Screening Literacy. Il Rapporto europeo sulla Film Literacy.L’Europa della Film Literacy per la formazione di un pubblico consapevole
Audience building
Audience development
Market awareness
School curriculum
Licensing models
Young audience
Children filmsDigital switch off
Theatres
Independent films
Creative europe
National strategy
Access
Industry
European added value
Creative EuropeFilm heritage
_______________________________________Bologna, 7 dicembre 2013
Simone Moraldi (FilCoSpe– Università degli Studi Roma Tre)[email protected] – screeningliteracy-italia.blogspot.com
Film as an artform
Creativity
Production-chainFilm Literacy
‘The level of understanding of a film, the ability to be conscious and curious in the choice of films; the competence to critically watch a film and to analyse its content, cinematography and technical aspects; and the ability to manipulate its language and technical resources in creative moving image production.’
(“Screening Literacy”, Executive Summary)
Film Literacy. Una definizione
Lo statuto della Film Literacy in Europa.Raggio d’azione nei programmi di finanziamento europei
FILM LITERACY
Patrimonio della cultura
cinematografia e audiovisiva
europea
Filiera produttiva e distributiva
Cittadinanza attiva
Promozione dell’industria
cinematografica e audiovisiva europea
ValorizzazioneVeste
“ancillare”
INDUSTRIACULTURACOOPERAZION
E
Formazione del pubblico
Accesso al patrimonio, comprensione profonda
dell’immagine in movimento come forma
d’arte, curiosità, capacità di destreggiarsi nel mercato
dell’offerta culturale
Sviluppo del pubblico per il mercato cinematografico
europeo
Funzione di inclusione sociale e di intervento
sul territorio
CREATIVITA’
Competenze professionali
Padroneggiare le competenze
legate al “fare”
Connessione con il tessuto
produttivo
Lo statuto della Film Literacy in Europa
Sotto-programma MEDIA
Audience Development
Film Literacy
Cinedays Europe (2002)
Thessaloniki declarations “Audiovisual
heritage and film education” (2003)
Wim Wenders: il cinema nei curricoli
scolastici (2009)
Media Literacy
Piano Nazionale Cinema
(MIUR, 1999-2001)
Un po’ di storia…
Quali canali di distribuzione potranno beneficiare della nuova iniziativa di formazione del pubblico?
La formazione del pubblico include progetti che riguardano i new media e la distribuzione tradizionale, sia quella nelle sale cinematografiche che quella nei circuiti televisivi. L'obiettivo, come detto, è quello di stimolare l'interesse delle persone nel film europei e in particolare quello dei giovani e giovanissimi. I bambini di oggi navigano di continuo attraverso numerose offerte e numerose piattaforme, credendo di avere accesso ad ogni contenuto che desiderano, in qualsiasi posto e in qualsiasi momento. Le sale cinematografiche sono solo uno dei posti dove essi possono vedere dei film. In questo contesto di competizione di attività per il tempo libero dobbiamo stimolare attivamente la loro curiosità e metterli nella posizione di fare scelte informate riguardo a cosa vogliono vedere e dove vogliono vederlo. A questo fine, con le misure varate per la formazione di questo pubblico giovane, sosterremo la cooperazione nell'insegnamento del linguaggio audiovisivo per bambini e ragazzi, e insieme a questo organizzeremo eventi che permettano agli adulti di capire e di rivolgersi meglio a questo settore di pubblico. La formazione audiovisiva, inoltre, sarà un elemento importante del progetto di sostegno ai festival.
Xavier Troussard, Head della MEDIA Unit su Cineuropa.org (a cura di Birgit Heidsiek)
Lo statuto della Film Literacy in Europa
Screening Literacy, il Rapporto europeo. Il partenariato
Agenzia europea
Programma di finanziamento
Partner italiano Endorsement
Ente capofila
Screening Literacy. Gli esiti del Rapporto
STRATEGIA NAZIONALEAlto grado di
coordinamento tra i settori della cultura e
dell’educazione
Coordinamento tra stato centrale e amministrazioni
locali
Priorità insindacabile della crescita culturale e
intellettuale del pubblico
VALORE AGGIUNTO EUROPEO
Trasferimento dell’innovazione,
declinabilità dei dispositivi
Scambio transnazionale di modelli e buone
pratiche
Attività strategiche di promozione del cinema europeo
La questione dell'accesso ai contenuti e della definizione del quadro normativo inerente il diritto d'autore e le licenze d'uso per il cinema e l'audiovisivo si è rivelata essere una questione cruciale. Va da sé che, senza l'accessibilità delle risorse, non ci può essere Film Literacy. La questione si pone al cuore dei rapporti tra le dinamiche di filiera, la creazione di network digitali, la valorizzazione del patrimonio e l'accesso per il giovane pubblico rispetto, non secondariamente, alle politiche educative e alla scuola nel suo ruolo di esclusiva agenzia educativa pubblica nazionale. In questo senso è particolarmente delicata e discussa la questione delle licenze per usi non commerciali e in circuiti non commerciali.
screeningliteracy-italia.blogspot.comconsiderazioni post-Film Literacy Meeting,
Varsavia, 17-18 ottobre 2013
Screening Literacy. Gli esiti del Rapporto
"Showing films in European Schools” (EAC/07/2013)
Studio europeo sulla situazione attuale in merito
all’utilizzo dei film nelle scuole europee
Analisi degli ostacoli e delle buone pratiche nell’utilizzo dei
film nelle scuole, incluse le licenze d’uso non commerciale
Raccomandazioni in merito alle modalità tramite cui
rafforzare la propria presenza nel merito delle politiche di
media literacy
Best practices in Europa
A wider literacy(Northern Ireland Screen, Irlanda del Nord)
Filmoteka Szkolna(Polish Film Institute, Poland)
Filmoteka Szkolna is based on a box of polish feature, documentary and animation films available to all middle and secondary schools in Poland free of charge
Le cinéma, cent ans de jeunesse(Cinémathèque Française, Francia)
Cinema en curs(A bao a Qu, Catalogna, Spagna)
Va riaperto il capitolo degli interventi su cinema e Scuola centrando il focus sulla digitalizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo e sulla sua accessibilità a studenti, docenti, pubblico delle generazioni future (piattaforme on line, valorizzazione delle sale di prossimità, creazione di strumenti pedagogici, anche su modello francese) ma soprattutto risolvendo le questioni dei diritti per la fruizione in situazione didattica. L’obiettivo è offrire alla scuola italiana (come sollecitato da tanti interventi nella Conferenza e per tutti i gradi e gli ordini di scolarità, in particolare per la scuola elementare) un nuovo Piano nazionale per la diffusione del cinema, per lo sviluppo di competenze di base e per la creazione di nuovo pubblico. Il Piano dovrà tener conto dei modelli virtuosi di utilizzo dei fondi strutturali in altri paesi (Polonia e Lituania) per finanziare progetti di digitalizzazione del patrimonio cinematografico da mettere a disposizione delle scuole, delle università e dei centri di formazione.
Conferenza Nazionale del Cinema, 5/9 novembre 2013Sintesi dei tavoli di discussione, capitolo 5
www.cinema.beniculturali.it
In Italia. La Conferenza Nazionale del Cinema
Il 2014. Ipotesi di disegno strategico per un’azione di formazione del pubblico organica alla filiera
STRATEGIANAZIONALE
Licenze d’uso non commerciali
GiovanePubblico
Scuola
Switch off digitale
Coordinamento stato-regioni
Formazionedel pubblico
Semestre italiano di presidenza UE
Patrimonio
Filiera industriale
Digitalizzazione
Europeizzazione
Agenda digitale
Creative Europe
Fondi Strutturali
Cinema di qualitàper ragazzi
Valorizzazione
Multi-piattaforma
Promozione del prodotto di
qualità
GRAZIE PER L’ATTENZIONE !
_______________________________________Bologna, 7 dicembre 2013
Simone Moraldi (FilCoSpe– Università degli Studi Roma Tre)[email protected] – screeningliteracy-italia.blogspot.com
screeningliteracy-italia.blogspot.comfilmliteracyadvisorygroup.wordpress.com
PER SCARICARE IL RAPPORTO:
http://ec.europa.eu/culture/media/media-literacy/studies_en.htm