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“MASTERPLAN STRATEGICO” Interventi per la realizzazione di una città sostenibile allegato C alla delibera di C.C. n° _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ del_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ COMUNE DI RIMINI
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Masterplan Strategico Brochure

Aug 06, 2015

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Interventi per la realizzazione di una città sostenibile
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“MASTERPLAN STRATEGICO”

Interventi per la realizzazione di una città sostenibile

allegato C

alla delibera di C.C. n° _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

del_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

COMUNE DI RIMINI

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“MASTERPLAN STRATEGICO”

Interventi per la realizzazione di una città sostenibile

IL SINDACO

ASSESSORATO ALLA TUTELA E GOVERNO DEL TERRITORIO, DEMANIO MARITTIMO, LAVORI PUBBLICI, MOBILITÀ

ASSESSORATO ALLE POLITICHE DEL TURISMO, PIANO STRA-TEGICO, UNIVERSITÀ

ASSESSORATO ALLA CULTURA, IDENTITÀ DEI LUOGHI E DEGLI SPAZI, ISTITUTO SUPERIORE DI STUDI MUSICALI G.LETTIMI

ASSESSORATO ALL’AMBIENTE, ENERGIE, POLITICHE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE, INNOVAZIONE TECNOLOGICA, POLI-TICHE GIOVANILI, PACE E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELL’EDUCAZIONE E DELLA FAMIGLIA, WELFARE E PROTEZIONE SOCIALE, POLITICHE DI INTEGRAZIONE, POLITICHE SOCIO-SANITARIE, POLITICHE ABI-TATIVE, CITTÀ DEI BAMBINI

ASSESSORATO ALLE ATTIVITÀ ECONOMICHE, POLITICHE DEL-LA SICUREZZA E DELLA LEGALITÀ, POLIZIA MUNICIPALE, PRO-TEZIONE CIVILE, IGIENE E SANITÀ, DIRITTI DEGLI ANIMALI

ASSESSORATO ALLE RISORSE UMANE, RISORSE FINANZIARIE, PATRIMONIO E DEMANIO COMUNALE, PARTECIPATE, POLITI-CHE DELLO SPORT E DEL BENESSERE

ASSESSORATO ALLE POLITICHE DEL LAVORO, FORMAZIONE, TEMPI DELLA CITTÀ, POLITICHE DI GENERE, RAPPORTI CON IL TERRITORIO, RAPPORTI CON IL CONSIGLIO COMUNALE

ASSESSORATO AI SERVIZI AL CITTADINO, TRASPARENZA E SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA, SERVIZI GENERALI, DI-RITTI DEI CONSUMATORI, POLITICHE COMUNITARIE

DIREZIONE PIANIFICAZIONE E GESTIONE TERRITORIALE

DIREZIONE PER IL PIANO STRATEGICO

INDICE

A_ “LA RIMINI DI DOMANI”: FINALITÀ E OGGETTO DEL MASTERPLAN STRATEGICO.........................................................................3

B_ VISION E OBIETTIVI GENERALI ..............................................................................................................................................4

C_ I GRANDI TEMI DI INTERVENTO .............................................................................................................................................61. La città turistica ....................................................................................................................................................................62. La messa in valore del patrimonio storico ...........................................................................................................................73. Reti verdi e raggi d’acqua ....................................................................................................................................................84. Nuove polarità urbane e aree strategiche..............................................................................................................................9

D_ GLI AMBITI PROGETTUALI.....................................................................................................................................................111. Lungomare .........................................................................................................................................................................122. Porto Canale ....................................................................................................................................................................153. Parco Marecchia...............................................................................................................................................................174. Deviatore del Marecchia ...................................................................................................................................................195. Deviatore dell’Ausa .......................................................................................................................................................... 206. Grotta Rossa ......................................................................................................................................................................217. Parco Ausa .........................................................................................................................................................................228. Centro Storico ...................................................................................................................................................................239. Stazione ............................................................................................................................................................................2610. Aeroporto ........................................................................................................................................................................28

E_ L’APPROCCIO INTEGRATO: LINEE METODOLOGICHE PER LA ELABORAZIONE DEGLI STRALCI E LA VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE TECNICO AMMINISTRATIVO ..................................................................................................................30

il piano strategico, cambia la tua città

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A_ “LA RIMINI DI DOMANI”: Finalità e oggetto del Masterplan strategicoLe LINEE DI MANDATO del Sindaco evidenziano le carenze strutturali della città e delineano le strategie da mettere in atto al fine di superare e risolvere le attuali criticità e, nello stesso tempo, delineare un disegno organico ed altamente riqualifi-cante della città, fondato sull’arresto del consumo di territorio e capace di limitare la dispersione insediativa. Si persegue la formazione di una città compatta e circolare, formata da anelli concentrici, dove le frazioni si sviluppano seguendo funzioni specifiche.

Il PIANO STRATEGICO costituisce, assieme alle linee di man-dato, il quadro di riferimento del “Masterplan strategico” che è strutturato sulla base di obiettivi e azioni del Piano stesso. Il Masterplan, in particolare, integra e mette a sistema obiettivi e azioni inerenti la riqualificazione dell’immagine turistica, la ricucitura della città attraverso il potenziamento del sistema del verde, la riqualificazione della città storica e la riqualifica-zione di aree identitarie e strategiche, così come riportato nel seguente capitolo: “C_ I Grandi temi di intervento”.

Il PIANO STRUTTURALE, nel suo percorso verso l’approva-zione, dovrà sostenere in maniera ancora più incisiva ed in-tegrata gli obiettivi del Masterplan strategico, fra cui il rilancio dell’immagine di Rimini attraverso la riqualificazione della cit-tà turistica, del suo apparato ricettivo e mediante l’attuazio-ne del “Parco del Mare”. La valorizzazione della città storica, normata dal REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO, dovrà ancor più ricercare la rivitalizzazione del suo centro e il recu-pero della sua capacità attrattiva in termini di residenza e di offerta commerciale, ponendo inoltre attenzione al recupero delle emergenze storico archeologiche. Il PSC persegue già il potenziamento e la riqualificazione del sistema di riconnes-sioni verdi di penetrazione che dovrà essere definito come in-tervento unitario organico: anello verde. Il potenziamento del verde rappresenta un impegno che dovrà essere garantito attraverso la tutela dei parchi esistenti e interventi di recupe-ro, ricucitura e riconnessione anche con la rinaturalizzazione dei corridoi verdi. Il PSC costituisce anche il quadro urbanistico entro cui porre

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la massima attenzione alle funzioni di eccellenza che costitu-iscono i punti di forza dello sviluppo economico, tra queste: l’aeroporto, il porto e l’area della stazione che risultano temi fondamentali non solo per la mobilità ma per le funzioni e il ruolo che rivestono nel contesto urbano.

Il MASTERPLAN STRATEGICO, vuole quindi definire una PRO-CEDURA CONDIVISA con gli enti sovraordinati, PROVINCIA DI RIMINI, REGIONE EMILIA-ROMAGNA, e gli stakeholders loca-li, PER SOSTENERE L’ATTUAZIONE, per stralci, DEI DIVERSI PROGETTI SCATURITI DALLE LINEE DI MANDATO DEL SIN-DACO E DAL PIANO STRATEGICO IN UN PROGETTO UNITARIO DI RIQUALIFICAZIONE E RICONNESSIONE DI PARTI SIGNIFI-CATIVE DELLA CITTÀ.Sulla base del sistema degli spazi pubblici e delle reti verdi il Masterplan strategico è il SISTEMA CHE VUOLE PROMUOVE-RE LA RIQUALIFICAZIONE, RIGENERAZIONE E RIVITALIZZA-ZIONE di parti rilevanti della città connettendone i luoghi più significativi, innalzando la qualità della vita e puntando sulla mobilità lenta e le relazioni urbane, PER UNA CITTÀ CONNES-SA E CIRCOLARE.Il Masterplan strategico vuole poi costituire il fulcro di un NUO-VO MODELLO DI MOBILITÀ SOSTENIBILE, collegando le parti nevralgiche della città di Rimini con i suoi quartieri periferici e con il resto delle città grazie ad un sistema continuo, aperto e ricongiunto alla città da sistemi a rete.

B_ VISION E OBIETTIVI GENERALIIl Masterplan strategico vuole dare una risposta operativa alla domanda: “COME VOGLIAMO CHE SIA LA RIMINI DEL FU-TURO?”:- vogliamo che da un puntino sull’asse dell’Adriatico in uno stivale a mollo nel Mediterraneo possa diventare PROTAGO-NISTA DEL PROPRIO FUTURO;- vogliamo, prima di tutto, che passi dall’essere una città fra-zionata e fratturata ad essere una città COESA e ARMONICA, dove le FRAZIONI trovino un proprio ruolo funzionale all’inter-no di uno sviluppo unitario.Passare da una città frazionata e fratturata ad una città co-esa, circolare ed armonica, significa pensare ad un CENTRO STORICO inteso come luogo identitario, dal quale rilanciare un’idea moderna di città, che a partire dal suo elemento co-stitutivo, si apre all’esterno e si riorganizza per cerchi con-centrici, innervati da sistemi verdi, GLI ANELLI DELLA CITTA’.• IL CENTRO diventa l’ANIMA di una CITTÀ SENZA FRAZIONI, e costituisce IL PRIMO ANELLO.• IL SECONDO ANELLO (i Borghi) riconnette i borghi con il cen-tro storico, valorizza il percorso delle mura e si attrezza con una cerniera di parcheggi;• IL TERZO ANELLO (l’anello verde) è una grande circolare verde che connette il centro e i borghi con il resto del tessu-to urbano e gli assi radiali di collegamento (lungomare nord

e sud, vie di collegamento centro-entroterra); è la circolare verde centrale delle città a cui si connette il tessuto della rete delle piste ciclabili;• IL QUARTO ANELLO (il tessuto urbano diffuso e le frazioni) assegna funzioni alle frazioni e ne garantisce la continuità spaziale e relazionale;• IL QUINTO ANELLO (l’internazionalizzazione) individua la vocazione internazionale della città, i poli logistici per l’inter-nazionalizzazione e le matrici di collegamento.

OBIETTIVI GENERALI sono:• passare da una città fratturata ad una città coesa e circo-lare, riconnettendo le varie parti urbane, la marina e il forese alla città;• riconnettere le frazioni al centro, attraverso collegamenti protetti e attraverso l’attribuzione di funzioni forti in grado di attribuire identità autonoma alle frazioni;• innovare l’immagine turistica di Rimini con la riqualificazio-ne dei suoi lungomare;• recuperare un rapporto forte con il mare, attraverso la va-lorizzazione di luoghi identitari (porto, mercato del pesce,…);• valorizzare porzioni della città storica e consolidata (il pon-te di Tiberio come porta di accesso alla città storica, Piazza Malatesta, il sistema delle mura storiche,…);• riqualificare e rigenerare l’edificato esistente;• creare e innovare aree strategiche fortemente qualificanti e capaci di creare poli d’eccellenza per la città;• sviluppare un modello di mobilità sostenibile.• realizzare percorsi pedonali e ciclabili in sede propria, con-nessi a quelli esistenti verso la città o verso le frazioni e il territorio non urbanizzato.

Un focus sulla Mobilità sostenibileRimini “città mobile senz’auto” vuole affermare un principio fondamentale per la mobilità delle persone e delle cose che avvenga in un quadro di razionalità e sostenibilità, che sia in grado di valorizzare la qualità dei luoghi e consentire di affermare “Rimini come terra dell’incontro”. Una mobilità fu-tura quindi organizzata sull’idea che dell’automobile si possa fare a meno non in meri termini di “divieto”, ma perché ven-gono offerte valide alternative di trasporto che, consentendo eguale efficacia nella mobilità, riportano ad una più giusta di-mensione relazionale le funzioni dell’abitare e del vivere città e territorio a partire dai luoghi di maggior valore identitario, sociale e culturale.

L’INTERNAZIONALIZZAZIONE

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da dove si potrà facilmente accedere a tutti questi servizi di trasporto. Per poter realizzare iL nuovo sistema di relazioni, non si può prescindere dal riflettere su uno scenario alterna-tivo per la mobilità, per il recupero degli spazi identitari, delle continuità storiche e delle reti degli spazi aperti, in un’ottica complessiva di QUALITÀ E VIVIBILITÀ URBANA. Alla situazio-ne attuale, caratterizzata da una elevata pressione delle auto sul centro storico, con una alta percentuale di traffico di attra-versamento proprio in alcuni dei luoghi di maggior pregio, si vuole contrapporre un nuovo assetto di mobilità, che, con la nuova tangenziale marina e il nuovo attraversamento a mon-te, sarebbe caratterizzato da un notevole alleggerimento del traffico di attraversamento, puntando piuttosto su un “traffico di destinazione”, mettendo a disposizione parcheggi di atte-stamento al centro storico.

CITTÀ MOBILE SENZ’AUTOQuesta visione dirompente deve essere supportata da un si-stema di mobilità estremamente innovativo ed originale. In-nanzitutto alla scala territoriale vanno potenziati i COLLEGA-MENTI DEL TPL LUNGO GLI ASSI RADIALI CON L’ENTROTERRA (San Marino, Valmarecchia, via Emilia, caselli autostradali, direttrice verso Ravenna). Nella prospettiva di LIBERARE DAL MEZZO PRIVATO LA FASCIA TURISTICA DEL LITORALE e di allentare la pressione automobilistica sulle periferie, il trac-ciato della ferrovia assume ancor più il valore di asse centrale distributivo per il sistema di trasporto pubblico di massa. Con-dizione fondamentale è che la PERMEABILITÀ FRA LE ZONE A MARE E A MONTE DELLA FERROVIA sia incrementata, at-traverso la creazione di adeguati ed ampi attraversamenti ur-bani (non semplici sottopassaggi) che si appoggino ad “UNA TRAMA VERDE” DI PERCORSI E SPAZI DI RICUCITURA DELLA CITTÀ CON IL SUO MARE.A fianco della linea ferroviaria sarà realizzato il primo tratto di TRC (stazione Rimini - stazione Riccione), che verrà succes-sivamente sviluppato con una tratta che permetterà di rag-giungere il polo fieristico. A integrazione della rete di trasporto pubblico, si vuole sviluppare la “PLURIMODALITÀ” preveden-do molteplici modalità di trasporto, più capillari e puntuali. In particolare si intende potenziare la RETE DELLE PISTE CI-CLABILI, dotare la città di un parco mezzi di BIKE SHARING e di CAR SHARING ELETTRICI, disporre di servizi di NAVETTE elettriche lungo itinerari semplici e intuitivi. Tutti questi mezzi costituiranno la rete fine di connessione fra i principali attrat-tori e servizi urbani e i vari punti di interscambio della mobili-tà, a partire dai PARCHEGGI e dalle fermate principali del TPL,

LA SITUAZIONE ATTUALE: la pressione delle auto sul centro storico

UN POSSIBILE SCENARIO FUTURO: il progetto di alleggeri-mento per una città più vivibile

LA RADIOGRAFIA DELLA MOBILITÀ LENTA: evidenzia il reticolo delle piste ciclabili e il reticolo da completare. Come “un sistema di vasi sanguigni” l’intero reticolo/sistema si connette all’anello verde e connette questo con il resto dell’intero sistema ciclabile.

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C_I GRANDI TEMI DI INTERVENTOL’attuazione del nuovo disegno urbano interessa i luoghi chemeglio rappresentano l’identità della città:

1. La Città turisticaIL NUOVO RUOLO DEL MAREUn nuovo valore di riferimento viene conferito al mare: da sfondo torna ad essere presenza centrale. Attraverso questa inversione di polarità e rinnovata importanza, il mare diviene elemento fondante di un nuovo concetto di benessere e per lo sviluppo e l’innovazione di settore dell’impresa, generando così un nuovo concept di turismo, il Sea Wellness. Questo nuovo concept innescherà anche una radicale riqualificazio-ne del comparto ricettivo. Prerequisito fondamentale del nuo-vo protagonismo che deriva e che parte dal mare, è la tutela e la valorizzazione della qualità delle sue acque.

IL PARCO DEL MAREIl mare trova ancora più forza attraverso un ulteriore cam-biamento radicale del ruolo dell’infrastruttura di costa, con l’attenzione all’ambiente e al paesaggio che si concretizza attraverso la realizzazione del Parco del Mare per cittadini e turisti. Configurandosi come Parco Urbano attrezzato che contiene funzioni e servizi, il lungomare diviene così nuova “Agorà” cittadina dotata di spazi pubblici accoglienti, attrat-tivi e identitari, luogo vocato all’incontro e alla relazione tra i residenti, tra e con i turisti, destinato allo svago, al tempo libero, al loisir e ai vari eventi e manifestazioni all’aperto. In virtù della sua posizione strategica tra la città e la spiaggia, si presenta quale nuovo scenario per l’incontro tra la città e il mare e non più come una barriera.Il Parco è anche elemento terminale di due tipi di riconnessio-ni “verdi”: una che mette in continuità il nuovo sistema del lun-gomare e la città consolidata, al di là della ferrovia, attraverso percorsi che intercettino i nuovi sistemi di mobilità lenta. L’al-tro di connessione, a scala più territoriale, sarà connotato da una forte naturalità e si concretizzerà, innanzitutto, attraverso il miglioramento, il recupero e il ridisegno degli ambiti fluviali, quali, ad esempio, il Marecchia e l’Ausa.

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2. La messa in valore del patrimonio storicoRIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE DEI LUOGHI URBANI STORICI E A FORTE VALENZA IDENTITARIA

Per la riqualificazione del centro storico di Rimini si propone la riprogettazione unitaria di Piazza Malatesta (dal Teatro Galli alla piazza del Castello, dal recupero del fossato al sistema dei parcheggi), il restauro e l’ampliamento della Biblioteca storica Gambalunga, la riprogettazione degli arredi urbani, la promozione del reinsediamento delle botteghe storiche e di un reinsediamento degli stessi abitanti.Si vuole inoltre realizzare un programma di tutela e valorizza-zione dei Beni Culturali, la creazione di un “Parco archeolo-gico aperto” che metta in rete tutte le presenze esistenti (an-fiteatro, mura, Domus del Chirurgo, arco di Augusto, ponte di Tiberio, ecc.) rendendole fruibili anche attraverso l’utilizzo di sistemi tecnologici di ultima generazione e fortemente inte-grato nella rete degli spazi pubblici della città.

IL CENTRO STORICO COME FULCROIn questi ultimi dieci anni molte delle funzioni che risiedevano in centro storico sono state rilocalizzate, creando in questo modo, un inevitabile vuoto. Si vuole quindi riportare tali fun-zioniall’interno del centro, per richiamarvi anche i residenti. La vi-sione moderna del centro storico deve inoltre, riuscire a sfon-dare le mura malatestiane e allargarsi ai borghi storici.E’ in questo senso che si delinea il nuovo ruolo del centro storico all’interno della città circolare, coesa e armonica, di cui diviene il fulcro.

Si tratterà quindi di:- dotare il centro di una serie di SERVIZI, a partire dai PAR-CHEGGI;- ALLONTANARE LE AUTO e i mezzi pesanti;- fargli riacquistare il ruolo di CENTRO COMMERCIALE NATU-RALE.Per rendere la città più vivibile e fruibile e ricomporre le frat-ture, l’anello più largo del tessuto urbano deve trovare una continuità di percorsi protetti per il centro storico e per i borghi storici.

RIQUALIFICAZIONEPOLO UNIVERSITARIO

SOSTITUZIONE EDIFICI INCONGRUIVIA BASTIONI SETTENTRIONALI RIPRISTINO

TRACCIATO DELLE MURA

RESTAURO DELCOMPLESSO ROCCA MALATESTIANA

DELOCALIZZAZIONE FUNZIONIASILO COMUNALE ED EDIFICIO AUSL

RESTAURO E MESSAIN VALORE DELLE MURA

COMPATIBILIZZAZIONE DELLEFUNZIONI DI TRASPOSTO PUBBLICO

CON IL TRACCIATO DELLE MURA

RIQUALIFICAZIONEEDFICI LARGO GRAMSCI

RIQUALIFICAZIONELARGO GRAMSCI

COMPLETAMENTO DELLO SCAVODELL'ANFITEATRO ROMANO -

B

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LEGENDA

Perimetro del Centro Storico

UMI - Unità minime d'intervento speciali attuabili tramite POC

Edifici ed aree di interesse

A - Reperti archeologici B - BibliotecheC - Castello CH - Tempio MalatestianoM - Musei MC - Mercato CopertoMU - Mura P - Ponte Tiberio

Tratti di Mura da evidenziare

Università

Spazi pubblici urbani

Verde pubblico

Aree a verde privato di pregio

Principali alberature di pregio

Principali alberature

Parcheggi esistenti

Parcheggi proposti

Rete delle piste ciclabili esistenti

Assi commerciali

REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO

Adozione:Delibera di C.C. n.00 del 00/00/0000

Approvazione:Delibera di C.C. n.00 del 00/00/0000

Sindaco:Alberto Ravaioli

Assessore al Territorio:Roberto Biagini

Presidente del Consiglio Comunale:Antonella Ceccarelli

Segretario Comunale:Laura Chiodarelli

Direzione Pianificazione eGestione Territoriale, Coordinatore eCapo Progetto Ufficio di Piano:Alberto Fattori

Consulenza Generale:A.T.I. composta da:-Tecnicoop soc. coop(Rudi Fallaci, Luca Biancucci)-Giuseppe Campos Venuti-Carla Ferrari

Comune di Rimini

RUEPSC

POC

REG

OLA

MEN

TOU

RB

AN

ISTI

CO

stesura del 14 gennaio 2011

Città Storica:funzioni pubbliche e di interesse pubblico

tavola RUE.3 scala 1:2.000

RIQUALIFICAZIONEPOLO UNIVERSITARIO

SOSTITUZIONE EDIFICI INCONGRUIVIA BASTIONI SETTENTRIONALI RIPRISTINO

TRACCIATO DELLE MURA

RESTAURO DELCOMPLESSO ROCCA MALATESTIANA

DELOCALIZZAZIONE FUNZIONIASILO COMUNALE ED EDIFICIO AUSL

RESTAURO E MESSAIN VALORE DELLE MURA

COMPATIBILIZZAZIONE DELLEFUNZIONI DI TRASPOSTO PUBBLICO

CON IL TRACCIATO DELLE MURA

RIQUALIFICAZIONEEDFICI LARGO GRAMSCI

RIQUALIFICAZIONELARGO GRAMSCI

COMPLETAMENTO DELLO SCAVODELL'ANFITEATRO ROMANO -

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LEGENDA

Perimetro del Centro Storico

UMI - Unità minime d'intervento speciali attuabili tramite POC

Edifici ed aree di interesse

A - Reperti archeologici B - BibliotecheC - Castello CH - Tempio MalatestianoM - Musei MC - Mercato CopertoMU - Mura P - Ponte Tiberio

Tratti di Mura da evidenziare

Università

Spazi pubblici urbani

Verde pubblico

Aree a verde privato di pregio

Principali alberature di pregio

Principali alberature

Parcheggi esistenti

Parcheggi proposti

Rete delle piste ciclabili esistenti

Assi commerciali

REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO

Adozione:Delibera di C.C. n.00 del 00/00/0000

Approvazione:Delibera di C.C. n.00 del 00/00/0000

Sindaco:Alberto Ravaioli

Assessore al Territorio:Roberto Biagini

Presidente del Consiglio Comunale:Antonella Ceccarelli

Segretario Comunale:Laura Chiodarelli

Direzione Pianificazione eGestione Territoriale, Coordinatore eCapo Progetto Ufficio di Piano:Alberto Fattori

Consulenza Generale:A.T.I. composta da:-Tecnicoop soc. coop(Rudi Fallaci, Luca Biancucci)-Giuseppe Campos Venuti-Carla Ferrari

Comune di Rimini

RUEPSC

POC

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stesura del 14 gennaio 2011

Città Storica:funzioni pubbliche e di interesse pubblico

tavola RUE.3 scala 1:2.000

Progetto “Le nuove Piazze”

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3. Reti verdi e raggi d’acquaLE RICONNESSIONI URBANE E TERRITORIALISi prevede la creazione di un sistema di trame verdi a livello territoriale capaci di ricucire le eccellenze ambientali e di va-lorizzarle, mettendole in continuità e tutelandole. Tra i proget-ti prioritari si inserisce la prosecuzione del Parco Marecchia e la tutela dell’intera asta fluviale a partire dal primo passo della costituzione di un’area protetta, per poi sviluppare un vero e proprio progetto di parco, con interventi a tutela della biodiversità e di rinaturalizzazione delle aree antropizzate e degradate. Il parco sarà, inoltre, occasione di riconnessione con i corsi d’acqua minori per incrementare ulteriormente il corridoio ecologico.Per quanto riguarda, inoltre, la parte urbana del Parco del Marecchia, si evidenzia come la prevista riqualificazione dell’area del porto canale possa costituirne una terminazione di eccellenza nonché di grande suggestione.IL sistema di connessioni che dal Parco del Mare si dispiega nella città e fino all’entroterra sotto forma di “corridoi verdi” rappresenterà un elemento portante del “SISTEMA DELLE TRAME VERDI” che dovrà realizzarsi, oltre che su scala ter-ritoriale, a livello urbano attraverso la creazione di un “anello verde” in grado di collegare in una rete integrata le diverse aree urbane a valenza paesaggistico-ambientale, attualmen-te separate e frammentate.

I SENTIERI DELL’ACQUA. Percorsi di mobilita’ lenta lungo le linee d’acqua

Page 9: Masterplan Strategico Brochure

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3.ab

2.g2

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2.g1

2.e1

1.d2.e2

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1.abc

2.d

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1.abc

H

LEGENDA

Confine comunale

VALORIZZAZIONE DEI CARATTERI DEL PAESAGGIO

1 Unità di Paesaggio della conurbazione costiera

1.a,b,c SubUdP Arenile, varchi a mare, foci1.d SubUdP Conurbazione prevalentemente edificata

2 Unità di Paesaggio della pianura

2.a SubUdP del corso del fiume Marecchia2.c SubUdP del torrente Marano2.d SubUdP del corso del torrente Uso2.e1 SubUdP della pianura alluvionale agricola del Marecchia - a matrice agricola dominante2.e2 SubUdP della pianura alluvionale agricola del Marecchia - prevalentemente edificata2.g1 SubUdP della pianura alluvionale costiera intermedia e dei colli - a matrice agricola dominante2.g1 SubUdP della pianura alluvionale costiera intermedia e dei colli - prevalentemente edificata

3 Unità di Paesaggio della collina

3a,b SubUdP della bassa collina del Marecchia, dell' Ausa e del Marano

Punti panoramici

QUALIFICAZIONE AMBIENTALE ED ECOLOGICA

Aree costituenti il sistema delle principali valenze ambientali e paesaggistiche e la trama delle reti ecologiche

SIC - Siti di importanza comunitaria

Varchi a mare

Prosecuzione del Parco Marecchia

Riqualificazione del corridoio verde del Deviatore Ausa

Fascia di ambientazione e mitigazione della nuova S.S.16

Progetto di protezione e valorizzazione ambientale del Colle di Covignano e del Fosso Calastra

Nuove dotazioni ecologiche in territorio rurale: campo pozzi di Molino Ronci

Nuove dotazioni ecologiche in territorio rurale: vasca di laminazione di Rimini nord

Principali punti di conflitto fra rete ecologica e barriere infrastrutturali

PRINCIPALI OPZIONI PROGETTUALI

Città storica: polo di eccellenza

Progetti speciali di valorizzazione nella Città Storica

Ambiti consolidati in cui favorire l'ammodernamento del patrimonio edilizio

Ambiti da riqualificare

Grandi funzioni sovracomunali (poli funzionali)

ANS_A - Ambiti potenziali per nuovi insediamenti:porzioni utilizzabili per insediamenti e relative dotazioni territoriali

ANS_B - Ambiti potenziali per nuovi insediamenti:porzioni utilizzabili prevalentemente per nuove dotazioni territoriali

ANS_C - Ambiti potenziali per nuovi insediamenti:porzioni non edificabili

ASP_NA - Ambiti potenziali per nuovi insediamenti produttivi prevalentemente manifatturieri

ASP_NB - Ambiti potenziali per nuovi insediamenti produttivi prevalentemente terziari

Nuovo Piano dell'Arenile

Parco del Mare

Riqualificazione dell'apparato alberghiero

Riqualificazione delle colonie

Valorizzazione del Porto-Canale

Parchi urbani

Connessioni verdi da progettare tra il mare e la città

Riqualificazione al contorno di stazioni del TRC

Valorizzazione della falesia

H - Polo Ospedaliero "Infermi"

Le Porte della città (parcheggi scambiatori)

Ipotesi di localizzazione del nuovo cimitero comunale

Nuova area per attrezzature sportive e ricreative in territorio rurale

Ipotesi di localizzazione di area per deposito e trattamento materiali inerti

ASSETTO DI LUNGO PERIODO DEL SISTEMA DELLA MOBILITA'

Trasporto pubblico

Ferrovie

Stazioni e fermate ferroviarie esistenti e proposte

Trasporto Rapido Costiero (TRC)

Fermate del TRC

Linea di forza del trasporto pubblico mare-entroterra

e sua possibile prosecuzione per San Marino

Gerarchia funzionale delle strade

Autostrada

Itinerari primari di interesse regionale-nazionale

Collegamento nord della nuova ss 16 e del casello nord da definire

Viabilità extraurbana secondaria

Asse primario urbano/suburbano di distribuzione (attuale SS.16)

Asse intermedio retro-costiero

Ipotesi alternative di collegamenti stradali ai fini della pedonalizzazione del Ponte di Tiberio

PIANO STRUTTURALE COMUNALE

Comune di Rimini

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PIANO STRUTTURALE COMUNALE

Strategie di qualificazione del territorio

tavola PSC.2 scala 1:20.000

stesura del 2 febbraio 2011

Adozione:Delibera di C.C. n.00 del 00/00/0000

Approvazione:Delibera di C.C. n.00 del 00/00/0000

Sindaco:Alberto Ravaioli

Assessore al Territorio:Roberto Biagini

Presidente del Consiglio Comunale:Antonella Ceccarelli

Segretario Comunale:Laura Chiodarelli

Direzione Pianificazione eGestione Territoriale, Coordinatore eCapo Progetto Ufficio di Piano:Alberto Fattori

Consulenza Generale:A.T.I. composta da:-Tecnicoop soc. coop(Rudi Fallaci, Luca Biancucci)-Giuseppe Campos Venuti-Carla Ferrari

4. Nuove polarità urbane e aree strategicheLE CENTRALITÀ URBANE

Una delle aree di maggiore portata strategica anche per ope-rare una ricucitura urbana tra la città lineare della costa e quella consolidata, è certamente l’ambito della STAZIONE FERROVIARIA. La zona viene ad assumere l’importanza di luogo strategico perché permette di operare una ricucitura spaziale fra le due aree più pregiate della città e una saldatu-ra concettuale e funzionale fra due immagini di Rimini, la Ri-mini del turismo e la Rimini storica. La riqualificazione dell’a-rea della stazione consente di ridisegnare completamente i bordi e i vuoti delle due rispettive città, aprendo la strada al recupero di importanti oggetti storici, come l’anfiteatro e le mura storiche, a risignificare e riqualificare oggetti della mo-dernità, come il grattacielo, ad ampliare le dotazioni di verde, a riconfigurare le strutture urbane quali i viali della stazione anche come elemento di connessione fra il Parco dell’Ausa e il porto canale.

IL PORTO, collocato a margine della città storica, risulta inse-rito in un ambiente urbano ad alta densità residenziale. Un ambiente dal profilo ambientale delicato ma urbanisticamen-te disordinato e scarsamente organizzato. Prioritaria diviene quindi la redazione di un progetto che a partire dalla valoriz-zazione degli elementi identitari esistenti sia capace di dare ordine e di potenziare e connettere le funzioni necessarie. Il progetto dovrà essere in grado di mettere in relazione l’am-biente urbano e quello marino e garantire la riqualificazione e il consolidamento delle funzioni portuali connesse sia alla pe-sca che alle attività diportistiche e al contempo migliorare la circolazione e la sosta sia dei natanti che delle vetture private oggi disordinatamente collocate lungo le banchine.

La realizzazione del PALACONGRESSI ha offerto l’opportunità di riqualificare una vasta area strategica per la città occupa-ta precedentemente dalle strutture della fiera coinvolgendo parte dell’attiguo parco urbano. Il Nuovo Palacongressi è, in-fatti, circondato da un’area verde di trentamila metri quadrati e si affaccia su un nuovo specchio in memoria dello storico tracciato del torrente Ausa. L’obiettivo è stato, dunque, quello di riqualificare l’area, in cui è sorto il centro congressi, e di trasformarla in un polmone verde, in un vero e proprio parco paesaggistico. Il parco, che circonda il Palacongressi, è il pri-mo grande tassello di un “raggio verde”, che lo collega con

il mare, passando per il centro storico. Il progetto ha il fine di esportare cultura dal centro verso il mare e importare natura nel cuore della città, infatti la zona è diventata un’area natu-rale ed ha migliorato l’intero sistema ecologico-paesaggistico del territorio. Simbolo della struttura è la grande conchiglia di vetro che ospita una delle sale per i congressi. La riqualificazione dell’intera area sarà completata con l’inter-vento sulla zona sud ancora occupata dalle vecchie strutture fieristiche.

La riqualificazione dell’area dell’AEROPORTO mira a creare un polo fortemente attrattivo non solo per i turisti di passaggio ma anche per i residenti, dotando il terminal aeroportuale del-le attrezzature e dei servizi a terra adeguati agli standard de-gli aeroporti moderni. L’aeroporto deve essere poi riconnesso al suo territorio tramite il miglioramento dei collegamenti viari e di trasporto pubblico.

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D_GLI AMBITI PROGETTUALI

Il Masterplan strategico si compone di 12 ambiti, porzioni di territorio aventi caratteristiche omogenee in riferimento agli obiettivi delineati dal masterplan:

1. LUNGOMARE;2. PORTO CANALE;3. PARCO MARECCHIA;

4. DEVIATORE MARECCHIA;5. DEVIATORE AUSA;6. GROTTA ROSSA;7. PARCO AUSA;8. CENTRO STORICO;9. STAZIONE;10. AEROPORTO;11. AREE PRODUTTIVE E DELLA LOGISTICA;12. RAGGI D’ACQUA;

Attraverso la riqualificazione e trasformazione dei 12 ambiti di progetto si intende garantire una nuova immagina della città contemporanea valorizzandone le risorse e gli aspetti identitari.

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1. LUNGOMAREDescrizioneOggi il lungomare di Rimini può essere sinteticamente de-scritto come una grande area a servizio della spiaggia e de-gli hotel. Aree in fregio utilizzate a parcheggio dagli alberghi, strada lungomare ovvero un’ampia striscia di asfalto, stabi-limenti balneari affastellati, costituiscono il paesaggio quoti-diano di quella che dovrebbe essere l’area di maggior pregio della rimini turistica. Una “cartolina” dove in estate scompare la percezione del mare e che in inverno si desertifica.

ObiettiviL’intervento sui lungomari è finalizzato principalmente alla realizzazione del “Parco del mare”, il nuovo waterfront, con funzione di agorà, capace di garantire una vitalità che non sia

legata esclusivamente ai fenomeni stagionali, contribuendo così alla trasformazione di Rimini da città sul mare a città di mare.Il grande parco urbano, con una estensione di circa 10 km, dovrebbe anche costituire l’elemento innovatore capace di indurre e sostenere la riqualificazione della spiaggia, degli alberghi e di tutta la fascia turistica. Nel suo complesso però il parco urbano del mare intende ricostruire un luogo della città non solo a servizio della fascia turistica ma di tutta la città di Rimini, nuovo luogo dell’identità degli abitanti così come dei “residenti temporanei”, ovvero i turisti.

Inoltre caratterizzato da ampie superfici a verde, il parco del mare comporterà un innalzamento non solo della qualità ur-bana ma anche di quella ambientale.

Obiettivi specifici sono:a. Progettazione unitaria del sistema comprendente: la fa-

scia dell’arenile dedicato alle strutture balneari, il lungo-mare e le eventuali aree in fregio fino alla prima linea edi-ficata.

b. La progettazione urbana deve avere un’attrattività e un’in-cisività tale da determinare trasformazione anche signifi-cative sugli edifici prospicienti (esempio: ribaltamento dei

70 e più metri di spazio di servizio.......per 20 km

Piano Strategico: schema di assetto della mobilità per la fascia a mare

Piano Strategico: schema di assetto urbano del Parco del mare2 retri si fronteggiano..........a servizio della spiaggia

L’asse commerciale......una passeggiata?Il lungomare. 22 metri di asfalto

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fronti principali degli hotel), armonizzandosi con i nuovi progetti per l’arenile in modo da costituire un tessuto con-tinuo tra lungomare e spiaggia, prevedendo la creazione di attività ricreative, sportive e culturali sulle aree libere a monte dell’attuale linea di demarcazione lungomare-spiaggia.

c. Oltre ad armonizzarsi con i nuovi progetti per l’arenile, la progettazione urbana dovrà prevedere la riorganizza-zione delle attività commerciali e ricreative, garantendo permeabilità e accessibilità verso il mare e assicurano la riqualificazione dei principali attestamenti e varchi del si-stema urbano (come piazzale Fellini).

d. La mobilità dovrà svilupparsi secondo uno schema a stanze, utilizzando l’attuale viale parallelo al lungomare come strada di distribuzione ed evitando che sia utilizzato come strada di scorrimento. La funzione di asse di gronda viene svolta dalla viabilità a monte che sarà completata dalla prevista “tangenziale marina”.

e. Vengono previsti parcheggi interrati in prossimità delle vie di penetrazione al mare, in numero non superiore all’offer-ta attuale. La realizzazione dei parcheggi sarà accompa-gnata dalla revisione della sosta in superficie.

Criteri e linee guida Il parco del mare con una estensione che supera 10 km, po-trà trovare attuazione attraverso differenti modalità (project financing, concessione, project bond,....) e vedrà coinvolti necessariamente molteplici e diversi attori e proponenti. È allora fondamentale fissare alcuni criteri e linee guida, che siano in grado di orientare le diverse progettualità e proporre un disegno che seppure variabile presenti alcuni elementi di continuità.Sebbene i suddetti criteri siano ancora in corso di definizione appare utile anticiparne i principali contenuti:a. predisporre un disegno unitario fra lungomare e arenile

che preveda la loro piena integrazione, nel caso non sia possibile intervenire contestualmente su tutte e due le aree;

b. costruire la continuità fra lo spazio del lungomare e quello dell’arenile, evitando che si vadano a realizzare elementi di cesura o separazione;

c. prevedere una continuità dei percorsi pedonali e ciclabili, sotto forma di passeggiata contemporanea, nuovo lungo-mare;

d. prevedere funzioni per il tempo libero, per il sea-wellness

e l’attrattività turistica, compresa la possibilità di recupe-rare spazi e attività per le funzioni accessorie alberghiere e degli stabilimenti balneari;

e. prevedere l’accorpamento dei bagni, la riorganizzazione dei volumi edilizi e la loro riduzione in modo da creare ampie fasce di interruzione e di visibilità del mare;

f. sul sedime dell’attuale lungomare o nelle aree restrostanti potranno essere collocati volumi edilizi in misura conte-nuta per attività commerciali, ristorative-bar e accessorie ed integrative dei servizi di spiaggia. Il loro disegno dovrà essere integrato con le sistemazioni del suolo. Tali volu-mi hanno lo scopo di rendere fruibile il parco del mare tutto l’anno e in più ore del giorno e della sera. Questi

Piano Strategico -linee guida: rendering illustrativo d’insieme del Parco del mare

Piano Strategico - linee guida: rendering illustrativi degli stabilimenti a mare

Piano Strategico - linee guida: planimetria d’insieme del Parco del mare

Piano Strategico - linee guida: alcune sezioni tipo del Parco del mare

Lungomare: stato attuale

Piano Strategico - linee guida: rendering illustrativi della site specific gym

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volumi dovrebbero, in linea preferenziale, ospitare il tra-sferimento dei volumi dalla spiaggia, in modo da ottenere complessivamente una riduzione dei volumi edificati ed un loro spostamento a monte.

g. interessare preferibilmente tutte le aree fino alla prima li-nea urbana, evitando che vi siano interruzioni e separa-zioni percettive e paesaggistiche sensibili con il lungoma-re, privilegiando la lettura unitaria dello spazio;

h. là dove possibile, le aree in fregio possono essere date in concessione ai privati antistanti a condizione che, oltre a corrispondere un equo compenso annuale, sia previsto un trattamento del suolo ed una sistemazione complessiva che riprenda i caratteri prevalenti del parco del mare, senza mar-care discontinuità sensibili ed evitando recinzioni occlusive. È possibile utilizzare sempre in concessione il sottosuolo delle aree in fregio per realizzare parcheggi a servizio degli alberghi o altri vani e servizi accessori, comprese le SPA.

Stralci operativiNell’ambito del lungomare sono già presenti quattro propo-ste, corrispondenti a tre stralci operativi con diverso stato di progettazione:

A. Marina centro da Piazzale Fellini a Piazzale Kennedy;B. Marina centro dal Porto a Piazzale Fellini;C. Riqualificazione del comparto industriale turistico degra-dato: recupero e valorizzazione di Bellariva - Delibera di G.C. n°266 del 2/10/2012;D. Miramare - Lungomare Spadazzi;E. Rimini Nord - Indirizzi di progetto

I primi tre stralci operativi

Stralcio operativo B: simulazioni progettuali

Stralcio operativo C: rendering di progetto

Stralcio operativo E: indirizzi di progetto

Stralcio operativo D: simulazioni progettuali

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2.PORTO CANALEDescrizione

Il Porto canale, nonostante mantenga ancora una genuina componente identitaria, oggi si presenta come isolato e avul-so dalla città, frutto della giustapposizione di due “retri”: la banchina e la strada. È quindi venuto meno il ruolo, del porto canale, di sistema urbano portante e di elemento fondamen-tale di ricucitura del territorio, della città e della zona turistica.In generale si registra la mancanza di uno spazio aperto di qualità, sia per quel che riguarda le banchine, sia per la loro relazione con gli accessi e il lungo canale.Il sistema lungofiume, potrebbe invece offrire numerose op-portunità di ricucitura con la città storica, per la molteplicità e qualità di spazi ed architetture che vi si affacciano, andando anche a ridare uno spazio idoneo agli imponenti accessi alla banchina che presupporrebbero un’area pedonale non solo di arrivo (banchina), ma anche di partenza (strada);

Obiettivi

Obiettivo generale è quello di ricucire e riqualificare i luoghi identitari della città, basandosi su un nuovo sistema di rela-zioni: asse portante di questo nuovo sistema è il porto cana-le, che da elemento isolato e dequalificato diventa luogo di connessione e ricucitura, da “retro” diventa spazio urbano di relazione, innescando processi di integrazione degli interven-ti in un’ottica complessiva di qualità e identità urbana.

Fra gli obiettivi specifici si individuano:a. la progettazione urbana dovrà concentrarsi nel rapporto

tra il porto canale e la città, recuperando ove possibile la

BANCHINA

BANCHINA

STRADA

STRADA

LA SITUAZIONE ATTUALE: PORTO CANALE: LO STATO ATTUALE DELLE BANCHINE

LA SITUAZIONE ATTUALE: PORTO CANALE - DUE RETRI CHE SI FRONTEGGIANO

relazione con la città storica, riqualificando le piazze e gli spazi prospicienti ma anche creando nuovi affacci;

b. Si dovrà prevedere inoltre, nella zona di proprietà dema-niale, la riorganizzazione delle attività commerciali e di servizio alla navigazione, con possibilità d’installazione di strutture temporanee da destinare ad attività commerciali presenti nella zona, valorizzando anche gli elementi stori-ci legati alla marineria (il faro, i magazzini e la cantieristica navale, il mercato ittico), rafforzando così la componente identitaria di Rimini città di mare;

c. occorrerà inoltre realizzare la messa in sicurezza delle banchine;

d. il progetto dovrà anche affrontare alcune questioni ine-renti la mobilità, dal collegamento tra le due banchine del porto canale e dei percorsi via mare di collegamento con il Borgo San Giuliano, alla regolamentazione della viabilità veicolare di scorrimento esistente con eventuale restrizio-ni degli accessi per i residenti (Z.T.L).

IL PORTO CANALE: DA ELEMNTO ISOLATO...

... A LUOGO DI CONNESSIONE

IL PORTO CANALE E LE BANCHINE - UN NUOVO SPAZIO URBANO DI RELAZIONE (Concorso Rotary - Arch. Luca Vernocchi)

UN NUOVO AFFACCIO SUL PORTO CANALE: l’ambito di Piazzetta Ducale (Concorso Rotary - S. Imola, F. Greco, L. Rogante)

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Stralci operativiL’ambito del porto canale è oggetto di alcuni studi e progetti di trasformazione urbana ed intervento edilizio, che posso-no rappresentare importanti occasioni di sviluppo nel segno dell’integrazione tra i processi attuativi e nell’individuazione delle priorità.Tra i diversi progetti in corso, quello riguardante la ricolloca-zione del mercato ittico e la riqualificazione delle aree della cantieristica navale, costituisce sicuramente un’importante opportunità per rilanciare e valorizzare l’ambito del porto canale anche nella sua relazione con il fronte mare e il parco del mare, in un’ottica di rifunzionalizzazione e rilancio delle potenzialità attrattive.

MERCATO DEL PESCE E CANTIERISTICAIl progetto si situa su un’area di 10 mila mq compresa tra le banchine portuali e il complesso residenziale La Prua e ha lo scopo di dare una nuova configurazione morfologica e architettonica al comparto produttivo del sistema portuale.

Sarà rivalutata la cantieristica navale dato che è di impor-tanza strategica grazie ad un porto considerato come un’area di intervento omogenea ed unitaria ed inoltre sarà potenziata l’attività di lavorazione e commercializzazione del pescato oltre all’attività di pesca professionale. Sarà realizzata una nuova zona per scarico e movimentazione del mercato con messa in sicurezza delle banchine e dell’intera area. Dovran-no essere realizzati inoltre spazi idonei, attrezzature e servizi per il nuovo mercato ittico e di servizio alla pesca. Gli inter-venti prevedono la costruzione di nuovi fabbricati e la razi-onalizzazione delle aree asservite e aree per la sosta e di servizio alle varie attività con relativa rete viaria.

C o mpl et a men t o d e l l a r e t e

P i s t e e s is t en t i

LA RETE CICLABILE

iL NUOVO MERCATO DEL PESCE

iL NUOVO MERCATO DEL PESCE

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3.PARCO MARECCHIADescrizioneL’ambito è caratterizzato dalla presenza del Ponte di Tibe-rio, dall’invaso d’acqua e dal Parco creato dalla devizione del corso del fiume Marecchia. Si tratta di tre elementi che devono da un lato essere riqualificati come elementi singoli e dall’altra devono ritrovare una propria relazione fra loro e con la città.Il traffico veicolare pregiudica oggi in maniera non più sos-tenibile il ruolo e la fruizione del ponte di Tiberio e lo trasfor-ma in una barriera per l’attraveramento pedonale e ciclabile, affievolendo la relazione tra il Borgo S. Giuliano e il centro storico.

Gli accessi al Parco XXV Aprile, sia su via Circonvallazione Occidentale che dal parcheggio prospiciente il Borgo S. Gi-uliano, sono anonimi e poco valorizzati; questo, in aggiunta alla scarsa permeabilità dei percorsi e all’indefinitezza dei bordi del parco, lo rende avulso dalla città, con la quale sem-bra non avere relazione.

All’interno del parco sono pochi i percorsi ciclo-pedonali tras-versali e di attraversamento: questo comporta una scarsa fruibilità degli spazi e la mancanza di collegamento e relazi-one tra le due parti di città, al di qua e al di là del parco.

Il parco XXV Aprile tronca l’asta del canale, di fatto scollegan-do il sistema lineare, una volta continuo, costituito dal Parco con le testate del Ponte e con il Porto Canale.

ObiettiviObiettivi generali sono: - creare una nuova continuità pedonale tra il Borgo San

Giuliano e il centro sotrico, con il recupero di una continu-ità del percorso delle mura;

- il parco Marecchia deve recuperare la sua relazione con la città, da una parte, e con l’acqua e il porto canale, dall’al-tra, attraverso la ridefinizione dei bordi, delle permeabilità e delle connessioni verdi e degli accessi, e con il recupero del legame, ad oggi affievolito, con il sistema delle acque;

- completamento della connessione territoriale tra il porto e il centro storico, tramite il proseguimento del percorso ciclopedonale (cfr. 2. Porto Canale) da realizzarsi preferi-bilmente lungo il portocanale restituito alla fruizione della città.

Alcuni obiettivi specifici sono:a. creare una nuova testata urbana, una sorta di porta di

ingresso alla città storica e al parco urbano del Marec-chia, dove potranno trovare luogo nella zona dell’invaso del ponte di Tiberio, chioschi e strutture stagionali ed an-drà verificata la possibilità di inserire parcheggi interrati e strutture fuori terra;

b. valorizzare alcuni monumenti ed edifici di valore storico come ad esempio la medioevale porta Galliana;

c. mettere in sicurezza le banchine del porto canale oltre che prevederne un loro uso come spazio pubblico;

d. la mobilità dovrà prevedere la pedonalizzazione del ponte

IL PROBLEMA INTORNO AL PONTE

LA SITUAZIONE ATTUALE: ACCESSO AL PARCO

LA NUOVA PORTA AL CENTRO STORICO E AL PARCO (Università di Ferrara)

UNA NUOVA CONTINUITà TRA IL PARCO E IL PORTO CANALE

(LA NUOVA PORTA AL CENTRO STORICO E AL PARCO (Concorso Rotary - Arch. Claudio Masini, Ing. Alessandro Franca)

VALORIZZAZIONE DI PORTA GALLIANA (Università di Ferrara)

P i s t e e s is t en t i

C o mpl et a men t o d e l l a r e t e

LA RETE CICLABILE

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di Tiberio realizzando così la ricucitura della frattura tra borgo san Giuliano e centro storico e - trasformare la via-bilità veicolare di scorrimento esistente con regolamenta-zione degli accessi per i residenti (ad esempio in forma di Z.T.L);

e. la progettazione urbana dovrà concentrarsi nel rapporto tra il porto canale e la città, recuperando ove possibile la relazione con la città storica, riqualificando le piazze e gli spazi che vi si prospettano, creando nuovi affacci;

f. per la riqualificazione del parco XXV aprile, la progettazio-ne urbana dovrà porre particolare attenzione alla riqualifi-cazione dei bordi del parco, al miglioramento dei percorsi ciclopedonali esistenti, a valorizzare la natura identitaria del parco per riportare alla memoria una parte del traccia-to originario del fiume mediante richiami al tema dell’ac-qua, a studiare gli accessi al parco per garantire fruibilità a tutti gli utilizzatori e che valorizzi con maggior enfasi le

“porte” del parco;g. provvedere all’ampliamento del parco fino a comprendere

le aree inedificate adiacenti e garantire un miglioramento ambientale del sistema degli scarichi fognari incongrui.

Strategia e prioritàAspetto fondamentale per la riqualificazione del sistema del Ponte di Tiberio è pervenire ad una diversa organizzazione della mobilità veicolare, che basandosi sullo schema illustra-to nel “focus sulla Mobilità sostenibile” deve veder risolta an-che la situazione contingente dell’attraversamento veicolare del ponte e della pressione carrabile sulla circonvallazione delle mura.E’ in quest’ottica, che prende in esame un ampio contesto, che si deve porre il ragionamento sull’alternativa carrabile

al ponte di Tiberio: pedonalizzarlo non significa solo porsi il problema della salvaguardia del monumento, ma anche e so-prattutto della valorizzazione del Ponte e del suo intorno, così come di buona parte del sistema delle mura.Lo schema di assetto della viabilità generale così come le diverse ipotesi alternative devono quindi essere valutate pro-prio nella loro capacità di rispondere a questi obiettivi oltre-chè di assicurare una mobilità efficiente a servizio di Rimini.

Stralci operativiIn questo ambito sono già presenti proposte, corrispondenti a stralci operativi con diverso stato di progettazione:A. Progetto aree ex HERA;B. Progetto tecnopolo;

Suggestione progettuale - progetto aree ex HERA

Le tre alternative carrabili al il Ponte di Tiberio, per un nuovo scenario di mobilità

Progetto Tecnopolo

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4.DEVIATORE MARECCHIADescrizione

Dalla nuova darsena al parco Marecchia, ai margini di San Giuliano, racchiuso tra l’edificato denso della borgata e il mare e lungo gli argini inerbiti del Deviatore Marecchia, il nuovo percorso consentirà di creare un collegamento mare monte superando le fratture generate dai tratti ferroviari e contribuirà all’allargamento del parco fluviale già auspicato dalla pianificazione urbanistica.Proprio in quest’area nel settembre del 2011 il Comune di Rimini ha bandito un concorso di progettazione per la riqua-lificazione urbanistica e ambientale della foce del deviatore, attraverso la sostituzione del ponte carrabile su via Coletti, la realizzazione di un collegamento ciclo-pedonale in corrispon-denza di via Ortigara e la sistemazione degli argini fluviali.

Obiettivi

Completamento del parco fluviale fino alla foce del deviatore Marecchia.

Obiettivi specifici sono:

a. la progettazione urbana dovrà creare percorsi tematici che valorizzino gli aspetti identitari (capanni da pesca) e naturalistici (bird watching) e riqualificare i percorsi ciclo-

pedonali esistenti per realizzare piste ciclopedonali utiliz-zabili tutto l’anno e in qualsiasi ora della giornata;

b. lo studio della mobilità dovrà riorganizzare la viabilità pri-vata veicolare di tutta l’area di San Giuliano mare per con-sentire la pedonalizzazione di alcuni tratti di lungomare e procedere alla realizzazione di un nuovo ponte sul devia-tore Marecchia in sostituzione dell’attuale su via Coletti destinato sia al traffico veicolare che a quello pedonale e ciclabile. Mediante la realizzazione di corsie dedicate si consentirebbe il collegamento tra San Giuliano e Rivabel-la anche per la mobilità dolce.

P i s t e e s is t en t i

La rete ciclabile

Sistemazione del lungomare su via Ortigara

La nuova darsena

Estratto del PSC

Alcune proposte progettuali per il nuovo ponte

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5.DEVIATORE AUSADescrizione

Il deviatore Ausa, realizzato a partire dal 1946, determina il limite occidentale della città consolidata prevaltemente resi-denziale; il canale, a sezione trapezia, è interamente rivestito in lastre di conglomerato cementizio, determinando per questo un cattivo inserimento paesaggistico nella realtà urbana.L’area compresa tra l’argine occidentale e la strada statale 16, che in questo tratto funziona come circonvallazione citta-dina, è in stato di semi abbandono e sporadicamente occu-

pata da edifici a destinazione commerciale. In questo quadro risultano quanto mai necessari interventi volti alla creazione di un luogo che funga anche da “cuscinetto ecologico” all’in-frastruttura stradale.

ObiettiviRealizzazione di un parco fluviale lungo le sponde del devia-tore Ausa fruibile con percorsi tematici e didattici.

Obiettivi specifici sono:

a. la progettazione urbana dovrà prevedere: la realizzazione di un parco fino a comprendere le aree indeficate adia-centi alla SS16, l’invaso del deviatore e il corridoio verde a ridosso dell’edificato consolidato; studiare la rinatura-lizzazione dell’alveo del deviatore oggi completamente cementificato; riqualificare il percorso ciclopedonale esi-stente sulla riva destra al fine di realizzare una pista ciclo-pedonale;

b. la progettazione urbana dovrà inoltre: studiare gli accessi al parco per garantire fruibilità a tutti gli utilizzatori valoriz-zando con maggior enfasi le “porte” del parco; consentire il recupero e la messa in sicurezza dei due ponti esistenti, di connessione tra le due sponde del deviatore; migliorare gli attraversamenti della via Marecchiese e via Covignano - SS16.

Stralci operativi

In questo ambito è già presente una proposta, corrisponden-te allo stralcio operativo:A. Progetto parco energetico;

P i s t e e s is t en t i

C o mpl et a men t o d e l l a r e t e

La rete ciclabile

Lo stato di fatto

Estratto del RUE

Suggestioni progettuali per la riqualificazione del Deviatore Ausa

Suggestioni progettuali per la riqualificazione del Deviatore Ausa

Parco energetico - Suggestione progettuale

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6.GROTTA ROSSADescrizioneAlle pendici del colle di Covignano a sud est della SS 16 è collocato il quartiere della Grottarossa, una propaggine della città oltre il limite determinato dall’asse autostradale, che per Rimini indica il confine tra la città e la campagna.I collegamenti con il centro cittadino sono garantiti dagli assi stradali di Via della Grottarossa e dalla SS 72 Rimini San Ma-rino, non attrezzati a garantire percorsi protetti per la mobilità lenta. I percorsi ciclo pedonali previsti che in parte sfrutteranno gli

argini del deviatore Ausa, hanno negli attraversamenti della Autostrada e della SS 16 gli ostacoli più duri da superare.A tal proposito le opere correlate alla terza corsia autostradale dovrebbero garantire risorse in tal senso.

ObiettiviContinuazione del parco fluviale lungo le sponde del devia-tore Ausa fruibile con percorsi tematici e didattici e completa-mento della connessione territoriale con la città consolidata.

Obiettivi specifici sono:

a. la progettazione urbana dovrà studiare la rinaturalizzazio-ne dell’alveo del deviatore oggi completamente cementifi-cato, riqualificare il percorso ciclopedonale esistente sulla riva destra al fine di realizzare una pista ciclopedonale utilizzabile tutto l’anno e in qualsiasi ora della giornata, completare il percorso ciclabile lungo il tratto naturale dell’Ausa in raccordo alla pista esistente lungo la via Mon-tescudo, creare il percorso ciclabile lungo il vecchio tratto dell’Ausa in prossimità del complesso denominato Porta sud ponendo particolare attenzione agli aspetti naturali-stici;

b. lo studio della mobilità dovrà studiare di un percorso ci-clabile su via Pomposa, creare l’attraversamento tramite sottopasso sulla SS16, a cura della Società Autostrade

nel progetto di completamento della III corsia dell’ A14, migliorare l’attraversamento di via Euterpe;

c. si auspica inoltre alla messa in sicurezza dell’attuale pon-te sul deviatore Ausa posto al termine di via Barattona e alla creazione dell’attraversamento tramite sottopasso sulla SS16-SS72, a cura della Società Autostrade nel pro-getto di completamento della III corsia dell’ A14.

Stralci operativiIn questo ambito è già presente una proposta, corrispond-ente allo stralcio operativo:A. Progetto Grotta Rossa;

Progetto Grotta Rossa - Suggestione progettuale

C o mpl et a men t o d e l l a r e t e

P i s t e e s is t en t i

LA RETE CICLABILE

Lo stato di fatto

Esrtatto del PSC

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7.PARCO AUSADescrizioneLa deviazione del torrente Ausa avvenuta nell’immediato do-poguerra ha offerto l’occasione di realizzare il parco cittadino lungo 3,5 km che collega la prima periferia al mare e che, passando dal palacongressi e dall’Arco di Augusto e costeg-giando le mura della città storica, giunge a Marina Centro. Proprio grazie ai recenti lavori del Palacongressi è stato pos-sibile riqualificare la zona verde; la realizzazione del ponte carrabile su via della Fiera ha permesso di superare la frattu-ra generata dal traffico urbano. Inoltre per poter portare alla memoria l’antico torrente, è stato realizzato un bacino artifi-ciale proprio al di sotto del nuovo ponte.

ObiettiviRiqualificazione del parco Ausa.Obiettivi specifici sono:a. la progettazione urbana dovrà riqualificare i percorsi ci-

clopedonali esistenti all’interno del parco tramite interven-ti di arredo urbano e individuazione di percorsi tematici, valorizzare la natura identitaria del parco per riportare alla memoria una parte del tracciato originario del fiume mediante richiami al tema dell’acqua, studiare gli accessi al parco per garantire fruibilità a tutti gli utilizzatori e che valorizzi con maggior enfasi le “porte” del parco e prov-vedere all’ampliamento del parco fino a comprendere le aree inedificate adiacenti.

C o mpl et a men t o d e l l a r e t e

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LA RETE CICLABILE

Esatratto del RUE

Lo stato di fatto

Il nuovo Palacongressi

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del suo legame con Porta Montanara e quindi via Garibaldi, inserendola nel sistema del percorso delle mura.

Strategia e prioritàLa sistemazione finale (come pure quella temporanea), di Piazza Malatesta e dell’intorno del Castello, deve comunque affrontare e risolvere alcuni nodi: la viabilità lungo le mura e di accesso al centro storico; il rapporto fra Teatro Galli - Piaz-za Malatesta e Castello; la riorganizzazione del Mercato degli Ambulanti.Quest’ultima questione appare quella in grado di determinare anche già nel breve periodo l’immagine di questo spazio.Innanzitutto l’attuale sistemazione del mercato impedisce di riprogettare questi spazi, di valorizzarli quali beni di tutta la città. Ad esempio infatti, non è possibile portare avanti il pro-

8.CENTRO STORICODescrizioneLa nuova idea di città non può prescindere dal recupero del suo centro storico, non solo come luogo simbolico, ma quale centro commerciale e sociale di una nuova città compatta e coesa. La riconquista di un centro connesso finalmente con i suoi borghi dovrà necessariamente passare da una politica di gestione urbanistica, diretta dal RUE, che favorisca il ritorno della residenza e valorizzi le emergenze culturali e turistiche.Progetti specifici hanno lo scopo di riqualificare porzioni del-la città pubblica, non solo attraverso la riorganizzazione dei luoghi simbolici, ma anche potenziando i poli strategici come l’Università e i contenitori culturali.

Piazza Malatesta - sistema delle muraNonostante vi si affaccino due dei più importanti edifici storici di Rimini, oggi piazza Malatesta è caratterizzata da una pro-

miscuità di usi e funzioni che tendono a sminuire i valori iden-titari in essa racchiusi: le difficoltà relazionali tra gli oggetti della piazza rivelano il carattere dello spazio aperto non in grado di creare connessione tra i singoli elementi e valorizza-re le relazioni visuali al suo interno e con la città, ma piuttosto si configura come vuoto funzionale privo di qualità.Oggi la piazza ospita un parcheggio di 400 posti auto e il mercato bisettimanale, che insieme a piazza Cavour, le aree dietro la Rocca e le aree ex-Fiat, occupa una superficie di 26.600 mq, per un totale di 429 bancarelle.

ObiettiviNell’ottica del progetto, come messa in rete degli spazi resi-duali e delle aree verdi presenti nella città, Piazza Malatesta costituisce un’opportunità di continuità tra il sistema porto ca-nale – parco Marecchia, percorso delle mura e parco dell’Au-sa, e un importante punto d’intersezione tra le connessioni verdi e il centro storico. I progetti di restauro del Teatro Galli e di recupero del Fos-sato di Castel Sigismondo, sono un’importante occasione da indirizzare verso una più complessiva riqualificazione di tutta piazza Malatesta, anche attraverso azioni immediatamente attuabili che possano offrire una rinnovata flessibilità di uso e funzioni dello spazio aperto pubblico, verso una vocazione di carattere più culturale e ricreativo.Obiettivi specifici sono:a. la pedonalizzazione della piazza con l’eliminazione del

parcheggio, resa possibile dalla realizzazione dall’amplia-mento dei parcheggi Italo Flori e Scarpetti e la sua siste-mazione in forma di spazio pubblico urbano;

b. la riorganizzazione del mercato;c. l’eventuale inserimento di usi attrattivi temporaneid. la valorizzazione delle connessioni pedonali dai nuovi

parcheggi con il sistema piazza Malatesta – percorso del-le mura attraverso la creazione di un percorso pedonale (anche su più livelli) di collegamento tra il parcheggio Italo Flori e piazza Malatesta riqualificando via Fracassi e valo-rizzandone la connessione anche attraverso un elemento di risalita verso la piazza che inneschi nuove relazioni fi-siche e visuali e la creazione di un attraversamento pe-donale privilegiato di collegamento tra il parcheggio Scar-petti e il percorso delle mura;

e. nell’ottica di creare nuove relazioni tra il centro storico e i suoi borghi e valorizzare le “piazze minori” per riscoprirne il valore identitario, un’altra azione attuabile a breve termine è la pedonalizzazione di piazza Mazzini, e il rafforzamento

Piazza malatesta e il sistema di relazioni

Le difficolt’ relazionali tra Castel Sigismondo e Teatro Galli

L’area del fossato del Castello durante il mercato

L’area del fossato del Castello in assenza del mercato

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getto del fossato se non viene risolta la questione del merca-to che lì insiste.Il secondo motivo è che una volta realizzati ed entrati in fun-zione i due vicini parcheggi (Scarpetti ed Italo Flori), lo spazio di Piazza Malatesta e l’area del Castello assumeranno una dimensione ancora più “spaesante”. Infatti questi spazi, pri-vati della funzione di parcheggio, appariranno come enormi superfici asfaltate, vuote di significato e di usi. Sarà allora difficile contrapporre alla mancata riqualificazione di questa area il suo uso a mercato, che la impegna solo poche ore la settimana.L’intento è quello di trovare le giuste ed equilibrate misure (architettoniche, urbanistiche, paesaggistiche) con cui un mercato ambulante di tali dimensioni si possa integrare at-

tivamente nella città senza vincolarne i processi di riqua-lificazione ma all’opposto costituendosi come occasione di valorizzazione reciproca.

UniversitàIl polo universitario riminese utilizza in gran parte edifici di proprietà del Comune di Rimini dati in uso l’Università che nel tempo sono stati oggetto di ristrutturazione ed adeguamento alle esigenze della nuova funzione. L’azione di sistemazione degli immobili non è ancora completata; infatti è necessario ultimare gli interventi sul complesso del Leon Battista Alber-ti e realizzare interamente l’intervento sull’ex Convento San

Francesco e il Tecnopolo sull’area ex Macello. In particola-re gli interventi sul Leon Battista Alberti e sull’ex Convento San Francesco ben si inseriscono nell’”Anello delle Nuove Piazze” che colloca tali edifici nell’ottica della riqualificazione e connessione pedonale e ciclabile tra le diverse sedi Uni-versitarie e i luoghi strategici della città (Museo, Biblioteca, Domus, Piazze ecc.).

Università - Progetto di ristrutturazione della sede L.B. Alberti

Interventi e strategie proposti per Piazza Malatesta

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In particolare le finalità prioritarie della riqualificazione dell’a-nello delle nuove piazze della città, affrontano il rapporto tra spazio pubblico ed edificato ed introducono un miglioramento della sostenibilità ambientale, ridefiniscono i limiti della strut-tura urbana mediante ricucitura del rapporto con le aree pe-riurbane tramite piste ciclopedonali con ambiti di interesse ambientale e paesaggistico e ridisegnano spazi liberi desti-nati alla funzione pubblica con azioni coordinate di riqualifica-zione delle pavimentazioni, dei sistemi di arredo e del verde pubblico, per migliorare la fruibilità e l’accessibilità della “città pubblica” per tutti.

Riqualificazione Borgo Sant’AndreaIl Borgo di S’Andrea rappresenta una importante realtà all’in-terno della città di Rimini. In occasione delle passate edizioni della Festa del Borgo si è cercato di rivalutare alcuni principi che la contemporaneità ha messo da parte quali la storia, La proposta di risistemazione della Piazza Mazzini. Prima e dopo.

l’identità, l’aggregazione e la solidarietà. Il grande afflusso di pubblico e l’ottima qualità della manifestazione non fanno altro che dimostrare come l’esperimento sia perfettamente ri-uscito. Purtoppo però il Borgo di S’Andrea rimane sempre ca-ratterizzato da inestetismi e caos anche in seguito alle recenti e infelici scelte amministrative.L’associazione “Quei de Borg ad S’Andrea” con questo suggerimento vuole contribuire alla riqualificazione del borgo dialogando con l’amministrazione affinchè le scelte operate risultino adeguate e condivise..Gli interventi proposti possono essere realizzati in breve tem-po e con una spesa veramente modesta in quanto progettati con una filosofia che mira all’essenziale-estetico.

Percorso RomanoIl “percorso romano” è pensato come itinerario storico, cultu-rale e didattico per scoprire e conoscere la Storia della Città di Rimini e d’Italia attraverso i monumenti del Centro Stori-co (Arco d’Augusto, Anfiteatro, Porta Montanara, Domus del Chirurgo, Ponte di Tiberio). Il progetto prevede dei punti informativi e divulgativi (attra-verso totem informatizzati e strumenti interattivi) collocati nei nodi significativi del percorso.Tali totem saranno utilizzabili anche a livello didattico-educa-tivo e turistico e potranno essere configurati in base alla tipo-logia di utenza utilizzando tutte le moderne tecnologie quali visualizzazione in tre dimensioni, wi-fi e collegamenti con siti web.

Punto informativo-interattivo presso l’anfiteatro

Nuove Piazze - Planimetria

Nuove Piazze - Piazza Agabiti. Suggestione progettuale

Nuove Piazze - Piazzetta Ducale. Suggestione progettuale

Il Progetto Nuove PiazzeLa riqualificazione dell’anello delle nuove piazze si inserisce in un discorso più ampio di recupero della qualità urbana dell’intera città di Rimini, che da anni l’Amministrazione sta perseguendo, in quanto prevede:• una rivisitazione del Trasporto Pubblico Locale;• il sistema dei parcheggi;• il sistema delle piste ciclabili;

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9. STAZIONEDescrizione

L’area della stazione di Rimini si configura come un vuoto fi-sico e parzialmente funzionale di circa 12 ettari, intercluso nel tessuto urbano di una parte di città caratterizzata dalla pre-senza dell’infrastruttura ferroviaria. Attraversa longitudinal-mente l’intero ambito, dal Porto Canale fino all’insediamento costiero lineare più a sud. L’effetto “barriera” generato dalla presenza della ferrovia si manifesta in una condizione fisi-co urbana frammentata e caoti ca dei margini dell’area della stazione costituendo di fatto una netta interruzione del tessu-to storico e della rete degli spazi pubblici ad esso connessi. L’assenza di relazioni tra le due parti di città adiacenti all’a-rea della stazione è ulteriormente accentuata dalla scarsità di collegamenti diretti pedonali o carrabili, limitati ai margini dell’imbuto ferroviario.Come ipotizzato dagli strumenti urbanistici, la realizzazione della tangenziale marina libererebbe dal traffico di attraversa-mento veloce il lungomare. Il collegamento della tangenziale marina con via Roma, realizzabile sottopassando la ferrovia, consentirebbe, inoltre, di ricucire i rapporti tra il centro storico e l’area della stazione ferroviaria.

Obiettivi

Gli obiettivi, che complessivamente intendono creare un si-stema di relazioni sia di natura fisica che funzionale tra le parti della città e tra l’ambito ferroviario e le aree circostanti, per la creazione di una nuova identità attraverso il recupero dell’area ferroviaria sono i seguenti: - migliorare i collegamenti tra Centro storico e Marina elimi-

nando l’attuale cesura urbana; - riqualificare gli spazi pubblici collegnadosi alla rete urbana

esistente e facendo particolare riferimento all’asta verde del parco dell’Ausa e al porto canale, quali spine urbane;

- ampliare il parco dell’Ausa; - creare una nuova polarità urbana e territoriale; - valorizzare importanti patrimoni archeologici e storici,

quali l’anfiteatro romano e le mura medioevali; - ricucire il tessuto urbano tra il centro storico e il mare cre-

ando percorsi e spazi urbani di qualità; - considerando le strade attuali non solo come canali di

traffico ma anche e soprattutto quali elementi portanti del-la struttura urbana, da ridisegnare quali importanti spazi pubblici;

- razionalizzare l’assetto infrastrutturale della mobilità; - realizzare un nodo di interscambio infrastrutturale effi-

ciente, a servizio della città e di tutto il territorio;

Obiettivi specifici sono:

a. Nell’ottica di rendere l’ambito ferroviario cerniera tra le due città, e migliorandone quindi i collegamenti e gli at-traversamenti urbani ciclo-pedonali, si prevede, da una parte il prolungamento del sottopasso della stazione fer-roviaria, quale attraversamento urbano di città, con l’a-pertura di un nuovo fronte della stazione, e dall’altra, la ri-qualificazione dei sottopassi pedonali e ciclabili esistenti, come ampi elementi di connessione e continuità spaziale.

b. La rete degli spazi pubblici, da ampliare, riconnetere e riqualificare, si pone elemento centrale di relazione e ri-configurazione morfologica dell’ambito. L’ampliamento del verde permetterebbe di ridefinire gli spazi di relazione tra l’edificato esistente, le nuove funzioni urbane previste, la preesistenze storiche da valorizzare e i nuovi fronti urbani da ridefinire. In tal senso si prevede un elemento di riorganizzazione morfologica a connessione funziona-le, attraverso la riqualificazione dello spazio pubblico su viale Roma e piazzale Cesare Battisti, che costituirebbe una nuova testata di interscambio tra gli assi strutturanti la città storica e il nuovo polo funzionale.

c. Analogamente una valorizzazione degli assi strutturanti il tessuto urbano sia a mare che a monte (quindi viale Prin-cipe Amedeo, via Dante Alighieri e via Cesare Clementini) rimetterebbe in connessione morfologica, funzionale e vi-siva, parti della città oggi non più dialoganti.

d. La stazione ferroviaria, quella degli autobus e il parcheg-gio di attestamento sono concepiti come un unico siste-ma funzionale e morfologico: un sistema integrato di inter-scambio anche con i previsti trasporti alternativi cittadini People Mover e TRC.

e. La localizzazione di attrezzature culturali di rilevanza ur-bana e territoriale per le quali possono essere prefigurate diverse ipotesi funzionali.

f. La ricomposizione all’interno della nuova maglia urbana, dell’edificato su via Roma, costituendo eventualmente, il completamento del fronte strada.

g. Il parco Ausa costituisce uno degli elementi attraverso il quale è possibile istituire relazioni con altre funzioni rile-vanti presenti nella città. La proposta intende rafforzare tale importanza sia aumentandone la superficie, sia in-crementando le connessioni tra le zone dell’area ferro-viaria, sia quelle da adibire a residenza sia quelle in cui localizzare altre funzioni, e il parco stesso. La progettazio-ne urbana dovrà prevedere inoltre lo studio degli accessi al parco per garantire fruibilità a tutti gli utilizzatori e che

Area 350.000 mq

L’area della stazione Estratto del PSC

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valorizzi con maggior enfasi le “porte” del parco, preve-dere l’allargamento del parco con parti delle aree della ferrovia.

h. parte integrante nella proposta d’intervento è la valoriz-zazione delle preesistenze storiche prospicenti l’ambi-to della stazione: le mura storiche e l’anfiteatro romano, prevedendo inoltre la rilocalizzazione del CEIS, nel caso in cui si trovino adeguate condizioni alternative, indonee all’attività scolastica anche dal punto di vista delle partico-lari condizioni ambientali e morfologico-spaziali richieste da tale istituzione.

Strategia e priorità

La trasformazione dell’ambito della stazione lè un vero e proprio progetto urbano complesso, dove deve essere considerato contestualmente: l’assetto spaziale-morfologico, il programma funzionale, la valutazione economica e le procedure e modalità attuative, che devono includere forme concorsuali.

Tutte queste componenti del progetto urbano devono mettere in luce gli aspetti dell’interesse pubblico e rendere esplicito il valore strategico dell’operazione; è infatti quest’ultimo, ovve-ro la capacità di incidere in profondità negli assetti urbani, di innovare l’armatura urbana ben oltre i confini dell’ambito di progetto, il metro di valutazione sintetico di tutta l’operazione di riqualificazione urbana.È quindi importante arrivare alla definizione di un piano eco-nomico preliminare di riferimento quale base per la valutazio-ne degli obiettivi di interesse pubblico (infrastrutture; attraver-samenti urbani; parco e continuità verdi; museo e strutture pubbliche; anfiteatro; asilo svizzero;…) e delle nuove funzioni insediabili capaci di attivare le risorse necessarie (residenze; uffici; commercio; parcheggi;…)Si sottolinea poi l’importanza di tenere insieme questi aspetti (Valutazioni econiche, assetto spaziale, procedure,..) perchè si corre il rischio di anticipare con un disegno urbano anche ultimativo delle previsioni che poi non trovano le adeguate condizioni di condivisione pubblica per la propria realizza-zione o all’opposto di costruire aspettative pubbliche senza considerare le condizioni di mercato.

Per la trasformazione complessivsa dell’ambito sembrerebbe opprotuno ripartire dal protocollo d’intesa siglato nel 2002 dal Comune di Rimini e RFI che definisce chiaramente le parti di possibile cessione e quelle ancora necessarie al traffico ferroviario e quindi indisponibili alle operazioni di riqualifica-zione urbana. A seguito di quel protocollo è stato avviato un tavolo di lavo-ro, oggi interrotto, che ha coinvolto oltre al Comune e a RFI anche la Regione Emilia-Romagna. Sebbene i lavori di quel tavolo non si siano concretizzati con la stipula dell’accordo, si riscontrò la possibilità di introdurre variazioni allo schema palnimetrico del protocollo, al fine di meglio rispondere alle mutate esigenze del Comune di Rimini.

C o mpl et a men t o d e l l a r e t e

P i s t e e s is t en t i

Suggestioni progettuali per l’area della stazione - Università di Ferrara

LA RETE CICLABILE

Nuove strategie per l’area della stazione

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10. AEROPORTODescrizioneL’aeroporto Internazionale “Federico Fellini” è situato a circa 8 km a sud-est dal centro di Rimini in località Miramare a 11 km dal nuovo quartiere fieristico: è direttamente collegato alla SS16 Adriatica e dista circa 5 Km dall’autostrada A14. Qui fanno scalo sia i vettori di linea, che le più importanti compa-gnie charter europee ed extraeuropee. Come ipotizzato dagli strumenti urbanistici si intende valorizzare l’aeroporto come “porta” strategica dell’area romagnola e regionale rispetto ai traffici turistici nazionali e internazionali, ma anche come componente organica del sistema aeroportuale regionale, e da interconnettere efficacemente con la rete stradale prima-ria e con la rete ferroviaria.

ObiettiviRivitalizzazione dell’area aeroportuale attraverso la creazio-ne di un polo fortemente attrattivo, dotato di funzioni specia-listiche in grado di costituire punto di riferimento per turisti e residenti a. La progettazione dovrà creare un collegamento ciclo pe-donale attrezzato con la città e il mare, destinare aree prospi-cienti a scambio intermodale di trasporto e con ruolo di porta della città, destinare aree lungo l’asse attrezzato con funzioni a servizio dell’aeroporto e della città, collegare il nuovo asse attrezzato con aree limitrofe già fatte oggetto di progetti di riqualificazione (lungomare Spadazzi, Polo del Wellness)b. Lo studio della mobilità dovrà migliorare i collegamenti con la rete stradale, ferroviaria e TPL esistente e di progetto al fine di garantire un’efficace connessione del polo aeroportua-le con il territorio

PIANO DI SVILUPPO AEROPORTUALEInterventi previsti al 2015Ampliamento dell’aerostazione con conseguente sposta-mento dei locale officina per poter creare una distribuzione dei passeggeri su un solo livello. Realizzazione di edificio per il ricovero e manutenzione mez-zi di rampa in posizione attiva all’hangar aviazione privata, hangar destinato ad aviazione generale, nuova torre di con-trollo Lavori relativi al miglioramento dei piazzali di sosta per aeromobili e alle dotazioni impiantistiche della struttura (cabi-na elettrica e locale gruppo elettrogeno).Spostamento del locale carburante in posizione più sicura e

funzionale per svolgere le funzioni di rifornimento. Le zone prospicienti l’aerostazione, così liberate, offrono la possibilità di creare un legame con la città e offrire servizi per i passeg-geri e cittadini.Per migliorare la viabilità d’accesso sulla SS 16 sarà realiz-zata una rotatoria in parte fuori dal perimetro dell’area aero-portuale.Realizzazione di parcheggi a raso prossimi all’edificio dell’a-erostazione

Interventi previsti al 2020Ampliamento del primo piano dell’aerostazione passeggeri.Realizzazione di: hangar destinato alla manutenzione di ae-romobili (funzione non esistente nello scalo), struttura desti-

nata alle attività di supporto e ricettive di 3 piani complessivi di cui uno interrato destinato a parcheggi interrati, Ampliamento degli hangar per aviazione dei privati, aviazione generali.Demolizione del magazzino cargo e collocazione dello stes-so in altra sede

Interventi previsti al 2025Ampliamento dell’aerostazione passeggeri.Realizzazione di nuovo terminal cargo merci(Comune di Ric-cione) collegato da una nuova viabilità e da una rotatoria sul-la SS 16 già previste dalla strumentazione urbanistica Realizzazione di parcheggio multipiano in area prospiciente la SS 16 di capienza paria 300 unità

Fasi di sviluppo dell’Aeroporto. Interventi previsti al 2015, al 2020, al 2025

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Proposta di PIANO DI RISCHIO AEROPORTUALEPer le aree frontistanti l’aerostazione “Regolamento per la costruzione e l’esErcizio degli aeroporti” Edizione 2 del 21/10/2003 emendamento 7 del 20/10/2011, viene prevista la seguente norma:

Zona di tutela D:in tale zona, caratterizzata da un livello minimo di tutela e fi-nalizzata a garantire uno sviluppo del territorio in maniera op-portuna e coordinata con l’operatività aeroportuale, va evitata la realizzazione di interventi puntuali ad elevato affollamento, quali centri commerciali, congressuali e sportivi a forte con-centrazione, edilizia intensiva, ecc...

Piano di rischio aeroportuale - proposta

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L’approccio integrato

I bisogni territoriali, economici e sociali sono interpretati nell’ambito di

una pianificazione strategica

E_L’APPROCCIO INTEGRATO: LINEE METODOLOGICHE PER LA ELABO-RAZIONE DEGLI STRALCI E LA VA-LUTAZIONE DELLE PROPOSTE

Sintesi spaziale degli obiettivi programmatici

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Da un’urbanistica contrattata uno ad uno ad un’urbanistica inquadrata

dentro la pianificazione strategica dei progetti individuali dove gli interessi di

comunita’ prevalgono su quelli particolari

Approccio integrato

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Il Masterplan strategico verrà attuato per STRALCI OPERATIVI, seguendo una precisa metodologia, illustrata diffusamente all’interno del documento allegato alla Relazio-ne Tecnica e di seguito sintetizzato nei principali passaggi:- individuazione delle finalità progettuali generali;- individuazione delle finalità progettuali specifiche;- matrice degli Steps progettuali;- individuazione delle proprietà;- analisi delle piste ciclabili di progetto;- letture urbanistiche e territoriali e matrice riassuntiva.

 

ELABORAZIONE DEGLI STRALCILa fase progettuale dovrà necessariamente avviarsi con la selezione degli stakeholders privati che dovranno co-finan-ziare gli interventi e condividere le scelte progettuali. Le ultime saranno relazionate agli obiettivi e alle linee guida fissate dal masterplan strategico per l’ambito contente lo stralcio ope-rativo in esame e determineranno la definitiva portata dell’in-tervento. Per ciascun stralcio, infatti, saranno sviluppate delle matrici degli steps progettuali per graduare l’intervento in funzione delle risorse economiche e della disponibilità delle aree.

VALUTAZIONE DELLE PROPOSTENel caso in cui l’attuazione degli INTERVENTI avvenga su proposta esterna, la valutazione dell’intervento proposto sarà eseguita sulla base della seguente matrice di controllo:

Classificazione dell'intervento urbanistico

DENOMINAZIONE (PIANO, PROGETTO…)

ITER ATTUAZIONE

INDIVIDUAZIONE CARTOGRAFICA

DESTINAZIONE D'USO

Residenziale mq

Commerciale mq

Produttiva mq

PRESENTAZIONE

PUBBLICAZIONE/ADOZIONE

COMPLETEZZA DOCUMENTAZIONE SI/NO

CONFORMITA' PREVISIONI PRG E PIANO STRUTTURALE SI/NO

Coerenza Criteri di valutazione (1)

CON IDEA CITTA' E LINEE DI MANDATO

CON APPROCCIO INTEGRATO (MOBILITA', ACCESSIBILITA', LOGISTICA)

CON PREVISIONI PIANO STRATEGICO

CON PRINCIPI DI SOSTENIBLITA' APPLICATA

CON QUALITA' DEL DISEGNO URBANISTICO E INSERIMENTO NEL CONTESTO

CON RESPONSABILITA' SOCIALE D'IMPRESA E/O RENDITA IMMOBILIARE

CON RIQUALIFICAZIONE E RIUSO

CON IL PIANO DEL SISTEMA FOGNARIO

CON OPERE PUBBLICHE PROPOSTE OLTRE GLI STANDARD MINIMI DI LEGGE

CON IL GENDER MAINSTREAMING

TRA L'USO DEI MATERIALI E TIPOLOGIE CON IL RECUPERO DEGLI ELEMENTI IDENTITARI DEL LUOGO

NOTE PARTICOLARI:

Esempio di Matrice degli Steps progettuali

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No perché Si perché

trasparenza

Strategicita’

Interesse collettivo

Sostenibilita’

LA CHIAVE DI LETTURA DEVE RENDERE COGENTI I PRINCIPI DI:

IN QUESTO MODO SI RENDONO CHIARE E MOTIVATE LE RAGIONI:

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I progetti relativi agli stralci operativi e quelli inerenti agli interventi proposti dovranno risultare coerenti con la pianificazione urbanistica e territoriale, oppure dovranno essere individuate le procedure amministrative in grado di consentire varianti agli strumenti.

Potremmo così riassumere con una sintesi lo schema procedurale che dovrebbe condurci all’attuazione dei singoli progetti:

SCHEMA DI SINTESI DEL PROCEDIMENTO TECNICO AMMINISTRATIVO

1. DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALEApprovazione dell’Atto d’indirizzo per l’approvazione del Masterplan strategico, individuazione degli obiettivi progettuali del master plan, priorità d’intervento, linee d’indirizzo per l’approvazione degli strumenti urbanistici generali (PSC, RUE)

2. STUDI PROGETTUALIIndividuazione delle successive procedure amministrative attuative (accordi con i privati, project financing, concessione, ecc.)

3. ACCORDO TERRITORIALE (ART. 15 LR 20/00 E S.M.I) NEI POLI FUNZIONALI DEFINITI DA PTCP

4. INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI ATTUATORIAvvio procedura amministrativa finalizzata all’individuazione di soggetti (Bando, ecc.)

5. ACCORDI DI PROGRAMMA (ART. 40 LR 20/2000 E S.M.I.) CONTENENTE ACCORDI CON I PRIVATI (ART. 18 LR 20/2000 E S.M.I.) - Stipula contratti per disciplinare i rapporti tra Comune e terzi, i rispettivi obblighi e impegni, le modalità e i tempi di attuazi-

one degli interventi ed eventuale durata della gestione - Avvio degli accordi di programma per procedere alla eventuale variazione della strumentazione urbanistica

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