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IN THE INDUSTRYPanoramica sui principali indicatori economici e sui trend emergenti
DEEP DIVE THE MARKET
Insights per coinvolgere i consumatori nell’epoca della media fragmentationENGAGE THE CONSUMER
Comportamento d’acquisto dei consumatori e trend delle vendite
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Editoriale a cura dell’AD Nielsen Italia
WINNINGPERSPECTIVESSETTEMBRE 2015 – ITALIA
Informazioni e insights sui consumi e sui media in Italiaper vincere le sfide mercato
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WINNING PERSPECTIVES - ITALY | Copyright © 2015 The Nielsen Company. Tutti i diritti riservati
Giovanni Fantasia
Winning Perspective è il nuovo report Nielsen che raccoglie l’eredità del Watch & Buy Report. Nuovo nome,
nuova struttura, nuovo formato digitale e interattivo, ma continuità sui contenuti che hanno decretato il successo del Watch & Buy Report: insight sui comportamenti di acquisto, sui trend del largo consumo, sui media e sul mercato pubblicitario, sempre con uno sguardo alla situazione economica italiana, alle tendenze in atto nei mercati e settori più strategici e a quanto avviene negli altri Paesi. Eravamo rimasti al 2014, l’anno che ha visto il rallentamento dei trend negativi senza però lasciare ancora intravedere i segni della ripresa. Il 2015 è iniziato invece con il materializzarsi di questa ripresa tanto attesa, seppur con ritmi di crescita molto lenti. Il nostro Paese sta uscendo dalla recessione e le famiglie italiane stanno recuperando il proprio potere di acquisto, merito di una congiuntura favorevole alimentata dalle scelte della BCE, dalla caduta dell’inflazione e del prezzo del greggio. La ripresa della fiducia dei consumatori in particolare ci spinge a essere positivi.
Dopo il balzo messo a segno nel corso del primo trimestre (57, +11 punti vs inizio 2014), nei successivi tre mesi la fiducia dei consumatori italiani ha tirato un po’ il fiato. E’ evidente un certo dinamismo che deve ancora trasformarsi in spinta propulsiva strutturata e organica, ma l’indice di fiducia si attesta al di sopra dei 50 punti, raggiungendo un risultato sicuramente positivo e a cui da quattro anni l’Italia non assisteva. Anche l’andamento del mercato pubblicitario conferma le linee di fondo della transizione italiana. La riduzione del calo degli investimenti che ha caratterizzato questa prima parte dell’anno anticipa una chiusura del 2015 finalmente sopra la quota zero. Per definizione, l’andamento pubblicitario segue quello dei consumi. A fronte di una lieve crescita delle vendite del food all’interno della grande distribuzione, vediamo un incremento di questo settore anche in termini di advertising. Sicuramente Expo ha fatto la sua parte... In ogni caso l’Italia riparte dal cibo e non poteva essere altrimenti nell’anno in cui il Mondo è passato da qui.
L’OBIETTIVO ORA È QUELLO DI SAPER
TRASFORMARE LA VISIONE POSITIVA CHE
SI STA GRADUALMENTE DIFFONDENDO IN UNA DECISA RIPRESA DEI CONSUMI
Dove eravamo rimasti?
IN THE INDUSTRYPanoramica sui principali indicatori economici
e sui trend emergenti
PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI
CONSUMERCONFIDENCE
GLOBAL SURVEY
NIELSENINSIGHTS
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Per la prima volta da anni, nel secondo trimestre dell’anno l’indice di fiducia delle imprese supera l’indice di 100 del 2010, raggiungendo a giugno il valore 104,7. Crescono tutti i climi di fiducia, quello delle costruzioni, dei servizi di mercato, del commercio al dettaglio e del settore manifatturiero e tutti, finalmente, con livelli sopra il 100.
VARIAZIONE PERCENTUALE DEL PIL DEL PAESE
Fonte: FMI World Economic Outlook, July 2015
Stati Uniti Brasile Europa Sud Africa Turchia Russia India Australia Cina Giappone
+2,5 -1,5 +1,8 +2,0 +3,0 -3,4 +7,5 +2,8 +6,8 +0,8
0
20
40
60
80
100
IMPRESE TOTALE SETTORI
Fonte: Istat - Giugno 2015
104,7GIU ‘15GIU ‘14
95,3
Principali indicatori economici
+0,2%
+2,7%
+0,7%
A giugno 2015 l’inflazione registra una lieve accelerazione, con una crescita dello 0,2% rispetto all’anno precedente. Le principali tipologie di spesa che contribuiscono
all’inflazione generale sono: bevande alcoliche e tabacchi (+3,0%), spese per l’istruzione (+1,9%), servizi ricettivi e di ristorazione (+1,6%).
Il tasso di disoccupazione continua a crescere (+2,7% su base annua) e raggiunge il 12,7% a giugno 2015. Diminuisce però il numero di inattivi, con quindi una maggiore
partecipazione al mercato del lavoro. Questo permette una crescita del tasso di occupazione su base trimestrale che, insieme all’aumento dei posti di lavoro, lascia prefigurare andamenti più favorevoli nei prossimi mesi.
L’Istat stima una crescita del PIL dello 0,7% su base annua, l’aumento tendenziale più alto negli ultimi quattro anni. Questa variazione è dovuta all’aumento dei consumi
nazionali e al maggiore valore aggiunto dei servizi e dell’industria in senso stretto. Incidono negativamente il settore dell’agricoltura e le costruzioni.
Fonte: : Istat, Giugno 2015 (2015 vs. 2014)
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Nel secondo trimestre del 2015, l’indice di fiducia globale perde un punto rispetto al primo trimestre, stabilizzandosi a 96. A livello globale l’indice di fiducia risulta stabile nell’ultimo anno, pur riscontrando differenze a livello di Region e singole Nazioni.
L’Europa è l’unica regione che cresce nel trimestre, raggiungendo il suo più alto livello negli ultimi cinque anni (79): 21 dei 32 Paesi europei sono più ottimistici rispetto all’inizio dell’anno. Danimarca, UK e Svizzera sono i Paesi più fiduciosi, dove la fiducia dei consumatori continua a crescere nel trimestre. Ucraina, Serbia, Grecia e Italia i peggiori. Perde 3 punti di fiducia la Germania nel secondo trimestre, a causa soprattutto di preoccupazioni legate a terrorismo, salute e aumento dei prezzi. Guadagna punti invece l’Ucraina, dove il cessate il fuoco dello scorso febbraio e una maggiore stabilità monetaria hanno contribuito ad un clima più positivo (ma comunque tra i meno fiduciosi).
La fiducia nelle altre regioni è in calo: perde 5 punti rispetto al primo trimestre il Nord America, pur risultando un’area ottimistica (indice 101), perdono rispettivamente 3 e 2 punti l’America Latina (raggiungendo indice 83, in più basso dal 2009) e Middle East/Africa (94), mentre resta stabile nel trimestre l’Asia Pacifico (107).
Consumer Confidence nel mondo
India
131
Filippine
122
Indonesia
120
Danimarca
112
Tailandia
111
Em. Arabi Uniti
108Cina
107
Arabia Saudita
105
Hong Kong
105
Vietnam
104
Pakistan
102
Stati Uniti
101Nuova Zelanda
99
Singapore
99
Regno Unito
99
Canada
98
Svizzera
98
Germania
97Perù
95
Colombia
92
Israele
92
Paesi Bassi
90
Australia
89
Malesia
89Irlanda
88
Norvegia
88
Rep. Ceca
88
Svezia
88
Turchia
87
Sud Africa
87Austria
85
Egitto
85
Messico
84
Taiwan
84
Cile
84
Lituania
83Giappone
83
Belgio
83
Estonia
82
Argentina
81
Brasile
81
Lettonia
79Romania
78
Russia
78
Slovacchia
75
Bulgaria
73
Spagna
72
Polonia
70Finlandia
68
Francia
66
Venezuela
62
Slovenia
61
Croazia
59
Portogallo
57Ungheria
55
ITALIA
53
Grecia
53
Serbia
52
Ucraina
48
Corea del sud
45
+1 +7 -1 +6 -3 -7
+1 -2 -1 -8 0 -6
-3 -1 +2 +2 +4 -3
-4 -1 +4 +1 -6 -5
-4 +3 +5 +1 +1 0
+3 -5 -2 -4 -3 -1
+1 +4 -1 +6 -7 -1
+4 +6 +2 +1 +5 -3
+3 +6 -3 +4 +1 -3
-2 -4 -12 0 +7 -1
CONSUMER CONFIDENCE INDEXTrend Q2 2105 vs Q1 2015- 60 Paesi - Media 96 | -1
Fonte: Nielsen, Consumer Confidence and Spending Intentions Global Survey, Q2 2015
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L’indice di fiducia degli italiani si attesta a quota 53 punti, perdendo 4 punti rispetto allo slancio di ottimismo raggiunto nel primo trimestre 2015, dove il paese aveva raggiunto indice 57.
Consumer Confidence in Italia
Un segnale positivo arriva dal calo di 5 punti rispetto allo scorso anno (69% vs 74% nel Q2 2014) di coloro che hanno modificato le proprie abitudini di spesa per poter risparmiare. Un trend molto importante perché segue un flusso positivo di decrescita di questo valore, iniziato nel 2014, dopo i picchi, che superavano l’80%, del 2012 e del 2013. Tra gli strumenti più utilizzati per il controllo delle spese familiari al primo posto troviamo il limitare dei pasti fuori casa (64%), seguiti dai tagli sull’acquisto di nuovi capi d’abbigliamento (61%) e sui divertimenti fuori casa (60%), l’acquisto di marchi alimentari più economici al supermercato (53%) e i tagli a vacanze e soggiorni brevi (45%).
0
20
40
60
80
CONSUMER CONFIDENCE INDEX EU VS ITALIA
Fonte: Nielsen, Consumer Confidence and Spending Intentions Global Survey
Q3 - 2014 Q4 - 2014 Q1 - 2015 Q2 - 2015
98
45
57 5347
96 9697Europa
Italia PROPENSI AL RISPARMIO
Misure adottate per risparmiare
Fonte: Nielsen, Consumer Confidence and Spending Intentions Global Survey, Q2 2015
Utilizzo denaro restante
Ha ridottoi pasti fuori casa
Spende menoin abbigliamento
Ha ridotto le spese per l’intrattenimentofuori casa
Acquista marchi alimentaripiù economici
Ha ridotto le vacanzee i soggiorni brevi
Risparmi
Abbigliamento
Vacanze / Viaggi
Intrattenimentofuori casa
Nuovi prodottitecnologici
degli italiani adotta delle misure
per risparmiare,era il 74% un anno fa
69%
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Sebbene gli Italiani siano ancora molto critici circa la ripresa economica del paese, l’inizio del 2015 fa registrare un leggero aumento della fiducia rispetto al tema della recessione: si è abbassata di 5 punti percentuali rispetto allo scorso anno (90% vs 95% nel Q2 2014) la percentuale di italiani che ritiene il paese in un momento di recessione.
Inoltre, c’è positività sul futuro della crisi: il 16% si dice convinto infatti che la crisi finirà nei prossimi dodici mesi, rispetto ad altri paesi europei come Gran Bretagna, Francia e Spagna che si fermano rispettivamente a quota 13, 10 e 9 punti. Sembra quindi che nonostante le varie difficoltà, il governo stia lentamente portando positività fra gli italiani. In termini di prospettive lavorative oggi il 12% della popolazione si dice fiducioso, registrando un aumento di 2 punti rispetto al Q2 2014. Aumento di 2 punti anche per quanto riguarda la convinzione da parte degli italiani che sia il momento giusto per acquistare i beni di cui necessita. Ne sono convinti ad oggi il 16% degli italiani; un dato quindi che, se dovesse continuare il trend di crescita nei prossimi mesi, lascia ben sperare riguardo alla ripresa dei consumi.
IL PENSIERO DEGLI ITALIANI Trend positivo nel Q2 2015 rispetto al Q2 2014
+2 +2 +2-5
Fonte: Nielsen, Consumer Confidence and Spending Intentions Global Survey, Q2 2015 vs Q2 2014
Ritengono sia il momento giustoper fare acquisti
Ritengono l’Italiain recessione
Credono nell’uscitadalla crisi nel 2016
Credono nella ripresa del mercato del lavoro
16%
90%
16% 12%
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Italiani sempre più attenti agli aspetti salutistici dei cibi
Il tema della nutrizione rientra tra quelli più critici della nostra epoca. Abbiamo messo a fuoco le abitudini alimentari dei consumatori italiani e il dato più rilevante è senz’altro quello di un nuovo approccio agli alimenti, con una sempre maggiore attenzione agli aspetti salutistici dei cibi e alla consapevolezza che una giusta alimentazione sia lo strumento più adeguato per prevenire e gestire disfunzioni fisiche come l’eccesso di colesterolo, l’ipertensione, il diabete e l’obesità.
Dall’analisi emerge che il 57% degli italiani si considera in sovrappeso e il 53% (era il 46% nel 2011) vorrebbe dimagrire: per perdere peso, il 75% intende cambiare la dieta (era l’83% nel 2011), il 73% fare esercizi fisici (54% nel 2011). Tra i cambiamenti più diffusi nella dieta, la lotta ai grassi rimane la priorità assoluta per il 64% degli italiani.
Considerando i tratti distintivi degli alimenti, possiamo identificare tre macro-aree di offerta a cui i consumatori sono più interessati e che hanno fatto crescere le vendite, in controtendenza netta rispetto alla contrazione dovuta alla crisi:
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Tra le caratteristiche maggiormente ricercate dagli italiani troviamo i prodotti al 100% naturali (considerati importanti dal 45% della popolazione), senza coloranti artificiali (indicati dal 43%), OGM free (per il 42%), fatti con vegetali/frutta e senza aromi artificiali (36%), ricchi di fibre (30%), biologici e con aromi naturali (26%).A conferma, i cibi biologici hanno fatto registrare nel 2014 un fatturato pari a 866 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto all’anno precedente.
BACK TO BASIC
Ingredienti Naturali Al 100%
Senza Coloranti Artificiali
Senza Ogm
A Base Di Frutta/verdura
Senza Aromi Artificiali
Biologico
Aromi Naturali
45%43%
42%36%
36%26%26%
Fonte: Nielsen Global Survey on Health, Wellness and Nutrition, 2015
BASIC
BASIC LOW ADD
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I prodotti “alleggeriti” spesso offrono un vantaggio per la salute: l’assenza di colesterolo nei cibi (importante per il 35% degli intervistati), di grassi (29%), di sodio (28%), di zucchero (27%), di calorie (22%). Gli italiani, inoltre, sono interessati alle porzioni controllate (21%), senza carboidrati (18%), a basso contenuto di fruttosio (16%), senza caffeina (12%), senza glutine (11%).Diversi prodotti leggeri e più facilmente digeribili sono cresciuti nell’ultimo anno: patatine e formaggi light (fatturato pari a 25 milioni di euro, +10%), latte senza lattosio (477 milioni di euro, +15%) e lavorati senza glutine (101 milioni di euro, +31%).
Avere “di più” di alcuni nutrienti è importante per la salute: in particolare vengono ricercati prodotti ricchi di fibre, integrali, arricchiti di calcio, proteine, vitamine.Nelle vendite si è misurato un incremento degli integratori, che hanno generato nel 2014 un fatturato di 232 milioni di euro (+3%), e di cibi integrali (vendite per 235 milioni di euro, +11%).
MORE IS MORE
30%22%
19%18%18%
16%15%
11%
Ricco di fibre
Integrale
Arricchito con calcio
Ricco di proteine
Arricchito con vitamine
Arricchito con minerali
Ricco di grassi insaturi
Arricchito con micronutrienti
Fonte: Nielsen Global Survey on Health, Wellness and Nutrition, 2015
LESS IS MORE
35%29%28%
27%22%21%
18%16%
12%11%
A basso contenuto/senza colesterolo
A basso cont./senza grassi
A basso cont./senza sodio
A basso cont./senza zucchero
A basso cont./senza calorie
Controllo delle porzioni
A basso cont./senza carboidrati
Non alto fruttosio
Senza Caffeina
Senza glutine
Fonte: Nielsen Global Survey on Health, Wellness and Nutrition, 2015
LOW ADD
Quello del cibo come fonte di benessere è un trend in crescita, che offre vantaggi non solo ai consumatori ma anche a produttori e distributori, che devono essere consapevoli del cambio di mentalità dei consumatori per mettere in atto politiche di sviluppo di nuovi prodotti, sempre più naturali e sempre meno processati.
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Nielsen Insights
IL 59% DELLE PROMOZIONI CREA VALORE IN ITALIA, MA L’INFEDELTÀ AL PUNTO VENDITA È LA PIÙ ALTA D’EUROPANel mondo vengono spesi oltre 500 miliardi di dollari in trade promotion, un investimento pari al 20% sui ricavi.
GLI ITALIANI MULTICANALESecondo l’Osservatorio Multicanalità, nel 2015 gli italiani multicanale sono il 60% degli individui over 14 e vengono identificati come Smartshoppers.
GLI ITALIANI SONO TRA I PIÙ PROPENSI ALL’INNOVAZIONE IN EUROPAInnovare è importante. Innovare garantisce alle aziende crescita, profittabilità e permette di avere successo anche nei periodi più duri di crisi economica.
CHI TROVA UN MILLENIALS TROVA UN TESOROOltre 11 milioni di italiani appartengono alla generazione dei Millennials: esigenti, tecnologicamente evoluti, informati e con un buon potere d’acquisto.
LA GUERRA DEGLI SCHERMI IN ITALIA: LA LOTTA PER FARSI “VEDERE” NEL MONDO DIGITALEViviamo nell’era digitale e vogliamo usufruire dei contenuti a comando: lo conferma il 72% degli italiani, che ama la libertà di essere connessi sempre e ovunque.
L’E-COMMERCE NEL LARGO CONSUMOIl 60% degli italiani fa browsing online prima dell’acquisto in store, il 46% legge reviews online e il 25% utilizza lo smartphone in store per cercare sconti e promozioni.
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DEEP DIVE THE MARKETComportamento d’acquisto dei consumatori
e trend delle vendite
ANDAMENTODEI CONSUMI
ANDAMENTODEI PANIERI
EVOLUZIONEDEL CARRELLODELLA SPESA
TREND PER COMPARTOE PER CANALE
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Andamento dei consumi
Nel secondo trimestre del 2015, la spesa media per famiglia, destinata ai prodotti del largo consumo, è stata di circa 1.165€,
in calo dell’1,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
KPI CONSUMER
La frequenza d’acquisto si posiziona sotto i 50 atti d’acquisto nel trimestre con una diminuzione di 2 atti rispetto al trimestre
corrispondente del 2014.
L’aumento dello scontrino medio (+3.1%) non compensa il calo della frequenza d’acquisto.
Fonte: Nielsen, Panel Consumer
Per il quinto trimestre consecutivo i volumi del comparto FMCG in Europa fanno registrare un segno positivo. In particolare, nel secondo quarter del 2015 la crescita dei volumi è pari al +0,7%. Questo, unito ad una dinamica dei prezzi positiva (+1,7%) ha portato il fatturato FMCG ad un crescita complessiva del +2,4%. Su 21 Paesi, solo 11 fanno registrare fatturati negativi; da segnalare in particolare il risultato negativo di UK dovuto a una diminuzione dei prezzi che potrebbe però fare da preludio ad un aumento dei volumi nel terzo trimestre 2015. Buone invece le performance della Francia, e questo è un risultato significativo anche per la ripresa dell’Europa nel suo complesso.
TREND CONSUMI
Valore Prezzi Volumi
0,4% 0,6%
-0,2%
EUROPA
ITALIA
TREND VENDITE IN EUROPA
2,4% 1,7% 0,7%
Fonte: Nielsen, Growth Reporter, Q2 2015
Variazione Q2 2015 vs Q1 2015
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Andamento dei panieriAlla chiusura del primo semestre 2015 è confermata la tendenza negativa dei panieri “da crisi” osservata gradualmente da inizio anno: Chef a Casa e Basici (soprattutto Prima Colazione), hanno ormai smesso di crescere, lasciando spazio nel carrello degli italiani a prodotti Pronti da Mangiare e Facili e Veloci. All’interno del paniere Pronti da Mangiare si rileva un rallentamento nell’acquisto di prodotti del mondo dell’autogratificazione, in crescita durante i tempi d’oro dei panieri Chef a Casa e Basici, segno che le rinunce fatte sull’intero carrello della spesa venivano compensate da un maggiore acquisto di categorie di impulso/autogratificazione. Oggi, al contrario, si rilevano segni positivi sulle categorie che impattano maggiormento sullo scontrino, come i prodotti a contenuto di servizio (es. salumi affettati in vaschetta, piatti pronti gastronomia e piatti pronti surgelati) dei panieri Pronti Da Mangiare e Facili e Veloci. L’unico paniere che mantiente lo stesso trend del passato è Benessere e Salute, un insieme di prodotti che, soprattutto grazie al Salutistico, cresce a doppia cifra anche a giugno. Il mondo del Salutistico cresce grazie al contributo dei prodotti Senza Glutine: latte di soia, latte di riso, pasta e biscotti sono le categorie che ne guidano maggiormente la crescita.
Fonte: Nielsen, Trade*Mis
L’ANDAMENTO DEI PANIERI A GIUGNODistribuzione Moderna
Var. % anno terminante giugno 2015 su anno precedente delle quantità (vendite a prezzi costanti) e dei valori
CHEF A CASA
BASICI PRONTIDA MANGIARE
FACILI EVELOCI
CONSUMITRENDY
BENESSEREE SALUTE
-0,3% VOL-2,3 % VAL
-0,7% VOL-0,6% VAL
+1,0% VOL+2,3% VAL
+3,7% VOL+3,2% VAL
Piatti Basici(Primi)
+3,1% VOL+3,9% VAL
PrimiPiatti Pronti
-1,9% VOL-2,6% VAL
PrimaColazione
+18,7% VOL+15,9% VAL
SecondiPronti
-0,7% VOL+1,0% VAL
+10,1% VOL+10,1% VAL
Happy Hourin Casa
+13,9% VOL+8,8% VAL
Gourmet
+7,0% VOL+7,3% VAL
Benessere
+30,6% VOL+28,1% VAL
Salutistico
-0,9% VOL-0,7% VAL
Fuori Pasto/Autogratificazione
+2,2% VOL+2,0% VAL
+2,6% VOL+2,7% VAL
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INDICE A VALORE RISPETTO A GENNAIO 2013ANNI MOBILI
Anno terminante a gennaio 2013 = 100, distribuzione Moderna
PRIMI PIATTI PRONTI
FUORI PASTOAUTOGRATIFICAZIONE
HAPPY HOUR IN CASA
SALUTISTICOBENESSERE
PRIMA COLAZIONE
PIATTI BASICI - PRIMI SECONDI PRONTI
GOURMET
101,8giu 2015
98,6128,3
98,6 95,7 105,7
116,8 112,5 162,4
giu 2015
giu 2015 giu 2015
giu 2015
giu 2015
giu 2015 giu 2015 giu 2015
Fonte: Nielsen, Trade*Mis
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Evoluzione del carrello della spesa
L’inflazione del Q2 2015 è in crescita rispetto al Q1, mentre il down grading del carrello (variazione mix) conferma il tentativo di recupero e si mantiene sui livelli del primo trimestre 2015.
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
2011 2012 2013 2014 Q12015
Q22015
EVOLUZIONE DEL CARRELLO
Fonte: Nielsen, Top4Top
3,5%
2,5%
1,7%
0,4%
3,4%
2,2%
1,3%
0,9%
1,3%
0,4% 0,3%
0,8%
-1,0%
-1,8%
-1,8%
-0,9%
-0,6%
-0,5%
Variazione Mix
InflazioneVariazione Prezzi
PROMOTIONS
ADVERTISING FMCG
% intensity index
dati in milioni di €
IPER+SUPER+LIBERO SERVIZIO
30% 29,3%
Q2 2014 Q2 2015
839 8621H 2014 1H 2015
Fonte: Nielsen, Trade*Mis
Fonte: Nielsen, BD Adex
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Il secondo trimestre 2015 registra, a sviluppo, un andamento leggermente positivo a Totale Italia, trainato in particolare dal canale Discount; Ipermercati, Supermercati e Libero Servizio confermano le difficoltà, in particolare su Cura Casa e Persona (Drug).
Trend per comparto e per canale
-2
0
2
4
6
Grocery Food & Bev Drug
+0,4%
-0,2%
+6,0%
+0,5%+0,2%
+6,5%
+0,1%
-2,0%
+3,2%
+10,5%
Totale Italia Iper + Super + Libero Servizio Discount Specialisti Drug
Fonte: Nielsen, Trade*Mis
TREND % V. VALOREQ2 2015 vs Q2 2014
Iper + Super + Libero Servizio
TREND MARCA DEL DISTRIBUTOREQ2 2015 vs Q2 2014
% Value Share MddIper + Super + Libero Servizio
% Intensity Index Mdd
Q2 2014
18,2%Q2 2015
18,4%Q2 2014
22,4%Q2 2015
21,9%
In leggera crescita la quota della Marca del Distributore, mentre diminuisce la pressione promozionale (trend promozionale in linea al totale Grocery).
Quota Discountsupera la soglia
del 12%
var% Gen-Giu 2015 vs Gen-Giu 2014
+0,5%
65,9 Mio €Investimenti Distribuzione
Alimentare
var% Gen-Giu 2015 vs Gen-Giu 2014
+7,5%
Quota presenzaVolantino Stabile
MarcheLeader
Fonte: Nielsen, Folder@Net, Quota su 100% volantini continuativi
13,6%Marche
distributore 8,8%
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FRUIZIONEMEDIA
SOCIAL TV MERCATO PUBBLICITARO
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Fruizione dei principali media
-20 -15 -10 -5 0 5 10 15 20 25
AUDIENCE E TEMPOVar. % Giu 2015 - giorno medio
TV
Internetda PC
Mobile
Fonti: Nielsen Auditel, Nielsen Audiweb, Nielsen Mobile Media, Nielsen BD Adex.
Audience Tempo
-2,3%
-19,3%
+14,7%
+26,7%
-4,7%
-5,2%
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Nonostante la forte spinta di internet, ci sono ancora 43 milioni di italiani che a giugno hanno guardato la televisione. Sono state dedicate circa 3h45 nel giorno medio con un audience nel minuto medio di 9 milioni di italiani, leggermente in calo rispetto al giugno 2014. Il calo mensile, probabilmente dovuto anche a differenze meteorologiche, si attenua fortemente se si considera il primo semestre dell’anno, con un’audience media addirittura in crescita dello 0,7%, mentre il tempo speso di fronte alla TV cala solo dell’1,8%.
La diffusione di internet in Italia continua a crescere, con 41 milioni di persone che dichiarano di poter accedere a internet, l’85,5% della popolazione 11-74, in crescita dell’1,9% rispetto a giugno 2014. A trainare la crescita è lo smartphone, con ben 30 milioni di italiani che affermano di utilizzarlo come strumento per accedere online, il 19,5% in più dell’anno scorso. Nel giorno medio sono quasi 22 milioni gli italiani che navigano effettivamente in internet, in crescita del 5,9%. A farlo sono oltre il 60% dei 18-34enni e oltre la metà dei 35-54enni.
Il computer continua a perdere il proprio ruolo di device per l’accesso online, con un calo significativo dell’ audience giornaliera (-5,2%) e soprattutto del tempo speso (-19,3%). Inoltre, del tempo totale speso online dagli italiani, ormai solo il 30% viene generato dalla fruizione tramite PC.
A trainare la crescita sono i device mobili, quali smartphone e tablet, che rispetto all’anno scorso registrano una crescita a doppia cifra sia in termini di audience (+14,7%) che di tempo speso giornalieri (+26,7%). In un giorno medio gli accessi da mobile superano del 40% quelli da PC e vengono trascorsi quasi 40 minuti in più su internet navigando da smartphone o tablet. Infine, è interessante sottolineare che l’85,5% del tempo è generato dalla navigazione tramite app.
TV INTERNET PC MOBILE
Smartphone e tablet sempre più presenti nella vita degli italiani
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Social TV
Il secondo trimestre si chiude con 12 milioni di Tweet sulla TV. 2,2 milioni in meno rispetto al Q1. 2,2 milioni è esattamente il numero di Tweet postati su Sanremo. Non considerando Sanremo il trend è quindi in linea rispetto al trimestre precedente. Tra i generi peso molto rilevante di Talent/Reality. Numeri interessanti per i talk/show in particolare quelli politici. Lo sport, pure occupando solo il 5% dei palinsesti ha generato il 25% della Twitter TV activity.
LE METRICHE DELLA SOCIAL TVL’attivitá social ripercorre la stagionalitá dei palinsesti tv
Unique Author Tweet CumulatoNetti (Milioni)
Unique Audience Impression CumulatoMedia Quot. (Milioni)
G F M A M G G F M A M G
G F M A M G
293.000
382.200334.000
302.000353.000
275.300
G F M A M G
3,4
6,4
4,33,6
4,9
3,4
283.000332.100
299.000284.000313.000
233.000
193
433
223 188249
126
Fonte: Nielsen Twitter TV Ratings, Gennaio - Giugno 2015
DATI PER EMITTENTECanale 5 è il network che ha collezionato più Tweet e Impression, con i successi di Amici (forte anche nella fascia pomeridiana trasmessa su Real Time), di Isola dei Famosi e della Champions League. Tra le Free to Air seguono Raiuno, grazie al Festival di Sanremo, quindi Raidue trainata dai risultati di The Voice. Il grande seguito di talk politici e programmi di approfondimento su Twitter, ha premiato La7 e Raitre. Sulle piattaforme Pay, numeri di spicco per i Talent, in particolare con Masterchef e Italia’s Got Talent su Sky Uno, buoni risultati per le serie TV trasmesse da Sky Atlantic e Fox Life. Sempre sulle piattaforme TV a pagamento emergono i canali che trasmettono calcio nazionale e internazionale (Sky Sport e Calcio, Mediaset Premium e Fox Sport), seguiti da canali dedicati ai Motori (in particolare Sky F1 e Sky Moto GP) e altri sport come Tennis e Ciclismo (ancora Sky Sport ed Eurosport).
SOCIAL TV E BRAND
Nel secondo trimestre la sovrapposizione misurata da Nielsen Social tra Twitter TV Authors e Brand Authors è stata del 58%. 230.000 Utenti hanno postato almeno un Tweet su un programma TV e almeno un Tweet su una delle 500 Brand in rilevazione. Telecomunicazioni, Alimentari e Beverage le industry che registrano il numero maggiore di autori in comune tra Brand e programmi TV.
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Il mercato pubblicitario
Nel primo semestre 2015 la raccolta pubblicitaria complessiva sul web in Italia supera il miliardo, più precisamente 1,06 miliardi
di euro, coprendo il 26% del totale degli investimenti, registrando un incremento di quota di quasi 2 p.p. rispetto allo stesso periodo del 2014.
Nel primo semestre 2015 l’andamento della pubblicità, aggiungendo anche la stima della raccolta sulla porzione di web attualmente non monitorata (principalmente search e social), registra
un -0.2% rispetto allo stesso periodo del 2014. La TV, che risente maggiormente dell’assenza dei mondiali di calcio, chiude il periodo cumulato gennaio – giugno a -3,0%.
Buoni segnali dall’out of home. Registra infatti una crescita del 8,2% grazie alle
campagne dedicate ad Expo.
ADV SHARE PER MEZZO
47TV
26INTERNET
15STAMPA
5RADIO
7ALTRO
Fonte: Nielsen, investimenti pubblicitari stimati netti - tp commerciale nazionale.
(Nella voce Altrosono inclusi
DM, Cinemaed OOH)
VAR. % ADV PER MEZZOGen-Giu 2015 vs 2014
Fonte: Nielsen - Stima AdEx del mercato pubblicitario 1'sem 2014vs2015 – incluse tutte le tipologie pubblicitarie Internet include la stima Nielsen del mezzo Digital totale
TV
TOT. MERCATO
INTERNET
STAMPA
RADIO
OUT OF HOME
CINEMA
DIRECT MAIL0
-0,2%
-3,0%
8,0%
-6,3%
7,5%
8,2%
-0,2%
-4,2%
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GIOVANNI FANTASIAManaging Director Italy & Greece
RAFFAELLA BOGLIARDIInnovation Practice Manager
STEFANO RUSSOSenior Business [email protected]
SANDY SUARDIBusiness Consultant
MARZIA ZOPPIRetailer Services Associate Manager
BARBARA SALVAGNOClient Service Executive
MICHELA MAIELLOClient Service Executive
OMBRETTA CAPODAGLIOMarketing & Communication Manager
Per commenti e approfondimenti contatta gli autori di questa edizione di Winning Perspectives
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