Filiere zootecniche
e la valorizzazione delle risorse genetiche autoctone
Salvatore BORDONARODISPA - Università di [email protected]
http://www.fao.org/biodiversity/en/
http://www.wwf.it/client/render_oasi.aspx?content=0&root=6158
http://www.fondazioneslowfood.it/
Tutela della biodiversità zootecnica
Alcuni dati
Come organizzare un piano di tutela e
valorizzazione di una razza:
aspetti geneticiaspetti genetici
aspetti legati al prodotto
La biodiversità zootecnica in Sicilia
Cenni su politiche di tutela
Casi Studio di Filiera
Diffusione delle specie domestiche
18-19° secolo:
�studi di genetica
�nave a vapore
•Potenze coloniali e colonie
•Razze europee si diffondono
nelle aree temperate dell’emisfero sud
fine 20° secolo:
•richiesta di prodotti animali da parte dei PVS
•diffusione di tecnologie
•possibilità di controllo delle condizioni microambientali
diffusione di poche razze – cosmopolite - in tutto il mondo
Razze cosmopolite
RAZZA ANIMALE N° DI PAESI
Holstein – Friesian 128
Large White 117
Saanen 81
Suffolk 40
vantaggi e svantaggi divantaggi e svantaggi di
FA ed embryo transfer
Consapevolezza
biodiversità
Cosa è:
Sistema di comunicazione ed informazione per il miglioramento delle strategie di
gestione delle risorse genetiche animali (AnGR)
Cosa fornisce
•Database su ciascuna razza di animali domestici
•Lista di riferimenti bibliografici
Link utili
Domestic Animal Diversity Information System DAD-IS
http://dad.fao.org/
•Link utili
•Nominativi dei coordinatori nazionali della gestione delle risorse genetiche
animali, autorizzati ad aggiornare il database
Obiettivi:
Coinvolgere, coordinare ed assistere governi, agenzie internazionali, ONG, gruppi
di ricerca di tutto il mondo allo scopo di ottimizzare il management delle AnGR
per la produzione di cibo e per l’agricoltura
EFABIS (European Farm Animal Biodiversity
EFABIS (European Farm Animal Biodiversity
Information System) è di fatto un Regional
Focal Point
ConSDABI (Consorzio Sperimentazione,
Divulgazione e Applicazione di Biotecniche Innovative)
è il National Focal Point Italiano
Browsing options
Breeds by species and countryStatus of reporting by country
Transboundary breed
•News
•About
•Network
•Breeds•Library
•Help/FAQ
Domestic Animal Diversity Information System DAD-IS
http://dad.fao.org/
Transboundary breed
Cross-table generator
Breed data sheet
Empty breed data sheets
Image browser
Early warning tool
Population structure & inbreeding (F) for a specific year
Population structure & inbreeding (F) for more than one year
•Help/FAQ
Alpaca
AssBactrian Camel
BuffaloCassowary
Cattle
ChickenChilean
Guinea fowl
Guinea Pig
HorseLlama
Muscovy duck
Nandu
Ostrich
Partridge
Number of breeds by species and country
37 diverse specie
animali
Country Alpaca Ass ……….. Yak
Chilean
Tinamou
Deer
Dog
DromedaryDromedary/Bactrian Camel
Duck (domestic)
Duck(domestic)/Muscovy duck
Emu
GoatGoose (domestic)
Guanaco
Partridge
Peacock
Pheasant
PigPigeon
Quail
Rabbit
SheepSwallow
Turkey
Vicuña
Yak (domestic)
Elenco per ciascun
Paese del mondo
country ass cattle chicken goat horse pig sheep count
Italy 15 61 6 54 34 45 84 299
Cliccando su Italy compare l’elenco di specie e di razze in Italia,
sia autoctone che alloctone
spulciando questo elenco …….
ass cattle chicken goat horse pig sheep
N° razze
estinte
4 19 - 1 2 22 18
Cliccando su ciascun numero entro ogni specie,
compare l’elenco della razze
Cliccando su ciascuna razza compare una scheda di
ogni razza con una serie di dati, tra cui:
Breed name
Origin and developmentOrigin and development
Uses
Breed colors
Breed morphology information
Breed performance information
Population data
Organisation monitoring breed
In vivo programmes
Cryo programmes
La biodiversità zootecnica nel mondo
FAO 2003-2005: 169 Country Reports
Limiti di DAD-IS: carenze di dati
Area geografica N° di razze di
mammiferi domestici
% di razze con dati di
popolazione
Africa 1596 32.5
Asia 1931 55.9
Descrizione sistemi di produzionePerformance produttive e riproduttiveDati di popolazione: scarsi, non sempre aggiornati, fortemente variabili
tra le regioni e tra le specie
Asia 1931 55.9
Europa e Caucaso 3488 67.2
America Latina e Caraibi 1640 12.9
Vicino e medio oriente 299 42.5
Nord America 326 61.3
Pacifico sud-ovest 398 22.1
MONDO 9678 47.2
Fonti: Cardellino e Boyazoglu, 2009, Livestock Science, 120, 166-173;
Groeneveld et al., 2010, Animal Genetics, 41, 6-31.
No dati A rischio Non a
rischio
Estinte N° di
razze
Asini 58.6 16.7 21 3.7 162
Bufali 35 8 56.9 - 137
Bovini 30 16 38.1 15.9 1311
Rischio di estinzione in 8 specie di mammiferi domestici (% sul totale di razze)
Caprini 33.8 13.6 49.5 3.1 618
Equini 34.6 23 31.3 11.1 786
Suini 30.4 18 32.6 18.9 739
Cunicoli 71.6 20.3 7.3 0.9 232
Ovini 29.6 12.7 44.9 12.8 1409
TOTALE 33.8 16.2 38.1 11.9 5394
Fonte: Cardellino e Boyazoglu, 2009, Livestock Scie nce, 120, 166-173
Confronto tra le specie domestiche
Razza?
Gruppo di animali domestici con caratteri esterni definibili ed
identificabili (cioè fenotipicamente identificabili) che ne
consentono la distinzione da un altro gruppo della stessa specie
Complesso di individui della stessa specie che si distinguono per
caratteristiche somatiche e funzionali proprie, trasmissibili ai
discendentidiscendenti
Gruppo di individui di una stessa specie che mostri maggiori
relazioni genetiche all’interno del gruppo rispetto ai membri
appartenenti a gruppi simili
Bigi e Zanon, 2008, Atlante delle razze autoctone, Edagricole
Razza a rischio di estinzione: quali parametri?
1. Dimensioni e struttura della popolazione
� Ne = dimensioni effettive della popolazione = 4MF/(M+F)
effetto della selezione genetica (accoppiamenti casuali o
meno) cioè del n. di riproduttori effettivamente in uso
� livello di inbreeding e crossbreeding
F M/F Ne
No selezione Selezione massale
20 1 (20/20) 40 35
40 0.5 (20/40) 53 42
100 0.2 (20/100) 67 48
200 0.1 (20/200) 73 50
Tabella da: Gandini et al., Livestock Production Scien ce, 2004, 91, 173-182
Razza 1983 1994 1998 2001 2002 2005 2006 2010
2. Distribuzione geografica della popolazione entro un paese
o in altri paesi (vulnerabilità ad epidemie e priorità di
conservazione)
3. Evoluzione e previsioni della consistenza numerica
Razza 1983 1994 1998 2001 2002 2005 2006 2010
Modicana >171595 >16345 >1000 4325 >4085 3310 3501 2639
Girgentana >30000 >722 500 - 1000 269 >415 1405 803 524
Reggiana >1291 >825 >1000 1668 >1868 1331 1394 2046
Fonte: DAD-IS e Bollettini della produttività del latte (AIA)
EXTINCTEXTINCT
Non ci sono più riproduttori maschi o femmine, né seme, oociti o
embrioni
NOT A RISKNOT A RISK
•Femmine > 1000 e maschi > 20
•Popolazione di circa 1000 capi in incremento demografico e con
FAOFAO: BREED RISK STATUS: BREED RISK STATUS
•Popolazione di circa 1000 capi in incremento demografico e con
quasi il 100% delle femmine accoppiate in purezza
AT RISKAT RISK
•Critical
•Endangered
•Critical and endangered maintained
Citation: FAO. 2007. The State of the World’s Animal Genetic Resources for Food and Agriculture, edited by
Dafydd Pilling & Barbara Rischkowsky, Rome, pag. 37 e 344.
EndangeredEndangered
�Femmine 100 - 1000 capi o maschi 5 - 20 capi
�popolazione di ≈1000 capi in decremento demografico e con <80%
delle femmine riprodotte in purezza
�Popolazione di ≈ 100 capi in incremento demografico e con > 80%
delle femmine riprodotte in purezza
.
CriticalCritical
•Femmine < 100 capi o maschi ≤ 5•Femmine < 100 capi o maschi ≤ 5
•Popolazione di ≈ 100 capi in decremento demografico e con <80%
delle femmine riprodotte in purezza
CriticalCritical––maintained e endangeredmaintained e endangered––maintainedmaintained
Razza danneggiata o in situazione critica che viene mantenuta grazie a
programmi pubblici di conservazione o entro strutture commerciali o
di ricerca
Citation: FAO. 2007. The State of the World’s Animal Genetic Resources f or Food and Agriculture, edited by DafyddPilling & Barbara Rischkowsky , Rome, pag. 37 e 344.
Unione Europea Unione Europea - Reg. CE n. 445/2002Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee 15/03/2002
Punti di forza
1. razze idonee per sistemi ecosostenibili e biologici
utilizzatori di aree marginali
2. peculiarità del pool genetico
3. legame con tradizioni socio-culturali di una data area
geografica
Tipi Genetici Autoctoni (TGA)Tipi Genetici Autoctoni (TGA)
Punti di debolezza
1. competitività economica
2. alti costi di conservazione e salvaguardia
3. carenza di servizi di supporto per conservazione e
salvaguardia
Fonte: MIPAF, 2008, Piano Nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo
Come mantenere la competitività delle risorse
genetiche autoctone
• misure di sostegno agli allevatori (Dir. CE, PSR regionali)
• inserimento in sistemi sostenibili per prodotti tipici ad alto
valore aggiunto
• valorizzazione dei TGA come riproduttori
• caratterizzazione della qualità dei prodotti in sintonia con il
bioterritorio
tutela della biodiversità vegetale
del bioterritorio… attività di conservazione collezione,
documentazione, caratterizzazione, valutazione
e utilizzazione delle risorse genetiche vegetali
necessarie per la conservazione delle suddette
risorse
Sistemi di tracciabilità
•genetica
•geografica
•sistema di produzione
Fonte: MIPAF, 2008, Piano Nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo
Piano di tutela di una risorsa genetica
CONOSCENZA DELLA RISORSACONOSCENZA DELLA RISORSA
• Caratterizzazione morfologica, genetica, culturale e dell’ambiente di
allevamento (legame con cultura e tradizione agraria del territorio)
STRUMENTI STRUMENTI DIDI TUTELATUTELA
• Creazione di un registro nazionale
MIPAF, 2008: Piano Nazionale sulla Biodiversità di interesse Agricolo
• Creazione di un registro nazionale
• Conservazione e salvaguardia: coltivatori e/o allevatori custodi e
banche del germoplasma
� metodi di miglioramento genetico per ridurre la perdita di
variabilità genetica e la consanguineità
� centri specializzati per la conservazione di nuclei di animali a rischio
di estinzione
• Valorizzazione
SPECIE N° ASSOCIAZIONI
La gestione anagrafica e genetica del La gestione anagrafica e genetica del
patrimonio zootecnico italianopatrimonio zootecnico italiano
BOVINI 11
EQUINI 9
BUFALINI 1
CONIGLI 1
OVINI E CAPRINI 1
SUINI 1
POLLI 1
Associazioni Nazionali
di Razza
SIGLA DENOMINAZIONE SITO WEB
A.N.A.R.B. Razza Bruna www.anarb.it
A.N.A.F.I. Frisona Italiana www.anafi.it
A.N.A.P.R.I. Pezzata Rossa Italiana www.anapri.it
Associazioni di razza che gestiscono il
Libro Genealogico
http://www.aia.it/
ANABORAPI Bovini Razza Piemontese www.anaborapi.it
A.N.A.B.I.C. Bovini Italiani da Carne www.anabic.it
ANABORAVA Bovini Razza Valdostana www.anaborava.it
ANARE Razza Rendena www.anare.it
ANAGRA Grigio Alpina www.grigioalpina.it
ANACLI Charolaise e Limousine www.anacli.it
ANABORARE Bovini Razza Reggiana www.razzareggiana.it
• Valdostana: razza autoctona a maggiore diffusione dell‘ arco alpino
occidentale
• Rendena: particolarmente adatta all‘alpeggio … i quattro mesi estivi
sulle malghe della Val Rendena e dell'Altopiano di Asiago
• Grigio Alpina … diffuso tradizionalmente nell’Alto Adige e nelle
vallate dolomitiche del Trentino e del Bellunese
Dai siti delle associazioni di razza:
• Piemontese può essere allevata vantaggiosamente non solo sui
pascoli pianeggianti e collinari, ma anche su quelli montani più poveri
• Chianina, Marchigiana, Romagnola, Maremmana e
Podolica (Bovini Italiani da Carne) … diffusi su tutto il territorio
italiano, con prevalenza nelle regioni centro meridionali …..le aziende … la
linea vacca-vitello … situate per la maggior parte in zone collinari-
montane
In Sicilia …
Il Registro Anagrafico Registro Anagrafico delle razze bovine autoctonerazze bovine autoctone e a limitata diffusione
http://www.aia.it/
Il Registro Anagrafico Registro Anagrafico delle razze equine ed asininerazze equine ed asinine a limitata diffusione
equine:
- Cavallino della Giara;
- Cavallino di Monterufoli;
- Cavallo del Catria;
- Cavallo del Delta;
- Cavallo del Ventasso;
asinine:
- Asino dell'Amiata;
- Asino dell'Asinara;
- Asino di Martina Franca.
- Asino Ragusano;
http://www.aia.it/
- Cavallo del Ventasso;
- Cavallo Pentro;
- Cavallo Sarcidano;
- Napoletano;
- Norico – Pinzgauer;
- Persano;
- Pony di Esperia;
- Sanfratellano;
- Tolfetano;
- Asino Ragusano;
- Asino Romagnolo;
- Asino Pantesco;
Registro anagrafico delle
razze suine autoctone
Libro Genealogico 1. Large White Italiana
2. Landrace Italiana
3. Duroc Italiana
4. Pietrain
razze suine autoctone
1. Apulo-Calabrese
2. Casertana
3. Cinta Senese
4. Mora Romagnola
5. Nero Siciliano
6. Sarda
OVINILibro Genealogico: 17 razze
•Barbaresca
•Comisana
•Pinzirita
•Valle del Belice
Registro Anagrafico: 42 tipi genetici autoctoni
CAPRINILibro Genealogico: 8 razze
•Girgentana
•Maltese
Registro Anagrafico: 32 tipi genetici autoctoni•Argentata dell’Etna
•Messinese
•Rossa Mediterranea
LIBRO GENEALOGICO LIBRO GENEALOGICO - LGVi sono iscritti gli animali riproduttori di una
determinata razza :
•ascendenti: almeno 2-5 generazioni
precedenti già iscritte a LG
•controlli funzionali
REGISTRO ANAGRAFICO REGISTRO ANAGRAFICO - RA
•Valutazione genetica
riproduttori
•Selezione genetica
RA ≈ LG semplificato destinato alle razze e popolazioni a limitata diffusione
REGISTRO ANAGRAFICO REGISTRO ANAGRAFICO - RAVi sono iscritti gli animali riproduttori di una
determinata razza o popolazione
•ascendenti, se conosciuti
•eventuali controlli funzionali
•Conservazione dei
genotipi
•Selezione genetica
Piano di tutela di una risorsa genetica
CONOSCENZA DELLA RISORSA
• Caratterizzazione morfologica, genetica, culturale e dell’ambiente di
allevamento (legame con cultura e tradizione agraria del territorio)
STRUMENTI DI TUTELA
• Creazione di un registro nazionale
MIPAF, 2008: Piano Nazionale sulla Biodiversità di interesse Agricolo
• Creazione di un registro nazionale
• Conservazione e salvaguardia: coltivatori e/o allevatori custodi e
banche del germoplasma
� metodi di miglioramento genetico per ridurre la perdita di
variabilità genetica e la consanguineità
� centri specializzati per la conservazione di nuclei di animali a rischio
di estinzione
• Valorizzazione
Caratterizzazione ambiente di allevamento
Area di allevamento� Caratteristiche pedo-climatiche� Ubicazione altimetrica� Distribuzione aziende nella regione di allevamento
Tavola n°2
Contrade del territorio di Belpassooccupate dalle aziende zootecniche.
Tavola n° 11
Carta del territorio di Belpasso ricadente nel Parco dell’Etna.
Usi del GIS: distribuzione TGATGA•nel territorio, •in aree protette, zootecniche. •in aree protette, •in aree montane ..…
Fonte: Riolo S., 2009, Tesi di laurea, Catania
Gestione aziendale: aspetti tecnici
�Risorse alimentari utilizzate nei vari periodi dell’anno (SAU e ripartizione;
alimenti extra-aziendali)
�Transumanza
�Consistenza del bestiame
�Carico di bestiame
�Dati sfera riproduttiva (rapporto M/F, rimonta, fertilità, prolificità, ecc.)
�Presenza di strutture, macchine agricole
�Produzioni
Caratterizzazione ambiente di allevamentoCaratterizzazione ambiente di allevamento
�Produzioni
�Coesistenza di altre specie
Gestione aziendale: aspetti socio-economici
�Titolo di possesso ed estensione SAU
�Conduttore: età, sesso, titolo di studio
�Manodopera: età, sesso, familiari, operai
�Costi vari
�Capacità di inserimento nei mercati
AlpeggioAlpeggionumerose numerose razze autoctone razze autoctone di animali domestici di animali domestici a a limitata diffusione limitata diffusione (bovini, (bovini, ovini, caprini) ovini, caprini)
innumerevoli innumerevoli produzioni produzioni caseariecasearie
Caratterizzazione culturaleCaratterizzazione culturale
Fonte: Corti 2004 in: Quaderni SoZooAlp: IL
SISTEMA DELLE MALGHE ALPINE. Aspetti agro-
zootecnici, paesaggistici e turistici
serbatoio di valori serbatoio di valori
agrobioculturaliagrobioculturali
Caratterizzazione culturaleCaratterizzazione culturale
Tra i prodotti legati all’alpeggio …..
Gli sforzi della Associazione Nazionale Allevatori
Rendena (ANARE) sono volti a promuovere sul
mercato il formaggioformaggio "Razza"Razza RendenaRendena""prodotto in Val Rendena in prov. di Trento, così
come i formaggi di malga prodotti da diversi
allevatori di Rendena sulle malghe venete.
Fonte: sito ANARE
Fonte immagine: Battaglini et al. 2004 in: Quaderni
SoZooAlp: IL SISTEMA DELLE MALGHE ALPINE. Aspetti agro-
zootecnici, paesaggistici e turistici
Agnello sambucanoProdotto agroalimentare tradizionale (PAT)
L‘L‘agnelloagnello sambucanosambucano due tipologie: agnello di 18- 25 kg,
La razza ovina sambucana a triplice attitudine è
autoctona della Valle Stura e da sempre presente sul
territorio.
Caratterizzazione culturaleCaratterizzazione culturale
Tra i prodotti legati all’alpeggio …..
http://prodottitipici.provincia.cuneo.it/prodotti/carni/agnello/index.jsp
L‘L‘agnelloagnello sambucanosambucano due tipologie: agnello di 18- 25 kg,
disponibile tutto l'anno e l'agnellone detto “Tardoun" prodotto in
autunno dopo che l'animale ha seguito la pecora sugli alpeggi.
Il lattelatte viene trasformato da alcuni allevatori in formaggio tipico,
"tuma …
La lanalana è di ottima qualità, molto fine e fitta.
Consorzio l'Escaroun, nato nel 1988,
•centro di selezione degli arieti
•contatti con un lanificio locale (Biella) per la realizzazione di manufatti di pregio
Il Murazzano DOP è un formaggio … prodotto
utilizzando latte ovino, in purezza oppure in
Caratterizzazione culturaleCaratterizzazione culturale
Murazzano
•la più antica tra le robiole piemontesi
•ne parlava anche Plinio
•leggenda
utilizzando latte ovino, in purezza oppure in
percentuale non inferiore al 60%.
Il latte ovino proviene principalmente dalla
razza autoctona Pecora delle Langhe, che
dopo aver rischiato di scomparire, ha avuto
una significativa ripresa grazie alla produzione
del Murazzano, anche se rimane ancora oggi
classificata a rischio di estinzione.
fonte: http://prodottitipici.provincia.cuneo.it
MaiorchinoMaiorchino… nel libro di C. Campisi “Pecore e Pecorino di Sicilia” del 1933. …. si ritiene che esso
abbia fatto la sua comparsa intorno al '600 ….. Ancora oggi a Novara di Sicilia ogni anno,
in occasione del Carnevale, si effettua una gara nel corso della quale si fanno rotolare per
le ripide strade del paese le forme del Maiorchino …….
Caratterizzazione culturaleCaratterizzazione culturale
Fonte: Guida ai formaggi di Sicilia (www.agrinnovazione.regione.sicilia.it )
Prodotto presente nell’Elenco Nazionale dei Prodott i agroalimentari tradizionali, Decreto MIPAF 16/06/ 2010
PiacentinuPiacentinuL'origine del termine “Piacentinu” non è chiara.
Alcuni sostengono che si chiami così perchè
originario da Piacenza; altri sostengono che si chiami
“Piangentinu”, ossia formaggio con la lacrima, che
piange (per via delle gocce di grasso che trasudano
dalle forme). Altri ancora ritengono che derivi dal
termine siciliano “Piacentinu”, ossia piacente, che
piace.
Caratterizzazione culturale
piace.
La tradizione vuole che l'aggiunta di zafferano risalga
all'epoca di Ruggero il Normanno …
.. lo storico Gallo nel '500 in “Le venti giornate
dell'agricoltura e dei piaceri della villa” fa un accenno
all'aggiunta di zafferano per dare più sapore e colore
al formaggio.
Fonte: Guida ai formaggi di Sicilia (www.agrinnovazione.regione.sicilia.it )
Prodotto presente nell’Elenco Nazionale dei Prodott i agroalimentari tradizionali, Decreto MIPAF 16/06/ 2010
CaciCaci FiguratiFiguratiNelle zone dei Nebrodi e delle Madonie è
antica usanza modellare statuette con la
pasta filata, dette appunto Caci Figurati.
…. piccole opere d'arte rappresentanti figure
di cavallucci, cerbiatti, gallinelle, ecc.
Caratterizzazione culturaleCaratterizzazione culturale
di cavallucci, cerbiatti, gallinelle, ecc.
Nel 1892 i Caci Figurati hanno fatto il loro
ingresso ufficiale nella “Mostra etnografica
siciliana” di Palermo.
Fonte: Guida ai formaggi di Sicilia (www.agrinnovazione.regione.sicilia.it )
Prodotto presente nell’Elenco Nazionale dei Prodotti agroalimentari tradizionali, Decreto MIPAF 16/06/2010
caratterizzazione funzionale
valutazione genetica
caratterizzazione
morfologica
valutazione morfologica
Caratterizzazione morfologica e funzionale
razze selezionate …..
genealogiaselezione riproduttori
razze non selezionate e/o a ridotta consistenza•valutazione morfologia e genetica non sempre fattibile
•diversi obiettivi di selezione
Descrizione caratteri esteriori e
rilevazioni biometrichea. Colore mantello e lunghezza del pelo;
presenza di corna, giogaia, tettole …
b. Descrizione delle varie regioni
c. Misure di lunghezza, larghezza,
altezza e circonferenza
Caratterizzazione morfologica e funzionale
Caratterizzazione morfologica
Rilevazioni dati produttivia. Riproduzione
• Fertilità, prolificità, fecondità, n° nati vivi,
n° svezzati, durata interparto ….
b. Produzione• Latte kg/d, durata e persistenza
lattazione, qualità latte …
• Crescita, indici conversione, resa al
macello, resa in tagli …
Caratterizzazione funzionale
CINISARACINISARA
AREA DI ORIGINE: Regione Sicilia (aree marginali
costiere ed interne della zona nord occidentale
della provincia di Palermo)
ATTITUDINE: Duplice (Latte e Carne)
CARATTERI TIPICICARATTERI TIPICI
A) taglia: media
B) mantello e pigmentazione: pelle sottile, elastica, …… con pelame corto, fine e folto;
mantello nero uniforme o con la tipica pezzatura “agghia” (nero con una fascia bianca che
investe la testa, la linea dorsale, il perineo, la coda e la linea ventrale)
C) testa: leggera a profilo rettilineo; occhi grandi, scuri e vivaci, leggermente
sporgenti; orecchie ampie con peli corti all’esterno folti e lunghi sul bordo del
padiglione auricolare tendenti al glabro internamente; narici nere; musello
nero; mascelle lunghe e robuste; corna a lira, di colore nero.
Fonte: Registro Anagrafico della razze bovine autoctone a
limitata diffusione – Norme tecniche
D) anteriore: collo robusto; garrese rilevato rispetto
alla linea dorsale con punte ben ravvicinate; spalle
forti e bene attaccate; petto robusto e profondo;
arti robusti; piedi con unghie robuste di colore
nero tendente all’ardesia.
E) Linea dorsale: orizzontale con lieve avvallamento;
lombi in linea con il dorso.
CINISARA
F) groppa: rilevata e spiovente; coda con attacco alto, presenta leggero rilievo delle
prime vertebre caudali, con fusto robusto
all’attaccatura, lungo non oltre il garretto e
terminante con fiocco abbondante nero.
G) arti posteriori: lunghi, con ossatura leggera; cosce poco muscolose,
piatte; appiombi regolari; garretti forti; pastoie corte; unghielli duri serrati e compatti.
H) caratteri sessuali: mammella di colore nero uniforme,leggermente pelosa, con base
ampia attaccata alta posteriormente; capezzoli tendenzialmente lunghi e grossi;
sistema venoso in rilievo con fontane ampie e marcate.
Fonte: Registro Anagrafico della razze bovine autoctone a
limitata diffusione – Norme tecnicheFoto: sito Associazione Regionale Allevatori Sicilia
NERO SICILIANONERO SICILIANO
Tipo: robusto, taglia piccola con scheletro forte
Mantello e pigmentazione: cute e setole di colore nero. Le setole sono
robuste ….robuste ….
Testa: di notevole sviluppo, lunga, profilo fronto-nasale rettilineo, grugno
stretto ed inclinato; orecchie piccole dirette obliquamente in alto con
punte portate orizzontalmente in avanti
Collo: allungato, mediamente sviluppato
Tronco: ….. Linea dorso lombare convessa, groppa inclinata, coda attorcigliata
Arti: ….
Caratteri sessuali: nel maschio testicoli ben pronunciati ….; nella femmina
mammelle in numero non inferiore a 10 ….Fonte: ANAS, Registro Anagrafico della razze suine
autoctone – Schede delle razze
Fonte: A.M. Guastella, 2008. Caratterizzazione morfologi ca e genetica dellapopolazione autoctona del Suino Nero allevato sui monti Neb rodi. Tesi diDottorato in Scienze delle Produzioni Animali, Università di Catania.
Immagine 13- Scheda Biometrie Suino Nero Siciliano
CINTA SENESE CASERTANA NERO SICILIANOverri scrofe verri scrofe verri scrofe
Altezza al garrese 91,54 82,43 77,95 69,09
Altezza alla groppa 85 84 96,73 86,10 81,15 71,72
Lunghezza del tronco 107 104 116,76 102,64 102,10 87,55
Circonferenza toracica 132 126 150 138 127,30 115,06
Larghezza delle spalle 39 35 38,05 30,40
Larghezza della groppa 33 32 36,39 32,74 35,00 29,19
Tabella 28 – Confronto fra i dati biometrici delle popolazioni autoctone
di Cinta Senese, Casertana e Nero Siciliano
Larghezza della groppa 33 32 36,39 32,74 35,00 29,19
Circonferenza dello stinco 24 20 19,10 16,27
Fonte: A.M. Guastella, 2008. Caratterizzazione morfologica e genetica della popolazione autoctona del Suino Nero allevato sui monti Nebrodi.
Tesi di Dottorato in Scienze delle Produzioni Animali, Università di Catania
Immagine 14 - Schema metodologico del telerilevamento morfologico
computerizzato. (A) soggetto da rilevare; (B) fotocamera digitale; (C)
lettore computerizzato
Immagine 19 - Finestra di misurazione (L1:
altezza al garrese; L2: altezza toracica; L3:
altezza sterno-terra; L4: altezza alla
groppa; L5: lunghezza del tronco)
Fonte: A.M. Guastella, 2008. Caratterizzazione morf ologica e genetica della popolazione autoctona del Suino Nero allevato sui monti Nebrodi. Tesi di Dottorato in Sc ienze delle Produzioni Animali, Università di Catan ia.
Fonte: sito ANARB
Fonte: ANARB, La valutazione morfologica nella razza Bruna italiana armonizzata a livello europeo. Ufficio centrale del Libro genealogico (criteri valutativi in vigore dal 1°aprile 2008)
Punteggio finale:
somma dei valori parziali pesati
�forza e capacità produttiva 25%
�groppa 10%
�funzionalità arti e piedi 25%
�mammella 40%
esprime la % di avvicinamento alla vacca ideale
La razza Piemontese
Fonte: sito ANABORAPI
Fonte: sito COALVI
Scheda valutazione
morfologica
Piemontese
I principali parametri da
valutare
Fonte: sito ANABORAPI
Caratterizzazione funzionale
quantificazione della capacità
�ProduttivaLatte kg/d, durata e persistenza lattazione,
qualità latte ..
Crescita, indici conversione, resa al macello,
resa in tagli ..
periodicità dei
controlli
controllo funzionale
resa in tagli ..
�riproduttivaFertilità, prolificità, fecondità, n° nati vivi,
n° svezzati, durata interparto ….
valutazione
genetica
CARATTERIZZAZIONE GENETICA
• parte dalla conoscenza morfo-funzionale delle popolazioni
• studia la origine molecolare delle differenze morfo-
funzionali
• ricordiamo che …..
– eredità dei caratteri a variazione discontinua o – eredità dei caratteri a variazione discontinua o
qualitativi (es. genetica dei colori e dei geni ad effetto
visibile)
– ereditàbilità dei caratteri a variazione continua o
quantitativi
Polimorfismo delle caseine nel latte
fosfoproteine caratteristiche del latte
> parte della componente proteica nel latte delle varie
specie zootecniche
Greppi e Roncada, 2005. In: L’ALIMENTAZIONE DELLA CAPRA DA LATTE (Pulina G. Ed.). Avenue media® , Bologna, 2005: 71-99
40-70%
13-28% 75-80% 70-88%
17-21% 17-23%
Polimorfismo delle caseine nel latte vaccino
Melia S. 2009. Tesi di Dottorato, Università di Bol ogna
caseine nel latte vaccino
Mariani et al., 2002. La razza Bruna, 1, 7-13
caseine nel latte vaccino
Mariani et al., 2002. La razza Bruna, 1, 7-13
varianti alleliche αs1cn
A, B1, B2, B3, B4, C, H, L ≈ 3.5 g/L
E, I ≈ 1.1 g/L
D, F, G ≈ 0.45 g/L
Polimorfismo delle caseine nel latte caprino
D, F, G ≈ 0.45 g/L
01, 02, N ≈ 0.0 g/L
variazione del contenuto di αs1cn ……..
Marletta et al., 2007, Lait, 87, 491-504
razza A B C E D F 0
Alpina 3-14 5-29 1 9-42 5 10-59 5-30
Maltese 33-46 16 1-28 5 - 11-14 3-27
Alleli fortiAllele medio Alleli deboli
Allele nullo
Frequenze alleliche al locus αs1Cn nelle diverse razze caprine
Polimorfismo delle caseine nel latte caprino
33-46 16 1-28 5 - 11-14 3-27
Saanen 5-10 6-35 - 18-49 - 10-46 0-54
Verzaschese 3-4 30-34 - 5 2 7-49 11-48
Argentata* 63 no 1 37 no 1
Girgentana* 60 no 1 40 no 1
Greppi e Roncada, 2005. In: L’ALIMENTAZIONE DELLA CAPRA DA LATTE (Pulina G. Ed.). Avenue media® , Bologna, 2005: 71-99 (Rielabo razione di tab. 4.8)
* Marletta et al., 2005, Small Ruminant Research, 57, 133-139
1 = allele non trovato
I latti con genotipo forte al locus αs1-caseina si caratterizzano per > attitudine alla coagulazione vs latti di tipo nullo:
> consistenza del coagulo> velocità di formazione del coagulo > consistenza del coagulo
Polimorfismo delle caseine nel latte caprino
I latti con genotipo nullo al locus αs1-caseina potrebbero essere idonei per soggetti intolleranti o allergici a queste frazioni proteiche del latte
potrebbero (almeno sino al 2007)… perché●>parte delle prove sperimentali: latti di massa non tipizzati●risultati non sempre concordi
Marletta et al., 2007. Lait, 87, 491-504
ANALISI GENOMICHE
Studiano le sequenze dei locus (segmento genico o
extra-genico) polimorfismo genotipico
• substrato molecolare della diversità fenotipica tra gli
individuiindividui
• misura della variabilità genetica
Marcatori molecolari
DNA mitocondriale
Microsatelliti sequenze di DNA (da 1 a 4 basi) ripetute un
numero variabile di volte
SNP (single nucleotide polymorphism)
• ricostruire la storia evolutiva delle specie
• indicatori della diversità/somiglianza genetica
– entro razze corretta gestione degli accoppiamenti
• consanguineità
• miglioramento genetico
– tra razze identificazione di razze con genotipi particolari
ANALISI GENOMICHE
– tra razze identificazione di razze con genotipi particolari
che vale la pena conservare
• localizzare e identificare geni utili
• assegnare gli individui alle popolazioni di origine
tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti animali
Esempi di applicazioni di analisi genomiche
Suino nero siciliano
147 capi
22 aziende (6.7 capi/azienda)
25 microsatelliti
Razza/popolazione alleli/locus, range
249 alleli
n. alleli/locus = 9.96 (5 - 19)
Variabilità entro
razza
Razza/popolazione alleli/locus, range
Iberica 3.44 - 5.86
Varie razze
portoghesi
3.77 - 6.27
Criollo (cuba) 8.2
Coreana 3.44
Varie razze cinesi 6.25 – 11.55
Guastella, 2008. Tesi di Dottorato, Catania
Alta variabilità nonostante
….
�sistema di allevamento brado
�possibile incrocio con vari tipi
commerciali nel dopoguerra
Piano di tutela di una risorsa genetica
CONOSCENZA DELLA RISORSA• Caratterizzazione morfologica, genetica, culturale
e dell’ambiente di allevamento (legame con cultura e
tradizione agraria del territorio)
STRUMENTI DI TUTELA
MIPAF, 2008: Piano Nazionale sulla Biodiversità di interesse Agricolo
• Creazione di un registro nazionale
• Conservazione e salvaguardia: coltivatori e/o
allevatori custodi e banche del germoplasma� metodi di miglioramento genetico per ridurre la perdita di
variabilità genetica e la consanguineità
� centri specializzati per la conservazione di nuclei di animali a rischio
di estinzione
• Valorizzazione
Come mantenere la competitività delle risorse
genetiche autoctone
• misure di sostegno agli allevatori (Dir. CE, PSR regionali)
• inserimento in sistemi sostenibili per prodotti tipici ad alto
valore aggiunto
• valorizzazione dei TGA come riproduttori
• caratterizzazione della qualità dei prodotti in sintonia
con il bioterritoriocon il bioterritorio
tutela della biodiversità vegetale
del bioterritorio… attività di conservazione collezione,
documentazione, caratterizzazione,
valutazione e utilizzazione delle risorse
genetiche vegetali necessarie per la
conservazione delle suddette risorse
Sistemi di tracciabilità•genetica
•geografica
•sistema di produzione
Fonte: MIPAF, 2008, Piano Nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo
DOP e IGP Italiani (elenco aggiornato al 20 dicembre 2010)
Fonte: sito internet ministero politiche agricole
215 prodotti in totale
36 prodotti a base di carne 16.7%
41 formaggi (comprese due ricotte) 19.1 %
Prodotti di origine animale con marchio di tutela
41 formaggi (comprese due ricotte) 19.1 %
SICILIA
Salame Sant’Angelo
Pecorino Siciliano
Ragusano
Vastedda della valle del Belice
Trinomio area geografica - prodotto - tipo genetico
DOP/IGP RAZZA
Agnello di Sardegna Sarda
Formaggio di Murazzano Pecora delle Langhe, tra le
altre razze
Robiola di Roccaverano Capra di Roccaverano, tra le
altrealtre
Vastedda della Valle del Belice Pecora della Valle del Belice
Vitellone bianco dell’Appennino
Centrale
Chianina, Marchigiana,
Romagnola
Fontina Valdostana
Mozzarella di bufala Campana prodotto monospecie
TracciabilitàTracciabilità
tracciabilità (tracking) informazioni della filiera
produttiva “dai campi alla tavola”
secondo le norme EU
rintracciabilità (tracing) ricostruire la storia di un
prodotto attraverso un sistema di identificazione e
registrazione lungo tutta la filiera produttiva
TTracciabilitàracciabilità
nel senso tecnico-scientifico …. accertare la provenienza
• genetica
• geografica• geografica
• sistema di produzione
di fatto è una rintracciabilità
in inglese è traceability
Tracciabilità geneticaTracciabilità genetica
controllo dell’origine dei prodotti e dell’identità degli
animali, lungo i diversi passaggi della filiera, mediante
tecniche di genetica molecolare
il DNA è una “etichetta” indelebile ed inalterabile
TracciabilitàTracciabilità
di speciedi specie: : formaggi formaggi monospeciemonospecie
di razzadi razza: : prodotti prodotti monorazzamonorazza
individualeindividuale
Crepaldi et al., 2008, Suppl. Large Animal Review, 14, 10-12
Tracciabilità di razza con marcatori microsatelliti
Servizio della camera di commercio di Torino
La tracciabilità tramite il DNA non si sostituisce a quella ufficiale,
ma la completa
Fase I
3500 animali: 1750 COALVI e 1750 CCQP
Prelievo di tessuti
Analisi genetica Banca del DNA bovinoAnalisi genetica Banca del DNA bovino
Fase II
Prelievo di 192 campioni di carne
96 per consorzio
79 Macellerie
65 Grande distribuzione
48 Centri di sezionamento
Piatti et al. Quaderni Agricoltura Regione Piemonte , n. 43
Su 192 campioni analizzati:167 conferma provenienza = 87%23 non corrispondenza
in 12 dei 23 casi si è trattato di errori di etiche ttatura: non corretto abbinamento tra singolo taglio di carne e animale di origine
CONCLUSIONI•solidità del sistema di etichettatura dei consorzi coinvolti
•elevata potenzialità dell’analisi del DNA per il su pporto e la verifica di tale sistema
Piatti et al. Quaderni Agricoltura Regione Piemonte , n. 43
La biodiversità si salva La biodiversità si salva
Buon Appetito
La biodiversità si salva La biodiversità si salva
MANGIANDOLAMANGIANDOLA