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Corso di Sistemi organizzativi complessi Prof. Renato Fontana [email protected] t
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Corso di Sistemi organizzativi complessi Prof. Renato Fontana [email protected].

May 01, 2015

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Page 1: Corso di Sistemi organizzativi complessi Prof. Renato Fontana renato.fontana@uniroma1.it.

Corso diSistemi organizzativi complessi

Prof. Renato Fontana

[email protected]

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Il decentramento verticale e orizzontale

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• STRUTTURA ACCENTRATA:

il potere di assumere le decisioni risiede in un unico punto (o unica persona) dell’organizzazione

• STRUTTURA DECENTRATA:

il potere di assumere le decisioni è diffuso tra molte persone

• Se tutte le decisioni non possono essere prese da una sola persona, si ricorre al decentramento

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ATTENZIONE:

Accentramento e decentramento non vanno considerati come

fenomeni assoluti, ma come due poli di un CONTINUUM

ad es. impresa divisionalizzata non è decentrata,

ma è più decentrata di un’impresa con struttura funzionalizzata

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Motivi di adozione del decentramento:

gestione del “sovraccarico di informazioni” detenute da un solo cervello;

possibilità di rispondere prontamente alle condizioni locali;

capacità di motivare le persone con forte libertà d’azione (attività manageriali).

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Le tre accezioni del termine decentramento

a) decentramento verticale: diffusione del potere decisionale formale in senso discendente (delega) lungo la gerarchia dell’autorità di line (manager);

b) decentramento orizzontale: controllo dei processi decisionali da parte dei non-manager (analisti, specialisti dello staff di supporto e operatori);

c) dispersione fisica dei servizi (in località varie che permettono ad un dato servizio di essere più vicino agli utenti. Vd. Forze di polizia)

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A queste tre accezioni si aggiungono:

• decentramento selettivo:

il potere relativo a tipi diversi di decisioni si colloca in punti diversi dell’organizzazione;

• decentramento parallelo:

assegnazione a uno stesso punto dell’organizzazione del potere relativo a molti tipi di decisione.

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Cosa si intende per controllo

del processo decisionale?

Si tratta di controllare le azioni che un’azienda effettivamente svolge

Paterson (1969) descrive il processo decisionale attraverso un continuum costituito da 5 fasi:

1) Raccolta delle informazioni su ciò che può essere fatto

2) Elaborazione delle informazioni in consigli su ciò che dovrebbe essere fatto, da trasmettere al decision maker

3) Scelta di ciò che si vuole che venga fatto

4) Autorizzazione di ciò che si vuole che venga fatto

5) Esecuzione (ciò che viene effettivamente fatto)

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Fig. 1 - Il continuum di controllo sul processo decisionale descritto da Paterson

(in Management Theory, London, Business Publications Ltd.,1969)

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Dallo schema di Paterson si deduce che:

il potere di un individuo è massimo quando egli controlla tutte le fasi del continuum (accentramento)

quando in una delle fasi intervengono altre persone, il singolo individuo perde potere e il processo si decentra (decentramento)

N.B.: parliamo di processo massimamente decentrato quando il decision maker

controlla soltanto la fase della scelta, mentre il potere è affidato

a chi raccoglie le informazioni, a chi autorizza le scelte e a chi le esegue.

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Il decentramento verticale

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Decentramento verticale

Con esso si intende la delega del potere decisionale lungo la gerarchia di autorità

(dal vertice strategico alla linea intermedia)

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Nel contesto dei processi di decentramento verticale distinguiamo due diverse forme:

Decentramento selettivo verticale

Decentramento parallelo verticale

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Decentramento selettivo verticale

La delega dei poteri decisionali viene spinta lungo diversi livelli della gerarchia.

L’organizzazione appare così come un “sistema di costellazioni di lavoro”- fig. 2 - e il decentramento è allo stesso tempo verticale e orizzontale

Il potere relativo ad un certo processo decisionale tende a collocarsi ad un determinato livello gerarchico in corrispondenza del quale le informazioni

necessarie possono essere meglio accumulate (raggruppamento funzionale)

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Fig. 2 - Decentramento selettivo a costellazioni di lavoro funzionali:Ogni costellazione si colloca a quel livello della gerarchia che costituisca l’area funzionale più efficace per concentrare determinate decisioni.

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Decentramento parallelo verticale

La delega dei poteri decisionali viene concentrato su un unico livello della gerarchia, specificatamente all’interno di unità autonome (raggruppate

sulla base del mercato)

E’ la forma di decentramento utilizzata all’interno delle imprese diversificate, dove ogni unità è indipendente dall’altra e ha il potere necessario per

assumere tutte le decisioni.

Questo tipo di decentramento, meglio definibile come divisionalizzazione, rappresenta tuttavia una forma assai limitata di decentramento verticale.

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Il decentramento orizzontale

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Decentramento orizzontale

Con esso si intende lo spostamento del potere dai manager di line ai manager di staff, agli analisti, agli specialisti dello staff di supporto e

agli operatori

(dalla struttura di line al suo esterno)

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Il decentramento orizzontale è configurabile come un continuum costituito da 4 stadi o gradi consecutivi:

1) Il potere in mano a una sola persona (in genere il direttore generale) : organizzazione massimamente accentrata

2) Il potere in mano agli analisti (laddove sia maggiore e più vincolante il ricorso a sistemi di standardizzazione, il potere informale è in mano ai tecnici)

3) Il potere in mano agli esperti (all’interno dell’organizzazione il potere formale è in mano a chi possiede conoscenze specialistiche)

4) Il potere in mano a tutti (il potere si fonda sull’appartenenza all’organizzazione;si parla di

“organizzazione democratica”): organizzazione massimamente decentrata

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Riassumendo, possiamo affermare che esistano 5 tipi principali di decentramento (fig. 3):

1) Accentramento verticale e orizzontale

2) Decentramento orizzontale selettivo

3) Decentramento verticale parallelo

4) Decentramento selettivo orizzontale e verticale

5) Decentramento verticale e orizzontale

N.B.: I cinque tipi di decentramento possono essere collocati su un unico continuum definito agli estremi dall’accentramento e dal decentramento.

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Fig. 3 - I cinque tipi di decentramento

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Accentramento verticale e

orizzontale

Decentramentoorizzontale

selettivo

Decentramento verticale parallelo

Decentramento orizzontale e verticale

selettivi

Decentramento verticale

e orizzontale

Fig. 4 - Il decentramento come continuum

Potere decisionale in mano a 1 sola

persona (manager al vertice)

potere formale concentrato ai livelli superiori della gerarchia (organizzazioni burocratiche )

Potere formale in mano ai

responsabili delle unità fondate sul

mercato

Dimensione verticale: potere alle costellazioni

di lavoro Dimensione orizzontale:

potere a selezionati

esperti di staff

Potere in mano al nucleo

operativo, formato per lo

più da professionisti

Supervisionediretta

Standardizzazioneprocesso di lavoro

Standardizzazioneoutput

Adattamento reciproco Standardizzazione

capacità