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Prof. Guido Baldoni Fasi dell’insilamento In Italia ~ 3,5 milioni t di insilati, soprattutto trinciato di mais Fasi 1. Sfalcio 2. Trinciatura 3. Trasporto nel silos 4. Compattamento nei silos 5. Chiusura ermetica del silos Tipi di silos Silos orizzontali (a fossa) Silos verticali (a torre) Silos a platea (a cumulo) Rotoballe fasciate Processi Respirazione aerobica (nociva) g Avviene con O 2 Fermentazione anaerobica (benefica) g Avviene senza O 2 ad opera di batteri lattici (OK), oppure butirrici e propionici Zuccheri Acidi pH 3,8 - 4 “Sterilizzazione” del foraggio Perdite minime (~ 2 - 3% della sostanza secca) se in condizioni ottimali A volte 1 sola operazione Foraggere – Conservazione – Insilamento
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Prof. Guido Baldoni Prof. Guido Baldoni Fasi dellinsilamento In Italia ~ 3,5 milioni t di insilati, soprattutto trinciato di mais Fasi 1.Sfalcio 2.Trinciatura.

May 02, 2015

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Pasquale Rossa
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Page 1: Prof. Guido Baldoni Prof. Guido Baldoni Fasi dellinsilamento In Italia ~ 3,5 milioni t di insilati, soprattutto trinciato di mais Fasi 1.Sfalcio 2.Trinciatura.

Prof. Guido BaldoniFasi dell’insilamento

In Italia ~ 3,5 milioni t di insilati, soprattutto trinciato di mais

Fasi1. Sfalcio

2. Trinciatura

3. Trasporto nel silos

4. Compattamento nei silos

5. Chiusura ermetica del silos

Tipi di silos• Silos orizzontali (a fossa)

• Silos verticali (a torre)

• Silos a platea (a cumulo)

• Rotoballe fasciate

Processi Respirazione aerobica (nociva)

g Avviene con O2

Fermentazione anaerobica (benefica)g Avviene senza O2 ad opera di batteri lattici (OK), oppure butirrici e propionici

Zuccheri Acidi pH 3,8 - 4 “Sterilizzazione” del foraggio

Perdite minime (~ 2 - 3% della sostanza secca) se in condizioni ottimali

A volte 1 solaoperazione

Foraggere – Conservazione – Insilamento

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Prof. Guido BaldoniGestione del processo

Composizione del foraggioBasso rapporto C/N g fermentazione + difficile

Leguminose (C/N ~1/5) meno fermentescibiliGraminacee (C/N ~1/1) più fermentescibili

Lunghezza del trinciato+ corta x foraggio + secco (facilita la compressione)

es. x Silomais s.s. < 35 % OK 1-2 cm

s.s. > 35 % g OK 0,5-1 cm

TemperaturaEsterna in trinciatura g Nociva (+ caldo + respiraz.)

Interna nell’insilato T > 35°C g cattiva fermentazione

Umidità del foraggioOK ~ 65 - 70 % di H2O

+ umido g + perdite meccaniche e meno resa+ secco g - comprimibile e cattiva fermentazione

Nei foraggi secchipartono subito batteri indesiderati (es. Clostridi) che compiono fermentazioni nocive, emettendo NH3 , che alza il pH (g acidi propionico e butirrico, puzza).

Nei foraggi umidisono favoriti i batteri lattici, che tengono basso il pH (g acido lattico, OK).

Fermentazioni indesiderate

Insilato instabile

Insilato stabile

Foraggere – Conservazione – Insilamento

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Prof. Guido BaldoniAccorgimenti

Accorgimenti

• Chiudere subito il silos,specialmente col caldo estivo

• Favorire la fermentazione con aggiunta di:+ Sostanze zuccherine

(es. melasso, polpe di bietola)+ Colture batteriche o enzimi

(costosi, spesso inutili)

• Limitare lo spessore di desilaturagiornaliera nei silos orizzontali < 15-20 cm per giorno

g Costruire il silos in funzionedel numero di capibovini mediamente presenti in stalla

Foraggere – Conservazione – Insilamento