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Produzione industriale boom estivo con l'auto Ad agosto +4,1 % grazie al settore veicoli cresciuto del 41,9%
• ROMA. Le fabbriche italiane ad agosto hanno lavorato oltre le attese degli analisti, mettendo a segno la crescita della produzione industriale maggiore da cinque anni, nel mese più classico delle ferie estive. Gli indici dell'Istat segnano un amnento dell'1,7% rispetto a luglio, nei dati congiunturali, e del 4,1 % rispetto ad agosto 2015, nei dati corretti per gli effetti di calendario, in un periodo «tipicamente caratterizzato da
Sanpaolo, Paolo Mameli, ritiene che la cre" scita del prodotto interno lordo possa superare lo 0,2% nel trimestre, rendendo più vicino l'obiettivo di un amnento dello 0,8% nell'intero 2016 indicato dal governo nel Def.
Da Milano, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, invita a non passare in sordina i risultati di agosto per la manifattura italiana. «Sono in tanti -afferma il premier
livelli di produzione molto bassh>, sottolineano i ricercatori. La spinta arriva soprattutto dagli autoveicoli, in crescita del 41,9% su base annua.
Questi dati fanno sperare in «un mode-
«il nostro sistema è solido», dice il premier. Ma per i consumatori
è «un'illusione ottica»
all'assemblea di Assolombarda -a fare la ola quando i dati dell'Istat vanno male poi a tenerli in silenzio quando come oggi vien fuori un dato di produzione industriale di +4,l %».
rato incremento del Pil nei mesi estivi, dopo la stagnazione rilevata in primavera», osserva il Centro studi di Confindustria che pure si attende, per settembre, una nuova frenata della produzione industriale, con un calo dell'1,8% rispetto ad agosto in «un contesto debole e caratterizzato da estrema incertezza». Sulla stessa linea, il senior economist di Intesa
«li nostro sistema produttivo è solido» e le misure di «Finanza per la crescita» come il superammortamento sono «efficaci», rilancia il capo della segreteria tecnica del Mef, Fabrizio Pagani. li ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, invece, richiama alla prudenza. «Gli andamenti della produzione industriale - dice -vanno guardati nel tempo. li dato di agosto è
positivo, e quindi va comunque apprezzato, e messo in un contesto che non è brillantissimo».
Dal fronte sindacale, il segretario confederale della Cisl, Giuseppe Farina, parla di «segnali incoraggianti» mentre per le associazioni dei consumatori, il segretario dell'Une, Massimiliano Dona, ricorda che livelli di prima della crisi restano lontani: dall'agosto del 2007 c'è stato un calo dell'11,7% della produzione industriale, con un picco del-40,3% per i beni di consumo durevoli. E si spingono oltre i presidenti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, che defmiscono la crescita di agosto «solo un'illusione ottica».
Tornando ai dati, i beni di consumo risultano l'lmico gruppo principale di industrie in contrazione ad agosto (in calo dello 0,5% sul mese), mentre i beni strumentali guidano gli aumenti, con una crescita del 6,6% sul mese e un'espansione anche nell' anno dell'12,5 %. Questo slancio potrebbe indicare una ripresa degli investimenti, ma solo gli andamenti dell'ultima parte dell'anno potranno, in caso, confermarlo.
Chiara Munafò
P DATI CONGIUNTURALI
lA GAZZf<TIA DEl MEZZOGIORNO Martedì 11 ottobre 2016
(indice destagionalizzato; variazioni % sul mese prima)
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-2 MU ~'" i hM ,"" mar apr mag giu lug ago 2016
Fonte: lstat (Indice; base: 2010: 100). dati revisionati ANSA +.:.e.n"time.tri
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hi r , In manovra nuovo piano, i bonus andranno soloaHe aziende che prendono neodiplomati o neolaureati In agosto produzione industriale +4, l %. Moscoviéi: "Flessibilità sÌ, ma nelle regole"; Padoan: "Le rispettiamo" .
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lJlU~tIlliNA C~Nn
ROMA. Spostare gli incentivi pie., ni legati al Jobs Act - contributi zero per tre anni - sui neodiplomati e neolaiIreati. Riservare sconti specifici per il Sud e le categorie di lavoratori più svantaggiati, da finanZiare coni fondi Ue. Manciare Garanzia GiOvani con un superbonus. il go-
,verno è pronto a inserire unnuavo piano occupaZione nell'imminente manovra finanziaria. Per controbilanciare 1'Ape, l'ingresso ànticipato nella q;uiescenza. E favorire così la staffetta generazionale: fuori i più anziani, dentro i ragazzi.
Non solo pensioni, dunque. Palazzo Chigi dribbla le critiche e punta ai giovani. Con risorse, a dir la verità, non faraoniche (si pensa ~ 50 milioni il primo anno). Ma mirate, crescenti e strutturali; senza scadenze; il cuore del nuovo piano giovani è agganciare i vecchi sgravi -quelli pieni, triennali - all' alternanza scùola-Iavoro, il programma sin qui sperimentale previsto dalla riforma della Buona Scuola: 400 ore di stage in azienda per gli studenti del quarto e ·quinto anno degli istituti tecnici e200 ore per i liceali. Ma anche all' apprendistato di alta formazione e licerca, l'èquivalentedell' alternanza per gli universitari. Le aziende che. entro sei. mesi dal cOilseguirr:lento del di~ ploma o della laurea assumono in modo stabile l'ex stagista, che si è fatto notare e valere,
possono contare s'illa decontribuzione piemiper tre anni, fino a 8.060 euro l'anno. Esattamente come àccadeva nel 2015, con glisgraviallÒq%chehannofat- . to volare i contrattia tutele crescenti. Sgravi poi ridotti al 40% nel2016, coneffettidecisamente minori sulle assunZioni a tempo indeterminato e unrigurgito di contratti a tempo e voucher (già a quota 84milioni quest'anno, record storico).
Per questo il governo pensa di fermare lo sconto in vigore al 3.1 dicembre prossimo, il metadone del mercato delléivoro sé'
A~GliIl1~iltllO Il ministro del Lavoro· Giuliano Poletti
IUU~NIìN:m $IW@UHAIIIl!i!JI §(iMlIU iU SIIII)
condo i critici. Chi doveva assumere (o stabilizzare i precari) l'ha fatto. Per gli altri non funziona più. Così dal primo gennaio il bonus ridiventa·pieno, ma riserVato ai giovanissimi appena usciti dalla scuola o dall'uni·versità. Secondo Adapt, nel 2015 circa 720 mila studenti medihannofattostageinazien- . da. Le previsioni per' il2016 parlano di 1,1 milioni, per arrivare a regime nel 2017-2018 (quando l'alternanza scuoIa-lavoro sa~ rà obbligatoria per tutti) a 1,5 milioni. Nebbia fitta invece sui tiroçini universitari. il Miur non
- Le aziende che dal2017 assumono con un contratto atempoindeterminato un ex stagista entro sei mesi dal conseguimento del 'diploma o della laurea, possono èo.ntare sulla decontribuzione fino a un massimo di 8.060 euro all'anno.pertre anni.Lo stesso livello applicato nel primo anno di adozione degli sgravi del Jobs Ad, senza la rid]Jzione attuale
Il governo pensa poi di mantenere, anche nella forma ridotta attuale, gli sgravi contributivi ma solo per le aziende del Sud che assumono e solo per le
®AGNiZiA lGi@VAMH ~ BliPlI'lll\!@!1IlU Nel pacchetto lavoro, da inserire nell'imminente
. manovra finanziaria, rientra anche una nuova versione del programma europeo di Garanzia GJovani, cori un super bonus, Sarà anche rinnovato il bonus cultura da 500 euro ai diciottenni. Mentre per il Jobs Ad degli autonomi prevede di. . abbassare dal27 al 25,5% i contributi previdenziali, con maternità e malattia
. categorie svantaggiate, come da definizione Ue. E cioè giovani fino a 29 anni, senza diploma di scuola . superiore, disoccupati da oltre sei mesi, over 50. Un bònus mirato da finanziare cori i fondi strutturali Ue
ha un monitoraggio e si sa. solo che nel 2014. appena 331 Studenti hanno llsufruitQ den' èlta formazione. A questi sfdevono però aggiungere i tirocini cuiriculari obbligatori di facoltà. Nes~
. suno sa in quanti ne beneficiano.
Nel nuovo piailo lavoro il governo pensa poi di inserire sgrac . vi mirati al Sud e potenziare Ga~ ranzia Giovani. Entrambi gli in" terventi, molto probabili; finanziati da fondi Ue. E nel primo caso riservati a giovani fino a29 anni oppUre privi di diploma, ai disoccupati da oltre sei mesi e agli over 50, come vogliono le re' gole Ue. Viene poiriconfermato il bonus cultura da 500 eUro ai diciottenni (300 milioni): E potrebbe arrivare il Jobs Açt per, gli autonomi,uno sconto di tre punti di contributi previdenziali per chi è in gestione separata e non iscritto ad albi professi!}' nali (dal 27 al 24%, che perÒ ~ venta 25,5% perché aumentano i contributi per malattià e mateinità).
Forte del nuovo dato Istat sul-· la produzione industriale di aga- . sto (+1,7% su luglio e +4% su agosto 2015) dovuto in gran parte al·comparto dell'auto, il governo reagisce alle critiche Ue. «Flessibilità sì. ma giocare· conle regole no», dice il commissario Moscovici. Risponde il ministro Padoan: «Non dobbiamo rassicurare nessuno, lavoriamo in assoluto rispetto delle regale».
0RIPRODUZlONERISERVATA
. Rocca al governo. "Meno burocrazia
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. plulnnovazlone . MILANO.. Tagliare la burocrazia e puntare all'innovazione: è larichiesta che Assolombardafa al governo Renzi. «,Chiediamo di aiutare tutto quello che riguarda la semplliicazione. Questa è una precondizione. È il tema numero uno, dué e anche tre, Tutti noi abbiamo la sensazione di essere imbrigliati in burocrazIe cqinplicate, abbiamo energie
.. bloccate, bisognaliberarle» ha detto_il presidl'Ìnte di Assolombarda Gianfelice Rocca all' assemblea degli illdustriali. «Crediamo molto in tutti i processi di innovazione, il4.0è un treno danon.·. perdere eIa formazione dei giovéÌIlÌ e delle loro competenze deve essere il motore dell' operazione». Quanto alla Brexit: «È unafed.ta, ma l'Europa restante è molto concentrata attorno alla moneta unica, dobbiamo . lavorare per un futuro più collaborativo». Le occasioni ci sono, ha detto « come la Bede dell'Agenzia delfarmaco a Milano , città che ha volato negli ultimi anni. Molto è stato fatto e ora dobbiamo darci delle nuove fro,ntiere;nelle traiettorie di una città verde, delle scienze della vita, dove'l'estetica sia sempre più al centro e dove i valori sociali possono approfondirsi ulteriormente».
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DOPO rOPERAZiONE RIDOTTI A 476 GLI ESUBERI DELLE EX PROVINCE Il CANTIERE DEI.HllEGGE DI EllANCm TRA 1,2 E 1,6 MILIARDI LE RISORSE CHE IL GOVERNO INTENDE DESTINARE Al CAPITOLO PENSIONI
Pubblica amministrazione Ora 1'obiettivo è lo sblocco delle assunzioni ~ ROMA. AssilllZioni sbloccate su gran parte del territorio: la
Pubblica Amministrazione torna a respirare dopo il blocco totale al turnover imposto per favorire il riassorbimento degli esuberi delle Province. Nel Centro Nord le porte di Comuni e Regioni si sono praticamente riaperte, con poche eccezioni, nel Mezzogiorno c'è ancora qualcosa da fare, ma da 8 mila dipendenti in cerca di un nuovo posto si è passati a 476.
Un gruppo ristretto rispetto al numero di partenza ma l'operazione mobilità non potrà considerarsi chiusa fino all'azzeramento di ogni eccedenza. E infatti il ministero della P.a, a cui è stata affidata la regia, parla di una «fase 2», annunciando il «ripristino delle ordinarie facoltà assilllZionali» in due territori big, come Lombardia e Toscana, che si aggiungono a Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Marche e Lazio, guardando all'Italia centrosettentrionale. Ma qualcosa si è mosso anche per il Mezzogiorno, con lo sblocco già riconosciuto a Sardegna e Basilicata. C'è invece ancora da lavorare .soprattutto in Abruzzo (96 dipendenti da riposiziOllare), Umbria (85) e Puglia (72).
Fin qui la situazione che riguarda il personale degli enti di area vasta, ovvero delle ex Province. I paletti a nuovi ingressi restano invece nel settore della sanità, dove dovranno trovare collocazione gli esuberi della Croce rossa.
TI fronte della P.a. rimane in fermento per la vicenda dei LA MINiSTRA Marianna Madia rinnovi contrattuali. L'ipotesi di uno stanziamento di 900 milioni di euro per il triennio 2016-2018 sembra infatti non soddisfare i sindacati: la Cisl Fp parla di «25-30 euro lordi al mese», la Confsal Unsa traduce in netto il valore, stimando «in 15 euro» l'incremento. La Uil traduce le cifre in reazione: «se non ci saranno risposte su risorse e su nuove regole allora chiederemo a Cgil e Cisl di scioperare».
Non resta che attendere la convocazione da parte della ministra della P.a, Marianna Madia, per un tavolo con i sindacati che faccia da preludio all'apertura della trattativa vera e propria. Intanto la ministra ha attivato un «account mail» ad hoc per ricevere dai cittadini «segnalazioni» utili a un monitoraggio attivo della riforma della Pubblica Amministrazione, a un anno di distanza dall'approvazione della delega, ovvero della legge 'madre' da cui sono discesi già 18 decreti, dai licenziamenti lampo per i furbetti del cartellino al riordino delle partecipate.
Pmi, allo studio 1'anticipo del fondo Verso la stabilizzazione di 25mila prof
~ ROMA. Un anticipo dei 900 milioni con cui sarà rifinanziato il Fondo di Garanzia per le Pmi, come annunciato da Matteo Renzi. Un bonus per chi ha da due figli in su, su cui ancora «c'è un confronto aperto», come ha confermato il ministro Giuliano Poletti. E, forse, una boccata di ossigeno per 25mila precari della
mento affiancare altre categorie come chiedono i sindacati (si è parlato delle maestre della prima infanzia e degli infermieri di sala operatoria). Con le parti sociali potrebbe comunque esserci un altro incontro, tecnico, tra giovedì e venerdì, prima del varo della manovra.
Entro sabato, in realtà, il governo scuola, su cui è aperta la 'trattativa' tra Economia e Istruzione per h'ovare le risorse. Sono alcune delle ultime novità che emergono dal 'cantiere' della prossima manovra che si chiuderà, però, solo .sabato prossimo quando il governo approverà, come ha confermato il premier, la legge di Bilancio per il 2017. Una legge che consentirà, per certo e con modalità diverse, l'uscita anticipata dal lavoro, anche se non è ancora defrnito il peri, metro di chi potrà accedere alla cosiddetta 'Ape social' per andare in pensione in anticipo.
Aumenti tasse da annullare Gettito alleso in milioni di euro ("clausole di salvaguardia")
• Aliquota Iva 10% alzata a 13% dal 2017
• Aliquota Iva 22% alzata a 24% nel 2017
• Aliquota Iva 24% alzata a 25% dal 2018
• Au mento accise carburant'I dal 2018
Coperture necessarie per evitare gli aumenti: cifre in miliardi di euro
2017 2018
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alle commissioni di Camera e Senato dopo i dubbi espressi dall'Ufficio parlamentare di Bilancio che, allo stato, con le informazioni fornite finora, non sarebbe in grado, come ha spiegato il presidente dell'Upb Giuseppe Pisauro, di validarG' il quadro programmatico. TI governo sarebbe intenzionato a confermare le previsioni,
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fornendo però maggiori dettagli sull'impatto che le misure in preparazione avranno sul tasso di crescita.
E se il focus resta sul sostegno alle imprese, con la possibilità di anticipare «già al 2016» parte dei 900 milioni per il fondo di Garanzia delle Pmi», come annunciato dal premier, la manovra potrebbe portare novità anche per il mondo della scuola. Proprio in queste ore si sta lavorando ad alcune ipotesi sugli organici. Al ministero sono stati convocati i sindacati per affrontare il tema della stabilizzazione di 25mila precari inseriti nell' organico di fatto (cioè chi ogni anno viene chiamato
Fatto l'accordo con i sindacati, costato al premier, come ha detto lui stesso scherzando a Susanna Camus so, «una settimana di antibiotico», le risorse sul piatto ANSA -f.:e..rrtime...tri
per le supplenze lunghe) che frnirebbero così nell'organico di diritto, cioè assunti a tutti gli effetti (e pagati quindi an-
per il primo anno oscil-lano ancora tra 1,2 e 1,6 miliardi. E larga parte dell'incertezza è legata ancora ai calcoli che si stanno facendo per definire la platea di chi potrà avere il 'reddito ponte', pagato dallo Stato. Se è sicuro che a usufruire del meccanismo dell'Ape gratuitamente saranno i disoccupati di lungo corso, i lavoratori disabili o chi abbia genitori o figli disabili gravi da accudire, più complesso sembra al mo-
concluderà il progetto di bilancio da inviare a Bruxelles (il draft budgetary pIan), mentre per l'articolato vero e proprio da mandare alle Camere ci sarà tempo ancora fino al 20, come prevede la nuova legge di Bilancio. Il documento sarà messo a punto slilla base del quadro macroeconomico delineato con la nota di aggiornamento al Def, che il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan tornerà a spiegare
che durante i due mesi estivi). Su questo c'è una
trattativa del Miur con il ministero dell'Economia per il reperimento dei fondi. Le stime parlano di 200 milioni di euro necessari per l'operazione. Inoltre, il Miur vorrebbe intervenire anche con un piano per gli Ata, con 10mila assunzioni: 5mila già previste dal turnover e le altre 5mila straordinarie con risorse da reperire nella legge di Bilancio.
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
Ben 54.110 ettari con una produzione
LA TRACCIA DI DON MICHELE DEPAOLIS «Giusto iniziare da qui questo progetto di grande respiro che coinvolge sette regioni e numerosi produttori»
concentrata nei settori dell'olio, del grano duro e del grano Senatore Cappelli
« l )} it A PALAZZO DOGANA
• PresentazIone , • l
Il grande progetto per il welfare agricolo, aII'inugurazione il viceministro del meeting sulla dieta
O livero I mediterranea e Anche il Governo era pre
sente ieri al via del progetto Mediterre.Bio. Sette regioni italiane coinvolte, tre a Nord, quattro a Sud. Ben 54.110 ettari totali, con una produzione concentrata principalmente nei settori dell' olio, del grano duro e del grano Senatore Cappelli. Undici soci produttori e, tra questi, un volano trainante: il Gruppo Alce Nero, fiore all' occhiello nazionale e dagli anni '70 all'avanguardia nel comparto biologico. Sono i dati di riferimento di Mediterre.Bio, progetto dal respiro extraregionale presentato ieri alla Masseria Antonia De Vargas di Foggia, eletta sede legale di questo importantissimo sodalizio che mette insieme produttori, molini e distributori, esito dell'intenso lavoro operato sul territorio dalla Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus presieduta da Rita De Pado-va. Una loea-'tion non ca-suale quella scelta, così co-me ha sotto-lineato nel suo interven-to il rappresentante del Governo, Andrea Olivero viceministro delle Politich~ Agricole e Forestali: «L'agricoltura
deve avere anche una forte lineato da Benedetto Fracresponsabilità sociale, valoriz- chiolla, presidente del neonato! zando l'elem~nto. del welfare patto d'alleanza che, per la agncolo, ed e llIlportante cl~e prima volta, fa sedere ad uno qu~sto progetto nasca propno stesso tavolo produttori, moqm. Come Governo - ha sot- lini e distributori: «Al motolineato ancora il vicemini- mento lavoriamo su olio e grastro - noi abbiamo l'obbligo di no - ha detto - ma sono in rimuovere tutti gli ostacoli cantiere altre realtà produtcon il fine di .sos~enere c~n- tive, vere e proprie miniere cretamente ChI SI mette m- che non vedono l'ora di inis~e~e, co~unicando .ai citta- ziare». Una piccola, grande dillI che c e un Paese ill grado rivoluzione dal forte respiro di trovare la gius~a sintesi ~ nazionale, con Foggia e il suo un settore sano, m grado dI territorio al centro di un prounire ricerca, sviluppo e in- , novazione». Oltre ad Olivero, getto che si pone in difesa hanno "battezzato" la nascita della qualità, come nelle padi Mediterre anche l'europar- role di Lucio Cavazzoni, al lamentare Elena Gentile e gli vertice del Gruppo Alce Nero: alti rappresentanti delle as- «La Capitanata è presente in sociazioni di settore: Giorgio questo progetto con 1300 ettari Mercuri, presidente' Alleanza che stanno diventando un Cooperative Italiane settore punto di riferimento in Italia, Agroalimentare, e Mauro Lu- ed è per questo che siamo qui, setti, presidente Legacoop. per dare vita a distretti bio-
Consolidare le flliere esi- logici, contaminando tutto il stenti e svilupparne di nuove territorio». Una serie di conin ambito biologico, progranl- cetti condivisi anche dagli almare il lavoro facendo leva tri produttori intervenuti quesulla forza del volano Alce sta mattina, provenienti non Nero, pianificare semine ed solo dalla Puglia ma anche da impianti, sviluppare sistemi Basilicata, Calabria, Sicilia, di qualità aziendali anche dal Toscana ed Emilia. Tra i soci punto di vista dei controlli e fondatori di Mediterre infatti, della sicurezza e, infine, dare oltre ad Alce Nero (leader itafondo al "vero biologico" per liano nel biologico), Fondaproduzioni giuste, sane e buo- zione Siniscalco Ceci Emmaus ne. Questi gli obiettivi di Me- (grano) e alla stessa Coop Emditerre.Bio, così come sotto-I maus (settore lattiero), spic-
cano i nomi di Finoliva (importante punto di riferimento
Presenti Lusetti e Mercuri, presidenti di Legacoop e
Alleanza cooperative
nel settore dell'olio), i Molini Progeo e De Vita (grano duro, Cappelli e Farro dicocco; trasformazione dei cereali), Oli
veti Terra di Bari e F.lli Car- ' rino (olivicola e olearia; cerealicola, olivi cola e zootecnica), Denora (cerealicola), Azienda Mastrocaccla Pace (grano), Desiante (cerealicola) e Berardi (seminativi, mandorleti, oliveti e vigneti).
«Abbiamo il massimo delle istituzioni presenti per un progetto che si concretizza oggi -ha affermato Giorgio Mercuri, presidente Alleanza Cooperative Italiane settore Agroalimentare - e che parte nel migliore dei modi. Cosa possiamo fare come ente? Intanto sollecitare i produttori ad allearsi affinché possano avere la possibilità di collocare su un mercato ampio i loro prodotti. Poi, possiamo indirizzare le risorse verso il biologico e lavorare sulle regole sia a livello europeo che nazionale)). Un contesto, quello europeo, ripreso nel corso del proprio intervento dall'eurodeputata Elena Gentile, dal 2015 vicepresidente dell'intergruppo economia sociale e membro della conllIlissione per l'occupazione e gli affari
sociali. «L'Europa ci chiede di collegare i Mezzogiorni da una parte all'altra del Mediterraneo - ha dichiarato l'ex assessore regionale della Puglia - rispettando l'ambiente e le persone, e questo progetto è un biglietto da visita importante in questo senso. Sono contenta che si parta da qui, da quello che per me è una sorta di tempio, in una provincia che può diventare snodo di progetti ben più ambiziosi, guardando per forza di cose anche dall'altra parte dell' Adriatico)). A condividere l'orgoglio di aver avviato Mediterre proprio in Capitanata, la vicepresidente del sodalizio, Rita De Padova: «Una scelta fortemente simbolica che vale come riconoscimento al nostro lavoro e che fa di Masseria De Vargas la sede ufficiale di un progetto così importante)}.
e Oggi nella Sala della Ruota di Palazzo Dogana, si svolgerà la conferenza di presentazione del il primo Meeting "La tutela dei beni immateriali - Promozione della Dieta Mediterranea". Interverranno: Maria Teresa Vassalli, presidente AMMI Foggia; Floredana Amò, presidente del Club per L'Unesco di Foggia; Michele Panunzio, direttore Sian Sud ASL Foggia; Antonietta Antoniciello, dirigente medico Sian Sud Asl Foggia. Durante la conferenza saranno resi noti anche i nomi degli ospiti nazionali della serata evento in programma il 14 ottobre al Teatro del Fuoco. n primo Meeting "La tutela dei beni immateriali - Promozione della Dieta Mediterranea" si svolgerà a Foggia il 14 e 15 ottobre. Lo stile di vita riconosciuto dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità sarà al centro della convention con la partecipazione di esperti provenienti da tutta Italia. L'evento è organizzato dall'AMMI - Associazione Mogli Medici Italiani Sezione di Foggia e dal Club per L'Unesco di Foggia con il patrocinato della Regione Puglia, della Provincia di Foggia, del Comwle di Foggia, dell'Asl Foggia, dell'Università di Foggia e dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Foggia.
POLITICA E IMPRESE NON PERVENUTE Il trentottesimo ((Ottobredauno)) ha confermato il momento-no delle rassegne fieristiche. Ma non è l'ora di staccare la spina
I soci fondatori non hanno un progetto di rilancio e solo due su quattro versano la quota ordinaria. Tutte le speranze su un parcheggio
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Altri soldi pubblici in arrivo, ma il salone senza identità si aggrappa agli ultimi clienti Si è abbassato il sipario sulla tren
tottesima fiera di ottobre; lo rivedremo rialzarsi probabilmente per la fiera dell'agricoltura di aprile/maggio. Due appuntamenti l'anno possono bastare per la vetrina in sottotono che si perpetua ormai da qualche anno nel quartiere fieristico. Ma nessuno staccherà la spina. Perchè una cosa è certa: la fiera sopravviverà a se stessa, non c'e il rischio di chiusura, altri 28 milioni di euro di fondi pubblici s01)o in arrivo per ristrutturare l'ingresso e costruire fmalmente il parcheggio di via Bari; fermarsi proprio ora sarebbe da autolesionisti. La mission resta dunque confermata, ma di quale mission stiamo parlando? Visto che bisognerà andare avanti (idea suggerita anche dai due nuovi padiglioni realizzati cinque auni fa), la fiera farà in modo di tenersi stretti gli ultimi irriducibili standisti che ancora dimo-
Chiudere non si può, ma andare avanti per inerzia conviene? Anche i visitatori diminuiti
strano di credere in una formula ormai sorpassata. Sono loro la vera linfa del quartiere fieristico, quelli che permettono all'ente di mettere in cassa qualche soldo per pagare gli stipendi arretrati ai 12 dipendenti o almeno qualche acconto, oltre all'aiuto ordinario della Regione (circa 400 mila euro aunui) e qualche una-tantum, come i 2 milioni versati per 1'1 va sul
bando di gara per il parcheggia. Un progetto di nuova fiera ancora non c'è e neanche si proverà a impostare. Gli enti soci fondatori (Comune di Foggia, Provincia, Camera di commercio e Regione) hanno altri problemi per la testa, Provincia e Camera di commercio temono per la propria sopravvivenza. E agli imprenditori non è mai importato nulla del salone. Fiera dunque abbandonata a se stessa, nè il cambio della guardia dal presidente al com-
, missario ha portato giovamento. Encefalogramma piatto. E del resto altrove accade lo stesso, se perde colpi persino il modello fieristico di Milano-Rho.
Bisognerà dunque ripartire dal bilancio dell'ultima fiera di Ottobre per
trovare qualche traccia di resistenza del vecchio salone generalista e perpetuarlo all'infinito nella speranza che duri. Qualche indizio incoraggiante comunque c'è: i visitatori (a ingresso libero) che hanno scelto di passeggiare in fiera anzichè nello struscio cittadino, si sono soffermati davanti agli stand d'abbigliamento, arredamento, mobili e gastronomia del padiglione 71. I giovani sono stati richiamati dall'enorme spazio concesso al "Tatoo" nel padiglione nuovo. Una mano alla fiera quest' anno l'hamlo data anche le due aziende sanitarie, Asl e Ospedali riuniti, che hanno portato tra gli stand gli specialisti nelle varie discipline mediche: la formula sem-
Crolla il tabù sui terreni del quartiere I11III Il management della fiera spinge perchè si faccia qualcosa per ridurne l'enorme patrimonio immobiliare. «Siamo un ente in crisi, ma con 20 ettari di suoli e senza debiti: non siamo messi poi così male, ne vogliamo parlare?)), il messaggio consegnato dal commissario Giovanni Vitantonio alla Regione, di cui peraltro è dirigente del Demanio, prima di lasciare l'incarico (è in scadenza) a fine mese «senza attendere)), come ha annunciato, proposte di rinnovo. L'input consegnato alla politica che dovrà prendere una decisione: l'area potrebbe ospitare la nuova sede dell'Asl, il teatro tenda del Comune quando il progetto sarà ripreso (il cantiere abbandonato non sarà recuperabile) e può intercettare il programma di rilancio dei Campi Diomedei quando Comune e Regione si metteranno d'accordo. La discussione potrebbe decollare nelle prossime settimane, ma qualcosa va fatta per salvare il salva bile di un patrimonio fieristico in stato di abbandono e che rischia di essere ulteriormente depauperato in mancanza di una programmazione.
bra sia stata gradita al pubblico, almeno a giudicare dalle persone notate davanti ai due stand nel fme settimana (l'Ospedale ha allestito anche un piccolo ambulatorio per visite "mordi e fuggi"). L'idea che la fiera di Ottobre e quella dell' Agricoltura debbano specializzarsi per restare in piedi, sembra essere accantonata e comunque a Foggia non è mai stata presa in considerazione. Oggi la fiera pensa a sostenersi con le entrate del p archeggio, ma per la conclusione dei lavori ci vorranno almeno dodici mesi e il cantiere non è ancora stato aperto. Ma è un obiettivo finalmente davanti, mentre finora si è andati avanti per inerzia e senza risultati da raggiungere.
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OGGI LA CERIMONIA DI CONSEGNA
I motociclisti non nuovi ad iniziative del genere: «Vogliamo regalare un sorriso e fare qualcosa di utile per la nostra città»
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Viaggia sulle due ruote la solidarietà dei «biker» foggiani • «Nel corpo di un motociclista, non
scorre sangue, ma solidarietà». E' illeitmotiv scelto da Ginlio Loporchio e Paolo Ranieri, presidente _ e segretario dell'associazione "Bikers for Life in moto per un sorriso" di Foggia che annunciano la cerimonia di consegna di una cucina, installata nel Reparto di Pediatria degli Ospedali Riuniti di Foggia. L'iniziativa si terrà oggi alle ore 10,00, alla presenza d~l
I biker davanti alla villa comunale
Primario di Pediatria Ospedaliera, Antonio Longa e del Dirigente Medico, Decorosa D'Ademo.
«La consegna di questa cucina rappresenta solo l\ùtimo step di una serie di iniziative solidali di cui la nostra associazione si è fatta promotrice - afferma
il Presidente dei bikers, Ginlio Loporchio. Infatti oggi consegneremo anche attrezzatura medica indispensabile per la sopravvivenza del reparto di pediatria. Nei mesi scorsi, dopo aver analizzato con il prin1ario, Antonio Longa, le necessità del reparto abbiamo scelto di avviare una raccolta fondi per l'acquisto di un microscopio elettronico dotato di monitor Lcd ed un importantissimo sistema sof
tware per cru'are l'obesità infantile. Materiale che andrà a garantire una maggiore efficienza nella cru'a dei piccoli pazienti e ad offrire Ul1a sempre più sensibile ospitalità e assistenza ai bambini malati e alle loro famiglie durante il periodo di cura o di terapia ospedalie-ra».
Una raccolta di denaro che affonda le sue radici dallo scorso mese di novembre; sono state, tante, le iniziative poste in essere dall'associazione no profit "Bikers far Like" nel corso dell'anno. Ad iniziare dal concerto dell'Orchestra Giovanile "Officine Musicali" portato in scena nell'audito-
rium dell'incantevole Auditorium di Santa Chiara, una serata musicale che si è tenuta presso il ristorante "Al Celane" ed ancora !'indimenticabile motoraduno con passeggiata lungo i sentieri del Gargano che si è svolta in tre giorni, 24-25-26 Aprile e che ha radunato centinaia di appassionati delle due ruote provenienti da tutto il Sud e Centro Italia. «Un grazie particolare voglio riservarlo - aggiunge Paolo Ranieri - all'Assessore alla Mobilità del Comune di Foggia, Claudio Amorese, che ci ha concesso lo spazio, lungo !'Isola Pedonale di Via Lanza, per l'installazione di gazebo informativi nei giorni antecedenti la moto passeggiata snl Gargano». Ma "Bikers Far Life" ha già mostrato, in passato, la grandezza del suo cuore, quando nel 2014, anno di costituzione dell'associazione, avviò lma prima raccolta fondi che consentì la realizzazione di ru1 asilo all'interno dell'orfanotrofio denominato "Bambaram" in Guinea Bissau piccolo stato dell'Africa Occidentale, tormentato dalla povertà e dalla miseria; circa 15 mila euro ricevuti in dono con eventi di piazza e con l'aiuto di sostenitori e sponsor. La conclusione di questa nuova sfida che si è mossa tra due ruote e solidarietà è per oggi, 11 ottobre, alle ore 10,00 presso il Reparto di Pediatria Ospedaliera degli Ospedali Riuniti di Foggia con la donazione dei beni acquistati con la raccolta fondi.
lA GAZZf:TIA DEL MEZZOGIORNO lvIartedì 11 ottobre 2016
Nuovo turn over in Consiglio comunale torna Vigiano (Forza Italia)
al posto di De Rogatis (fratelli d'Italia) per via di un contenzioso sui ricorsi
La vicenda è allimirte del grottesco ma va così. Un consigliere comunale, Nino De Rogatis, eletto con la lista di Forza Italia, ha ottenuto a giugno del2014 più voti dell collega di lista Luigi Vigiano, ma è fuori dal Consiglio comunale, dopo essere stato promosso grazie ad una sentenza del Consiglio di Stato, perché nel frattempo il Tribunale amministrativo regionale della Puglia, entrando nel merito di un precedente ricorso, ha sentenziato che De Rogatis ha ragione, ma che ha presentato il ricorso fuori tempo massimo e che di conseguenza il seggio va assegnato a Luigi Vigiano anche se quest'ultimo ha ottenuto meno preferenze del De Rogatis. A prendere atto di questa situazione che, ieri mattina in Consiglio comunale ha scatenato un dibattito pro e a favore dell'interpretaizone di questa sentenza, appunto i consiglieri comunali che, alla fine, non hanno potuto fare altro che alzare la mano e votare a favore, anche se in questo caso si tratta di una presa d'atto. Unico voto di astensione quello di Giuseppe Mainiero, capogruppo di Fratelli d'Italia Alleanza nazionale, partito che aveva registrato l'adesione proprio di De Rogatis che, dopo una breve parentesi come consigliere comumale indipendente, aveva appunto aderito al gruppo di Fratelli d'Italia.
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FOGGIA Palazzo di città
L'operazione non è indolo-re sul piano strettamente politico perché, di fatto, la minoranza perde un seggio (Fratelli d'Italia Alleanza nazionale è fuori dalla maggioranza di centroedestra) in favore appunto di Forza Italia che recupera una pedina molto importante per le sorti dell'amministrazione guidata dal sindaco Franco Landella.
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Ora non si sa se Nino De Rogatis deciderà di continuare la sua battaglia nelle sedi giursdizionali. Di sicuro c'è il grottesco di una sentenza che specifica che il consigliere in questione ha ottenuto più preferenze del suo collega di lista ora in Consiglio comunale, e di un'altra sentenza che dice appunto che è tutto vero ma che il ricorso è avvenuto fuori termine. Così non si è comunque rispettata una indicazione popolare (il voto), anche se la segreteria generale dell'ente Comune sostiene appunto che non si può fare altro e che in questo caso, dopo una lettura del dispositivo del Tar, la forma diventa anche sostanza.
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{ ItaHa-JUbania~Montenegro } La cooperazione transfrontaliera al centrodei lavori di un convegno
Uidea di Confesercenti per lo sviluppo della Capitanata "Condividere con tutte le
parti che rappresentano il sistema eè01iomico e sociale della Provincia di Foggia la definizione della strategia per sviluppoe l'occupazione e delle politiche ed aZi01Ll che ne 'con-13cguu·anllo." E' quanto emerso nel convegno svolto si nella sede prov'lllciale di via Manfredonia con l'europarlamentare Elena Gentile, il presidente proVÌllCiale Carlo Simone, il direttore Franco Ghinata e il consulente di Cat Innova ConIesercenti, Paolo Papapietro.
"Per attrarre i Fondi Europei sulla strategia del territorio - dichiara il direttore di Confesercenti Franco Granata - è utile riassumere gli obiettivi principali dei fondi stessi: competitività industriale; ricerca e sviluppo; valorizzazione risorse naturali e culturali; infrastrutture; strategie territoriali. Quindi vanno promosse azioni ed interventi atti a incrementare la competitività e l'attrattività del sistema logistico e trasportistico e a favorire 'il riposizionamento del nostro territorio nel contesto logistico in-
ternazionale come un unico "hub" territoriale. In tale ambito si colloca anche l'opportunità di connettere in rete ilnostro territorio al fine di erogare servizi secondo modalità uniformi in materia di trasporti, turismo, tutela ambientale e sicurezza del mare ecc. Creare una, piattaforma informatizzata unitaria per la connessione e condivisiQne di dati tra tutti gli attori locali anche al fine di creare una banca dati integrata connme relativa alla domanda ed offerta di servizi di trasporto merci e passeggeri anche dando impulso al settore turistico-cultu.rale e alle produzioni agroalimentari locali".
In questa logica s'inserisce il programma di cooperazione transfiontaliera ItaliaAlbania-Montenegro a cui l'Italia partecipa con due Regioni: la Puglia, che svolge anche un ruolo di Autorità di Gestione, e il Molise; l'Albania e il Montenegro partecipano con l'intero territorio. n programma in-tende facilitare lo scambio di conoscenze ed esperienze tra i stalceholder regionali e locali
dei tre Paesi, sviluppare e implementare azioni pilota, misurare la fattibilità di nuove politiche, di nuovi prodotti e servi~ zi, e supportare gli investimenti nell'area. I quattro assi prioritari su cui si articola il programma sono volti -a rafforza-' re la cooperazione transfrontaliera e la competitività delle Piccole e Medie Imprese; gestire in maniera intelligente il pa-
è di 92.707.558,00 euro. il Programma co-finanziato all'85% dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e dallo stru" mento di Assistenza per la Preadesione (IPA) e prevede una quota di co-finanziamento nazionale del 15%.
In conclusione' necessita ' che insieme alle Associazio-
i ni di Rappresentanza di tutti i settori economici: del Commer-
. cio e del Turismo; dell'Agricoltura, dell'Industria e Artigianato; delle Organizzazioni Sinda~ cali dei Lavoratori e le Associazioni che rappresentano la so, cietà civile si proceda alla ricognizione degli interventi, programmati dai Comuni e dagli
'altri attori dèl territorio e sì trimonio naturale e culturale,' predica un progetto di svilllPmigliorando l'attrattività turi- po intersettoriale e integrato stica dei territori; proteggere tra investimenti pubblici e lo si l'ambiente, gestire i rischi am-' candidi, per attrarre finanziabientali e implementare strate- menti plurifondo Regionali, Nagie per la riduzione delle emis- zionali e Comunitari e ognuno, sioni di carbonio; incrementa- . per quanto di rispettiva compere l'accessibilità transfronta- tenza, gestisca e realizzi in auliera, promuovere i servizi di tonomia l'investimento e l'opetrasporto sostenibili, migliora- l'a realizzata contribuendo allo re le infrastrutture pubbliche. sviluppo-territoriale intersettoil budget totale del Programma riale ein territoriale.
APPEllO DELLA FENEAL UlL A PREFETTURA, PROVINCIA E COMUNI
«Piano straordinario per le strade in vista dell'arrivo del maltempo»
Il il cambiamento climatico e il prevedibile arrivo del maltempo preoccupa il sindacato Feneal Uil che teme soprattutto
se, rispetto al 2015, abbiamo compiuto qualche piccolo passo avanti per diventare una comunità moderna», precisa il se-
per la tenuta delle strade. «L'arrivo del maltempo e dell'inverno ridanno vigore alle solite preoccupazioni legate al sistema di salute della rete stradale di Capitanata», denuncia Juri Galasso, segretario generale FenealUil. «Ci chiediamo se anche quest'anno pochi fiocchi di neve manderanno in tilt tutto il sistema para- fRANA Una strada dissestata lizzando per giorni la mobilità e arrecando danni tremendi al per dare vita comparto agricolo. Ci piacerebbe capire nario».
gretario generale della Fenealuil Foggia che sottolinea: «Prima che il tempo peggiori ancora occorrerebbe fare una ricognizione per capire se sono stati accantonati i fondi necessari per gestire un'eventuale emergenza neve e per predisporre un "piano maltempo". Chiediamo, pertanto, al Prefetto, alla Provincia e ai comlmi di attivarsi al più presto
ad un vertice straordi-
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
FlAi DI MElFI INTERESSATI 700 LAVORATORI FOGGIANI. CORSE NON ADEGUATE DOPO L:ATTUAZIONE DEI io TURNI
Pochi autobus per i lavoratori pendolari Fismic sollecita l'intervento della Regione
«Trasporti insufficienti per i lavoratori pugliesi della zona industriale di Melfi», protesta ancora il sindacato Fismic che ha scritto lma lettera all'assessore regionale ai Trasporti Giannini. «Gli autobus che trasportano i lavoratori pugliesi, settecento dei quali in provincia di Foggia -rileva il segretario regionale Antonio Zenga - non sono mai stati adeguati ai nuovi ritmi produttivi dei 20 turni che ormai da più di un anno vedono impegnati i lavoratori di FCA e delle aziende dell'indotto del settore Automotive nella vicina Basilicata». La Fismic denuncia la «carenza del servizio di trasporto pubblico locale dai Comuni della regione
PENDOLAR! Una sosta
Puglia verso la zona industriale di Melfl», questione sollevata circa un anno fa dal sindacato ma rimasta lettera morta. il sindacato torna così a sollecitare un «incontro urgente per individuare le
soluzioni possibili al problema che affligge questi lavoratori dei Comuni pugliesi della Bat, della provincia di Bari e dalla provincia di Foggia, di fatto cittadini discriminati rispetto al diritto fondamentale alla mobilità». «Chiediamo all'assessore - scrive Zenga nella lettera a Giannllli -di autorizzare e disporre l'immediato adeguamento del pubblico servizio alle nuove esigenze lavorative delle aziende della zona industriale di Melfi. Crediamo che le istituzioni e la politica debbano prendere atto della situazione e interessarsi attivamente e celermente, per salvaguardare la sicurezza dei lavoratori pugliesi».
IAttacco
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Eormai una certezza, in Puglia Sanità fa rima con
difficoltà. Non è infatti esen7 te da difficoltà la struttura RssalYficheleDarco diLucera, destinata all'accoglienza" e all'assistenza delle persone anziane non autosufficienti e gestita dall'Asp Maria de Peppo Serena e Tito Pellegrino. li problema in questione riguarda i dipendenti della struttura, alcuni" dei quali non percepiscono regolare stipendio da mesi. Fonti indirette parlano di una ventina di Oss che aspettano lo stipendio da maggio. Oltre alritardo che si sta registrando in questi ultimi mesi, pare che da 'gennaio siano iniziate ilTegolarità nei pagamenti, con l'accumulo dello stipendio dei primi quattro mesi del 2016 ar-. rivati ad aprile. 1 dipendenti che stanno avendo difficoltà nel riscuotere lo stipendio sono quelli della cooperativaArché diFoggia, alla quale l'Asp Maria de Peppo Serena e Tito Pellegrino si affida per coprire una parte delle assunzioni del personale. Infatti all'Interno dellaRssalavorano. una quarantina di persone, alcuni dei quali fanno riferimento ad enti esterni e altri clirettamente assunti e pagati dall'Asp.In realtà.anche la stessaAsp in passato ha avuto diverse difficoltàa pagare gli stipendi. Tra gli stessi dipendenti dell'Rssa, ma anche tra i dipendenti di altre strutture gestite dall'Asp, c'è chi aspetta ancoraI 5 mesi di stipendio, così come aspetterebbero 15 arretrati anche alcune tra le 20 dipendenti della cooperativa .Arché. Un quadro piuttosto ingarbugliato, dove le responsabilità non sono s"contate perché Speilso derivanò dall'alto, da un intero sistema telTitoriale che si trascina a fatica, ma che in pratica si riversa nelle tasche di tanti comuni lavoratori. "Non c' è nulla di ilTegolare. 1 dipendenti percepiscono regolare stipendio tuttii mesi" taglia corto GiovanniAnniballi, dirigente dell'Asp Maria de Peppo Serena e Ti-
L
to Pellegrino. Per cercare di chiarirelasituazionel'Attacco si è rivolto a chi gestisce la struttura: "1 problemi ci sono, è innegabile, ma le cause sono molteplici e non dipendono da chi opera all'interno dell'Asp o della Cooperativa" spiega Antonino Lenge, del consiglio delI!Amministrazione dell'Asp "se si potesse si cornsponderebbe regolatmente lo stipendioallafinediognimese ai dipendenti. li problema è che abbiamo enormi difficoità".
, I ritardi sare1;:>bero conseguenza innanzitutto dei· ritardi cheportal'Asl diFoggia nei pagamenti: "Bisogna aspettare i tempi dell'Asl, che solitamente sono lun-
IL CASO
ghi, come quelli del Comune e in genere di tutti gli enti pubblicLSel'Aslnonliquida le fatture non ci sono materialmentefondidisponibili". La lentezza burocratica, che causerebbe ritardi sia all'Asp clie alla Cooperativa, nonèl'unicomotivodidifficoltà. L'Asp - spiega Lengefa difficoltà a far fronte il tutte le spese della struttura perché nonhai fondi necessari: "La struttura dispone di 30 posti in totale, dLcui solo 15 sono convenzionati con l'Asl. Le altre entrate che abbianlO sono le rette degli ospiti, 1100 Euro al mese. Le uscite sono·parecchie. Oltre agli stipendi di 40 dipendenti abbiamo da pagareifornitori e le spese di gestione.
un
Mantenere queste strutture costa. E quando si vanno a fare i conti spesso non ci si trova". Ci sarebbe dunque ancheunproblerriadiripartizione dei posti convenzionati nelle Rssa della provincia, probabilmente calibrati male, considerato ilfatto che la struttra di Volturino ha 15 posti convenzio,nati, con una popolazione che in proporzione è quindici volte di meno rispetto a quella di Lucera. L'Asp Maria de Peppo Serena e Tito Pellegrino sarebbeinoltre l'unica in tutta la"Regione a doversi affidare a terzi per coprire alcune esigenze. Questo comporterebbe l'allungamento dei tempi e un aumento dei costi; perché si passa attraver-
La Rssa Darcodi Lucera
so altri enti che devono avereilloro guadagno. "Comunque" assÌcuraLenge"Stiamo risolvendo il problema. In questi giorni arriveranno i mandati di paganlento a tutti i dipendenti. E per quanto riguarda le difficoltà croniche, di quelle ce ne facciamo carico sempre sperando che la nostra non sia l'ennesima struttura a dover chiudere in una città che sta già perdendo tutto. Il problema non è solo il nostro; ma un po' di tutto il telTitorio. Comunque confidiamo nell' arrivo di altri fondi che dovrebbero arrivare" presto, di finanziamenti e di crediti che cispettana. Con quelli dovremmo
'finalmente avere un po' di respiro".
claudia morelli
Fenno biologico, Gatta: risposte dallaRegione Il Ministero dc:! Lavoro ha fInalmente incominciato a liquidare alle marinerie le somme a titolo di indennità per il fermo biologico. A" maggio scorso, in Consi- " glio regionale, presentai una mozione a riguardo, approvata dall'assise, e per questo primo risultato raggiunto posso esprimere soddisfazione .. Ma per la pesca, settore identitario per l'economia pugliese, è necessario fare molto di rà erogata con valuta 14'otpiù": Così il vicepresidente' tobre ai dipendenti e maridel: Consiglio regionale, nai della grande pesca e il Giandiego Gatta. "La pri- resto successivamente, per ma tranche-prosegue_ sa- _"o un ammontare complessi-
A sinistra, il consigliere Giangiego Gatta
vo di somme destinate pari a 18 milioni di euro. Adesso attendiamo segnali concreti da parte della Giunta regionale, da cui attendia-
ma il varo dimisure idonee asostenereilsettoreinmodo strutturale. Si rincorre spesso la contingenza
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conclude Gatta - senza una strategia complessiva che tuteli il lavoro delle nostre marine. E' ora di cambiare pagina".
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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
MA SI SA CHE LA SORTE DELL'OSPEDALE "LASTARIA" APPARE SEGNATA, CONTESTATA rUNIONE CON IL NOSOCOMIO DI SAN SEVERO
LUCERA L:ospedale lastaria
ronto soccorso abbandonato la ViI chiede aiuto alla t eglone
LUCERA. «Il Pronto Soccorso dell'ospedale di Lucera versa in una pessima situazione, aggravata dal fatto che vi è 1m solo medico di turno. Per di più, esso è interessato da circa 13.000 accessi all'anno per via della chiusura dei vari servizi e, considerato che la soglia minima è di 7.000, sarebbe paradossalmente il Pililto di Primo Intervento con più accessi d'Italia» Lo sostiene la Dillocale che aggiililge: «Quello che è andato peggiorando nel corso degli ultimi tre anni è proprio la quantità dei servizi ridotti, alCilili lentanlente e senza far capire nulla alla popolazione, ma chi va via non viene rimpiazzato. In merito a quest'aspetto, il danno maggiore consiste nel fatto che il servizio di reperibilità radiologica è stato eliminato, dal momento che ad aprile di quest'anno ililO dei tecnici è andato in malattia e così l'orga-
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nico si è ridotto, costringendo l'utenza a tempi di attesa lunghissimi e snervanti. Si aggiunga che l'utenza che si reca al Riuniti di Foggiaregistra sempre di trovarsi in un vero e proprio inlbuto: ore ed ore di attesa prima di essere solo "guardata". A Lucera succede la stessa cosa, ma con l'aggravante dell'assenza di medici. Inoltre giova ricordare che a febbraio scorso il prinlario del "Lastaria" è stato mandato a Manfredonia (stessa sorte è toccata a quello della Chirurgia), con il risultato che non è stato sostituito e che dopo qualche mese la struttura lucerina faceva capo a quello di San Severo, il quale certifica tutti i turni dell'altro, senza dimenticare che sembra vivere come un fastidioso peso, una palla al piede la gestione del ridimensionato Pronto Soccorso di Lucera ormai condalmato alla soppressione e alla trasformazio-
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ne in punto di Primo Intervento». «Certo è, però, il grave es:! as
surdo controsenso che dai Monti. Dauni e dalle zone limitrofe continuano a recarsi al Pronto Soccorso di Lucera ritenendolo ancora luogo di riferimento del territorio, poiché da ilil punto di vista logistico rislùta più comodo, mentre l'unione col nosocomio di San Severo non ha portato alcun beneficio, col risultato che invece spesso hanno luogo guerre fra i medici dei due ospedali per reperire i posti. Insomma, dovrebbe trattarsi di un'unica struttm-a ma nei fatti non è così, e per quanto riguarda Lucera non vi è un vero e proprio responsabile», dice ancora la Dil di Lucera, coordinata da Ennio Festa, che chiede che venga fissato con urgenza un incontro con l'assessore regionale alla Sanità per discutere ed approfondire tali gravissime carenze.
h'\. GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO Martedì 11 ottobre 2016
IL CONSIGlIERE GATTA S'APPElLA AL GOVERNATORE EMILIANO
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• nm ere a ANNA MARIA VITULANO
1ft MANFREDONIA. il consigliere sipontino di FI e vicepresidente del consiglio regionale Giandiego Gatta incalza il Governatore Michele Emiliano sulla questione ospedale e lo esorta a rispondere, nella sua qualità di presidente della giunta regionale e di assessore alla sanità, all'interrogazione in cui chiede di sapere quali iniziative intenda porre in essere per rendere pienamente funzionale il presidio ospedaliero sipontino, indicando specificamente i reparti, tra quelli indicati in narrativa, per i quali intenda intervenire con i mezzi e il personale da assegnarsi.
«E' tristemente noto come nel corso dell'ultimo decennio il "San Camillo De Lellis" sia stato sottoposto a tagli ed inopinabili ridimensionamenti, tanto da essere stato declassato a "ospedale di base" -sottolinea Gatta -nonostante serva una popolazione residente nel solo Comune di Manfredonia di circa 60mila abitanti,
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popolazione che aumenta notevolmente con quella dei centri viciniori di Zapponeta, Monte Sant'Angelo, Mattinata e Vieste e ancor più nel periodo estivo tenuto conto che quest'ultima città, capitale del turismo in Puglia, fa registrare oltre due milioni di presenze, e nonostante la città del Golfo sia al centro di un'importante viabilità stradale e sede di ben 3 porti attivi quali quello industriale-mercantile, quello peschereccio (seconda flotta dell'Adriatico) e quello turistico».
Nelle deliberazioni di giunta regionale numeri 161 e 265 di febbraio e marzo scorsi il "San Camillo" è stato riconosciuto "ospedale di base con pronto soccorso traumatologico e cardiologia di base con guardia attiva h24"; allo stesso nosocomio sono ascritti i reparti di medicina, ortopedia e traumatologia, psichiatria, recupero e riabilitazione funzionale, riabilitazione cardiologica e respiratoria, gastroenterologia e hmgodegenza, con dotazione di complessivi 135 posti letto, oltre ai servizi senza posti letto di
MAr~FR:EDmIlIA I:ospedale
anestesia, emodialisi, farmacia ospedaliera, laboratorio analisi, servizio immuno-trasfusionale e servizio di radiodiagnostica. «Ebbene -afferma Gatta - una progressiva riduzione di risorse umane, tecnologiche e fInanziarie ha cancellato le varie unità di eccellenza, faticosamente createsi nel nosocomio di Manfredonia e la persistente carenza di personale sanitario ha pregiudicato la produttività dei vari reparti. Alcwli esempi: alla chirurgia manca da tempo 1m primario di ruolo; ortopedia è rimasto chiuso fino a pochi giorni fa per assenza di personale medico; il pronto soccorso 'traunlatologico" imporrebbe un organico a pieno regime e dotato di ogni stnunento per poter intervenire efficacemente; gastroenterologia ed endoscopia digestiva (i cui dati di performance sono sOvTapponibili a strutture molto più importanti che dispongono di più personale e apparecchiature) dispone di un medico a tempo indeterminato, 4 medici precari e strumenti vetusti.