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I porti di riferimento per I porti di riferimento per le province del Lazio: le province del Lazio: accessibilità, criticità accessibilità, criticità prospettive prospettive Osservatorio trasporti e infrastrutture Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio Unioncamere Lazio V Focus di approfondimento V Focus di approfondimento
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I porti di riferimento per le province del Lazio: accessibilità, criticità prospettive Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio V Focus.

May 02, 2015

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Angiolo Negro
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Page 1: I porti di riferimento per le province del Lazio: accessibilità, criticità prospettive Osservatorio trasporti e infrastrutture Unioncamere Lazio V Focus.

I porti di riferimento per le I porti di riferimento per le province del Lazio: accessibilità, province del Lazio: accessibilità,

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V Focus di approfondimentoV Focus di approfondimento

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Osservatorio trasporti e ambienteOsservatorio trasporti e ambienteUnioncamere LazioUnioncamere Lazio

Il sistema portuale europeoIl sistema portuale europeoIl trasporto merciIl trasporto merci

Nel 2005 nei porti Europei (Ue27) sono state movimentate 3.718 milioni di tonnellate. Di queste il 63% sono merci scaricate. In generale in tutti gli Stati membri la quantità di merci sbarcate e superiore a quella di merci imbarcate.

Con 586 milioni di tonnellate il Regno Unito ha registrato la percentuale più alta dell’Ue27 (16%) seguito dall’Italia (14%) e dall’Olanda (12%)

Nel 2005 il 60% del trasporto marittimo dell’Ue 27 riguarda destinazioni/origini extra Ue. Il trasporto internazionale intra-Ue rappresenta il 28%, mentre il trasporto nazionale si è attestato intorno all’11%.

Tuttavia la situazione cambia da paese a paese. Ad esempio, il traffico nazionale ha fatto registrare percentuali molto basse in Bulgaria, Cipro Belgio, Germania, Irlanda, mentre ha un peso elevato in Grecia, Italia, Danimarca, Portogallo e Regno Unito.

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BE BG DK DE EE IE EL ES FR IT CY LV LT MT NL PL PT RO SI FI SE UK

Trasporto merci nei porti Eu27, valori in percentuale anno 2005

Fonte: Eurostat

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Osservatorio trasporti e ambienteOsservatorio trasporti e ambienteUnioncamere LazioUnioncamere Lazio

Il sistema portuale europeoIl sistema portuale europeoI primi 20 porti per il trasporto merciI primi 20 porti per il trasporto merci

Porto/merci (mln tonn) Ingresso Uscita Totale

1 Rotterdam (NL) 268,6 77,2 345,8

2 Antwerp (BE) 80,6 65,2 145,8

3 Hamburg (DE) 64,2 44,1 108,3

4 Marseille (FR) 74,1 19,2 93,3

5 Bergen (NO) 16,5 57,4 73,9

6 Le Havre (FR) 53,6 17,2 70,8

7 Immingham (UK) 43,7 17,0 60,7

8 Tees & Hartlepool (UK) 19,9 35,9 55,8

9 Algeciras (ES) 32,2 23,0 55,2

10 London (UK) 45,0 8,9 53,8

11 Dunkerque (FR) 35,9 12,6 48,5

12 Taranto (IT) 29,2 18,6 47,9

13 Amsterdam (NL) 32,1 15,0 47,1

14 Bremen & Bremerhaven (DE)

24.,6 22,1 46,7

15 Wilhelmshaven (DE) 35,4 10,5 46,0

16 Costanta (RO) 23,9 20,6 44,6

17 Trieste (IT) 39,7 3,7 43,4

18 Genova (IT) 31,3 11,3 42,6

19 Southampton (UK) 25,4 14,6 39,9

20 Tallin (EE) 3,7 35,1 38,8

Fin dal 1997 Rotterdam e Antwerp mantengono le prime posizione in testa alla classifica dei primi porti in Europa per quantità di merci movimentate. Rotterdam, da solo, pesa per il 23%.

Il porto olandese svolge un ruolo importante nel trasporto di prodotti e di container sia sulle rotte europee che su quelle intercontinentali come ad esempio Stati Uniti, Far East.

Tra quelli elencati, il porto a maggiore specializzazione è quello di Wilhelmshaven, in Germania, dove il 95% delle merci movimentate è costituito da “Liquid Bulk”.

Dal 1997 tutti i porti elencati hanno registrati aumenti di traffico tranne Londra. Il volume di merci movimentate nel porto di Algeciras in Spagna ha fatto registrare crescite del 6% all’anno dal 1997 al 2005.

Tra i porti italiani, il primo è Taranto, specializzato soprattutto in merci secche.

Fonte: Eurostat

Classifica dei porti europei, anno 2005

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Il sistema portuale europeoIl sistema portuale europeoI primi 20 porti per il trasporto containerI primi 20 porti per il trasporto container

Porto/Container (1000 TEU’s) Totale di cui vuoti

1 Rotterdam (NL) 9.195 1.760

2 Hamburg (DE) 8.084 1.255

3 Antwerp (BE) 6.221 979

4 Bremen & Bremerhaven (DE)

3.741 546

5 Algeciras (ES) 3.184 802

6 Gioia Tauro (IT) 3.123 705

7 Felixstowe (UK) 2.760 730

8 Valencia (ES) 2.415 642

9 Le Havre (FR) 2.144 335

10 Barcelona (ES) 2.071 513

11 Piraeus (EL) 1.401 275

12 Southampton (UK) 1.384 458

13 Las Palmas (ES) 1.222 326

14 Genova (IT) 1.038 24

15 La Spezia (IT) 916 160

16 Marseille (FR) 911 150

17 Constanta (RO) 867 262

18 Bilbao (ES) 863 202

19 Göteborg (SE) 772 162

20 London (UK) 765 220

Se prendiamo in considerazione il solo trasporto di container Rotterdam mantiene la prima posizione in classifica, mentre al secondo posto si colloca Amburgo.

È da notare che i primi porti mediterranei sono Gioia Tauro ed Algeciras. Per entrambi i porti la movimentazione dei container rappresenta l’attività più rilevante. Tra i porti elencati, l’incremento di traffico più significativo nel biennio 2004/2005 è quello fatto registrare dal porto di Costanta in Romania (+122%). Questo risultato è dovuto principalmente alla entrata in funzione del nuovo terminal container nel 2004.

In tutti i porti elencati il volume dei container vuoti movimentati segue lo stesso andamento del totale, ad eccezione dei porti di Gioia Tauro e Le havre dove il volume dei container vuoti movimentati aumenta mentre il totale del movimento container diminuisce.

Fonte: Eurostat

Classifica dei porti europei, anno 2005

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Il sistema portuale europeoIl sistema portuale europeoIl trasporto passeggeriIl trasporto passeggeri

Contrariamente al caso delle merci, non ci sono differenze significative tra il numero di passeggeri imbarcati e quelli sbarcati, dovute al fatto che la maggior parte degli spostamenti corrisponde alle principali linee ferry.

L’Italia e la Grecia sono i paesi che fanno registrare il maggior numero di passeggeri imbarcati e sbarcati (rispettivamente 86 e 79 milioni), grazie anche al gran numero di collegamenti nazionali come ad esempio lungo lo stretto di Messina o verso le isole.

La Danimarca, che si posiziona al terzo posto, offre molti collegamenti con le isole, la Germania, la Svezia e la Norvegia.

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22%

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8%8%

BE BG DK DE EE IE EL ES FR IT CY LV LT MT NL PL PT RO SI FI SE UK

Fonte: Eurostat

Trasporto passeggeri nei porti Ue27, valori in percentuale, anno 2005

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Il sistema portuale europeoIl sistema portuale europeoI primi 20 porti per il trasporto passeggeriI primi 20 porti per il trasporto passeggeri

Porto/passeggeri (x 1000) Ingresso Uscita Totale

1 Dover (UK) 6.728 6.773 13.501

2 Calais (FR) 5.825 5.870 11.695

3 Paloukia Salaminas (EL) 5.879 5.784 11.663

4 Perama (EL) 5.784 5.879 11.663

5 Helsimborg (SE) 5.559 5.543 11.102

6 Piraeus (EL) 5.240 5.836 11.076

7 Elsinore (DK) 5.501 5.522 11.023

8 Messina (IT) 4.982 4.819 9.802

9 Reggio Calabria (IT) 4.736 4.909 9.645

10 Helsinki (FI) 4.433 4.422 8.854

11 Stockholm (SE) 3.936 4.274 8.211

12 Rødby (DK) 3.380 3.380 6.761

13 Puttgarden (DE) 3.316 3.444 6.760

14 Tallinn (EE) 3.358 3.342 6.701

15 Napoli (IT) 3.019 3.065 6.084

16 Algeciras (ES) 2.345 2.483 4.828

17 Palma Mallorca (ES) 2.330 2.282 4.611

18 Santa Cruz de Tenerife (ES)

2.442 2.122 4.564

19 Capri (IT) 1.952 1.909 3.860

20 Turku (FI) 1.856 1.840 3.697

Per quanto riguarda il trasporto passeggeri tra i primi 20 porti europei figurano 4 porti italiani, 3 greci e 3 spagnoli.

Dal 1997 Dover e Calais restano i porti con maggiore traffico passeggeri, tuttavia i termini assoluti si è ridotto il numero di transiti anche a seguito del miglioramento dei collegamenti aerei e ferroviari tra i due paesi.

I primi porti italiani sono quelli di Messina e Reggio Calabria che nel 2005 hanno fatto registrare oltre 9 milioni di passeggeri ciascuno.

Tra i porti italiani riportati in classifica quello che ha mostrato un andamento migliore è il porto di Napoli con un aumento del + 4% nel 2005 rispetto all’anno precedente dovuto principalmente ad un aumento del numero di navi da crociera arrivati nel porto.

A differenza delle merci il trasporto passeggeri è condizionato molto dalla stagionalità.Fonte: Eurostat

Classifica dei porti europei, anno 2005

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Il sistema portuale ItalianoIl sistema portuale ItalianoAlcuni datiAlcuni dati

Accosti portuali Totale

Italia

Italia Settentrional

e

Italia Centrale

Italia Meridionale

Passeggeri 353 69 66 218

Prodotti petroliferi 124 46 19 59

Altre merci liquide 122 23 14 85

Merci secche alla rinfusa

246 97 38 111

Merci in colli 245 94 25 126

Container 120 44 20 56

RO/RO 246 70 21 155

Altre merci 198 56 24 118

Pescato 361 48 72 241

Diporto 407 82 89 236

Mezzi di servizio 190 54 26 110

Ormeggio navi militari

157 24 32 101

Il sistema portuale italiano è costituito da un insieme ampio ed articolato di strutture ed impianti che rispondono alle più diverse esigenze di mobilità di merci e persone, generando allo stesso tempo notevoli opportunità commerciali e di lavoro.

Lungo i versati della penisola ci sono 156 porti, per complessivi 282 km di banchine. La maggior parte degli accosti è destinata al traffico passeggeri e alla gestione delle merci secche ed alla rinfusa e al traffico Ro/Ro.

Il versante tirrenico è quello che conta il maggior numero di porti, ben 107, localizzati soprattutto nelle Regioni del Sud e nelle Isole; sotto l’aspetto dell’organizzazione, i porti del Nord anche se in numero minore offrono una migliore qualità di infrastrutture ed un maggior numero di servizi.

Fonte: Conto Nazionale dei Trasporti

Ripartizione degli accosti per servizio nei porti italiani, anno 2006

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Il sistema portuale ItalianoIl sistema portuale ItalianoAlcuni datiAlcuni dati

Traffico 2000 2001 2002 2003 2004 2005Var

2005/2004

Merci arrivate( x1000 tonn)

315.155 318.414 322.824 334.819 338.374 348.235 3%

Merci partite(x 1000 tonn)

131.484 126.390 135.134 142.209 142.610 160.711 10%

Passeggeri arrivati (x 1000)

43.215 43.438 41.394 41.287 41.716 39.476 -5%

Passeggeri partiti (x 1000)

43.161 43.444 41.306 41.289 41.600 39.277 -6%Fonte: Istat

Trasporto merci e passeggeri in navigazione internazionale e di cabotaggio, anni 2000 - 2005

L’andamento del traffico, nel periodo 2000 – 2005, ha mostrato andamenti diversi per le merci e per i passeggeri. In particolare, il movimento delle merci aumenta con ritmo irregolare, mentre quello passeggeri è in calo durante tutto il periodo.

I porti più grandi sono impegnati prevalentemente negli scambi internazionali, mentre gli altri porti accolgono prevalentemente il traffico di cabotaggio e quello di passeggeri.

Le merci imbracate rappresentano oltre il 30% del movimento complessivo di prodotti, mentre i passeggeri imbarcati sono circa il 50%

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Il sistema portuale ItalianoIl sistema portuale ItalianoAlcuni datiAlcuni dati

La Sicilia movimenta il circa il 34,2% dei flussi in origine, seguita dalla Sardegna (14,2%) e Puglia (14,1%9)

Per quanto riguarda gli sbarchi, le prime regioni sono la Sicilia (17,8%), la Liguria (14,8%) e la Campania (10,2%) Rilevanti sono i flussi di traffico versi i Paesi mediterranei, America e Paesi dell’Europa Centro Orientale

Il 48,25% delle tonnellate complessive sbarcate imbarcate è costituito da rinfuse liquide, il 20,2% da rinfuse solide, e il 14,9% da merci containerizzate

Gioia Tauro continua ad essere il porto con i maggiori volumi di traffico containerizzato

Tuttavia i porti italiani risentono di forti carenze infrastrutturali e di mancanza di spazi a terra per la movimentazione delle merci e gli investimenti previsti in molti casi sono fermi

Mancano adeguati spazi retroportuali e sono ancora carenti le sinergie con gli interporti

La maggior parte dei porti, soprattutto quelli di maggiori dimensioni, si trovano ad essere parte integrante del tessuto urbano con notevoli commistioni tra il traffico commerciale e il traffico privato urbano

Le criticità espongono il nostro sistema portuale alla concorrenza degli altri scali mediterranei, soprattutto quelli spagnoli (ad es. Valencia e ed Algeciras) che sono in forte espansione

I ritardi nella definizione dei tracciati dei corridoi intermodali che interessano l’Italia (corridoio V e corridoio 24) rischiano di avere pesanti ricadute sui porti liguri e su quelli dell’alto Adriatico

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Il sistema portuale ItalianoIl sistema portuale ItalianoI primi 20 porti per il trasporto merciI primi 20 porti per il trasporto merci

Porto/merci (mln tonn) Imbarchi Sbarchi Totale

1 Taranto 29.246 18.623 47.869

2 Trieste 39.658 3.697 43.355

3 Genova 31.294 11.345 42.640

4 Augusta 17.725 15.316 33.041

5 Venezia 26.643 3.904 30.547

6 Gioia Tauro 14.690 14.945 29.634

7 Ravenna 21.216 3.037 24.253

8 Livorno 16.030 8.018 24.048

9 Santa Panagia 12.668 10.587 23.254

10 Porto Foxi 12.807 9.953 22.760

11 Milazzo 9.811 8.056 17.867

12 Savona – Vado 13.129 1.427 14.556

13 La Spezia 8.141 5.345 13.486

14 Napoli 7.865 3.093 10.958

15 Brindisi 8.554 1.656 10.210

16 Cagliari 4.521 4.767 9.287

17 Gela 4.528 3.414 7.942

18 Piombino 5.881 2.028 7.909

19 Fiumicino 5.487 1.055 6.542

20 Civitavecchia 4.642 1.396 6.038

I porti italiani che hanno totalizzato il maggior traffico merci nel 2005 sono Taranto e Trieste

Il primato di Taranto è da ascriversi all’entrata in esercizio del nuovo terminal container e a politiche mirate allo sviluppo dei traffici commerciali.

La maggior parte dei porti indicati in classifica è specializzato nel trasporto container o delle rinfuse liquide.

I porti laziali, Fiumicino e Civitavecchia si posizionano agli ultimi posti di questa classifica. Piuttosto lontano si posiziona il porto di Gaeta

Fonte: Istat

Classifica dei porti italiani, anno 2005

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Il sistema portuale ItalianoIl sistema portuale ItalianoI primi 20 porti per il trasporto passeggeriI primi 20 porti per il trasporto passeggeri

Porto/merci (mln tonn) Imbarchi Sbarchi Totale

1 Messina 4.982 4.819 9.802

2 Reggio Calabria 4.736 4.909 9.645

3 Napoli 3.019 3.065 6.084

4 Capri 1.952 1.909 3.860

5 Piombino 1.667 1.610 3.277

6 Olbia 1.633 1.620 3.253

7 Ischia Porto 1.593 1.576 3.169

8 Portoferraio 1.391 1.438 2.829

9 Genova 1.198 1.208 2.406

10 Livorno 1.082 1.021 2.103

11 Civitavecchia 1.033 1.066 2.099

12 Milazzo 1.108 514 1.622

13 Palau 920 924 1.843

14 La Maddalena 924 920 1.843

15 Sorrento 785 773 1.558

16 Lipari 448 1.038 1.486

17 Ancona 722 762 1.484

18 Pozzuoli 736 701 1.437

19 Venezia 625 633 1.259

20 Bari 531 514 1.045

La classifica è stilata sulla base del traffico passeggeri complessivo realizzato dai porti italiani nel 2005

Il trasporto marittimo dei passeggeri nel nostro paese è legato principalmente ai collegamenti con le isole

La tratta che fa registrare il maggior numero di passeggeri è quella che collega la Calabria con la Sicilia. Messina e Reggio Calabria realizzano insieme circa il 25% del traffico totale.

La regione che vanta il maggior numero di porti in questa classifica è la Campania.

In generale, se si esclude il collegamento con la Sicilia, il trasporto marittimo di passeggeri è caratterizzato da una forte stagionalità e fa registrare i volumi maggiori nei mesi estivi per i movimenti turistici.

Tra i porti laziali solo Civitavecchia rientra in questa classifica, all’11° posto. Formia e Ponza sono molto distanti con, rispettivamente, 241 mila e 287 mila passeggeri nel 2005

Fonte: Istat

Classifica dei porti italiani, anno 2005

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Il sistema portuale del LazioIl sistema portuale del LazioIl network dei porti lazialiIl network dei porti laziali

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Il sistema portuale del LazioIl sistema portuale del LazioIl network dei porti lazialiIl network dei porti laziali

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Il sistema portuale del LazioIl sistema portuale del LazioIl network dei porti lazialiIl network dei porti laziali

Il network dei porti laziali si costituisce a seguito dell’allargamento della circoscrizione territoriale dell'Autorità Portuale di Civitavecchia a Fiumicino e Gaeta.

Lo scopo di questa nuova organizzazione è quello di ridistribuire sul territorio le risorse offerte dagli scali portuali regionali per favorire il trasporto marittimo e la crescita dei traffici, grazie all’ampliamento dell'offerta ed alla specializzazione di ciascun porto.

Infrastrutture nei porti laziali per capitaneria di porto, anno 2006

Capitaneria

di portoNumero

portiNumero accosti

Accosti che svolgono servizio di Lunghezza complessiva accosti (m)

Superfici piazzali per le

merci (mq)Passegge

riMerci

seccheMerci in

colliRO/RO Containe

r

Civitavecchia

3 25 10 7 6 8 5 4.846 50.800

Roma 2 24 2 1 3.650 2.000

Gaeta 7 21 5 3 2 3 1 6.292 74.000

Totale 12 70 17 10 9 11 6 14.788 126.800Fonte: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti

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Osservatorio trasporti e ambienteOsservatorio trasporti e ambienteUnioncamere LazioUnioncamere Lazio

Il sistema portuale del LazioIl sistema portuale del LazioIl network dei porti lazialiIl network dei porti laziali

La capitaneria di Porto di Civitavecchia ha competenza sui porti di Civitavecchia, Marina di Montalto di Castro e Santa Marinella

La capitaneria di porto di Roma ha competenza sui porti di Fiumicino e Anzio

Infine, la Capitaneria di porto di Gaeta ha competenza sui porti di Formia, Gaeta, Ponza, S.Felice al Circeo, Scauri, Sperlonga, Terracina

La distribuzione degli accosti per tipologia di servizio dimostrano la vocazione diportistica e al traffico passeggeri dei porti laziali.

Molto importante è la componente stagionale nel traffico passeggeri dati i collegamenti tra le isole pontine e Formia nei mesi estivi e l’aumento di domanda di posti barca nei mesi estivi

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Osservatorio trasporti e ambienteOsservatorio trasporti e ambienteUnioncamere LazioUnioncamere Lazio

Il sistema portuale del LazioIl sistema portuale del LazioPorto di CivitavecchiaPorto di Civitavecchia

Il porto di Civitavecchia per la sua posizione geografica sul Tirreno al centro dell’Italia, per i collegamenti stradali e ferroviari alle più importanti reti nazionali ed europee, per essere il naturale sbocco sul mare di Roma e per la vicinanza all’aeroporto di Fiumicino, rappresenta una realtà importante nello scenario del Mediterraneo.

Categoria 2006 Var. % (2006/2005)

Rinfuse liquide (tonn) 2.374.139 - 5%

Rinfuse solide (tonn) 1.828.370 + 26%

Merci in colli (tonn) 4.549.361 +9%

Passeggeri (numero) 359.951 + 14%

Contenitori (Teus) 33.538 -3%

Autovetture 183.317 +13%

Altro 1.176.437 +13%

Totale tonnellate 8.772.171 +8%

Fonte: Autorità portuale di Civitavecchia

Nell’anno 2006, il traffico realizzato nel porto di Civitavecchia ha mostrato risultati positivi per tutti i comparti ad eccezione dei Container e delle rinfuse liquide. Le principali merceologie sono rinfuse, cereali, legname, prodotti siderurgici e chimici, auto nuove e container

Il porto è collegato direttamente all’autostrada A12. Il completamento della superstrada Orte – Civitavecchia consentirà il collegamento veloce con l’autostrada A1 e con la E45

La linea ferroviaria di riferimento è la Torino – Reggio Calabria alla quale il porto e direttamente collegato

L’attività logistica trae beneficio dal centro intermodale, attivo dal giugno 2006, situato a circa 2 km dal porto e a 1,5 km dallo svincolo autostradale della A12. Il centro intermodale è dotato di terminal per l’interscambio gomma-gomma e ferro-gomma

Traffico nel porto di Civitavecchia, anno 2006

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Il sistema portuale del LazioIl sistema portuale del LazioPorto di CivitavecchiaPorto di Civitavecchia

L’Autorità Portuale già da qualche tempo ha avviato ad opere di restauro delle aree del vecchio porto. Le opere più importanti previste nel Piano Regolatore Portuale prevedono che alla fine dei lavori:

il forte Michelangelo, accoglierà attività socio-culturali

l’antico molo del Bicchiere accoglierà un grande Centro oceanografico del Mediterraneo al posto degli attuali silos del grano

l’arsenale del Bernini verrà reinterpretato in chiave moderna

la Darsena Romana sarà restaurata e valorizzata e accoglierà un albergo con circa 500 posti letto, sale convegni, ristorante e spazi commerciali

Il porto diventerà in questo modo un punto di aggregazione e sarà maggiormente integrato nella città.

Tra le priorità dell’Autorità Portuale di Civitavecchia c’è quella di rafforzare il ruolo del porto come terminal di crociere. Già nel 2006 il traffico passeggeri creato da tale comparto ha fatto registrare un aumento, rispetto al 2005, del 29% nel numero di passeggeri e del 6% per il numero di navi

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Il sistema portuale del LazioIl sistema portuale del LazioPorto di FiumicinoPorto di Fiumicino

Il porto di Fiumicino oltre ad essere un importante porto per la pesca ed il diporto è un punto di partenza per le navi Tirrenia che collegano il litorale laziale con le isole ponziane, la Sardegna e il golfo di Napoli.

Oltre al traffico passeggeri, il porto di Fiumicino movimenta circa il 50% dei prodotti petroliferi regionali caratterizzandosi come scalo specializzato. Il traffico petrolifero utilizza due terminal off-shore poste a largo del porto di Fiumicino e collegati a terra attraverso sea-line che alimentano una stazione di accumulo e di rilancio localizzato a nord del molo guardiano destro

Categoria 2006

Rinfuse liquide (tonn) 6.542

Rinfuse solide (tonn) 0

Contenitori (Teus) 0

Automezzi e trainati 0

Altro 0

Totale tonnellate 6.542

Traffico nel porto di Fiumicino, migliaia di tonnellate anno 2005

Fonte: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti

Attualmente il punto di forza di Fiumicino è la vicinanza all’aeroporto Leonardo da Vinci

È prevista la costruzione di un ramo ferroviario che metta in collegamento diretto porto e aeroporto, inoltre la connessione diretta con l’autostrada A12 agevolerà i collegamenti con il centro intermodale di Civitavecchia

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Il sistema portuale del LazioIl sistema portuale del LazioPorto di FiumicinoPorto di Fiumicino

L’Autorità Portuale ha progettato la riqualificazione del waterfront e la realizzazione di uno scalo commerciale, collegato alla piattaforma logistics laziale che si sta sviluppando nell’area dell’aeroporto Leonardo da Vinci.

I progetto di sviluppo prevedono:

Il potenziamento delle infrastrutture dedicate alla flotta peschereccia

La realizzazione di un moderno porto turistico sull’Isola Sacra per 1.500 posti barca, con servizi moderni ed efficienti ed aree dedicate alla cantieristica

La riqualificazione e lo sviluppo dei cantieri lungo il Tevere e soprattutto l’incremento del traffico passeggeri e croceristico grazie alla vicinanza dell’aeroporto di Fiumicino

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Il sistema portuale del LazioIl sistema portuale del LazioPorto di GaetaPorto di Gaeta

Il porto di Gaeta è una struttura a servizio del Lazio meridionale, con una particolare predisposizione al traffico da diporto e passeggeri.

Il porto dispone di oltre 1.900 metri di accosti che svolgono servizi ai passeggeri, alle merci, al diporto ed alla pesca e di 25.000 mq di piazzali per lo stoccaggio delle merci.

Categoria 2006

Rinfuse liquide (tonn) 1.944

Rinfuse solide (tonn) 604

Contenitori (Teus) 0

Automezzi e trainati 0

Altro 184

Totale tonnellate 2.733

Traffico nel porto di Gaeta, migliaia di tonnellate anno 2005

Fonte: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti

La tipologia di merci trattate è costituita principalmente da prodotti siderurgici e petroliferi. Tuttavia il porto è attrezzato per il trattamento dei prodotti agroalimentari

Il Piano Regolatore portuale prevede di potenziare le strutture per il trattamento dei prodotti refrigerati allo scopo di costituire una piattaforma logistica per le merci a temperatura controllata anche per la vicinanza del mercato di Fondi.

Per quanto riguarda i collegamenti il porto non ha un accesso diretto all’autostrada A1 o alla rete ferroviaria.

I progetti di sviluppo del territorio prevedono la realizzazione di una bretella di collegamento con il tratto autostradale Roma – Latina e interventi di adeguamento sulla Pontina.

Per quanto riguarda le ferrovie, la messa in esercizio del troncone Formia – Gaeta permetterà l’accesso alla rete nazionale.

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Il sistema portuale del LazioIl sistema portuale del LazioPorto di GaetaPorto di Gaeta

I progetti di di riqualificazione del porto di Gaeta prevedono la realizzazione di

500 metri di banchine

un’area per la movimentazione delle merci di 60.000 mq

strutture per la movimentazione e la sosta dei container e lavori alla viabilità per un’area di 20.000 mq

Il tutto sarà connesso con la linea ferroviaria Napoli-Roma.

Nel prossimo futuro sarà riqualificato il waterfront e saranno realizzate nuove banchine per attrarre un maggior numero di passeggeri grazie anche alla offerta turistica delle vicine località di Formia, Sperlonga, Terracina, S.Felice al Circeo

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Altri porti di riferimentoAltri porti di riferimentoPorto di NapoliPorto di Napoli

Il porto di Napoli è il fulcro marittimo della città e del suo hinterland e, nello stesso tempo, snodo strategico delle rotte dall’Atlantico al Mar Nero. È uno scalo polifunzionale esteso su una superficie di 1.336.000 mq che dispone di 30 fra banchine e calate per più di 11 km di banchina e 70 ormeggi.

Al centro del porto un’area di 80.000 mq, con tre ormeggi, è destinata alle riparazioni navali, servita da 4 bacini che possono ospitare navi sino a 50.000 tonnellate di stazza lorda.

L’accesso al porto di Napoli è problematico a causa dell’inserimento dell’infrastruttura nel tessuto urbano centrale; oltre ai noti problemi di congestione della rete si pongono problemi di angustia di alcuni accessi.

Il settore commerciale movimenta rinfuse solide, liquide, container e merci varie. Il traffico contenitori, in particolare, è cresciuto negli ultimi anni in maniera tale da farlo diventare uno dei punti di forza dell'economia portuale partenopea.

Entrambi i poli sono situati in prossimità del centro urbano in un’area ad alta densità di traffico che crea pesanti problemi di congestione nella viabilità interportuale.

L’accesso all’autostrada si trova non molto distante a circa 1,5/2 km; mentre all’interno del porto si trovano binari ferroviari raccordati con la rete nazionale.

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Altri porti di riferimentoAltri porti di riferimentoPorto di LivornoPorto di Livorno

Lo specchio acqueo del porto di Livorno si estende per 1.600.000 metri quadri, mentre la superficie terrestre è pari a 2.500.000 metri quadri, 800.000 dei quali si trovano all’interno dei varchi doganali. Il porto offre più di 11.000 metri lineari di banchine dotate di 90 accosti, con una profondità pari a -13 metri. L’area totale dei terminal copre una superficie di 1 milione di mq all’aperto e di 70.000 mq coperti.

La notevole estensione del porto di Livorno lo colloca in una posizione unica non solo tra i porti dell'Alto Tirreno, ma anche a livello nazionale e Mediterraneo inoltre, l’enorme disponibilità di aree consente agli operatori non solo di poter stoccare la merce senza problemi ma, elemento di forte valore, di poter controllare direttamente la distribuzione della mercé stessa e, in definitiva, la catena logistica relativa a quella tipologia di traffico, sia all'interno del porto sia nelle sue immediate vicinanze, quindi senza dover ricorrere né a trasferimenti della merce né ad operatori terzi per la distribuzione.

Gli accosti del primo polo sono nelle immediate vicinanze dei varchi portuali, mentre quelli del secondo si trovano ad una distanza di circa 1 km. Per entrambi il collegamento con la A12 prevede una tratta di circa 1 km di viabilità urbana ed ulteriori 4 km di viabilità extraurbana. La A12 Genova-Livorno-Rosignano rappresenta una fondamentale via d’accesso a Livorno ed al suo porto. Lungo il suo percorso si incontrano numerosi ed importanti nodi di collegamento con altre autostrade. La rete ferroviaria portuale ha uno sviluppo di 60 Km e serve la totalità delle banchine. Il porto è servito direttamente da tre stazioni ferroviarie che convergono nella stazione di smistamento Livorno-Calambrone; dalle stazioni Porto Vecchio e Porto Nuovo partono i carri merci, mentre la stazione di San Marco svolge funzioni complementari per il movimento di carri merci provenienti dal retroterra.

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Altri porti di riferimentoAltri porti di riferimentoPorto di AnconaPorto di Ancona

Il porto di Ancona è situato sul litorale adriatico per la facilità di collegamento con l'altra sponda dell'Adriatico e con i porti dell'est europeo e della Turchia, Ancona è chiamata la "porta d'Oriente".

Nell’ultimo decennio la movimentazione ha registrato un incremento generale di tutte le merci con delle punte elevate per le merci secche alla rinfusa (il tonnellaggio è aumentato del 50%), per quelle liquide (con un incremento di oltre il 40%), e per il traffico di merci utilizzate in container (aumentato del 170% di tonnellaggio).

Il movimento in uscita è costituito prevalentemente da cabotaggio nazionale e intracomunitario (Francia – Grecia – Spagna). Nel corso degli ultimi 20 anni il traffico passeggeri nel porto di Ancona è cresciuto a ritmi molto sostenuti.

Gli accosti centrali del bacino si trovano nelle immediate vicinanze dei varchi doganali e del centro storico cittadino, quelli laterali distano circa 2km dalla viabilità portuale. L’asse di penetrazione sud attraversa una zona densamente abitata ed è questo passaggio che crea maggiori problemi; gli enti locali e l’Autorità Portuale sono impegnati su questo fronte per risolvere i problemi di viabilità attraverso la realizzazione di percorsi più brevi e veloci per la riduzione delle interferenze tra traffico portuale e urbano.Autostrada A14:

Da NordDa Sud

Casello Ancona Nord in 5 km di viabilità extraurbanaCasello Ancona Sud attraverso un percorso extraurbano di 15 km

SS.16:

Da NordDa Sud

Attraverso una tratta portuale urbana di 16 kmAttraverso una tratta urbana di 4 km

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Riferimenti normativi in tema di Riferimenti normativi in tema di portualitàportualità

La regolamentazione del settore portuale italiano poggia sulla:

Legge 28 gennaio 1994 n. 84 “Riordino della legislazione in materia portuale”

La legge 84/94 “disciplina l’ordinamento e le attività portuali per adeguarli agli obiettivi del Piano Generale dei Trasporti, dettando contestualmente principi direttivi in ordine all’aggiornamento e alla definizione degli strumenti attuativi del piano stesso, nonché all’adozione e modifica dei pian regionali dei trasporti”

Tra i punti fondamentali della legge 84/94 ci sono:

Costituzione del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie

Classificazione dei porti

Programmazione e realizzazione delle opere portuali. Piano Regolatore Portuale.

Istituzione delle Autorità Portuali e dei suoi organi

Risorse finanziarie delle Autorità Portuali

Disciplina delle concessioni

Regolamentazione delle operazioni portuali e delle prestazioni di lavoro

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Riferimenti normativi in tema di Riferimenti normativi in tema di portualitàportualità

In base all’art 4 della Legge 84/94 i porti possono essere classificati in:

Categoria I: porti o specifiche aree portuali, finalizzati alla difesa militare e alla sicurezza dello Stato

Categoria II, classe I: porti o specifiche aree portuali di rilevanza economica internazionale

Categoria II, classe II: porti o specifiche aree portuali di rilevanza economica nazionale

Categoria II, classe III: porti o specifiche aree portuali di rilevanza economica regionale e interregionale

Il porto di Gioia Tauro è classificato di rilevanza economica internazionale ed è inserito nella categoria II, classe I con funzione commerciale, peschereccia, turistica e da diporto

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Riferimenti normativi in tema di Riferimenti normativi in tema di portualitàportualità

La legge 84/94 assegna all’Autorità Portuale i compiti di:

Indirizzo, programmazione, coordinamento e controllo delle operazioni portuali

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni nell’ambito portuale e mantenimento dei fondali del porto previa comunicazione al Ministero delle Infrastrutture

Affidamento e controllo delle attività direte alla fornitura a titolo oneroso agli utenti portuali di servizi di interesse generale.

Nell’ambito dei compiti di governo generale compresi nel primo punto hanno particolare rilevanza competenze specifiche come la concessione di autorizzazioni alle imprese portuali, la vigilanza sull’applicazione delle tariffe, la concessione delle aree demaniali e delle banchine, l’adozione del Piano Regolatore Portuale.

Gli organi dell’Autorità Portuale sono:

Il Presidente

Il comitato Portuale

Il Segretario Generale

Il Collegio dei Revisori dei Conti

Il Presidente dell’Autorità Portuale viene nominato dal Ministro dei Trasporti, previa intesa con la Regione interessata, con apposito decreto, nell’ambito di una terna di esperti nei settori dell’economia e dei trasporti portuali, designati dalla Provincia, dai Comuni, e dalle Camere di commercio la cui competenza coincide con la circoscrizione nel cui ambito ricade il porto

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Riferimenti normativi in tema di Riferimenti normativi in tema di portualitàportualità

Il Decreto Legislativo 112/98 definisce le competenze delle Regioni in materia di porti e conferisce alle regioni e agli enti locali tutte le funzioni non espressamente indicate negli articoli del presente capo e non attribuite alle autorità portuali dalla legge 28 gennaio 1994, n. 84, e successive modificazioni e integrazioni.

Tra le diverse funzioni conferite alle Regioni ci sono quelle relative:

all’estimo navale

alla disciplina della navigazione interna

alla programmazione, pianificazione, progettazione ed esecuzione degli interventi di costruzione, bonifica e manutenzione dei porti di rilievo regionale ed interregionale, delle opere edilizie a servizio dell0attività portuale

alla gestione del sistema idroviario Padano-Veneto

al rilascio delle concessioni di beni del demanio dalle navigazione interna, del demanio marittimo e di zone del mare territoriale per finalità diverse da quelle di approvvigionamento di fonti di energia; tale conferimento non opera nei porti e nelle aree di interesse nazionale individuate con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 dicembre 1995

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Riferimenti normativi in tema di Riferimenti normativi in tema di portualitàportualità

In base al D. Lgs 112/98 restano allo Stato tutte le attività relative alla:

predisposizione dei piani di indirizzo in tema di politica dei trasporti

concessione di autorizzazioni all’uso di infrastrutture

classificazione dei porti

gestione del Registro navale Italiano

disciplina della sicurezza della navigazione

costituzione e gestione del sistema di traffico marittimo VTS

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I porti nella finanziaria 2007I porti nella finanziaria 2007

La Legge finanziaria 2007 riconosce l’importanza degli hub portuali come strutture organizzative per il trasporto integrato atti a favorire l’intermodalità e come interfaccia tra il trasporto marittimo e quello terrestre garantendo efficacemente la continuità delle operazioni.

Per questo motivo è previsto che il Ministero dei Trasporti destini 100 milioni di € per lo sviluppo dei grandi Hub portuali (di cui il 50% alle attività di Gioia Tauro)

Un comitato interministeriale presieduto dal Presidente del Consiglio sarà incaricato della distribuzione delle risorse

È stata varata una norma che consente di utilizzare tempestivamente 120 milioni di €

Le Autorità Portuali possono riscuotere autonomamente le tasse erariali, la tassa di ancoraggio e altre tasse, canoni e diritti vari con i quali possono autofinanziare le attività di manutenzione

Le Autorità Portuali sono, inoltre, esonerate dal vincolo del 2% sulla spesa ce impediva l’utilizzo delle risorse disponibili

Viene istituito presso il Ministero dei Trasporti un fondo di 50 milioni di € da ripartire tra le Autorità portuali con finalità perequative

Infine, sono stanziati 90 milioni di € nel triennio 2007-2009 per l’industria navalmeccanica

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I porti nella finanziaria 2008I porti nella finanziaria 2008

In linea con la precedente manovra, la finanziaria 2008 prevede un investimento di 129,2 mln di Euro per i porti. Di questi, 100 milioni sono destinati ad opere di infrastrutturali legati all’intermodalità (servizi di carico e scarico, collegamenti stradali e ferroviari).

Nel periodo 2008/2013, le somme messe a disposizione per le infrastrutture portuali saranno complessivamente di 600 milioni di euro.

Interventi a sostegno sono previsti anche per la cantieristica con 20 milioni di euro nel 2008. Nel triennio 2008/2010 i finanziamenti disponibili saranno 80 milioni.

L’investimento totale per il settore portuale e per il trasporto marittimo nel periodo 2008 – 2013 sarà complessivamente di 717,6 milioni di euro.

Per ciascuno dei prossimi 3 anni saranno messi a disposizione 77 milioni di euro per finanziare l’Ecobonus, per incentivare gli autotrasportatori ad utilizzare le autostrade del mare