1 7 Evoluzione - Settima parte - Conclusione - Edizione finale – 7 ottobre (2013) UN DISCORSO CHIARO SULL'ISPIRAZIONE DELLA BIBBIA E SULL'EVOLUZIONE Ovvero riflessioni sulla creazione, l'estinzione dei dinosauri, l'origine dell'uomo, il diluvio ed il battesimo CONCLUSIONE UN DISCORSO CHIARO E PULITO Siamo alla fine del lungo viaggio! Quando ho iniziato a scrivere questa serie, avevo deciso di chiamarla "Un Discorso chiaro sull'ispirazione della Bibbia" e ho mantenuto tale titolo fino alla fine, ma mi è sembrato che sarebbe stato giusto d'aggiungere anche il termine "pulito", questo perché, quando uno scrive, di solito sta sempre bene attento di non urtare qualcuno e di piacere ad altri che lo stanno sostenendo, ma io non ho fatto così e ho evitato qualsiasi giro di parole o sotterfugi. In tale caso, il titolo di questo documento sarebbe stato così: "Un Discorso chiaro e pulito sull'ispirazione della Bibbia, ovvero riflessioni sulla creazione, l'estinzione dei dinosauri, l'origine dell'uomo, il diluvio ed il battesimo". Strada facendo, alcuni mi hanno chiesto la mia opinione sulle promesse che Dio avrebbe fatto ad Abramo, Isacco e Giacobbe escludendo quelli che già abitavano in Palestina; altri mi hanno chiesto la mia posizione sul modo come veniva trattata la donna nell’Antico Testamento, su certe decisioni infelici nei casi di stupro; tutti punti che hanno a che fare con l’ispirazione delle Sacre Scritture e così il discorso s’è notevolmente complicato, è andato ben oltre a quello che in origine mi prefiggevo di fare, ma credo d’avere risposto a tutto quello che mi era stato domandato. C’è voluto un po`di tempo, più tempo di quello che pensavo, ma alla fine ci sono riuscito. NON ABBIAMO MAI FINITO D’IMPARARE Concludendo questa serie di articoli, sette con la conclusione, possiamo dire che non abbiamo mai finito d'imparare e, se vogliamo essere utili alla società e nella predicazione del Vangelo, dobbiamo sempre aggiornarci e non essere troppo legati a certi schemi fissi del passato e all'Antico Testamento altrimenti non siamo più con Gesù. Si ricordi che certi eventi o leggi nell'Antico Testamento non
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7 Evoluzione - Settima parte - Conclusione - Edizione finale – 7 ottobre (2013)
UN DISCORSO CHIARO
SULL'ISPIRAZIONE DELLA BIBBIA
E SULL'EVOLUZIONE
Ovvero riflessioni sulla creazione, l'estinzione dei dinosauri,
l'origine dell'uomo, il diluvio ed il battesimo
CONCLUSIONE
UN DISCORSO CHIARO E PULITO
Siamo alla fine del lungo viaggio! Quando ho iniziato a scrivere questa serie, avevo deciso di
chiamarla "Un Discorso chiaro sull'ispirazione della Bibbia" e ho mantenuto tale titolo fino alla fine,
ma mi è sembrato che sarebbe stato giusto d'aggiungere anche il termine "pulito", questo perché,
quando uno scrive, di solito sta sempre bene attento di non urtare qualcuno e di piacere ad altri che lo
stanno sostenendo, ma io non ho fatto così e ho evitato qualsiasi giro di parole o sotterfugi.
In tale caso, il titolo di questo documento sarebbe stato così: "Un Discorso chiaro e pulito
sull'ispirazione della Bibbia, ovvero riflessioni sulla creazione, l'estinzione dei dinosauri, l'origine
dell'uomo, il diluvio ed il battesimo".
Strada facendo, alcuni mi hanno chiesto la mia opinione sulle promesse che Dio avrebbe fatto ad
Abramo, Isacco e Giacobbe escludendo quelli che già abitavano in Palestina; altri mi hanno chiesto la
mia posizione sul modo come veniva trattata la donna nell’Antico Testamento, su certe decisioni
infelici nei casi di stupro; tutti punti che hanno a che fare con l’ispirazione delle Sacre Scritture e così
il discorso s’è notevolmente complicato, è andato ben oltre a quello che in origine mi prefiggevo di
fare, ma credo d’avere risposto a tutto quello che mi era stato domandato. C’è voluto un po`di tempo,
più tempo di quello che pensavo, ma alla fine ci sono riuscito.
NON ABBIAMO MAI FINITO D’IMPARARE
Concludendo questa serie di articoli, sette con la conclusione, possiamo dire che non abbiamo mai
finito d'imparare e, se vogliamo essere utili alla società e nella predicazione del Vangelo, dobbiamo
sempre aggiornarci e non essere troppo legati a certi schemi fissi del passato e all'Antico Testamento
altrimenti non siamo più con Gesù. Si ricordi che certi eventi o leggi nell'Antico Testamento non
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avevano molto a che fare con Dio, ma erano semplicemente basati sulla leggenda di Gilgamesh e sul
codice di Hammurabi.
In questa serie d'articoli, io ho cercato di parlare chiaramente di alcuni passi difficili o contraddittori
o controproducenti per le Sacre Scritture, specialmente per l'Antico Testamento. L'ho fatto non con il
mero interesse d’attrarre l’attenzione nei miei riguardi, ma piuttosto per liberare i credenti da un certo
peso che é spesso difficile da portare o da giustificare. V’è questo problema soprattutto quando essi
sono accostati da certe persone sveglie o intelligenti che vogliono sapere di più e pongono tanti
perché ai quali può essere difficile di rispondere.
É risaputo che certe persone moderne ed emancipate, armate di ''tablet'', sono curiose ed anche un po'
smaliziate in merito a certe storielle vetero-testamentarie, che accettano difficilmente certe situazioni
o affermazioni così diverse o contrastanti dalla scienza e da quello che Gesù insegnava. In questo
modo, se non si cambia approccio nella nostra predicazione, si perdono molti nuovi contatti della
chiesa, soprattutto i giovani che sono più smaliziati e le persone di una certa cultura.
L’EVOLUZIONE CULTURALE
Per capire che esiste una evoluzione naturale delle varie specie a livello fisico, bisogna che uno prima
si renda conto che esiste una evoluzione o degenerazione culturale a livello psicologico. Questo
avviene nel modo di capire le altre culture, di dialogare e di affrontare i problemi.
È praticamente impossibile accettare l’evoluzione delle specie per un credente ultra conservatore,
circonciso nella carne ed astemio nella dieta, se non si è reso conto dell’evoluzione culturale che sta
accadendo attorno a lui, in quelli che giorno per giorno dialogano con lui.
Accettare l’evoluzione presuppone che egli non abbia che preconcetti, che la sua mente sia flessibile,
che rifiuti di lavori a compartimenti stagni, che non citi solo la Bibbia, ma che sappia mettere assieme
differenti discipline della conoscenza umana, come io ho cercato di fare in questa lunga ricerca.
Nell’intento di capire l’evoluzione, uno deve aprirsi ad altre frontiere anche se talvolta rischia
d’annoiare qualcuno o di sconfinare nel ridicolo.
IL CONFLITTO FRA CIRCONCISI ED INCIRCONCISI
Dopo che Gesù era già salito in cielo alla destra del Padre (Giov 20:17. Atti 7:56), vi era un certo
entusiasmo fra i nuovi convertiti (Atti 2:37-47), ma poi tale entusiasmo si attenuò, come accade
spesso, ed iniziarono o affiorarono i primi problemi fra i credenti (Atti 5:1-11). Ben presto, nella
chiesa del primo secolo si sviluppò un contrasto o un diverbio fra due gruppi ben definiti: i circoncisi
e gli incirconcisi, questo anche se entrambi i gruppi erano convertiti a Cristo.
I cristiani circoncisi di solito erano gli Ebrei, ed i cristiani incirconcisi di solito erano i Gentili (Atti
11:17-18). I cristiani circoncisi volevano imporre la circoncisione e certe tradizioni dell’Antico
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Testamento ai credenti d’origine gentile, mentre gli incirconcisi, o i Gentili che avevano creduto a
Cristo, volevano seguire solo il Vangelo e quindi iniziò lo scontro fra i due gruppi culturalmente
molto diversi (Atti 15:1-13).
La grande assemblea di Gerusalemme, fatta nel 50 d.C., circa, sembrava avere risolto il problema,
una volta per tutte (Atti 15:14-29), ma non fu così ed il problema si protrasse per lungo tempo
causando anche molta sofferenza fra certi credenti più esposti allo scontro.
In seguito, tale confronto divenne aspro al punto che Paolo scrisse: “Riguardo a voi, io ho questa
fiducia nel Signore, che non la penserete diversamente; ma colui che vi conturba ne porterà la pena,
chiunque egli sia. Quanto a me, fratelli, s’io predico ancora la circoncisione, perché sono ancora
perseguitato? Lo scandalo della croce sarebbe allora tolto via. Si facessero pur anche evirare quelli
che vi mettono sottosopra” (Gal 5:10-12).
A riguardo della sua opposizione alla circoncisione, Paolo scrisse: “Del resto, fratelli miei,
rallegratevi nel Signore. A me certo non è grave lo scrivervi le medesime cose, e per voi è sicuro.
Guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quelli della mutilazione;
poiché i veri circoncisi siamo noi, che offriamo il nostro culto per mezzo dello Spirito di Dio, che ci
gloriamo in Cristo Gesù, e non ci confidiamo nella carne” (Filip 3:1-3).
Le cose oggi non sono molto cambiate; esiste anche ai nostri giorni un certo confronto fra circoncisi
ed incirconcisi. La differenza è che i circoncisi della chiesa oggi sono i fratelli americani ed gli
incirconcisi sono i fratelli Gentili come gli Italiani. Ai nostri giorni, i fratelli americani circoncisi
non impongono la circoncisione ai nuovi convertiti, ma dall’aspetto pratico è assai visibile il loro
attaccamento all’Antico Testamento, non solo nella circoncisione e l’osservanza del Giorno del
ringraziamento (Lev 23:39-44).
Qualcuno dovrebbe spiegarmi perché la grande maggioranza degli Europei, Indiani, Cinesi e
Giapponesi, non sente minimamente il bisogno di circoncidere subito i bambini come nascono per
ragione d’igiene o per prevenire le infezioni, mentre gli Americani in generale hanno questo grosso
problema, come gli Ebrei. Evidentemente, si tratta di qualcosa psicologicamente legato alla loro
implicita osservanza dell’Antico Testamento.
Non possiamo colpevolizzare tutti quelli che si fanno circoncidere e tutti quelli che celebrano il
Giorno del ringraziamento, naturalmente, Ci sono quelli 8che dicono di essere favorevoli alla
circoncisione solo per ragioni d’igiene e che festeggiamo il Giorno del Ringraziamento solo per
tradizione, ma di solito quelli che fanno certe cose, tipiche dell’Ebraismo, sono sentimentalmente
legati all’Antico Testamento più degli altri.
CIRCONCISIONE E BATTESIMO DEI NEONATI
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Non avendo alcun passo del Nuovo Testamento che li giustifichi, gli ultra conservatori continuano a
circoncidere i loro figli, dicendo che lo fanno solo per ragioni igieniche. Quindi il Vangelo sarebbe
meno igienico che l’Antico Testamento!
Sarebbe come se dei genitori cattolici, dopo avere compreso che versare delle gocce d’acqua fresca
sul capo del neonato, come fa il prete nella cerimonia del battesimo, non è il vero battesimo del
Vangelo, ma per giustificare tale tradizione, essi dicessero: Noi facciamo battezzare i nostri figli dal
prete, non per una ragione religiosa ma è pîù una festa in famiglia e l’acqua fresca li rende più sani.
Versando delle gocce d’acqua fresca sul capo del bambino è un modo per abituarlo ai cambiamenti
rapidi di temperatura, in tale modo preveniamo il raffreddore e la tosse, così difficilmente egli
prenderà la polmonite.
Vediamo quindi che quando alcuni vogliono fare qualcosa, anche se non è secondo il Vangelo o ch’é
esplicitamente condannata dal Vangelo, com’è il caso della circoncisione, il diavolo trova sempre
una buona ragione per giustificarla, come nel caso del battesimo per neonati.
LA BARRIERA DELL' EVOLUZIONE
Purtroppo, anche ai nostri giorni, i missionari americani, circoncisi nella carne ed astemi nella dieta,
assolutamente rifiutano la possibilità che ci sia stata un'evoluzione; essi continuano a credere che Dio
abbia creato ogni cosa, universo, terra, luna, animali ed esseri umani in solo sei giorni, circa 6000
anni fa. Tuttavia, questo é molto difficile da vendere agli Italiani dove nessuna scuola o università in
Italia insegna che l'universo ha solamente 6000 anni; questo eccetto la nostra Scuola Biblica di
Firenze, a Scandicci….. che non c'é più!!!
Dobbiamo riconoscere che la creazione non é avvenuta 6000 anni, che Dio non ha cercato di
imbrogliarci creando una terra che sembra vecchia anche se non lo è, ma che è stata creata miliardi di
anni prima e la creazione non è finita, essa continua ai nostri giorni, sotto i nostri occhi che sono
spesso distratti. Infatti, ogni anno spariscono delle specie, e grazie a Dio, delle nuove specie si
formano ed evolvono lentamente in altre forme, a secondo dell'ambiente dove si trovano e dei
pericoli che ogni giorno esse trovano. Questo senza contare quanti altri milioni di pianeti abitabili ci
possono essere nel nostro universo, o in qualcuno dei molti altri milioni o miliardi di universi!
Certi fratelli americani sono anche adesso assolutamente fermi sul principio dei 6 giorni creativi e dei
6000 anni di esistenza dell'universo, terra, luna ed esseri viventi. Togliere a certi fratelli americani
quei due punti é come togliere ai Cattolici ferventi l'autorità del Papa e la perpetua verginità della
Madonna o qualcosa del genere.
I DUE COMANDAMENTI ED IL PROLOGO
Secondo Gesù, l’Antico Testamento si può riassumere in due brevi comandamenti. Per metterlo alla
prova, uno dei Sadducei gli chiese quale fosse il grande comandamento: “E Gesù disse: Ama il
Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua e con tutta la mente tua! Questo è il
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grande ed il primo comandamento. Il secondo, simile al primo, è: Ama il tuo prossimo come te
stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge ed i profeti” (Mat 22:37-40).
Se tutto l’Antico Testamento si poteva riassumere in soli due comandamenti, seguendo lo stesso
principio, possiamo dire che il prologo di Giovanni (Gio 1:1-5) riassume tutta la creazione e non
abbiamo bisogno di più. Quindi è del tutto inutile di fare discussioni inutili in quanto tempo avvenne
la creazione, perché anche ai nostri giorni appaiono delle nuove forme di vita e quindi la creazione è
ancora in atto.
LA CREAZIONE DI GENESI COME ARCHETIPO
Seguendo tale principio, possiamo dire che il racconto dei sei giorni della creazione in Genesi, si
tratta solo d’una frazione di tempo o dello scampolo di tempo della creazione che c’era prima e che
continua ad esserci anche ai nostri giorni, e che continuerà ad esserci nell’infinito, fino alla fine dei
tempi. La descrizione della creazione in Genesi è quindi solo l’archetipo o il prototipo o il
modello di quello che Dio ha sempre fatto e continuerà a fare senza essere limitato da alcuno
schema o dai giorni o dagli anni, sia anche da milioni di anni che da miliardi di anni.
Come Pietro dice: “Ma voi, diletti, non dimenticate quest’unica cosa, che per il Signore, un giorno è
come mille anni, e mille anni sono come un giorno” (2 Pie 3:8). Questo significa che, per Dio, il
tempo è infinito, non ha limiti, non ha inizio e non avrà mai fine perché Egli è Eterno!
I SEI GIORNI IGNORATI DA GESÙ
Su questo argomento possiamo naturalmente avere delle opinioni diverse, senza scomunicarci a
vicenda, ma rimane il fatto che i sei giorni della creazione (Gen 1) sono ignorati sia da Gesù che da
tutti gli autori del Nuovo Testamento.
Se il creazionismo fosse stato così importante per la fedeltà dottrinale per il cristiano, per
distinguere il vero credente dal liberale, di certo essi l’avrebbero menzionato e precisato che fu
fatto tutto letteralmente in sei giorni di 24 ore.
Paolo fa allusione indiretta alla creazione di Genesi in modo diverso, quando egli dice: “Egli (Dio)
che dà a tutti la vita, il fiato ed ogni cosa. Egli ha tratto da un solo tutte le nazioni degli uomini
perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini
della loro abitazione” (Atti 17:25-26).
Noi sappiamo che, morendo, Gesù ha inchiodato la Legge alla croce (Col 2:14), che Dio ha tolto il
primo (testamento) per stabilire il secondo (testamento) (Ebr 10:9).
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Al contrario, gli ultra conservatori fanno il possibile per stabilire che i due testamenti vanno
assieme; essi cercano sempre di fare dei due un tutt’uno e quindi, per loro, Gesù Cristo è morto
invano.
Difatti, nel passato, cinquant’anni fa in Italia, si parlava sempre della Chiesa secondo il modello
del Nuovo Testamento, ma negli ultimi tempi nella Chiesa di Cristo in America si parla sempre
più della Chiesa della Bibbia ed un fratello che porta in tasca solo il Nuovo Testamento è
guardato con sospetto.
E SE LA VITA FOSSE VENUTA DALLO SPAZIO?
Alcuni giustamente affermano che la vita viene dallo spazio, che arrivò sulla terra miliardi di anni fa
attraverso le meteoriti, come una spora celeste o un seme extraterrestre. L’argomento è affascinante
ed anche molto complesso ma non si può escluderlo. Quindi, dell’origine della vita, quando come e
dove, non dovremmo mai farne una questione dottrinale. Su questo nella chiesa dovremmo essere
liberi di parlare, senza sentirci obbligati di arrivare ad una comprensione comune.
Per esempio: se Dio ha creato il nostro universo circa 13, 7 miliardi di anni fa e la vita sulla terra 4, 4
miliardi di anni fa, come affermano gli esperti, viene da chiederci che cosa Dio faceva prima?
Dormiva? In realtà Dio è sempre esistito (Ger 10:10) ed ha sempre creato, qui o altrove, e la vita è
sempre stata una delle sue manifestazioni o segni della Sua presenza, perché noi siamo Sua progenie
(Atti 17:28-29).
Se guardiamo l’universo o i molti universi, la terra è molto piccola. In paragone agli altri astri, la
terra non è che un granello di sabbia che vaga nell’infinito e noi siamo una infinita piccola parte
d’essa. Essendo così piccoli o minuscoli, noi dobbiamo accettare che anche quello che sappiamo e
che diamo per vero o che sentenziamo per sicuro potrebbe essere molto limitato. Quindi, dobbiamo
fare sempre attenzione a come parliamo e come citiamo certi versetti che a stento comprendiamo.
A causa di questo, noi non possiamo stabilire delle regole o dei limiti a Dio, a quello che Dio ha
creato o che sta creando. Tale soggetto dovrebbe essere un campo di riflessioni e di libera opinione,
mai di rifiuto o di scomunica!
ALCUNI ESEMPI DI EVOLUZIONE
Che l’evoluzione sia possibile lo si apprende in molti campi, non solo facendo dei grandi studi
sull’estinzione dei dinosauri o dei mammut, ma anche studiando le forme attuali di vita, quelle più
piccole o minuscole, delle quasi di solito non ci facciamo caso.
L’uso degli insetticidi nell’agricoltura uccide molti insetti ma anche causa delle mutazioni negli
insetti che sopravvivono al veleno, i quali cambiano di forma e di misura, diventano più resistenti
agli insetticidi e poi si moltiplicano più di prima. Per contenere il diffondersi degli insetti più
resistenti che sono una serie minaccia per i raccolti, gli agricoltori ricorrono spesso a degli insetticidi
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sempre più potenti, i quali a loro volta producono altri tipi di danni non meno deleteri come
l’inquinamento del suolo e lo sviluppo d’altri insetti più resistenti ai nuovi insetticidi.
Nella medicina, la scoperta degli antibiotici è stata salutare per fermare certe malattie e salvare molte
vite umane, ma in seguito si sono sviluppati altri microbi che sono resistenti agli antibiotici. Così
certe malattie come la tubercolosi che sembravano debellate per sempre stanno riaffiorando e stanno
divenendo adesso più perniciose che in precedenza.
Un altro esempio è dato dal virus dell’immunodeficienza umana detto comunemente AIDS o HIV, il
quale ha la caratteristica di cambiare continuamente.
In questi ultimi 30 anni il virus dell’AIDS si sta costantemente modificando o evolvendo, facendo
delle copie di se stesso, delle nuove copie che sono ogni volta leggermente differenti dalle precedenti
sia nella forma che nella grandezza, divenendo più resistenti alle nuove medicine o terapie, e così
sono sempre una minaccia al nostro sistema immunitario. A causa di questi continue cambiamenti o
evoluzioni è molto difficile fare un vaccino per prevenire l’AIDS.
PRINCIPALI OBIEZIONI ALL’EVOLUZIONE
Vi sono due obiezioni all’evoluzione che gli ultra conservatori circoncisi amano ripetere. La prima:
“Io non ho mai trovato delle pecore con le corna come le capre; si tratta di due mammiferi
apparentemente molto simili, ma sono due razze separate, create così. A delle pecore non
spunteranno mai le corna come alle capre!” La seconda: “Non succederà mai che a dei cavalli
spuntino delle ali per volare come gli uccelli; i cavalli sono stati creati per galoppare o tirare i carri ed
a dei cavalli non spunteranno mai le ali!”
Le pecore di solito non hanno le corna, ma in questa regola c’è l’eccezione delle pecore in Toscana
che hanno le corna. Io non so se le pecore in Toscana sono la sola eccezione al mondo, ma il fatto che
vi siano una razza di pecore con le corna, questa diversità apre la porta a molte altre possibilità.
Scientificamente parlando, non è possibile che ad un cavallo lentamente spuntino le ali, ma è più
facile che si estingua come è successo all’antico cavallo americano che si estinse molto prima che gli
Europei arrivassero in America, tuttavia è sempre possibile che ad un insetto spuntino o spariscano le
ali. Infatti, vi sono certi tipi d’insetti che in certe aree hanno le ali ed in altre gli stessi insetti sono
senza le ali. Evidentemente, l’ambiente influisce nella mutazione o nell’evoluzione degli esseri
viventi anche se noi non siamo sempre in grado di spiegarne la cause.
I grandi cambiamenti fisici non iniziano mai in un animale grande, già molto sviluppato o in un
mastodonte, ma negli esseri piccoli, a partire dagli microrganismi e dagli insetti. Infatti, vi sono
diversi tipi d’insetti alati, i quali, attraverso milioni di anni, possono evolvere e mantenere le ali,
come certi dinosauri alati. Vedi il caso del Archaeopteryx, il quale benché fosse un dinosauro, esso
aveva sia le piume che le ali come un grosso uccello anche se non era un uccello. É interessante
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notare che l’Archaeopteryx, invece d’avere due ali come un uccello ne aveva quattro come un insetto.
Quindi quello che appare impossibile adesso, attraverso l’evoluzione o le mutazioni, si può realizzare
in modi diversi, lentamente, in milioni di anni.
UNA CREAZIONE IMMAGINATA
Abbiamo visto che la creazione, così com'é presentata nella Genesi (Gen 1), é piuttosto semplicistica
e, secondo i dati forniti dagli ultra conservatori, basati sul tempo quando avrebbero vissuto i
patriarchi prima di generare il primo figlio, la creazione sarebbe avvenuta soltanto 4000 anni a.C.,
quindi solo 6000 anni fa, ma per noi tale creazione sarebbe molto tardiva rispetto a tutto quello che
già esisteva da milioni o miliardi di anni.
Quando parliamo delle meraviglie del creato, del numero infinito di galassie, dei miliardi di stelle
della Via Lattea, del nostro Sole, della Luna, del nostro mondo e di tutto quello che c’è in esso, noi
siamo di fronte a una realtà così grande che era completamente ignorata o solo sfiorata dai primi
redattori della Genesi e noi abbiamo il dovere di dirlo, di scriverlo, di raccontarlo, d’insegnarlo, di
spiegarlo, d’annunziarlo, di gridarlo anche dai tetti affinché i nostri fratelli in Cristo s’emancipino.
UNA COSMOGONIA ASSURDA
Quando parliamo correntemente di "firmamento", noi di solito intendiamo un insieme di stelle del
cielo, ma il termine ebraico utilizzato qui é "rakaiah" (Gen 1:7) che designa una cupola solida o una
volta resistente che sostiene il cielo e le acque superiori. Il termine firmamento che usiamo qui per
tradurre viene dal latino "firmamentun" che significa appunto "sostegno". Evidentemente, attraverso
il tempo, il significato delle parole cambia e noi rischiamo sempre di perdere il significato originario
delle parole di quando fu scritta la Genesi.
Al di sopra di tale grande cupola o enorme volta celeste, vi i sono i depositi della grandine e della
neve (Giob 38:22-23) e pure la riserva dell'acqua piovana o le anfore dell’acqua o gli otri dell’acqua
del cielo (Giob 38:37). In tale enorme volta solida, che potrebbe essere in calcestruzzo armato, vi
sono le cateratte del cielo (Gen 7:11; 8:2).
Abbiamo visto che Dio è assiso su tale cupola, una grande volta che sostiene il mare superiore e tutto
il resto. Si può quindi capire quello che dice il profeta: “Egli è colui che sta assiso sulla volta (ebraico
-hug) della terra, e gli abitanti d’essa sono per lui come locuste; egli distende i cieli come una
pergamena, e li spiega come una tenda per abitarvi” (Isa 40:20 o 22-23).
Io ho tradotto l’ebraico “hug” con volta, come fa la Marietti e molte altre versioni. Purtroppo, la
Luzzi riveduta traduce con “globo”, ma tale traduzione non è corretta come non l’è anche La Nuova
Diodati. Tali traduzioni danno l’impressione che a quel tempo, fra gli Ebrei, vi fosse già l’idea che la
terra fosse un globo o una sfera ma non è affatto vero. Si tratta d’un bugia bianca come molte altre.
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Traduce bene anche la traduzione dei Paolini: “Egli siede sopra la volta del mondo”. Quindi sopra la
terra c’è una volta, o una volta solida in cemento armato, e su tale volta, sostenuta da delle colonne è
assiso Dio”.
DIO NON È ASSISO SUL GLOBO MA SULLA CUPOLA
Abbiamo già visto che Dio non è assiso sul globo (Isa 40:22), come dicono certi missionari americani
e come appare nelle traduzioni Luzzi e Diodati, ma sulla volta celeste o cupola che si eleva sopra la
terra, come nella traduzione della Marietti, della Bibbia di Gerusalemme ed in molte altre traduzioni
in Francese ed in Inglese.
È più corretto dire che dal suo trono, in alto, oltre la volta celeste o cupola in calcestruzzo armato o
qualsiasi altro materiale solido, Dio è assiso (Isa 40:22), Delle volte, dal suo trono, Dio scaglierebbe i
fulmini o saette sui cattivi o sui peccatori in terra che a lui apparivano piccoli come delle locuste