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Indice degli argomenti della prima lezione
Presentazioni efficaci
con PowerPoint Prima lezione
Fascicolo Tecnico
A cura di Marco Cardani Docente e formatore in corsi d’informatica
e progettazione web per aziende e professionisti
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Gentile Cliente,
siamo lieti di inviarLe la prima lezione dell’E-seminar “Presentazioni efficaci con
PowerPoint”.
Questo primo fascicolo contiene le informazioni tecniche di utilizzo di PowerPoint. In
particolare, in questa parte di lezione, affronteremo in particolare i seguenti argomenti:
Indice dei contenuti del fascicolo tecnico
Preparare le slide: struttura e strumenti
Come preparare le slide
Sistemazione del testo
Bullet Point
Indice
Colori: come inserire e modificare i colori
Nel secondo fascicolo, a cura di Marco Trapani, vedremo come modificare l’aspetto e
l’efficacia delle presentazioni con semplici accorgimenti stilistici.
La lezione termina con un breve esercizio di autovalutazione che non dovrà inviarci: Le
servirà per misurare il grado di apprendimento e la sussistenza o meno di eventuali dubbi.
In caso di necessità di chiarimenti, non esiti ad inviarci i Suoi quesiti via e-mail all’indirizzo
[email protected] specificando nell’oggetto “Quesito PowerPoint”.
I relatori Le risponderanno nel più breve tempo possibile.
Non ci resta che augurarLe buona formazione!
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Preparare le slide: struttura e strumenti
Microsoft PowerPoint è il programma del pacchetto Office che permette di creare
presentazioni multimediali, ossia delle sequenze di schermate che possono contenere al
loro interno testi, immagini, video e musiche. La presentazione può essere di tipo
esclusivamente visuale, come se lo spettatore si trovasse davanti ad un vero e proprio
video, oppure interattiva: possiamo dare all’utilizzare di scegliere quali parti del nostro
lavoro andare a visitare, come se si fosse al cospetto di un sito internet. Infine, possiamo
usare PowerPoint per creare una presentazione puramente didascalica che accompagni
una nostra relazione di fronte ad una platea o ad una classe.
Una presentazione di PowerPoint dunque non è altro che una sequenza di diapositive,
altrimenti dette slides. La preparazione è immediata ed intuitiva ma, prima di addentrarci
all’interno di essa, dobbiamo imparare a conoscere l’interfaccia di lavoro di Microsoft
Office PowerPoint; nello specificio analizzeremo la versione 2010, versione estremamente
simile alla 2007 ed alla nuovissima 2013.
Nella parte superiore dello schermo troviamo la barra multifunzione che si estende per
tutta la sua larghezza. Al suo interno ci sono nove schede (Home, Inserisci,
Progettazione, Transizioni, Animazioni, Presentazione, Revisioni, Visualizza,
Sviluppo) e il menù File, evidenziato in arancione proprio per distinguerlo dalle schede.
Nella versione 2007 è presente invece il cosiddetto Pulsante Office (vedi Figura 1)
Figura 1 - La barra multifunzione.
L’area di lavoro invece è divisa in due sezioni (vedi Figura 2): quella più grande è
naturalmente la vera e propria diapositiva che andremo a realizzare, mentre la colonna di
sinistra ci mostra le miniature delle varie diapositive che realizziamo, permettendoci così di
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spostarci agilmente da una parte all’altra della presentazione e di eliminare, spostare o
duplicare ognuna delle slide. Le due sezioni sono divise da una sottile colonna di colore
chiara che può essere ridimensionata tenendo premuto il tasto sinistro del mouse e
trascinandolo a destra per ingrandire o a sinistra per rimpicciolire. Nella parte inferiore
dello schermo troviamo uno spazio, dove possiamo inserire le note, ovvero dei brevi
appunti da abbinare ad ogni singola slide che si potranno visualizzare, solo per il relatore,
durante una presentazione su due schermi. Teniamo presente però che PowerPoint ci
mette a disposizione altre tre modalità di visualizzazione (vedi Figura 3): Sequenza
diapositive, Pagina note e Visualizzazione di lettura, oltre alla Visualizzazione
presentazione che ci permette di vedere la presentazione completa e non le singole slide.
Le troviamo nella scheda Visualizza, gruppo Visualizzazione presentazione oppure in
basso a destra nello schermo, vicino alla percentuale di zoomata, rappresentate da quattro
piccoli pulsanti (vedi Figura 4)
Figura 2 - Area di lavoro
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Figura 3 - Scheda Visualizza
Figura 4 - Pulsanti modalità visualizzazione.
Analizziamo ora nel dettaglio le nove schede:
Home: troviamo tutte le funzioni più utilizzate dal programma, come la
formattazione dei testi e la creazione di nuove diapositive;
Inserisci: per mettere in una slide elementi multimediali quali immagini o video;
Progettazione: per impostare alcune caratteristiche della pagina quali dimensioni e
temi;
Transizioni e Animazioni: per gestire gli effetti speciali (dissolvenze, rotazioni,
ingrandimenti ecc.) da attribuire alle singole diapositive o agli oggetti;
Presentazione: per regolare l’andamento della presentazione;
Revisione: per le correzioni ed infine Visualizza per la modifica delle opzioni di
visualizzazione della pagina.
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1. Come preparare le slide
Ogni volta che apriamo un nuovo file in PowerPoint, il programma ci mostra una
diapositiva con al suo interno due aree per inserire il titolo ed il sottotitolo del nostro
lavoro con un semplice click. Si tratta di un particolare Layout diapositiva che dovrebbe
permetterci di creare rapidamente delle presentazioni ma, al tempo stesso, ci costringe a
seguire uno schema predefinito che può anche non essere di nostro gradimento. Per
evitare il problema, posizioniamoci nella scheda Home, gruppo diapositive, pulsante
Layout: PowerPoint ci mette a disposizione nove diversi schemi di diapositiva. Il mio
consiglio è quello di scegliere sempre il
layout vuota, così da poter inserire tutto
quello che vogliamo, dove vogliamo,
senza dover obbligatoriamente schemi
prefissati (vedi Errore. L'origine
riferimento non è stata trovata.).
Sempre osservando la Errore. L'origine riferimento non è stata
trovata. notiamo il pulsante Nuova diapositiva ed il relativo
menù a comparsa: esso ci permette di inserire una nuova slide
successiva a quella nella quale ci troviamo e di scegliere
immediatamente il layout che ci interessa. Una volta che abbiamo
realizzato le diapositive, attraverso le miniature possiamo, come
abbiamo già detto, gestirle (vedi Figura 6). Figura 6 - Gestione diapositive.
Figura 5 - Layout diapositiva.
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Cliccando con il tasto destro sulla miniatura troviamo infatti i menù Taglia, Copia,
Incolla, Nuova diapositiva, Duplica diapositiva ed Elimina diapositiva. I significati di
questi menù sono evidenti, è il caso solamente di segnalare che Duplica diapositiva crea
una diapositiva identica di seguito all’attuale, mentre Copia e Incolla permettono di creare
una diapositiva duplicata in un punto qualunque della presentazione. Attraverso una
normale operazione di trascinamento possiamo spostare facilmente le singole diapositive,
per modificare l’ordine.
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2. Sistemazione del testo
Una caratteristica fondamentale di Microsoft PowerPoint in ogni sua versione è quella di
non essere in grado di farci scrivere un testo all’interno della diapositiva se prima non
creiamo una casella di testo. La casella di testo infatti è lo spazio adibito alla scrittura di
un testo all’interno di una slide. In ogni slide possiamo inserire tutte le caselle di testo che
vogliamo: per farlo andiamo sulla scheda Inserisci, gruppo Testo, pulsante Casella di
testo (vedi Figura 7).
Figura 7 - Inserisci Casella di testo.
Fatto ciò dobbiamo disegnare la casella all’interno della diapositiva: teniamo premuto il
tasto sinistro del mouse in un punto a scelta della slide, definiamo le dimensioni tramite
trascinamento e quando abbiamo terminato lasciamo il tasto del mouse. La casella di testo
è stata creata. Molti di voi avranno notato che PowerPoint prende in considerazione
soltanto la larghezza della casella di testo, mentre l’altezza si adatterà al contenuto, quindi
è del tutto inutile trascinare il mouse verso il basso quando si crea una casella di testo. Ora
siamo pronti a scrivere ciò che vogliamo. Quando scriviamo, noteremo che PowerPoint
visualizza il bordo della casella di testo come tratteggiato; quando invece selezioniamo con
un click la casella di testo, il bordo diventa a riga continua. Appena dopo aver finito di
scrivere clicchiamo sul bordo della casella di testo così da poterla selezionare. In questo
modo potremo formattare il testo senza bisogno di selezionare usando il trascinamento
del mouse, come siamo soliti fare con programmi come Microsoft Word (vedi Figura 8 e
Figura 9).
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Figura 8 - Casella di testo attiva
Figura 9 - Casella di testo selezionata
Per formattare il testo sarà sufficiente andare nella scheda Home, gruppo Carattere e qui
troveremo le medesime opzioni di formattazione che troviamo in Microsoft Word:
grassetto, corsivo, sottolineato, tipo e dimensione del carattere, colore del testo. La novità
è data dal pulsante che permette di dare
un’ombreggiatura molto elegante ai nostri testi. Nel gruppo
Paragrafo troviamo inoltre le opzioni relative agli allineamenti
del testo rispetto ai margini della casella di testo: a destra, a
sinistra, al centro e giustificato sono le quattro opzioni possibili,
come negli altri software di impaginazione. Il pulsante
Orientamento testo invece ci permette di regolare l’inclinazione
del testo (vedi Figura 10) per poter scrivere in verticale.
Una volta creata la casella di testo però si può notare che
Figura 10 - Orientamento testo
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PowerPoint mostra nella barra multifunzione una nuova scheda: Strumenti Disegno
Formato1 (vedi Figura 11).
Figura 11 - Strumenti disegno Formato.
Grazie ai pulsanti presenti nel gruppo Stili forma possiamo modificare l’aspetto estetico
della casella di testo: modificare il colore di riempimento (di default la casella di testo è
trasparente) con il pulsante Riempimento forma, modificare il colore del bordo (di default
non è visibile) con Contorno forma ed aggiungere degli effetti (pulsante Effetto forma)
come i riflessi, le ombreggiature o gli aloni che sono tipici dei pacchetti Office 2007, 2010 e
2013. Inoltre ci vengono proposte una serie di caselle di testo predefinite che velocizzano
ancora di più il lavoro di personalizzazione estetica (vedi Figura 12).
Figura 12 - Stili casella di testo
Il gruppo Inserisci forme permette invece, attraverso
il pulsante Modifica forma, di cambiare la forma
della casella di testo, trasformandola in una freccia, in
un rettangolo con angoli arrotondati, in un triangolo,
in un trapezio, in un’ellisse o in tantissime altre forme
1 La scheda appare ogniqualvolta si seleziona una casella di testo.
Figura 13 - Modifica forma
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che il programma mette a disposizione dell’utente (vedi Figura 13).
Quando vogliamo inserire dei testi in una presentazione dobbiamo tenere in
considerazione anche l’esistenza di un altro strumento: la WordArt. Se in passato essere
erano utilizzate per creare titoli simpatici e addirittura scherzosi, ora, con le versioni di
Office 2007/2010/2013, hanno assunto caratteristiche che le rendono idonee per titolazioni
di ogni tipo, anche per presentazioni professionali. Inseriamo la WordArt dalla scheda
Inserisci, gruppo Testo, pulsante WordArt (vedi Figura 14).
Figura 14 - Inserimento di una wordart.
Come potete notare gli stili sono accattivanti ed eleganti; scegliete la WordArt più adatta
alle vostre esigenze e si creerà all’interno della diapositiva una casella di testo che la
contiene; non ci resta che scrivere il testo della WordArt. La casella di testo si adatterà al
contenuto. Una volta inserito il testo spostiamoci nella scheda Strumenti disegno
Formato e formattiamo il nostro lavoro; chiaramente ci concentreremo prevalentemente
sul gruppo Stili WordArt. Se invece andiamo sulla scheda Home possiamo modificare il
tipo di carattere, le dimensioni e lo stile (vedi Figura 15).
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Figura 15 - Una WordArt con carattere Kunstler script ed ombreggiatura.
La grande novità della WordArt infatti è che sono semplicemente degli effetti particolari
applicati ai testi, non sono più, come nelle vecchie versioni di Microsoft Office, degli
oggetti esterni. Se infatti scriviamo un testo in una casella, lo selezioniamo andiamo nella
già citata scheda Strumenti disegno Formato possiamo comodamente applicargli gli Stili
WordArt.
Naturalmente ci capiterà talvolta di scrivere all’interno di una singola casella di testo dei
testi nei quali alcune parole o frasi richiederanno una formattazione diversa rispetto al
resto dello scritto: dovremo semplicemente selezionare le porzioni di testo che ci
interessano con il consueto metodo della selezione tramite l’usuale trascinamento del
mouse o usando Shift e frecce direzionali sulla tastiera (vedi Figura 16).
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Figura 16 - Diverse formattazioni nella medesima casella di testo.
Un altro aspetto da considerare è la posizione del testo
all’interno della diapositiva: abbiamo già detto che il testo
può essere allineato rispetto ai margini laterali della casella
di testo che lo contiene. E la casella di testo? Essa, come
tutti gli elementi inseriti in PowerPoint può essere allineata
rispetto ai margini della diapositiva. Una volta selezionata,
andiamo nella scheda Strumenti disegno Formato,
gruppo Disponi, pulsante Allinea. Qui troviamo sei diversi
possibilità di allineamento: a sinistra, al centro
orizzontalmente, a destra, in alto, al centro verticalmente e in basso. Possiamo applicarne
anche due: ad esempio prima Allinea a sinistra e poi Allinea in alto (vedi Figura 17).
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Figura 17 - Due caselle di testo: una allineata in alto a sinistra, l'altra in basso a destra.
Le voci Distribuisci orizzontalmente e Distribuisci verticalmente servono invece per
centrare fra di loro due o più oggetti in verticale o in orizzontale, in modo da poter
sfruttare gli spazi in maniera ottimale (vedi Figura 182). Naturalmente per operare una
distribuzione fra più oggetti essi vanno selezionati contemporaneamente: per farlo è
necessario cliccare all’interno degli oggetti tenendo premuto il tasto Shift. Una volta
distribuiti gli oggetti possono essere anche allineati insieme, a patto sempre che siano
selezionati.
2 Nell’immagine vedete due quadrati colorati inseriti attraverso la scheda Inserisci e il pulsante Forme
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Figura 18 - Due oggetti distribuiti verticalmente.
Teniamo presente anche che un oggetto può essere spostato grazie ad un semplice
trascinamento del mouse oppure, in maniera più precisa, con le frecce direzionali della
tastiera. Infine oggetti e caselle di testo
possono anche sovrapporsi fra di loro:
in questo caso PowerPoint3 da la
precedenza all’oggetto inserito per
ultimo, posizionandolo sopra agli altri.
Sia nella scheda Home che in
Strumenti disegno formato, troviamo
però il pulsante Disponi che ci
3 Tutti i programmi del pacchetto Office hanno lo stesso comportamento.
Figura 19 - Pulsante Disponi
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permette di modificare l’ordine di disposizione attraverso le voci Porta in primo piano,
porta in secondo piano, Porta avanti e Porta indietro (vedi Figura 19).
Quando un utente trova difficoltà nel
selezionare gli oggetti, può avvalersi del
pulsante Riquadro di selezione che si
trova nella scheda Strumenti disegno
Formato, gruppo Disponi. Esso fa
apparire sulla destra un riquadro che
elenca tutti gli oggetti selezionabili
presenti nella diapositiva; se ne scegliamo
uno verrà attivata la selezione dello stesso
anche nella slide. Inoltre un piccolo
pulsante a forma di occhio (vedi ) permette eventualmente di nascondere alla vista
momentaneamente uno degli oggetti nella diapositiva.
Proseguiamo l’argomento testi con una curiosità: all’inizio del
paragrafo abbiamo notato che la casella di testo adatta le sue
dimensioni verticali al contenuto; volendo possiamo
modificare questa caratteristica. Selezioniamo una casella di
testo, andiamo nella scheda Home, gruppo Paragrafo,
pulsante Allinea testo e scegliamo la voce Altre opzioni
(vedi Figura 20). Si apre a questo punto una finestra che
riassume le caratteristiche della casella di testo e nella quale
troviamo attiva l’opzione Adatta dimensioni forma al testo. Possiamo scegliere, in
alternativa, Non adattare, che mantiene la casella grande quanto la disegnamo e che ci
permette di sfruttare gli allineamenti orizzontali In alto, In mezzo e In basso. L’opzione
scelta viene applicata a tutte le nuove caselle di testo che si inseriscono nel file.
Figura 21 - Il riquadro di selezione
Figura 20 - Altre opzioni allineamento
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Un’ultimissima annotazione: quando vogliamo effettuare un copia-incolla di un testo
preso da un altro programma oppure da un sito internet conviene, prima di incollare,
creare una casella di testo. In questo modo il testo incollato prenderà subito la
formattazione predefinita di PowerPoint: carattere Calibri, dimensione 18 e allineamento a
sinistra.
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3. Bullet points
In una presentazione di PowerPoint capita non di rado di dover inserire dei testi sotto
forma di elenco, per rendere più chiara la lettura. Nella scheda Home, gruppo Paragrafo
troviamo due pulsanti: Elenchi puntati (bullet points) ed Elenchi numerati. Il primo ci
serve se vogliamo inserire degli elenchi senza un particolare ordine gerarchico o
procedurale: ad esempio i settori di un grande magazzino, i locali di un appartamento o le
categorie di prodotti in vendita nel nostro negozio di elettronica di consumo. Il secondo
invece viene naturalmente usato per ordini gerarchici o procedurali. Ambedue i pulsanti
hanno un menù a tendina
ove scegliere quale
simbolo o numerazione
utilizzare (vedi Figura 22 e
Figura 23).
Naturalmente gli elenchi possono essere creati solamente all’interno di una casella di testo.
Quando scegliamo l’elenco di nostro gradimento PowerPoint inizia ogni riga con il
simbolo/numero scelto. Se premiamo il tasto Backspace ad inizio riga o se clicchiamo di
nuovo il pulsante dell’elenco4 ricominciamo a scrivere un testo normale, senza elenchi.
4 Si tratta, infatti, di un pulsante on/off e si colora di arancione quando è attivato.
Figura 22 - Elenchi numerati Figura 23 - Elenchi puntati
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Se, dopo essere andati a capo con invio premiamo sulla tastiera il tasto Tab creiamo un
sotto elenco; dopo essere andati a capo di nuovo premiamo Shift+Tab e PowerPoint ci fa
ritornare all’elenco principale. I sottoelenchi non hanno simboli o numerazione differenti
rispetto all’elenco principale, a differenza di quello che succede in Microsoft Word.
Possiamo creare tutti i sottoelenchi che desideriamo.
Tornando per un attimo ad osservare la Figura 22 e la Figura 23, notiamo che è presente la
dicitura Elenchi puntati e numerati… che consente di accedere alle opzioni di
personalizzazione degli elenchi, quali l’utilizzo di simboli diversi da quelli proposti di
default.
In Microsoft PowerPoint spesso gli elenchi si utilizzano per creare un indice della propria
presentazione: non esiste infatti, a differenza di Word, un menù in grado di creare un
sommario automatizzato.
Dopo aver scritto l’indice (vedi Figura 24) dobbiamo far sì che cliccando su una delle voci
PowerPoint ci porti direttamente alla diapositiva che tratta di quell’argomento.
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Figura 24 - Un indice creato con gli elenchi numerati.
Per farlo selezioniamo la voce del sommario di nostro interesse ed andiamo sulla scheda
Inserisci, gruppo Collegamenti, pulsante Azione. Appare una finestra che cui chieda
quale azione associare al click del mouse (vedi Figura 25).
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Figura 25 - Impostazioni azione
Scegliamo “Effettua collegamento a:” ed apriamo il menù a tendina. Qui dovremo scegliere
l’opzione Diapositiva… che ci darà modo di scegliere a quale delle nostre slide effettuare il
collegamento (vedi Figura 26), visualizzandone anche un’anteprima.
Figura 26 - Collegamento ad un'altra diapositiva
I collegamenti vanno effettuati manualmente per ogni voce del sommario. Il collegamento
funzionerà però solamente nel momento in cui visualizzeremo la nostra presentazione
attraverso il tasto Dall’Inizio presente nella scheda Presentazione gruppo Avvia
presentazione o la scorciatoia da tastiera F5.
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4. I Colori: come inserirli e modificarli
Nel realizzare una presentazione multimediale, la scelta dei colori è assolutamente
fondamentale: le diapositive quando siamo in Visualizzazione presentazione occupano
tutto lo schermo, quindi dobbiamo imparare come modificare lo sfondo. Cliccando in
punto qualunque della slide con il tasto destro del mouse troviamo la voce Formato
sfondo. Lo sfondo può essere un colore in tinta unita, un’immagine, una trama, un motivo
(una combinazione di colori che seguono uno schema geometrico) o una sfumatura di due
o più tonalità (vedi Tabella 1 per visualizzare gli esempi).
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Tabella 1 - Gli sfondi delle diapositive
Diapositiva con sfondo in tinta unita
Diapositiva con sfondo a Trama (granito)
Diapositiva con sfondo a motivo
Diapositiva con sfondo sfumato (quattro
tonalità)
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Diapositiva con immagine di sfondo
Naturalmente ognuna delle tipologie di sfondo che scegliamo ha le sue opzioni: ad
esempio lo sfondo sfumato (vedi Figura 27) permette di scegliere tra ventiquattro
sfumature predefinite (pulsante Colori preimpostati) ma anche di personalizzare,
posizionandosi sulla barra
denominata Interruzioni sfumatura
e modificando la tonalità di ogni
singola interruzione5 cliccando sul
menù a tendina Colore. Inoltre i tasti
Aggiungi interruzione di colore e
Rimuovi interruzione di colore
consentono di aggiungere o togliere
tonalità, permettendoci di ottenere
risultati veramente notevoli. La
sfumatura può anche essere di Tipo
radiale, rettangolare o “a percorso” ed
avere una Direzione orizzontale, verticale o inclinata di un valore a nostra scelta (Angolo).
La Luminosità e la Trasparenza rendono la sfumatura più o meno tenue.
5 Le interruzioni sono i pennarelli posizionati sulla barra della sfumatura e che su di essa possono scorrere.
Figura 27 - Formato sfondo.
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Anche scegliendo un’immagine come sfondo abbiamo la possibilità si giocare con la
nostra creatività: nella colonna di sinistra della finestra Formato sfondo (vedi Figura 27)
troviamo il menù Effetti artistici che permette di applicare sofisticati effetti alle nostre
fotografie (vedi Figura 28): troviamo Pennarello, Matita in gradazioni di grigio, Lineette,
Sfocatura, Vetro e tanti altri, alcuni con valori regolabili quali la trasparenza e la pressione.
Nella Figura 28 è stato scelto il Mosaico a bolle.
Figura 28 - Effetti artistici applicati alle immagini di sfondo
Inoltre quando usiamo un’immagine come sfondo dobbiamo tenere in considerazione
anche i menù Correzione immagine e Colore immagine che permettono di modificare
sfocatura, luminosità, contrasto, saturazione e temperatura e mettono a disposizione delle
preselezioni per adattare l’aspetto della foto alle nostre esigenze (vedi Figura 29), per
esempio per facilitare il contrasto con testi e titoli.
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Figura 29 - Immagine con preselezione Arancione colore 6 scuro
Le possibilità di personalizzazione degli sfondi sono quindi tantissime. Nella finestra di
Formato sfondo troviamo i tre pulsanti che ci permettono di applicare o no lo sfondo:
Reimposta sfondo serve a ritornare allo sfondo precedente, Chiudi associa lo sfondo
scelto alla sola diapositiva corrente e Applica a tutte modifica lo sfondo di tutte le slide
della nostra presentazione, comprese quelle che creeremo in seguito. Chiaramente una
presentazione in PowerPoint non deve avere sfondi che cambiano in continuazione da una
diapositiva all’altra, poiché in questo modo rischierebbe di generare effetti poco piacevoli
in coloro che la osservano!
Per quanto riguarda i testi, la scelta dei colori è altrettanto importante: teniamo sempre
presente l’attributo della leggibilità e quindi scegliamo dei colori che abbiano un buon
contrasto con lo sfondo, altrimenti leggere ciò che abbiamo scritto risulterà faticoso.
Ricordiamo che per mezzo del pulsante Colore carattere (scheda Home, gruppo
Carattere) possiamo applicare un colore a scelta in una tavolozza con 16.777.216 tonalità
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a nostra disposizione. Per raggiungerla, nel menù a tendina di Colore carattere scegliamo
Altri colori… e nella finestra che appare attiviamo il cavaliere Personalizzati (vedi Errore.
L'origine riferimento non è stata trovata.).
Se invece inseriamo una WordArt possiamo
facilmente utilizzare come colore di
riempimento delle lettere una sfumatura o
un’immagine, visto che troviamo queste due
voci nel pulsante Riempimento testo della
scheda Strumenti disegno formato, gruppo
Stili WordArt (vedi gli esempi della Figura
31).
Figura 30 - Colori personalizzati
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Figura 31 - WordArt con colori di riempimento speciali.
Non è finita qui: se le nostre doti grafiche non ci convincono in pieno Microsoft
PowerPoint ci viene in aiuto. Andiamo nella scheda Progettazione, gruppo Temi; come
potete notare qui ci sono a nostra disposizione ben quaranta temi diversi. Si tratta di
diapositive con sfondi preimpostati ai quali sono abbinati combinazioni di colori e di
caratteri, adatte per tantissime tipologie di presentazioni: da quelle per il business, per il
marketing, per mostrare il menù del nostro ristorante e così via (vedi Figura 32).
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Figura 32 - Tema applicato: Onde
Una volta scelto il tema esso viene applicato alle nostre slide, anche alle WordArt alle
caselle di testo, alle tabelle ed a tutto quello che abbiamo inserito. Il risparmio di tempo e
l’efficacia sono indubbiamente garantiti.