Samuel Marco Fabio Luisa Alessandro Massimo Gregor Tommaso Andrea Un nuovo progetto della nostra Associazione: un Centro terapeutico e rieducativo per bambini con difficoltà A partire dall’autunno 2010 l’associazione Zorba aprirà a Montevarchi un Centro terapeutico e rieduca- tivo per bambini con difficoltà quali: -alterazione della comunicazione e delle interazioni sociali; -difficoltà nella sfera del linguaggio; -incapacità di iscriversi in un processo di apprendi- mento scolastico e prescolastico; -disturbi gravi del comportamento e dello sviluppo (agitazione, aggressività,…) Per rispondere a quale bisogno Questo progetto nasce dall’idea di creare un luogo di trattamento per bambini che nel loro percorso di cre- scita hanno incontrato un ostacolo insormontabile: tale ostacolo si riferisce al loro vissuto nei confronti del rapporto con gli altri, rappresentati dapprima dalle figure parentali e successivamente dal mondo esterno (scuola, gruppo dei pari, altre istituzioni o ambienti di socializzazione). In molte occasioni abbiamo ascoltato le testimo- nianze di genitori, insegnanti, educatori, allenatori di bambini dal comportamento apparentemente bizzarro: bambini che restano in disparte non instau- rando un legame con i compagni; che sono impegnati per la gran parte del tempo a “giocare” sempre con uno stesso oggetto che non può essergli tolto pena una reazione di angoscia; bambini che in un gruppo tengono tutti gli altri sotto controllo e che verificano in continuazione di non perdere il loro posto all’in- terno della classe. Il bambino in difficoltà è spesso caratterizzato da una grande diffidenza verso le persone dell’ambiente circostante: questo può essere determinato dalla diffidenza che il bambino ha nei confronti degli altri che sono percepiti come intrusivi. Obiettivi La socializzazione e il reinserimento sociale e scola- stico costituiscono gli obiettivi fondamentali delle attività terapeutiche e rieducative. Per raggiungere tali obiettivi l’équipe stabilisce all’inizio del trattamento un programma che tiene conto dell’insieme degli aspetti problematici e delle potenzialità presentate dal bambino. Il programma di intervento Ogni bambino partecipa a diversi ateliers (laboratori) educativi durante la settimana. I contenuti di questi ateliers –che sono pedagogici, terapeutici, artistici, sportivi o ludici- rispondono a diversi obiettivi: 1) circoscrivere e districare le difficoltà e gli ostacoli del bambino; 2) sviluppare gli strumenti della comunicazione e delle abilità sociali (autonomia, linguaggio, orienta- mento,…) 3) favorire l’accesso alla formazione, sviluppare cioè i requisiti dell’orientamento spazio-temporale, il grafismo, la capacità di espressione, ecc.. Incontri con i genitori Incontri regolari con i genitori permettono all’équipe di rendere conto delle difficoltà e dei progressi del bambino e ai genitori di testimoniare le loro preoccu- pazioni e le loro osservazioni sul cammino percorso dal loro figlio. Giacomo Gherardini La domanda è: che cosa ti ricordi più volentieri di aver fatto con zorba? Qual è la cosa che ti è piaciuta di più? INTERVISTE AI RAGAZZI: A me è piaciuto andare in piscina da Cristina. In quest’ anno con “Zorba” mi ci son trovato bene. Ab- biamo un pulmino, ci siamo andati a Montemarciano. Io ed altri facciamo il Cal- ciosociale e lì si fanno tornei. Ci sono tanti ragazzi. (magari con questo giornalino ritrovo la bicicletta). Sono contento di aver fatto Zorba in questi anni…i mercatini..le varie cose… Anche il prossimo anno ci voglio tornare.. ma anche a 60 anni. La cosa che mi è piaciuta di più in questi mesi è stata la gita a Borgoforra, ma anche il mare e la piscina. Quando abbiamo fatto i gavettoni mi sono nascosto nel bagno al secondo piano e da lì ho fatto il bagno a tutti! In una partita di Calciosociale ho fatto 2 goal. Il calciosociale mi piace è una nuova esperienza molto bella. Mi è piaciuta la gita al mare, mi sono divertita… è stata una bella giornata. Da “Zorba” ho conosciuto nuovi amici. Mi piace mostrare i muscoli quando sono da “Zorba”. Mi piace giocare a calcio e fare gli scherzi. Mi è piaciuta la gita al mare, gli educatori sono bravi, mi piace lavorare con loro.. Abbiamo imparato a fare da mangiare, siamo stati in gita con la barca, a mangiare il gelato… e in diversi altri posti. Mi piace anche fare i lavorini con il legno e mi è piaciuto quando si sono colorati i sassolini. Mi piacerebbe anche andare in altri posti e fare le passeggiate. Mi è piaciuto andare in giro con il pulmino e in piscina insieme a tutti quanti i ragazzi di “Zorba”. Io quando sono con i ragazzi di “Zorba” mi piace molto fare il corso di cucina e anche quando facciamo altre cose all’ora di merenda preparo sempre il caffè per tutti. Il giorno più divertente è stato quando siamo stati in gita in barca ed io ho addirittura pilotato. Grazie mille ad Annalisa e Giacomo che ci insegnano tante cose. Delle attività con i ragazzi di “Zorba” mi è piaciuto andare in gita in Barca a Bandella nella Valle dell’Inferno, soprattutto quando ab- biamo navigato con la barca. A partire dal mese di febbraio, in collaborazione con il Comune di Montevarchi e con i Servizi Sociali , ci troviamo due volte la settimana nel locali del Centro Pastorale della Parrocchia del Giglio a Montevarchi. Nei primi mesi eravamo 11: due educatori, uno scout volontario e 8 ragazzi…poi nei mesi suc- cessivi sono arrivati altri tre ragazzi … e presto se aggiungeranno ancora. Siamo di Arezzo, Montevarchi, ma anche di San Gio- vanni, Cavriglia … aperti a chi può e vuole venire. Quando ci ritroviamo facciamo “il laboratorio”. Le attività vengono pensate insieme ai ragazzi in uno spazio settimanale, chiamato “la riunione di parola” in cui possono esser fatte da parte di ciascu- no delle proposte per gli appuntamenti successivi. Nel corso di quest’anno è stato fatto un laboratorio di cucina e un laboratorio di lavorazione del legno, alternati a delle uscite nel territorio. I ragazzi hanno partecipato alla progettazione dei lavori e alla ricerca del materiale di lavoro. Nei mesi caldi si sono favorite di più le uscite a piedi in vari posti di Montevarchi, o più lontane, con il nostro pulmino, come a San Giovanni, Reggello, Cavriglia, Loro Ciuffenna, all’oasi di Bandella, senza farsi mancare qualche tuffo in piscina e addirittura una gita al mare. Nel mese di Maggio eravamo all’iniziativa Monte- varchi Socialmente Responsabile organizzata dal comune di Montevarchi con uno stand nel quale abbiamo fatto il gioco “Gira la ruota” con premi pre- parati dai ragazzi stessi e da un gruppo di volonta- rie che aiutano la nostra dell’associazione. Anche chi poteva avere delle difficoltà a mantenere un impegno o inserirsi in un gruppo è venuto con regolarità. In alcuni mesi si è creata una piccola “rete”..ognuno con la sua personalità dà il suo tocco originale …. e quando uno manca … si sente. Abbiamo effettuato anche un caso di laboratorio individuale: un luogo e uno spazio disponibile per chi magari ancora non è pronto a condividere un’ esperienza di gruppo, ma a cui tentiamo di garan- tire un posto con delle attività che rispondono ai Mi piace “Zorba” perché si fa tante cose…si va in giro…al mare. Mi è piaciuto andare a Follonica. Mi piace il mare anche se l’acqua è salata. Vorrei far venire tutti i ragazzi da “Zorba”. Con il calciosociale, che c’è il gio- vedì dalle 7 alle 9, facciamo le partite e ci alleniamo. Siamo andati anche a Roma. Noi dovremmo tornare là, oppure verranno i ragazzi di Napoli o di Scampia a trovarci. Siete tutti invitati. suoi interessi. Lo scopo è quello di essere punto di incontro in cui ciascuno può portare e proporre quello che più gli interessa. Questo anche per i genitori, sui quali noi educatori sappiamo di poter contare e loro sanno di poter contare su di noi. Per loro infatti abbiamo riservato uno spazio ogni tre settimane per po- terci incontrare, se lo desiderano, si sono fatti dei buoni incontri si è creato un clima di fiducia, confidenza e collaborazione. La volontà dell’associazione Zorba è quella di provare a crescere insieme, a essere un’ occasione per tutti per esprimersi e rendersi autonomi, a essere punto di ri- ferimento per chi rischia di essere “lasciato fuori” dai legami sociali. Legami che si creano nel tempo… e che hanno tutta l’intenzione di continuare. Annalisa R z z z z