Lavoriamo per il lavoro AZIONI PER L’OCCUPAZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE IL CAMBIO DI APPROCCIO CULTURALE Un nuovo approccio alle politiche del lavoro per contrastare la disoccupazione e promuovere le opportunità
Dec 05, 2014
Lavoriamo per il lavoro
AZIONI PER L’OCCUPAZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE
IL CAMBIO DI APPROCCIO CULTURALE
Un nuovo approccio alle politiche del lavoro per contrastare la disoccupazione e promuovere le opportunità
Lavoriamo per il lavoro
AZIONI PER L’OCCUPAZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE
IL CAMBIO DI APPROCCIO CULTURALE
Il Lavoro si declina al plurale.
Parole chiave
Variabilità del mercato, allungamento della vita lavorativa, la gestione di percorsi nel lavoro (che richiede un approccio attivo): sono caratteristiche strutturali del mercato del lavoro.
Determinanti sono: Politiche attive e servizi efficienti. – Le inefficienze hanno un costo umano ed economico che si aggrava in
situazioni di crisi.
Il “Lavoro” è la principale politica attiva.
La Rete e le tecnologie rivoluzioneranno modi e forme della ricerca di lavoro.
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AZIONI PER L’OCCUPAZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE
I punti della strategia della Regione Piemonte 1
Offrire Politiche adeguate alle diverse caratteristiche dei soggetti coinvolti
Ampliare la rete, garantire standard di qualità, promuovere specializzazione
Riconoscere qualità e risultati
AccreditamentoStandard minimi e specifici rispetto al target, per una offerta modulata sulla persona
Costi riconosciuti a risultato graduati sulla qualità
IL CAMBIO DI APPROCCIO CULTURALE
TARGET MISURA AVVIATA
OCCUPATI Occupati a Rischio
DISOCCUPATI
Disoccupati
Riattivo misura 1A
Riattivo 1B e 2B
DISOCCUPATI Bassa occupabilità Cantieri di lavoro
DISOCCUPATI con media occupabilità Progetti Pubblica utilità
Giovani Disoccupati Pacchetto YG Piemonte
GIOVANI DISOCCUPATI Staffetta Generazionale
PERSONE CON DISABILITA’Proroga misura attiva
Nuovo atto 2014
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I punti della strategia della Regione Piemonte - 2
IL CAMBIO DI APPROCCIO CULTURALE
Conoscere,sperimentare,valutare
Obiettivi chiariRisultati definitiIndicatoriMonitoraggioValutazione
Nuova Programmazione
Open DataCruscotto di MonitoraggioTracciabilità e trasparenza Integrazione delle banche dati
RiattivoProgetti Pubblica Utilità
Promuovere responsabilità e contrastare comportamenti opportunistici
Esperienza Politiche CrisiDisoccupatiOccupati
Garantire la certezza della condizionalità
Abbinare le politiche attive alle passive
Sanzionare i comportamenti opportunistici
Metodologia
Strumenti
Azioni realizzate
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Tenere la barra verso il lavoro: occupabilità è orientarsi attivamente al lavoro
Nelle misure contro la disoccupazione tirocinio ed esperienze lavorative brevi sono strumenti ed opportunità per il successo del progetto di ricollocazione
L’orientamento collegato all’esperienza in un contesto di lavoro qualifica l’offerta di servizi e l’accesso ai percorsi formativi
La ricerca di lavoro è un’azione attiva della persona. L’adesione ai servizi e ai programmi è volontaria.
Riconoscere il valore della cooperazione tra servizi pubblici e privati
Estendere la rete di operatori di qualità moltiplica le opportunità
I punti della strategia della Regione Piemonte - 3
IL CAMBIO DI APPROCCIO CULTURALE
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I punti della strategia della Regione Piemonte - 4
IL CAMBIO DI APPROCCIO CULTURALE
Promuovere una presenza di qualità, eccellenza e garanzia del servizio pubblico
Innovare metodi e strumenti
Garantire servizi universalistici
Valorizzare esperienze e competenze distintive e di qualità
Prestazioni essenziali
Mobilità in Europa/Rete Eures/Your First Eures Job
Io LavoroPotenziare incontro domanda e offerta in un rapporto più attivo verso la domanda
Sviluppare i servizi alla creazione di impresa
Sportelli MIP, Strumenti di sostegno alle nuove imprese
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LA SITUAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO
DATI
GENNAIO/SETTEMBRE 2013(confronto con periodo
Gennaio/settembre 2012)
Elaborazione ORML su dati ISTAT
OCCUPATI:
-2,8%
IN CERCA DI OCCUPAZIONE: +17%
2,015,000
1,802,000
213,000
ISTAT - Media gen-sett 2013
Uom
ini
Don
ne
Uom
ini
Don
ne
Occupati In cerca di Occupazione-2.80% -2.80%
30.30%
4.20%
ISTAT - Variazione gen-sett 2012 – gen-sett 2013
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LA SITUAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO
DATI
III TRIMESTRE 2013
Elaborazione ORML su dati ISTAT
I dati del III trimestre evidenziano
prosecuzione della fase recessiva
confermando nella nostra regione
diminuzione degli occupazione
l'aumento della disoccupazione concentrato in questa fase fra gli uomini, tanto che i tassi di disoccupazione di genere sono praticamente allineati, poco al di sotto del 10%, che continua ad essere il livello più elevato nel Nord Italia, seguito dall'8,6% della Liguria.
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LA SITUAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO
OCCUPATI - PER SETTORE
AGRICOLTURA: +13,7% (STAGIONALITA’)
INDUSTRIA: +6,6%
SERVIZI: 1%
DATI 3° TRIMESTRE
LUGLIO/SETTEMBRE 2013
(confronto con periodo
luglio/settembre 2012)
Agricoltura Industria Servizi
50,000
578,000
1,171,000
ISTAT – III trimestre 2013 Media occupati
Agricoltura Industria Servizi
18.5%
-4.5% -3.0%0.0%
-13.5%
2.2%
M F
ISTAT - Variazione III Trim 2012 – III Trim 2013
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LA SITUAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO
CONFRONTO LUGLIO-SETT 2012-LUGLIO-SETT 2013
Nella media dei primi tre trimestri dell'anno, che anticipa in buona misura il bilancio annuale, il tasso di disoccupazione è collocato in Piemonte al 9,8%, contro l'8,6% dell'analogo periodo 2012, e i disoccupati ufficiali salgono da 182.000 a 213.000.
DATI III TRIM.2013
DISOCCUPATI
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LA SITUAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO
Piemonte: Crescita rilevante della cosiddetta disoccupazione potenziale in qualche modo assimilabile all'area dello scoraggiamento, che cresce(da 101.000 a 121.000 unità).
DATI III TRIM.2013
DISOCCUPAZIONE POTENZIALE*
CONFRONTO LUGLIO-SETT 2012-LUGLIO-SETT 2013
* La disoccupazione potenziale include gli inattivi che sono alla ricerca ma che non sono disponibili e gli attivi che non sono in cerca ma disponibili a lavorare
Piemonte Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud Italia0.00%
5.00%
10.00%
15.00%
20.00%
25.00%
30.00%
ISTAT - Variazione percentuale gen-sett 2012 – gen-sett 2013
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LA SITUAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO
DISOCCUPAZIONE GIOVANILE 15-24 anni
I dati ISTAT sono disponibili a livello regionale soltanto su base annua.
Il dato per ripartizione territoriale dà comunque un'idea delle tendenze in atto:
Nord Ovest +4% solo
nell’ultimo anno, per cui si può stimare che il valore piemontese, collocato al 31,9% nel 2012, si attesterà intorno al 35% nel 2013
CONFRONTO LUGLIO-SETT 2012-LUGLIO-SETT 2013
Nord-Ovest Nord-Est Nord ITALIA
27.5
21.024.8
32.131.4
24.728.6
37.3TASSI DI DISOCCUPAZIONE PER AREA TERRITORIALE
III TRIM. 2012
III TRIM. 2013
Nord-Ovest Nord-Est Nord ITALIA
23.8 25.5 24.519.321.2 22.5 21.7
16.9
TASSI DI OCCUPAZIONE PER AREA TERRITORIALE
III TRIM. 2012III TRIM. 2013
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ANDAMENTO DISOCCUPAZIONE “AMMINISTRATIVA”
Province M F Totale
Alessandria 13.776 16.815 30.591
Asti 7.876 9.669 17.545
Biella 7.856 9.096 16.952
Cuneo 10.605 12.586 23.191
Novara 12.588 14.045 26.633
Torino 87.661 102.846 190.507
Verbano Cusio Ossola 4.165 4.804 8.969
Vercelli 5.953 7.123 13.076
PIEMONTE 150.480 176.984 327.464
DATI DEGLI ISCRITTI AI CENTRI PER IMPIEGO
Disponibili per genere
– ripartizione provinciale
ALES
SAN
DRIA
ASTI
BIEL
LA
CUN
EO
NO
VARA
TORI
NO
VERB
ANO
CUS
I...
VERC
ELLI
0%10%20%30%40%50%60%70%80%90%
29% 27% 24%37% 35%
25%33% 30%
71% 73% 76%63% 65%
75%67% 70%
Sino a 12 mesi Oltre 12 mesi
Cuneo per numero di occupati (circa 260.000 secondo i dati Istat) risulta la seconda provincia del Piemonte, mentre per quanto riguarda il numero di persone in stato di disoccupazione si colloca al quarto posto. Ciò denota dal punto di vista occupazionale una situazione relativamente migliore rispetto al resto della Regione.
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15-24 anni 25-34 anni 35-44 anni 45-54 anni 55-64 anni 65 e oltre0
10,000
20,000
30,000
40,000
50,000
60,000
24,44734,133
37,052
30,963
20,175
3,710
22,398
41,82048,832
39,333
22,071
2,530
MF
Disponibili per genere e classi d’età
ANDAMENTO DISOCCUPAZIONE “AMMINISTRATIVA”
La maggior presenza fra i giovani della componente maschile è probabilmente da ascriversi al percorso formativo più lungo delle donne, infatti il nella classe fra “25-34” anni la componente femminile con un titolo pari o superiore al diploma rappresenta il 53% contro il 40% dei maschi la qual cosa ci suggerisce che l’età di iscrizione per le donne può essere più elevata.Cuneo che, come si è visto, presenta la più alta percentuale di giovani di tutto il Piemonte registra con il 37% degli iscritti, la più alta percentuale di persone con anzianità inferiore ad un anno, per contro Biella che vede fra i suoi iscritti il numero più rilevante di persone con oltre 45 anni presenta il 76% di persone con anzianità superiore ad un anno.
DATI DEGLI ISCRITTI AI CENTRI PER IMPIEGO
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LA CRISI E LA CASSA IN DEROGA
LA CIGD IN 5 ANNI:
57.759 DOMANDE PRESENTATE
25.656 DATORI COINVOLTI
185.596 DIPENDENTI COINVOLTI
RISORSE DESTINATE:
600 MILIONI DI EURO
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LA CRISI E LA CASSA IN DEROGA
DATI FINANZIARI DI RIFERIMENTO PER LA CIG IN DEROGA 2009-2013
- RISORSE STATALI -
€. 537.273.575,96
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LA CRISI E LA CASSA IN DEROGA
DATI FINANZIARI DI RIFERIMENTO PER LA CIG IN DEROGA 2009-2013
RISORSE REGIONALI
€. 57.500.076,43suddivise fra:
- bilancio regionale 15 ML
- Fondo Sociale Europeo 34 ML
- ex L. 236/93 8 ML
riferiti alle sole politiche passive
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AMMORTIZZATORI SOCIALI DI COMPETENZA REGIONALE
2009-2013
MOBILITA’ IN DEROGA
CIGS E MOBILITA’
Lista Mobilità 2012
Cancellazioni: 29% per rientro, 65% per scadenza
2013 (9 mesi)
22% rientro, 73% scadenza
POLITICHE ATTIVE COLLEGATE Lavoriamo per il lavoro
LE MISURE ANTICRISI HANNO INAUGURATO L’ATTIVAZIONE DI
Le misure rivolte ai lavoratori in cassa o mobilità in deroga hanno successivamente toccato anche:
- collaboratori a progetto privi di occupazione
- disoccupati oltre i 45 anni di età
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di cui inseriti in percorsi di ricollocazione: 15.570
*dati cruscotto regionale
TOTALE LAVORATORI IN DEROGA TRATTATI: 60.937 (pari al 98% dei sospesi)
PERCORSI INTEGRATI DI FORMAZIONE E LAVORO IN ABBINAMENTO ALL’AMMORTIZZATORE SOCIALE
raggiungendo i seguenti risultati
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POLITICHE ATTIVE COLLEGATE
Target:
- lavoratori in cassa e mobilità in deroga
- collaboratori a progetto privi di contratto
- disoccupati oltre i 45 anni di età
Servizi al lavoro n. servizi
Informazione 57.144
Primo filtro e presa in carico della persona 111.600
Colloquio di orientamento 71.933
Colloqui approfondimento diagnostico 26.126
Bilancio di competenze 5.321
Aggiornamento su normativa e dinamiche del MdL 23.043
Consultazione con esperto Lav. / Form 19.797
Ricerca attiva di lavoro 17.438
Formazione continua e permanente 50.128
Ricollocazione 73.442
Mediazione culturale 133
Totale servizi offerti 462.555
SERVIZI AL LAVORO OFFERTI
POLITICHE ATTIVE COLLEGATE Lavoriamo per il lavoro
Target:
- lavoratori in cassa e mobilità in deroga
- collaboratori a progetto privi di contratto
- disoccupati oltre i 45 anni di età
Servizi formativi N. Lavoratori
Informatica 18.986
Informatica tecnica 1.308
Ambiente e sicurezza 2.002
Attività culturali 2.801
Colture e giardinaggio 1.510
Corsi di lingua italiana 808
Corsi di lingue straniere 4.564
Edilizia e impiantistica 1.622
Energie rinnovabili 1.242
Ristorazione e turismo 7.275
Servizi amministrativi 1.442
Servizi di impresa 1.897
Altro 4.599
Totale Servizi offerti 50.128
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SERVIZI FORMATIVI OFFERTI
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ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO (CRUSCOTTO)
CONFRONTO LUGLIO 2012-LUGLIO 2014
Il sistema di monitoraggio o CRUSCOTTO ha fornito gli stati di avanzamento mensili delle azioni per tutta la durata delle misure (dati riportati). Oggi il sistema è evoluto in uno strumento on line di monitoraggio (DB PAL) dei tutti gli interventi di politica attiva, inserito nella sezione sistemi decisionali di RUPARPIEMONTE
Sono stati sviluppati in quest’ottica:
- un applicativo on line per la presentazione e l’istruzione delle domande di cassa in deroga
- un sistema di monitoraggio delle politiche attive e passive adatto a seguire l’andamento delle misure in tempo reale
- un servizio web open data “I NUMERI DEL LAVORO” di analisi delle dinamiche del mercato a disposizione di cittadini, imprese e decisori :
http://piemonte.crisp.unimib.it/dasPiemonte/
Le misure anticrisi
hanno richiesto un
forte potenziamento
delle capacità di
governance delle
istituzioni coinvolte
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INNOVAZIONIPORTALE “I NUMERI DEL LAVORO”
ANALISI DELLE DINAMICHE DEL MERCATO
Accessibile a:
CITTADINI
IMPRESE
E DECISORI
OPEN DATA
I servizi al lavoro Lavoriamo per il lavoro
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Nell'ottica del rafforzamento del sistema regionale dei servizi al lavoro, sono stati approvati 2 importanti provvedimenti che hanno definito rispettivamente:
- gli standard minimi dei servizi al lavoro
- i criteri di accesso al sistema di accreditamento per gli operatori dei servizi al lavoro della Regione (SPERIMENTAZIONE TRIENNALE AVVIATA A OTTOBRE 2012)
Sistema misto, formato da Centri per l’impiego pubblici e Servizi al lavoro privati accreditati
1) Informazione2) Accoglienza - primo filtro/presa in carico
Il piano d’azione individuale (PAI) è adottato quale riferimento regionale e si articola in:
3) Orientamento4) Consulenza orientativa5) Accompagnamento al lavoro6) Incontro domanda/offerta di lavoro
STANDARD MINIMI DEI SERVIZI AL LAVORO Lavoriamo per il lavoro
Gli standard indicano
strumentazione, tempi e
competenze
che devono caratterizzare
l’erogazione dei servizi
Gli standard di servizio hanno valore minimo.Per Misure rivolte a bacini di destinatari con fabbisogni complessi è prevista la definizione di specifiche che innalzano il livello delle precondizioni richieste ai soggetti partner :
1. Servizi specialistici
2. Vincoli di rete con attori e servizi mirati
3. Competenze degli operatori
AZIONI PER L’OCCUPAZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE
SERVIZI AL LAVORO Lavoriamo per il lavoro
tutta la rete dei servizi
Informazione Accoglienza
Scheda anagrafica
DICHIARAZIONEIMMEDIATA
DISPONIBILITA’
PATTODI
SERVIZIO
Serviziautorizzati
276/03
Servizi 181/00 e s.m.i.
misure POLITICHE ATTIVE LAVORO
Colloquio di orientamento
PIANOAZIONE
INDIVIDUALE
Consulenza orientativaAccompagnamento
Incontro d/o [invio a Formazione]
AZIONI PER L’OCCUPAZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE
IL MODELLO PIEMONTE
Accoglienza, Orientamento e Consulenza orientativa, costituiscono livello essenziale di prestazione per i target indicati nella recente Legge di riforma del MDL.
SERVIZI AL LAVORO Lavoriamo per il lavoro
IL MODELLO PIEMONTE
AZIONI PER L’OCCUPAZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE
Informazione e Accoglienza sono prestazioni preliminari all’avvio delle politiche attive e devono essere disponibili per tutti, come tali non comportano riconoscimento di costi.
RIFORMA MERCATODEL LAVORO
Prestazioni base
garantite a disoccupati e percettori di ammortizzatori
Si estende il bacino degli aventi diritto
Rete capillare di accesso alle prestazioni (mista pubblico/privato)
DISCIPLINA REGIONALE IN TEMA DI SERVIZI AL
MDL
Standard di
servizio
SERVIZI AL LAVORO Lavoriamo per il lavoro
IL MODELLO PIEMONTE
AZIONI PER L’OCCUPAZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE
Lavoriamo per il lavoro
AZIONI PER L’OCCUPAZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE
I CENTRI PER L’IMPIEGOGLI OPERATORI DEI CENTRI PER L’IMPIEGO
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
450
500
550
600
650
700
482
608
648 652 657
613
616
561
574
537
499
Andamento del numero d’operatori presenti nei CPI anni 2001-2013
Gli operatori impegnati nei CPI sono 499,
valore in costante diminuzione in particolare
dopo il 2011. Tale diminuzione è ascrivibile
all’attuale fase attuativa del POR 2007-2013
ed al conseguente termine dei progetti che
vedevano l’inserimento di alcuni operatori
esterni alle amministrazioni provinciali.
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AZIONI PER L’OCCUPAZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE
I CENTRI PER L’IMPIEGOGLI OPERATORI DEI CENTRI PER L’IMPIEGO
Andamento temporale dei contratti di lavoro nei CPI
Nel 2013 si rileva una diminuzione del personale in tutte le Province, con l’eccezione di Torino (235 persone contro 229 del 2009).
Nel valutare il numero degli operatori presenti nei CPI in relazione alle attività erogate è necessario ricordare che i 462 tempi indeterminati nel 25% dei casi lavorano con contratti a part-time, ciò significa ben 113 operatori con contratto a tempo indeterminato hanno optato per un orario a part-time.
Anno T.I. T.D. Collaborazioni Dipendenti cooperative
e societàConsulenze Altro Totale
2005 480 26 58 49 35 9 657
2006 484 21 59 29 17 3 613
2007 487 29 51 29 17 3 616
2008 484 26 19 22 9 1 561
2011 455 10 17 48 28 16 574
2012 453 9 14 26 28 7 537
2013 462 4 2 18 8 5 499
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AZIONI PER L’OCCUPAZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE
I CENTRI PER L’IMPIEGO
Provincia T.I. T.D. Dipendenti cooperative
e società Consulenze
Totale Direzioni
CPI+Direzioni
AL 5 5 59AT 6 1 7 49BI 3 1 4 21CN 12 6 18 102NO 8 8 30TO 65 3 14 1 83 318VC 4 4 21VCO 3 3 31
PIEMONTE 106 4 20 2 132 631
Nelle attività delle Direzione sono impegnate 132 persone di cui 106 assunte a tempo indeterminato.
Considerando l’insieme degli operatori dei CPI e delle direzioni in Piemonte il personale registra 631 soggetti rispetto ai quali il 21% si colloca nelle direzioni.
Personale presente nelle direzioni provinciali anno 2013
CENTRI PER L’IMPIEGO E ATTIVITA’ DI DIREZIONE
Lavoriamo per il lavoro
AZIONI PER L’OCCUPAZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE
I CENTRI PER L’IMPIEGO
L’età, l’altra importante variabile anagrafica, se posta in relazione con tipologia contrattuale fornisce la possibilità di fare delle previsioni circa le risorse a medio termine.
Dei 462 tempi indeterminati operanti nei CPI ben il 60% ha dai 50 anni in su ed il 9% oltre 59 anni.
il maggior peso proporzionale di ultra sessantenni è presente nelle Province di Torino, Asti e Verbano.
Rapporto lavoro 29-39 40-49 50-59 60-65 Totale CPI
Tempi Indeterminati 47 139 233 43 462
Tempi Determinati 3 1 4
Collaborazioni 2 2
Dipendenti Coop. e Società 16 2 18
consulenti 4 3 1 8
Altro 1 1 3 5
Totale CPI 71 148 237 43 499
Tipologia contrattuale per età nei CPI
CENTRI PER L’IMPIEGO COMPOSIZIONE ANAGRAFICA DELLA FORZA LAVORO
Lavoriamo per il lavoro
AZIONI PER L’OCCUPAZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE
I CENTRI PER L’IMPIEGO
Personale dei CPI distinto per attività modale e per provincia
CENTRI PER L’IMPIEGO - ATTIVITA’
Si registra grande variabilità nell’organizzazione a livello provinciale 176 operatori (35% delle persone impegnate) si occupano di accoglienza; seguono 89 operatori dedicati alle funzioni amministrative (18%), 57 all’orientamento (11%) , 54 addetti seguono l’incontro Domanda/Offerta e 54 si occupano di diverse attività fra cui marketing, informatica, monitoraggio, ultime in ordine di incidenza percentuale le attività di accoglienza alle imprese, l’organizzazione ed il coordinamento.
ProvinceAccoglienza Lavoratori
Accoglienza Imprese
OrientamentoDomanda
OffertaFunzioni Amm.ve
Organizzazione Coordinamento Progettazione Altro Tot.
AL 18 1 7 3 17 5 3 54AT 5 2 11 4 11 1 1 7 42BI 2 2 12 1 17CN 16 5 10 10 29 3 2 1 8 84NO 9 2 8 2 1 22TO 115 21 18 29 4 5 8 4 31 235VC 7 3 3 4 17VCO 6 9 1 4 4 4 28PIEMONTE 176 32 57 54 89 14 18 5 54 499
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AZIONI PER L’OCCUPAZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE
I CENTRI PER L’IMPIEGO
DISPONIBILI DEL FLUSSO COINVOLTI NEI SERVIZI DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO NEL 2012
FLUSSO TOTALE NEI CENTRI PER L’IMPIEGO - LIVELLO PROVINCIALE E REGIONALE
30.436 lavoratori disponibili presi in carico
Il 28% del flusso 2012 di 108.000 lavoratori disponibili a lavorare
D/O Di cui assunti
Segnalati (*) nel periodo 01/01/2012-30/06/2013)
AL 5.148 311 147 745 43 694 51 5.903
AT 893 229 154 644 33 422 27 1.805
BI 333 177 107 675 38 365 33 1.407
CN 1.245 846 645 1.476 95 1.015 38 3.806
NO 753 320 216 738 65 551 97 2.086
TO 3.047 2.083 1.341 3.320 334 3.888 422 11.265
VCO 2.400 406 339 659 41 360 0 2.790
VC 241 175 131 821 35 267 21 1.374
PIEMONTE 14.060 4.547 3.080 9.078 684 7.562 689 30.436
Province
Appartenenti al flusso dei disponibili 2012 coinvolti in N.
Disponibili coinvolti Orientamento Tirocini Di cui CPI
Percorsi F.P.
Creazione di impresa
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I CENTRI PER L’IMPIEGO
GIOVANI FINO AI 29 ANNI COINVOLTI NEI SERVIZI DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO LIVELLO PROVINCIALE E REGIONALE - ANNO 2012
Province
Giovani appartenenti al flusso dei disponibili 2012 coinvolti inDisponibili coinvoltiOrientamento Tirocini Di cui CPI D/O
segnalati Di cui assunti Percorsi F.P. Creazione di impresa
AL 1.933 247 112 341 24 539 17 2.438
AT 301 205 140 320 10 305 11 896
BI 83 154 89 279 18 289 14 689
CN 531 772 611 743 46 823 18 2.272
NO 277 277 180 391 45 436 50 1.160
TO 1.056 1.803 1.171 1.462 141 2.917 150 6.337
VCO 1.092 342 288 355 24 237 0 1.334
VC 70 152 110 330 20 188 16 661
PIEMONTE 5.343 3.952 2.701 4.221 328 5.734 276 15.787
NB: Si segnala una disomogeneità nella presa in carico tra attività di orientamento e altri servizi
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ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI AL LAVORO
Informazione e Accoglienza sono prestazioni preliminari all’avvio delle politiche attive e devono essere disponibili per tutti, come tali non comportano riconoscimento di costi.
Accoglienza, Orientamento e Consulenza orientativa, costituiscono livello essenziale di prestazione per i target indicati nella recente Legge di riforma del MDL.
I soggetti accreditati per i servizi al lavoro entrano a far parte della reteRegionale ai sensi della L.R. 34/2008 .
L’accreditamento sancisce l’idoneità ad operare anche in ambito di politiche con finaziamenti pubblici, in Piemonte questo comporta un’assunzione di responsabilità di carattere pubblico anche da parte dei soggetti privati.
Infatti:
…a cui oggi si sono uniti:
SERVIZI AL LAVORO Lavoriamo per il lavoro
IL MODELLO PIEMONTE
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96
232815
12
13
7
15
52 OPERATORI ACCREDITATI,
DISTRIBUITI SU 209 SEDI
13
5
1
1
1
5
22
Il sistema dei servizi prima dell’accreditamento
30 CENTRI PER L’IMPIEGO PUBBLICI
SERVIZI AL LAVORO Lavoriamo per il lavoro
ATTIVITA’ ISPETTIVA DELL’ACCREDITAMENTO
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50 OPERATORI AUDITATI IN VERIFICA ISPETTIVA (100% del complesso degli operatori)
75 SEDI DEGLI OPERATORI AUDITATE IN VERIFICA ISPETTIVA
PROCEDIMENTI DI SOSPENSIONE AVVIATI: 5
PROCEDIMENTI DI DECADENZA AVVIATI: 2
PROCEDIMENTI DI SOSPENSIONE EMESSI: 1
PROCEDIMENTI DI DECADENZA EMESSI: 2
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LA DIFESA DELLA CAPACITA’ PRODUTTIVAIL PERIODO 2010 - 2013
3.057 TRATTATIVE SVOLTE
148.705 LAVORATORI COINVOLTI (CIGS)
6.406 ORE DI LAVORO DEDICATE (stima)
11 aziende “salvate” per 482 occupati(bando ACQUISIZIONE AZIENDE IN CRISI)
5.335 LAVORATORI, IN 256 AZIENDE, HANNO BENEFICIATO
DELL’ANTICIPO DELLA CIGS
Uno studio sulla tutela dei marchi – 1 azienda “salvata”: Romi Sandretto, ABIT, De Tomaso
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LA DIFESA DELLA CAPACITA’ PRODUTTIVAANTICIPAZIONE DEI TRATTAMENTI DI CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI STRAORDINARIA
LR 22-2009 ART. 57
L’anticipo della Cassa integrazione è uno strumento messo in atto a sostegno dei lavoratori del territorio regionale tramite l’Agenzia Piemonte Lavoro, sostenuto con proprie risorse, nell’ambito delle politiche che la Regione attua per fronteggiare le situazioni di crisi aziendali e in favore dell’occupazione. E’ previsto, ai lavoratori che ne fanno richiesta ( ricordando che si tratta di un adesione volontaria), l’anticipo della Cassa Integrazione Straordinaria, attraverso l’erogazione di una quota mensile massima di euro 600,00 a beneficiario ( rideterminabile percentualmente in caso di assunzioni part-time), per un periodo di sei mesi.
Lavoratori in cassa integrazione straordinaria, residenti o domiciliati abitualmente in Piemonte, dipendenti da aziende ubicate nel territorio piemontese interessate da procedure concorsuali (fallimento, concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria qualora la continuazione dell'attività non sia stata disposta o sia cessata) ovvero aziende in situazione di crisi aziendale per cessazione dell’attività o, in casi di particolare rilevanza da valutarsi singolarmente, da aziende in crisi con rilevanti dichiarazioni di esubero o in casi di particolare emergenza sociale.
DESTINATARI
DOTAZIONE FINANZIARIA 17MLN € (risorse regionali - fondo rotazione)
In provincia di Torino le domande vengono raccolte dai Centri per l'impiego oppure presentate direttamente presso gli uffici dell'Agenzia Piemonte Lavoro, le tempistiche di consegna sono diverse. Il periodo intercorrente tra la raccolta delle domande e l'emissione del mandato di pagamento è, in media, pari a 17 giorni.
Nelle altre Provincie le domande vengono ritirate, previo appuntamento, direttamente dai funzionari dell'APL che si recano presso le sedi aziendali oppure presso le sedi delle OOSS. In questo caso mediamente il periodo di istruttoria è pari a 3 giornate.
PUNTI DI FORZA
COS’E’
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LA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVALA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA
Altre importanti innovazioni adottate a partire dalla misure anticrisi sono:
IL PIANO D’AZIONE INDIVIDUALE
LE UNITÀ DI COSTO STANDARD
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LA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA
Ha permesso il raggiungimento di significativi risultati, in termini di:
PIANI D’AZIONE INDIVIDUALE
IL PAI È STRUMENTO DI:
• DIAGNOSI CON L’UTENTE,
• PIANIFICAZIONE DEI PERCORSI E DEI SERVIZI UTILI
• E GESTIONE DELLE RISORSE
• ATTRAVERSO LA RENDICONTAZIONE ORARIA DEI SERVIZI EROGATI.
OGNI UTENTE RICEVE SERVIZI SECONDO IL PROPRIO BISOGNO, SCELTI IN UN CATALOGO DEFINITO E UNICO E NON A DISCREZIONE DELL’OPERATORE
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LA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA
ADOZIONE DELLE
UNITÀ DI COSTO STANDARD
LA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA È UN PROCESSO CONTINUO.
LA REGIONE HA DEFINITO E APPLICATO DALLA MISURE ANTICRISI IN AVANTI UNITÀ DI COSTO STANDARD ORARIE PER LA RENDICONTAZIONE DEI SERVIZI, SEMPLIFICANDO I PROCESSI AMMINISTRATIVI . L’AVANZAMENTO DELLA SPESA È SEGUITO IN TEMPO REALE E NON LEGATO A FATTURAZIONE, MA A CONSUMO ORARIO DI RISORSE STANZIATE.
Ha permesso il raggiungimento di significativi risultati, in termini di:
QUALIFICAZIONE
STANDARDIZZAZIONE DEL PROCESSO DI PROGRAMMAZIONE E ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI
CAPACITA’ REALIZZATIVA E AMMINISTRATIVA
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LA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA
QUALIFICAZIONE E STANDARDIZZAZIONE
Qualificazione e standardizzazione del sistema Istruzione, Formazione professionale e lavoro: l’Amministrazione ha accompagnato il processo di standardizzazione dei costi (UCS) con il processo di standardizzazione nell’erogazione dei servizi formativi e al lavoro
1 Facilitazione nel processo di determinazione dei risultati realizzativi degli interventi (in un contesto di risorse scarse)
2
Rafforzamento del sistema informativo per la gestione amministrativa e il monitoraggio degli interventi (previsione di controlli automatici di congruenza dati che danno luogo a warning)
4
Controlli output/quality oriented (anche attraverso il raccordo sempre più stretto con i processi di accreditamento degli operatori)
5
Alleggerimento del processo presentazione e di valutazione dei progetti (la determinazione del prezzo non è più richiesta agli operatori e non è più elemento di valutazione)
3
Rafforzamento della cooperazione pubblico (PA) – privato (operatori): la PA per la determinazione delle UCS – nel rispetto delle previsioni regolamentari – ha lavorato in stretta sinergia con gli operatori (interviste, focus gruop, ecc.)
6
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LA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVACAPACITA’ ORGANIZZATIVA E AMMINISTRATIVA
Mobilità
trans nazionale
marzo
2013
dicembre dicembre
Misure
Anticrisi
agosto 2009
dicembre dicembre dicembre
Obbligo-
istruzione
Diritto-dovere
marzo 2011
Mercato del
lavorogiugno 2012
Formazion
e formatori
gennaio
2013
Lavoratori
occupati
febbraio
2013
Occupati a
rischiomaggio 2013
Disoccupati
agosto 2013
YG 2014
Ottobre: + 24% di spesa certificata rispetto al target
Ottobre: + 10% di spesa certificata
Ottobre: + 17% di spesa certificata
OBIETTIVI:progressivamente e nel rispetto dei regolamenti• orientare il sistema verso una logica “di risultato”
e “di qualità ”,
• valorizzare la strumentazione metodologica sviluppata
2009 2010 2011 2012 2013
IL RICORSO ALLE UCS NEL TEMPO E LA % DI SUPERAMENTO DEI TARGET DI SPESA
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L’INTEGRAZIONE CON I PIANI STRATEGICI REGIONALI
Nel contesto pluriennale, fortemente permeato dalla programmazione comunitaria, la Regione Piemonte ha innestato una visione programmatoria strategica, definendo ed approvando piani pluriennali “di ambito” interrelati con i Programmi Operativi Regionali dei fondi comunitari a valenza strutturale, come il FESR e l’FSE.
IL PIANO PLURIENNALE OLTRE LA CRISI
IL PIANO STRAORDINARIO PER L’OCCUPAZIONE
IL PIANO PLURIENNALE PER LA COMPETITIVITA’
IL PIANO GIOVANI
I P.O.R. F.S.E. 2007-2013 E 2014-20120
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MONITORAGGIO DI ALCUNE AZIONI SIGNIFICATIVE:
L’ATTUAZIONE DELLA LEGGE 34/2008
SOSTEGNO ALL'INSERIMENTO LAVORATIVO PER DISABILI- Art. 33
FONDO REGIONALE PER L’OCCUPAZIONE DEI DISABILI - Art. 34 Inserimento lavorativo delle persone disabili , Art. 35 Fondo regionale per l'occupazione dei disabili - Art. 36 Agevolazioni finalizzate all'inserimento lavorativo dei disabili
I TIROCINI strumento permanete di politica attiva - Art. 38, Art. 39, Art. 40, Art. 41
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L’ATTUAZIONE DELLA LEGGE 34
SOSTEGNO ALL'INSERIMENTO LAVORATIVO PER DISABILI- Art. 33 co 8
Erogazione di contributi a favore dei datori di lavoro pubblici e privati, a titolo di rimborso delle spese necessarie per le trasformazioni tecniche delle postazioni di lavoro dei centralinisti con disabilità sensoriale visiva, finalizzate alla possibilità di impiego di queste persone e per l’installazione di strumenti adeguati all’espletamento delle mansioni di centralinista telefonico.
Datori di lavoro pubblici e privati DESTINATARI
DOTAZIONE FINANZIARIA: 260.000,00 EURO
Creazione delle condizioni più favorevoli all’integrazione lavorativa delle persone con disabilità sensoriale visiva. A differenza del Fondo Regionale per l’occupazione dei disabili, il contributo in oggetto può essere riconosciuto anche alle Pubbliche Amministrazioni.
Pertanto si è dimostrato uno strumento utilissimo a sostenere l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità visiva in tale ambito.
PUNTI DI FORZA
COS’E’
SOGG. ATTUATORE AGENZIA PIEMONTE LAVORO
Totale richieste 26Numero interventi andati a buon fine (n. inserimenti lavorativi) 22Costo medio 7.476,24Totale contributi riconosciuti 164.477,34Interventi rigettati 1Interventi sospesi 3
12%
88%
Datori di lavoroPrivati
Pubblici
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L’ATTUAZIONE DELLA LEGGE 34FONDO REGIONALE PER L’OCCUPAZIONE DEI DISABILI - Art. 34 Inserimento lavorativo delle persone disabili , Art. 35 Fondo regionale per l'occupazione dei disabili - Art. 36 Agevolazioni finalizzate all'inserimento lavorativo dei disabili
L’articolo 34 prevede che la Regione e gli enti locali promuovano l'inserimento lavorativo delle persone disabili che presentano particolari caratteristiche e difficoltà di inserimento nel ciclo lavorativo ordinario.Con l’articolo 35 della legge 34/2008 è istituito il Fondo Regionale per l'occupazione dei disabili destinato al finanziamento degli interventi di inserimento lavorativo delle persone disabili e dei relativi servizi di assistenza tecnica, nonché dei relativi servizi di sostegno e di collocamento mirato.Infine con l’articolo 36 prevede la destinazione di agevolazioni, a titolo di rimborso di spese e di sostegno alla partecipazione ad attività direttamente finalizzate all'inserimento lavorativo delle persone disabili.
Persone disabili con invalidità civile superiore al 46% DESTINATARI
DOTAZIONE FINANZIARIA: 31.221.664,86 € (DI CUI 1.976.139,15 ASS. TECNICA)
Il Fondo Regionale disabili si è dimostrato uno strumento “attivo” e “flessibile”, che ha permesso la creazione di percorsi personalizzati adeguati alle “residue capacità” ed alle competenze delle persone con disabilità. La strategia d’intervento, utilizzata su tutto il territorio piemontese, si basa sul dialogo, sullo sviluppo, sul rafforzamento e la promozione del lavoro in Rete, al fine di poter garantire servizi di qualità, sia nei confronti dei lavoratori che delle imprese. Lo scopo è la creazione delle condizioni più favorevoli all’integrazione lavorativa delle persone con disabilità, attraverso l’erogazione di contributi agli enti e alle aziende che vogliono creare una situazione lavorativa più confacente alle condizioni di salute del soggetto, e alla suo migliore inserimento all’interno dell’organizzazione del lavoro. L’efficacia degli strumenti adottati è stata dimostrata soprattutto nel presidio di alcune specifiche situazioni a rischio di emarginazione sociale.
PUNTI DI FORZA
COS’E’
SOGG. ATTUATORE AGENZIA PIEMONTE LAVORO E PROVINCE
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L’ATTUAZIONE DELLA LEGGE 34FONDO REGIONALE PER L’OCCUPAZIONE DEI DISABILI - Art. 34 Inserimento lavorativo delle persone disabili , Art. 35 Fondo regionale per l'occupazione dei disabili - Art. 36 Agevolazioni finalizzate all'inserimento lavorativo dei disabili
ALCUNI RISULTATI
Inserimento lavorativo
Al 30 ottobre 2013 sono stati monitorati 2.842 progetti di inserimento lavorativo solo tra i Centri per l’Impiego, destinati a:
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L’ATTUAZIONE DELLA LEGGE 34/2008I TIROCINI strumento permanete di politica attiva - Artt. 38, 39, 40, 41
Misura formativa di politica attiva, finalizzata a creare un contatto diretto tra un soggetto ospitante e il tirocinante allo scopo di favorirne l’arricchimento del bagaglio di conoscenze, l’acquisizione di competenze professionali e l’inserimento o il reinserimento lavorativo. Periodo di orientamento al lavoro e di formazione in situazione che non si configura come un rapporto di lavoro.
COS’E’
TIPOLOGIE• Tirocini formativi e di orientamento Durata massima 6 mesi.• Tirocini di inserimento/reinserimento al lavoro Durata massima 6 mesi.• Tirocini formativi e di orientamento o di inserimento/reinserimento rivolti a disabili , persone
svantaggiate, persone particolarmente svantaggiate. Durata massima 24 mesi per le persone disabili e 12 mesi per le persone svantaggiate e particolarmente svantaggiate.
• Tirocini estivi: Durata massima 3 mesi.
RISULTATI
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L’ATTUAZIONE DELLA LEGGE 34/2008I TIROCINI strumento permanete di politica attiva - Artt. 38,39,40,41
RISULTATI
NEL 2012 QUASI IL 60% DEI TIROCINI HA RIGUARDATO GIOVANI TRA I 15 E I 25 ANNI, CON SOSTANZIALE PARITA’ TRA I GENERI
NEL 2012 IL 45% DEI TIROCINI SONO STATI PROMOSSI DAI CENTRI PER L’IMPIEGO
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L’ATTUAZIONE DELLA LEGGE 34/2008I TIROCINI strumento permanete di politica attiva - Artt. 38,39,40,41
RISULTATI
NEL 2012 IL 45%
DEI TIROCINI SI E’ CONCLUSO CON UN’ASSUNZIONE
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L’APPRENDISTATO
Apprendistato in Piemonte:giovani e imprese dalla stessa parte
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L’APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA E IL DIPLOMA PROFESSIONALE
PAROLE CHIAVE DELLA DISCIPLINA REGIONALE
IMPRESAa) valorizzazione dell’impresa quale soggetto
formativo coadiuvata dal sistema della formazione regionale;
b) semplificazione delle procedure: presa in carico da parte del sistema della formazione regionale di tutti gli aspetti burocratici;
c) accordo delle PPSS regionali sulla modulazione del salario in base all’obbligazione formativa.
SISTEMA DELLA FORMAZIONE REGIONALEa) uniformità dell’offerta in tutto il territorio;b) metodologie didattiche innovative impostate
sulla ri-motivazione dell’apprendista: • personalizzazione dei percorsi;• formazione d’aula contestualizzata
all’esperienza lavorativa;• formazione in videoconferenza;• formazione in impresa per 2/3 con forte
integrazione struttura formativa / impresa.
GOVERNANCE REGIONALEa) intesa con le Parti Sociali sulla disciplina regionale;b) coordinamento tra le istituzioni: Regione / Province / Servizi per l’impiego / Italia Lavoro / PPSS /
Sistema della formazione regionale;c) semplificazione amministrativa: unità di costo standard (UCS);d) sostegno alla frequenza e al successo scolastico degli apprendisti.
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L’APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA E IL DIPLOMA PROFESSIONALE
APPRENDISTI ASSUNTI ai sensi dell’art. 3 D.Lgs. 167/2011
Il target intercettato è costituito prevalentemente da minorenni privi di titolo di studio che hanno la possibilità di rientrare in un circuito formativo da cui erano fuoriusciti precocemente.
Il Piemonte sta realizzando la prima esperienza di apprendistato per la qualifica in Italia.
Privi di titolo81,3%
Con titolo18,7%
Titolo di studio Privi di titolo
Con titolo
Apprendisti già acquisiti dal sistema della formazione: 123
Minorenni67,5%
Maggiorenni32,5%
EtàMinorenni
Maggiorenni
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APPRENDISTATO DI TERZO LIVELLO
Percorsi 26
Apprendisti 371
157
3.198.800
Imprese
Risorse
Attività complessiva dall’inizio della sperimentazione | 2005 - 2013
Master
20
17
463.600
8
7
33.452
Dottorati Lauree
54
399
181
3.695.852
Totale
20 8
Percorsi: 71
Apprendisti: 600
Imprese: 275
% successo formativo: 88,6%
Di cui occupati: 94,9%
Risorse:7.045.852 €
% formati in Piemonte rispetto a tutto il territorio nazionale65%
APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE E RICERCA – 2010-2013
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APPRENDISTATO
Le prossime regolamentazioni regionali
Apprendistato per attività di ricerca Apprendistato nell’ITS
Apprendistato per la maturità:
GeometriRagionieriPeriti
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I PROGETTI TRANSFRONTALIERILAVORO SENZA FRONTIERE – TRAVAIL SANS FRONTIERE
Progetto ALCOTRA “Lavoro senza frontiere”
Favorire la mobilità geografica dei lavoratori nelle tre regioni (Piemonte, Valle d’Aosta, Rhône-Alpes);
PIATTAFORMA BILINGUE WEB 2.0www.lavorosenzafrontiere.euwww.travailsansfrontiere.eu
Formazione tecnica/linguistica per gli operatori dei Servizi per l’impiego pubblici italiani e francesi.Sviluppo di un Metodo di reclutamento per simulazione (MRS); Utilizzo piattaforma web di lavoro collaborativo
Partecipazione dei Servizi per l’impiego italiani e francesi ai Saloni per l’impiego realizzati in Piemonte e Rhône-Alpes
Sviluppare Servizi per l’Impiego specializzati nel trattare l’incontro fra domanda e offerta di lavoro in dimensione sovra regionale;
Utilizzare metodologie e strumenti innovativi;
RISULTATI RAGGIUNTI
OB.1
OB.2
OB.3
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I PROGETTI TRANSFRONTALIERIIOLAVORO
RISULTATI RAGGIUNTI
IOLAVORO: l’appuntamento semestrale per l’incontro domanda e offerta
IOLAVORO è la job fair dedicata all’incontro tra domanda e offerta di lavoro, nata nel 2005 per reclutare personale per l’organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006.Forte del successo di 15 edizioni, IOLAVORO è cresciuta come punto di riferimento autorevole nel panorama dell'incontro domanda-offerta di lavoro. Alla crisi, IOLAVORO risponde in modo efficace facendo incontrare un significativo numero di lavoratori e di imprese.Con la sua formula originale e innovativa, IOLAVORO rappresenta, inoltre, un’importante iniziativa sociale, realizzata nell’ambito dei Servizi pubblici per l’impiego.
Nelle due edizioni 2013 realizzate allo Juventus Stadium sono state accolte oltre 25.000 persone, quasi 200 imprese, con oltre il 28% di persone che hanno trovato lavoro.
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INIZIATIVE SPERIMENTALI PER LO SVILUPPO DELLE POLITICHE PER IL LAVORO E L’IMPRESA
IL PROGRAMMA “RIATTIVO”
Potenziare la rete dei servizi al lavoro per la ricollocazione
Bando 1A
Promuovere progetti di formazione mirata a partire dai fabbisogni delle imprese
fortemente orientati al risultato occupazionale
Bando 1B
Sostenere il rilancio delle imprese in difficoltà
Bando 2A
Promuovere la formazione per
l’occupazione progettata direttamente dalla
impreseBando 2B
Destinatari: Disoccupati e imprese dei settori Tessile, Lavorazioni Meccaniche ed ICT applicato
LA VISION
DELLA
SPERIMENTAZIONE
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AZIONI PER L’OCCUPAZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE
POTENZIARE LA RETE DEI SERVIZI AL LAVORO PER LA RICOLLOCAZIONE - BANDO 1A
Disoccupati dei settori interessati espulsi tra gennaio 2011 e dicembre 2012. Il bacino stimato in circa 6.000 personeA chi si rivolge
Elementi distintivi della sperimentazione
Modello di gestione
Risultati
• E’ la prima misura con accreditamento regionale. • promuove la cooperazione fra servizi pubblici e privati accreditati• Sperimenta un modello basato sul riconoscimento di costi a fronte del
conseguimento del risultato occupazionale• Introduce uno strumento innovativo e di sistema per far emergere gli
apprendimenti comunque acquisiti : il Dossier delle evidenze
Valore globale intervento 12 MLN €, prima parte attivata per 6 MLN €
Bandi ProvincialiAccoglienza in capo ai Centri per ImpiegoPai gestito dagli operatori accreditati
Avvio diffuso dall’estate 2013.Costituito un gruppo di monitoraggio che sta operando in osservazione continua sulle dinamiche dell’iniziativa. Gli esiti di questo lavoro di monitoraggio e valutazione forniranno elementi per indirizzare la programmazione successiva
INIZIATIVE SPERIMENTALI PER LO SVILUPPO DELLE POLITICHE PER IL LAVORO E L’IMPRESA
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AZIONI PER L’OCCUPAZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE
PROMUOVERE PROGETTI DI FORMAZIONE MIRATA A PARTIRE DAI FABBISOGNI DELLE IMPRESE FORTEMENTE ORIENTATI AL RISULTATO OCCUPAZIONALE - BANDO 1B
A chi si rivolge
Elementi distintivi della sperimentazione
Modello di gestione
Risultati
VALORE INIZIALE INTERVENTO 4 MLN €, ESTESO A 8,6 MLN. € CON STORNO RISORSE INTERNE A RIATTIVO
INIZIATIVE SPERIMENTALI PER LO SVILUPPO DELLE POLITICHE PER IL LAVORO E L’IMPRESA
Disoccupati dei settori interessati espulsi dopo gennaio 2011. Il bacino interessato all’azione è attualmente di circa 1.400 disoccupati (persone che sono già entrate in percorsi di formazione finalizzata a una specifica domanda occupazionale)
• E’ una misura che lega, con premialità molto impegnativa, la progettazione di percorsi di inserimento lavorativo all’esito occupazionale
• Prevede in fase di progettazione di esplicitare l’interesse di aziende per quel fabbisogno• Promuove la collaborazione fra agenzie formative e agenzie per il lavoro
Bando regionaleGestione Agenzia Piemonte Lavoro
Sono 47 i progetti approvati che hanno esaurito di fatto il budget di risorse, con una previsione occupazionale di circa 800 persone; rimangono attualmente esclusi 5 progetti, ma ci sono ulteriori richieste in arrivo.Dei progetti approvati se ne sono conclusi ad oggi il 25% circa (conclusione delle attività formative), in questi il risultato occupazionale vede occupato il 51% dei soggetti, questo non comporta automaticamente il riconoscimento della quota a risultato in quanto l’occupazione deve avere una durata di almeno 12 mesi.
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AZIONI PER L’OCCUPAZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE
SOSTENERE IL RILANCIO DELLE IMPRESE IN DIFFICOLTÀ - BANDO 2A
A chi si rivolge
Elementi distintivi della sperimentazione
Modello di gestione
Risultati
VALORE GLOBALE INTERVENTO 4,5 MLN €
INIZIATIVE SPERIMENTALI PER LO SVILUPPO DELLE POLITICHE PER IL LAVORO E L’IMPRESA
Imprese singole o associate con almeno 50 dipendenti che si trovino in situazione di “pre-crisi” (special situations), o “crisi reversibile”.
• E’ una misura che promuove una risposta attiva delle imprese alla crisi sostenendo la predisposizione di piani di rilancio incentrati sull’individuazione delle principali criticità che hanno comportato la situazione di crisi.
• Mira a prevenire le situazioni di crisi occupazionale• Promuove la cooperazione tra i sistemi che possono concorrere al rilancio di una
azienda• Promuove l’accesso ad una consulenza di valore strategico• Promuove l’utilizzo di competenze strategiche anche temporanee per avviare
l’attuazione dei piani• Definisce, attraverso il concorso di professionalità alte, profili di competenza di
valore a supporto del rilancio delle imprese
Bando regionaleGestione FinPiemonte
Il bando è in pubblicazione.
Lavoriamo per il lavoro
AZIONI PER L’OCCUPAZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE
PROMUOVERE LA FORMAZIONE PER L’OCCUPAZIONE PROGETTATA DIRETTAMENTE DALLA IMPRESE - BANDO 2B
A chi si rivolge
Elementi distintivi della sperimentazione
Modello di gestione
Risultati
VALORE INIZIALE INTERVENTO 5 MLN €
INIZIATIVE SPERIMENTALI PER LO SVILUPPO DELLE POLITICHE PER IL LAVORO E L’IMPRESA
Disoccupati dei settori interessati espulsi dopo gennaio 2011. Il bacino interessato all’azione è attualmente di circa 50 disoccupati. Sono
• E’ una misura incentrata su progettualità dirette delle imprese che si candidano con progetti specifici a formare persone che saranno inserite a conclusione del percorso formativo supportato anche da un eventuale tirocinio.
• Comporta un forte impegno dell’Impresa che assume direttamente il ruolo di soggetto responsabile di tutto l’iter (quindi anche del rischio in caso di mancata assunzione)
• Contiene un forte elemento di vincolo al risultato occupazionale
Bando regionaleGestione Agenzia Piemonte Lavoro
Ad oggi il numero dei progetti presentati è stato contenuto, solo 5. Appare evidente la difficoltà per le imprese di assumersi l’impegno progettuale e l’onere del rischio.
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AZIONI PER L’OCCUPAZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE
I PROGETTI DI PUBBLICA UTILITA’
Contrastare gli effetti della contrazione della domanda di lavoro determinata dalla crisi economica e creare occupazione per i target più in difficoltà sul mercato del lavoro, contrastando il fenomeno della disoccupazione in particolare di lunga durata attraverso l’incremento dell’occupabilità per l’inserimento nel mercato del lavoro.
DESTINATARI
DOTAZIONE FINANZIARIA 4.150.000 € (RISORSE REGIONALI)
PUNTI DI FORZA
STRUMENTI
FINALITA’
BENEFICIARI DEI CONTRIBUTI
Concessione di contributi per assunzioni a tempo determinato di persone disoccupate per lo svolgimento di interventi di interesse generale in grado di ottimizzare/potenziare i servizi resi ai cittadini e/o di migliorare il funzionamento della pubblica amministrazione, realizzati da partenariati pubblico-privati, nei seguenti settori:
- valorizzazione del patrimonio ambientale; del patrimonio culturale; del patrimonio pubblico urbano, extraurbano e rurale; riordino straordinario di archivi di tipo tecnico o amministrativo;
- servizi alle persone a carattere temporaneo (ad es. attività ausiliarie di tipo sociale a carattere temporaneo).
Strumento sperimentale destinato a quelle persone uscite dal mercato del lavoro che non vi possono rientrare con politiche attive di riqualificazione. Il lavoro viene inteso, oltre che come occasione di reddito, come strumento di inserimento.
Giovani tra i 30 e i 35 anni, disoccupati da almeno 12 mesi e fino ad un massimo di 18 mesi, come da stato di disoccupazione comprovato dal Centro per l’impiego competente;Donne disoccupate da almeno 12 mesi e fino ad un massimo di 18 mesi, come da stato di disoccupazione comprovato dal Centro per l’impiego competente;Lavoratori/lavoratrici over 50 fuoriusciti/te dal ciclo produttivo, disoccupati, iscritti al Centro per l’Impiego.
Partenariati pubblico-privati localizzati in Piemonte composti dalle seguenti tipologie di soggetti:
- una o più Amministrazioni pubbliche in veste di promotori del progetto di pubblica utilità;
- uno o più Operatori economici privati (imprese, ivi comprese le cooperative sociali e le cooperative di produzione lavoro, associazioni, fondazioni, consorzi e gruppi cooperativi), in veste di attuatori del progetto di pubblica utilità
Gli operatori economici privati, in veste di attuatori del PPU, possono coinvolgere nel partenariato Agenzie di somministrazione di lavoro, autorizzate ai sensi dell’art. 4 del D.L.gs. 276 del 10 settembre 2003 e s.m.i., per l’assunzione dei destinatari previsti.
Esiti occupazionali allievi qualificati nel 2011 e 2012
7.512 allievi qualificati nel 2011 e 2012
di questi, alla rilevazione di ottobre 2013, 3.944 (53%) risultano esser stati attivati.
Questi sono stati interessati, in totale, da 8.317 C.O.B. (movimenti nel mercato del lavoro).
Alcune figure professionali hanno un impatto quantitativamente elevato:
OPERATORE DEI TRATTAMENTI ESTETICI 701OPERATORE SERVIZI RISTORATIVI 626
OPERATORE ELETTRICO 599OPERATORE MECCANICO 533
OPERATORE SERVIZI ALL'IMPRESA 447OPERATORE MECCANICO ED ELETTRONICO DELL'AUTOVEICOLO 254
OPERATORE TRATTAMENTI ESTETICI 163OPERATORE IMPIANTISTA TERMOIDRAULICO 156
OPERATORE DELL'ALIMENTAZIONE 125OPERATORE GRAFICO 62
OPERATORE FALEGNAMERIA 59OPERATORE EDILE 50
OPERATORE ELETTRONICO 46OPERATORE DI SALDOCARPENTERIA 34OPERATORE DELL'ABBIGLIAMENTO 30
OPERATORE AGRICOLO 27OPERATORE MECCANICO CARROZZIERE 26
OPERATORE OREFICERIA 63944
n°qualificati che hanno sottoscritto almeno un contratto
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Direttiva Obbligo d’istruzione e D.D.I.F. per qualifica IeFP LA FORMAZIONE IN PIEMONTE
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892
4.704 4.411
1.047
280 34
1.709
576
3.5232.773
518109 25
Qualificati e occupati per settore
qualificati totale occupati
1.035 corsi avviatida mag.2010 a giu.2012
14.362 allievi «qualificati» da mag.2011 a dic.2012(media 14 allievi/corso)
di questi, alla rilevazione diottobre 2013, 9.233 (65%) risultano esser stati attivati.
Questi sono stati interessati,in totale, da 30,841 C.O.B. (movimenti nel mercato dellavoro).
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LA FORMAZIONE IN PIEMONTEDirettiva Mercato del Lavoro – 2010-2012
Servizi alla persona e terziario sono i settori che vedono il maggior numero di inserimenti
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Direttiva Mercato del Lavoro – 2010-2012
Tipologie di contratto in esito ai percorsi
LA FORMAZIONE IN PIEMONTE Lavoriamo per il lavoro
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LA FORMAZIONE IN PIEMONTE
• SUPPORTO ALLA CREAZIONE DI UNA RETE DI ATTORI DI ECCELLENZA (ES. ITS)
• INCENTIVARE L’INNOVAZIONE
• GARANTIRE CERTEZZA AMMINISTRATIVA
• SEMPLIFICARE LE PROCEDURE
• GARANTIRE CONTINUITÀ DELL’OFFERTA
• PREMIARE LA QUALITÀ
• RAFFORZARE IL RAPPORTO CON LA DOMANDA DELLE IMPRESE
• PIÙ PERSONALIZZAZIONE
• FLESSIBILITÀ DEI PERCORSI
• PREMIARE LA QUALITÀ
• PROMUOVERE LA COOPERAZIONE FRA GLI ATTORI SUL TERRITORIO
• MIGLIORARE L’EFFICIENZA
Le azioni dell’Amministrazione
Obiettivi di miglioramento
UN SISTEMADI QUALITA’
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NUOVA IMPRENDITORIA
COLLABORAZIONE CON 3 INCUBATORI UNIVERSITARI PIEMONTESI
DATI AGGREGATI – ANNO 2012
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NUOVA IMPRENDITORIA
DATI AGGREGATI – ANNO 2012
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RICONOSCIMENTI ALLE IMPRESE
2013
2013
1° classificato
NUOVA IMPRESA SOCIALE E CULTURALE
2011
2012
2012
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STRATEGIE PER IL PROSSIMO FUTURO
1. Rafforzare le competenze dei giovani ai fini di favorirne l’occupabilità, sia per ridurre la dispersione scolastica che per sostenere l’innovazione e la competitività delle imprese, predisponendo interventi di orientamento finalizzati all’assolvimento dell’obbligo di istruzione, realizzando percorsi pluriennali nell’ambito del sistema di istruzione e formazione professionale ivi compreso il IV anno per l’ottenimento del Diploma professionale ed interventi formativi in Apprendistato, in Alta Formazione e rivolti a soggetti a rischio di esclusione sociale;
2. Sostenere i processi di aggiornamento/riqualificazione nell’ottica dell’apprendimento permanente (lifelong learning) mediante l’attuazione di interventi di formazione continua per occupati e il Potenziamento del sistema di formazione permanente, incluse le attività a favore dell’Educazione degli adulti (EDA);
INTERVENTI PREVISTI, RAGGRUPPATI IN FUNZIONE DEGLI OBIETTIVI PRIORITARI PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE ED IL LAVORO
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STRATEGIE PER IL PROSSIMO FUTURO
3. Promuovere le politiche del lavoro e potenziare la rete dei servizi per l’impiego a contrasto della disoccupazione, anche mediante il supporto alla creazione di impresa e all’accesso al credito a favore dell'imprenditoria femminile e giovanile, potenziando i servizi di incontro domanda-offerta di lavoro, sviluppando gli interventi per la ricollocazione e la stabilizzazione del lavoro, sostenendo il microcredito a favore di soggetti non bancabili e sostenendo le società cooperative di nuova costituzione;
4. Incrementare la partecipazione al lavoro e l’occupazione delle donne attraverso gli interventi di conciliazione tra vita familiare e professionale, l’inserimento lavorativo di donne vittime di violenza e di grave sfruttamento ed azioni di contrasto alla violenza e alle discriminazioni;
INTERVENTI PREVISTI, RAGGRUPPATI IN FUNZIONE DEGLI OBIETTIVI PRIORITARI PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE ED IL LAVORO
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STRATEGIE PER IL PROSSIMO FUTURO
5. Migliorare la governance nell’attuazione delle politiche del lavoro e della formazione tramite lo sviluppo del sistema di accreditamento delle strutture di erogazione dell’offerta formativa e dei servizi al lavoro e il mantenimento ed implementazione del sistema informativo della formazione professionale e del lavoro anche al fine del monitoraggio e programmazione degli interventi.
INTERVENTI PREVISTI, RAGGRUPPATI IN FUNZIONE DEGLI OBIETTIVI PRIORITARI PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE ED IL LAVORO
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LE NUOVE SFIDE
TUTELARE I PIU’ DEBOLI, INNOVARE E CREARE VALORE
LA YOUTH GUARANTEE
I WORLD SKILLS
GLI STRUMENTI 3.0
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TUTELA, INNOVAZIONE E CREAZIONE DI VALORE
Intervenire a sostegno delle persone che perdono lavoro e non accedono alla pensione
Persone che hanno perso il lavoro, prossime alla pensione, senza coperture.Persone che hanno ancora copertura con ammortizzatori in riduzione, senza prospettive di rientro e bassa occupabilitàDisoccupati di lunga durata e bassa occupabilità a rischio povertàAltre persone prive di occupazione a rischio di povertà
Cantieri di lavoro Progetti di
Pubblica utilità
Integrazione reddito / Lavoro
Accessorio
PROGETTO SPERIMENTALE SU BACINI DEFINITI PER ACCOMPAGNARE STRUMENTI DI SOSTEGNO CON COPERTURE CONTRIBUTIVE INCENTIVATE
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L’azione straordinaria per la Garanzia Giovani Piemonte
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Offrire Opportunità Puntare sull’iniziativa dei Giovani:attivarsiLavoro
Tirocini di qualitàFormazione finalizzataMobilità in Europa
Utilizzare soluzioni innovative: piattaforma Io Lavoro, APP, Social network
Si entra in GGP tramite il portale dedicato
Una rete di servizi di qualità
Carta dei servizi
Youth Corner
Eures
L’azione straordinaria per la Garanzia Giovani Piemonte
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Uno sguardo sulle innovazioni
La manifestazione
Sviluppi e Tecnologie Innovative
Aprile 2014