CaSeRTa. Presidente Zinzi, vo- gliamo fare chiarezza su quello che succederà nelle prossime set- timane alla Provincia in termini di assetti legati alla nuova legge? «Partiamo proprio dalla legge. Il mio incarico da presidente della Provin- cia, scade in coincidenza con la fine del mandato, cioé cinque anni dopo la data del mio insediamento (31 marzo). Dopo quella data, scatterà il commissariamento dell’ente in attesa della convocazione dell’assemblea che dovrà portare al rinnovo delle ca- riche. Sino a quella data sarò io a continuare a guidare l’ente, così come è successo per le altre pro- vince. La data dell’assemblea do- vrebbe essere fissata tra ottobre e novembre, dal momento che le vota- zioni per il nuovo presidente devono avvenire in un periodo distante dalle amministrative per permettere ai rap- presentanti di tutti i Comuni di poter partecipare alle consultazioni». Scaduto il mandato “ordinario” sarà da solo ad amministrare la Provincia? «Dal momento che, con l’inizio della fase commissariale non è previsto alcun compenso per gli amministra- tori, è mia intenzione mantenere in vita la stessa struttura che ho adesso per poter contare sul contributo degli assessori sulle diverse questioni». Finita la sua esperienza da presi- dente della Provincia, cosa farà Domenico Zinzi? «Sicuramente farò politica... Non ho immaginato un ruolo per il dopo... Chi fa politica farà politica sempre anche solo quando compra il gior- nale, non è indispensabile occupare una casella da amministratore per definirsi un politico... ». Cinque anni alla guida della Pro- vincia, può tracciare un bilancio del lavoro svolto. «Sono soddisfattissimo del lavoro che ho svolto in questo mio mandato da presidente. Avevamo un pro- gramma elettorale che abbiamo ri- spettato punto per punto. Anzi, in qualche settore, si può dire che siamo andati anche oltre il pro- gramma culturale». Il bilancio di Zinzi A fine marzo diventerà commissario IL PRESIDENTE ecco perché Fi Zinzi: la mia scelta non è avvenuta tramite sondaggi: Caldoro vincerà le regionali. Pag.3 Un altro pezzo di storia della città di Caserta che se ne va. Addio alla Seta di San Leucio. Con la chiusura della Aos, si mette la parola fine alla produzione della pregiata stoffa nel Borgo e nella città di Caserta che deve rinunciare ad un’altra delle sue icone. Un momento triste per il capoluogo che negli anni, ha visto scomparire ogni forma di attività industriale nella città. Una crisi irreversibile che impone a Caserta, necessariamente, una revisione delle proprie prospettive future. Su cosa si deve basare l’economia della città di Caserta? Una domanda da cento milione di dollari... E dire che, sino ad una decina di anni fa, sembrava tangibile la realizzazione, addirittura di un polo serico a Caserta all’interno dell’area della ex Saint Gobain, che, a sua volta, è stata vittima negli anni settanta di un processo di deindustrializzazione... E poi? Nulla... L’incapacità di cogliere le occasioni proposte dalla Regione, il tentativo di individuare altri spazi lontani da Caserta per cercare di proseguire l’attività, hanno fatto il resto. Morale della favola, oggi, non esiste il polo serico della Saint Gobain, scompare la produzione della seta a San Leucio: viene meno continua a pag.2 di Francesco Marino L’edit oriale continua a pag.2 addio alla seta, ora resta “solo” Palazzo Reale Domenico Zinzi RIFIUTI stop alle coltivazioni Decreto interministeriale per la Terra dei fuochi. Vietata anche la vendita dei prodotti. Pag. 4 REGGIA Comunale: sfruttiamo il brand «Servono maggiori servizi per lo svi- luppo del monumento volano della città». Pag.5 BARBATO ho pronte due liste Dopo la rottura con Di Muro il consi- gliere dice di non volersi candidare ma parla del futuro. Pag.8 MARCO RICCI nella lista di Fi Sarro crede nell’ex segretario del Nuovo Psi e gli prenota un posto per le regionali. Pag.9 VIABILITÀ il piano dell’assessore Santoro: la nostra mobilità è ingol- fata dai grandi centri commerciali. Serve un nuovo piano Pag.10 SAN VALENTINO gli appuntamenti Dalla Reggia ai ristoranti, tutte le ini- ziative per la festa degli innamorati a Caserta. Pagg.12 e 13 Per informazioni 328.5878530 [email protected]www.casertafocus.net Anno VI n. 05 14/02/2015 distribuzione gratuita Periodico d’informazione della Provincia di Caserta Direttore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, Centro Offset Meridionale srl - Località Lo Uttaro - Caserta - Tel 08231873101. Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE) n. 771 del 30/09/2010 - Per informazioni: 328.5878530 - 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net
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Transcript
CaSeRTa. Presidente Zinzi, vo-
gliamo fare chiarezza su quello
che succederà nelle prossime set-
timane alla Provincia in termini di
assetti legati alla nuova legge?
«Partiamo proprio dalla legge. Il mio
incarico da presidente della Provin-
cia, scade in coincidenza con la fine
del mandato, cioé cinque anni dopo
la data del mio insediamento (31
marzo). Dopo quella data, scatterà il
commissariamento dell’ente in attesa
della convocazione dell’assemblea
che dovrà portare al rinnovo delle ca-
riche. Sino a quella data sarò io a
continuare a guidare l’ente, così
come è successo per le altre pro-
vince. La data dell’assemblea do-
vrebbe essere fissata tra ottobre e
novembre, dal momento che le vota-
zioni per il nuovo presidente devono
avvenire in un periodo distante dalle
amministrative per permettere ai rap-
presentanti di tutti i Comuni di poter
partecipare alle consultazioni».
Scaduto il mandato “ordinario”
sarà da solo ad amministrare la
Provincia?
«Dal momento che, con l’inizio della
fase commissariale non è previsto
alcun compenso per gli amministra-
tori, è mia intenzione mantenere in
vita la stessa struttura che ho adesso
per poter contare sul contributo degli
assessori sulle diverse questioni».
Finita la sua esperienza da presi-
dente della Provincia, cosa farà
Domenico Zinzi?
«Sicuramente farò politica... Non ho
immaginato un ruolo per il dopo...
Chi fa politica farà politica sempre
anche solo quando compra il gior-
nale, non è indispensabile occupare
una casella da amministratore per
definirsi un politico... ».
Cinque anni alla guida della Pro-
vincia, può tracciare un bilancio
del lavoro svolto.
«Sono soddisfattissimo del lavoro
che ho svolto in questo mio mandato
da presidente. Avevamo un pro-
gramma elettorale che abbiamo ri-
spettato punto per punto. Anzi, in
qualche settore, si può dire che
siamo andati anche oltre il pro-
gramma culturale».
Il bilancio di ZinziA fine marzo diventerà commissario
IL PRESIDENTEecco perché FiZinzi: la mia scelta non è avvenuta
tramite sondaggi: Caldoro vincerà le
regionali. Pag.3
Un altro pezzo di storia della città
di Caserta che se ne va. Addio
alla Seta di San Leucio. Con la
chiusura della Aos, si mette la
parola fine alla produzione della
pregiata stoffa nel Borgo e nella
città di Caserta che deve
rinunciare ad un’altra delle sue
icone. Un momento triste per il
capoluogo che negli anni, ha
visto scomparire ogni forma di
attività industriale nella città. Una
crisi irreversibile che impone a
Caserta, necessariamente, una
revisione delle proprie prospettive
future. Su cosa si deve basare
l’economia della città di Caserta?
Una domanda da cento milione di
dollari... E dire che, sino ad una
decina di anni fa, sembrava
tangibile la realizzazione,
addirittura di un polo serico a
Caserta all’interno dell’area della
ex Saint Gobain, che, a sua volta,
è stata vittima negli anni settanta
di un processo di
deindustrializzazione... E poi?
Nulla... L’incapacità di cogliere le
occasioni proposte dalla Regione,
il tentativo di individuare altri
spazi lontani da Caserta per
cercare di proseguire l’attività,
hanno fatto il resto. Morale della
favola, oggi, non esiste il polo
serico della Saint Gobain,
scompare la produzione della
seta a San Leucio: viene meno
continua a pag.2
diFrancesco Marino
L’editoriale
continua a pag.2
addio alla seta,ora resta “solo”Palazzo Reale
Domenico Zinzi
RIFIUTI stopalle coltivazioniDecreto interministeriale per la Terra
dei fuochi. Vietata anche la vendita
dei prodotti. Pag. 4
REGGIA Comunale:sfruttiamo il brand«Servono maggiori servizi per lo svi-
luppo del monumento volano della
città». Pag.5
BARBATO hopronte due listeDopo la rottura con Di Muro il consi-
gliere dice di non volersi candidare
ma parla del futuro. Pag.8
MARCO RICCInella lista di FiSarro crede nell’ex segretario del
Nuovo Psi e gli prenota un posto per
le regionali. Pag.9
VIABILITÀ il pianodell’assessoreSantoro: la nostra mobilità è ingol-
fata dai grandi centri commerciali.
Serve un nuovo piano Pag.10
SAN VALENTINO gli appuntamentiDalla Reggia ai ristoranti, tutte le ini-
Periodico d’informazione della Provincia di CasertaDirettore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, Centro Offset Meridionale
srl - Località Lo Uttaro - Caserta - Tel 08231873101. Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE) n. 771
del 30/09/2010 - Per informazioni: 328.5878530 - 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net
segue dalla prima
«Penso alla cultura dove abbiamo
centrato risultati strepitosi. Basta
guardare che cos’è oggi il museo
campano di Capua. Abbiamo trasfor-
mato villa Vitrone in un vero e proprio
polo culturale che viene sfruttato da
tantissime scuole. Il museo dell’Oli-
vetti, quello dello sport sono visitatis-
simi. Siamo riusciti a costruire un vero
e proprio capolavoro con la biblioteca
in cui sono raccolti tantissimi volumi
che ci sono stati donati da tante fami-
glie. Voglio solo ricordare che quella
struttura, al nostro insediamento era
occupata dai rifugiati... Eccellenti ri-
sultati li abbiamo, poi, ottenuti sul ver-
sante dei lavori pubblici. Abbiamo
inaugurato tantissime scuole nuove e
ci apprestiamo a realizzarne altre
due. Sul piano della viabilità abbiamo
alleggerito il flusso veicolare di di-
verse strade con la realizzazione
delle rotonde. A fine marzo partirà un
piano che andrà, finalmente, a risol-
vere il problema della Nazionale
Appia tra Maddaloni e Santa Maria a
Vico con la realizzazione delle ro-
tonde in via Cancello e in via Ficu-
celle».
Nonostante una normativa regio-
nale ballerina, è riuscito ad otte-
nere un risultato importante in
materia urbanistica con l’approva-
zione del Piano territoriale di coor-
dinamento.
«Quando mi sono insediato ho av-
viato una pratica fondamentale per un
ente: la programmazione. Fissate le
regole, il resto viene con estrema fa-
cilità. Se un piano è conforme alle re-
gole viene approvato, se non lo è
come è successo con Capua viene
bocciato. Partendo da questo as-
sioma, siamo riusciti a dotare tantis-
simi comuni di uno strumento
urbanistico».
Lei si è insediato alla guida della
Provincia alla fine dell’emergenza
rifiuti. A lei è toccato il compito di
mettere mano all’impiantistica per
lo smaltimento. Ci può fare una fo-
tografia sulla situazione ambien-
tale?
«Io mi sono insediato alla fine del-
l’emergenza rifiuti. Non bisogna di-
menticare le battaglie che, come
amministrazione provinciale, abbiamo
condotto contro il Comune di Napoli
che voleva scaricare a Ferrandelle...
Poi è cominciata, anche in questo
caso, la programmazione. Abbiamo
definito la realizzazione degli impianti
per l’umido e, poi, il gassificatore che
rappresenta quanto di meglio la tec-
nologia possa offrire. Non è affatto
vero che inquina, è un impianto fun-
zionale la cui realizzazione, pur-
troppo, è stata ritardata a causa delle
polemiche e dei tempi della burocra-
zia. Probabilmente, il mio rammarico
è quello di non essere riuscito a com-
pletarlo in questo mandato, ma,
posso dire con certezza che, a stret-
tissimo giro, partiranno i lavori per la
sua realizzazione. Grazie alla collabo-
razione dei Comuni, in questi cinque
anni è aumentata la percentuale di
raccolta differenziata anche alla luce
degli incentivi che noi abbiamo dato.
Inoltre è stata completata la bonifica
dell’area di Ferrandelle».
In qualche caso, una delle critiche
che è stata mossa sulla Provincia,
è stata quella di avere un ente
sull’orlo del dissesto...
segue a pagina 3
CASERTA
continua da pag.1
una produzione di qualità che ha
fatto la storia di questo territorio.
L’ennesima batosta alla nostra eco-
nomia, impone più che mai oggi di
riconsiderare la conformazione
della città per puntare forte su un
comparto che possa fare da volano
di sviluppo in questo difficile periodo
di crisi.
La risposta, quasi ovvia, che ver-
rebbe da suggerire è la Reggia di
Caserta che deve diventare non
solo un ricettore passivo di turisti,
ma lo strumento attraverso il quale,
questi stessi turisti, si muovano e
spendano sul nostro territorio. Un
assunto semplice da professare,
ma difficilissimo da declinare... Una
città turistica è una città che ha ser-
vizi, ristoranti, alberghi, mezzi di co-
municazione, un’isola pedonale effi-
ciente, la possibilità di spostarsi co-
modamento verso gli altri attrattori
del territorio, dei centri di informa-
zione turistica, insomma, una città
turistica è la controfigura di Ca-
serta...
Giusto per fotografare il disagio che
il nostro territorio ha quando si ap-
proccia ad un modello turistico,
basta fare un paio di esempi per ca-
pire che, così, le cose non vanno.
Tenuto conto che, al di la degli al-
berghi di via Roma, le strutture ri-
cettive più importanti si trovano in
periferia, la domanda nasce sponta-
nea: se un turista alloggia al Plaza,
nella Saint Gobain o nelle strutture
su viale Carlo III, come fa in qual-
siasi ora del giorno e della notte a
raggiungere il centro di Caserta o il
resto della Provincia?
Se non è munito di auto propria di-
venta letteralmente impossibile,
perché non c’è né un servizio di
taxi, né uno di autobus che copre la
tratta...
A dire il vero, se da quegli alberghi,
il nostro sventurato turista che ha
scelto Caserta, volesse fare una vi-
sita alla Reggia, non saprebbe dove
andare...
Non c’è, infatti, in città un solo se-
gnale stradale che indica la pre-
senza del monumento
vanvitelliano...
Lasciamo perdere, poi, se il nostro
turista volesse raggiungere il San-
tuario di Santa Lucia perché parti-
colarmente devoto e perché attratto
da quel turismo religioso che da noi
c’è, ma che noi non siamo capaci di
sfruttare, si troverebbe quasi impe-
gnato in una caccia al tesoro. Le
cose, ovviamente, così non pos-
sono andare e, i tanti se dei nostri
esempi, probabilmente, spiegano
perché di turisti, poi a Caserta se ne
vedono così pochi.
La commissaria dell’Ept Lucia Ra-
nucci ha lanciato l’appello affinché
la Reggia possa essere finalmente
un patrimonio della città e non solo
un patrimonio nella città, ma, al mo-
mento, nessuno ha risposto...
La creazione di pacchetti turistici
con al centro Caserta, il potenzia-
mento dei servizi, la valorizzazione
della nostra enogastronomia pos-
sono essere elementi utili a fare del
capoluogo una città turistica. Basta
crederci!
O forse, basterebbe provarci...
cultura polo a Villa Vitrone«Nonostante i tagli rispettato a pieno il nostro programma»
Il consiglio provinciale
Scuole,ambiente,strade ePuc: eccoi nostrisuccessi
2 14/02/2015
segue da pagina 2
«Come amministrazione abbiamo
sanato tutti i debiti prodotti nel pas-
sato, senza contrarne di nuovi. Anzi,
siamo riusciti, addirittura a lasciare
dei crediti all’ente da parte dei Co-
muni, dal momento che sono tantis-
sime le amministrazioni che ci
devono delle somme per lavori finan-
ziati dalla Regione che, però, ab-
biamo anticipato noi. Tutto questo è
stato possibile, nonostante la dra-
stica riduzione delle rimesse statali.
Non bisogna dimenticare che in que-
sti ultimi cinque anni, l’amministra-
zione provinciale di Caserta ha fatto
i conti con quarantacinque milioni di
euro in meno di contributi dal go-
verno».
Dai tempi della Cdl (la vecchia
Casa delle libertà) lei è stato sem-
pre uno di quelli che ha creduto
nel centrodestra. Alla vigilia delle
elezioni regionali, i sondaggi di-
cono che Caldoro potrebbe essere
l’unico governatore di centrode-
stra a poter essere rieletto. Una
sua previsione.
«Vorrei fare, innanzitutto una pre-
messa. Non ho aderito a Forza Italia
guardando i sondaggi, anche perché
la politica è dinamica, oggi si è in
auge, domani... La mia è stata una
scelta ideologica. Il mio partito di ri-
ferimento era ed è il Partito popolare
europeo e, per questo, ho scelto uno
schieramento che facesse parte del
Ppe, dal momento che la mia vec-
chia formazione, in un quadro che
tende sempre più al bipartitismo e
non più al bipolarismo, stava scom-
parendo. Detto questo, credo che
Caldoro ha tutti i numeri per poter es-
sere confermato come presidente
della Regione, visto anche il gran la-
voro di risanamento che ha fatto in
questi anni e, alla luce, di una situa-
zione disastrosa che c’è nella coali-
zione di centrosinistra in Campania».
Il centrodestra può fare a meno di
Area popolare?
«Siamo di fronte alla fusione di due
anime che, comunque, hanno gover-
nato con il governatore Caldoro e
che credo abbiano oggettive difficoltà
a prenderne le distanze per riposizio-
narsi sul fronte opposto... Sia quello
che sta succedendo con il governo
centrale, sia i richiami di qualcuno
verso il centrosinistra stanno agi-
tando un po’ le acque. Spero, co-
munque, e sono convinto che, alla
fine, il gruppo moderato resterà con
il centrodestra».
Francesco Marino
il presidente ecco perché Fi«Non ho scelto il partito in base ai sondaggi... »
CASERTA
Stefano Caldoro
Regione?VinceCaldoro.Ncd?Restacon noi
314/02/2015
CASERTA. Il Ministro delle politicheagricole, Maurizio Martina, il Mini-stro dell'Ambiente, Gian Luca Gal-
letti, e il Ministro della Salute,Beatrice Lorenzin, hanno firmato ildecreto interministeriale per l'interdi-zione di alcuni terreni dall'uso agri-colo a seguito delle indagini direttesvolte nei primi 57 Comuni dellaCampania oggetto di analisi.A seguito dei nuovi risultati - rendenoto il comunicato del Mipaaf - sonostati definiti i terreni che possono es-sere destinati alle produzioni agroali-mentari, i terreni che possono esseredestinati solo a determinate produ-zioni agroalimentari, i terreni che nonpossono essere destinati alla produ-zione agroalimentare, ma esclusiva-mente a colture diverse inconsiderazione delle capacità fitode-purative e i terreni che non possonoessere utilizzati per la produzioneagroalimentare o silvopastorale.Complessivamente per i siti con li-vello di rischio presunto 5 e 4, su untotale di 42,95 ettari di superficie agri-cola classificata, risultano nellaclasse A (terreni idonei alle produ-zioni agroalimentari) 15,53 ettari parial 36,1%. Rientrano, invece, nella Classe D(terreni con divieto di produzioniagroalimentari) 15,78 ettari pari al36,7%. I rimanenti 11,6 ettari, pari al 27%rientrano nella classe B (terreni conlimitazione a determinate produzioniagroalimentari in determinate condi-zioni). E' inoltre è vietata l'immissione sulmercato dei prodotti delle singole col-ture per i terreni in classi di rischio 3,4e 5 degli ulteriori 31 Comuni che sa-ranno oggetto d'indagine. Al mo-mento della pubblicazione inGazzetta Ufficiale saranno allegate leparticelle relative ai terreni in que-stione e le informazioni sulle indaginidirette svolte saranno pubblicate inRete.Il provvedimento del governo, arrivaall’indomani dell’appello lanciato dallacuria di Caserta in occasione di unconvegno sulla terra dei fuochi che siè svolto mercoledì al duomo. «Go-verno ridai alla "terra dei fuochi" i 10milioni di euro che hai tolto. Parla-mento approva in fretta il ddl sugliecoreati». È questo il doppio invitoche giunge da istituzioni, Chiesa, as-sociazioni. Il convegno è stato promosso dallaDiocesi di Caserta, dall’Istituto supe-
riore di scienze religiose S.Pietro e daLegambiente, ed è stato l’occasioneper riflettere ma anche per denun-ciare. Così come fa in apertura il ve-scovo di Caserta, monsignorGiovanni D’Alise. «Ho sentito dellenotizie che non mi sono piaciute: spo-stare attenzione e risorse dalla "terradei fuochi" ad altri settori. Ma noi ter-remo il fiato sul collo perché torninoindietro». Il riferimento del vescovo èai 10 milioni di euro previsti nellaLegge di stabilità per l’impiego dei mi-litari in attività di controllo del territoriocampano contro chi scarica e incen-dia rifiuti. Uno dei primi a denunciare lo sposta-mento dei fondi è stato, nei giorniscorsi, il vicepresidente della Ca-mera, Luigi Di Maio (M5s). Ebbene,come denunciato ieri dal vescovo,quei soldi ora non ci sono più perchècol decreto "milleproroghe" 9,7 mi-lioni sono stati "dirottati" per finan-ziare l’operazione "strade sicure", inparticolare per la sicurezza dell’Expo2015.Sempre militari ma per altro. Mentrecoi restanti 0,3 milioni potranno ope-rare in Campania solo per 3 mesi. Edopo? Il governo assicura che tro-verà nuovi fondi, lo stesso premierRenzi avrebbe "scoperto" l’erroresolo successivamente e ora si sta-rebbe attivando per sanarlo. Nel frat-tempo, ieri sera, il ministrodell’Interno Angelino Alfano ha an-nunciato che nel decreto legge ap-provato dal governo il numero dimilitari impegnati nella Terra dei fuo-chi è stato raddoppiato: da 100 a 200.Ma intanto, come spiegano i respon-sabili del Corpo forestale dello Stato
(Cfs), sono "spariti" altri 4 milioni,quelli che il decreto destinava al mo-nitoraggio dei terreni che dovevanoeseguire i forestali. Non ci sono ebasta, nulla nella Legge di stabilitàper questo anno. Così il monitoraggio potrebbe essereinterrotto anche se al Cfs regionaleassicurano che «noi andremo avantilo stesso». Ma fino a quando? «Unvero autogol del governo, un graveerrore che dovrà essere sanato rapi-damente, così come andranno recu-perati i ritardi nell’attuazione deldecreto», sottolinea il vicepresidentedi Legambiente, Stefano Ciafani. Equesto mentre la Campania fa fatica,come avverte il presidente regionaledell’associazione, Michele Buonomo,«a difendere i suoi prodotti».Soldi e norme assolutamente neces-sari. Perché si è in ritardo rispetto aquanto previsto dal decreto. Gli unicidati presentati dai ministeri delle Po-litiche agricole, Ambiente e Salutesulla contaminazione dei 57 Comuniperimetrati, poi saliti a 88, risalgonoad una conferenza stampa dell’11marzo 2014. Mentre i risultati delle in-dagini dirette sui terreni di 51 siti prio-ritari e maggiormente a rischio, in 7Comuni, non sono stati ancora resinoti anche se le analisi sul camposono finite da tempo e la pubblica-zione doveva essere fatta entro il 9giugno 2014.Non va meglio per quanto riguarda lebonifiche. Su oltre 2mila siti contami-nati del Sito di interesse nazionalesolo lo 0,2% è in corso di bonifica, ap-pena il 21,5% è stato "caratterizzato"mentre per il resto non c’è nulla. Eanche dove stavano per partire final-
mente i lavori di messa in sicurezza,tutto si è fermato per rischi di "inqui-namento" mafioso, come ha spiegatoil commissario per le bonifiche MarioDe Biase. È infatti emerso che nelconsiglio di amministrazione della so-cietà che aveva vinto l’appalto per ladiscarica Resit di Giugliano, il piùgrosso affare delle ecomafie, c’erauna persona coinvolta nell’inchiesta"mafia Capitale". «Ovviamente hobloccato tutto – spiega De Biase – eho fatto appello al presidente dell’Au-torità anticorruzione Raffaele Can-
tone che sta facendo delle indagini.Penso che avremo presto una rispo-sta».Parzialmente positivi i dati del contra-sto forniti dal viceprefetto Donato Ca-fagna, delegato del ministerodell’Interno per l’emergenza roghi. Gliinterventi dei Vigili del fuoco su roghidi rifiuti sono scesi tra il 2012 e il 2014dal 3.984 a 2.531, «un numero co-munque ancora altissimo», denunciaCafagna. Un calo che stato più fortenella provincia di Caserta dove si èpassati dai 1.296 a 646 (-50%) emeno in quella di Napoli dove il caloè stato solo del 30%, passando da2.688 a 1.885. Ben 45 sono state lepersone arrestate, 31 delle quali inbase al nuovo delitto di incendio ille-cito di rifiuti entrato in vigore propriocol decreto. Ma é ancora poco, comesottolinea Giorgio Zampetti, respon-sabile scientifico di Legambiente, aconferma dell’urgenza dell’approva-zione del ddl sugli "ecoreati" che è fi-nalmente giunto in aula al Senato congrande ritardo rispetto all’approva-zione da parte della Camera più di unanno fa.
rifiuti stop alle coltivazioniProvvedimento interministeriale per la terra dei fuochi
CASERTA
La marcia di Caserta contro la terra dei fuochi
4 14/02/2015
CASERTA. Consigliere Giovanni
Comunale, si parla tanto di Ca-
serta città turistica. Secondo lei, di
concreto che cosa è stato fatto?
«Nulla. Una città che si definisce tu-
ristica ha parcheggi funzionali, una
zona a traffico limitato che valorizza
il centro storico e, soprattutto, fa
perno su quelle che sono le sue pe-
culiarità sia in campo artistico, che
paesaggistico che enogastronomico.
Noi, invece, siamo arretrati di ven-
t’anni facendo circolare le auto in via
Mazzini, non riusciamo a rendere or-
ganici alla città i due maxi-parcheggi
e, soprattutto, non sfruttiamo un pa-
trimonio come la Reggia. Nonostante
il calo che si è registrato, la Reggia
di Caserta continua ad essere tra i
cinque monumenti più visitati d’Italia.
E, noi come sfruttiamo questi nu-
meri? Che ricadute riusciamo a por-
tare per la città? La risposta è
sempre impietosamente la stessa:
nessuna. Purtroppo non c’è una rete
di servizi per i visitatori, non si riesce
a fare in modo che nascano dei pac-
chetti turistici per Caserta. Chi viene
nella nostra città, continua a farlo
perché Caserta viene inserita come
tappa nei tour per Napoli e per la co-
stiera Amalfitana».
Cosa si dovrebbe fare secondo lei
per cambiare rotta?
«Innanzitutto si dovrebbe dare il giu-
sto valore alla Reggia, patrimonio
dell’Unesco, ma, purtroppo, non dei
casertani. Accendere delle luci colo-
rate davanti a Palazzo Reale non si-
gnifica implementare il turismo o
creare un’attrattiva. E’ necessario ri-
dare dignità al Palazzo, cominciando
dalla sistemazione dei Campetti che
non possono essere ricettacolo di
chiunque e, in qualche caso, mini-di-
scariche. Discorso speculare per gli
emicicli che devono essere riqualifi-
cati».
Questo dal punto di vista dell’im-
magine...
«Turismo è anche commercio. Basta
con bancarelle, ambulanti e ve cum-
prà... Siamo la Reggia di Caserta.
Dobbiamo sviluppare una rete com-
merciale che sfrutti questo marchio.
Chi viene a Caserta non sa dove
comprare un oggettino che ricordi il
capolavoro di Vanvitelli... Il brand
Reggia non è assolutamente sfrut-
tato. Con la Camera di commercio,
le istituzioni locali, la Regione Cam-
pania, è necessario sfruttare la
grande potenzialità del marchio Reg-
gia, magari intercettando anche fi-
nanziamenti, per fare in modo che
possa, finalmente diventare quella ri-
sorsa decantata da tanti».
Ha parlato di Regione, molto pre-
sto il consiglio sarà rinnovato...
«Noi crediamo che Caserta debba
essere protagonista del prossimo
consiglio regionale con un ruolo da
primo attore. E’, per questo che,
come gruppo consiliare e circolo cit-
tadino del Pd, abbiamo individuato in
Franco De Michele un’opportunità
importante. La sua candidatura e la
sua elezione, possono consentire a
Caserta città di tornare ad essere un
interlocutore nei processi che con-
tano».
Torniamo all’amministrazione e ai
commercianti. Lei si è sempre
schierato come paladino della mo-
vida, vista, invece come un “ne-
mico” da chi governa la città.
«La movida è una risorsa per Ca-
serta. In maniera spontanea, è già di
questo dobbiamo ritenerci fortunati
vista l’assenza di programmazione,
è nata un’area come quella di via
Ferrante, in cui si concentrano tante
strutture che intercettano diversi gio-
vani. Noi non chiediamo che quel-
l’area diventi una zona franca, in cui
tutto è possibile, ma che ci siano
delle regole meno rigide sì. Appare
capodico chiedere di spegnere la
musica a mezzanotte. Mi trovi lei un
ragazzo che “esaurisce la sua se-
rata” di sabato a mezzanotte? La ve-
rità è che si adottano misure per
cercare di mascherare l’incapacità
del controllo del territorio che è stato
richiesto a più riprese dai commer-
cianti».
La maggioranza continua ad es-
sere scossa da “manovre di asse-
stamento politico”.
«C’è un errore nella sua domanda.
Mi spieghi dov’è la maggioranza.
Tredici, quattordici persone, che, a
seconda del caso, votano questo o
quell’argomento, non sono maggio-
ranza. La maggioranza è un qual-
cosa capace di programmare il futuro
della città. Qui si riesce a malapena
ad approvare gli adempimenti di
legge... Il vero problema, in questo
consiglio, è che c’è una zona grigia
di “ignavi politici” che non stanno né
da una parte né dall’altra, ma che in-
gessano la città. Caserta è stanca di
queste incapacità gestione. Vuole un
governo».
comunale la sfida Reggia«Sfruttiamo il brand per rilanciare la nostra economia»
CASERTA
Giovanni Comunale
Regione?Puntiamotutto suFrancoDe Michele
514/02/2015
Pd, nasce l’area CapacchioneCASERTA. Rifare la Campania,
rifare Caserta: economia, svi-
luppo e legalità è questo il tema
del convegno in programma per
sabato 14 febbraio all'Hotel Eu-
ropa dalle 16,30 che segna la
nascita dell'area "Rifare l'Italia"
del Partito democratico.
A tenere a battesimo l'iniziativa,
il coordinatore nazionale Fran-
cesco Verducci che parteciperà
ai lavori del convegno che sa-
ranno moderati dal capogruppo
al Comune di Caserta Franco
De Michele e che vedranno gli
interventi di Raffaello Magi, giu-
dice della Cassazione e del pro-
fessor Massimo Adinolfi
dell'Università di Cassino e
Lazio Meridionale. Le conclu-
sioni sono affidate alla sena-
trice Rosaria Capacchione.
«Abbiamo scelto di partire dai
temi e dai problemi di questo
territorio per aprire un dibattito
serio che possa restituire alla
provincia di Caserta quel prota-
gonismo che manca, ormai, da
troppo tempo».
E' Enrico Tresca, consigliere
comunale di Caserta e anima-
tore dell'iniziativa, a spiegare lo
spirito dell'iniziativa di sabato.
«E' giunto il momento che si
dica e si dimostri da che parte
si sta - ha sottolineato Trescala
presenza del giudice Magi e
quella della senatrice Capac-
chione, da questo punto di
vista, sono il più grande segno
di riconoscimento che noi pos-
siamo dare a questo gruppo.
La costruzione di un nuovo pro-
getto che si candida alla guida
del territorio non puòprescin-
dere dal senso di legalità e tra-
sparenza che hanno i suoi
interpreti.
Riteniamo che non sia più suffi-
ciente esprimere buoni propo-
siti e, poi, non declinarli,
prestando il fianco a condotte
grigie che minano il senso di
credibilità di un gruppo diri-
gente».
A.B.
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CASAGIOVE. I contenitori per la rac-colta delle deiezioni degli animali do-mestici stanno velocemente trovandoposto nei parchi e negli spazi pubblicidi molte città. Dopo che l’opinionepubblica ha ampiamente dibattuto eli ha richiesti a gran voce durantequesti quattro anni di Amministra-zione Russo, anche il sindaco, evi-dentemente attento al decorourbano, all’igiene ed alla civiltà delterritorio, ha inteso aiutare i posses-sori di animali mettendo a loro dispo-sizione un unico contenitore, senzasacchetti, per l’asporto delle deiezionicanine, in via Santoro nei pressi diPiazza Mercato.A seguito dei numerosi disagi segna-lati dai cittadini, strade, marciapiedi,piazze e zone verdi, insudiciate dal-l'incuria di alcuni proprietari di cani, inostri amministratori, molto celer-mente, hanno provveduto a far instal-lare un solo cestino per un territoriodi poco più di 6 kmq cosicché chiun-que voglia portare a spasso il propriobeniamino, e desideri asportare ledeiezioni che inevitabilmente esso la-scia per strada, dovrà percorrere al-l’incirca due km da qualsiasi puntodella città per poter essere conside-rato un cittadino virtuoso e non incor-rere in alcuna multa. Poiché, si badi bene, l’improvvisa erepentina decisione da parte dei no-stri politici di installare questo stru-mento di civiltà ha l’intenzione di farpartire un’escalation di multe per icontravventori ed una conseguenteberlina pubblica per tutti quei proprie-tari di cani che lasceranno imbrattatii luoghi pubblici.Speriamo che ben presto la città diCasagiove, oltre a dotarsi di un solocontenitore, riesca a ottenere ancheuna convenzione con un’azienda diraccolta e smaltimento rifiuti cheprovveda al suo svuotamento e ma-gari, persino, di uno scooter dotato diaspira-deiezioni canine che, ognigiorno, rimuova le deiezioni dal suolo,visto che il personale addetto e retri-buito non manca.Solo quando un’Amministrazione puòvantare di aver dato il massimo del-l'impegno può chiedere che i proprie-tari mantengano alta la responsabilitàdel controllo e della conduzione del-l'animale per non pregiudicare la vivi-bilità della città facendo attenzione aldoveroso rispetto di alcune regole dicondotta volte a tutelare l'ambiente,la pulizia e l'igiene di tutti i luoghiaperti al pubblico. Dopodiché dovrà
essere premura dei nostri ammini-stratori fornire un kit di raccolta, unpo’ come fa per la differenziata.La decisione di non installare alcuncontenitore in tutte le altre zone dellacittà potrà far passare l’idea che rag-giungere un'area verde o una stradanon molto trafficata possa "autoriz-zare" ad essere incivili, a non utiliz-zare sacchetti o guanti e palette.Ogni persona trova giusto che tutti ipadroni di cani raccolgano i bisognidei propri animali ma l’obiezione dichiunque potrebbe essere quella chese in città i cestini, dove si potrebberobuttare i sacchetti con le deiezioni,sono insufficienti e se nessuno lisvuota, fino a quando si riuscirebbe asopportare l’olezzo che essi ema-nano già dopo qualche ora? Non di-mentichiamoci che già la passataamministrazione guidata dall’Avvo-cato Melone aveva fatto installare uncontenitore per ogni parco pubblico eche dopo poco, quando ormai riem-piti, “solerti” e “civili” cittadini hannoprovveduto alla totale loro rimozione.Il problema comune alla totalità diamanti degli animali è il non riuscirea trovare un parco attrezzato ad ospi-tarli. Vogliamo far notare che persinola villetta dove è stato posizionatol’unico raccoglitore è interdetta all’in-gresso dei cani, come le foto pos-sono ben mostrare. Il signor Sindaco promette, ricorren-temente, l’individuazione di un’areada destinare come sgambettatoio peri nostri amici a quattro zampe matutt’oggi ogni proprietario è costrettoa raggiungere le città limitrofe doveda anni si è provveduto a soddisfarele esigenze della cittadinanza.Il Comune ha il dovere di installare di-stributori di sacchetti, e magari qual-che cestino in più, perché ognicittadino non sia costretto a cammi-
nare per due km per poterne incon-trare uno e non si spazientisca prima.Probabilmente questa piccola accor-tezza aiuterebbe i cittadini di buonsenso a mantenere puliti i marcia-
piedi. È inutile rendere obbligatorio qual-cosa quando si fa ben poco affinchénessuno contravvenga.
Luigi Di Costanzo
cani caos sull’unico cestinoUn cittadino deve percorrere almeno 2 km per usarlo
APPIA
Il cestino di via Santoro
SAN NICOLA Ufficiale, Pascariello in campoSAN NICOLA LA STRADA. Dopo la dichiarazione di
dissesto finanziario dichiarato dal Commissario Mi-
chele Campanaro, lunedì scorso, 9 febbraio 2015, il
Presidente della Repubblica con Decreto, firmato
dal Ministro dell'Interno, per tramite il Comune, ha
notificato lo scioglimento del Consiglio Comunale.
Dunque, a maggio i cittadini di San Nicola la Strada
torneranno alle urne per eleggere il nuovo Sindaco
che sostituirà Pasquale Delli Paoli di Forza Italia
dopo appena tre anni di governo. Sono almeno sei
i candidati sindaci che hanno deciso di scendere in
campo, ma quello che sembrava impossibile è in-
vece accaduto: Angelo Antonio Pascariello, dino-
sauro della politica sannicolese, ha sciolto la ri-
serva ed ha deciso di riappropriarsi della poltrona
di sindaco che ha occupato per dodici anni, risul-
tando al momento il sindaco più longevo. Un poli-
tico “jurassico” di cui, ascoltando i rumors cittadini
e quelli che vengono pubblicati sul web, nessuno
ha bisogno considerato che il dissesto finanziario,
così come ha sempre dichiarato Delli Paoli e, da ul-
timo dal circolo cittadino del PD che ha scritto in
una nota che: “….In capo a Pascariello e a Delli
Paoli ricade la responsabilità politica di scelte sba-
gliate e superficiali che purtroppo si ripercuote-
ranno negativamente sulle spalle dei sannicolesi”.
714/02/2015
SANTA MARIA CAPUA VETERE.
Giuseppe Barbato, la sua è un po-
sizione strana all’interno del Con-
siglio comunale. Dopo la rottura
con il Sindaco Biagio Di Muro alla
votazione dell’ultimo bilancio è di
fatto uscito dalla maggioranza
senza però ricollocarsi all’interno
dell’opposizione…
«Io non sono mai uscito dalla mag-
gioranza, dopo quello che successe
al bilancio i rapporti politici con il sin-
daco si sono incrinati al punto che
non vengo più convocato alle riunioni
di maggioranza. Nonostante ciò non
sono migrato in nessun gruppo di op-
posizione, sono solo in Consiglio e
voto secondo coscienza quello che si
discute. Il mio unico interesse è il
bene dei cittadini sammaritani e que-
sto è l’unico parametro che uso per
scegliere se votare sì o no nel corso
delle sedute consiliari».
Perché quella rottura con la mag-
gioranza che lei stesso ha contri-
buito ad eleggere?
«Ho visto un qualcosa di eccessiva-
mente affaristico nel modo in cui que-
sti signori gestiscono la cosa
pubblica, non le nego che sono de-
luso e in parte schifato per come
vedo operare la politica nella mia
città. La mia è stata una scelta etica
e di dignità, da lì sono nate alcune
tensioni che poi sono sfociate nella
mia esclusione dai momenti decisio-
nali del gruppo e in un litigio con il vi-
cesindaco Pd Antonio Scirocco».
Quindi immagino che non correrà
al fianco di Di Muro alle prossime
comunali…
«Al momento non sono intenzionato
a ricandidarmi, quello che ho visto in
questi anni mi ha deliso fortemente.
Eppure proprio questo mio atteggia-
mento di coerenza e dignità ha por-
tato i miei amici e sostenitori a
stringersi ancor più attorno a me, al
punto che posso dire senza alcuna
spacconeria che sarei in grado di ti-
rare su non una ma ben due liste».
Il sindaco ha da poco perso l’ap-
poggio dei socialisti, crede che
questa amministrazione arriverà a
fine mandato?
«Diaspore del genere ci sono in tutte
le famiglie, Di Muro non ha rappre-
sentato un’eccezione. Sulla durata
dell’amministrazione è difficile rispon-
dere, certo la maggioranza è risicata
ma non so se riusciranno a compro-
metterne definitivamente la stabilità».
Ha idea su come posizionarsi alle
imminenti elezioni regionali?
«Non ancora… Durante la scorsa tor-
nata elettorale fu Biagio Di Muro a in-
dicarci il nome di Paolo Romano e
sostenemmo lui a spada tratta. Que-
sta volta non credo che sarò contat-
tato dal sindaco per ricevere
indicazioni».
Matteo Donisi
barbato ho 2 liste pronte«Alle scorse regionali Di Muro ci disse di votare Romano»
S. MARIA C.V.
Giuseppe Barbato
Mascherine al ComunaleCASAPULLA. Domenica 15 feb-
braio, alle 17,30, presso il Tea-
tro Comunale di via Fermi a
Casapulla, ci sarà la festa di
Carnevale dedicata a tutti i
bambini. La manifestazione, de-
nominata ‘La Mascherina del
Sorriso’, sarà organizzata dal-
l’associazione ‘Il sorriso dei
Bimbi’, in sinergia con l’ammi-
nistrazione comunale, diretta
dal sindaco Michele Sarogni,
con in testa l’assessorato agli
Eventi, guidato dalla delegata
Marialaura Buro.
La festa sarà caratterizzata da
tanta animazione e spettacoli
completamente dedicati ai più
piccoli.
I bambini trascorreranno delle
ore in totale spensieratezza: du-
rante la manifestazione, riceve-
ranno in dono anche dolci e
caramelle.
Come consuetudine, inoltre, ci
sarà la sfilate delle maschere: le
più belle e caratteristiche si ag-
giudicheranno i premi messi in
palio dall’associazione.
Dunque, in vista del Carnevale,
una delle feste dell’anno più at-
tese dai piccoli, domenica pros-
sima, ci sarà questo
interessante appuntamento
presso il Teatro Comunale di
Casapulla, che avrà come unici
protagonisti i bambini, i quali
potranno mettere in mostra i
loro costumi e le loro ma-
schere.
Marialaura Buro
8 14/02/2015
CAPUA. Prende forma la lista del
Nuovo Psi in vista delle prossime re-
gionali anche se, così come è suc-
cesso cinque anni fa, gli uomini del
Garofano correranno sotto il simbolo
di Caldoro presidente.
Punto fermo della lista è il presidente
della commissione bilancio, il consi-
gliere regionale uscente Massimo
Grimaldi che, con quella del pros-
simo maggio è alla sua terza candi-
datura regionale.
Dopo una prima rocambolesca ele-
zione con poco più di duemila voti e
una conferma con circa diecimila pre-
ferenze, Grimaldi è chiamato alla
consacrazione.
Per centrare questo risultato, oltre a
contare sulle proprie forze, il politico
di Carinola, dovrà puntarre anche su
quelle del resto della lista che, per
raggiungere il quorum, dovrà schie-
rare uomini di qualità e di quantità.
Tra questi, non ci sarà, sicuramente
l’ex coordinatore provinciale Marco
Ricci, uomo forte dell’amministra-
zione Antropoli a Capua, che scen-
derà in campo in Forza Italia. L’uscita
di Ricci, determinata dalle lusinghe di
Carlo Sarro che lo ha voluto nel par-
tito principale della coalizione di cen-
trodestra, priva il Nuovo Psi di un
candidato, sicuramente interessante,
imponendo a Grimaldi di lavorare su
soluzionu alternative capaci di dre-
nare consensi alla causa caldoriana.
Fa, sicuramente, al caso del presi-
dente della Regione, la candidatura
di Pietro Riello, sindaco di Castel
Morrone e assessore provinciale che,
tra le sue tante armi, potrebbe avere
anche quella di essere l’unico candi-
dato espressione della clinica privata
Villa del Sole.
Non ci sarà, infatti, in campo l’ex as-
sessore regionale Giuseppe Mac-
cauro, né, tanto meno un esponente
della famiglia Porfidia così come è
successo negli ultimi anni.
Fa affidamento, invece sul sostegno
dell’amministrazione comunale di Ca-
saluce Nicola Marino, consigliere
provinciale in carica che punta ad es-
sere la sorpresa di questa competi-
zione.
Marino spera di poter intercettare i
voti anche del suo sindaco e collega
in consiglio provinciale Rani Pagano
che, in un primo momento, sembrava
intenzionato a provare l’avventura re-
gionale in prima persona, ma che,
poi, ha rinunciato anche a causa
della nuova legge regionale che im-
pone ai sindaci di dimettersi prima
della candidatura.
Per quello che riguarda le donne, in-
vece, chiusa è la partita con Maria
Rosaria Madonna, moglie di Emilio
Petrenga, imprenditore del settore
medico e cugino della deputata di
Forza Italia Giovanna Petrenga.
L’altro nome dovrebbe arrivare dal vi-
cepresidente del consorzio idrico
Carmine Raffaele Palmieri che do-
vrebbe schierare la nuora per questa
competizione.
ricci in lista con Forza italiaDopo l’addio al Nuovo Psi, chiuso l’accordo con Sarro
CAPUA
Raffaele PalmieriMarco Ricci
Massimo Grimaldi Pietro Riello
914/02/2015
MARCIANISE. Assessore Santoro,
dopo il flash in consiglio comu-
nale non si è più saputo nulla dei
possibili investitori per l’area
Saffa…
«L’ex Saffa è un opificio dismesso,
dalle dimensioni rilevanti e strategi-
camente ubicato nell’area nord ovest
della città di Marcianise, area cioè
non interessata né da sviluppo indu-
striale né da insediamenti abitativi.
Per tale ragione, non appena i pro-
prietari del sito hanno reso noto il
proposito di una sua rivitalizzazione
attraverso la trasformazione in parco
sportivo, come assessore ho ritenuto
che si trattasse di un’ipotesi che, nel
pieno rispetto dell’ambiente, può va-
lorizzare il territorio e potenziare la
crescita di una zona che attualmente
assolve unicamente la funzione di
raccordo tra la periferia marcianisana
e quelle dei paesi limitrofi. Si tratta
ovviamente di un progetto ancora in
fase embrionale ma, in caso di una
sua realizzazione, ho già suggerito
alla proprietà di provvedere, per
quanto possibile, ad un recupero del-
l’esistente, che ritengo abbia qualità
architettoniche significative, essendo
uno dei primi esempi di struttura pre-
fabbricata in cemento in Italia».
E’ già possibile tratteggiare le
linee guida del Puc?
«Obiettivo del nuovo Puc è la riqua-
lificazione urbana ed ambientale del
territorio, in considerazione del pae-
saggio agricolo, della mobilità, delle
infrastrutture e delle attrezzature, dei
beni culturali e del patrimonio abita-
tivo esistenti. Per quanto riguarda la
logica di previsione del fabbisogno
edilizio residenziale, esso riconosce
le aspettative edificatorie dei citta-
dini. Nel contempo si eviterà l’intasa-
mento delle aree centrali facendo
ricorso allo strumento della compen-
sazione, ovvero si procederà al tra-
sferimento dei volumi derivanti
dall’applicazione dell’indice di fabbri-
cabilità alle aree libere su aree di
proprietà comunale opportunamente
selezionate, e, destinando le aree di
provenienza ad usi collettivi (par-
cheggi, impianti sportivi, attività ter-
ziarie, commercio) in regime di
gestione privata. Nella fascia inter-
media e nelle zone libere a confine
della città urbanizzata, si ricorrerà in-
vece all’iniziativa privata con un
Piano Urbanistico perequativo, in cui
saranno previsti viabilità e standard
urbanistici. Sarà confermata l’edifica-
bilità nelle aree marginali al centro
edificato e concentrate soprattutto
nelle fasce meridionale e occiden-
tale, a destinazione agricola nel vi-
gente PRG, caratterizzate: da
un’edificazione spontanea e parziale
chiaramente manifestata da una vo-
lontà collettiva. Per le aree a destina-
zione produttiva in coerenza con il
piano territoriale provinciale e nella
logica di limitare del consumo suolo,
esse si ridurranno notevolmente e
andranno posizionate nelle aree ur-
banizzate».
Come si inseriscono i grandi cen-
tri commerciali nel piano urbani-
stico?
«La nascita nel corso degli ultimi
anni delle grosse strutture produttive
ad alta ricettività: il Big Maxi Cinema,
Centro Campania, l’Outlet, ha deter-
minato dei flussi di traffico rilevanti
incompatibili con l’attuale sistema
viario di collegamento sovracomu-
nale. Nonostante la recente apertura
della bretella l’ex statale 87, che
dalla periferia sud di Marcianise col-
lega i territori di Caserta e Napoli e
conduce sulla Nola-Villa Literno, as-
sistiamo specie in occasione dei
giorni di festa e dei saldi, ad ingorghi
di auto a ridosso dell’uscita dell'auto-
strada Caserta Sud. Il nuovo piano
comunale conferma e ritiene neces-
sario il progetto viario, a suo tempo
inserito nel Programma di sviluppo
territoriale, di costruzione di un
nuovo asse di collegamento, e cioè
una sorta di tangenziale ovest che,
con origine in prossimità del nuovo
macello comunale, si diriga verso
sud piegando verso est e, dopo aver
sottopassato la ferrovia, si innesti
sull’Asse di Andata al Lavoro (SP
335), consentendo di raggiungere la
Variante ANAS Maddaloni – Capua.
Lo scopo sarebbe quello di riequili-
brare i flussi di traffico concentrati sul
viale Carlo III e, nel contempo, di al-
leggerire i carichi che impegnano il
centro urbano anche per destinazioni
ad esso esterne. In ogni caso ritengo
che il nuovo Piano del Traffico rin-
viato alla prossima programmazione
per problemi di bilancio comunale,
integrandosi con il nuovo Puc,
possa affrontare il problema della cir-
colazione sovracomunale e garan-
tire, la salvaguardia del centro
urbano».
Il crollo di via San Giuliano ha di
fatto riacceso i riflettori sul recu-
pero dei palazzi antichi.
«Il patrimonio immobiliare della città
di Marcianise è in gran parte costi-
tuito da edifici risalenti ad almeno un
cinquantennio fa. Per monitorarne lo
stato di conservazione, e conse-
guentemente per non mettere a ri-
schio la pubblica incolumità, in
assenza di una normativa nazionale
di riferimento, l’amministrazione De
Angelis si sta muovendo in due dire-
zioni. La prima prevede dei sopral-
luoghi a campione sul territorio, sulla
scorta di quanto disposto dal sindaco
De Angelis per via San Giuliano al-
l’indomani del crollo della facciata di
una vecchia costruzione, ed effet-
tuato da me e dall’assessore Ma-
donna insieme con Dirigenti e
funzionari dell’ufficio tecnico, vigili del
fuoco ed agenti della polizia munici-
pale. La seconda, in realtà ancora in
fase di studio, consisterebbe nell’in-
serire all’interno del regolamento edi-
lizio, un articolo che, per ogni
intervento da realizzare, renda obbli-
gatoria la presentazione al Comune
del fascicolo del fabbricato, ovvero di
uno strumento che consenta di valu-
tarne effettivamente lo stato di con-
servazione».
La 167?
«Il Comune di Marcianise ha appro-
vato un Programma di Recupero Ur-
bano per la 167 che prevede la
riqualificazione dell’area mediante in-
terventi pubblici e privati. Attual-
mente è in corso di espletamento la
gara per la realizzazione del I stralcio
funzionale, ovvero per l’affidamento
dei lavori di ristrutturazione dell’area
di ubicazione del centro polifunzio-
nale, nonché di quelli relativi al rifa-
cimento dei tratti stradali compresi
tra via De Sanctis e via Aldo Moro.
Successivamente provvederemo al-
l’indizione di un nuovo procedimento
pubblico per il completamento del-
l’opera, e cioè per la sistemazione
dell’area a ridosso dell’edificio scola-
stico lì esistente e per la creazione di
un parco comunale. Parallelamente
proseguono gli iter tecnici per la rea-
lizzazione di interventi privati».
A.B.
viabilità l’idea di Santoro«I grossi centri hanno ingolfato il vecchio sistema»
MARCIANISE
Santoro
Puc, eccole lineeguida. Via al controllofabbricati
10 14/02/2015
MADDALONI. «Dopo anni di attivi-smo, sono arrivata, oggi, ad unascelta, maturata con riflessione nelcorso di questi ultimi mesi. È una decisione molto sofferta, nonsemplice da prendere per chi, comeme, ha iniziato il proprio percorso nellontano ‘98 in questo partito e ha ba-sato i propri principi su quelli su cui sifonda ancora oggi la leadership di Sil-
vio Berlusconi: libertà e democrazia.Nell'ultimo anno non ho trovatosponda nella gestione del partito, siaper quanto riguarda la segreteria pro-vinciale che quella regionale». Conqueste parole Giusy Pascarella an-nuncia il suo addio a Forza Italia.«Forza Italia ha sempre combattutouna battaglia politica, in prima linea ein mezzo alla gente, che ci ha premiaticon un consenso sempre crescente.Nel nostro territorio abbiamo contri-buito in maniera significativa all’affer-mazione del centrodestra inCampania - ha detto - In questo annoe mezzo la nostra amministrazione,che ricordo essere di centrodestra conun sindaco di FI, ha avuto problemati-che importanti da affrontare e non ri-cordo momenti in cui abbiamo maisentito la vicinanza dei vertici provin-ciali e regionali di Forza Italia. Credosia finito il tempo in cui considerare i
simpatizzanti forzisti utili solo a “riem-pire gli autobus e le sale" per parteci-pare alle convention in tutta Italia.Negli ultimi tempi, anche attraversocomunicati stampa e riunioni con i ver-tici, avevamo chiesto che il partitodesse un segnale di rinnovamento eche le decisioni venissero condivise enon calate dall’alto. Dalla segreteriaprovinciale e regionale solo silenzio,alternato, a detta di "chi conta”, che idissensi sono come una naturale epu-razione. Alla luce di tutto ciò ho com-preso che è inutile proseguire unpercorso che non guarda al territorio.In questi ultimi anni non si è datoluogo ad alcun dibattito interno, non siè data voce alle tante istanze dellabase e dei tanti amministratori localiscontenti dell’azione politica che il par-tito ha inteso intraprendere da qualcheanno a questa parte. Continui litigi trai partiti della coalizione, continui attac-chi sugli organi di stampa, continuedestabilizzazioni all’interno delle am-ministrazioni da noi governate, da co-loro i quali fanno parte invece dellastessa forza politica. La comunità po-litica e umana di questo partito non di-scute da anni, non si confronta indibattiti interni agli organi di partito eviene convocata solo per le passerellee gli “ordini di servizio” dettati dai ver-
tici che hanno la pretesa di decideresu tutto senza passare per un con-fronto con chi, del partito è anima esostanza. Non vi è una discussione nétantomeno un confronto sui temi esulle azioni politiche da intraprendere.Non una strategia condivisa, almenocon i quadri intermedi ma solo ordinida eseguire senza discutere e con-frontarsi. Ho ascoltato, agli stati gene-rali di FI, ancora una volta, la solitafilastrocca che, con la fase congres-suale, ci sarà un cambiamento ma at-tualmente non ci sono stati segnali dicambio di passo e si sta continuandoad avere una visione verticistica chevuole avere, esclusivamente, una pla-tea muta ed obbediente. Si professala meritocrazia ma si applica "il si salvichi può ". Si decanta la collegialità male decisioni vengono prese sempre esolo da un ristrettissimo numero dipersone, nominate e non elette.Siamo ormai diventati una comunitàpolitica imbavagliata alla quale non sidà la possibilità di discutere. Questosistema di cose non si addice al miomodo di vedere la politica e al mio ca-rattere. Non ritengo ci siano più le con-dizioni affinché io possa continuare afar parte di FI. Ringrazio il mio gruppo consiliare nellepersone del vicecapogruppo Dora
Caturano e i consiglieri Giuseppe
Carfora e Giuseppe Magliocca peravermi sempre supportato e soppor-tato. Ci siamo incontrati e, seppur di-spiaciuti, hanno ampiamenteappoggiato e capito le motivazioni chemi hanno portato alla decisione di la-sciare il partito e il gruppo consiliare diFI. Confluirò nel gruppo misto, rimanendoin questa maggioranza in cui sonostata eletta e di cui condivido le lineeprogrammatiche e l'attività del Sin-daco Rosa de Lucia a cui va la miastima e la mia vicinanza per tutte le vi-cissitudini che sta subendo comeprimo cittadino».
pascarella “saluta” Fi«Resterò in maggioranza al fianco del sindaco»
MADDALONI
Giusy Pascarella
14/02/2015 11
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Innamorati a CorteSan Valentino speciale alla Reggia di Caserta
Caserta&dintorni
Gli appuntamenti...Casale diventa una galleriad’arte per San Valentino
Nel quadro delle manifestazionisul Rinascimento e la Bellezza,volute dall'amministrazione diCasal di Principe, in collabora-zione con il museo degli Uffizi diFirenze, si terrà il 14 febbraioprossimo nella cittadina del ca-sertano “Non c'è bellezza senzaamore – Casal di Principe comeMontmartre”. L'iniziativa – chevedrà numerosi artisti esibirsi instrada - è stata proposta dal-l'Associazione Discovery Liter-num all'amministrazionecomunale di Casal di Principeed è sostenuta da un'opera-zione di crowdfunding: è possi-bile contribuirvi versando 5euro, avendo in cambio un libro.A dare una mano alla neonataassociazione Discovery Liter-num è giunta l’AssociazioneStorico Borgo Sant’Eligio di Na-poli, presieduta da Enzo Fal-cone, che ha già unaconsolidata esperienza nellosviluppo di iniziative simili. Leprincipali strade del centro sto-rico si trasformeranno in galleriedi artisti che si esibiranno dalvivo e parleranno d'Amore. Travie e piazze saranno allestitistand che ospiteranno pittori.
Your Valentine, al Duel loshort movie della Starace
14 Febbraio, ore 11, CinemaDuel Caserta, "Your Valentine"short movie di Elena Starace di-retto da Marco Sommella. Aprel’evento la fisarmonica di RoccoIosca che suonerà per noi “Lavita è bella”. A seguire - The Di-sappearing One, Gruppo musi-cale casertano al loro terzoalbum. Proiezione Video Musi-cale realizzato a Caserta ed esi-bizione dal vivo (TitoloCanzone: Looking for SpecialsTitolo Secondo Brano: When Iam Down) The DisappearingOne sono: Fabio Giobbe – VoceE Chitarra Acustica, Marco Nor-mando.
Verzillo presenta il suo film con Francesca Neri
Sabato, 14 febbraio, dalle di-ciassette, presso l’hotel dei Ca-valieri di piazza Vanvitelli aCaserta, Raffaele Verzillo, pre-senterà, in anteprima, il suonuovo lavoro cinematografico.Nato a Caserta nell’agosto del‘69, il regista campano è cre-sciuto a Santa Maria Capua Ve-tere diplomandosi presso il liceoclassico, Nevio, dove ha matu-rato la passione per il teatro chel’ha portato a calcare le scenecon alcune compagnie locali.Laureatosi in architettura, ha ini-ziato la carriera cinematograficacome assistente volontario, sulset di, ‘Al centro dell’area di ri-gore’, prodotto dalla DDS Cine-matografica, dove incontra laregista, Francesca Marra, chegli aprirà la definitivamente lastrada verso il cinema. Doponumerose collaborazioni comeaiuto regista, nel 2006, arriva ildebutto come regista del lungo-metraggio ‘Animanera’ distri-buito da Medusa, nel 2008.Secondo le indiscrezioni trape-late, il nuovo impegno di Ver-zillo, sarà girato tra le città diCaserta, Capua e Santa Maria.Girato in bianco e nero, sarà undocumento di denuncia in cui ilruolo di protagonista è stato affi-dato all’attrice, Francesca Neri.
CASERTA. Il giorno di San Valentino, festa
dedicata agli innamorati, sarà celebrato
quest'anno alla Reggia all'insegna di "Fer-
dinando e Carolina", i due esemplari di
cigno reale che dimorano nella Peschiera
del Parco da una settimana.
La Soprintendenza proporrà per sabato 14
febbraio una visita guidata ai giardini ro-
mantici della "Castelluccia", collegata da un
canale proprio al bacino in cui nuotano i
cigni.
L'iniziativa denominata "I Giardini Secreti",
definizione che fu usata nella Dichiarazione
dei Disegni di Luigi Vanvitelli, prevede
l'escursione all'interno della struttura ubi-
cata nel "Bosco Vecchio" del Parco della
Reggia per ammirare gli spazi, l'architettura e le specie
botaniche che vi dimorano, con particolare riguardo alle
camelie di origine ottocentesca.
I visitatori potranno inoltre assistere ad una rappresen-
tazione teatrale-musicale in costumi d'epoca dal titolo
"Miniature, Amore & Regno", a cura dell'Associazione
Actory-Art con la regia di Vittoria Sinagoga, in cui si rac-
conteranno storie di amori a Corte.
Visita con prenotazione obbligatoria tramite email (an-
L'appuntamento è fissato per sabato alle 10.30 all'in-
gresso del Parco. Il vostro San Valentino con Ferdinando
e Carolina potrà essere condiviso con foto e dediche
sulle pagine social della Reggia (facebook.com/reggiauf-
ficiale e twitter agli account @CasertaReggia e @Reg-
giace) utilizzando l'hashtag #allareggiaconNoi.
I cigni liberati nel parco
Allocca porta in scena il Tortora di MaielloGiovanni Allocca ritorna in scena con un monologo
scritto dal casertano Nicola Maiello. L’attore napole-
tano, sannicolese d’adozione, calcherà le tavole dei
palcoscenici di alcuni teatri regionali con un testo,
che ripercorre la drammatica parabola di Enzo Tor-
tora.
Il testo, intitolato ‘Big Ben ha detto stop’, prende
spunto dalle vicende di cronaca accadute al noto
presentatore genovese negli anni ’80, implicato in-
giustamente nel primo maxi processo di Camorra.
La narrazione si sviluppa lungo l’intero arco tempo-
rale della vita dello show man, focalizzando l’atten-
zione su momenti di riflessione personale che
vanno aldilà del puro racconto dei fatti accaduti. La
regia sarà affidata a Massimo De Matteo, attore di
livello nazionale che insieme ad Allocca è in compa-
gnia stabile con Luca De Filippo. La prima è previ-
sta nel weekend del prossimo 28 febbraio e 1 marzo
presso il teatro Rostocco di Acerra. Il binomio com-
posto da Allocca e Maiello, cominciato lo scorso
anno con il testo biografico su Maradona denomi-
nato ‘ X Riec’,
proseguirà
anche sul grande
schermo. E’ pre-
visto per il pros-
simo mese di
marzo l’uscita di
un cortometrag-
gio firmato a
quattro mani,
prodotto in
crowdfunding
con una massic-
cia partecipa-
zione
dell’imprenditore
Vincenzo Russo,
solitamente im-
pegnato nella ristorazione (Russo Center) ma che
ha scommesso su un progetto ambizioso, destinato
a crescere a breve.
Giovanni Allocca
12 14/02/2015
Cedesi attività di Cartoleria-LibreriaVendita articoli per ufficio, articoli da regalo, giocattoli, gadget, toner,cartucce, fotocopie, stampa da file, fax, plastificazione, servizio Colibrì. Vendita testi per scuole elementari, medie e superiori nuovi ed usati. Avviamento decennale. Costi di gestione modici, fitto di 350 EURO mensili (locale di 22 mq)località Caserta. Tel. 0823.341738
CASAGIOVE. Un
menù dedicato a tuti
gli innamorati: è que-
sta l’idea degli chef
Michele e Francesco
del ristorante Le
Quattro fontane, in
via Quartier vecchio
a Casagiove. Per
San Valentino, in-
fatti, i due maestri
del gusto hanno de-
ciso di preparare dei
piatti dedicati alle
coppie. Manicaretti
speciali che hanno
un unico comune de-
nominatore: l’amore.
Antipasto, primo, se-
condo e, ovvia-
mente, il dolce tutti a
tema con la giornata dedicata a chi si ama. A rendere frizzante la serata, dell’ottimo vino scelto appositamente
dagli chef per valorizzare ed esaltare i sapori dei piatti che saranno serviti. Per non rovinare la festa a nessuno,
Le Quattro fontane ha deciso anche di fissare un prezzo a misura della tasca di tutti gli innamorati: solo 25 euro a
persona.
Per tutti coloro che decideranno di trascorrere la loro festa degli innamorati presso le Quattro fontane è possibile
anche scegliere dei piatti alla carta tra le tante specialità proposte dall’ottima cucina del locale di via Quartier vec-
chio.
Per non rischiare di perdere l’opportunità di partecipare alla festa dei sapori organizzata da “Le quattro fontane” è
consigliato prenotare il proprio tavolo allo 0823468970.
Con pietanze così gustose ad un costo così contenuto il rischio che si corre è quello di rimanere senza un posto a se-
dere...
Il menù dell’amoreSan Valentino a “Le Quattro fontane”
Caserta&dintorni
Gli appuntamenti...Carnevale a Caserta: il programma della tre giorni
Sabato 14, dalle 15.00, conl'inaugurazione dell'area Food eMusic in Corso Trieste e la sfi-lata dei Carri allegorici per lestrade cittadine prende il via ilCarnevale a Caserta. Domenica15, dalle 11.30 alle 13.00 siapriranno gli stand espositivi didolci tipici della tradizione car-nevalesca che faranno da cor-nice all’animazioni in piazzaVanvitelli. Martedì 17, dalle 15in poi, spazio alla sfilata di cor-tei danzanti e carri allegorici perle strade del centro cittadino ela premiazione dei vincitori inpiazza Vanvitelli.E' prevista lapartecipazione anche dei carridel Carnevale di Acerra e di al-cuni carri propri della tradizionedei bottari di Macerata Campa-nia. Coinvolte nella kermesseanche le zone a ridosso di viaFerrarecce, da dove partiranno icarri, e il rione Acquaviva.
I rurece mise e Zeza zeza: il Carnevale a San Nicola
Al Monte dei Pegni il raduno dei balli popolari
L'Associazione "Il Giardino" diSan Nicola la Strada eseguirà lerappresentazioni carnevalesche"I Rurece Mise" e "Zeza-Zeza"Sabato 14 febbraio, alle 18.30,nel teatro dell'Accademia Musi-cale "Arturo Toscanini", Via G.Leone, 8. Martedì 17 febbraio2015, alle ore 18.30, nella villacomunale S.Maria delle Grazie,Piazza Parrocchia. A declamarei dodici mesi saranno: FronzinoGiovanni (gennaio), Antonio Na-tale (febbraio), Carlo Iengo(marzo), Mario Bartolomeo(aprile), Michele Serino (mag-gio), Giovanni Di Santo (giu-gno), Angelo Rizzi (luglio),Mario Lieto Fiorito (agosto), Bia-gio Pace (settembre), Nicola DiSanto (ottobre), Biagio Salzillo(novembre), Alfredo Santillo (di-cembre). A cantare la canzonedella Zeza saranno: TommasoDi Vittorio, Carlo Iengo e Ossa-taro, Michele Serino.
Sabato 14 febbraio l’associa-zione culturale Radici in collabo-razione con l’associazioneSant’Antuono e le Battuglie diPastellessa (Macerata Campa-nia)e l’Istituto Comprensivo“Presidio di legalità” (MacerataC.) presenta la sesta edizionedi “Marcianise ‘ncopp ‘o tam-murro ‘a festa ‘e carnavale” ilgrande raduno spontaneo diballi, canti e suoni popolari delbasso casertano. Dalle ore18.30 nel cortile dell’antico pa-lazzo “Monte dei Pegni” in viaDuomo civico 9 si darà il via alcarnevale marcianisano, si ac-cenderà un genuino clima difesta con balli e canti sul tam-buro, al centro della corte vec-chie e giovani manipercuoteranno castagnette etammorre scandendo ritmi forti,decisi, travolgenti che ricordanoa tratti arcaiche sonorità guerre-sche, suono ossessivo sul qualeinizia la danza che da noi di-venta sfida e resistenza.L’evento, col patrocinio moraledell’ICHNET - Comitato per laPromozione del Patrimonio Im-materiale, ha lo scopo di salva-guardare e tramandare le nostretradizioni, infatti l’iniziativa af-fonda le sue radici nella più au-tentica tradizione carnevalescadi Marcianise e dintorni.
Si ride con Buccirosso al teatro comunaleCASERTA. In una piacevole e tranquilla villetta re-
sidenziale, una pacifica famigliola, lui affermato
psicologo, lei insoddisfatta casalinga, sembrano
vivere in apparente armonia assieme al loro figlio-
letto, adottato sin dall’età di sei anni, e che ora ap-
pare come il loro principale punto di riferimento,
fin quando un giorno, un inaspettato evento arri-
verà a turbare la pace della loro esistenza: il padre
naturale dell’amato e coccolato pargolo, che
piomba nel tepore delle mura della casa a recrimi-
nare la paternità di suo figlio! Sembra una normale
vicenda legata alle difficoltà che l’adozione di un
figlio a volte può arrecare, ma il disordine legisla-
tivo, la mancanza di una quotidiana tutela del cit-
tadino, unite alla presunzione di convenienza che
ormai regna nel nostro “bel paese”, e cioè che
tutti siamo colpevoli di tutto, salvo prova contra-
ria, porteranno gli eventi sul precipizio di una nor-
male tragedia quotidiana, cui la nostra spietata
battaglia esistenziale ci ha ormai tristemente abi-
tuati. Contenuti importanti, dunque, quelli raccon-
tati da Buccirosso, che per primo medita
sull’attualità e su come i disastri familiari in effetti
si consumino in poche ore, passando dalla quiete
alla tragedia in modo così improvviso che difficil-
mente si ha il tempo di intervenire. Anche nella
sua pièce prepara gli spettatori ad un finale dal sa-
pore di fiele che fa riflettere e invita a fare appello
alla propria coscienza, perché non basta invocare
a gran voce il quarto comandamento da lui rein-
ventato “Chiudi la porta e onora tuo padre”, recri-
minando solo odio verso i genitori adottivi, spinti
dal senso di colpa che ci divora. Adottare e pro-
creare saranno leggi completamente diverse, ma
forse la felicità di un figlio e l’amore di una fami-
glia devota, anche se non geneticamente acqui-
sita, viene prima dell’egoismo di un babbo
certamente biologico, ma distante e sprovveduto.
Da venerdì 13 a domenica 15 febbraio 2015 (feriali
ore 20.45 - festivi ore 18.00). Teatro Comunale Co-
stantino Parravano di Caserta info 0823444051
Carlo Buccirosso
1314/02/2015
FINISCE PARI IL DERBY DI ISCHIA
La Casertana scende in campo ad
Ischia con la chiara intenzione di ritor-
nare alla vittoria dopo il pari casalingo
contro la compagine siciliana del Cata-
nia. Nonostante i buoni propositi da
parte dei rossoblu, i padroni di casa
hanno il merito di portarsi in vantaggio
al 15’ grazie ad una sortita offensiva
del mediano D’Urso.
A questo punto Delfino e compagni
stentano ad imbastire una degna rea-
zione ed il primo tempo si conclude
con il parziale di zero a zero. Nella gli
uomini cari al presidente Enzo Cuccaro
si lanciano in avanti alla ricerca del
punto del pari.
Al 57’ un guizzo di Di Criscio permette di impattare riportando la situazione
sul binario della parità. Nella parte restante del mach, le due contendenti si
affrontano a viso aperto ma alla fine Pastine e soci sono costretti ad accon-
tentarsi di un solo punto che non permette di avvicinarsi al quartiere alto
della graduatoria.
CARNEVALE, DALLA MEDIANA A MISTER
DELLE GIOVANILI DEL NAPOLI
Massimo Carnevale, casertano doc, co-
mincia la propria carriera alla corte dei fal-
chetti nella stagione 1992/93. Nonostante
stabilmente in rosa, il centrocampista non
riesce ad annoverare nessuna presenza.
Dopo il primo fallimento dei falchetti in
occasione dell’era Cuccaro, Carnevale
comincia a girovagare per parecchie so-
cietà del Sud Italia. Dopo un’esperienza
al Castel di Sangro, veste la casacca del
Tricase. Successivamente torna in Cam-
pania alla Turris. Nel corso degli anni ha
la possibilità di indossare la maglia di
Nardò, Sant’Anastasia, Martina, Palmese
e Morro d’Oro. A fine carriera torna in
Viale Medaglie d’oro collezionando venti-
quattro presenze e sei reti in occasione dell’annata agonistica 2005/06. Ap-
pese le scarpette al chiodo, l’ex trequartista comincia l’iter da allenatore.
Dopo una serie di esperienza in Terra di Lavoro, a partire dalla scorsa
estate ha la responsabilità del gruppo Esordienti del Napoli.
CASERTA. La Casertana dovrà gio-
carsi la chance di ottenere un posto
nei play off fino al termine della sta-
gione.
Lo scorso fine settimana ha emesso
questo inequivocabile responso.
Escluse dalla mischia Salernitana e
Benevento destinate a darsi battaglia
per il primato la sfida per terzo posto
e quarto posto coinvolgerà le attuali
cinque formazioni a ridosso della
coppia di vertice, compreso il Matera
a quota trentotto.
L’evidente equilibrio ed il potenzia-
mento delle squadre di medio-bassa
classifica non consente previsioni
nette.
Mai come in questa stagione sa-
ranno decisivi episodi o giocate di
giocatori di talento per definire la gri-
glia finale, con quasi certezza sol-
tanto all’ultimo giro di lancette.
Nel derby contro il Cosenza, i fal-
chetti hanno ritrovato Cissé ed avuto
ulteriori conferme da parte di Ric-
ciardo, infortunatosi nel corso del
match, ma che ha dimostrato di poter
fare reparto da solo e consentire di
respirare la squadra nella fase di ri-
partenza con puntuali sortite a cen-
trocampo.
Nota negativa della trasferta in terra
calabra sono state le due clamorose
disattenzioni difensive che di fatto
hanno determinato alla fine il risultato
finale.
Il rientro di Murolo potrebbe ripor-
tare l’asseto tipico e quindi giova-
mento nella fase di contenimento
delle folate offensive avversarie.
Intanto domani al Pinto arriva un
Messina ancora impelagato nella
zona salvezza ma che certamente
non è l’undici dell’andata.
«Il Messina è un ottima squadra gio-
cano bene palla a terra, ma noi gio-
chiamo in casa e vogliamo far bene -
ha dichiarato Caccavallo - Sto cer-
cando settimana dopo settimana la
condizione migliore che non è al top,
voglio far vedere a tutti il vero Cacca-
vallo e dimostrare il mio vero valore.
Spero di poter realizzare il primo gol
in maglia rossoblù già domenica col
Messina, ma sarà importante vincere
per cullare il nostro sogno play off'».
Nicola Maiello
casertana bagarre playoffCinque formazioni in lizza per due posti. Domenica il Messina
SPORT/Casertana
Accadde oggi... 1993Chi l’ha visto
14/02/2015
CLASSIFICA
Benevento 53
Salernitana 51
Juve Stabia 44
Lecce 42
Casertana 42
Foggia 41
Matera 38
Catanzaro 36
Barletta 32
Vigor Lamezia 30
Paganese 29
Martina 27
Lupa Roma 27
Cosenza 25
ACR Messina 25
Melfi 25
Savoia 20
Ischia Isolav. 19
Reggina 19
Aversa 12
14
Caccavallo
CASERTA. Quello che sino ad un
mese fa sembrava un miracolo irrea-
lizzabile, oggi è diventato realtà. Gra-
zie a quattro vittorie consecutive la
Juvecaserta di Enzino Esposito si è
rimessa in carreggiata per la corsa
salvezza. I due punti conquistati con-
tro Bologna la settimana scorsa
hanno permesso ai bianconeri di ag-
ganciare Pesaro all’ultimo posto in
classifica a otto punti.
Una prova magistrale di squadra ed
un Ivanov (29 punti) straordinario
hanno permesso alla truppa di Espo-
sito di superare una formazione ben
più quotata di quella che è Caserta
in questo momento.
La grande intensità vista nelle ultime
domeniche lascia ben sperare per il
proseguo di una stagione che tutti,
ad un certo momento, davano per
compromessa visti i tre allenatori
cambiati e, soprattutto, le quattordici
sconfitte consecutive rimediate. Ov-
viamente, Caserta non deve abbas-
sare la guardia dopo queste belle
prestazioni se vuole dare seguito a
quanto di buono fatto sino a questo
momento visto che, non bisogna di-
menticarlo, i bianconeri sono, co-
munque, sempre ultimi in classifica.
Domenica dovranno vedersela con-
tro Pistoia dell’ex Tony Easly che,
gareggia con la casacca dei toscani
tra giornate collezionando una media
realizzativa 13,3 punti per 20 minuti
giocati. Non ci sono stelle che bril-
lano e trascinano da sole la squadra,
ma, Pistoia ha nel roster tanti gioca-
tori pericolosi in grado di fare male a
Caserta.
Tra gli altri ci sono CJ Wiliams, Gil-
bert Brown, miglior realizzatore dei
suoi con quasi quindici punti di media
a partita, e Daniele Cinciarini, che
si è sempre esaltato contro i colori
bianconeri.
Pistoia arriva dall’importante vittoria
ottenuta sul campo di Cremona che
le ha consentito di consolidare il suo
ottavo posto, in coabitazione a quota
sedici punti proprio con Cremona,
Avellino e Bologna.
Caserta ha un conto in sospeso con
la formazione di coach Moretti, dal
momento che, lo scorso anno, furono
proprio loro a soffiare l’ultimo posto
disponibile nella griglia dei play off.
Per restare attaccata anche que-
st’anno alla possibilità di partecipare
alla post season, Pistoia punterà a
vincere contro Caserta, sperando,
magari di sfruttare qualche passo
falso delle rivali.
Un piano che, ovviamente, non col-
lima con quello di Esposito e dei suoi
ragazzi che, invece, hanno voglia di
stupire e di lasciarsi alle spalle
quell’ultima piazza che vuol dire re-
trocessione diretta.
Per continuare su questa scia, Espo-
sito punta sullo stato di grazia di Iva-
nov e sull’impatto positivo che
Domercant ha avuto sul roster bian-
conero. Il mini momento di grazia per
i bianconeri viene completato da
un’altra soddisfazione per la squa-
dra. Amedeo Tessitori, centro ven-
tunenne della Pasta Reggia Caserta,
è stato convocato da coach Luca
Dalmomte nella nazionale speri-
mentale che si radunerà il 16 e 17
febbraio prossimo a Roma. L’attività
della nazionale sperimentale rientra
nel progetto tecnico federale che
punta a formare atleti giovani per un
potenziale, successivo impiego nella
nazionale maggiore attraverso alle-
namenti e partite di livello internazio-
nale. La nuova nazionale
sperimentale si radunerà presso il
Centro di preparazione olimpiaca
“Giulio Onesti” di Roma, dove sono
programmate altre due giornate di al-
lenamento anche nei mesi di marzo
ed aprile.
SPORT/Juvecaserta
JUVE c’è voglia di stupireEsposito punta alla quinta vittoria contro Pistoia