1 NOTA METODOLOGICA (A RTICOLO 6, COMMA 1 DEL D ECRETO L EGISLATIVO 26 NOVEMBRE 2010, N . 216 RIGUARDANTE LE “D ISPOSIZIONI IN MATERIA DI DETERMINAZIONE DEI COSTI E DEI F ABBISOGNI S TANDARD DI P ROVINCE , C ITTÀ METROPOLITANE E C OMUNI ”) DETERMINAZIONE DEI FABBISOGNI STANDARD PER I COMUNI FC06B FUNZIONI NEL SETTORE SOCIALE SERVIZIO DI ASILI NIDO 23/12/2013
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Nota Metodologica Fabbisogni Comuni FC06B 23-12-2013€¦ · Asili nido, e con la dicitura FC06B la nota metodologica relativa alla stima dei Fabbisogni Standard del Servizio di Asili
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Transcript
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N O TA M E T O D O L O G I C A
( A R T I C O L O 6 , C O M M A 1 D E L D E C R E T O L E G I S L A T I V O 2 6 N O V E M B R E 2 0 1 0 , N . 2 1 6
R I G UA R D A N T E L E “ D I S P O S I Z I O N I I N M A T E R I A D I D E T E R M I N A Z I O N E D E I C O S T I E D E I
FA B B I S O G N I S T A N D A R D D I P R O V I N C E , C I T T À M E T R O P O L I T A N E E C O M U N I ” )
D E T E R M I N A Z I O N E D E I FA B B I S O G N I S T A N D A R D
ALLEGATO 1 - MODELLO TEORICO DI RIFERIMENTO ............................................................. 46
ALLEGATO 2 - IL QUESTIONARIO FC06U ................................................................................... 49
ALLEGATO 3 - IL CONSOLIDATO DELL’UNIONE DI COMUNI ................................................. 67
ALLEGATO 3 BIS - IL CONSOLIDATO DELLE COMUNITÀ MONTANE DI COMUNI ................. 71
ALLEGATO 3 TER - IL CONSOLIDATO DEI CONSORZI DI COMUNI .......................................... 74
ALLEGATO 3 QUATER - IL CONSOLIDATO DELLE CONVENZIONI DI COMUNI ....................... 77
ALLEGATO 3 QUINQUIES - IL CONSOLIDATO DEI BACINI DI COMUNI ..................................... 80
ALLEGATO 4 - MODALITÀ DI CALCOLO DELLA SPESA CORRENTE PER LA
DETERMINAZIONE DEI FABBISOGNI STANDARD ..................................................................... 83
ALLEGATO 5 - FORMULE DI CALCOLO DELLE VARIABILI INDIPENDENTI ........................... 86
ALLEGATO 6 - COEFFICIENTI DELLA FUNZIONE DEI FABBISOGNI STANDARD ................. 90
ALLEGATO 7 - COEFFICIENTI DI RIPARTO RELATIVI AL FABBISOGNO STANDARD............ 92
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INTRODUZIONE
La presente Nota Metodologica è stata realizzata da SOSE con la collaborazione scientifica di IFEL, ai sensi dall’articolo 5 del Decreto legislativo 26 novembre 2010, n. 216, riguardante le “Disposizioni in materia di determinazione dei Costi e dei Fabbisogni Standard di Province, Città metropolitane e Comuni” pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 dicembre 2010.
Il predetto Decreto Legislativo ha, come descritto nell’articolo 1, la finalità di disciplinare la determinazione dei Costi e dei Fabbisogni Standard per Province e Comuni al fine di assicurare un graduale e definitivo superamento del criterio della spesa storica nei meccanismi di allocazione delle risorse tra i diversi enti.
Con riferimento ai Comuni, il summenzionato decreto, così come confermato dalla Legge di stabilità del 2013, prevede che siano calcolati i Fabbisogni Standard relativamente alle seguenti Funzioni fondamentali:
• Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo;
• Funzioni di polizia locale;
• Funzioni di istruzione pubblica;
• Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti;
• Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente;
• Funzioni nel settore sociale.
L’art. 4, comma 1, del Decreto Legislativo 26 novembre 2010, n. 216, prescrive che i Fabbisogni Standard, per ciascuna funzione fondamentale e i relativi servizi, siano determinati attraverso le seguenti fasi metodologiche:
a) Identificazione delle informazioni e dei dati di natura strutturale e contabile necessari, acquisiti sia da banche dati ufficiali esistenti sia tramite rilevazione diretta con appositi questionari da inviare ai Comuni e alle Province, anche ai fini di una riclassificazione o integrazione delle informazioni contenute nei certificati contabili;
b) Individuazione dei modelli organizzativi e dei livelli quantitativi delle prestazioni, determinati sulla base di un sistema di indicatori in relazione a ciascuna funzione fondamentale e ai relativi servizi;
c) Analisi dei costi finalizzata alla individuazione di quelli più significativi e alla determinazione degli intervalli di normalità;
d) Individuazione di un modello di stima dei Fabbisogni Standard sulla base di criteri di rappresentatività attraverso la sperimentazione di diverse tecniche statistiche;
e) Definizione di un sistema di indicatori, anche in riferimento ai diversi modelli organizzativi ed agli obiettivi definiti, significativi per valutare l'adeguatezza dei servizi e consentire agli Enti Locali di migliorarli.
La presente Nota Metodologica è stata costruita seguendo tale percorso ed ha per oggetto la determinazione dei Fabbisogni Standard per le Funzioni nel settore sociale del Servizio di Asili nido.
Il calcolo è limitato alla spesa corrente di competenza finanziaria 2010, ovvero gli impegni di spesa di quell’anno di riferimento, al netto degli “Interessi passivi e oneri finanziari diversi”, degli “Oneri straordinari della gestione corrente” e degli “Ammortamenti di esercizio”.
Facendo riferimento ad un periodo diverso da quello di applicazione, i Fabbisogni Standard stimati in questa Nota non hanno diretta valenza dal punto di vista finanziario, ma sono solo di ausilio al calcolo dei coefficienti di riparto relativamente alle Funzioni nel settore sociale per il Servizio di Asili nido, che a loro volta concorrono alla determinazione di un coefficiente di riparto complessivo, che si renderà disponibile a conclusione della fase transitoria con la stima dei Fabbisogni Standard per tutte le sei funzioni fondamentali individuate dal Decreto Legislativo 26 novembre 2010, n. 216.
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AMBITO DI RIFERIMENTO DELLE FUNZIONI NEL SETTORE SOCIALE
La presente nota metodologica si riferisce alle Funzioni nel settore sociale analizzate con il questionario FC06U - Funzioni nel settore sociale predisposto per i Comuni e le Unioni di Comuni.
Sulla base dei dati contenuti nei Certificati di Conto Consuntivo relativi al 2010, le Funzioni nel settore sociale rappresentano, per i Comuni delle Regioni a statuto ordinario, al momento quelli interessati dal calcolo dei Fabbisogni Standard, il 18,9% rispetto alla spesa corrente complessiva delle sei funzioni fondamentali individuate dal Decreto Legislativo 26 novembre 2010, n. 216. Le Funzioni nel settore sociale si compongono di sei differenti servizi:
• Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori; • Servizi di prevenzione e riabilitazione; • Strutture residenziali e di ricovero per anziani; • Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona; • Servizio necroscopico e cimiteriale.
L’articolazione appena presentata si riferisce alla suddivisione in servizi contenuta nei Certificati di Conto Consuntivo. Il complesso della Funzione nel Settore sociale è stata suddivisa analizzando separatamente il Servizio di Asili nido dai rimanenti servizi attinenti la Funzione nel settore sociale. Inoltre, ai fini dell’analisi dei Fabbisogni Standard e della rilevazione dei dati si è privilegiata una suddivisione per macro-attività. Tale articolazione, che non trova dunque diretta corrispondenza con la suddivisione in servizi del Certificato di Conto Consuntivo, ha solo lo scopo di facilitare l’analisi dei dati e esaurisce, seppur per macro-aggregati, il complesso delle attività svolte nelle Funzioni nel settore sociale. L’articolazione per attività è stata così identificata:
• Asili nido; • Servizi di assistenza di base; • Servizi di supporto; • Assistenza economica; • Assistenza domiciliare; • Integrazione sociale e attività di prevenzione e sensibilizzazione; • Assistenza residenziale; • Assistenza in centri e strutture semi-residenziali; • Servizio necroscopico e cimiteriale.
Il Servizio di Asili nido è un servizio rivolto alla prima infanzia (0-3 anni) che prevede una compartecipazione da parte degli utenti. L’amministrazione comunale può erogare il servizio avvalendosi di una gestione comunale (interna o accreditata) o di una gestione convenzionata con strutture private. In generale è un servizio fornito per cinque giorni la settimana e per almeno 10 mesi. Agli utenti può essere garantito un servizio a tempo parziale o a tempo pieno, con la possibilità di un servizio di refezione.
La restante Funzione nel settore sociale attiene ad una molteplicità di servizi rivolti al territorio comunale e che interessano molteplici fasce di utenza: i minori, i giovani, gli anziani, le famiglie, i disabili, le persone dipendenti da alcol o droghe, le persone con problemi di salute mentale, gli immigrati e i nomadi, nonché gli adulti con disagio socio-economico.
L’amministrazione comunale fornisce mix eterogenei di prestazioni a seconda dei bisogni territoriali, erogando i servizi tramite una gestione comunale o convenzionata con strutture private.
I Servizi di assistenza di base comprendono il segretariato sociale o porta unitaria per l'accesso ai servizi, gli sportelli sociali tematici, la telefonia sociale, i centri di ascolto tematici, il servizio sociale professionale, gli interventi di supporto per il reperimento di alloggi, il servizio per l'affidamento dei minori, il servizio per l'adozione nazionale e internazionale di minori, il servizio di mediazione familiare, gli interventi di sostegno alla genitorialità, il servizio di accoglienza adulti e anziani.
I Servizi di supporto comprendono la mensa, il trasporto sociale, la distribuzione dei beni di prima necessità e i servizi per l’igiene personale.
L’assistenza economica a sostegno del reddito si riferisce ai trasferimenti per integrazioni al reddito.
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L’Assistenza domiciliare comprende l’assistenza domiciliare socio-assistenziale, l’assistenza domiciliare integrata con servizi sanitari, i servizi di prossimità/buon vicinato/gruppi di auto-aiuto, il telesoccorso e la teleassistenza, le assegnazioni economiche a sostegno della domiciliarità e autonomia personale, la distribuzione pasti e/o lavanderia a domicilio.
I Servizi di Integrazione sociale e le attività di prevenzione e sensibilizzazione comprendono le attività di informazione e sensibilizzazione (campagne informative, ecc.), le attività di prevenzione, le unità di strada, il pronto intervento sociale, gli interventi per l'integrazione sociale dei soggetti deboli o a rischio, le attività ricreative di socializzazione, i servizi di mediazione culturale, il servizio di mediazione sociale e di supporto all'inserimento lavorativo.
L’assistenza residenziale comprende i centri estivi o invernali con pernottamento, le aree attrezzate per nomadi, le strutture residenziali, le comunità familiari per minori, le comunità socio educative per minori, gli alloggi ad alta autonomia, i servizi di accoglienza per bambino genitore, le strutture di pronta accoglienza per minori, le comunità multiutenza, le comunità educative e psicologiche.
L’assistenza in centri e strutture semi-residenziali comprende le ludoteche/laboratori, i centri di aggregazione/sociali, i centri per le famiglie, i servizi integrativi per la prima infanzia, i centri diurni estivi, i centri diurni socio-educativi, i centri diurni socio-sanitari (per anziani non autosufficienti, per persone con disabilità, per terapia riabilitativa e dipendenze, per malati psichiatrici), i centri diurni con funzione di protezione sociale.
Infine, nella restante Funzione sociale è ricompreso anche il servizio necroscopico e cimiteriale che attiene alla gestione del cimitero comunale e ai servizi connessi.
Il questionario FC06U è stato, quindi, costruito per la rilevazione dei dati necessari alla elaborazione dei Fabbisogni Standard relativi alle Funzioni nel settore sociale che, come risulta dalla struttura del certificato di conto consuntivo attualmente vigente, comprende anche il Servizio di Asili nido. Un servizio, questo ultimo, come precedentemente evidenziato, che presenta delle caratteristiche proprie e una sua individualità che lo differenziano completamente dagli altri Servizi del settore sociale.
Al fine di cogliere in modo preciso le particolarità del Servizio di Asili nido, il questionario FC06U è stato appositamente costruito in modo da censire in dettaglio le informazioni specifiche relative alla fornitura di tale servizio.
Per quanto riguarda la struttura del questionario FC06U, bisogna sottolineare che sia il quadro del Personale (quadro D) che i quadri con informazioni contabili (quadri P, R, S, T, U, W) sono stati predisposti in modo da ottenere, da un lato i valori relativi all’intero settore sociale (e quindi comprensivi anche del dato relativo al Servizio di Asili nido), dall’altro lato il dettaglio dei valori specifici per il solo Servizio di Asili nido.
Nella fase di analisi dei dati, invece, si è proceduto alla suddivisione del questionario FC06U in due distinti studi. In particolare, per i servizi propri dell’asilo nido sono stati considerati gli specifici campi “di cui Servizio di Asili nido” e per gli altri servizi è stata calcolata la differenza tra il valore complessivo delle Funzioni nel settore sociale e gli specifici campi “di cui Servizio di Asili nido”.
Pur predisponendo, quindi, un unico questionario (FC06U), soluzione che ha semplificato l’operazione di compilazione da parte dei comuni, si è proceduto a identificare con la dicitura FC06A la nota metodologica usata per la stima dei Fabbisogni Standard dei servizi delle Funzioni nel settore sociale, ad eccezione del Servizio di Asili nido, e con la dicitura FC06B la nota metodologica relativa alla stima dei Fabbisogni Standard del Servizio di Asili nido.
Nei paragrafi che seguono si analizzano gli aspetti metodologici che caratterizzano la determinazione dei Fabbisogni Standard per il solo Servizio di Asili nido. Pertanto la presente nota metodologica fa esclusivo riferimento al Servizio di Asili nido (FC06B) analizzato con il questionario FC06U - Funzioni nel settore sociale predisposto per i Comuni e le Unioni di Comuni.
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IL CONTESTO TEORICO
Il modello volto a misurare i Fabbisogni Standard degli Enti Locali dipende dal contesto teorico di riferimento e dai dati disponibili. In particolare, il modello generale di riferimento si basa sull’interazione tra la domanda e l’offerta dei servizi pubblici locali espresse in termini unitari rispetto al numero dei beneficiari denominato di seguito gruppo client.
La domanda unitaria1 di servizio pubblico locale (��), riportata nell’equazione (1) dipende dalle seguenti variabili:
• Variabili di contesto relative alla domanda (Q), in grado di cogliere gli aspetti demografici e socio-economici relativi alla domanda;
• Reddito medio (�);
• Costo unitario del servizio pubblico locale (�).
�� = d(�, �, �) (1)
L’offerta unitaria del servizio pubblico locale in termini di costo unitario �, espressa nell’equazione (2a), dipende dalle seguenti variabili:
• Livello dei fattori esogeni di carico (� ): si tratta, ad esempio, dei servizi svolti dal Comune per Amministrazioni di livello superiore ed in generale di attività non direttamente riconducibili alle scelte locali ma determinate da una oggettiva richiesta dei cittadini;
• Livello di output endogeno del servizio pubblico (��);
• Il vettore dei prezzi degli input (�);
• Variabili di contesto relative all’offerta (�). Si tratta, ad esempio, degli aspetti morfologici e socio-economici che non influenzano le preferenze/necessità locali circa il livello dei servizi pubblici, ovvero di quegli elementi esogeni che possono favorire oppure ostacolare, a parità di altre condizioni, la fornitura dei beni pubblici locali; inoltre sono incluse le tipologie e le modalità di svolgimento del servizio che sono legate direttamente alle caratteristiche e alle esigenze del territorio (si pensi, ad esempio, alla zona climatica).
� = s(� , �� , �, �) (2a)
In presenza di output endogeni (��) il livello ottimale del servizio pubblico locale ed il suo costo di fornitura unitaria sono determinati simultaneamente all'interno di un modello strutturale di due equazioni: la (1) e la (2a). Sostituendo, quindi, l'equazione (1) nella (2a) si ottiene la funzione di spesa riportata di seguito nell’equazione (2b), che rappresenta la forma ridotta del modello strutturale di domanda e offerta del servizio pubblico.
y = f(�, �, �, �, � ) (2b)
L’equazione (2a) presenta le caratteristiche di una funzione di costo, in quanto esprime il livello di spesa corrente in funzione degli output (� e ��), delle differenze territoriali registrate nei prezzi degli input (�) e delle altre caratteristiche relative al contesto dell’offerta dell’Ente Locale (�). L’equazione (2b) esprime, invece, il livello di spesa corrente unitario in funzione delle preferenze/necessità dei cittadini, delle altre caratteristiche dell’Ente Locale e dei fattori esogeni di carico.
In conclusione, il modello teorico mostra che per la valutazione del fabbisogno è necessario stimare una funzione di costo e/o una funzione di spesa.
Si rimanda all’Allegato 1 per una più completa descrizione del modello teorico generale di riferimento.
1 La domanda di bene pubblico s’intende sia in termini di quantità sia in termini di qualità, di qui la semplificazione di esprimere la domanda unitaria in base alla numerosità dei beneficiari del servizio (gruppo client), non essendo facili da individuare unità di misura più precise che tengano conto contemporaneamente della quantità e della qualità.
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LA SCELTA TRA FUNZIONE DI SPESA E FUNZIONE DI COSTO
L’elemento discriminante, circa la scelta tra l’utilizzo di una funzione di costo o di spesa, è rappresentato dalle caratteristiche delle variabili di output disponibili per misurare il livello di servizio pubblico erogato, in particolare:
• la capacità delle variabili di output di misurare con precisione il livello delle prestazioni finali corrisposte; • l’esogeneità di tali prestazioni rispetto all’autonomia decisionale di ciascun ente locale.
Sulla base delle combinazioni di queste due caratteristiche dell’output è possibile orientare la scelta del modello di valutazione dei fabbisogni nel modo seguente:
1) Quando non risulta possibile rilevare la quantità del servizio svolto, in quanto le misure di output disponibili non permettono di fotografare in modo completo l’attività dell’ente, il modello di stima dei fabbisogni può essere solo quello basato sulla funzione di spesa del tipo riportata nell’equazione (2b).
2) Quando la quantità del servizio offerto è misurabile in modo soddisfacente e le variabili di output, che permettono di cogliere tutti gli aspetti fondamentali dell’attività svolta, sono esogene rispetto all’autonomia decisionale di ciascun ente, si potrà procedere alla stima dei Fabbisogni Standard considerando una funzione di costo del tipo riportato nell’equazione (2a) in cui la variabile �� è assente.
3) Da ultimo, quando risulta possibile rilevare la quantità del servizio svolto ma queste prestazioni (in termini di intensità della prestazione o addirittura se offrire o meno un determinato servizio) riflettono le scelte discrezionali di ciascun ente locale, l’utilizzo della funzione di costo sarà possibile solo in presenza di valide variabili strumentali volte a verificare che il problema dell’endogeneità non renda le stime troppo imprecise. In assenza di tali variabili, la stima dei Fabbisogni Standard potrà essere effettuata in modo robusto e consistente utilizzando una funzione di spesa, che consente sempre di superare in modo semplice ed efficace il problema della endogeneità delle variabili di output rispetto alla spesa osservata.
Il principale vantaggio di valutare i Fabbisogni Standard attraverso un modello riconducibile ad una funzione di costo (2a) è la possibilità di ottenere una quantificazione diretta dell’impatto esercitato dagli output sul livello di fabbisogno. In questo modo si ha la possibilità di calibrare il livello del fabbisogno in base ai livelli essenziali delle prestazioni, una volta che queste grandezze siano state definite. La precisione della stima, però, è compromessa dalla presenza di output endogeni, da cui la necessità di adottare tecniche di stima più complesse con l’ausilio di un set di variabili strumentali, la cui esistenza non è purtroppo sempre garantita.
Il principale vantaggio, invece, di valutare i Fabbisogni Standard attraverso la funzione di spesa è la possibilità di ottenere stime sempre consistenti indipendentemente dalla misurabilità e/o endogeneità degli output, in quanto le variabili indipendenti sono rappresentate da variabili esogene. Per questo motivo la stima del fabbisogno basata su funzioni di spesa è l’approccio econometrico più utilizzato in ambito internazionale2. Di contro, però, non consente la possibilità di inglobare i livelli essenziali delle prestazioni nel calcolo del fabbisogno.
Nel caso del Servizio di Asili nido, i servizi svolti sono ampiamente misurabili attraverso il numero di bambini frequentanti. Inoltre, i test preliminari condotti per verificare l’endogeneità dell’output consentono di non rigettare l’ipotesi nulla in base alla quale la quantità di bambini serviti è esogena rispetto alla spesa.
La corretta individuazione delle quantità di output offerte e l’attenuarsi del problema di endogeneità dello stesso consente, quindi, di stimare i Fabbisogni Standard utilizzando un modello derivato direttamente dalla equazione (2a) che presenta le caratteristiche di una funzione di costo come riportato nella seguente equazione (3).
� = �(�, �, �) (3)
2 OECD (1981), “Measuring local expenditure needs: the Copenhagen workshop”, OECD urban management studies n°4, H. Blöchliger et al. (2007) “Fiscal equalisation in OECD countries”, OECD Network on Fiscal Relations Across Levels of Government, A. Reschovsky “Compensating Local Governments for Differences in Expenditure Needs in a Horizontal Fiscal Equalization Program”, in R. Boadway e A. Shah (2007) “Intergovernmental fiscal transfers: principles and practice”, World Bank B. Dafflon e P. Mischler (2007) “Expenditure needs equalisation at the local level: methods and practice” in J. Kim e J. Lotz (2007) “Measuring Local Government Expenditure Needs”, The Copenhagen Workshop 2007 D. Rizzi e M. Zanette (2011) “I Fabbisogni Standard di spesa dei Comuni italiani”, in Politica Economica, vol. Anno XXVII, n. 2.
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LA RICOGNIZIONE DEI DATI DISPONIBILI E LA NECESSITÀ DEL QUESTIONARIO
La ricognizione delle fonti disponibili: le disposizioni in materia di determinazione dei Fabbisogni Standard dei Comuni (cfr. Decreto Legislativo 216 del 2010) individuano nel Certificato di Conto Consuntivo (CCC) una delle fonti da cui reperire i dati necessari per il calcolo dei Fabbisogni Standard. Le informazioni di natura strutturale ritenute fondamentali per la determinazione dei Fabbisogni Standard (ad esempio, dati sulla struttura demografica, dati sulle scuole, dati sui flussi del pendolarismo, ecc.) sono state individuate in archivi provenienti da fonti ufficiali.
Ove possibile, si è preferito utilizzare informazioni provenienti da banche dati istituzionali quali ISTAT, Agenzia del Territorio, Ministero dell’Interno, Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca, ENEA, Dipartimento delle Finanze ed ACI a garanzia di una maggiore omogeneità ed affidabilità dei dati stessi.
L’aggiornamento dei dati per l’annualità 2010, ove non disponibile pubblicamente, è stato richiesto e fornito dall’ISTAT, che lo stesso decreto individua come Ente di cui è possibile avvalersi per lo svolgimento dell’attività. Il Certificato di Conto Consuntivo (CCC): la fonte informativa finanziaria per la misurazione della spesa delle amministrazioni comunali è rappresentata dai CCC, resi disponibili annualmente dal Ministero dell’Interno. I dati rilevati nei CCC, per accertamenti/incassi e impegni/pagamenti, costituiscono una rappresentazione sintetica delle informazioni contabili iscritte nel Rendiconto al Bilancio di ciascuna amministrazione comunale. Nei CCC, i dati di spesa sono suddivisi in quadri e sono esposti, sia per le spese di parte corrente (Quadro 4) sia per quelle in conto capitale (Quadro 5), tramite una classificazione di tipo funzionale. È presente inoltre, per ciascuna funzione, un’articolazione per servizi che consente di evidenziare per le Funzioni nel settore sociale le spese di:
• Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori; • Servizi di prevenzione e riabilitazione; • Strutture residenziali e di ricovero per anziani; • Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona; • Servizio necroscopico e cimiteriale.
Alla classificazione funzionale si aggiunge una distinzione per categoria economica che consente, per ciascuna funzione, di individuare le spese correnti secondo la seguente articolazione:
1. Personale;
2. Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime;
3. Prestazioni di servizi;
4. Utilizzo di beni di terzi;
5. Trasferimenti;
6. Interessi passivi e oneri finanziari diversi;
7. Imposte e tasse;
8. Oneri straordinari della gestione corrente;
9. Ammortamenti di esercizio.
I limiti del Certificato di Conto Consuntivo: i dati contabili raccolti nel CCC si sono rivelati non sufficienti al fine di determinare il costo effettivo delle Funzioni nel settore sociale. In particolare, da una valutazione dei dati, è emerso che se da un lato l’utilizzo come punto di partenza di una fonte maggiormente consolidata nel tempo, quale il CCC, ha il vantaggio di una maggiore stabilità dell’informazione fornita, dall’altra la forte eterogeneità contabile nella compilazione di tale conto e la natura di sintesi del documento stesso non consentono di individuare nel CCC l’unica fonte per la determinazione del costo effettivo delle Funzioni nel settore sociale. Le motivazioni sono molteplici e risiedono sia nella natura stessa del documento (ad esempio l’assenza di informazioni di dettaglio sulla spesa di personale, riassunta in un unico intervento) sia nell’eterogeneità contabile che caratterizza il trattamento di voci simili (ad esempio la difformità di comportamento tra gli enti nella contabilizzazione dei trattamenti accessori).
I limiti delle informazioni provenienti da fonti istituzionali: I dati provenienti da banche dati istituzionali, seppur necessari per la determinazione dei Fabbisogni Standard, non contengono alcune informazioni di dettaglio indispensabili per l’analisi delle le Funzioni nel settore sociale. Da quanto descritto appare evidente l’esigenza di
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raccogliere informazioni atte ad integrare, riclassificare e a volte correggere quanto disponibile nelle banche dati istituzionali.
I tavoli tecnici: al fine di completare l’insieme di informazioni necessarie alla determinazione dei Fabbisogni Standard, sono stati organizzati tavoli tecnici di lavoro a cui hanno partecipato rappresentanti della SOSE e dell’IFEL, nonché esperti di finanza degli Enti Locali e responsabili degli uffici afferenti alle Funzioni nel settore sociale, appartenenti ad aree territoriali e classi demografiche differenti. In tal modo è stato possibile indagare le caratteristiche dei servizi svolti nel settore sociale, nonché mappare le possibili eterogeneità nell’offerta di tali servizi e nella contabilizzazione delle voci di spesa nel Certificato di Conto Consuntivo. Il risultato dei tavoli tecnici di lavoro è consistito nella predisposizione del Questionario FC06U - Funzioni nel settore sociale.
Il Questionario FC06U - Funzioni nel settore sociale: il questionario FC06U è strutturato in 12 quadri (cui si aggiunge il Quadro Z per le Annotazioni), ognuno con contenuti e finalità distinte.
Una prima distinzione presente nel questionario attiene alla suddivisione tra quadri strutturali e quadri contabili. I primi raccolgono informazioni sulla forma organizzativa scelta per la gestione delle Funzioni nel settore sociale (Quadro B), sulle dotazioni di personale (Quadro D), sulle unità locali e sulle dotazioni strumentali (Quadro E e F), sulle modalità di svolgimento del servizio (Quadro L) e sui servizi svolti (Quadro M - Mbis), mentre i secondi raccolgono specifici dati sulle esternalizzazioni delle Funzioni nel settore sociale, dati di entrata e di spesa (Quadri P, R, S, T, U e W).
Nel Quadro Z delle Annotazioni, l’Ente Locale può riportare indicazioni e osservazioni ritenute utili ai fini di una corretta comprensione di quanto riportato nel questionario, ovvero può evidenziare specifiche particolarità non adeguatamente rilevate nei vari quadri.
Sono state inoltre predisposte le istruzioni per la compilazione del questionario stesso, utili a supportare gli Enti Locali in tale fase, ed è stato allestito un centro di assistenza telefonica, che ha operato sotto la supervisione di IFEL.
Il questionario è stato strutturato con l’obiettivo di migliorare e riclassificare le informazioni contenute nel CCC, nonché per raccogliere informazioni non disponibili da fonti ufficiali.
Nello specifico, il questionario:
1. consente di mappare i principali servizi svolti relativi alle attività nel Settore sociale ed in particolare al Servizio di Asili Nido;
2. rileva una serie di elementi specifici che caratterizzano i Servizi del Settore sociale (ad es. il numero di unità locali e le superfici che caratterizzano gli asili nido, i centri, le strutture semi-residenziali, le strutture residenziali, ecc.);
3. rileva le consistenze di personale e le relative spese, distinguendo le retribuzioni di fatto per tipologie contrattuali (personale dipendente non dirigente a tempo indeterminato, dirigente a tempo indeterminato, ecc.) e indicando separatamente le altre componenti del costo del personale (oneri riflessi a carico dell’Amministrazione per contributi obbligatori, Irap, ecc.). Tali consistenze e spese vengono richieste nel questionario distinguendo l’ammontare complessivo per l’intera Funzione nel settore sociale da quelle specifiche per il Servizio di Asili nido;
4. fornisce la possibilità di indicare una percentuale media di utilizzo del personale addetto alle Funzioni nel settore sociale. La percentuale viene indicata per ciascuna tipologia contrattuale. Gli addetti da indicare fanno riferimento sia al personale, il cui costo è stato contabilizzato nel CCC nelle Funzioni nel settore sociale, sia al personale, il cui costo è stato contabilizzato in altre funzioni del CCC ma che opera di fatto in parte nelle Funzioni nel settore sociale. Il personale è rilevato in unità annue così da rendere confrontabili personale a tempo pieno, personale part-time e personale che ha prestato servizio per parti di anno nell’intera Funzione del Settore sociale ed in particolare nel solo Servizio di Asili nido;
5. introduce, oltre alla colonna per l’indicazione delle spese contabilizzate nei servizi oggetto del questionario, due colonne (Funzioni Generali di Amministrazione, di Gestione e di Controllo e Altre Funzioni) per consentire all’Ente Locale di indicare le spese afferenti alle Funzione del Settore sociale ma contabilizzate in altre Funzioni del CCC;
6. introduce la possibilità di esplicitare analiticamente spese indirette che comunque incidono sul costo del servizio svolto (spese per utenze, spese per pulizie, ecc);
7. consente di ricostruire la spesa effettiva per il servizi oggetto dell’analisi, quando questa o parte di essa è sostenuta da soggetti terzi partecipati dall’Ente, rilevando le poste finanziarie in uscita, sia di parte corrente che in
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conto capitale, a favore dei soggetti partecipati, e in entrata, per rimborsi o utili netti ricevuti da soggetti partecipati dall’Ente cui è stato esternalizzato il servizio;
8. rileva le forme organizzative prescelte per lo svolgimento delle Funzioni nel settore sociale (gestione diretta o in forma associata), esplicitando i rapporti finanziari tra forme associate (contributo alle spese per la partecipazione a forme di gestione associata ed eventuali entrate connesse alla partecipazione a forme di gestione associata);
9. introduce la possibilità di indicare le entrate cui corrisponde un rimborso specifico (si tratta ad esempio dei rimborsi per personale comandato o in convenzione) o entrate ricevute come corrispettivo di servizi specificamente erogati (si tratta ed esempio delle entrate per servizi resi a terzi);
10. introduce la possibilità di indicare la percentuale di copertura del costo pieno del servizio, per i servizi gestiti in forma diversa da quella diretta al fine di evidenziare per ciascun servizio la quota di compartecipazione dell’Ente al costo complessivo;
11. introduce la possibilità di dettagliare le spese e le entrate per rette di utenti residenti o comunque a carico del comune e di utenti non residenti o comunque non a carico del comune.
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IL QUESTIONARIO FC06U: DESCRIZIONE ANALITICA DEI QUADRI
Nell’Allegato 2 è riportato il questionario FC06U relativo alle Funzioni nel settore sociale. Il Quadro B rileva informazioni relative alle modalità associative nell’erogazione dei servizi o nello svolgimento delle attività per le Funzioni nel settore sociale, specificando per ciascuna di esse i singoli servizi ricompresi nelle Funzioni nel settore sociale oggetto della gestione associata indicata. La prima parte del Quadro D è dedicata alle consistenze di personale e consente di individuare il personale effettivamente addetto alle Funzioni nel settore sociale e al Servizio di Asili nido, suddiviso nelle principali figure professionali (ad esempio, in D01 viene rilevato il personale non dirigente a tempo indeterminato, in D02 il personale dirigente a tempo indeterminato, ecc.). Nel Quadro D viene richiesto all’Ente Locale di indicare non solo le unità il cui costo è contabilizzato nelle Funzioni nel settore sociale, ma anche le unità che, seppur contabilizzate in altre Funzioni, risultano di fatto svolgere attività per i Servizi oggetto del questionario. La seconda colonna, accanto a ciascuna qualifica, consente di specificare la percentuale di tempo che l’unità indicata (espressa in unità annue) dedica di fatto alle attività del Settore sociale. Questa colonna opera dunque una duplice “correzione” alle unità indicate: può sia ridurre il tempo delle unità contabilizzate nelle Funzioni nel settore sociale ma che svolgono anche altri Servizi o altre Funzioni, sia imputare il tempo dedicato alle Funzioni nel settore sociale di unità il cui costo è contabilizzato in Altre Funzioni. Queste prime due colonne riguardano il complesso delle Funzioni nel settore sociale, compreso il Servizio di Asili nido, mentre le rimanenti due colonne dettagliano nello specifico il solo Servizio di Asili nido, che costituisce pertanto un “di cui” delle due precedenti colonne. La seconda parte del quadro D fornisce un’analisi dettagliata delle consistenze di personale rilevate nella prima parte con riferimento alle Funzioni nel settore sociale, ai diversi Servizi ricompresi in tali funzioni, specificando la numerosità relativa a figure professionali quali educatori, educatori di sostegno, medici e altro personale paramedico, assistenti sociali, pedagogisti e psicologi, ecc.. Il Quadro E è deputato a raccogliere informazioni sulle unità locali utilizzate per l’espletamento delle Funzioni nel settore sociale. La prima parte del quadro rileva le informazioni relative agli Uffici comunali utilizzati dal personale addetto alle Funzioni nel settore sociale, specificando il numero complessivo delle Unità locali (E01) degli Sportelli aperti al pubblico (E02) e la superficie complessiva dei locali (E03). La seconda parte del quadro rileva le informazioni relative agli Asili nido, ai Centri, alle Strutture semi-residenziali e residenziali utilizzate nell’ambito dei Servizi nel Settore sociale specificando il numero complessivo delle unità locali e la superficie complessiva (in metri quadri) delle unità locali e dei relativi spazi esterni organizzati. Il Quadro F è finalizzato a raccogliere indicazioni sulle principali dotazioni strumentali che caratterizzano i Servizi del Settore sociale. In particolare vengono rilevati il numero degli scuolabus (F01), il numero delle cucine adibite alla produzione dei pasti e il numero dei locali attrezzati per ricezione e porzionamento dei pasti (F02 e F03) per il Servizio di Asili nido, ma anche il numero attrezzature per attività riabilitativa motoria e le ambulanze e mezzi speciali (F06 e F08) per i Servizi per l’infanzia e per i minori, i Servizi di prevenzione e riabilitazione, Strutture Residenziali e di ricovero per anziani, Assistenza, beneficenza e servizi diversi alla persona o anche il numero di escavatori (F10) per il Servizio necroscopico e cimiteriale. Il Quadro L rileva informazioni relative alla tipologia dei principali servizi svolti nell’ambito dei Servizi nel settore sociale come le ore complessive di apertura settimanale al pubblico degli sportelli per i servizi sociali e per i servizi cimiteriali (L01 e L02), la presenza di Call o Contact Center (L03) e la possibilità del servizio per appuntamento (L04). Il Quadro M rileva informazioni sui principali servizi svolti nell’ambito dei Servizi nel settore sociale suddivisi per macro categorie: Servizio di Asili nido, Servizi per l’infanzia e per i minori, servizi di prevenzione e riabilitazione, strutture residenziali e di ricovero per anziani, assistenza, beneficenza e servizi diversi alla persona e Servizio necroscopico e cimiteriale. Il Quadro Mbis rileva il numero di utenti serviti dalle Funzioni nel settore sociale per area di intervento: Famiglie con minori, Disabili, Dipendenze - salute mentale, Anziani, Immigrati e nomadi, Povertà e disagio adulti.
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Nel Quadro P, suddiviso in due sezioni, sono richieste informazioni relative ai soggetti partecipati dall’Ente e informazioni riguardanti le spese di esternalizzazione connesse ai servizi affidati a tali soggetti. La seconda parte del Quadro P ha lo scopo di gestire le informazioni riguardanti le esternalizzazioni di tutti o parte dei Servizi nel settore sociale, distinguendo tra spese sostenute per servizi affidati a soggetti partecipati dall’Ente come le spese correnti per l’acquisto di beni e prestazioni di servizi (P03), le spese per personale distaccato (P05) o le spese correnti per trasferimenti (P06). Il quadro è stato concepito per consentire all’Amministrazione di indicare spese contabilizzate nel Certificato di Conto Consuntivo in Funzioni Generali di Amministrazione, di Gestione e di Controllo o in Altre Funzioni ma attribuibili al complesso dei Servizi nel settore sociale (colonne 2 e 3), o al solo Servizio di Asili nido (colonne 5 e 6). Il Quadro R si riferisce alle entrate, distinte per le Funzioni nel settore sociale e il Servizio di Asili nido, individuando in particolare alcune informazioni significative per la determinazione di un costo effettivo, ovvero entrate con specifica destinazione e che vanno a rettificare valori di spesa: è il caso, ad esempio, delle entrate per la partecipazione a forme di gestione esternalizzata o per la partecipazione a forme di gestione associata (R07 e R09), o per rimborsi per personale in convenzione o comandato (R11 e R12), delle entrate per rimborsi e per utili da soggetti partecipati dall’Ente cui è stato esternalizzato il servizio (R15 e R17). Il Quadro S, le cui voci di spesa sono esplicitate sia per le Funzioni nel settore sociale (colonna 1, 2 e 3) che per il Servizio di Asili nido (colonna 4, 5 e 6), rappresenta un quadro di dettaglio delle spese indicate nel CCC negli interventi da 2 a 5 e ha una duplice finalità: da una parte esplicita importanti voci di spesa non altrimenti desumibili dal CCC, dall’altra consente di attribuire spese di carattere generale identificabili come appartenenti ai servizi oggetto di indagine, tenendo conto della contabilizzazione seguita nel CCC. Questa scelta ha come obiettivo l’omogeneizzazione contabile di importi suscettibili di diversa contabilizzazione tra Amministrazioni Comunali (alcuni Enti contabilizzano le spese di carattere generale delle Funzioni Generali di Amministrazione, di Gestione e di Controllo, altri le imputano pro quota sulle singole Funzioni). Il Quadro S esplicita, poi, le spese non attinenti la gestione corrente in senso stretto (le spese per locazione degli immobili S01, le spese per manutenzione di mezzi strumentali e infrastrutture tecnologiche S03, le spese per leasing S04 e per noleggio dei mezzi strumentali e delle infrastrutture tecnologiche S05) che verranno utilizzate per omogeneizzare il confronto tra Amministrazioni. Infine, sono rilevate le Spese per servizi acquistati da soggetti esterni mediante gara o affidamento diretto come previsto dalla normativa e le Spese per gestione in forma associata, sostenute dal Comune o dall’Unione di comuni (S20 e S21). Il Quadro ha anche la finalità di imputare il totale delle spese al Servizio di Asili nido, ai Servizi di assistenza di base, ai servizi di supporto, all’assistenza economica, all’assistenza domiciliare, all’integrazione sociale e attività di prevenzione e sensibilizzazione, all’assistenza residenziale, e all’assistenza in centri e strutture, e al Servizio necroscopico e cimiteriale (da S23 a S31).
Il Quadro T attiene alle spese di personale, dettagliate per il complesso delle Funzioni nel settore sociale e per il Servizio di Asili nido. Tale quadro nasce in complementarità del quadro D sulle consistenze di personale e consente di rilevare le principali componenti del costo del personale (retribuzioni, oneri riflessi, Irap, ecc.) distinguendo le retribuzioni per qualifiche. Ancora una volta il quadro è stato concepito per consentire all’Amministrazione di indicare spese contabilizzate in Funzioni Generali di Amministrazione, di Gestione e di Controllo o in Altre Funzioni ma attribuibili ai Servizi nel Settore sociale (come ad esempio nel caso dei trattamenti accessori, contabilizzati da alcuni Enti nelle Funzioni Generali di Amministrazione, di Gestione e di Controllo e da altri nelle Funzioni specifiche). Nel Quadro si evidenziano i rimborsi non esplicitamente contabilizzati in bilancio al “Quadro 2) Entrate del Certificato di Conto Consuntivo”, ma al “Quadro 4) Spese correnti del Certificato di Conto Consuntivo”, eventualmente a seguito di convenzioni in cui sia stata disciplinata la compensazione con le spese (da T28 a T30). Il Quadro ha anche la finalità di imputare il totale delle Spese del personale ai servizi di asili nido, ai servizi di assistenza di base, ai servizi di supporto, all’assistenza economica, all’assistenza domiciliare, all’integrazione sociale e attività di prevenzione e sensibilizzazione, all’assistenza residenziale, all’assistenza in centri e strutture, al servizio necroscopico e cimiteriale e alle altre funzioni (da T31 a T40). Il quadro T contiene quindi un’informazione aggiuntiva di grande importanza, ovvero fornisce un dettaglio analitico della spesa di personale che, per i Servizi nel Settore sociale, ammonta in media al 17,2% della spesa corrente, consentendo di determinare un prezzo del fattore lavoro.
Il Quadro U si riferisce alle spese complessivamente sostenute dall’Ente locale per i Servizi nel Settore sociale svolti attraverso gestioni indirette, distinguendo tra: Soggetti partecipati dall’Ente, Soggetti esterni cui è stato affidato il servizio tramite gara o affidamento diretto e Soggetti associati. Nello specifico, il Quadro ha la finalità
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di imputare il totale delle spese di gestione diversa da quella diretta (già indicati ai Quadri P e S) al Servizio di Asili nido, ai Servizi di assistenza di base, ai Servizi di supporto, all’Assistenza economica, all’Assistenza domiciliare, all’Integrazione sociale e attività di prevenzione e sensibilizzazione, all’ Assistenza residenziale, all’ Assistenza in centri e strutture semi-residenziali e al Servizio necroscopico e cimiteriale. La seconda colonna, accanto a ciascuna voce, consente di specificare la percentuale di copertura che tale spesa garantisce in rapporto al costo complessivo del servizio sostenuto dal soggetto esterno per l’erogazione di tali servizi a favore dell’Ente stesso. Tramite la percentuale viene richiesto all’Ente locale di quantificare quanta parte del costo complessivamente sostenuto dal soggetto esterno per l’erogazione del servizio esternalizzato viene coperta dalle spese sostenute dall’Ente locale a favore di tale soggetto.
Il Quadro W, infine, consente di rilevare con maggiore dettaglio le entrate ricevute e le spese sostenute per rette relativamente alle Funzioni nel settore sociale, già rilevate nel Quadro R e nel quadro S, relativamente al Servizio di Asili nido, ai Servizi di assistenza di base, ai Servizi di supporto, all’Assistenza economica, all’Assistenza domiciliare, all’Integrazione sociale e attività di prevenzione e sensibilizzazione, all’ Assistenza residenziale, all’ Assistenza in centri e strutture semi-residenziali e al Servizio necroscopico e cimiteriale.
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LA RILEVAZIONE DEI DATI CON IL QUESTIONARIO FC06U
Ai fini della determinazione dei Fabbisogni Standard relativi al Servizio di Asili nido, a norma del D. Lgs. 216/2010, è stato predisposto il questionario FC06U, che in base al comma 4, art. 8, del citato D. Lgs., è stato somministrato ai 6.702 Comuni e alle 291 Unioni di Comuni, appartenenti ai territori delle regioni a statuto ordinario.
Per la somministrazione, compilazione e trasmissione dei questionari è stato predisposto un portale web, Progetto Fabbisogni Standard, appositamente progettato e dedicato alla gestione dei questionari stessi.
Alla data del 3 Dicembre 2013 hanno risposto al questionario 6.667 Comuni e 175 Unioni di Comuni.
Va evidenziato che tra i rispondenti al questionario, 45 Comuni e 18 Unioni di Comuni non hanno presentato il Certificato di Conto Consuntivo per l’anno 2010.
Dall’analisi dei questionari compilati dalle Unioni di Comuni è emerso che 52 di queste non svolgono i servizi relativi alle Funzioni nel settore sociale (148 Unioni dichiarano di non svolgere il Servizio di Asili nido). Tali Enti Locali non hanno compilato il quadro B delle forme associate, il quadro D del Personale contabilizzato nei Servizi del sociale o addetto a tali funzioni, il quadro P delle Esternalizzazioni, il quadro R delle Entrate, il quadro S delle Spese e il quadro T delle Spese di Personale, il quadro U della percentuale di copertura dei servizi nelle Funzioni del settore sociale non svolti direttamente dall’Ente e il quadro W relativo alla ripartizione delle entrate e delle spese per rette.
Conseguentemente delle 175 Unioni che hanno inviato il questionario, 123 dichiarano di svolgere i Servizi del settore sociale (27 Unioni dichiarano di svolgere il Servizio di Asili nido).
Terminata la fase di acquisizione dei dati dei questionari è iniziata la fase di controllo della qualità delle informazioni in essi contenute.
In considerazione dell’elevato numero di variabili strutturali e contabili da esaminare, si sono implementate procedure di data cleaning. Per ciascuna variabile del questionario sono state predisposte: la distribuzione percentilica, le statistiche descrittive ed alcune statistiche elementari (normalizzate rispetto alla popolazione residente di ciascun Ente e rispetto al numero di dipendenti presenti nel questionario) con la segnalazione dei valori anomali.
Inoltre è stata effettuata un’analisi testuale delle informazioni presenti nel campo “Annotazioni” del questionario (Quadro Z), al fine di classificare le indicazioni e le osservazioni segnalate dagli Enti Locali utili ai fini di una corretta comprensione di quanto riportato nel questionario (quali ad esempio l’assenza del servizio, osservazioni aggiuntive in merito allo svolgimento del servizio in forma associata, ecc.).
In particolare è stata monitorata la compilazione del questionario da parte delle Unioni di Comuni, incrociando le informazioni riguardanti queste ultime con quanto dichiarato dai singoli Comuni nel quadro relativo alla gestione associata in Unione di Comuni del questionario. Tale analisi è stata effettuata utilizzando una tabella di raccordo, pubblicata dall’ANCI, tra le Unioni attive e i Comuni afferenti alle singole Unioni. Il completamento della tabella di raccordo Unioni di Comuni/Comuni con i dati raccolti con il questionario FC06U, ha permesso di associare alle 291 Unioni, coinvolte nel progetto Fabbisogni Standard, un totale di 1.397 Comuni. Tutto ciò ha permesso di gestire le reali casistiche esistenti, di individuare le principali problematiche di ciascuna Unione di Comuni e di costruire un questionario “consolidato” per la singola Unione, su cui calcolare i Fabbisogni Standard.
Sulla base di tali analisi sono stati selezionati i controlli utili ad individuare le situazioni per le quali è stata necessaria una segnalazione all’Ente Locale per gravi incoerenze riscontrate nei dati (attività di controllo della qualità dei dati).
Per il questionario FC06U sono stati contattati, via posta elettronica ordinaria e certificata, nonché via telefono, 3.982 Enti Locali per la presenza totale di 8.107 anomalie, corrispondenti a gravi incoerenze riscontrate nei dati dichiarati, con la finalità di validare o modificare dette anomalie. Inoltre, sono state definite le modalità ed è stato avviato un flusso di lavoro al fine di consentire all’Ente Locale di correggere o di confermare, con relativa motivazione, i dati inseriti nei questionari e segnalati dai controlli di qualità.
Le principali incoerenze riscontrate sono di seguito riportate:
• spese per il personale dedicato alle Funzioni nel settore sociale dichiarate nel rigo T26 alle colonne 1, 2 e 3 del questionario FC06U complessivamente superiori all’importo dichiarato nel Certificato di Conto Consuntivo nel Quadro 3 BIS al rigo 120 colonna 1;
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• spese per il personale dichiarate nella prima colonna del quadro T del questionario FC06U non coerenti con gli importi indicati nel Certificato di Conto Consuntivo nel Quadro 4 al rigo 150 colonna 1 e 7;
• somma delle spese dichiarate nella prima colonna del quadro P (P03+P05+P06), nella prima colonna del quadro S e del quadro T del questionario FC06U anomala, in quanto superiore alla somma degli importi indicati nel Certificato di Conto Consuntivo nel Quadro 4 al rigo 150 colonne 1, 2, 3, 4, 5, 7;
• con riferimento al “Personale dipendente non dirigente con contratto a tempo indeterminato”, il risultato del rapporto tra la spesa indicata al rigo T01 nelle colonne 1,2,3 (“Retribuzioni lorde al personale dipendente non dirigente con contratto a tempo indeterminato”) e il numero di unità persona/anno indicato al rigo D01 colonna 1 (relativo al “Personale dipendente non dirigente con contratto a tempo indeterminato”) inferiore a 16.000 euro;
• con riferimento al personale (a esclusione delle “Collaborazioni coordinate e continuative e altre forme di rapporto di lavoro flessibile”, dei “Lavoratori socialmente utili e Lavoratori di pubblica utilità” e del “Personale di cui all'ex-art.76 comma 1 del D.L. 112/2008”), il risultato del rapporto tra la spesa indicata nel quadro T nelle colonne 1,2,3 e il relativo numero di unità persona/anno indicato nel quadro D colonna 1 inferiore a 18.000 euro;
• valori anomali delle singole variabili del questionario.
Ai fini dell’ analisi del Servizio di Asili nido, sono stati ulteriormente contattati 736 Comuni a causa di 792 anomalie riguardanti i dati dello specifico servizio per le seguenti incoerenze:
• la somma delle spese dichiarate nel quadro S e nel quadro T per il Servizio di Asili nido (colonne 4,5,6) del questionario FC06U non risulta essere coerente con il numero di utenti riportato nel quadro M, in particolare nei campi da M01 a M30;
• le percentuali riportate nelle colonne 2, 4, 6 del quadro U per il Servizio di Asili nido presentano valori anomali.
Nella Tabella 1 è riportata la distribuzione dei Comuni oggetto del questionario FC06U, per quelli che hanno risposto per classe dimensionale, per area territoriale e per regione.
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Tabella 1 - Distribuzione dei Comuni oggetto di analisi per classe dimensionale, per area territoriale e per regione
Classe dimensionale Totale Comuni
oggetto del questionario (A)
Comuni che hanno risposto
(B) % (B/A)
Comuni con assenza CCC 2010
(C)
Meno di 500 Abitanti 691 687 99,4 9
500 - 999 Abitanti 895 891 99,6 11
1.000 - 1.999 Abitanti 1.285 1.279 99,5 5
2.000 - 2.999 Abitanti 813 811 99,8 4
3.000 - 4.999 Abitanti 961 953 99,2 8
5.000 - 9.999 Abitanti 1.014 1.009 99,5 5
10.000 - 19.999 Abitanti 610 605 99,2 1
20.000 - 59.999 Abitanti 346 345 99,7 2
60.000 - 99.999 Abitanti 49 49 100,0 0
100.000 - 249.999 Abitanti 28 28 100,0 0
250.000 - 499.999 Abitanti 5 5 100,0 0
Oltre 500.000 Abitanti 5 5 100,0 0
Area Territoriale
Nord-ovest 2.987 2.979 99,7 7
Nord-est 929 924 99,5 0
Centro 996 991 99,5 12
Sud 1.790 1.773 99,1 26
Regione
Piemonte 1.206 1.204 99,8 5
Lombardia 1.546 1.542 99,7 2
Veneto 581 578 99,5 0
Liguria 235 233 99,1 0
Emilia-Romagna 348 346 99,4 0
Toscana 287 286 99,7 1
Umbria 92 91 98,9 0
Marche 239 239 100,0 0
Lazio 378 375 99,2 11
Abruzzo 305 302 99,0 5
Molise 136 135 99,3 5
Campania 551 546 99,1 7
Puglia 258 255 98,8 1
Basilicata 131 129 98,5 1
Calabria 409 406 99,3 7
TOTALE 6.702 6.667 99,5 45
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IDENTIFICAZIONE DELLE VARIABILI DI CONTESTO E DI OUTPUT
Ai fini della determinazione dei Fabbisogni Standard in relazione al Servizio di Asili nido è stata creata una Banca Dati che contiene il patrimonio informativo degli Enti Locali proveniente dagli archivi dei Certificati di Conto Consuntivo, forniti dal Ministero dell’Interno per l’anno 2010, integrati con le informazioni presenti nei questionari e con i dati desumibili da fonti ufficiali.
Il contesto teorico di riferimento fornisce indicazioni precise circa l’individuazione delle variabili da utilizzare nel processo di stima.
In particolare, si possono individuare cinque tipologie di variabili di seguito elencate:
• la prima include gli aspetti demografici e socio-economici necessari a catturare le preferenze/necessità locali circa la domanda di servizi pubblici (variabili di contesto relative alla domanda);
• la seconda è composta dalle caratteristiche ambientali che influiscono sulla produttività totale dei fattori (variabili di contesto relative all’offerta);
• la terza è costituita dai prezzi dei fattori produttivi;
• la quarta comprende il gruppo client di riferimento che per il Servizio di Asili nido corrisponde alla popolazione di 0-2 anni residente al 31/12/2010 di fonte ISTAT;
• l'ultima è rappresentata da un insieme di variabili relative ai servizi forniti (elementi specifici del servizio, intensità del servizio e output).
Ai fini della definizione dei Fabbisogni Standard degli Enti Locali sono state individuate delle variabili in grado di valutare gli aspetti socio-economici necessari a catturare le preferenze/necessità locali circa la domanda di servizi pubblici (variabili di contesto relative alla domanda) e delle variabili in grado di cogliere le caratteristiche ambientali che influiscono sulla produttività totale dei fattori e che modificano, a parità di domanda, il costo di fornitura del servizio (variabili di contesto relative all’offerta).
Ai fini della determinazione della funzione dei Fabbisogni Standard, sono state utilizzate le seguenti tipologie di variabili che verranno illustrate in dettaglio nei paragrafi successivi:
• variabili desumibili da fonti ufficiali;
• variabili desumibili dal questionario;
• livello dei prezzi.
Si riporta di seguito la Tabella 2 riguardante le variabili desunte da fonti ufficiali. Tali variabili sono state individuate nell’ambito dei tavoli tecnici di lavoro a cui hanno partecipato rappresentanti della SOSE, dell’ISTAT e dell’IFEL.
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Tabella 2 - Variabili desumibili da fonti ufficiali
Argomento Variabile di Contesto Fonte Anno
Dati generali
Superficie territoriale ISTAT 2010
Livello altimetrico massimo ISTAT 2001
Livello altimetrico del Municipio ISTAT 2001
Classificazione sismica ISTAT 2010
Comune litoraneo ISTAT 2001
Numero delle Unità Locali e degli Addetti suddivisi per Comune e per categoria ATECO 2007
ISTAT - ASIA 2010
Zone climatiche in funzione dei gradi-giorno ENEA 2007
Numero di occupati per sesso e fascia di età ISTAT 2001
Popolazione
Popolazione residente al 31/12/2010 ISTAT 2010
Popolazione residente al 31/12/2010 per età ISTAT 2010
Popolazione residente al 31/12/2010 per stato civile ISTAT 2010
Numero di famiglie ISTAT 2010
Numero di convivenze ISTAT 2010
Numero di pendolari entranti nel Comune ISTAT 2001
Numero di pendolari uscenti dal Comune ISTAT 2001
Numero di pendolari interni al Comune ISTAT 2001
Popolazione residente straniera regolare ISTAT 2010
Numero di nati da popolazione residente straniera ISTAT 2010
Numero di nascite ISTAT 2008/2009/2010
Immobili Immobili (Categorie A,B,C,D,E) Dipartimento delle Finanze
2010
In aggiunta alle informazioni desumibili da fonti ufficiali, tramite il questionario sono state richieste informazioni, in possesso esclusivo dell’ente e non disponibili da banche dati ufficiali, relative ai servizi erogati. Queste informazioni hanno consentito l’individuazione delle variabili relative agli elementi specifici del servizio, all’intensità del servizio e agli output elencate di seguito (Tabelle da 3 a 5). Tabella 3 - Elementi specifici del servizio
Argomento Variabile Fonte Anno
Consistenze di personale
D15 - Educatori Questionario 2010
D16 - Educatori di sostegno Questionario 2010
D17 - Altro personale Questionario 2010
Dotazioni strumentali
F01 - Scuolabus Questionario 2010
F02 - Cucine per la produzione pasti Questionario 2010
F03 - Locali attrezzati per ricezione e porzionamento pasti Questionario 2010
Gestione degli asili
E04 - Unità locali Questionario 2010
E05 - Superficie complessiva (Mq) Questionario 2010
E06 - Superficie per spazi esterni organizzati (Mq) Questionario 2010
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Tabella 4 – Variabili di intensità del servizio
Argomento Variabile Fonte Anno
Apertura del servizio
M02 - Giornate annue di apertura del servizio di asili nido a tempo pieno
Questionario 2010
M03 - Giornate annue di apertura del servizio di asili nido a tempo parziale
Questionario 2010
M04 - Giornate annue di apertura estiva del servizio di asili nido Questionario 2010
M05 - Giornate annue di servizio di trasporto Questionario 2010
M07 - Numero di ore di apertura giornaliera sezioni a tempo pieno Questionario 2010
M09 - di cui Numero di ore di apertura giornaliera pre - scuola Questionario 2010
M10 - di cui Numero di ore di apertura giornaliera post - scuola Questionario 2010 M15 - Numero di ore di apertura giornaliera sezioni a tempo parziale Questionario 2010
M17 - di cui Numero di ore di apertura giornaliera pre - scuola Questionario 2010
M22 - Numero di ore di apertura giornaliera estiva Questionario 2010
M24 - di cui Numero di ore di apertura giornaliera pre - scuola Questionario 2010
M25 - di cui Numero di ore di apertura giornaliera post - scuola Questionario 2010
Servizi Svolti
M01 - Posti disponibili Questionario 2010
M06 - Bambini fruitori di servizio di trasporto Questionario 2010
Sezioni a tempo pieno M08 - Bambini lattanti Questionario 2010
M09 - Bambini frequentanti pre - scuola Questionario 2010
M10 - Bambini frequentanti post - scuola Questionario 2010 M11 - Bambini fruitori di beni per il servizio di igiene (pannolini, salviettine, ecc.) incluso nella retta ordinaria
Questionario 2010
M12 - Bambini fruitori di servizio refezione incluso nella retta ordinaria
Questionario 2010
M13 - Bambini fruitori di servizio refezione pagato a parte Questionario 2010 M14 - Bambini fruitori di attività complementari incluse nella retta ordinaria
Questionario 2010
Sezioni a tempo parziale M16 - Bambini lattanti Questionario 2010
M17 - Bambini frequentanti pre - scuola Questionario 2010 M18 - Bambini fruitori di beni per il servizio di igiene (pannolini, salviettine, ecc.) incluso nella retta ordinaria
Questionario 2010
M19 - Bambini fruitori di servizio refezione incluso nella retta ordinaria
Questionario 2010
M20 - Bambini fruitori di servizio refezione pagato a parte Questionario 2010 M21 - Bambini fruitori di attività complementari incluse nella retta ordinaria
Questionario 2010
Apertura estiva
M22 - Numero di Bambini frequentanti apertura estiva Questionario 2010
M23 - Bambini lattanti Questionario 2010
M24 - Bambini frequentanti pre - scuola Questionario 2010
M25 - Bambini frequentanti post - scuola Questionario 2010 M26 - Bambini fruitori di beni per il servizio di igiene (pannolini, salviettine, ecc.) incluso nella retta ordinaria
Questionario 2010
M27 - Bambini fruitori di servizio refezione incluso nella retta ordinaria
Questionario 2010
M28 - Bambini fruitori di servizio refezione pagato a parte Questionario 2010 M29 - Bambini fruitori di attività complementari incluse nella retta ordinaria
Questionario 2010
Tabella 5 – Variabili di output Argomento Variabile di output Fonte Anno
Utenti
M07 - Bambini frequentanti sezioni a tempo pieno Questionario 2010 M15 - Bambini frequentanti sezioni a tempo parziale Questionario 2010 M30 - Beneficiari di Contributi e/o voucher per il pagamento di rette
Questionario 2010
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DEFINIZIONE DEI LIVELLI DEI PREZZI
Per il Servizio di Asili nido sono stati considerati i seguenti livelli dei prezzi dei fattori produttivi (Tabella 6):
• Spesa media del personale per addetto;
• Livello delle retribuzioni del settore Privato;
• Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto al servizio;
• Il livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio.
Tabella 6 - Livelli dei prezzi dei fattori produttivi
Livelli dei prezzi dei fattori produttivi Fonte Anno
Spesa media del personale per addetto Questionario FC06U 2010
Livello delle retribuzioni nel settore Privato Banca Dati degli Studi di Settore 2010
Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto al servizio Questionario FC06U e Banca Dati degli Studi di Settore
2010
Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio Agenzia del Territorio 2010
Di seguito sono riportati i criteri utilizzati per il calcolo dei livelli dei prezzi.
Spesa media del personale per addetto
Di seguito sono riportati i criteri utilizzati per il calcolo del livello dei prezzi “Spesa media del personale per Addetto”.
Tale indicatore viene calcolato come rapporto tra la somma delle singole voci riportate in Tabella 7 ed il totale degli addetti calcolato come somma delle voci del questionario FC06U, nella colonna “di cui Servizio di Asili nido” [Personale dipendente non dirigente con contratto a tempo indeterminato (D01), Personale dipendente dirigente con contratto a tempo indeterminato (D02), Incarichi conferiti ai sensi dell'art.110, commi 1 e 2 D. Lgs. n. 267/2000 (D03), Personale dipendente non dirigente con contratto a tempo determinato (D04), Personale previsto dall'art.90 del D. Lgs. n. 267/2000 (D07), Dipendenti comandati presso altri enti (D09), Dipendenti in comando presso l’Ente (D10), Dipendenti distaccati presso altri enti (D11), Dipendenti in distacco presso l’Ente (D12), Personale in convenzione (ai sensi degli artt. 13 e 14 del CCNL 22 gennaio 2004) di cui l’Ente è titolare del rapporto di lavoro (D13), Personale in convenzione (ai sensi degli artt. 13 e 14 del CCNL 22 gennaio 2004) di cui l’Ente NON è titolare del rapporto di lavoro (D14)]. Nel caso in cui la singola voce di spesa sia uguale a zero i relativi addetti non vengono sommati nel calcolo degli addetti totali. Se il totale degli addetti risulta pari a zero, la spesa media del personale per addetto viene posta uguale a zero.
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Tabella 7 - Modalità di calcolo delle spese del personale (ad esclusione di LSU, COCOCO e art. 76)
Variabile Nome Variabile Voci del questionario3
Costo del lavoro del personale dipendente non dirigente a tempo indeterminato
Costo del lavoro del personale previsto dall’art. 90 Dlgs 267/2000
Costo_90 T09 + quota(T18) + quota(T20-T21)
Spese per personale comandato presso altri enti Costo_comandati T11+quota(T18)
Costo del lavoro per personale in posizione di comando Costo_comando T12+quota(T18)
Spese per personale distaccato presso altri Enti Costo_distaccati T13+quota(T18)
Costo del lavoro per personale in posizione di distacco Costo_distacchi T14+quota(T18)
Costo del lavoro per personale in convenzione titolare del rapporto
Costo_conv_tit T15+quota(T18)
Costo del lavoro per personale in convenzione non titolare del rapporto
Costo_conv_nontit T16+quota(T18)
Altre spese (formazione e altre spese) Costo_altro T24+T25+ Quote non suddivisibili
Anche se la “Spesa media del personale per addetto” può essere considerata una variabile endogena, diverse motivazioni sostengono l’ipotesi di un salario esogeno. Innanzitutto una larga parte del salario stesso è largamente predeterminato e solo alcune componenti sono oggetto di contrattazione decentrata. Inoltre, è probabile che nel breve periodo gli spazi di manovra per le singole amministrazioni siano del tutto contenuti. La composizione professionale, l’anzianità di servizio ed il peso dei diversi istituti retributivi non sono certo modificabili nel breve periodo.
Livello delle retribuzioni nel settore Privato
Per il calcolo del livello generale delle retribuzioni private è stata presa in considerazione l’intera banca dati degli Studi di Settore per l’anno 2010 e per ogni impresa è stato calcolato il rapporto tra le “Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa” ed il numero di personale dipendente.
Dopo aver scartato le retribuzioni per addetto normalizzato pari a zero o oltre i 120.000 euro, per ciascuno dei Comuni è stato assegnato come valore delle retribuzioni private la mediana del Sistema Locale del Lavoro (SLL) di appartenenza del Comune stesso.
Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto al servizio
La “Spesa media del personale per addetto” rappresenta il valore delle retribuzioni per il personale interno ed è desunta dal questionario FC06U, mentre il “Livello delle retribuzioni nel settore privato” rappresenta il valore delle retribuzioni per il personale esterno e deriva dalla Banca Dati degli Studi di Settore.
Dal momento che il Servizio di Asili nido si caratterizza per forme di gestione diverse, ovvero servizio gestito dal Comune stesso piuttosto che esternalizzato, o possibili combinazioni delle due gestioni, si è proceduto alla costruzione dell’indicatore “Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto al Servizio di Asili nido tenendo conto del numero di utenti gestiti internamente piuttosto che esternamente.
Si sono determinate pertanto sia la quota di esternalizzazione del servizio (data dal rapporto del numero di bambini con gestione diversa da quella diretta ed il totale degli utenti del servizio a gestione diretta e non), sia la quota di gestione interna dello stesso servizio (complemento a 1 della quota di esternalizzazione).
3 Nel calcolo sono utilizzate le tre colonne del quadro T “Spese per il personale - DI CUI Servizio di Asili nido” del questionario FC06U. Le quote vanno ripartite in proporzione alla voce base seguendo questo ordine: 1) oneri per il nucleo; 2) oneri riflessi; 3) IRAP; 4) rinnovi.
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L’Indicatore di conseguenza risulta essere una ponderazione dei prezzi del personale che tiene conto della specifica gestione ovvero viene calcolato ponderando il valore della “Spesa media del personale per addetto” per la quota di gestione interna, e il “Livello delle retribuzioni nel settore privato” con quota di esternalizzazione del servizio.
Per i comuni con gli utenti del Servizio di Asili nido pari a zero è stato preso a riferimento esclusivamente il “Livello delle retribuzioni nel settore privato”. Va, inoltre, tenuto conto che per i comuni con valore della “Spesa media del personale per addetto” pari a zero è stata presa a riferimento la mediana della Spesa media del personale per addetto calcolata a livello nazionale sul campione di regressione con riferimento alla classe dimensionale di appartenenza riportata nella tabella seguente:
Tabella 8 - Mediana della Spesa media del personale per addetto
Classi dimensionali
Mediana Spesa media del personale
per addetto
Meno di 500 Abitanti 46.400,00
500 - 999 Abitanti 46.400,00
1.000 - 1.999 Abitanti 37.337,94
2.000 - 2.999 Abitanti 39.039,00
3.000 - 4.999 Abitanti 34.038,00
5.000 - 9.999 Abitanti 32.611,82
10.000 - 19.999 Abitanti 32.723,93
20.000 - 59.999 Abitanti 32.385,90
60.000 - 99.999 Abitanti 33.420,85
Oltre 100.000 Abitanti 34.449,05
Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio
Lo studio territoriale del livello delle “Locazioni immobiliari ad uso ufficio” ha avuto come obiettivo la determinazione, per singolo Comune, dei valori di riferimento delle locazioni degli immobili per uso ufficio.
I dati presi in considerazione per l’analisi provengono dall’Osservatorio sul Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia del Territorio riferiti all’anno 2010.
I dati dell’OMI contengono, per ogni Comune, il valore minimo e il valore massimo di locazione degli immobili (euro mensili al metro quadro) distinti per:
• Tipologia;
• Stato conservativo;
• Fascia comunale;
• Zona comunale.
Nell’analisi sono state esaminate le tipologie di immobili ad uso “uffici”.
Considerando che non sono sempre presenti per ogni tipologia di immobile le tre modalità (scadente, normale, ottimo) che ne contraddistinguono lo stato conservativo, nell’analisi sono stati considerati i prezzi di locazione minimi e massimi degli immobili relativi alla modalità normale se presente, altrimenti quelli relativi alla modalità ottima.
I dati relativi alla fascia comunale (centrale, semicentrale, periferica, rurale e suburbana) sono disponibili a livello di singola zona comunale. Ad ogni fascia comunale appartengono una o più zone comunali a seconda della grandezza del Comune.
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Nella prima fase l’obiettivo della procedura è stato quello di individuare, per ogni Comune, il valore di riferimento delle locazioni.
Tale prezzo è stato ottenuto calcolando la media geometrica4 tra il valore minimo e il valore massimo delle locazioni degli immobili a livello di singola zona comunale.
I valori desunti per zone comunali sono stati successivamente aggregati al livello superiore (fascia comunale) mediante l’utilizzo della media geometrica.
Infine, attraverso il calcolo della media geometrica dei diversi valori ottenuti per fasce comunali, si è ottenuto il prezzo di riferimento per Comune.
In caso di assenza dei dati OMI sulle locazioni, sono stati assegnati i valori di locazione relativi al Comune confinante5 più simile in termini di numero di residenti6. Il metodo descritto è stato applicato in modo iterativo fino all’assegnazione dei valori di locazione ad ogni Comune. Il “Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio” coglie sia il livello dei prezzi di alcuni fattori produttivi sia il livello di benessere e di sviluppo economico del territorio.
4 L’utilizzo della media geometrica rispetto a quella aritmetica ha permesso di ridurre l’influenza dei valori estremi della distribuzione. 5 Per ciascun Comune sono stati individuati i 4 Comuni più vicini in termini di distanza in linea d’aria in base ai dati cartografici Istat aggiornati al 31 Dicembre 2010. 6 Fonte Istat, Popolazione residente al 31/12/2010.
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INDIVIDUAZIONE DEI MODELLI ORGANIZZATIVI
I modelli organizzativi emersi dalle analisi del questionario FC06B - Servizio di Asili nido su 6.667 Comuni elaborabili sono i seguenti:
Modello 1) Comuni con gestione associata in Unione di Comuni
Numerosità: 115 Comuni appartenenti a 26 Unioni.
I Comuni che gestiscono il Servizio di Asili nido in Unione di Comuni costituiscono un apposito modello organizzativo.
Alle Unioni di Comuni è stato inviato il questionario, in quanto sono tenute alla compilazione del Certificato di Conto Consuntivo.
Per l’individuazione della forma associata in Unione di Comuni è stato considerata la compilazione da parte dei Comuni del servizio “Asili nido” indicato nel campo B01 del questionario.
Ai fini dell’individuazione dell’unione da consolidare, è stato conteggiato il numero di Comuni che hanno dichiarato di appartenere alla medesima unione ed eventualmente anche l’unione se nel questionario ha dichiarato di svolgere il servizio7. Se tale numero risulta maggiore di uno la forma associata viene consolidata altrimenti i Comuni sono considerati a gestione diretta per il Servizio di Asili nido.
Conseguentemente sono state consolidate anche le Unioni di Comuni che non hanno risposto al questionario ma che sono state indicate da almeno due Comuni.
Con riferimento alle Unioni di Comuni così individuate, tutti i comuni appartenenti a tali Unioni, secondo la mappatura derivante dalla tabella di raccordo pubblicata dall’ANCI, che non hanno indicato forme di gestione associata differenti sono stati consolidati insieme all’Unione di appartenenza stessa anche se nel campo B01 alcuni dei comuni recuperati dalla mappatura non hanno indicato il servizio.
Per i Comuni appartenenti a tale gruppo è stata predisposta la costruzione di un questionario “consolidato” aggregando le informazioni dell’Unione e dei Comuni che ne fanno parte. Le modalità di costruzione del questionario consolidato sono riportate nell’Allegato 3.
Applicando le regole descritte è stato possibile ricostruire il questionario consolidato per 26 Unioni di Comuni.
Modello 2) Comuni con gestione associata in Comunità montana
Numerosità: 144 Comuni appartenenti a 10 Comunità montane.
I Comuni che gestiscono il Servizio di Asili nido in Comunità montana costituiscono un apposito modello organizzativo, in quanto la Comunità montana è un ente territoriale locale dotato di una propria struttura, una gestione amministrativa autonoma e un proprio bilancio. La Comunità montana è un ente pubblico ad appartenenza obbligatoria, costituito con provvedimento del presidente della giunta regionale tra Comuni montani e pedemontani, anche appartenenti a province diverse. Lo scopo è la valorizzazione delle zone montane, per l'esercizio di funzioni proprie conferite, nonché l'esercizio associato di funzioni comunali.
Per l’individuazione della forma associata in Comunità montana è stato considerata la compilazione da parte dei Comuni del servizio “Asili nido” indicato nel campo B04 del questionario.
Ai fini dell’individuazione della Comunità montana da consolidare, è stato conteggiato il numero di Comuni che hanno dichiarato di appartenere alla medesima Comunità Montana. Se tale numero risulta maggiore di uno la forma associata viene consolidata altrimenti i Comuni sono considerati a gestione diretta per il Servizio di Asili nido.
Con riferimento alle Comunità montana così individuate, tutti i comuni appartenenti a tali Comunità montana, che non hanno indicato forme di gestione associata differenti sono stati consolidati anche se nel campo B04 alcuni dei comuni non hanno indicato il servizio.
7 L’unione di Comuni effettua il Servizio di Asili nido se ha compilato il campo B01 del questionario col servizio specifico oppure ha valorizzato uno dei quadri D, P, R, S, T,U,W del questionario.
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Per i Comuni appartenenti a tale gruppo è stata predisposta la costruzione di un questionario “consolidato” aggregando le informazioni dei Comuni che ne fanno parte. Le modalità di costruzione del questionario consolidato sono riportate nell’Allegato 3bis.
Applicando le regole descritte è stato possibile ricostruire il questionario consolidato per 10 Comunità montane.
Modello 3) Comuni con gestione associata in Consorzio
Numerosità: 20 Comuni appartenenti a 7 Consorzi.
A questo raggruppamento afferiscono i Comuni che gestiscono il Servizio di Asili nido tramite Consorzio, ente dotato di una propria struttura, una gestione amministrativa autonoma e un proprio bilancio. Ai Consorzi non è stato inviato il questionario, in quanto non tenuti alla compilazione del Certificato di Conto Consuntivo.
Per l’individuazione della forma associata in Consorzio è stato considerata la compilazione da parte dei Comuni del servizio “Asili nido” indicato nel campo B02 del questionario.
Ai fini dell’individuazione del Consorzio da consolidare, è stato conteggiato il numero di Comuni che hanno dichiarato di appartenere al medesimo Consorzio. Se tale numero risulta maggiore di uno la forma associata viene consolidata altrimenti i Comuni sono considerati a gestione diretta per il Servizio di Asili nido.
Per i Comuni appartenenti a tale gruppo è stata predisposta la costruzione di un questionario “consolidato” aggregando le informazioni dei Comuni che ne fanno parte. Le modalità di costruzione del questionario consolidato sono riportate nell’Allegato 3ter.
Applicando le regole descritte è stato possibile ricostruire il questionario consolidato per 7 Consorzi.
Modello 4) Comuni con gestione associata in Convenzione tra Comuni o con altre forme
Numerosità: 214 Comuni appartenenti a 70 Convenzioni o con altre forme.
I Comuni che gestiscono il Servizio di Asili nido in Convenzione tra Comuni o con altre forme di gestione associata costituiscono un apposito modello organizzativo. A differenza dell’Unione di Comuni, del Consorzio e della Comunità montana, la Convenzione tra Comuni e le altre forme associative non prevedono né una struttura aggiuntiva, né una gestione amministrativa autonoma, né un proprio bilancio.
Per l’individuazione della forma associata in Convenzione è stato considerata la compilazione da parte dei Comuni del servizio “Asili nido” indicato nel campo B03 e/o B05 del questionario.
Ai fini dell’individuazione della Convenzione tra Comuni da consolidare, è stato conteggiato il numero di Comuni che hanno dichiarato di appartenere alla medesima Convenzione. Se tale numero risulta maggiore di uno la forma associata viene consolidata altrimenti i Comuni sono considerati a gestione diretta per le il Servizio di Asili nido.
Per i Comuni appartenenti a tale gruppo è stata predisposta la costruzione di un questionario “consolidato” aggregando le informazioni dei Comuni che ne fanno parte. Le modalità di costruzione del questionario consolidato sono riportate nell’Allegato 3quater.
Applicando le regole descritte è stato possibile ricostruire il questionario consolidato per 70 Convenzioni.
Modello 5) Comuni con gestione associata in Bacino
Numerosità: 24 Comuni appartenenti a 3 Bacini.
La necessità di definire il Bacino come apposito modello organizzativo nasce dall’esigenza di cogliere le eventuali relazioni esistenti tra Unioni di Comuni, Comunità montane, Consorzi e Convezioni nella gestione delle attività relativi al Servizio di Asili nido.
Una volta definita l’esistenza di una specifica forma associata mediante i criteri di individuazione sopraelencati è stato rilevato se almeno uno dei Comuni appartenenti alla forma associata avesse a sua volta indicato di appartenere a qualche altra forma associata compilando uno o più righi del quadro B.
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In tal caso si è proceduto a consolidare tutti i Comuni appartenenti alle differenti forme associate in una nuova e più grande forma associata denominata “Bacino”.
Da ciò è facilmente comprensibile che un Bacino può essere costituito da un numero elevato di Comuni.
Per i Comuni appartenenti a tale gruppo è stata predisposta la costruzione di un questionario “consolidato” aggregando le informazioni dei Comuni che ne fanno parte. Le modalità di costruzione del questionario consolidato sono riportate nell’Allegato 3quinquies.
Applicando le regole descritte è stato possibile ricostruire il questionario consolidato per 3 Bacini.
Modello 6) Comuni senza il Servizio di Asili nido
Numerosità: 4.367 Comuni
L’Ente Locale non svolge le attività relative al Servizio di Asili nido.
Modello 7) Comuni con gestione diretta del Servizio di Asili nido
Numerosità: 1.783 Comuni
Questo gruppo identifica quei Comuni non appartenenti ai primi 6 modelli organizzativi e che gestiscono direttamente il Servizio di Asili nido.
Nella Tabella 9 è riportata la distribuzione dei Comuni per modello organizzativo e per classe di abitanti, mentre nella Tabella 10 è riportata la distribuzione dei Comuni per modello organizzativo, per area territoriale e per regione.
Tabella 9 - Distribuzione dei Comuni per modello organizzativo e per classe dimensionale
Classi dimensionali
Modelli organizzativi
1 - Comuni con gestione associata in Unione di Comuni
2 - Comuni con
gestione associata in Comunità montana
3 - Comuni con
gestione associata in Consorzio
4 - Comuni con gestione associata in
Convenzione
5 - Comuni con
gestione associata in
Bacino
6 - Comuni senza il
Servizio di Asili nido
7 - Comuni con gestione diretta del Servizio di Asili nido
Totale Num % Num % Num % Num % Num % Num % Num %
Meno di 500 Abitanti 687 15 2,2 38 5,5 1 0,1 14 2,0 611 88,9 8 1,2
Al fine di determinare i Fabbisogni Standard per il Servizio di Asili nido si è ricorso alla Regressione Multipla, una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l’andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti.
Al fine di garantire la massima affidabilità dei risultati, la stima dei Fabbisogni Standard è stata effettuata su un campione di Enti Locali di riferimento la cui composizione è di seguito descritta.
In primo luogo, è importante precisare che, con riferimento ai Comuni appartenenti al modello organizzativo 1 (Comuni con gestione associata in Unione), sono stati utilizzati nell’analisi i dati “consolidati” relativi alle 26 Unioni di Comuni cui appartengono 115 Comuni.
Con riferimento ai Comuni appartenenti al modello organizzativo 2 (Comuni con gestione associata in Comunità montana), sono stati utilizzati nell’analisi i dati “consolidati” relativi alle 10 Comunità montane cui appartengono 144 Comuni.
Con riferimento ai Comuni appartenenti al modello organizzativo 3 (Comuni con gestione associata in Consorzio), sono stati utilizzati nell’analisi i dati “consolidati” relativi ai 7 Consorzi cui appartengono 20 Comuni.
Con riferimento ai Comuni appartenenti al modello organizzativo 4 (Comuni con gestione associata in Convenzione tra Comuni o con altre forme), sono stati utilizzati nell’analisi i dati “consolidati” relativi alle 70 Convenzioni cui appartengono 214 Comuni.
Con riferimento ai Comuni appartenenti al modello organizzativo 5 (Comuni con gestione associata in Bacino), sono stati utilizzati nell’analisi i dati “consolidati” relativi ai 3 Bacini cui appartengono 24 Comuni.
L’archivio ottenuto sostituendo gli enti consolidati ai singoli comuni che operano in forma associata si compone di 6.266 Enti (1.783 Comuni con gestione diretta del Servizio di Asili nido, 4.367 Comuni che dichiarano di non svolgere il servizio di Asili nido e 116 Enti consolidati che rappresentano 517 Comuni).
Per definire il campione utilizzato per la stima, quindi, è stata effettuata un’analisi di coerenza sui dati al fine di individuare situazioni anomale in modo da evitare possibili distorsioni nella stima della funzione.
A seguito dell’analisi di coerenza sui dati, sono stati esclusi dal campione 5.133 Enti Locali (di cui 14 Unioni di Comuni, 6 Comunità montane, 1 Consorzi, 37 Convenzioni e 3 Bacini) che presentavano le seguenti situazioni:
• Mancanza dei dati del Certificato di Conto Consuntivo; • Incoerenza tra i dati del Questionario (Controllo qualità dei dati);
• Spesa corrente utilizzata per la stima dei Fabbisogni Standard negativa o nulla; • Spesa media del personale per addetto nulla e totale addetti positivo; • Retribuzioni lorde al personale dipendente non dirigente con contratto a tempo indeterminato del Servizio di Asili nido, al
netto delle competenze di anni precedenti, inferiori a 16.000 euro; • Retribuzioni lorde al personale dipendente non dirigente con contratto a tempo indeterminato del Servizio di Asili nido, al
netto delle competenze di anni precedenti, superiori a 60.000 euro; • Retribuzioni lorde al personale dipendente dirigente con contratto a tempo indeterminato del Servizio di Asili nido, al
netto delle competenze di anni precedenti, inferiori a 30.000 euro; • Retribuzioni lorde al personale dipendente dirigente con contratto a tempo determinato del Servizio di Asili nido inferiore
a 30.000 euro; • Spesa media del personale per addetto del Servizio di Asili nido inferiore a 18.000 euro; • Spesa media del personale per addetto del Servizio di Asili nido superiore a 80.000 euro; • Le spese per il personale dichiarate nella quarta colonna del quadro T del questionario FC06U risultano non
coerenti con gli importi indicati nel Certificato di Conto Consuntivo nel Quadro 4 al rigo 150 colonna 1,7;
• Spese minime per il personale dichiarate nel quadro T colonne 1, 2 e 3 (T01+T03+T05+T17+T20+T22) del questionario FC06U, superiori all’importo indicato nel Certificato di Conto Consuntivo nel Quadro 4 al rigo 188 colonna 1;
• Spese dichiarate nelle colonne 1,2,3 del quadro P (P03+P05+P06), del quadro S e del quadro T del questionario FC06U, al netto delle entrate contabilizzate tra le spese con segno negativo colonne 1, 2 e 3
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(T28+T29+T30), superiore alla somma degli importi indicati nel Certificato di Conto Consuntivo nel Quadro 4 al rigo 188 colonne 1, 2, 3, 4, 5, 7;
• Spese dichiarate nella quarta colonna del quadro P (P03+P05+P06), del quadro S e del quadro T del questionario FC06U, al netto delle entrate contabilizzate tra le spese con segno negativo colonne 1, 2 e 3 (T28+T29+T30), superiore, con una tolleranza del 10%, alla somma degli importi indicati nel Certificato di Conto Consuntivo nel Quadro 4 al rigo 150 colonne 1, 2, 3, 4, 5, 7;
• La somma delle spese dichiarate nel quadro S, T (colonne 4,5,6) e nel quadro U rigo 1 per il Servizio di Asili nido del questionario FC06U non risulta essere coerente con il numero di utenti riportato nel quadro M, in particolare nei campi da M01 a M30;
• Le percentuali riportate nelle colonne 2, 4, 6 del quadro U per il Servizio di Asili nido presentano valori anomali; • Appartenenza al modello organizzativo 6 (Comuni non in forma associata senza il Servizio di Asili nido); • Unioni di Comuni che non hanno indicato di svolgere il servizio e che non hanno compilato il
Questionario; • Numero di “Utenti Serviti” 8 pari a zero.
Va evidenziato che l’intera forma associata consolidata viene scartata se anche un solo Comune/Unione presenta uno dei motivi sopra elencati di incoerenza nel dato. Così definito il campione di riferimento, pari a 1.133 Enti Locali (di cui 12 Unioni di Comuni, 4 Comunità Montane, 6 Consorzi, 33 Convenzioni), si è proceduto alla stima dei Fabbisogni Standard utilizzando la “Funzione dei Fabbisogni Standard” descritta nel paragrafo successivo.
8 La variabile è uguale al “Numero di bambini frequentanti sezioni a Tempo Pieno e a Tempo Parziale” oppure ai “Beneficiari di Contributi e/o Voucher per il pagamento di rette” quando il “Numero di bambini frequentanti sezioni a Tempo Pieno e a Tempo Parziale” è pari a zero. In altri termini è pari alla somma dei campi M07(col1), M07(col3), M15(col1), M15(col3), oppure alla somma dei campi M30(col1), M30(col2) se e solo se la somma dei campi M07(col1), M07(col3), M15(col1), M15(col3) è uguale a 0.
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LA DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DEI FABBISOGNI STANDARD
La definizione della “Funzione dei Fabbisogni Standard” è stata effettuata individuando la relazione tra la spesa corrente9 e l’insieme delle variabili indipendenti descritte nei precedenti paragrafi (“Identificazione delle variabili di contesto e di output” e “Definizione dei livelli dei prezzi”) all’interno di un modello che presenta le caratteristiche di una funzione di costo.
Il Servizio di Asili nido è caratterizzato da una funzione di produzione per la quale è stato definito un unico output (M) rappresentato dal Numero di bambini frequentanti sezioni a tempo pieno e a tempo parziale (somma dei campi M07(col1), M07(col3), M15(col1), M15(col3)).
Gli input sono rappresentati, invece:
• dal lavoro, di cui è stato calcolato il prezzo (��) in termini di “Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto ai servizi” ;
• dal complesso degli altri input, il cui prezzo (��) è approssimato dai valori OMI delle locazioni immobiliari ad uso ufficio.10
La specificazione della “Funzione dei Fabbisogni Standard” è stata effettuata partendo dalla generica funzione di costo riportata nell’equazione (4).
� = �(�,�, �, �, �) (4)
Dove:
• �= spesa corrente calcolata ai fini della determinazione dei fabbisogni (si veda al riguardo l’allegato 4);
• � =elementi strutturali della funzione di costo;
• � = output;
• � = vettore dei prezzi degli input;
• � =il coefficiente relativo all’output;
• � = il vettore dei coefficienti relativi ai prezzi.
Successivamente, ai fini della stima, è stata considerata un’approssimazione lineare del primo ordine del modello (4) utilizzando una trasformazione logaritmica come riportato nella successiva equazione (5). Questa specificazione è il risultato di una serie di test condotti su di una specificazione più complessa di tipo translogaritmico, da cui è emersa la scarsa significatività dal punto di vista statistico, sia dei termini al quadrato, sia dei termini di interazione la cui presenza avrebbe fornito poche informazioni aggiuntive a fronte della maggiore complessità del modello.
L’utilizzo, in fase di stima, dei valori logaritmici consente, inoltre, di ridurre i problemi di eteroschedasticità presenti nei dati rendendo le stime più robuste in presenza di notevoli differenze dimensionali tra gli Enti Locali oggetto di analisi.
La specificazione del modello è completata con l’aggiunta delle variabili di contesto che svolgono il ruolo di “cost-shift”. Queste variabili sono necessarie, sia per stimare in modo corretto i coefficienti relativi alla funzione di costo, riducendo al minimo il problema delle variabili omesse, sia per individuare i differenziali di costo dovuti alla qualità a all’intensità del servizio offerto. 9 Le modalità di calcolo della spesa corrente ai fini della determinazione dei Fabbisogni Standard sono riportate nell’Allegato 4. 10 Per il calcolo dei prezzi si rimanda al paragrafo “Definizione dei livelli dei prezzi”.
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Le tipologie di variabili indipendenti utilizzate come “cost-shift” sono di seguito elencate (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo “Identificazione delle variabili di contesto e di output”):
• Variabili di intensità del servizio offerto (S), che includono: la quota di bambini tempo parziale, la quota di bambini che usufruiscono del servizio di refezione, la quota di bambini lattanti, la dummy che individua la presenza di orario di apertura inferiore a 7 ore, la dummy che individua la presenza di giornate di apertura annuale inferiore a 213 giorni, le variabili che individuano la presenza di cucine per la produzione di pasti.
• Variabili relative alle componenti di costo fisso e/o qualità del servizio (F), che includono le superfici e il numero di educatori per bambino.
• Variabili binarie relative ai modelli organizzativi e agli effetti fissi regionali (L), volte a cogliere i differenziali di costo generati dall’offerta del servizio in forma associata (Unioni di comuni e Convenzioni di comuni) e delle politiche regionali.
Da ultimo, aggiungendo la componente stocastica, il modello riportato nella equazione (5) si trasforma in quello riportato nella equazione (6), che rappresenta la versione base della “Funzione dei Fabbisogni Standard” del servizio di asilo nido.11
• & = vettore delle variabili che misurano l’intensità del servizio offerto;
• ( = vettore delle variabili relative alle componenti di costo fisso e/o qualità del servizio;
• * = vettore delle variabili binarie relative ai modelli organizzativi e agli effetti fissi regionali;
• ε =l’errore di regressione, di media zero, non correlato con le altre variabili indipendenti ma potenzialmente eteroschedastico.
Successivamente il modello è stato modificato in modo da poter stimare il differenziale di costo generato dalle diverse modalità di gestione del servizio. A tal fine si è tenuto conto della modalità di gestione esterna, che è determinata dalla quota / dei bambini in asili nido a gestione esterna (per il calcolo della variabile si veda l’allegato 5), e della possibilità di erogazione di contributi e/o voucher. Il modello finale diventa, quindi, quello riportato nell’equazione (7)
• / rappresenta la quota di bambini in gestione esterna rispetto al totale dei bambini serviti, quota che poi viene fatta interagire con le variabili di intensità del servizio;
11 Si precisa che le variabili incluse nel vettore S e F assumono una specificazione logaritmica ad eccezione di quelle discrete o frazionarie (si veda in particolare l’Allegato 6).
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• 4 è una variabile binaria che assume valore 1 se il comune eroga solo voucher; • 5 corrisponde al numero di utenti beneficiari di contributi e/o voucher.
La scelta delle variabili indipendenti della “Funzione dei Fabbisogni Standard” è stata effettuata con il metodo “Stepwise”, validato anche da un approccio “general-to-specific” e “specific-to-general”. Le formule di calcolo delle variabili indipendenti incluse nel modello sono riportate nell’Allegato 5.
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LA STIMA DELLA FUNZIONE DEI FABBISOGNI STANDARD
In via preliminare, la stima della “Funzione dei Fabbisogni Standard” è stata effettuata applicando il metodo dei minimi quadrati ordinari (OLS) al modello riportato nell’equazione (7), controllando l’eventuale presenza di eteroschedasticità nella matrice di covarianza tramite il test di MacKinnon and White(1985)12 di tipo 3, raccomandato anche da Long and Ervin (2000)13 in particolare per piccoli campioni.
Al fine di garantire la consistenza delle stime sono stati utilizzati i seguenti test statistici:
• la distanza di Cook (D di Cook), comunemente utilizzata per stimare l’influenza di un’unità sulla stime OLS;
• analisi dei Leverage points, che permette di identificare le unità maggiormente distanti dai corrispondenti fitted values;
• la coerenza dei Residui “studentizzati” (Rstudent) ovvero divisi per la standard deviation;
• analisi dei Dfbetas, per l’esame delle osservazioni che influenzano in misura rilevante le stime dei parametri.
Le unità che sulla base dei test statistici sono state individuate come outlier o come valori estremi (pari a 163 osservazioni) sono state eliminate dal campione di stima, restituendo un campione di regressione finale composto da 970 osservazioni.
Nonostante l’eliminazione dal campione di regressione degli outlier individuati con i metodi sopra descritti, le stime OLS hanno restituito un “fit” non soddisfacente, in quanto il valore del “root mean squared error” è risultato molto alto rendendo impossibile, inoltre, la trasformazione dei valori attesi della funzione logaritmica in valori in euro, trasformazione necessaria per poter stimare il costo medio di riferimento da cui calcolare, poi, il Fabbisogno Standard di ogni ente (si consideri al riguardo la sezione “Applicazione della metodologia per il calcolo del Fabbisogno Standard”).
Per risolvere questo problema si è deciso di utilizzare, come stimatore dei coefficienti del modello (7), il metodo della regressione quantilica (Quantile Regression) che, diversamente dal metodo OLS, minimizza il valore assoluto delle deviazioni della spesa dal valore stimato attribuendo livelli di penalità diversi agli scarti in base al percentile scelto come riferimento per la stima.
Le stime puntuali dei coefficienti utilizzati per la valutazione del fabbisogno standard sono state ottenute utilizzando la mediana come percentile di riferimento in modo da attribuire penalità simmetriche agli scarti positivi e negativi. Le stime dei coefficienti delle variabili indipendenti su tutti gli altri percentili sono state prese in esame, però, per verificare la robustezza delle stime puntuali ottenute in corrispondenza della mediana. Le analisi grafiche di sensitività hanno mostrato una buona stabilità delle stime dei coefficienti di tutte le variabili indipendenti rispetto al variare del percentile di riferimento.
Lo stimatore quantilico tarato sul 50esimo percentile è noto in letteratura con il nome di “Least Absolute Deviations Estimator” (LAD)14. In generale, la scelta di utilizzare lo stimatore LAD per la stima dei Fabbisogni Standard del Servizio di Asili nido è motivata dalla possibilità di superare molte delle problematiche incontrate, in questo specifico caso, con l’utilizzo dello stimatore OLS. In particolare lo stimatore LAD, anche a fronte di possibili svantaggi legati alla possibilità di ottenere soluzioni multiple, presenta i seguenti vantaggi:
• in primo luogo è più robusto degli OLS, sia in presenza di molti valori di spesa anomali (che i tradizionali test non consentono di identificare correttamente), sia in presenza di una distribuzione della variabile dipendente molto lontana da quella di una “normale”, come nel caso dei servizi oggetto di analisi);
• in secondo luogo, diversamente dagli OLS, lo stimatore LAD ci restituisce una stima della spesa che è invariante a fronte di trasformazioni monotone, quindi è possibile trasformare le stime logaritmiche in
12 MacKinnon, James G. & White, Halbert (1985), "Some heteroskedasticity-consistent covariance matrix estimators with improved finite sample properties," Journal of Econometrics, Elsevier, vol. 29(3), pages 305-325. 13 J. Scott Long, Laurie H. Ervin (2000), "Using Heteroschedasticity consistent standard errors in the linear regression model", The American Statistician, Vol. 54, No. 3. 14 Per maggiori dettagli circa la regressione quantilica si consideri, tra gli altri, Cameron e Trivedi (2010), Microeconometrics Using Stata. Capitolo 7. Stata Press.
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euro semplicemente applicando la funzione esponenziale senza la necessità di calcolare nessun fattore di correzione.
Nell’Allegato 6 vengono riportate le variabili, i rispettivi coefficienti della “Funzione dei Fabbisogni Standard” stimata e i coefficienti standardizzati15.
I test condotti sulla significatività statistica dei coefficienti !6 confermano che la funzione di costo risulta omogenea di primo grado nei prezzi in quanto H8:!1 +!2 = 1 non può essere rigettata.
In base al trattamento riservato nella successiva fase di calcolo dei valori attesi, le variabili indipendenti della “Funzione dei Fabbisogni Standard” riportate in equazione (7) sono state suddivise nei tre vettori descritti di seguito:
• Il vettore ; comprendente le variabili indipendenti utilizzate in base ai valori effettivi sia nella fase di costruzione, sia nella fase di applicazione del modello dei Fabbisogni Standard. Considerando l’equazione (7), in assenza di indicazioni specifiche relative ai livelli essenziali delle prestazioni, rientrano in questo gruppo l’output (<), le variabili di contesto relative all’intensità del servizio offerto (&), le componenti di costo fisso e/o qualità del servizio ((), le modalità di gestione del servizio che comprendono la quota di esternalizzazione del servizio (=) e il numero di voucher erogati (>).
• Il vettore ? è composto dalle variabili indipendenti che possono diventare variabili “obiettivo” per l’Ente Locale. Tali variabili sono impiegate al loro valore storico in fase di stima della “Funzione dei Fabbisogni Standard”, in modo da evitare possibili distorsioni nella stima della funzione; mentre nella fase di applicazione della metodologia queste variabili possono assumere valori “obiettivo” (@∗) in relazione ai quali l’Ente Locale vedrà riconoscersi la presenza di un fabbisogno. Rientrano in questo gruppo le variabili relative ai prezzi degli input (��/��).
• Il vettore B comprendente le variabili indipendenti che possono spiegare i differenziali di costo relativi alle modalità organizzativa in forma associata e alla collocazione territoriale dell’Ente Locale (*). Tali variabili sono utilizzate in fase di stima dei Fabbisogni Standard, in modo da catturare la loro componente di variabilità e ottenere, di conseguenza, stime dei coefficienti più precise e consistenti; mentre, nella fase di applicazione della metodologia l’impatto di tali variabili viene “sterilizzato” in modo da attribuire ad ogni Comune un Fabbisogno Standard che non dipende dalla collocazione territoriale e dalla scelta di svolgere il servizio in forma associata.
In conclusione l’equazione (8) riporta il modello utilizzato per la determinazione dei Fabbisogni Standard in veste più compatta una volta raggruppate le variabili indipendenti del modello (7) in base alle tre categorie descritte in precedenza.
� = C# + DE% ;+ DF
% @+DG%B + + (8)
Nell’equazione (8) � corrisponde al logaritmo naturale della spesa corrente utilizzata per stimare i Fabbisogni Standard e DH, DI, DJ rappresentano i vettori dei parametri da stimare.
Nell’ambito della “Funzione dei Fabbisogni Standard” sono risultate significative le seguenti variabili K:
Utenti Numero bambini frequentanti sezioni a tempo pieno e a tempo parziale
Servizi Svolti
Quota dei bambini lattanti (tempo parziale e tempo pieno) rispetto agli utenti totali
Quota dei bambini che usufruiscono del servizio refezione rispetto agli utenti totali
Quota dei bambini frequentanti sezioni a tempo parziale rispetto agli utenti totali
Quota dei bambini in asilo nido a gestione non diretta rispetto agli utenti totali
15 I coefficienti standardizzati risultanti dalla stima della “Funzione dei Fabbisogni Standard” sulle variabili standardizzate.
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Contributi e/o voucher
Presenza di beneficiari dei contributi e/o voucher per il pagamento di rette - dummy
Numero di beneficiari dei contributi e/o voucher per il pagamento di rette
Consistenze di personale Numero di educatori per utenti
Gestione degli Asili Superficie Complessiva
Dotazioni strumentali Presenza di Cucine - ponderata per la quota di Gestione Diretta
Presenza di Cucine - ponderata per la quota di Gestione non Diretta
Apertura del servizio Giorni di apertura inferiore ai 213 gg - dummy
Orario di apertura inferiore alle 7 ore - dummy
Nell’ambito della “Funzione dei Fabbisogni Standard” sono risultate significative le seguenti variabili @:
Prezzi dei fattori produttivi Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto ai servizi
Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio Prezzo al mq (in euro)
Infine, nell’ambito della “Funzione dei Fabbisogni Standard” sono risultate significative le seguenti variabili L:
Modello organizzativo Comuni con gestione associata in Unione di Comuni
Comuni con gestione associata in Convenzione
Territorialità Effetti fissi regionali
Le formule di calcolo delle variabili indipendenti sono riportate nell’Allegato 5.
Nella Tabella 11 è riportato il profilo medio delle variabili indipendenti della “Funzione dei Fabbisogni Standard” per classe dimensionale, per area territoriale e per regione. Le statistiche sono state elaborate sul campione di 1.133 Enti Locali utilizzati per la definizione della “Funzione dei Fabbisogni Standard”.
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Tabella 11- Profilo medio delle variabili indipendenti per classe dimensionale, per area territoriale e per regione (Valori medi ponderati per la popolazione residente in età 0-2 anni)
Classi dimensionali
PREZZI
Costo medio annuo per il
personale interno ed esterno
addetto ai servizi
(in euro)
PREZZI
Livello delle locazioni
immobiliari ad uso ufficio Prezzo al mq
(in euro)
UTENTI
Numero bambini frequentanti
sezioni a tempo pieno
e a tempo parziale
SERVIZI SVOLTI
Quota dei bambini lattanti
(tempo parziale e tempo pieno) rispetto agli utenti totali
SERVIZI SVOLTI
Quota dei bambini che usufruiscono del servizio refezione
rispetto agli utenti totali
SERVIZI SVOLTI
Quota dei bambini
frequentanti sezioni a tempo
parziale rispetto agli utenti
totali
Meno di 500 Abitanti 34.679,37 3,94 1,42 0,00 0,00 0,00
500 - 999 Abitanti 30.839,62 4,19 10,72 0,24 0,69 0,19
1.000 - 1.999 Abitanti 30.321,22 4,21 12,48 0,10 0,69 0,21
2.000 - 2.999 Abitanti 29.661,53 4,46 12,17 0,09 0,64 0,27
3.000 - 4.999 Abitanti 30.640,02 4,83 19,92 0,17 0,73 0,21
5.000 - 9.999 Abitanti 30.875,23 5,38 35,59 0,16 0,80 0,17
10.000 - 19.999 Abitanti 30.804,19 6,17 55,86 0,18 0,86 0,19
20.000 - 59.999 Abitanti 31.183,70 6,51 106,00 0,20 0,92 0,19
60.000 - 99.999 Abitanti 30.621,45 7,38 301,17 0,22 0,93 0,25
100.000 - 249.999 Abitanti 31.901,12 8,81 699,29 0,16 0,97 0,19
250.000 - 499.999 Abitanti 34.419,60 10,66 1.853,32 0,20 0,80 0,05
Oltre 500.000 Abitanti 32.935,59 9,23 5.658,72 0,17 1,00 0,05
Tabella 11 - Profilo medio delle variabili indipendenti per classe dimensionale, per area territoriale e per regione (Valori medi ponderati per la popolazione residente in età 0-2 anni)
Classi dimensionali
SERVIZI SVOLTI
Quota dei bambini in asilo nido
a gestione NON diretta
rispetto agli Utenti Totali
DOTAZIONI STRUMENTALI
Presenza di Cucine - ponderata per la
quota di Gestione Diretta
%
DOTAZIONI STRUMENTALI
Presenza di Cucine - ponderata per la quota di NON
Diretta %
APERTURA DEL SERVIZIO
Giorni di apertura inferiore ai 213 gg
% Compilazione
APERTURA DEL SERVIZIO
Orario di apertura inferiore alle 7 ore
% Compilazione
Meno di 500 Abitanti 0,67 0,00 0,00 33,33 66,67
500 - 999 Abitanti 0,72 0,00 35,75 5,00 10,00
1.000 - 1.999 Abitanti 0,67 10,69 24,01 12,00 16,00
2.000 - 2.999 Abitanti 0,71 4,89 22,08 8,70 15,22
3.000 - 4.999 Abitanti 0,64 18,65 27,27 17,72 6,33
5.000 - 9.999 Abitanti 0,44 36,97 21,20 21,45 11,76
10.000 - 19.999 Abitanti 0,48 42,52 33,89 29,64 9,29
20.000 - 59.999 Abitanti 0,30 62,22 24,47 28,14 8,38
60.000 - 99.999 Abitanti 0,33 67,12 29,46 42,31 11,54
100.000 - 249.999 Abitanti 0,31 58,86 31,17 53,33 20,00
250.000 - 499.999 Abitanti 0,13 87,13 12,87 80,00 0,00
Oltre 500.000 Abitanti 0,19 80,80 19,20 66,67 0,00
Area territoriale
Nord-ovest 0,30 62,08 23,02 16,53 6,97
Nord-est 0,41 51,03 28,93 35,76 5,90
Centro 0,41 48,17 29,15 26,38 21,70
Sud 0,27 68,26 22,86 14,81 15,74
Regione
Piemonte 0,23 74,76 19,84 20,90 5,22
Lombardia 0,33 56,74 24,00 12,68 7,67
Veneto 0,47 46,54 28,84 16,30 5,19
Liguria 0,32 67,63 28,09 41,38 6,90
Emilia Romagna 0,36 54,92 29,01 52,94 6,54
Toscana 0,36 45,56 26,69 35,92 22,33
Umbria 0,21 68,06 17,34 30,43 30,43
Marche 0,44 53,56 36,39 26,56 18,75
Lazio 0,60 39,69 33,84 2,22 20,00
Abruzzo 0,30 65,31 26,11 18,52 11,11
Molise 0,04 53,04 0,00 75,00 25,00
Campania 0,11 82,89 9,64 13,04 26,09
Puglia 0,31 68,87 27,47 10,34 10,34
Basilicata 0,82 17,56 51,54 10,00 0,00
Calabria 0,67 31,71 59,30 6,67 26,67
TOTALE 0,34 57,99 25,54 23,30 10,59
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Tabella 11 - Profilo medio delle variabili indipendenti per classe dimensionale, per area territoriale e per regione (Valori medi ponderati per la popolazione residente in età 0-2 anni)
Classi dimensionali
CONTRIBUTI E/O
VOUCHER
Presenza di beneficiari
dei contributi e/o voucher
per il pagamento di rette
% Compilazione
CONTRIBUTI E/O
VOUCHER
Numero di beneficiari
dei contributi e/o voucher
per il pagamento di rette
CONSISTENZE DI
PERSONALE
Numero di educatori per utenti
GESTIONE DEGLI ASILI
Superficie Complessiva
degli Asili nido mq
MODELLO ORGANIZZATIVO
Presenza gestione associata
in Unione di Comuni
% Compilazione
MODELLO ORGANIZZATIVO
Presenza gestione associata in Convenzione
% Compilazione
Meno di 500 Abitanti 0,00 0,00 0,14 9,00 0,00 0,00
500 - 999 Abitanti 20,00 0,28 0,12 145,00 0,00 0,00
1.000 - 1.999 Abitanti 12,00 0,23 0,13 143,28 0,00 2,67
2.000 - 2.999 Abitanti 16,30 0,27 0,12 163,68 1,09 0,00
3.000 - 4.999 Abitanti 11,39 0,19 0,12 305,20 1,90 3,16
5.000 - 9.999 Abitanti 6,57 0,15 0,13 571,59 1,73 2,08
10.000 - 19.999 Abitanti 2,86 0,09 0,14 860,70 0,36 5,71
20.000 - 59.999 Abitanti 1,80 0,07 0,15 1.816,00 1,20 1,80
60.000 - 99.999 Abitanti 0,00 0,00 0,20 5.723,04 0,00 3,85
100.000 - 249.999 Abitanti 0,00 0,00 0,17 14.008,41 0,00 0,00
250.000 - 499.999 Abitanti 0,00 0,00 0,19 20.551,91 0,00 0,00
Oltre 500.000 Abitanti 0,00 0,00 0,19 97.701,60 0,00 0,00
Area territoriale
Nord-ovest 11,16 0,08 0,16 37.291,32 1,59 3,59
Nord-est 4,51 0,07 0,15 9.519,67 1,39 2,78
Centro 2,55 0,06 0,17 4.056,71 0,00 2,13
Sud 0,93 0,01 0,17 5.182,85 0,00 1,85
Regione
Piemonte 8,21 0,06 0,17 22.539,61 0,75 3,73
Lombardia 13,27 0,10 0,16 45.152,25 2,06 2,95
Veneto 5,93 0,14 0,15 4.091,97 0,74 0,74
Liguria 0,00 0,00 0,17 1.991,78 0,00 10,34
Emilia Romagna 3,27 0,01 0,14 14.216,24 1,96 4,58
Toscana 3,88 0,05 0,15 6.243,44 0,00 1,94
Umbria 4,35 0,32 0,17 2.594,75 0,00 0,00
Marche 1,56 0,01 0,16 1.913,92 0,00 4,69
Lazio 0,00 0,00 0,20 1.578,92 0,00 0,00
Abruzzo 3,70 0,09 0,15 1.568,94 0,00 0,00
Molise 0,00 0,00 0,20 1.066,45 0,00 0,00
Campania 0,00 0,00 0,19 9.485,16 0,00 8,70
Puglia 0,00 0,00 0,17 2.330,55 0,00 0,00
Basilicata 0,00 0,00 0,06 1.192,13 0,00 0,00
Calabria 0,00 0,00 0,13 874,79 0,00 0,00
TOTALE 6,71 0,06 0,16 18.577,26 1,06 2,91
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APPLICAZIONE DELLA METODOLOGIA PER IL CALCOLO DEL FABBISOGNO STANDARD
Una volta stimati i coefficienti della “Funzione dei Fabbisogni Standard” in base al modello (8) si è ottenuto il valore del costo medio stimato (�MN
O) di ogni Ente j riportato nell’equazione (9):
�MNO=/P�(CQ# + DRE
% ;S + DRF% @S +DRG
%BS)
TN (9)
dove NV è il numero Utenti Serviti (Numero bambini frequentanti sezioni a Tempo Pieno e a Tempo Parziale o Numero di beneficiari di contributi e/o voucher)16
Si è, quindi, proceduto alla stima del Fabbisogno Standard (FS) per ogni Comune sostituendo le variabili del gruppo @ con i valori obiettivo @∗ e sterilizzando l’impatto delle variabili del vettore B sostituendo queste ultime con il vettore B∗.
WXN =/P�(CQ# + DRE
% ;S + DRF% @S
∗ + DRG%BS∗)
TN (10)
I valori obiettivo delle variabili W∗ sono stati individuati attribuendo ad ogni comune il valore mediano dei prezzi (Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio e Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto al servizio) calcolato con riferimento alla regione e alla fascia di popolazione di appartenenza, come riportato di seguito nella tabella 12. I valori del vettoreB∗ sono, invece, elencanti nella tabella 13 e comportano l’annullamento dell’impatto generato dalle variabili binarie che identificano le forme di gestione associata e dagli effetti fissi regionali.
Da ultimo, è importante sottolineare che, in assenza di specifiche indicazioni relative ai livelli essenziali delle prestazioni, per il calcolo dei Fabbisogni Standard del Servizio di Asili nido, in sede di prima applicazione della metodologia, sono stati utilizzati i valori storici della variabile di output dichiarata nel questionario per il 2010.
Dopo la stima del Fabbisogno Standard (FS) è stato calcolato, per ogni Comune, un indicatore di fabbisogno relativo corrispondente al coefficiente di riparto FS_CRV riportato nell’equazione (11).
FS_CRV =_`∙bc`
∑ _`∙bc`e
(11)
Tale indicatore di fabbisogno relativo (FS_CRV) può essere utilizzato, congiuntamente con quelli delle altre funzioni fondamentali, per il calcolo di un coefficiente di riparto complessivo della spesa di riferimento per le funzioni fondamentali in linea con i saldi generali di finanza pubblica.
Si precisa che, nel caso di gestione del servizio in forma associata (Unioni di Comuni, Consorzi, Comunità Montane, Convenzioni e Bacini) il Fabbisogno Standard è stato calcolato sui dati “consolidati” per essere poi distribuito ai singoli Comuni che appartengono alla forma associata sulla base degli Utenti riproporzionati seguendo la distribuzione della popolazione residente in età compresa tra 0 e 2 anni.
L’applicazione della metodologia per il calcolo dei Fabbisogni Standard ha riguardato solo i Comuni che alla data di compilazione del questionario FC06U offrono il Servizio di Asili nido17, includendo anche quelli esclusi dalla costruzione del campione di riferimento utilizzato per la stima dei Fabbisogni Standard. 16 La variabile è uguale al “Numero di bambini frequentanti sezioni a Tempo Pieno e a Tempo Parziale” oppure ai “Beneficiari di Contributi e/o Voucher per il pagamento di rette” quando il “Numero di bambini frequentanti sezioni a Tempo Pieno e a Tempo Parziale” è pari a zero. In altri termini è pari alla somma dei campi M07(col1), M07(col3), M15(col1), M15(col3), oppure alla somma dei campi M30(col1), M30(col2) se e solo se la somma dei campi M07(col1), M07(col3), M15(col1), M15(col3) è uguale a 0.
40
La “Funzione dei Fabbisogni Standard” è stata applicata senza particolari indicazioni anche ai Comuni scartati per Spesa Corrente dei Fabbisogni Standard dichiarata negativa o nulla e per i Comuni che non hanno presentato il Certificato di Conto Consuntivo per l’anno 2010, purché alla data di compilazione del questionario FC06U offrono il servizio di Asili Nido.
Si precisa, tuttavia, che la “Funzione dei Fabbisogni Standard” è stata applicata anche ai comuni che non hanno compilato i quadri strutturali/contabili (quadro D, P, R, S, T, U, W) del questionario FC06U ma che hanno indicato gli Utenti nei campi da M01 a M30.
Tabella 12 - Modalità di calcolo delle variabili f∗
Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto al servizio
Per la parte relativa alla “Spesa media del personale per addetto” è stato utilizzato il valore desunto dal questionario FC06U.
Per la parte relativa alla “Livello delle retribuzioni nel settore privato” è stato utilizzato il Valore mediano relativo alla regione e alla classe dimensionale di appartenenza (vedi Tabella 16)
Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio Valore mediano relativo alla regione e alla fascia di popolazione di appartenenza (vedi Tabella 16)
Tabella 13 - Modalità di calcolo delle variabili B∗
Comuni con forme di gestione associata in Unione di Comuni g�"∗ = 0
Comuni con gestione associata in Convenzione g�"∗ = 0
Effetti fissi regionali g)"∗ = 0
Nell’ambito della metodologia per il calcolo dei Fabbisogni Standard è stata effettuata un’analisi di normalità delle seguenti variabili indipendenti:
• Giorni di apertura
• Orario di apertura
• Superficie Complessiva degli Asili nido;
• Numero di educatori per utenti;
Agli Enti Locali con valore nullo delle variabili “Giorni di apertura” e “Orario di apertura”18 ma con un “Numero di bambini frequentanti sezioni a tempo pieno e a tempo parziale” maggiore di 0 sono stati assegnati i valori mediani delle variabili stesse con riferimento alla classe dimensionale di appartenenza. Tali valori mediani sono riportati in Tabella 14.
17 L’offerta del servizio è identificata dalla presenza di un numero di Utenti Serviti (Numero bambini frequentanti sezioni a Tempo Pieno e a Tempo Parziale o Numero di beneficiari di contributi e/o voucher) maggiore di zero. 18 Per il calcolo delle variabili si rimanda all’allegato 5.
41
Tabella 14 – Valori mediani della variabile Apertura del servizio
Classi dimensionali Giorni di apertura Orario di apertura
Meno di 500 Abitanti 214,00 4,50
500 - 999 Abitanti 221,00 8,11
1.000 - 1.999 Abitanti 221,00 8,00
2.000 - 2.999 Abitanti 220,00 7,63
3.000 - 4.999 Abitanti 221,00 8,53
5.000 - 9.999 Abitanti 221,00 8,73
10.000 - 19.999 Abitanti 220,00 8,41
20.000 - 59.999 Abitanti 220,00 8,60
60.000 - 99.999 Abitanti 214,45 8,49
Oltre 100.000 Abitanti 210,00 8,88
Per la variabile “Superficie Complessiva degli Asili nido” sono state costruite le distribuzioni percentiliche per classe dimensionale e sono stati individuati dei valori soglia. Per tutti gli Enti con un “Numero di bambini frequentanti sezioni a tempo pieno e a tempo parziale” maggiore di 0 (si veda allegato 5) i valori della variabile “Superficie Complessiva degli Asili nido” inferiori alla soglia minima di riferimento e i valori superiori alla soglia massima di riferimento sono stati riportati al valore della relativa soglia di riferimento. Tali valori di normalità sono riportati nella seguente tabella:
Tabella 15 – Valori di normalità della variabile Superficie Complessiva pro-utente
Classi dimensionali Soglia Minima Soglia Massima
Meno di 500 Abitanti 7,14 22,33
500 - 999 Abitanti 7,14 22,33
1.000 - 1.999 Abitanti 7,39 22,33
2.000 - 2.999 Abitanti 7,39 22,33
3.000 - 4.999 Abitanti 7,04 22,33
5.000 - 9.999 Abitanti 7,43 22,08
10.000 - 19.999 Abitanti 7,55 21,84
20.000 - 59.999 Abitanti 8,28 21,60
60.000 - 99.999 Abitanti 7,81 20,79
Oltre 100.000 Abitanti 6,81 21,88
Infine per ciò che concerne la variabile “Numero di educatori per utenti” è stato imputato a tutti gli Enti locali con un “Numero bambini frequentanti sezioni a tempo pieno e a tempo parziale” maggiore di 0 (si veda allegato 5) il valore mediano nazionale del “Numero di educatori per utenti” pari a 0,14.
Per variabili relative ai prezzi “Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio” e “Livello delle retribuzioni del settore privato” sono state costruite le distribuzioni percentiliche per regione e classe dimensionale e sostituiti a ciascun comune i valori mediani di riferimento. Inoltre, se la variabile “Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio” presentava un valore superiore a 7,17 (valore corrispondente al 90° percentile della distribuzione) allora la variabile è stata forzata al valore di 7,17. Nella tabella 16 vengono riportati i valori mediani per le variabili relative ai prezzi “Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio” e “Livello delle retribuzioni del settore privato”.
42
Tabella 16 – Valori mediani delle variabili relative ai prezzi
Classi dimensionali Regione Mediana
Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio
Mediana Livello delle retribuzioni
del settore privato
Meno di 500 Abitanti
Abruzzo 2,69 26.936,00
Basilicata 1,63 26.252,75
Calabria 3,33 24.385,65
Campania 4,40 26.002,81
Emilia Romagna 3,15 29.140,36
Lazio 4,99 26.945,69
Liguria 4,59 27.276,04
Lombardia 4,14 29.203,40
Marche 4,33 27.262,75
Molise 2,50 26.373,29
Piemonte 3,59 28.491,54
Puglia 4,43 25.061,35
Toscana 1,59 27.972,82
Umbria 5,07 26.710,02
Veneto 3,21 28.840,41
500 - 999 Abitanti
Abruzzo 3,09 26.785,72
Basilicata 1,63 26.252,75
Calabria 3,22 24.758,65
Campania 4,40 25.969,61
Emilia Romagna 3,29 28.250,58
Lazio 5,06 27.056,76
Liguria 5,81 27.274,54
Lombardia 4,06 29.466,95
Marche 4,17 26.819,60
Molise 2,60 26.373,29
Piemonte 3,53 28.605,00
Puglia 4,18 25.061,35
Toscana 3,95 27.788,68
Umbria 4,78 26.564,87
Veneto 4,10 28.580,90
1.000 - 1.999 Abitanti
Abruzzo 3,02 26.936,00
Basilicata 1,63 26.269,08
Calabria 3,24 24.853,10
Campania 4,28 26.014,80
Emilia Romagna 3,48 28.719,12
Lazio 4,99 27.056,76
Liguria 5,96 27.276,04
Lombardia 4,35 29.645,17
Marche 4,47 26.859,26
Molise 2,65 26.373,29
Piemonte 3,88 28.626,85
Puglia 2,96 25.196,41
Toscana 5,41 27.615,63
Umbria 3,84 27.703,56
Veneto 3,94 28.198,05
2.000 - 2.999 Abitanti
Abruzzo 3,53 26.785,72
Basilicata 1,63 26.401,12
Calabria 3,26 24.974,08
Campania 4,43 25.997,34
Emilia Romagna 3,95 28.814,41
Lazio 4,20 26.945,69
Liguria 6,29 27.864,99
Lombardia 4,56 30.296,92
Marche 4,40 27.262,75
Molise 3,65 26.373,29
43
Classi dimensionali Regione Mediana
Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio
Mediana Livello delle retribuzioni
del settore privato
Piemonte 4,18 28.676,96
Puglia 3,49 24.758,99
Toscana 5,36 27.811,00
Umbria 3,81 27.750,58
Veneto 3,95 28.685,09
3.000 - 4.999 Abitanti
Abruzzo 3,58 26.936,00
Basilicata 1,63 26.269,08
Calabria 3,62 24.868,27
Campania 4,40 26.020,11
Emilia Romagna 4,59 29.158,31
Lazio 4,20 27.056,76
Liguria 6,03 28.273,60
Lombardia 4,98 30.644,23
Marche 5,10 27.266,07
Molise 3,16 26.767,19
Piemonte 4,28 28.605,00
Puglia 2,26 24.758,99
Toscana 5,65 27.988,97
Umbria 4,29 27.548,33
Veneto 4,26 29.285,10
5.000 - 9.999 Abitanti
Abruzzo 3,58 26.661,74
Basilicata 2,22 26.260,92
Calabria 3,96 24.921,17
Campania 4,66 25.808,10
Emilia Romagna 5,36 30.012,42
Lazio 4,25 27.219,01
Liguria 7,14 27.840,19
Lombardia 5,18 31.350,00
Marche 5,39 27.836,49
Molise 4,12 25.807,38
Piemonte 4,65 28.676,96
Puglia 2,61 24.643,93
Toscana 6,31 27.964,05
Umbria 4,63 27.703,56
Veneto 4,67 29.907,25
10.000 - 19.999 Abitanti
Abruzzo 4,42 26.720,41
Basilicata 2,78 26.269,08
Calabria 4,24 24.805,02
Campania 4,33 26.366,79
Emilia Romagna 6,27 30.447,84
Lazio 8,00 27.396,60
Liguria 12,66 27.840,19
Lombardia 5,87 31.395,18
Marche 6,00 27.653,60
Molise 4,51 26.373,29
Piemonte 5,72 29.256,08
Puglia 4,28 25.082,74
Toscana 7,44 28.272,12
Umbria 4,95 27.856,22
Veneto 4,91 29.911,08
20.000 - 59.999 Abitanti
Abruzzo 5,68 26.661,74
Calabria 4,62 25.190,61
Campania 4,47 26.434,31
Emilia Romagna 7,07 29.902,33
Lazio 9,25 27.708,82
Liguria 8,41 27.150,03
44
Classi dimensionali Regione Mediana
Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio
Mediana Livello delle retribuzioni
del settore privato
Lombardia 6,37 31.852,39
Marche 6,94 27.653,60
Molise 5,74 26.373,29
Piemonte 6,26 29.256,08
Puglia 5,62 25.313,41
Toscana 8,41 28.861,11
Umbria 6,60 27.478,21
Veneto 5,31 29.438,60
60.000 - 99.999 Abitanti
Abruzzo 5,09 29.013,44
Basilicata 5,22 26.478,02
Calabria 7,37 25.047,73
Campania 6,48 26.020,11
Emilia Romagna 7,18 29.666,44
Lazio 9,76 28.554,28
Liguria 6,98 27.904,21
Lombardia 6,51 31.019,43
Marche 6,54 28.371,48
Piemonte 4,48 28.140,74
Puglia 5,45 25.071,84
Toscana 9,75 28.272,12
Veneto 7,56 30.517,75
Oltre 100.000 Abitanti
Abruzzo 7,30 26.936,00
Calabria 5,91 25.090,00
Campania 6,91 26.464,76
Emilia Romagna 8,11 30.447,84
Lazio 12,13 27.874,69
Liguria 9,40 28.273,60
Lombardia 9,36 32.352,21
Marche 10,73 28.684,24
Piemonte 6,97 29.170,21
Puglia 7,60 25.199,40
Toscana 8,89 27.853,89
Umbria 6,21 27.809,20
Veneto 7,40 29.957,28
Per gli Enti Locali esclusi dal campione di riferimento utilizzato per la stima dei Fabbisogni Standard e per quelli che presentavano una Spesa media del personale per addetto pari a zero è stata presa a riferimento la mediana della Spesa media del personale per addetto ponderata con il totale degli addetti, calcolata a livello nazionale, sui soli enti che gestiscono internamente il Servizio di Asili nido e non dichiarano Beneficiari di contributi e/o voucher, con riferimento alla classe dimensionale di appartenenza riportata nella tabella seguente:
Tabella 17 – Valori mediani della variabile “Spesa media del personale per addetto”
Classi dimensionali Mediana
Meno di 500 Abitanti 46.400,00
500 - 999 Abitanti 50.333,33
1.000 - 1.999 Abitanti 30.985,67
2.000 - 2.999 Abitanti 32.051,67
3.000 - 4.999 Abitanti 33.365,33
5.000 - 9.999 Abitanti 31.793,45
10.000 - 19.999 Abitanti 31.787,41
20.000 - 59.999 Abitanti 31.981,17
60.000 - 99.999 Abitanti 32.900,22
Oltre 100.000 Abitanti 33.408,20
45
Inoltre, se la variabile presenta valori superiori al 90° percentile della distribuzione allora la variabile è forzata a tale valore (pari a 36.010,27).
I valori del “Livello delle retribuzioni del settore privato” e quelli della variabile “Spesa media del personale per addetto” così normalizzati, sono stati utilizzati per la costruzione della variabile “Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto ai servizi” mediante una ponderazione dei due prezzi costituita, rispettivamente, dalla quota di esternalizzazione del servizio (data dal rapporto del numero di bambini con gestione diversa da quella diretta ed il totale degli utenti del servizio a gestione diretta e non), e dalla quota di gestione interna dello stesso (complemento a 1 della quota di esternalizzazione).
Per i 35 comuni che non hanno risposto al questionario, in fase di applicazione, le variabili desunte dal questionario sono state poste pari a zero. Conseguentemente risultando questi ultimi, senza servizio e senza “Utenti Serviti” 19, la stima del fabbisogno risulta nulla.
Si precisa che i Fabbisogni Standard procapite stimati non hanno diretta valenza dal punto di vista finanziario, ma sono solo di ausilio al calcolo dei coefficienti di riparto.
Nell’Allegato 7 vengono riportati, per ogni Comune, i coefficienti di riparto relativi al Fabbisogno Standard di riferimento per il Servizio di Asili nido.
19 La variabile è uguale al “Numero di bambini frequentanti sezioni a Tempo Pieno e a Tempo Parziale” oppure ai “Beneficiari di Contributi e/o Voucher per il pagamento di rette” quando il “Numero di bambini frequentanti sezioni a Tempo Pieno e a Tempo Parziale” è pari a zero. In altri termini è pari alla somma dei campi M07(col1), M07(col3), M15(col1), M15(col3), oppure alla somma dei campi M30(col1), M30(col2) se e solo se la somma dei campi M07(col1), M07(col3), M15(col1), M15(col3) è uguale a 0.
46
ALLEGATI
ALLEGATO 1 - MODELLO TEORICO DI RIFERIMENTO
Si consideri uno stato suddiviso in varie giurisdizioni il cui governo locale, eletto democraticamente dai cittadini
residenti, abbia la funzione di amministrare la fornitura dei servizi pubblici locali utilizzando come fonte di
finanziamento le imposte locali a carico dei residenti la cui capacità fiscale è perequata dallo stato centrale20. La
domanda di servizi pubblici locali è espressa durante il periodo elettorale e se si assume la validità del teorema
dell'elettore mediano, la competizione elettorale porterà alla vittoria il partito il cui programma massimizza
l'utilità dell'elettore mediano sotto il suo vincolo di bilancio:
dove j è il livello di consumo privato, k� è il livello dei servizi pubblici locali (dove il pedice / identifica l’output
come endogeno) �p è il livello di reddito, o e qp sono rispettivamente l'aliquota delle imposte locali e la base
imponibile. Tutte le variabili, ad eccezione dell'aliquota o, sono riferite ai valori mediani relativi alla giurisdizione
in esame. Il livello delle imposte locali, espresso attraverso l'aliquota o, è annunciato in campagna elettorale in
modo tale da pareggiare il vincolo di bilancio del governo locale21, dove � è il costo unitario di fornitura del
servizio pubblico locale; q è la base imponibile media; T è la popolazione residente. Quindi, l'aliquota delle
imposte locali è data dal rapporto tra il costo totale del servizio pubblico locale e la base imponibile complessiva
stu
vw.
Risolvendo il problema dell’elettore mediano in (12), assumendo che lo scostamento tra la base imponibile media
e la base imponibile mediana risulti di modica entità, si ottiene la domanda di servizio pubblico k� che espressa
in termini unitari diventa:
�� = x(R, Q, �) (13)
dove Q rappresenta gli aspetti demografici e socio-economici che caratterizzano le preferenze/necessità dei
cittadini.
A questo punto il governo locale eletto sarà quello che riuscirà a produrre �� al minor costo possibile in modo da
minimizzare l'aliquota o e quindi il carico fiscale sull'elettore mediano. Il mantenimento di questa politica durante
il periodo post-elettorale sarà garantita dalla volontà del governo in carica di massimizzare la sua probabilità di
20 Tra le fonti di finanziamento degli Enti Locali un ruolo fondamentale è assunto anche dai trasferimenti intergovernativi, questi ultimi sono trascurati nel modello in quanto non influenzano le scelte dei cittadini e degli amministratori locali. Questa impostazione è pienamente in linea, inoltre, con il futuro assetto del sistema di finanziamento della spesa corrente delle funzioni fondamentali degli enti locali italiani in cui i trasferimenti avranno solo natura perequativa (L. 42 / 2009 art. 11 comma 1B). 21 Nell'annunciare il livello ottimale delle imposte locali, si assume che i candidati seguano una strategia Cournot-Nash trattando le scelte annunciate nelle altre giurisdizioni come parametri.
47
rielezione. Inoltre, l'obiettivo della minimizzazione del costo di produzione è ampiamente giustificato se si
considera l'ipotesi di Tiebout22, che costituisce la colonna portante di molti modelli teorici di finanza pubblica
locale23. Un'ultima giustificazione dell'obiettivo di minimizzazione del costo di produzione proviene, infine, dai
vincoli di spesa imposti dal governo centrale. Sulla scorta di queste assunzioni, quindi, il problema di
ottimizzazione del governo locale può essere stilizzato nel modo seguente:
minE o m. o.o =E′O
vw; k� = �(P, �, � ) (14)
dove P è il vettore degli input e � è il vettore dei rispettivi prezzi. Al vincolo legato al pareggio del bilancio, in
questo caso, si aggiunge quello della funzione di produzione dei servizi pubblici. Nella funzione di produzione si
assume che la produttività totale dei fattori sia composta di due variabili:
• � volta a catturare le risorse impiegate nei fattori esogeni di carico (si tratta, ad esempio, dei servizi
svolti dal Comune per Amministrazioni di livello superiore ed in generale di attività non direttamente
riconducibili alle scelte locali);
• � che cattura l'impatto dei fattori ambientali esogeni sulla capacità di produzione del servizio pubblico
locale24.
Risolvendo il problema di ottimizzazione del governo locale nella (14), si ottengono le funzioni di domanda degli
input e quindi la seguente funzione del costo unitario di produzione dei servizi pubblici:
|
v= m(�� , � , �, �) (15)
dove � = �k� corrisponde al costo totale.
In conclusione, il livello ottimale di servizio pubblico locale e il suo costo di fornitura procapite sono determinati
simultaneamente all'interno di un modello strutturale di due equazioni: la (13) e la (15). Sia il costo, sia la
domanda dei servizi pubblici, sono variabili endogene il cui valore ottimale scaturisce dall'interazione tra
amministratori locali e cittadini nel processo di allocazione delle risorse tra settore pubblico e settore privato.
A questo punto, sostituendo l'equazione (13) nella (15), e in virtù della sostanziale equivalenza tra il costo
unitario e quello procapite, si ottiene il costo unitario dei servizi in funzione di tutte le variabili esogene:
22 Secondo l’ipotesi di Tiebout i cittadini esaminano i pacchetti fiscali offerti delle varie giurisdizioni e decidono di localizzare la propria residenza nella giurisdizione che offre la migliore combinazione tra imposte locale e servizi pubblici, di qui la celebre espressione secondo cui in base all’ipotesi di Tiebout i cittadini votano con i piedi. 23 Per una rassegna generale dei modelli teorici di finanza pubblica locale si consideri: Daniel L. Rubinfeld (1987) "The Economics of the Local Public Sector" in A. Auerbach e M. Feldstein, eds., Handbook of Public economics, Volume 2, pp. 571-645; Stephen L. Ross e John Yinger (1999) “Sorting and Voting: A Review of the Literature on Urban Public Finance.” in Cheshire, Paul, e Edwin S. Mills (eds.), Handbook of Regional and Urban Economics, Volume 3, pp. 2001-2060. 24 La variabile A da ultimo, misura come la produzione dei servizi pubblici locali è influenzata dalle caratteristiche ambientali dell'ente. Per ambiente s'intende, per esempio, sia gli aspetti morfologici, sia quelli di tipo socio-economici che non influenzano, però, le preferenze locali circa il livello dei servizi pubblici. Si tratta, in sostanza, di tutti quegli elementi esogeni che possono in qualche modo favorire oppure ostacolare, a parità di altre condizioni, la fornitura dei beni pubblici locali.
48
� = �(�, �, �, �, � ) (16)
L’equazione (16), però, non ha più le proprietà di una funzione di costo, perché non presenta tra le variabili
indipendenti la quantità di servizio pubblico locale domandata in equilibrio. La (16) esprime, invece, il livello di
spesa corrente procapite ottimale in funzione delle preferenze/necessità dei cittadini e delle altre caratteristiche
dell'Ente Locale.
In conclusione, il modello teorico ci dà indicazioni ben precise su come procedere alla valutazione del
fabbisogno stimando una funzione di spesa e/o una funzione di costo.
La funzione di spesa presenta a sinistra del modello la spesa storica unitaria e a destra le seguenti categorie di
variabili:
• La prima include il Reddito e gli aspetti demografici e socio-economici necessari a catturare le preferenze/necessità locali circa la domanda di servizi pubblici (variabili di contesto relative alla domanda);
• La seconda è costituita dai prezzi dei fattori produttivi;
• La terza è composta dalle caratteristiche ambientali che influiscono sulla produttività totale dei fattori (variabili di contesto relative all’offerta);
• L'ultima è rappresentata da un insieme di variabili relative ai fattori esogeni di carico.
La funzione di costo, invece, si differenzia dalla funzione di spesa in quanto al posto delle variabili di contesto
relative alla domanda presenta, a sinistra del modello, tutte le variabili che identificano l’output.
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ALLEGATO 2 - IL QUESTIONARIO FC06U
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ALLEGATO 3 - IL CONSOLIDATO DELL’UNIONE DI COMUNI
Una volta identificato il gruppo dei Comuni associati in Unione di Comuni, si è posta la necessità di effettuare la costruzione di un unico questionario “consolidato” dell’Unione e dei Comuni che ne fanno parte.
Costruzione del consolidato per le variabili del questionario
L’Unione che svolge il Servizio di Asili nido in forma associata per i Comuni ad essa aderenti ha l’obbligo di compilare un unico questionario in relazione sia ai dati strutturali (quadri B, D, E, F, L, M) sia a quelli contabili (quadri P, R, S, T, U e W) facendo sempre riferimento a quanto riportato nel proprio Certificato di Conto Consuntivo.
I Comuni appartenenti all’Unione di Comuni devono compilare il questionario per gli elementi contabili facendo riferimento a quanto riportato nel proprio Certificato di Conto Consuntivo. Laddove fosse stata adottata una gestione mista, il Comune deve compilare il questionario anche per la quota parte del Servizio di Asili nido in autonomia e in diretta operatività.
Per la costruzione del questionario “consolidato” dell’Unione dei Comuni, si è seguita la seguente struttura di trattamento dei dati, analizzata per singolo quadro, in modo da tener conto delle indicazioni fornite nelle istruzioni del questionario FC06U - Funzioni nel settore sociale. QUADRO B – Funzioni nel settore sociale gestite in forma associata Il quadro B del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni è stato ripreso interamente dal questionario compilato dell’Unione di Comuni. QUADRO D Personale impiegato direttamente dall’Ente, contabilizzato nelle Funzioni nel settore sociale o comunque addetto a tali Funzioni Tale quadro deve essere compilato sia dall’Unione sia dai Comuni, facenti parte della stessa, che hanno adottato una gestione mista del servizio per la quota parte del Servizio di Asili nido svolto in autonomia e in diretta operatività. La prima colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni è stata calcolata come somma delle unità/persona anno dichiarate dall’Unione e dai Comuni appartenenti all’Unione stessa nel Totale delle Funzioni nel settore sociale. La seconda colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni è stata calcolata riproporzionando le percentuali delle unità persona/anno dedicate al Totale delle Funzioni nel settore sociale, dichiarate dall’Unione e dai Comuni appartenenti all’Unione stessa, rispetto al numero di unità persona/anno dichiarate dal singolo Ente Locale. La terza colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni è stata calcolata come somma delle unità/persona anno dichiarate dall’Unione e dai Comuni appartenenti all’Unione stessa per il solo Servizio di Asili nido. La quarta colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni è stata calcolata riproporzionando le percentuali delle unità persona/anno dedicate al solo Servizio di Asili nido, dichiarate dall’Unione e dai Comuni appartenenti all’Unione stessa, rispetto al numero di unità persona/anno dichiarate dal singolo Ente Locale. Relativamente ai campi da D15 a D35, la prima e seconda colonna del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono state calcolate rispettivamente, la prima come somma delle unità/persona anno dichiarate dall’Unione e dai Comuni appartenenti all’Unione stessa, mentre la seconda è stata calcolata riproporzionando le percentuali delle unità persona/anno dedicato allo specifico servizio dichiarate dall’Unione e dai Comuni appartenenti all’Unione stessa, rispetto al numero di unità persona/anno dichiarate dal singolo Ente Locale. QUADRO E – Unità locali Tale quadro deve essere compilato dall’Unione e dai Comuni, facenti parte della stessa, che hanno adottato una gestione mista del servizio per la quota parte del Servizio di Asili nido svolto in autonomia e in diretta operatività.
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I valori di ogni campo del quadro E del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato dall’Unione e da ogni Comune appartenente all’Unione stessa. QUADRO F – Dotazioni strumentali Tale quadro deve essere compilato dall’Unione e dai Comuni, facenti parte della stessa, che hanno adottato una gestione mista del servizio per la quota parte del Servizio di Asili nido svolto in autonomia e in diretta operatività. I valori di ogni campo del quadro F del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato dall’Unione e da ogni Comune appartenente all’Unione stessa. QUADRO L – Tipologia di servizi Tale quadro deve essere compilato dall’Unione e dai Comuni, facenti parte della stessa, che hanno adottato una gestione mista del servizio per la quota parte del Servizio di Asili nido svolto in autonomia e in diretta operatività. I valori dei campi L01 e L02 del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono stati ottenuti prendendo il maggior valore tra le informazioni indicate dall’Unione di Comuni e quelle indicate da ciascun Comune appartenente all’Unione. I valori dei campi L03 e L04 del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono stati valorizzati se l’Unione o almeno uno dei Comuni ad essa aderenti lo hanno valorizzato nel proprio questionario. QUADRO M – Servizi svolti Tale quadro deve essere compilato dall’Unione e dai Comuni, facenti parte della stessa, che hanno adottato una gestione mista del servizio per la quota parte del Servizio di Asili nido svolto in autonomia e in diretta operatività. I valori di ogni campo che si riferiscono ad un “Numero” del quadro M del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato dall’Unione e da ogni Comune appartenente all’Unione stessa. I valori di ogni campo che si riferiscono ad un “Numero ore di apertura giornaliera” o ad “Numero ore annue di assistenza” o ad un “Numero di giornate annue” del quadro M del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono stati ottenuti prendendo il maggior valore tra le informazioni indicate dall’Unione di Comuni e quelle indicate da ciascun Comune appartenente all’Unione. QUADRO Mbis – Utenti serviti per aree di intervento I valori di ogni campo del quadro Mbis del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato dall’Unione e da ogni Comune appartenente all’Unione stessa. QUADRO P – Dati sulle Esternalizzazioni delle Funzioni nel settore sociale relativi a soggetti partecipati dall’Ente Tale quadro deve essere compilato dall’Unione e dai Comuni, facenti parte della stessa, che hanno adottato una gestione mista del servizio per la quota parte del Servizio di Asili nido svolto in autonomia e in diretta operatività. I valori di ogni campo del quadro P (ad esclusione del campo P02 che è stato ripreso interamente dal questionario compilato dell’Unione di Comuni) sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato dall’Unione e da ogni Comune appartenente all’Unione stessa. QUADRO R – Entrate Tale quadro deve essere compilato dall’Unione e dai Comuni, facenti parte della stessa, che hanno adottato una gestione mista del servizio per la quota parte del Servizio di Asili nido svolto in autonomia e in diretta operatività. I valori di ogni campo del quadro R del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato dall’Unione e da ogni Comune appartenente all’Unione stessa. QUADRO S – Spese Tale quadro deve essere compilato dall’Unione e dai Comuni, facenti parte della stessa, che hanno adottato una gestione mista del servizio per la quota parte del Servizio di Asili nido svolto in autonomia e in diretta operatività. I valori di ogni campo del quadro S del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato dall’Unione e da ogni Comune appartenente all’Unione stessa.
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QUADRO T – Spese per il Personale identificato alla prima colonna del quadro D Tale quadro deve essere compilato dall’Unione e dai Comuni, facenti parte della stessa, che hanno adottato una gestione mista del servizio per la quota parte del Servizio di Asili nido svolto in autonomia e in diretta operatività. I valori di ogni campo del quadro T del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato dall’Unione e da ogni Comune appartenente all’Unione stessa. QUADRO U – % di copertura del costo pieno dei servizi delle Funzioni nel settore sociale non svolti direttamente dall’Ente Tale quadro deve essere compilato sia dall’Unione sia dai Comuni, facenti parte della stessa, che hanno adottato una gestione mista del servizio per la quota parte delle Funzioni nel settore sociale svolti in autonomia e in diretta operatività. Le colonne 1, 3, 5 del quadro U in cui sono riportate le Spese complessive dell’Ente del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono state calcolate come somma dei valori dichiarati dall’Unione e dai Comuni appartenenti all’Unione stessa nel Totale delle Funzioni nel settore sociale. Le colonne 2, 4, 6 del quadro U in cui sono riportate le % di copertura del costo pieno dell’Ente del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono state calcolate riportando a lordo le spese complessive indicate nelle colonne 1, 3, 5 come somma dei valori dichiarati dall’Unione e dai Comuni appartenenti all’Unione stessa nel Totale delle Funzioni nel settore sociale. Successivamente le nuove percentuali “consolidate” da attribuire alle colonne 2, 4, 6 sono state calcolate come rapporto tra le Spese complessive dell’Ente “consolidate” e quelle riportate al lordo della percentuale di copertura del costo pieno. QUADRO W – Entrate e spese per rette Tale quadro deve essere compilato dall’Unione e dai Comuni, facenti parte della stessa, che hanno adottato una gestione mista del servizio per la quota parte delle Funzioni del settore sociale svolti in autonomia e in diretta operatività. I valori di ogni campo del quadro W del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato dall’Unione e da ogni Comune appartenente all’Unione stessa. Costruzione del consolidato dell’Unione per la variabile Spesa corrente per la determinazione dei Fabbisogni Standard
La Spesa corrente per la determinazione dei Fabbisogni Standard del consolidato, per l’Unione e i Comuni ad essa afferenti, è stata calcolata sommando la Spesa corrente per la determinazione dei Fabbisogni Standard dell’Unione e quella di ciascun Comune ad essa appartenente. Costruzione del consolidato dell’Unione per le variabili di Certificato di Conto Consuntivo
Per la costruzione del consolidato, per l’Unione e i Comuni ad essa afferenti, delle variabili relative al Certificato di Conto Consuntivo, si è proceduto al calcolo di ciascuna variabile come somma di quanto dichiarato nei Certificati di Conto Consuntivo dall’Unione e da ciascun Comune ad essa appartenente. Costruzione del consolidato dell’Unione per le variabili di contesto e per i prezzi .
Per la costruzione del consolidato delle variabili di contesto dell’Unione di Comuni che si riferiscono ad un “numero” si è proceduto al calcolo di ciascuna variabile attraverso la somma delle informazioni relative a ciascun Comune appartenente all’Unione.
Per le seguenti variabili è stata utilizzata una differente modalità di calcolo:
• Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio: il valore consolidato di tale variabile per l’Unione di Comuni è stato posto pari alla media, ponderata per il numero di abitanti, dei valori relativi ai Comuni appartenenti all’Unione.
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• Livello delle retribuzioni nel settore Privato: il valore consolidato di tale variabile per l’Unione di Comuni è stato posto pari alla media, ponderata per il numero di abitanti, dei valori relativi ai Comuni appartenenti all’Unione.
• Zona climatica: il valore consolidato di tale variabile per l’Unione di Comuni è stato posto pari al maggior valore tra le informazioni relative a ciascun Comune appartenente all’Unione. Ciò in quanto tale variabile identifica con il valore 6 un maggiore numero di gradi giorno e con il valore 1un minor numero di gradi giorno.
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ALLEGATO 3 BIS - IL CONSOLIDATO DELLE COMUNITÀ MONTANE DI COMUNI
Una volta identificato il gruppo dei Comuni associati in Comunità montane, si è posta la necessità di effettuare la costruzione di un unico questionario “consolidato” della Comunità montana dei Comuni che ne fanno parte.
Costruzione del consolidato per le variabili del questionario
Al contrario di quanto accade per l’Unione che svolge il Servizio di Asili nido in forma associata per i Comuni ad essa aderenti, la Comunità montana non ha l’obbligo di compilare un proprio questionario.
Per la costruzione del questionario “consolidato” delle Comunità montane di Comuni, si è seguita la seguente struttura di trattamento dei dati, analizzata per singolo quadro, in modo da tener conto delle indicazioni fornite nelle istruzioni del questionario FC06U - Funzioni nel settore sociale. QUADRO B – Funzioni nel settore sociale gestite in forma associata Il quadro B del questionario “consolidato” delle Comunità montane di Comuni è stato ripreso interamente dal questionario compilato dai Comuni della Comunità montana. QUADRO D Personale impiegato direttamente dall’Ente, contabilizzato nelle Funzioni nel settore sociale o comunque addetto a tali Funzioni La prima colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” della Comunità montana di Comuni è stata calcolata come somma delle unità/persona anno dichiarate dai Comuni appartenenti alla Comunità montana stessa nel Totale delle Funzioni nel settore sociale. La seconda colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” della Comunità montana di Comuni è stata calcolata riproporzionando le percentuali delle unità persona/anno dedicate al Totale delle Funzioni nel settore sociale, dichiarate dai Comuni appartenenti alla Comunità montana stessa, rispetto al numero di unità persona/anno dichiarate dal singolo Ente Locale dedicate. La terza colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” della Comunità montana di Comuni è stata calcolata come somma delle unità/persona anno dichiarate dai Comuni appartenenti alla Comunità montana stessa per il solo servizio di asili nido. La quarta colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” della Comunità montana di Comuni è stata calcolata riproporzionando le percentuali delle unità persona/anno dedicate al solo Servizio di Asili nido, dichiarate dai Comuni appartenenti alla Comunità montana stessa, rispetto al numero di unità persona/anno dichiarate dal singolo Ente Locale. Relativamente ai campi da D15 a D35, la prima e seconda colonna del questionario “consolidato” della Comunità montana di Comuni sono state calcolate rispettivamente, la prima come somma delle unità/persona anno dichiarate dai Comuni appartenenti alla Comunità montana stessa, mentre la seconda è stata calcolata riproporzionando le percentuali delle unità persona/anno dedicato allo specifico servizio dichiarate dai Comuni appartenenti alla Comunità montana stessa, rispetto al numero di unità persona/anno dichiarate dal singolo Ente Locale. QUADRO E – Unità locali I valori di ogni campo del quadro E del questionario “consolidato” della Comunità montana di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Comunità montana stessa. QUADRO F – Dotazioni strumentali I valori di ogni campo del quadro F del questionario “consolidato” della Comunità montana di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Comunità montana stessa. QUADRO L – Tipologia di servizi I valori dei campi L01 e L02 del questionario “consolidato” della Comunità montana di Comuni sono stati ottenuti prendendo il maggior valore tra le informazioni da ciascun Comune appartenente alla Comunità montana stessa.
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I valori dei campi L03 e L04 del questionario “consolidato” della Comunità montana di Comuni sono stati valorizzati se almeno uno dei Comuni appartenenti alla Comunità montana stessa lo hanno valorizzato nel proprio questionario. QUADRO M – Servizi svolti I valori di ogni campo che si riferiscono ad un “Numero” del quadro M del questionario “consolidato” della Comunità montana di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Comunità montana stessa. I valori di ogni campo che si riferiscono ad un “Numero ore di apertura giornaliera” o ad “Numero ore annue di assistenza” o ad un “Numero di giornate annue” del quadro M del questionario “consolidato” della Comunità montana di Comuni sono stati ottenuti prendendo il maggior valore tra le informazioni indicate da ciascun Comune appartenente alla Comunità montana stessa. QUADRO Mbis – Utenti serviti per aree di intervento I valori di ogni campo del quadro Mbis del questionario “consolidato” della Comunità montana di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Comunità montana stessa. QUADRO P – Dati sulle Esternalizzazioni delle Funzioni nel settore sociale relativi a soggetti partecipati dall’Ente I valori di ogni campo del quadro P del questionario “consolidato” della Comunità montana di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Comunità montana stessa. QUADRO R – Entrate I valori di ogni campo del quadro R del questionario “consolidato” della Comunità montana di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Comunità montana stessa. QUADRO S – Spese I valori di ogni campo del quadro S del questionario “consolidato” della Comunità montana di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Comunità montana stessa. QUADRO T – Spese per il Personale identificato alla prima colonna del quadro D I valori di ogni campo del quadro T del questionario “consolidato” della Comunità montana di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Comunità montana stessa. QUADRO U – % di copertura del costo pieno dei servizi delle Funzioni nel settore sociale non svolti direttamente dall’Ente Le colonne 1, 3, 5 del quadro U in cui sono riportate le Spese complessive dell’Ente del questionario “consolidato” della Comunità montana di Comuni sono state calcolate come somma dei valori dichiarati dai Comuni appartenenti alla Comunità montana stessa nel Totale delle Funzioni nel settore sociale. Le colonne 2, 4, 6 del quadro U in cui sono riportate le % di copertura del costo pieno dell’Ente del questionario “consolidato” della Comunità montana di Comuni sono state calcolate riportando a lordo le spese complessive indicate nelle colonne 1, 3, 5 come somma dei valori dichiarati dai Comuni appartenenti alla Comunità montana stessa nel Totale delle Funzioni nel settore sociale. Successivamente le nuove percentuali “consolidate” da attribuire alle colonne 2, 4, 6 sono state calcolate come rapporto tra le Spese complessive dell’Ente “consolidate” e quelle riportate al lordo della percentuale di copertura del costo pieno.
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QUADRO W – Entrate e spese per rette I valori di ogni campo del quadro W del questionario “consolidato” della Comunità montana di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Comunità montana stessa. Costruzione del consolidato della Comunità montana per la variabile Spesa corrente per la determinazione dei Fabbisogni Standard
La Spesa corrente per la determinazione dei Fabbisogni Standard del consolidato per la Comunità montana di Comuni è stata calcolata sommando la Spesa corrente per la determinazione dei Fabbisogni Standard di ciascun Comune ad essa appartenente. Costruzione del consolidato della Comunità montana per le variabili di Certificato di Conto Consuntivo
Per la costruzione del consolidato, per la Comunità montana di Comuni, delle variabili relative al Certificato di Conto Consuntivo, si è proceduto al calcolo di ciascuna variabile come somma di quanto dichiarato nei Certificati di Conto Consuntivo da ciascun Comune ad essa appartenente.
Costruzione del consolidato della Comunità montana per le variabili di contesto e per i prezzi.
Per la costruzione del consolidato delle variabili di contesto della Comunità montana di Comuni che si riferiscono ad un “numero” si è proceduto al calcolo di ciascuna variabile attraverso la somma delle informazioni relative a ciascun Comune appartenente alla Comunità montana.
Per le seguenti variabili è stata utilizzata una differente modalità di calcolo:
• Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio: il valore consolidato di tale variabile per la Comunità montana di Comuni è stato posto pari alla media, ponderata per il numero di abitanti, dei valori relativi ai Comuni appartenenti alla Comunità montana stessa.
• Livello delle retribuzioni nel settore Privato: il valore consolidato di tale variabile per la Comunità montana di Comuni è stato posto pari alla media, ponderata per il numero di abitanti, dei valori relativi ai Comuni appartenenti alla Comunità montana stessa.
• Zona climatica: il valore consolidato di tale variabile per la Comunità montana di Comuni è stato posto pari al maggior valore tra le informazioni relative a ciascun Comune appartenente alla Comunità montana stessa. Ciò in quanto tale variabile identifica con il valore 6 un maggiore numero di gradi giorno e con il valore 1un minor numero di gradi giorno.
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ALLEGATO 3 TER - IL CONSOLIDATO DEI CONSORZI DI COMUNI
Una volta identificato il gruppo dei Comuni associati in Consorzi, si è posta la necessità di effettuare la costruzione di un unico questionario “consolidato” dei Consorzi dei Comuni che ne fanno parte. Costruzione del consolidato per le variabili del questionario
Al contrario di quanto accade per l’Unione che svolge il Servizio di Asili nido in forma associata per i Comuni ad essa aderenti, il Consorzio non ha l’obbligo di compilare un proprio questionario.
Per la costruzione del questionario “consolidato” dei Consorzi di Comuni, si è seguita la seguente struttura di trattamento dei dati, analizzata per singolo quadro, in modo da tener conto delle indicazioni fornite nelle istruzioni del questionario FC06U - Funzioni nel settore sociale. QUADRO B – Funzioni nel settore sociale gestite in forma associata Il quadro B del questionario “consolidato” dei Consorzi di Comuni è stato ripreso interamente dal questionario compilato dai Comuni del Consorzio. QUADRO D Personale impiegato direttamente dall’Ente, contabilizzato nelle Funzioni nel settore sociale o comunque addetto a tali Funzioni La prima colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” del Consorzio di Comuni è stata calcolata come somma delle unità/persona anno dichiarate dai Comuni appartenenti al Consorzio stesso nel Totale delle Funzioni nel settore sociale. La seconda colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” del Consorzio di Comuni è stata calcolata riproporzionando le percentuali delle unità persona/anno dedicate al Totale delle Funzioni nel settore sociale, dichiarate dai Comuni appartenenti al Consorzio stesso, rispetto al numero di unità persona/anno dichiarate dal singolo Ente Locale. La terza colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” del Consorzio di Comuni è stata calcolata come somma delle unità/persona anno dichiarate dai Comuni appartenenti al Consorzio stesso per il solo Servizio di Asili nido. La quarta colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” del Consorzio di Comuni è stata calcolata riproporzionando le percentuali delle unità persona/anno dedicate al solo Servizio di Asili nido, dichiarate dai Comuni appartenenti al Consorzio stesso, rispetto al numero di unità persona/anno dichiarate dal singolo Ente Locale. Relativamente ai campi da D15 a D35, la prima e seconda colonna del questionario “consolidato” del Consorzio di Comuni sono state calcolate rispettivamente, la prima come somma delle unità/persona anno dichiarate dai Comuni appartenenti al Consorzio stesso, mentre la seconda è stata calcolata riproporzionando le percentuali delle unità persona/anno dedicato allo specifico servizio dichiarate dai Comuni appartenenti al Consorzio stesso rispetto al numero di unità persona/anno dichiarate dal singolo Ente Locale. QUADRO E – Unità locali I valori di ogni campo del quadro E del questionario “consolidato” del Consorzio di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente al Consorzio stesso. QUADRO L – Tipologia di servizi I valori dei campi L01 e L02 del questionario “consolidato” del Consorzio di Comuni sono stati ottenuti prendendo il maggior valore tra le informazioni da ciascun Comune appartenente al Consorzio stesso. I valori dei campi L03 e L04 del questionario “consolidato” del Consorzio di Comuni sono stati valorizzati se almeno uno dei Comuni appartenenti alla del Consorzio stesso lo hanno valorizzato nel proprio questionario. QUADRO F – Dotazioni strumentali I valori di ogni campo del quadro F del questionario “consolidato” del Consorzio di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente al Consorzio stesso. QUADRO M – Servizi svolti
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I valori di ogni campo che si riferiscono ad un “Numero” del quadro M del questionario “consolidato” del Consorzio di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente al Consorzio stesso. I valori di ogni campo che si riferiscono ad un “Numero ore di apertura giornaliera” o ad “Numero ore annue di assistenza” o ad un “Numero di giornate annue” del quadro M del questionario “consolidato” del Consorzio di Comuni sono stati ottenuti prendendo il maggior valore tra le informazioni indicate da ciascun Comune appartenente al Consorzio stesso. QUADRO Mbis – Utenti serviti per aree di intervento I valori di ogni campo del quadro Mbis del questionario “consolidato” del Consorzio di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Comunità montana stessa. QUADRO P – Dati sulle Esternalizzazioni delle Funzioni nel settore sociale relativi a soggetti partecipati dall’Ente I valori di ogni campo del quadro P del questionario “consolidato” del Consorzio di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente al Consorzio stesso. QUADRO R – Entrate I valori di ogni campo del quadro R del questionario “consolidato” del Consorzio di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente al Consorzio stesso. QUADRO S – Spese I valori di ogni campo del quadro S del questionario “consolidato” del Consorzio di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente al Consorzio stesso. QUADRO T – Spese per il Personale identificato alla prima colonna del quadro D I valori di ogni campo del quadro T del questionario “consolidato” del Consorzio di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente al Consorzio stesso. QUADRO U – % di copertura del costo pieno dei servizi delle Funzioni nel settore sociale non svolti direttamente dall’Ente Le colonne 1, 3, 5 del quadro U in cui sono riportate le Spese complessive dell’Ente del questionario “consolidato” del Consorzio di Comuni sono state calcolate come somma dei valori dichiarati dai Comuni appartenenti al Consorzio stesso nel Totale delle Funzioni nel settore sociale. Le colonne 2, 4, 6 del quadro U in cui sono riportate le % di copertura del costo pieno dell’Ente del questionario “consolidato” del Consorzio di Comuni sono state calcolate riportando a lordo le spese complessive indicate nelle colonne 1, 3, 5 come somma dei valori dichiarati dai Comuni appartenenti al Consorzio stesso nel Totale delle Funzioni nel settore sociale. Successivamente le nuove percentuali “consolidate” da attribuire alle colonne 2, 4, 6 sono state calcolate come rapporto tra le Spese complessive dell’Ente “consolidate” e quelle riportate al lordo della percentuale di copertura del costo pieno. QUADRO W – Entrate e spese per rette I valori di ogni campo del quadro W del questionario “consolidato” del Consorzio di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente al Consorzio stesso.
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Costruzione del consolidato del Consorzio per la variabile Spesa corrente per la determinazione dei Fabbisogni Standard
La Spesa corrente per la determinazione dei Fabbisogni Standard del consolidato per il Consorzio di Comuni è stata calcolata sommando la Spesa corrente per la determinazione dei Fabbisogni Standard di ciascun Comune ad esso appartenente. Costruzione del consolidato del Consorzio per le variabili di Certificato di Conto Consuntivo
Per la costruzione del consolidato, per il Consorzio di Comuni, delle variabili relative al Certificato di Conto Consuntivo, si è proceduto al calcolo di ciascuna variabile come somma di quanto dichiarato nei Certificati di Conto Consuntivo da ciascun Comune ad esso appartenente.
Costruzione del consolidato del Consorzio per le variabili di contesto e per i prezzi.
Per la costruzione del consolidato delle variabili di contesto del Consorzio di Comuni che si riferiscono ad un “numero” si è proceduto al calcolo di ciascuna variabile attraverso la somma delle informazioni relative a ciascun Comune appartenente al Consorzio.
Per le seguenti variabili è stata utilizzata una differente modalità di calcolo:
• Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio: il valore consolidato di tale variabile per il Consorzio di Comuni è stato posto pari alla media, ponderata per il numero di abitanti, dei valori relativi ai Comuni appartenenti al Consorzio.
• Livello delle retribuzioni nel settore Privato: il valore consolidato di tale variabile per il Consorzio di Comuni è stato posto pari alla media, ponderata per il numero di abitanti, dei valori relativi ai Comuni appartenenti al Consorzio.
• Zona climatica: il valore consolidato di tale variabile per il Consorzio di Comuni è stato posto pari al maggior valore tra le informazioni relative a ciascun Comune appartenente al Consorzio. Ciò in quanto tale variabile identifica con il valore 6 un maggiore numero di gradi giorno e con il valore 1 un minor numero di gradi giorno.
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ALLEGATO 3 QUATER - IL CONSOLIDATO DELLE CONVENZIONI DI COMUNI
Una volta identificato il gruppo dei Comuni associati in Convenzioni, si è posta la necessità di effettuare la costruzione di un unico questionario “consolidato” della Convenzione dei Comuni che ne fanno parte. Costruzione del consolidato per le variabili del questionario
Al contrario di quanto accade per l’Unione che svolge il Servizio di Asili nido in forma associata per i Comuni ad essa aderenti, la Convenzione non ha l’obbligo di compilare un proprio questionario.
Per la costruzione del questionario “consolidato” delle Convenzioni di Comuni, si è seguita la seguente struttura di trattamento dei dati, analizzata per singolo quadro, in modo da tener conto delle indicazioni fornite nelle istruzioni del questionario FC06U - Funzioni nel settore sociale. QUADRO B – Funzioni nel settore sociale gestite in forma associata Il quadro B del questionario “consolidato” delle Convenzioni di Comuni è stato ripreso interamente dal questionario compilato dai Comuni della Convenzione. QUADRO D Personale impiegato direttamente dall’Ente, contabilizzato nelle Funzioni nel settore sociale o comunque addetto a tali Funzioni La prima colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” della Convenzione di Comuni è stata calcolata come somma delle unità/persona anno dichiarate dai Comuni appartenenti alla Convenzione stessa nel Totale delle Funzioni nel settore sociale. La seconda colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” della Convenzione di Comuni è stata calcolata riproporzionando le percentuali delle unità persona/anno dedicate al Totale delle Funzioni nel settore sociale, dichiarate dai Comuni appartenenti alla Convenzione stessa, rispetto al numero di unità persona/anno dichiarate dal singolo Ente Locale. La terza colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” della Convenzione di Comuni è stata calcolata come somma delle unità/persona anno dichiarate dai Comuni appartenenti alla Convenzione stessa per il solo Servizio di Asili nido. La quarta colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” della Convenzione di Comuni è stata calcolata riproporzionando le percentuali delle unità persona/anno dedicate al solo Servizio di Asili nido, dichiarate dai Comuni appartenenti alla Convenzione stessa, rispetto al numero di unità persona/anno dichiarate dal singolo Ente Locale. Relativamente ai campi da D15 a D35, la prima e seconda colonna del questionario “consolidato” della Convenzione di Comuni sono state calcolate rispettivamente, la prima come somma delle unità/persona anno dichiarate dai Comuni appartenenti alla Convenzione stessa, mentre la seconda è stata calcolata riproporzionando le percentuali delle unità persona/anno dedicato allo specifico servizio dichiarate dai Comuni appartenenti alla Convenzione stessa, rispetto al numero di unità persona/anno dichiarate dal singolo Ente Locale. QUADRO E – Unità locali I valori di ogni campo del quadro E del questionario “consolidato” della Convenzione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Convenzione stessa. QUADRO F – Dotazioni strumentali I valori di ogni campo del quadro F del questionario “consolidato” della Convenzione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Convenzione stessa. QUADRO L – Tipologia di servizi I valori dei campi L01 e L02 del questionario “consolidato” della Convenzione di Comuni sono stati ottenuti prendendo il maggior valore tra le informazioni da ciascun Comune appartenente alla Convenzione stessa. I valori dei campi L03 e L04 del questionario “consolidato” del Consorzio di Comuni sono stati valorizzati se almeno uno dei Comuni appartenenti alla Convenzione stessa lo hanno valorizzato nel proprio questionario.
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QUADRO M – Servizi svolti I valori di ogni campo che si riferiscono ad un “Numero” del quadro M del questionario “consolidato” della Convenzione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Convenzione stessa. I valori di ogni campo che si riferiscono ad un “Numero ore di apertura giornaliera” o ad “Numero ore annue di assistenza” o ad un “Numero di giornate annue” del quadro M del questionario “consolidato” della Convenzione di Comuni sono stati ottenuti prendendo il maggior valore tra le informazioni indicate da ciascun Comune appartenente alla Convenzione stessa. QUADRO Mbis – Utenti serviti per aree di intervento I valori di ogni campo del quadro Mbis del questionario “consolidato” della Convenzione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Convenzione stessa. QUADRO P – Dati sulle Esternalizzazioni delle Funzioni nel settore sociale relativi a soggetti partecipati dall’Ente I valori di ogni campo del quadro P del questionario “consolidato” della Convenzione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Convenzione stessa. QUADRO R – Entrate I valori di ogni campo del quadro R del questionario “consolidato” della Convenzione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Convenzione stessa. QUADRO S – Spese I valori di ogni campo del quadro S del questionario “consolidato” della Convenzione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Convenzione stessa. QUADRO T – Spese per il Personale identificato alla prima colonna del quadro D I valori di ogni campo del quadro T del questionario “consolidato” della Convenzione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Convenzione stessa. QUADRO U – % di copertura del costo pieno dei servizi delle Funzioni nel settore sociale non svolti direttamente dall’Ente Le colonne 1, 3, 5 del quadro U in cui sono riportate le Spese complessive dell’Ente del questionario “consolidato” della Convenzione di Comuni sono state calcolate come somma dei valori dichiarati dai Comuni appartenenti alla Convenzione stessa nel Totale delle Funzioni nel settore sociale. Le colonne 2, 4, 6 del quadro U in cui sono riportate le % di copertura del costo pieno dell’Ente del questionario “consolidato” della Convenzione di Comuni sono state calcolate riportando a lordo le spese complessive indicate nelle colonne 1, 3, 5 come somma dei valori dichiarati dai Comuni appartenenti alla Convenzione stessa nel Totale delle Funzioni nel settore sociale. Successivamente le nuove percentuali “consolidate” da attribuire alle colonne 2, 4, 6 sono state calcolate come rapporto tra le Spese complessive dell’Ente “consolidate” e quelle riportate al lordo della percentuale di copertura del costo pieno. QUADRO W – Entrate e spese per rette I valori di ogni campo del quadro W del questionario “consolidato” della Convenzione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Convenzione stessa.
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Costruzione del consolidato della Convenzione per la variabile Spesa corrente per la determinazione dei Fabbisogni Standard
La Spesa corrente per la determinazione dei Fabbisogni Standard del consolidato per la Convenzione di Comuni è stata calcolata sommando la Spesa corrente per la determinazione dei Fabbisogni Standard di ciascun Comune ad essa appartenente. Costruzione del consolidato della Convenzione per le variabili di Certificato di Conto Consuntivo Per la costruzione del consolidato, per la Convenzione di Comuni, delle variabili relative al Certificato di Conto Consuntivo, si è proceduto al calcolo di ciascuna variabile come somma di quanto dichiarato nei Certificati di Conto Consuntivo da ciascun Comune ad essa appartenente. Costruzione del consolidato della Convenzione per le variabili di contesto e per i prezzi. Per la costruzione del consolidato delle variabili di contesto, dei prezzi e del reddito della Convenzione di Comuni si è proceduto al calcolo di ciascuna variabile attraverso la somma delle informazioni relative a ciascun Comune appartenente alla Convenzione. Per le seguenti variabili è stata utilizzata una differente modalità di calcolo:
• Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio: il valore consolidato di tale variabile per la Convenzione di Comuni è stato posto pari alla media, ponderata per il numero di abitanti, dei valori relativi ai Comuni appartenenti alla Convenzione.
• Livello delle retribuzioni nel settore Privato: il valore consolidato di tale variabile per la Convenzione di Comuni è stato posto pari alla media, ponderata per il numero di abitanti, dei valori relativi ai Comuni appartenenti alla Convenzione.
• Zona climatica: il valore consolidato di tale variabile per la Convenzione di Comuni è stato posto pari al maggior valore tra le informazioni relative a ciascun Comune appartenente alla Convenzione. Ciò in quanto tale variabile identifica con il valore 6 un maggiore numero di gradi giorno e con il valore 1 un minor numero di gradi giorno.
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ALLEGATO 3 QUINQUIES - IL CONSOLIDATO DEI BACINI DI COMUNI
Una volta identificato il gruppo dei Comuni associati in Bacini, si è posta la necessità di effettuare la costruzione di un unico questionario “consolidato” dei Bacini dei Comuni e delle eventuali Unioni di Comuni che ne fanno parte.
Tenuto conto che un Bacino di Comuni può contenere diverse forme associate tra cui l’Unione di Comuni, si pone la necessità di consolidare anche il dato relativo all’Unione di Comuni seguendo per l’Unione e per i Comuni facenti parte della stessa, le stesse regole del consolidato delle Unioni di Comuni riportate in precedenza nell’Allegato 3.
Costruzione del consolidato per le variabili del questionario
Per la costruzione del questionario “consolidato” dei Bacini di Comuni, si è seguita la seguente struttura di trattamento dei dati, analizzata per singolo quadro, in modo da tener conto delle indicazioni fornite nelle istruzioni del questionario FC06U - Funzioni nel settore sociale. QUADRO B – Funzioni nel settore sociale gestite in forma associata Il quadro B del questionario “consolidato” dei Bacini di Comuni è stato ripreso interamente dal questionario compilato dai Comuni del Bacino. QUADRO D Personale impiegato direttamente dall’Ente, contabilizzato nelle Funzioni nel settore sociale o comunque addetto a tali Funzioni La prima colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” del Bacino di Comuni è stata calcolata come somma delle unità/persona anno dichiarate dai Comuni appartenenti al Bacino stesso nel Totale delle Funzioni nel settore sociale. La seconda colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” del Bacino di Comuni è stata calcolata riproporzionando le percentuali delle unità persona/anno dedicate al Totale delle Funzioni nel settore sociale, dichiarate dai Comuni appartenenti al Bacino stesso, rispetto al numero di unità persona/anno dichiarate dal singolo Ente Locale. La terza colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” del Bacino di Comuni è stata calcolata come somma delle unità/persona anno dichiarate dai Comuni appartenenti al Bacino stesso per il solo Servizio di Asili nido. La quarta colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” del Bacino di Comuni è stata calcolata riproporzionando le percentuali delle unità persona/anno dedicate al solo Servizio di Asili nido, dichiarate dai Comuni appartenenti al Bacino stesso, rispetto al numero di unità persona/anno dichiarate dal singolo Ente Locale. Relativamente ai campi da D15 a D35, la prima e seconda colonna del questionario “consolidato” del Bacino di Comuni sono state calcolate rispettivamente, la prima come somma delle unità/persona anno dai Comuni appartenenti al Bacino stesso, mentre la seconda è stata calcolata riproporzionando le percentuali delle unità persona/anno dedicato allo specifico servizio dichiarate dai Comuni appartenenti al Bacino stesso, rispetto al numero di unità persona/anno dichiarate dal singolo Ente Locale. QUADRO E – Unità locali I valori di ogni campo del quadro E del questionario “consolidato” del Bacino di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente al Bacino stesso. QUADRO F – Dotazioni strumentali I valori di ogni campo del quadro F del questionario “consolidato” del Bacino di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente al Bacino stesso. QUADRO L – Tipologia di servizi I valori dei campi L01 e L02 del questionario “consolidato” del Bacino di Comuni sono stati ottenuti prendendo il maggior valore tra le informazioni indicate da ogni Comune appartenente al Bacino stesso.
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I valori dei campi L03 e L04 del questionario “consolidato del Bacino di Comuni sono stati valorizzati se uno dei Comuni appartenente al Bacino stesso lo hanno valorizzato nel proprio questionario. QUADRO M – Servizi svolti I valori di ogni campo che si riferiscono ad un “Numero” del quadro M del questionario “consolidato” del Bacino di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente al Bacino stesso. I valori di ogni campo che si riferiscono ad un “Numero ore di apertura giornaliera” o ad “Numero ore annue di assistenza” o ad un “Numero di giornate annue” del quadro M del questionario “consolidato” del Bacino di Comuni sono stati ottenuti prendendo il maggior valore tra le informazioni indicate da ciascun Comune appartenente al Bacino stesso. QUADRO Mbis – Utenti serviti per aree di intervento I valori di ogni campo del quadro Mbis del questionario “consolidato” del Bacino di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente al Bacino stesso. QUADRO P – Dati sulle Esternalizzazioni delle Funzioni nel settore sociale relativi a soggetti partecipati dall’Ente I valori di ogni campo del quadro P del questionario “consolidato” del Bacino di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente al Bacino stesso. QUADRO R – Entrate I valori di ogni campo del quadro R del questionario “consolidato” del Bacino di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente al Bacino stesso. QUADRO S – Spese I valori di ogni campo del quadro S del questionario “consolidato” del Bacino di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente al Bacino stesso. QUADRO T – Spese per il Personale identificato alla prima colonna del quadro D I valori di ogni campo del quadro T del questionario “consolidato” del Bacino di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente al Bacino stesso. QUADRO U – % di copertura del costo pieno dei servizi delle Funzioni nel settore sociale non svolti direttamente dall’Ente Le colonne 1, 3, 5 del quadro U in cui sono riportate le Spese complessive dell’Ente del questionario “consolidato” del Bacino di Comuni sono state calcolate come somma dei valori dichiarati dai Comuni appartenenti al Bacino stesso nel Totale delle Funzioni nel settore sociale. Le colonne 2, 4, 6 del quadro U in cui sono riportate le % di copertura del costo pieno dell’Ente del questionario “consolidato” del Bacino di Comuni sono state calcolate riportando a lordo le spese complessive indicate nelle colonne 1, 3, 5 come somma dei valori dichiarati dai Comuni appartenenti al Bacino stesso nel Totale delle Funzioni nel settore sociale. Successivamente le nuove percentuali “consolidate” da attribuire alle colonne 2, 4, 6 sono state calcolate come rapporto tra le Spese complessive dell’Ente “consolidate” e quelle riportate al lordo della percentuale di copertura del costo pieno. QUADRO W – Entrate e spese per rette I valori di ogni campo del quadro W del questionario “consolidato” del Bacino di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente al Bacino stesso.
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Costruzione del consolidato del Bacino per la variabile Spesa corrente per la determinazione dei Fabbisogni Standard
La Spesa corrente per la determinazione dei Fabbisogni Standard del consolidato per il Bacino di Comuni è stata calcolata sommando la Spesa corrente per la determinazione dei Fabbisogni Standard di ciascun Comune ad esso appartenente. Costruzione del consolidato del Bacino per le variabili di Certificato di Conto Consuntivo
Per la costruzione del consolidato, per il Bacino di Comuni, delle variabili relative al Certificato di Conto Consuntivo, si è proceduto al calcolo di ciascuna variabile come somma di quanto dichiarato nei Certificati di Conto Consuntivo da ogni Comune ad esso appartenente.
Costruzione del consolidato del Bacino per le variabili di contesto e per i prezzi.
Per la costruzione del consolidato delle variabili di contesto, dei prezzi e del reddito del Bacino di Comuni si è proceduto al calcolo di ciascuna variabile attraverso la somma delle informazioni relative a ciascun Comune appartenente al Bacino.
Per le seguenti variabili è stata utilizzata una differente modalità di calcolo:
• Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio: il valore consolidato di tale variabile per il Bacino di Comuni è stato posto pari alla media, ponderata per il numero di abitanti, dei valori relativi ai Comuni appartenenti al Bacino.
• Livello delle retribuzioni nel settore Privato: il valore consolidato di tale variabile per il Bacino di Comuni è stato posto pari alla media, ponderata per il numero di abitanti, dei valori relativi ai Comuni appartenenti al Bacino.
• Zona climatica: il valore consolidato di tale variabile per il Bacino di Comuni è stato posto pari al maggior valore tra le informazioni relative a ciascun Comune appartenente al Bacino. Ciò in quanto tale variabile identifica con il valore 6 un maggiore numero di gradi giorno e con il valore 1 un minor numero di gradi giorno.
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ALLEGATO 4 - MODALITÀ DI CALCOLO DELLA SPESA CORRENTE PER LA
DETERMINAZIONE DEI FABBISOGNI STANDARD
Se da un lato per le Funzioni del settore sociale nel loro complesso è possibile utilizzare sia i dati del questionario FC06U che quelli del Certificato di Conto Consuntivo, dall’altro per il servizio di asili nido non è possibile utilizzare quest’ ultima fonte informativa per la determinazione della Spesa corrente in quanto non è stato possibile identificare una specifica voce dal bilancio. Nel Certificato di Conto Consuntivo il Servizio di asili nido include i servizi per l’infanzia e per i minori che, invece, rientrano tra gli altri servizi sociali. Verranno qui di seguito illustrate le distinte modalità di calcolo seguite per la determinazione della Spesa corrente che tiene conto solamente delle voci del questionario FC06U.
I quadri di riferimento del questionario FC06U per la costruzione della Spesa corrente utilizzata per la stima dei Fabbisogni Standard sono i seguenti:
• QUADRO D – relativo alla numerosità del personale e al tempo effettivamente dedicato dagli addetti del Servizio di Asili nido.
• QUADRO P – relativo ad alcune voci di esternalizzazioni non direttamente desumibili da CCC;
• QUADRO R – relativo ad alcune voci di entrata non direttamente desumibili da CCC;
• QUADRO S – relativo ad alcune voci di spesa non direttamente desumibili da CCC;
• QUADRO T – relativo alle voci di spesa per il personale impiegato dall’Ente nel Servizio di Asili nido.
• QUADRO U – relativo alla percentuale di copertura del costo pieno del Servizio di Asili nido non svolto direttamente dall’Ente.
La determinazione del valore della Spesa corrente per stimare i Fabbisogni Standard prevede due fasi:
• Prima fase: determinazione delle spese di gestione corrente di base.
• Seconda fase: determinazione dell’ammontare delle spese di personale per il Servizio di Asili nido.
Nella Tabella 18 sono riportate le modalità di calcolo della spesa di gestione corrente di base relativa al Servizio di Asili nido, determinata con la prima fase.
Tabella 18 - Modalità di calcolo delle spese di gestione corrente di base
+ Spese di gestione associata Questionario U01(col.5)/(U01(col.6)/100) 5,6
+ Spese di gestione esterna (NON PARTECIPATA)
Questionario U01(col.3)/(U01(col.4)/100) 3,4
+ Spese di gestione esterna (PARTECIPATA)25 Questionario U01(col.1)/(U01(col.2)/100) 1,2
+ Spese indivisibili o non imputabili Questionario U11 1,2,3
- Spese di personale di competenze di anni precedenti
Questionario T02, T04, T21, T23 4,5,6
25 Le spese diverse da quelle dirette (Quadro P, S20, S21) riportate nel Questionario possono non essere coerenti con il costo pieno del servizio prodotto. Per questo è stato predisposto il Quadro U, nel quale le percentuali consentono di riproporzionare la spesa affinché questa sia coerente con il costo pieno del servizio prodotto. N.B.: Per i questionari delle Unioni, le percentuali del quadro U inerenti il Servizio di Asili nido, U01(col.2,4,6), vengono poste =100 per evitare duplicazioni di spese di copertura del servizio già riportate dai comuni appartenenti alla suddetta forma associata.
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Descrizione Variabile Fonte Variabile Colonna
- Rimborsi per il personale comandato, in convenzione o distaccato contabilizzato nel quadro 2 del CCC
Questionario R11+R12+R13 26 4,5,6
- Rimborsi per il personale comandato, in convenzione o distaccato contabilizzato nel quadro 4 del CCC
Questionario T28+T29+T30 27 28 4,5,6
- Entrate per rimborsi e utili netti ricevuti da soggetti partecipati dall'Ente cui è stato esternalizzato il servizio
Questionario R15+R17 4,5,6
- Entrate da utenza di NON RESIDENTI Questionario R06+R08+R10 4,5,6
- Entrate connesse alla partecipazione in forme di gestione associata
Questionario R09 – R10 –W01(Colonna 6) 4,5,6
=
SPESE DI GESTIONE CORRENTE DI BASE Se il totale della spesa è negativa viene posta uguale a zero
La seconda fase del calcolo prevede che dall’ammontare di spesa di gestione corrente di base venga sottratto l’ammontare di spesa del personale, desumibile dalle informazioni contenute nei Quadri D e T, riferito alla percentuale di lavoro che il personale dedica a Funzioni e Servizi diversi dal Servizio di Asili nido. Spesa corrente Fabbisogni Standard = Spesa di gestione corrente di base – (Spesa del personale – Spesa del personale normalizzata) La spesa del personale è ricostruibile sulla base della seconda colonna della Tabella 19. La spesa del personale normalizzata è ricostruibile applicando la percentuale di normalizzazione riportata nella quarta colonna della Tabella 19. Tabella 19 - Modalità di calcolo delle spese del personale
TIPOLOGIA DI COSTO DEL LAVORO DEL PERSONALE
Voci del questionario29 Colonne
% di normalizzazione
Costo del lavoro del personale dipendente non dirigente a tempo indeterminato
Costo del lavoro per collaborazioni coordinate e continuative e altre forme di rapporto di lavoro flessibile
T07 + quota(T18) 4,5,6 D00504/100
Costo del lavoro per LSU T08 + quota(T18) 4,5,6 D00604/100
Costo del lavoro del personale previsto dall’art. 90 D. Lgs 267/2000
T09 + quota(T18) + quota(T20-T21)
4,5,6 D00704/100
Costo del lavoro del personale art. 76 D.L. 112/2008 T10 + quota(T18) + quota(T20-T21)
4,5,6 D00804/100
26 Se (R11+R12+R13(col.4,5,6)) >T26(col.4,5,6) il questionario viene scartato e, per i questionari scartati, in fase di applicazione viene tolto MIN(R11+R12+R13(col.4,5,6);T26(col.4,5,6)), quindi viene tolto (R11+R12+R13) fino a concorrenza in T26. 27 Se il questionario presenta le seguenti duplicazioni: (T28+T29+T30(col.4,5,6)) = (R11+R12+R13(col.4,5,6)) (T28 (col.4,5,6)) = (R11(col.4,5,6)) o (T28(col.4,5,6)) = (R11(col.4)) o (T28 (col.4,5,6)) = (R11(col.5)) o (T28 (col.4,5,6)) = (R11(col.6)) (T29 (col.4,5,6)) = (R12(col.4,5,6)) o (T29(col.4,5,6)) = (R12(col.4)) o (T29 (col.4,5,6)) = (R12(col.5)) o (T29 (col.4,5,6)) = (R12(col.6)) (T30 (col.4,5,6)) = (R13(col.4,5,6)) o (T30(col.4,5,6)) = (R13(col.4)) o (T30 (col.4,5,6)) = (R13(col.5)) o (T30 (col.4,5,6)) = (R13(col.6)) È previsto l’azzeramento dei campi del quadro T. 28 Viene scartato il questionario se: (T28+T29+T30) (col.4,5,6) > (T26 (col.4,5,6)-(R11+R12+R13)(col.4,5,6)) e, per i questionari scartati, in fase di applicazione viene tolto MIN[(T28+T29+T30) (col.5,6); T26 (col.4,5,6)-MIN[(R11+R12+R13) (col.4,5,6);T26 (col.4,5,6)]] Quindi viene tolto (T28+T29+T30) fino a concorrenza in T26 al netto di (R11+R12+R13). 29 Le quote vanno ripartite in proporzione alla voce base seguendo questo ordine: 1) oneri per il nucleo; 2) oneri riflessi; 3) IRAP; 4) rinnovi.
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TIPOLOGIA DI COSTO DEL LAVORO DEL PERSONALE
Voci del questionario29 Colonne
% di normalizzazione
Spese per personale comandato presso altri enti T11+quota(T18) 4,5,6 100%
Costo del lavoro per personale in posizione di comando T12+quota(T18) 4,5,6 D01004/100
Spese per personale distaccato presso altri Enti T13+quota(T18) 4,5,6 100%
Costo del lavoro per personale in posizione di distacco T14+quota(T18) 4,5,6 D01204/100
Costo del lavoro per personale in convenzione - titolare del rapporto
T15+quota(T18) 4,5,6 100%
Costo del lavoro per personale in convenzione - NON titolare del rapporto
T16+quota(T18) 4,5,6 100%
Altre spese (formazione e altre spese) T24+T25+ Quote non suddivisibili
4,5,6 % complessiva di normalizzazione30
30 La % complessiva di normalizzazione è calcolata rapportando in percentuale la somma delle voci da 1 a 14 normalizzate alla somma delle voci da 1 a 14 non normalizzate.
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ALLEGATO 5 - FORMULE DI CALCOLO DELLE VARIABILI INDIPENDENTI
Di seguito sono riportate le formule delle variabili indipendenti utilizzate per la stima dei Fabbisogni Standard tenendo conto che, al fine di ottenere una maggiore robustezza della stima di alcune variabili indipendenti, si è proceduto alle forzature riportate nella Tabella 20.
Tipologia Variabile Fonte Formula di calcolo
Prezzi dei fattori produttivi
Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto ai servizi - Logaritmo
Questionario / SOSE
Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto ai servizi – Logaritmo.
Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio Prezzo al mq (in euro) - Logaritmo
Agenzia del Territorio
Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio in euro mensili al mq – Logaritmo.
Utenti Numero bambini frequentanti sezioni a tempo pieno e a tempo parziale - Logaritmo*
Presenza di beneficiari di contributi e/o voucher per il pagamento di rette - dummy**
Questionario Se il Numero bambini frequentanti sezioni a tempo pieno e a tempo parziale è pari a 0 e [M30(col1)+ M30(col2)] è maggiore di 0 allora la variabile è uguale a 1.
Numero di beneficiari dei contributi e/o voucher per il pagamento di rette - Logaritmo **
Questionario [M30(col1)+ M30(col2)] - Logaritmo
Gestione degli Asili Superficie Complessiva - Logaritmo*
Questionario [E05(Col1)+ E05(Col2)] - Logaritmo
Consistenze di personale Numero di educatori per utenti* Questionario [D15(col1)*D15(col2)/100]/ [M07(col1) + M15(col1)]
Dotazioni strumentali
Presenza di Cucine - ponderata per la quota di Gestione Diretta*
Questionario
Se F02(col1)>0 allora la variabile è pari a [M07(co1)+ M15(col1)]/ [M07(col1)+M07(col3)+M15(col1)+M15(col3)] altrimenti è pari a 0
Presenza di Cucine - ponderata per la quota di Gestione NON Diretta*
Questionario
Se F02(col1)>0 allora la variabile è pari a [M07(co3)+ M15(col3)]/ [M07(col1)+M07(col3)+M15(col1)+M15(col3)] altrimenti è pari a 0
Apertura del servizio Giorni di apertura inferiore ai 213 giorni - dummy *
* Il regressore è valorizzato se e solo se il Numero bambini frequentanti sezioni a tempo pieno e a tempo parziale è maggiore di 0, ovvero se
[M07(col1)+M07(col3)+M15(col1)+M15(col3)] >0, altrimenti il regressore è pari a 0. ** Il regressore è valorizzato se e solo se il Numero bambini frequentanti sezioni a tempo pieno e a tempo parziale è pari a 0 e il Numero di Beneficiari di Contributi e/o Voucher è maggiore di 0, ovvero se [M07(col1)+M07(col3)+M15(col1)+M15(col3)]=0 e [M30(col1)+ M30(col2)] >0.
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Tipologia Variabile Fonte Formula di calcolo
M15(col3)))] / [M07(col1)+M07(col3)+M15(col1)+M15(col3)] < 213 (1° quartile) la variabile è pari a 1, altrimenti è pari a 0.
Orario di apertura inferiore alle 7 ore - dummy *
Questionario
Se [(M07(col2)*M07(col1))+ (M07(col4)*M07(col3))+ (M15(col2)*M15(col1))+ (M15(col4)*M15(col3)) ] / [M07(col1)+M07(col3)+M15(col1)+M15(col3)] < 7 (1° quartile) la variabile è pari a 1, altrimenti è pari a 0.
MODELLO ORGANIZZATIVO
Presenza gestione associata in Unione di Comuni
Questionario Se il Comune è in un’Unione di Comuni allora la variabile è pari a 1, altrimenti assume il valore 0.
MODELLO ORGANIZZATIVO
Presenza gestione associata in Convenzione
Questionario Se il Comune è in una Convenzione di Comuni allora la variabile è pari a 1, altrimenti assume il valore 0.
TERRITORIALITÀ Regione ISTAT Se il Comune è nella Regione specificata allora la variabile è pari a 1, altrimenti assume il valore 0.
Nelle trasformazioni logaritmiche delle variabili, in presenza di argomenti pari a zero, quest’ultimi sono stati posti uguali a uno. * Il regressore è valorizzato se e solo se il Numero bambini frequentanti sezioni a tempo pieno e a tempo parziale è maggiore di 0, ovvero se
[M07(col1)+M07(col3)+M15(col1)+M15(col3)] >0, altrimenti il regressore è pari a 0. ** Il regressore è valorizzato se e solo se il Numero bambini frequentanti sezioni a tempo pieno e a tempo parziale è pari a 0 e il Numero di Beneficiari di Contributi e/o Voucher è maggiore di 0, ovvero se [M07(col1)+M07(col3)+M15(col1)+M15(col3)]=0 e [M30(col1)+ M30(col2)] >0.
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Tabella 20 – Modalità di forzatura delle variabili indipendenti
Tipologia Variabile Fonte Forzature
Utenti Numero bambini frequentanti sezioni a tempo pieno e a tempo parziale - Logaritmo
Questionario
Le variabili utilizzate per il calcolo dell’indicatore sono state riproporzionate nel seguente modo: M07(col1)= M07(col1)* Pct_Abbattimento_Diretta M15(col1)= M15(col1)* Pct_Abbattimento_Diretta M07(col3)= M07(col3) * Pct_Abbattimento_Esterna M15(col3)= M15(col3))* Pct_Abbattimento_Esterna Dove :
• se M07(col1) + M15(col1)> M01(col1) allora Pct_Abbattimento_Diretta = M01(col1)/( M07(col1) + M15(col1)) altrimenti Pct_Abbattimento_Diretta =1;
• se M07(col3) + M15(col3)> M01(col2) allora Pct_Abbattimento_Esterna = M01(col2)/( M07(col3) + M15(col3)) altrimenti Pct_Abbattimento_Esterna =1;
Servizi Svolti
Quota dei bambini lattanti (tempo parziale e tempo pieno) rispetto agli utenti totali
Questionario
Le variabili utilizzate per il calcolo dell’indicatore sono state riproporzionate nel seguente modo:
• se M07(col1) + M15(col1)> M01(col1) allora Pct_Abbattimento_Diretta =M01(col1)/( M07(col1) + M15(col1)) altrimenti Pct_Abbattimento_Diretta =1;
• se M07(col3) + M15(col3)> M01(col2) allora Pct_Abbattimento_Esterna = M01(col2)/( M07(col3) + M15(col3)) altrimenti Pct_Abbattimento_Esterna =1.
Quota dei bambini frequentanti sezioni a tempo parziale rispetto agli utenti totali
Questionario
Le variabili utilizzate per il calcolo dell’indicatore sono state riproporzionate nel seguente modo: M15(col1)= M15(col1)* Pct_Abbattimento_Diretta M15(col3)= M15(col3))* Pct_Abbattimento_Esterna Dove :
• se M07(col1) + M15(col1)> M01(col1) allora Pct_Abbattimento_Diretta = M01(col1)/( M07(col1) + M15(col1)) altrimenti Pct_Abbattimento_Diretta =1;
• se M07(col3) + M15(col3)> M01(col2) allora Pct_Abbattimento_Esterna = M01(col2)/( M07(col3) +
Quota dei Bambini in asilo nido a gestione NON diretta rispetto agli Utenti Totali
Questionario
Le variabili utilizzate per il calcolo dell’indicatore sono state riproporzionate nel seguente modo: M07(col3)= M07(col3) * Pct_Abbattimento_Esterna M15(col3)= M15(col3))* Pct_Abbattimento_Esterna Dove : se M07(col3) + M15(col3)> M01(col2) allora Pct_Abbattimento_Esterna = M01(col2)/( M07(col3) + M15(col3)) altrimenti Pct_Abbattimento_Esterna =1.
Consistenze di personale
Numero di educatori per utenti Questionario
Se il numero di educatori normalizzato, [D15(col1)*D15(col2)/100], è pari a 0 oppure se il numero bambini in asilo nido a gestione diretta, [M07(col1)+M15(col1)], è nullo allora la variabile è posta uguale alla media regionale, i cui valori sono riportati nella tabella sottostante.
Piemonte 0,14
Lombardia 0,15
Veneto 0,13
Liguria 0,17
Emilia Romagna 0,12
Toscana 0,15
Umbria 0,16
Marche 0,15
Lazio 0,18
Abruzzo 0,15
Molise 0,21
Campania 0,20
Puglia 0,18
Basilicata 0,06
Calabria 0,14
Apertura del servizio
Giorni di apertura inferiore ai 213 gg - dummy
Questionario Le variabili M02, M03 (colonne 1 e 2) utilizzate per il calcolo dell’indicatore sono state forzate al valore mediano se minori uguali a 30 giorni o maggiori uguali a 365 giorni
Orario di apertura inferiore alle 7 ore - dummy
Questionario
Le variabili M07, M15 (colonne 2 e 4) utilizzate per il calcolo dell’indicatore sono state forzate al valore mediano nei seguenti casi: se M07 uguale ad 1 ora o maggiore uguale a 14 ore, se M15 uguale ad 1 ora o maggiore uguale a 10 ore.
90
ALLEGATO 6 - COEFFICIENTI DELLA FUNZIONE DEI FABBISOGNI STANDARD
Si riporta di seguito la stima dei coefficienti della “Funzione dei Fabbisogni Standard”.
Variabile LAD
LAD, Stima
standardizzata
INTERCETTA 1,78344878 0,07784601
PREZZI DEI FATTORI PRODUTTIVI Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto ai servizi - Euro Logaritmo
0,55636785 *** 0,03794597
PREZZI DEI FATTORI PRODUTTIVI Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio - Euro al mq Logaritmo
0,34491105 *** 0,06759599
UTENTI Numero bambini frequentanti sezioni a tempo pieno e a tempo parziale Logaritmo
0,94119108 *** 0,67708826
SERVIZI SVOLTI Quota dei bambini lattanti (tempo parziale e tempo pieno) rispetto agli utenti totali
0,27829294 ** 0,02881721
SERVIZI SVOLTI Quota dei bambini che usufruiscono del servizio refezione rispetto agli utenti totali
0,23054727 ** 0,04456291
SERVIZI SVOLTI Quota dei bambini frequentanti sezioni a tempo parziale rispetto agli utenti totali
-0,24491175 ** -0,03277776
SERVIZI SVOLTI Quota dei Bambini in asilo nido a gestione NON diretta rispetto agli Utenti Totali
-0,53968770 *** -0,13406530
CONTRIBUTI E/O VOUCHER Presenza di beneficiari dei contributi e/o voucher per il pagamento di rette Dummy
-0,62382994 ** -0,08237202
CONTRIBUTI E/O VOUCHER Numero di beneficiari dei contributi e/o voucher per il pagamento di rette Logaritmo
0,72455652 *** 0,21726168
CONSISTENZE DI PERSONALE Numero di educatori per utenti
1,86478473 *** 0,05706480
GESTIONE DEGLI ASILI Superficie Complessiva Logaritmo
0,09183600 *** 0,12652483
DOTAZIONI STRUMENTALI Presenza di Cucine - ponderata per la quota di Gestione Diretta
0,14612435 ** 0,03514056
DOTAZIONI STRUMENTALI Presenza di Cucine - ponderata per la quota di Gestione NON Diretta
0,33502064 *** 0,07215754
APERTURA DEL SERVIZIO Giorni di apertura inferiore ai 213 gg Dummy
-0,08583746 ** -0,01915393
APERTURA DEL SERVIZIO Orario di apertura inferiore alle 7 ore Dummy
-0,18561116 ** -0,03041443
MODELLO ORGANIZZATIVO Presenza gestione associata in Unione di Comuni
0,20077896 0,01084878
MODELLO ORGANIZZATIVO Presenza gestione associata in Convenzione
0,26070781 ** 0,02314070
TERRITORIALITÀ
Regione – Piemonte -0,17699134 * -0,03016868
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Variabile LAD
LAD, Stima
standardizzata TERRITORIALITÀ
Regione - Lombardia -0,07874317 -0,01903234
TERRITORIALITÀ
Regione – Veneto -0,08609371 -0,01472220
TERRITORIALITÀ
Regione – Liguria -0,02259844 -0,00188378
TERRITORIALITÀ
Regione - Emilia Romagna 0,16863255 ** 0,03042071
TERRITORIALITÀ
Regione – Toscana 0,10479989 0,01590257
TERRITORIALITÀ
Regione – Umbria 0,42543977 ** 0,03179066
TERRITORIALITÀ
Regione – Lazio 0,13573116 0,01399167
TERRITORIALITÀ
Regione – Abruzzo 0,07371428 0,00593445
TERRITORIALITÀ
Regione – Campania 0,14566441 0,01084297
TERRITORIALITÀ
Regione – Puglia 0,00280651 0,00023395
TERRITORIALITÀ
Regione – Basilicata 0,12865785 0,00635178
TERRITORIALITÀ
Regione – Calabria -0,09499666 -0,00563248
Pseudo R2 = 0,6783
Standard error calcolati con metodo bootstrap (200 repliche) *** P-value < 0,001 ** 0,001 <= P-value < 0,05 * 0,05 <= P-value < 0,1
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ALLEGATO 7 - COEFFICIENTI DI RIPARTO RELATIVI AL FABBISOGNO STANDARD