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Panoramica e considerazioni cliniche
I risultati dell’Heart Protection Study sui pazienti diabetici
12-13-ZCR-2008-IT-1865-SS Data di Deposito AIFA 12/01/2010 www.univadis.it
Sfide e problemi nella gestione del diabete mellito di tipo 2
Il problema L’aterosclerosi è una importante ma sottovalutata complicanza associata con il diabete mellito
La sfidaLe terapie per ridurre il rischio di malattia coronarica (CHD) sono efficaci. La nostra sfida è quella di riuscire a trattare in maniera abitudinaria i pazienti affetti da diabete mellito con le terapie disponibili, unitamente ad un appropriato controllo del glucosio
Tratto da : Folsum AR et al Diabetes Care 1997;20:935-942; American Diabetes Association Diabetes Care 2002; 25 (suppl 1):S33-S49.
USA
2000: 15M
2025: 21.9M
GIAPPONE
2000: 6.9M
2025: 8.5M
EUROPA
2000: 30.8M
2025: 38.5M
AMERICALATINA
2000: 20M
2025: 42M
AFRICA
2000: 9.2M
2025: 21.5M
ASIA
2000: 71.8M
2025: 165.7M
OCEANIA
2000: 0.8M
2025: 1.5M
Tratto da : King H et al Diabetes Care 1998;21:1414-1431.
Il numero di persone colpite da diabete di tipo 2 raggiungerà i 300 milioni entro il 2025
Nel 2000, a circa 155 milioni di persone in tutto il mondo è stata fatta una diagnosi di diabete:– 83 milioni di donne e 72 milioni di uomini
Tra il 1995 e il 2025, l’incidenza del diabete negli adulti aumenterà di circa il 35% e il numero di persone affette da diabete crescerà del 122%
L’aterosclerosi è una patologia frequente nei nuovi casi di diabete mellito
Le malattie cardiovascolari sono una causa frequente di morbilità e mortalità in persone affette da diabete
Più del 50% dei pazienti con nuova diagnosi di diabete di tipo 2 mostra segni evidenti di malattia cardiovascolare
L’aterosclerosi è una delle principali cause di morte per i pazienti con diabete mellito – 75% per aterosclerosi coronarica– 25% per malattia cerebrale o vascolare periferica
Più del 75% delle ospedalizzazioni dei diabetici avvengono a causa di malattia coronarica
Tratto da : Amos AF et al Diabet Med 1997;14:S7-S85; Hill Golden S Adv Stud Med 2002;2:364-370; Haffner SM et al N Engl J Med 1998;339:229-234; Sprafka JM et al Diabetes Care 1991;14:537-543.
Tratto da : Alexander CM, Antonello S Pract Diabet 2002;21:21-28.
Due terzi dei diabetici muoiono per malattia cardiovascolare
Nei diabetici, le complicanze macrovascolari, comprese la cardiopatia coronarica (CHD), l’ictus e la malattia vascolare periferica, sono le principali cause di morbilità e mortalità
67%
CHD, ictus, e malattia vascolare perifericaAltro
Cause di mortalità in pazienti diabetici
Molti pazienti diabetici non sopravvivono al primo IM
Mortalità dopo il primo IM in pazienti con e senza diabete
IM = Infarto Miocardico
*p<0.001Tratto da : Miettinen H et al Diabetes Care 1998;21:69-75.
Periodo successivo al primo IM
Tas
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%) Con diabete
Senza diabete
0
10
20
30
40
50 44%*
33%37%*
20%
Uomini Donne
1 anno, ospedalizzati e non-ospedalizzati
n=437 n=2699 n=183 n=743
I diabetici hanno livelli di rischio di IM paragonabili a quelli di pazienti che hanno avuto pregresso IM
Tratto da : Haffner SM et al N Engl J Med 1998;339:229-234.
20%19%
0
5
10
15
20
25
diabete (senza pregresso IM)(n=890)
pregresso IM (senza diabete)(n=69)
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)
Tipologia di paziente
Pazienti con diabete ma senza pregresso IM hanno lo stesso livello di rischio di IM di un paziente non diabetico con pregresso IM
Questi dati forniscono un razionale per applicare ai diabetici con fattori di rischio cardiovascolare lo stesso trattamento aggressivo applicato su pazienti non diabetici con pregresso IM
I diabetici presentano un aumento dei fattori di rischio cardiovascolare
Ipertensione + ++Iperinsulinemia/insulino-resistenza + ++Obesità – ++Storia familiare di aterosclerosi – +Fumo di sigarette – –
+ = aumento moderato rispetto alla popolazione di non-diabetici; ++ = aumento marcato rispetto alla popolazione di non-diabetici; – = nessun aumento rispetto alla popolazione di non-diabetici; LDL = lipoproteine a bassa densità; apoB = apolipoproteina B; HDL = lipoproteine ad alta densità
Tratto da : Chait A, Bierman EL. In: Joslin's Diabetes Mellitus. 13th ed. Philadelphia: Lea & Febiger, 1994:648-664.
Maggiore rischio di mortalità con diabete + 1 fattoredi rischio che senza diabete + 3 fattori di rischio*
140
120
100
80
60
40
20
0
Con diabeteSenza diabete
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CV
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*Colesterolo totale >200 mg/dl, fumo, pressione arteriosa sistolica >120 mmHg
Tratto da : Stamler J et al Diabetes Care 1993;16:434-444.
nessuno uno solo solo due tutti e tre
Fattori di Rischio
CV = cardio-vascolare
Tratto da : Stamler J et al Diabetes Care 1993;16:434-444.
Mo
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CV
su
10.
000
per
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no
Con diabeteSenza diabete
Colesterolo Totale (mmol/L)
0
20
40
60
80
100
120
140
<4.7 4.7–5.1 5.2–5.7 5.8–6.2 6.3–6.7 6.8–7.2 >7.3
160
Diabetici con bassi livelli di colesterolo sono a rischio maggiore di
mortalità CV rispetto a non-diabetici con elevati livelli di colesterolo
Livelli “normali” di LDL nei diabetici possono ingannare...
Particelle di LDL piccole e dense sono più aterogene
Con diabete
Particelle di LDL
Livello “normale” di LDL, ma:Livello “normale” di LDL
Senza diabete Particelle di LDL
Numero di particelle LDLConcentrazione di apoB
Minore
Rischio di malattia coronarica
Maggiore
LDL piccole e dense: ad ogni particella corrisponde una molecola di apoB
Tratto da : Austin MA, Edwards KL Curr Opin Lipidol 1996;7:167-171; Austin MA et al JAMA 1988;260:1917-1921; Sniderman AD et al Diabetes Care 2002;25:579-582.
apoB
LDL
Nei diabetici le complicanze macrovascolari sono due volte maggiori rispetto a quelle microvascolari
Mortalità diabete-correlata 11.5 10.4 10 NSMortalità per tutte le cause 18.9 17.9 6 NSEventi Microvascolari 11.4 8.6 25 0.0099Tutti gli eventi** 46.0 40.9 12 0.029
Aumento % del rischio CHD
LDL pari a 1 mmol/L 57 HDL pari a 0.1 mmol/L –15 Pressione arteriosa sistolica pari a 10 mmHg 15 Livello diHbA1c pari a 1% 11 Il fumo è un altro importante fattore di rischio CHD
Tratto da : Turner RC et al BMJ 1998;316:823-828.
Questi dati dimostrano l’importanza di ridurre i livelli di LDL per diminuire il rischio di cardiopatia coronarica (CHD) nei diabetici. Il controllo della glicemia è altrettanto importante per ridurre il rischio di complicanze microvascolari.
Nello studio UKPDS
Il colesterolo LDL si è rivelato il miglior predittore del rischio di malattia coronarica nei diabetici
Linee Guida sulle dislipidemie per i pazienti diabetici
Linee Guida della American Diabetes Association
Livello di inizio Livello di inizioAdulti con diabete Obiettivo LDL della dieta della terapia farmacol.
“...persone con diabete di tipo II di solito presentano una prevalenza di particelle LDL più piccole e più dense, che probabilmente aumentano la aterogenicità….”
Tratto da : American Diabetes Association Diabetes Care 2002;25(suppl 1):S33-S49; American Diabetes Association Diabetes Care 2002;25(suppl 1):S74-S77.
I pazienti diabetici necessitano di una terapia ipolipemizzante in quanto un controllo efficace della glicemia migliora i livelli plasmatici di LDL o HDL soltanto in misura modesta
Il rischio di CHD aumenta con il diabete Obiettivo LDL: <100 mg/dl (2,5 mmol/l)
– Per pazienti diabetici o con patologia cardiovascolare accertata
Tratto da De Backer G et al Eur Heart J 2003;24:1601-1610.
Linee Guida sulle dislipidemie per i pazienti diabetici Linee Guida delle società europee
“…nei pazienti diabetici, il valore (di colesterolo) da raggiungere dovrebbe essere più basso….”
Linee Guida sulle dislipidemie per i pazienti diabetici
National Cholesterol Education Program (NCEP)
Il diabete è un equivalente del rischio di cardiopatia coronarica (CHD):– il diabete conferisce lo stesso rischio di una storia familiare di CHD– pazienti con diabete presentano un tasso di mortalità post-IM insolitamente
elevato
Livello di inizio Livello di inizio Adulti con diabete Obiettivo LDL della dieta della terapia farmacol.
Con o senza CHD <100 mg/dl 100 mg/dl 130 mg/dl(100–129 mg/dl:
terapia farmacol. opzionale)
Tratto da : Expert Panel on Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood Cholesterol in Adults JAMA 2001;285:2486-2497.
Una intensa strategia di prevenzione della malattia coronarica è consigliabile [per pazienti diabetici] che abbiano i livelli di LDL come obiettivo primario di trattamento
Linee Guida sulle dislipidemie per i pazienti diabetici
International Atherosclerosis Society
Tutti i pazienti dovrebbero modificare lo stile di vita
Terapia farmacol. Terapia farmacol.Adulti con diabete Obiettivo LDL consigliabile opzionale
Rischio elevato* <100 mg/dl 100 mg/dl <100 mg/dl
Fattori di rischio multipli**<130 mg/dl 130 mg/dl <130 mg/dl
*I pazienti ad alto rischio comprendono quelli con CHD conclamata (storia di IM, angina stabile o instabile, o procedure di rivascolarizzazione coronariche), forme non-coronariche di malattia aterosclerotica o fattori di rischio multipli (rischio a 10 anni > 20%)**Fattori di rischio che modificano gli obiettivi LDL sono il fumo, l’ipertensione, i bassi livelli di HDL, e l’età avanzata (uomini 45 anni; donne 55 anni).
Tratto da : International Atherosclerosis Society Harmonized Clinical Guidelines on Prevention of Atherosclerotic Vascular Disease. Available at: http://www.athero.org/download/guidelines.pdf.
“I pazienti con diabete vanno incontro ad una significativa riduzione del rischio cardiovascolare attraverso il controllo di altri fattori di rischio. . . comprese le LDL”
Heart Protection Study con simvastatina 40mg
Risultati sul diabete
Quasi 6000 uomini e donne, di 40–80 anni con diabete mellito– 1981 individui con storia di CHD– 3982 individui senza storia di CHD
Randomizzati a simvastatina 40 mg o placebo
Durata media del follow-up: 5 anni
Obiettivo—valutare i benefici a lungo termine di simvastatina 40mg e/o degli antiossidanti nei diabetici con o senza CHD, indipendentemente dai livelli di colesterolo
Endpoint primari—primi eventi coronarici maggiori* e primi eventi vascolari maggiori**
Statine non considerate chiaramente indicate o controindicate dai medici curanti dei pazienti
*IM non-fatale o morte per malattia coronarica **Eventi coronarici maggiori, ictus di qualunque tipo e rivascolarizzazioni coronariche o non-coronariche
Tratto da : Heart Protection Study Collaborative Group Eur Heart J 1999;20:725-741; Heart Protection Study Collaborative Group Lancet 2002;360:7-22; Heart Protection Study Collaborative Group Lancet 2003;361:2005-2016
Heart Protection Study con simvastatina 40mg
9 su 10 pazienti con diabete hanno raggiunto l’obiettivo di C-LDL*
*Dopo 4 mesi
**Queste popolazioni di pazienti sono diverse da quelle riportate nelle successive pubblicazioni dell’HPS (3982 and 1981) perchè 3 pazienti sono stati riclassificati dopo il periodo iniziale di 4 mesi. Le percentuali di pazienti che hanno raggiunto l’obiettivo LDL comunque non hanno subito alcuna variazione.***Basato su un campione random di pazienti diabetici
Tratto da : Armitage J, Collins R Heart 2000;84:357-360
92% 91%
0
20
40
60
80
100
Senza CHD Con CHD
I risultati a 5 anni dell’Heart Protection Study (HPS) sui quasi 6000 pazienti diabetici con o senza CHD hanno indicato che il 92% dei pazienti con diabete, ma senza CHD, e il 91% dei pazienti con CHD che sono stati trattati con simvastatina 40 mg ha raggiunto l’obiettivo di trattamento di LDL<3 mmol/L (115 mg/dl) fissato dalle Linee Guida Europee***
Paz
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%)
n=3985** n=1978**
Heart Protection Study con simvastatina 40mg
Impatto sui primi eventi vascolari maggiori
25.2
19.8
0
10
20
30
Tutti i pazienti*
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entr
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an
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%)
2585pazienti
con eventi
*Inclusi pazienti con CHD, malattia occlusiva delle arterie non-coronariche, diabete, o ipertensione trattata
Tratto da : Heart Protection Study Collaborative Group Lancet 2002;360:7-22; Heart Protection Study Collaborative Group Lancet 2003;361:2005-2016.
-24%(p<0,0001)
2033pazienti
con eventi
PlaceboSimvastatina 40mg
25.1
20.2
Pazienti con diabete
748pazienti
con eventi601
pazienticon eventi
n=10,267 n=10,269 n=2985 n=2978
-22%(p<0,0001)
360
269
0
200
300
400
Tutti i pazienti*
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2585pazienti
con 3697 eventi
*Inclusi pazienti con CHD, malattia occlusiva delle arterie non-coronariche, diabete, o ipertensione trattata
Tratto da : Heart Protection Study Collaborative Group Lancet 2003;361:2005-2016.
91 eventi evitatiper 1000 pazienti
trattati con simvastatina
2033pazienticon 2763
eventi
PlaceboSimvastatina 40mg
371
286
Pazienti con diabete
748pazienticon 1109
eventi
85 eventi evitati per 1000 pazienti
trattati con simvastatina
601pazienticon 852eventi
n=10,267 n=10,269 n=2985 n=2978
100
Heart Protection Study con simvastatina 40mg
Impatto sui primi e successivi eventi vascolari maggiori
Heart Protection Study con simvastatina 40mg
Eventi coronarici maggiori, ictus e rivascolarizzazioni nei pazienti diabetici
0
10
15
Eventi coronarici maggiori
Ictus Rivascolarizzazioni
Paz
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i (%
)
n=2985 n=2978 n=2985 n=2978 n=2985 n=2978
Tratto da : Heart Protection Study Collaborative Group Lancet 2003;361:2005-2016.
12.6
6.5
9.4
5.0
10.4
8.7
PlaceboSimvastatina 40mg
5
-27% (p<0,0001)
-24% (p<0,01)
-17% (p=0,02)
Heart Protection Study con simvastatina 40mg
Eventi vascolari maggiori in pazienti diabetici senza CHD
0
5
10
15
Paz
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%)
-33%(p=0,0003)
Placebo
n=1455
13.5
n=1457
9.3
Simvastatina 40
Tratto da : Heart Protection Study Collaborative Group Lancet 2003;361:2005-2016.
0
5
10
20
25
Livelli al basale di LDL<3.0 mmol/L
20.9
15.7
n=1207 n=1219
Livelli al basale di LDL<3.0 mmol/L
senza CVD
11.1
8.0
n=668 n=675Paz
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o 5
an
ni (
%)
-27% (p=0,0007) Placebo
Simvastatina 40mg
15
Tratto da : Heart Protection Study Collaborative Group Lancet 2003;361:2005-2016.
Heart Protection Study con simvastatina 40mg
Eventi vascolari maggiori in pazienti diabetici con bassi livelli di C-LDL
-30% (p=0,0005)
0
10
20
30
Controllo glicemico non ottimale(HbA1C 7.0%)
Controllo glicemico ottimale(HbA1C <7.0%)
n=1355 n=1334 n=1595 n=1610
27.5
22.6 22.6
18.3
-21% (p=0,002)
Paz
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nti
vas
cola
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mag
gio
ri e
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o 5
an
ni (
%)
PlaceboSimvastatina 40mg
Tratto da : Heart Protection Study Collaborative Group Lancet 2003;361:2005-2016.
Heart Protection Study con simvastatina 40mg
Eventi vascolari maggiori nei pazienti diabetici in base al controllo glicemico
-21% (p=0,002)
0
10
20
30
Pa
zie
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co
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ve
nti
va
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tro
5 a
nn
i (%
)
Senza ipertensione trattata
22.3
17.9
n=1783 n=1782
Con ipertensionetrattata
29.1
23.6
n=1202 n=1196
Normali
n=646
24.0
19.6
n=629
Obesi
n=1123
24.020.3
n=1060
Placebo
Simvastatina 40mg
0
10
20
30
Indipendentemente da ipertensione trattata
Indipendentemente dall’indice
di massa corporea
Tratto da . Heart Protection Study Collaborative Group Lancet 2003;361:2005-2016.
Heart Protection Study con simvastatina 40mg
Eventi vascolari maggiori nei pazienti diabetici in base a
ipertensione trattata o obesità
-21% (p<0,05)
-17% (p<0,05)
-22% (p<0,05)
-22% (p<0,05)
Paz
ien
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mag
gio
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an
ni
(%)
0
10
20
30
40
Età <65 anni
20.1
15.7
n=1696 n=1675
Età 65 anni
31.6
25.9
n=1289 n=1303
Uomini
n=2083
27.8
22.8
n=2064
Donne
n=902
18.6
14.2
n=914
Placebo
Simvastatina 40mg
0
10
20
30
40
-24% (p<0,05)
Indipendentemente dall’età Indipendentemente dal sesso
Tratto da : Heart Protection Study Collaborative Group Lancet 2003;361:2005-2016.
Heart Protection Study con simvastatina 40mg
Eventi vascolari maggiori nei pazienti diabetici in base a età e sesso
-21% (p<0,05) -21%
(p<0,05)
-25% (p<0,05)
Heart Protection Study con simvastatina 40mg
Simvastatina 40 mg ha avuto un profilo di sicurezza simile al placebo
0
2
4
6
8
Pa
zie
nti
(%
)
10
Simvastatina 40 (n=10,269)
4.8%
Placebo(n=10,267)
5.1%
100
Tratto da : Heart Protection Study Collaborative Group Lancet 2002;360:7-22.
Interruzioni della terapia a causa di qualsiasi evento avverso
Dati relativi all’intera popolazione dell’HPS
Percentuale di pazienti con dolore muscolare nell’arco dello studio
Anno 1 2 3 4 5 6
Simvastatina 40 mg 5 6 6 6 6 7
Placebo 5 6 6 6 7 7
Il rischio di miopatia* con simvastatina 40 mg è stato dello 0,01% superiore al placebo su base annualizzata
Heart Protection Study con simvastatina 40mg
Simvastatina 40 mg simile al placebo nell’incidenza di dolore muscolare
*Miopatia definita come dolori muscolari in aggiunta a valori di creatin-chinasi > 10 volte oltre il limite superiore della norma
Tratto da : Heart Protection Study Collaborative Group Lancet 2002;360:7-22.
Dati relativi all’intera popolazione dell’HPS
0
10
15
Tutti i pazienti Pazienti diabetici
n=7697 n=7999 n=2172 n=2291 n=5525 n=5708
Tratto da: Heart Protection Study Collaborative Group Lancet 2003;361:2005-2016.
8.9
12.9
7.1
10.7
–1.8(p<0.0001)
–2.2(p<0.05)
7.4
5.7
–1.7(p<0.001)
PlaceboSimvastatina 40mg
5
Pazientinon diabetici
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Heart Protection Study con simvastatina 40mg
Effetto della simvastatina sulla funzione renale
I pazienti diabetici sono particolarmente soggetti ad eventi coronarici e molti non sopravvivono al primo IM
Nello studio UKPDS e in tutte le principali linee guida, le LDL sono state identificate come il target primario per la riduzione del rischio di cardiopatia coronarica nei pazienti diabetici
Nell’UKPDS, un attento controllo della glicemia ha ridotto significativamente gli eventi microvascolari come la retinopatia; inoltre, ha determinato anche una lieve e non-significativa riduzione degli eventi macrovascolari, quali IM e ictus
I pazienti diabetici necessitano di una terapia ipolipemizzante poichè un efficace controllo della glicemia migliora solo lievemente i livelli plasmatici di LDL o HDL; tale miglioramento solitamente non è sufficiente per raggiungere i livelli raccomandati dalle linee guida
Tratto da : American Diabetes Association Diabetes Care 2002;25(suppl 1):S33-S49; Miettinen H et al Diabetes Care 1998;21:69-75; Expert Panel on Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood Cholesterol in Adults JAMA 2001;285: 2486-2497; United Kingdom Prospective Diabetes Study Group Lancet 1998;352:837-853; American Diabetes Association Diabetes Care 2002;25(suppl 1):S74-S77; Wood D et al Atherosclerosis 1998;140:194-270.
Heart Protection Study con simvastatina 40mg
Conclusioni (1)
In quasi 6000 pazienti diabetici oltre il 90% dei pazienti in trattamento con simvastatina 40mg ha
raggiunto l’obiettivo LDL fissato dalle Linee Guida Europee* simvastatina 40mg ha ridotto significativamente il rischio di
– eventi vascolari maggiori del 22% (p<0.0001)– ictus del 24% (p=0.01)– rivascolarizzazioni del 17% (p=0.02)
i benefici di simvastatina 40mg sono stati evidenti indipendentemente da una storia pregressa di CHD, dal controllo della glicemia, dai livelli di LDL al basale, dal grado di ipertensione, da obesità, età, e sesso
la terapia con simvastatina 40mg è stata ben tollerata e il profilo di sicurezza è risultato simile al placebo
*dal quarto mese, sulla base di un campione random di pazienti diabetici dell’HPS
Tratto da : Heart Protection Study Collaborative Group Lancet 2002;360:7-22; Armitage J, Collins R Heart2000;84:357-360; Heart Protection Study Collaborative Group Lancet 2003;361:2005-2016.
Heart Protection Study con simvastatina 40mg
Conclusioni (2)
Heart Protection Study con simvastatina 40mg
Implicazioni cliniche
Sulla base dei risultati dell’HPS, una terapia a base di simvastatina 40 mg/die dovrebbe essere somministrata regolarmente a tutti i pazienti con diabete– simvastatina 40 mg è la sola statina con provate evidenze
su un’ampia gamma di pazienti diabetici capace di ridurre il rischio di eventi coronarici maggiori ridurre il rischio di ictus ridurre il rischio di rivascolarizzazioni sia coronariche che non-coronariche ridurre il rischio di sviluppare complicanze macrovascolari
periferiche (comprese rivascolarizzazioni periferiche, amputazioni di arti e ulcere della gamba)
Tratto da : Heart Protection Study Collaborative Group Lancet 2003;361:2005-2016.
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