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ECONOMIA, NORMATIVE, OPPORTUNITÀ E OBIETTIVI ALL’ESTERO PER LE IMPRESE ITALIANE Sommario Anno 5° - 16 maggio 2011 n. 7 Realizzata dal Sole 24Ore in collaborazione con l’Ufficio Sostegno Imprese della Farnesina (DGSP) - [email protected] STATI UNITI Washington: varata la nuova legge sulla sicurezza alimentare pag 2 OMAN Mascate, scoperti nuovi giacimenti di gas e petrolio pag 9 FINLANDIA Economia in ripresa, per l'Italia saldo commerciale positivo pag 7 ARGENTINA Buenos Aires: cresce l'import dall'Italia pag 5 MESSICO Chrysler in trattative per una nuova fabbrica a Saltillo pag 3 TURCHIA Istanbul interessata a nuovi collegamenti via mare con Venezia pag 10 HONG KONG L'Italia protagonista all'International Jewellery Show pag 11 SETTORI E AZIENDE Cantieristica Edilizia e costruzioni Elettrodomestici Energia Trasporti Turismo pag 13 Cina pag 17 PAESI E MERCATI Lo stabilimento dovrebbe produrre veicoli commerciali. Possibile anche il lancio di un secondo modello Fiat, oltre alla Cinquecento costruita a Toluca a pagina 3 Chrysler in trattative per una nuova fabbrica a Saltillo MESSICO Washington: varata la nuova legge sulla sicurezza alimentare Entrerà in vigore nel 2012. Food and Drugs Administration avrà maggiori poteri di controllo preventivo e potrà ritirare dal mercato i prodotti giudicati nocivi. Standard fitosanitari più severi. Registrazione obbligatoria per i prodotti stranieri a pagina 2 Ministero degli Affari Esteri
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Sommario Washington: varata la nuova legge sulla sicurezza ... · ECONOMIA, NORMATIVE, OPPORTUNITÀ E OBIETTIVI ALL’ESTERO PER LE IMPRESE ITALIANE Sommario Anno 5° - 16 maggio

Feb 19, 2019

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E C O N O M I A , N O R M A T I V E , O P P O R T U N I T À E O B I E T T I V I A L L ’ E S T E R O P E R L E I M P R E S E I T A L I A N E

Sommario

Anno 5° - 16 maggio 2011

n. 7

Realizzata dal Sole 24Ore in collaborazione con l’Ufficio Sostegno Imprese della Farnesina(DGSP) - [email protected]

STATI UNITIWashington: varata la nuova legge sulla sicurezza alimentare

pag 2

OMANMascate, scoperti nuovigiacimenti di gas e petrolio

pag 9

FINLANDIAEconomia in ripresa, perl'Italia saldo commercialepositivo

pag 7

ARGENTINABuenos Aires: cresce l'import dall'Italia

pag 5

MESSICOChrysler in trattative per una nuova fabbrica a Saltillo

pag 3

TURCHIAIstanbul interessata a nuovi collegamenti via mare con Venezia

pag 10

HONG KONGL'Italia protagonista all'International Jewellery Show

pag 11

SETTORI E AZIENDE

CantieristicaEdilizia e costruzioniElettrodomesticiEnergiaTrasportiTurismo

pag 13

Cinapag 17

PAESI E MERCATI

Lo stabilimento dovrebbe produrre veicoli commerciali. Possibile anche il lancio di un secondo modello Fiat, oltre alla Cinquecento costruita a Toluca

a pagina 3

Chrysler in trattative per una nuova fabbrica a SaltilloMESSICO

Washington: varata la nuova leggesulla sicurezza alimentareEntrerà in vigore nel 2012. Food and Drugs Administration avrà maggiori poteri di

controllo preventivo e potrà ritirare dal mercato i prodotti giudicati nocivi.

Standard fitosanitari più severi. Registrazione obbligatoria per i prodotti stranieri

a pagina 2

Ministero degli Affari Esteri

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Il Congresso degli Stati Uniti ha definiti-vamente congedato la legge (FSMA: Fo-od Safety Modernization Act) che ag-giorna la normativa sulla sicurezza ali-mentare varata una settantina di anni fa.È previsto che entro il giugno del 2012diventino operative le nuove disposizio-ni sul controllo sanitario dei prodotti ali-mentari americani e stranieri, in partico-lare ortofrutticoli ed ittici.La nuova disciplina prevede l'introduzio-ne di standard fitosanitari più elevati,controlli più frequenti presso le aziendenazionali ed estere e l'identificazione dienti riconosciuti ai fini della certificazio-ne di conformità. Rispetto al passato, ilnuovo sistema appare incentrato inmaggior misura sulla prevenzione. Ven-gono accresciute le prerogative della USFood and Drug Administration (FDA)e rafforzata la sua struttura. In partico-lare, l'Agenzia federale potrà imporre ilritiro di un prodotto il cui consumo siaconsiderato nocivo. FDA ha già notificato all'Organizzazio-ne Mondiale del Commercio la nuovanormativa FSMA al fine di raccoglierecommenti e suggerimenti per la sua ap-plicazione. La normativa infatti, potreb-be presentare aspetti di particolare cri-ticità dal punto di vista delle barriere alcommercio.Ha inoltre creato una pagina web consul-tabile nelle lingue (tra cui l'italiano) deiprincipali Paesi che esportano negli Sta-ti Uniti, dove saranno periodicamente in-serite le disposizioni attuative adottate(http://www.fda.gov/Food/FoodSafe-ty/FSMA/ucm242834.htm).

Controlli a campioneNel nuovo sistema, la FDAincrementerà leispezioni a campione presso le aziende na-zionali ed estere: per l'anno in corso, haprogrammato di effettuare circa 600 con-trolli. Le aziende italiane coinvolte dovreb-bero essere una trentina. Il numero delleispezioni sarà raddoppiato annualmente fi-no al 2016, quando saranno esaminate19.200 aziende. L'Agenzia potrà, in via pre-ventiva, precludere l'accesso al mercatoamericano ai prodotti provenienti dalle dit-te straniere che non accettano le ispezio-ni. Le aziende straniere che sono parte del-la catena di produzione di derrate alimen-tari destinate al mercato americano avran-no l'obbligo, dal 2012, di registrarsi pressola FDA, rinnovando la procedura ogni dueanni. La normativa attribuisce agli importa-tori statunitensi notevoli responsabilità (im-porter accountability), in quanto avranno ilcompito di verificare ed attestare che i forni-tori stranieri abbiano predisposto controlli fi-to-sanitari adeguati agli standard america-ni. È previsto però l’accesso ad una corsiapreferenziale qualora vengano esibite certi-ficazioni prodotte dai fornitori e rilasciate daenti terzi accreditati presso la FDA, che staprocedendo a redigere un elenco di questisoggetti. La lista completa però sarà dispo-nibile solo tra due anni. FDAha istituito un in-dirizzo informatico, [email protected] alquale inviare commenti, richieste e sugge-rimenti. Da parte americana è stata infineauspicata una intensa collaborazione coni Paesi fornitori per favorire lo scambio di'best practices'.

LEGISLATURA

Washington: varata la nuova leggesulla sicurezza alimentare

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www.ambwashington.esteri.it

Leggi gli aggiornamenti suwww.notiziariofarnesina.ilsole24ore.com

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Dopo il rilancio della fabbrica di Tolucala partnership Fiat-Chrysler sta valu-tando l'ulteriore espansione di un altrosito messicano, quello di Saltillo doveChrysler già produce diversi furgoniDodge e dove nel 2010 ha aperto unnuovo stabilimento di motori con un in-vestimento di circa 500 milioni di dolla-ri. Il Presidente di Chrysler Mexico, Jo-seph Chamasrour, ha dichiarato allastampa locale che è stata aperta unatrattativa con il Governo messicano perun'ulteriore espansione con una nuovalinea che produrrà veicoli commercialicon un investimento previsto che supe-ra i 500 milioni di dollari. Se la trattativaavrà esito positivo, a Santillo (in alterna-tiva al Brasile) potrebbe essere prodot-to il modello Ducato della Fiat. Intanto per lo stabilimento di Toluca, do-ve è stata recentemente avviata la pro-duzione della Cinquecento, Fiat confer-ma l'obiettivo di produzione: saranno co-struite centomila vetture/anno venduteper metà sul mercato nordamericano(inclusi Messico e Canada) e per l'altrametà su quello sudamericano con unaquota, non ancora definita, che sarà

commercializzata anche in Cina. L'inte-ra operazione ha comportato un investi-mento di 550 milioni di dollari, di cui 400finanziati con linee di credito agevolateda due banche statali: Nafin e Banco-mext. Ora è previsto un ulteriore inve-stimento di 150 milioni (nel 2012) per laversione elettrica della piccola Fiat.A Toluca, accanto alla Cinquecento, sa-rà prodotto anche il nuovo crossoverFreemont di derivazione Chrysler (stes-sa piattaforma della Dodge Journey giàprodotta nello stesso stabilimento) chesostituirà la Fiat Ulysses e che sarà ven-duta con motorizzazione di entrambe lecase. In occasione dell'inaugurazioneufficiale della nuova linea di produzionedella 500, in marzo, Sergio Marchionne,Amministratore delegato di Fiat, Fiat Au-tomobiles e di Chrysler, ha anche ipotiz-zato la produzione di un ulteriore modelloFiat in Messico, senza però indicare suquale dei tre siti produttivi Chrysler nel Pae-se dovrebbe essere avviata la nuova linea. Il Paese é da tempo utilizzato come piat-taforma di produzione low cost da nume-rosi produttori di auto statunitensi e stra-nieri, che puntano al mercato USA.

AUTO

Chrysler in trattative per una nuova fabbrica a Saltillo

Stabilimenti Chrysler in Messico

Toluca1. Assemblaggio Dodge Journey, Fiat 500

2. Stampaggio scocche per Journey e Fiat 500

2.500 operai e 220 tecnici e impiegati

170 operai e 30 tecnici e impiegati

Saltillo

1. Produzione motori da 3.600 a 6.100 cc inclusonuovo Pentastar per modelli Challenger e Cherokee

2. Assemblaggio furgoni Dodge RAM e DX heavy duty

3. Stampaggio scocche e assemblaggio cabineper furgoni Dodge RAM e DX

260 operai e 20 tecnici e impiegati

1740 operai e 180 tecnici e impiegati

260 operai e 30 tecnici e impiegati

Warren1. Assemblaggio furgoni (Dodge RAM 1.500 e Dakota)

2. Stampaggio scocche e componenti in lamiera perdiversi modelli Chrysler

2.340 operai e 115 tecnici e impiegati

1.175 operai e 115 tecnici e impiegati

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L'attività ha risentito in misura limitatadella crisi finanziaria. Nel 2010 infatti, laproduzione di auto del Paese é cresciu-ta del 50% e le esportazioni del 52%. Ilprincipale vantaggio é rappresentatodalla grande disponibilità di forza lavo-ro con un costo molto ridotto. Che nonriguarda soltanto la manodopera. Dalle

università del Paese infatti, escono ognianno circa 90mila nuovi tecnici ed inge-gneri. Si aggiungono un tessuto moltodiversificato di fornitori e subfornitori dicomponenti e i forti incentivi forniti dalGoverno.

Ternium, il "secondo" braccio americanodel gruppo Rocca ha annunciato l'avvio deilavori per la costruzione di una linea di gal-vanizzato a caldo che sorgerà nei pressi diMonterrey, per la produzione di lamiere zin-cate destinate principalmente al mercatodell'auto. L'impianto fa capo alla Tenigal,società controllata al 51% da Ternium e al49% da Nippon Steel. La produzione ini-ziale sarà di 400mila tonnellate/anno. L'in-vestimento programmato è di 350 milioni didollari. L'avvio della produzione è fissatoper il 2013. È già previsto che lo stabilimen-to, che sorge su un'area di 437 ettari e cheinizialmente darà lavoro ad oltre 500 ope-rai, possa subire successivi ampliamenti.La catena di controllo di Ternium fa capo al-la San Faustin, la finanziaria della famigliaRocca con una partecipazione

diretta anche di Tenaris (11%). Il 24% delcapitale è collocato in Borsa (NYSE). Lasocietà ha chiuso il 2010 con vendite paria 7,4 miliardi di dollari. In particolare le ven-dite di prodotti siderurgici sono state di 8,1milioni di tonnellate di cui 6,8 erano prodot-ti piani e 1,3 prodotti lunghi. Ternium è una società estremamente liqui-da grazie anche ai rimborsi derivanti dallanazionalizzazione della controllata vene-zuelana Sidor. Ha chiuso il 2010 con unmargine operativo di 1.054 milioni di dolla-ri. Dispone di liquidità per quasi 2,6 miliar-di di dollari a fronte di debiti finanziari e ver-so banche per 1,9 miliardi. La generazionedi cash flow è stata di 457 milioni.

Ternium (famiglia Rocca) avvia la costruzione di una nuova fabbrica

www.ambcittadelmessico.esteri.it

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Le statistiche doganali argentine riferi-te al 2010 evidenziano una significativaripresa (+52,7% annuo) delle importa-zioni dall'Italia per un totale di 1.295,5milioni di dollari, su livelli lievemente su-periori a quelli, ante crisi, del 2008(1.205,2 milioni). La quota preponderante (55%) è rappre-sentata dall'esportazione di beni stru-mentali (+47%), parti di ricambio e com-ponentistica (+60,1%) per un valore di715 milioni di dollari. Indice, questo, diuna significativa ripresa dell'industria lo-cale che ha bisogno di rinnovare la par-te obsoleta del proprio parco di macchi-nari industriali. I macchinari italiani sonotradizionalmente apprezzati dagli indu-striali argentini per diversi motivi: un buon

rapporto qualità-prezzo, la facilità di co-municazione tra i due Paesi e, non ulti-ma, l'origine italiana di molti di loro. Complessivamente si calcola che l'Ita-lia copra il 5,5% della domanda per que-sto tipo di beni. Il secondo raggruppa-mento merceologico per importanza(31,3% del totale) delle esportazioni ita-liane in Argentina è rappresentato daibeni intermedi che hanno registratouna crescita su base annua del 65%,per un valore complessivo di 406 milio-ni di dollari. Si tratta prevalentemente diprodotti del settore chimico farmaceuti-co (inclusi vaccini) ma anche di strumen-tazione, apparecchiature e materialeelettrico, semilavorati siderurgici, stru-menti ottici.

COMMERCIO ESTERO

Buenos Aires: cresce l'import dall'ItaliaLa voce doganale più rilevante sono i macchinari industriali. Il Paese deve modernizzare l'apparato produttivo. Il Made in Italy soffre per... l'affinità con il nostro Paese

Buenos Aires nel 1536, poco dopo la sua fondazione. Incisione di Ulrich Schmidel (Wikipedia)

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Il prodotto italiano non è status symbol

Più ridotta (16,9%) la crescita nell'espor-tazione dei beni di consumo (alimentari enon) che coprono una quota pari all'11%dell'export italiano in questo Paese per untotale di 142 milioni di dollari. Nonostanteo forse proprio per l'origine italiana di unasignificativa componente della popolazio-ne argentina, i prodotti del made in Italynon sono necessariamente considerati co-me uno status symbol. E infatti copronouna percentuale ridotta (2,1%) del merca-to argentino.Gli argentini, senza distinzioni di prove-nienza, si considerano soprattutto ame-ricani e infatti l'importazione di benidi consumo dagli Usa è quattro vol-te superiore a quella dall'Italia, che èpreceduta anche dalla Germania e dal-la Francia. Va aggiunto che la fabbrica-zione di molti prodotti alimentari di tipoitaliano (pasta, conserve e salumi) è ef-fettuata sul posto.

Saldo commerciale positivo per Buenos Aires

Occorre aggiungere anche l'effetto dei da-zi estremamente elevati imposti dalle Au-torità locali a protezione dei prodotti argen-tini: 35% per abbigliamento, calzature, au-to di grossa cilindrata e biancheria; 31,5%per l'olio d'oliva, 26% per filati e tessuti,20% per il vino ma anche per borse e oc-chiali. Si aggiungono l'imposta specialesui beni di lusso (25% sui gioielli, in ag-giunta a una tassa doganale del 18%). I da-ti delle Dogane argentine indicano ancheuna crescita piuttosto contenuta (+6,8%annuo) delle esportazioni argentine versol'Italia, rappresentate per il 67% da prodot-ti della zootecnia (incluso cuoio) e cerea-li. Seguono ortofrutta e prodotti industria-li. Il dato complessivo ammonta a 1.603milioni di dollari con un saldo positivo perl'Argentina di 305,7 milioni di dollari in ca-lo rispetto ai 650 milioni del 2009.

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È calcolato (censimento del 2010) che più di 25 milioni di argentini hanno almeno un antenato italiano. È il più importante gruppo etnico delPaese. Nella foto la sfilata inaugurale della XXVI Fiesta Nacional del Inmigrante (foto Leandro Kibisz/Wikipedia)

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I dati relativi all'ultimo trimestre del2010, pubblicati dall'Istituto Nazionaledi Statistica finlandese, confermanol'andamento positivo dell'economia fin-landese a partire dal secondo trimestre,che si traducono in una crescita com-plessiva del PIL del 3,1%, per il 2010. Ilvalore del PIL finlandese permane co-munque più basso del livello 2007, an-teriore alla recessione internazionale.Una parte significativa della ripresa è daattribuire all'aumento delle esportazioni(+5,1%) sostenuta dalla solida doman-da di Germania e Svezia che sono imaggiori partners commerciali della Fin-landia. La quota delle esportazioni ver-so questi due Paesi, destinatari di oltreun quinto dell'export totale finlandese, è

incrementata rispettivamente del 13% edel 36%. I comparti fondanti dell'econo-mia nazionale con maggiore propensio-ne all'export sono la filiera cartario-fore-stale, che ha registrato una crescita del9,8%, seguita dalla metallurgia (+5,3%).L'industria manifatturiera in generale haregistrato un aumento del 3,9%.

Ripartono consumi, edilizia e commercio

Relativamente sostenuto l'aumento deiconsumi privati (+2,6%) favorito dal piùelevato livello di reddito disponibile(+3,8%). Più consistente la crescitanel comparto dei beni durevoli

CONGIUNTURA

Economia in ripresa, per l'Italiasaldo commerciale positivo Aumentano le esportazioni in direzione di Svezia e Germania. Sono ripartiti anche i consumi, soprattutto di beni durevoli

Helsinki - La città vista dal porto (foto Mirko Paananen/Wikipedia)

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(+12,5%) rispetto ai beni di consumo or-dinari (+2,4). Stabili invece gli investi-menti totali (+0,8%) sorretti in realtà dalsolo settore edilizio (+22,2%) che com-pensa il declino degli altri comparti. Leattività terziarie hanno registrato un in-cremento modesto (1,8%) ad eccezio-ne del commercio (+5,9%), in gran par-te dovuto al notevole incremento divendite di auto nuove. La ripresa del-la domanda e, soprattutto, il consisten-te incremento dei prezzi dei beni d'im-portazione (+5,6%) hanno favorito laspirale inflazionistica: il livello generaledei prezzi, dopo una stasi ad inizio an-no, ha cominciato a lievitare velocemen-te nella seconda metà del 2010, atte-standosi su un indice medio del 2,1%. Il tasso di disoccupazione si è asse-stato all'8,4%, senza variazioni rispettoal 2009. La ripresa delle attività produt-tive non ha pertanto riassorbito l'emor-ragia di posti di lavoro verificatasi du-rante la fase più acuta della recessione.Nonostante le maggiori entrate tribu-

tarie (+2,4%), derivanti da variazioninelle aliquote delle imposte indirette, ildeficit di bilancio si è attestato al 2,5%del PIL, valore che, pur rientrando neiparametri del Patto di Stabilità, costitui-sce un leggero deterioramento rispettoall'anno precedente (2,2%). Il debito consolidato, quantificato a cir-ca 87 miliardi di euro, copre una quotapari al 48,4% del PIL. Nel 2009 era del44%. A seguito della crisi, che nel 2009aveva drasticamente assottigliato di cir-ca un terzo l'interscambio bilaterale, inripresa (+9,1% annuo) i rapporti com-merciali con l'Italia che si erano ridot-ti di quasi un terzo nel 2009. La cresci-ta in valore dell'export italiano (+17%)è stata notevolmente più consistente ri-spetto a quella finlandese (+1,8%), de-terminando pertanto un saldo della bi-lancia commerciale lievemente favore-vole all'Italia (pari a 63 milioni di euro).

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Turku - veduta notturna (foto Ville Säävuori/Wikipedia)

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PDO (Petroleum Development Oman),l'ente omanita responsabile per l'estra-zione e la produzione di idrocarburi, hascoperto nei mesi scorsi nuovi consi-stenti giacimenti di petrolio e gas nel sot-tosuolo del Paese. L'annuncio è stato dato dal Ministro oma-nita del Petrolio, Al Rumhi, e dall'Ammi-nistratore Delegato di PDO, Raul Restuc-ci. Un nuovo giacimento di gas è situatoa Khulud, nella zona centro-occidentaledel Sultanato e quattro depositi di petro-lio sono stati individuati nelle aree di AlAmal, Aqeeq, Sayyah e Al Ghubar, sem-pre nella regione centrale dell'Oman. La capacità dei nuovi giacimenti di greg-gio è stata stimata dai tecnici di PDO in-torno agli 800 milioni di barili, mentre ilpozzo di Khulud avrebbe oltre duecentomilioni di metri cubi di portata di gas, auna profondità di cinquemila metri nelsottosuolo. Nei prossimi mesi i tecnicipetroliferi dell'Ente governativo omanitaeffettueranno campionature degli idro-

carburi in vista della successiva com-mercializzazione. La produzione mediagiornaliera attuale del Sultanato è di ol-tre 860mila barili di petrolio che, secon-do le stime del Ministero del Petrolio, po-trebbero salire a 900mila nel prossimoanno e ad oltre un milione nel trienniosuccessivo. Il prezzo medio attuale divendita (l'Oman non fa parte del cartel-lo dell'Opec) si attesta sui 77 dollari perbarile. I nuovi giacimenti scoperti nei mesi scor-si e quelli che si prevede di esplorare nelprossimo futuro, già individuati dallacampionatura satellitare, accrescerannonotevolmente le riserve petrolifere delSultanato, con un conseguente arricchi-mento delle riserve statali a vantaggiodegli ambiziosi programmi di sviluppo in-frastrutturale richiesti per il quinquennio2011-2016 dal Sultano Qaboos.

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ENERGIA

Mascate, scoperti nuovi giacimenti di gas e petrolioLa capacità dei nuovi pozzi di greggio è stata stimata intorno agli 800 milioni di barili; per il gas si calcolano oltreduecento milioni di metri cubi di portata

Oman - Il forte di Sohar. Nelle vicinanze della cittadina è stata costruita la prima piattaforma petrolifera omanita

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L'Autorità Portuale di Venezia ha presen-tato a Istanbul, nel corso di un incontro te-nutosi a Palazzo Venezia dove ha sede ilConsolato Generale d'Italia, il progetto delnuovo terminale per le Autostrade del Ma-re che sorgerà nell'area di Fusina. Saràdotato di 2 darsene con 4 banchine in gra-do di ospitare contemporaneamente 4 na-vi. Lo affiancherà una piattaforma logisti-ca di interscambio ruota-rotaia con adia-centi fabbricati, magazzini, piazzali e par-cheggi per un'area complessiva di 36 et-tari. Obiettivo dell'incontro a cui hanno par-tecipato il Sottosegretario agli Affari Marit-timi del Governo di Ankara, Hasan Naibo-glu, congiuntamente ai Presidenti di diver-se Autorità Portuali e Camere di Commer-cio Marittime del Paese e ai maggiori ope-ratori turchi del settore navigazione, tra-sporti e logistica, era di promuovere unnuovo corridoio marittimo di collegamen-to con l'Europa Settentrionale da e versola Turchia. Il modello è quello già operan-te che collega i porti di Istanbul, Cesme eMersin a Trieste basato su una quindicinadi navi ro-ro (camion e rimorchi) e ro-pax(auto e passeggeri).

Attraverso il trasporto marittimo passa l'89%dei flussi commerciali da e verso la Turchia.Nel 2009, i 176 porti turchi (di cui 32 anco-ra in mano alle autorità pubbliche e 144 pri-vatizzati) hanno gestito 348 milioni di ton-nellate di merci con oltre 322mila veicoli tra-sportati attraverso ro-ro. Si aggiungono piùdi un milione e settecentomila passeggerisu navi crociera (+26% annuo). In particolare i flussi commerciali tra la Tur-chia ed i Paesi UE, sono ammontati nel2009 a 44 milioni di tonnellate, il 19% del-le quali relative all'Italia. Il SottosegretarioNaiboglu ha infine lanciato la proposta dicostituire un gruppo di lavoro tra le Autori-tà Portuali turche e italiane interessate, conil coinvolgimento del settore privato, voltoa dar vita allo sviluppo di progetti congiun-ti in campo marittimo e intermodale, met-tendo a beneficio le rispettive competen-ze. Nel corso dell'incontro i trasportatoriturchi hanno auspicato un aumento dellequote di autorizzazioni di transito su stra-da concesse dall'Italia.

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TRASPORTI

Istanbul interessata a nuovi collegamenti via mare con VeneziaIl modello del corridoio marittimo è quello già operante che collega i porti di Istanbul, Cesme e Mersin a Trieste

Istanbul - Il ponte Fatih Sultan Mehmet

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Diplomazia Economica Italiana - n. 7 - 16 maggio 2011 11

Nel 2010 le esportazioni italiane di gioiel-leria verso Hong Kong hanno registratoun totale di 539 milioni di dollari USAe unaquota di mercato dell'8,4%. L'Italia si col-loca al quinto posto tra i fornitori digioielli e preziosi, preceduta da Cinacontinentale, India, Francia e Stati Uniti.Da rilevare che in occasione dell'Inter-national Jewellery Show (HKIJS) diHong Kong, giunto quest'anno alla suaventottesima edizione, l'Italia ha svoltoil ruolo di Paese partner.

Erano rappresentate 130 aziende pro-venienti dai diversi distretti (Vicenza, Va-lenza, Arezzo, Milano e Napoli), la mag-gior parte delle quali (118) riunite dal-l'ICE in un unico padiglione nazionale.Due sono stati quest'anno i momentiqualificanti: un seminario sulla Gioielle-ria Italiana e una serata di gala con unasfilata di gioielli, dinanzi ad un pubblicodi oltre 400 persone, tra autorità locali,operatori, compratori e media (sia stam-pa che TV).

GIOIELLERIA

L’Italia protagonista all’International Jewellery ShowLa rassegna ha ospitato un numero record di espositori: oltre 2.800, in rappresentanza di ben 46 diversi Paesi

L’Italia, Paese partner della manifestazione, ha organizzato un seminario e una serata di gala dal titolo “Jewels of Italy” (foto www.htdc.com)

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International Jewellery Show è organiz-zato da Trade Development Council diHong Kong, (TDC), in collaborazionecon le maggiori associazioni di catego-ria locali (Hong Kong Jeweller's Gol-dsmiths' Association, Hong Kong Je-wellery & Jade Manufacturers Asso-ciation, Hong Kong Jewellery Manu-facturers' Association e Diamond Fe-deration of Hong Kong). La rassegna ha ospitato un numero re-cord di espositori: oltre 2.800, in rappre-sentanza di ben 46 diversi Paesi e conun aumento del 10% rispetto al 2010.Secondo una prima stima degli organiz-zatori, il flusso di compratori ha supera-to del 15% quello dello scorso anno, concirca 38.000 presenze. Anche quest'anno l'HKTDC ha sponso-rizzato compratori giunti alla fiera a se-guito di missioni economiche sovven-zionate.

A livello mondiale, Hong Kong è tra i pri-mi esportatori di preziosi e il primo perbigiotteria. Nel 2010 le esportazioni to-tali di gioielleria di Hong Kong sono sta-te di 5,4 miliardi di dollari USA (+21,54%sul 2009), mentre le importazioni hannomostrato un incremento ancor più signi-ficativo: 6,24 miliardi (+49.62%). In par-ticolare le esportazioni verso l'Italia so-no state di 236 milioni di dollari USA.L'Italia si colloca al sesto posto tra iPaesi di destinazione delle esporta-zioni dopo Stati Uniti, Svizzera, Cinacontinentale, Regno Unito e Francia. Èda rilevare comunque che i dati di im-port/export risentono di numerose du-plicazioni e imprecisioni in quanto HongKong è soprattutto una grande piazza ditrading e di ri-esportazione da e versodiverse provenienze.

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Un’immagine della Fiera

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CANTIERISTICA

Stati Uniti: Drillmec (gruppo Trevi)costruirà piattaforme per Pemex

Drillmec (Gruppo Trevi) ha acquisitoin marzo una commessa del valore di105 milioni di dollari da parte della Pe-mex (Petroleos Mexicanos) per la co-struzione e manutenzione di tre piatta-forme petrolifere con una potenza di1,500 HP cadauna. Saranno costruitenello stabilimento che la Drillmec haaperto a Houston nel 2009 per esseresuccessivamente trasportate e assem-blate in Messico. La consegna è previ-sta entro il marzo 2012. In Usa Drillmecè assegnataria anche di una quota deilavori assegnati dall'US Corps of Engi-neers per la ricostruzione degli arginidel Mississippi a New Orleans.

EDILIZIA E COSTRUZIONI

Albania: Officine Maccaferri avvia un nuovo stabilimento

Maccaferri Balkans, controllata al 70%da Officine Maccaferri di Bologna, peril 19% da Simest e per la quota restan-te dal socio albanese Huta ha inaugu-rato un nuovo stabilimento in Albaniache produce reti e gabbioni metallici peril controllo dell'erosione destinati nonsolo al mercato albanese ma anche aiPaesi vicini (Macedonia, Kosovo, Gre-cia e Turchia). È il primo stabilimento diMaccaferri nei Balcani.

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Una lavoro di protezione del territorio realizzato da Officine Maccaferri in Albania (foto www.officinemaccaferri.com)

www.conshouston.esteri.it

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Arabia Saudita: ad Astaldi e Sts un contratto per stazioni ferroviarie

Astaldi e Ansaldo STS si sono definiti-vamente aggiudicate due contratti per larealizzazione di opere ferroviarie nel-l'ambito della costruzione della linea adalta velocità Mecca-Gedda-Medina (Pro-getto Haramain) per le quali erano stategià identificate come preferred biddersalla fine del 2010. Le società italiane par-tecipano a un consorzio guidato dalgruppo Saudi Oger (facente capo allafamiglia Hariri) che si è visto assegnarei lavori per la realizzazione delle stazio-ni ferroviarie di Gedda e della King Adul-lah Economic City per un valore com-plessivo di 4,7 miliardi di reali (circa unmiliardo di euro). Tra gli altri partecipanti al consorzio figu-rano Singapore Electronics e il gruppodi costruzioni saudita El Seif. La realiz-zazione delle stazioni di Mecca e Medi-na (contratto del valore leggermente in-feriore a quello assegnato a Saudi Oger)è stata invece affidata al consorzio gui-dato dal gruppo Saudi Bin Laden, com-prendente la tedesca Deutsche Bahn ela turca Yapi Merkezi.

ELETTRODOMESTICI

Cile: De Longhi apre una sedeper i mercati in America Latina

ll gruppo De Longhi ha deciso di apri-re una sede regionale in Cile con re-sponsabilità estesa ai mercati di Argen-tina, Bolivia, Perù, Paraguay e Uruguay.Opererà sia per De Longhi che per lacontrollata Kenwood. In Cile il gruppo prevede di fatturare nel2011 circa 6 milioni di dollari Usa.De Longhi ha già una presenza direttain Brasile. In America Latina le venditedel gruppo nel 2010, hanno registratouna crescita del 50%.

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Saudi Railway Organization ProjectsLa linea rossa rappresenta la linea ad alta velocità Haramain HighSpeed Rail Project. Gli altri progetti della Saudi Railway Organization Projects in Ara-bia Saudita Occidentale sono:Arancio: la tratta esistente al 2008.Blu scuro: il Saudi Landbridge.Verde: Ferrovia Nord-Sud.

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ENERGIA

Grecia: Elpedison venderà energia ai distributori di carburante

Elpedison ha siglato in Grecia un accor-do con due società locali del settore del-la distribuzione di carburante (EKOABEE ed Hellenic Fuels, subentrata aBP) per la fornitura di energia a tutti i di-stributori sparsi nel Paese. Elpedison è una joint venture creata nel2008 da Edison con la società grecaHellenic Petroleum.

Norvegia: nuovi sondaggi per il giacimento Zidane 1

Buone prospettive per Edison in Norve-gia: la perforazione del primo pozzo (Zi-dane 1) nella piattaforma continentaledella concessione (N°435) in partnershipcon RWE Dea Norge farebbe prevederela presenza di riserve stimate intorno ai9-11 miliardi di metri cubi di gas natura-le. Edison ha una quota del 10%. L'atti-vità di perforazione per il periodo 2011-2012 prevede altri 4 pozzi, di cui tre nelMare del Nord e uno nel Mar di Norvegia. Edison International Norway Branch,con sede a Stavanger, è attualmente tito-lare di quote in cinque licenze esplorative,nel Mare del Nord, tre nel Mare di Norve-gia e una nel Mare di Barents dove è an-che operatore con una quota del 60% (l'al-tro partner è la norvegese North Energycon il 40%) così come in un'altra conces-sione (587) nel Mare di Norvegia.

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Una piattaforma per l’esplorazione di giacimenti di gas sottomarini

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TRASPORTI

Malta: Thetis fornirà sistemi di gestione e controllo per autobus

La società italiana di ingegneria Thetis,con sede all'Arsenale di Venezia, forni-rà i sistemi informatici per la localizza-zione in tempo reale dei mezzi, bigliet-teria elettronica, videosorveglianza,conteggio dei passeggeri e gestione ditre parcheggi di scambio del servizio ditrasporto su autobus. Committente la società Arriva (gruppoDeutsche Bahn) che gestisce il traspor-to su ruota operante sulle isole di Maltae Gozo e che ha avviato un massicciorinnovo della flotta (264 autobus). Il si-stema fornito da Thetis invierà anche leprevisioni di arrivo degli autobus a circa100 pannelli elettronici installati ai termi-nal e alle principali fermate. Arriva è unodei principali attori internazionali nel set-tore del trasporto pubblico, con circa38.500 dipendenti, e servizi su gomma,ferro ed acqua in 11 Paesi europei.

TURISMO

Panama: cresce l’afflusso di visitatori stranieri

Secondo gli ultimi dati elaborati dall’Auto-rità per il Turismo panamense, nel 2010l'afflusso di visitatori stranieri nel Paese ècresciuto del 13% rispetto al 2009, per untotale di 1,6 milioni di unità che hanno ge-nerato introiti valutari per 1,676 milioni didollari USA. ATP prevede che il trend po-sitivo continuerà anche nel corso del 2011,con una crescita media del 12%. Nel gen-naio 2011 gli ingressi dall'estero sono sta-ti di 205.657 unità, 22.620 in più rispetto al-lo stesso periodo dell'anno precedente.Prevalgono le provenienze da Colombia,Venezuela, Argentina e Brasile, seguite daAmerica del Nord, Europa (in maggioran-za Spagna, Italia e Francia) e dall'Ameri-ca Centrale. I dati alberghieri confermanol'andamento positivo del settore, con untasso di occupazione del 74% per gli alber-ghi con più di 100 stanze. La Camera Pa-namense per il Turismo (Camtur) stamettendo a punto un nuovo codice di con-dotta per garantire un servizio affidabile eadeguato ad una clientela internazionale.A tale riguardo, la stessa Camtur prevededi certificare le prime 30 imprese turistichepanamensi entro fine anno.

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Panama - Una nave da crociera attraversa il Canale

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CINA

L'Italia al terzo posto tra gli esportatori europei

Ammontano a 14 miliardi di dollari USAle esportazioni italiane verso la Repub-blica Popolare Cinese, con un aumentodel 27,2% su base annua. L'Italia si col-loca al terzo posto tra gli esportatori eu-ropei, davanti al Regno Unito, con oltre 11miliardi di dollari, peraltro in forte aumen-to (+43,5% annuo). Al primo posto si colloca la Germania(+33,4% annuo) con oltre 74, miliardi didollari, seguita a distanza dalla Francia(+31,9%) con oltre 17 miliardi. In fortecrescita (+45,2%) anche la Spagna conoltre 6 miliardi. Le esportazioni cinesiverso l'Italia ammontano a 31 miliardi didollari, con un aumento del 53% rispet-to al 2009. L'interscambio tra i due Pae-

si, quindi, si chiude con un rilevante de-ficit per l'Italia.La principale voce dell'export italiano èrappresentata, come sempre, dai macchi-nari industriali con oltre 7 miliardi di dol-lari, in aumento del 24% su base annua,seguiti dai prodotti siderurgici con 882 mi-lioni (+10%), tessili con 879 milioni di dol-lari (24,5%), prodotti dell'ottica e della mec-canica di precisione, con oltre 558 milioni(+21,8%) e dai veicoli con 472 milioni(+17%). Tra le altre voci fanno registrareuna crescita notevole (+214%) i gioielli epreziosi con quasi 77 milioni, i prodotti del-la filiera del latte (+99,1%) e, con livelli as-soluti ancora modesti ma una dinamica su-periore alla media, l'olio d'oliva (+85,4%),gli articoli in plastica (+60,9%), le prepara-zioni alimentari e i vini (+59,4%), la pellet-teria (+42,3%), le scarpe, i prodotti per lacasa e i giocattoli.

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Le risaie a terrazzo di Guangxi