SITUAZIONE E CRITICITÀ DELLE INFRASTRUTTURE IN ITALIA IV Seminar Lunch Economia Reale - Unicredit 11 maggio 2010, Palazzo De Carolis Via Alessandro Specchi n. 16 00187 Roma
SITUAZIONE E CRITICITÀ DELLE INFRASTRUTTURE IN ITALIA
IV Seminar Lunch Economia Reale - Unicredit11 maggio 2010, Palazzo De CarolisVia Alessandro Specchi n. 1600187 Roma
0. SINTESI DEI TEMI1. Le infrastrutture sono importanti?
➢ Qualche flash sulla competitività e le potenzialità di crescita dell'Italia
2. Gli investimenti pubblici in Italia➢ Il volume degli investimenti pubblici➢ La “qualità” della spesa per investimenti pubblici
3. I costi del “non fare”➢ Le stime dell'Osservatorio sui costi del non fare➢ Inefficienza logistica➢ La rete nazionale di trasporto dell'energia➢ Il costo dell'energia
4. Le cause del ritardo➢ I tempi di realizzazione delle opere➢ I costi delle opere➢ La sindrome NIMBY
5. Proposte?➢ Disinnescare il contenzioso➢ La procedura per il dibattito pubblico➢ La struttura dell'Osservatorio Nazionale per il Dibattito Pubblico
1. LE INFRASTRUTTURE SONO IMPORTANTI?Qualche flash sulla competitività e sulle potenzialità di crescita dell'Italia➢ L'Italia nelle graduatorie internazionali di
competitività: 1992 era al 27° posto 1997 era al 38° posto
2009 è al 50° posto!(World Competitiveness Yearbook dell'IMD)
➢ Il tasso di crescita potenziale dell'Italia, di poco sopra l'1% nello scenario pre-crisi, è ora valutato di poco sopra lo zero;
➢ Il tasso di variazione della produttività totale dei fattori (TFP) è negativo!
NorvegiaFinlandia
IrlandaGiappone
GermaniaOlanda
FranciaSvizzera
CanadaSpagna
Italia
-0,5
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3 2,92,9
1,91,9
1,61,6
1,31,3
0,80,8 0,70,7 0,60,60,40,4
0,20,2-0,3-0,3 -0,4-0,4
Crescita media annua della TFP:Europa, Giappone, Canada
(1997-2007)
va
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zio
ni %
2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 74
4,2
4,4
4,6
4,8
5
5,2
5,4
5,6
5,8Switzerland
United StatesGermanyCanada
United Kingdom
Norway
France
Austria
Italy
Competitività e dotazione infrastrutturalenella classifica del WEF 2009
Punteggio infrastrutture
Pu
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Fonte: World Economic ForumFonte: OECD “Going for growth 2009”
Average 1988-97Average 1998-07
20082009
20102011
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
4,0
4,5
1,9 1,9
1,2 1,2 1,1 1,1
0,4 0,4 0,2 0,2
0,4 0,4
1,9 1,9 2,0 2,0
1,7 1,7 1,8 1,8
1,5 1,5 1,4 1,4
2,2 2,2
1,2 1,2 1,2 1,2 0,9 0,9
0,8 0,8 0,8 0,8
3,1 3,1 2,8 2,8
2,3 2,3
1,7 1,7 1,4 1,4 1,6 1,6
2,2 2,2
2,0 2,0 1,7 1,7
1,2 1,2 0,9 0,9 1,0 1,0
Crescita potenziale del PIL:Area euro, Francia, Germania, USA
(dati storici e proiezioni)ItalyFranceGermanyUnited StatesEuro area
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a
Fonte: OECD Main Economic Indicators
IrlandaLussemburgo
Paesi_BassiFinlandia
SlovacchiaGermania
1,0
1,5
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2,5
3,0
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4,0
4,5
5,0
5,5 5,45,4
4,24,23,93,9 3,83,8
3,33,3 3,23,2
2,52,52,22,2
1,81,81,61,6 1,51,5
Spesa pubblica per investimenti in alcuni paesi UE(% PIL, anno 2008)
Media Area Euro = 2,5%Media Area Euro = 2,5%
2. LE INFRASTRUTTURE IN ITALIAIl volume degli investimenti pubblici
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
1,5
1,75
2
2,25
2,5
2,75
3
3,25
3,5
3,75
4 Investimenti pubblici in Italiae nell'Area euro (% PIL, 1980-2008)
ItaliaArea Euro exl Italia
% P
IL
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
1,5
2
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3
3,5
4
4,5
5
5,5Investimenti pubblici: Italia, Francia,
Spagna e Portogallo (% PIL, 1980-2008)ItaliaFranciaSpagnaPortogallo
% P
IL
➢ In Italia la spesa pubblica per investimenti in rapporto al PIL si colloca al disotto della media dell'Area euro
➢ la riduzione della spesa pubblica per investimenti è stata piuttosto marcata nella prima metà degli anni '90, compressa dai vincoli della finanza pubblica
Fonte: EUROSTAT, Government Finance Statistics
3. LE INFRASTRUTTURE IN ITALIALa “qualità” della spesa per investimenti pubblici
2003 2004 2005 2006 2007 200825.000
27.000
29.000
31.000
33.000
35.000
37.000
39.000
24.000
26.000
28.000
30.000
32.000
34.000
36.000
38.000Numero e importo complessivo dei Bandi per opere pubbliche
(2003-2008)
Importo totale (valo-ri correnti)Importo totale (valo-ri 2008)N.ro Bandi (scala dx)
mili
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nd
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➢ Numero e importo dei bandi di gara per opere pubbliche: (1) riduzione dei valori assoluti in milioni di euro a prezzi correnti e a prezzi 2008; (2) la distribuzione per classi di importo evidenzia una scarsa “qualità” della spesa
- 500.000500.001 – 1.000.000
1.000.001 – 6.197.0006.197.001 – 18.592.000
18.592.001 – 50.000.00050.000.001 – 75.000.000
75.000.001 – 100.000.000100.000.001 -
0,0%
10,0%
20,0%
30,0%
40,0%
50,0%
60,0%
70,0%
80,0%71,06%71,06%
12,68%12,68% 14,13%14,13%
1,54%1,54% 0,39%0,39% 0,07%0,07% 0,02%0,02% 0,10%0,10%
Bandi di gara per classe di importo (valori %, anno 2008)
- 500.000500.001 – 1.000.000
1.000.001 – 6.197.0006.197.001 – 18.592.000
18.592.001 – 50.000.00050.000.001 – 75.000.000
75.000.001 – 100.000.000100.000.001 -
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
20,0%
25,0%
30,0%
11,6%11,6%
7,6%7,6%
26,7%26,7%
12,9%12,9%
9,2%9,2%
3,3%3,3%1,8%1,8%
26,9%26,9%
Spesa complessiva per classi di importo (valori %, anno 2008)
Fonte: elaborazioni su dati ANCE 2009
4. I COSTI DEL “NON FARE”Le stime proposte dall'Osservatorio sui costi del non fare
S e tto r i M L D €F e r r o v i e 1 5 7 ,4S tr a d e e a u to s tr a d e 1 3 8 ,6R e ti e n e r g e ti c h e 3 3 ,9A c q u a 2 8 ,9R i fi u ti 2 4 ,7T o ta l e 3 8 3 ,5
41,0%41,0%
36,1%36,1%
8,8%8,8%
7,5%7,5%6,4%6,4%
Ferrovie Strade EnergiaAcqua Rifiuti
➢ Se, per ipotesi, nei prossimi 15 anni non si realizzassero nuove infrastrutture, quale sarebbe il costo per il Sistema Italia? Il valore monetario cumulato delle diseconomie ammonta a circa 384 miliardi di euro. Le perdite maggiori (85%) riguardano i settori trasporto ed energia
Fonte: AGICI, Osservatorio sui costi del non fare
5. I COSTI DEL NON FAREInefficienza Logistica
1. S
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50.
Ro
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2,52,72,93,13,33,53,73,94,14,34,5
4,194,19
3,583,58
2,912,91
Indice di performance logistica elaboratodalla Banca Mondiale➢ scarsa performance logistica per l'Italia (solo 21a
nella classifica Banca Mondiale, in coda ad altri importanti competitor)
➢ nel 2008, il traffico container totale movimentato nei 12 maggiori porti italiani è stato pari a quello del solo porto di Rotterdam;
➢ la crescita dei traffici nei nostri porti non tiene il passo con quelli del nord Europa
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18,0%15,4%15,4%
13,9%13,9%
12,4%12,4%
7,9%7,9%
5,1%5,1%5,0%5,0%
4,8%4,8%
4,6%4,6%
3,7%3,7%
3,6%3,6%
3,3%3,3%
3,2%3,2%
3,2%3,2%
2,8%2,8%
2,5%2,5%
2,4%2,4%
2,0%2,0%
1,8%1,8%
1,2%1,2%
1,2%1,2%
Quote del traffico container nei primi20 porti europei (valori %, anno 2008)
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70,00% 67,5%67,5%
59,4%59,4%
42,9%42,9%39,0%39,0%
34,1%34,1%30,4%30,4%
19,6%19,6%16,6%16,6%
13,2%13,2%11,4%11,4%6,3%6,3%
Crescita del traffico merci nei primi10 porti europei (valori %, anno 2008)
Fonte: Confetra
Fonte: Banca Mondiale
6. I COSTI DEL “NON FARE”Rete nazionale di trasporto dell'energia
Fonte: AGCM
7. I COSTI DEL NON FAREIl costo dell'energia
➢ Limitata capacità e strozzature nella rete elettrica nazionale penalizzano il Sud, con un costo dell'energia più elevato della media nazionale
➢ La rinuncia al nucleare comporta costi più alti dell'energia per l'utente finale (famiglie e imprese)
Nord-EstPUN
Centro-NordCentro-Sud
CalabriaSardegna
Sicilia
7577,5
8082,5
8587,5
9092,5
9597,5100
Differenziali del prezzo dell'elettricità a livello territorialerispetto al Prezzo Unico Nazionale (PUN)
(media 2007-2008)
eu
ro +22,3,%+22,3,%
+8,0%+8,0%+2,9%+2,9%+1,8%+1,8%+1,1%+1,1%
-4,1%-4,1%
ItaliaRegno Unito
SpagnaGiappone
GermaniaFinlandia
SvizzeraFrancia
0
0,05
0,1
0,15
0,2
0,25
0,3
0,35
0
10
20
30
40
50
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70
80
90
100
$ 0,29$ 0,29
$ 0,15$ 0,15$ 0,13$ 0,13
$ 0,12$ 0,12
$ 0,08$ 0,08$ 0,10$ 0,10
$ 0,09$ 0,09
$ 0,06$ 0,06
14,014,021,521,5 24,024,0 25,225,2 26,526,5
44,044,0
91,991,9
Utilizzo dell'energia nucleare e costo del KWh - imprese
costo del kwh imprese% generazione nucleare
do
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pe
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Wh
% g
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ele
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ItaliaRegno Unito
SpagnaGiappone
GermaniaFinlandia
SvizzeraFrancia
0,1
0,15
0,2
0,25
0,3
0,35
0102030405060708090100
$ 0,31$ 0,31
$ 0,23$ 0,23$ 0,22$ 0,22
$ 0,19$ 0,19
$ 0,21$ 0,21
$ 0,17$ 0,17
$ 0,15$ 0,15
$ 0,17$ 0,17
14,014,021,521,5 24,024,0 25,225,2 26,526,5
44,044,0
91,991,9
Utilizzo dell'energia nucleare e costo del KWh - famiglie
costo del kwh famiglie% generazione nucleare
do
llari
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Wh
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Fonte: elaborazioni su dati Terna spa
Fonte: IEA, Key World Energy Statistics
8. CAUSE DEL RITARDO INFRASTRUTTURALETempi di realizzazione delle opere
PAESICostruzione Costruzione
Giappone 550 3,5 6,2 2 4Spagna 471 3,8 7,2 3 6Francia 417 4,5 7,9 4 7Italia Roma-Napoli 204 8,2 12,5 15 22 Bologna-Firenze 78 10,7 12,9 50 60 Bologna-Milano 182 14,1 11,1 28 22
KM TOTALI DI LINEA
TEMPI TOTALI DI REALIZZAZIONE (ANNI)
TEMPI MEDI DI REALIZZAZIONE (GG/KM)
Programmazione e progettazione
Programmazione e progettazione
Tempi totali e medi di realizzazione delle linee ferroviarie AV/AC in alcuni paesi
< 50 mln €
> 50 mln €
0 250 500 750 1000 1250 1500 1750 2000 2250 2500 2750 3000
540540
694694
652652
982982
399399
461461
128128
118118
253253
395395
9797
7171
106106
9292
I tempi di espletamento delle singole fasi procedurali
(1) Progetto preliminare (2) Progetto definitivo (3) Progetto esecutivo (4) Pubblicazione bando di gara
(5) Espletamento procedura di gara
(6) Consegna lavori (7) Stipula contratto
Giorni
22 ottobre 201822 ottobre 20181 gennaio 20111 gennaio 2011
4 marzo 20174 marzo 20171 gennaio 20111 gennaio 2011
Fonte: Centro Studi Fondaz. Caracciolo 2009
Fonte: ANCE 2009
9. CAUSE DEL RITARDO INFRASTRUTTURALEI costi delle opere
OPEREFRANCIA SPAGNA ITALIA
KM DI LINEA KM DI LINEA KM DI LINEA
Linee ferroviarie AV/AC
Linee realizzate(*) 1.548 10 1.030 9 564 32Lavori in corso(*) 990 13 1.490 15 647 45
Autostrade
2 – 4 5 - 20
Nuove tratte 5 - 15 10 – 80(*) dati a tutto il 2007
COSTO MEDIO MLN €/KM
COSTO MEDIO MLN €/KM
COSTO MEDIO MLN €/KM
Adeguamenti e ampliamenti
Costi medi di realizzazione delle grandi infrastrutture di trasporto in alcuni paesi europei S
WE
DE
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100
120
140
160
180
200 189,0189,0
79,079,0
46,046,0
Costo "industriale" di costruzione delle opere di ingegneria civile in Europa
N.r
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e (
UE
27
=1
00
)
Fonte: EUROSTAT
Fonte: Centro Studi Fondaz. Caracciolo 2009
10. CAUSE DEL RITARDO INFRASTRUTTURALELa sindrome NIMBY
luglio 2005 gennaio 2007 gennaio 2009 gennaio 2010Molto 21,8 33,4 27,1 11,1Abbastanza 18,4 16,2 26,6 29,3Molto+AbbastanzaMolto+Abbastanza 40,240,2 49,649,6 53,753,7 40,440,4
Poco 10,9 14,2 12,7 21,7Per niente 35,8 26,9 31,1 35,5Poco+Per niente 46,7 41,1 43,8 57,2
Non so 13,1 9,3 2,5 2,4
1. È d'accordo con con la proposta che l'Italia torni a sfruttare il nucleare per usi civili?
➢ Si tratta di un fenomeno piuttosto rilevante. Un esempio per tutti è l'energia nucleare. I risultati di un sondaggio parlano piuttosto chiaro a riguardo: a un panel di cittadini sono state poste due domande:
2. Sarebbe d'accordo con la costruzione di una centrale nucleare nel comune in cui vive?
gennaio 2009 gennaio 2010
Molto 13,8 6,1
Abbastanza 22,6 20,1
Molto+AbbastanzaMolto+Abbastanza 36,436,4 26,226,2
Poco 13,4 22,0
Per niente 48,8 47,9
Poco+Per niente 62,2 69,9
Non so 1,4 3,9
gennaio 2009 gennaio 2010
NIMBY 19,5 24,4
Altri 80,5 75,6
La percentuale di coloro che contemporaneamente sono d'accordo con il ritorno al nucleare e sono contrari alla costruzione di una centrale vicino il luogo dove vivono può essere considerato un indicatore della sindrome NIMBY: si tratta di quasi il 25% degli intervistati. +5% in un anno
Fonte: FN&A Ricerche – http://www.analisipolitica.it
11. QUALE RIMEDIO PER LA SINDROME NIMBY?Disinnescare il contenzioso
➢ Il contenzioso è la principale causa dei ritardi e degli extra costi di realizzazione delle grandi opere
➢ Strutturare una attività sistematica di informazione e consultazione delle comunità locali
➢ Il riferimento fondamentale in questo senso è la best practice del débat public francese
12. QUALE RIMEDIO PER LA SINDROME NIMBYLa procedura del Dibattito Pubblico(*)
➢Soggetto responsabile
Osservatorio Nazionale per il dibattito pubblico (DP) in seno al CIPE
➢ Interventi soggetti alla procedura di DP:
il CIPE stabilisce i criteri che rendono obbligatorio il DP prima di realizzare un'opera (impatto ambientale, impatto socio-economico, impatto su assetto del territorio, costi, altre esternalità); il DP può essere avviato anche su richiesta specifica delle comunità locali se sufficientemente rappresentative
➢Struttura del DP:
Sedute pubbliche, audizioni, pubbliche assemblee (Es. art. 8 del D.lgs 267/2000)
➢Tempi del DP:
Massimo 120 gg per chiudere la procedura
(*) AS 2037 “Norme per la consultazione e la partecipazione democratica in materia di Localizzazione e realizzazione di opere pubbliche
13. QUALE RIMEDIO PER LA SINDROME NIMBY?Struttura dell'Osservatorio nazionale per il dibattito pubblico
➢ Rappresentanti delle istituzioni pubbliche designati da:Ministeri (economia e finanze, ambiente, sviluppo economico)Presidenti di Camera e SenatoConsiglio di StatoConferenza unificata
➢ Altre rappresentanze della società civile e del mondo imprenditoriale e professionale (Associazioni utenti e consumatori, rappresentanze imprenditoriali, ordini degli ingegneri e architetti)