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Corso di Apicoltura ARAL Apicoltura razionale:
- Attrezzature apistiche e Dispositivi di Protezione
Individuali.
- Attrezzature Per Il Laboratorio. - L’Arnia e le sue parti. -
Modelli e tipi di Arnia - La Cera in Italia Convenzionale –
Biologica. - Montaggio dei fogli Cerei. - Esercitazione Pratica. -
Visita Laboratorio della Cera.
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Equipaggiamento Personale
• L’aspirante APICOLTORE dovrebbe
essere sicuro di possedere tutto
l’equipaggiamento personale necessario,
PRIMA dell’arrivo delle sue api.
• Esso consiste di Maschera, Guanti, Leva,
Affumicatore, Camiciotto o Tuta, Spazzola
e Scarponi.
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Equipaggiamento Personale
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Attrezzatura Leva apri favo:
La leva è necessaria
per sollevare i
coprifavi e
ispezionare le
famiglie
La tuta da
apicoltore è
l'accessorio più
essenziale, deve
svolgere una
funzione protettiva
per il volto e corpo
L'affumicatore si
usa per affumicare
la colonia e
“calmare” le api.
è costituito da una
caldaia cilindrica
nella quale viene
introdotto il
combustibile (iuta o
cartone non trattato
ed altre sostanze
simili)
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FONDAMENTALE
REGOLA IMPRENSCINDIBILE
Sempre, indipendentemente da quanti
alveari si devono “visitare” o da
quali interventi è necessario effettuare,
è indispensabile avere a disposizione
un affumicatore acceso e
perfettamente funzionante, per il
benessere proprio e delle api.
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• I Guanti sono una protezione per le punture delle api.
La caratteristica principale deve essere la sensibilità e
praticità nell'estrarre
i telaini durante le visite. Esistono guanti di gomma, ma per lo
più si usano
guanti di pelle. La controindicazione all'uso dei guanti è
dovuta alla propoli
che durante le operazioni si attacca rendendo le operazioni più
difficoltose
e può essere anche veicolo di malattie.
La Spazzola è costituita da una parte di legno, dove all’
estremità sono
inserite delle setole lunghe circa 5 cm. In genere è usata
quando si prelevano
i telaini, allontanando le api con delicatezza anche durante la
chiusura
dell’Arnia.
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…Accortezze…
• Gli strumenti come la leva apri favo e l’affumicatore è
opportuno utilizzarli in condizioni ambientali opportune: giornata
soleggiata in assenza di vento, temperatura esterna elevata in cui
le bottinatrici si trovano alla ricerca di nettare.
• In queste condizioni non si corrono elevati rischi, ma in
condizioni sfavorevoli anche se ben equipaggiati si possono
riscontrare difficoltà.
• Ricordare che tutti gli attrezzi che entrano in contatto con
le api e con i favi possono essere veicolo di malattie, perciò un
accurata sterilizzazione ogni tanto è opportuno, (soprattutto se si
visitano apiari altrui)
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…Accortezze…
.Sotto la maschera indossare un cappello
con visiera
(maggior resistenza e comodità)
.Per le calzature, indossare scarponi o
stivali.
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Concluse le operazioni in Apiario si
passa al LABORATORIO
Il laboratorio apistico semplificato per chi ha meno di 50 arnie
può esser
suddiviso in due locali.
1. Deposito melari. Destinato al deposito delle materie
prime.
2. Sala Smielatura. Dove si estrae, decanta e confeziona il
miele
3. Magazzino. Dove vengono conservati i prodotti
etichettati.
Tutti i locali sono soggetti ad accertamento dei requisiti
igienico-sanitari.
Perciò è opportuno piastrellare o ricoprire con vernici lavabili
i locali con
relativo scarico delle acque al fine di poter disinfettare e
lavare le superfici
Avere acqua potabile ed areazione sufficiente nei diversi
locali.
Presenza di dispositivi per evitare l’ingresso di animali
potenzialmente
dannosi.
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1- Banco disopercolatore:
serve per staccare dai favi gli opercoli e
consentire successivamente al miele di
fuoriuscirne.
2- Coltello e forchetta per
disopercolare:
sono utilizzati per asportare gli opercoli,
ovvero tappi di cera, che vengono utilizzati
dalle api per chiudere le cellette piene di
miele maturo, i coltelli possono essere
dotati di una resistenza elettrica che facilita
il distacco della cera.
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3- Smielatore:
lo smielatore è una "macchina" utilizzata per estrarre il miele
dai
favi con la forza centrifuga dovuta alla rotazione, può essere
a
motore o manuale, può contenere da quattro a quarantotto
telaini da melario e da un numero minore di telaini da nido.
4- Filtri o setacci:
i filtri sono di diverso tipo e vengono
utilizzati per separare il miele dalla cera e
dalle altre particelle in sospensione.
5- Maturatori:
il maturatore è un recipiente per uso
alimentare, d'acciaio inox munito di
rubinetto che viene utilizzato per far
decantare il miele e per eliminarne l'umidità
in eccesso.
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Laboratorio
professionale:
Magazzino.
Locale di smielatura.
Locale di confezionamento.
Locale vendita.
Spogliatoio.
Bagno.
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Le operazioni principali in laboratorio.
Per ottenere un miele di qualità
• Disopercolazione
• Centrifugazione
• Filtrazione
• Decantazione
• Invasettamento
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La Disopercolazione
Consiste nel eliminare lo strato di cera che le api appongono
sulle
celle quando il miele raggiunge l’umidità giusta per non
fermentare.
Si esegue con un coltello affilato o con una forchetta
appropriata
(foto)
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La Centrifugazione
Quando i telaini saranno completamente disopercolati li
inseriremo in una
centrifuga.
Tramite la forza centrifuga il miele fuoriesce dalle celle
depositandosi sul
fondo del contenitore.
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La Filtrazione
Dalla centrifuga si ottiene un miele che presenta impurità di
cera o resti di
api, il tutto si inserisce in un sistema di filtrazione il miele
passa da filtro
macro ad uno micro.
Il miele filtrato si deposita nel decantatore o anche detto
maturatore
sottostante.
Micro
Macro
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La Decantazione
Il miele filtrato verrà lasciato in questi maturatori affinché
l’aria accumulata
durante la centrifugazione risalga in superficie creando una
velo di schiuma
bianca che verrà ogni qualvolta prelevata.
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Invasettamento
Quando il miele sarà pronto verrà invasettato dall’apposito
rubinetto alla
base del maturatore.
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Le Prime Arnie…bugni rustici o
arnie villiche
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…non razionali…
La facilità di costruzione di queste particolari arnie, inganna
sulla praticità di lavorazione e sulla sostenibilità di questo
fragile insetto.
Tali arnie spesso non danno la possibilità di ispezionare il
nido, perciò non potremmo mai analizzare l’andamento della
famiglia.
Ancor più grave sarà il problema di recuperare il miele, in
queste arnie spesso si effettua l’apicidio, ovvero si eliminano
gran parte delle api e della covata presente sui favi.
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…non razionali…
Il Bugno Villico era un contenitore dalle forme e dimensioni più
disparate. Nel quale veniva collocato lo sciame raccolto in
primavera e dal quale venivano estratti in autunno i favi
contenenti il miele, dopo aver ucciso le api in esso contenute. L’
uomo non condizionava le attività dell’alveare.
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L’Apicoltura Razionale
• Le arnie adottate in tutto il mondo, sono il
frutto di centinaia di anni di ricerche e
sperimentazione.
• Le arnie RAZIONALI o a FAVO MOBILE
sono nate dopo la scoperta dello spazio
d’ape.
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Lorenzo Lorraine Langstroth
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Arnia Langstroth
Reverendo Lorenzo Lorraine
Langstroth
SPAZIO D’APE
6,35 > propolizzano
9,52 < Ponti di cera
Apicoltura Moderna
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Arnia Dadant Blatt
Mr. Charles Dadant
SPAZIO D’APE
6,35 > propolizzano
9,52 < Ponti di cera
Apicoltura Moderna
(funzionale)
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L'arnia razionale è la struttura dove
vive la colonia di Apis mellifera.
Un gruppo di arnie disposto da un
apicoltore sul terreno viene chiamato:
APIARIO
Razionale si dice di qualcosa che segue un ragionamento logico,
che dopo
dei processi non porta ad imprevisti ma ad un risultato ovvio ed
univoco.
L'arnia Dadant-Blatt
Per l’Italia: Carlini
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Arnia Italica Carlini Con Fondo Antivarroa
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Arnia Carlini
Carlo Carlini
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L'arnia Italica-Carlini • L'arnia classica da 10 telaini deriva
dal modello ideato dal reverendo Lorenzo Langstroth nel
1851 in America, successivamente modificato da Charles Dadant
nel 1859 e da Blatt.
• Nel 1932 dalla Dadant-Blatt venne standardizzata l'arnia
italiana, l'arnia Italica-Carlini
TETTO
COPRIFAVO
MELARIO
NIDO
PARTE SUPERIORE CONTENENTE 9 TELAINI PER
MELARIO. (QUI CI SARA’ IL MIELE PER L’APICOLTORE)
PARTE IN CUI VIVE LA COLONIA DI API
(QUI TROVEREMO IL MIELE DI SCORTA, IL POLLINE E LA COVATA
il tutto DISPOSTO SU 10 TELAINI)
TELAINO DA MELARIO
n°9
TELAINO DA NIDO n°10
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• l materiale più comune per costruire un'arnia è il legno di
abete dello
spessore di 25 mm
• LO SAPZIO D’APE Nelle misure delle varie parti si tiene conto
che le api
propolizzano spazi inferiori a 6,5 mm e costruiscono ponti in
cera per spazi
superiori a 9,5 mm
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Pulizia dell’Arnia
Come la nostra casa anche l’arnia deve essere
pulita.
Nel nostro caso raschieremo l’interno in ogni sua
parte e sostituiremo i telaini più vecchi con quelli
nuovi.
Questo procedimento periodico aiuta a rallentare
il deterioramento dell’arnia ma soprattutto ad
evitare un accumulo di microrganismi dannosi
per le api (batteri, spore e virus ecc.)
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Composizione della cera • 70% esteri di acidi cerosi • 12-16%
idrocarburi • 14% acidi grassi liberi o derivati • 1,5% di propoli,
pollini, altri pigmenti • 1-2% alcoli liberi • 1-2% di acqua
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Caratteristiche fisiche • Untuosa, flessibile, duttile, plastica
• Insolubile in acqua •Completamente solubile in trementina,
cloroformio e benzolo • Plasmabile a 35°C • Fonde tra 62 e 66°C •
Densità tra 0,953 e 0,969:galleggia in acqua e miele • Resistente
agli acidi ed enzimi digestivi
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Utilizzo della cera nell’alveare
Materiale di costruzione del
favo, lo scheletro portante
dell’animale:
125.000 scaglie : 100g : 8000
celle Uno sciame necessita di
almeno 100.000 celle,
Kg.1.200 di cera prodotta da
7,5 kg di miele
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Colori della cera
Alla cera nascente possono essere aggiunti propoli e polline
che
conferiscono alla cera una diversa colorazione e profumo
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Funzioni del favo
• Scheletro portante dell’animale
• Riparo, abitazione, luogo della vita biologica
• Luogo e mezzo di comunicazione
• Incubatrice
• Magazzino scorte: miele, polline, propoli
• Organo accumulatore di sostanze estranee
• Prima linea di difesa contro agenti patogeni
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Duttilità del favo
La costruzione dei favi si sviluppa in base alle
necessità dell’animale, che può produrre anche sino
a 150 kg di miele ed oltre da aprile a novembre.
Ogni cella del favo può esser differentemente usata a
seconda del periodo di sviluppo della famiglia e può
contenere
- un uovo e poi una larva femminile o maschile
- scorte di polline
- scorte di miele
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Polline Miele
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La cera è contenitore di
• Animali: dall’uovo all’ape
• Mangimi animali: miele, polline, pappa reale
• Alimenti: miele, propoli
La cera è alimento
• Miele in favo
• Miele con pezzi di favo
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TELAINO DA NIDO
NOTARE: L’ATTACCATTURA ADERENTE AL LEGNO, AL FINE DI
EVITARE LA FORMAZIONE DI CELLE REALI.
FILI D’ACCIAIO PER
INTELAIATURA STRUTTURA IN LEGNO
Portafavo
Listello
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Il Folgio Cereo
• Il foglio cereo è una lamina di cera d'api su cui vengono
impresse, in tutte e due le facce le celle di un favo.
• Il vantaggio dei telaini con fogli cerei è quello di minore
secrezione di cera da parte delle api e quindi di miele (per
produrre 1 hg di cera le api consumano 1 kg di miele)
• Le misure del foglio cereo da nido sono di 41 cm di larghezza
e di 26 cm di altezza, da melario l'altezza si dimezza. Lo spessore
in genere è tale che 10 fogli cerei pesino un chilogrammo.
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L’armatura Dei Telaini Per il fissaggio dei fogli cerei nei
telaini si usa del
filo stagnato o di acciaio inossidabile dello spessore
di 0.40-0.45 mm. Lo si inserisce in fori equidistanti o
in verticale o in orizzontale. Nel primo caso sul
portafavo e sul listello inferiore si praticano sei fori
allineati all'asse delle stecche, nel secondo caso
quattro. Il filo,una volta inserito, va ondulato, in modo che
la
superficie di contatto tra filo e foglio sia maggiore.
Per questa operazione si usa lo zigrinatore, uno
strumento a forcella che presenta all'estremità due
cilindri dentati.
Dopo aver teso il filo si adagia il foglio cereo
sull'armatura e con un trasformatore da 12 volt
collegato all'estremità del filo si fa passare
corrente elettrica, il filo riscaldandosi aderisce alla
cera. Il circuito va aperto prima che il filo tagli la
cera.
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Attrezzatura Base Per Le Visite In
Apiario • Maschera
• Guanti
• Affumicatore
• Leva
• Spazzola – Apiscampo – Griglia Escludi Regina
• Telaini
• Diaframma
• Nutritore
- Terminata la visita annotate su un quaderno le
informazioni raccolte e cosa dovrete fare nella prossima
visita.
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Grazie per
L’attenzione
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