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Metodologia della ricerca sociale. Temi ed esperienze di ricerca Ciclo di seminari a crediti liberi 2015/2016 Dai concetti alle variabili Come si operativizzano i concetti Cagliari, 17 marzo 2016 [email protected]
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Università di Cagliari - Dai concetti alle variabili …...1. Scelta del problema di ricerca e definizione delle ipotesi 2. Formulazione del disegno di ricerca 3. Raccolta delle informazioni/dati

Jun 25, 2020

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Metodologia della ricerca sociale. Temi ed esperienze di ricerca

Ciclo di seminari a crediti liberi 2015/2016

Dai concetti alle variabili Come si operativizzano i concetti

Cagliari, 17 marzo 2016

[email protected]

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Obiettivi

fornire un quadro metodologico sulle modalità con cui si può strutturare una ricerca nelle scienze sociali

l’individuazione delle fasi della ricerca metodi quantitativi e qualitativi il passaggio dai concetti alle variabili indici e indicatori

Fornire esempi di ricerche empiriche che usano metodi quantitativi e qualitativi, o preferibilmente ricerche “mix-method”

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Temi della sociologia classica

Mutamento sociale (Marx, Weber..etc.) Come si definisce la società e perché gli individui

stanno insieme (Weber, Durkheim, Parsons etc.) Il capitalismo come modo di produzione e formazione

economico-sociale (Marx, Weber, Sombart,Schumpeter etc.)

lo stato (Weber etc.) l’agire economico e il lavoro (Weber,Schumpeter,

Pareto etc.) la città e la contemporaneità (Simmel)

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Due dimensioni a confronto

La sociologia è una scienza alle sue origini: cerca di interpretare il passaggio alla modernità, il

mutamento socialeDIMENSIONE MACROSOCIALE

cerca di spiegare i comportamenti dei singoli individui a partire dal principio di razionalità interpretato in modo differente dalla teoria economica

DIMENSIONE MICROSOCIALE

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La ricerca sociale

Si definisce in questo modo un procedimento dianalisi della realtà sociale, che mediante unmetodo scientifico, conduca alla descrizione diuno specifico aspetto della società e in molticasi alla individuazione di variabili esplicativedel fenomeno o comportamento sociale. Questoè possibile se si ammette che i fatti sociali nonsono casuali, ma ordinati secondo precise leggisociali e per questo sottoponibili ad indagineempirica.

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La ricerca sociale/2 La ricerca scientifica conduce alla elaborazione di

una nuova idea, ma anche alla sua presentazione ealla sua difesa

Due momenti distinti:

1. Contesto della scoperta2. Contesto della giustificazione

La ricerca empirica si inserisce in un contesto condiviso, ciò implica:

Controllo Cumulatività dei risultati ottenuti

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Ricerca sociale/Assiomi

1. paradigma di ricerca privilegiato definisce il quadroteorico di riferimento del ricercatore.

2. metodologia individua tutti gli assunti e i valori chesono alla base razionale della ricerca, gli standard e icriteri usati dal ricercatore per pervenire alle conclusionidel suo lavoro.

3. metodo indica lo strumento attraverso il quale puòoperarsi la ricerca.

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Caratteristiche della ricerca sociale

METODO SCIENTIFICO

VERIFICABILITA’ NON ASSOLUTEZZA DEI RISULTATI VALIDITA’

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Ricerca sociale/Fasi

1. Scelta del problema di ricerca e definizione delle ipotesi

2. Formulazione del disegno di ricerca

3. Raccolta delle informazioni/dati

4. Codifica e analisi dei dati

5. Interpretazione dei risultati con eventuale verifica delle ipotesi iniziali

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Fasi Processi Teoria

Deduzione

Ipotesi

Operativizzazione

Rilevazioni dei dati

Organizzazione dei dati

Analisi dei dati

Interpretazione

Risultati

Induzione

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Teoria DEF: un insieme di proposizioni organicamente connesse,

che si pongono ad un elevato livello di astrazione egeneralizzazione rispetto alla realtà empirica, le quali sonoderivate da regolarità empiriche e dalle quali si possonoderivare previsioni empiriche

1. insieme di proposizioni2. astrazione e generalizzazione3. regolarità empiriche4. produttiva di previsioni empiriche

Processo deduttivo

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Teoria/2

La teoria è generale, mentre le ipotesi si pongono ad unlivello più basso di astrazione

Es. Teoria afferma che esiste una correlazione positiva trapartecipazione politica e centralità sociale

Ip.1. la partecipazione al voto è maggiore tra gli uomini

adulti;2. La partecipazione al voto è maggiore tra gli adulti3. La partecipazione al voto è maggiore tra coloro che

hanno una posizione professionale superiore

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Disegno della ricerca

Quando si deve sottoporre a verifica empirica unateoria mediante analisi sociale, si deve definire ildisegno della ricerca, ossia il piano di lavoro sulcampo

Individuare le unità d’analisi

Definire operativamente le proprietà da studiare,ossia individuare le variabili

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Metodi quantitativi e qualitativi

positivismo e interpretativismo rispondono in modo diverso a 3 domande:

1. questione ontologica (la realtà sociale esiste?)

2. questione epistemologica (è conoscibile?)

3. questione metodologica (come possiamo conoscerla?)

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Metodologie e metodi differenti

Lo strumento principe della ricerca quantitativa è ilquestionario nell’inchiesta campionaria; uso di datisecondari (fonte:Istat, Eurostat, ILO, etc.)

La ricerca qualitativa usa prevalentemente: tecniche diosservazione partecipante; etnografie; interviste nonstrutturate; storie di vita; narrazioni;

La ricerca sociale e la sociologia in particolare prediligericerche mix-method

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Unità d’analisi

Rappresenta l’oggetto sociale al quale afferiscono, nella ricerca empirica, le proprietà studiate. Deve essere contestualizzato e individuato = unità di rilevamento

Nelle ricerche sociologiche esistono diversi tipi di unità d’analisi:

l’individuo l’aggregato di individui il gruppo-organizzazione-istituzione l’evento il prodotto culturale

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Operativizzazione dei concetti È il processo di traduzione empirica dei concetti.

Consiste di varie fasi:

I concetti diventano proprietà degli oggetti studiati o unità d’analisi

Dare una definizione operativa

Operativizzazione vera e propria che consiste nella applicazione delle regole individuate alle unità d’analisi

La proprietà operativizzata si definisce variabile.

Concetto proprietà variabile

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VariabileDef: proprietà operativizzata di un oggetto.

Le varabili possono variare nel tempoe tra gli individui del gruppo considerato

Gli studi che considerano variazioni nel tempo si definiscono longitudinali;

Gli studi che considerano variazioni tra gli individui si chiamano cross-sectional

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Es. di variabile

genere: maschio/femmina? posizione sociale: Classe sociale che si ottiene a partire

dalla professione svolta da un individuo capitale culturale disponibile: titolo di studio di un

individuo? gruppo sociale di appartenenza: tipologia familiare

Es. di ricercheQuestionari strutturati; interviste semi-strutturate; storie di

vita etc.

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Concetti, indicatori e indici

I concetti complessi non si prestano ad essere definiti operativamente in maniera diretta (es. religiosità, autoritarismo,salute pubblica ecc).

Si ricorre a concetti più semplici semanticamente legati ai concetti più generali

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Operativizzazione

concetto

dimensione 1

dimensione 3

dimensione 2

variabile

variabile

variabile

variabile

variabile

variabile

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Concetto generale = DISAGIO

LIVELLO CULTURALE

CAPACITA ECONOMICA SVILUPPO DEL CAPITALE UMANO

(Concetti osservabili o dimensioni)

Titolo di studio Stato occupazionale

(individuazione variabili )

Frequenzascolastica attuale

Frequenza relativa licenza media e

inferiore

Frequenza degli studenti nella scuola

superiore e all’università

(costruzione indici semplici o complessi)

Frequenza dei non percettori di

reddito

Definizione

operativa

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Rapporto di indicazione

Ogni indicatore è composto da una parte indicante e da una parte estranea

concetto

indicatore

parte estraneache non rimanda al

concetto

parte indicante che si sovrappone

al concetto

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La definizione operativa nell’analisi secondaria

Quando si utilizzano dati già raccolti, non si ha il problema di pianificare la rilevazione degli indicatori,

ma ci si limita a scegliere quali dati impiegare nell’analisi

La scelta è condizionata dalla disponibilità e dalla qualità dei dati

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Proprietà degli indicatori

Validità

Attendibilità

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Validità Fa riferimento al grado con cui una certa procedura di

traduzione di un concetto in variabile effettivamente rileva il concetto che si intende rilevare

Identifica la parte indicante di un indicatore: più è ampia , maggiore è la validità

Se uso la frequenza alla messa come indicatore della pratica religiosa, avrò una parte indicante ampia e, quindi, un

indicatore valido

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AttendibilitàE’ strettamente connessa alla qualità dei dati utilizzati per

calcolare l’indicatore in merito alla loro

capacità di riprodurre fedelmente nel tempo o nello spazio le unità di analisi.

Questo può avvenire per esempio:· usando liste di popolazione non aggiornate (errore di copertura) · nel caso di rilevazioni parziali in cui, se si usa un campione non probabilistico, non si può risolvere l'errore (errori di campionamento) · se i soggetti non rispondono (errore di non risposta) · nel caso in cui sia il rilevatore a compiere l'errore in quanto non adeguatamente preparato · nella modalità di raccolta(per es. le interviste tel. hanno ritmi serrati che potrebbero indurre a risposte poco attendibili) · nel trattamento dei dati che vengono trasferiti in archivi elettronici

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Scelta dell’indicatore

concetto variabileindicatore

rapporto di indicazione

definizione operativa

VALIDITA’ ATTENDIBILITA’

Non sempre un indicatore valido, dà luogo a misurazioni attendibili

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Validità

La validità di un indicatore non è misurabile ma si può comunque cercare di valutarla

Principali procedure di convalida

Validità di contenuto Validità per criterio Validità di costrutto

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Validità di contenuto

Indica il fatto che uno o più indicatori prescelti per un concetto coprano effettivamente l’intero dominio di

significato del concetto

Si colloca su un piano prettamente teorico e si fonda sull’analisi della corrispondenza interna fra indicatore

ed il suo concetto

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Validità per criterio

Si fonda sulla corrispondenza fra l’indicatore e un criterio esterno ritenuto correlato con il concetto

Quando esiste già un indicatore X considerato valido, si può correlare un nuovo indicatore Y con X

Se la correlazione è elevata, allora il nuovo indicatore è VALIDO

Misura la correlazione fra due indicatori, e non la corrispondenza fra indicatore e il suo concetto

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Validità di costrutto

Rispondenza dell’indicatore alle attese teoriche in termini di relazioni con altre variabili.

Si tratta di una combinazione dei criteri di convalida precedenti

Esempio: se il reddito e l’istruzione sono correlati positivamente , un nuovo indicatore del reddito dovrà essere correlato positivamente con l’indicatore di istruzione

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Costruzione di un indice sintetico

concetto

dimensione 1

dimensione 3

dimensione 2

variabilevariabile

variabilevariabile

variabilevariabile

indicesintetico

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Indici sintetici

Unico valore, ottenuto tramite una combinazione degli indicatori semplici, per ciascuna unità del

collettivo considerato nell’analisi, operativizzando un concetto complesso del quale i singoli

indicatori sono espressioni parziali

Si ricorre spesso alla costruzione di indicatori sintetici per misurare fenomeni sociali complessi come la qualità della

vita, il benessere, ecc.

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Concetto generale = QUALITA’ DELLA VITA

ISTRUZIONE SALUTE PUBBLICA STANDARD ABITATIVO

(Concetti osservabili o dimensioni)

Frequenza scolastica

Morti

(individuazione variabili )

Abitazioni

Tasso di scolarizzazione

N° di occupanti per stanza

(costruzione indici semplici o complessi)

Tasso di mortalità

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Indici sintetici

Il grado di utilità di un indice sintetico dipende dal tipo di conoscenza che si persegue:

Descrittivo, aggregazione consente di sintetizzare il fenomeno agevolando i confronti temporali e territoriali

Operativo, l’aggregazione consente un maggiore operatività nei processi decisionali (corrispondenza fra un valore e la decisione)

Esplicativo strumentale (conoscere le relazioni fra variabili entro un determinato settore nel quale si vuole intervenire con politiche programmate), meglio mantenere la conoscenza disaggregata dei singoli indicatori

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Proprietà degli indici sintetici

Affidabilità e validità di un indice sintetico dipendono:

dall’affidabilità e validità degli indicatori semplici con cui è costruito

dal metodo matematico di aggregazione

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Affidabilità degli indici sintetici

Stabilità, intesa come ripetibilità dei risultati

Coerenza interna, intesa come coerenza degli indicatori semplici

Metodo di aggregazione non deve risentire dell’eventuale ridondanza delle

informazioni relativa all’aggregazione di variabili fortemente correlate

deve tenere conto della diversa direzione, positiva o negativa, nella quale si muovono gli indicatori rispetto al fenomeno oggetto di misurazione

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Bibliografia

Corbetta P. (1999), Metodologia e tecnica della ricerca sociale,Bologna, Il Mulino.

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Cipolla C., De Lillo A. (a cura di) (1996), Il sociologo e lesirene, Milano, Franco Angeli.

Melucci A. (1988), Verso una sociologia riflessiva, Bologna, IlMulino.

Silverman D. (2002), Come fare ricerca qualitativa: una guida,Roma,Carocci.