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MEDIALIBRARYONLINE E PRESTITO DI E-BOOK READER: UN NUOVO SERVIZIO NELLE BIBLIOTECHE SENESI Siamo così? Lo siamo mai state/i?
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Il ruolo della biblioteca oggi e gli strumenti del web 2.0

Apr 16, 2017

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Page 1: Il ruolo della biblioteca oggi e gli strumenti del web 2.0

MEDIALIBRARYONLINE E PRESTITO DI

E-BOOK READER: UN NUOVO SERVIZIO NELLE BIBLIOTECHE

SENESI

Siamo così? Lo siamo mai state/i?

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DI COSA PARLEREMO:PRIMA PARTE

1. Il ruolo della Biblioteca pubblica oggi

2. Quali strumenti per “esserci”? web 2.0 o 3.0…

3. Social network e social reading4. Impariamo ad imparare : I.L.

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HTTP://WWW.RETEDOCUMENTARIASENESE.BLOGSPOT.COM/

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1.1 Il ruolo della Biblioteca pubblica oggi

Gli utenti manifestano una crescente varietà di esigenze e si sono imposte nuove problematiche riguardo al ruolo ricoperto dai servizi bibliotecari pubblici: tale approccio è stato particolarmente avvertito in ambito francese (e ciò ha portato alla creazione di médiathèque) e britannico (nuove public library) già dagli anni Settanta. E’ stata posta in evidenza un’inquietudine funzionale che attraversa le biblioteche pubbliche dei paesi avanzati su ciò che esse dovrebbero essere e ciò che devono fare, spingendole ad allargare le funzioni verso una varietà di compiti che non sono tipici dell’istituto (neanche dal punto di vista storico).

Per quanto concerne la gestione del servizio appare che non è possibile individuare un modello standardizzato e ovunque attuabile di biblioteca pubblica.

L’organizzazione della biblioteca e il suo design costituiscono funzioni che si devono integrare con le caratteristiche storico-evolutive, sociali, geografiche del territorio in cui la biblioteca sorge.

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1.2 Il ruolo della Biblioteca pubblica oggiUna delle possibilità di declinazione della nuova biblioteca pubblica

contemporanea è l’IDEA STORE londinese.Ma la responsabilità politica e culturale è SEMPRE riconducibile alla sfera

pubblica e cioè a finalità: FORMATIVE, EDUCATIVE, di ALFABETIZZAZIONE, di LIBERA ESPRESSIONE CULTURALE = per migliorare la QUALITA’ DELLA VITA di una comunità, per GARANTIRE i DIRITTI verso tutti i suoi membri, senza perdere di vista il core business della biblioteca, cioè la testimonianza della cultura scritta, tramite l’organizzazione bibliografica dei documenti.

La biblioteca amichevole e facile da usare è benvenuta e anzi auspicata, ma sempre in primo piano devono rimanere le interconnessioni testuali dell’universo bibliografico.

SI’ A IBRIDAZIONE CONSAPEVOLE TRA DIMENSIONI COMUNICATIVE DI DIFFERENTE NATURA

(Roberto Ventura, La biblioteca rende, Editrice Bibliografica, 2010)

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IDEA STORE, Tower Hamlets, London

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IDEA STORE, Tower Hamlets, London

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Amsterdam – Openbare Bibliotheek

Pistoia - San Giorgio

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1.3 Il ruolo della Biblioteca pubblica oggi

Biblioteca come luogo SOCIALE, non solo della cultura. “Piazze del sapere” , ripensare la biblioteca

con una forte funzione sociale (non più i circoli o le sezioni, non far avere questo ruolo al Centro commerciali)

(“Le piazze del sapere” A. Agnoli, Laterza, 2009)

Alla biblioteca si richiedono competenze di funzione informativa. Dentro la biblioteca ci deve essere “tutto”, la biblioteca come

terminale di tutti gli eventi del territorio.

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1.4 Il ruolo della Biblioteca pubblica oggi

In Italia le biblioteche sono frequentate dall’11% dei cittadini, negli Usa dal 69%

(Solimine, convegno Ebook Lab Italia, 2011)16.000 biblioteche in Italia (più degli uffici postali) comprese universitarie e statali, ci

cui 6.000 pubbliche

Quantitativamente, le biblioteche hanno impatto basso: assorbimento del 3,5% del mercato librario da parte delle biblioteche italiane. Il 5% dei libri letti in Italia sono presi in biblioteca (fonte Istat). Ma QUALITATIVAMENTE le biblioteche sono più incisive, perché dobbiamo analizzare la frequentazione delle biblioteche (luoghi di apprendimento, ad es. gli studenti usano gli spazi più che i servizi delle biblioteche, quindi individuano la biblioteca come luogo dell’apprendimento).

“L’Italia che legge” http://www.youtube.com/watch?v=VTXrrJWGo4k&feature=mfu_in_order&list=UL

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1.5 Il ruolo della Biblioteca pubblica oggiLA LETTURA IN ITALIA: dati 2010

Il 46,8% della popolazione dichiara – al netto dei fenomeni che riguardano altri modalità di lettura (professionale, di opere di consultazione e manualistica pratica, su schermi, ecc. praticata dal 12-13% degli italiani) – di aver letto «almeno un libro». Sono 26,6 milioni di persone, con un incremento sull’anno precedente particolarmente cospicuo: +3,8%. Circa 968 mila persone sono entrate, tra 2009 e 2010, all’interno del mercato del libro.

Tenuta (e crescita) della lettura nelle fasce giovani della popolazione (6-17 anni), restano sullo sfondo tutti i problemi irrisolti che caratterizzano il nostro mercato:

Le differenze generazionali: al picco del 65,4% degli 11-14enni corrisponde un 22,9% di lettori tra gli over 75enni. Il 34,6% bambini e ragazzi inseriti nei processi di scolarizzazione dell’obbligo non leggono libri diversi da quelli di testo.

Le differenze di genere: legge il 53,1% delle donne rispetto al 40,1% degli uomini. In tutte le fasce di età la percentuale di lettrici è sempre superiore a quella dei lettori; anche tra chi ha più di 75 anni: 23,5% vs 21,9%. Fenomeno a sua volta legato a dinamiche sociale: accesso femminile all’istruzione obbligatoria dagli anni Sessanta- Settanta; ingresso nel mondo del lavoro; ecc.

Le differenze territoriali: a un Trentino Alto Adige che si colloca al 57,9% e un Friuli al 56,3%, corrispondono una Basilicata con il 31,4%, una Sicilia con il 32,8%, una Campania con il 33,3%, o la Puglia con il 33,6%, ecc.

Nelle regioni del Nord Italia si legge come in Francia, Inghilterra, al Sud Italia si legge come a Malta, Portogallo o Bulgaria

Il 46,8% della popolazione ha letto almeno un libro. Il 20,7% da 1 a 3 libri; il 19% da 4 a 11 libri, solo il 7,1% della popolazione ha letto più di 12 libri nel 2010.

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1.6 Il ruolo della Biblioteca pubblica oggiCon Internet entra in biblioteca anche una utenza virtuale remota. Alcuni di questi utenti

sono remoti solo temporaneamente, altri non metteranno invece mai piede nella nostra biblioteca, ma tutti indistintamente dovranno essere trattati dai bibliotecari con la stessa attenzione abitualmente rivolta agli utenti "in carne ed ossa".

L'alfabetizzazione informatica è all'ordine del giorno per la nostra professione perché ormai indispensabile in ugual modo a utenti e addetti ai lavori per poter utilizzare le enormi masse di dati in formato elettronico oggi disponibili, ma è anche un obiettivo da raggiungere per tutti, perché senza di essa non si accede alle reti telematiche, dove si esercitano i diritti e i doveri della cittadinanza del futuro. Ma un livello minimo di conoscenza delle tecniche di utilizzo dei computer e delle reti non basta né a noi, né ai nostri utenti, né più in generale al cittadino. Tale alfabetizzazione non deve essere impartita da bibliotecari e documentalisti ma ad altri soggetti (scuola, università, ecc.).

Per poter fruire pienamente dei propri diritti di cittadino dell'odierna società dell'informazione, sempre più innervata dalle reti telematiche, non basta saper smanettare sul computer, non basta poter accedere fisicamente a Internet, proprio così come prima non bastava saper semplicemente leggere e scrivere. Alle reti bisogna accedere consapevolmente, sapendo cioè cosa cerchiamo, come cercarlo, come valutarlo e come utilizzarlo. Le reti sono, dal punto di vista logico, un puro spazio informativo, che rende prioritario per chi vuole abitarlo, al di là di una banale alfabetizzazione informatica, impossessarsi quanto prima di una alfabetizzazione informativa. Concetto - questo sì - di nostra competenza e nel cui insegnamento saremo sempre più coinvolti.

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1.7 ll ruolo della Biblioteca pubblica oggi

Alla base della alfabetizzazione informativa c'è comunque l’idea che per trovare delle informazioni occorre che qualcuno le abbia prima ordinate in qualche modo e che conoscere tale logica è fondamentale anche per chi poi dovrà ricercarle. Il passo successivo è iniziare ad esplorare almeno i principali metodi utilizzati a questo fine, senza illudersi che la potenza di calcolo dei motori di ricerca possa esimerci dall'affrontare faticosamente in proprio tale compito.

Ogni giorno giovani che sono passati intatti da anni di scuola senza essere mai stati sfiorati, se non marginalmente, dal problema della differenza fra un ordinamento alfabetico e uno sistematico, lo affrontano, magari inconsapevolmente e grossolanamente, interrogando Yahoo o Google. Non dobbiamo perdere questa occasione, si dovrà invece a tutti costi approfittare di questo momento di curiosità per ciò di cui da sempre (sotto forme appena diverse) le biblioteche si occupano per fornire una istruzione che potrà poi essere spesa anche sui più tradizionali strumenti cartacei.

Quindi, l'istruzione che le biblioteche pubbliche devono impartire ai propri utenti è informativa e non informatica. Pochi cenni di informatica saranno talvolta indispensabili, ma se ne dovrà sempre rammentare il carattere propedeutico.

(Riccardo Ridi, Università degli Studi di Venezia)

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1.8 Il ruolo della Biblioteca pubblica oggi

Internet mette in discussione molti antichi mestieri , ma di certo non cancella le

esigenze fondamentali che quei mestieri dovevano soddisfare.“Senza servizi la biblioteca è una combinazione tra un dedalo e un obitorio di libri”

(M. Gorman - bibliotecario) ATTENZIONE CENTRALE ALL’UTENTE

COLTIVARE LE NICCHIE: II e III legge di Ranganathan

“Google can bring back a hundred thousand answers. A librarian can bring you back the right one.” - Neil Gaiman (scrittore)

1. I libri sono fatti per essere usati2. Ad ogni lettore il suo libro3. Ad ogni libro il suo lettore4. Non far perdere tempo al lettore5. La biblioteca è un organismo che cresce

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1.9 Il ruolo della Biblioteca pubblica oggiNel 2006 Chris Anderson pubblica un libro dal titolo The long tail. Why the future of business

is selling less of more, che, attraverso l'analisi dell'impatto di Internet sul mercato dei prodotti digitali, introduce un vero e proprio cambio di prospettiva nella teoria economica: mentre l'economia mondiale in ambiente analogico era quasi esclusivamente basata sui mercati di massa, con l'affermarsi di Internet le nicchie sono diventate non solo economicamente sostenibili, ma anche redditizie, in particolare per quei prodotti che possono essere distribuiti in formato digitale. I vincoli fisici che in passato avevano impedito di avere subito disponibile un ampio catalogo di prodotti presso un unico distributore (a causa della necessità di spazi di stoccaggio molto grandi e dell'inefficienza di tenere in magazzino migliaia di prodotti per mesi o anni) sono stati superati dal processo di convergenza di un numero crescente di prodotti verso il formato digitale. Questo paradigma economico è chiamato "coda lunga" perché, se si collocano su un grafico le vendite dei prodotti di massa e quelle dei prodotti di nicchia, si osserva che i primi vendono moltissimo, ma sono in numero estremamente limitato, mentre i secondi vendono pochissimo se presi singolarmente, ma nel loro insieme possono produrre un guadagno sostanzialmente paragonabile a quello dei mercati di massa. Internet ha favorito il fiorire delle nicchie, in quanto ha consentito a persone che vivono in diverse parti del mondo di incontrarsi in rete e condividere le proprie passioni, anche le meno popolari; inoltre, ha realizzato un collegamento virtuale tra i numerosi venditori e distributori sparsi in tutto il mondo, creando così la possibilità di acquistare o scambiare oggetti di culto per mezzo di portali come eBay, iTunes o Amazon.

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1.10 Il ruolo della Biblioteca pubblica oggiAlcuni anni fa, alcuni giornalisti scrivevano che la nascita degli ipermercati e

dei centri commerciali stava determinando la chiusura dei piccoli supermercati di quartiere e dei negozi locali; in realtà, il progressivo spostamento dei clienti da questi ultimi al primo tipo di offerta era dovuto principalmente al cambiamento di abitudini dei cittadini metropolitani, alla rivoluzione tecnologica e all'emergere del paradigma della lunga coda. Si deve, però, aggiungere che i negozi specializzati non sono realmente scomparsi, anzi hanno acquisito nuovo vigore grazie alla loro capacità di offrire ai clienti una copertura quasi completa nel settore di loro specializzazione e di sfruttare al meglio una efficace rete di cooperazione, indispensabile per essere realmente competitivi. I negozi specializzati puntano a mettere a disposizione quasi tutto in un certo ambito, mentre gli ipermercati, pur garantendo un'elevata varietà dell'offerta, non possono coprire esaustivamente tutti i settori merceologici.

In ambito biblioteconomico…

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1.11 Il ruolo della Biblioteca pubblica oggi

Poiché una biblioteca locale non può, in ogni caso, garantire una copertura altrettanto ampia quanto quella di una biblioteca pubblica centrale, essa dovrebbe puntare, da un lato, su una raccolta di bestsellers ben selezionati e di altri materiali multimediali capaci di soddisfare una parte significativa delle esigenze del grande pubblico, dall'altro, su nicchie bibliografiche individuate in base alle caratteristiche specifiche della popolazione da servire e categorie più legate alla vita del quartiere (anziani, bambini etc.)

(A.Galluzzi)

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2.1 Quali strumenti per “esserci”? web 2.0 o 3.0…

WEB 2.0 = Cultura della partecipazioneInsieme di tecnologie e pratiche caratterizzate da: interattività, produzione,

condivisione, fusione degli strumenti di pubblicazione e comunicazione

Collocare la biblioteca in rete per: usare mezzi nuovi per fare “pubblicità”Conoscere i bisogni degli utenti avviando una conversazione con loroPotenziare i servizi online: collezioni e servizi si spostano dallo spazio fisico

a quello digitale

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2.2 Quali strumenti per “esserci”? web 2.0 o 3.0…

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• Web 3.0 è un termine a cui corrispondono significati diversi volti a descrivere l'evoluzione dell'utilizzo del web e l'interazione fra gli innumerevoli percorsi evolutivi possibili. Questi includono:

• trasformare il Web in un database, cosa che faciliterebbe l'accesso ai contenuti da parte di molteplici applicazioni che non siano dei browser;

• sfruttare al meglio le tecnologie basate sull‘intelligenza artificiale;

• Il web semantico;• il Geospatial web;• il web 3D;• il web potenziato.

2.3 Quali strumenti per “esserci”? web 2.0 o 3.0…

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2.4 Quali strumenti per “esserci”? web 2.0 o 3.0…

“Usare i social media non solo consente ai bibliotecari di promuovere e incoraggiare l’uso delle loro collezioni (ora

anche digitali), ma li pone nuovamente al centro come negoziatori principali della creazione di conoscenza e di

istruzione”

Partendo dal vecchio principio dello stare dove si trovano gli utenti, occorre non dare per scontato a) dove si trovano realmente i nostri utenti, b) di che cosa parlano e c) chi siano le persone più attive nella conversazione in atto.

Robert A. Schrier, Digital Librarianship & Social media: the digital library as conversation facilitator, July- August 2011

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2.5 Quali strumenti per “esserci”? web 2.0 o 3.0…

• Postare commenti su blog rilevanti• Seguire persone interessanti su Twitter e ritwittare i

contenuti di valore• Usare Facebook e Twitter per postare info pertinenti • Permettere alle persone di porre domande e rispondere

prontamente• Diffondere la conoscenza delle proprie risorse• Creare un rapporto con gli utenti, stimolare la partecipazione• Lavorare sulla segmentazione dei mercati, cioè sulle varie

tipologie di utenti

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2.6 Quali strumenti per “esserci”? web 2.0 o 3.0…

Folksonomy: risultato della libera e personale pratica di “etichettatura” di informazioni e di oggetti per il successivo recupero in ambiente “sociale”. La parola “folksonomie” è un neologismo composto da folks (gente) e taxonomy (tassonomia). Il termine è stato ideato da Thomas Vander Wal, architetto dell’informazione, che lo coniò nel 2004

PRO: libertarie e non restrittive• Bottom-up, non imposte, riflettono il vocabolario degli utenti: lingua

viva vs “fanciulli”• Riflettono modelli mentali comuni, semplicità e flessibilità, favorisce la

comunicazione tra utenti.

CONTRO: ambiguità (stesso termine usato in modi diversi), mancanza di precisione, schemi piatti, non gerarchici

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2.7 Quali strumenti per “esserci”? web 2.0 o 3.0…

NATIVI DIGITALI O GOOGLE GENERATION O SMANETTONI

Overload di informazioni e difficoltà di gestirleMotori di ricerca come Google sono semplici e immediati e molti (giovani??),

quando viene loro assegnata una ricerca, usano Google piuttosto che mettersi alla prova con un + tradizionale ambiente bibliotecario

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2.8 Quali strumenti per “esserci”? web 2.0 o 3.0…

Google Alerts - Rilevamento di contenuti nuovi e interessanti sul WebGoogle Alert è un servizio di aggiornamenti via e-mail sui più recenti risultati pertinenti di Google

(Web, notizie e così via) basati su temi di interesse. Si inserisce una query (tema) di ricerca che desideriamo monitorare. I Google Alert sono utili, ad esempio, per:

monitorare gli sviluppi di una notiziatenersi aggiornati su un certo settore economico o sulla concorrenzaricevere le ultime notizie su una celebrità o su un evento

Google Analytics - Analisi dei dati web di livello aziendaleGoogle Analytics è una soluzione di analisi dei dati web che consente di ottenere informazioni

dettagliate sul traffico del nostro sito web e sull'efficacia delle campagne di marketing. Funzioni potenti, flessibili e di facile utilizzo consentono di visualizzare e analizzare i dati sul traffico in modo completamente nuovo. Con Google Analytics è più facile creare annunci più mirati, migliorare le iniziative di marketing e creare siti web che generano un maggior numero di conversioni.

Google Scholar – cos’è? Google Scholar offre un modo semplice per effettuare un'ampia ricerca sulla letteratura accademica.

Con un unico servizio, puoi effettuare ricerche tra molte discipline e fonti: documenti approvati per la pubblicazione, tesi, libri, abstract e articoli di case editrici accademiche, ordini professionali, database di studi non ancora pubblicati, università e altre organizzazioni accademiche. Google Scholar ti consente di identificare gli studi più rilevanti nel campo della ricerca accademica mondiale.

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2.9 Quali strumenti per “esserci”? web 2.0 o 3.0…

Per aiutarci…Google DocumentEditare un documento online, salvarlo, upload/download documenti, redazione

condivisa, pubblicare online

Tinyurl.com/nome del documento TinyURL è un servizio web che permette di convertire lunghi indirizzi web in

brevi URL, accorciandoli quindi in di pochi caratteri; l'uso di URL corti permette di semplificare il copia-incolla dei collegamenti multimediali nelle e-mail o nelle conversazioni di messaggistica istantanea (Skipe) o se i nomi sono impronunciabili!!

Wikipedia Flickr Youtube Skipe …

Per approfondire questo: Laura Testoni – Università degli Studi di Genova relazione del gennaio 2010 su Slideshare “Ma non c’è già tutto su Google”?

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2.10 Quali strumenti per “esserci”? web 2.0 o 3.0…

Riflessione … i nostri opac sono così performanti? Aiutano

gli utenti? Risparmiano il tempo dell’utente? OPAC 1.0, 2.0 o 3.0?

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2.11 Quali strumenti per “esserci”? web 2.0 o 3.0…

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2.12 Quali strumenti per “esserci”? web 2.0 o 3.0…

Un rapporto di fiducia tra biblioteca ed utenti è cosa importante, ma sviluppare la fiducia significa rispondere alle richieste delle persone per il desiderio di aiutarle, non per il desiderio di promuovere la biblioteca.

Potenzialmente abbiamo una molteplicità di strumenti per la nostra presenza sui social media, ma ciò implica un lavoro articolato e costante, molto oneroso. Questa parte di lavoro andrebbe esplicitamente prevista e calcolata sulla base delle forze presenti e non lasciata, come spesso accade, alla buona volontà di qualche entusiasta.

http://nonbibliofili.wordpress.com/2011/08/05/non-solo-marketing di Virginia Gentilini

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3.3 Social network e social reading

Le biblioteche sono SOCIAL (generici)…

-Facebook -Twitter

-Google+

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3.1 Social network e social reading

Ciò che abbiamo da tempo …

CHIEDI IN BIBLIOTECA Chiedi in Biblioteca è un servizio di biblioteca a distanza, promosso e

coordinato dalla Regione Toscana, che mette a disposizione di tutti le risorse e le professionalità presenti nelle biblioteche toscane per 24 ore al giorno e per sette giorni la settimana.

Con l'aiuto di un modulo l’utente può porre le domande a una squadra di bibliotecari professionisti, i quali cercheranno la migliore risposta tra le risorse della rete o tra gli scaffali delle loro biblioteche.

Gli utenti riceveranno la risposta via posta elettronica entro pochi giorni.

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Lista di discussione dei bibliotecari toscani “PUBBLICA”:Per rimanere aggiornati sulle iniziative promosse dalle biblioteche

della Toscana.Pubblica è nata per favorire lo scambio di idee tra le biblioteche

toscane aderenti al progetto di prestito interbibliotecario Libri in rete, ma viene utilizzata anche per comunicare eventi, iniziative, convegni sia da parte delle biblioteche iscritte alla lista sia da parte del Servizio Biblioteche della Regione Toscana. Per iscriversi alla lista di discussione compilare un modulo online con le informazioni richieste. Una volta approvata l'iscrizione, per inviare messaggi alla lista è necessario scrivere all'indirizzo:[email protected]

Lista di discussione dei bibliotecari italiani “AIB-CUR”:Per l'iscrizione, si tratta semplicemente di mandare a <[email protected]> il comando SUBSCRIBE AIB-CUR Nome Cognome.Una volta registrati, i messaggi si inviano a: [email protected]. AIB-CUR conta oggi circa 6.000 iscritti

3.2 Social network e social reading

PROFESSIONALI – altri strumenti per “fare comunità”

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3.5 SOCIAL NETWORK E SOCIAL READING

SOCIAL PROFESSIONALE…

E’ una piattaforma social che ha lo scopo di mettere in contatto i propri iscritti al fine di creare opportunità professionali.

L'iscrizione a è gratuita. Dopo essersi registrati, si prepara in pochi minuti una propria pagina di presentazione e poi si comincia a costruire una propria rete di contatti invitando colleghi, amici, fornitori, clienti.

LinkedIn però non si limita a mettere in contatto le persone. Analizza le loro relazioni e traccia percorsi con cui si possono raggiungere persone apparentemente lontane. Offre strumenti di ricerca potenti e semplici. Ci aiuta a creare una buona rete di contatti, a svilupparla, a usarla.

Se siamo alla ricerca di una persona che possa aiutarci a risolvere un problema, è possibile utilizzare la funzione di ricerca di LinkedIn per individuare una catena di contatti che può condurci alla persona cercata.A questo punto, è sufficiente percorrere la catena inviando di volta in volta a ciascuno dei suoi membri una richiesta di presentazione verso il successivo anello della catena, fino ad arrivare alla persona desiderata.

Attualmente la rete di LinkedIn conta più di 15 milioni di professionisti iscritti ed è in rapida crescita.

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3.13 Social network e social reading

Con più di 90 milioni di utenti in tutto il mondo, Yahoo! Answers è la più grande community di condivisione di conoscenza sul Web. Answers è una comunità dove puoi fare domande e ottenere risposte vere da persone fisiche. È divertente ed istruttivo perché puoi inviare domande su qualunque argomento, da quello serio a quello frivolo. Inoltre, puoi fornire il tuo aiuto agli altri utenti rispondendo alle loro domande. Il gioco sta nel condividere ciò che sai e ciò che vuoi sapere. Pertanto non tenerti per te le domande, rispondendoti da solo... entra e inizia a condividere le informazioni!

Monitoriamo il web per rispondere ai bisogni dei cittadini (potenziali utenti)

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INFO su CIME TEMPESTOSEVorrei leggere il romanzo Cime Tempestose. C'è qualche sito dove posso trovare tutti i capitoli del libro in italiano?

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3.12 Social network e social reading

Mille link da ricordare e aggiungere ai preferiti … e se cambio computer???

Bookmark partecipativo

Un bookmark ben taggato e ben fatto è un servizio:Bookmark: collezione individuale di siti “preferiti” metterla sul

sito: “siti internet consigliati” o link utili I tag sono i titoli che l’utente attribuisce ad un contenuto. Social reference manager

Connotea è un altro social bookmark come Delicious

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3.4 SOCIAL NETWORK E SOCIAL READINGLE BIBLIOTECHE SONO SOCIAL

(DEDICATI)…

Library Thing

Weread Anobii

24.Smymbols Readmelibri

Bookliners

Shelfari (di Amazon) Goodreads ...

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SOCIAL DEDICATI … VEDIAMOLI

L’EVOLUZIONE DEI SOCIAL NETWORK HA PORTATO

NEGLI ANNI A SPERIMENTARE NUOVE PIATTAFORME LEGATE AI LIBRI. È IL CASO – FORSE PIÙ CLAMOROSO –

DI ANOBII, LA LIBRERIA VIRTUALE RIBATTEZZATA DA

TEMPO IL “FACEBOOK” DEI LIBRI.

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3.6 Social network e social reading è il più grande sito per lettori e consigli di lettura del mondo.  Ci sono più

di 6.700.000 utenti che hanno aggiunto più di 230 milioni i libri ai propri scaffali. Una casa sia per i lettori occasionali che per i divoratori di libri. Gli utenti di Goodreads consigliano libri, confrontare ciò che stanno leggendo, tengono traccia di quello che hanno letto o che vorrebbero leggere, trovano il loro prossimo libro preferito, formano dei circoli letterari e possono contattare gli autori. 

E’ possibile anche diventare “librarian”, cioè bibliotecario di Goodreads, con la possibilità di aggiungere libri, cover, recensioni, e catalogare libri che altri utenti aggiungeranno alle loro collezioni.

Goodreads è stato lanciato nel gennaio 2007

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3.7Social network e social reading Con sede a Seattle, Shelfari introduce i lettori in una comunità globale di amanti dei libri e

li incoraggia a condividere le loro inclinazioni letterarie e passioni con i coetanei, amici e sconosciuti (per ora). Shelfari è un luogo di incontro per autori, aspiranti autori, editori e lettori, e dispone di molti strumenti e funzioni per aiutare questi gruppi a collegarsi tra di loro in modo divertente e coinvolgente. La nostra missione è di migliorare l'esperienza della lettura, collegando i lettori nelle conversazioni sui libri.

Gli utenti di Shelfari possono:• Costruire scaffali virtuali da condividere con gli amici• Scoprire i libri più popolari nella cerchia di amici• Consigliare libri ad amici e discuterne in linea• Scoprire e imparare da altre persone con gusti di lettura simili• Partecipare a gruppi di lettura on-line per approfondire e condividere le idee• Interagire e discutere con autori

Shelfari è stato lanciato ufficialmente nel mese di ottobre 2006. Nell’agosto 2008 è stata acquisita da Amazon.com.

Shelfari permette di avere un’anteprima di centinaia di migliaia di libri gratis, senza uscire dal sito. Per visualizzare l'anteprima di un libro, vai alla pagina di dettaglio del libro e clicca su "Leggi Primo Capitolo Gratis”

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3.8 Social network e social readingWeRead è la più grande applicazione e social dedicata ai

libri. Con weRead si possono scrivere recensioni, inserire i libri

che che state leggendo o che hai letto in passato, dare voti.

Puoi vedere ciò che altri lettori / amici stanno leggendo o che pensano di libri che ti piacciono.

Puoi trovare lettori / amici con simili interessi di lettura e vedere quali libri consigliano.

Anche gli autori sono registrati. WeRead è collegato a vari rivenditori online: è possibile,

quindi, acquistare libri direttamente dal sito e ci sono molti altri libri a disposizione gratuitamente: ad esempio: HarperCollins, e molti e-book del progetto Gutenberg e Google-books.

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3.9 Social network e social readingDove i libri e le persone si incontrano

aNobii è una comunità di lettura on line costruita dai lettori per i lettori che consente di salvare, trovare e condividere libri. La nostra missione è di portare gli amanti dei libri insieme e incoraggiare la lettura.

 Non preoccupatevi se alcuni dei vostri amici non sono su aNobii, è disponibile l’integrazione con Facebook e Twitter.

La parola "aNobii" deriva da Anobium punctatum, il nome latino per il più comune topo di biblioteca.

Come tutti i servizi on-line, aNobii è costantemente in sviluppo, quindi fai attenzione alle nuove caratteristiche (e bug!). Cataloga quello che hai letto, traccia quello che stai leggendo e registrare quello che ti piacerebbe leggere nella libreria online. Trova libri che sai che ti piacciono e libri che non sapevi esistessero, con l'aiuto dei tuoi amici e la comunità aNobii. Trova lettori con gusti simili e naviga tra i loro scaffali. Condividi l'esperienza di lettura creando gruppi di lettura, circoli letterari e forum di discussione attraverso aNobii. Condividi la tua libreria e lista dei desiderata con amici attraverso Facebook e Twitter.

Utilizzare l'iPhone aNobii e applicazioni Android e la scansione del codice a barre sul retro di qualsiasi libro per:– Portare recensioni e informazioni bibliografiche (molto utile in libreria se non siete

sicuri se comprare un libro).– Aggiungere il libro alla tua wishlist aNobii.– Rapidamente caricare la libreria di casa in aNobii.

aNobii è stata fondata nel 2006. La società è stata acquisita nel 2010 da una società britannica di cui fanno parte: HarperCollins, Penguin e il gruppo Random House

Il SOCIAL library più diffuso in Italia

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3.10 SOCIAL NETWORK E SOCIAL READINGLIBRARY THING

LibraryThing è un social networking di catalogazione e per gli amanti del libro. Ti aiuta a creare una biblioteca e di catalogare i libri in base a quelli che possiedi, libri che hai letto, libri che desideri leggere, libri che hai prestato ...o altri raggruppamenti.

Tutti i cataloghi sono online, quindi mediante tag, puoi dare valutazioni, fare recensioni , così come partecipare a forum o aderire al programma di revisione.  LibraryThing collega le persone in base ai libri che condividono.

Come le biblioteche possono utilizzare LibraryThingE’ possibile mettere i dati del social nel proprio OPAC: integrare completamente LibraryThing al proprio

catalogo permetterebbe di aggiungere tag, consigli di lettura, giudizi, recensioni, informazioni e altro.Porta e vedi la tua Biblioteca ovunque: grazie a Library Anywhere, la tua biblioteca sarà disponibile

attraverso qualsiasi dispositivo dotato di funzionalità di web browsing. Potrai cercare nel catalogo, rinnovare i libri, aggiungere e tutto ciò che puoi fare con gli OPAC tradizionali.

Le biblioteche possono inserire gli eventi, iniziative, informazioni, e altre info o link verso le tue pagine standard. Library Thing funziona ovunque con i principali OPAC.

Metti in mostra I libri con un widget LTQualsiasi ente non commerciale può utilizzare il servizio usando il codice ISBN, trovare altre edizioni di un

libro, titolo o più informazioni sulla lingua.LibraryThing come OPAC: Le piccole biblioteche possono utilizzare LibraryThing come un catalogo di

base per la loro raccolta.La connessione all’opac è possibile se il catalogo è aperto Z39.50

(traduzione automatica da social reading)

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3.11 Social network e social reading

Bookliners è un progetto italiano. Trae spunto da un nuovo formato digitale, il booklin ciosè una copia del testo fruibile in streaming.La novità è che i lettori possono visualizzare ed utilizzare interattivamente il libro inserendo commenti testuali o multimediali sul formato elettronico. Senza la necessità di un device apposito. Basta registrarsi al sito gratuitamente, sfogliare il catalogo dei testi disponibili, visualizzare alcuni estratti e, una volta acquistato il booklin, accedere al libro intero.A quel punto, scatta il lato “social” dell’iniziativa: si può vedere cosa ne pensano gli altri lettori, inserire appunti e sottolineature sul formato digitale, partecipare alla discussione con commenti testuali, link audio e video. Ogni chiosa può essere oggetto di risposte, ed è possibile seguire le conversazioni a cui si è più interessati. O ancora creare gruppi di lettura. All’iniziativa hanno già aderito numerosi editori, tra cui minimum fax, Nottetempo, Iperborea, Newton Compton, i classici di Liber Liber-Progetto Manuzio e le opere del collettivo Wu Ming. Es. Gino Roncaglia ha reso disponibile per intero La quarta rivoluzione: sei lezioni sul futuro del libro, con la possibilità di interagire direttamente con l’autore e condividere il testo con gli altri utenti della piattaforma.

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http://www.smashwords.com

http://www.wattpad.com/

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4.1 IMPARIAMO AD IMPARARE : Information literacy in Biblioteca

Che cosa è l’Information Literacy? Una definizione semplificata e comunemente accettata (dovuta ad americani e inglesi) comprende più significati: orientamento alla biblioteca, istruzione bibliografica, educazione agli utenti, sviluppo di capacità nell’individuare risorse informative. l’Information Literacy, tradotta dall’AIB con la definizione Competenza Informativa, ha come finalità lo sviluppo di un talento cognitivo che aiuti l’utente a risolvere problemi e a renderlo autonomo sia nel valutare positività e criticità ed infine a comunicare i risultati della sua elaborazione.

Perchè dunque l’Information Literacy é di fondamentale importanza per le biblioteche? Perchè , come direbbe Ranghanatan, la giusta informazione per la persona giusta al momento giusto sono la misura corretta per definire una buona biblioteca.

Gli sforzi dovrebbero essere dedicati alle fasce più deboli della popolazione mondiale per dare loro gli strumenti di un possibile riscatto e il Presidente Obama ha speso parole lusinghiere nei confronti dei bibliotecari, vedendo in essi lo strumento privilegiato per una campagna di valorizzazione dei talenti e di riposizionamento degli obiettivi prioritari per il futuro dei giovani americani.

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4.2 IMPARIAMO AD IMPARARE : Information literacy in Biblioteca

Porre al centro del nostro lavoro gli UTENTI, educare a documentarsi. La sfida nuova che ci attende è non solo organizzare i documenti, ma insegnare ad interpretarli, oggi più che mai, perché i modi con cui le pubblicazioni vengono distribuite e fruite, la semplicità nella disponibilità dei documenti non è condizione per la loro trasformazione immediata in conoscenza. E’ vero che le nuove tecnologie stanno portando a compimento la democratizzazione dell’accesso alle pubblicazioni, ma l’uso che viene fatto del web è sempre molto superficiale e frammentario. Far riconoscere che i documenti sono strumenti per esercitare un ruolo culturale attivo. Concentrarci sull’insegnare a interpretare i documenti per far sì che i cittadini siano più liberi e capaci di decidere

(P. Cavalieri, Direttore della Biblioteca dell’Università Carlo Cattaneo)

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4.3 IMPARIAMO AD IMPARARE : Information literacy in Biblioteca

Il nostro ruolo: aiutare nel rendere i cittadini capaci di cercare in modo critico le informazioni e i documenti per essere autonomi nel valutare e decidere.

Si è spesso dato per certo che, una volta possedute le capacità di usare le tecnologie, le conoscenze sarebbero arrivate; si è investito molto nel colmare il “divario digitale” tra gli individui: divario nelle possibilità di accesso e divario nelle competenze.

Dal rapporto di PISA 2011 emerge che per i nativi digitali, un uso ampio del PC non è sufficiente a determinare buoni risultati di apprendimento; coloro che hanno condizioni economiche, sociali e culturali di buon livello elevano le proprie performance.

PISA: Programme for international student assessmentSECONDO DIVARIO DIGITALE dovuto alle condizioni familiari e al contesto

sociale

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4.4 IMPARIAMO AD IMPARARE : Information literacy in Biblioteca

NOI BIBLIOTECARI SIAMO CHIAMATI A:

-fornire strumenti nuovi e tecnologie per contribuire a superare sempre di più il “divario digitale” e le differenze economiche (e-book reader, e-book, materiali

digitali…)

-fornire strumenti “intellettivi” utili a superare il secondo divario digitale, quello del contesto sociale di formazione

(Information literacy in biblioteca / Laura Ballestra, Ed. Bibliografica, 2011)

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4.5 IMPARIAMO AD IMPARARE : Information literacy in Biblioteca

Cosa è un TUTORIALÈ uno strumento che serve per insegnare. E’ più interattivo e specifico rispetto

ad un manuale, cerca di insegnare mediante esempi. A seconda degli usi o del contesto il tutorial può assumere varie forme: video, brochure, slides, testo, audio.

E’ tipico dell’ambiente universitario, ma con internet si sta affermando come strumento per insegnare ad usare un certo programma (a volte un video in cui una persona fa vedere passo passo come usare un certo programma o come fare qualcosa)

Es. SDIAF – video tutorial per il prestito libri online (rivolto a giovani)

http://www.portaleragazzi.it/index.php/arte-mainmenu-457/progetti-mainmenu-365/leggere-che-piacere2/archivio/2010-2011/1456-sdiaf-video-tutorial-per-il-prestito-libri-on-line

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ALTRI STRUMENTI PRESENTI SUL WEB

Che ci possono aiutare

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WWW.FEDERICA.UNINA.IT/ELEARNING

• Federica, l'e-Learning dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, nasce all'insegna dell'accesso libero alla rete dei saperi accademici, con l'offerta gratuita dei materiali didattici dei singoli corsi di insegnamento ed una guida strutturata all'enorme patrimonio informativo già disponibile in rete.

• Nuovi strumenti sono così a disposizione del singolo studente e di quanti desiderano giungere, attraverso Internet, ad informazioni scientificamente corrette.

• L'interfaccia del portale Web Learning Federica è al servizio della didattica con una metodologia modulare, che coniuga semplicità, flessibilità ed alta qualità tecnologica.

• E' possibile consultare i materiali di studio dei corsi universitari in e-Learning, disponibili anche in formato podcast, in qualunque momento, con una straordinaria ricchezza di contenuti organizzati in moduli formativi: lezioni, immagini, video e link.

• Quattro ambienti per studiare ed apprendere• Courseware: I corsi sono strutturati secondo un unico formato standard per tutte le discipline,

con una navigazione intuitiva ai suoi contenuti, ai materiali di studio e di approfondimento, alle risorse multimediali e con un'ampia offerta di risorse scientifiche selezionate direttamente dai docenti.

• Podstudio: L'offerta di Federica è disponibile anche in formato podcast, cioè fruibile attraverso i lettori multimediali di ultima generazione, per portare con sè i materiali di studio, consultare e leggere le lezioni in qualunque momento e luogo.

• Living Library: grazie all'esperienza e al lavoro di un'equipe di ricerca multidisciplinare, Federica guida l'accesso alle fonti scientifiche in Rete attraverso un'autorevole selezione di biblioteche e archivi online per ogni Facoltà: riviste, e-book, enciclopedie, collane di prestigio e banche dati, sono a portata di click.

• Piazza Federica: sviluppata con tecnologia 3D da Immaginaria Snc, è il campus virtuale dell'Università Federico II di Napoli e riunisce in una piazza ideale tutte le Facoltà dell'Ateneo. Un luogo da esplorare per scoprire il mondo di Federica, la sua offerta didattica, le sue straordinarie risorse.

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http://www.universalsubtitles.org/en/videos/CP2WsBQnAff0/it/172590/• Mendeley è un libero gestore di riferimento e accademico social network che possono

aiutare a organizzare la vostra ricerca, collaborare con gli altri online, e scopri le ultime ricerche.

• Automaticamente generare bibliografie• Collaborare facilmente con altri ricercatori in linea• Facilmente importare documenti da altri software di ricerca• Trova articoli rilevanti sulla base di ciò che stai leggendo• Accedi ai tuoi documenti da ovunque online

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Dienneti – Portale per l’educazione e la didattica (es. strumenti per italiano per stranieri)

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Come siamo???