NOTA METODOLOGICA (A RTICOLO 6, COMMA 1 DEL D ECRETO L EGISLATIVO 26 NOVEMBRE 2010, N . 216 RIGUARDANTE LE “D ISPOSIZIONI IN MATERIA DI DETERMINAZIONE DEI COSTI E DEI F ABBISOGNI S TANDARD DI P ROVINCE , C ITTÀ METROPOLITANE E C OMUNI ”) DETERMINAZIONE DEI FABBISOGNI STANDARD PER I COMUNI FC05A FUNZIONI RIGUARDANTI LA GESTIONE DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE AL NETTO DELLO SMALTIMENTO RIFIUTI 23/12/2013
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Nota Metodologica Fabbisogni Comuni FC05A (23 …...2013/12/23 · Fabbisogni Standard per le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto dello smaltimento
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Transcript
N O TA M E T O D O L O G I C A
( A R T I C O L O 6 , C O M M A 1 D E L D E C R E T O L E G I S L A T I V O 2 6 N O V E M B R E 2 0 1 0 , N . 2 1 6
R I G UA R D A N T E L E “ D I S P O S I Z I O N I I N M A T E R I A D I D E T E R M I N A Z I O N E D E I C O S T I E D E I
FA B B I S O G N I S T A N D A R D D I P R O V I N C E , C I T T À M E T R O P O L I T A N E E C O M U N I ” )
D E T E R M I N A Z I O N E D E I FA B B I S O G N I S T A N D A R D
P E R I C O M U N I
F C 0 5 A
F U N Z I O N I R I G UA R D A N T I L A G E S T I O N E
D E L T E R R I T O R I O E D E L L ’ A M B I E N T E A L N E T T O D E L L O S M A L T I M E N T O R I F I U T I
ALLEGATO 1 - MODELLO TEORICO DI RIFERIMENTO .................................................... 46
ALLEGATO 2 - IL QUESTIONARIO FC05U .......................................................................... 49
ALLEGATO 3 - IL CONSOLIDATO DELL’UNIONE DI COMUNI ........................................ 63
ALLEGATO 3 BIS - IL CONSOLIDATO DELLE COMUNITÀ MONTANE DI COMUNI ........ 67
ALLEGATO 4 - MODALITÀ DI CALCOLO DELLA SPESA CORRENTE PER LA DETERMINAZIONE DEI FABBISOGNI STANDARD ............................................................................................... 70
ALLEGATO 5 - FORMULE DI CALCOLO DELLE VARIABILI INDIPENDENTI .................. 76
ALLEGATO 6 - COEFFICIENTI DELLA FUNZIONE DEI FABBISOGNI STANDARD ........ 78
ALLEGATO 7 - COEFFICIENTI DI RIPARTO RELATIVI AL FABBISOGNO STANDARD... 80
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INTRODUZIONE
La presente Nota Metodologica è stata realizzata da SOSE con la collaborazione scientifica di IFEL, ai sensi dall’articolo 5 del Decreto legislativo 26 novembre 2010, n. 216, riguardante le “Disposizioni in materia di determinazione dei costi e dei Fabbisogni Standard di Province, Città metropolitane e Comuni” pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 dicembre 2010.
Il predetto Decreto Legislativo ha, come descritto nell’articolo 1, la finalità di disciplinare la determinazione dei Costi e dei Fabbisogni Standard per Province e Comuni al fine di assicurare un graduale e definitivo superamento del criterio della spesa storica nei meccanismi di allocazione delle risorse tra i diversi enti.
Con riferimento ai Comuni, il summenzionato decreto, così come confermato dalla Legge di stabilità del 2013, prevede che siano calcolati i Fabbisogni Standard relativamente alle seguenti Funzioni fondamentali:
• Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo;
• Funzioni di polizia locale;
• Funzioni di istruzione pubblica;
• Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti;
• Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente;
• Funzioni nel settore sociale.
L’art. 4, comma 1, del Decreto Legislativo 26 novembre 2010, n. 216, prescrive che i Fabbisogni Standard, per ciascuna funzione fondamentale e i relativi servizi, siano determinati attraverso le seguenti fasi metodologiche:
a) Identificazione delle informazioni e dei dati di natura strutturale e contabile necessari, acquisiti sia da banche dati ufficiali esistenti sia tramite rilevazione diretta con appositi questionari da inviare ai Comuni e alle Province, anche ai fini di una riclassificazione o integrazione delle informazioni contenute nei certificati contabili;
b) Individuazione dei modelli organizzativi e dei livelli quantitativi delle prestazioni, determinati sulla base di un sistema di indicatori in relazione a ciascuna funzione fondamentale e ai relativi servizi;
c) Analisi dei costi finalizzata alla individuazione di quelli più significativi e alla determinazione degli intervalli di normalità;
d) Individuazione di un modello di stima dei Fabbisogni Standard sulla base di criteri di rappresentatività attraverso la sperimentazione di diverse tecniche statistiche;
e) Definizione di un sistema di indicatori, anche in riferimento ai diversi modelli organizzativi ed agli obiettivi definiti, significativi per valutare l'adeguatezza dei servizi e consentire agli Enti Locali di migliorarli.
La presente Nota Metodologica è stata costruita seguendo tale percorso e ha per oggetto la determinazione dei Fabbisogni Standard per le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto dello smaltimento rifiuti.
Il calcolo è limitato alla spesa corrente di competenza finanziaria 2010, ovvero gli impegni di spesa di quell’anno di riferimento, al netto degli “Interessi passivi e oneri finanziari diversi”, degli “Oneri straordinari della gestione corrente” e degli “Ammortamenti di esercizio”.
Facendo riferimento ad un periodo diverso da quello di applicazione, i Fabbisogni Standard stimati in questa Nota non hanno diretta valenza dal punto di vista finanziario, ma sono solo di ausilio al calcolo dei coefficienti di riparto relativamente alle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto dello smaltimento rifiuti, che a loro volta concorrono alla determinazione di un coefficiente di riparto complessivo, che si renderà disponibile a conclusione della fase transitoria con la stima dei Fabbisogni Standard per tutte le sei funzioni fondamentali individuate dal Decreto Legislativo 26 novembre 2010, n. 216.
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AMBITO DI RIFERIMENTO DELLE FUNZIONI RIGUARDANTI LA GESTIONE DEL
TERRITORIO E DELL’AMBIENTE
La presente nota metodologica si riferisce alle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente (ESCLUSI i Servizi di Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economica-popolare e Servizio idrico integrato) analizzate con il questionario FC05U - Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente (ESCLUSI i Servizi di Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economica-popolare e Servizio idrico integrato) predisposto per i Comuni e le Unioni di Comuni.
Sulla base dei dati contenuti nei Certificati di Conto Consuntivo relativi al 2010, le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente rappresentano, per i Comuni delle Regioni a statuto ordinario, al momento quelli interessati dal calcolo dei Fabbisogni Standard, il 19,1% rispetto alla spesa corrente complessiva delle sei funzioni fondamentali individuate dal Decreto Legislativo 26 novembre 2010, n. 216. Le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente si compongono di sei differenti servizi:
- Urbanistica e gestione del territorio; - Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare; - Servizio di protezione civile; - Servizio idrico integrato; - Servizio smaltimento rifiuti; - Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde, altri servizi relativi al territorio ed all’ambiente.
L’articolazione appena presentata si riferisce alla suddivisione in servizi contenuta nei Certificati di Conto Consuntivo. La Legge 5 maggio 2009, n.42 e successivamente il Decreto Legislativo 26 novembre 2010, n.126 escludono dalle Funzioni fondamentali individuate ai fini delle citate disposizioni, il servizio di edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia, nonché il servizio idrico integrato.
Il servizio smaltimento rifiuti viene analizzato separatamente dal resto Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente, mentre i rimanenti servizi (Urbanistica e gestione del territorio; Servizio di protezione civile; Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde, altri servizi relativi al territorio ed all’ambiente ) vengono analizzati congiuntamente.
Il Servizio smaltimento rifiuti attiene al complesso delle attività direttamente o indirettamente connesse con la raccolta, la trasformazione, l’allontanamento, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, nonché la gestione dei rifiuti speciali assimilati agli urbani e unitamente a questi avviati allo smaltimento. Il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani e assimilati è un servizio pubblico regolato e gestito in regime di privativa dai Comuni. A fronte del servizio erogato, l’ente locale identifica le modalità di copertura dei costi e di riscossione, con logiche diverse a seconda del regime di finanziamento.
I restanti servizi riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente riguardano una molteplicità di attività rivolte al territorio comunale e comprendenti sia attività di pianificazione urbanistica, sia interventi diretti alla tutela ambientale e del territorio.
Nello specifico, il servizio di urbanistica e gestione del territorio attiene alla pianificazione urbana del territorio comunale, fissa le direttive generali per l'assetto e l'ordinato sviluppo urbanistico della città, detta le prescrizioni ed i vincoli per l'attività urbanistica ed edilizia. L’ufficio comunale cura la gestione e la stesura dei piani attuativi, che possono essere di iniziativa privata e pubblica, di nuova edificazione, di recupero e riqualificazione urbana ed ambientale.
Il servizio di protezione civile attiene alla tutela dell'integrità della vita, dei beni, e dell'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali o dovute all’azione umana. Il servizio comunale si occupa della previsione e prevenzione delle varie ipotesi di rischio, del soccorso delle popolazioni sinistrate ed ogni altra attività necessaria a superare l'emergenza connessa agli eventi calamitosi. Tra le diverse mansioni rientrano inoltre: la stesura e l'attuazione dei piani di protezione civile che interessano il territorio comunale; la promozione ed il coordinamento delle attività di protezione civile a livello locale, le attività di informazione dell'opinione pubblica e di promozione della cultura della protezione civile.
Il servizio di tutela ambientale del verde e altri servizi relativi comprendono diverse attività che vanno dalla gestione e manutenzione del verde pubblico alla gestione delle attività in materia di tutela ambientale del territorio.
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Il questionario FC05U è stato costruito per la rilevazione dei dati necessari alla elaborazione dei Fabbisogni Standard relativi alle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente che, come risulta dalla struttura del certificato di conto consuntivo attualmente vigente, comprende anche il servizio smaltimento rifiuti. Un servizio, questo ultimo, che presenta delle caratteristiche proprie e una sua individualità che lo differenziano completamente dagli altri servizi riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente.
Al fine di cogliere in modo preciso le particolarità del servizio smaltimento rifiuti, il questionario FC05U è stato appositamente costruito in modo da censire in dettaglio le informazioni specifiche relative alla fornitura di tale servizio.
Per quanto riguarda la struttura del questionario FC05U, bisogna sottolineare che sia il quadro del Personale (quadro D) che i quadri con informazioni contabili (quadri P, R, S, T) sono stati predisposti in modo da ottenere, da un lato i valori relativi all’intera gestione territorio e dell’ambiente (e quindi comprensivi anche del dato relativo al servizio smaltimento rifiuti), dall’altro lato il dettaglio dei valori specifici per il solo servizio smaltimento rifiuti.
Nella fase di analisi dei dati, invece, si è proceduto alla suddivisione del questionario FC05U in due distinti studi. In particolare, per i servizi propri dello smaltimento rifiuti sono stati considerati gli specifici campi “di cui servizio smaltimento rifiuti” e per gli altri servizi è stata calcolata la differenza tra il valore complessivo delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente che e gli specifici campi “di cui servizio smaltimento rifiuti”.
Pur predisponendo, quindi, un unico questionario (FC05U), soluzione che ha semplificato l’operazione di compilazione da parte dei comuni, si è proceduto a identificare con la dicitura FC05A la nota metodologica usata per la stima dei Fabbisogni Standard dei servizi delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente, ad eccezione del servizio smaltimento rifiuti, e con la dicitura FC05B la nota metodologica relativa alla stima dei Fabbisogni Standard del servizio smaltimento rifiuti.
Nei paragrafi che seguono si analizzano gli aspetti metodologici che caratterizzano la determinazione dei Fabbisogni Standard per i servizi propri delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente ad esclusione del servizio smaltimento rifiuti che, invece, è trattato autonomamente con una specifica nota metodologica (FC05B).
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IL CONTESTO TEORICO
Il modello volto a misurare i Fabbisogni Standard degli Enti Locali dipende dal contesto teorico di riferimento e dai dati disponibili. In particolare, il modello generale di riferimento si basa sull’interazione tra la domanda e l’offerta dei servizi pubblici locali espresse in termini unitari rispetto al numero dei beneficiari denominato di seguito gruppo client.
La domanda unitaria1 di servizio pubblico locale (��), riportata nell’equazione (1) dipende dalle seguenti variabili:
• Variabili di contesto relative alla domanda (Q), in grado di cogliere gli aspetti demografici e socio-economici relativi alla domanda;
• Reddito medio (�);
• Costo unitario del servizio pubblico locale ���.
�� d��, �, �� (1)
L’offerta unitaria del servizio pubblico locale in termini di costo unitario �, espressa nell’equazione (2a), dipende dalle seguenti variabili:
• Livello dei fattori esogeni di carico (� ): si tratta, ad esempio, dei servizi svolti dal Comune per Amministrazioni di livello superiore ed in generale di attività non direttamente riconducibili alle scelte locali ma determinate da una oggettiva richiesta dei cittadini;
• Livello di output endogeno del servizio pubblico (��);
• Il vettore dei prezzi degli input (�);
• Variabili di contesto relative all’offerta (�). Si tratta, ad esempio, degli aspetti morfologici e socio-economici che non influenzano le preferenze/necessità locali circa il livello dei servizi pubblici, ovvero di quegli elementi esogeni che possono favorire oppure ostacolare, a parità di altre condizioni, la fornitura dei beni pubblici locali; inoltre sono incluse le tipologie e le modalità di svolgimento del servizio che sono legate direttamente alle caratteristiche e alle esigenze del territorio (si pensi, ad esempio, alla zona climatica).
� s�� , �� , �, �� (2a)
In presenza di output endogeni (��) il livello ottimale del servizio pubblico locale ed il suo costo di fornitura unitaria sono determinati simultaneamente all'interno di un modello strutturale di due equazioni: la (1) e la (2a). Sostituendo, quindi, l'equazione (1) nella (2a) si ottiene la funzione di spesa riportata di seguito nell’equazione (2b), che rappresenta la forma ridotta del modello strutturale di domanda e offerta del servizio pubblico.
y f��, �, �, �, � � (2b)
L’equazione (2a) presenta le caratteristiche di una funzione di costo, in quanto esprime il livello di spesa corrente in funzione degli output (� e ��), delle differenze territoriali registrate nei prezzi degli input (�) e delle altre caratteristiche relative al contesto dell’offerta dell’Ente Locale (�) L’equazione (2b) esprime, invece, il livello di spesa corrente unitario in funzione delle preferenze/necessità dei cittadini, delle altre caratteristiche dell’Ente Locale e dei fattori esogeni di carico.
In conclusione, il modello teorico mostra che per la valutazione del fabbisogno è necessario stimare una funzione di costo e/o una funzione di spesa.
Si rimanda all’Allegato 1 per una più completa descrizione del modello teorico generale di riferimento.
1 La domanda di bene pubblico s’intende sia in termini di quantità sia in termini di qualità, di qui la semplificazione di esprimere la domanda unitaria in base alla numerosità dei beneficiari del servizio (gruppo client), non essendo facili da individuare unità di misura più precise che tengano conto contemporaneamente della quantità e della qualità.
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LA SCELTA TRA FUNZIONE DI SPESA E FUNZIONE DI COSTO
L’elemento discriminante, circa la scelta tra l’utilizzo di una funzione di costo o di spesa, è rappresentato dalle caratteristiche delle variabili di output disponibili per misurare il livello di servizio pubblico erogato, in particolare:
• la capacità delle variabili di output di misurare con precisione il livello delle prestazioni finali corrisposte; • l’esogeneità di tali prestazioni rispetto all’autonomia decisionale di ciascun ente locale.
Sulla base delle combinazioni di queste due caratteristiche dell’output è possibile orientare la scelta del modello di valutazione dei fabbisogni nel modo seguente:
• Quando non risulta possibile rilevare la quantità del servizio svolto, in quanto le misure di output disponibili non permettono di fotografare in modo completo l’attività dell’ente, il modello di stima dei fabbisogni può essere solo quello basato sulla funzione di spesa del tipo riportata nell’equazione (2b).
• Quando la quantità del servizio offerto è misurabile in modo soddisfacente e le variabili di output che permettono di cogliere tutti gli aspetti fondamentali dell’attività svolta sono esogene rispetto all’autonomia decisionale di ciascun ente, si potrà procedere alla stima dei fabbisogni standard considerando una funzione di costo del tipo riportato nell’equazione (2a) in cui la variabile �� è assente.
• Da ultimo, quando risulta possibile rilevare la quantità del servizio svolto ma queste prestazioni (in termini di intensità della prestazione o addirittura se offrire o meno un determinato servizio) riflettono le scelte discrezionali di ciascun ente locale, l’utilizzo della funzione di costo sarà possibile solo in presenza di valide variabili strumentali volte a verificare che il problema dell’endogeneità non renda le stime troppo imprecise. In assenza di valide variabili strumentali, la stima dei fabbisogni standard potrà essere effettuata in modo robusto e consistente utilizzando una funzione di spesa, che consente sempre di superare in modo semplice ed efficace il problema della endogeneità delle variabili di output rispetto alla spesa osservata.
Il principale vantaggio di valutare i Fabbisogni Standard attraverso un modello riconducibile ad una funzione di costo (2a) è la possibilità di ottenere una quantificazione diretta dell’impatto esercitato dagli output sul livello di fabbisogno. In questo modo si ha la possibilità di calibrare il livello del fabbisogno in base ai livelli essenziali delle prestazioni, una volta che queste grandezze siano state definite. La precisione della stima, però, è compromessa dalla presenza di output endogeni, che richiedono l’adozione di tecniche di stima più complesse con l’ausilio di un set di variabili strumentali, la cui esistenza non è purtroppo sempre garantita.
Il principale vantaggio, invece, di valutare i Fabbisogni Standard attraverso la funzione di spesa è la possibilità di ottenere stime sempre consistenti indipendentemente dalla misurabilità e/o endogeneità degli output, in quanto le variabili indipendenti sono rappresentate da variabili esogene. Per questo motivo la stima del fabbisogno basata su funzioni di spesa è l’approccio econometrico più utilizzato in ambito internazionale2. Di contro, però, non consente la possibilità di inglobare i livelli essenziali delle prestazioni nel calcolo del fabbisogno.
Nel caso delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti, considerata la natura generale della funzione, l’output risulta di difficile identificazione. Conseguentemente la stima dei Fabbisogni Standard è effettuata utilizzando come modello di riferimento la funzione di spesa riportata nell’equazione (2b). 2 OECD (1981), “Measuring local expenditure needs: the Copenhagen workshop”, OECD urban management studies n°4, H. Blöchliger et al. (2007) “Fiscal equalisation in OECD countries”, OECD Network on Fiscal Relations Across Levels of Government, A. Reschovsky “Compensating Local Governments for Differences in Expenditure Needs in a Horizontal Fiscal Equalization Program”, in R. Boadway e A. Shah (2007) “Intergovernmental fiscal transfers: principles and practice”, World Bank B. Dafflon e P. Mischler (2007) “Expenditure needs equalisation at the local level: methods and practice” in J. Kim e J. Lotz (2007) “Measuring Local Government Expenditure Needs”, The Copenhagen Workshop 2007 D. Rizzi e M. Zanette (2011) “I fabbisogni standard di spesa dei Comuni italiani”, in Politica Economica, vol. Anno XXVII, n. 2.
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LA RICOGNIZIONE DEI DATI DISPONIBILI E LA NECESSITÀ DEL QUESTIONARIO
La ricognizione delle fonti disponibili: le disposizioni in materia di determinazione dei Fabbisogni Standard dei Comuni (cfr. Decreto Legislativo 216 del 2010) individuano nel Certificato di Conto Consuntivo (CCC) una delle fonti da cui reperire i dati necessari per il calcolo dei Fabbisogni Standard. Le informazioni di natura strutturale ritenute fondamentali per la determinazione dei Fabbisogni Standard (ad esempio, dati sulla struttura demografica, dati sui flussi turistici, ecc.) sono state individuate in archivi provenienti da fonti ufficiali.
Ove possibile, si è preferito utilizzare informazioni provenienti da banche dati istituzionali quali ISTAT, Agenzia del Territorio, Ministero dell’Interno, Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca, Dipartimento delle Finanze, Ministero dell’Ambiente, Corpo Forestale dello Stato e ACI a garanzia di una maggiore omogeneità ed affidabilità dei dati stessi.
L’aggiornamento dei dati per l’annualità 2010, ove non disponibile pubblicamente, è stato richiesto e fornito dall’ISTAT, che lo stesso decreto individua come Ente di cui è possibile avvalersi per lo svolgimento dell’attività. Il Certificato di Conto Consuntivo (CCC): la fonte informativa finanziaria per la misurazione della spesa delle amministrazioni comunali è rappresentata dai CCC, resi disponibili annualmente dal Ministero dell’Interno. I dati rilevati nei CCC, per accertamenti/incassi e impegni/pagamenti, costituiscono una rappresentazione sintetica delle informazioni contabili iscritte nel Rendiconto al Bilancio di ciascuna amministrazione comunale. Nei CCC, i dati di spesa sono suddivisi in quadri e sono esposti, sia per le spese di parte corrente (Quadro 4) sia per quelle in conto capitale (Quadro 5), tramite una classificazione di tipo funzionale. È presente inoltre, per ciascuna funzione, un’articolazione per servizi che consente di evidenziare per le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente (ESCLUSI i servizi di edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economica-popolare e servizio idrico-integrato), le spese di:
• Urbanistica e gestione del territorio; • Servizio di protezione civile; • Servizio smaltimento rifiuti; • Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde, altri servizi relativi al territorio ed all’ambiente.
Alla classificazione funzionale si aggiunge una distinzione per categoria economica che consente, per ciascuna funzione, di individuare le spese correnti secondo la seguente articolazione:
1. Personale;
2. Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime;
3. Prestazioni di servizi;
4. Utilizzo di beni di terzi;
5. Trasferimenti;
6. Interessi passivi e oneri finanziari diversi;
7. Imposte e tasse;
8. Oneri straordinari della gestione corrente;
9. Ammortamenti di esercizio.
I limiti del Certificato di Conto Consuntivo: i dati contabili raccolti nel CCC si sono rivelati non sufficienti al fine di determinare il costo effettivo del servizi afferenti alle Funzioni del territorio e dell’ambiente . In particolare, da una valutazione dei dati, è emerso che se da un lato l’utilizzo come punto di partenza di una fonte maggiormente consolidata nel tempo, quale il CCC, ha il vantaggio di una maggiore stabilità dell’informazione fornita, dall’altra la forte eterogeneità contabile nella compilazione di tale conto e la natura di sintesi del documento stesso non consentono di individuare nel CCC l’unica fonte per la determinazione del costo effettivo delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente. Le motivazioni sono molteplici e risiedono sia nella natura stessa del documento (ad esempio l’assenza di informazioni di dettaglio sulla spesa di personale, riassunta in un unico intervento) sia nell’eterogeneità contabile che caratterizza il trattamento di voci simili (ad esempio la difformità di comportamento tra gli enti nella contabilizzazione dei trattamenti accessori).
I limiti delle informazioni provenienti da fonti istituzionali: i dati provenienti da banche dati istituzionali, seppur necessari per la determinazione dei Fabbisogni Standard, non contengono alcune informazioni di dettaglio indispensabili per l’analisi delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente.
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Da quanto descritto appare evidente l’esigenza di raccogliere informazioni atte ad integrare, riclassificare e a volte correggere quanto disponibile nelle banche dati istituzionali.
I tavoli tecnici: al fine di completare l’insieme di informazioni necessarie alla determinazione dei Fabbisogni Standard, sono stati organizzati tavoli tecnici di lavoro a cui hanno partecipato rappresentanti della SOSE e dell’IFEL, nonché esperti di finanza degli Enti Locali e responsabili degli uffici afferenti alle Funzioni del territorio e dell’ambiente di amministrazioni appartenenti ad aree territoriali e classi demografiche differenti. In tal modo è stato possibile indagare le caratteristiche dei servizi svolti dalle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente nonché mappare le possibili eterogeneità nell’offerta di tali servizi e nella contabilizzazione delle voci di spesa nel Certificato di Conto Consuntivo. Il risultato dei tavoli tecnici di lavoro è consistito nella predisposizione del Questionario FC05U – Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente (ESCLUSI i servizi di edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economica-popolare e servizio idrico-integrato).
Il Questionario FC05U – Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente (ESCLUSI i servizi di edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economica-popolare e servizio idrico-integrato) è strutturato in dodici quadri (cui si aggiunge il Quadro Z per le Annotazioni), ognuno con contenuti e finalità distinte.
Una prima distinzione presente nel questionario attiene alla suddivisione tra quadri strutturali e quadri contabili. I primi raccolgono informazioni sugli elementi specifici (Quadro A e C), sulla forma organizzativa scelta per la gestione del Territorio e dell’Ambiente (Quadro B), sulle dotazioni di personale (Quadro D), sulle unità locali e sulle dotazioni strumentali (Quadro E e F), sulla modalità di svolgimento e sui servizi svolti (Quadro L e M), mentre i secondi raccolgono specifici dati sulle esternalizzazioni delle Funzioni del Territorio e dell’Ambiente e dati di entrata e di spesa (Quadro P, R, S e T).
Nel Quadro Z delle Annotazioni, l’Ente Locale può riportare indicazioni e osservazioni ritenute utili ai fini di una corretta comprensione di quanto riportato nel questionario, ovvero può evidenziare specifiche particolarità non adeguatamente rilevate nei vari quadri.
Sono state inoltre predisposte le istruzioni per la compilazione del questionario stesso, utili a supportare gli Enti Locali in tale fase, ed è stato allestito un centro di assistenza telefonica, che ha operato sotto la supervisione di IFEL.
Il questionario è stato strutturato con l’obiettivo di migliorare e riclassificare le informazioni contenute nel CCC, nonché per raccogliere informazioni non disponibili da fonti ufficiali.
Nello specifico, il questionario:
1. consente di mappare i principali servizi svolti relativi alle attività del territorio e dell’ambiente;
2. rileva una serie di elementi specifici che caratterizzano i servizi relativi alle attività del territorio non disponibili da altre fonti ufficiali (numero di impianti di smaltimento, numero di aree verdi, ecc.);
3. rileva le consistenze di personale e le relative spese, distinguendo le retribuzioni di fatto per tipologie contrattuali (personale dipendente non dirigente a tempo indeterminato, dirigente a tempo indeterminato, ecc.) e indicando separatamente le altre componenti del costo del personale (oneri riflessi a carico dell’Amministrazione per contributi obbligatori, Irap, ecc.). Tali consistenze e spese vengono richieste nel questionario distinguendo l’ammontare complessivo per l’intera Funzione riguardante la gestione del territorio e dell’ambiente da quelle specifiche per il Servizio smaltimento rifiuti;
4. fornisce la possibilità di indicare una percentuale media di utilizzo del personale addetto alle Funzioni del territorio e dell’ambiente. La percentuale viene indicata per ciascuna tipologia contrattuale. Gli addetti da indicare fanno riferimento sia al personale, il cui costo è stato contabilizzato nel CCC nelle Funzioni del territorio e dell’ambiente, sia al personale, il cui costo è stato contabilizzato in altre funzioni del CCC ma che opera di fatto in parte nelle Funzioni del territorio e dell’ambiente. Il personale è rilevato in unità annue così da rendere confrontabili personale a tempo pieno, personale part-time e personale che ha prestato servizio per parti di anno nell’intera Funzione riguardante la gestione del territorio e dell’ambiente da quelle specifiche per il Servizio smaltimento rifiuti;
5. introduce, oltre alla colonna per l’indicazione delle spese contabilizzate nei servizi oggetto del questionario, due colonne (Funzioni Generali di Amministrazione, di Gestione e di Controllo- e Altre Funzioni) per consentire all’Ente Locale di indicare le spese afferenti alle Funzioni del territorio e dell’ambiente ma contabilizzate in altre Funzioni del CCC;
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6. introduce la possibilità di esplicitare analiticamente spese indirette che comunque incidono sul costo delle Funzioni svolte (spese per servizi informatici, software e hardware, ecc.), nonché spese tipicamente disomogenee tra enti in quanto legate a scelte gestionali differenti;
7. consente di ricostruire la spesa effettiva per i Servizi oggetto dell’analisi, quando questa o parte di essa è sostenuta da soggetti terzi partecipati dall’Ente, rilevando le poste finanziarie in uscita, sia di parte corrente che in conto capitale, a favore dei soggetti partecipati, e in entrata, per rimborsi o utili netti ricevuti da soggetti partecipati dall’Ente cui è stato esternalizzato il servizio;
8. rileva le forme organizzative prescelte per lo svolgimento delle Funzioni del territorio e dell’ambiente (gestione diretta o in forma associata), esplicitando i rapporti finanziari tra forme associate (contributo alle spese per la partecipazione a forme di gestione associata ed eventuali entrate connesse alla partecipazione a forme di gestione associata);
9. introduce la possibilità di indicare le entrate cui corrisponde un rimborso specifico (si tratta ad esempio dei rimborsi per personale comandato o in convenzione) o entrate ricevute come corrispettivo di servizi specificamente erogati (si tratta ed esempio delle entrate per servizi resi a terzi);
10. consente di evidenziare le unità locali e le principali dotazioni strumentali utilizzate per l’esercizio delle Funzioni del territorio e dell’ambiente ;
11. introduce la possibilità di descrivere la tipologia di servizi svolti, esplicitandone il tempo lavoro di ciascuno di essi (smaltimento rifiuti, protezione civile, ecc.).
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IL QUESTIONARIO FC05U: DESCRIZIONE ANALITICA DEI QUADRI
Nell’Allegato 2 è riportato il questionario FC05U relativo alle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente (ESCLUSI i Servizi di Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economica-popolare e Servizio idrico integrato).
Il Quadro A del questionario FC05U è riferito ad elementi specifici e contiene, ad esempio, informazioni sul numero di discariche per rifiuti non pericolosi (A02) o sul numero di aree verdi (A18). Obiettivo del Quadro è l’individuazione di una serie di informazioni, non desumibili da altre fonti, che determinano un carico di lavoro per il personale addetto alle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente. Il Quadro B rileva informazioni relative alle modalità associative nell’erogazione dei servizi o nello svolgimento delle attività per le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente, specificando per ciascuna di esse i singoli servizi ricompresi nelle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente oggetto della gestione associata indicata. Il Quadro C del questionario FC05U è riferito ad elementi specifici riguardanti le società che gestiscono il servizio smaltimento rifiuti e contiene, ad esempio, informazioni sul numero di addetti utilizzati presso il comune (C03) o sui costi complessivi del servizio previsti dal piano finanziario (C10). La prima parte del Quadro D è dedicata alle consistenze di personale e consente di individuare il personale effettivamente addetto alle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente, suddiviso nelle principali figure professionali (ad esempio, in D01 viene rilevato il personale non dirigente a tempo indeterminato, in D02 il personale dirigente a tempo indeterminato, ecc.). La seconda parte del quadro D è dedicata alle consistenze di personale rilevate nella parte sovrastante con riferimento alle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente, ai diversi Servizi ricompresi in tali funzioni, individuando come l’attività del personale si distribuisca su diverse tipologie di attività : spazzamento, pulizia, decoro e igiene urbana, raccolta e trasporto rifiuti, trattamento e smaltimento rifiuti, attività di comunicazione e sensibilizzazione, ecc. Nella prima colonna del Quadro D viene richiesto all’Ente Locale di indicare non solo le unità il cui costo è contabilizzato nelle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente, ma anche le unità che, seppur contabilizzate in altre Funzioni, risultano di fatto svolgere attività per i Servizi oggetto del questionario. La seconda colonna, accanto a ciascuna qualifica, consente di specificare la percentuale di tempo che l’unità indicata (espressa in unità annue) dedica di fatto alle attività di gestione del territorio e dell’ambiente. Questa colonna opera dunque una duplice “correzione” alle unità indicate: può sia ridurre il tempo delle unità contabilizzate nelle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente ma che svolgono anche altre Funzioni, sia imputare il tempo dedicato alle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente di unità il cui costo è contabilizzato in Altre Funzioni. Queste prime due colonne riguardano il complesso delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente, compreso il Servizio smaltimento rifiuti, mentre le rimanenti due colonne dettagliano nello specifico il solo Servizio smaltimento rifiuti, che costituisce pertanto un “di cui” delle due precedenti colonne. Il Quadro E è deputato a raccogliere informazioni sulle unità locali utilizzate per l’espletamento delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente. La prima colonna riguarda il complesso delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente, compreso il Servizio smaltimento rifiuti, mentre la seconda colonna dettaglia nello specifico il solo Servizio smaltimento rifiuti, che costituisce pertanto un “di cui” della precedente colonna. Il Quadro F è finalizzato a raccogliere indicazioni sulle principali dotazioni strumentali dell’Ente o utilizzate per lo svolgimento dei Servizi riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente a prescindere dalla proprietà distintamente per:
• Gestione del territorio per la tutela ambientale, Urbanistica e Parchi; • Spazzamento, pulizia, decoro e igiene urbana; • Raccolta e trasporto rifiuti. Il quadro rileva il numero dei computer (F01), delle stampanti (F02), degli autoveicoli e natanti di servizio (F03 e F04) di proprietà dell’Ente ma anche le dotazioni strumentali specifiche per ogni servizio sopraelencato, con il dettaglio di quelle messe a disposizione dal Comune.
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Il Quadro L rileva informazioni relative alla tipologia e all’ampiezza dei principali servizi svolti nell’ambito delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente come le ore settimanali di apertura al pubblico degli sportelli e delle isole ecologiche (L03 e L04), la presenza di Call o Contact Center (L05), dello Sportello virtuale (L06) o del Servizio di reperibilità e pronto intervento H24 (L07) ma anche la forma di gestione dei principali servizi dello smaltimento rifiuti (da L08 a L13). Il Quadro M rileva informazioni sui principali servizi svolti nell’ambito delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente suddivisi per macro categorie:
• Gestione del territorio per la tutela ambientale, Urbanistica e Parchi; • Servizio smaltimento rifiuti; • Spazzamento, pulizia, decoro e igiene urbana; • Raccolta e trasporto rifiuti; • Trattamento e smaltimento rifiuti - Rifiuto indifferenziato; • Trattamento e smaltimento rifiuti - Rifiuto differenziato.
Nel Quadro P, suddiviso in due sezioni, sono richieste informazioni relative ai soggetti partecipati dall’Ente e informazioni riguardanti le spese di esternalizzazione connesse ai servizi affidati a tali soggetti. La seconda parte del Quadro P ha lo scopo di gestire le informazioni riguardanti le esternalizzazioni di tutti o parte dei Servizi riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente, distinguendo tra spese sostenute per servizi affidati a soggetti partecipati dall’Ente come le spese correnti per l’acquisto di beni e prestazioni di servizi (P03), le spese per personale distaccato (P05) o le spese correnti per trasferimenti (P06). Il quadro è stato concepito per consentire all’Amministrazione di indicare spese contabilizzate nel Certificato di Conto Consuntivo in Funzioni generali di Amministrazione, di Gestione e di Controllo o in Altre Funzioni ma attribuibili al complesso dei Servizi riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente (colonne 2 e 3), o al solo Servizio smaltimento rifiuti (colonne 5 e 6). Il Quadro R si riferisce alle entrate, distinte per le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente e per il Servizio smaltimento rifiuti, individuando in particolare alcune informazioni significative per la determinazione di un costo effettivo, ovvero entrate con specifica destinazione e che vanno a rettificare valori di spesa: è il caso, ad esempio, delle entrate per somme ricevute per servizi resi a terzi (R04), delle entrate per la partecipazione a forme di gestione esternalizzata o per la partecipazione a forme di gestione associata (R13 e R14), o per rimborsi per personale in convenzione o comandato (R15 e R16), delle entrate per utili ricevuti da soggetti partecipati dall’Ente cui è stato esternalizzato il servizio (R21). Il Quadro S, le cui voci di spesa sono esplicitate sia per le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente (colonna 1, 2 e 3) che per il Servizio smaltimento rifiuti (colonna 4, 5, e 6), rappresenta un quadro di dettaglio delle spese indicate nel CCC negli interventi da 2 a 5 e ha una duplice finalità: da una parte esplicita importanti voci di spesa non altrimenti desumibili dal CCC (ad esempio le spese per servizi informatici S04 e S05), dall’altra consente di attribuire spese di carattere generale identificabili come appartenenti ai servizi oggetto di indagine, tenendo conto della contabilizzazione seguita nel CCC. Questa scelta ha come obiettivo l’omogeneizzazione contabile di importi suscettibili di diversa contabilizzazione tra Amministrazioni Comunali (alcuni Enti contabilizzano le spese di carattere generale delle Funzioni generali di Amministrazione, di Gestione e di Controllo, altri le imputano pro quota sulle singole Funzioni). Il Quadro S esplicita, poi, le spese non attinenti la gestione corrente in senso stretto (le spese per la manutenzione dei mezzi strumentali e delle infrastrutture tecnologiche S01, le spese per locazione di immobili S03, le spese per leasing S08 e per noleggio dei mezzi strumentali e delle infrastrutture tecnologiche S09) che verranno utilizzate per omogeneizzare il confronto tra Amministrazioni. Infine, sono rilevate le Spese per servizi acquistati da soggetti esterni mediante gara o affidamento diretto come previsto dalla normativa e le Spese per la partecipazione in forme di gestione associata, sostenute dal Comune o dall’Unione di comuni (S11 e S14).
Il Quadro T attiene, infine, alle spese di personale, dettagliate per il complesso delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente e per il solo Servizio smaltimento rifiuti. Tale quadro nasce in complementarità del quadro D sulle consistenze di personale e consente di rilevare le principali componenti del costo del personale (retribuzioni, oneri riflessi, Irap, ecc.) distinguendo le retribuzioni per qualifiche. Ancora una volta il quadro è stato concepito per consentire all’Amministrazione di indicare spese contabilizzate in Funzioni generali di Amministrazione, di Gestione e di Controllo o in Altre Funzioni ma attribuibili ai Servizi riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente (come ad esempio nel caso dei trattamenti accessori, contabilizzati da
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alcuni Enti nelle Funzioni generali di Amministrazione, di Gestione e di Controllo e da altri nelle Funzioni specifiche). Nel Quadro si evidenziano i rimborsi non esplicitamente contabilizzati in bilancio al “Quadro 2) Entrate del Certificato di Conto Consuntivo”, ma al “Quadro 4) Spese correnti del Certificato di Conto Consuntivo”, eventualmente a seguito di convenzioni in cui sia stata disciplinata la compensazione con le spese (da T28 a T30). Il quadro T contiene quindi un’informazione aggiuntiva di grande importanza, ovvero fornisce un dettaglio analitico della spesa di personale che, per le funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente, ammonta in media a quasi il 12,8% della spesa corrente, consentendo di determinare un prezzo del fattore lavoro.
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LA RILEVAZIONE DEI DATI CON IL QUESTIONARIO FC05U
Ai fini della determinazione dei Fabbisogni Standard relativi alle Funzioni del territorio e dell’ambiente, a norma del D. Lgs. 216/2010, è stato predisposto il questionario FC05U, che in base al comma 4, art. 8, del citato D. Lgs., è stato somministrato ai 6.702 Comuni e alle 291 Unioni di Comuni, appartenenti ai territori delle regioni a statuto ordinario.
Per la somministrazione, compilazione e trasmissione dei questionari è stato predisposto un portale web, Progetto Fabbisogni Standard, appositamente progettato e dedicato alla gestione dei questionari stessi.
Alla data del 2 Dicembre 2013 hanno risposto al questionario 6.512 Comuni e 157 Unioni di Comuni.
Va evidenziato che tra i rispondenti al questionario, 36 Comuni e 19 Unioni di Comuni non hanno presentato il Certificato di Conto Consuntivo per l’anno 2010.
Dall’analisi dei questionari compilati dalle Unioni di Comuni è emerso che 24 di queste non svolgono i Servizi del territorio e 102 non svolgono il servizio Smaltimento rifiuti. Tali Enti Locali non hanno compilato il quadro D del Personale contabilizzato nei Servizi del territorio o addetto a tali funzioni, il quadro R delle Entrate, il quadro S delle Spese e il quadro T delle Spese di Personale.
Conseguentemente delle 157 Unioni che hanno inviato il questionario, 133 dichiarano di svolgere i Servizi del territorio e 55 dichiarano di svolgere il Servizio Smaltimento rifiuti.
Terminata la fase di acquisizione dei dati dei questionari è iniziata la fase di controllo della qualità delle informazioni in essi contenute.
In considerazione dell’elevato numero di variabili strutturali e contabili da esaminare, si sono implementate procedure di data cleaning. Per ciascuna variabile del questionario sono state predisposte: la distribuzione percentilica, le statistiche descrittive ed alcune statistiche elementari (normalizzate rispetto alla popolazione residente di ciascun Ente e rispetto al numero di dipendenti presenti nel questionario) con la segnalazione dei valori anomali.
Inoltre è stata effettuata un’analisi testuale delle informazioni presenti nel campo “Annotazioni” del questionario (Quadro Z), al fine di classificare le indicazioni e le osservazioni segnalate dagli Enti Locali utili ai fini di una corretta comprensione di quanto riportato nel questionario (quali ad esempio l’assenza del servizio, osservazioni aggiuntive in merito allo svolgimento del servizio in forma associata, ecc.).
In particolare è stata monitorata la compilazione del questionario da parte delle Unioni di Comuni, incrociando le informazioni riguardanti queste ultime con quanto dichiarato dai singoli Comuni nel quadro relativo alla gestione associata in Unione di Comuni del questionario. Tale analisi è stata effettuata utilizzando una tabella di raccordo, pubblicata dall’ANCI, tra le Unioni attive e i Comuni afferenti alle singole Unioni. Il completamento della tabella di raccordo Unioni di Comuni/Comuni con i dati raccolti con il questionario FC05U, ha permesso di associare alle 291 Unioni, coinvolte nel progetto Fabbisogni Standard, un totale di 1.397 Comuni. Tutto ciò ha permesso di gestire le reali casistiche esistenti, di individuare le principali problematiche di ciascuna Unione di Comuni e di costruire un questionario “consolidato” per la singola Unione, su cui calcolare i Fabbisogni Standard.
Sulla base di tali analisi sono stati selezionati i controlli utili ad individuare le situazioni per le quali è stata necessaria una segnalazione all’Ente Locale per gravi incoerenze riscontrate nei dati (attività di controllo della qualità dei dati).
Per il questionario FC05U sono stati contattati, via posta elettronica ordinaria e certificata, nonché via telefono, 2.099 Enti Locali per la presenza totale di 3.108 anomalie, corrispondenti a gravi incoerenze riscontrate nei dati dichiarati, con la finalità di validare o modificare dette anomalie. Inoltre, sono state definite le modalità ed è stato avviato un flusso di lavoro al fine di consentire all’Ente Locale di correggere o di confermare, con relativa motivazione, i dati inseriti nei questionari e segnalati dai controlli di qualità.
Le principali incoerenze riscontrate sono di seguito riportate:
• spese per il personale dedicato alle Funzioni del territorio e dell’ambiente dichiarate nel rigo T26 alle colonne 1, 2 e 3 del questionario FC05U complessivamente superiori all’importo dichiarato nel Certificato di Conto Consuntivo nel Quadro 3 BIS al rigo 120 colonna 1;
• spese per il personale dichiarate nella prima colonna del quadro T del questionario FC05U non coerenti con gli importi indicati nel Certificato di Conto Consuntivo nel Quadro 4 ai righi 130,137,145 e 147 colonna 1,7;
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• somma delle spese dichiarate nella prima colonna del quadro P (P03+P05+P06), del quadro S e del quadro T del questionario FC05U anomala, in quanto superiore alla somma degli importi indicati nel Certificato di Conto Consuntivo nel Quadro 4 ai righi 130,137,145 e 147 colonne 1, 2, 3, 4, 5, 7;
• con riferimento al “Personale dipendente non dirigente con contratto a tempo indeterminato”, il risultato del rapporto tra la spesa indicata al rigo T01 nelle colonne 1,2,3 (“Retribuzioni lorde al personale dipendente non dirigente con contratto a tempo indeterminato”) e il numero di unità persona/anno indicato al rigo D01 colonna 1 (relativo al “Personale dipendente non dirigente con contratto a tempo indeterminato”) inferiore a 16.000 euro;
• con riferimento al personale (a esclusione delle “Collaborazioni coordinate e continuative e altre forme di rapporto di lavoro flessibile”, dei “Lavoratori socialmente utili e Lavoratori di pubblica utilità” e del “Personale di cui all'ex-art.76 comma 1 del D.L. 112/2008”), il risultato del rapporto tra la spesa indicata nel quadro T nelle colonne1,2,3 e il relativo numero di unità persona/anno indicato nel quadro D colonna 1 inferiore a 18.000 euro;
• valori anomali delle singole variabili del questionario.
Nella Tabella 1 è riportata la distribuzione dei Comuni oggetto del questionario FC05U, per quelli che hanno risposto per classe dimensionale, per area territoriale e per regione.
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Tabella 1 - Distribuzione dei Comuni oggetto di analisi per classe dimensionale, per area territoriale e per regione
Classe dimensionale Totale Comuni
oggetto del questionario (A)
Comuni che hanno risposto
(B) % (B/A)
Comuni con assenza CCC 2010
(C)
Meno di 500 Abitanti 691 675 97,7 7
500 - 999 Abitanti 895 870 97,2 10
1.000 - 1.999 Abitanti 1.285 1.250 97,3 4
2.000 - 2.999 Abitanti 813 785 96,6 4
3.000 - 4.999 Abitanti 961 933 97,1 5
5.000 - 9.999 Abitanti 1.014 978 96,4 3
10.000 - 19.999 Abitanti 610 596 97,7 1
20.000 - 59.999 Abitanti 346 339 98,0 2
60.000 - 99.999 Abitanti 49 48 98,0 0
100.000 - 249.999 Abitanti 28 28 100,0 0
250.000 - 499.999 Abitanti 5 5 100,0 0
Oltre 500.000 Abitanti 5 5 100,0 0
Area Territoriale
Nord-ovest 2.987 2.933 98,2 6
Nord-est 929 919 98,9 0
Centro 996 967 97,1 9
Sud 1.790 1.693 94,6 21
Regione
Piemonte 1.206 1.184 98,2 5
Lombardia 1.546 1.525 98,6 1
Veneto 581 573 98,6 0
Liguria 235 224 95,3 0
Emilia-Romagna 348 346 99,4 0
Toscana 287 285 99,3 1
Umbria 92 91 98,9 0
Marche 239 232 97,1 0
Lazio 378 359 95,0 8
Abruzzo 305 294 96,4 3
Molise 136 126 92,6 4
Campania 551 525 95,3 7
Puglia 258 242 93,8 1
Basilicata 131 126 96,2 1
Calabria 409 380 92,9 5
TOTALE 6.702 6.512 97,2 36
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IDENTIFICAZIONE DELLE VARIABILI DI CONTESTO E DI OUTPUT
Ai fini della determinazione dei Fabbisogni Standard in relazione alle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti è stata creata una Banca Dati che contiene il patrimonio informativo degli Enti Locali proveniente dagli archivi dei Certificati di Conto Consuntivo, forniti dal Ministero dell’Interno per l’anno 2010, integrati con le informazioni presenti nei questionari e con i dati desumibili da fonti ufficiali.
Il contesto teorico di riferimento fornisce indicazioni precise circa l’individuazione delle variabili da utilizzare nel processo di stima.
In particolare, si possono individuare cinque tipologie di variabili di seguito elencate:
• la prima include gli aspetti demografici e socio-economici necessari a catturare le preferenze/necessità locali circa la domanda di servizi pubblici (variabili di contesto relative alla domanda);
• la seconda è composta dalle caratteristiche ambientali che influiscono sulla produttività totale dei fattori (variabili di contesto relative all’offerta);
• la terza è costituita dai prezzi dei fattori produttivi;
• la quarta comprende il gruppo client di riferimento che per le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti corrisponde alla Popolazione residente al 31/12/2010 di fonte ISTAT;
• l'ultima è rappresentata da un insieme di variabili relative ai fattori esogeni di carico.
Ai fini della definizione dei Fabbisogni Standard degli Enti Locali sono state individuate delle variabili in grado di valutare gli aspetti socio-economici necessari a catturare le preferenze/necessità locali circa la domanda di servizi pubblici (variabili di contesto relative alla domanda) e delle variabili in grado di cogliere le caratteristiche ambientali che influiscono sulla produttività totale dei fattori e che modificano, a parità di domanda, il costo di fornitura del servizio (variabili di contesto relative all’offerta).
Ai fini della determinazione della funzione dei Fabbisogni Standard, sono state utilizzate le seguenti tipologie di variabili che verranno illustrate in dettaglio nei paragrafi successivi:
• variabili di contesto desumibili da fonti ufficiali;
• variabili di contesto desumibili dal questionario;
• reddito;
• entrate;
• tipologia di servizio offerto;
• livello dei prezzi;
• fattori esogeni di carico.
Si riporta di seguito la Tabella 2 riguardante le variabili desunte da fonti ufficiali. Tali variabili sono state individuate nell’ambito dei tavoli tecnici di lavoro a cui hanno partecipato rappresentanti della SOSE, dell’ISTAT e dell’IFEL.
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Tabella 2 - Variabili desumibili da fonti ufficiali
Categoria Variabile di Contesto Fonte Anno
Dati generali
Superficie territoriale ISTAT 2010
Livello altimetrico massimo ISTAT 2001
Livello altimetrico del Municipio ISTAT 2001
Classificazione sismica ISTAT 2010
Comune litoraneo ISTAT 2001
Numero delle Unità Locali e degli Addetti suddivisi per Comune e per categoria ATECO 2007
ISTAT - ASIA 2010
Zone climatiche in funzione dei gradi-giorno ENEA 2007
Numero di occupati per sesso e fascia di età ISTAT 2001
Indicatore del numero di reati per abitante a livello provinciale Ministero
dell'Interno 2010
Popolazione
Popolazione residente al 31/12/2010 ISTAT 2010
Popolazione residente al 31/12/2010 per età ISTAT 2010
Numero di famiglie ISTAT 2010
Numero di convivenze ISTAT 2010
Numero di pendolari entranti nel Comune ISTAT 2001
Numero di pendolari uscenti dal Comune ISTAT 2001
Numero di pendolari interni al Comune ISTAT 2001
Popolazione residente straniera regolare ISTAT 2010
Tempo medio di percorrenza dei pendolari interni al Comune di residenza ISTAT 2001
Iscritti da altri Comuni ISTAT 2010
Iscritti dall'estero ISTAT 2010
Altri iscritti ISTAT 2010
Rete Stradale
Lunghezza delle strade di tutto il Comune ISTAT 2009
Lunghezza delle strade in località abitate ISTAT 2009
Incidenti stradali ISTAT 2009
Persone ferite negli incidenti stradali ISTAT 2009
Persone morte negli incidenti stradali ISTAT 2009
Turismo
Presenze turistiche (italiani e stranieri) in alberghieri e strutture complementari ISTAT - SOSE 2009
Numero presenze in seconde case per vacanza ANCITEL 2002
Consumi di energia elettrica SOSE 2009
Numero di ingressi ai musei non statali ISTAT 2009
Numero di ingressi ai musei statali Ministero Beni
Culturali 2009
Immobili Immobili (Categorie A,B,C,D,E) Dipartimento delle Finanze
2010
Istruzione prescolastica
(scuola materna)
Scuole dell'infanzia MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Alunni delle scuole dell’infanzia MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Alunni disabili delle scuole dell’infanzia MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Bambini frequentanti le sezioni primavera MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Alunni della scuola che fruiscono del servizio di mensa MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Alunni che fruiscono del servizio bus MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Alunni che fruiscono del servizio di prescuola MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
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Categoria Variabile di Contesto Fonte Anno
Alunni che fruiscono del servizio di postscuola MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Sezioni funzionanti anche il sabato MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Alunni Stranieri MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Alunni con orario settimanale 25-30 ore, 40 ore e oltre 40 ore MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Sezioni funzionanti solo in fascia antimeridiana MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Numero dei docenti in servizio presso la scuola MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Numero LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) MIUR 2010
Istruzione elementare
Scuole primarie MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Alunni delle scuole primarie MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Alunni disabili delle scuole primarie MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Alunni Stranieri MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Alunni della scuola che fruiscono del servizio di mensa MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Alunni che fruiscono del servizio bus MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Alunni che fruiscono del servizio di prescuola MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Totale classi con orario settimanale di 24, 27, 30 o 40 ore MIUR a.a.
2010/2011
Giorni di apertura pomeridiana per attività scolastiche MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Numero dei docenti in servizio presso la scuola MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Numero LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) MIUR 2010
Istruzione secondaria inferiore
Scuole secondarie di primo grado MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Alunni delle scuole secondarie di primo grado MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Alunni disabili delle scuole secondarie di primo grado MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Alunni Stranieri MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Totale Classi con tempo normale MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Totale Classi con tempo prolungato MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Alunni della scuola che fruiscono del servizio di mensa MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Alunni che fruiscono del servizio bus MIUR a.a. 2009/2010
2010/2011
Per la variabile Reddito si fa riferimento all’ammontare medio del reddito imponibile ai fini dell’Addizionale IRPEF relativo al periodo d’imposta 2010 desunto dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia.
Per la variabile Entrate si fa riferimento alla media delle Entrate da Titoli I, II, III del CCC per gli anni 2004-2008 opportunamente deflazionati.
Tramite il questionario sono state acquisite le informazioni ritenute utili a completare la caratterizzazione del contesto in cui il servizio del territorio è offerto, con la richiesta di alcune variabili non direttamente ottenibili da fonti ufficiali esterne all’Ente.
Tali variabili, che si riferiscono ad elementi specifici relativi alle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti, sono elencate nella Tabella 3.
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Tabella 3 - Variabili di contesto desumibili dal questionario
Argomento Variabile di Contesto Fonte Anno
A16 - Alberature Questionario FC05U 2010
A17 – Aree gioco Questionario FC05U 2010
A18 - Aree verdi Questionario FC05U 2010
A19 - di cui verde storico Questionario FC05U 2010
A20 - di cui Parchi Urbani di notevole interesse pubblico Questionario FC05U 2010
A21 - di cui Verde attrezzato Questionario FC05U 2010
A22 - di cui Aree di arredi urbano Questionario FC05U 2010
A23 - di cui Aree protette o tutelate Questionario FC05U 2010
A24 – Strade alberate nel centro urbano Questionario FC05U 2010
A25 – Caditoie e tombini Questionario FC05U 2010
Le variabili relative ai fattori esogeni di carico sono elencate in Tabella 4.
In particolare, un output può essere considerato come “esogeno” quando:
• è relativo a servizi obbligatoriamente previsti dalla legge;
• è connesso ad attività non direttamente riconducibili alle scelte locali, ma è direttamente collegato alla domanda espressa da altre Amministrazioni e da altri soggetti esterni all’Ente Locale.
Per le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti sono stati considerati i seguenti livelli dei prezzi dei fattori produttivi (Tabella 5):
• Spesa media del personale per addetto;
• Livello delle retribuzioni del settore Privato;
• Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto ai servizi
• Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio;
• Livello delle retribuzioni nel comparto delle Costruzioni;
• Livello delle retribuzioni nel settore dei Servizi di pulizia;
• Livello delle retribuzioni nel settore dei Trasporti;
Tabella 5 - Livelli dei prezzi dei fattori produttivi
Livelli dei prezzi dei fattori produttivi Fonte Anno
Spesa media del personale per addetto Questionario FC05A 2010
Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio Agenzia del Territorio 2010
Livello delle retribuzioni nel settore Privato Banca Dati degli Studi di Settore 2010
Livello delle retribuzioni nel comparto delle Costruzioni Banca Dati degli Studi di Settore 2010
Livello delle retribuzioni nel settore dei Servizi di pulizia Banca Dati degli Studi di Settore 2010
Livello delle retribuzioni nel settore dei Trasporti Banca Dati degli Studi di Settore 2010
Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto ai servizi
Questionario FC05U / Banca Dati degli Studi di Settore
2010
Di seguito sono riportati i criteri utilizzati per il calcolo dei livelli dei prezzi.
Spesa media del personale per addetto
Di seguito sono riportati i criteri utilizzati per il calcolo del livello dei prezzi “Spesa media del personale per Addetto”. Nella Tabella 6 viene riportata la modalità di calcolo seguita per la costruzione della spesa complessiva relativa al personale per il totale delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente e per lo specifico servizio smaltimento rifiuti e nella Tabella 7 viene riportato il procedimento seguito per il calcolo degli addetti normalizzato con la percentuale di impiego di ogni figura professionale sia per il totale delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente che per il solo servizio smaltimento rifiuti. Dapprima viene calcolata la Spesa media del personale per addetto per l’intera Funzione riguardante la gestione del territorio e dell’ambiente attraverso il rapporto tra la somma dei campi indicati nella colonna “Totale Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente” della Tabella 6 (costo complessivo del personale) e la somma dei campi della medesima colonna indicati nella Tabella 7 (totale degli addetti normalizzati dell’intera funzione). Analogamente il calcolo della spesa media del personale per addetto del solo servizio smaltimento rifiuti deriva dal rapporto tra la somma dei campi indicati nella colonna “di cui servizi smaltimento rifiuti” della Tabella 6 (costo complessivo del personale del servizio smaltimento rifiuti) e la somma dei campi della medesima colonna indicati nella Tabella 7 (totale degli addetti normalizzati del servizio smaltimento rifiuti). Per il calcolo dell’indicatore “Spesa media del personale per addetto” si calcola dapprima la differenza tra la Spesa media del personale per addetto per l’intera Funzione riguardante la gestione del territorio e dell’ambiente (ponderata con i totale degli addetti normalizzati dell’intera funzione) e la Spesa media del personale per il solo
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servizio smaltimento rifiuti (ponderata con i totale degli addetti normalizzati del solo servizio smaltimento rifiuti). In secondo luogo si calcola la differenza tra gli addetti normalizzati dell’ intera Funzione riguardante la gestione del territorio e dell’ambiente e gli addetti normalizzati del servizio smaltimento rifiuti. Il valore dell’indicatore finale “Spesa media del personale per addetto” si ottiene rapportando i due differenziali sopra indicati. Nel caso in cui la singola voce di spesa sia uguale a zero i relativi addetti non vengono sommati nel calcolo degli addetti totali. Se il totale degli addetti risulta pari a zero, la spesa media del personale per addetto viene posta uguale a zero.
Tabella 6 - Modalità di calcolo delle spese del personale (ad esclusione di LSU, COCOCO e art. 76)
Variabile Nome Variabile
Voci del questionario3
TOTALE
Funzioni riguardanti la gestione del territorio e
dell’ambiente
(Colonne 1,2,3 del
questionario)
DI CUI
Servizio smaltimento rifiuti
(Colonne 4,5,6 del
questionario)
Costo del lavoro del personale dipendente non dirigente a tempo indeterminato
Anche se la “Spesa media del personale per addetto” può essere considerata una variabile endogena, diverse motivazioni sostengono l’ipotesi di un salario esogeno. Innanzitutto una larga parte del salario stesso è largamente predeterminato e solo alcune componenti sono oggetto di contrattazione decentrata. Inoltre, è probabile che nel breve periodo gli spazi di manovra per le singole amministrazioni siano del tutto contenuti. La composizione professionale, l’anzianità di servizio ed il peso dei diversi istituti retributivi non sono certo modificabili nel breve periodo.
Livello delle retribuzioni nel settore Privato
Per il calcolo del livello generale delle retribuzioni private è stata presa in considerazione l’intera banca dati degli Studi di Settore per l’anno 2010 e per ogni impresa è stato calcolato il rapporto tra le “Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa” ed il numero di personale dipendente.
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Dopo aver scartato le retribuzioni per addetto normalizzato pari a zero o oltre i 120.000 euro, per ciascuno dei Comuni è stato assegnato come valore delle retribuzioni private la mediana del Sistema Locale del Lavoro (SLL) di appartenenza del Comune stesso.
Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto ai servizi
L’indicatore viene calcolato come somma tra il “Livello delle retribuzioni nel settore privato” ponderato con la quota di esternalizzazione e la “Spesa media del personale per addetto” ponderata con il complemento ad uno della quota di esternalizzazione. La quota di esternalizzazione è determinata rapportando le spese relative a esternalizzazioni a soggetti partecipati dall’ente (P03 – Spese correnti per acquisto di beni e prestazioni di servizi, P05 – Spese per personale distaccato e P06 – Spese correnti per Trasferimenti) e le Spese di esternalizzazioni indicate nel quadro S del questionario (S11 – Spese per servizi acquistati da soggetti esterni mediante gara o affidamento diretto come previsto dalla normativa) al netto delle medesime voci relative al servizio Smaltimento rifiuti alla Spesa corrente per la determinazione dei Fabbisogni Standard (si veda allegato 4). Il valore massimo che può assumere la quota di esternalizzazione dei servizi è stato posto pari ad uno. Va tenuto conto che per i comuni con valore della “Spesa media del personale per addetto” pari a zero è stata presa a riferimento la mediana della Spesa media del personale per addetto ponderata con il totale degli addetti al netto del servizio Smaltimento rifiuti calcolata a livello nazionale con riferimento alla classe dimensionale di appartenenza riportata nella tabella seguente:
Tabella 8 - Mediana della Spesa media del personale per addetto ponderata
Classi dimensionali Mediana della Spesa media del
personale per addetto ponderata
Meno di 500 Abitanti 30.662,00
500 - 999 Abitanti 30.692,00
1.000 - 1.999 Abitanti 33.533,32
2.000 - 2.999 Abitanti 34.246,29
3.000 - 4.999 Abitanti 34.252,14
5.000 - 9.999 Abitanti 37.138,41
10.000 - 19.999 Abitanti 36.471,72
20.000 - 59.999 Abitanti 39.112,01
60.000 - 99.999 Abitanti 38.666,63
Oltre 100.000 Abitanti 40.898,09
Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio
Lo studio territoriale del livello delle “Locazioni immobiliari ad uso ufficio” ha avuto come obiettivo la determinazione, per singolo Comune, dei valori di riferimento delle locazioni degli immobili per uso ufficio.
I dati presi in considerazione per l’analisi provengono dall’Osservatorio sul Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia del Territorio riferiti all’anno 2010.
I dati dell’OMI contengono, per ogni Comune, il valore minimo e il valore massimo di locazione degli immobili (euro mensili al metro quadro) distinti per:
• Tipologia;
• Stato conservativo;
• Fascia comunale;
• Zona comunale.
Nell’analisi sono state esaminate le tipologie di immobili ad uso “uffici”.
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Considerando che non sono sempre presenti per ogni tipologia di immobile le tre modalità (scadente, normale, ottimo) che ne contraddistinguono lo stato conservativo, nell’analisi sono stati considerati i prezzi di locazione minimi e massimi degli immobili relativi alla modalità normale se presente, altrimenti quelli relativi alla modalità ottima.
I dati relativi alla fascia comunale (centrale, semicentrale, periferica, rurale e suburbana) sono disponibili a livello di singola zona comunale. Ad ogni fascia comunale appartengono una o più zone comunali a seconda della grandezza del Comune.
Nella prima fase l’obiettivo della procedura è stato quello di individuare, per ogni Comune, il valore di riferimento delle locazioni.
Tale prezzo è stato ottenuto calcolando la media geometrica4 tra il valore minimo e il valore massimo delle locazioni degli immobili a livello di singola zona comunale.
I valori desunti per zone comunali sono stati successivamente aggregati al livello superiore (fascia comunale) mediante l’utilizzo della media geometrica.
Infine, attraverso il calcolo della media geometrica dei diversi valori ottenuti per fasce comunali, si è ottenuto il prezzo di riferimento per Comune.
In caso di assenza dei dati OMI sulle locazioni, sono stati assegnati i valori di locazione relativi al Comune confinante5 più simile in termini di numero di residenti6. Il metodo descritto è stato applicato in modo iterativo fino all’assegnazione dei valori di locazione ad ogni Comune.
Il “Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio” coglie sia il livello dei prezzi di alcuni fattori produttivi sia il livello di benessere e di sviluppo economico del territorio.
Livello delle retribuzioni nel comparto delle Costruzioni, nel settore delle Pulizie e nel settore dei Trasporti
Per il calcolo del livello generale delle retribuzioni del settore delle Costruzioni si sono prese in considerazione le dichiarazioni presenti nella banca dati degli Studi di Settore per l’anno 2010 relative al modello UG69U - Costruzioni.
Dopo aver scartato le retribuzioni per addetto normalizzato pari a zero o oltre i 120.000 euro, ai Comuni è stato assegnato come valore del livello delle retribuzioni del settore delle Costruzioni la mediana calcolata per il Sistema Locale del Lavoro se la frequenza dei Comuni osservati per SLL era maggiore di 2 altrimenti è stato assegnato il valore mediano della Provincia di appartenenza. Per i Comuni dei SLL per i quali non si disponeva di alcun dato è stato assegnato il valore mediano della Provincia.
Per il calcolo del livello delle retribuzioni del settore delle Pulizie e dei Trasporti si è proceduto come nel caso delle retribuzioni del settore Costruzioni, prendendo in esame rispettivamente le dichiarazioni dello Studio di Settore UG70U - Servizi di pulizia e dello Studio di Settore UG68U - Servizi di trasporto.
Il livello delle retribuzioni nel settore Privato, e più specificamente nel comparto delle Costruzioni, nel settore delle Pulizie e nel settore dei Trasporti sono state individuate al fine di rilevare il costo del lavoro relativo ai servizi esternalizzati dall’Ente Locale.
4 L’utilizzo della media geometrica rispetto a quella aritmetica ha permesso di ridurre l’influenza dei valori estremi della distribuzione. 5 Per ciascun Comune sono stati individuati i 4 Comuni più vicini in termini di distanza in linea d’aria in base ai dati cartografici Istat aggiornati al 31 Dicembre 2010. 6 Fonte Istat, Popolazione residente al 31/12/2010.
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INDIVIDUAZIONE DEI MODELLI ORGANIZZATIVI
I modelli organizzativi emersi dalle analisi del questionario FC05A - Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti su 6.512 Comuni elaborabili sono i seguenti:
Modello 1) Comuni con gestione associata in Unione di Comuni
Numerosità: 694 Comuni appartenenti a 140 Unioni
I Comuni che gestiscono le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti in Unione di Comuni costituiscono un apposito modello organizzativo.
Alle Unioni di Comuni è stato inviato il questionario, in quanto sono tenute alla compilazione del Certificato di Conto Consuntivo.
Per l’individuazione della forma associata in Unione di Comuni è stata considerata la compilazione da parte dei Comuni di almeno un servizio indicato nel campo B01 del questionario.
Ai fini dell’individuazione dell’unione da consolidare, è stato conteggiato il numero di Comuni che hanno dichiarato di appartenere alla medesima unione ed eventualmente anche l’unione se nel questionario ha dichiarato di svolgere il servizio7. Se tale numero risulta maggiore di uno la forma associata viene consolidata altrimenti i Comuni sono considerati a gestione diretta per le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti.
Conseguentemente sono state consolidate anche le Unioni di Comuni che non hanno risposto al questionario ma che sono state indicate da almeno due Comuni.
Con riferimento alle Unioni di Comuni così individuate, tutti i comuni appartenenti a tali Unioni, secondo la mappatura derivante dalla tabella di raccordo pubblicata dall’ANCI, che non hanno indicato forme di gestione associata differenti sono stati consolidati insieme all’Unione di appartenenza stessa anche se nel campo B01 alcuni dei comuni recuperati dalla mappatura non hanno indicato il servizio.
Per i Comuni appartenenti a tale gruppo è stata predisposta la costruzione di un questionario “consolidato” aggregando le informazioni dell’Unione e dei Comuni che ne fanno parte. Le modalità di costruzione del questionario consolidato sono riportate nell’Allegato 3.
Applicando le regole descritte è stato possibile ricostruire il questionario consolidato per 140 Unioni di Comuni.
Modello 2) Comuni con gestione associata in Comunità montana
Numerosità: 651 Comuni appartenenti a 98 Comunità montane
I Comuni che gestiscono le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti in Comunità montana costituiscono un apposito modello organizzativo, in quanto la Comunità montana è un ente territoriale locale dotato di una propria struttura, una gestione amministrativa autonoma e un proprio bilancio. La Comunità montana è un ente pubblico ad appartenenza obbligatoria, costituito con provvedimento del presidente della giunta regionale tra Comuni montani e pedemontani, anche appartenenti a province diverse. Lo scopo è la valorizzazione delle zone montane, per l'esercizio di funzioni proprie conferite, nonché l'esercizio associato di funzioni comunali.
Per l’individuazione della forma associata in Comunità montana è stata considerata la compilazione da parte dei Comuni di almeno un servizio indicato nel campo B04 del questionario.
Ai fini dell’individuazione della Comunità montana da consolidare, è stato conteggiato il numero di Comuni che hanno dichiarato di appartenere alla medesima Comunità Montana. Se tale numero risulta maggiore di uno la forma associata viene consolidata altrimenti i Comuni sono considerati a gestione diretta per le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti.
7 L’unione di Comuni effettua il servizio per le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti se ha compilato il campo B01 del questionario con almeno un servizio specifico oppure ha valorizzato uno dei quadri D, P, R, S, T del questionario.
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Con riferimento alle Comunità montana così individuate, tutti i comuni appartenenti a tali Comunità montana, che non hanno indicato forme di gestione associata differenti sono stati consolidati anche se nel campo B04 alcuni dei comuni non hanno indicato il servizio.
Per i Comuni appartenenti a tale gruppo è stata predisposta la costruzione di un questionario “consolidato” aggregando le informazioni dei Comuni che ne fanno parte. Le modalità di costruzione del questionario consolidato sono riportate nell’Allegato 3bis.
Applicando le regole descritte è stato possibile ricostruire il questionario consolidato per 98 Comunità montane.
Modello 3) Comuni senza le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti
Numerosità: 94 Comuni
L’Ente Locale non svolge i servizi relativi le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti.
Modello 4) Comuni con gestione diretta delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti
Numerosità: 5.073 Comuni
Questo gruppo identifica quei Comuni non appartenenti ai primi 3 modelli organizzativi e che gestiscono direttamente le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti.
Nella Tabella 9 è riportata la distribuzione dei Comuni per modello organizzativo e per classe di abitanti, mentre nella Tabella 10 è riportata la distribuzione dei Comuni per modello organizzativo, per area territoriale e per regione.
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Tabella 9 - Distribuzione dei Comuni per modello organizzativo e per classe dimensionale
Classe dimensionale
Modelli organizzativi
1 - Comuni con gestione associata in Unione di Comuni
2 Comuni con gestione associata in Comunità Montana
3 - Comuni senza le Funzioni riguardanti la gestione del territorio
e dell’ambiente al netto del servizio
smaltimento rifiuti
4 - Comuni con gestione diretta delle
Funzioni riguardanti la gestione del territorio
e dell’ambiente al netto del servizio
smaltimento rifiuti
Totale Numero % Numero % Numero % Numero %
Meno di 500 675 92 13,63 174 25,78 33 4,89 376 55,70
TOTALE 6.512 694 10,66 651 10,00 94 1,44 5.073 77,90
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DEFINIZIONE DEL CAMPIONE DI REGRESSIONE
Al fine di determinare i Fabbisogni Standard per la Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti si è ricorso alla Regressione Multipla, una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l’andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti.
Al fine di garantire la massima affidabilità dei risultati, la stima dei Fabbisogni Standard è stata effettuata su un campione di Enti Locali di riferimento la cui composizione è di seguito descritta.
In primo luogo, è importante precisare che, con riferimento ai Comuni appartenenti al modello organizzativo 1 (Comuni con gestione associata in Unione), sono stati utilizzati nell’analisi i dati “consolidati” relativi alle 140 Unioni di Comuni cui appartengono 694 Comuni.
Con riferimento ai Comuni appartenenti al modello organizzativo 2 (Comuni con gestione associata in Comunità montana), sono stati utilizzati nell’analisi i dati “consolidati” relativi alle 98 Comunità montane cui appartengono 651 Comuni.
L’archivio ottenuto si compone di 5.405 Enti (5.073 Comuni con gestione diretta delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti, 94 Comuni senza le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti e 238 Enti consolidati che rappresentano 1.345 Comuni).
Per definire il campione utilizzato per la stima, quindi, è stata effettuata un’analisi di coerenza sui dati al fine di individuare situazioni anomale in modo da evitare possibili distorsioni nella stima della funzione.
A seguito dell’analisi di coerenza sui dati, sono stati esclusi dal campione 2.242 Enti Locali (di cui 114 Unioni di Comuni e 69 Comunità montane) che presentavano le seguenti situazioni:
• Mancanza dei dati del Certificato di Conto Consuntivo; • Incoerenza tra i dati del Questionario (Controllo qualità dei dati);
• Spesa corrente delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente negativa o nulla; • Spesa corrente utilizzata per la stima dei Fabbisogni Standard negativa o nulla; • Spesa media del personale per addetto del Totale delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente nulla
e totale addetti positivo; • Spesa media del personale per addetto delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del
servizio smaltimento rifiuti nulla e totale addetti positivo; • Retribuzioni lorde al personale dipendente non dirigente con contratto a tempo indeterminato, al netto delle
competenze di anni precedenti, inferiori a 16.000 euro; • Retribuzioni lorde al personale dipendente non dirigente con contratto a tempo indeterminato, al netto delle
competenze di anni precedenti, superiori a 60.000 euro; • Retribuzioni lorde al personale dipendente dirigente con contratto a tempo indeterminato, al netto delle competenze di
anni precedenti, inferiori a 30.000 euro; • Retribuzioni lorde al personale dipendente dirigente con contratto a tempo determinato inferiore a 30.000 euro; • Spesa media del personale per addetto del Totale delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente
inferiore a 18.000 euro; • Spesa media del personale per addetto del Totale delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente
superiore a 80.000 euro; • Spesa media del personale per addetto delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del
servizio smaltimento rifiuti inferiore a 18.000 euro; • Spesa media del personale per addetto delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del
servizio smaltimento rifiuti superiore a 80.000 euro; • Spese per il personale dichiarate nella prima colonna del quadro T del questionario FC05U non coerenti con gli
importi indicati nel Certificato di Conto Consuntivo nel Quadro 4 ai righi 130,137,145 e 147 colonne 1 e 7;
• Spese minime per il personale dichiarate nel quadro T colonne 1, 2 e 3 (T01+T03+T05+T17+T20+T22) del questionario FC05U, superiori all’importo indicato nel Certificato di Conto Consuntivo nel Quadro 4 al rigo 188 colonna 1;
• Spese dichiarate del quadro P (P03 +P05+P06), del quadro S e del quadro T colonne 1, 2 e 3 del questionario FC05U, al netto delle entrate contabilizzate tra le spese con segno negativo colonne 1, 2 e 3
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(T28+T29+T30), superiori alla somma degli importi indicati nel Certificato di Conto Consuntivo nel Quadro 4 al rigo 188 colonne 1, 2, 3, 4, 5, 7;
• Spese dichiarate nella colonna 1 del quadro P (P03 +P05+P06), del quadro S e del quadro T del questionario FC05U, al netto delle entrate contabilizzate tra le spese con segno negativo colonna 1 (T28+T29+T30), superiori con una tolleranza del 10%, alla somma degli importi indicati nel Certificato di Conto Consuntivo nel Quadro 4 ai righi 130,137,145 e 147 colonne 1, 2, 3, 4, 5, 7;
• Appartenenza al modello organizzativo dei Comuni non in forma associata che non svolgono le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti;
• Unioni di Comuni che non hanno indicato di svolgere il servizio o che non hanno compilato il Questionario;
• Comuni che risultano coerenti nei dati relativi al Totale delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente ma che presentavano incoerenze nei dati nei principali motivi di scarto relativi al solo servizio smaltimento rifiuti (si veda il paragrafo “definizione del campione di regressione” della Nota metodologica FC05B).
Va evidenziato che l’intera forma associata consolidata viene scartata se anche un solo Comune/Unione presenta uno dei motivi sopra elencati di incoerenza nel dato. Così definito il campione di riferimento, pari a 3.163 Enti Locali (di cui 26 Unioni di Comuni e 29 Comunità Montane), si è proceduto alla stima dei Fabbisogni Standard utilizzando la “Funzione dei Fabbisogni Standard” descritta nel paragrafo successivo.
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DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DEI FABBISOGNI STANDARD
La specificazione della “Funzione dei Fabbisogni Standard” è stata effettuata individuando la relazione tra la spesa corrente procapite (variabile dipendente)8 e l’insieme delle variabili indipendenti descritte nei precedenti paragrafi (“Identificazione delle variabili di contesto”, “Definizione dei livelli dei prezzi”, “Individuazione dei modelli organizzativi”), il tutto all’interno di un modello lineare che presenta le caratteristiche di una funzione di spesa.
Nel modello di stima della “Funzione dei Fabbisogni Standard” la spesa corrente è stata rapportata alla popolazione residente al 31/12/2010, che costituisce il gruppo client di riferimento per le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti.
L’utilizzo, come variabile dipendente, della spesa corrente procapite è preferibile in quanto permette di ridurre i problemi di eteroschedasticità presenti nei dati.
Le tipologie di variabili indipendenti utilizzate nel processo di stima della “Funzione dei Fabbisogni Standard” sono di seguito elencate:
• variabili di contesto relative alla domanda (Q), che misurano gli aspetti demografici e socio-economici necessari a catturare le preferenze/necessità locali circa la domanda per Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti;
• variabili di contesto relative all’offerta (A), che sono composte dalle caratteristiche ambientali che influiscono sulla produttività totale dei fattori produttivi e dalla tipologia/modalità di offerta dei servizi;
• fattori esogeni di carico (g�);
• reddito medio (R);
• livello dei prezzi dei fattori produttivi (p).
Di seguito viene riportata la specificazione del modello utilizzato per la determinazione dei Fabbisogni Standard:
�� � � �′�� � �′�� � �′�� � � (3)
dove:
• il pedice i corrisponde all’indice dell’Ente Locale;
• y! è la variabile dipendente del modello dei Fabbisogni Standard (la spesa corrente procapite definita nell’Allegato 4).
Le variabili indipendenti sono suddivise nei tre vettori descritti di seguito in base al trattamento che subiranno nella successiva fase di applicazione. In particolare:
• "! è il vettore delle variabili indipendenti del modello dei Fabbisogni Standard utilizzate sia nella fase di costruzione, sia nella fase di applicazione del modello dei Fabbisogni Standard, in base ai valori specifici di ogni ente. Facendo riferimento all’equazione (3) si tratta delle variabili di contesto relative alla domanda (�), delle variabili di contesto relative all’offerta (�) e dei fattori esogeni di carico (� ).
• #! è il vettore delle variabili indipendenti del modello dei Fabbisogni Standard che possono diventare variabili “obiettivo” per l’Ente Locale. Tali variabili sono utilizzate così come dichiarate dall’Ente in fase di costruzione della “Funzione dei Fabbisogni Standard”, in modo da evitare possibili distorsioni nella stima della funzione; mentre nella fase di applicazione della metodologia possono assumere un valore #∗ prefigurabile come obiettivo da raggiungere per l’Ente Locale. Rientrano, tipicamente, tra le variabili #! i prezzi dei fattori produttivi (�), che nel caso delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti sono il Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto ai servizi e il Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio.
• %! sono le variabili indipendenti del modello dei Fabbisogni Standard che spiegano i differenziali di spesa relativi ai modelli organizzativi utilizzati dall’Ente Locale, alla modalità di svolgimento del servizio e alla collocazione territoriale dell’Ente Locale per la gestione delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto del servizio di smaltimento. Rientrano in questo gruppo di variabili le
8 Le modalità di calcolo della spesa corrente ai fini della determinazione dei Fabbisogni Standard sono riportate nell’Allegato 4.
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entrate medie da Titoli I, II, III del CCC per gli anni 2004-2008. Tali variabili sono utilizzate in fase di costruzione della “Funzione dei Fabbisogni Standard”, in modo da catturare la loro componente di variabilità e ottenere, di conseguenza, stime dei coefficienti consistenti; mentre nella fase di applicazione della metodologia l’impatto sul fabbisogno di tali variabili viene “sterilizzato” assumendo un valore di riferimento �
∗ in modo da attribuire ad ogni Comune un Fabbisogno Standard indipendente dalle scelte organizzative finora adottate, dalla modalità organizzativa e dalla collocazione territoriale.
Nell’equazione (4), inoltre, è importante precisare che:
• �, �, �, � sono i vettori dei coefficienti che verranno stimati con il metodo di regressione di seguito descritto;
• � rappresenta l’errore di regressione, di media zero, incorrelato con "!, #! e %!, ma potenzialmente eteroschedastico.
Come modello empirico di stima della “Funzione dei Fabbisogni Standard” è stata scelta una specificazione lineare, nella quale le variabili sono standardizzate rispetto al valore medio (si veda in particolare l’Allegato 6). In assenza, infatti, di particolari assunzioni circa la forma funzionale della funzione di produzione degli Enti Locali e della funzione di utilità dei cittadini, il modello lineare corrisponde alla più semplice rappresentazione empirica della funzione di spesa quale forma ridotta del modello strutturale di domanda e offerta del servizio pubblico locale. Inoltre, la specificazione lineare permette una maggiore leggibilità delle variabili utilizzate e dei relativi coefficienti di stima.
La stima dei coefficienti della “Funzione dei Fabbisogni Standard” è stata ottenuta utilizzando il metodo dei minimi quadrati ordinari (OLS), controllando l’eventuale presenza di eteroschedasticità tramite la matrice di covarianza proposta da MacKinnon and White (1985)9 di tipo 3, raccomandato anche da Long and Ervin (2000)10 in particolare per piccoli campioni.
Al fine di garantire la consistenza delle stime sono stati utilizzati i seguenti test statistici:
• distanza di Cook (D di Cook), comunemente utilizzata per stimare l’influenza di un’unità sulla stime OLS;
• analisi dei Leverage points, che permette di identificare le unità maggiormente distanti dai corrispondenti fitted values;
• coerenza dei Residui “studentizzati” (Rstudent) ovvero divisi per la standard deviation;
• analisi dei Dfbetas, per l’esame delle osservazioni che influenzano in misura rilevante le stime dei parametri.
Le unità che sulla base dei test statistici sono state individuate come outlier o come valori estremi sono state eliminate dal campione di stima.
La selezione delle variabili indipendenti statisticamente significative è stata effettuata con il metodo “Stepwise”, validata anche da un approccio “general-to-specific” e “specific-to-general”.
Nell’Allegato 6 vengono riportate le variabili, i rispettivi coefficienti della “Funzione dei Fabbisogni Standard” stimata, i coefficienti standardizzati11 e le relative elasticità12 rispetto ai valori medi.
9 MacKinnon, James G. & White, Halbert (1985), "Some heteroskedasticity-consistent covariance matrix estimators with improved finite sample properties," Journal of Econometrics, Elsevier, vol. 29(3), pages 305-325. 10 J. Scott Long, Laurie H. Ervin (2000), "Using Heteroschedasticity consistent standard errors in the linear regression model", The American Statistician, Vol. 54, No. 3. 11 I coefficienti standardizzati sono calcolati dividendo il coefficiente della “Funzione dei Fabbisogni Standard” stimata per il rapporto tra le deviazioni standard della variabile dipendente e del rispettivo regressore. 12 Le elasticità sono calcolate dividendo il coefficiente della “Funzione dei Fabbisogni Standard” stimata per il rapporto tra le medie della variabile dipendente e del rispettivo regressore. Per le variabili dicotomiche il valore medio del regressore è stato sostituito dal valore unitario.
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Nell’ambito della “Funzione dei Fabbisogni Standard” relativa alla gestione del territorio sono risultate significative le seguenti variabili "!:
Variabili di contesto
Somma delle superfici di Centri, Nuclei, Attività Produttive, Case Sparse (2010) Kmq
Mq di Aree verdi
Presenza di interventi per pulizia greto di fiumi, torrenti ecc (Sì/No)
Comune litoraneo (2001)
Dummy zona climatica E - F Comuni che presentano un numero di gradi-giorno maggiore di 2.100
Presenze turistiche in alberghi e strutture complementari
Caditoie e tombini
Densità (Numero di abitanti per kmq di Centri, Nuclei, Attività Produttive e Case Sparse)
Economie di scale Popolazione - Nodo tra 3.000 e 50.000 abitanti
Nell’ambito della “Funzione dei Fabbisogni Standard” è risultata significativa la seguente variabile #!:
Prezzi dei fattori produttivi
Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto ai servizi
Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio
Infine, sono risultate significative le seguenti variabili %!:
Reddito Reddito imponibile ai fini delle addizionali IRPEF
Entrate Media delle Entrate da Titoli I, II, III del CCC per gli anni 2004-2008 deflazionati
Modelli organizzativi
Comuni con gestione associata in Unione di Comuni
Modelli organizzativi
Comuni con gestione associata in Comunità montana
Territorialità Regioni
Le formule di calcolo delle variabili indipendenti sono riportate nell’Allegato 5.
Nella Tabella 11 è riportato il profilo medio delle variabili indipendenti della “Funzione dei Fabbisogni Standard” per classe dimensionale, per area territoriale e per regione. Le statistiche sono state elaborate sul campione di 3.163 Enti Locali utilizzati per la definizione della “Funzione dei Fabbisogni Standard”.
35
Tabella 11 - Profilo medio delle variabili indipendenti per classe dimensionale, per area territoriale e per regione (Valori medi ponderati per la popolazione residente)
Classi dimensionali
CONTESTO Somma delle superfici di
Centri, Nuclei, Attività
Produttive, Case Sparse (2010) Kmq - Valore per
1.000 abitanti
CONTESTO Mq di Aree
verdi - Valore per
1.000 abitanti
CONTESTO Presenze
turistiche in alberghi e strutture
complementari - Valore per
1.000 abitanti
CONTESTO Caditoie e tombini-
Valore per 1.000 abitanti
CONTESTO Densità
FATTORI ESOGENI
DI CARICO Esposti trattati
- Valore per 1.000 abitanti
Meno di 500 Abitanti 52,91 154.388,42 4.746,88 306,01 40,53 0,88
500 - 999 Abitanti 28,15 11.475,32 4.784,02 242,05 72,69 1,67
1.000 - 1.999 Abitanti 16,03 9.196,89 3.951,56 236,90 135,54 0,51
2.000 - 2.999 Abitanti 11,25 9.272,75 3.696,80 227,16 228,39 0,94
3.000 - 4.999 Abitanti 7,40 11.522,16 4.464,80 217,80 326,77 0,91
5.000 - 9.999 Abitanti 5,53 24.288,22 6.268,90 211,56 533,37 0,80
10.000 - 19.999 Abitanti 4,01 8.794,08 6.587,33 185,59 764,16 1,19
20.000 - 59.999 Abitanti 2,47 11.162,43 5.201,72 175,08 1.320,12 1,50
60.000 - 99.999 Abitanti 1,68 12.400,34 4.464,75 135,84 1.537,54 1,34
100.000 - 249.999 Abitanti 1,59 16.866,76 3.646,86 231,78 1.353,78 1,85
250.000 - 499.999 Abitanti 0,68 15.216,26 13.730,12 138,58 2.241,03 1,79
Oltre 500.000 Abitanti 0,29 14.142,16 5.964,57 206,12 4.980,17 0,56
TOTALE 3,97 14.272,13 5.795,29 197,21 1.798,81 1,09
36
Tabella 11 - Profilo medio delle variabili indipendenti per classe dimensionale, per area territoriale e per regione (Valori medi ponderati per la popolazione residente)
Classi dimensionali PREZZI Livello delle
locazioni immobiliari
ad uso ufficio Prezzo al mq
(in euro)
PREZZI Costo del lavoro del
personale interno
al netto del servizio
smaltimento rifiuti
e del personale del settore
privato (in euro)
REDDITO Reddito
imponibile ai fini delle addizionali
Irpef (in euro)
ENTRATE Entrate dTitoli
I, II, III del CCC
per gli anni 2004-2008 deflazionati
(in euro)
Meno di 500 Abitanti 4,11 31.603,77 19.099,87 1.259,37
500 - 999 Abitanti 4,13 31.951,42 19.308,79 1.010,67
1.000 - 1.999 Abitanti 4,21 33.148,39 19.530,82 797,66
2.000 - 2.999 Abitanti 4,33 33.385,84 20.279,13 739,27
3.000 - 4.999 Abitanti 4,72 33.296,31 20.757,67 715,85
5.000 - 9.999 Abitanti 5,21 35.338,52 21.170,49 694,88
10.000 - 19.999 Abitanti 5,66 34.507,74 21.426,91 686,50
20.000 - 59.999 Abitanti 6,67 36.993,99 22.266,78 770,78
60.000 - 99.999 Abitanti 7,31 39.593,36 24.126,68 944,96
100.000 - 249.999 Abitanti 8,36 36.643,38 26.111,15 1.016,03
250.000 - 499.999 Abitanti 11,39 37.591,18 26.509,62 1.401,19
Oltre 500.000 Abitanti 13,19 37.377,10 30.183,60 1.483,76
Area territoriale
Nord-ovest 6,96 36.060,84 25.736,16 962,14
Nord-est 6,56 36.119,02 22.824,71 860,45
Centro 12,00 35.465,87 25.578,96 1.185,19
Sud 5,63 36.374,06 20.868,74 793,36
Regione
Piemonte 6,27 37.156,78 23.629,56 968,80
Lombardia 7,12 35.459,19 26.820,13 952,68
Veneto 6,31 36.491,66 22.417,33 852,84
Liguria 9,04 37.957,66 23.148,25 1.058,28
Emilia Romagna 6,94 35.536,26 23.461,79 872,35
Toscana 9,18 37.440,50 23.404,47 1.103,70
Umbria 5,77 34.582,69 20.439,70 934,21
Marche 6,67 35.583,18 21.426,52 910,18
Lazio 15,06 34.680,28 27.985,00 1.307,11
Abruzzo 4,78 34.840,07 20.824,45 759,71
Molise 4,48 37.503,49 20.467,43 895,82
Campania 6,17 38.686,86 22.125,68 909,29
Puglia 5,95 34.536,07 20.062,57 638,72
Basilicata 2,25 32.927,73 17.926,30 735,93
Calabria 4,69 33.630,59 18.734,82 731,31
TOTALE 7,74 36.012,69 23.932,49 953,55
37
Tabella 11 - Profilo medio delle variabili indipendenti per classe dimensionale, per area territoriale e per regione (Valori medi ponderati per la popolazione residente)
Classi dimensionali
CONTESTO Presenza di
interventi per pulizia greto
di fiumi, torrenti
%
Compilazione
CONTESTO Comune litoraneo
%
Compilazione
CONTESTO Comuni che presentano
un numero di gradi-giorno maggiore di
2.100
% Compilazione
FATTORI ESOGENI
DI CARICO Certificazioni
ambientali dell'Ente (EMAS,
14001, ecc.)
% Compilazione
MODELLI ORGANIZZATIVI
Presenza gestione associata
in Unione di Comuni
% Compilazione
MODELLI ORGANIZZATIVI
Presenza gestione associata
in Unione di Comunità Montana
% Compilazione
Meno di 500 Abitanti 14,10 0,85 90,17 7,26 0,43 0,00
500 - 999 Abitanti 19,27 1,40 79,89 4,47 0,00 0,00
1.000 - 1.999 Abitanti 17,45 3,36 71,64 4,36 0,17 0,17
2.000 - 2.999 Abitanti 22,36 3,61 72,84 5,05 1,20 0,24
3.000 - 4.999 Abitanti 24,02 7,48 73,43 5,31 0,98 0,79
5.000 - 9.999 Abitanti 23,46 8,11 65,61 7,41 1,23 1,59
10.000 - 19.999 Abitanti 19,18 15,07 57,53 3,77 0,34 2,40
20.000 - 59.999 Abitanti 14,47 21,71 44,74 7,89 3,95 3,29
60.000 - 99.999 Abitanti 29,41 52,94 47,06 0,00 0,00 5,88
100.000 - 249.999 Abitanti
20,00 26,67 66,67 20,00 0,00 6,67
250.000 - 499.999 Abitanti
50,00 50,00 50,00 50,00 0,00 0,00
Oltre 500.000 Abitanti 75,00 50,00 50,00 25,00 0,00 0,00
Area territoriale
Nord-ovest 26,96 2,32 95,36 6,42 1,23 0,89
Nord-est 16,58 4,21 99,26 8,17 1,98 1,73
Centro 15,97 9,26 50,23 8,80 0,00 2,08
Sud 13,23 14,97 24,94 1,51 0,00 0,00
Regione
Piemonte 22,87 0,00 100,00 4,54 1,45 1,45
Lombardia 27,05 0,00 100,00 2,61 1,24 0,25
Veneto 16,29 2,93 99,67 7,82 1,95 1,63
Liguria 47,22 31,48 37,04 44,44 0,00 2,78
Emilia Romagna 17,53 8,25 97,94 9,28 2,06 2,06
Toscana 27,27 18,18 33,33 16,16 0,00 5,05
Umbria 11,54 0,00 65,38 17,31 0,00 3,85
Marche 16,00 8,80 59,20 6,40 0,00 1,60
Lazio 10,26 7,05 48,72 3,21 0,00 0,00
Abruzzo 13,53 5,26 48,12 4,51 0,00 0,00
Molise 8,47 3,39 69,49 0,00 0,00 0,00
Campania 9,89 9,89 13,55 1,10 0,00 0,00
Puglia 2,84 21,99 7,09 2,13 0,00 0,00
Basilicata 12,82 6,41 43,59 0,00 0,00 0,00
Calabria 28,09 32,02 16,29 0,56 0,00 0,00
TOTALE 20,39 6,96 70,50 5,63 0,82 0,92
38
APPLICAZIONE DELLA METODOLOGIA PER IL CALCOLO DEL FABBISOGNO STANDARD
Una volta ottenute le stime dei coefficienti della “Funzione dei Fabbisogni Standard” in base al modello (3) si è ottenuto il valore atteso della spesa corrente procapite (�&��:
�&� �& � �'′�� � �(′�� � �'′�� (4)
Si è, quindi, proceduto alla stima del Fabbisogno Standard (FS) per ogni Comune sostituendo le variabili del gruppo � con i valori obiettivo �∗ e sterilizzando l’impatto delle variabili del vettore � con i valori �∗
)*� �& ��'′�� ��(�∗� � �'′��
∗ (5)
I valori obiettivo delle variabili �∗ sono stati individuati attribuendo ad ogni comune il valore mediano dei prezzi (Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio e Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto ai servizi) calcolato con riferimento alla regione e alla fascia di popolazione di appartenenza, come riportato di seguito nella tabella 11. I valori del vettore�∗ sono, invece, elencanti nella tabella 12 e comportano l’annullamento dell’impatto generato dalle variabili binarie che identificano le forme di gestione associata, dagli effetti fissi regionali, dal reddito imponibile ai fini delle addizionali Irpef e dalle variabili binarie che identificano la modalità di svolgimento del servizio.
Ne consegue che la differenza ∆! tra il valore di spesa corrente procapite ed il Fabbisogno Standard è pari a:
∆� �� ,)*� -&��� ,��∗� �.′' ��/ ,��
∗�� �̂ (6)
Seguendo questo schema, la differenza ∆! può essere scomposta in tre componenti additive:
Dopo la stima del Fabbisogno Standard (FS) è possibile calcolare per ogni Comune un indicatore di fabbisogno relativo, corrispondente al coefficiente di riparto FS_CR! riportato di seguito:
FS_CR! 67∙9:7
∑ 67∙9:77
(7)
dove N! è la numerosità del gruppo client, che per le Funzioni riguardanti la gestione del territorio al netto del servizio smaltimento rifiuti corrisponde alla popolazione residente.
Tale indicatore di fabbisogno relativo (FS_CR!) va utilizzato, congiuntamente con quelli delle altre funzioni fondamentali, per il calcolo, per ogni ente, di un coefficiente di riparto complessivo della spesa di riferimento per le funzioni fondamentali in linea con i saldi generali di finanza pubblica.
Si precisa che il Fabbisogno Standard è stato calcolato per i comuni che svolgono le Funzioni riguardanti la gestione del territorio al netto del servizio smaltimento rifiuti in Unione di comuni sui dati “consolidati” per essere poi distribuito ai singoli Comuni che appartengono alla forma associata in base al gruppo client, che per le Funzioni riguardanti la gestione del territorio al netto del servizio smaltimento rifiuti corrisponde alla popolazione residente al 31/12/2010.
L’applicazione della metodologia per il calcolo dei Fabbisogni Standard ha riguardato tutti i Comuni, anche quelli esclusi dalla costruzione del campione di riferimento utilizzato per la stima dei Fabbisogni Standard.
∆�=-&��� ,��∗�
rappresenta la parte di variabilità correlata con i livelli dei prezzi dell’Ente Locale per la gestione dei servizi delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio al netto del servizio smaltimento rifiuti;
∆�>.′'��� ,��∗�
misura la differenza connessa con le variabili che indicano le scelte gestionali eterogenee o la collocazione territoriale dell’Ente;
∆�? �̂ rappresenta la parte restante della differenza, tra il valore di spesa corrente procapite e il Fabbisogno Standard stimato, attribuibile alla componente stocastica.
39
La “Funzione dei Fabbisogni Standard” è stata applicata senza particolari indicazioni anche ai Comuni scartati per Spesa Corrente dei Fabbisogni Standard dichiarata negativa o nulla e per i Comuni che non hanno presentato il Certificato di Conto Consuntivo per l’anno 2010.
Tabella 12 - Modalità di calcolo delle variabili �∗:
Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto ai servizi
Per la parte relativa alla “Spesa media del personale per addetto” è stato utilizzato il valore desunto dal questionario FC05U.
Per la parte relativa al “Livello delle retribuzioni nel settore privato” è stato utilizzato il valore mediano relativo alla regione e alla fascia di popolazione di appartenenza (vedi tabella 15)
Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio Valore mediano relativo alla regione e alla fascia di popolazione di appartenenza (vedi tabella 15)
Tabella 13 - Modalità di calcolo delle variabili �∗:
Comuni con gestione associata in Unione di Comuni @=�∗ =0
Comuni con gestione associata in Comunità Montana @>�∗ =0
Reddito imponibile ai fini delle addizionali IRPEF @?�∗ =@̅? =20.413,62
Effetti fissi regionali @B�∗ =0
Media delle Entrate da Titoli I, II, III del CCC per gli anni 2004-2008 deflazionati
@C�∗ = Valore mediano relativo a alla fascia
di popolazione di appartenenza (vedi tabella 16)
Nell’ambito della metodologia per il calcolo dei Fabbisogni Standard è stata effettuata un’analisi di normalità delle seguenti variabile indipendenti:
• Mq Aree verdi;
• Caditoie e tombini;
• Esposti trattati. Per ottenere la normalizzazione delle variabili soprastante sono state costruite le distribuzioni percentiliche per classe dimensionale delle medesime variabili rapportate alla popolazione residente e individuati dei valori soglia di riferimento.
Per tutti i Comuni in fase di applicazione dei fabbisogni standard, i valori di tale indicatore superiori alla soglia massima di riferimento sono stati riportati al valore della relativa soglia di riferimento.
Nella Tabella 14 vengono riportati i valori di normalità delle variabili indipendenti “Mq Aree verdi”, “Caditoie e tombini” ed “Esposti trattati” utilizzati per la stima dei Fabbisogni Standard.
40
Tabella 14 – Valori di normalità della variabile
Classi dimensionali
Soglia Massima
Mq Aree verdi Caditoie e tombini (per 10.000
abitanti) Esposti trattati (per 10.000
abitanti)
Meno di 500 Abitanti 41,78 7.481 21
500 - 999 Abitanti 38,27 5.134 21
1.000 - 1.999 Abitanti 31,80 4.897 15
2.000 - 2.999 Abitanti 28,13 4.227 19
3.000 - 4.999 Abitanti 27,15 4.404 18
5.000 - 9.999 Abitanti 25,69 4.092 20
10.000 - 19.999 Abitanti 24,22 4.107 33
20.000 - 59.999 Abitanti 27,54 4.123 42
60.000 - 99.999 Abitanti 28,28 4.061 21
Oltre 100.000 Abitanti 34,35 3.998 27
Per le variabili relative ai prezzi “Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio” e “Livello delle retribuzioni del settore privato” sono state costruite le distribuzioni percentiliche per regione e classe dimensionale e sostituiti a ciascun comune i valori mediani di riferimento. Inoltre, se la variabile “Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio” presentava un valore superiore a 7,17 (valore corrispondente al 90° percentile della distribuzione) allora la variabile è stata forzata al valore di 7,17.
Nella tabella 15 vengono riportati i valori mediani per le variabili relative ai prezzi.
Tabella 15 – Valori mediani delle variabili relative ai prezzi
Classi dimensionali Regione
Mediana Livello delle locazioni
immobiliari ad uso ufficio
Mediana Livello delle
retribuzioni del settore privato
Meno di 500 Abitanti
Abruzzo 2,69 26.936,00
Basilicata 1,63 26.252,75
Calabria 3,33 24.385,65
Campania 4,40 26.002,81
Emilia-Romagna 3,15 29.140,36
Lazio 4,99 26.945,69
Liguria 4,59 27.276,04
Lombardia 4,14 29.203,40
Marche 4,33 27.262,75
Molise 2,50 26.373,29
Piemonte 3,59 28.491,54
Puglia 4,43 25.061,35
Toscana 1,59 27.972,82
Umbria 5,07 26.710,02
Veneto 3,21 28.840,41
500 - 999 Abitanti
Abruzzo 3,09 26.785,72
Basilicata 1,63 26.252,75
Calabria 3,22 24.758,65
41
Classi dimensionali Regione
Mediana Livello delle locazioni
immobiliari ad uso ufficio
Mediana Livello delle
retribuzioni del settore privato
Campania 4,40 25.969,61
Emilia-Romagna 3,29 28.250,58
Lazio 5,06 27.056,76
Liguria 5,81 27.274,54
Lombardia 4,06 29.466,95
Marche 4,17 26.819,60
Molise 2,60 26.373,29
Piemonte 3,53 28.605,00
Puglia 4,18 25.061,35
Toscana 3,95 27.788,68
Umbria 4,78 26.564,87
Veneto 4,10 28.580,90
1.000 - 1.999 Abitanti
Abruzzo 3,02 26.936,00
Basilicata 1,63 26.269,08
Calabria 3,24 24.853,10
Campania 4,28 26.014,80
Emilia-Romagna 3,48 28.719,12
Lazio 4,99 27.056,76
Liguria 5,96 27.276,04
Lombardia 4,35 29.645,17
Marche 4,47 26.859,26
Molise 2,65 26.373,29
Piemonte 3,88 28.626,85
Puglia 2,96 25.196,41
Toscana 5,41 27.615,63
Umbria 3,84 27.703,56
Veneto 3,94 28.198,05
2.000 - 2.999 Abitanti
Abruzzo 3,53 26.785,72
Basilicata 1,63 26.401,12
Calabria 3,26 24.974,08
Campania 4,43 25.997,34
Emilia-Romagna 3,95 28.814,41
Lazio 4,20 26.945,69
Liguria 6,29 27.864,99
Lombardia 4,56 30.296,92
Marche 4,40 27.262,75
Molise 3,65 26.373,29
Piemonte 4,18 28.676,96
Puglia 3,49 24.758,99
Toscana 5,36 27.811,00
Umbria 3,81 27.750,58
42
Classi dimensionali Regione
Mediana Livello delle locazioni
immobiliari ad uso ufficio
Mediana Livello delle
retribuzioni del settore privato
Veneto 3,95 28.685,09
3.000 - 4.999 Abitanti
Abruzzo 3,58 26.936,00
Basilicata 1,63 26.269,08
Calabria 3,62 24.868,27
Campania 4,40 26.020,11
Emilia-Romagna 4,59 29.158,31
Lazio 4,20 27.056,76
Liguria 6,03 28.273,60
Lombardia 4,98 30.644,23
Marche 5,10 27.266,07
Molise 3,16 26.767,19
Piemonte 4,28 28.605,00
Puglia 2,26 24.758,99
Toscana 5,65 27.988,97
Umbria 4,29 27.548,33
Veneto 4,26 29.285,10
5.000 - 9.999 Abitanti
Abruzzo 3,58 26.661,74
Basilicata 2,22 26.260,92
Calabria 3,96 24.921,17
Campania 4,66 25.808,10
Emilia-Romagna 5,36 30.012,42
Lazio 4,25 27.219,01
Liguria 7,14 27.840,19
Lombardia 5,18 31.350,00
Marche 5,39 27.836,49
Molise 4,12 25.807,38
Piemonte 4,65 28.676,96
Puglia 2,61 24.643,93
Toscana 6,31 27.964,05
Umbria 4,63 27.703,56
Veneto 4,67 29.907,25
10.000 - 19.999 Abitanti
Abruzzo 4,42 26.720,41
Basilicata 2,78 26.269,08
Calabria 4,24 24.805,02
Campania 4,33 26.366,79
Emilia-Romagna 6,27 30.447,84
Lazio 8,00 27.396,60
Liguria 12,66 27.840,19
Lombardia 5,87 31.395,18
Marche 6,00 27.653,60
Molise 4,51 26.373,29
43
Classi dimensionali Regione
Mediana Livello delle locazioni
immobiliari ad uso ufficio
Mediana Livello delle
retribuzioni del settore privato
Piemonte 5,72 29.256,08
Puglia 4,28 25.082,74
Toscana 7,44 28.272,12
Umbria 4,95 27.856,22
Veneto 4,91 29.911,08
20.000 - 59.999 Abitanti
Abruzzo 5,68 26.661,74
Calabria 4,62 25.190,61
Campania 4,47 26.434,31
Emilia-Romagna 7,07 29.902,33
Lazio 9,25 27.708,82
Liguria 8,41 27.150,03
Lombardia 6,37 31.852,39
Marche 6,94 27.653,60
Molise 5,74 26.373,29
Piemonte 6,26 29.256,08
Puglia 5,62 25.313,41
Toscana 8,41 28.861,11
Umbria 6,60 27.478,21
Veneto 5,31 29.438,60
60.000 - 99.999 Abitanti
Abruzzo 5,09 29.013,44
Basilicata 5,22 26.478,02
Calabria 7,37 25.047,73
Campania 6,48 26.020,11
Emilia-Romagna 7,18 29.666,44
Lazio 9,76 28.554,28
Liguria 6,98 27.904,21
Lombardia 6,51 31.019,43
Marche 6,54 28.371,48
Piemonte 4,48 28.140,74
Puglia 5,45 25.071,84
Toscana 9,75 28.272,12
Veneto 7,56 30.517,75
Oltre 100.000 Abitanti
Abruzzo 7,30 26.936,00
Calabria 5,91 25.090,00
Campania 6,91 26.464,76
Emilia-Romagna 8,11 30.447,84
Lazio 12,13 27.874,69
Liguria 9,40 28.273,60
Lombardia 9,36 32.352,21
Marche 10,73 28.684,24
Piemonte 6,97 29.170,21
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Classi dimensionali Regione
Mediana Livello delle locazioni
immobiliari ad uso ufficio
Mediana Livello delle
retribuzioni del settore privato
Puglia 7,60 25.199,40
Toscana 8,89 27.853,89
Umbria 6,21 27.809,20
Veneto 7,40 29.957,28
Per la variabile “Media delle Entrate da Titoli I, II, III del CCC per gli anni 2004-2008 deflazionati” è stata costruita le distribuzioni percentilica per classe dimensionale e sostituito a ciascun comune il valore mediano di riferimento.
Nella tabella 16 vengono riportati i valori mediani.
Tabella 16 – Mediana della Media delle Entrate da Titoli I, II, III del CCC per gli anni 2004-2008 deflazionati classi dimensionali
Classi dimensionali
Mediana della Media delle Entrate da Titoli I, II, III del CCC per gli anni 2004-2008
deflazionati (euro)
Meno di 500 Abitanti 1.123,27
500 - 999 Abitanti 875,58
1.000 - 1.999 Abitanti 747,11
2.000 - 2.999 Abitanti 693,10
3.000 - 4.999 Abitanti 680,84
5.000 - 9.999 Abitanti 641,50
10.000 - 19.999 Abitanti 685,42
20.000 - 59.999 Abitanti 745,66
60.000 - 99.999 Abitanti 929,39
Oltre 100.000 Abitanti 1.002,38
Per gli Enti Locali esclusi dal campione di riferimento utilizzato per la stima dei Fabbisogni Standard e per quelli che presentavano una Spesa media del personale per addetto pari a zero è stata presa a riferimento la mediana della Spesa media del personale per addetto ponderata con il totale degli addetti al netto del servizio Smaltimento rifiuti calcolata a livello nazionale con riferimento alla classe dimensionale di appartenenza (vedi tabella 8 del paragrafo “Definizione dei livelli dei prezzi”).
Va precisato, inoltre, che per gli enti inclusi nel campione di regressione che presentavano un valore della “Spesa media del personale per addetto” superiore al valore del 90-esimo percentile della distribuzione della medesima variabile calcolata a livello nazionale pari a 46.145,00 euro, sono stati normalizzati a tale valore.
I valori della “Spesa media del personale per addetto” e quelli della variabile “Livello delle retribuzioni del settore privato” così normalizzati, sono stati utilizzati per la costruzione della variabile “Costo del lavoro del personale interno al netto del servizio smaltimento rifiuti del personale del settore privato”. L’indicatore viene calcolato come somma tra il “Livello delle retribuzioni nel settore privato” ponderato con la quota di esternalizzazione e la “Spesa media del personale per addetto” ponderata con il complemento ad uno della quota di esternalizzazione. La quota di esternalizzazione dei servizi è determinata rapportando le spese relative a esternalizzazioni a soggetti partecipati dall’ente (P03 – Spese correnti per acquisto di beni e prestazioni di servizi, P05 – Spese per personale distaccato e P06 – Spese correnti per Trasferimenti) e le Spese di esternalizzazioni indicate nel quadro S del questionario (S11 – Spese per servizi acquistati da soggetti esterni mediante gara o affidamento diretto come
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previsto dalla normativa) al netto delle medesime voci relative al servizio Smaltimento rifiuti alla Spesa corrente per la determinazione dei fabbisogni standard (si veda allegato4). Il valore massimo che può assumere la quota di esternalizzazione dei servizi è stato posto pari ad uno.
Per i 190 comuni che non hanno risposto al questionario, in fase di applicazione, le variabili desunte dal questionario sono state poste pari a zero. Tuttavia rimangono validi per tali comuni tutti i criteri di normalizzazione precedentemente elencati.
Si precisa che i Fabbisogni Standard procapite stimati non hanno diretta valenza dal punto di vista finanziario, ma sono solo di ausilio al calcolo dei coefficienti di riparto.
Nell’Allegato 7 vengono riportati, per ogni Comune, i coefficienti di riparto relativi al Fabbisogno Standard di riferimento per le Funzioni riguardanti la gestione del territorio al netto del servizio smaltimento rifiuti.
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ALLEGATI
ALLEGATO 1 - MODELLO TEORICO DI RIFERIMENTO
Si consideri uno stato suddiviso in varie giurisdizioni il cui governo locale, eletto democraticamente dai cittadini
residenti, ha la funzione di amministrare la fornitura dei servizi pubblici locali utilizzando come fonte di
finanziamento le imposte locali a carico dei residenti la cui capacità fiscale è perequata dallo stato centrale13. La
domanda di servizi pubblici locali è espressa durante il periodo elettorale e se si assume la validità del teorema
dell'elettore mediano, la competizione elettorale porterà alla vittoria il partito il cui programma massimizza
l'utilità dell'elettore mediano sotto il suo vincolo di bilancio:
DEFG,HIJ�G, HI�K. M. �N GN � MON ; MQO �HI (8)
dove G è il livello di consumo privato, H� è il livello dei servizi pubblici locali (dove il pedice I identifica l’output
come endogeno)
�N è il livello di reddito, M e ON sono rispettivamente l'aliquota delle imposte locali e la base imponibile. Tutte le
variabili, ad eccezione dell'aliquota M, sono riferite ai valori mediani relativi alla giurisdizione in esame. Il livello
delle imposte locali, espresso attraverso l'aliquota M, è annunciato in campagna elettorale in modo tale da
pareggiare il vincolo di bilancio del governo locale14, dove � è il costo unitario di fornitura del servizio pubblico
locale; O è la base imponibile media; Q è la popolazione residente. Quindi, l'aliquota delle imposte locali è data
dal rapporto tra il costo totale del servizio pubblico locale e la base imponibile complessiva RST
UV.
Risolvendo il problema dell’elettore mediano in (8), assumendo che lo scostamento tra la base imponibile media
e la base imponibile mediana risulti di modica entità, si ottiene la domanda di servizio pubblico H� che espressa
in termini unitari diventa:
�� W�R, Q, �� (9)
dove Q rappresenta gli aspetti demografici e socio-economici che caratterizzano le preferenze/necessità dei
cittadini.
A questo punto il governo locale eletto sarà quello che riuscirà a produrre �� al minor costo possibile in modo da
minimizzare l'aliquota M e quindi il carico fiscale sull'elettore mediano. Il mantenimento di questa politica durante
il periodo post-elettorale sarà garantita dalla volontà del governo in carica di massimizzare la sua probabilità di
rielezione. Inoltre, l'obiettivo della minimizzazione del costo di produzione è ampiamente giustificato se si
13 Tra le fonti di finanziamento degli enti locali un ruolo fondamentale è assunto anche dai trasferimenti intergovernativi, questi ultimi sono trascurati nel modello in quanto non influenzano le scelte dei cittadini e degli amministratori locali. Questa impostazione è pienamente in linea, inoltre, con il futuro assetto del sistema di finanziamento della spesa corrente delle funzioni fondamentali degli enti locali italiani in cui i trasferimenti avranno solo natura perequativa (L. 42 / 2009 art. 11 comma 1B). 14 Nell'annunciare il livello ottimale delle imposte locali, si assume che i candidati seguano una strategia Cournot-Nash trattando le scelte annunciate nelle altre giurisdizioni come parametri.
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considera l'ipotesi di Tiebout15, che costituisce la colonna portante di molti modelli teorici di finanza pubblica
locale16. Un'ultima giustificazione dell'obiettivo di minimizzazione del costo di produzione proviene, infine, dai
vincoli di spesa imposti dal governo centrale. Sulla scorta di queste assunzioni, quindi, il problema di
ottimizzazione del governo locale può essere stilizzato nel modo seguente:
min[ M K. M.M [′\
UV; H� ��F, �, � � (10)
dove F è il vettore degli input e � è il vettore dei rispettivi prezzi. Al vincolo legato al pareggio del bilancio, in
questo caso, si aggiunge quello della funzione di produzione dei servizi pubblici. Nella funzione di produzione si
assume che la produttività totale dei fattori è composta di due variabili:
• � volta a catturare le risorse impiegate nei fattori esogeni di carico (si tratta, ad esempio, dei servizi
svolti dal Comune per Amministrazioni di livello superiore ed in generale di attività non direttamente
riconducibili alle scelte locali);
• � che cattura l'impatto dei fattori ambientali esogeni sulla capacità di produzione del servizio pubblico
locale17.
Risolvendo il problema di ottimizzazione del governo locale nella (10), si ottengono le funzioni di domanda degli
input e quindi la seguente funzione del costo unitario di produzione dei servizi pubblici:
]
U K��� , � , �, �� (11)
dove ^ �H� corrisponde al costo totale.
In conclusione, il livello ottimale di servizio pubblico locale e il suo costo di fornitura procapite sono
determinati simultaneamente all'interno di un modello strutturale di due equazioni: la (9) e la (11). Sia il costo, sia
la domanda dei servizi pubblici, sono variabili endogene il cui valore ottimale scaturisce dall'interazione tra
amministratori locali e cittadini nel processo di allocazione delle risorse tra settore pubblico e settore privato.
A questo punto, sostituendo l'equazione (9) nella (11), e in virtù della sostanziale equivalenza tra il costo unitario
e quello procapite, si ottiene il costo unitario dei servizi in funzione di tutte le variabili esogene:
� _��, �, �, �, � � (12)
15 Secondo l’ipotesi di Tiebout i cittadini esaminano i pacchetti fiscali offerti delle varie giurisdizioni e decidono di localizzare la propria residenza nella giurisdizione che offre la migliore combinazione tra imposte locale e servizi pubblici, di qui la celebre espressione secondo cui in base all’ipotesi di Tiebout i cittadini votano con i piedi. 16 Per una rassegna generale dei modelli teorici di finanza pubblica locale si consideri: Daniel L. Rubinfeld (1987) "The Economics of the Local Public Sector" in A. Auerbach e M. Feldstein, eds., Handbook of Public economics, Volume 2, pp. 571-645; Stephen L. Ross e John Yinger (1999) “Sorting and Voting: A Review of the Literature on Urban Public Finance.” in Cheshire, Paul, e Edwin S. Mills (eds.), Handbook of Regional and Urban Economics, Volume 3, pp. 2001-2060. 17 La variabile A da ultimo, misura come la produzione dei servizi pubblici locali è influenzata dalle caratteristiche ambientali dell'ente. Per ambiente s'intende, per esempio, sia gli aspetti morfologici, sia quelli di tipo socio-economici che non influenzano, però, le preferenze locali circa il livello dei servizi pubblici. Si tratta, in sostanza, di tutti quegli elementi esogeni che possono in qualche modo favorire oppure ostacolare, a parità di altre condizioni, la fornitura dei beni pubblici locali.
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L’equazione (12), però, non ha più le proprietà di una funzione di costo, perché non presenta tra le variabili
indipendenti la quantità di servizio pubblico locale domandata in equilibrio. La (12) esprime, invece, il livello di
spesa corrente procapite ottimale in funzione delle preferenze/necessità dei cittadini e delle altre caratteristiche
dell'Ente Locale.
In conclusione, il modello teorico ci dà indicazioni ben precise su come procedere alla valutazione del
fabbisogno stimando una funzione di spesa e/o una funzione di costo.
La funzione di spesa presenta a sinistra del modello la spesa storica unitaria e a destra le seguenti categorie di
variabili:
• la prima include il reddito e gli aspetti demografici e socio-economici necessari a catturare le preferenze/necessità locali circa la domanda di servizi pubblici (variabili di contesto relative alla domanda);
• la seconda è costituita dai prezzi dei fattori produttivi;
• la terza è composta dalle caratteristiche ambientali che influiscono sulla produttività totale dei fattori (variabili di contesto relative all’offerta);
• l'ultima è rappresentata da un insieme di variabili relative ai fattori esogeni di carico.
La funzione di costo, invece, si differenzia dalla funzione di spesa in quanto al posto delle variabili di contesto
relative alla domanda presenta, a sinistra del modello, tutte le variabili che identificano l’output.
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ALLEGATO 2 - IL QUESTIONARIO FC05U
QUESTIONARIO FC05U – Funzioni riguardanti la gestione del territorio e d ell'ambiente (ESCLUSI i Servizi di Edilizia residenziale pubblic a e locale e piani di edilizia
economico-popolare e Servizio idrico integrato)
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QUESTIONARIO FC05U – Funzioni riguardanti la gestione del territorio e d ell'ambiente (ESCLUSI i Servizi di Edilizia residenziale pubblic a e locale e piani di edilizia
economico-popolare e Servizio idrico integrato)
51
QUESTIONARIO FC05U – Funzioni riguardanti la gestione del territorio e d ell'ambiente (ESCLUSI i Servizi di Edilizia residenziale pubblic a e locale e piani di edilizia
economico-popolare e Servizio idrico integrato)
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QUESTIONARIO FC05U – Funzioni riguardanti la gestione del territorio e d ell'ambiente (ESCLUSI i Servizi di Edilizia residenziale pubblic a e locale e piani di edilizia
economico-popolare e Servizio idrico integrato)
53
QUESTIONARIO FC05U – Funzioni riguardanti la gestione del territorio e d ell'ambiente (ESCLUSI i Servizi di Edilizia residenziale pubblic a e locale e piani di edilizia
economico-popolare e Servizio idrico integrato)
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QUESTIONARIO FC05U – Funzioni riguardanti la gestione del territorio e d ell'ambiente (ESCLUSI i Servizi di Edilizia residenziale pubblic a e locale e piani di edilizia
economico-popolare e Servizio idrico integrato)
55
QUESTIONARIO FC05U – Funzioni rig uardanti la gestione del territorio e dell'ambiente (ESCLUSI i Servizi di Edilizia residenziale pubblic a e locale e piani di edilizia
economico-popolare e Servizio idrico integrato)
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QUESTIONARIO FC05U – Funzioni riguardanti la gestione del territorio e d ell'ambiente (ESCLUSI i Servizi di Edilizia residenziale pubblic a e locale e piani di edilizia
economico-popolare e Servizio idrico integrato)
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QUESTIONARIO FC05U – Funzioni riguardanti la gestione del territorio e d ell'ambiente (ESCLUSI i Servizi di Edilizia residenziale pubblic a e locale e piani di edilizia
economico-popolare e Servizio idrico integrato)
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QUESTIONARIO FC05U – Funzioni riguardanti la gestione del territorio e d ell'ambiente (ESCLUSI i Servizi di Edilizia residenziale pubblic a e locale e piani di edilizia
economico-popolare e Servizio idrico integrato)
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QUESTIONARIO FC05U – Funzioni riguardanti la gestione del territorio e d ell'ambiente (ESCLUSI i Servizi di Edilizia residenziale pubblic a e locale e piani di edilizia
economico-popolare e Servizio idrico integrato)
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QUESTIONARIO FC05U – Funzioni riguardanti la gestione del territorio e d ell'ambiente (ESCLUSI i Servizi di Edilizia residenziale pubblic a e locale e piani di edilizia
economico-popolare e Servizio idrico integrato)
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QUESTIONARIO FC05U – Funzioni riguardanti la gestione del territorio e d ell'ambiente (ESCLUSI i Servizi di Edilizia residenziale pubblic a e locale e piani di edilizia
economico-popolare e Servizio idrico integrato)
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QUESTIONARIO FC05U – Funzioni riguardanti la gestione del territorio e d ell'ambiente (ESCLUSI i Servizi di Edilizia residenziale pubblic a e locale e piani di edilizia
economico-popolare e Servizio idrico integrato)
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ALLEGATO 3 - IL CONSOLIDATO DELL’UNIONE DI COMUNI
Una volta identificato il gruppo dei Comuni associati in Unione di Comuni, si è posta la necessità di effettuare la costruzione di un unico questionario “consolidato” dell’Unione e dei Comuni che ne fanno parte. Costruzione del consolidato per le variabili del questionario
L’Unione che svolge le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto dello smaltimento rifiuti in forma associata per i Comuni ad essa aderenti ha l’obbligo di compilare un unico questionario in relazione sia ai dati strutturali (quadri B, C, D, E, F, L, M) sia a quelli contabili (quadri P, R, S, T) facendo sempre riferimento a quanto riportato nel proprio Certificato di Conto Consuntivo.
I Comuni appartenenti all’Unione di Comuni devono compilare il questionario per gli elementi contabili facendo riferimento a quanto riportato nel proprio Certificato di Conto Consuntivo. Laddove fosse stata adottata una gestione mista, il Comune deve compilare il questionario anche per la quota parte delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente al netto dello smaltimento rifiuti in autonomia e in diretta operatività.
Per la costruzione del questionario “consolidato” dell’Unione dei Comuni, si è seguita la seguente struttura di trattamento dei dati, analizzata per singolo quadro, in modo da tener conto delle indicazioni fornite nelle istruzioni del questionario FC05U - QUESTIONARIO FC05U – Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente (ESCLUSI i Servizi di Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare e Servizio idrico integrato).
QUADRO A – Elementi specifici dell’Ente e del territorio
Tale quadro deve essere compilato solo dai Comuni facenti parte dell’Unione di comuni. I valori di ogni campo del quadro A, ad eccezione dei campi da A01 a A15 colonna 2, del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato dai Comune appartenente all’Unione stessa. I valori dei campi da A01 a A15 colonna 2 del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono stati valorizzati se almeno uno dei Comuni facenti parte della stessa Unione lo hanno valorizzato nel proprio questionario. QUADRO B – Servizio oggetto del questionario gestito in forma associata Il quadro B del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni è stato ripreso interamente dal questionario compilato dell’Unione di Comuni. QUADRO C – Elementi specifici riguardanti le società che gestiscono il servizio di smaltimento rifiuti
Tale quadro deve essere compilato dall’Unione e dai Comuni, facenti parte della stessa, che hanno adottato una gestione mista del servizio per la quota parte delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente al netto dello smaltimento rifiuti svolti in autonomia e in diretta operatività. I valori di ogni campo del quadro C sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato dall’Unione e da ogni Comune appartenente all’Unione stessa. QUADRO D – Personale impiegato direttamente dall’Ente, contabilizzato nelle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente o comunque addetto a tali Funzioni Tale quadro deve essere compilato sia dall’Unione sia dai Comuni, facenti parte della stessa, che hanno adottato una gestione mista del servizio per la quota parte delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente al netto dello smaltimento rifiuti svolte in autonomia e in diretta operatività. La prima colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni è stata calcolata come somma delle unità/persona anno dichiarate dall’Unione e dai Comuni appartenenti all’Unione stessa. La seconda colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni è stata calcolata riproporzionando le percentuali delle unità persona/anno dedicate alle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente, dichiarate dall’Unione e dai Comuni appartenenti all’Unione stessa, rispetto al numero di unità persona/anno dichiarate dal singolo Ente Locale. La terza colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni è stata calcolata come somma delle unità persona/anno dichiarate dall’Unione e dai Comuni appartenenti all’Unione stessa nel solo Servizio smaltimento rifiuti.
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La quarta colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni è stata calcolata riproporzionando le percentuali delle unità persona/anno dedicate al Servizio smaltimento rifiuti, dichiarate dall’Unione e dai Comuni appartenenti all’Unione stessa, rispetto al numero di unità persona/anno dichiarate dal singolo Ente Locale. Le percentuali relative allo svolgimento dell’attività (campi da D15 a D22) del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono state calcolate riproporzionando le relative percentuali, dichiarate dall’Unione e dai Comuni appartenenti all’Unione stessa, rispetto al numero complessivo delle unità persona/anno dichiarato da ciascun Ente Locale. QUADRO E – Unità locali Tale quadro deve essere compilato dall’Unione e dai Comuni, facenti parte della stessa, che hanno adottato una gestione mista del servizio per la quota parte delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente al netto dello smaltimento rifiuti svolti in autonomia e in diretta operatività. I valori di ogni campo del quadro E del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato dall’Unione e da ogni Comune appartenente all’Unione stessa. QUADRO F – Dotazioni strumentali Tale quadro deve essere compilato dall’Unione e dai Comuni, facenti parte della stessa, che hanno adottato una gestione mista del servizio per la quota parte delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente al netto dello smaltimento rifiuti svolti in autonomia e in diretta operatività. I valori di ogni campo del quadro F del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato dall’Unione e da ogni Comune appartenente all’Unione stessa. QUADRO L – Modalità di svolgimento del Servizio
Tale quadro deve essere compilato dall’Unione e dai Comuni, facenti parte della stessa, che hanno adottato una gestione mista del servizio per la quota parte delle Funzioni riguardanti la gestione del t territorio e dell'ambiente al netto dello smaltimento rifiuti svolti in autonomia e in diretta operatività. Il valore del campo L01 del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni è stato ottenuto prendendo il valore compilato dalla maggioranza dei Comuni appartenente all’Unione. Il valore del campo L02 del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni è stato ottenuto prendendo il valore medio tra le informazioni indicate dall’Unione di Comuni e quelle indicate da ciascun Comune appartenente all’Unione. I valori dei campi L03 e L04 del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono stati ottenuti prendendo il maggior valore tra le informazioni indicate dall’Unione di Comuni e quelle indicate da ciascun Comune appartenente all’Unione. I valori dei campi L05, L06 e L07 del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono stati valorizzati se l’Unione o almeno uno dei Comuni ad essa aderenti lo hanno valorizzato nel proprio questionario. Con riferimento alle forme di gestione presenti nel quadro L, le variabili L08 – L13 sono state valorizzate con le seguenti modalità:
• Gestione diretta, se l’Unione ha valorizzato tale tipo di gestione e se tutti i Comuni che hanno compilato il campo hanno indicato la medesima modalità “Gestione diretta”;
• Gestione esterna, se l’Unione ha valorizzato tale tipo di gestione e se tutti i Comuni che hanno compilato il campo hanno indicato la medesima modalità “Gestione esterna”;
• Gestione mista, negli altri casi. QUADRO M – Servizi svolti Tale quadro deve essere compilato dall’Unione e dai Comuni, facenti parte della stessa, che hanno adottato una gestione mista del servizio per la quota parte delle Funzioni riguardanti la gestione del t territorio e dell'ambiente al netto dello smaltimento rifiuti svolti in autonomia e in diretta operatività. I valori di ogni campo del quadro M del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato dall’Unione e da ogni Comune appartenente all’Unione stessa, ad eccezione della prima colonna delle variabili M33-M41 e della terza colonna delle variabili M43-M63 che sono state consolidate prendendo il maggior valore tra le informazioni indicate dall’Unione di Comuni e quelle indicate da ciascun Comune appartenente all’Unione.
65
QUADRO P – Dati sulle Esternalizzazioni delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente relativi a soggetti partecipati dall’Ente
Tale quadro deve essere compilato dall’Unione e dai Comuni, facenti parte della stessa, che hanno adottato una gestione mista del servizio per la quota parte delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente al netto dello smaltimento rifiuti svolti in autonomia e in diretta operatività. I valori di ogni campo del quadro P (ad esclusione del campo P02 che è stato ripreso interamente dal questionario compilato dell’Unione di Comuni) sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato dall’Unione e da ogni Comune appartenente all’Unione stessa. QUADRO R – Entrate Tale quadro deve essere compilato dall’Unione e dai Comuni, facenti parte della stessa, che hanno adottato una gestione mista del servizio per la quota parte delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente al netto dello smaltimento rifiuti svolti in autonomia e in diretta operatività. I valori di ogni campo del quadro R del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato dall’Unione e da ogni Comune appartenente all’Unione stessa. QUADRO S – Spese Tale quadro deve essere compilato dall’Unione e dai Comuni, facenti parte della stessa, che hanno adottato una gestione mista del servizio per la quota parte delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente al netto dello smaltimento rifiuti svolti in autonomia e in diretta operatività. I valori di ogni campo del quadro S del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato dall’Unione e da ogni Comune appartenente all’Unione stessa. QUADRO T – Spese per il Personale identificato alla prima colonna del quadro D Tale quadro deve essere compilato dall’Unione e dai Comuni, facenti parte della stessa, che hanno adottato una gestione mista del servizio per la quota parte delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente al netto dello smaltimento rifiuti svolti in autonomia e in diretta operatività. I valori di ogni campo del quadro T del questionario “consolidato” dell’Unione di Comuni sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato dall’Unione e da ogni Comune appartenente all’Unione stessa. Costruzione del consolidato dell’Unione per la variabile Spesa corrente per la determinazione dei Fabbisogni Standard
La Spesa corrente per la determinazione dei Fabbisogni Standard del consolidato, per l’Unione e i Comuni ad essa afferenti, è stata calcolata sommando la Spesa corrente per la determinazione dei Fabbisogni Standard dell’Unione e quella di ciascun Comune ad essa appartenente. Costruzione del consolidato dell’Unione per le variabili di Certificato di Conto Consuntivo
Per la costruzione del consolidato, per l’Unione e i Comuni ad essa afferenti, delle variabili relative al Certificato di Conto Consuntivo, si è proceduto al calcolo di ciascuna variabile come somma di quanto dichiarato nei Certificati di Conto Consuntivo dall’Unione e da ciascun Comune ad essa appartenente. Costruzione del consolidato dell’Unione per le variabili di contesto, i prezzi e il reddito
Per la costruzione del consolidato delle variabili di contesto dell’Unione di Comuni che si riferiscono ad un “numero” si è proceduto al calcolo di ciascuna variabile attraverso la somma delle informazioni relative a ciascun Comune appartenente all’Unione. Le variabili di contesto dell’Unione di Comuni di tipo “dicotomiche” sono state valorizzate se impostate nel proprio questionario da almeno uno dei Comuni appartenenti all’Unione di comuni.
Per le seguenti variabili è stata utilizzata una differente modalità di calcolo:
• Zona climatica: il valore consolidato di tale variabile per l’Unione di Comuni è stato posto pari al maggior valore tra le informazioni relative a ciascun Comune appartenente all’Unione. Ciò in quanto tale variabile identifica con il valore 6 un maggiore numero di gradi giorno e con il valore 1 un minor numero di gradi giorno.
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• Indicatore del tempo medio di percorrenza dei pendolari interni al Comune di residenza: il valore consolidato di tale variabile per l’Unione di Comuni è stato posto pari alla media, ponderata per il numero di pendolari interni, dei valori relativi ai Comuni appartenenti all’Unione.
• Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio: il valore consolidato di tale variabile per l’Unione di Comuni è stato posto pari alla media, ponderata per il numero di abitanti, dei valori relativi ai Comuni appartenenti all’Unione.
• Reddito: il valore consolidato di tale variabile per l’Unione di Comuni è stato posto pari alla media, ponderata per il numero di abitanti, dei valori relativi ai Comuni appartenenti all’Unione.
• Livello delle retribuzioni nel settore Privato: il valore consolidato di tale variabile per l’Unione di Comuni è stato posto pari alla media, ponderata per il numero di abitanti, dei valori relativi ai Comuni appartenenti all’Unione.
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ALLEGATO 3 BIS - IL CONSOLIDATO DELLE COMUNITÀ MONTANE DI COMUNI
Una volta identificato il gruppo dei Comuni associati in Comunità montane, si è posta la necessità di effettuare la costruzione di un unico questionario “consolidato” della Comunità montana dei Comuni che ne fanno parte. Costruzione del consolidato per le variabili del questionario
Al contrario di quanto accade per l’Unione che svolge le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente al netto dello smaltimento rifiuti in forma associata per i Comuni ad essa aderenti, la Comunità montana non ha l’obbligo di compilare un proprio questionario.
Per la costruzione del questionario “consolidato” delle Comunità montane di Comuni, si è seguita la seguente struttura di trattamento dei dati, analizzata per singolo quadro, in modo da tener conto delle indicazioni fornite nelle istruzioni del questionario FC05U - Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente.
QUADRO A – Elementi specifici dell’Ente e del territorio
I valori di ogni campo del quadro A del questionario “consolidato” della Comunità montana, ad eccezione dei campi da A01 a A15 colonna 2, sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato dai Comuni appartenenti alla Comunità montana. I valori dei campi da A01 a A15 colonna 2 del questionario “consolidato” della Comunità montana sono stati valorizzati se almeno uno dei Comuni facente parte della stessa Comunità montana lo ha valorizzato nel proprio questionario. QUADRO B – Servizi oggetto del questionario gestiti in forma associata
Il quadro B del questionario “consolidato” della Comunità montana è stato ripreso interamente dal questionario compilato dai Comuni della Comunità montana. QUADRO C – Elementi specifici riguardanti le società che gestiscono il servizio smaltimento rifiuti
I valori di ogni campo del quadro C del questionario “consolidato” della Comunità montana sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Comunità montana. QUADRO D – Personale impiegato direttamente dall’Ente, contabilizzato nei Servizi oggetto del questionario o comunque addetto a tali Servizi
La prima colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” della Comunità montana è stata calcolata come somma delle unità/persona anno dichiarate dai Comuni appartenenti alla Comunità montana. La seconda colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” della Comunità montana è stata calcolata riproporzionando le percentuali delle unità persona/anno dedicate alle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente, dichiarate dai Comuni appartenenti alla Comunità montana stessa, rispetto al numero di unità persona/anno dichiarate dal singolo Ente Locale. La terza colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” della Comunità montana è stata calcolata come somma delle unità persona/anno dichiarate dai Comuni appartenenti alla Comunità montana stessa nel solo Servizio smaltimento rifiuti. La quarta colonna del quadro D (campi da D01 a D14) del questionario “consolidato” della Comunità montana è stata calcolata riproporzionando le percentuali delle unità persona/anno dedicate al Servizio smaltimento rifiuti, dichiarate dai Comuni appartenenti alla Comunità montana stessa, rispetto al numero di unità persona/anno dichiarate dal singolo Ente Locale. Le percentuali relative allo svolgimento dell’attività (campi da D15 a D22) del questionario “consolidato” della Comunità montana sono state calcolate riproporzionando le relative percentuali, dichiarate dai Comuni appartenenti alla Comunità montana stessa, rispetto al numero complessivo delle unità persona/anno dichiarato da ciascun Ente Locale. QUADRO E – Unità locali
I valori di ogni campo del quadro E del questionario “consolidato” della Comunità montana sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Comunità montana stessa.
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QUADRO F – Dotazioni strumentali
I valori di ogni campo del quadro F del questionario “consolidato” della Comunità montana sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Comunità montana stessa. QUADRO L – Modalità di svolgimento del Servizio
Il valore del campo L01 del questionario “consolidato” della Comunità montana è stato ottenuto prendendo il valore compilato dalla maggioranza dei Comuni appartenente alla stessa Comunità montana. Il valore del campo L02 del questionario “consolidato” della Comunità montana è stato ottenuto prendendo il valore medio delle informazioni indicate da ciascun Comune appartenente alla stessa Comunità montana. I valori dei campi L03 e L04 del questionario “consolidato” della Comunità montana sono stati ottenuti prendendo il maggior valore tra le informazioni indicate da ciascun Comune appartenente alla stessa Comunità montana. I valori dei campi L05, L06 e L07 del questionario “consolidato” della Comunità montana sono stati valorizzati se almeno uno dei Comuni ad essa aderente lo ha valorizzato nel proprio questionario. Con riferimento alle forme di gestione presenti nel quadro L, le variabili da L08 a L13 sono state valorizzate con le seguenti modalità:
• Gestione diretta, se tutti i Comuni appartenenti alla stessa Comunità montana che hanno compilato il campo hanno indicato la medesima modalità “Gestione diretta”;
• Gestione esterna, se tutti i Comuni appartenenti alla stessa Comunità montana che hanno compilato il campo hanno indicato la medesima modalità “Gestione esterna”;
• Gestione mista, negli altri casi. QUADRO M – Servizi svolti
I valori di ogni campo del quadro M (ad esclusione del campo M03 che è stato valorizzato se almeno uno dei Comuni aderente alla stessa Comunità montana lo ha valorizzato nel proprio questionario) sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente stessa Comunità montana. La prima colonna dei campi da M33 a M41 e la terza colonna dei campi da M43 a M63 sono state consolidate prendendo il maggior valore tra le informazioni indicate da ciascun Comune appartenente alla stessa Comunità montana. QUADRO P – Dati sulle esternalizzazioni dei Servizi oggetto del questionario relativi a soggetti partecipati dall’Ente
I valori di ogni campo del quadro P del questionario “consolidato” della Comunità montana sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Comunità montana stessa. QUADRO R – Entrate
I valori di ogni campo del quadro R del questionario “consolidato” della Comunità montana sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Comunità montana stessa. QUADRO S – Spese
I valori di ogni campo del quadro S del questionario “consolidato” della Comunità montana sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Comunità montana stessa. QUADRO T – Spese per il Personale identificato alla prima colonna del quadro D
I valori di ogni campo del quadro T del questionario “consolidato” della Comunità montana sono stati ottenuti sommando quanto in essi indicato da ogni Comune appartenente alla Comunità montana stessa. Costruzione del consolidato dell’Unione per la variabile Spesa corrente per la determinazione dei Fabbisogni Standard
La Spesa corrente per la determinazione dei Fabbisogni Standard del consolidato, per la Comunità montana e i Comuni ad essa afferenti, è stata calcolata sommando la Spesa corrente per la determinazione dei Fabbisogni Standard della Comunità montana e quella di ciascun Comune ad essa appartenente.
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Costruzione del consolidato della Comunità montana per le variabili di Certificato di Conto Consuntivo
Per la costruzione del consolidato, per la Comunità montana di Comuni, delle variabili relative al Certificato di Conto Consuntivo, si è proceduto al calcolo di ciascuna variabile come somma di quanto dichiarato nei Certificati di Conto Consuntivo da ciascun Comune ad essa appartenente.
Costruzione del consolidato della Comunità montana per le variabili di contesto, i prezzi e il reddito
Per la costruzione del consolidato delle variabili di contesto della Comunità montana di Comuni che si riferiscono ad un “numero” si è proceduto al calcolo di ciascuna variabile attraverso la somma delle informazioni relative a ciascun Comune appartenente alla Comunità montana. Le variabili di contesto della Comunità montana di Comuni di tipo “dicotomiche” sono state valorizzate se impostate nel proprio questionario da almeno uno dei Comuni appartenenti alla Comunità montana di Comuni.
Per le seguenti variabili è stata utilizzata una differente modalità di calcolo:
• Zona climatica: il valore consolidato di tale variabile per la Comunità montana di Comuni è stato posto pari al maggior valore tra le informazioni relative a ciascun Comune appartenente alla Comunità montana. Ciò in quanto tale variabile identifica con il valore 6 un maggiore numero di gradi giorno e con il valore 1 un minor numero di gradi giorno.
• Indicatore del tempo medio di percorrenza dei pendolari interni al Comune di residenza: il valore consolidato di tale variabile per la Comunità montana di Comuni è stato posto pari alla media, ponderata per il numero di pendolari interni, dei valori relativi ai Comuni appartenenti alla Comunità montana.
• Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio: il valore consolidato di tale variabile per la Comunità montana di Comuni è stato posto pari alla media, ponderata per il numero di abitanti, dei valori relativi ai Comuni appartenenti alla Comunità montana.
• Reddito: il valore consolidato di tale variabile per la Comunità montana di Comuni è stato posto pari alla media, ponderata per il numero di abitanti, dei valori relativi ai Comuni appartenenti alla Comunità montana.
• Livello delle retribuzioni nel settore Privato: il valore consolidato di tale variabile per la Comunità montana di Comuni è stato posto pari alla media, ponderata per il numero di abitanti, dei valori relativi ai Comuni appartenenti alla Comunità montana.
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ALLEGATO 4 - MODALITÀ DI CALCOLO DELLA SPESA CORRENTE PER LA
DETERMINAZIONE DEI FABBISOGNI STANDARD
La spesa corrente per la determinazione dei fabbisogni standard per le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti deriva dalla differenza tra la spesa corrente per la determinazione dei fabbisogni standard calcolata per il Totale delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente (e quindi comprensiva del servizio smaltimento rifiuti) e quella calcolata per il solo servizio smaltimento rifiuti. Per la definizione del valore della Spesa corrente per stimare i Fabbisogni Standard, il Certificato di Conto Consuntivo per l’anno 2010 e il Questionario FC05U – Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente costituiscono i due strumenti informativi necessari. In particolare, mentre il CCC rappresenta il punto di partenza per la determinazione della spesa, il questionario FC05U è fondamentale per riclassificare e integrare il Certificato stesso. Verranno qui di seguito illustrate le distinte modalità di calcolo seguite per la determinazione delle Spese correnti ai fini dei Fabbisogni Standard la cui differenza consentirà di ottenere quella utilizzata per le Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente al netto del servizio smaltimento rifiuti. DETERMINAZIONE DELLA SPESA CORRENTE PER LA DETERMINAZIONE DEI FABBISOGNI STANDARD PER IL TOTALE DELLE FUNZIONI RIGUARDANTI LA GESTIONE DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE. Gli interventi di Spesa corrente da CCC considerati per stimare i Fabbisogni Standard sono i seguenti:
1. Personale;
2. Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime;
3. Prestazioni di servizi;
4. Utilizzo di beni di terzi;
5. Trasferimenti;
7. Imposte e tasse.
I quadri di riferimento del questionario FC05U per la costruzione della Spesa corrente utilizzata per la stima dei Fabbisogni Standard per il Totale delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente sono i seguenti:
• QUADRO D – relativo alla numerosità del personale e al tempo effettivamente dedicato dagli addetti nel Totale delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente;
• QUADRO P – relativo ad alcune voci di esternalizzazioni non direttamente desumibili da CCC;
• QUADRO R – relativo ad alcune voci di entrata non direttamente desumibili da CCC;
• QUADRO S – relativo ad alcune voci di spesa non direttamente desumibili da CCC;
• QUADRO T – relativo alle voci di spesa per il personale impiegato dall’Ente nel Totale delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente.
Al fine di ricostruire la Spesa corrente per stimare i Fabbisogni Standard, in grado di dare una rappresentazione del costo di gestione relativo al Totale delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente, si considerano i primi cinque Interventi e l’Intervento 7 del CCC, opportunamente integrati e corretti tramite le informazioni del questionario.
Il questionario è stato predisposto sia per ridurre il più possibile l’eterogeneità nelle modalità di compilazione dei Certificati di Conto Consuntivo da parte degli Enti Locali sia per avere informazioni di dettaglio che non sono previste nei Certificati.
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La determinazione del valore della Spesa corrente per stimare i Fabbisogni Standard prevede due fasi:
• Prima fase: aggregazione degli Interventi 1-5 e Intervento 7 e integrazione con quanto rilevato nei quadri del questionario;
• Seconda fase: correzione del risultato ottenuto nella prima fase attraverso l’utilizzo delle percentuali di tempo lavoro dedicato al Totale delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente;
La spesa di gestione corrente di base relativa al Totale delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente, determinata con la prima fase, si articola a sua volta, in due passaggi:
1. Individuazione della spesa direttamente desumibile dal CCC (Interventi da 1 a 5 e Intervento 7);
2. Correzione con quanto rilevato nel questionario relativamente a:
a. Spese contabilizzate nel CCC in Altre Funzioni ma attinenti al Totale delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente (colonne 2, 3 del Quadro P e colonne 2, 3 dei Quadri S e T);
b. Entrate non direttamente desumibili dal CCC.
Nella Tabella 14 sono riportate le modalità di calcolo della spesa di gestione corrente di base relativa al Totale delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente, determinata con la prima fase.
Tabella 14 - Modalità di calcolo delle spese di gestione corrente di base
Descrizione Variabile Fonte Variabile Colonna
Valori desunti direttamente dal CCC (Interventi da 1,2,3,4,5,7)
- Spese di personale di competenze di anni precedenti Questionario T02, T04, T21, T23 1,2,3
- Rimborsi per il personale comandato, in convenzione o distaccato contabilizzato nel quadro 2 del CCC
Questionario R15+R16+R17 18 1,2,3
- Rimborsi per il personale comandato, in convenzione o distaccato contabilizzato nel quadro 4 del CCC
Questionario T28+T29+T30 19 20 2,3
- Entrate per rimborsi e utili netti ricevuti da soggetti partecipati dall'Ente cui è stato esternalizzato il servizio
Questionario R19+R21 1,2,3
- Spese non omogenee (canoni di locazione) Questionario S03 1
- Entrate connesse alla partecipazione in forme di gestione associata
Questionario R14 1,2,3
=
SPESE DI GESTIONE CORRENTE DI BASE Se il totale della spesa è negativa viene posta uguale a zero
18 Se (R15+R16+R17(col.1,2,3)) >T26(col.1,2,3) il questionario viene scartato e, per i questionari scartati, in fase di applicazione viene tolto MIN(R15+R16+R17(col.1,2,3);T26(col.1,2,3)), quindi viene tolto (R15+R16+R17) fino a concorrenza in T26. 19 Se il questionario presenta le seguenti duplicazioni: (T28+T29+T30(col.1,2,3)) = (R15+R16+R17(col.1,2,3)) (T28 (col.1,2,3)) = (R15(col.1,2,3)) o (T28(col.1,2,3)) = (R15(col.1)) o (T28 (col.1,2,3)) = (R15(col.2)) o (T28 (col.1,2,3)) = (R15(col.3)) (T29 (col.1,2,3)) = (R16(col.1,2,3)) o (T29(col.1,2,3)) = (R16(col.1)) o (T29 (col.1,2,3)) = (R16(col.2)) o (T29 (col.1,2,3)) = (R16(col.3)) (T30 (col.1,2,3)) = (R17(col.1,2,3)) o (T30(col.1,2,3)) = (R17(col.1)) o (T30 (col.1,2,3)) = (R17(col.2)) o (T30 (col.1,2,3)) = (R17(col.3)) In tal caso le duplicazioni comportano l’azzeramento dei campi del quadro T. 20 Viene scartato il questionario se: (T28+T29+T30) (col.1,2,3) > (T26 (col.1,2,3)-(R15+R16+R17)(col.1,2,3)) e, per i questionari scartati, in fase di applicazione viene tolto MIN[(T28+T29+T30) (col.2,3); T26 (col.1,2,3)-MIN[(R15+R16+R17) (col.1,2,3);T26 (col.1,2,3)]] Quindi viene tolto (T28+T29+T30) fino a concorrenza in T26 al netto di (R15+R16+R17).
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Il valore desunto direttamente dal CCC (interventi da 1 a 5, 7) dovrebbe comprendere le seguenti voci del questionario: Descrizione Fonte Variabile Colonna
Spese di gestione diretta, esterna e associata e spese di manutenzione e noleggio e leasing attratte da altre funzioni
Considerando che nel questionario le spese vanno indicate al lordo di eventuali entrate, nel caso in cui il corrispondente valore riportato nel questionario sia superiore a quello del CCC (interventi 1,2,3,4,5,7), viene preso a riferimento il valore del questionario. In tal caso va considerata anche la colonna 1 nel calcolo dei “Rimborsi per il personale comandato, in convenzione o distaccato contabilizzato nel quadro 4 del CCC”. La seconda fase del calcolo prevede che dall’ammontare di spesa di gestione corrente di base venga sottratto l’ammontare di spesa del personale, desumibile dalle informazioni contenute nei Quadri D e T, riferito alla percentuale di lavoro che il personale dedica a Funzioni e Servizi diversi dal Totale delle Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente. Spesa corrente Fabbisogni Standard = Spesa di gestione corrente di base – (Spesa del personale – Spesa del personale normalizzata) La spesa del personale è ricostruibile sulla base della seconda colonna della Tabella 15. La spesa del personale normalizzata è ricostruibile applicando la percentuale di normalizzazione riportata nella quarta colonna della Tabella 15. Tabella 15 - Modalità di calcolo delle spese del personale
Tipologia di costo del lavoro del personale Voci del questionario21 Colonne % di
normalizzazione 1. Costo del lavoro del personale dipendente non dirigente a
8. Costo del lavoro del personale art. 76 dl 112/2008 T10 + quota(T18) + quota(T20-T21) 1,2,3 D00802/100
9. Spese per personale comandato presso altri enti T11+quota(T18) 1,2,3 100%
10. Costo del lavoro per personale in posizione di comando T12+quota(T18) 1,2,3 D01002/100
11. Spese per personale distaccato presso altri Enti T13+quota(T18) 1,2,3 100%
12. Costo del lavoro per personale in posizione di distacco T14+quota(T18) 1,2,3 D01202/100
13. Costo del lavoro per personale in convenzione titolare del rapporto di lavoro
T15+quota(T18) 1,2,3 100%
14. Costo del lavoro per personale in convenzione non è titolare del rapporto di lavoro
T16+quota(T18) 1,2,3 100%
15. Altre spese (formazione e altre spese) T24+T25+ Quote non suddivisibili
1,2,3 % complessiva di normalizzazione22
21 Le quote vanno ripartite in proporzione alla voce base seguendo questo ordine: 1) oneri per il nucleo; 2) oneri riflessi; 3) IRAP; 4) rinnovi. 22 La percentuale complessiva di normalizzazione è calcolata rapportando in percentuale la somma delle voci da 1 a 14 normalizzate alla somma delle voci da 1 a 14 non normalizzate.
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DETERMINAZIONE DELLA SPESA CORRENTE PER LA DETERMINAZIONE DEI FABBISOGNI STANDARD PER IL SERVIZIO SMALTIMENTO RIFIUTI
I quadri di riferimento del questionario FC05U per la costruzione della Spesa corrente utilizzata per la stima dei Fabbisogni Standard per il servizio smaltimento rifiuti sono i seguenti:
• QUADRO D – relativo alla numerosità del personale e al tempo effettivamente dedicato dagli addetti al servizio smaltimento rifiuti;
• QUADRO P – relativo ad alcune voci di esternalizzazione;
• QUADRO R – relativo ad alcune voci di entrata;
• QUADRO S – relativo ad alcune voci di spesa;
• QUADRO T – relativo alle voci di spesa per il personale impiegato dall’Ente nel servizio smaltimento rifiuti.
La determinazione del valore della Spesa corrente per stimare i Fabbisogni Standard prevede due fasi:
• Prima fase: aggregazione degli Interventi 1-5 e Intervento 7 e integrazione con quanto rilevato nei quadri del questionario;
• Seconda fase: correzione del risultato ottenuto nella prima fase attraverso l’utilizzo delle percentuali di tempo lavoro dedicato al Totale delle Funzioni smaltimento rifiuti.
La spesa di gestione corrente di base relativa al Totale delle Funzioni smaltimento rifiuti, determinata con la prima fase, si articola a sua volta, in due passaggi:
1. Individuazione della spesa direttamente desumibile dal CCC (Interventi da 1 a 5 e Intervento 7);
2. Correzione con quanto rilevato nel questionario relativamente a:
a. Spese contabilizzate nel CCC in Altre Funzioni ma attinenti al Totale delle Funzioni smaltimento rifiuti (colonne 5, 6 del Quadro P e colonne 5, 6 dei Quadri S e T);
c. Entrate non direttamente desumibili dal CCC.
Nella Tabella 16 sono riportate le modalità di calcolo della spesa di gestione corrente di base relativa al servizio smaltimento rifiuti, determinata con la prima fase.
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Tabella 26 - Modalità di calcolo delle spese di gestione corrente di base
Descrizione Variabile Fonte Variabile Colonna
Valori desunti direttamente dal CCC (Interventi da 1,2,3,4,5,7)
CCC Quadro 4 - Riga 145 1,2,3,4,5,7
+ Spese di gestione diretta, esterna e associata e spese di manutenzione e noleggio e leasing attratte da altre funzioni
- Spese di personale di competenze di anni precedenti Questionario T02, T04, T21, T23 4,5,6
- Rimborsi per il personale comandato, in convenzione o distaccato contabilizzato nel quadro 2 del CCC
Questionario R15+R16+R17 23 4,5,6
- Rimborsi per il personale comandato, in convenzione o distaccato contabilizzato nel quadro 4 del CCC
Questionario T28+T29+T30 24 25 5,6
- Entrate per rimborsi e utili netti ricevuti da soggetti partecipati dall'Ente cui è stato esternalizzato il servizio
Questionario R19+R21 4,5,6
- Spese non omogenee (canoni di locazione) Questionario S03 4
- Entrate connesse alla partecipazione in forme di gestione associata
Questionario R14 4,5,6
=
SPESE DI GESTIONE CORRENTE DI BASE Se il totale della spesa è negativa viene posta uguale a zero
Il valore desunto direttamente dal CCC (interventi da 1 a 5, 7) dovrebbe comprendere le seguenti voci del questionario: Descrizione Fonte Variabile Colonna
Spese di gestione diretta, esterna e associata e spese di manutenzione e noleggio e leasing attratte da altre funzioni
Considerando che nel questionario le spese vanno indicate al lordo di eventuali entrate, nel caso in cui il corrispondente valore riportato nel questionario sia superiore a quello del CCC (interventi 1,2,3,4,5,7), viene preso a riferimento il valore del questionario. In tal caso va considerata anche la colonna 1 nel calcolo dei “Rimborsi per il personale comandato, in convenzione o distaccato contabilizzato nel quadro 4 del CCC”. La seconda fase del calcolo prevede che dall’ammontare di spesa di gestione corrente di base venga sottratto l’ammontare di spesa del personale, desumibile dalle informazioni contenute nei Quadri D e T, riferito alla
23 Se (R15+R16+R17(col. 4,5,6)) >T26(col. 4,5,6) il questionario viene scartato e, per i questionari scartati, in fase di applicazione viene tolto MIN(R15+R16+R17(col. 4,5,6);T26(col. 4,5,6)), quindi viene tolto (R15+R16+R17) fino a concorrenza in T26. 24 Se il questionario presenta le seguenti duplicazioni: (T28+T29+T30(col. 4,5,6)) = (R15+R16+R17(col.1,2,3)) (T28 (col. 4,5,6)) = (R15(col.4,5,6)) o (T28(col. 4,5,6)) = (R15(col.4)) o (T28 (col.4,5,6)) = (R15(col.5)) o (T28 (col.4,5,6)) = (R15(col.6)) (T29 (col. 4,5,6)) = (R16(col. 4,5,6)) o (T29(col.4,5,6)) = (R16(col.4)) o (T29 (col.4,5,6)) = (R16(col.5)) o (T29 (col.4,5,6)) = (R16(col.6)) (T30 (col. 4,5,6)) = (R17(col. 4,5,6)) o (T30(col.4,5,6)) = (R17(col.4)) o (T30 (col.4,5,6)) = (R17(col.5)) o (T30 (col.4,5,6)) = (R17(col.6)) In tal caso le duplicazioni comportano l’azzeramento dei campi del quadro T. 25 Viene scartato il questionario se: (T28+T29+T30) (col. 4,5,6) > (T26 (col. 4,5,6)-(R15+R16+R17)(col. 4,5,6)) e, per i questionari scartati, in fase di applicazione viene tolto MIN[(T28+T29+T30) (col.2,3); T26 (col. 4,5,6)-MIN[(R15+R16+R17) (col. 4,5,6);T26 (col. 4,5,6)]] Quindi viene tolto (T28+T29+T30) fino a concorrenza in T26 al netto di (R15+R16+R17).
75
percentuale di lavoro che il personale dedica a Funzioni e Servizi diversi dal Totale delle Funzioni smaltimento rifiuti. Spesa corrente Fabbisogni Standard = Spesa di gestione corrente di base – (Spesa del personale – Spesa del personale normalizzata) La spesa del personale è ricostruibile sulla base della seconda colonna della Tabella 17.
La spesa del personale normalizzata è ricostruibile applicando la percentuale di normalizzazione riportata nella quarta colonna della Tabella 17. Tabella 17 - Modalità di calcolo delle spese del personale
TIPOLOGIA DI COSTO DEL LAVORO DEL PERSONALE
Voci del questionario26 Colonne
% di normalizzazione
1) Costo del lavoro del personale dipendente non dirigente a tempo indeterminato
5) Costo del lavoro per collaborazioni coordinate e continuative e altre forme di rapporto di lavoro flessibile
T07 + quota(T18) 4,5,6 D00504/100
6) Costo del lavoro per LSU T08 + quota(T18) 4,5,6 D00604/100
7) Costo del lavoro del personale previsto dall’art. 90 Dlgs 267/2000
T09 + quota(T18) + quota(T20-T21)
4,5,6 D00704/100
8) Costo del lavoro del personale art. 76 dl 112/2008 T10 + quota(T18) + quota(T20-T21)
4,5,6 D00804/100
9) Spese per personale comandato presso altri enti T11+quota(T18) 4,5,6 100%
10) Costo del lavoro per personale in posizione di comando
T12+quota(T18) 4,5,6 D01004/100
11) Spese per personale distaccato presso altri Enti T13+quota(T18) 4,5,6 100%
12) Costo del lavoro per personale in posizione di distacco
T14+quota(T18) 4,5,6 D01204/100
13) Costo del lavoro per personale in convenzione titolare del rapporto
T15+quota(T18) 4,5,6 100%
14) Costo del lavoro per personale in convenzione non titolare del rapporto
T16+quota(T18) 4,5,6 100%
15) Altre spese (formazione e altre spese) T24+T25+ Quote non suddivisibili
4,5,6 % complessiva di normalizzazione27
26 Le quote vanno ripartite in proporzione alla voce base seguendo questo ordine: 1) oneri per il nucleo; 2) oneri riflessi; 3) IRAP; 4) rinnovi. 27 La % complessiva di normalizzazione è calcolata rapportando in percentuale la somma delle voci da 1 a 14 normalizzate alla somma delle voci da 1 a 14 non normalizzate.
ALLEGATO 5 - FORMULE DI CALCOLO DELLE VARIABILI INDIPENDENTI
Di seguito sono riportate le formule delle variabili indipendenti utilizzate per la stima dei Fabbisogni Standard unitari.
Tipologia Variabile Fonte Formula di calcolo
CONTESTO
Somma delle superfici di Centri, Nuclei, Attività Produttive, Case Sparse (2010) Kmq PROCAPITE
Istat
Superficie di Centri(Kmq) + Superficie di Nuclei (Kmq) + Superficie di Attività Produttive (Kmq) + Superficie di Case Sparse (Kmq) / Popolazione residente
Mq di Aree verdi Questionario
FC01B A07 (col.2) / Popolazione residente
Presenza di interventi per pulizia greto di fiumi, torrenti, ecc
PROCAPITE Questionario
Se M27 >0 allora la variabile è pari a 1, altrimenti assume il valore 0
Comune litoraneo
(SI/NO) Istat Comune litoraneo
Dummy zona climatica E_F
(SI/NO) Istat
Comuni che presentano un numero di gradi-giorno maggiore di 2.100
Presenze turistiche in alberghi e strutture complementari
PROCAPITE
Istat
Sose Presenze di clienti (italiani e stranieri) negli esercizi alberghieri e complementari / Popolazione residente
Caditoie e tombini
PROCAPITE Questionario A25 / Popolazione residente
Densità
Istat Popolazione residente/ Superficie del Comune
PROCAPITE Questionario M14 (col1)/ Popolazione residente
ECONOMIE DI SCALA
Popolazione - Nodo tra 3.000 e 50.000 abitanti
Istat
Se la popolazione residente ha un valore superiore a 3.000 allora la variabile è pari al minor valore tra la popolazione residente – 3.000 e il valore di 50.000; altrimenti la variabile assume il valore zero.
PREZZI
Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto ai servizi SCOSTAMENTO % RISPETTO ALLA MEDIA
Questionario/Sose
[Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto ai servizi - media nazionale del Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto ai servizi] * 100 / media nazionale del Costo medio annuo per il personale interno ed esterno addetto ai servizi
Livello delle quotazioni immobiliari ad uso ufficio SCOSTAMENTO % RISPETTO ALLA MEDIA
Agenzia del Territorio
[Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio ( euro mensili al mq) - media nazionale del Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio ( euro mensili al mq)] *100 / media nazionale del Livello delle locazioni immobiliari ad uso ufficio ( euro mensili al mq)
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Tipologia Variabile Fonte Formula di calcolo
ENTRATE
Media delle Entrate da Titoli I, II, III del CCC per gli anni 2004-2008 deflazionati28 SCOSTAMENTO % RISPETTO ALLA MEDIA
CCC ISTAT
[ ((Entrate2004/popolazione 2004 + Entrate2005/popolazione 2005 + Entrate2006/popolazione 2006 + Entrate2007/popolazione 2007 + Entrate2008/popolazione 2008 )/5)- media nazionale della Media delle Entrate da Titoli I, II, III del CCC per gli anni 2004-2008 ] * 100 /media nazionale della Media delle Entrate da Titoli I, II, III del CCC per gli anni 2004-2008
REDDITO
Reddito imponibile ai fini delle addizionali IRPEF SCOSTAMENTO % RISPETTO ALLA MEDIA
Dipartimento Fiscale
[ Reddito Imponibile ai fini delle addizionali IRPEF - media nazionale del Reddito Imponibile ai fini delle addizionali IRPEF ] * 100/ media nazionale del Reddito Imponibile ai fini delle addizionali IRPEF
MODELLO ORGANIZZATIVO
Comuni con gestione associata in Unione di Comuni
Questionario Se il Comune è in un’Unione di Comuni allora la variabile è pari a 1, altrimenti assume il valore 0.
MODELLO ORGANIZZATIVO
Comuni con gestione associata in Comunità Montana
Questionario Se il Comune è in una Comunità Montana allora la variabile è pari a 1, altrimenti assume il valore 0.
TERRITORIALITA’ Regione ISTAT Se il Comune è nella Regione specificata allora la variabile è pari a 1, altrimenti assume il valore 0.
28 Le entrate sono deflazionate in base agli indici dei prezzi al consumo (NIC senza tabacchi).
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ALLEGATO 6 - COEFFICIENTI DELLA FUNZIONE DEI FABBISOGNI STANDARD
Si riporta di seguito la stima OLS dei coefficienti stimati della “Funzione dei Fabbisogni Standard”.
Variabile Stima OLS Stima OLS
standardizzata
Elasticità
INTERCETTA 22,71293999 ***
CONTESTO
Somma delle superfici di Centri, Nuclei, Attività Produttive, Case Sparse (2010) Kmq
Procapite - Differenza dalla media (media=0,0157682702)
69,37478456 ** 0,07068296 0,03745205
CONTESTO
Mq Aree verdi
Procapite - Differenza dalla media (media=23,092694035)
0,04220469 ** 0,05171478 0,03336762
CONTESTO
Presenza di interventi per pulizia greto di fiumi, torrenti, ecc.
(SI/NO)
1,54018517 ** 0,03360416 5,2730612
CONTESTO
Comune litoraneo
(SI/NO)
7,57076399 *** 0,10379337 25,91967682
CONTESTO
Dummy zona climatica E-F
(SI/NO)
2,58747810 ** 0,06360054 8,85862988
CONTESTO
Presenze turistiche in alberghi e strutture complementari
Procapite - Differenza dalla media (media=5,0184156786)
0,12045537 *** 0,10933485 0,02069582
CONTESTO
Caditoie e tombini
Procapite - Differenza dalla media (media=0,2305592738)