercato, tutto va pensato in grande. È come conseguenza di questa visione che i nostri prodotti sono arrivati in 10 paesi nel mondo, che il livello di fidelizzazione dei nostri clientiè al 90% o che il nostro fatturato si è triplicato. Perché la grandezza è qualcosa che si crea guardando verso l’alto. Mai dall’alto in basso.

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TIR143-2011 35

stata la tenacia degli auto-trasportatori che ha per-

messo di realizzare, nel 1971, ilSantuario del Cristo della Strada,a Brentino Belluno, proprio sot-to l’autostrada A22.Oggi, 40 anni dopo, gli auto-

trasportatori devono ritrovarela stessa tenacia di allora, resta-re uniti e fare quadrato, per po-ter ritrovare la fiducia nel futu-ro e superare la crisi. Questo ilmessaggio delle autorità civili,militari e religiose che la secon-da domenica di ottobre si sonoritrovate alla chiesa di fronte alla

Cappella col Crocifisso,per festeggiare i 40anni dalla sua co-struzione e la Festadegli autotrasporta-tori, organizzata dal-l’Unione provincialeautotrasportatori ve-ronesi (Upav).Dopo la messa, ce-

lebrata dal vescovo,monsignor GiuseppeZenti, uno stuolo di auto-rità si sono succedute sul pal-co: dal sottosegretario alle In-frastrutture e Trasporti Bartolo-meo Giachino, alla senatriceMaria Pia Garavaglia, dai sindacidi Brentino Belluno e di VeronaVirgilio Asileppi e Flavio Tosi, alprefetto Perla Stancari, dal co-mandante nazionale della Poli-zia Stradale, Roberto Sgalla, alpresidente di Confindustria Ve-rona, Andrea Bolla, dal presi-dente della Cna-Fita AngiolinaMignoli, al presidente di Anita,Eleuterio Arcese.“Dobbiamo tornare alla te-

nacia, lungimiranza e sana in-coscienza che hanno accompa-gnato la crescita delle aziende ela realizzazione del Santuario -ha detto Giorgio Adami, presi-dente dell’Anai e della sezionelogistica e trasporti di Confin-dustria. Dobbiamo essere quel-li che non si arrendono. Mo-menti di difficoltà come questisono propellente per sviluppareil futuro. Ricorre il 150° anni-versario dell’Unità d’Italia: inmodo un po’ azzardato ci pos-siamo paragonare ai Garibaldi-

ni. Gli autotrasportatori hannounito l’Italia, da Nord a Sud, daEst a Ovest e hanno permesso iltrasferimento del frutto del la-voro di tanti italiani. Mi appel-lo alle autorità che hanno la re-sponsabilità di gestire la nostraattività e il territorio. La loro pre-senza qui è importante per lenostre aziende e le famiglie”.E Andrea Bolle ha sottolinea-

to che “in questi momenti bi-sogna imparare a guardare alpassato per trovare la fiducia peraffrontare il futuro. La fiducia èfondamentale per riprendere acostruire un futuro da quello chesiamo stati. Abbiamo la re-sponsabilità di costruire qualcosaper chi verrà dopo di noi”.Da ultimo è intervenuto il

sottosegretario Giachino, pre-miato con una targa dall’Upavper “l’impegno, la passione e lacompetenza profusi verso lacategoria”.Giachino ha sottolineato

quanto è stato fatto dal gover-no per la categoria degli auto-trasportatori. “Stiamo attraver-sando un momento difficile,perché ci troviamo ad affronta-re una crisi che si è abbattuta inparticolar modo sull’economiaeuropea e americana. Ma l’uni-ca categoria rispetto a cui il go-verno non ha tolto risorse, anzile ha aumentate, è l’autotra-sporto. Abbiamo fatto cose im-portanti che sono state frutto difatica, di battaglie parlamenta-ri.Abbiamo approvato un nuo-

vo Codice della Strada con nor-me importanti richieste dal set-tore, tanto che il nostro è il pae-se in Europa con il numero piùbasso di incidenti con mezzipesanti. E ancora di più pos-siamo fare con il Piano Nazio-nale della Logistica per renderepiù competitivo il Paese, perchési lavori meglio e cresca la do-manda dell’autotrasporto”.

Appunta

menti

È

Il 9 ottobre si è tenuta la festaa Brentino Belluno, in concomitanza

con la festa organizzatadall’Unione Provinciale degli

autotrasportatori veronesi

Ha 40 anniil Santuario

del Cristodella Strada

Autoritàcivili, militari

e religiose sisono ritrovatealla chiesa difronte alla

Cappella colCrocifisso.

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TIR143-201136

utotrasportatori alla cassaper l’appuntamento au-

tunnale con l’acconto delle im-poste sui redditi (Irpef e Ires) el’imposta regionale sulle attivitàproduttive (Irap). Entro il 30 no-vembre (salvo eventuale proroga)scade infatti l’ultimo giorno uti-le per il versamento della se-conda o unica rata degli accon-ti d’imposta relativi all’esercizio incorso. Le società di capitali, il cuiesercizio non chiude al 31 di-cembre, versano invece l’accon-to entro la fine dell’undicesimomese del periodo d’imposta sfal-

sato. Ricordiamo che l’acconto èobbligatorio anche se il contri-buente non ha presentato la di-chiarazione dei redditi (Unico2011) e che il versamento del se-condo acconto non è in alcuncaso rateizzabile. Ecco alloracome calcolare gli importi esat-ti dovuti al Fisco.

Chi deve pagare e chi noSono obbligati al versamento

dell’acconto Irpef e Irap coloroche hanno presentato o co-munque avrebbero dovuto pre-sentare il modello Unico 2011

per il periodo d’imposta prece-dente e che hanno indicato undebito d’imposta superiore a51,65 euro per l’Irpef e perl’Irap. Non sono obbligati i con-tribuenti che si trovano nelle se-guenti condizioni:- nel 2010 non hanno avuto

reddito (ad es. per inizio di un’at-tività d’impresa);- nel 2011 non hanno avuto,

o non avranno, redditi per ces-sata attività;- non hanno presentato il mo-

dello Unico per l’anno prece-dente, perché non obbligati;

- hanno versato a giugno o adagosto, per libera scelta o per er-rore, l’intero acconto anzichésoltanto la prima rata (chi ha ver-sato più del dovuto ora potrà ap-profittare per scalare l’ecceden-za con l’acconto di novembre).

Come si calcola l’accontoAi fini Irpef, la quota di ac-

conto complessivo, a carico del-le persone fisiche, è pari al 99%dell’importo che risulta alla voce“Differenza” del rigo RN33 delmodello Unico 2011. L’importoeventualmente pagato come pri-ma rata (40%) va sottratto daquesto importo e la differenza vaversata entro la fine di novembre(60%). Ricordiamo che se la pri-ma rata è stata versata con lamaggiorazione dello 0,40%,questo importo deve esserescomputato. Chi invece ha ver-

Fisco

A

Il 30 novembre è l’ultimo giorno utileper il versamento della seconda

o unica data degli accontid’imposta, Irpef e Irap,

relativi all’esercizio in corso

Fisco, allacassa per gli

accontid’imposta

Angelo Ciaravolo

Iva, tempi più lunghiper sanare le posizioniGli autotrasportatori che, a seguito dell’aumento dell’ali-

quota Iva dal 20 al 21%, hanno emesso fatture in modo noncorretto, potranno approfittare dell’allungamento del termineal 27 dicembre per sanare la propria posizione. Entro tale datainfatti, sia i contribuenti mensili sia quelli trimestrali potrannoregolarizzare le fatture erroneamente emesse a novembre onel terzo trimestre con laminor aliquota del 20% (variazioni inaumento, ai sensi dell’art. 26, primo comma, del D.P.R. 26 ot-tobre 1972, n.633). Oltre al versamento della maggior impo-sta, eventualmente dovuta, dovranno corrispondere gliinteressi nella misura dell’1,5% annuo, senza il pagamento dialcuna sanzione. Ed entro il termine di liquidazione annualepotranno regolarizzare le fatture emesse nel mese di dicem-bre (mensili) o nell’ultimo trimestre del 2011 (trimestrali). Ri-cordiamo che chi riesce a regolarizzare prima del termineordinario della liquidazione a cui è riferito il versamento inte-grato non deve né sanzioni né interessi.

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TIR143-2011 37

sato dopo il 5 agosto, sfruttan-do il ravvedimento operoso e hapagato la sanzione relativa, nondeve sottrarre alcunché perché lesanzioni e gli interessi andavanopagati con codice tributo a par-te. Va ricordato che se al rigoRN33 l’importo non è superiorea 51,65 euro non è dovuto alcunacconto. Se invece è superiore a51,65 ma non a 257,52 euro, ilversamento è dovuto in unica so-luzione al 30 novembre. Ai finiIres, la quota di acconto com-plessivo, a carico delle società dicapitali, è pari al 100% dell’im-

del 2010. In questo caso, però, ilcalcolo del minor acconto deveessere effettuato con molta at-tenzione, per evitare di incorrerenella sanzione del 30%, oltre alpagamento degli interessi dimora, applicata nel caso di ver-samento insufficiente.

Acconto IrapL’acconto complessivo, ai fini

Irap per le persone fisiche e le so-cietà di persone, è del 99%. L’ac-conto Irap dovuto va determi-nato e versato con le modalitàe nei termini previsti per le im-poste sui redditi (art. 30, D.Lgs.15 novembre 1997, n.446).Pertanto, il contribuente dovràcalcolare l’acconto nella misu-ra del 99% del debito d’im-posta risultante dalla dichiara-zione relativa al periodo d’im-posta precedente (semprechètale importo sia superiore a euro51,65) ed effettuare il versa-mento dello stesso in due rate:- la prima rata, dovuta nel ter-

mine dei versamenti a saldo del-l’Unico per l’anno precedente,nella misura del 40% dell’ac-conto;- la seconda rata, che scade a

fine novembre, è pari al 60%del-l’acconto complessivo dovuto.La base di calcolo dell’accon-

to Irap deve essere desunta daiseguenti righi dei vari quadri IQe IP della dichiarazione Irap:Modello Irap - Persone Fisiche:

rigo IR22;Modello Irap - Società di Per-

sone ed equiparate: rigo IR22.Le società di capitali (S.p.A.,

s.r.l., s.a.p.a., cooperative e con-sorzi), il cui acconto complessivoè del 100% del debito d’impo-sta risultante dalla dichiarazionerelativa al periodo d’impostaprecedente (sempreché tale im-porto sia superiore a euro 20,66),devono effettuare il versamentoin due rate:- la prima rata, dovuta nel ter-

mine dei versamenti a saldo del-l’Unico per l’anno precedente,nella misura del 40% dell’ac-conto;- la seconda rata, che scade a

fine novembre, è pari al 60%dell’acconto complessivo dovu-to.La base di calcolo dell’accon-

to Irap deve essere desunta daiseguenti righi dei vari quadri ICdella dichiarazione Irap:Modello Irap - Società di ca-

pitali: rigo IR22.

Come rimediare agli errori

o ai versamentiomessiL’approssimarsi della scaden-

za del versamento degli accon-ti apre la questione delle sanzioniapplicabili in caso di errori oomissioni e alla possibilità di ri-mediare pagando una sanzionepiuttosto lieve. Ricordiamo in-nanzitutto che in caso di omes-so, insufficiente o tardivo versa-mento dell’acconto si applicauna sanzione amministrativa del30% degli importi non versati,oltre gli interessi di mora. Tutta-via, il contribuente ha la facoltàdi utilizzare il ravvedimentooperoso di cui all’art. 13 delD.Lgs. 15 novembre 1997,n.446. Per avvalersi di questostrumento preventivo che con-sente di pagare una leggerasanzione, è necessario eseguireil versamento entro 30 giorni(cioè entro il prossimo 30 di-cembre) dell’imposta o della dif-

ferenza non versata, della san-zione ridotta del 3% (cioè 1/10del 30%) oltre gli interessi mo-ratori da calcolare nella misuradell’ 1,5% annuo con matura-zione giorno per giorno. Oppu-re, eseguire il versamento del-l’imposta o della differenza nonversata, della sanzione ridotta del3,75% (cioè 1/8 del 30%) più gliinteressi moratori nella misuradell’ 1,5% annuo con matura-zione giorno per giorno. Ricor-diamo che il ravvedimento nonpuò essere utilizzato quando èstata contestata e notificata laviolazione; quando sono inizia-ti accessi, ispezioni e verifiche equando sono iniziate altre atti-vità di accertamento formal-mente comunicate all’autore(notifica di inviti a comparire, ri-chiesta di esibizioni di docu-menti, invio di questionari).

LA SCHEDA

Accontodi imposta

Che cos’èIl 30 novembre scade il secondo (o unico) acconto delleimposte obbligatorio e non rateizzabile.

Chi deve pagareDeve pagare l’acconto - Irpef e Irap - chi ha presentatoil modello unico 2011 indicando un debito d’imposta su-periore a 51,65 euro.

Come pagare menoÈ possibile, per chi ha cessato l’attività nel corso del2011 oppure ha conseguito ricavi inferiori rispetto al 2010,pagare un acconto inferiore, facendo il calcolo del dovutonon in base a quanto ha pagato per il 2010 ma in base aquanto prevede sia dovuto per il 2011.

I codici tributo da utilizzareper il versamento dell’acconto

IRPEF4034 - IRPEF ACCONTO SECONDA RATA O IN UNICA SOLUZIONE1989 - INTERESSI SUL RAVVEDIMENTO IRPEF8901 - SANZIONE PECUNIARIA IRPEF

IRES2002 - IRES ACCONTO SECONDA RATA O IN UNICA SOLUZIONE1990 - INTERESSI SUL RAVVEDIMENTO IRES8918 - SANZIONE PECUNIARIA IRES

IRAP3813 - IRAP ACCONTO SECONDA RATA O IN UNICA SOLUZIONE1993 - INTERESSI SUL RAVVEDIMENTO IRAP8907 - SANZIONE PECUNIARIA IRAP

L’acconto èobbligatorioanche se il

contribuente non hapresentato la

dichiarazione dei redditi

posta evidenziata al rigo RN17del modello Unico 2011 (la pri-ma rata non andava versata senon superiore a 257,52 euro).

Come pagare di menoL’art.2 della Legge 23 marzo

1977, n. 97 consente ai contri-buenti di commisurare l’accontosull’imposta che presumibilmenteè dovuta per l’anno 2011, al net-to delle detrazioni, crediti d’im-posta e ritenute d’acconto. Inpratica, chi quest’anno ha ces-sato la propria attività, o co-munque ha conseguito ricaviinferiori rispetto al 2010 o pre-vede di dichiarare unaminore im-posta nella prossima dichiara-zione dei redditi, può calcolarel’acconto di novembre sull’Irpefche prevede sia dovuta per l’an-no 2011, anziché sulla base diquanto si è pagato per i redditi

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TIR143-201138

Noti

zie

L’Autorità Portuale di Venezia annuncia che dal 2013 dedicherà una delle quattro nuovebanchine del Terminal Mediterraneo ai traghetti che operano sulle rotte per l’Egitto. È unodei frutti dell’accordo siglato recentemente con il porto di Alessandria d’Egitto. Le nuove re-lazioni marittime tra l’alto Adriatico e il Paese nord africano riguardano soprattutto prodottiortofrutticoli in import e beni di consumo in export.

Venezia aprirà una banchinaper l’Egitto

Trieste allargala logistica

L’Autorità Portuale giuliana ha de-ciso di stanziare cento milioni di euro,a cui se ne aggiungono altri 30 dai pri-vati, per realizzare una nuova piatta-forma logistica di 250mila metri qua-drati, buona parte dei quali (140milametri quadrati) saranno ricavati dariempimenti del mare. La strutturasarà raccordata a strada e ferrovia eavrà un nuovo attracco per navi ro-ro.L’Autorità ha anche annunciato lanascita di un nuovo terminal dedica-to alle autostrade del mare, che sor-gerà su 59mila metri quadrati nell’areaex Aquila. Il progetto prevede nuovebanchine e un ampio parcheggio peri veicoli industriali.

Il Comune di Brescia intende riorga-nizzare la distribuzione delle merci incittà, concentrando le partenze in unapiattaforma logistica, da cui partiran-no veicoli a basso impatto ambientale.La prima fase sperimentale, che do-vrebbe iniziare a primavera, benefice-rà di contributi della Regione Lom-bardia (50mila euro) e del Comune diBrescia (100mila euro). Il progetto pre-vede un’adesione volontaria da partedei trasportatori e dei destinatari del-le merci, che potrebbe essere incenti-vata da una revisione delle fasce ora-rie d'accesso alla ZTL. Al progetto col-laborerà anche l’Interporto di Padova.

Bresciasperimenta

logistica verde

Ha aperto il Livorno Reefer Terminal, unastruttura posta nello scalo toscano, per lo stoc-caggio di prodotti che richiedono la tempe-ratura controllata. Su un’area di 30mila me-tri quadrati sorge un magazzino refrigeratodi 10.670 metri quadrati, che può ospitarefino a 9000 pallet. La società che gestisce l’im-pianto (costato 25milioni di euro) è una jointventure tra la Compagnia dei Portuali di Li-vorno (che ha il 40%), gli SpedizionieriAgroalimentari Riuniti (29%), l’ImmobiliareSaffi (25%) e Baccini Ortofrutta (6%). È pre-vista l’installazione sul tetto del magazzino diun impianto fotovoltaico per la produzione dienergia elettrica da 0,8 megawatt.

Rete Ferroviaria Italiana ha siglato un ac-cordo con l’Autorità Portuale genovese perattuare alcuni importanti interventi di mi-glioramento della rete ferroviaria all’internodello scalo.

I principali interventi riguardano i colle-gamenti tra Sanità-Bettolo e il parco ferro-viario Campasso, l’ammodernamento del-l’infrastruttura a Voltri Mare e San Benignoe l’avvio della prima fase d'adeguamento delfascio binari di Fuori Muro. Lo scopo è au-mentare i convogli intermodali diretti versol’entroterra, con l’obiettivo di aumentare al40% la quota della ferrovia nel trasferimentodelle merci movimentate in porto.

Terminal frigonel portodi Livorno

Porto di Genovapotenzia

la ferrovia

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l 14 ottobre il Consiglio deiMinistri ha approvato il Di-

segno di Legge di stabilità per iltriennio 2012-2014 nel quale, in-sieme a numerosi tagli di spesaper la Pubblica Amministrazione,prevede uno stanziamento di400 milioni di euro per l’anno2012 da destinare amisure di so-stegno al settore dell’autotra-sporto. Nel presentare il Disegnodi Legge alle Camere, il Governoha anche stabilito (cfr. Atto Se-nato 2968, articolo 5, comma 8)che entro trenta giorni dall’en-trata in vigore della Legge di sta-

bilità, saranno ripartite con De-creto del ministro delle Infra-strutture e dei Trasporti di con-certo con il ministro dell’Econo-mia e delle Finanze le risorse trale diversemisure, in coerenza congli interventi già previsti a legi-slazione vigente e le esigenze delsettore. Siccome è indispensabi-le che la legge di stabilità sia ap-provata entro la fine del corren-te anno, è verosimile che il prov-vedimento di ripartizione delle ri-sorse venga varato nel prossimomese di gennaio, inmodo tale darendere successivamente spen-dibili e fruibili dalle imprese i be-nefici ad esse concessi.

Quali le agevolazioni?Al momento in cui scriviamo

possiamo soltanto dire che è inprogramma una riunione ametànovembre. Probabilmente, le ri-

sorse dovrebbero essere suddivi-se sulle consuete agevolazioni ri-conosciute alle imprese del set-tore: la riduzione dei premi Inaildei conducenti; le spese non do-cumentate per le imprese mino-ri di autotrasporto; il rimborso delcontributo per il servizio sanita-rio nazionale pagato sull’assicu-razione RC auto dell’anno pre-cedente; lo sconto sui pedaggiautostradali versati con il sistemadi fatturazione e pagamento dif-ferito, per il quale la somma a di-sposizione è di 120 milioni dieuro. Tra gli incentivi che po-

trebbero essere riconosciuti ancheper il 2012, ci potrebbero esserequelli per la formazione delleimprese di autotrasporto, in baseai piani formativi da queste pre-sentati al ministero delle Infra-strutture e dei Trasporti entro uncerta data e dallo stesso ricono-sciuti ammissibili. Detta forma-zione dovrebbe svolgersi nel cor-so del 2012, mentre il contribu-to alle imprese si attesta sulle per-centuali riconosciute dal regola-mento comunitario n.800 del2008: cioè del 60%dei costi am-missibili del piano formativo alleimprese grandi (con oltre 250 di-pendenti o un bilancio superio-re a 50milioni di euro); 70% alleimpresemedie (con numero di di-pendenti fino a 250 o bilancio in-feriore ai 50milioni) e l’80% alleimprese piccole, conmeno di 50dipendenti o un bilancio di eser-

cizio inferiore a 10 milioni dieuro. Meno probabile è inveceche siano ricompresi nel provve-dimento gli incentivi all’aggre-gazione delle imprese, conside-rato che negli ultimi due annisono state presentate meno diventi domande per tali benefici.Più richiesto è stato invece il be-neficio per l’ecobonus, cioè il rim-borso di quota parte dei noli ma-rittimi per l’utilizzo delle auto-strade del mare. Tra i benefici chedifficilmente potranno essere ri-conosciuti con il provvedimentodi ripartizione rientra quello del-

la riduzione delle tasse auto, inquanto su questa agevolazioneha posto di recente la lente di in-grandimento l’Unione Europea,che lo ritiene un aiuto non com-patibile con il mercato europeo.Nessun beneficio potrà esse-

re riconosciuto per l’acquisto, inproprietà o a leasing, degli au-toveicoli Euro 5, sia in quanto det-ti veicoli sono obbligatori per lenuove immatricolazioni dal 1° ot-tobre 2010, sia perché nessunarichiesta di agevolazione in talsenso è stata notifica alla Com-missione europea, trattandosi inquesto caso di aiuto concedibilesolo dopo espressa autorizza-zione. Probabilmente questo tipodi aiuto potrà essere accordatoquando usciranno nuovi veicoli dicategoria Euro 6, sempre previanotifica della misura all’UnioneEuropea.

Norm

ativ

e I

Il provvedimento per la ripartizionedelle risorse dovrebbe essere varato nel

prossimo mese di gennaio. Tra gliincentivi che potrebbero essere

riconosciuti, quelli per la formazionedelle imprese di autotrasporto.

Dal Governo400 milioni

per iltrasporto

Andrea Giuli

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TIR143-201142

chiarimenti sui tempi di gui-da e riposo dati dai ministeri

di Interni e Trasporti con una cir-colare del 22 luglio, di cui vi ab-biamo informato nel numeroscorso, sono stati fatti propri dalministero del Lavoro con una cir-colare del 5 ottobre.La circolare fornisce istruzioni

agli addetti ai controlli affinchéevitino di sanzionare una serie dicomportamenti, quali:- l’interruzione di una pausa o

di un riposo giornaliero o setti-manale, dovuta a ragioni di og-gettiva emergenza o per circo-

stanze straordinarie, o su ordinespecifico di un organo di poliziao di un’altra autorità che im-pongano di spostare il veicolo. Lacircolare Interni/Trasporti ponecome condizione necessaria perfruire di quest’agevolazione,l’annotazione manuale a curadell’autista della causa che hacomportato l’interruzione dellapausa o del riposo giornaliero.L’annotazione deve effettuarsisul disco del tachigrafo analogicoo sullo stampato rilasciato dal-l’apparecchio digitale, per esse-re poi vistata dall’autorità che haimpartito l’ordine di sposta-mento.- il superamento del limite del

periodo di guida giornaliero,quando il riposo svolto sia statodi almeno 7 ore e ferma restan-do, in ogni caso, la sanzione le-gata al riposo insufficiente. Una

novità molto importante chediscende da una decisione del-la Commissione UE del 7 giugno,che ha raccomandato agli Statimembri di sommare il periodo diguida antecedente e quello suc-cessivo al riposo irregolare, sol-tanto quando quest’ultimo siastato inferiore alle 7 ore.Pertanto, l’autista che nell’ar-

co delle 24 ore dal termine delprecedente riposo giornaliero,effettui una sosta inferiore al mi-nimo legale ma comunque noninferiore alle 7 ore, non sarà pu-nito per aver guidato più delconsentito ma soltanto per l’ir-regolarità legata al riposo.

La regola del minutoInoltre, la Nota del 5 ottobre

recepisce l’agevolazione intro-dotta dalla circolare intermini-steriale legata all’arrotonda-mento del periodo di guida alminuto operato dal tachigrafodigitale di vecchia generazione,in tutti gli spostamenti del mez-zo di durata superiore ai 5“. Unatolleranza che consiste nel sot-trarre un minuto per ogni pe-riodo di guida continuato, dopouna sosta, fino ad un massimodi 15 su un periodo di 4 ore emezzo. Su questa agevolazioneil ministero del Lavoro è ritor-nato con una nota successivadel 13 ottobre per risolvere unequivoco che poteva essere ori-

ginato dalla lettura di quella del5 ottobre, dove afferma chequesta tolleranza “potrà essereapplicata soltanto per il periododi coesistenza dei tachigrafianalogici con quelli digitali, equindi fino alla data dell’entra-ta in vigore della modifica pre-vista dal Reg. CE 1266/2009”.L’affermazione contiene

un’imprecisione, visto che l’age-volazione appena descritta pro-segue ad applicarsi anche dopoil 1° ottobre per i tachigrafi di-gitali di vecchia generazione,quelli toccati dal problema del-l’arrotondamento; per quelli dinuova generazione, non trovaapplicazione semplicemente per-ché su di essi il problema èstato risolto, prevedendo chel’arrotondamento al minuto su-periore del periodo di guidascatti soltanto per gli sposta-menti del mezzo di durata mag-giore di 30”.La nota del 13 ottobre risolve

questo equivoco, affermandoche questa tolleranza “continuaad applicarsi nel caso di veicolimuniti di tachigrafo analogico odigitale di vecchia concezione,che possono liberamente circo-lare atteso che i tachigrafi dinuova concezione, obbligatoriper i veicoli immatricolati a par-tire dal 1 ottobre 2011, calcola-no automaticamente la tolle-ranza in questione”.

Norm

ativ

e I

Il ministero del Lavoro ha recepitocon una circolare del 5 ottobre i

chiarimenti sui tempi di guida e riposoforniti dai ministeri di Interni e

Trasporti il 22 luglio. Le istruzioniper gli addetti ai controlli

Tempi diguida: ecco ichiarimenti

sulle sanzioni

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Norm

ativ

e

diventato operativo, conl’entrata in vigore dal 7 set-

tembre delle disposizioni del De-creto del ministero dell’Ambien-te dell’11 aprile 2011, n. 82, ilnuovo sistema di gestione deglipneumatici fuori uso (PFU). Lenorme stabiliscono che i pro-duttori e gli importatori di pneu-matici sono tenuti a raccoglieree gestire annualmente una quan-tità di PFU (di qualsiasi marca) al-meno equivalente a quella dipneumatici che hanno immessosul mercato nazionale del ri-cambio, nell’anno solare prece-dente. Quest’obiettivo dovrà es-sere raggiunto con le gradualitàstabilite nelle disposizioni transi-torie e finali del provvedimento:almeno il 25% entro il 31 di-cembre del 2011; almeno l’80%entro il 31 dicembre 2012; al100% entro il 31 dicembre 2013e negli anni seguenti. Per losvolgimento di questo compito,i soggetti più importanti stannodando vita ad una serie di con-sorzi, ai quali potranno rivol-gersi coloro che effettuano la so-stituzione di pneumatici, per il ri-tiro gratuito delle gomme sosti-tuite.Tutto questo sistema è incen-

trato su un contributo ambien-tale per finanziare i costi della rac-colta e del recupero di questipneumatici, che l’utente finaledovrà pagare all’atto della lorosostituzione e che il rivenditoredovrà esporre in modo chiaro edistinto sulla fattura, scorporan-dolo dal prezzo d’acquisto.Non solo: dallo scorso 7 otto-

bre, il contributo ambientale inparola deve essere corrispostoanche all’atto dell’acquisto diun veicolo nuovo; in questocaso, il rivenditore dovrà riversarel’importo in un fondo apposita-

mente costituito presso l’ACI, perla copertura dei costi di raccoltae gestione degli PFU dei veicoli afine vita. Si tratta di un’anticipa-zione del contributo, nell’ipote-si in cui sul veicolo avviato a rot-tamazione le gomme non fos-sero mai state sostituite; qualo-ra, invece, nel corso della vita del-l’automezzo gli pneumatici fos-sero stati cambiati in più diun’occasione, il contributo è do-vuto per ciascuna sostituzione.

A quanto ammontal’importoAd oggi, il ministero dell’Am-

biente ha emesso 16 decreti diapprovazione ma, per quantoconcerne il settore dell’autotra-sporto, le tariffe da prendere inesame sono quelle fissate dai dueprincipali consorzi di recupero,ovvero Ecopneus (costituito daBridgestone, Michelin, Pirelli,Goodyear, Dunlop, Marangoni,Continental) ed Ecotyre che, perla raccolta e la gestione dellegomme di categoria C2 (pesocompreso tra i 41 e i 70 Kg),

chiedono un importo pari, ri-spettivamente, a 23,50 e a 23euro a gomma. Si tratta di im-porti provvisori che valgono finoalla fine di quest’anno, dal mo-mento che per il 2012 dovrannoessere rideterminati dal ministe-ro dell’Ambiente, in base a del-le stime che sono state trasmes-se dai soggetti abilitati allo svol-gimento di queste operazionientro il 30 settembre scorso.Il peso di queste cifre non ha

lasciato indifferenti le imprese diautotrasporto visto che, da unaprima stima effettuata, supera-no del 200% gli importi che inprecedenza venivano praticatiper la gestione dei PFU: più pre-cisamente, per ogni pneumaticosostituito, la spesa richiesta pre-cedentemente ammontava a cir-ca 7 euro a gomma mentre,adesso, è necessario spendere trai 23 ed i 23,50 euro. Insomma,in tempi di crisi come quelli at-tuali, si tratta di un ulteriore sa-crificio a cui devono sottoporsianche le imprese di autotra-sporto.

È

È di 23 euro circa il contributo a carico delll’impresa diautotrasporto per lo smaltimento degli pneumaticifuori uso (Pfu). Dal 2012 il costo sarà rideterminatodal ministero dell’Ambiente

Pneumatici: arrivala stangatasul recupero

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TIR143-2011 45

Norm

ativ

e

Unione Europea si muoveper facilitare l’accertamento

e l’applicazione delle sanzioni peralcune delle violazioni più gravidel Codice della Strada, com-messe in un Paese UE diverso daquello di stabilimento. Secondoalcune statistiche della UE, infatti,le violazioni compiute da soggettiesteri in un altro Stato della UEammontano nel complesso al5%, con punte del 15% perquanto riguarda l’eccesso di ve-locità. La direttiva interviene suquattro tipologie di infrazioni: ec-cesso di velocità, mancato uso

delle cinture di sicurezza, guidain stato di ebbrezza o sotto l’in-flusso di stupefacenti e manca-to rispetto delle segnalazioni se-maforiche. La direttiva non uni-fica le sanzioni né la tipologia del-l’infrazione (che, quindi, riman-gono di esclusiva competenza deisingoli Stati), ma rimuove quegliostacoli che impediscono ai tra-sgressori di poter essere sanzio-nati, accrescendo di conseguenzal’effetto deterrente delle normedel CdS.L’art. 4 stabilisce che cia-scun Stato membro autorizzil’autorità appositamente desi-gnata dal singolo Paese della UEalla consultazione in automaticodella propria banca dati sui vei-coli immatricolati, per reperire idati di immatricolazione del mez-zo, come la targa e l’intestazio-ne. Quindi, uno Stato che in-tenda sanzionare un illecito com-

piuto sulle proprie stra-de da un veicolo im-matricolato in un al-tro Paese, ha dirittoa consultare il regi-stro automobilisticodi quest’ultimo Pae-se per conoscere tut-te quelle informazio-ni indispensabili pernotificare correttamen-te il verbale di accerta-mento. Reperite le infor-mazioni, la pubblica autorità diquello Stato è in condizione dicontattare direttamente il pro-prietario, il titolare del veicolo ola persona altrimenti identifica-ta senza l’intermediazione delPaese UE di immatricolazione,per informarli delle procedure ap-plicabili e delle sanzioni collega-te alla violazione commessa.

La proceduraAl diretto interessato sarà spe-

dita una lettera d’informazione,redatta nella lingua dei docu-menti d’immatricolazione (se di-sponibile), o in una delle lingueufficiali dello Stato membro diimmatricolazione, dove sarannoinseriti una serie di dati, quali: lanatura dell’infrazione accerta-ta; luogo, data e ora dell’accer-tamento; l’indicazione delle di-sposizioni di diritto nazionaleviolate e delle relative sanzioninonché i dati riguardanti il di-spositivo elettronico che ha rile-vato la violazione e, per quantoconcerne l’eccesso di velocità, lavelocità massima, quella misuratae quella contestata dopo la cor-rezione di legge (in Italia, l’art.345 del Regolamento di esecu-zione del CdS, prevede la corre-zione del 5%, con il limite di 5Km/h). Il proprietario del mezzo,entro 60 gg dal ricevimento del-la lettera, potrà decidere se pa-gare la sanzione all’autorità com-petente del Paese dove ha com-messo la violazione, oppure, seinviare un modulo di risposta incui dichiararsi estraneo alla vio-lazione contestata (specifican-done i motivi), fornendo even-tualmente le generalità di coluiche ha materialmente commes-so l’infrazione. Nel primo caso, lemotivazioni indicate nel model-lo sono sottoposte al vaglio del-l’autorità competente del Paeseprocedente, che potrebbe acco-glierle senza avviare alcun pro-cedimento (di ciò, deve darnenotizia all’intestatario entro 60 ggdal ricevimento del modulo di ri-sposta), oppure respingerle (ma,

in tal caso, nel modello di rispo-sta va specificato l’iter successi-vo da seguire con tutte le infor-mazioni utili alla presentazionedel ricorso. Nel secondo caso loStato procedente dovrà rico-minciare l’iter prima descritto, in-viando una lettera d’informa-zione al soggetto indicato dal-l’intestatario del veicolo.

Tempi di applicazioneLa direttiva è ancora in attesa

di pubblicazione sulla GazzettaUfficiale dell’Unione Europea;da quel momento, gli Stati mem-bri avranno 24mesi di tempo perintrodurre le nuove regole nei ri-spettivi ordinamenti. Inoltre, en-tro 30 mesi dalla fine del perio-do di recepimento (in seguito,ogni 2 anni), gli Stati dovrannoinformare la Commissione conuna relazione esaustiva, in cui in-dicare il numero di consultazio-ni automatizzate effettuate pres-so i vari Stati membri della UE perinfrazioni al Codice della Stradacommesse nel proprio territorio,specificando le tipologie di vio-lazioni contestate ed il numero dirichieste non andate a buonfine. Quanto alla CommissioneUE, entro 36 mesi dall’entrata invigore della direttiva dovrà pre-sentare al Parlamento europeouna relazione nella quale, tra lealtre cose, potrà proporre:l’estensione della nuova proce-dura a ulteriori infrazioni in ma-teria di sicurezza stradale; la de-finizione di norme comuni per leapparecchiature e le procedureautomatiche di controllo, ela-borando linee guida per rende-re il più possibile omogenee le di-sposizioni dei vari Stati Membriin materia di rispetto dei limiti divelocità; l’armonizzazione, oveopportuno dei Codici della Stra-da; delle procedure comuni a tut-ti gli Stati, in caso di mancato pa-gamento della sanzione pecu-niaria.

Eccesso di velocità, mancatouso delle cinture di sicurezza,guida in stato di ebbrezza,

mancato rispetto delle segnalazionisemaforiche: scambi di dati

tra Stati europei

Niente piùconfini perle sanzioni

stradali

L’

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TIR143-201146

Osservatorio sulle attività diautotrasporto, nella riunione

del 2 novembre 2011, ai sensidell’articolo 83 bis legge 6 ago-sto 2008, n.133 di conversionedel decreto legge 25 giugno2008, n. 112 e s.m.i., ha assuntole determinazioni di cui ai commi1 e 2 ed ai commi4 e 4-bis, del-l’articolo stesso, come risultadalle seguenti tabelle. Le voci dicosto chilometrico prese in con-siderazione sono state indivi-duate per 5 classi di veicoli aseconda della massa massimacomplessiva a pieno carico, perciascuna delle quali è stato indi-viduato un consumo medio digasolio a chilometro. Nell’ambitodella classe di massa superiore a26 tonnellate, oltre alla catego-ria generica, sono state indivi-duate diverse tipologie di veicoloin funzione della categoria mer-ceologica trasportata.Trattandosidelle prime determinazioni sui

costi di esercizio, in sede di Os-servatorio è stata evidenziata lapossibilità di affinare la metodo-logia posta alla base del calcolodei costi ed i relativi parametri,soprattutto in relazione ai valoririferiti alle diverse fasce di per-correnza, che evidenziano un an-damento non lineare perpercorrenze fino a 350 km, non-ché di individuare eventuali altretipologie di veicoli anche per leclassi di massa inferiore alle 26tonnellate.L’Osservatorio ha pertanto de-

libe rato che le tabe lle di cui alladeterminazione del 2 novembre2011 saranno sottoposte a veri-fica in occasione dell’aggiorna-mento dei costi previsto per il 15dicembre ai sensi del comma 2del citato articolo 83 bis. L’Osser-vatorio, infine, ha deliberato chel’adeguamento dei costi di eser-cizio (commi 1 e 2, art. 83 bis, L.133/2008) e dei costi minimi di

esercizio che garantiscono il ri-spetto dei parametri di sicurezzanormativamente previsti dell'im-presa di autotrasporto per contodi terzi (commi 4 e 4 bis, art. 83bis, L. 133/2008), in relazione al-l’andamento del costo del carbu-rante, così come rilevato dalMinistero dello Sviluppo Econo-mico, dovrà essere pubblicatomensilmente dal Ministero deiTrasporti, sul sito del Ministerostesso, secondo la seguente for-mula:

Gli “altri costi” sono quelli de-terminati con la determinazionedel 2 novembre, ed adeguati en-tro il 15 dicembre, ovvero il 15giugno, di ogni anno dall’Os-servatorio secondo il dispostodell’art. 83 bis.

Cost

idisicu

rezz

a

L’

I nuovi costi minimidell’Osservatorio

costo carburante per km

incidenza = x100

altri costi + costo carburante per km

da 101 a 150 km 0,122 12,209 0,999 0,122 13,417 0,909

da 151 a 250 km 0,122 14,904 0,819 0,122 16,745 0,729

da 251 a 350 km 0,122 16,712 0,730 0,122 18,769 0,650

da 351 a 500 km 0,122 18,828 0,648 0,122 21,108 0,578

oltre 501 km 0,122 20,384 0,599 0,122 22,655 0,539

Lunghezza tratta

costo carb. per km % costo carburante Costo km totale Costo km totalecosto carb. per km % costo carburante

costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto perconto di terzi (commi 1 e 2, art. 83 bis, L. 133/2008)

Costi minimi di esercizio, che garantiscono il rispetto dei parametri disicurezza normativamente previsti, calcolati con riferimento all’impresadi autotrasporto per conto di terzi che effettui attività di subvezione perconto di altro vettore così come definito dall’art. 2 del decreto legislativo286/2005 senza vincoli e limiti di esercizio (commi 4 e 4-bis L. 133/2008)

da 101 a 150 km 0,175 14,341 1,220 0,175 16,199 1,080

da 151 a 250 km 0,175 17,310 1,011 0,175 19,423 0,901

da 251 a 350 km 0,175 18,784 0,932 0,175 21,043 0,832

da 351 a 500 km 0,175 21,818 0,802 0,175 24,575 0,712

oltre 501 km 0,175 24,127 0,725 0,175 27,118 0,645

Veicoli fino a 3,5 ton.

Veicoli da 3,5 a 7,5 ton.

da 101 a 150 km 0,219 15,892 1,376 0,219 17,836 1,226

da 151 a 250 km 0,219 19,024 1,150 0,219 21,45 1,020

da 251 a 350 km 0,219 20,951 1,044 0,219 23,672 0,924

da 351 a 500 km 0,219 24,230 0,903 0,219 27,249 0,803

oltre 501 km 0,219 25,969 0,843 0,219 29,076 0,752

Veicoli da 7,5 a 11,5 ton.

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Costi di esercizio dell’impresa di autotrasporto per conto di terzi - costi minimi diesercizio che garantiscano il rispetto dei parametri di sicurezza(Articolo 83 bis, commi 1 e 2, commi 4 e 4-bis della legge 6 agosto 2008, n. 133 di conversione del Decreto legge25 giugno 2008, n. 112 e s.m.i.)Fonte Osservatorio sui costi presso Consulta Autotrasporto e Logistica

da 101 a 150 km 0,267 16,761 1,595 0,267 18,76 1,423

da 151 a 250 km 0,267 20,066 1,332 0,267 22,612 1,182

da 251 a 350 km 0,267 21,832 1,225 0,267 24,650 1,085

da 351 a 500 km 0,267 24,727 1,081 0,267 28,170 0,951

oltre 501 km 0,267 26,654 1,003 0,267 30,227 0,883

Lunghezza tratta

costo carb. per km % costo carburante Costo km totale costo carb. per km % costo carburante Costo km totale

costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto perconto di terzi (commi 1 e 2, art. 83 bis, L. 133/2008)

Costi minimi di esercizio, che garantiscono il rispetto dei parametri disicurezza normativamente previsti, calcolati con riferimento all’impresadi autotrasporto per conto di terzi che effettui attività di subvezione perconto di altro vettore così come definito dall’art. 2 del decreto legislativo286/2005 senza vincoli e limiti di esercizio (commi 4 e 4-bis L. 133/2008)

da 101 a 150 km 0,401 20,712 1,936 0,401 23,232 1,726

da 151 a 250 km 0,401 22,180 1,808 0,401 24,939 1,608

da 251 a 350 km 0,401 24,336 1,648 0,401 27,508 1,458

da 351 a 500 km 0,401 30,021 1,336 0,401 33,818 1,186

oltre 501 km 0,401 32,158 1,247 0,401 36,224 1,107

Veicoli da 11,5 a 26 ton.

Veicoli massa sup. a 26 ton.

da 101 a 150 km 0,401 16,76 2,392 0,401 18,807 2,132

da 151 a 250 km 0,401 21,247 1,887 0,401 23,765 1,687

da 251 a 350 km 0,401 23,12 1,734 0,401 25,970 1,544

da 351 a 500 km 0,401 25,18 1,593 0,401 28,385 1,413

oltre 501 km 0,401 27,831 1,441 0,401 31,307 1,281

Veicoli massa sup. a 26 ton. Frigoriferi

da 101 a 150 km 0,401 15,768 2,543 0,401 17,641 2,273

da 151 a 250 km 0,401 18,148 2,210 0,401 20,154 1,990

da 251 a 350 km 0,401 22,186 1,807 0,401 24,947 1,607

da 351 a 500 km 0,401 23,649 1,696 0,401 26,633 1,506

oltre 501 km 0,401 26,547 1,511 0,401 29,913 1,341

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto prodotti petroliferi - a/r

da 101 a 150 km 0,401 9,855 4,069 0,401 11,026 3,637

da 151 a 250 km 0,401 11,343 3,535 0,401 12,596 3,183

da 251 a 350 km 0,401 13,866 2,892 0,401 15,592 2,572

da 351 a 500 km 0,401 14,781 2,713 0,401 16,646 2,409

oltre 501 km 0,401 16,592 2,417 0,401 18,696 2,145

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto prodotti petroliferi - andata

da 101 a 150 km 0,401 16,542 2,424 0,401 18,616 2,154

da 151 a 250 km 0,401 22,264 1,801 0,401 24,89 1,611

da 251 a 350 km 0,401 25,762 1,557 0,401 28,920 1,387

da 351 a 500 km 0,401 26,849 1,494 0,401 30,070 1,334

oltre 501 km 0,401 30,848 1,300 0,401 34,872 1,150

Veicoli massa sup. a 26 ton. Ribaltabili

Page 48: TIR 143_2011_11

TIR143-201148

da 101 a 150 km 0,401 22,475 1,784 0,401 25,313 1,584

da 151 a 250 km 0,401 26,574 1,509 0,401 29,948 1,339

da 251 a 350 km 0,401 28,690 1,398 0,401 32,139 1,248

da 351 a 500 km 0,401 32,087 1,250 0,401 36,135 1,110

oltre 501 km 0,401 34,362 1,167 0,401 38,669 1,037

Lunghezza tratta

costo carb. per km % costo carburante Costo km totale costo carb. per km % costo carburante Costo km totale

costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto perconto di terzi (commi 1 e 2, art. 83 bis, L. 133/2008)

Costi minimi di esercizio, che garantiscono il rispetto dei parametri disicurezza normativamente previsti, calcolati con riferimento all’impresadi autotrasporto per conto di terzi che effettui attività di subvezione perconto di altro vettore così come definito dall’art. 2 del decreto legislativo286/2005 senza vincoli e limiti di esercizio (commi 4 e 4-bis L. 133/2008)

da 101 a 150 km 0,401 18,035 2,223 0,401 20,32 1,973

da 151 a 250 km 0,401 22,551 1,778 0,401 25,409 1,578

da 251 a 350 km 0,401 24,421 1,642 0,401 27,617 1,452

da 351 a 500 km 0,401 26,874 1,492 0,401 30,329 1,322

oltre 501 km 0,401 30,190 1,328 0,401 34,034 1,178

Veicoli superiori a 26 ton. Trasporto collettame e messaggerie

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto mangimi in cisterna - a/r

da 101 a 150 km 0,401 11,222 3,573 0,401 12,636 3,173

da 151 a 250 km 0,401 14,016 2,861 0,401 16,149 2,483

da 251 a 350 km 0,401 15,135 2,649 0,401 17,097 2,345

da 351 a 500 km 0,401 16,684 2,403 0,401 18,813 2,131

oltre 501 km 0,401 19,012 2,109 0,401 21,458 1,869

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto mangimi in cisterna - andata

da 101 a 150 km 0,401 17,955 2,233 0,401 20,218 1,983

da 151 a 250 km 0,401 22,425 1,788 0,401 25,249 1,552

da 251 a 350 km 0,401 24,216 1,656 0,401 27,355 1,466

da 351 a 500 km 0,401 26,695 1,502 0,401 30,101 1,332

oltre 501 km 0,401 29,965 1,338 0,401 33,747 1,188

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto leganti idraulici sfusi in cisterna - a/r

da 101 a 150 km 0,401 11,222 3,573 0,401 12,636 3,173

da 151 a 250 km 0,401 14,016 2,861 0,401 16,149 2,483

da 251 a 350 km 0,401 15,135 2,649 0,401 17,097 2,345

da 351 a 500 km 0,401 16,684 2,403 0,401 18,813 2,131

oltre 501 km 0,401 18,730 2,141 0,401 21,094 1,901

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto leganti idraulici sfusi in cisterna - andata

da 101 a 150 km 0,401 17,428 2,301 0,401 19,27 2,081

da 151 a 250 km 0,401 21,109 1,900 0,401 23,593 1,700

da 251 a 350 km 0,401 23,169 1,731 0,401 26,026 1,541

da 351 a 500 km 0,401 25,772 1,556 0,401 28,933 1,386

oltre 501 km 0,401 28,957 1,385 0,401 32,474 1,235

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto cisternato alimentare - a/r

da 101 a 150 km 0,401 10,893 3,681 0,401 12,044 3,330

da 151 a 250 km 0,401 13,193 3,039 0,401 14,746 2,719

da 251 a 350 km 0,401 14,481 2,769 0,401 16,266 2,465

da 351 a 500 km 0,401 16,108 2,490 0,401 18,083 2,218

oltre 501 km 0,401 18,098 2,216 0,401 20,296 1,976

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto cisternato alimentare - andata

Costi di sicurezzanovembre 2011

Page 49: TIR 143_2011_11

TIR143-2011 49

da 101 a 150 km 0,401 19,644 2,041 0,401 22,017 1,821

da 151 a 250 km 0,401 21,165 1,895 0,401 23,662 1,552

da 251 a 350 km 0,401 23,169 1,731 0,401 26,026 1,541

da 351 a 500 km 0,401 25,855 1,551 0,401 29,038 1,381

oltre 501 km 0,401 29,167 1,375 0,401 32,739 1,225

Costo km totale costo carb. per km % costo carburante Costo km totale

costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto perconto di terzi (commi 1 e 2, art. 83 bis, L. 133/2008)

Costi minimi di esercizio, che garantiscono il rispetto dei parametri disicurezza normativamente previsti, calcolati con riferimento all’impresadi autotrasporto per conto di terzi che effettui attività di subvezione perconto di altro vettore così come definito dall’art. 2 del decreto legislativo286/2005 senza vincoli e limiti di esercizio (commi 4 e 4-bis L. 133/2008)

da 101 a 150 km 0,401 12,278 3,266 0,401 13,761 2,914

da 151 a 250 km 0,401 13,228 3,031 0,401 16,149 2,483

da 251 a 350 km 0,401 14,481 2,769 0,401 16,266 2,465

da 351 a 500 km 0,401 16,159 2,482 0,401 18,149 2,210

oltre 501 km 0,401 18,229 2,200 0,401 20,462 1,960

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto cisternato ADR - viaggio a/r

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto cisternato ADR - andata

da 101 a 150 km 0,401 23,591 1,700 0,401 26,56 1,510

da 151 a 250 km 0,401 27,764 1,444 0,401 31,222 1,284

da 251 a 350 km 0,401 32,350 1,240 0,401 36,5 1,100

da 351 a 500 km 0,401 35,619 1,126 0,401 40,3 0,996

oltre 501 km 0,401 38,117 1,052 0,401 43,025 0,932

Complessi veicolari di massa complessiva sup. a 26 ton. Sola Trazione - a/r

da 101 a 150 km 0,401 14,744 2,720 0,401 16,600 2,416

da 151 a 250 km 0,401 17,353 2,311 0,401 19,514 2,055

da 251 a 350 km 0,401 20,219 1,983 0,401 22,793 1,759

da 351 a 500 km 0,401 22,262 1,801 0,401 25,168 1,593

oltre 501 km 0,401 23,823 1,683 0,401 26,891 1,491

Complessi veicolari di massa complessiva sup. a 26 ton. Sola Trazione - andata

da 101 a 150 km 0,401 19,429 2,064 0,401 20,629 1,944

da 151 a 250 km 0,401 22,482 1,784 0,401 24,250 1,654

da 251 a 350 km 0,401 25,776 1,556 0,401 28,325 1,416

da 351 a 500 km 0,401 27,806 1,442 0,401 31,276 1,282

oltre 501 km 0,401 28,849 1,390 0,401 33,417 1,200

Complessi veicolari di massa complessiva sup. a 26 ton. Sola Trazione di veicoli ADR - a/r

da 101 a 150 km 0,401 12,143 3,302 0,401 12,893 3,110

da 151 a 250 km 0,401 14,051 2,854 0,401 15,156 2,646

da 251 a 350 km 0,401 16,110 2,489 0,401 17,703 2,265

da 351 a 500 km 0,401 17,379 2,307 0,401 19,548 2,051

oltre 501 km 0,401 18,031 2,224 0,401 20,885 1,920

Complessi veicolari di massa complessiva sup. a 26 ton. Sola Trazione di veicoli ADR - andata

Lunghezza tratta

costo carb. per km % costo carburante

Page 50: TIR 143_2011_11

TIR143-201150

nche quest’anno il FestivalInternazionale del Film, te-

nutosi a Roma dal 27 ottobre al4 novembre, ha presentato pel-licole di notevole interesse.Nella sezione eventi speciali è

stato presentato il film di Sal-vatore Nocita La strada di Pao-lo, prodotto da Officina dellaComunicazione e FAI service(Federazione AutotrasportatoriItaliana), in collaborazione conil Pontificio Consiglio della Cul-tura e Rai Cinema.Un film girato in poco più di

un mese in Puglia, Palestina e

Israele che racconta il viaggio diun autotrasportatore, che acontatto con realtà diverse e per-sonaggi particolari maturerà de-cisioni importanti per la propriavita.Uno dei protagonisti del film

è l’attore francese Philippe Leroy.Una lunghissima carriera la sua,divisa tra Italia e Francia, coro-nata da una serie di successicome La vita di Leonardo da Vin-ci e Sandokan, dove Leroy in-terpretava Yanez de Gomena.Recentemente ha vestito i pan-ni di un vescovo nelle ultime se-rie di Don Matteo.Di essere un grande attore Le-

roy lo ha dimostrato in tutte lesue interpretazioni; ne La stra-da di Paolo con grande maestriaha posto in evidenza le pecu-liarità di un personaggio non fa-cile, come ci ha raccontato.

Nel film lei interpreta Lucio,un fotoreporter, che incon-tra in Terra Santa unautotrasportatore. Che tipoè Lucio?Questo è un film che fa riflet-

tere, è incentrato sul tema delbene e del male. Il male oggi lovediamo dappertutto in ogniangolo del mondo, non c’è bi-sogno di andare in Siria, è comeun fungo che non ha radici. Lu-cio rappresenta il male, Paolo èun agnostico che di mestiere fal’autotrasportatore e consegnamerci a Gerusalemme, il luogo

dove avviene il nostro incontro.I dialoghi tra me e il camionistasonomolto tesi. La strada di Pao-lo è una metafora sulla veraconversione di Paolo. Lui è con-sapevole che esistono due real-tà, il bene e il male. Il nostro sem-bra un’incontro casuale ma in re-altà è come se io lo stessi aspet-tando da sempre.

Lei viaggia spesso perlavoro: ha mai incontratodei camionisti?Spesso, nei miei viaggi, mi è

capitato di incontrare camionistie mi hanno sempre accolto conaffetto e simpatia, salutandomie chiamandomi “Philippe!”. Lorofanno un mestiere molto fatico-so e impegnativo. Ricordo dueepisodi significativi: uno è avve-nuto nel 1987 quando giravo laserie Due assi per un turbo. An-

davo in giro con un camion e dueautisti che ogni volta dovevorecuperare da qualche parte. Èstato molto divertente e piace-vole e insieme abbiamo viaggia-to tantissimo, siamo andati in Al-geria, in Francia, in Belgio, in Rus-sia. Posso dire di essere statol’unico a entrare nella PiazzaRossa alla guida di un monu-mentale Tir con un cambio anovemarce. L’altro risale a quan-do vivevo a Cetona, in Toscana:un amico camionista mi ha fat-to guidare il suo camion fino a Fi-renze per circa cento chilometri.

Quindi ha una certadimestichezza con i tir…le piace guidarli?Mi piace guidarli, soprattutto

perché mi diverte guardare lastrada dall’alto.Io mi sento un camionista, mi

sento vicino a loro, come se fos-si uno di loro perché anch’io conla mia macchina ho percorso labellezza di 875.000 chilometri.Quando vado a Parigi impiego15 ore, come un vero camioni-sta!

Ha mai fatto l’autostop?A 17 anni mi sono imbarcato

su una nave come mozzo allavolta degli Stati Uniti.Quando sono arrivato ho fat-

to l’autostop per nove mesi edho viaggiato per tutta l’Ameri-ca, percorrendo 20.000 chilo-metri.

Inviaggiocon...

A

Protagonista del film La strada di Paolo,appena presentato al Festival

Internazionale del Film di Roma,l’attore francese racconta le sue

esperienze come autista di Tir

PhilippeLeroy:

“Adoroguidare i tir”

Antonella Romano

LA STRADA DI PAOLO

Regista: Salvatore Nocita

Produzione: Officina dellaComunicazione e FAI Servicein collaborazione con il Ponti-ficio Consiglio della Cultura eRai Cinema

Attori principali: MarcelloMazzarella, Philippe Leroy,Valentina Valsania, DavidBrandon, Milena Miconi,Gianni Bissaca

Trama: Il film racconta del-l’autotrasportatore Paolo chein Terra Santa per lavoro in-contra persone che lo fanno ri-flettere sui temi della vita,della morte e del destino del-l’anima.

Page 51: TIR 143_2011_11

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