L’OTTOCENTO 1. IL QUADRO STORICO
1
QUESTO ARGOMENTO PUÒ ESSERE STUDIATO:
• Solo su questa presentazione (scarica il file PDF dal blog della scuola)
• Solo sul libro di Letteratura (pp. 145-146)
• Solo sulla sintesi (scarica il file PDF dal blog della scuola
• Su due o su tutti e tre i testi messi a disposizione (i due PDF e il libro di Letteratura)
2
3
1.1 LA BORGHESIA
L’Ottocento è considerato il secolo della borghesia. Dopo la Rivoluzione Francese, avvenuta alla fine
del secolo precedente, questa classe sociale, nel corso del XIX secolo, riesce definitivamente a
conquistare:
Il dominio economico: diventa la classe sociale più ricca e potente grazie al fatto che controlla le
attività industriali, i commerci e le attività finanziarie (le banche).
Il dominio politico: grazie all’affermazione rivoluzionaria di sistemi politici costituzionali e
parlamentari, riesce ad abbattere sia la monarchia assoluta che il predominio dell’aristocrazia.
Abbattuto il dominio dell’aristocrazia, riesce poi ad assicurarsi il controllo sulle classi sociali popolari
(operai e contadini) evitando di dover condividere con queste il potere. Da classe rivoluzionaria
(quando lottava contro l’aristocrazia al potere) si trasforma, una volta conquistato il potere, in
classe sociale prevalentemente conservatrice e autoritaria (quando si trattò di respingere i tentativi
del proletariato di conquistare anche per sé gli stessi diritti di libertà e uguaglianza ottenuti dalla
borghesia)
Il dominio sociale: grazie al suo potere economico e politico e al conseguente migliore livello
culturale, la borghesia diventa per tutti il modello da seguire riguardo alle scelte di vita, di costume
e di mentalità.
4
Riassumendo:
Nel corso del ____________ la borghesia è una classe sociale ________________: lotta per
cambiare le cose e per abbattere il potere dei monarchi assoluti e dell’_____________. Verso la
fine del secolo questa classe sociale, grazie alla ___________________, riesce ad ottenere per la
prima volta il pieno controllo di un grande Stato europeo
Nel corso dell’_______________ la borghesia, dopo aver conquistato il potere politico in tutta
Europa, si trasforma in una classe sociale ______________________: cerca di mantenere il proprio
dominio e teme che le richieste di ____________________ per una maggiore
_________________________ possano danneggiarla economicamente.
Alla fine dell’Ottocento la borghesia è la classe ________________ dai punti di vista
_________________ (è la classe sociale più ricca), ___________________ (è la classe sociale a
capo dello Stato) e __________________ (è la classe sociale che controlla la cultura e che viene
presa a modello da tutti)
5
Termini da inserire:
Rivoluzionaria – uguaglianza sociale - aristocrazia - sociale - politico - economico - dominante -
operai e contadini - Ottocento - Settecento - Rivoluzione Francese – conservatrice e autoritaria -
6
1.2 I PROGRESSI DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA
In questo secolo la scienza e la tecnica furono interessate da un intenso progresso:
Invenzione di nuove macchine (da impiegare nelle fabbriche; Seconda Rivoluzione Industriale)
Invenzione di nuovi mezzi di trasporto (il treno)
Questi progressi contribuirono ad arricchire ancora di più la borghesia che controllava le industrie e i
commerci e che diede vita al sistema economico di tipo contemporaneo: il capitalismo
co
7
Completa lo schema inserendo i seguenti termini: • MACCHINARI INDUSTRIALI • TECNICA • BORGHESIA • SCIENZA • MEZZI DI TRASPORTO • CAPITALISMO
Nel corso dell’Ottocento
I PROGRESSI
della
Favorirono quelli della
Che resero possibile l’invenzione di nuovi
e
che contribuirono all’affermazione di
e
8
1.3 L’EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI LIBERTÀ NEL CORSO DELL’OTTOCENTO
Nel Settecento, grazie agli illuministi e alla Rivoluzione francese, si affermò il concetto di libertà. Ma il
modo di intendere questo concetto cambiò nel corso dell’Ottocento a seconda dei luoghi, delle classi
sociali e dei momenti. In particolare possiamo individuare, nel corso del XIX secolo, almeno tre concezioni
diverse della libertà:
La libertà per i borghesi: consisteva nel diritto di partecipare alle decisioni politiche attraverso sistemi
parlamentari garantiti dalla Costituzione. Dal punto di vista economico consisteva nella difesa della
libera iniziativa economica e della proprietà privata. Questa concezione era quella seguita dagli
illuministi e che si affermò a partire dalla Rivoluzione Francese. Fu diffusa in Europa da Napoleone.
La libertà per i popoli oppressi da potenze straniere: consisteva nel diritto di un popolo (=Nazione) di
dare vita a un proprio Stato autonomo, libero e indipendente rispetto a uno Stato straniero che
dominava il territorio di questo e di altri popoli (=Impero). Anche questa concezione della libertà si
diffuse in Europa grazie a Napoleone oltre che a gruppi di nazionalisti.
La libertà per operai e contadini: consisteva nel diritto ad avere condizioni di vita migliori e nel diritto di
vivere in uno Stato in cui fosse realizzata veramente l’uguaglianza fra i cittadini. Questa concezione della
libertà si diffuse grazie alle idee socialiste (vedi più avanti) che furono sostenute anche da alcuni
intellettuali borghesi.
9
co
LIBERTÀ DI PARTECIPARE
ALLE DECISIONI POLITICHE
LIBERTÀ DAL DOMINIO
STRANIERO (INDIPENDENZA)
LIBERTÀ DALLA MISERIA
E DALLA
DISUGUAGLIANZA
Idea diffusa e/o
seguita da
(4 termini) (3 termini)
(4 termini)
Completa la tabella inserendo i seguenti termini: CONTADINI – NAPOLEONE (2 volte) – BORGHESI – ALCUNI BORGHESI – OPERAI – ILLUMINISTI – GRUPPI NAZIONALISTI – POPOLI DOMINATI DA POTENZE STRANIERE – RIVOLUZIONARI FRANCESI - SOCIALISTI
10
11
1.4 IL CONGRESSO DI VIENNA E LA RESTAURAZIONE
Le idee di libertà dei borghesi francesi furono diffuse in tutta Europa da Napoleone. Quando Napoleone
fu sconfitto, i monarchi assoluti che lo avevano combattuto e le aristocrazie di tutto il continente
cercarono di “restaurare” il vecchio tipo di Stato basato sul dominio dell’aristocrazia, della Chiesa e del re.
È questo il periodo chiamato, appunto, della Restaurazione. In particolare avvenne che:
Negli anni 1814-1815 si svolse il Congresso di Vienna: i rappresentanti degli Stati che avevano sconfitto
la Francia si incontrarono e decisero di rimettere sul trono tutti i sovrani scacciati da Napoleone e di
suddividere tra questi l’Europa senza tener conto delle aspirazioni di indipendenza dei singoli popoli
Nel 1815 Austria, Russia e Prussia si allearono nella Santa Alleanza: i sovrani di questi tre Stati si
impegnarono ad intervenire con i propri eserciti in ogni parte d’Europa per reprimere qualsiasi azione
rivoluzionaria e qualsiasi tentativo di conquista dell’indipendenza da parte dei popoli sottoposti al loro
controllo
L’Italia dopo il Congresso di Vienna:
Fu confermata la divisione della Penisola in vari Stati
Il Lombardo-Veneto entrò a far parte dell’Impero Austriaco
Tutti gli altri Stati della Penisola divennero indirettamente controllati dall’Austria
Ripassa significato di Nazione/popolo, Stato, Impero, Stato-Nazione
12
13
co
Qual è il significato dei seguenti termini? Discutine con i compagni e poi trascrivi il tutto sul quaderno (integrando, se necessario, con ricerche personali)
• Popolo
• Nazione
• Stato
• Territorio
• Impero (stato imperiale)
• Stato-nazione
• Principio di equilibrio
• Principio di legittimità
• Principio di nazionalità
• Restaurazione
• Congresso
14
15
1.5 MOVIMENTI PATRIOTTICI E INSURREZIONI DAL 1820 AL 1848
Le classi borghesi di Italia, Spagna, Grecia e Belgio non accettarono le decisioni prese nel corso del
Congresso di Vienna. Organizzando prima delle “società segrete” di lotta politica e poi cercando l’aiuto
delle classi popolari dei loro paesi, organizzarono dei moti rivoluzionari per l’indipendenza delle loro
nazioni. Queste lotte per l’indipendenza si svolsero in particolare negli anni 1820-1821, nel 1831 e nel
1848. Oltre all’indipendenza nazionale questi tentativi di rivolta puntavano ad ottenere delle carte
costituzionali per la tutela dei diritti fondamentali. Non sempre però fu possibile portare al successo
questi moti rivoluzionari.
16
1.6 IL RISORGIMENTO IN ITALIA In Italia le lotte per l’unificazione nazionale e l’indipendenza dall’Austria presero il nome di Risorgimento (come “risurrezione” della Nazione). Queste lotte però non ebbero subito successo e si completarono solo alla fine del secolo: • 1861: proclamazione del Regno d’Italia • 1870: annessione di Roma al Regno d’Italia e proclamazione del suo ruolo di capitale Tra le cause di questo ritardo bisogna considerare la debolezza della borghesia italiana. In Italia infatti, per via dell’arretratezza dell’economia di tipo industriale, la borghesia non era ancora riuscita a conseguire il pieno predominio economico e sociale sulla società. Per questo fu possibile realizzare l’Unità d’Italia solo sotto la guida della casa reale di Savoia che governava il Piemonte e che puntava ad obiettivi più moderati rispetto a quelli perseguiti dalle borghesie degli altri paesi europei.
17
1.7 BORGHESIA E PROLETARIATO
Anche se in tempi e modi diversi a seconda dei paesi, la borghesia riuscì, nel corso
dell’Ottocento, a diventare la classe sociale dominante in tutta Europa.
La forza economica della borghesia si basava sul controllo delle industrie, dei commerci e delle
banche. È questa l’epoca della rivoluzione industriale e dell’affermazione del capitalismo.
Parallelamente all’ascesa della borghesia andava però crescendo l’importanza di un’altra classe
sociale, il proletariato, formato dai contadini delle campagne e dagli operai che lavoravano
nelle fabbriche. Di questa classe sociale si possono elencare le seguenti caratteristiche:
Era esclusa dal potere politico
Non controllava l’economia pur essendo, numericamente, la forza lavoro fondamentale per il
suo funzionamento
Aveva spesso partecipato alle lotte della borghesia per l’indipendenza e le libertà
costituzionali
Viveva in condizioni di miseria
Questa situazione portò progressivamente allo scontro tra borghesia e proletariato.
18
19
20
21
1.8 IL SOCIALISMO
Conseguentemente al sorgere dello scontro tra borghesi e proletari avviene la diffusione del
socialismo, una particolare idea di società basata su una nuova idea di libertà. I socialisti infatti
puntavano ad ottenere per il proletariato condizioni di vita migliori e uguaglianza di diritti. Alcuni
socialisti pensavano che tale società potesse essere realizzata mediante delle riforme progressive
all’interno di Stati retti da regimi parlamentari costituzionali di tipo borghese. Altri invece pensavano
che fosse necessaria una vera e propria rivoluzione ad opera del proletariato.
Il maggiore teorico del socialismo fu Karl Marx, filosofo ed economista tedesco favorevole all’idea di
una vera e propria rivoluzione. Marx accusava la borghesia di esercitare una vera e propria dittatura
sulla società e di mantenere il proprio predominio grazie allo sfruttamento degli operai. Secondo lui
occorreva togliere ai borghesi la proprietà dei mezzi di produzione (le fabbriche e tutte le altre
attività economiche controllate da questa classe sociale) e darla agli operai. In questo modo sarebbe
stato possibile realizzare una società senza classi in cui tutti avrebbero goduto degli stessi diritti.
Nacquero così in questo periodo movimenti politici e gruppi organizzati di lavoratori ispirati a idee
socialiste.
22
23
1.9 LA SITUAZIONE ALLA FINE DEL SECOLO
Nonostante le tensioni tra proletariato e borghesia, la società europea di fine Ottocento era
relativamente stabile. La borghesia manteneva il controllo della società anche se cresceva
l’organizzazione dei movimenti politici socialisti.
Sul piano internazionale andavano intanto crescendo le rivalità tra le grandi nazioni europee per
ottenere l’egemonia sul continente e il controllo delle colonie. Si diffonde alla fine del secolo un nuovo
tipo di nazionalismo: non si punta più soltanto all’indipendenza nazionale ma si aspira al predominio
del proprio popolo sugli altri.
Intanto il grande sviluppo della scienza aveva generato un generale senso di ottimismo: si diffuse la
convinzione che, attraverso le conquiste della tecnica, sarebbe stato possibile sconfiggere fatiche e
malattie e creare un mondo migliore.