TERAPIA INTENSIVA Chi identifico come più grave? Draoli N, Susin G, Nesi N.
TERAPIA INTENSIVA
Chi identifico come più grave?
Draoli N, Susin G, Nesi N.
LA NUOVA TIPOLOGIA DELL’UTENZA AFFERENTE ALLE UTIC
Ricoveri UTIC - Grosseto
0 1
27
82
30
008
72
154
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10
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0 - 20 20 - 40 40 - 60 60 - 80 80 - 100 >100
Fasce d'età
Nu
mer
o r
ico
veri
ricoveri 2001
ricoveri 2006
LA NUOVA TIPOLOGIA DELL’UTENZA AFFERENTE ALLE UTIC
Utenti con malattie cardiovascolari di lunga durata
Utenti con numerose comorbilità ed elevata aspettativa di vita
Aspettative sulla futura qualità di vita?
Valori?
Speranze personali?
Visione generale della vita?
Sono universalmente applicabili i punteggi clinici di gravità?
Condizioni cliniche estremeCondizioni cliniche estreme ad un paziente che ha raggiunto gradi estremi della sua ad un paziente che ha raggiunto gradi estremi della sua
malattia cardiaca acuta o cronica, in molti casi non più malattia cardiaca acuta o cronica, in molti casi non più adeguatamente trattabileadeguatamente trattabile
Ad un paziente affetto da un insieme di co- patologie, tutte di Ad un paziente affetto da un insieme di co- patologie, tutte di grado avanzato, che comportano reciproche influenze nella grado avanzato, che comportano reciproche influenze nella scelta dei trattamenti (modificando i tradizionali rapporti scelta dei trattamenti (modificando i tradizionali rapporti rischio/beneficio)rischio/beneficio)
Ad un paziente affetto da altra malattia grave complicata da Ad un paziente affetto da altra malattia grave complicata da problemi acuti cardiovascolariproblemi acuti cardiovascolari
Ad un paziente in condizioni di grave invalidità psico-fisica, Ad un paziente in condizioni di grave invalidità psico-fisica, non autosufficiente, con gravi alterazioni della capacità non autosufficiente, con gravi alterazioni della capacità relazionale.relazionale.
LA VISIONE ED IL RUOLO DELL’INFERMIERE
SPECIALIZZATO IN
AMBITO
CARDIOLOGICO?
SPECIALIZZATO
IN AMBITO
GERIATRICO?
VISIONE OLISTICA
DIAGNOSI INFERMIERISTICA
PROBLEMA
COLLABORATIVO
Accertamento
Individuazione
Risoluzione
Monitoraggio
Complicanze
Regime medico
““Alla luce della nuova tipologia di Alla luce della nuova tipologia di utenti afferenti alle UTIC, è utenti afferenti alle UTIC, è possibile identificare uno o più possibile identificare uno o più modelli di esclusiva competenza modelli di esclusiva competenza infermieristica sulla infermieristica sulla stratificazione del rischio?”stratificazione del rischio?”
CRITERI SELEZIONE D.I. DI RISCHIOCRITERI SELEZIONE D.I. DI RISCHIO
Set di priorità Set di priorità Quali D.I. associate alla condizione Quali D.I. associate alla condizione
principale?principale? Altre D.I. da gestire precocemente?Altre D.I. da gestire precocemente? Quali problemi il cliente riferisce Quali problemi il cliente riferisce
come principali?come principali?
PROCESSO LOGICO IDEATO ALLO SCOPO
D.I. CONFUSIONE D.I. CONFUSIONE MENTALEMENTALE
Stato Stato conf.conf.
IngressoIngresso
Stato Stato Conf.Conf.
RicoveroRicovero
>65 aa>65 aa 10%10% 15%15%
>65 aa>65 aa
Terapie Terapie Int.Int.
10%10% 30%30%FATTORI DI RISCHIO FISIOPATOLOGICI
IMA / Scompenso cardiaco congestizio / Aritmie / Blocchi / Embolia polmonare / Disturbi paratiroidei
Disturbi elettrolitici / Parkinson / Alzheimer / Polimialgia reumatica / Deficit
nutrizionali
D.I. INTOLLERANZA D.I. INTOLLERANZA ATTIVITA’ATTIVITA’
““Riduzione della capacità fisica di Riduzione della capacità fisica di sopportare l’attività al livello desiderato o sopportare l’attività al livello desiderato o
richiesto”richiesto”
MONITORATA >75% RAGGRUPAMENTO DIAGNOSTICO CARDIOLOGICO
CARATTERISTICHE DEFINENTI COMPROMESSO TRASPORTO DI O2
FATTORI DI RISCHIO FISIOPATOLOGICI
STENOSI SUBAORTICA, DIRITMIE, CARDIOPTAIE CONGENITE, IMA, MALATTIA VALVOLARE. MIOCARDIOPATIE, SCOMPENSO
CARDIACO CONGESTIZIO
FATTORI DI RISCHIO SITUAZIONALI
CORRELATI AGLI EFFETTI DECONDIZIONANTI DEL RIPOSO A LETTO, INATTIVITA’ SECONDARIA A DEPRESSIONE, MANCANZA
DI MOTIVAZIONE
FATTORI DI RISCHIO CORRELATO ALLE FASI MATURATIVE
“DIMINUIZIONE DELLA FORZA E DELLA FLESSIBILITA’ MUSCOLARE, DEFICIT SENSORIALI, PERDITA DI FIDUCIA
D.I. RISCHIO DI D.I. RISCHIO DI INFEZIONEINFEZIONE
FATTORI DI RISCHIO FATTORI DI RISCHIO FISIOPATOLOGICIFISIOPATOLOGICI
FONTI ENDOGENE (confusione mentale)FONTI ENDOGENE (confusione mentale) ALTERAZIONI TEGUMENTARIE ALTERAZIONI TEGUMENTARIE
(intolleranza all’attività)(intolleranza all’attività)
FATTORI DI RISCHIO SITUAZIONALIFATTORI DI RISCHIO SITUAZIONALI IMMOBILITA’ (intolleranza attività)IMMOBILITA’ (intolleranza attività) MALNUTRIZIONEMALNUTRIZIONE
D.I. NUTRIZIONE D.I. NUTRIZIONE ALTERATAALTERATA
CARATTERISTICA DEFINENTE MAGGIORE:CARATTERISTICA DEFINENTE MAGGIORE:
““Una persona non a digiuno riferisce o Una persona non a digiuno riferisce o presenta un assunzione di alimenti presenta un assunzione di alimenti
inadeguata rispetto alla razione giornaliera inadeguata rispetto alla razione giornaliera con o SENZA perdita di peso”con o SENZA perdita di peso”
D.I. ANSIAD.I. ANSIA
IN TUTTI I PIANI ASSISTENZIALI DEL PZ CARDIOLOGICOIN TUTTI I PIANI ASSISTENZIALI DEL PZ CARDIOLOGICO
OSSIGENAZIONE TISSUTALE
ANSIA
IRREQUITEZZA
AFFATICAMENTO DA DISPNEA
INSONNIA
TENSIONI EMOTIVE
SISTEMA NERVOSO SIMPATICO
PER CONCLUDERE…PER CONCLUDERE…SPUNTI DI DISCUSSIONE
TEMATICHE DA APPROFONDIRE
•È POSSIBILE O CORRETTO INDIVIDUARE UN INDICE DI GRAVITA’ UNIVERSALE?
• L’INFERMIERE DEVE E DOVRA’ INSERISRI A PIENO TITOLO NEL PROCESSO DI CURA CON UNA PROPRIA AREA AUTONOMA DI VALUTAZIONE E GESTIONE
•LA NECESSITA’ DI INQUADRARE IL PAZ AL DI FUORI DELL’AMBITO SPECIALISTICO CARDIOLOGICO
•QUESITI ETICI: REVERSIBILITA’ DELLA MALATTIA, QUALITA’ DELLA VITA’, PRIORITA’ DI RISCHIO PERCEPITE DALL’UTENTE
GRAZIE PER L’ATTENZIONE