Presentazione del 2 Rapporto di previsioni sul Ciclo ...meteoimmobiliare.yard.it/wp-content/uploads/2017/03/Slide-e... · Giuseppe Roma YARD RUR ... Francesco Zollino - Banca d'Italia
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Presentazione del 2° Rapporto di previsioni sul "Ciclo Immobiliare"
Gianfranco Navone
Giuseppe Roma
YARD
RUR
Conclude:
Pier Paolo Baretta - Ministero dell'Economia e delle Finanze
Guglielmo Pelliccioli Quotidiano ImmobiliareConduce:
Eppur si muove. Luci e ombre del mercato
Gregorio De Felice - Intesa Sanpaolo
Gianni Guerrieri - OMI Agenzia delle Entrate
Filippo Delle Piane - ANCE
Il ciclo visto dagli investitori
Mario Abbadessa - Hines
Valeria Falcone - Barings
Emanuele Rosetti Zannoni - Cerberus
Federico Pellicioli - Fawaz Al HokairPatrocinio:
Quanto è importante l’immobiliare nel Sistema Italia?
Francesco Zollino - Banca d'ItaliaAngelo Peppetti - ABI
Aldo Mazzocco - Assoimmobiliare e Cdp
Banche: le opportunità di un ciclo positivo
Corrado Piazzalunga - Assilea e UniCredit Leasing
Giovanni Paolo Mistrorigo - UniCredit
Giovanni Pirovano - Banca Mediolanum
Fernando Grattirola - Creval
Giuseppe Redegalli - Banca Intesa Sanpaolo
Saluti:
Introduzione:
Gianfranco Navone
CEO
YARD SRL
Meteo Immobiliare 2017 – ‘ Il Mercato non aspetta ‘
Giuseppe Roma
Segretario Generale
RUR
Meteo Immobiliare 2017 – ‘ Il Mercato non aspetta ‘
Il mercato non aspettaGiuseppe Roma
Segretario Generale RUR –Rete Urbana delle Rappresentanze
www.rur.it @GiromRoma
IL METEO IMMOBILIARE 2017
2° Rapporto di previsioni sul ciclo immobiliare
Milano 9 febbraio 2017
4
2017: Un Anno-Ponte verso il nuovo ciclo
FATTORI DI RISCHIO INTERNAZIONALI
Elezioni in Europa
Protezionismo USAMigrazioni
Terrorismo
Riduzione investimenti cross- border
ITALIA
Alto debito
Competitività esterna
Produttività
Vulnerabilità finanziaria
Disastri naturali
IMMOBILIARE
Crisi delle città
Bassi investimenti pubblici
Competenze amministrative
Confusione normativa
5
Se si innova, una lenta ripresa è possibile
Per i mercati corporate ripresa lenta (Indice REI)
55
76
3129 29
55
70
40
33
39
73
78
47
43 42
89
71
57
48 49
RESID.NUOVO RESID.USATO COMMERCIALE UFFICI LOGISTICA/INDUSTRIALE
Andamento delle compravendite
2016 2017 2018 2019
Prezzi in risalita a partire dal 2018 (Indice REI)
51
56
28 27
24
45
40
29 28
31
69
64
4543
39
68
62
50
66
46
RESID.NUOVO RESID.USATO COMMERCIALE UFFICI LOGISTICA/INDUSTRIALE
Andamento dei prezzi
2016 2017 2018 2019
6
Fonte: RUR, 2017
Prevedibile aumento dei prezzi nel 2017 (val.% intervistati)
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Industria/Logistica
Uffici
Commerciale
Residenziale usato
Residenziale nuovo
Aumento
Stabilità
Diminuzione
7
Fonte:RUR 2017
Il ciclo nel residenziale (N°indice 1958=100) 8
Fonte: RUR, 2017
50,0
100,0
150,0
200,0
250,0
300,0
350,0
1958
1959
1960
1961
1962
1963
1964
1965
1966
1967
1968
1969
1970
1971
1972
1973
1974
1975
1976
1977
1978
1979
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
2025
2026
2027
2028
2029
Andamento Prezzi e Compravendite
Prezzi reali Compravendite Prezzi Futuri Compravendite Future
RES Forecasting: transazioni residenziali in crescita nel prossimo quinquennio,con tendenza alla stabilità
50
100
150
200
250
300
3501958
1960
1962
1964
1966
1968
1970
1972
1974
1976
1978
1980
1982
1984
1986
1988
1990
1992
1994
1996
1998
2000
2002
2004
2006
2008
2010
2012
2014
2016
2018
2020
2022
2024
2026
Compravendite Compravendite Future Lineare (Compravendite Future)
I° II° III° IV° V°
9
Fonte: RUR, 2017
RES Forecasting: recupero del valore immobiliare nel medio periodo 10
Fonte: RUR, 2017
Gli immobili per le imprese, contenitori per attività competitive
La lenta risalita del corporate market(Numero indice compravendite 2008 =100)
100
84
82
79
60
55
58
60
65
100
90
87
82
60
48
5150
53
100
80
78
82
66
61
63
61
65
40
50
60
70
80
90
100
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Commerciale Uffici Produttivo
Imprese che richiedono nuovi occupati e quindi nuovi spazi
41
32 32
30
19,5
FARMACEUTICA ISTRUZIONE E FORMAZIONE
TRASPORTI E LOGISTICA SANITÀ MEDIA
Quota % di imprese con assunzioni
11
Fonte: RUR, 2017
Il ritorno al territorio è indispensabile
Settori che trainano l’economia territoriale
(val. %)
12
Fonte: RUR, 2017
Territori dove investire(val. %)
6
7
8
10
13
16
17
28
6
6
6
6
12
11
24
28
0 5 10 15 20 25 30
MANIFATTURIERO
COSTRUZIONI
GDO
PICCOLO COMMERCIO
LOGISTICA
PROFESSIONI/CONSULENZE
AGROALIMENTARE
TURISMO
2016 2017
1,5
2,3
4,5
9,8
12,0
13,5
15,0
16,5
31,6
33,8
39,8
40,6
0,0 20,0 40,0 60,0
Le aree produttive del Mezzogiorno
I distretti industriali
Le medie città del Sud
Le medie città del Centro
I comuni medio piccoli degli hinterland metrop
Le aree produttive e logistiche del Centro Nord
I centri commerciali
Le città portuali
Le località di turismo culturale
Le altre Grandi Città Metropolitane
Le medie città del Nord
Le località turistiche di svago (montagna, mare)
Le politiche necessarie per il rilancio dell’industria immobiliare
5,9
6
6,7
6,9
7,6
7,8
8,1
8,1
Piano nazionale di edilizia popolare
Ridurre il potere urbanistico dei comuni
Piano per grandi progetti infrastrutturali urbani
Incentivare l'affitrto
Piano per la sicurezza degli edifici
Abbattimento e ricostruzione aree degradate
Bonus più convenienti per riqualificazione
Migliore trattamento fiscale per investitori
Punteggio da 0 a 10
13
Fonte: RUR, 2017
Ottimismo con prudenza … e un pizzico di disillusione
Il sentiment per l’immobiliare del prossimo triennio (val.%)
Stabile al Nord, in caduta al Centro Sud (val.% ottimisti)
14
8,7
42,1
49,2
5,6
34,7
59,7
0 10 20 30 40 50 60 70
Pessimisti
Incerti
Ottimisti
2016 2017
57
64
6057
49
32
0
10
20
30
40
50
60
70
Nord Centro Sud/Isole
2016 2017
Fonte: RUR, 2017
Il ranking dei mercati potenziali 15
Fonte: RUR, 2017
50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 100,0
Venezia
Modena
Padova
Pisa
Parma
Torino
Firenze
Bologna
Roma
Milano
Grandi mercati
40,0 50,0 60,0 70,0
Latina
Como
Piacenza
Viterbo
Pavia
Vicenza
Siracusa
Ancona
Treviso
Lecce
Mercati medi
40,00 45,00 50,00 55,00 60,00
Rovigo
L'Aquila
Campobasso
Matera
Lodi
Sondrio
Pordenone
Mantova
Aosta
Siena
Mercati piccoli
Investendo nelle costruzioni non ci sarebbero stagnazione
-2,8
-8,4
-3,1
-4,5
-5,6
-6
-3,8
-0,7
-1,1
-5,6
1,7
-1,6
-2,1
-1,6
-0,3
0,8
-1
-5,3
2,2
1,3
-1,2
-0,5
1
1,9
-9
-7
-5
-3
-1
1
3
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Variazione % rispetto all'anno precedente v.a. costruzioni
Variazione % rispetto anno precedente v.a. totale
Variazione % rispetto anno precedente del Valore Aggiunto totale se le costruzioni avessero seguito l'andamento dell'interaeconomia
16
Fonte: RUR, 2017
Obiettivi chiari da perseguire con grande perseveranza
Trasformate le città per
grandi comprensori
Creare valore con il
rendimento da affitto
Progetto e immobile
come prodotto tecnico
Rottamare il rottamabile
per un abitare vivibile
17
Previsioni Meteo: Alta pressione in arrivo 18
Nel 2016:
VARIABILE TENDENTE
AL BELLO
Guglielmo Pelliccioli
Presidente
Il Quotidiano Immobiliare
Meteo Immobiliare 2017 – ‘ Il Mercato non aspetta ‘
Gregorio De Felice
Chief Economist
Intesa Sanpaolo
Meteo Immobiliare 2017 – ‘ Il Mercato non aspetta ‘
Eppur si muove: luci e ombre del
mercato
Gregorio De Felice
Chief economist
Meteo Immobiliare 2017
Il mercato non aspetta
Milano, 9 febbraio 2017
2017: l’anno dei paradossi …
1
Meno rischi economici …
Azzerato il rischio di una recessione negli Stati Uniti.
Ridotto il rischio di deflazione globale.
Sistema bancario italiano: minor rischio sistemico.
Brexit spaventa meno.
… ma più rischi politici
Politica estera dell’Amministrazione USA.
Ascesa dei movimenti populismi in Europa.
Nessuna visione condivisa su cosa serva a rendere stabile l’Unione
Monetaria.
UE bloccata dai negoziati per la Brexit.
… e delle contraddizioni
2
Stati Uniti:
Politica fiscale fortemente espansiva da attuare in condizioni di piena
occupazione e inflazione attorno al 2%.
Trump ha ottenuto consenso da classi medio-basse ma riforma fiscale
regressiva e eliminazione Obamacare.
Europa:
Ciclo economico in miglioramento, ma cresce il disagio sociale.
Rinuncia all’uso anticiclico della politica fiscale.
Caduta degli investimenti pubblici.
In Italia, leggera ripresa della crescita ma rischio di stasi delle riforme.
Agenda
2L’economia italiana
1 Lo scenario globale
3
Crescita 2017 e 2018 più elevata
4
Nota: crescita del PIL mondiale basata sulla serie temporale del FMI per i dati storici. Fonte: Intesa Sanpaolo, Direzione Studi e Ricerche
Crescita globale più elevata nel 2017, grazie alla ripresa di Russia e America Latina,
all’accelerazione in USA e a una modesta decelerazione in Cina e Area euro.
2014 2015 2016f 2017f 2018f
Stati Uniti 2.4 2.6 1.6 2.2 2.5
Area Euro 1.2 1.9 1.6 1.5 1.6
Germania 1.6 1.7 1.7 1.5 1.6
Francia 0.7 1.2 1.2 1.3 1.6
Italia 0.2 0.6 0.9 1.0 1.2
Spagna 1.4 3.2 3.3 2.5 1.7
OPEC 3.1 2.5 1.8 2.6 3.6
Europa Orientale 1.6 -0.5 1.0 2.0 2.2
Turchia 3.0 4.0 2.0 1.8 2.5
Russia 0.7 -3.7 -0.5 1.0 1.7
America Latina 0.7 -0.8 -0.9 1.3 2.6
Brasile 0.5 -3.8 -3.3 1.1 1.5
Giappone -0.1 0.6 0.8 1.2 1.0
Cina 7.3 6.9 6.7 6.4 6.1
India 7.0 7.2 7.1 7.2 7.3
Mondo 3.4 3.1 3.0 3.4 3.6
USA: tempi difficili per una reflazione fiscale
Se la riforma fiscale promessa da Trump non porterà maggiore produttività e
crescita potenziale, le politiche reflattive potrebbero tradursi in maggiore
inflazione dopo il 2018.
Fonte: Thomson Reuters-Datastream
5
USA: output gap e inflazione USA: Unemployment gap
La Fed sarà “follower” nel gioco di politica economica
Fonte: Intesa Sanpaolo su dati Federal Reserve
Mercati e Fed stanno finalmente
guardando nella stessa direzione
4,0
3,5
3,0
2,5
2,0
1,5
1,0
0,5
0,02016 2017 2018 2019 Longer run
FOMC Members
OIS - meeting date (14/12)
FOMC Median
OIS - latest (11/01)
6
Incertezza su politica fiscale e
commerciale, USD e tassi di
mercato stanno facendo parte
del lavoro della Fed.
Ci aspettiamo due rialzi nel
2017 e il mantenimento della
politica di reinvestimento dei
titoli.
Maggiore incertezza arriva
anche dalla possibilità per il
Presidente Trump di sostituire
due posizioni all’interno del
Board della Fed nel 2017 e
forse due nel 2018 (Yellen e
Fischer).
I rischi sono maggiori dopo
il 2018, con maggior
pressioni inflattive e
potenziali timori per deficit e
debito crescenti.
Europa: cosa c’è in gioco?
7
L’ascesa dei populismi ha indotto i partiti tradizionali a formare coalizioni,
incontrando l’appoggio dei mercati: ultimamente questa strategia sta però
ulteriormente supportando il populismo.
Il populismo influenza anche le politiche dei governi. Ne deriva un sempre maggiore
ricorso a politiche protezioniste e anti-immigrati e, contestualmente, di mantenimento
dello status quo; poco sforzo su risposte coordinate.
Implicazioni di lungo periodo:
Nessun dibattito serio e visioni condivise su cosa serva per rendere
stabile l’Unione Monetaria (completamento della riforma bancaria? framework
sulle politiche di bilancio in grado di gestire shock idiosincratici? meccanismo di
gestione delle crisi? misure per gestire l’eredità dell’alto debito?).
Diminuzione della capacità di reazione in caso di nuove crisi (la maggior
parte dei partiti populisti di destra è contro l’assistenza finanziaria agli altri stati
membri, per la quale però è necessaria l’unanimità).
Eurozona: ciclo economico in miglioramento ...
Le indagini congiunturali
hanno registrato un netto
miglioramento nel
corso dell’estate e del
quarto trimestre.
Il clima di fiducia è
migliorato in tutti i
comparti eccetto il
commercio al dettaglio.
Fonte: Thomson Reuters-Datastream, Eurostat
8
Commissione Europea: indagini di clima
… ma il disagio sociale è nascosto nelle «medie»
In aumento la quota della
popolazione a rischio
povertà in area euro.
Aumenta anche la
dispersione all’interno
della classe a rischio
povertà.
Le fasce maggiormente a
rischio sono quelle tra i 18
e i 24 anni di età, le
donne, i genitori single, gli
immigrati, i meno istruiti e
coloro che abitano nelle
zone rurali.
Fonte: Eurostat, Income Distribution Statistics
Nota: dati in %, il gap è la differenza tra la mediana del reddito disponibile equivalente
della classe a rischio povertà e il limite superiore della classe a rischio povertà (60%
della mediana del reddito disponibile equivalente)
Aumenta la quota e la dispersione
della classe a rischio povertà
15,0
15,5
16,0
16,5
17,0
17,5
18,0
20
21
22
23
24
25
26
2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Gap della mediana della classe a rischiopovertà rispetto al limite superiore
Popolazione a rischio povertà (destra)
9
La “questione tedesca”: investimenti pubblici sotto
la media UE, malgrado l’elevato risparmio
18
16
30
28
26
24
22
20
1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015
Germ gross savings % of GDP
Germ investment as % of GDP
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
Investimenti pubblici fissi lordi (in % del PIL):
Germania vs. UE
4,0
10
1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015
EU Eurozone Germany
Germania: risparmio lordo e investimenti
dell’intera economia (in % del PIL)
Fonte: Eurostat e statistiche del Governo
Agenda
2 L’economia italiana
1Lo scenario globale
11
Italia: crescita intorno all’1% …
12
PIL a/a %
La crescita si dovrebbe stabilizzare intorno all’1% nel 2017 (0,9% nel 2016).
Fonte: Thomson Reuters-Datastream Charting, Istat e elaborazioni Intesa Sanpaolo
… ma con una differente composizione
Il freno da export netto e scorte
dovrebbe svanire
Fonte: Intesa Sanpaolo calcoli e previsioni su dati Istat
-0.1
0.0
0.1
0.1
0.2
2014
Inventories
2015
Final domestic demand
2016
Net export
GDP
2017
Ribilanciamento della crescita
verso l’export netto
4
3
2
1
0
-1
-2
-3
-4
-51999,4 2002,4 2005,4 2008,4 2011,4 2014,4
Final dom. demand y/y
Net Export (contrib. to GDP) yy
Ci aspettiamo un rallentamento nella domanda finale interna (0,8% da 1,3% nel
2016, massimo degli ultimi 10 anni), bilanciato da un contributo non più negativo
di export netto e scorte.
13
Cambia anche il mix della domanda interna
Consumi privati (% a/a) Investimenti (% a/a)
-20
-15
-10
-5
0
5
10
-4
-3
-2
-1
0
1
2
2013 2014
Household cons.
Non durables cons.
Services
Durables cons.
2015 2016 2017 2013 2014
-50
-25
0
25
-8
-6
-4
-2
0
2
4
2015 2016 2017
Fixed Investment
Mach. & Equip.
Construction
Transportation
14
Il testimone della ripresa dovrebbe passare dai consumi agli investimenti.
Gli investimenti dovrebbero mantenere lo stesso ritmo di crescita (+2% nel 2017,
in linea con il 2016) a fronte di un rallentamento dei consumi (+0,7% nel 2017,
dimezzato rispetto al 2016).
Fonte: elaborazioni e previsioni Intesa Sanpaolo su dati Istat
Confermati i fattori di sostegno all’acquisto della
casa: reddito disponibile in recupero …
Reddito disponibile reale (var. %)
3
2
1
0
-1
-2
-3
-4
-5
-6
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Fonte: Intesa Sanpaolo su dati ISTAT e previsioni Intesa Sanpaolo
15
-40
-30
-20
-10
0
10
20
-20
0
20
40
60
80
100
120
140
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
attese sulla disoccupazione
bilancio familiare sc.dx.
16
… minore incertezza sul futuro …
Fonte: ISTAT
A inizio 2017 le opinioni dei consumatori sul bilancio familiare migliorano in maniera
molto consistente raggiungendo il livello medio del periodo gennaio-febbraio 2007.
Attese sulla disoccupazione (indici 2010=100)
e sul bilancio familiare (saldo)
… tassi sui mutui a livelli mai visti in precedenza …
2,2
2,0
1,7
0
1
2
3
dic07 dic08 dic09 dic10 dic11 dic12 dic13 dic14 dic15 dic16
Tassi sui nuovi mutui stabili ai minimi storici. Raggiunto un pavimento, soprattutto per
il tasso fisso.
Ridotto il differenziale tra tasso fisso e variabile.
Tassi sui nuovi prestiti a famiglie per acquisto abitazioni (%)
6
5
4
17
A tasso variabile
A tasso fisso (*)
Tasso medio nuovi mutui per acquisto abitazioni
Nota: (*) Periodo di determinazione iniziale del tasso oltre 10 anni
Fonte: Banca d’Italia
… e maggiori erogazioni
Le banche continuano a registrare un volume elevato di erogazioni mensili.
Secondo gli agenti immobiliari, dal picco negativo del 2012, la difficoltà nel reperimento del
mutuo incide sempre meno tra le cause di cessazione dell’incarico a vendere.
Incidenza della difficoltà nel reperimento
del mutuo tra le cause di cessazione
dell’incarico a vendere (% di agenzie)
Fonte: Banca d’Italia, Tecnoborsa e Agenzia del Territorio,
Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia
65
60
55
50
45
40
35
30
25
20
3Q
10
1Q
11
3Q
11
1Q
12
3Q
12
1Q
13
3Q
13
1Q
14
3Q
14
1Q
15
3Q
15
1Q
16
3Q
16
Prestiti per acquisto abitazioni:
flussi mensili
Fonte: Banca d’Italia, elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo
18
8
7
Serie destagionalizzata (miliardi)
6
5
4
3
2
1
0nov11
nov12 nov13 nov14 nov15 nov16
Gianni Guerrieri
Direttore generale OMI
Agenzie delle Entrate
Meteo Immobiliare 2017 – ‘ Il Mercato non aspetta ‘
41
IL CICLO IMMOBILIARE DEL MERCATO DELLE ABITAZIONI NEGLI ANNI 2000
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
TITOLO INTERVENTOSOTTOTITOLO
• FEBBRE
INFLAZIONISTICA
• E LE QUANTITÀ DI
ABITAZIONI
COMPRAVENDUTE ?
• IL «FATTURATO» E
L’INCIDENZA DEL
CREDITO SUL CAPITALE
MOVIMENTATO SONO
LE VARIABILI CHIAVE
PER GLI EFFETTI
MACROECONOMICI
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TITOLO INTERVENTOSOTTOTITOLO
QUATTRO PERIODI
I. 1985-1992
II. 1992-1996
III. 1996-2013
fase ascendente
1996-2006
fase discendente
2006-2013
IV. 2013-2016
(nuovo ciclo ?)
Ciclo I 1985-1992
Ciclo II 1992 1996
Ciclo III 1996-2006 I FASE: CRESCITA
Nuovo ciclo? 2013-2016
Ciclo III 2006-2013 – II FASE: CRISI
N. indice abitazioni compravendute in Italia (1985-2015)
43
Tassi medi annui di variazione: stock, valore patrimonio, superfici compravendute (2000-2015)
Tassi medi annui di variazione2000-2015
2000-2006
2006-2013
2013-2015
Stock superficie abitazioni 1,47% 1,77% 1,52% 0,43%
Valore patrimonio abitativo (Vp) 3,89% 8,23% 1,99% -1,97%
Superficie in m2 delle abitazioni compravendute
-2,64% 4,08% -10,31% 6,18%
Valore patrimonio abitativo per unità di superficie (Vpu)
2,38% 6,34% 0,46% -2,39%
Vpu al netto dell’inflazione 0,44% 3,89% -1,58% -2,53%
Tasso inflazione prezzi al consumo (NIC)
1,93% 2,37% 2,07% 0,14%
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TITOLO INTERVENTOSOTTOTITOLO
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TITOLO INTERVENTOSOTTOTITOLO
• FORMA DEL CICLO• LE CAUSE DELL’ASCESA
– TASSI DI RISPARMIO
– TASSI DI INTERESSE
– ASPETTATIVE REDDITI/OCCUPAZIONE
– PREZZI IN TERMINI REALI ABITAZIONI
– CRISI BORSA (2001)
• LE CAUSE DELLA CRISI– ENDOGENE 2007
– CRISI ECONOMICA-FINANZIARIA 2008
• DISCRASIA TEMPORALEPREZZI – QUANTITÀ COME RISPOSTA ALLA CRISI
2000
20152006
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TITOLO INTERVENTOSOTTOTITOLO
IL «FATTURATO»
Rapporto tra fatturato e PIL (2000-2015)
2000 2006 2013 2015
76,6 135,0 68,6 75,0
Mrd EUR
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TITOLO INTERVENTOSOTTOTITOLO
RUOLO DEL CREDITO(1)
Numeri indici
2000 2006 2013 2015
76,6 135,0 68,6 75,0
Mrd EUR
2000 2006 2013 2015
nd 38,7% 25,7% 30,7%
per memoria - Fatturato
Capitali erogati su Fatturato
(1) Solo mutui con ipoteca su abitazione acquistata
47
LE DIMENSIONI TERRITORIALI DEL MERCATO
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TITOLO INTERVENTOSOTTOTITOLO
Curva di Lorenz per Fatturato, Stock, Popolazione
48
Dimensione mercato:
• 15 comuni 28,4%
• 6.785 comuni 26,0%
Dinamica locale
• 1.898 comuni Assente/Scarsa
• 1.521 comuni Forte
EXTRALARGE
• 6 comuni FORTE
• 5 comuni CONSISTENTE
• 4 comuni MEDIA
LE DIMENSIONI TERRITORIALI DEL MERCATO
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TITOLO INTERVENTOSOTTOTITOLO
DIMENSIONE CLASSI QUOTA FATTURATO 2000-2015
QUOTA FATTURATO 2000-2015
N. Comuni
SMALL <=0,02% 26,0% 6.785MEDIUM >0,02% e <= 0,05% 16,9% 555LARGE >0,05% e <= 0,4% 28,6% 264EXTRA-LARGE >0,4% 28,4% 15Totale 100% 7.619
DIMENSIONE
MERCATO
ASSENTE/
SCARSADEBOLE MEDIA CONSISTENTE FORTE Totale
SMALL 1.889 1.452 1.377 944 1.123 6.785
MEDIUM 9 47 100 126 273 555
LARGE 9 59 77 119 264
EXTRA-LARGE 4 5 6 15
TOTALE 1.898 1.508 1.540 1.152 1.521 7.619
N. Comuni per dimensione mercato e dinamica locale
49
LE DIMENSIONI TERRITORIALI DEL MERCATO
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TITOLO INTERVENTOSOTTOTITOLO
• FORMA DEL CICLOPER DIMENSIONE DI MERCATO
• EXTRA-LARGE 2000-2005: – +8% COMPRAVENDITE
– + 41% QUOTAZIONI FATTURATO
• SMALL 2000-2006:– +41% COMPRAVENDITE
– +31% QUOTAZIONI FATTURATO
• POSSIBILI MOTIVI
___ EXTRA-LARGE ; ___ LARGE ; ___ MEDIUM ; ___ SMALL
2006
2006 2006
2005
PERIODO 2000-2011
% stock sup. % quotazioni
SMALL 24,6% 41,5%
MEDIUM 23,5% 53,7%
LARGE 16,5% 59,4%
EXTRA-LARGE 9,9% 71,8%
50
VALORI CATASTALI
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• QUALI VALORI CATASTALI
• TASSAZIONE
IMMOBILIARE E VALORI
CATASTALI
Gettito tassazione immobiliare 2014 (milioni di euro)Imposta di natura reddituale 9,31Irpef 6,53Ires 0,69Registro e bollo su locazioni 0,93Cedolare secca 1,16
Imposte di natura patrimoniale 23,9ICI/IMU 19,3TASI (2015 l’abitazione principale, è esente) 4,6
Imposta sul valore dei trasferimenti di diritti reali 8,94
IVA 4,26Registro e bollo 2,64Ipotecaria e catastale 1,42Successioni e donazioni 0,62
Totale 42,15
GETTITO DERIVANTE DA RENDITE CATASTALI (STIMA)• 6% (stima): imposte reddito• 63%
a) IMU e TASI;b) imposta di registro ,
limitatamente al caso in cui l’imponibile per il trasferimento di abitazioni è stabilito con il sistema del cosiddetto “prezzo-valore”;
c) imposte di successione e donazione
Altro 31% da redditi e prezzi dichiarati
Filippo Delle Piane
Vice presidente
ANCE
Meteo Immobiliare 2017 – ‘ Il Mercato non aspetta ‘
Sergio Taranto
Director
Hines
Meteo Immobiliare 2017 – ‘ Il Mercato non aspetta ‘
Valeria Falcone
Managing Director
Barings
Federico Pelliccioli
Fawaz Al Hokair
Emanuele Rossetti Zannoni
Managing Director
Cerberus
Meteo Immobiliare 2017 – ‘ Il Mercato non aspetta ‘
Corrado Piazzalunga
Presidente - Assilea
Ad – Unicredit Leasing
G. Paolo Mistrorigo
Responsabile property e valuation
Unicredit
Giovanni Pirovano
Vice Presidente
Banca Mediolanum
Fernando Grattirola
Amministratore Delegato
Stelline R.E. Spa - Creval
Giuseppe Redegalli
Credit risk mitigation
Intesa Sanpaolo
Francesco Zollino
Dirigente ricerche senior
Banca d’Italia
Meteo Immobiliare 2017 – ‘ Il Mercato non aspetta ‘
Quanto è importante l’Immobiliare nel Sistema Italia?
Tavola rotonda
Francesco Zollino
Banca d’Italia – Servizio di congiuntura e politica monetaria
Meteo Immobiliare – Gruppo YARD
Milano – 9 febbraio 2017
56
.
57
.
PIL e ciclo immobiliare in Italia
58
Compravendite e prezzi delle abitazioni in Italia(Indici 2010=100)
Fonte: Agenzia delle Entrate, Banca d’Italia, Istat e Il Consulente Immobiliare. (1) Valori corretti per la stagionalità
e gli effetti di calendario.
59
Compravendite e prezzi di immobili non residenziali in Italia(Indici 2010=100)
Fonte: Per i prezzi, stime sperimentali di Banca d’Italia basate su dati di Agenzia delle Entrate, Istat Nomisma e
Scenari Immobiliari. Per il numero di compravendite, valori corretti per la stagionalità e gli effetti di calendario
60
Andamento dei prezzi delle case (1) Tempi di vendita e margini di sconto (2)
(1) Saldi percentuali tra risposte di aumento e di diminuzione. (2) Tempi di vendita misurati in mesi, .margini di
sconti in punti percentuali
Fonte: Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia - Banca d’Italia, Tecnoborsa e Osservatorio del Mercato
Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate (OMI
61
Rapporto tra ammontare del mutuo e valore della casa
Fonte: Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia - Banca d’Italia, Tecnoborsa e Osservatorio del Mercato
Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate (OMI
62
63
Condizioni di accesso al credito Tasso di decadimento della qualità dei prestiti(un aumento indica peggioramento; BLS) (valori pecentuali; Centrale dei rischi)
64
65
.
Prestiti alle imprese
Per classe dimensionali e di rischio (1) Tasso di ingresso in sofferenza (2)
(1) Media 2014-16; varaizioni percentuali sui 12 mesi. (2) Proiezioni
66
.
67
.
68
.
Fonte: Agenzia delle Entrate – Immobili in Italia
69
70
71
Fonte Indagini sui bilanci delle famiglie italiane – Banca d’Italia Nota: i) disagio economico è associato a una incidenza delle
spese per l’abitazione superiore al 30 per cento; ii) si ha sovraffollamento se la dimensione dell’abitazione di residenza è
inferiore a 30, 50, 65, 80, 100 e 125 metri quadrati nel caso in cui i componenti conviventi siano, rispettivamente, 1, 2, 3, da 4 a
6, 7, 8 e oltre (Commissione povertà, Presidenza del Consiglio dei Ministri, 1997),
72
Grazie per l’ascolto
Angelo Peppetti
Direttore ufficio crediti
ABI
Meteo Immobiliare 2017 – ‘ Il Mercato non aspetta ‘
Milano, 9 Febbraio 2017
ANALISI DEL MERCATO DEL CREDITO IMMOBILIARE
Angelo PeppettiUfficio Crediti ABI
75
Direzione Strategie e Mercati FinanziariUfficio Analisi EconomicheSEGNALI POSITIVI NELLA VARIAZIONE DEL CREDITO EROGATO,
IN PARTICOLARE SUI FINANZIAMENTI BANCARI ALLE FAMIGLIE
-10,0
-8,0
-6,0
-4,0
-2,0
0,0
2,0
4,0
dic
-13
gen-1
4
feb-1
4
mar-
14
apr-
14
mag-1
4
giu
-14
lug-1
4
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4
set-
14
ott
-14
nov-1
4
dic
-14
gen-1
5
feb-1
5
mar-
15
apr-
15
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5
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-15
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16
ott
-16
nov-1
6
imprese non finanziarie
famiglie
PRESTITI DELLE BANCHE PER SETTORI DI ATTIVITA' ECONOMICA IN ITALIA
variazioni % annue
%
Fonte: elaborazioni Direzione Strategie e Mercati Finanziari ABI su dati Banca d'Italia
Totale impieghi alle famiglie ed alle imprese
76
Direzione Strategie e Mercati FinanziariUfficio Analisi Economiche
PARTICOLARMENTE POSITIVA LA DINAMICA DELLO STOCK DEIMUTUI RESIDENZIALI ALLE FAMIGLIE
Grazie ai consistenti incrementi delle nuove operazioni, sin dallo scorso annoanche lo stock di mutui ha guadagnato il terreno positivo
-8,0
-6,0
-4,0
-2,0
0,0
2,0
4,0
dic
-13
gen-1
4
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4
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14
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-14
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ott
-16
nov-1
6
prestiti per l'acquisto di abitazioni
PRESTITI DELLE BANCHE ALLE FAMIGLIE PER COMPARTI DI ATTIVITA' ECONOMICA IN
ITALIA - variazioni % annue
%
A giugno 2015 la serie storica delle consistenze dei prestiti alle famiglie relativi al credito al consumo è stata corretta per tenere conto di una discontinuità statistica per
effetto della riorganizzazione di primari gruppi bancari. Fonte: elaborazioni Direzione Strategie e Mercati finanziari ABI su dati Banca d'Italia
77
32,0
26,2
30,6 31,0
15,513,7
17,7
33,6
44,9
Gen - Set 2008 Gen - Set 2009 Gen - Set 2010 Gen - Set 2011 Gen - Set 2012 Gen - Set 2013 Gen - Set 2014 Gen - Set 2015 Gen - Set 2016
SEGNALI ANCORA PIU’ POSITIVI EMERGONO PER LE NUOVEEROGAZIONI DI MUTUI RESIDENZIALI ALLE FAMIGLIE
Nel 2015 sostanziale raddoppio dei nuovi prestiti (fenomeno favorito dai processi dirinegoziazione, circa 1/3 dei nuovi mutui erogati). Nel 2016 prosegue la crescita (+38%)
Fonte: Elaborazioni Abi
Nuove erogazioni di mutui per l’acquisto di immobili da parte delle famiglie
(flussi, dati cumulati Gennaio-Settembre; mld €)
41,7 33,0 43,3 39,1 20,7 19,1 25,3 49,4
Dato di fine anno
+38%
OggiQuota MutuiTassoFisso(2/3)
78
213.860
270.359
212.320
242.938
199.727
249.974
215.757234.255
207.007
263.830
208.382
250.158225.246
280.117
244.393
304.786
-29,6
-7,5
1,63,6
5,5
-3,4
6,88,8
6,2
17,3
21,8
-3,6
-25,8
-6,6-7,7
-13,8
-300.000
-200.000
-100.000
-
100.000
200.000
300.000
400.000
3°
trim
. 2012
4°
tri
m.
2012
1°
trim
. 2013
2°
trim
. 2013
3°
trim
. 2013
4°
trim
. 2013
1°
trim
. 2014
2°
trim
. 2014
3°
trim
. 2014
4°
trim
. 2014
1°
trim
. 2015
2°
trim
. 2015
3°
trim
. 2015
4°
trim
. 2015
1°
trim
. 2016
2°
trim
. 2016
-40
-30
-20
-10
0
10
20
30
40
50
numero variazioni % annue
NUMERO DI TRANSAZIONI DI UNITA' IMMOBILIARInumer
Fonte: Elaborazione dell’Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Agenzia del Territorio.
%
IN ACCELERAZIONE LE TRANSAZIONI IMMOBILIARI…
79
Percentuale di famiglie per cui l’acquisto di un’abitazione è accessibile(%, semestri)
Effetti positivi anche dal punto di vista distributivo. Nell’ultimo anno la% di famiglie per cui l’acquisto di una casa è accessibile èaumentata di 8 punti percentuali, toccando il nuovo massimostorico pari al 69% (pari a 17 milioni di famiglie).
… IN LINEA CON LA CRESCITA DEL NUMERO DI FAMIGLIE PERCUI L’ACQUISTO DELLA CASA È ACCESSIBILE
Fonte: elaborazioni ABI su dati OMI, Istat e Banca d’Italia
80
-15
-10
-5
0
5
10
15
20
25
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g-1
1
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1
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5
ago-1
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nov-1
5
feb-1
6
ma
g-1
6
ago-1
6
nov-1
6
PRESTITI PER BRANCHE DI ATTIVITA' ECONOMICA - COSTRUZIONI - Variazioni % annue
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia.
%
8,5 8,7 8,9 9,0 9,2 9,4 9,6 1
0,3
10,3
10,5
10,6
10,8
11,1
11,6
11,7
12,0
12,2
12,6
12,8
13,3
13,5
13,7 14,4
14,8
15,3
15,9
16,2
16,7
17,0
17,5
18,0 1
9,3
19,6
20,1
20,6
20,9
21,4
21,8
22,2 23,1
23,7
24,2
25,6
26,0
26,4 27,0
27,4
27,8
28,2
28,6
28,8
29,2 29,9
30,0
29,0
29,4 30,0
30,3
30,6
30,9
31,2
31,4
31,8
32,0
25,3
25,0
22,7
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
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24
26
28
30
32
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1g
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1lu
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3g
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-14
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4a
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-15
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5a
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-16
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6a
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-16
no
v-1
6
RAPPORTO SOFFERENZE LORDE/PRESTITI PER BRANCHE DI ATTIVITA' ECONOMICA - COSTRUZIONI
- valori %
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia.
%
ANCORA IN CONTRAZIONE INVECE LA DINAMICA DEI FINANZIAMENTI ALLE COSTRUZIONI …..elevato livello di
sofferenze del settore
81
….. ma prospettive incoraggianti tenuto conto del progressivo calo del rischio, attuale e prospettico …
82
….. a tutti i livelli dimensionali…
83
A settembre 2016 il rapporto crediti deteriorati/impieghi per famiglie e imprese è pari al23%, circa 1pp meno di un anno prima
12
,0%
12
,3%
12
,7% 13
,6%
14
,2% 1
5,2
% 16
,0% 16
,9% 17
,8% 1
9,0
% 19
,9% 20
,6%
21
,1% 21
,9% 2
2,9
%
23
,2%
23
,4%
23
,9%
23
,7%
23
,2%
22
,9%
23
,0%
10,0%
12,0%
14,0%
16,0%
18,0%
20,0%
22,0%
24,0%
26,0%
2011,0
6
2011,0
9
2011,1
2
2012,0
3
2012,0
6
2012,0
9
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2
2013,0
3
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9
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3
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6
2014,0
9
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3
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6
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3
2016,0
6
2016,0
9
Crediti deteriorati lordi1/Impieghi(impieghi relativi a famiglie e imprese)
1) Crediti deteriorati complessivi: sofferenze, inadempienze probabili, scaduti
Fonte: elaborazioni Abi su dati Banca d'Italia e Abi
IN QUESTO SCENARIO ARRIVANO BUONE NUOVE SULLA QUALITA’DEL CREDITO, IN PROGRESSIVO MIGLIORAMENTO NEGLI ULTIMI 12MESI
84
Il dato di settembre conferma il trend di miglioramento della qualità del credito: a tale data lavariazione annuale del rapporto deteriorati/impieghi era negativa per 9 decimi di punto (contro i 5di giugno). Per la prima volta dal 2008 anche la dinamica annuale del rapporto sofferenze/impieghiassume valore negativo (anche se per 1 decimo di punto, contro un incremento di 2 decimi agiugno), mentre l’incidenza degli altri deteriorati diminuisce di 9 decimi (contro una riduzione di 7decimi di giugno)
1,9
%
1,8
% 2,0
%
1,9
% 2,2
%
3,0
% 3,3
%
3,3
% 3,7
%
3,7
%
3,8
%
3,7
%
3,3
%
3,0
%
3,1
%
2,6
%
2,3
%
1,9
%
0,7
%
0,0
%
-0,5
%
-0,9
%
-2,0%
-1,0%
0,0%
1,0%
2,0%
3,0%
4,0%
5,0%
2011,0
6
2011,0
9
2011,1
2
2012,0
3
2012,0
6
2012,0
9
2012,1
2
2013,0
3
2013,0
6
2013,0
9
2013,1
2
2014,0
3
2014,0
6
2014,0
9
2014,1
2
2015,0
3
2015,0
6
2015,0
9
2015,1
2
2016,0
3
2016,0
6
2016,0
9
Totale Sofferenze Altri deteriorati
Fonte: elaborazioni Abi su dati Banca d'Italia e Abi
Qualità del credito(impieghi relativi a famiglie e imprese; var. annuale del rapporto crediti deteriorati lordi/impieghi)
IL RAPPORTO TRA CREDITI DETERIORATI COMPLESSIVI E’ IN CALO:PER LA PRIMA VOLTA DAL 2008 ANCHE PER LA SOLA CLASSE DELLESOFFERENZE
85
Il miglioramento della qualità del credito è dovuto ad entrambe le componenti del rapporto: asettembre i crediti deteriorati diminuivano ad un tasso annuo del 4,3% (contro una riduzionedel 2,7% di giugno), mentre i crediti in bonis aumentavano al tasso annuo dello 0,8% (controuna stazionarietà in giugno).
-15%
-10%
-5%
0%
5%
10%
15%
20%
25%
2013,0
1
2013,0
3
2013,0
5
2013,0
7
2013,0
9
2013,1
1
2014,0
1
2014,0
3
2014,0
5
2014,0
7
2014,0
9
2014,1
1
2015,0
1
2015,0
3
2015,0
5
2015,0
7
2015,0
9
2015,1
1
2016,0
1
2016,0
3
2016,0
5
2016,0
7
2016,0
9
Deteriorati Crediti in Bonis
Fonte: elaborazioni Abi su dati Banca d'Italia e Abi
Crediti deteriorati e crediti in bonis(impieghi relativi a famiglie e imprese; var % annuali)
IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEL CREDITO È DOVUTO ADENTRAMBE LE COMPONENTI DEL RAPPORTO: I DETERIORATISCENDONO MENTRE AUMENTANO I CREDITI IN BONIS
86
IL QUADRO DELINEATO E’ COERENTE CON I POSITIVI SEGNALI DIRAFFORZAMENTO DEL SETTORE INDUSTRIALE ITALIANO …
21,8
25,0
19,7
8,2
3,1
12,7
10,9
-6,3 -6,0
-10
-5
0
5
10
15
20
25
30
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 - gen-
set
Andamento dei fallimenti di imprese in Italia - variazioni % annue
Fonte: Cerved
%
87
… CHE COMINCIANO A RIFLETTERSI ANCHE NELLA RIPRESADELLA DOMANDA DI QUALITA’ DELLE IMPRESE (INVESTIMENTI)
-100
-80
-60
-40
-20
0
20
40
60
80
100
Gennaio
Luglio
Gennaio
Luglio
Gennaio
Luglio
Gennaio
Luglio
Gennaio
Luglio
Gennaio
Luglio
Gennaio
Luglio
Gennaio
Luglio
Gennaio
Luglio
Gennaio
Luglio
Gennaio
Luglio
Gennaio
Luglio
Gennaio
Luglio
Gennaio
Luglio
investimenti fissi scorte e capitale circolante
fusioni/acqui-sizioni e ristrutturazione degli assetti societari ristrutturazione del debito
Variazione della domanda di prestiti e linee di credito da parte delle imprese,
escludendo le normali oscillazioni stagionali percentuale netta
Fonte. Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Bank Lending Survey della Banca d'Italia
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
88
Importante ruolo delle garanzie reali
89(*) gruppi oggetto della vigilanza dell’SSM e principali gruppi di UK e Paesi nordici
• Il legame tra performance dell’economia e delle banche eriscontrabile ovunque in Europa …
la sensitività del commercial banking al ciclo reale è confermata danostre analisi statistiche sui gruppi bancari europei* che evidenzianoche: un aumento di 1 punto percentuale della crescita reale del PILdetermina un incremento di 2 punti percentuali del ROE delle banche
• ... in Italia questo legame risente di caratteristiche specifiche delsistema Paese:
• NON SOLO bassa crescita economica
• NON SOLO aumento degli spread
• (SOPRATTUTTO) inefficienza della giustizia civile
• Alcuni esempi ed esemplificazioni
POSSIBILI EFFETTI SULLA RIPRESA DEL CREDITO ANCHEGRAZIE AGLI INTERVENTI DI ACCELERAZIONE DELLEPROCEDURE GIUDIZIARIE
90Fonte: Abi, «Non performing loans in the wake of crises», ABI - TEF marzo 2016
-11,8 pp
NPL ratio al 2014, dato stimato vs dato effettivo
(punti percentuali)
Cosa sarebbe successo alla qualità del credito delle banche italiane se
...
Uno studio ABI sulle determinanti della crescita degli NPL in Europa durante la
crisi (Temi economia e finanza, marzo 2016)
Variabili
modificate
nella
simulazione
da a Spiegazione
Var. Pil reale -1,3% 0,40%Crescita in linea alla media
Area euro dal 2008 al 2014
Tasso Btp 4,4% 2,3%Spread vs. Bund limitato a
30 p.b. dal 2010 al 2014
Efficienza
Giustizia
1224
giorni
584
giorni
Efficienza giustizia uguale
alla media europea dal 2008
al 2014
Determinanti "Paese" NPL in Italia
Valori medi
CREDITI DETERIORATI: IL RISULTATO FISIOLOGICO DELLACRISI … IL CUI EFFETTO È STATO IN PARTE ACUITO DA“CARENZE” SPECIFICHE DEL PAESE
Grazie alla stima di un modello econometrico possiamo calcolare che per le banche italiane i 3 fattori elencati sonoresponsabili per quasi 12 p.p. dei 15 punti percentuali di incremento registrato, tra il 2007 e il 2014, dell’NPL ratio: 80%del totale contro un valore del 54% registrato per il complesso delle banche del campione (EBR/SSM).
91
Contributo dei diversi fattori
alla crescita dell’NPL ratio in Italia
«Non performing loans in the wake of crises», ABI - TEF marzo 2016
Di questi 12 punti percentuali, quasi la metà sono dovuti all’inefficienza della giustiziacivile (calcolata come la durata media del procedimento)
1/3 è dovuta alla minore crescita registrata dalla nostra economia tra il 2007 e i 2014
Infine quasi il 20% è dovuto all’incremento dei rendimenti sul mercato finanziario durantela crisi sovrana
L’INEFFICIENZA DELLA GIUSTIZIA CIVILE HA GIOCATO UNRUOLO DETERMINANTE NELL’AMMONTARE DELLO STOCK DI NPL
92
Fallimenti Esec. Immobiliari Esec. Mobiliari
DispositionTime
(anni) **
Disposition Time (anni) **
Disposition Time (giorni) **
2005 7,5 3,8 312
2006 7,8 4,1 312
2007 7,2 3,6 293
2008 6,8 3,0 255
2009 6,9 3,6 268
2010 6,8 3,7 278
2011 7,0 4,0 257
2012 7,3 4,0 246
2013 6,7 4,0 216
2014 9,1 4,3 208
2015-I sem. 9,0 4,0 175
Fallimenti Esec. Immobiliari Esec. Mobiliari
Giacenza media (anni)
Giacenza media (anni)
Giacenza media (giorni)
2005 8,1 4,5 314
2006 8,9 4,7 317
2007 10,2 3,9 297
2008 9,1 3,3 270
2009 8,1 3,4 261
2010 7,3 3,3 263
2011 7,0 3,3 256
2012 7,0 3,4 251
2013 6,2 3,6 221
2014 6,9 3,8 213
2015-I sem. 7,2 4,4 242
Serie storica degli indicatori di durata di alcuni procedimenti civili (2005 - 2015 I°sem.)(Fonte elaborazioni su dati Ministero della Giustizia)
* Fallimenti: durata effettiva: 7,9 anni (giacenza media: 6,9)**Il Disposition time è un nuovo indicatore che indica il tempo necessario per smaltire lo stock in essere in assenza di nuovi procedimenti.
I RECENTI INTERVENTI DEL GOVERNO DOVREBBERO RIDURRESIGNIFICATIVAMENTE TEMPI DELLA GIUSTIZIA CIVILE CON EFFETTIIMPORTANTI SULLA VELOCITA’ DI SMALTIMENTO DEGLI NPL
93
Iniziative ABI sulla trasparenza nella valutazione immobiliare
- Tavolo tecnico sulle valutazioni immobiliari agaranzia delle esposizioni creditizie
- Tavolo tecnico sulle valutazioni immobiliari agaranzia dei crediti anomali
94
Tavolo tecnico sulle valutazioni degli immobili a garanzia delle esposizioni creditizie
- Il tavolo tecnico è costituito da ABI, Assovib,tutti gli ordini professionali dei periti eTecnoborsa.
- Le linee guida sono basate sugli standard divalutazione internazionali (EVS e IVS) ecompliant con la disciplina di vigilanzaprudenziale e le norme di attuazione dell’art.120 duodecies del TUB
- Alle linee guide hanno aderito più di 180banche/gruppi bancari
95
Tavolo tecnico sulla valutazione degli immobili a garanzia dei crediti anomali
Output:
- Definizione del positionpaper per l’attuazionedell’articolo 120quinquiesdecies del TUB
- Approfondimento sullavalutazione degliimmobili in asta
96
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
a.peppetti@abi.it
«Ben di senso è privochi ti conosce, Italia, e non t’adora».(Vincenzo Monti)
Aldo Mazzocco
Presidente - Assoimmobiliare
Chief Real Estate officer - Cdp
Meteo Immobiliare 2017 – ‘ Il Mercato non aspetta ‘
Pier Paolo Barretta
Sottosegretario
Ministero dell’Economia e delle Finanze
Meteo Immobiliare 2017 – ‘ Il Mercato non aspetta ‘
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