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via Madonna Marina, 407 - Sottomarina (Ve) - tel. 041 491600 - fax 041 491829 www.mobilveneto.it - [email protected] centro arredamento via Madonna Marina, 407 Sottomarina (Venezia) tel. 041 491600 - fax 041 491829 www.mobilveneto.it [email protected] C’è aria di rinnovamento, perché da la Primavera è arrivata. Vieni a scoprire i tanti vantaggi per l’acquisto del tuo arredamento. Da noi la prima vera occasione di tante sorprese. Fino al 30 Aprile vieni da a farti fare un preventivo per la tua nuova cucina. E la sorpresa? Il top in quarzo al prezzo del laminato. E gli elettrodomestici? … A prezzi da sballo!!! MESE 2016 FEBBRAIO 2016 del Piovese on-line: LE NOSTRE RUBRICHE: Salute p.29 FEBBRAIO 2016
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Piovese febb2016 n18

Jul 26, 2016

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Piovese febb2016 n18
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via Madonna Marina, 407 - Sottomarina (Ve) - tel. 041 491600 - fax 041 491829www.mobilveneto.it - [email protected]

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Amministrazione, Gianella contento del bilancio

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di Padova Esta Febbraio Nuova Edizione: l’informazione locale si espande!

TRASPORTI

Malcontento tra gli utenti della “Vaca Mora”4

MUSICA

Il 12 marzo i Relics suonano il meglio dei Pink Floyd18

SOCIAL MEDIA

Le anziane della casa di riposo sono su Facebook8

OPPOSIZIONE

Recaldin: “La sanità è anche oltre l’ospedale”7

CODEVIGO

L’autovelox sulla Romea porta una boccata d’ossigeno11

Il primo cittadino e i suoi assessori incontrano la cittadinanza per fare il resoconto dell’attività a metà mandato servizio a pag.6

CULTURA

L’esposizione a Palazzo Roverella e a Palazzo Roncade27

on-line: LE NOSTRE RUBRICHE: Salute p.29

MARIACRISTINA GRIBAUDI

Storie di donne al vertice22

IL VENETO

Due anni e 8 mesi di carcere per il tabaccaio di Civè 20

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Vita veneta 1 www.lapiazzaweb.it

L’economia è in ripresa e La Piazza rilancia, si rinnova

Germana Urbani >[email protected]<

Finalmente, dopo anni di crisi nera per tutto il Nord Est, si riparte, magari lentamente, magari non tutti,

ma la ripresa c’è. A dirlo sono i dati Istat di inizio anno che registravano più di qualche segnale positivo sul mercato interno. Nel terzo trimestre del 2015, il reddito disponibile dei nuclei famigliari con potere d’acquisto è aumentato dell’1,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1,5% nel confronto con il corrispondente periodo del 2014.

segue a pag 3

Page 4: Piovese febb2016 n18

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Page 5: Piovese febb2016 n18

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Facciamo il punto 3 www.lapiazzaweb.it

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Piove di Sacco, Legnaro, Sant’Angelo di Piove, Arzergrande, Brugine, Codevigo, Pontelongo e Polverara per un numero complessivo di 16.610 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >[email protected]< >www.lapiazzaweb.it<

Redazione: Direttore responsabile (ad interim) Germana Urbani >[email protected]< Ornella Jovane >[email protected]<

Solidarietà al sindaco Bulgarello

A nci Veneto condanna con fermezza le minacce rivolte ad Alice Bulgarello, sindaco di Polverara, e dichiara solidarie-

tà al primo cittadino.La manifestazione di solidarietà in seguito ad una lettera

contenente minacce e intimidazioni destinata al sindaco.“Condanna totale per questo vergognoso atto di minaccia

nei confronti del sindaco Bulgarello – dichiara la presidente di Anci Veneto Maria Rosa Pavanello -. Un amministratore che svolge i suoi doveri pubblici non deve essere vittima di alcun tipo di avvertimento minaccioso. Piena vicinanza, quindi, a questa donna primo cittadino, che ritengo un esempio di inte-grità, coraggio e rispetto verso il suo ruolo e i cittadini”.

Grande solidarietà al sindaco Alice Bulgarello anche da par-te di Avviso Pubblico, Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie, che lo scorso 7 febbraio ha organizzato insieme al Comune di Polverara una conferenza stampa, peral-tro molto partecipata e che ha visto la presenza di molti amm-nistratori locali.

“Come Avviso Pubblico - ha affermato nel suo intervento il coordinatore nazionale Pierpaolo Romani - siamo qui per dire con forza che il sindaco Bulgarello e la sua giunta non sono soli e per invitare i cittadini di Polverara che possono aver visto o sentito qualcosa a collaborare con gli inquirenti per scoprire i responsabili di queste vili minacce. Siamo molto preoccupati per l’aumento delle minacce e delle intimidazioni verso gli am-ministratori locali veneti”.

“Non staremo in silenzio e non accettiamo alcuna intimida-zione” ha detto il sindaco Bulgarello.

Condanna di Anci Veneto e Avviso Pubblico contro le minacce e intimidazioni

è un marchio registrato di proprietà

di Srl

del PiovesePeriodico fondato nel 1994 da Giuseppe BergantinCentro Stampa: Rotopress International via Breccia · Loreto (An)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Chiuso in redazione il 16 Febbraio 2016

Editoriale, le opinioni 3 www.lapiazzaweb.it

EditorialeGermana Urbani > [email protected] <

L’aria di ripresa spinge imprenditori e lavoratori a crederci un pò di più e a investire sull’innovazione di prodotto, offerta e pubblicità: l’unica ricetta, dicono gli esperti, per riprendere davvero quota. Anche noi del mensile La Piazza rilanciamo convinti e, già da questo numero, vi proponiamo il restilyng del giornale carta-ceo con l’obiettivo di essere sempre più giornale di in-formazione locale, spazio dove l’approfondimento delle notizie principali del mese e le storie della nostra gente o delle nostre associazioni trovino un luogo privilegiato di visibilità. Mission che è nel Dna del nostro mensile fin dal suo esordio, 22 anni fa. Nato quasi per gioco con una sola edizione di poche migliaia di copie, oggi conta (222.590 copie stampate) per 14 edizioni locali e diver-si inserti periodici. Nella sua storia diversi restyling: nel 1996 il primo e poi nel 1999, quando venne modificata in modo sostanziale la grafica del giornale; e ancora nel 2005, nel 2007 e nel 2009. E non dimentichiamo che da tanti anni siamo su web e che, già lo scorso anno, abbia-mo investito nel nuovo sito www.lapiazzaweb.it. Uno stumento fresco che, insieme ai social, ci permette di of-frirvi anche notizie di cronaca quotidiana. Tutte queste operazioni sono state possibili grazie a chi, negli anni, ci ha creduto: editori, direttori, agenti, giornalisti e tutto lo staff La Piazza. Soprattutto grazie ai clienti che hanno creduto in questo strumento. D’altra parte, anche dal punto di vista pubblicitario, abbiamo sempre cercato di rimanere al passo con i tempi, senza esasperazioni, at-tenti alle esigenze e ai riscontri. La storia dimostra come l’azienda abbia sempre cercato di portare su Piazza novità editoriali e grafiche, grazie anche alla collabora-zione di esperti, ma soprattutto grazie al supporto e alla valorizzazione delle ottime risorse interne: la redazione e la struttura grafica. Questa uscita di febbraio per noi rappresenta davvero una nuova scommessa. Oltre al re-styling del giornale, ampliamo l’informazione: inaugu-riamo una nuovissima edizione su Padova Est che com-prendera’ Ponte San Nicolò e Saonara, oltre a Noventa Padovana e Vigonza; mentre l’edizione di Padova Nord includera’ anche il comune di Curtarolo.

Buona lettura, dunque, e diteci cosa ne pensate.

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Enel, per gli utenti vademecum antitruffa

U n vademecum antitruffa. L’Enel ha preso posizio-

ne in merito ai tanti episodi segnalati dagli utenti di falsi operatori porta a porta.

“Anche Enel Energia” fa sapere l’azienda “utilizza un’apposita rete di vendita che è formata da professio-nisti certificati, selezionati con processi accurati, il cui operato viene costantemente controllato. Sono tenuti al rispetto di un codice di comportamento le cui violazioni sono sanzionate con severe penali”. Come riconoscere un incaricato da un truffato-re? “I nostri consulenti” specifica Enel “sono muniti di tesserini di riconoscimento, dove sono riportati il nome della persona, l’indicazione dell’agenzia per cui operano e la dicitura agenzia autorizzata. Non sono autorizzati a riscuotere denaro. Invi-tiamo dunque i cittadini a verificare sempre che tali modalità siano rispettate, pretendendo l’esibizione del tesserino di rico-noscimento da parte dell’agente che si presenta alla sua porta”. Cosa fare in caso di sospetti? “Diffidare immediatamente di comportamenti scorretti o di scuse fantasiose o pretesti che ven-gono accampati per allontanarsi all’interno dell’abitazione con il solo scopo di sottrarre valori, gioielli o altri preziosi: in questi casi è meglio chiamare subito le forze dell’ordine e segnalare l’accaduto”. Per ulteriori informazioni, oltre al numero verde di Enel Energia 800 900 860, è a disposizione anche il Punto Enel di Padova, in via Longhin, 9 aperto al pubblico dal lunedì al giovedì dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 15; il venerdì dalle ore 8.30 alle 12.30. A.C.

Piovese 4 www.lapiazzaweb.it

Malcontento tra gli utenti della “Vaca mora”

I tempi passano ma per i pen-dolari della “Vaca mora” la vita

rimane dura. Viaggiare in litto-rina sulla linea Adria-Venezia di Sistemi Territoriali è spesso una vera sofferenza, nonostante che negli anni l’innovazione tecno-logica e la riorganizzazione lo-gistica siano cambiate. Ritardi, sovraffollamento, inefficienze e poca comunicazione, a fronte invece di biglietti e abbonamen-ti che negli ultimi anni sono au-mentati.

Il malcontento tra gli utenti è percepibile, anche se in molti ormai sono rassegnati. Gli inter-rogativi sono tanti e riguarda-no diversi aspetti. Innanzitutto molti pongono l’attenzione sulla funzionalità e la pulizia dei va-goni, non certo adeguata a ospi-tare quotidianamente persone che per lunghi tratti si trovano a condividere spazi comuni. Sedili macchiati e sudici che riman-gono tali per mesi. Come pure i vetri interni dove le persone si appoggiano continuamente.

Vagoni che in certe circostan-

anche a lamentarsi mandando una mail all’apposito servizio reclami. Nella maggior parte dei casi però è ancora in attesa di una risposta.

Esistono poi questioni colla-terali legate alla linea, come ad esempio i tempi di attesa ai pas-saggi a livello. Caso emblematico è quello del tratto nel territorio di Pontelongo, dove tra la chiusura e l’apertura delle sbarre trascor-rono dagli otto agli undici minu-ti. In definitiva ciò che chi viaggia in treno percepisce da parte di Si-

stemi Territoriali è il disinteresse nei confronti dell’utenza che ha visto aumentare il costo del bi-glietto, ma non la qualità del ser-vizio. Tutte problematiche con-divise anche sulla tratta Chioggia Rovigo dove è più sentito il pro-blema delle cancellazioni delle corse per motivi infrastrutturali e di guasti e le sostituzioni con pullman che impiegano tempi di percorrenza più lunghi, causan-do ritardi ai passeggeri.

Gli episodi si succedono: quello accaduto ad Adria qualche settimana fa ha davvero del sur-reale. Il treno, in piena campa-gna, è rimasto senza carburante. Ai pendolari, che fortunatamente erano rimasti in pochi, non è ri-masto altro da fare che scendere e incamminarsi per qualche chi-lometro sui binari per arrivare alla stazione.

Alessandro Cesarato

> [email protected] <

La storica linea della “Vaca-Mora”

Sotto accusa i ritardi, il sovraffollamento, le inefficienze che interessano una linea, Adria-Venezia, di cui usufruiscono molti pendolari ma che non viene riorganizzata e adeguata nonostante il costo dell’abbonamento continui a salire

Gli utenti lamentano

un deficit di

comunicazione con

l’azienda da cui

attendono risposte

da tempo. I problemi

sono condivisi con i

pendolari di Chioggia

e di Adria

ze, sebbene molti siano nuovi, continuano ad avere l’aria con-dizionata che non funziona, le porte di ingresso difficili da apri-re e le prese della corrente inuti-lizzabili. In certe fasce orarie, in particolare modo nelle prime ore della mattina, c’è poi l’annoso problema del sovraffollamen-to con persone stipate all’inve-rosimile. Gli utenti lamentano poi un deficit di comunicazione dell’azienda, come gli annunci all’interno del treno che non fun-zionano. Qualcuno ha provato

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“N ati per leggere” e “Nati per fare”: al via i la-boratori artistici di architettura e stampa

a caratteri mobili per i più piccoli. Nell’ambito del progetto “Nati per leggere” 2015-2016, l’amministra-zione comunale ha promosso una serie di incontri curati da professionisti, che si relazioneranno con bambini e ragazzi nel corso di un ciclo di lezioni gratuite all’interno della biblioteca comunale Die-go Valeri. Per il mese di marzo sono previsti tre in-contri, l’1, l’8 ed il 15, dalle 16.30 alle 18, dedicati a bambini e ragazzi dai 7 anni in su, fino ad un mas-simo di 15 iscritti, ed è prevista anche una mostra espositiva finale, che si terrà il 22 marzo. Nel mese di aprile, invece, si terranno 4 laboratori, sempre

gratuiti, dedicati alla stampa a caratteri mobili, previsti per l’8 ed il 15 aprile, dalle 15 alle 16.30 e dal-le 16.45 alle 18.45. Attraverso attività ludico/prati-che, i più piccoli potranno imparare i principi base di composizione e di stampa con i caratteri mobili, oltre a condividere un’esperienza artigianale. I la-boratori di aprile possono accogliere un massimo di 6 bambini, dai 6 ai 13 anni, suddivisi in due tur-ni, con gruppi omogenei fino ad arrivare ad un to-tale di 24 partecipanti. Per partecipare agli incontri è necessario compilare un modulo di iscrizione, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Linda Talato

> [email protected] <

Amministrazione Il bilancio di metà mandato

Il sindaco Gianella e i suoi assessori soddisfatti dei risultati raggiuntiT empo di bilancio di metà

mandato per il sindaco Da-vide Gianella che insieme alla sua giunta ha voluto incontrare la cittadinanza, nel corso di più appuntamenti. Il primo cittadi-no è tornato a parlare della que-stione, ereditata da precedenti gestioni amministrative, dello sforamento del fondo di produt-tività, per i dipendenti comunali, della mobilitazione, ora risolta, dei sindacati e dell’utilizzo del premio ai dirigenti per pagare gli arretrati al personale comunale. Questione tutt’altro che sempli-ce e che l’esecutivo in carica, ha ricordato il sindaco, si è trovato a sbrogliare ad appena tre mesi dall’insediamento a palazzo Jap-pelli. Quindi la rivoluzione della macchina amministrativa, con la riduzione del numero dei di-rigenti. Operazioni che, ha evi-denziato Gianella, hanno portato ad importanti ri-sparmi di spesa.

E altrettanto importanti sono i cospicui con-tributi statali e regionali che l’amministrazione è riuscita a portare a casa in que-sti due anni e mezzo di gover-no. Tra questi il finanziamento di 2 milioni di euro per la nuova scuola media che troverà sede nel quartiere Sant’Anna. Un pro-getto, ha ricordato l’assessore ai Lavori pubblici, Simone Sartori, del valore complessivo di 3 milio-ni di euro, collegato a una nuova viabilità, ad oggi in fase di studio, che andrà a liberare circa 120 po-sti auto nel cuore della città.

E di scuola ha parlato anche il vicesindaco e assessore all’Istru-zione, Lucia Pizzo, ricordando l’attivazione del “Tavolo della scuola”, iniziativa a cui hanno aderito 13 Comuni, oltre a tutte

le scuole del territorio, e che mira ed elaborare progettualità che possano attivare fondi europei o ministeriali per progetti condi-visi. Il vicesindaco è impegnato anche sulla questione che riguar-da lo smaltimento e la raccolta dei rifiuti urbani per ottimizzare la gestione del servizio. Di Com-mercio, delega di sua competen-za, ha parlato l’assessore Luca Carnio, ricordando la semplifi-cazione del regolamento Osap; il potenziamento delle iniziative in centro storico e dell’isola pe-donale e il complesso progetto “Piove di shopping”. Quest’ulti-mo destinatario di un finanzia-mento di finanziamento regiona-le di quasi 400 mila euro (Piove è arrivato terzo in graduatoria su 56 Comuni ammessi, dopo Trevi-so e Belluno). Carnio ha ricordato anche i passi in avanti sul fronte sicurezza: l’estensione dell’ora-

rio di presenza sul territorio del-la polizia locale; il potenziamento del sistema di vi-deosorveglianza

e dell’attrezzatura in dotazione al personale in divisa. Molti an-che gli investimenti per la Cultu-ra illustrati dall’assessore Paola Ranzato, due su tutti: “Chroni-cae” e “Scene di paglia” che nel 2015 hanno riscosso un notevole successo. L’assessore è impegna-to anche per quanto riguarda il Sociale nel sostegno al pagamen-to degli affitti, per le famiglie nu-merose e per le donne vittime di violenza, con assistenza legale e psicologica. Crescono anche il numero di adesioni al Centro per l’affido e la solidarietà familiare e quelle per l’inserimento lavorati-vo degli over 40.

Martina Maniero

“Nati per leggere” e “Nati per fare”, a marzo e aprile i laboratori sulla stampa a caratteri mobili

Gli amministratori incontrano

la cittadinanza

Piove di Sacco 6 www.lapiazzaweb.it

Il sindaco Davide Gianella

Page 9: Piovese febb2016 n18

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Dall’opposizione Andrea Recaldin

“La sanità è anche oltre l’ospedale”A ndrea Recaldin, capogrup-

po Lega nord e civica “Forza Piove” al consiglio comunale di Piove di Sacco, torna a parlare di sanità locale, stavolta in qua-lità di consigliere provinciale di minoranza all’indomani dell’in-contro organizzato dalla Scuola di medicina dell’università di Pa-dova e che ha portato a fine gen-naio nella Città del Santo alcuni dei maggiori esponenti della sa-nità patavina e veneta. L’occasio-ne è servita per parlare dei futuri scenari dell’assistenza sanitaria regionale. Futuro che, secondo Recaldin, “Si colloca all’interno di un contesto dove le necessità di salute avanzate dalla popola-zione, pur in uno scenario eco-nomico progressivamente più debole, sono sempre maggiori, costringendo così l’attuale siste-

ma di offerta sanitaria, pur nella sua acclarata eccellenza, a evol-versi ulteriormente”.

“Non a caso - sostiene il con-sigliere - gli illustri rappresen-tanti del consesso hanno sotto-lineato l’importanza di dotarsi di ospedali ad elevata specializ-zazione ed altri di rilevante qua-lità a supporto ad essi, strategi-camente localizzati nel territorio ma comunque legati dal consoli-damento di reti che favoriscano la continuità delle cure”.

“Per queste ragioni - ha rile-vato - il convegno è senza dub-bio fonte di spunto interessante per chiedersi quale possa essere il ruolo di strutture come quello dell’ospedale di Piove. Superato lo spettro della chiusura, agitato più per scopi elettorali che altro, ed assodata la sua storica voca-

zione per acuti, appare ora il mo-mento di concretizzare la valoriz-zazione dell’esistente in funzione dei bisogni di una popolazione di circa 9o mila abitanti”.

“Ecco perché - ha detto - mai come questo momento è fonda-mentale per l’Ospedale di Piove una sorta di “Sliding doors” per dare una svolta e tracciare una nuova identità capace di soste-nersi economicamente e di reg-gere il confronto in termini di

standard di servizio all’interno del futuro contesto della nascen-te Ulss provinciale. Le rappre-sentanze regionali concordano sull’opportunità che l’Ospedale Sant’Antonio confluisca nell’A-zienda ospedaliera di Padova: un aspetto di cui non potremo non tenere conto”. “I tempi ci inse-gnano che nessun ospedale può far tutto - ha concluso Recaldin - ecco perché è opportuno che anche la nostra struttura si guar-di attorno confrontandosi con le altre realtà nosocomiali e territo-riali provinciali. Solo attraverso una mirata e lungimirante spe-cializzazione sarà possibile en-trare nel futuro della sanità vene-ta, decidendolo da protagonisti responsabili ed evitando che si-ano altri a tracciarne il destino”.

Martina Maniero

Il capogruppo della Lega Nord e della civica “Forza Piove” sollecita una apertura e collaborazione con altre realtà nosocomiali e del territorio nella provincia

L’ospedale di Piove di Sacco

Page 10: Piovese febb2016 n18

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Anziane del Craup su facebook, col gruppo “W le donne”Anche la casa di riposo è social: le anziane ospiti del Craup di Piove di Sacco fondano il gruppo “W le donne” su Facebook.

Da circa dodici anni al Centro residenziale per anziani “Umber-to I” la psicologa e psicoterapeu-ta Laura Mainardi conduce un gruppo di psicoterapia.

Le partecipanti sono solo donne e hanno deciso di chia-marlo gruppo “W le donne” a in-dicare un luogo dove potersi sen-tire libere di esprimere le proprie opinioni ed emozioni senza giu-dizi e pregiudizi. Un luogo fisico che si è esteso anche al virtuale con l’apertura della pagina Face-book “W le donne paroleinrete”. Sedici le nonnine coinvolte, età media 86 anni.

“Nel tempo - racconta la psi-coterapeuta Laura Mainardi, - si è creato un rapporto fecondo con quelli che le signore chiama-no “gli amici del computer”, un circolo virtuoso che consente ai più giovani di conoscere la real-tà della vecchiaia e alle anziane di sentirsi ancora al centro di re-lazioni che si pensavano ormai perdute”.

Tra i temi lanciati sulla pagi-na facebook ci sono quello della memoria e delle emozioni, ma anche argomenti più leggeri.

“L’idea ha riscosso grandissi-mo interesse - sottolinea la psico-terapeuta, - tanto che sono state raccolte più di centosettanta in-terviste, coinvolgendo donne dai 7 ai 96 anni, appartenenti anche

ad altre Case di riposo del Veneto e a due negozi del piovese”.

L’analisi statistica dei risulta-ti ha evidenziato un interessante studio intergenerazionale. I risul-tati sono stati raccolti nella rela-zione “Combattere gli stereotipi

sulle case di riposo: una ricerca intergenerazionale”, presentata all’Università di Pavia in occasio-ne del VIII Convegno nazionale di psicologia dell’invecchiamen-to.

“Le persone anziane che en-

trano in casa di riposo pensa-no di finire in una realtà fatta di lunghe ore di noia e solitudine” fa notare il direttore del Craup, Emanuela Perin, “fortunatamen-te non è così”.

Martina Maniero

Due giorni di attività ed eventi

per non dimenticare la Shoah

Due giornate di letture sceniche per non

dimenticare. A Piove di Sacco, lo scorso 27 e 28

gennaio, in occasione della commemorazione storica legata alla giornata della

memoria, l’amministrazione comunale ha organizzato

un evento di due giorni rivolto soprattutto ai giovani, affinchè i tragici avvenimenti

legati al 20° secolo non si debbano dimenticare.

Per l’anniversario dell’abbattimento dei cancelli del campo di

sterminio di Auschwitz da parte dei carri armati russi,

l’assessorato alla Cultura ha curato due giornate di

letture sul tema, legate, in particolare, ai tragici avvenimenti che hanno riguardato il ghetto di

Varsavia. Mercoledì 27, dopo la solenne deposizione

di una corona presso la lapide dedicata ad Alberto

Goldbacher nel cortile della biblioteca comunale, le

scuole secondarie di primo grado hanno partecipato

alla lettura scenica del testo “L’Ultimo Viaggio. Il dottor Korczak e i suoi bambini” di Carlo Corsini, che si è svolta nell’Auditorium Giovanni

Paolo II di via Ortazzi. Alla lettura si è unito un

accompagnamento musicale da parte del Maestro Angel Ramirez Ragoitia. Giovedì 28 nel Teatro Filarmonico

Sandro Buzzati ha letto “Yossl Rakover si rivolge a Dio”, accompagnato dalle

musiche di Roberto Gemo e Alessandro Fedrigo. L.T.

Piove di Sacco 8 www.lapiazzaweb.it

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Il Lions club di Piove festeggia 48 anni

Gli amministratori della Saccisica che hanno preso parte alla festa dei 48 anni del Lions club di Piove

Erano presenti gli amministratori di tutti i Comuni della Saccisica.

Erano presenti alla festa per il quarantottesimo compleanno del “Lions club” di Piove di Sacco. Una serata di divertimento, che si è svolta il 29 gennaio scorso a vil-la Valmarana a Noventa Padona,

che ha celebrato anche la “Char-ter Night” e a cui ha partecipato anche Giancarlo Buscato, gover-natore dei 50 Club delle province di Padova, Rovigo e Treviso. Ma l’occasione si è dimostrata anche un importante momento di ri-flessione che è servito a gettare le basi per future collaborazioni tra il Club e gli enti locali.

“Nello spirito di servizio che è nella nostra ragione di essere

Lions - ha detto il presidente del Club piovese, Severino Buischio, - sono convinto che bisogna fare gruppo, lavorare e impegnarsi insieme. Mi auguro che la pre-senza degli amministratori della Saccisica possa segnare l’inizio di una collaborazione con gli enti locali affinché le azioni messe in campo a beneficio del territorio siano sempre più condivise”.

Buischio ha quindi illustrato i progetti del “Lions Club”, dalla consegna avvenuta lo scorso set-tembre dei dizionari di italiano, francese e inglese a sessanta ra-gazzi bisognosi che hanno inizia-to la prima media, al contributo alla ricerca biomedica avanza-ta “Vimm”. In cantiere ci sono il progetto di sostegno all’associa-zione “Arc4Sport” per gli atleti disabili, un contributo per i cani guida, le tessere alimentari per contrastare le nuove povertà, un contributo alla cooperativa per disabili “Magnolia”, il progetto “Martina” sulla prevenzione dei tumori giovanili, il corso per ri-animatori rivolto agli studenti di quinta superiore e la raccolta di vecchi occhiali da destinare ai Paesi poveri.

Martina Maniero

Rischio idrogeologico, ci si interroga sui lavori

S ono tanti i punti interrogati-vi legati ai lavori di messa in

sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico. Sul fronte della ri-calibratura dello scolo Altipiano, ancora nessuna risposta da par-te delle Regione è, infatti, ancora arrivata al Consorzio di bonifica Bacchiglione che a settembre ha bloccato i cantieri in attesa dei rimborsi delle cifre già anticipa-te.

Somme consistenti (oltre 11 milioni di euro) che hanno por-tato a un’esposizione finanziaria non più compatibile con il bi-lancio dell’ente. Ad Arzergran-de l’amministrazione comunale da anni sollecita il Consorzio per l’esecuzione di un progetto indispensabile per la sicurezza idraulica di un territorio partico-larmente fragile.

“Allo stato attuale - spiega il sindaco Luca Sartori - tutto è fer-mo, senza risposte da parte della Regione. Il Consorzio di bonifica auspica che presto ci sia qualche indicazione. Confidiamo in una

soluzione perché per il nostro territorio la sicurezza idraulica ha un peso sia per l’incolumità del cittadino, che per l’agricoltu-ra che per l’edilizia. Oggi, in tem-pi di crisi economica, l’incertezza potrebbe causare lo stallo di ini-ziative che a loro volta potrebbe-ro muovere l’economia locale”.

Altra opera necessaria è la nuova idrovora, sempre dello scolo Altipiano, i cui lavori sono anch’essi bloccati a tempo inde-terminato per i medesimi motivi. Per sollecitare il completamento dell’intervento c’è stato anche un sit-in promosso dal Comitato intercomunale “Brenta Sicuro” insieme alle amministrazioni di Codevigo e Arzergrande.

“Il territorio di Codevigo - ha puntualizzato il vice sindaco Ni-cola Frison - ha una connotazio-ne morfologica particolare, quasi tutta sotto il livello del mare e fa da “imbuto” a diversi fiumi come il Brenta, il Bacchiglione, il Nuo-vissimo e anche lo scolo Altipia-no”.

Sfruttando i diversi momenti di piena dei fiumi l’idrovora fun-zionerebbe quando lo scolo ri-schia di esondare, scaricando nel fiume Brenta le acque in eccesso. “L’opera - ha sostenuto il consi-gliere di Arzergrande Piercarlo Cavalletto - avrebbe la duplice funzione di migliorare lo stato

delle acque che ora si gettano in laguna all’altezza Santa Marghe-rita e di fornire un importante aiuto alla sicurezza idraulica di tutta la bassa Saccisica, in diffi-coltà per la marcata antropizza-zione degli ultimi decenni”.

Alessandro Cesarato

> [email protected] <

Da sx Marino Zamboni presidente Comitato Brenta Sicura, Piercarlo Cavalletto, Nicola Frison

Il Consorzio di Bonifica Bacchiglione a settembre ha bloccato i lavori relativi alla ricalibratura dello Scolo Altipiano, in attesa dalla Regione dei rimborsi delle cifre già anticipate ma non si hanno ancora risposte

S ono cinque i nuovi defibril-

latori acquistati dall’amministra-zione comunale di Arzergrande alla fine dell’anno ap-pena trascorso. An-dranno a servire le tre palestre e i due campi sportivi di-slocati nel territo-rio comunale.

Un investimento da 5 mila euro al quale va aggiunto un altro migliaio di euro per la formazione del personale addet-to all’uso.

“Abbiamo valutato - spiega il consigliere delegato allo Sport, Piercarlo Cavalletto - di trasformare gli obblighi nor-mativi, che ora impongono la presenza di questi strumenti per la cardio protezione degli atleti durante le loro attività, in una vera e propria opportunità, sia di crescita delle persone coinvolte nella formazione sia per mettere in sicurezza, oltre agli impianti sportivi, anche gli istituti scolastici. La presen-za delle palestre nelle aree adiacenti alle scuole ha permesso, infatti, di estendere l’area di cardio protezione anche ai plessi scolastici e alle attività di eduzione fisica comprese nei relati-vi orari scolastici. Per questo motivo, oltre a venti tra allena-tori e dirigenti delle varie società sportive, sono stati formati all’uso dei defibrillatori anche tre insegnanti, uno per edifi-cio, e un tecnico comunale”.

A.C.

L’amministrazione nel 2015 ha acquistato ben 5 defibrillatori

Arzergrande 10 www.lapiazzaweb.it

Page 13: Piovese febb2016 n18

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L’autovelox installato sulla Romea, all’altezza di Rosara

Installato da pochi mesi nella frazione di Rosara a fine 2015 ha portato una variazione nelle entrate di 500mila euro. L’opposizione critica

Conche, sì all’ufficio postale

Poste Italiane Spa ha comunicato che l’inter-vento per la realizzazione della nuova sede dell’uf-ficio postale di Conche è stato confermato nei piani aziendali 2016. Dopo oltre un anno dalla chiusura per l’inagibilità del vecchio locale di proprietà del-la parrocchia, la vicenda sembra quindi essere a un punto di svolta. A renderlo noto è stata l’amministra-zione comunale che con un comunicato ha avvi-sato la cittadinanza che a breve inizieranno i lavori per adeguare i nuovi spazi comunali di via San Bia-gio alla funzione di ufficio postale. Interventi che sa-ranno a carico di Poste Ita-liane e al termine dei quali sarà ripristinato il servizio nella nuova e più adegua-ta sede.

“Si tratta della defini-tiva conferma” ha fatto sapere il gruppo del sin-daco Annunzio Belan “che l’interessamento per la ria-pertura del servizio postale non è mai venuto a man-care e si è dimostrato inve-ce efficace per il raggiungi-mento di questo obiettivo”.

Non è mancata nella comunicazione poi una frecciata a chi temeva la chiusura definitiva del servizio. “In questi mesi” si legge “non sono manca-te pesanti accuse da par-te di alcuni consiglieri di minoranza che, in merito alle rassicurazioni date dal sindaco ai cittadini, hanno sostenuto che il sin-daco mentiva sapendo di mentire. Accuse mosse con il solo scopo di alimentare lo scontento fra i cittadini e sostenere una strumentale propaganda politica. L’uf-ficio di Conche riaprirà e il merito è di chi si impegna per il bene comune, lavo-rando ogni giorno con im-pegno e passione”.

A.C.

Sicurezza stradale L’apparecchio che rileva la velocità sulla SS309

Romea, l’autovelox porta una boccata d’ossigeno alle casse comunali

L ’autovelox sulla Romea fa bene alle casse comunali.

Installato solo da qualche mese all’altezza della frazione di Ro-sara, l’apparecchio di misura-zione della velocità ha già ini-ziato a mostrare i suoi benefici. Non solo in termini di sicurezza stradale, ma anche dal punto di vista dei ritorni pecuniari delle sanzioni inflitte. Tanto che a fine dello scorso anno, in occasione del consiglio comunale dedicato all’assestamento del bilancio di previsione 2015, l’amministra-zione del sindaco Annunzio Be-lan ha apportato una variazione in entrata di oltre 500 mila euro.

Si tratta di una bella boccata d’ossigeno che apre per l’imme-diato futuro, dopo anni asfittici e tagli statali, nuove prospetti-ve. Proprio su queste si è accesa la discussione in consiglio, con i tre gruppi di minoranza che non hanno potuto non rilevare la por-tata quasi epocale di questo nuo-va fonte di finanziamento.

“Sulla base di questa variazio-ne” ha detto il consigliere di mi-noranza Sergio Bacco “si ipotizza che in un anno entreranno 2 mi-lioni e mezzo di euro. E’ eviden-te che si tratta di uno strumento che serve, più che alla sicurezza, a rimpinguare le casse del Comu-ne. Confido che queste cifrano siano impegnate primariamente per risolvere i nodi critici della viabilità comunale, come la co-struzione di una rotonda all’al-tezza dell’incrocio del ponte sul Brenta, e per ridurre le tasse”. Maurizio Ruzzon, da parte sua, è preoccupato della mancanza di un progetto politico dell’ammi-nistrazione sul da farsi.

“Con queste risorse - ha pro-posto - bisogna pensare a un abbattimento dell’addizionale Irpef, della tassazione su alcuni immobili e a una revisione delle politiche sociali”. Anche Fran-cesco Vessio si è associato con i colleghi di minoranza. “L’im-pressione è che questa ammini-strazione - ha ribadito - non fac-cia nulla per evitare di sbagliare, risultando pavida e statica”.

Alessandro Cesarato

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Il Comune cerca

persone che si occupino

della gestione delle tre

postazioni internet

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Centro civico di Isola di Abbà, cercasi volontari

A aa volontari cercasi: il Comune di Polverara cerca persone (singole o associazioni) che si occupino dell’apertura dello

sportello P3@veneti e del Centro civico di Isola dell’Abbà. Servo-no persone che abbiano una conoscenza anche minima dell’uso del computer, del pacchetto Office e della navigazione in rete. Quanto basta per seguire gli utenti che intendono utilizzare le tre postazioni internet al piano terra della Casa delle associazio-ni. Si cercano persone disponibili anche a impiegare qualche ora del loro tempo per estendere i turni di apertura del Centro civico della frazione. L’immobile di via Verdi per lungo tempo è stato utilizzato soltanto durante gli orari di ricevimento degli ammi-nistratori e in occasione di particolari eventi e manifestazioni.

Ad aprile dello scorso anno è stato completamente rinnovato nei locali (con la pulizia degli spazi, la tinteggiatura delle sale e la sistemazione di nuovi arredi) e nelle attrezzature (con l’instal-lazione di nuovi computer). Il tutto con l’obiettivo di ampliarne l’utilizzo con l’obiettivo di trasformarlo da luogo abbandonato ad aula studio, internet point e sala di lettura. Per informazioni ci si può rivolgere al vicesindaco Marco Loreggia o all’assesso-re all’Istruzione, Marta Melina durante gli orari di ricevimen-to al pubblico. Si può chiamare anche in municipio al numero 049.9774811 o inviare una mail all’indirizzo [email protected]. Ma.Ma.

Oltre 250mila euro per marciapiedi e rete idrica

U n investimento da oltre 250 mila euro per mettere in si-

curezza i marciapiedi del centro e la rete idrica secondaria in due aree a rischio allagamento.

Partiranno a breve i lavori per la sistemazione dei percorsi pe-donali e per l’abbattimento delle barriere architettoniche lungo i marciapiedi di via Volparo e di via Roma. Il costo complessivo dell’intervento è di 161 mila euro finanziato per 100 mila dalla Re-gione e per la restante parte dal Comune.

“E’ un lavoro utile per tutto il paese e per i cittadini, soprattut-to per gli anziani e bambini che potranno finalmente passeggiare in sicurezza per il nostro piccolo centro” ha commentato il vice-sindaco Marco Loreggia.

“Con questo lavoro - ha ag-giunto - si andranno anche ad eseguire una serie di opere che, oltre a mettere in sicurezza gli at-traversamenti pedonali, hanno lo scopo di andare a rallentare l’alta velocità delle numerose macchi-ne e camion che sfrecciano ogni

consiste nello scavo e nella siste-mazione di alcuni fossi adiacenti alle strade comunali per far si che l’acqua non invada le strade ad ogni temporale ma possa deflui-re verso gli scoli consortili.

“Purtroppo – ha rilevato il vi-cesindaco - si trascura da tempo la manutenzione della rete di fos-si privati, e questo con il passare degli anni sta provocando danni

elevati, soprattutto nelle zone più basse del nostro territorio”.

“Esprimiamo soddisfazione per questi lavori – ha concluso Loreggia - non può esserci svi-luppo in un territorio se conti-nuamente si rischia di andare sott’acqua anche con un acquaz-zone estivo. Si ringrazia il Con-sorzio che è sempre sensibile e attento a queste situazioni, e si mette a disposizione dei Comu-ni, nonostante la carenza di fondi e di trasferimenti”.

Martina Maniero

Il vicesindaco Marco Loreggia

Lavori di manutenzione, il vicesindaco Marco Loreggia annuncia la partenza a breve della sistemazione dei percorsi pedonali lungo i marciapiedi di via Volparo e via Roma e della rete idrica secondaria di via Sabbioni e via Pavane

Il costo complessivo

dell’intervento ai

marciapiedi è di

161mila euro, di cui

100mila finanziati

dalla Regione, il

restante dal Comune

giorno lungo la Strada provincia-le 35 causando, spesso, incidenti stradali”.

Seguiranno i lavori alla rete idrica secondaria di via Sabbioni e via Pavane, due aree individua-te come zone a rischio dal Piano delle acque.

L’intervento, finanziato dalla Regione per 50 mila euro dalla Regione e per 46 dal Comune,

Con la Legge di Stabilità 2016 sono state introdotte ulteriori agevolazioni per l’acquisto di un immobile da adibire ad

abitazione principale. Vediamone i punti principali:• Chi è già in possesso di un’abitazione acquistata

con il beneficio “prima casa”, può comprarne un’altra con le stesse agevolazioni: se ciò avviene senza l’applicazione dell’IVA, l’imposta di registro è pari al 2% (con un minimo di 1.000 euro) e le imposte ipotecaria e catastale sono di 50 euro cadauna; se l’acquisto è con IVA, l’aliquota è del 4% e le imposte di registro, ipotecaria e catastale sono pari a 200 euro cadauna. La condizione necessaria per usufruire di tale beneficio è la vendita del primo immobile agevolato entro un anno dall’acquisto del secondo. L’acquirente deve stabilirvi la residenza entro 18 mesi e, nel Comune in cui è ubicato l’immobile oggetto di beneficio, non deve godere di altri diritti di proprietà, usufrutto, di uso e abitazione.

• Chi acquista da un’impresa costruttrice immobili residenziali in classe energetica A o B, può detrarre dalla propria IRPEF il 50% dell’IVA pagata ripartendola in dieci rate annuali.

• Chi ha meno di 35 anni e acquista o costruisce la prima casa tramite leasing, può detrarre dalla propria IRPEF il 19% di un importo annuo non superiore a 8.000 euro, relativo ai canoni di leasing e agli oneri accessori. Al riscatto finale dell’immobile, può detrarne il 19% dell’importo, fino ad un

massimo di 20.000 euro. Per chi ha più di 35 anni le soglie di cui sopra si dimezzano. Gli interessi passivi possono essere detratti alle stesse condizioni previste per i mutui contratti per l’abitazione principale. Un’ulteriore agevolazione è prevista nel caso di cessazione del rapporto di lavoro subordinato: infatti, è possibile sospendere il pagamento delle rate di leasing fino a 12 mesi. Tali benefici sono consentiti solo a chi possiede un reddito inferiore a 55.000 euro e non gode di diritti di proprietà su altri immobili ad uso abitativo.

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Cimitero comunale Esumazione o estumulazione ordinaria delle salme

Il Comune copre metà dei costi per chi sceglie la cremazione del familiareT recento euro a persona, a

copertura della metà dei co-sti, per chi sceglie la cremazione del familiare in seguito all’esu-mazione e all’estumulazione or-dinaria delle salme.

È l’atto di indirizzo votato dalla giunta comunale che punta così a incentivare la cremazione dei resti mortali non mineralizza-ti concorrendo al 50% della spesa a carico delle famiglie. Sono state avviate in questi giorni le opera-zioni di esumazione per una cin-quantina di salme sepolte a terra

ceneri oppure inserite nel cinera-rio comune.

“Abbiamo valutato i pro e i contro dell’intervento, anche a li-vello economico, e abbiamo rite-nuto valido sostenere metà della spesa per agevolare le famiglie in questo momento di difficoltà, anche perché i costi a carico dei parenti (tolta la quota a carico dell’ente) restano comunque im-portanti” ha spiegato il vicesin-daco Cristina Licata.

Per ora ad accedere ai contri-buti saranno solo i familiari in-

al cimitero comunale. I resti mortali potranno esse-

re raccolti e tumulati in un loculo (o altro manufatto) già in con-cessione alla famiglia o avviati all’ossario comune.

Esiste tuttavia un’elevata pos-sibilità di trovare resti non com-pletamente mineralizzati (so-prattutto per le salme tumulate in loculo) per le quali è previsto un ulteriore periodo di interra-mento per un tempo non inferio-re ai cinque anni.

Gli spazi a disposizione del Comune per queste nuove sepol-ture, però, sono solo 63 e il costo per la cremazione dei resti, sen-tita la ditta che eseguirà le ope-razioni, è di 600 euro. Prezzi non accessibili a tutti.

Per queste ragioni l’ammini-strazione comunale ha deciso di agevolare le operazioni di cre-mazione accollandosi metà del-la spesa. Le ceneri potranno poi essere tumulate in loculo ossario (con versamento della quota di concessione); inumate in una fossa dove già è stato sepolto un familiare; consegnate ai parenti in un’urna cineraria per la con-servazione o la dispersione delle

teressati a questa operazione di esumazione ma l’amministrazio-ne non ha escluso la possibilità di prevedere analoghi contributi anche per i prossimi interventi.

Martina Maniero

La farmacia di Volparo ha trovato un acquirente

D opo due bandi pubblici an-dati a vuoto e una rivaluta-

zione del valore della concessione trentennale, passata da 900 a 700 mila euro, la farmacia di Vol-paro ha finalmente trovato un acquirente: in via provvisoria la gestione del polo farmaceutico (di nuova istituzione) è stata affida-ta alla ditta “Farmacia Querincis Camilla e Carlotta snc” con sede a Legnaro, in via Romea. Quella che aprirà sarà dunque la seconda farmacia del Comune (esclusa la parafarmacia), ma la prima del-la frazione. Dopo l’approvazione dei verbali di gara saranno avvia-ti tutti gli adempimenti del caso, procedendo in seguito all’aggiu-dicazione definitiva della con-cessione. La “Farmacia Querin-cis” ha offerto 25.555 euro in più rispetto l’importo a base d’asta pari a 500 mila euro. Oltre mez-zo milione di euro che la ditta, se vincerà la gara, dovrà versare alle casse dell’ente subito, al momento della stipula del contratto di ser-vizio insieme a 20.730 euro, quota “una tantum”, da corrispondere al Comune di Legnaro a copertu-ra delle spese sostenute per le pro-cedure di gara. Va aggiunto poi un canone annuo di 6.666 euro

da versare all’ente ogni 15 luglio, da qui ai prossimi 30 anni.

Dell’opportunità di aprire un polo farmaceutico nella frazio-ne si discute dal 2006, quando venne rivista la pianta delle far-macie sul territorio comunale. Sulla base del criterio demogra-fico (ossia al superamento dei 5 mila abitanti) la giunta di allora votò per l’istituzione di una nuo-va farmacia a Volparo. Nel 2010, ricevuta l’approvazione della Re-gione, l’esecutivo locale ha quin-di deciso di esercitare il diritto di prelazione sull’assunzione della gestione della farmacia, così come previsto per legge, convincendosi che si trattasse di un’opportunità economica da non perdere, vi-sti i tempi di carestia per le casse comunali. Farmacia che ades-so verrà data in concessione per trent’anni anni, trascorsi i primi tre il concessionario potrà chiede-re di acquisirne la titolarità.

M.M.

Legnaro 15 www.lapiazzaweb.it

L’iniziativa punta ad

incentivare la

cremazione dei resti

mortali non

mineralizzati

concorrendo al 50

per cento della spesa

a carico delle famiglie

Avviate in queste settimane le operazioni di esumazione per una cinquantina di salme sepolte a terra

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E’ mancato lo storico comandante dei vigili Lorenzo Paolacci.

E’ mancato Lorenzo Pao-locci, ex comandante di lungo corso dei vigili urbani di Piove di Sacco. Il prossimo 12 mar-zo avrebbe compiuto 82 anni. Lascia la moglie Gabriella e i figli Francesca, agente della polizia locale di Noventa Pa-dovana, e Antonio, attuale co-mandate della Polizia locale di Padova. Nato a Savignano sul Panaro (Mo), rimasto pre-sto orfano del papà, iniziò a lavorare in giovanissima età per il Comune di Orte. Dal 1954 al 1959 fece parte del Corpo della Gendarmeria Pontificia durante il pontificato di Pio XII. Si trasferì prima a Genova e poi a Milano dove riuscì ad ottene-re il diploma da geometra. Nel 1968, tramite concorso, trova il suo primo impiego come vigile urbano a Seregno (Mi). A Piove di Sacco Paolocci arrivò nel 1976 quando vinse il concorso per vice comandante dei vigili urbani. Dal 1980 ne diventò il co-mandante. Nel 1993 venne messo in quiescenza ma dopo solo un anno venne richiamato a tempo determinato dalla Provin-cia che nel 1994 gli affidò il Corpo degli agenti provinciali Negli anni successivi ricoprì ancora il ruolo di comandante, prima a Cittadella (1996) e poi a Vigonza (1999). Nel frattempo si de-dicò alla progettazione di segnaletica stradale e di piani per la Protezione civile. Paolocci si dedicò anche all’editoria e alla scrittura. Nel 2010 fondò il periodico bimestrale “La Saccisica e il suo territorio”, nel 2013 pubblicò per il libro “La palla di pezza”, un romanzo antologico sul mondo del calcio.

A.C.

Sociale Un modo per aiutare i cittadini in difficoltà

Il Comune seleziona persone per in lavori di pubblica utilitàUn impiego occasionale ma retribuito per aiutare i cittadini in difficoltà attraverso la formula collaudata dei vaucher lavoro.

Anche quest’anno il Comune seleziona persone da impiegare in lavori di pubblica utilità a supporto delle attività degli uffici municipa-li. Possono presentare domanda pensionati, studenti (nei periodi di vacanza), disoccupati (anche chi percepisce l’indennità Naspi), cas-sintegrati, lavoratori in mobilità, inoccupati ma anche persone che già lavorano con un contratto a

tempo indeterminato, full time o part time.

Gli incarichi, occasionali e tem-poranei, variano dalla consegna di pasti caldi ad anziani e disabili, piccoli lavori di manutenzione de-gli immobili e aree verdi pubbliche, attività di vigilanza di parchi, cimi-teri, e passaggi pedonali, pulizia delle sale e delle palestre comu-nali. Tra i requisiti: la residenza a Brugine, l’idoneità fisica all’inca-rico, l’assenza di carichi pendenti o di sentenze passate in giudicato, nel nucleo familiare del candidato non devono essere presenti redditi derivanti da locazioni di proprietà di immobili e infine si deve essere disposti a lavorare in turni diurni, serali e anche festivi. Nell’attribu-zione del punteggio la commissio-ne terrà conto di diversi elementi relativi alla situazione socio- eco-

nomica complessiva del candidato, all’età, alla sua condizione fisica ma anche della propensione della persona a svolgere le attività di vol-ta in volta richieste. La domanda va presentata in municipio completa di copia di un documento di iden-tità, dichiarazione Isee aggiornata e curriculum vitae. Non c’è una scadenza per presentare la propria candidatura e la graduatoria reste-rà valida fino alla fine dell’anno.

Il bando completo e la moduli-stica da compilare è online sul sito www.comune.brugine.pd.it oppu-re è disponibile all’ufficio Servizi sociali in municipio.

Martina Maniero

Il comandande dei vigili urbani Lorenzo Paolacci.

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Cineforum, la rassegna al MarconiFino al prossimo 29 aprile, quindici titoli di film della recente stagione cinematografica con seguito

di discussione e approfondimento sulla trama e le tecniche da parte degli ospiti in sala e degli invitati

Q uindici titoli di qualità per quindici venerdì sera: è

partita la Rassegna Cineforum 2016 del cinema Marconi di Pio-ve di Sacco. Partita il 15 gennaio e fino al 29 aprile tutti gli appas-sionati di cinema potranno ap-profittarne per trascorrere una serata nella sala di via Gauslino, in compagnia di alcuni tra i più interessanti film della recente stagione cinematografica, cui seguirà una discussione da parte degli ospiti presenti in sala e in-vitati per l’occasione, che com-menteranno la tecnica del film appena visto o svilupperanno la tematica suggerita dalla trama.

L’esordio di venerdì 15 gen-naio ha visto scorrere la trama di Suburra, film del regista Stefano Sollima e tratto dall’omonimo romanzo di Bonini - De Catal-do. Per il mese di febbraio, dopo “Le stazioni della Fede”, proiet-tato venerdì 5 febbraio, “A tem-po debito”, documentario sulla casa circondariale di Padova, il 12 febbraio, e il 19 “Marguerite”,

con ospite l’insegnante di mu-sica Lietta Traversi, il prossimo 26 febbraio sarà la volta de “La Isla Minima”, con ospite Marco Mion, video maker padovano.

La rassegna dedicata al mese di marzo inizierà venerdì 4, con “Deephan – Una nuova vita”, seguito da un approfondimento delle tecniche cinematografiche a cura dell’ospite Christian Ci-netto.

La pellicola “Mustang” verrà proiettata l’11 marzo, mentre il 18 toccherà a “Fuochi d’Artificio in Pieno Giorno”.

“Tutto può accadere a Brodway” verrà proiettata il pri-mo di aprile, a cui seguirà “La felicità è un sistema complesso”, l’8, “Sicario”, il 15 e “A testa alta”, il 22, con ospiti le assistenti socia-li del Centro per l’Affido piovese.

Venerdì 29 aprile è previsto il gran finale con un film a sorpre-sa.

La rassegna, curata dall’asso-ciazione culturale Arte del Sogno, è accessibile a tutti ed il costo del

biglietto è di euro 5.50. “È da segnalare, all’interno

del calendario del Cineforum, la mini-rassegna “Cinema di Mar-zo” – ha detto Luigi Tolfo, presi-dente dell’associazione – che ci accompagna da quattro anni, in ricordo di un nostro caro spet-tatore. Quest’anno per i tre ap-puntamenti di marzo (venerdì 4, 11 e 18 marzo) il giovane regista padovano Christian Cinetto (A

tempo debito) ci aiuterà a leggere i film proposti in una chiave nuo-va e adatta a tutti, con un occhio di riguardo alle tecniche cinema-tografiche come regia, sceneg-giatura e fotografia”.

Tutti i film avranno inizio alle ore 21.15, con l’eccezione di A tempo Debito, che inizierà alle 21, è rimarrà valida la tes-sera “9+1” del cinema Marconi, che prevede un ingresso gratuito ogni nove, ed è utilizzabile anche gli altri giorni della settimana.

Linda Talato

> [email protected] <

La rassegna prosegue il 4 marzo marzo col film “Deephan - Una nuova vita”e l’approfondimento col giovane regista padovano Christian Cinetto

All’interno

del calendario,

la minirassegna

di Marzo con tre

appuntamenti

con il giovane regista

Christian Cinetto

L’istituto Einstein ha

aderito all’iniziativa

allargandola dal classico

a tutti i corsi di studi

La notte bianca dei licei per difendere la cultura

I l liceo “Albert Einstein” di Piove di Sacco ha aderito all’ini-ziativa nazionale “La notte bianca dei licei classici”. Porte

aperte la sera del 15 gennaio scorso, in contemporanea, in decine di plessi scolastici di tutta Italia per promuovere e valorizzare ma anche per difendere la cultura classica e per dimostrare che questo corso di studi è vivo, eccome. E che il greco e il latino sono tutt’altro che “lingue morte”. Mostre, dibattiti a tema, spettacoli teatrali, laboratori, musica dal vivo, letture di alto livello e de-gustazioni. Tante le iniziative organizzate dagli studenti di via Parini in collaborazione con l’assessorato all’Istruzione. “

La notte bianca dei licei è nata pochi anni fa, specificata-mente per il liceo classico, per continuare una battaglia volta a contrastare il degrado culturale, la crisi valoriale e quella de-precabile della fuga dal liceo” spiegano gli organizzatori piove-si della manifestazione. “L’anno scorso centocinquanta istituti hanno aderito all’iniziativa – ricordano - e quest’anno il liceo Albert Einstein di Piove di Sacco non solo ha deciso di parteci-pare al progetto con moltissimo entusiasmo, ma lo ha anche esteso a tutti i corsi di studio liceali”. Durante la manifestazione, aperta a tutta la cittadinanza, gli studenti hanno avuto modo di presentare “quanto di più bello e vivace sono stati in grado di realizzare”.

Martina Maniero

Page 20: Piovese febb2016 n18

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Cultura locale 18 www.lapiazzaweb.it

Musica Il prossimo 12 marzo la band di Codevigo

I Relics suonano il meglio dei Pink Floyd“T he Best of Pink Floyd”:

uno show unico, nel suo genere, a Codevigo, per dare vita ad tributo della celebre band che lascerà certamente il segno. C’è grande attesa tra i fan dei Relics, nota cover band dei Pink Floyd che raggruppa musicisti prove-nienti dai comuni del Piovese, in vista del prossimo show.

La tappa di Codevigo è pre-vista per il 12 marzo, nella sala Polivalente, con inizio alle 21.30, ma le porte della sala verranno aperte già alle 20.45, per acco-gliere gli appassionati della nota band britannica, che avranno a disposizione 200 posti a sedere.

“Abbiamo deciso di non ren-dere nota la scaletta delle can-zoni che suoneremo, essendo essa stessa uno spettacolo – ha commentato Riccardo Barbiera-

to, front man del gruppo – Suo-neremo da una a tre canzoni più conosciute di ogni album studio prodotto dai Pink Floyd, dal 1967 agli anni più recenti – continua – La scenografia sarà diversa da quella predisposta per lo spetta-colo dell’anno scorso, che aveva-mo organizzato sempre a Code-vigo, il “Live at Pompeii”.

Sarà uno spettacolo, a mio avviso, straordinario, con una scenografia rinnovata, tecnolo-gicamente avanzata, con video ed un impatto audio, effetti e luci correlato ad ogni periodo storico che affronteremo”.

Si esibirà sul palco anche la vincitrice della categoria cover dell’edizione 2015 del concorso musicale Piove è Musica, Deni-se Cavalletto, che aveva già deli-ziato il pubblico, lo scorso anno,

con il suo assolo eseguito in The Great Gig in the Sky.

I biglietti dell’evento sono già acquistabili, al costo di 15 euro, nel bar Musicale di Piove di Sacco, nel bar-pizzeria Strano Ma Vero, di Codevigo, ed è pos-sibile prenotare una prevendita anche telefonando al numero 3403267920.

La band, oltre a Riccado Bar-bierato, voce e chitarra del grup-po, conta altri otto membri, ov-

vero Claudio Russo, alla chitarra, Filippo Ferrara, alle tastiere, Le-onardo Ferrara, alla batteria, Da-niele Panizzolo, alla chitarra, An-tonio Gabriele, al sax e le coriste Elena Milani, Denise Cavalletto e Francesca Rudello.

Tutti gli aggiornamenti e le informazioni in merito all’evento si possono reperire anche con-sultando la pagina Facebook uf-ficiale del gruppo “Relics – Pink Floyd Tribute Show” e nel sito in-ternet www.relicspinkfloyd.com. I prossimi show della band, dopo quello di Codevigo, si terranno il 19 marzo, al teatro San Marco di Trento, ed il 16 aprile, al cinema teatro Don Bosco, di Padova.

Linda Talato

Brugine ha ricordato il dramma delle Foibe

“F oibe: il dramma dimenticato delle nostre terre”.Si è tenuto lo scorso 12 febbraio, a Brugine, la confe-

renza in ricordo delle foibe e dell’esodo istriano, giuliano e dal-mata. L’incontro è stato pensato per discutere e confrontarsi su di una pagina della nostra storia particolarmente dolorosa, ma spesso poco conosciuta.

“Relatrice della serata è stata la professoressa Adriana Ivanov Danieli, esule di Zara e assessore alla Cultura dell’associazione “Dalmati Italiani nel Mondo Libero Comune di Zara in Esilio”, che riunisce e rappresenta gli esuli dalmati – ha spiegato Sofia Pinato, assessore all’Associazionismo, alle politiche giovanili e all’identità veneta del Comune di Brugine, che ha curato l’orga-nizzazione dell’evento – Ad affiancarla era presente, inoltre, la testimonianza di Mario Bortoluzzi, anch’egli esule dalmata. In questo modo, Brugine ha voluto ricordare la tragedia Istriano Giuliano Dalmata, affinché non si offuschi un’importante vi-cenda storica, che fatica ancor oggi ad essere riconosciuta” ha concluso Pinato.

L.T.

Grande attesa per la tappa di Codevigo della celebre band che raggruppa musicisti provenienti dai comuni del Piovese. Insieme a loro si esibirà anche Denise Cavalletto

La band composta da musicisti della Saccisica che suona i successi dei Pink Floyd

Un incontro pubblico

per discutere e

confrontarsi su una

dolorosa pagina della

nostra storia ancora

poco conosciuta.

Page 21: Piovese febb2016 n18

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Il caso La sentenza di primo grado

Birolo condannato a due anni e otto mesi di carcereD ue anni e otto mesi di car-

cere, oltre il risarcimento di 325 mila euro. E’ questa la pena inflitta dal giudice Beatrice Ber-gamasco del tribunale di Padova, con la sentenza di primo grado dello scorso 28 gennaio, a Fran-co Birolo. Il tabaccaio, che vive e lavora nel centro della frazione di Civè, alla fine dell’aprile del 2012 uccise con un colpo di pistola uno dei ladri che nottetempo, dopo avere sfondato con un’auto la vetrata del suo negozio, stava-no rubando al suo interno. Biro-lo, con la moglie e la figlia, stava dormendo al piano superiore. Le motivazioni della sentenza si basano fondamentalmente sul fatto che secondo il giudice non ci fu un’aggressione da parte del ladro. Dire che il caso abbia sol-levato un polverone è dire poco, tanto da assumere una risonanza nazionale. Anche alla luce del fat-to che solo qualche mese prima il Pubblico Ministero aveva chiesto l’assoluzione per Birolo. La rea-zione più istintiva è stata quella popolare. L’indignazione è stata generale, con i concittadini di Birolo che si sono tutti schierati subito dalla sua parte dimostran-dogli la massima solidarietà. La decisione del giudice ha scate-nato tuttavia una bufera sui so-cial network tanto che, alla luce della miriade di insulti e minac-ce, la Digos fin da subito ha de-ciso di mettere sotto protezione l’abitazione della Bergamasco. Franco Birolo, da parte sua, non

ha mai voluto rilasciare un commento, rifugiandosi nella quotidianità del suo lavoro. Le manifestazioni di solidarietà, come si diceva, non sono mancate. Il movimento Indipendenza Veneta, all’indomani della sentenza, ha organizzato un sit in davanti all’ edicola, raccogliendo anche dei fondi.

Nei giorni successivi, a Correzzola, si è poi fatto promotore di una fiaccolata di solidarietà a cui hanno partecipato cinquecento persone, tra le quali alcuni anche compaesani di Birolo. Sul piano istituzionale le reazioni sono state più ponderate. Il sindaco Mauro Fecchio e la sua amministrazione hanno riproposto il conto corrente postale istituito già nel 2012 e messo a disposizione di chi volesse concretamente aiutare il tabaccaio. La Lega Nord, che si è riunita con il suo stato maggiore provinciale a Correzzola, ha preferi-to spostare il tiro, più che sulla sentenza in se, sulla necessità di modificare la legge sulla legittima difesa istituendo un “Patto”, un tavolo di lavoro aperto al contributo di esponenti del mondo della magistratu-ra e accademico.

Alessandro Cesarato

Il tabaccaio che vive e lavora nella

frazione di Correzzola alla fine

dell’aprile 2012 uccise con un

colpo di pistola uno dei ladri che di

notte, dopo aver sfodato la vetrata

del negozio, stavano rubando

Il tabaccaio di Civè dovrà inoltre risarcire alla famiglia del ladro 325mila euro. Secondo il giudice non ci fu aggressione da parte del ladro

Baldin (M5S): “Siamo dalla parte di Birolo”

L’intervento del vescovo fa scandalo

L a consiglie-ra del M5S in

Regione Veneto Erika Baldin si è recata a Correzzola per ascoltare dalla bocca di Franco Bi-rolo la dinamica dell’episodio che l’ha coin-volto. “Birolo è sceso dal letto per vedere cosa stava avvenendo nel suo negozio al pianter-reno, diviso dagli alloggi della famiglia solo da una porta interna. Al piano sopra c’erano sua figlia e la moglie”.“Non possiamo parlare di far west in questo caso. Lui ha solo difeso la propria famiglia e credo che ogni padre e marito avrebbe fatto lo stesso. Per questo noi siamo con Birolo e ci facciamo portavoce del-la sua richiesta – continua la consigliera – Bi-rolo chiede che in questo Paese si riconosca il diritto di ogni cittadino a difendersi e che tutti diano il proprio contributo politico alla revisione della legge sulla legittima difesa”.

S candalo ha fatto l’intervento del vescovo di Chioggia, monsignor Adriano Tessa-

rollo, che ha pubblicamente assolto Birolo, considerando sproporzionata la pena. Una presa di posizione che ha portato l’Associa-zione nazionale magistrati a valutare l’op-portunità di una querela per l’ingerenza del prelato. Anche l’avvocato di Franco Birolo non ha voluto puntare il dito sul giudice, ri-cordando come le sentenze vadano rispettate e che se non le si condivide c’è la possibilità di ricorrere in Appello.

A sostegno del Giudice Bergamasco, l’o-norevole del Pd Alessandro Naccarato, che accusa il presule di aver abusato del proprio ruolo. “Il suo intervento - commenta - è par-ticolarmente grave alla luce delle motivazioni della sentenza, che hanno chiarito che l’im-putato ha sparato contro un uomo disarmato.

ilVenetoAttualità 1 www.lapiazzaweb.it

“Non passi l’idea che rubare si può”

“I o non dico se ha fatto bene o no. Dico solo: cerchiamo

di non far passare l’idea che ru-bare si può tanto dovremmo es-ser protetti per legge. Allora fac-cio una battuta: si faranno anche un’assicurazione sul lavoro?”. Il vescovo di Chioggia Adriano Tes-sarollo non usa mezzi termini per difendere la sua scelta di schie-rarsi a favore di Franco Birolo, il tabaccaio di Correzzola condan-nato per avere ucciso un ladro.

Una posizione netta e inatte-sa la sua.

“Ho solo fatto una riflessio-ne. Certo, la legge deve far capire che la difesa deve essere mode-rata, ma mi sono messo anche nei panni di chi si trova in quella situazione e non ha tutta la fred-dezza richiesta dalla legge”.

Ma comunque Birolo ha tol-to la vita a una persona...

“Non dico che la reazione non sia stata sopra le righe o che ha fatto bene - e ne è convinto anche lui -, ma ha agito d’istinto, spinto dalla rabbia del momento

e dalla tensione”.Si può perdonare un omici-

dio se fatto in questo modo?“Io non penso che sia calco-

lato perciò dico: la difesa non è stata bella, ma nello stabilire le cause il giudice dovrebbe tenere conto del danno fatto e che lui è stato provocato. Perchè se il ladro fosse stato a casa sua non sareb-be successo niente. È come chi fa sport estremi: deve calcolare che si può anche rompere l’osso del collo...Altrimenti la gente si fa l’idea che può andare a rubare tanto non gli si può fare niente”.

Quindi sono “rischi del me-stiere”?

“Anche il giudice ha tenuto conto che non è un omicidio vo-lontario. Però poi, l’altro vitalizio mi sembra esagerato, perchè de-stabilizza la vita di una famiglia”.

Parla del risarcimento alla famiglia del ladro?

“Ma a Birolo i danni chi è che glieli risarcisce? Insomma, 325mila euro rovinano una fami-glia”.

E se quel ladro un giorno si fosse potuto redimere?

“Certo, la morte non dà altre chance. Ma probabilmente an-che chi ha sparato in situazioni diverse non lo avrebbe fatto. Con i ‘se’ non so cosa fare. Ma c’è l’i-dea che si senta più protetto per

legge chi aggredisce che non chi è aggredito”.

Quindi lei sarebbe d’accordo con la revisione della legge sulla legittima difesa?

“Certo quello sarebbe ora”.

Giorgia Gay

Il vescovo Tessarollo e la tabaccheria di Franco Birolo

Intervista al vescovo di Chioggia che difende il tabaccaio che ha ucciso: “Se il ladro fosse stato a casa sua non sarebbe successo niente. È come chi fa sport estremi: deve calcolare che si può anche rompere l’osso del collo”

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Attualità 1 www.lapiazzaweb.it

Il caso La sentenza di primo grado

Birolo condannato a due anni e otto mesi di carcereD ue anni e otto mesi di car-

cere, oltre il risarcimento di 325 mila euro. E’ questa la pena inflitta dal giudice Beatrice Ber-gamasco del tribunale di Padova, con la sentenza di primo grado dello scorso 28 gennaio, a Fran-co Birolo. Il tabaccaio, che vive e lavora nel centro della frazione di Civè, alla fine dell’aprile del 2012 uccise con un colpo di pistola uno dei ladri che nottetempo, dopo avere sfondato con un’auto la vetrata del suo negozio, stava-no rubando al suo interno. Biro-lo, con la moglie e la figlia, stava dormendo al piano superiore. Le motivazioni della sentenza si basano fondamentalmente sul fatto che secondo il giudice non ci fu un’aggressione da parte del ladro. Dire che il caso abbia sol-levato un polverone è dire poco, tanto da assumere una risonanza nazionale. Anche alla luce del fat-to che solo qualche mese prima il Pubblico Ministero aveva chiesto l’assoluzione per Birolo. La rea-zione più istintiva è stata quella popolare. L’indignazione è stata generale, con i concittadini di Birolo che si sono tutti schierati subito dalla sua parte dimostran-dogli la massima solidarietà. La decisione del giudice ha scate-nato tuttavia una bufera sui so-cial network tanto che, alla luce della miriade di insulti e minac-ce, la Digos fin da subito ha de-ciso di mettere sotto protezione l’abitazione della Bergamasco. Franco Birolo, da parte sua, non

ha mai voluto rilasciare un commento, rifugiandosi nella quotidianità del suo lavoro. Le manifestazioni di solidarietà, come si diceva, non sono mancate. Il movimento Indipendenza Veneta, all’indomani della sentenza, ha organizzato un sit in davanti all’ edicola, raccogliendo anche dei fondi.

Nei giorni successivi, a Correzzola, si è poi fatto promotore di una fiaccolata di solidarietà a cui hanno partecipato cinquecento persone, tra le quali alcuni anche compaesani di Birolo. Sul piano istituzionale le reazioni sono state più ponderate. Il sindaco Mauro Fecchio e la sua amministrazione hanno riproposto il conto corrente postale istituito già nel 2012 e messo a disposizione di chi volesse concretamente aiutare il tabaccaio. La Lega Nord, che si è riunita con il suo stato maggiore provinciale a Correzzola, ha preferi-to spostare il tiro, più che sulla sentenza in se, sulla necessità di modificare la legge sulla legittima difesa istituendo un “Patto”, un tavolo di lavoro aperto al contributo di esponenti del mondo della magistratu-ra e accademico.

Alessandro Cesarato

Il tabaccaio che vive e lavora nella

frazione di Correzzola alla fine

dell’aprile 2012 uccise con un

colpo di pistola uno dei ladri che di

notte, dopo aver sfodato la vetrata

del negozio, stavano rubando

Il tabaccaio di Civè dovrà inoltre risarcire alla famiglia del ladro 325mila euro. Secondo il giudice non ci fu aggressione da parte del ladro

Baldin (M5S): “Siamo dalla parte di Birolo”

L’intervento del vescovo fa scandalo

L a consiglie-ra del M5S in

Regione Veneto Erika Baldin si è recata a Correzzola per ascoltare dalla bocca di Franco Bi-rolo la dinamica dell’episodio che l’ha coin-volto. “Birolo è sceso dal letto per vedere cosa stava avvenendo nel suo negozio al pianter-reno, diviso dagli alloggi della famiglia solo da una porta interna. Al piano sopra c’erano sua figlia e la moglie”.“Non possiamo parlare di far west in questo caso. Lui ha solo difeso la propria famiglia e credo che ogni padre e marito avrebbe fatto lo stesso. Per questo noi siamo con Birolo e ci facciamo portavoce del-la sua richiesta – continua la consigliera – Bi-rolo chiede che in questo Paese si riconosca il diritto di ogni cittadino a difendersi e che tutti diano il proprio contributo politico alla revisione della legge sulla legittima difesa”.

S candalo ha fatto l’intervento del vescovo di Chioggia, monsignor Adriano Tessa-

rollo, che ha pubblicamente assolto Birolo, considerando sproporzionata la pena. Una presa di posizione che ha portato l’Associa-zione nazionale magistrati a valutare l’op-portunità di una querela per l’ingerenza del prelato. Anche l’avvocato di Franco Birolo non ha voluto puntare il dito sul giudice, ri-cordando come le sentenze vadano rispettate e che se non le si condivide c’è la possibilità di ricorrere in Appello.

A sostegno del Giudice Bergamasco, l’o-norevole del Pd Alessandro Naccarato, che accusa il presule di aver abusato del proprio ruolo. “Il suo intervento - commenta - è par-ticolarmente grave alla luce delle motivazioni della sentenza, che hanno chiarito che l’im-putato ha sparato contro un uomo disarmato.

ilVenetoAttualità 1 www.lapiazzaweb.it

“Non passi l’idea che rubare si può”

“I o non dico se ha fatto bene o no. Dico solo: cerchiamo

di non far passare l’idea che ru-bare si può tanto dovremmo es-ser protetti per legge. Allora fac-cio una battuta: si faranno anche un’assicurazione sul lavoro?”. Il vescovo di Chioggia Adriano Tes-sarollo non usa mezzi termini per difendere la sua scelta di schie-rarsi a favore di Franco Birolo, il tabaccaio di Correzzola condan-nato per avere ucciso un ladro.

Una posizione netta e inatte-sa la sua.

“Ho solo fatto una riflessio-ne. Certo, la legge deve far capire che la difesa deve essere mode-rata, ma mi sono messo anche nei panni di chi si trova in quella situazione e non ha tutta la fred-dezza richiesta dalla legge”.

Ma comunque Birolo ha tol-to la vita a una persona...

“Non dico che la reazione non sia stata sopra le righe o che ha fatto bene - e ne è convinto anche lui -, ma ha agito d’istinto, spinto dalla rabbia del momento

e dalla tensione”.Si può perdonare un omici-

dio se fatto in questo modo?“Io non penso che sia calco-

lato perciò dico: la difesa non è stata bella, ma nello stabilire le cause il giudice dovrebbe tenere conto del danno fatto e che lui è stato provocato. Perchè se il ladro fosse stato a casa sua non sareb-be successo niente. È come chi fa sport estremi: deve calcolare che si può anche rompere l’osso del collo...Altrimenti la gente si fa l’idea che può andare a rubare tanto non gli si può fare niente”.

Quindi sono “rischi del me-stiere”?

“Anche il giudice ha tenuto conto che non è un omicidio vo-lontario. Però poi, l’altro vitalizio mi sembra esagerato, perchè de-stabilizza la vita di una famiglia”.

Parla del risarcimento alla famiglia del ladro?

“Ma a Birolo i danni chi è che glieli risarcisce? Insomma, 325mila euro rovinano una fami-glia”.

E se quel ladro un giorno si fosse potuto redimere?

“Certo, la morte non dà altre chance. Ma probabilmente an-che chi ha sparato in situazioni diverse non lo avrebbe fatto. Con i ‘se’ non so cosa fare. Ma c’è l’i-dea che si senta più protetto per

legge chi aggredisce che non chi è aggredito”.

Quindi lei sarebbe d’accordo con la revisione della legge sulla legittima difesa?

“Certo quello sarebbe ora”.

Giorgia Gay

Il vescovo Tessarollo e la tabaccheria di Franco Birolo

Intervista al vescovo di Chioggia che difende il tabaccaio che ha ucciso: “Se il ladro fosse stato a casa sua non sarebbe successo niente. È come chi fa sport estremi: deve calcolare che si può anche rompere l’osso del collo”

Attualità 21 www.lapiazzaweb.it

Page 24: Piovese febb2016 n18

DIAMO VOCEA CHI NON CE L’HA.

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IL DIRITTO DI CAMBIARE

Originario della Calabria da oltre 20 anni a Codevigo ha conosciuto la fama partecipando alla nota trasmissione.

C armine Giovinazzo, la sua vita è decisamente cambiata dopo la

sua partecipazione, lo scorso anno, a MasterChef. Un’esperienza che oltre a regalargli un non indiff erente spazio di celebrità gli ha concesso la possibilità di realizzare il proprio sogno, quello di aprire un ristorante tutto suo.

Ha ormai deciso di parcheggiare defi nitivamente il camion, lasciando così il lavoro di camionista, per dedi-carsi - dopo la partecipazione alla nota trasmissione di Sky in onda nel gennaio 2015 - anima e corpo alla cucina e ai fornelli, la passione di sempre.

Trentadue anni, originario di Gioia Tauro, e da quasi un ventennio a Cam-broso, frazione di Codevigo nel Piove-se, Giovinazzo dall’inizio di quest’anno ha aperto il suo ristorante. Lo ha fatto con l’amico e socio Stefano Favaro; in-sieme hanno dato vita Al Doc Taverna Gourmet, nel cuore di Piove di Sacco, in via Roma.

Locale elegante, ma non troppo, aperto veramente a tutti. Nel retro del menù la descrizione del ristorante, così come si propongono loro.

La Taverna Gourmet - si legge - na-sce dalla voglia di unire l’aperitivo di Cipo alla cucina di Carmine, il tutto con un occhio di riguardo alla tradizio-ne ma anche con la voglia di proporre qualcosa di nuovo e di qualità, per dare a tutti l’opportunità di mangiare pro-dotti di prima scelta, proposti in modi

Carmine Giovinazzo,da MasterChef in poi

Poi ho avuto un piccolo stacco, soprat-tutto dopo avere scelto di lavorare in-vece che frequentare l’istituto alber-ghiero. La passione è ritornata dopo la breve esperienza di cucina durante il servizio militare e con l’inizio della convivenza: fi nalmente avevo una cu-cina tutta per me nella quale ho potuto dare sfogo a tutta la mia voglia di spe-rimentare.

Carmine che hai da dire, hai realizzato il tuo sogno?

Sinceramente credo proprio di sì. È stata dura, ho lavorato tanto per otte-nere questo risultato. E adesso che mi occupo del locale a 360 gradi ancora di più… Ma era quello che volevo! È con-tinuo a farlo sempre con il sorriso. La gente è contenta, ci ringraziano sempre e tornano. E per questo consenso che ot-teniamo con i clienti vorrei ringraziare tutto lo staff che, anche se giovane, ci mette la passione!

diversi e a noi stimoli sempre nuovi.L’eliminazione dal programma - rac-

conta Carmine - mi ha dato consapevo-lezza delle mie qualità e mi ha spinto a dimostrare che i giudici della trasmis-sione si erano sbagliati. Mi sono messo così a studiare con impegno e alla fi ne mi sono anche diplomato all’Accademia Italiana Chef di Empoli.

Pensare che tutto è nato un po’ per gioco, con la candidatura al programma presentata sulla spinta degli amici che frequentavano con una certa soddisfa-zione la cucina di casa sua, dove insie-me alla moglie Stefania e ai due fi gli Nicole e Samuel - a cui è legatissimo - ha sempre organizzato cene e pranzi.

Com’è nata una passione cosi viscerale per la cucina?

Fin da piccolo - continua - ho sem-pre fatto un gran casino in cucina, mi-schiando tutto quello c’era in dispensa.

E, quindi, raggiunto il sogno ci si fer-ma?

Assolutamente no. Ho continuato gli studi con l’Accademia Italiana Chef e sto per dare l’esame da Executive Chef e in più sto facendo l’affi ancamento per diventare Tutor all’Accademia.

Si va avanti con nuovi progetti an-che per la Taverna.

Aprirò - infatti - anche quest’anno tutte le serate di Miss Venice Beach con uno showcooking. Sempre con i miei sponsor - Coraya, Laberye, Leff e, Fa-miglia Rocco - che ringrazio insieme a tutte le persone che ci seguono e ci ven-gono a trovare!

Giovinazzo ora ha anche un proprio canale su Youtube, dove propone ricet-te che mescolano le sue anime, quella calabrese e quella veneta.

Che dire? In bocca al lupo a Carmi-ne e Stefano per la loro avventura…

E l’appuntamento è per l’anno prossimo, quando ci saranno da raccon-tare ancora nuovi successi e rinnovati progetti…

Società 1 www.lapiazzaweb.it

Donne al vertice Mariacristina Gribaudi

“Arrendersi mai, il talento emerge”A mministratore unico di

un’azienda leader del set-tore della produzione di chiavi come la Keyline spa di Treviso, mamma di sei figli e ora anche presidente della Fondazione mu-sei civici di Venezia. Mariacristi-na Gribaudi non ha certo paura delle sfide.

Capo di un’azienda e ora an-che al vertice della più impor-tante istituzione culturale vene-ziana...

“Quando sono arrivata ho trovato delle vere eccellenze e il mio compito sarà di valorizzare i talenti esistenti, ma anche di portare al suo interno uomini, donne e giovani di talento che facciano la differenza. Inoltre, gli undici musei della Fondazio-ne rappresentano un patrimonio inestimabile, meritano molta più

visibilità, meritano ognuno di vi-vere di luce propria e diventare degli spazi in cui i giovani possa-no trovare un’ambientazione che li faccia ritornare”.

Qual è stato il suo percorso per arrivare a un ruolo così im-portante?

“Io sono piemontese, nasco da una famiglia di imprenditori che ha cominciato a fare busi-ness nel 1920 a Torino. Mia non-na lavorava, mia mamma era una donna manager. Insieme a que-ste figure femminili di riferimen-to ho metabolizzato il modello di fare business del Nord-ovest, caratterizzato dall’esperienza di Adriano Olivetti. Quello che io ho portato all’interno dell’azienda è un modello di business mixato dalle mie origini”.

La sua è una bella esperien-

za di donna al vertice. È davvero così difficile per una donna rico-prire ruoli di rilievo?

“È tutto difficile, a me nessu-no ha regalato niente, la strada è stata tutta in salita. Per esempio, quando nel 2002 sono entrata nel business di famiglia di mio mari-to, Massimo Bianchi, gestito da soli uomini per sette generazio-ni, è stata una grandissima sfida, dovevo superare tutti i pregiudi-zi legati al mio ruolo. Credo che

non sia facile arrivare ai vertici seguendo i valori della merito-crazia, ma certamente si stanno aprendo delle opportunità per le donne di talento”.

Come riesce a coniugare la famiglia e la vita privata con la carriera?

“Dico sempre di essere una maratoneta: sono sopravvissuta a tutto correndo. Sei figli sono tantissimi, ma sono cresciuti con una capacità di autonomia quasi immediata. Per molte estati li ho portati in fabbrica per conoscere il mio mondo, lì hanno fatto dei piccoli lavoretti e poi, autonoma-mente, hanno sviluppato le loro capacità, anche all’estero. Inol-tre, sin da quando erano piccoli ho sempre avuto la casa piena dei loro amici: sono sempre stata circondata dai giovani e questo costante contatto è servito mol-tissimo, anche nel mio lavoro”.

Consigli da dare a una donna che vuole fare carriera?

“Non arrendersi mai, essere resiliente, sorridere sempre, ve-dere il bicchiere mezzo pieno. Prima o poi le persone di talento emergono”.

Giorgia Gay

Fa dialogare industria, cultura, giovani

“D ietro ogni orga-nizzazione c’è un

aspetto fondamentale da te-nere in conto: le emozioni delle persone”. Mariacristi-na Gribaudi, imprenditrice e donna di successo, si basa su poche, semplici regole nel suo lavoro in azienda come anche alla guida dell Fonda-zione Musei civici veneziani: lavoro di squadra, valorizzazione dei talenti, contaminazione tra le varie realtà produttive, spazio alle donne e ai giovani.

“Le aziende dovrebbero cominciare a valorizzare il merito e soprattutto il capitale umano - spiega -: fare arrivare un la-voratore contento o scontento incide sulla qualità del lavoro. Più sereni arrivano, meno problemi abbiamo, più la qualità del lavoro eccelle”.

All’esperienza nell’industria delle chiavi e nella Fondazione Musei Civici, si è aggiunta di recente anche la nomina a consi-gliere indipendente nel consiglio di amministrazione dell’incu-batore veneto di start up H-Farm.

Industria, cultura, nuova imprenditoria: tre ambiti che, per Gribaudi, si incontrano, si specchiano imparando l’uno dall’al-tro. “Possiamo pensare a fare fabbrica senza relazionarci con la cultura che abbiamo in Italia e con i giovani? Dobbiamo im-parare a pensare a certi spazi come a dei luoghi aperti, in cui i giovani possono venire a studiare e a relazionarsi. Il patrimonio che ha Venezia è un contenitore dalle enormi potenzialità, non resta che investire”.

“Come riesco a gestire figli e carriera? Sono una maratoneta, sopravvissuta a tutto correndo. Al mio arrivo in azienda ho dovuto superare pregiudizi”

Mariacristina Gribaudi è la presidente della Fondazione Musei civici veneziani.

Società 1 www.lapiazzaweb.it

Donne al vertice Mariacristina Gribaudi

“Arrendersi mai, il talento emerge”A mministratore unico di

un’azienda leader del set-tore della produzione di chiavi come la Keyline spa di Treviso, mamma di sei figli e ora anche presidente della Fondazione mu-sei civici di Venezia. Mariacristi-na Gribaudi non ha certo paura delle sfide.

Capo di un’azienda e ora an-che al vertice della più impor-tante istituzione culturale vene-ziana...

“Quando sono arrivata ho trovato delle vere eccellenze e il mio compito sarà di valorizzare i talenti esistenti, ma anche di portare al suo interno uomini, donne e giovani di talento che facciano la differenza. Inoltre, gli undici musei della Fondazio-ne rappresentano un patrimonio inestimabile, meritano molta più

visibilità, meritano ognuno di vi-vere di luce propria e diventare degli spazi in cui i giovani possa-no trovare un’ambientazione che li faccia ritornare”.

Qual è stato il suo percorso per arrivare a un ruolo così im-portante?

“Io sono piemontese, nasco da una famiglia di imprenditori che ha cominciato a fare busi-ness nel 1920 a Torino. Mia non-na lavorava, mia mamma era una donna manager. Insieme a que-ste figure femminili di riferimen-to ho metabolizzato il modello di fare business del Nord-ovest, caratterizzato dall’esperienza di Adriano Olivetti. Quello che io ho portato all’interno dell’azienda è un modello di business mixato dalle mie origini”.

La sua è una bella esperien-

za di donna al vertice. È davvero così difficile per una donna rico-prire ruoli di rilievo?

“È tutto difficile, a me nessu-no ha regalato niente, la strada è stata tutta in salita. Per esempio, quando nel 2002 sono entrata nel business di famiglia di mio mari-to, Massimo Bianchi, gestito da soli uomini per sette generazio-ni, è stata una grandissima sfida, dovevo superare tutti i pregiudi-zi legati al mio ruolo. Credo che

non sia facile arrivare ai vertici seguendo i valori della merito-crazia, ma certamente si stanno aprendo delle opportunità per le donne di talento”.

Come riesce a coniugare la famiglia e la vita privata con la carriera?

“Dico sempre di essere una maratoneta: sono sopravvissuta a tutto correndo. Sei figli sono tantissimi, ma sono cresciuti con una capacità di autonomia quasi immediata. Per molte estati li ho portati in fabbrica per conoscere il mio mondo, lì hanno fatto dei piccoli lavoretti e poi, autonoma-mente, hanno sviluppato le loro capacità, anche all’estero. Inol-tre, sin da quando erano piccoli ho sempre avuto la casa piena dei loro amici: sono sempre stata circondata dai giovani e questo costante contatto è servito mol-tissimo, anche nel mio lavoro”.

Consigli da dare a una donna che vuole fare carriera?

“Non arrendersi mai, essere resiliente, sorridere sempre, ve-dere il bicchiere mezzo pieno. Prima o poi le persone di talento emergono”.

Giorgia Gay

Fa dialogare industria, cultura, giovani

“D ietro ogni orga-nizzazione c’è un

aspetto fondamentale da te-nere in conto: le emozioni delle persone”. Mariacristi-na Gribaudi, imprenditrice e donna di successo, si basa su poche, semplici regole nel suo lavoro in azienda come anche alla guida dell Fonda-zione Musei civici veneziani: lavoro di squadra, valorizzazione dei talenti, contaminazione tra le varie realtà produttive, spazio alle donne e ai giovani.

“Le aziende dovrebbero cominciare a valorizzare il merito e soprattutto il capitale umano - spiega -: fare arrivare un la-voratore contento o scontento incide sulla qualità del lavoro. Più sereni arrivano, meno problemi abbiamo, più la qualità del lavoro eccelle”.

All’esperienza nell’industria delle chiavi e nella Fondazione Musei Civici, si è aggiunta di recente anche la nomina a consi-gliere indipendente nel consiglio di amministrazione dell’incu-batore veneto di start up H-Farm.

Industria, cultura, nuova imprenditoria: tre ambiti che, per Gribaudi, si incontrano, si specchiano imparando l’uno dall’al-tro. “Possiamo pensare a fare fabbrica senza relazionarci con la cultura che abbiamo in Italia e con i giovani? Dobbiamo im-parare a pensare a certi spazi come a dei luoghi aperti, in cui i giovani possono venire a studiare e a relazionarsi. Il patrimonio che ha Venezia è un contenitore dalle enormi potenzialità, non resta che investire”.

“Come riesco a gestire figli e carriera? Sono una maratoneta, sopravvissuta a tutto correndo. Al mio arrivo in azienda ho dovuto superare pregiudizi”

Mariacristina Gribaudi è la presidente della Fondazione Musei civici veneziani.

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Originario della Calabria da oltre 20 anni a Codevigo ha conosciuto la fama partecipando alla nota trasmissione.

C armine Giovinazzo, la sua vita è decisamente cambiata dopo la

sua partecipazione, lo scorso anno, a MasterChef. Un’esperienza che oltre a regalargli un non indiff erente spazio di celebrità gli ha concesso la possibilità di realizzare il proprio sogno, quello di aprire un ristorante tutto suo.

Ha ormai deciso di parcheggiare defi nitivamente il camion, lasciando così il lavoro di camionista, per dedi-carsi - dopo la partecipazione alla nota trasmissione di Sky in onda nel gennaio 2015 - anima e corpo alla cucina e ai fornelli, la passione di sempre.

Trentadue anni, originario di Gioia Tauro, e da quasi un ventennio a Cam-broso, frazione di Codevigo nel Piove-se, Giovinazzo dall’inizio di quest’anno ha aperto il suo ristorante. Lo ha fatto con l’amico e socio Stefano Favaro; in-sieme hanno dato vita Al Doc Taverna Gourmet, nel cuore di Piove di Sacco, in via Roma.

Locale elegante, ma non troppo, aperto veramente a tutti. Nel retro del menù la descrizione del ristorante, così come si propongono loro.

La Taverna Gourmet - si legge - na-sce dalla voglia di unire l’aperitivo di Cipo alla cucina di Carmine, il tutto con un occhio di riguardo alla tradizio-ne ma anche con la voglia di proporre qualcosa di nuovo e di qualità, per dare a tutti l’opportunità di mangiare pro-dotti di prima scelta, proposti in modi

Carmine Giovinazzo,da MasterChef in poi

Poi ho avuto un piccolo stacco, soprat-tutto dopo avere scelto di lavorare in-vece che frequentare l’istituto alber-ghiero. La passione è ritornata dopo la breve esperienza di cucina durante il servizio militare e con l’inizio della convivenza: fi nalmente avevo una cu-cina tutta per me nella quale ho potuto dare sfogo a tutta la mia voglia di spe-rimentare.

Carmine che hai da dire, hai realizzato il tuo sogno?

Sinceramente credo proprio di sì. È stata dura, ho lavorato tanto per otte-nere questo risultato. E adesso che mi occupo del locale a 360 gradi ancora di più… Ma era quello che volevo! È con-tinuo a farlo sempre con il sorriso. La gente è contenta, ci ringraziano sempre e tornano. E per questo consenso che ot-teniamo con i clienti vorrei ringraziare tutto lo staff che, anche se giovane, ci mette la passione!

diversi e a noi stimoli sempre nuovi.L’eliminazione dal programma - rac-

conta Carmine - mi ha dato consapevo-lezza delle mie qualità e mi ha spinto a dimostrare che i giudici della trasmis-sione si erano sbagliati. Mi sono messo così a studiare con impegno e alla fi ne mi sono anche diplomato all’Accademia Italiana Chef di Empoli.

Pensare che tutto è nato un po’ per gioco, con la candidatura al programma presentata sulla spinta degli amici che frequentavano con una certa soddisfa-zione la cucina di casa sua, dove insie-me alla moglie Stefania e ai due fi gli Nicole e Samuel - a cui è legatissimo - ha sempre organizzato cene e pranzi.

Com’è nata una passione cosi viscerale per la cucina?

Fin da piccolo - continua - ho sem-pre fatto un gran casino in cucina, mi-schiando tutto quello c’era in dispensa.

E, quindi, raggiunto il sogno ci si fer-ma?

Assolutamente no. Ho continuato gli studi con l’Accademia Italiana Chef e sto per dare l’esame da Executive Chef e in più sto facendo l’affi ancamento per diventare Tutor all’Accademia.

Si va avanti con nuovi progetti an-che per la Taverna.

Aprirò - infatti - anche quest’anno tutte le serate di Miss Venice Beach con uno showcooking. Sempre con i miei sponsor - Coraya, Laberye, Leff e, Fa-miglia Rocco - che ringrazio insieme a tutte le persone che ci seguono e ci ven-gono a trovare!

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Che dire? In bocca al lupo a Carmi-ne e Stefano per la loro avventura…

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Informazione pubblicitaria

Page 26: Piovese febb2016 n18

La Prenotazione avviene presso il RistoranteInfo: 041 932127 - 335 5294045Statale 11 Riviera del Brenta Malcontenta (Ve) - Via Padana, 198

www.ristoranteallafornace.com - [email protected] - seguici su

Menù di Pasqua

Aperitivo della Casa con salatiniAntipasti

Schiette con polentinaAntipasto Fornace:

Gamberetti, Polipi con sedano, insalata di mare,latticini di Seppia, Gamberoni, 1/2 Astice al proseccoPrimi

Linguine al Salmone affumicatoFarfalle con Scampi e funghi

SecondiGrigliata mista di pesce (Orata, coda di Rospo, Scampo)Vassoi di frittura mista con polentina,

Insalatine di stagioneDolci

Tartufo gelato con liquoreColomba Pasquale e vino moscato

SgroppinoCaffè e Grappa della casa

Vino e Acqua Minerale compresi

€ 45,00 a persona

Locale tipico e caratteristico della Riviera del Brenta.Ampia sala per banchetti.

Specialità Pesce con tutte le ricettedella Tradizione Veneta.

RistoranteAlla FornaceRistoranteBuona Pasqua

Tartufo gelato con liquoreColomba Pasquale e vino moscato

Caffè e Grappa della casaVino e Acqua Minerale compresi

Economia 24 www.lapiazzaweb.itEconomia 1 www.lapiazzaweb.it

Luigi Sposato

“Flessibilità del lavoro, opportunità di crescita”

U na realtà all’avanguardia a li-vello italiano nel campo delle

agenzie del lavoro. E’ Eurointerim Spa, agenzia per il lavoro, nata nel 1998. Una delle prime agenzie per il lavoro a capitale interamente ita-liano. Il successo di questa realtà lo illustrano chiaramente i numeri. Il 2015 si è chiuso per Eurointerim con un fatturato di 68 milioni di euro, con un totale di più di 3 mi-lioni e 600mila ore lavorate, cioè 472mila giorni lavorati e un totale di 10.140 lavoratori. Sono stati ero-gati 139 progetti formativi:18 corsi base, 34 corsi professionali e 87 cor-si on the job, per un totale di 8400 ore formative e 929 lavoratori for-mati, un aumento del 24% rispetto al 2014. Ha la sua sede principale a Padova in viale delle Industrie. A raccontarcelo è direttamente il suo presidente Luigi Sposato. “L’oppor-

tunità di lavorare in questo campo - spiega Sposato- è arrivata con il 1996 cioè con la nuova normativa sul lavoro somministrato. L’Italia e la Grecia erano le ultime in Eu-ropa che non l’avevano introdotto. Due anni dopo, nel 1998 sono par-tito. Eurointerim, è l’unica agenzia che sintetizza una profonda cono-scenza della complessa normativa giuslavoristica italiana con la possi-bilità di dare flessibilità a un merca-to sostanzialmente rigido.

L’attività si sviluppata in un cre-scendo, fino al 2009, quando cioè la crisi ha picchiato durissimo anche sulla nostra attività. La crisi fat-to comunque utile pulizia di rami secchi. Quello che abbiamo impa-rato è che bisogna diversificare le attività per reggere l’urto di perio-di economici così negativi. Nono-stante ciò, fra i nostri dipendenti

Il presidente di Eurointerim spa Luigi Sposato snocciola le cifre di un

successo: fatturato di 68 milioni di euro, più di 3 milioni e 600mila ore

lavorate, e un totale di 10.140 lavoratori diretti, non abbiamo lasciato a casa nessuno”. Eurointerim ha 48 filiali in tutto il territorio naziona-le prevalentemente al centronord e cioè oltre che in Veneto anche in Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Friuli-Venezia Giulia.

Ha 200 dipendenti propri e 200 “corner” all’interno di studi di con-sulenza del lavoro. A rivolgersi per trovare lavoro a Eurointerim, sono persone di tutte le età sia italiani che immigrati. Gli immigrati sono il 30 % del totale. Opera a fianco delle Istituzioni pubbliche per pro-muovere occupazione e reimpie-go. Il mondo della consulenza del lavoro si completa con quello dei servizi per le risorse umane e di intervento organizzativo, modalità di assunzione, ricerca e valutazio-ne del candidato e integrazione

con l’azienda. “Il nostro scopo- conclude Spo-

sato - è unire candidati con azien-de. I servizi per le aziende sono: somministrazione, ricerca e sele-zione, formazione, outplacement, outsourcing. Eurointerim è l’unica agenzia per il lavoro inserita nell’e-lenco delle imprese con rating di legalità”. Saranno organizzati incontri di formazione e orien-tamento gestiti dal Presidente di Eurointerim. Gli argomenti?: tro-vare o cambiare lavoro, motivarsi e motivare, gestire i collaboratori, comunicare con efficacia, come raggiungere i propri risultati per-sonali e professionali. Fra le atti-vità innovative di Eurointerim c’è l’avvio di una agenzia di rating in supporto alle imprese e all’azione delle banche.

Mattia Rossin

Sposato: “Quello che abbiamo imparato in questi anni di crisi è che bisogna diversificare le attività per reggere l’urto dei periodi economici negativi”

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La Prenotazione avviene presso il RistoranteInfo: 041 932127 - 335 5294045Statale 11 Riviera del Brenta Malcontenta (Ve) - Via Padana, 198

www.ristoranteallafornace.com - [email protected] - seguici su

Menù di Pasqua

Aperitivo della Casa con salatiniAntipasti

Schiette con polentinaAntipasto Fornace:

Gamberetti, Polipi con sedano, insalata di mare,latticini di Seppia, Gamberoni, 1/2 Astice al proseccoPrimi

Linguine al Salmone affumicatoFarfalle con Scampi e funghi

SecondiGrigliata mista di pesce (Orata, coda di Rospo, Scampo)Vassoi di frittura mista con polentina,

Insalatine di stagioneDolci

Tartufo gelato con liquoreColomba Pasquale e vino moscato

SgroppinoCaffè e Grappa della casa

Vino e Acqua Minerale compresi

€ 45,00 a persona

Locale tipico e caratteristico della Riviera del Brenta.Ampia sala per banchetti.

Specialità Pesce con tutte le ricettedella Tradizione Veneta.

RistoranteAlla FornaceRistoranteBuona Pasqua

Tartufo gelato con liquoreColomba Pasquale e vino moscato

Caffè e Grappa della casaVino e Acqua Minerale compresi

Politica 25 www.lapiazzaweb.it

Baretta: “La legge di stabilità darà nuovo impulso alla ripresa”

I l Parlamento ha approvato la Legge di stabilità, un docu-

mento che ha importanti ricadu-te non solo a livello nazionale ma anche sul territorio. Ne abbiamo parlato con il sottosegretario all’Economia e Finanze on. Pier Paolo Baretta.

Cosa cambia con la nuova Legge di Stabilità?

“Questa legge contiene prov-vedimenti per irrobustire i se-gnali di ripresa che si intravvede-vano, deboli ma concreti”.

Le novità più importanti?“La riduzione del peso fisca-

le, impedendo l’aumento di due punti dell’Iva. L’eliminazione dell’Imu sulla prima casa. Il rin-novo del bonus energetico. Sono stati confermati i vantaggi fisca-li per le aziende che assumono ed è stata prevista la riduzione

dell’Ires per il prossimo anno. Al-tra novità è l’abolizione del Patto di stabilità: adesso i comuni po-tranno investire le energie bloc-cate al loro interno in interventi sul territorio”.

Quali vantaggi per il Veneto?“Il Veneto ha dei vantaggi di-

retti da molte di queste scelte. È una delle più importanti realtà produttive del Paese, la sua in-dustria è molto esposta all’ex-port internazionale, per cui tut-to ciò che sostiene l’industria va direttamente a beneficio anche del Veneto. Altri interventi di riforma, come quelli su autori-tà portuali e infrastrutture, per esempio hanno avuto una buona ricaduta sul Veneto”.

Ci sono altri provvedimenti al vaglio del Governo?

“Molti provvedimenti sono

“Tre assi di sviluppo per il Veneto”

già in corso, tra questi cito il fi-nanziamento dell’alta velocità sulla tratta Verona-Padova e ver-so Trieste. Il finanziamento della Pedemontana, che è già stato fat-to, ma c’è anche l’accordo di pro-gramma per Porto Marghera, con un finanziamento di 150 milioni. Infine, il riconoscimento da parte dell’Unesco delle Dolomiti come patrimonio dell’umanità”.

Gaia Ferrarese

“Tra le novità la riduzione del peso fiscale, incentivi alle aziende che assumono, eliminazione dell’Imu prima casa”

P er il sottosegretario al’Econo-mia Pier Paolo Baretta sono

tre le linee da seguire per sostene-re la ripresa in Veneto. “Il primo è certamente lo sviluppo dell’in-dustria manifatturiera - spiega -, che da sempre è il perno della nostra economia”.

I l secondo è il binomio turi-smo e cultura: intesi come tutt’u-no: “Il Veneto ha un patrimonio clamorosamente elevato, elemen-to centrale di sviluppo del territo-rio - evidenzia -. Un patrimonio fatto sia di grandi città d’arte sia di piccoli centri urbani. Dobbia-mo gestirlo in modo organico, con una chiara visione. Non può essere lasciato ai singoli comuni”.

“Il terzo asse è la logistica. La posizione geografica del Veneto è privilegiata: dai porti del Nordest si accede al centro e all’Est Euro-pa, mercati straordinariamente importanti.

Per questo ci serve cinserve una logistica capace di ricevere e smistare”.

Il sottosegretario veneto all’Economia spiega le principali novità contenute nella legge approvata dal Parlamento

Politica 1 www.lapiazzaweb.it

Voci da palazzo

Economia 1 www.lapiazzaweb.it

Luigi Sposato

“Flessibilità del lavoro, opportunità di crescita”

U na realtà all’avanguardia a li-vello italiano nel campo delle

agenzie del lavoro. E’ Eurointerim Spa, agenzia per il lavoro, nata nel 1998. Una delle prime agenzie per il lavoro a capitale interamente ita-liano. Il successo di questa realtà lo illustrano chiaramente i numeri. Il 2015 si è chiuso per Eurointerim con un fatturato di 68 milioni di euro, con un totale di più di 3 mi-lioni e 600mila ore lavorate, cioè 472mila giorni lavorati e un totale di 10.140 lavoratori. Sono stati ero-gati 139 progetti formativi:18 corsi base, 34 corsi professionali e 87 cor-si on the job, per un totale di 8400 ore formative e 929 lavoratori for-mati, un aumento del 24% rispetto al 2014. Ha la sua sede principale a Padova in viale delle Industrie. A raccontarcelo è direttamente il suo presidente Luigi Sposato. “L’oppor-

tunità di lavorare in questo campo - spiega Sposato- è arrivata con il 1996 cioè con la nuova normativa sul lavoro somministrato. L’Italia e la Grecia erano le ultime in Eu-ropa che non l’avevano introdotto. Due anni dopo, nel 1998 sono par-tito. Eurointerim, è l’unica agenzia che sintetizza una profonda cono-scenza della complessa normativa giuslavoristica italiana con la possi-bilità di dare flessibilità a un merca-to sostanzialmente rigido.

L’attività si sviluppata in un cre-scendo, fino al 2009, quando cioè la crisi ha picchiato durissimo anche sulla nostra attività. La crisi fat-to comunque utile pulizia di rami secchi. Quello che abbiamo impa-rato è che bisogna diversificare le attività per reggere l’urto di perio-di economici così negativi. Nono-stante ciò, fra i nostri dipendenti

Il presidente di Eurointerim spa Luigi Sposato snocciola le cifre di un

successo: fatturato di 68 milioni di euro, più di 3 milioni e 600mila ore

lavorate, e un totale di 10.140 lavoratori diretti, non abbiamo lasciato a casa nessuno”. Eurointerim ha 48 filiali in tutto il territorio naziona-le prevalentemente al centronord e cioè oltre che in Veneto anche in Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Friuli-Venezia Giulia.

Ha 200 dipendenti propri e 200 “corner” all’interno di studi di con-sulenza del lavoro. A rivolgersi per trovare lavoro a Eurointerim, sono persone di tutte le età sia italiani che immigrati. Gli immigrati sono il 30 % del totale. Opera a fianco delle Istituzioni pubbliche per pro-muovere occupazione e reimpie-go. Il mondo della consulenza del lavoro si completa con quello dei servizi per le risorse umane e di intervento organizzativo, modalità di assunzione, ricerca e valutazio-ne del candidato e integrazione

con l’azienda. “Il nostro scopo- conclude Spo-

sato - è unire candidati con azien-de. I servizi per le aziende sono: somministrazione, ricerca e sele-zione, formazione, outplacement, outsourcing. Eurointerim è l’unica agenzia per il lavoro inserita nell’e-lenco delle imprese con rating di legalità”. Saranno organizzati incontri di formazione e orien-tamento gestiti dal Presidente di Eurointerim. Gli argomenti?: tro-vare o cambiare lavoro, motivarsi e motivare, gestire i collaboratori, comunicare con efficacia, come raggiungere i propri risultati per-sonali e professionali. Fra le atti-vità innovative di Eurointerim c’è l’avvio di una agenzia di rating in supporto alle imprese e all’azione delle banche.

Mattia Rossin

Sposato: “Quello che abbiamo imparato in questi anni di crisi è che bisogna diversificare le attività per reggere l’urto dei periodi economici negativi”

Page 28: Piovese febb2016 n18

Politica 26 www.lapiazzaweb.itPolitica 1 www.lapiazzaweb.it

Voci da palazzo piedino

O ra l’attenzione si sposta sui tempi e sui det-tagli della progettazione del nuovo ospe-

dale di Padova. Intanto dal centrodestra arriva il plauso alla scelta di Padova Est. “L’eccellenza sanitaria patavina - afferma Roberto Marcato, assessore regionale all’economia - meritava di potersi esprimere al meglio in una struttura ade-guata, che ora nascerà secondo tutti i crismi e con le preziose indicazioni tecniche dell’Università e dello Iov, elementi importanti per dare contenu-to scientifico ai massimi livelli”. Il centrosinistra conferma invece i dubbi di quello che giudica un percorso ad ostacoli. “La prima delle perplessi-tà - affermano i consiglieri Claudio Sinigaglia e

Piero Ruzzante - è quella sulla destinazione ur-banistica e la conformità della stessa per attivare la struttura sanitaria. Meritano un approfondi-mento le questioni dell’accessibilità, anche via-bilistica, e delle possibilità di implementazione dell’area”. Teme un nuovo “mostro magia soldi” il capogruppo del Movimento 5 Stelle Jacopo Ber-ti: “Ancora una volta stanno parlando del con-tenitore, ma sui contenuti non ho ancora sentito una parola dalla politica regionale per non par-lare del fatto che diventa indispensabile ribadire un secco no all’ipotesi del project financing, come andiamo dicendo da sempre, per questo proget-to”.

Accordo in Regione L’area da mezzo milione di mq è già nella disponibilità del Comune

Via libera al nuovo ospedale di Padova Sarà costruito a Padova Est - San Lazzaro D opo anni di polemiche e

colpi di scena la politica tro-va l’accordo sul futuro del nuovo ospedale di Padova. Si farà a Pado-va Est - San Lazzaro, in un’area di 521 mila metri quadrati a disposi-zione del Comune di Padova. Tra-montata dunque l’idea di Padova Ovest, dopo un ridda di reazioni, messa da parte anche l’ipotesi dell’aeroporto insieme all’even-tualità di una ricostruzione del vecchio ospedale, la collocazione del nuovo policlinico passa il va-glio del tavolo regionale. Il comi-tato di coordinamento presieduto dal governatore Zaia e composto da tutti i soggetti interessati (Uls, Azienda Ospedaliera, Università, Comune, Provincia) ha dato il via libera alla soluzione di San Lazza-ro dopo l’ultimo confronto tra le diverse opzioni proposto dal nel direttore dell’azienda ospedalie-ra Luciano Flor. Ora viene il bel-lo perché, a parte la disponibilità

dell’area, che il Comune di Padova mette a disposizione in “diritto di superficie” per almeno 99 anni, il progetto del nuovo ospedale è tutto da costruire e ha l’ambi-zione di consegnare finalmente alla città una moderna “cittadella della salute” all’altezza della fama e dell’alta specializzazione della sanità padovana. Serviranno tanti soldi, oltre 600 milioni di euro, e una sinergia tra pubblico e privato visto che anche in questo caso si ricorrerà alla formula del “project

Le reazioni: il centrodestra esulta, perplessità dal centrosinistra mentre il Movimento 5 Stelle teme un nuovo “mostro mangia soldi”

Ora viene il bello con la progettazione

di un’opera attesa da almeno vent’anni.

Servirà una forte collaborazione tra pubblico e privato

financing”. Intanto la Regione ha confermato lo stanziamento di 50 milioni l’anno per il prossimo triennio ma questo è solo il pri-mo passo. Per quanto riguarda l’ormai accantonato progetto di Padova Ovest è lo stesso Zaia ad indicare la strada da seguire: “ Il fatto sarà formalizzato con una nuova delibera regionale che riba-dirà la non pubblica utilità dell’a-rea di Padova Ovest già dichiarata il 14 ottobre 2014. Abbiamo inol-tre costituito un tavolo tecnico composto dai legali dei diversi protagonisti del Tavolo che dovrà darci la corretta linea giuridica ri-spetto ai rapporti con i privati che furono interessati a Padova Ovest. Nel frattempo si può cominciare a scrivere anche il nuovo Accordo di Programma – conclude Zaia – che darà al Veneto un Policlinico Universitario di livello internazio-nale”. Anche il sindaco di Padova Massimo Bitonci parla di una de-cisione storica e sottolinea il ruolo del Comune nel mettere a dispo-sizione il terreno: “Le valutazioni dei tecnici sono state assunte e condivise da tutte le parti: l’area di Padova Est non evidenzia criticità ed è immediatamente disponibi-le. Ora andiamo avanti, insieme. I veneti e, soprattutto, i padova-ni, hanno atteso per troppi anni un’opera che ora possiamo final-mente realizzare”. Più critico in-vece il presidente della Provincia Enoch Soranzo, che si è astenuto: “Invierò a Zaia le controdeduzio-ni su alcuni errori e discrepanze ma a questo punto auspico che, definita una volta per tutte l’area, s’inizino quanto prima i lavori di costruzione, e che davvero Padova possa avere in tempi rapidissimi una struttura attesa da vent’anni”.

Nicola Stievano

>[email protected]<

Page 29: Piovese febb2016 n18

Autori veneti, Lucia Zaramella Brigantessa della Brenta

Lucia è la Brenta. Conoscerla significa conoscere, in-sieme con lei e grazie a lei, un fiume e, ancora, le battaglie di una donna a difesa dell’acqua, dell’ambiente, di una terra, la sua come quella dei Balcani martoriati dalla parte, sempre e prima di tutto, dei diritti. E, dopo che la si è conosciuta, risulta impossibile chiudere gli occhi e far finta di nulla. Il libro è un viaggio attraverso le battaglie civili e sociali di Lucia Zanarella, la “Brigantessa della Brenta”. Battaglie che rappresentano con intelligenza, forza e coraggio, alcune delle grandi utopie novecen-tesche: il desiderio di costruire una società di individui responsabili, liberi da restrizioni di ogni potere politico, ideologico e culturale. Valori che contengono un’ispira-zione più che mai attuale: il rispetto per la vita, che si concretizza nell’utilizzo consa-pevole della terra, nell’organizzazione partecipata delle comunità, nella democrazia, nel dialogo con la politica e nell’importanza di educare i giovani. Scrive Paolo Rumiz nella prefazione: Brigantessa della Brenta “non è una banale autobiografia, la cro-naca delle lotte vinte e perdute da un singolo individuo, ma un brandello di storia patria, il ritratto di un popolo, la testimonianza di quanto è difficile far crescere gli italiani, trasformarli da sudditi opportunisti in cittadini consci di doveri e diritti”. Il libro raccoglie lettere, articoli di giornale, relazioni dai social forum e dai frequen-ti viaggi compiuti da Lucia nei Balcani feriti da conflitti etnici, sinossi di semina-ri, riflessioni di intellettuali di prestigio. Non mancano i pensieri personali sui tanti progetti realizzati in nome della pace. Il volume rappresenta, inoltre, un omaggio al pacifista altoatesino Alexander Langer (la cui lezione costituisce un punto di riferi-mento fondamentale nel pensiero di Lucia) e ai suoi maestri, Silvio Lanaro e Giovan-ni Parolin. Lucia spinge, attraverso queste pagine, a pensare con la propria testa e con il proprio cuore, a essere capace di “dire di no”, di non cedere, di non omologarsi, di dimostrarsi veramente responsabile della propria e dell’altrui esistenza e creare, così, una nuova frontiera di solidarietà e di impegno civile e politico.

Nicoletta Masetto

Cultura veneta 1 www.lapiazzaweb.it

L’opera prima di Guido Barbato

Vinca il migliore? Speriamo di no!

A fianco Guido Barbato e la copertina del libro

Una squadra di giovanissimi calciatori si sta allenando in un campo sportivo del padovano. Domenica giocheranno con-tro i primi in classifica. L’allenatore Silvano li incita a impe-gnarsi: Ciò, mona, tira in porta! Và vanti, torna indrìo Cos’era ‘sto tiro storto? Dai, mona! zogare ben, concentràti!”. Da dietro la recinzione due papà seguono l’allenamento e all’ennesimo “mona” decidono di affrontare Silvano alla fine della seduta. Con molta naturalezza il mister spiega che quella parola non è un offesa, ma un nomignolo che usava normalmente un gran-de allenatore del passato: Nereo Rocco.

Inizia da qui il racconto in flash back di “Vinca il migliore? Speriamo di no!” di Guido Barbato, Cleup (disegno in coperti-na di Francesco Frosi). Un’avventura calcistica padovana uni-ca, quella di paròn Rocco, durata oltre sette anni. Una storia senza precedenti e mai più ripetutasi a quei livelli: la provin-ciale, il Padova di paròn Rocco che batteva gli squadroni. Ne-reo Rocco è un personaggio dello sport carismatico, simpatico, astuto. Gli anni padovani di Nereo Rocco vengono raccontati ispirandosi a testimonianze, dati statistici e fatti narrati da esperti. Tutto in forma di romanzo in cui spicca la figura di un uomo dal carattere originale, dalle formidabili battute di spirito (come quella che dà il titolo al libro), dalla grande ca-pacità di motivare i suoi calciatori.

Autore di “Vinca il migliore? Speriamo di no!” Guido Bar-bato, padovano, al suo debutto come scrittore. Giornalista per Antenna 3 Nordest, ha una lunga esperienza come camera-man, mansione che spesso svolge ancora oggi. Coltiva la pas-sione per il canto nel coro gospel-pop “BluBordò” di Padova.

Nicoletta Masetto

Rovigo L’esposizione a palazzo Roverella e a palazzo Roncade

Al primo sguardo, mostra appassionanteL e collezioni d’arte della Fon-

dazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo vengono svela-te per la prima volta al pubblico a Rovigo grazie alla mostra ”Al pri-mo sguardo - opere inedite della collezione della Fondazione, in calendario dal 27 febbraio al 5 giugno. Oltre 200 opere che rappresentano il fiore all’oc-chiello della raccolta di pit-tura e scultura e che saranno esposte in un doppio allesti-mento, sia a pa-lazzo Roverella che a palazzo Roncale. La scelta della Fondazione è stata di privi-legiare l’ampio corpus di opere ri-guardanti i due recenti secoli, l’Ot-tocento e il Novecento, provenienti dalla Collezione Centanini. La mo-

stra è curata da Giandomenico Ro-manelli e Alessia Vedova ed è aper-ta tutti i giorni tranne il lunedì, con ingresso gratuito. “Quella che pre-sentiamo in mostra è solo una parte della nostra collezione- chiarisce il presidente della Fondazione, Anto-

nio Finotti- Com-plessivamente la Fondazione vanta un patrimonio di oltre 1000 opere di pittura insieme di-versi nuclei di scul-ture, incisioni, di-segni, manoscritti. Insomma un vero e proprio museo che incrementia-mo regolarmente e con oculate acqui-

sizioni”.A Palazzo Roncale ci attende

una raccolta di grande valore, con artisti del calibro di Pietro da Cor-tona, De Nittis, Milesi, Lega, Si-gnorini, Carrà, Guidi, De Chirico e

Chagall. A Palazzo Roverella vanno in scena la modernità e le avan-guardie, con il futurismo rivisitato di Tullio Crali, le ricerche cinetiche del Gruppo N e le tematiche pop di Pozzati, tra gli altri, fino alle più attuali sperimentazioni di Gioli. Si tratta di dipinti riuniti nella colle-zione di Pietro Centanini che l’ha voluta donare alla fondazione per-ché possa rimanere integra e go-duta dalla collettività; una raccol-ta unica nella sua specificità nata da un appassionato d’arte come pochi. Dopo la pausa estiva, e la conseguente chiusura per lavori,

dal 17 febbraio arriverà a Rovigo la grande e tanto attesa mostra dell’anno “Da Gauguin ai Nabis, da Thaiiti alle biennali”, che chiuderà il 14 gennaio 2017. Un percorso di colore e di emozioni, fitto di storie che sono diventate leggende. Un centinaio di opere divise in cinque sezioni. “Una mostra di emozioni- assicura il curatore Giandomenico Romanelli- con le storie di artisti in fuga da città, da legami da loro stessi, che trovano rifugio in riva al mare, quello potente della Manica, o quello dolce casalingo della lagu-na veneziana”. Nella nuova mostra

l’attenzione sarà focalizzata in par-ticolare sul mondo di Gauguin che alla fine degli anni Ottanta dell’Ot-tocento si trasferì nella costa breto-ne dando vita ad una sorta di eden primitivo e quasi incontaminato. Questo contesto attrasse molti arti-sti che si riunirono in vere e proprie piccole consorterie d’arte, vivendo in forma semi-comunitaria, con-dividendo i soggetti del proprio la-voro, focalizzato sulla ricerca di un linguaggio semplice e immediato. Fu così che nacque la scuola dei Nabis che influenzarono e conta-minarono l’Europa, Italia inclusa, come questa mostra ben sottolinea. Tra gli artisti esposti, Oscar Ghiglia, Felice Casorati, Gino Rossi, Mario Cavaglieri, autore internazionale di grande fascino. Tuttavia non man-cheranno le sorprese, dato che il curatore Romanelli è attualmente in trattativa con il Museo d’Orsay per altri importanti prestiti.

Melania Ruggini

Dal 27 febbraio

al 5 giugno 200 opere

tra ‘800 e ‘900

che rappresentano

un tesoro per la

Fondazione Cassa

di Risparmio

di Padova e Rovigo

Cultura 27 www.lapiazzaweb.it

Page 30: Piovese febb2016 n18

Gentile Direttore, da medico ospedaliero che quotidianamente opera in un reparto di chirurgia

generale, ho considerato con particolare attenzione la dichiarazione/denuncia dell’ Associazione dei chirurghi ospedalieri italiani “L’esigenza di risparmiare non può andare a discapito dei pazienti e della qualità della cura“.

L’associazione Acoi, sulla scia delle segnalazioni di migliaia di medici, accusa la corsa a ridurre i costi della sanità e denuncia che i bisturi utilizzati in sala operatoria sono di qualità sempre più scadente.

Scende in campo direttamente il Presidente Prof. Diego Piazza in rappresentanza dei chirurghi italiani, e su Repubblica leggiamo che “la continua ricerca del prezzo di mercato più basso, con criteri di valutazione spesso discutibili da parte delle commissioni regionali, ha determinato un livellamento verso il basso della qualità”.

“La mediocre qualità dei bisturi utilizzati oggi ha conseguenze sia estetiche, perché il taglio perde la famosa precisione chirurgica, sia infettive, perché, aumentando il trauma cutaneo per incidere una superficie, si aumenta il rischio di contaminazione batterica della ferita”.

“Quanto ai costi - prosegue il presidente dell’Acoi - possiamo affermare che si tratta di una scelta antieconomica, perché per uno stesso intervento può essere necessario utilizzare più bisturi, cosa che non si verificherebbe con un buon bisturi che, al contrario, potrebbe essere utilizzato più volte durante lo stesso intervento”. Pochi mesi fa vi era stata un’altra recente clamorosa denuncia riguardo la qualità pessima dei guanti che si bucavano durante gli interventi con frequenza anomala fatta dal Prof. Francesco Corcione, Presidente della Società Italiana di Chirurgia.

Sia Corcione, che Piazza sono stimati colleghi eletti dai chirughi italiani a rappresentare ai massimi livello istituzionali questa particolare categoria professionale.

I chirurghi: costo dei bisturi, non si può andare a ribasso

laPiazza Salute / Si Viaggiare 1 www.lapiazzaweb.it

SaluteInformazione a pagamento a cura degli esperti del settore www.lapiazzaweb.it/category/salute/Per partecipare alla rubrica chiamare il numero 049 8704884

L’allarme dei chirurghi:pericolosissimo operare con bisturi scadenti

dott. Giovanni Leoni

Continua alla pagina seguente

L’Editoriale

pag 1 e 2 editoriale per provincia venezia (o anche padova)

Page 31: Piovese febb2016 n18

laPiazza Salute / Si Viaggiare 29 www.lapiazzaweb.it

Salute

Gentile Direttore, da medico ospedaliero che quotidianamente opera in un reparto di chirurgia

generale, ho considerato con particolare attenzione la dichiarazione/denuncia dell’ Associazione dei chirurghi ospedalieri italiani “L’esigenza di risparmiare non può andare a discapito dei pazienti e della qualità della cura“.

L’associazione Acoi, sulla scia delle segnalazioni di migliaia di medici, accusa la corsa a ridurre i costi della sanità e denuncia che i bisturi utilizzati in sala operatoria sono di qualità sempre più scadente.

Scende in campo direttamente il Presidente Prof. Diego Piazza in rappresentanza dei chirurghi italiani, e su Repubblica leggiamo che “la continua ricerca del prezzo di mercato più basso, con criteri di valutazione spesso discutibili da parte delle commissioni regionali, ha determinato un livellamento verso il basso della qualità”.

“La mediocre qualità dei bisturi utilizzati oggi ha conseguenze sia estetiche, perché il taglio perde la famosa precisione chirurgica, sia infettive, perché, aumentando il trauma cutaneo per incidere una superficie, si aumenta il rischio di contaminazione batterica della ferita”.

“Quanto ai costi - prosegue il presidente dell’Acoi - possiamo affermare che si tratta di una scelta antieconomica, perché per uno stesso intervento può essere necessario utilizzare più bisturi, cosa che non si verificherebbe con un buon bisturi che, al contrario, potrebbe essere utilizzato più volte durante lo stesso intervento”. Pochi mesi fa vi era stata un’altra recente clamorosa denuncia riguardo la qualità pessima dei guanti che si bucavano durante gli interventi con frequenza anomala fatta dal Prof. Francesco Corcione, Presidente della Società Italiana di Chirurgia.

Sia Corcione, che Piazza sono stimati colleghi eletti dai chirughi italiani a rappresentare ai massimi livello istituzionali questa particolare categoria professionale.

I chirurghi: costo dei bisturi, non si può andare a ribasso

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L’allarme dei chirurghi:pericolosissimo operare con bisturi scadenti

dott. Giovanni Leoni

Continua alla pagina seguente

L’Editoriale

pag 1 e 2 editoriale per provincia venezia (o anche padova)

L’Ortodonzia intercettiva per i bambini

a pag 31 a pag 31

Infertilità di coppia, quali soluzioni?

Page 32: Piovese febb2016 n18

laPiazza Salute 30 www.lapiazzaweb.it

I chirurghi generali si occupano dei molteplici campi della chirurgia, sono presenti in tutti gli ospedali italiani e sono i medici che trovate ad operare con più frequenza di notte e festivi, dall’appendicite all’emorragia addominale di un grave trauma stradale, sono persone abituate a prendersi ogni giorno le loro responsabilità nelle condizioni più difficili. Fanno parte degli urgentisti per eccellenza come anestesisti e medici del pronto soccorso: gente che “ci mette la faccia“. E’ irrituale che questi professionisti, a nome di tutta la categoria dei chirurghi, facciano dichiarazioni così allarmanti sui media. Credo assolutamente plausibile quindi, che in entrambi i casi, il coinvolgimento del pubblico in questioni di forniture tecniche sia dovuta al fatto che, i miei colleghi provati altri modi di risoluzione dei problemi senza clamore, non siano stati ascoltati dai diretti interlocutori e si siano trovati costretti a rivolgersi ad altre strade. Sono convinto che se si è arrivati a questo punto, vuol dire che la preoccupazione è talmente forte da superare quella che è la normale riserva dei chirurghi riguardo alla propria attività professionale. Il bisturi, strumento base per eccellenza dell’attività chirurgica, diviene doppiamente simbolo per la causa dei ribassi, in quanto, dal punto di vista del costo non può essere paragonato ad altri strumenti più complessi. L’enunciato porta direttamente ad un altro aspetto, che concerne la possibilità del chirurgo di poter incidere sulla qualità degli strumenti che utilizza quotidianamente per curare le persone, e delle quali è l’unico responsabile finale davanti alla sua coscienza ed alla legge. Questo assunto all’utente comune potrebbe sembrare ovvio ma la realtà dei fatti è ben diversa: questi scritti lo esplicitano spero con chiarezza. Non si può mettere come primo criterio di scelta il costo, che va considerato solo a parità della qualità e facendo attenzione a non scendere sotto un certo standard. Quindi e’ necessario rivedere quali sono le caratteristiche intrinseche al bando per l’aggiudicazione di una commessa su una fornitura ospedaliera, vedere se le ditte che partecipano rispettano i requisiti, rivedere i criteri di attribuzione dei punteggi e le composizioni delle commissioni regionali e locali: se questi sono i risultati appare evidente che c’è qualcosa che non funziona. Mi sento in dovere di affermare che questo atteggiamento da parte dei professionisti che si sono esposti tramite i media, denota la necessità di far arrivare un messaggio a livello istituzionale, al fine che si rivedano quindi le commissioni ai vari livelli su criteri scientifici e di trasparenza, in cui la sana competizione fra ditte deve puntare al progresso ed alla qualità del prodotto, non al risparmio ad ogni costo sulla pelle dell’ignaro paziente e alla crisi di coscienza del professionista che rischia con le nuove normative sulla dipendenza il licenziamento per affermazioni pubbliche potenzialmente lesive per l’azienda in cui è stato assunto.

L’Editoriale

Segue dalla prima paginea dello Speciale Salute

I chirurghi: costo dei bisturi, non si può andare a ribasso

dott. Giovanni Leoni - Presidente OMCeO Provincia di Venezia

laPiazza Salute 2 www.lapiazzaweb.it

L’intervento

La scienza medica ha da tempo oltrepassato i confini delimitati dalle colonne di Ercole e non occorre

disturbare Kant per ricordare che non tutto ciò che è lecito è moralmente accettabile.

Il progredire scientifico ha favorito la nascita nel secolo scorso della nuova disciplina della bioetica. Sono stati istituiti da allora Comitati di bioetica a vari livelli, da quello nazionale a quelli regionali e locali, per cercare di dare risposte alle nuove situazioni in cui si sono venuti a trovare i medici, e non solo, di fronte a casi come ad esempio la procreazione medicalmente assistita, gli espianti e i trapianti di organo, l’eutanasia, l’accanimento terapeutico,l’utero in affitto, lo “staccare la spina” al paziente ormai ridotto in stato vegetativo ma vivo solo grazie alle moderne tecnologie, ma anche l’allocazione delle risorse economiche e la priorità delle cure.

In questi giorni in cui è in votazione nel Parlamento italiano la legge Cirinnà sulle unioni delle coppie omosessuali, sull’adozione di figli da parte delle stesse (argomento su cui i pediatri hanno lanciato un grido d’allarme per le possibili conseguenze psicologiche), sulla maternità surrogata, in America si sta discutendo su un caso che ha creato un forte impatto mediatico: può una donna che ha dato il suo utero “in affitto” rifiutarsi di abortire quando questo le sia richiesto dai genitori intenzionali?

Negli USA, in molti Stati è permesso che vengano stipulati regolari contratti in cui una donna si impegna a portare in grembo figli non suoi in cambio di denaro.

Melissa Cook,una 47enne californiana in attesa di 3 gemelli i cui gameti derivavano da un 50enne della Georgia mentre gli ovuli da una donatrice, ha respinto la richiesta di aborto da parte del padre intenzionale ed ha intentato causa contro l’uomo.

Dal momento che tutti e 3 gli embrioni impiantati nell’utero della sig.ra Cook avevano attecchito, il padre, che aveva preso in considerazione l’adozione di un solo bambino, con la preoccupazione di rischi associati ad un parto multiplo e la motivazione di ritenere crudele il separarli, aveva chiesto alla donna di abortire. Melissa,incinta alla 23.ma settimana,ritenendo le motivazioni della richiesta legate più a preoccupazioni economiche che non a motivi di salute, ha rifiutato di abortire: “Stanno andando bene tutti e tre - ha dichiarato al Washington Post - ho profonda empatia per gli uomini che vogliono figli, tuttavia ora penso che il concetto di base di questo tipo di accordi vada riesaminato e non considero più gli accordi di maternità surrogata favorevolmente come in passato.”

Si è quindi rivolta alla Suprema Corte di Los Angeles per violazione dei diritti di uguale protezione garantiti dalla Costituzione da parte della legge californiana su questa forma di fecondazione assistita. Per Jennifer Lahl, Presidente del Center for Bioethics and Culture Network, si tratta di un caso epocale: “Le donne in tutti gli USA sono state intimidite e sfruttate dall’industria per la maternità surrogata che va a caccia dei poveri per profitto. E ora quest’industria si è spinta troppo in là cercando di obbligare le donne ad abortire feti sani per un mero beneficio economico”. “Attraverso casi come questo gli americani inizieranno a capire perché il Canada e tantissimi Paesi Europei, Asiatici e Africani hanno vietato la maternità a pagamento. Trasforma le donne in allevatrici anonime e i bambini in prodotti da ordinare (ed eventualmente da eliminare se non corrispondenti alle aspettative (n.d.r.). Questo- conclude Lahl - deve finire!”

La Cook nella causa in corso rifiuta di abortire e sostiene di essere la madre legale dei 3 gemelli e cerca di ottenere i diritti parentali sul terzo bambino e la custodia per i primi due.

Un caso di riflessione anche per i nostri Parlamentari.

Maternità a pagamento, nuovi risvolti e un caso su cui riflettere

dott. Francesco Noce*

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

Siamo felici davvero se stiamo bene

Prevenire le malattie e curarsial meglio è una buona regola.

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CENTRO ODONTOIATRICOVitaldent Dott.ssa Angela Zadro, specialista in Ortognatodonzia- via Alberto Cavalletto 5 35122 Padova - Tel: 049 9868694www.vitaldent.com

Infertilità di coppia: quali soluzioni?Secondo la definizione dell’organizzazione

mondiale della sanità (OMS), l’infertilità è definita come l’incapacità di procreare dopo 12-24 mesi di rapporti non protetti. Si stima che l’infertilità colpisca circa il 15% delle coppie (circa 60000 nuove coppie ogni anno in Italia) assumendo la dimensione di problema sociale. Nei paesi industrializzati la prevalenza delle coppie infertili è passata dal 6-7% degli anni 60 al 15-20% attuale. Questo importante aumento della prevalenza è imputabile da un lato al maggior numero di coppie che oggi a differenza del passato, si rivolge al medico e dall’altro a fattori sociali e ambientali.

Tra questi si annoverano: • età della partner femminile: negli ultimi

decenni la ricerca della prima gravidanza avviene molto più tardi rispetto al passato (fertilità decresce notevolmente dopo i 40 anni);

• riduzione della frequenza di rapporti legata all’età più avanzata dei partner e alla vita frenetica dei nostri tempi;

• aumento della promiscuità sessuale con conseguente incremento dell’incidenza delle malattie sessualmente trasmesse le quali possono gravemente incidere sulla fertilità;

• abitudini di vita (stress, obesità, fumo di sigaretta, alcool, inquinanti ambientali) con ripercussioni sulle condizioni riproduttive dell’uomo e della donna.

Il tentativo di identificare le cause di infertilità di coppia inizia con un’accurata

Dott. Salvatore Gizzo - GinecologoRiceve: “Uni-x poliambulatorio” P.zza Dossetti 1 (via L. Da Vinci, angolo via Montagnon) – Piove di Sacco PD www.unixpoliambulatorio.it - tel. 0499708688Riceve: “Delta Medica” - Via Rialto 12, Monselice PD - Tel. 0429 783000 - Info.deltamedica@affi dea.itwww.deltamedica.affi dea.it

La personalizzazione del trattamento

e la presa in carico della coppia è

fondamentale per l’ottimizzazione

delle probabilità di gravidanza

anamnesi (storia dei pazienti) e con un’attenta valutazione clinica dei 2 partner supportata da indagini laboratoristiche e strumentali. Le cause che sono alla base di una difficoltà riproduttiva si suddividono in:

• fattori esclusivamente o prevalentemente femminili,

• fattori esclusivamente o prevalentemente maschili,

• fattori di coppia.Inoltre nel 25 % circa delle coppie la

causa di infertilità rimane ignota (infertilità inspiegata).

I principali esami diagnostici che permettono l’inquadramento diagnostico della coppia infertile sono:

• per la donna l’esecuzione di esami ormonali, la stima della riserva ovarica, la valutazione dell’ovulazione e la valutazione della pervietà tubarica;

• per l’uomo la valutazione del liquido seminale.

Identificate le cause di infertilità è importante discutere con la coppia l’approccio terapeutico. In molti casi (anovulazione cronica, ridotta riserva

ovarica, liquido seminale con anomalie, malformazioni uterine, alcune patologie tubariche) l’approccio puo’ essere solo di tipo medico non invasivo (rapporti mirati, controllo dell’ovulazione) o con blando supporto terapeutico (induzione della crescita follicolare multipla, induzione dell’ovulazione, supporto della fase luteale) mentre in casi più severi l’infertilità/sterilità di coppia può essere risolta soltanto attraverso le tecniche di riproduzione assistita (PMA).

Le tecniche di riproduzione assistita si distinguono in tecniche di:

• I livello: inseminazioni intrauterine (in vivo in cui la fecondazione avviene nell’organismo della donna);

• II livello: fecondazione in vitro in cui la fecondazione avviene in provetta, all’esterno dell’organismo della donna (FIVET-ICSI);

e vengono definite omologhe, se si utilizzano i gameti della coppia (ovocita e spermatozoo); o eterologhe se prevedono l’uso di gameti estranei alla coppia.

Il ruolo fondamentale del medico che si interessa di infertilità di coppia e medicina della riproduzione è in primis inquadrare la coppia al fine di capire se vi è oppure no un problema riproduttivo, prescrivere e valutare (discutendo con la coppia) gli esami necessari per la diagnosi di infertilità di coppia e infine proporre, dopo adeguata informazione, quelle che sono le opzioni terapeutiche più efficaci per ogni singolo caso. La personalizzazione del trattamento e la presa in carico della coppia è fondamentale per l’ottimizzazione delle probabilità di gravidanza oltre che per la riduzione dei tempi di attesa volti all’ottenimento della stessa.

GINECOLOGIADott. Salvatore Gizzo - GinecologoRiceve: “Uni-x poliambulatorio” P.zza Dossetti 1 (via L. Da Vinci, angolo via Montagnon) – Piove di Sacco PD - www.unixpoliambulatorio.it - tel. 0499708688Riceve: “Delta Medica” - Via Rialto 12, Monselice PD - Tel. 0429 783000 - Info.deltamedica@affi dea.it - www.deltamedica.affi dea.it

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Infertilità di coppia: quali soluzioni?Secondo la definizione dell’organizzazione

mondiale della sanità (OMS), l’infertilità è definita come l’incapacità di procreare dopo 12-24 mesi di rapporti non protetti. Si stima che l’infertilità colpisca circa il 15% delle coppie (circa 60000 nuove coppie ogni anno in Italia) assumendo la dimensione di problema sociale. Nei paesi industrializzati la prevalenza delle coppie infertili è passata dal 6-7% degli anni 60 al 15-20% attuale. Questo importante aumento della prevalenza è imputabile da un lato al maggior numero di coppie che oggi a differenza del passato, si rivolge al medico e dall’altro a fattori sociali e ambientali.

Tra questi si annoverano: • età della partner femminile: negli ultimi

decenni la ricerca della prima gravidanza avviene molto più tardi rispetto al passato (fertilità decresce notevolmente dopo i 40 anni);

• riduzione della frequenza di rapporti legata all’età più avanzata dei partner e alla vita frenetica dei nostri tempi;

• aumento della promiscuità sessuale con conseguente incremento dell’incidenza delle malattie sessualmente trasmesse le quali possono gravemente incidere sulla fertilità;

• abitudini di vita (stress, obesità, fumo di sigaretta, alcool, inquinanti ambientali) con ripercussioni sulle condizioni riproduttive dell’uomo e della donna.

Il tentativo di identificare le cause di infertilità di coppia inizia con un’accurata

Dott. Salvatore Gizzo - GinecologoRiceve: “Uni-x poliambulatorio” P.zza Dossetti 1 (via L. Da Vinci, angolo via Montagnon) – Piove di Sacco PD www.unixpoliambulatorio.it - tel. 0499708688Riceve: “Delta Medica” - Via Rialto 12, Monselice PD - Tel. 0429 783000 - Info.deltamedica@affi dea.itwww.deltamedica.affi dea.it

La personalizzazione del trattamento

e la presa in carico della coppia è

fondamentale per l’ottimizzazione

delle probabilità di gravidanza

anamnesi (storia dei pazienti) e con un’attenta valutazione clinica dei 2 partner supportata da indagini laboratoristiche e strumentali. Le cause che sono alla base di una difficoltà riproduttiva si suddividono in:

• fattori esclusivamente o prevalentemente femminili,

• fattori esclusivamente o prevalentemente maschili,

• fattori di coppia.Inoltre nel 25 % circa delle coppie la

causa di infertilità rimane ignota (infertilità inspiegata).

I principali esami diagnostici che permettono l’inquadramento diagnostico della coppia infertile sono:

• per la donna l’esecuzione di esami ormonali, la stima della riserva ovarica, la valutazione dell’ovulazione e la valutazione della pervietà tubarica;

• per l’uomo la valutazione del liquido seminale.

Identificate le cause di infertilità è importante discutere con la coppia l’approccio terapeutico. In molti casi (anovulazione cronica, ridotta riserva

ovarica, liquido seminale con anomalie, malformazioni uterine, alcune patologie tubariche) l’approccio puo’ essere solo di tipo medico non invasivo (rapporti mirati, controllo dell’ovulazione) o con blando supporto terapeutico (induzione della crescita follicolare multipla, induzione dell’ovulazione, supporto della fase luteale) mentre in casi più severi l’infertilità/sterilità di coppia può essere risolta soltanto attraverso le tecniche di riproduzione assistita (PMA).

Le tecniche di riproduzione assistita si distinguono in tecniche di:

• I livello: inseminazioni intrauterine (in vivo in cui la fecondazione avviene nell’organismo della donna);

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Il ruolo fondamentale del medico che si interessa di infertilità di coppia e medicina della riproduzione è in primis inquadrare la coppia al fine di capire se vi è oppure no un problema riproduttivo, prescrivere e valutare (discutendo con la coppia) gli esami necessari per la diagnosi di infertilità di coppia e infine proporre, dopo adeguata informazione, quelle che sono le opzioni terapeutiche più efficaci per ogni singolo caso. La personalizzazione del trattamento e la presa in carico della coppia è fondamentale per l’ottimizzazione delle probabilità di gravidanza oltre che per la riduzione dei tempi di attesa volti all’ottenimento della stessa.

L’Ortodonzia intercettiva per i bambini

L’ortodonzia e’la disciplina odontoiatrica che si occupa della correzione

delle malocclusioni per ottenere quell’allineamento dei denti che consente una funzione masticatoria fisiologica e un’estetica facciale armonica. L’ortodonzia intercettiva per bambini serve ad individuare e correggere, se presenti, anomalie dentarie e scheletriche, quali morso crociato, arcate strette, mancanza di spazio, mandibola arretrata o avanzata rispetto all’arcata superiore, prima che possano generare gravi conseguenza funzionali o estetiche. La prima visita dovrebbe essere effettuata tra 3 e i 6 anni, quando sono presenti in bocca tutti i denti da latte, che devono essere mantenuti sani perche’ fanno da guida all’eruzione dei denti permanenti. Fondamentale è la sigillatura dei solchi occlusali dei primi molari permanenti per proteggerli dalla carie. Un altro aspetto molto importante della prevenzione e’ l’individuazione di abitudini viziate come l’uso prolungato del succhiotto, il succhiamento di uno o piu’ dita, la respirazione orale e la deglutizione atipica, che compromettono lo sviluppo armonico del volto . Un intervento precoce, mediante i moderni dispositivi ortodontici-ortopedici, guida la crescita e lo sviluppo dento facciale, creando spazio per denti affollati in eruzione, ottenendo la simmetria facciale, riducendo il rischio di traumi su incisivi superiori protrusi, preservando lo spazio per denti non ancora erotti, diminuendo la necessita’ di

estrazioni di denti permanenti, riducendo la durata del trattamento in dentatura permanente. Se il trattamento precoce non è necessario l’ortodontista può monitorare attentamente la crescita e lo sviluppo per iniziare l’eventuale terapia ortodontica al momento ideale. Nel giovane e nell’adulto, in cui le arcate dentarie e le basi ossee sono gia’ formate i denti possono essere allineati con tecniche ortodontiche tradizionali, come apparecchi fissi vestibolari o linguali. Esiste infine la moderna tecnica ortodontica biodinamica, una sequenza di apparecchi trasparenti, precisissimi e invisibili che allineano i denti e riconfigurano la funzionalità muscolare eliminando le interferenze occlusali anomale e conferendo equilibrio al viso e alla bocca.

Vitaldent - centro odontoiatricoDott.ssa Angela Zadro, specialista in Ortognatodonziavia Alberto Cavalletto 5 35122 - Padova - Tel.: 049 9868694 - www.vitaldent.com

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La Terra dei Tiepolo viaggia on line

SSi chiama www.terradeitie-polo.com ed è il nuovo sito

internet tutto dedicato al Mira-nese con l’obiettivo di sviluppare il turismo nel territorio tra Mira-no, Spinea, Martellago, Scorzè, Santa Maria di Sala, Noale e Sal-zano, un’area che ha molte po-tenzialità. L’iniziativa, promossa dalla Confesercenti della provin-cia di Venezia con il contributo delle Pro loco, è stata presentata a Martellago nelle scorse setti-mane. L’obiettivo è far conosce-re questo territorio, dalle ville ai percorsi tra la natura, dai centri storici all’enogastronomia, pas-sando per il graticolato romano.La pagina iniziale è composta di sette sezioni. Non manca il riferimento al 19 maggio pros-simo, quando il Giro d’Italia di ciclismo partirà proprio da No-ale, con destinazione Bibione. Ci sono dei riferimenti alla vita di Giandomenico Tiepolo, nato a Venezia nel 1727 e nel 1791 in-traprese l’ultima parte dei lavori dell’affresco della sua villa a Zia-

nigo. L’artista morì nel 1804. “Un settore di sicura crescita sarà il turismo – fa sapere il presiden-te di Confesercenti di Venezia Maurizio Franceschi. Il sito è un concreto passo per sostenere e promuovere l’identità del Mira-nese”. A breve nascerà un’appli-cazione per i cellulari. Il conte-nitore internet va ad aggiungersi alla guida “I colori del gusto nella Terra dei Tiepolo”. All’interno si potranno trovare le sezioni dedicate ai posti dove dormire, mangiare o fare una passeggiata lungo gli itinerari. Uno spazio è stato dedicato solo alle ville ve-nete, infatti ce ne sono decine di-slocate tra via Moglianese, la Ca-stellana, la Miranese, in centro a Salzano e Santa Maria di Sala, ma anche nelle frazioni di alcuni importanti centri, come Campo-croce di Mirano (con Villa Pamio Muneratti e Villa Salomon Bem-bo) oppure Cappelletta di Noale (con Villa Lazzari Agazzi Sailer). E poi lo spazio ai prodotti come i bisi di Peseggia, l’asparago, il

radicchio rosso, ma anche delle ricette tipiche che si sono posso-no provare. C’è anche uno spazio dedicato agli appuntamenti.

In futuro, poi, si cercherà di avere una maggiore collabora-zione con la Riviera del Brenta, altra zona ricca di storia e di ec-

cellenze, come hanno precisato il sindaco di Martellago Monica Barbiero e Dario Bertocchi, che si occupa di tecnologie e turi-smo all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Info [email protected].

Alessandro Ragazzo

A lato villa Dissegna a Mirano e sotto villa Farsetti a Santa Maria di Sala

Uno spazio è stato dedicato alle ville venete, a decine dislocate tra la Moglianese, la Castellana, la Miranese, in centro a Salzano e Santa Maria di Sala, e nel territorio di Mirano e delle sue frazioni

Il decimo VeneziaComics Festival del fumetto e cultura pop

L ’associazione culturale Ve-neziaComx in occasione

del suo decimo anno di attività inaugurerà il prossimo 19 e 20 marzo, presso il Pala ExpoVeni-ce a Marghera il Venezia Comics -Festival del fumetto e cultura pop.

L’ottava edizione del festival veneziano fonderà il Mestre Co-mics e il Venice Comic Art Fest per rendere finalmente Venezia un punto di riferimento per tutti gli amanti dei fumetti.

Un forte cambiamento che

gli organizzatori hanno voluto realizzare per offrire a visitatori ed espositori un’unica mostra mercato del fumetto di venezia, in un calendario di eventi anco-ra più ricco e con nuovi conte-nuti in spazi espositivi più ampi e strutturati per accogliere un pubblico sempre più numeroso.

La nuova struttura che ospi-terà la fiera sarà il Pala ExpoVe-nice che si estende per 14mila mq, su una superficie complessiva di 50mila mq, situata all’inizio del Ponte della Libertà, il ponte che

collega il centro storico di Vene-zia alla terraferma.

Questi cambiamenti, com-preso nome e location, permet-teranno di dare finalmente a Venezia la fiera internazionale che tutti aspettavano da anni. Prestigiosi gli ospiti di questa de-cima edizione: Claudio Chiave-rotti, Giorgio Cavazzano, Laura Braga, Lola Airaghi, Lrnz, Mar-co Checchetto, Mirka Andolfo, Panti, Pocci Poccetta, Sio.

Page 36: Piovese febb2016 n18

Cultura 34 www.lapiazzaweb.it

“Limenamente”, il grande teatro

A teatro con “Limenamente”, la rassegna diretta da Simo-

ne Toffanin e ospitata nella sala teatro Falcone e Borsellino nella Barchessa di Limena.

“Andare a teatro a Limena è diventata una consuetudine. Anche il 2016 si apre con una sta-gione teatrale che può essere ap-prezzata da tutti, vista la sua ete-rogeneità: commedie in dialetto veneto, cabaret, musica cantau-torale e perfino numeri di gio-coleria”, spiega Giuseppe Costa, sindaco di Limena, che aggiunge che l’amministrazione ha deciso di mantenere invariato il prezzo del biglietto per permettere a più persone possibili di regalarsi una o più serate all’insegna della cul-tura e dell’intrattenimento.

Ed ecco che prende forma il programma per la stagione ap-pena iniziata.

Ha aperto le danze la com-media “Nessuno xè perfetto” del Teatro dei Curiosi di Vigonza. I prossimi appuntamenti (tutti alle ore 21) sono: venerdì 19 feb-braio lo spettacolo per famiglie

Furono quasi 350 mila le per-sone che all’indomani del tratta-to di pace del 1947, abbandonati i propri beni e imballata la loro vita, preferirono avventurarsi verso un’Italia disastrata, affa-mata e diffidente, piuttosto che restare estranei nella Jugoslavia di Tito, una terra di violenze e soprusi che non riconoscevano più”.

Si prosegue con “Vualà” di Circo Teatro (4 marzo), spettaco-lo che intreccia comicità, cabaret e circo, per poi approdare al ca-baret di Bepi e Maria “Più giorni che luganeghe!”, venerdì 18 mar-zo.

Ad aprile è la volta della com-pagnia di Teatro Insieme con “Festa in famiglia”, spettacolo che inscena un anniversario di matrimonio e che diventa l’oc-casione perfetta per una serie di divertenti sospetti ed esilaranti litigi (1 aprile), mentre il 15 aprile andrà in scena un classico della commedia veneta, “La locandie-ra” di Goldoni, portata sulla sce-na dal Teatro La Loggia.

Conclude la rassegna “C’è un uomo nel mio letto” del Cast di Pernumia, con un’esilarante commedia su uno strampalato triangolo amoroso.

Nicol Stefani

Nella foto grande Simone Cristicchi, a fianco Bepi e Maria e sotto la compagna teatro la Loggia.

“Ormai la rassegna ha creato una consuetudine fra i nostri concittadini grazie alla sua eterogeneità” ricco infatti il cartellone fra commedie, cabaret, musica e perfino numeri di giocoleria

Il 22 febbraio è la

volta di Simone

Cristicchi con il suo

“Magazzino 18”

che racconta

il drammatico esodo

degli italiani d’Istria

“Tramaci par l’eredità” di Schio Teatro Ottanta, lunedì 22 febbra-io lo spettacolo di e con Simone Cristicchi, in scena con Promo Music e Tetaro Stabile del FVG, “Magazzino 18”, opera che mette in scena“Il racconto dell’esodo biblico degli italiani d’Istria, Fiu-me e Dalmazia, parte da un luo-go “simbolo”: il Magazzino 18 del Porto Vecchio di Trieste.

Scuola Il concorso della Biennale sulla creatività

I ragazzi-scenografi di Olmo vincono per la seconda volta H anno fatto il bis gli studen-

ti-artisti-scenografi di della media dell’Istituto comprensivo G. Matteottidi Olmo- Maerne (nel Miranese), che hanno porta-to a casa da Venezia, dal concorso Leone d’argento della Biennale, un altro prestigioso riconosci-mento, dopo quello ottenuto lo scorso anno.

Molto apprezzato e degno della Menzione d’onore il loro la-voro sul fondale per lo spettacolo teatrale “L’orsa”, allestito dagli studenti della scuola secondaria di primo grado, che è andato in scena con successo lo scorso giu-gno.

L’opera, nel suo complesso, è un piccolo e sorprendente ca-polavoro, realizzato dall’istituto scolastico che da anni si caratte-

rizza per il suo Progetto teatrale, di cui il laboratorio di scenografia è parte integrante.

Il testo che ha ispirato la rap-presentazione è stato scritto, infatti, dal professor Alessandro Voltolina, insegnante in pensio-ne che continua da volontario a dare una mano con la propria opera, ed è ispirato alle notizie anche di attualità sull’uccisione degli orsi.

Come spesso accade, il tema ispiratore ha offerto lo spunto per sviluppare una riflessione in una trasfigurazione metaforica sul mondo dei ragazzi e anche degli adulti relativamente al “di-verso”, a chi è etichettato come disadattato o problematico, e per questo è discriminato, sfiorando la questione - altrettanto attuale

- dell’accoglienza degli stranieri.“Letto il copione - spiega

la professoressa Annunziati-na Vitetta che ha curato, anche quest’anno, il laboratorio di sce-nografia - ho subito avviato una ricerca su materiali che potessero contenere dei messaggi, espliciti o impliciti, per proporre un’am-bientazione che creasse un certo pathos in una realtà rivisitata”.

“Siamo partiti - prosegue la professoressa - dalla rivisitazione dell’opera “Gli orsi” di Ulo Soo-ster, artista estone, che è divenu-ta il cuore del nostro paesaggio. Paesaggio dove il viola e il giallo imperversano tra assonanza e contrasti”.

Due in particolare i momenti del “viaggio artistico” che l’inse-gnante ha voluto sottolineare: la

realizzazione del paesaggio - che ha coinvolto a pieno i ragazzi tanto da farli diventare “tavo-lozze vive e palpitanti”, con le mani intinte a pieno nel colore che dava corpo e concretezza alla loro immaginazione - e la corali-tà del lavoro che ha coinvolto ra-gazzi di varie classi, dalla prima alla terza media. “Il primo piano della scuola un giorno - racconta la prof - si è trasformato in una sorta di fucina creativa, dove gruppi di ragazzi hanno coopera-to alla realizzazione interagendo in modo costruttivo”.

Un lavoro che ha prodotto i sui buoni frutti: lo scorso 30 gen-naio infatti i ragazzi-scenografi e la loro insegnate si sono recati all’Arsenale di Venezia, dove in occasione dell’Apertura del Car-nevale internazionale dei ragaz-zi, organizzato dalla Biennale di Venezia, si è svolta anche la ce-rimonia di premiazione. Per loro la prestigiosa Menzione d’ono-re del concorso indirizzato alle scuole che riguarda progetti fina-lizzati allo sviluppo della creati-vità applicata al campo delle arti.

Ornella Jovane

>[email protected]<

Gli studenti dell’Istituto comprensivo “G. Matteotti” di Maerne-Olmo con la professoressa Vitetta sono stati premiati per il fondale realizzato per lo spettacolo teatrale “L’orsa”

Il fondale che ha ottenuto la Menzione d’onore. Ragazzi del laboratorio di scenografia al lavoro per la sua realizzazione

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