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Radicati nella fedefoglio di collegamento della chiesa di
Vocogno e della cappella dellOspedale di Domodossola dove si
celebra la messa tradizionale 6
Cambier qualcosa nellaChiesa? Vedremo la finedella crisi
modernista? Ve-dremo il ritorno di tutta la Chiesa alla sua
Tradi-zione?
Umanamente dovremmo rispondere di no.
Da troppo tempo questa crisi va avanti, perchumanamente sia
prevedibile una rinascita. Lapresenza dei cattolici secondo il
gusto delmondo cos estesa e la Tradizione cos uma-namente esigua,
daportare, secondo un cal-colo umano, allo sco-raggiamento.
Per questo, secondouna previsione umana,possiamo dire che
nonvedremo il ritorno allaTradizione.
Eppure noi preghiamoe lavoriamo ogni giornoperch la
Tradizionetorni ad essere patrimo-nio comune di tutta laChiesa.
Facciamo la Tradizione per questo, lafacciamo perch tutti tornino
ad essa, e laChiesa si liberi dal veleno modernista nella
suadottrina e nella sua pastorale.
Sarebbe logico abbracciare la Tradizione, pas-sare alla Messa
antica, solo per un gusto per-sonale? Che senso avrebbe fare la
Tradizionesenza desiderare che questa torni a regnaresulla Chiesa
tutta? Sarebbe un gioco senzasenso! e noi non vogliamo giocare.
Ma questo desiderio, umanamente infondato,come non
un'utopia?
Non un'utopia irrealizzabile perch in giocola potenza di Dio.
Dio che conduce la storia, sua l'onnipotenza; nulla impossibile a
Dio.
Carissimi, occorre evitarela tentazione del Naturali-smo
pratico, che pu re-
gnare anche in coloro che si dicono Cattolicisecondo la
Tradizione.
Il naturalismo pratico, quando pensa alle vi-cende della storia,
del mondo o della Chiesa falo stesso, calcola in sostanza solo le
forzeumane in atto. A parole pu ancora dire che Diopu tutto, ma
questo potere non entra mai nellalogica delle sue scelte e
azioni.
Quando questo naturalismo pratico entra nel-l'azione dei
cattolici devastante: li fa agire se-condo il possibile umano e non
secondo ilpossibile di Dio.
Sono tanti quelli che amano la Tradizione, chela sentono
corrispondente alla verit della fede,e poi agiscono non secondo
questa verit, masecondo il calcolo umano del possibile e
realiz-zabile! Dicono: Come vera e bella la Tradi-zione della
Chiesa - e poi aggiungono - maormai non pu pi tornare il suo
glorioso pas-sato; siamo dunque prudenti e accontentiamocidi
qualcosa di meno realizzabile ora. Per questicattolici il possibile
e il realizzabile non pog-giato sulla Verit di Dio, ma sul
fattibile umano.
anno VIIIgIugno 2015 n.
Editoriale
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Non c' posto nel loro calcolo per la grazia,sono dei
naturalisti.
Non c' posto per Dio, non c' posto per il mi-racolo, che in
verit la normalit della Storia.
I cattolici di duemila anni, quelli veri, non hannopensato e
agito cos.Hanno riconosciuto la Verit di Dio, l'hanno de-siderata
per la loro vita, hanno faticato e lottatoperch il mondo intero la
riconoscesse e acco-gliesse. Per questo il Cristianesimo si
diffusonel mondo intero. Hanno posato la
loro azione sullaverit della graziae della onnipo-tenza di Dio,
nonhanno calcolatoumanamente ilrealizzabile.
I martiri hannofatto cos.
Loro, che sono isanti per eccel-lenza, sono mortiper affermare
laverit di Dio, fidandosi che un giorno Dioavrebbe portato a
compimento l'opera. Sonomorti senza vedere il trionfo della fede;
sonomorti sul serio, in una solitudine abitata solo daDio,
lasciando a Dio il futuro. Hanno vissuto del-l'unica preoccupazione
seria, quella di santifi-care il presente nella fedelt assoluta a
NostroSignore Ges Cristo.
E che dire di tutti quei cristiani, pensiamo alquelli del
Giappone, che per secoli hanno resi-stito fedeli al Signore, con un
Pater e Ave,senza pi sacramenti, consegnando la loro fedeai figli,
lasciando a Dio il futuro, certi che ungiorno un missionario
sarebbe tornato con i sa-cramenti che salvano. Fedeli a Dio nel
pre-sente, senza calcolo umano, lasciando a Diol'esito della loro
testimonianza.Cari amici, anche noi dobbiamo fare cos, fedeli
a Dio nel presente, custodendo la Tradizioneche la natura stessa
del Cattolicesimo, la-sciando a Dio il futuro. l'unica posizione
ra-gionevole. qui dentro, in una posizione radicalmente
anti-naturalista, certa realmente della potenzadella grazia, che
ha senso e valore il nostro sa-crificio, unito a quello di
Cristo.
L'alternativa il pasticciare: volere un po' diTradizione,
venendo continuamente a patti conmille compromessi in chiesa e in
casa, accon-
discendendo alpeccato o all'er-rore che ci cir-c o n d a
,sottraendoci alsacrificio del ri-chiamo, dicen-doci che
nonpossiamo pre-tendere tutto.Tanti fannocos: un po' ditradizione
etanto cedimentoalle mode delmomento, la-sciando a Dio la
responsabilit della testimonianza. l'esattocontrario che occorre
fare: la nostra testimo-nianza dev'essere totale, lasciando alla
graziadi Dio i frutti.
Occorre non essere cattolici naturalisti. Il natu-ralista
sciocco e miope, dice di credere in Dioe poi sottrae a lui la
signoria sulla realt e iltempo.
Occorre essere mistici, cio cattolici. I misticivedono Dio
all'opera e partono da questo.
Occorre restare mistici, mentre intorno a noi lamistica muore
nella politica. Anche quella ec-clesiastica.
Radicati nella fede pag. 2
Le date degli incontri di Dottrina Cattolicali trovate su:
www.radicatinellafede.blogspot.it
INCONTRI DI DOTTRINA CATTOLICA
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Radicati nella fede pag. 3
Inizia la terza parte dell'opera di Pre Em-manuel dedicata alla
Chiesa: senza dubbio la parte pi citata e ricordata. Noi ci
arri-viamo dopo aver lungamente considerato ilmistero di grazia che
la Chiesa di Dio. Ciaiuter questa lettura a sollevare lo sguardo,ad
attendere il ritorno di Nostro SignoreGes Cristo; a non essere
impreparati a ciche dovr accadere e che le Scritture hanno
predetto. Ci aiuter tutto questo ad affrontare la buonabattaglia
della fede, ciascuno al posto affidatogli da Dio. Un cristiano che
non alza lo sguardo unpuro non senso, non ha ragion d'essere, una
contraddizione in se stesso.
da La sainte glisedel Pre Emmanuel Andr
Dottrina Cattolica
TERZAPARTELaCHIESaaLLaFInEDEITEMPI
Capitolo XXIV
ILDRaMMaDELLaFInEDEITEMPI
Abbiamo considerato la Chiesa nel passato enel presente; ci
resta di contemplarla nel futuro.
Dio ha voluto che i destini della Chiesa del suounico Figlio
fossero tracciati in anticipo nelleScritture, come lo erano stati
quelli del suostesso Figlio: l che andremo a cercare i do-cumenti
del nostro lavoro.
La Chiesa, prima di essere tutta simile a NostroSignore, subir,
prima della fine del mondo, unaprova suprema che sar una vera
passione.
Sono i dettagli di questa passione, nella qualela Chiesa far
vedere tutto il suo immensoamore per il suo divino Sposo, che si
trovanoconsegnati negli scritti ispirati dell'Antico Testa-mento e
del Nuovo. Li faremo passare sotto gliocchi dei nostri lettori.
Non abbiamo l'intenzione di spaventare nes-suno, trattando un
simile oggetto. Diremo di pi:ci sembra contenere, a fianco di
grandi insegna-menti, grandi consolazioni.
***
assolutamente un triste spettacolo il vederel'umanit, sedotta e
sconvolta dallo spirito delmale, tentare di soffocare ed annientare
laChiesa sua madre e sua nutrice divina. Ma daquesto spettacolo
sorge una luce che ci fa ap-parire la Storia tutta intera sotto la
sua vera luce.
L'uomo si agita sulla terra; ma spinto da po-tenze che non sono
della terra. Nella superficiedella Storia, l'occhio coglie gli
sconvolgimentidegli imperi, le civilt che si fanno e si
disfano.Sotto, la fede ci fa seguire il grande antagonismotra
Satana e Nostro Signore; ci fa assistere alleastuzie e alle
violenze dello spirito immondo perrientrare nella casa dalla quale
l'ha espulsoGes Cristo. Alla fine, vi rientrer e vorr elimi-nare
Nostro Signore. Allora i veli saranno strap-pati, il soprannaturale
apparir ovunque; non cisar pi la politica propriamente detta;
undramma esclusivamente religioso si sviluppere avvolger l'intero
universo.
Ci si pu domandare perch le peripezie di que-sto dramma sono
descritte cos minuziosamentedagli scrittori sacri, visto che non
occuper chepochi anni. che sar la conclusione di tutta lastoria
della Chiesa e del genere umano; chefar riemergere, con un bagliore
supremo, il ca-rattere divino della Chiesa.
Tutte queste profezie hanno d'altronde comescopo incontestabile
il fortificare l'anima dei cre-
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Radicati nella fede pag. 4
denti nei giorni della grande prova. Tutti gli scos-soni, tutti
gli spaventi, tutte le seduzioni che ver-ranno ad assalirla,
essendo stati cosesattamente predetti, formeranno altrettanti
ar-gomenti a favore della fede combattuta e pro-scritta. Essa si
affermer in loro, precisamenteattraverso coloro che dovrebbero
distruggerla.
Ma abbiamo anche noi dei grandi frutti da trarredalla
considerazione di questi avvenimenti stranie temibili. Dopo averne
parlato, Nostro Signoredice ai suoi discepoli: Vegliate dunque e
pregate,perch siate trovati degni di fuggire queste coseche
arriveranno nell'avvenire, e di comparire difronte al Figlio
dell'uomo (Lc 21,36).
Cos dunque l'annuncio di questi avvenimenti un solenne
avvertimento dato al mondo: Vegliatee pregate, per non entrare in
tentazione (Mt26,41).
Non sapete quando queste cose arriveranno:vegliate e pregate,
per non essere sorpresi.
Sapete che, da ora, la seduzione agisce sullenostre anime, che
il mistero d'iniquit fa il suo la-voro, che la fede reputata un
obbrobrio (SanGregorio); vegliate e pregate, per conservare
lafede.
Ecco l'ora della notte, l'ora della potenza delletenebre:
vegliate perch la vostra lampada nonsi spegni, pregate perch
l'intorpedimento e ilsonno non vi guadagni.
Ma piuttosto levate il capo verso il cielo; chel'ora della
redenzione s'approssima, che le primeluci dell'alba illuminano gi
la notte (Lc 21,28).
***
Dopo aver parlato degli insegnamenti, diciamouna parola di
consolazione.
Mai si avr visto il male pi scatenato; e nellostesso tempo pi
contenuto nelle mani di Dio.
La Chiesa, come Nostro Signore, sar conse-gnata senza difesa ai
boia che la crocifiggerannoin tutte le sue membra; ma non sar
permessodi spezzarle le ossa, che sono gli eletti, esatta-mente
come all'Agnello pasquale steso sullacroce.
La prova sar limitata, abbreviata a causa deglieletti; e gli
eletti saranno salvati; e gli eletti sa-ranno tutti i veri
umili.
Infine la prova terminer per un trionfo incredi-bile della
Chiesa, comparabile ad una resurre-zione.
In quei tempi, ed anche tra i preludi della crisisuprema, vedr
convertirsi il resto delle nazioni.Ma la sua pi viva consolazione
sar il ritornodei Giudei.
I Giudei si convertiranno, sia prima sia duranteil trionfo della
Chiesa; e San Paolo, che annun-cia questo grande avvenimento, non
contiene lagioia contemplando il seguito.
Lo si vede, la parola dei salmi possono appli-carsi qui alla
Chiesa: Quand'ero oppresso dal-l'angoscia, il tuo conforto mi ha
consolato (Sal93,19).
continua...
Rubens, il trionfo della fede
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Radicati nella fede pag. 5
5 giugnoSan Bonifacio, Vescovo e Martire
Il Santo del Mese cacacacaccacacacac
1. - Nato nel 680 da nobile stirpe anglosassone,Winfrido fu
educato nel monastero di Exeter edivenne poi monaco benedettino nel
monasterodi Nursling. Ben presto messo a capo della ri-nomata e
fiorente scuola di questa abbazia. Nel710 ordinato sacerdote.
Spinto dal suo ardentezelo apostolico sollecita dal suo abate il
per-messo di recarsi in missione presso i paganidella Frisia, ma
non pu concludere nulla acausa della guerra tra iFrisoni e i
Franchi cistiani.Torna perci in quellostesso anno al suo
mona-stero. I suoi confratelli loeleggono abate.
Tuttavia gi nel 718 eglisi reca a Roma in pellegri-naggio per
pregare sulletombe dei martiri e otte-nere la benedizione dalPapa
Gregorio II che, as-secondando il suo slanciomissionario, gli
assegnacome distretto di missionela Turingia. Dopo una vi-sita al
grande missionarioWillibrordo, vescovo diUtrecht, Winfrido
sincam-mina verso le terre dellasua missione.Lavor contanto
successo che Gre-gorio II lo chiama aRoma, gli d il nome
diBonifacio e lo consacravescovo. Malgrado gravidifficolt Bonifacio
con-verte molti pagani al cristianesimo in Assia, inTuringia e in
Sassonia.
Nel 732 viene, da Gregorio III, fatto arcivescovoe nominato
vicario apostolico per il distretto mis-sionario germanico. Dopo il
suo ritorno da Romaegli si dedica allorganizzazione della Chiesa
inGermania, delimita le varie diocesi, vi mette acapo valenti
vescovi, cura la vita cristiana del
clero e del popolo, tiene sinodi nazionali. Nel 744fonda il
monastero di Fulda. Nel 745 elegge Ma-gonza come sede arvivescovile
da cui dipen-dono 13 vescovadi. Con ci lorganizzazioneecclesiastica
della Germania conclusa.
Nel 754 si spinge ancora una volta verso i Fri-soni, che in
parte hanno abbandonato la fedecristiana, con una cinquantina di
suoi monaci. Il
5 giugno aveva dato l'ap-puntamento presso Dok-kum a un gruppo
dicatecumeni. Era il giornodi Pentecoste; all'iniziodella
celebrazione dellaMessa i missionari ven-nero assaliti da ungruppo
di Frisoni armatidi spade. "Non temete -disse Bonifacio ai
com-pagni - tutte le armi diquesto mondo non pos-sono uccidere la
nostraanima". Quando la spadadi un infedele si abbattsul suo capo,
cerc di ri-pararsi coprendosi conl'Evangeliario. Ma il fen-dente
sfregi il libro emozz il capo del martire.
Bonifacio detto a dirittolapostolo e lorganizza-tore
ecclesiastico dellaGermania. Fu sepoltoprima ad Utrecht, poi
pitardi a Fulda.
2. - Lodiamo gli uomini illustri, e padri della no-stra stirpe.
Molta gloria procacci loro il Signore:la sua magnificenza ab
aeterno! Dominarononei loro regni, e furono uomini grandi per
valore.Governarono il popolo dallora con il loro senno,e con la
loro prudenza dettarono al popolo san-tissime massime. Furono
uomini di misericordia,le cui opere di piet non sono andate in
oblio. I
San Bonifacio, Vescovo e Martire
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Radicati nella fede pag. 6
loro corpi furono sepolti in pace e il loro nomevive per tutti i
secoli. I popoli celebrano la lorosapienza e la Chiesa canta le
loro lodi (Epi-stola). Di questi uomini illustri fa parte san
Boni-facio. Il suo grande merito non consiste soltantonellaver
portato i pagani alla fede in Cristo, maanche nellaver consolidato
il cristianesimo pree-sistente in Germania, dato coesione alle
chiesee diocesi gi esistenti mettendole in pi strettorapporto con
Roma, nellaver condotto in Ger-mania monaci e monache dai chiostri
dellInghil-terra, fondate nuove diocesi e nuovi monasteri enellaver
dato cos alla cristianit in Germaniauna notevole propulsione.
LIntroito della Messaaccenna appunto allopera di Bonifacio per il
po-polo consegnato alle sue cure.
Nel sacerdote che oggi procede allaltare noiscorgiamo il santo
arcivescovo e martire Bonifa-cio. Lo udiamo pregare: Esulter in
Gerusa-lemme e gioir nel popolo mio: e in esso non siudr pi voce di
pianto e voce di lamento.I mieieletti non si affaticheranno invano,
n genere-ranno nellaffanno: perch stirpe benedetta dalSignore sono
essi e i loro nipoti con essi (In-troito). Con questa preghiera e
con questo au-gurio Bonifacio giunse un giorno in terratedesca.
Pass attraverso il paese apportandoovunque benedizione. Con questa
preghiera econ questo augurio sta oggi presso il trono di
Diointercedendo per il suo popolo.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio.Tengo sempre il
Signore dinanzi a me; con luialla mia destra non sar smosso
(Offertorio).Questo il segreto dellattivt abbondante e fe-conda di
san Bonifacio: nonostante tutta la suaattivit esteriore, egli e
rimane il monaco, il re-
ligioso, luomo della preghiera e dellunione conDio, pronto ad
ogni incarico e ad ogni volere diDio. Tengo sempre il Signore
dinanzi a me; conlui alla mia destra non sar smosso. Bonifacioha la
continua consapevolezza che un Altro, piforte, operante in lui, che
lo guida e conduce,che gli concede la forza di sacrificarsi
quotidia-namente e di donare la stessa vita.
Egli confida nella promessa del Signore: Beatii poveri in
spirito, beati coloro che hanno fame esete di giustiza, beati i
pacifici. Beati coloro chesoffrono persecuzione per amore della
giustizia.Rallegratevi ed esultate perch grande la vo-stra
ricompensa nei cieli (Vangelo). Ora, dopoaver percorso con il suo
Signore la via del sacri-ficio, Bonifacio ammesso alleterna
comunionecon Cristo e appartiene al numero di quelli di cuiil
Communio della Messa canta: A chi vincedar di sedere con me sul mio
trono, comeanchio ho vinto e mi sono assiso col Padre sulsuo
trono.
3. - Noi ringraziamo san Bonifacio per quantoha fatto per la
cristianizzazione della Germania.Ci che egli ha apportato al suo
popolo sia sem-pre una sacra e intangibile eredit.
Noi lo preghiamo: San Bonifacio, per la salutedel tuo popolo tu
hai donato prontamente e gio-iosamente la tua stessa vita. Ottieni
anche a noiquesto santo coraggio cristiano, affinch siamopronti
piuttosto a morire che a rinnegare lereditdei nostri padri, la
santa fede cattolica! San Bo-nifacio, aiutaci a conservare il sacro
patrimoniodella nostra fede.
Il martirio di San Bonifacio
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Radicati nella fede pag. 7
A VOCOGNO
DOMENICA 28 GIUGNO 2015ore 10.30
SANTA MESSA cantatae PROCESSIONE
ore 15.30VESPRI CANTATI
BENEDIZIONE EUCARISTICA
FESTA DI N. S. FESTA DI N. S. DEL SACRO CUORE DEL SACRO
CUORE
DI GESDI GES
ore 17.00 Santa Messa letta
Ricordatevi, o Nostra Signora del Sacro Cuoredi Ges, del potere
ineffabile che il vostro divinFiglio vi ha dato sopra il suo Cuore
adorabile.Pieni di fiducia nei vostri meriti, noi veniamo
adimplorare la vostra protezione. O celeste Teso-riera del Cuore di
Ges, di quel cuore che lasorgente inesauribile di tutte le grazie e
che voipotete aprire a vostro piacere per farne discen-dere sopra
gli uomini quei tesori di amore e dimisericordia, di lume e di
salute che esso rac-chiude in se: concedeteci, ve ne scongiuriamo,
ifavori che vi domandiamo... No, non possiamo ricevere da Voi alcun
rifiutoperch siete la Madre nostra: o nostra Signoradel Sacro Cuore
di Ges accogliete benigna-mente le nostre preghiere e degnatevi di
esau-dirle. Cos sia.
Nostra Signora del Sacro Cuore di Ges,pregate per noi.
PREGHIERAA N. S. DEL SACRO CUORE DI GES
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Radicati nella fede pag. 8
Per le Messe in settimana saranno possibili
delle variazioni di orarioTel. don Alberto 349.2848054
ORARI SANTE MESSE
VocognoChiesa di Santa Caterina V.M.
Domenica e Feste ore 10.30 Messa cantata
ore 17.00 Messa letta
Luned e Mercoled ore 17.30Marted e Gioved ore 7
Venerd ore 17Sabato ore 8
Per le Messe in settimana saranno possibili
delle variazioni di orarioTel. don Stefano 348.2463990
DomodossolaCappella dellospedale
Domenica e Festeore 10.30 Messa cantata
Luned - Mercoled e Venerd ore 17
Marted - Gioved e Sabatoore 7
www.radicatinellafede.blogspot.ittrovate tutti i numeri di
Radicati nella fede in formato PDF
visitando il sito
ore 10.30SANTA MESSA cantata
e SOLENNEPROCESSIONE EUCARISTICA
Vocogno
Corpus Corpus DominiDomini
Domenica 7 giugno 2015
ore 17.00 Santa Messa letta