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Editoriale Vediamo come va di Adriano Bianchi J La prudenza è d’obbligo. Potreb- be essere l’adagio che accompagna le dichiarazioni dei sindaci valtrum- plini alla domanda su chi pagherà la crisi nel momento in cui sono in elaborazione i bilanci per il prossimo anno. La prudenza è d’obbligo, forse per non allarmare troppo i cittadini. Cercare di mantenere tutti servizi possibili pur con minori risorse a di- sposizione è il sogno di ogni ammi- nistratore, ma il giorno in cui i conti non torneranno i tagli non saranno più prorogabili. L’aria che tira non è certo delle migliori. È ancor più d’obbligo essere prudenti nel mo- mento in cui prende il via il nuovo Governo presieduto da Mario Monti: un esecutivo che nasce per gestire la difficile congiuntura economica e che inizia il suo cammino consa- pevole, ha dichiarato il premier, di chiedere “sacrifici, ma non lacrime e sangue”. Un’affermazione, questa, che tiene aperta qualche speranza dei primi cittadini disposti a dare, almeno ora, un’apertura di credito al Professore, in attesa di probabi- li, comunque, decisioni impopolari. Ma quali capitoli cadranno sotto la scure della minore possibilità di spe- sa dei Comuni? È facile pensare che i primi a cadere saranno i capitoli del- la cultura e dei servizi sociali. Sop- pratutto sui secondi, la Valtrompia ha sviluppato negli anni una vasta rete di servizi alla persona e si trove- rà davanti al dilemma di mantenerne alta la qualità o sacrificarli sull’altare del pareggio di bilancio. Silverio Vivenzi, sindaco di Lumez- zane, pone la questione invitando i suoi cittadini a considerare la neces- sità di “abbassare il tenore di vita e a rimboccarci le maniche”. Giusto in- vito. L’importante, però, è che a pa- gare la crisi non sia chi già si trova in difficoltà per mancanza di lavoro o chi è più povero e debole. Gardone. Il dottor Coppini conferma la permanenza di ginecologia e ostetricia La direzione degli Spedali civili, nonostante le vibranti proteste della popoloazione valtrumplina, non pare in discussione. Il 1° dicembre fissato un incontro pubblico con il consigliere regionale Gianni Girelli Il servizio a pag. 13 I bilanci dei Comuni Chi pagherà la crisi? Il futuro dei servizi comunali nelle parole di tre sindaci della Valle: Stefano Retali (Concesio), Sergio Richiedei (Pezzaze), Silverio Vivenzi (Lumezzane) Lumezzane Un “guanto” di sfida targato Idrogenet per fronteggiare la crisi •• pag. 7 Cultura La “Torre delle favole” aperta a Lumezzane fino al 26 febbraio •• pag. 21 Irrevocabile la scelta di chiudere il punto nascita Il servizio a pag. 2-3 La Voce della Valtrompia WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO III - NOVEMBRE 2011 11 n. Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS
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La Voce della Valtrompia 2011 11

Mar 06, 2016

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Chi pagherà la crisi. Il futuro dei servizi comunali nelle parole di tre sindaci della Valle: Stefano Retali (Concesio), Sergio Richiedei (Pezzaze), Silverio Vivenzi (Lumezzane)
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Page 1: La Voce della Valtrompia 2011 11

Editoriale

Vediamo come vadi Adriano Bianchi

La prudenza è d’obbligo. Potreb-be essere l’adagio che accompagna le dichiarazioni dei sindaci valtrum-plini alla domanda su chi pagherà la crisi nel momento in cui sono in elaborazione i bilanci per il prossimo anno. La prudenza è d’obbligo, forse per non allarmare troppo i cittadini. Cercare di mantenere tutti servizi possibili pur con minori risorse a di-sposizione è il sogno di ogni ammi-nistratore, ma il giorno in cui i conti non torneranno i tagli non saranno più prorogabili. L’aria che tira non è certo delle migliori. È ancor più d’obbligo essere prudenti nel mo-mento in cui prende il via il nuovo Governo presieduto da Mario Monti: un esecutivo che nasce per gestire la difficile congiuntura economica e che inizia il suo cammino consa-pevole, ha dichiarato il premier, di chiedere “sacrifici, ma non lacrime e sangue”. Un’affermazione, questa, che tiene aperta qualche speranza dei primi cittadini disposti a dare, almeno ora, un’apertura di credito al Professore, in attesa di probabi-li, comunque, decisioni impopolari.Ma quali capitoli cadranno sotto la scure della minore possibilità di spe-sa dei Comuni? È facile pensare che i primi a cadere saranno i capitoli del-la cultura e dei servizi sociali. Sop-pratutto sui secondi, la Valtrompia ha sviluppato negli anni una vasta rete di servizi alla persona e si trove-rà davanti al dilemma di mantenerne alta la qualità o sacrificarli sull’altare del pareggio di bilancio. Silverio Vivenzi, sindaco di Lumez-zane, pone la questione invitando i suoi cittadini a considerare la neces-sità di “abbassare il tenore di vita e a rimboccarci le maniche”. Giusto in-vito. L’importante, però, è che a pa-gare la crisi non sia chi già si trova in difficoltà per mancanza di lavoro o chi è più povero e debole.

Gardone. Il dottor Coppini conferma la permanenza di ginecologia e ostetricia

La direzione degli Spedali civili, nonostante le vibranti proteste della popoloazione valtrumplina, non pare in discussione. Il 1° dicembrefissato un incontro pubblico con il consigliere regionale Gianni Girelli

Il servizioa pag. 13

I bilanci dei Comuni

Chi pagherà la crisi?

Il futuro dei servizi comunali nelle parole di tre sindacidella Valle: Stefano Retali (Concesio),

Sergio Richiedei (Pezzaze), Silverio Vivenzi (Lumezzane)

Lumezzane

Un “guanto” di sfida targato Idrogenetper fronteggiare la crisi

•• pag. 7

Cultura

La “Torre delle favole”aperta a Lumezzanefino al 26 febbraio

•• pag. 21

Irrevocabile la scelta di chiudere il punto nascita

Il servizioa pag. 2-3

La Vocedella Valtrompia

WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO III - NOVEMBRE 2011

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Concesio. Il primo cittadino concesiano parla di sacrifici che devono essere affrontati da parte di tutti

“Ora servono scelte importantie va creata una nuova cultura”

di Andrea Alesci

Nei tagli cui i Comuni sono chia-mati per fare fronte alla grave situa-zione economica del Paese si può tro-vare la forza per cambiare la prospet-tiva futura. “Non è soltanto una pos-sibilità – dice il sindaco di Concesio, Stefano Retali –, ma un dovere che ogni amministrazione e quindi ogni cittadino ha nel compiere sacrifici. Certo, in questo momento è giusto che chi ha di più sia chiamato a dare di più. D’altro canto, però, negli ulti-mi anni il Governo ha somministrato ai Comuni provvedimenti amari, non riuscendo a condividere progetti con

enti e parti sociali. Adesso, quel che più andrà a incidere sono i tagli ai trasferimenti (intesi come ritorno di tributi devoluti) e i vincoli posti dal patto di stabilità. Riguardo al primo punto lo Stato ci ha tagliato 315mila euro di trasferimenti nel 2011, cifra che passerà a 550mila euro nel 2012. Il federalismo fiscale non ci ha risto-rato come doveva essere nelle previ-sioni con conseguente smagrimento del bilancio: così, pur non avendo noi

né auto blu, né prebende e indennità molto basse, siamo costretti a mano-vrare sulle leve fiscali a dispsizione, tanto che quest’anno Concesio ha ap-plicato un’aliquota dello 0.2% sull’Ir-pef, che prima non c’era”. Una posizione che, secondo il primo cittadino concesiano, si è dimostra-ta nel rapporto con lo Stato disequi-librata a sfavore dei Comuni. “Per il futuro sono messe a rischio le opere pubbliche, come afferma l’articolo

8 del patto di stabilità pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 14 novem-bre, il tasso d’indebitamento degli en-ti locali viene abbassato dall’8% al 4%. Concesio è sotto il 3%, ma questo non significa che il ricorso al credito sia un male. Il rischio è tagliare dal terri-torio le uniche leve di investimento e che tutto si blocchi: le imprese non la-vorano, i servizi non crescono e l’eco-nomia si ferma. Quel che possiamo e vogliamo fare è difendere i servizi alla persona e trovare estremo rime-dio nelle leve fiscali e tariffarie, che per adesso siamo riusciti a contene-re. Io credo che i Comuni siano fon-damentali, ma il Governo ha svilito il ruolo dei sindaci e allora mi chiedo provocatoriamente: i Comuni servo-no ancora?”. Di certo il nuovo gover-no Monti sarà chiamato a fare scelte difficili e dolorose, ma è importante che siano scelte condivise. “Questa è come una guerra – prosegue Retali –, stiamo parlando del futuro del no-stro Paese; perciò siamo chiamati a scelte importanti, come la piena re-alizzazione della sussidiarietà, di un federalismo che prima d’essere appli-cato crei una cultura, un’architettura di principi e solo allora venga messo in opera sul lungo periodo”.

Sindaci. Ettore Monaco, presidente dell’Associazione comuni bresciani, prova a dare qualche indicazione

Il Governo di Mario Monti muo-ve i primi passi e il futuro del Pa-ese, specie per quel che riguarda i procedimenti attuativi della Finan-ziaria, sta subendo una fisiologica fase di assestamento. “Ad oggi un bilancio concreto non riusciamo a farlo – spiega Ettore Monaco, presidente delll’Associa-zione comuni bresciani e sindaco di Dello –, perché siamo nella fa-se di transito da un esecutivo a un altro, anche se le linee guida del patto di stabilità contengono no-vità importanti già preannunciate dalla Finanziaria elaborata in esta-

te da Tremonti. Si deve rimettere in pista il pareggio di bilancio, si parla di reintroduzione dell’Ici, del tasso d’indebitamento da abbassa-re al 4%, pur se questo significherà che pochi Comune potranno aspi-rare a mettere in cantiere grandi opere pubbliche (serviranno idee innovative per reperire fonti di reddito, magari basate su una qual-che convenzione). In ogni caso, da presidente dell’Associazione co-muni bresciani – aggiunge Ettore Monaco – non posso ancora parla-re di dati certi, bisogna attendere gli sviluppi di queste settimane per

“Per dati certi, attendere l’assestamento del nuovo Governo”

Retali: “Nell’immediato futuro quello che inciderà

di più saranno i vincoli posti dal

patto di stabilità e i tagli ai trasferimenti, che

per Concesio saranno di 550mila euro nel 2012

capire quali siano i meccanismi che verranno adottati e come potranno incidere. Quel che posso dire per-sonalmente è che ad oggi traballa tutto l’impianto del federalismo fiscale: la riforma fissava 42 leggi delega da tradurre in 8 decreti le-gislativi, ma la gran parte sono an-cora mancanti. Un’opinione che cerca di guardare a quel che con-cretamente i sindaci potranno fare con l’avvento del nuovo anno: ossia salvaguardare i servizi essenziali, quelli di tipo sociale, cercando di fare sacrifici con l’adozione delle più svariate strategie”. (a.a)

Primo piano2 La Voce della Valtrompia

novembre 2011Sito:

www.lavocedelpopolo.it

In questo numero l’inchiesta che abbiamo condotto ha cercato di capire, allo sta-to attuale dell'economia, quali potranno essere i tagli che andranno ad operare ai propri bilanci i Comuni della Valtrompia. Abbiamo sentito un sindaco per ogni zona della Valle, partendo da Stefano Retali, primo cittadino di Concesio. Poi l'in-tervento di Silverio Vivenzi, che guida l'amministrazione comunale del paesepiù grande, ossia Lumezzane. Quindi l'opinione di un piccolo centro dell'Alta Valle come Pezzaze e le parole del sindaco Sergio Richiedei, in amministrazione da 50 anni. Infine, il parere giocoforza abbottonato (visto il recente cambio di Gover-no) da parte di Ettore Monaco, presidente dell'Associazione Comuni Bresciani.

L'inchiesta sui tagli al bilancio dei Comuni

Il sindaco di Concesio Stefano Retali

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Dalla Bassa all'Alta Valle, dai Comuni più grandi sino a quelli che non raggiungo-no i 5.000 abitanti, l'unica certezza nel difficile momento che sta attraversando il Paese pare essere la volontà di mantenere attivi i servizi essenziali che si rivol-gono alla persona. Un fronte comune che fa appello a tutti i cittadini, ricordan-do che Comuni, Province, Regioni e Stato sono comunque formati dagli stessi cittadini, chiamati in prima persona a fare dei sacrifici. Sul fronte concreto delle rinunce, le amministrazioni dovranno adeguarsi alle restrizioni dettate dai livelli più alti e sarà una certezza l'accantonamento delle grandi opere pubbliche per le quali sono necessarie risorse ingenti, limitate anche dai minori trasferimenti.

Un fronte comune sui servizi alla persona

Lumezzane. Per il sindaco Silverio Vivenzi bisogna che tutti maturino una nuova consapevolezza nel fare sacrifici

La “Valle dell’oro”, così si usava chiamare Lumezzane, uno dei comuni più industrializzati d’Europa. Oggi an-che la cittadina della Valgobbia soffre la crisi economica che, da qualche an-no, imperversa sul nostro Paese. Per cercare di superare e gestire al me-glio la difficile situazione economica, l’amministrazione comunale guidata da Silverio Vivenzi si è vista costretta ad effettuare importanti tagli al bilan-cio comunale. Sindaco, la sua amministrazione è giunta al giro di boa e si trova ad affrontare un contesto economico difficile. Anche per la sua giunta

(Pdl – Lega) il bilancio sarà carat-terizzato da tagli consistenti?Il Patto di stabilità siglato tra Unione Europea e Stato ha imposto il blocco dell’aumento della spesa pubblica e quindi minori trasferimenti ai Comuni. Attraverso i nostri tecnici e l’assesso-re al Bilancio avevamo trovato risor-se per 350mila euro da inserire nel bi-lancio 2012, in seguito all’estinzione di un mutuo consistente. Però, è giunta notizia che anche per il nuovo anno al verranno tagliati fondi per 400mi-la euro. Questo significa che avremo un’ulteriore perdita di 50mila euro da ripartire su tutti i livelli.

Ci sarà un assessorato che dovrà pagare di più rispetto agli altri?Dobbiamo considerare che l’assesso-rato che attrae più risorse è quello dei Servizi sociali e quindi è automatico che quando bisogna tagliare troviamo qualche euro lì; dalle altre parti è stato tagliato l’inverosimile.Qual è secondo lei la ricetta per superare questo periodo difficile?Per risolvere il problema dobbiamo avere la piena consapevolezza che la crisi c’è e cominciare a fare sacrifici, cercando ad abbassare il nostro tenore di vita e rimboccarci le maniche, come abbiamo sempre fatto. (a.an.)

“Dovremo abbassare il tenore di vita e rimboccarci le maniche”

3La Voce della Valtrompianovembre 2011

E-mail:valtrompiavocemedia.it

Pezzaze. Gli effetti dei tagli sono stati ammortizzati anche grazie alla gestione associata messa in campo da Civitas

“Sinora mantenuti tutti i servizi”di Edmondo Bertussi

Il sindaco di Pezzaze Sergio Ri-chiedei è in amministrazione comu-nale ininterrottamente da oltre 50 anni. Il paese ha circa 1.700 abitanti. La sua gente per lo più è occupata nelle fabbriche della Media Valle. Di giorno in paese di fatto rimangono anziani e bambini. I servizi soprat-tutto sociali (osserva il sindaco) hanno una rilevanza enorme, viste anche le otto frazioni sparse sul territorio. Tali servizi sono sempre più colpiti da tagli di risorse, anche se la gestione associata con capo-fila la Comunità montana attraver-so Civitas ha ammortizzato finora gli effetti. Come è andato il 2011?“Stiamo facendo l’assestamento di bilancio: è difficile far quadra-re i conti. Nel 2011 siamo riusciti a conservare tutti i servizi ai cit-tadini: spulciando ogni capitolo di spesa, racimoliamo anche le più piccole somme non utilizzate per poter arrivare a fine anno. Siamo un piccolo Comune senza grandi ri-sorse proprie e senza possibilità di incrementarle, non avendo impor-tanti insediamenti produttivi e com-merciali. Inoltre, per ora non siamo sottoposti al famoso ‘patto di stabi-

lità’ (riguarda Comuni sopra i 5.000 abitanti), ma potrebbe succedere: per noi crescerebbero i problemi, obbligati a centellinare risorse. Vincola già enti erogatori come Re-gione, Provincia e Comunità mon-tana: c’è stato, senza imputare loro responsabilità, un effetto a cascata dall’alto in basso con la riduzione di

Il sindaco pezzazeze Sergio Richiedei

risorse, a sostegno magari di proget-ti comunali già in atto. Si aggiunge il taglio netto delle risorse ordina-rie dirette. Civitas, per conservare servizi e conti in ordine ha dovuto chiedere ai Comuni un adeguamen-to del contributo di capitale. L’onere per trasporti scolastici e assistenza ‘ad personam’ (ragazzi diversamen-

te abili) per la scuola dell’obbligo, grava interamente sui Comuni. Per le superiori sarebbe a carico della Provincia che però finora ha garan-tito solo il trasporto. Al riguardo abbiamo sollecitato un intervento collettivo dell’Associazione comu-ni bresciani. Per il resto abbiamo retto col contributo prezioso della rete di volontari e un po’ di fantasia come nel caso della riapertura della miniera Marzoli con la disponibilità della Ski-Mine”.Qual è la prospettiva per il 2012? “Non mi sento di anticipare valuta-zioni: tengo all’operato di squadra della mia amministrazione. Esami-neremo tutte le spese con una scala di priorità: prima i servizi essenziali incomprimibili, da quello idrico, alle manutenzioni, interventi per al dirit-to allo studio (materna, elementari, trasporti), agli anziani. Poi si vedrà. Conto sul rafforzamento della ‘rete’ di protezione sociale dei volontari. Spero di non intervenire con aggra-vi per i cittadini”. Conclude Richiedei: “La mia comu-nità sente ancora forti le sue radici di storia civica e religiosa insieme. Si parla di ‘unità pastorali’, mi au-guro che abbiano come nucleo le parrocchie di uno stesso Comune che sostiene i servizi collettivi, pu-re così ottimizzandoli”.

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Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Valtrompia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a [email protected].

LLETTERE

Un attraversamento che sia civile

Sono automobilista ormai da vent’anni e tutti i giorni percorro in macchina le nostre strade. Credo che nelle strade valtrumpline (con la trafficata Sp 345 e affluenti), co-sì come in quelle del resto d’Italia, si rifletta un po’ la nostra società, dove esistono le regole ma troppo spesso non vengono rispettate. È come se quei nastri di asfalto nero fossero specchi dei nostri compor-tamenti deviati. Mentre guidiamo con lo sguardo fisso avanti, proiet-tato all’orizzonte, non ci accorgia-mo quasi mai che sotto le nostre gomme, disseminate su quei lunghi tappeti bituminosi che collegano co-muni e frazioni ci sono delle chiazze bianche. Ostacoli? No. Pitture post-moderne? Nemmeno. Strisce pedo-nali: quelle tinteggiature che inter-secano trasversalmente le strade e consentono ai pedoni di attraversa-re sul lato opposto Recita il Codice della strada, articolo 3, comma 1 che l’attraversamento pedonale è quel-la “parte della carreggiata, oppor-tunamente segnalata ed organiz-zata, sulla quale i pedoni in transi-to dall’uno all’altro lato della stra-da godono della precedenza rispet-to ai veicoli”. Quindi, gli automo-bilisti hanno l’obbligo di rallentare in prossimità delle strisce pedonali, fermarsi e consentire l’attraversa-mento dei pedoni. Come dire, in ori-gine fu il pedone, poi venne la mac-china. Accade così in molti nei paesi del Nord, accade così in Germania, accade così in Inghilterra, accade così in Francia, accade così a Malta. Perché mai una cosa del genere non potrebbe accadere in Italia?

Piero Zammarchi

C'era una volta il grande fiume Mella

Mi ricordo quando da piccoli si an-dava giù al Mella, in quel fiume do-ve dileguavamo i nostri pomeriggi

E-mail:valtrompiavocemedia.it 5La Voce della Valtrompia

novembre 2011

IL PEGGIO DELLA VALTROMPIALa becera evidenza di un pensiero morenteQuali parole usare contro una tale nefandezza dell’intelligenza umana che ancora oggi si manifesta? Così s’è presentato il 10 novembre agli occhi di studenti e insegnanti uno dei muri del liceo “Carlo Moretti” di Gardone Val Trompia. Una scritta subito fatta cancellare, perché certe macchie dell’animo umano non debbano più diventare squallide evidenze. Perché si serbi il ricordo del male che ha annerito le vite di tanti nostri nonni, e il turpe pensiero di chi ha imbrattato capisca che il fascismo non fu altro che morte.

IL MEGLIO DELLA VALTROMPIACaino e la bellezza di

quei dipinti sulla strada Ammiccano agli automobilisti che si

trovano a transitare sulla provinciale passante per Caino: proprio all'ingresso

del paese, giungendo da Nave, occhieggiano dal muro cinque colorati

dipinti. Si tratta di scene “tipiche”, che intendono rammentare agli abitanti,

così come ai passanti o ai visitatori, le radici culturali e più profonde del piccolo paesino situato a nord della

Valle del Garza. Commissionati anni fa dal Comune, vennero dipinti da quattro

appassionati d'arte autoctoni.

Giornali della Comunità

Il giornale della comunità di questo me-se è “Lumensanum”, mensile della par-rocchia di Lumezzane San Sebastiano. All’interno spicca l’approfondimento sul forum delle associaizoni d’ispirazio-ne cattolica tenutosi il 16 e 17 ottobre a Todi. Per informazioni sul bollettino scrivere a [email protected].

Radio VoceSpazio all'informazione nazionale ogni ora e a quella locale con 6 edizioni gior-naliere dal lunedì al venerdì. Intratteni-mento dalle 10.30 alle 13 con il conteni-tore “Voce Mattina”, al pomeriggio la comicità dei “Belli Dentro”. Ampio spa-zio allo sport: dalle 14 alle 15 il calcio con “100% Brescia”, mentre la domeni-ca le radiocronache del Basket Brescia.

fm 88.3 88.5Brescia e Provincia

fra giochi inventati, chiacchiere fra-gorose e schizzi irriverenti. Quanto era bello il fiume quando ci si pote-va fare il bagno. Era come un par-co di divertimento, era un sogno che viveva nel mondo reale, era come un amico con cui si parla e di cui si ha cura. Ma adesso è solo un fiume. Adesso lo trattiamo come un estra-neo e sembra che non vogliamo più curarcene.

Sabina Martinoni

Nel Paese dei mille premi letterari

Nel prolifico paese dei premi lette-rari c’è un frutto per tutti, anche per chi arriva ultimo c’è un luccicante riconoscimento. Premiare tutti per non premiare nessuno. Sembra che basti scrivere qualcosa, qualsiasi co-sa, per avere un posto nell’olimpo dei letterati. Ma se tutti sono pre-miati, che fine fa l’eccellenza?

Chiara Festa

La parolaai lettori

A partire da questo numero di novembre de “La Voce della Valtrompia” è presente una pagina fotografica dedicata a un avvenimento, un’iniziativa, un progetto che nel mese precedente l’uscita del mensile è stato importante per la Valle: stavolta abbiamo scelto la 20 Cronoscalata Sarezzo-Sant’Emi-liano. Per il numero disponibile nelle edicole della Valtrompia a partire dal prossimo 8 dicembre il tema, invece, sarà tutto natalizio; per questo invitia-mo tutti i lettori a inviare foto di presepi realizzati dalle abili mani dei val-trumplini: presepi grandi, piccoli, fatti con materiale di recupero o con tra-dizionali statuine. L’indirizzo e-mail è [email protected].

Pagina fotografica: mandate i vostri presepi

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Idee. La società Idrogenet formata da 11 imprese valgobbine ha immesso “Gloreha” sul mercato biomedico

Un “guanto” di sfida alla crisi

La pista di pattinaggio della Croce BiancaHa riaperto la pista di pattinaggio al coperto della Croce Bianca di Lumezza-ne. Dopo i 10.000 accessi del 2010, la superficie è stata ampliata a 360 metri quadrati. “Per questa iniziativa – spiega il presidente della Croce Bianca Va-lerio Gobbi – possiamo contare su sponsor locali e sulla disposizione gratuita del ‘PalaTassone’ al secondo piano dello stabile di via Madre Lucia Seneci”. La pista sarà aperta dal lunedì al venerdì (ore 20/24), sabato, domenica e festivi (ore 15/24). Biglietto d’ingresso 5 euro, 3 euro per under 13 (al prezzo vanno aggiunti 2 euro per il noleggio dei pattini). Per prenotare lezioni telefonare al 340.3831334 (40 euro il costo per gli adulti, 32 euro per i bambini).

Lumezzane

Era l’8 luglio 2010 quando la labo-riosità di undici imprese lumezzanesi presentò pubblicamente il prototipo di un progetto che aveva cominciato a sviluppare un anno prima. Undici imprese che già si erano unite, dando vita a una società di nome Idrogenet, unendo le singole forze industriali e artigiane per scoprire orizzonti più lontani, alla ricerca di nuovi prodotti e nuovi mercati.Una società che ha come presiden-te Carlo Seneci e nel corso di questo anno ha continuato a lavorare, arri-vando allo sviluppo completo e alla commercializzazione di un innovati-vo prodotto. “Inizialmente – riferisce il presidente Seneci – volevamo con-cretizzare il nostro sforzo comune verso l’area delle energie rinnovabi-li, muovendoci verso tecnologie co-me fotovoltaico ed energia elettrica dall’idrogeno, da qui la scelta del no-me ‘Idrogenet’; poi, il cambio di pro-gramma e il deciso ingresso nel cam-po della biomedicina con lo sviluppo di un’applicazione elettromeccanica a basso costo che fosse utile per la ri-abilitazione di pazienti con deficit alla mano”. Un’idea innovativa che dallo

scorso mese di ottobre si è trasfor-mata in un prodotto vero e proprio, già entrato sul mercato. Soprattutto una società (Srl la forma scelta) nata dall’accorpamento di undici aziende valgobbine che anche in questa ma-niera stanno provando a rispondere alla crisi economica. “Durante que-sto anno – precisa Carlo Seneci – sia-mo cresciuti molto, anche grazie alla collaborazione continua con istituti di ricerca e con i migliori fisiatri ed esperti nella riabilitazione di arti of-fesi. Una ricerca che ci ha portato a realizzare ‘Gloreha’ (questo il nome del guanto, ndr) dopo uno studio e un perfezionamento durati all’incirca 24 mesi, arrivando a produrne 50 pezzi e vendendone già un paio, di cui uno al Centro di recupero e riabilitazione funzionale ‘Villa Beretta’ in provincia di Lecco e l’altro alla clinica ‘Habilita’ di Bergamo”. Berna Ernesto, Bonomi Eugenio, Ga-gitì di Seneci, Greiner, Ilcar, Mario Fernando, Omb Saleri, Omp-Tea, Sa-nicro, Serafino Zani, Urbani: questi i nomi che compongono Idrogenet, mani da lavoratori, teste da impren-ditori, che si sono unite per un ‘guan-to’ di sfida alla crisi, opportunità per Lumezzane e sviluppo ulteriore nel campo della biomedicina. Per mag-giori informazioni visitare il sito web www.gloreha.com.

di Andrea Alesci

L’applicazione “Gloreha” per chi ha deficit della mano

Si sono aperte proprio in questi gior-ni le iscrizioni alla prossima edizione dell’ormai noto concorso canoro inter-regionale “Memorial Lucrezia”. Orga-nizzata dal coro “Voci in Canto” per ri-cordare la piccola Lucrezia Berna, che faceva parte dell’associazione valgob-bina ed è scomparsa nel 2000 in un in-cidente stradale all’età di 8 anni, la ras-segna è ormai un appuntamento im-perdibile per ragazzi, giovani e adulti che vogliano mettere alla prova le pro-prie doti canore. Una 11 edizione che

introduce una novità, con altre due ca-tegorie: i bimbi della scuola elementa-re e i ragazzini della scuola media. Nel-la terza sezione, invece, gareggeranno i ragazzi dalla prima superiore in su e gli adulti, senza alcun limite d’età. Se-rate conclusive dell’evento sabato 31 marzo e domenica 1 aprile. Per soste-nere le audizioni (base musicale a cari-co del partecipante, quota d’iscrizione 30 euro), basta chiamare il numero di telefono 030.626653 o mandare un’e-mail a [email protected].

Aperte le iscrizioni al “Memorial Lucrezia”

Sin dalla sua costituzione nel 2010 l’associazione “Il lume della ragione” aveva ben chiaro il suo obiettivo, ossia fornire a tutti i lau-reandi un luogo privilegiato dove potersi riunire e studiare nelle mi-gliori condizioni. Un fine al quale si accompagnavano anche progetti in continuo divenire come organizza-re incontri e visite culturali, offrire orientamento ai ragazzi delle supe-riori e quello da poco ufficialmente formalizzato: creare un database con tutti i dati degli studenti uni-versitari associati. “Adesso – spiega

Riccardo Camossi, vicepresidente e responsabile delle comunicazioni –, dopo un primo anno di assestamen-to, il nostro proposito è diventato realtà attraverso la realizzazione di un database contenente tutti i cur-ricula degli associati, accessibile mediante un’applicazione web inte-grata sul nostro sito (www.illume-dellaragione.it, ndr). Questa appli-cazione permette non solo l’inseri-mento autonomo dei dati da parte degli studenti, ma anche la comu-nicazione bilaterale con le azien-de: infatti, il sistema consente alle

imprese di consultare il database alla ricerca di un profilo e inserire annunci di lavoro”. Un sistema che dal punto di vista tecnico offre funzionalità diverse a seconda del profilo dell’utente che accede: lo studente può gestire cur-riculum e visibilità, attraverso l’in-serimento, modifica ed eventuale cancellazione dello stesso, oltre che avere la facoltà di visionare gli an-nunci di lavoro inseriti dalle azien-de. L’azienda può cercare un profilo nel database attraverso l’imposta-zione di un filtro (ramo di competen-za, specializzazione, età, tipologia di titolo conseguito) scaricando poi il curriculum; oppure può inserire of-ferte di lavoro e subito notificare via e-mail agli studenti associati.

Università. L’associazione di Premiano ha attivato una banca dati che mette in comunicazione laureandi e imprese

Un nuovo database onlinecon “I lumi della ragione”

7La Voce della Valtrompia

novembre 2011E-mail:valtrompiavocemedia.it

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Storie. La storia del carabiniere Luciano Zubani, da ottobre comandante della legione Friuli Venezia Giulia

Zubani, un generale triumplinoDal marzo a luglio 2004 è stato anche comandante di reggimento Msu a Nassiriya. Udine è ora la sua seconda casa

di Edmondo Bertussi

La Valtrompia ha un generale di brigata dei Carabinieri: Lucia-no Zubani, da ottobre comandante della legione Friuli Venezia Giulia. È di Marcheno: la sua famiglia col padre Peppino e la mamma Marisa abitava in un appartamento nell’ex “Casa Gitti”, ora ristrutturata e di-venuta farmacia Ghidini. Nel 1959 si trasferirono a Gardone Val Trompia dove tuttora ha la mam-ma e i fratelli Cristina e Diego, men-tre il padre è scomparso due anni fa. Diplomato all’Itis, brillante tenente all’Accademia di Modena, la sua è stata una corsa verso l’alto. Tenente a Sacile, Piacenza, Ozieri, dal 1992 al 1995 è al Comando provinciale di Sassari. Seguono tre anni a Ro-ma al Comando generale, poi guida da tenente colonnello fino al 2001 il Gruppo a Udine, sua seconda ca-

sa, anche se ricorda: “Sono sempre innamorato della mia Valtrompia”. Colonnello dal 2002 al settembre 2006 è al 13° reggimento Friuli Ve-nezia Giulia, missioni internaziona-li. Poliglotta, lauree in Scienze po-litiche e in Scienza della Sicurezza

interna ed esterna, è in queste che dimostra le sue grandi doti a 360°: non solo di comandante ma anche umane, che l’hanno fatto apprezza-re a tutti i livelli nazionali ed este-ri. Dal marzo al luglio 2004 coman-da il reggimento Msu a Nassiriya

Alta Valle

(Iraq) dopo l’attentato che costò la vita a 17 militari e due civili italia-ni. Nel 2006 è Vicecomandante del-la missione internazionale al valico di Hebron (Cisgiordania), messa a supervisionare l’accordo di pace arabo-israeliano. Segue la parente-si italiana da ottobre 2006 all’aprile 2009 al comando della Provincia di Vicenza: la stampa locale salutan-dolo ne tesse le lodi. Dal maggio al dicembre 2009 guida a Bagdad il gruppo di istruttori per la forma-zione della Gendarmeria irachena. E non mancano i riconoscimenti nazionali ed esteri: Cavaliere della repubblica, Encomio solenne per la missione a Nassiriya. Al ritorno nel 2010 è Capo di stato maggiore della Regione Emilia Romagna e da ottobre a Chieti come direttore del Centro nazionale amministrativo. Generale, è tornato a Udine (con la moglie Elena e le due figlie Elisa ed Alessia) in servizio operativo, la sua vocazione.

Dalla collaborazione tra il Comune di Bovegno e la nuova Associazione cul-turale Arcadia ha preso avvio una iniziativa rivolta soprattutto agli studenti ma anche agli adulti. Il Comune ha messo a disposizione un locale inutilizza-to nell’edificio “Case Popolari” a Piano e la neonata associazione vi ha collo-cato la sua sede: i due laureati Cristian Rizzini di Gardone e Davide Gasparet-ti di Zanano insieme al laureando bovegnese Claudio Guizzetti offrono agli studenti lezioni con frequenza articolata a seconda delle esigenze da lunedì a venerdì dalle ore 14 alle 18. Per gli adulti è iniziato un primo corso base di inglese serale (19.30/21.30). Info all’e-mail [email protected]. (e.b.)

Bovegno e la neonata associazione Arcadia

9La Voce della Valtrompia

novembre 2011E-mail:valtrompiavocemedia.it

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11La Voce della Valtrompiaaprile 2011

E-mail:valtrompiavocemedia.it

Neve e i tesori della miniera: quest’inverno in Alta Valle Trompia è possibile. “Un sogno che si rinnova: valorizzare l’Alta Valle a 360°”. Que-sto il commento di tutti (responsabili e pubblici amministratori) convenuti alla Miniera S. Aloisio, poco prima di Collio. Occasione la riapertura della struttura dell’Agenzia Parco minera-rio (in liquidazione) dopo un anno di chiusura. Un riavvio, come auspica-to, con privati. È ancora la Ski-Mine di Schilpario con presidente Anselmo Agoni, pro-tagonista con un contratto di affitto gemello di quello che ha portato alla riapertura da agosto della Marzoli di Pezzaze. Non ha perso tempo: è già pronto il trekking minerario nelle gallerie che si dipanano dal piazza-

le davanti agli uffici della S. Aloisio, fruibile tutto l’anno senza problemi. Vi è piacevole temperatura costante sui 14° gradi, bastano calzature spor-tive, caschi e tele cerate sono forniti col biglietto (10 euro per partecipan-te) con visita a gruppi da prenotare allo 030.8337495. Il percorso è di un paio di chilometri, adatto a tutti bam-bini compresi, sempre in piano ad anello, con alcuni raccordi su brevi

dislivelli che fanno capire come na-scevano e si collegavano le miniere.Al resto ci pensano bellissime secre-zioni multicolori, lo spettacolare for-marsi di trine preziose (poi divente-rebbero stalattiti), il gocciolio lento che cade a formare bianchi pisoliti che sembrano gemme. Più tardi toc-cherà a “Miniera avventura”, il per-corso esterno con ponti tibetani e lanci nel vuoto.

Collio. La Ski-Mine di Schilpario, dopo la Marzoli, ha preso in carico la S. Aloisio

di Edmondo Bertussi

L'interno della miniera S. Aloisio a Collio

I tesori della minierae la rinnovata gestione

È già stato predispostoil trekking minerario di

un paio di chilometri dentro il ventre della

montagna. A breve anche il percorso esterno

“Miniera Avventura”

È finito e si sta fissando la festa di inaugurazione per l’impianto di pompaggio in Valle Poia, loca-lità Molino: 6 litri di acqua al se-condo fino al serbatoio Paghero-ne dell’acquedotto municipale at-traverso la dorsale (3.000 metri di tubo d’acciaio da 100 mm), via Ombriano. Acqua buonissima (co-me dicono le analisi) che affiora da spaccature verticali nella roc-cia scura delle “Acque Nere”, stri-scia d’argento incastonata nel ver-de. Un intervento da 800mila euro (contributo di 200mila euro della Provincia) progettato da Asm e re-alizzato da A2a. Sul fondo il Mel-la di Marmentino che alimentava anche l’antico Molino. L’intervento (captazione, adduzione, pompag-gio) era delicato sia sotto il profi-lo paesaggistico sia tecnico: non è mai semplice intervenire in luogo di sorgenti. Una progettazione ac-curata, un’esecuzione attenta ese-guita dalla camuna ditta Plona: i manufatti, finiti con opportuno materiale roccioso, sono già quasi scomparsi nel verde. La stessa sta-zione di pompaggio in Molino a fianco del Mella è quasi del tutto nascosta, alla vista di chi passa sul-la strada agricola, dalla “piega” in quel punto del prato. Vi sono in-stallate le quattro potenti pom-pe ad asse orizzontale accoppiate di “spinta”, alimentate da ener-gia elettrica: i quadri di coman-do alloggiano apparecchiature di trasmissione dati per il controllo a distanza dell’impianto effettua-to dalla sala di controllo di A2a a Brescia. La realizzazione contribu-isce in maniera decisiva a risolvere i problemi di rifornimento idrico a Marmentino, dagli 810 metri di Ville ai 1.550 di Lesche. (e.b.)

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Ospedale. Irrevocabile la decisione di chiudere il punto nascita, si guarda al futuro

A fianco delle donne

Villa Carcina e la Madonnina del CaiUna novità sui monti della Media Valle. quanto ha fatto la sezione Cai di Villa Carcina con la posa di una Madonnina in una nicchia lungo il “Sentiero della car-rozza”, verso la Sella dell’Oca. “Stavamo lavorando alla pulizia straordinaria dei sentieri, dovuta a una morìa di ceppaie di castagno secolare – racconta Francesco Casu, presidente della locale sezione Cai – e durante una rimozione il ceppo si è ribaltato fermandosi a valle sul ciglio del sentiero. All’interno si è creata una pic-cola nicchia e l’idea di porvi una Madonnina è nata spontaneamente. Venerdì 11 abbiamo effettuato i lavori di posa e sistemazione e ora la “Madonnina dei sen-tieri” è visibile lungo il tratto di sentiero che sale da Zoadello verso Sella dell'Oca.

La chiusura del punto nascita all’ospedale di Gardone non pare es-sere messa in discussione dalla di-rezione generale degli Spedali civili che, nonostante le accorate proteste di molti valtrumplini (per la verità c’è anche chi la questione non se la pone o è a favore della chiusura, più o meno ampia, dell’ospedale) non ha emesso altri comunicati ufficiali. La raccolta firme per protesta continua fino al 20 novembre, così come è costante la ma-nifestazione d’affetto al reparto e la so-lidarietà, manifestata con l’affissione di fiocchi fuori dal presidio valtrum-plino, così come il tam tam mediatico in facebook. In attesa che le iniziative della gente, mamme in particolare, e dei politici della Valle abbiano un ef-fetto sulla decisione, la Sala parto do-vrebbe chiudere nei primi mesi del 2012. Un incontro pubblico è fissato per il primo dicembre a Gardone con il consigliere regionale Gianni Girelli, segretario della commissione sanità

al Pirellone. Intanto si guarda al fu-turo. Il comunicato ufficiale firmato dal dottor Coppini, dirigente genera-le del Civile, assicura la permanenza del reparto di ginecologia e ostetricia nel presidio triumplino. Questo indica che le donne della Valle potranno co-munque trovare assistenza, consulto e cure medico-ostetriche per tutto quan-to concerne la vita femminile (adole-scenza, gravidanza e menopausa). Co-me questo sia concretamente realizza-

di Mauro Toninelli

13

Media Valle

bile è allo studio di chi, all’interno della struttura, dovrà immaginare la propria presenza sul territorio. Ne usciranno proposte che risponderanno, anche in maniera ambulatoriale, a molte si-tuazioni, divenendo ancor più braccio operativo territoriale tra la gente della struttura sanitaria. Trapelano confer-me dagli interessati e poi dallo stesso Coppini. Forse non si potrà più parto-rire, ma le triumpline potranno ancora essere donne in Valle.

La Voce della Valtrompianovembre 2011

E-mail:valtrompiavocemedia.it

Fermare la storia nel racconto di un’immagine, nell’immobile micro-cosmo di una stampa d’epoca per capire come si muoveva la società. Questo l’intento della mostra “Storie in posa”, aperta fino al 4 dicembre al polo espositivo di Villa Glisenti. Una mostra fotografica che vuole inda-gare il periodo a cavallo del '900, at-tingendo al patrimonio fotografico del Fondo Bevilacqua e dell’archivio della ditta Glisenti. “Questa – dice l’assessore alla Cultura del Comune di Villa Carcina, Giovanni Roselli – è una grande occasione per capire gli avvenimenti storici attraverso l’emer-gere della storia locale, di edifici, pa-esaggi, opere d’arte, monumenti, sopratutto persone, grazie al fondo fotografico che il ricercatore Fran-cesco Bevilacqua ha raccolto fino al 2005 (anno della sua scomparsa) e allora acquisito dall’amministra-zione comunale”. Sostenuta anche da Sibca della Comunità montana, Archivio di etnografia e storia socia-le della Regione Lombardia e diret-tamente dalla ditta Fonderia Guido Glisenti, la mostra rimarrà aperta fi-no al 4 dicembre con aperture il sa-bato e la domenica dalle ore 15 alle 18 (ingresso libero). Per informazioni telefonare allo 030.8337491/492 op-pure mandare un’e-mail a [email protected] o [email protected].

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Nave. Il centro fa parte di quei 20 Comuni bresciani chiamati a combattere le elevate concentrazioni di Pm 10

Una nuova strategia d’azionenella battaglia alle polveri sottili

Se le centraline dovessero registrare una

concetrazione media giornaliera di 50 mg/m³

per 12 giorni consecutivi, il traffico domenicale e

festivo sarà bloccato dalle ore 8 alle 20

Anche Nave, insieme ad altri ven-ti Comuni della provincia di Brescia, fa parte del protocollo d’intesa che mira a definire gli interventi nell’am-bito dell’azione di contrasto al feno-meno dell’inquinamento atmosferico nei mesi invernali. In questo periodo dell’anno, infatti, le centraline di ri-levamento della qualità dell’aria re-gistrano un superamento dei limiti stabiliti dalla normativa vigente.Nave fa parte di un agglomerato urba-no caratterizzato da elevate concen-trazioni di Pm 10, alta densità abitati-va, traffico e attività industriali, non-ché di una situazione meteorologica avversa alla dispersione di inquinanti. Diverse le decisioni prese. Nel caso in cui le centraline registrassero il superamento della soglia di concen-

trazione media giornaliera di 50 mi-crogrammi per metro cubo di Pm 10 per la durata di 12 giorni consecuti-vi, il traffico sarà totalmente bloccato dalle ore 8 alle ore 20 di ogni dome-nica e giorno festivo. Uniche ecce-zioni a cui sarà permesso circolare gli autoveicoli con motore elettrico o ad emissione nulla. Da ricordare che non è prevista la facoltà di avva-lersi di autocertificazioni. Qualora si presentasse l’analoga situazione, ma per 18 giorni consecutivi, la viabilità sarebbe disposta su targhe alterne dalle ore 9 alle 18. Sono esclusi dal divieto di circolazione gli autoveico-

li di categoria euro 4 ed euro 5, quel-li con motore elettrico o a metano, le auto con motore ibrido-elettrico e termico e quelle appartenenti al ser-vizio car- sharing. Ovviamente esenti da tali prescrizioni saranno i mezzi di pronto soccorso e addetti alla pubbli-ca sicurezza, ivi compresi i veicoli di trasporto pubblico e quelli utilizzati per il trasporto dei disabili. Per quan-to riguarda i tratti di strade provincia-li interessati, sarà necessario giunge-re a una condivisione e omogeneità di scelte tra i Comuni sottoscrittori dell’accordo, la Provincia di Brescia e la Prefettura.

Bassa Valle

Ora che il lavoro scarseggia, se si vo-lesse tornare a lavorare la terra come i nostri nonni, quali requisiti servireb-bero? Lo abbiamo chiesto a Roberto Simonelli, titolare dell’azienda agri-cola “Il Cammino” con sede a Nuvo-lera (stalle, campi, laboratori e nego-zio) e anche con uno spaccio a Nave. “La superficie da coltivare – meglio se di proprietà – dovrebbe consentire un certo numero di ore sufficienti a man-tenere la famiglia”. Nei mesi scorsi si è assistito a una “campagna” diffama-toria nei confronti di prodotti e azien-

de biologiche europee sospettati di essere responsabili della proliferazio-ne dell’escherichia coli “killer”; tutto si è poi sgonfiato, ma il danno d’im-magine è rimasto. “Noi da più di 30 anni siamo dediti all’agricoltura bio-logica: oggi alleviamo bovini, trasfor-miamo il latte in formaggi freschi e stagionati, coltiviamo verdure e frut-ti usando nostre sementi, poi vendu-ti freschi o trasformati in confetture, succhi, passate di pomodoro, sott’olio e sott’aceti. Oltre ai controlli di Asl e Nas siamo anche certificati da uno de-

gli enti preposti dalle normative eu-ropee, perciò i clienti possono essere sicuri della bontà e qualità dei nostri prodotti; ricordo un operatore dell’Asl che dopo i controlli di legge si è fer-mato a fare la spesa”. La signora Rosa Stefana, che col marito Carlo gestisce da 15 anni lo spaccio navense di via S. Cesario 127, ha aggiunto: “I nostri clienti vengono dai paesi vicini e da Brescia (alcuni anche a piedi o in bici) nei tre giorni in cui siamo aperti, mar-tedì e giovedì pomeriggio e il sabato con orario continuato”. (g.b.)

Nave e l'agricoltura biologica dell'azienda agricola "Il Cammino"

di Barbara Fenotti

Enzo Gabrieli, l'Islanda e un buon propositoAnche di questi tempi si possono aiutare gli altri persino andando in vacan-za in bicicletta: è quello che pure quest’anno Enzo Gabrieli e Gigi Bianchetti di Concesio - con Franco, Milena e Tiziano - hanno dimostrato. Partiti per il freddo nord il 23 luglio e dopo aver circumnavigato l’Islanda, da cui mossero i Vichinghi, sono ritornati a casa dopo 35 giorni. L’intero ricavato della vendita delle 726 cartoline, spedite ai vari destinatari dall’Islanda, è stato devoluto al Comitato di solidarietà di San Vigilio per il “Progetto giovani”, per accogliere i giovani di ogni nazionalità e permettere loro un’esperienza di crescita uma-na e spirituale presso la Casa della Pace mons. Giulio Nicolini. (g.b.)

14 La Voce della Valtrompianovembre 2011

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Bovezzo e Nave per gli alluvionatiBovezzo. Il Comune bovezzese tor-na in campo con la Protezione civi-le per dare un particolare sostegno al Comune spezzino di Brugna-to, uno dei centri liguri più colpiti dall'alluvione dello scorso 25 otto-bre. Fino al 31 dicembre si posso-no fare donazioni in modo da con-segnare quanto raccolto durante i primi giorni del prossimo genna-io. I fondi raccolti potranno esse-re versati alla Polizia locale di via Veneto dal lunedì al sabato (ore 11.30/12.30) oppure al gruppo co-munale Protezione civile di via Fai-ni, zona artigianale ogni lunedì se-ra (ore 20.30/22.30). Info al nume-ro 030.2111228 oppure con e-mail ad [email protected] o [email protected]. Nave. L’amministrazione navense si è attivata per dare un mano alle popolazioni liguri colpite dall’allu-vione. Dall’ultimo consiglio comu-nale è uscita una voce unica e con-corde circa l’approvazione di un documento nel quale l’intero stuo-lo di consiglieri ha espresso solida-rietà alle persone colpite dall’allu-vione; un documento col quale ci si impegna per offrire un aiuto con-creto, devolvendo due gettoni di presenza ciascuno all’unità di crisi della Protezione civile.

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15La Voce della Valtrompianovembre 2011

E-mail:valtrompiavocemedia.it

di Marco Zemello

Anche per quest’anno si rinno-va la proficua collaborazione che si è instaurata negli ultimi anni tra la ormai ex Aato (Autorità d’ambito territoriale ottimale), oggi Azienda speciale provinciale per la regola-zione e il controllo della gestione del Servizio idrico integrato, e le varie Comunità montane della pro-vincia di Brescia.Nell’ultima seduta del Consiglio di amministrazione dell’Ufficio d’am-bito sono stati infatti assegnati i contributi per l’anno 2011 che, co-me per gli anni scorsi, sono fina-lizzati alla difesa e tutela dell’as-setto idrogeologico, delle acque e degli ambienti connessi. Per la Val-trompia le somme concorreranno al finanziamento di opere per le quali è già stata approvata la pro-gettazione definitiva, garantendo in questo modo il rapido comple-tamento delle procedure per dare avvio ai lavori, che in alcuni casi risolvono problematiche conno-tate da carattere di urgenza. Sul totale dei 577mila euro che sono stati complessivamente assegnati

a livello provinciale, 227.287 euro sono stati impegnati per la coper-tura di nove interventi ricadenti nel bacino della Valle Trompia, presentati nelle scorse settimane proprio dalla Comunità montana. Gli interventi in questione interes-sano tutto il territorio triumplino.

Economia

Si tratta di previste opere per la messa in sicurezza di versanti franosi che insistono su strade di collegamento a Pezzaze, Collio, Lodrino (6mila euro per la strada Valle Duppo) e Polaveno (7.500 eu-ro per il consolidamento e riquali-ficazione della vecchia strada Bel-

tramelli), opere di difesa spondale sul fiume Mella (86.665,95 euro) in diversi tratti dell’asta fluviale, con particolare riferimento a Taver-nole Sul Mella (10mila euro), ope-re di difesa del suolo a Marcheno, Nave (30mila euro) e Villa Carcina (16.500 euro). Con questa ulterio-re iniziativa dell’Ufficio d’ambito i contributi complessivamente as-segnati alla Comunità montana di Valle Trompia superano il milione di euro, un impegno concreto che si è già tradotto negli ultimi anni in opere che hanno contribuito a migliorare la protezione e la sicu-rezza ambientale del territorio, eliminando situazioni di rischio e garantendone una maggiore fru-ibilità. Fra i contributi assegnati, si se-gnalano in particolare: 10.621,05 euro per la manutenzione straordi-naria e di messa in sicurezza della strada da Pezzaze al Colle di San Zeno (Pisogne); 40mila euro per le opere di riassetto idrogeologico e di messa in sicurezza del versan-te e di un tratto della sede della strada Santelle-Fletti nel Comune di Collio; 20mila euro per le opere di difesa del suolo sul movimen-to franoso a Brozzo di Marcheno.

Ex Aato. L’azienda speciale ha destinato 227mila euro a interventi di sistemazione per tutta la Valtrompia

Un piano per le frane e il Mella

Consulenza. Servizio a cura di Sei2seiconsulting srl di Mazzano (tel. 030.2594020, sito www.sei2seiconsulting.it)

In Italia il 44% delle abitazioni non ha la dichiarazione di conformità di impianto elettrico: nonostante il 64% degli impianti presenti concreti rischi elettrici, l’81% degli occupanti è con-vinto che il proprio impianto non ab-bia problemi; inoltre, il 43% degli in-cendi in luoghi aperti o esercizi pub-blici è dovuto a cause elettriche (fonte Ministero interni). Tali dati evidenzia-no una situazione piuttosto preoccu-pante. Sussiste inoltre, da parte degli utenti, una generale sottovalutazione del pericolo elettrico che non va ol-tre l’ansietà del rischio di una banale scossa elettrica.La legislazione e la normativa tecnica hanno avuto come obbiettivo la ridu-zione di tali rischi. Storicamente in Ita-

lia la sicurezza degli impianti elettrici è stata regolamentata in modo molto diverso a seconda che l’impianto elet-trico si trovasse in un luogo di lavoro o in ambiente civile.In ambito civile si è dovuto attende-re fino al 1990, con l’emanazione del-la legge 46/90 e il successivo regola-mento d’attuazione Dpr 447/91. Con tutti i limiti dimostrati negli anni dalla legge 46/90, si è trattato di una svolta importante per la sicurezza degli im-pianti tecnologici. Per la prima volta si stabiliva chi poteva eseguire gli im-pianti, quali caratteristiche dovevano avere, l’obbligo del rilascio della di-chiarazione di conformità. Legge fon-damentale per l’impiantistica elettrica è la n. 186/68 Con tale legge si sanci-

sce l’obbligo del rispetto della “regola dell’arte” cioè di impianti “convenzio-nalmente sicuri”. Un impianto realiz-zato a regola dell’arte è un impianto con sicurezza a livello accettabile e nel quale le disfunzioni creano situazioni di rischio tollerabili. Gli impianti rea-lizzati secondo le norme Cei (Comita-to elettrico italiano ed ente preposto alla normazione e all’unificazione del settore elettrotecnico elettronico e delle telecomunicazioni) si presumo-no realizzati a regola dell’arte e quin-di possiedono quei livelli di sicurezza accettabili stabiliti dal-la legge. In altre parole le norme Cei rappresentano un esempio di regola dell’arte anche se non sono da considerare quale unica regola dell’arte.

La dichiarazione di conformità per gli impianti elettrici

C’è tempo fino al prossimo 31 gennaio 2012 per presentare la richiesta presso la sede gardonese della Comunità montana di Valle Trompia circa la misura regio-nale 122 “Migliore valorizzazione economica delle foreste” che finanzia inter-venti atti a incrementare la redditività e il valore economico delle foreste, svilup-pandone e potenziandone le funzioni dal punto di vista produttivo, ecologico, turistico-ricreativo ed energetico e promuovendo l’innovazione delle attrezzatu-re forestali. Una possibilità rivolta ai conduttori di superfici forestali, con inter-venti che possono essere realizzati in zone svantaggiate di montagna in Lomba-dia secondo tre tipologie differenti e con riguardo alle aree castanili.

Una misura per valorizzare le foreste castanili

Il fiume Mella a Tavernole

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16 La Voce della Valtrompianovembre 2011

Sito:www.lavocedelpopolo.it

“Sono riuscito a rivivere ancora oggi, con mio padre Pietro classe1922, le emozioni che ho vissuto nella mia infanzia, quando, negli anni Sessanta, quando mi sveglia-va nel cuore della notte e insieme, con un carrettino costruito con le ruote di una vecchia bicicletta del nonno, caricavamo le gabbie degli uccelli, allora di legno, il vecchio fucile calibro 24, alcune cartucce caricate la sera prima, che come borraggio contenevano la crusca, e ci incamminavamo a piedi nel no-stro capanno di frasche in località‘Bornaghe’ di Calvagese della Ri-viera. Allora bambino di sette o ot-to anni, mi chiedevo perché quando ci incamminavamo verso il capan-no non avessi paura del buio, per-ché non soffrissi né sonno né fred-do, sensazioni che di solito pativo particolarmente; allora non capivo che stava nascendo in me una ve-ra e propria passione, che avrebbe

influito non poco nelle scelte della mia esistenza futura”.Questo è il ricordo di Eugenio Ca-sella, autore del libro “Capanni” edito da La Compagnia della Stam-pa di Roccafranca. Un volume mol-to accurato che ripercorre la storia di queste particolari costruzioni destinate all’appostamento fisso che ancor oggi costellano le colli-ne e le montagne di Brescia e del-la Valtrompia. “Il libro è nato per-ché a Brescia non è mai stata fatta una pubblicazione del genere. So-no usciti molti libri sulla caccia, ma nessuno mai si era occupato dell’appostamento. In provincia di Brescia ci sono più di 10mila cac-ciatori e oltre 7.000 capanni. Ho

scritto questo libro, perché ho pen-sato che un argomento così meri-tasse uno studio, oltre che essere la mia passione personale e quella di mio papà, entrambi capannisti. Questo lavoro vuole essere anzi-tutto un omaggio alle tradizioni popolari proprie del territorio bre-sciano e, allo stesso tempo un in-vito ai giovani perché non lascino morire una pratica venatoria tanto radicata nella nostra provincia da renderla unica.Il volume è composto da una parte tecnica, nella quale, capitolo dopo capitolo, vengono descritti i ca-panni, le loro origini e le tecniche di costruzione che si tramandano di padre in figlio. Un’altra parte del

Speciale Acl. Il presidente Eugenio Casella parla del libro “Capanni” che è stato edito in questo 2011

Scoprire il proprio territoriofra ricordi e storie dei capanni

di Elisa Bassini

libro è dedicata invece alla catalo-gazione delle specie cacciabili e al funzionamenti dei fucili, mentre in un capitolo vengono riportate le tabelle provinciali con il numero di cacciatori e degli appostamenti fissi del bresciano. Il dato significa-tivo che emerge dalle indagini con-dotte è che questo tipo di caccia non ha subito cali rilevanti, segno di una tradizione che rimane anco-ra oggi viva, nonostante le crescen-ti limitazioni imposte ai cacciatori. In chiusura al volume è possibile consultare l’accurato apparato fo-tografico realizzato grazie ai sugge-stivi scatti fatti da Marco Rapuzzi, scorci di poesia tra le campagne del nostro territorio.

Edito dalla "Compagnia della Stampa" di

Roccafranca, il volume ripercorre

la storia di queste particolari costruzioni. In appendice un ricco apparato fotografico

a cura di Marco Rapuzzi

Un roccolo, costruzione mimetizzata da piante, dove stanno i cacciatori durante l'attività di caccia

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novembre 2011E-mail:valtrompiavocemedia.it

Passata l’estate, una volta an-data via l’abbronzatura, si eviden-ziano macchie e imperfezioni della pelle. L’esposizione solare determi-na uno stress ossidativo per la cu-te che con il sole si disidrata appa-rendo così asfittica e disomogenea.Per migliorare la qualità della cu-te del volto si può intervenire nel periodo autunnale e invernale con i peelings.Esistono diversi tipi di peelings, ma sostanzialmente vengono clas-sificati in base alla profondità con la quale determinano l’esfoliazione.Quindi i peelings si suddividono in superficiali, medi e profondi. L’obbiettivo dei peelings è legato al rinnovamento cutaneo, alla sti-molazione e quindi produzione di neocollagene, e alla cancellazione delle macchie.Il peeling profondo determina una esfoliazione importante, di solito con un vero e proprio ringiovani-mento cutaneo. La cute appare li-scia, le piccole rughe spariscono e l’efficacia del trattamento si man-tiene per molto tempo; di contro la cute si assottiglia e diventa più sensibile agli insulti atmosferici

quali il sole e le variazioni termi-che, e inoltre blocca l’attività lavo-rativa e sociale della paziente per più settimane.Per il trattamento è necessaria la sedazione, dopo l’applicazione si

sviluppa un rossore molto inten-so al quale segue una esfoliazione profonda con la necessità di medi-cazioni post-trattamento.Il peeling medio determina una buona esfoliazione e dopo l’appli-

Salute. Il peeling profondo determina una grande esfoliazione e solitamente si ha un ringiovanimento cutaneo

cazione si sviluppa un rossore che dura un’intera giornata, il tratta-mento è fastidioso ma non neces-sita di sedazione.Con una singola seduta le rughe si riescono ad attenuare, la cute ap-pare liscia e le macchie si cancel-lano, di solito l’attività lavorativa viene bloccata per due o tre gior-ni, non necessitano medicazioni, l’esfoliazione è di tipo compatto come avviene a fine estate sulle spalle quando l’epidermide in su-perficie si stacca in “foglietti”. In questa fase bisogna idratare bene la cute. Il trattamento si può effet-tuare un paio di volte l’anno.Il peeling superficiale è ben tol-lerato, non è fastidioso, il rosso-re dura un paio di ore, determina una esfoliazione di tipo forforoso quindi non blocca l’attività lavora-tiva e sociale.Solitamente le macchie si attenua-no e migliora la texture. Si possono fare cicli di tre sedute circa e lo si può ripetere per più volte l’anno.Poi ci sono peelings specifici per l’acne, che di solito sono a base di acido salicilico oppure per le iper-cromie cutanee e sono a base di acido tricloroacetico. È necessa-ria la visita medica per stabilire il peeling adatto al problema che si vuole risolvere.

Una cute liscia e senza macchiegrazie al trattamento di peelinga cura del dott. Fabio Torsello

Dott. G. Brunelli, Dott. Motta, F. Torsello

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Lumezzane. Alla"Torre della favole" la storia dei fratelli Grimm fino al 26 febbraio

In strada verso Brema...

Zanano e la mostra fotografica di 4 autriciSi chiuderà il prossimo 26 novembre la mostra fotografica organizzata dall’asses-sorato alla Cultura del Comune di Sarezzo. Un’esposizione allestita nella cornice di Palazzo Avogadro, personale di quattro diverse autrici: la varesina Carmen Paler-mo, la bellunese Paola Tegner e le bresciane Elisa Girelloni e Rosetta Zampedrini. Curata dal Gruppo Fotografico Sarezzo, la mostra è costituita da una quarantina di immagini che offrono un panorama ampio sulla realtà femminile italiana, quat-tro storie completamente diverse tra loro che rivelano figure emblematiche della nostra società. La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì (dalle ore 9 alle 12), il sabato e la domenica (ore dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 18).

Sulla strada per Brema s’incrocia-no i destini di quattro musicanti parti-colari, che in una fredda notte teutoni-ca s’ingegnarono per scacciare da una casa sperduta un manipolo di briganti e vivere la loro vita da fiaba. Un quar-tetto animalesco che dalle pagine dei fratelli Grimm è divenuta realtà alla Torre Avogadro di Lumezzane con “I musicanti di Brema … alle prese con la banda”. Questo il titolo della 9ª edi-zione della “Torre della favole”, magi-ca rassegna dove si incontrano storie che hanno fatto diventare grande chi oggi è adulto e accompagnano i sogni di chi ancora è bambino. Un’iniziativa promossa dal Comune di Lumezzane e realizzata sotto la direzione artisti-ca di Sonia Mangoni e Lauretta Staf-foni. “Quello che da nove anni a que-sta parte proponiamo – dicono le due ideatrici – è un viaggio all’interno del mondo fiabesco fatto con i più svariati linguaggi, con le scenografie realizzate grazie alla collaborazione degli “Amici

dell’arte” di Lumezzane, le rappresen-tazioni teatralizzate a cura dell’asso-ciazione ColChIdea di Lumezzane e seguite dalla regista Sara Poli, il mo-mento del gioco con il ‘tappeto magi-co’ affidato al Tpo di Prato, la mostra bibliografica itinerante allestita da Lu-igi Paladin del Sibca. E tutto fa perno intorno alla storia ridisegnata e im-maginata ogni voltada un illustratore

di Andrea Alesci

Cultura

diverso, quest’anno con il ritorno qui a Lumezzane di Sophie Fatus, che nel 2004 già realizzò ‘Biancaneve’”. Una rassegna a tutto tondo che ha già vi-sto accreditarsi per la visita 227 classi (4.979 bambini in totale) provenienti da un po’ tutte le zone delle provincia. La mostra sarà aperta fino al 26 febbra-io. Per maggiori informazioni visitare il sito web www.latorredellefavole.it.

INZINO - INZINO Super 8 19 novembre ore 20.30, 20 novembre ore 20.30. Ex: amici co-me prima 26 novembre ore 20.30; 27 novembre ore 20.30. I puffi 3 di-cembre ore 20.30; 4 dicembre ore 15.SAN LUIGI - LODRINO L'alba del pianeta delle scimmie 19 novembre ore 20.30; 20 novem-bre ore 20.30. I puffi 19 novembre ore 20.30; 20 novembre ore 20.30. Baciato dalla fortuna 26 novem-bre ore 20.30; 27 novembre ore 20.30.LUX - LUMEZZANE PIEVEL'amore all'improvviso 19 no-vembre ore 20.30; 20 novembre ore 15.30, 18, 20.30. This Must Be The Place 26 novembre ore 20.30; 27 novembre ore 15.30, 18, 20.30. Happy Feet 2 3 dicembre ore 20.30; 4 dicembre ore 15.30, 18.00, 20.30.ASTRA - LUMEZZANE S.A.Maga Martina 2 19 novembre ore 20.30; 20 novembre ore 14.30, 17.30, 20.30. Johnny English 2 26 novembre ore 20.30; 27 novembre ore 14.30, 17.30, 20.30. Le avventu-re di Tintin 27 novembre ore 20.30; 4 dicembre ore 14.30. 17.30, 20.30.SDC - LUMEZZANE S. S.Le avventure di Tintin 27 novem-bre ore 15.00 18, 20.45. SAN COSTANZO - NAVEMaga Martina 2 27 novembre ore 14.30, 17.

Programmazione

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALEVia delle Bombe, 25068 SAREZZO (BS)

Tel 030 800846 - Fax 030 800173

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20 La Voce della Valtrompianovembre 2011

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Un’ascesa tutta di corsaGli scatti del fotografo Alberto Contessi immortalano alcuni momenti della 20ª cronoscalata Sarezzo-Sant’Emiliano dello scorso 16 ottobre. Un’ascesa di 5,8 km dai 243 metri della piazza ai 1.102 del santuario dei Santi Emiliano e Tirso, gestito dal Gruppo Autonomo Montano. In alto foto di gruppo e trofeo per i vincitori: tra le donne la skyrunner Cristina Bonacina e negli under 18 il 14enne Davide Bottarelli (qui accanto). Da sopra in senso orario Stefano Coccoli con la maglietta Avis Sarezzo, Giuseppe Fantinelli, Sergio Tavana sull’ultima rampa, l’azzurra di corsa in montagna Sara Bottarelli e il presidente Unione Atletica Valtrompia Domenico Quaresmini.

Montagna. Alcuni scatti per rivivere il ventennale della cronoscalata podistica organizzata dal Gam Sarezzo

Salendo al cielo di Sant’EmilianoAd aggiudicarsi la gara Patrick Nicolini dell’Atletica Gavardo con il tempo di 36’ 26’’ (rimane in piedi il record di Bonzi, 33’ 35’’). La 1ª combinata saretina è andata invece a Federico Arrighini con 1h 35’ 31’’

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21La Voce della Valtrompianovembre 2011

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Calcio. Intervista al 19enne fantasista rossoblù, al primo anno da professionista

La promessa Baraye

Concesio e la”Caminàda de not en Palòss”Sabato 26 novembre va in scena sui monti circostanti Concesio la tradizionale “Ca-minàda de not en Palòss”, un’escursione notturna non competitiva organizzata dal locale Gruppo Alpini con partenza alla ore 16.30 secondo tre tipologie diffe-renti di percorso (6, 11 e 18 chilometri) con ritiro delle pettorine alle ore 14 presso la sede alpina. Le iscrizioni si possono effettuare fino a sabato 25 novembre trami-te il sito web www.anaconcesio.it, presso la sede degli Alpini in via Mattei 95 il ve-nerdì dalle ore 20 alle 22 oppure tutti i giorni alla tabaccheria caffetteria Snoopy di via Mattei 143. Le quote d’iscrizione sono variabili: 10 euro per gadget e ristoro, 20 euro comprendenti gadget, ristoro e la cena finale.

Il nome di Yves Baraye è sulla bocca di tutti i tifosi rossoblù e degli addetti ai lavori, anche perché è one-stamente difficile non parlare di que-sto senegalese classe 1992 che, con la sua classe, sta piacevolmente incan-tando il Comunale. Scoperto dal d.s. Luca Nember e lanciato dai rossoblù, Baraye è alla prima stagione da pro-fessionista.Qual è stato l’impatto con la Val-gobbia, la società e i compagni?Qui mi sono trovato benissimo fin da subito perché sia con i compagni di squadra che con tutta la società mi sono sentito a casa. Siamo uno splen-dido gruppo, compatto e deciso a rag-giungere tutti gli obiettivi. Mi ritengo molto fortunato ad essere allenato da Nicola, perché lui per me è come un fratello maggiore sempre disposto ad ascoltare e dispensare consigli utili.Cosa vuol dire per un giovanissimo stare con giocatori come Diana?Sicuramente è una fortuna e ne devo

fare tesoro per la mia crescita. Gioca-re con la stessa maglia di Diana, Ga-sparetto, Giosa, del capitano (Malagò, ndr) deve essere un onore per qualsia-si giocatore. Sono campioni e ce lo di-mostrano ogni giorno sul campo e ne-gli spogliatoi con l’entusiasmo e la po-sitività che trasmettono ai noi giovani.Nicola ti ha inventato trequartista e con la maglia numero 10 stai atti-

di Alessio Andreoli

Sport

rando su di te l’attenzione di molti estimatori. Ti senti a tuo agio nel ruolo di fantasista?Questo è il mio ruolo. Mi trovo bene in questa posizione, perché posso spa-ziare su tutto il fronte e sono libero di muovermi e andare al tiro. Voglio sot-tolineare che non solo io sto facendo bene ma tutta la squadra. Se continu-iamo così possiamo sognare.

Il lumezzanese Alessandro Botturi guarda avanti con un sogno: la Dakar 2012. A inizio novembre era partito per l’Africa, destinazione Merzou-ga Rally (5-10 novembre) come pri-ma tappa di avvicinamento al gran-de appuntamento 2012 della Dakar. Un’esperienza in terra marocchina conclusasi positivamente per il 36en-ne valgobbino, con la conquista del 6° posto assoluto. “Sono molto con-tento – spiega l’endurista – per que-sta inattesa 6 piazza in classifica ge-nerale, perché sono venuto al Mer-zouga Rally per perfezionare l’abilità di navigazione e prendere confiden-za con la 450 Rally su terreni così in-fidi come quelli che troverò alla Da-kar”. Nuovi stimoli dunque con in te-sta il grande sogno della Dakar per il 36enne Alessandro Botturi, che pren-derà parte alla storica gara rallistica in una squadra (Team Bordone-Ferra-ri) della quale faranno parte anche i campioni Paolo Ceci e Gerard Farrés. “La Dakar – chiude Botturi – è un so-gno che si realizza e in questi mesi cercherò di prepararmi al meglio per essere pronto a giocare le mie car-te alla partenza l’1 gennaio da Lima e lungo tutto il percorso che arrive-rà dopo quasi 5.000 chilometri in Ar-gentina. Spero sia un grande 2012, seguito un altro campionato italiano con la Ktm 450 4T”.

Moto: Botturi 6° nel Merzouga Rally

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Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales

Registrazione del Tribunale n. 22/2009 del 21 marzo 2009

Direttore responsabile: Adriano Bianchi

Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia

tel.: 03044250 - fax: 0303757897

e-mail: valtrompiavocemedia.it

Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia

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Stampa: Centro Stampa Quotidiani Spa - Via dell'Industria, 52

25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566

Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti

INFORMAGIOVANICONCESIOPiazza Paolo VI, 1 - Tel. 030 2184141LUMEZZANEVia Umberto Gnutti, 2 - Tel. 030 8920519NAVEVia Brescia, 29 c/o biblioteca - Tel. 030 2532753SAREZZOVia Bailo, 47 c/o biblioteca - Tel. 030 8907539 VILLA CARCINAVia Italia, 24 - Tel. 030 8988224

118 (Emergenza sanitaria)112 (Carabinieri)113 (Polizia)115 (Vigili del Fuoco)117 (Guardia di Finanza)1515 (Corpo Forestale)

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Mazza Lucia, piazza Borgo Bailo 12, Sarezzo - Libreria Il Mosaico di Pedrini Daniele, via Zanardelli 50, Sarezzo - Il Chiosco R.S. di Portesi Ornella, piazzale Europa, Crocevia - Tabacchi Alimentari Beccalossi M. Rosa via Antonini 203, Termine LUMEZZANE: Tabaccheria Bar Edicola “Mezzaluna” di Cavagna Fausto, via Brescia 12/c, Valle - Edicola Gnutti D. di Gnutti D., via Monsuello, San Sebastia-no - Edicola Cartoleria di Facchini Sara, via Trieste 3, Sant’Apollonio - Edicola piazza Portegaia, Sant’Apollonio - Edicola via De Gasperi NAVE: Edicola di Mombelli Daniela, via Brescia 162 – Nave - Edicola di Nem-ber Savino, via Brescia 12 – Nave - Edicola di Porta Catia, via San Marco – Nave VILLA CARCINA: Cartoleria di Fusi Cristina, via Tolotti 1, Cogozzo - Privativa Edicola di Rossi Paolo, via Bagozzi 101, Villa Carcina - Edicola Tabaccheria di Maiolini Fabio, Via Marconi 4, Pregno - Edicola Tabacchi Bettinsoli Lucia di Bet-tinsoli Lucia, via Garibaldi 156, Carcina - Edicola, via Veneto, Cailina CONCESIO: Edicola statale, Stocchetta - Edicola Mora Lucia di Mora Lucia, via Europa 306, Costorio - Edicola di Biloni & C. Snc, via Rodolfo da Concesio 67, Concesio - Edicola di Lana Patrizia, via Roncaglie 19/bis, Concesio - Edicola di Schivardi Donatella, via Rizzardi 12, San Vigilio

BOVEGNOS. Giorgio: Festivo: 10.30 - 18.30 (Graticelle) - 8.00 BOVEZZOS. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) – 18.30 - Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00 – 18.30CAINOS. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 18.00COLLIOSanti Nazaro e Celso: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Festivo: 15.30 (giugno/settembre)CONCESIOS. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.00Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno: Prefe-stivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.00 - Festivo: ore 8.00 – 10.30GARDONE VAL TROMPIAS. Marco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santuario Ma-donna del Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30Magno - S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 11.15 – 18.30IRMASS. Trinità: Festivo: 9.30LODRINOS. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festivo: 8.30 (Invico) – 10.30 - 18.00

LUMEZZANES. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastiano: Pre-festivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 19.00Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo: 19.00 - Festi-vo: 8.00 – 10.30Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00 (Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 19.00Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 - Festi-vo: 7.30 – 9.00 - 10.00 – 11.00 – 18.30 – 19.45S. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 18.30 - Festi-vo: 7.00 – 8.00 – 09.30 – 11.00 – 18.30

MARCHENOSanti Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.00 (Santuario del-la Madonnina) - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 18.30Cesovo - S. Giacomo: Prefestivo: 19.30

MARMENTINOSanti Cosma e Damiano: Prefestivo: 17.30 - Festivo: 11.00 – 18.30Ville di Marmentino - Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 9.30

NAVES. Maria Immacolata: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 9.30 – 11.00 – 18.00Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 – 17.30Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30

PEZZAZES. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) – 18.30

- Festivo: 8.00 – 11.00Lavone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 18.00

POLAVENOS. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 11.00Gombio - S. Maria della Neve: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria del Giogo: Festivo: 16.00 (maggio/settembre)S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista: Pre-festivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30

SAREZZOSanti Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 10.00 – 18.30Zanano - Regina della Pace: Prefestivo: 18.00 - Festi-vo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 – 18.00Ponte Zanano – Santuario Madre del redento-re: Prefestivo: 18.00 – Festivo: 8.00 – 18.30 – Cristo Re: Festivo: 11.00 – 18.30

TAVERNOLE SUL MELLAChiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giacomo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.30 – 20.00Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 9.30

VILLA CARCINASanti Emiliano e Tirso: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno) - 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00 Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00

23La Voce della Valtrompianovembre 2011

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