Centro Culturale Cinese “Il Ponte” - Via Ciseri 2 CH-6900 Lugano Tel.: +41 91/921 29 03 www.qiaoliang.ch E-mail: [email protected]C.c.p. 69-10314-2 Redazione, Francesca Wölfler - Brandani Collaboratori questo numero: Yolanda Esmeralda Berletti Xue Yangzi (Xue Laoshi) Giulia Sgarbi Foglio della Scuola del Centro Culturale Cinese „il Ponte“ 桥梁 - Sommario Arte 2 Biblioteca 3 4 Laozi 5 6 Il luogo in cui lavoro è un posto un po‘ particolare: tanto per cominciare ha l‘aspetto di un negozio, perchè al suo in- terno si vende oggettistica cinese; qualche tempo fa, mi sembrava fosse stretto e quindi ho „girato il tavolo“. Un magnete ferma il foglio dell‘„Ode alla vita“, che ho messo a decorare uno degli armadi di metallo posti in fondo sul lato corto della stanza ; la poesia fra l‘altro recita:“ Lentamente muore chi non capo- volge il tavolo...“ Capovolgerlo è un po‘ difficile, altrimenti non potrei più usarlo, sarebbe scomodo e troppo basso; inoltre non è un tavolo ma una scrivania, comunque, il risultato del cambiamento è interessante, la stanza si presenta molto più spaziosa. Direi...accogliente. Dalla casa paterna ho portato un po‘ di mobilio: il tavolo a mezza luna ricoperto da un drappo damascato in similseta gialla col disegno di un giardno cinese tradizio- nale e bambini che vi giocano, sul quale allestisco „la Vetrina“ primo approccio a chi fosse interessato all‘acquisto di qual- cosa, ed un grande scaffale bianco-crema rimpinzato di oggetti di ogni sorta e varie- tà. Questi oggetti servono anche come „premio“ per coloro che si cimentano nei giochini presenti in ogni numero della presente pubblicazione. La „Centrale Operativa“ di tutto ciò che comunemente qui si chiama Centro Cultu- rale, consiste nella mia scrivania, (di soli- to io sono seduta sulla sedia, anch‘essa gialla, così fa pendant con il tavolo desc- ritto poc‘anzi), la fotocopiatrice ed i due armadi di metallo. Di fronte a me, sul lato esterno ci sono due sedie, il loro colore è variabile, ed hanno un‘esistenza piuttosto travagliata, perchè a seconda di quanta gente entra, quanti si siedono e dell‘attività di pulizia, vengono continuamente spostate di qua e di là. Secondo l‘ intenzione originaria, la posizi- one delle due sedie doveva essere ad ango- lo acuto rispetto alla scrivania, per dare un senso di benvenuto a chi entra. Ma rara- mente questa idea viene compresa, quindi, spesso, chi si siede, molto gentilmente le riemette a posto, attaccandole alla scriva- nia, trasformando immancabilmente l‘originaria disposizione. Oltre a questi „pezzi“ principali, ci sono anche altri oggetti, con funzioni minori, ma comunque importanti. La direzione dello schermo del computer, consente di poter sempre spaziare con lo sguardo fuori, in questo modo, godo dei passaggi stagionali e delle loro colorazioni sulla natura circostante, in modo pieno e soddisfacente. Gli alberi del giardino di Parco Saroli, che si stagliano sullo sfondo della mia visuale, incorniciano di verde il piccolo edifi- cio basso, credo una rimessa o un deposito di attrezzi, re- taggio della casa del Con- sole di‘Italia, mantenuta nel suo colore originale; il resto, infatti, è stato dipinto di bianco. Anno 16 numero 4 - 5 Numero 109 - 110 Febbraio - Marzo 2012
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