PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza articolato in 5 percorsi “LMG/01” Anno Accademico 2017/2018 Percorso D “Diritto, organizzazioni e relazioni internazionali” N.B. Nel piano degli studi, gli insegnamenti indicati in rosso sono caratteristici di uno specifico percorso. Gli insegnamenti indicati in blu sono comuni a tutti i percorsi.
52
Embed
PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI Corso di … · Altre Per la prova finale 20 ... La distribuzione degli insegnamenti nei 5 anni è strutturata per una ... acquisizione di un lessico
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI
Corso di Laurea Magistrale
a Ciclo Unico
in Giurisprudenza
articolato in 5 percorsi
“LMG/01”
Anno Accademico 2017/2018
Percorso D “Diritto, organizzazioni e relazioni internazionali”
N.B. Nel piano degli studi, gli insegnamenti indicati in rosso sono caratteristici di uno
specifico percorso. Gli insegnamenti indicati in blu sono comuni a tutti i percorsi.
Pag 2
Attività Ambiti disciplinari SSD Insegnamento CFU Docente
I ANNO
B Storico-giuridico IUS/18 Istituzioni di diritto romano e delle antichità 14 CARAVALE Mario,
TASSI Elena
B Filosofico-giuridico IUS/20 Filosofia del diritto 9 ROMANO
Augusto
B Privatistico IUS/01 Istituzioni di diritto privato 14 BIANCA
Cesare Massimo
B Costituzionalistico IUS/08 Diritto costituzionale 9 CALVANO
Roberta
C Economico e pubblicistico SECS-P/02 Economia e politica internazionale 6 RINALDI
Azzurra
Totale I anno 52
II ANNO
B Costituzionalistico IUS/08 Diritto costituzionale e pubblico dell’economia 9 CALVANO
Roberta
B Storico-giuridico IUS/19 Storia del diritto italiano 14 NAPOLI
Maria Teresa
C Lavoristico IUS/07 Diritto del lavoro 12 MAIO
Valerio
C Internazionalistico IUS/13 Diritto internazionale 10 NAPOLETANO
Nicola
C Comunitaristico IUS/14 Diritto dell’Unione europea 10 CARTA
Mario
Totale II anno 55
III ANNO
B Filosofico – Giuridico IUS/20 Informatica giuridica 6 LIMONE
Antonio
B Privatistico IUS/01 Diritto civile 11 NAPOLI
Gaetano Edoardo
C Economico e pubblicistico IUS/12 Diritto tributario e sistemi fiscali 9 FEDELE
Andrea
C Penalistico IUS/17 Diritto penale 15
MONGILLO
Vincenzo
Docente pro tempore
C Amministrativo IUS/10 Diritto amministrativo 12 SCIARRETTA
Franco
C Amministrativo IUS/10 Diritto delle autonomie locali 6 SERGIO
Sara
Totale III anno 59
IV ANNO
C Processual-Civilistico IUS/15 Diritto processuale civile 14 PANZAROLA
Andrea
C Commercialistico IUS/04 Diritto commerciale 15
MARTUCCI
Katrin
Docente pro tempore
A Affine o integrativo IUS/13 Diritto delle organizzazioni internazionali 9 NAPOLETANO
Nicola
A Affine o integrativo SECS-P/02 Economia internazionale e globalizzazione
dei mercati 9
MORESELLI
Alessandro
Altre A scelta dello studente v. elenco insegnamenti a scelta 6
Altre Lingua inglese
6 ROSSI HOLDEN
Linda
Totale IV anno 59
V ANNO
C Processual-Penalistico IUS/16 Diritto processuale penale 14 Insegnamenti
da attivare nel
2018-2019 C Comparatistico IUS/21 Diritto pubblico comparato 10
A Affine o integrativo SPS/06 Storia dei trattati e delle relazioni
internazionali 9
Altre A scelta dello studente v. elenco insegnamenti a scelta 6
Altre A scelta dello studente v. elenco insegnamenti a scelta 6
Totale V anno 45
Altre Per la prova finale 20
Altre Ulteriori attività formative, ulteriori
conoscenze linguistiche, etc. 10
TOTALE 300
Pag 3
PRESENTAZIONE DEGLI INSEGNAMENTI
Propedeuticità, progressione e connessioni tra gli insegnamenti
Propedeuticità
Per il corso di laurea non sono stati stabiliti vincoli di propedeuticità in quanto la struttura
dei singoli percorsi formativi è definita secondo una sequenza scientifica, metodologica e
temporale che corrisponde alla logica della propedeuticità. Per ciascuno degli
insegnamenti i docenti hanno indicato, inoltre, nel programma del corso le diverse
propedeuticità utili e funzionali ad una formazione progressiva, integrata e completa.
Progressività
La distribuzione degli insegnamenti nei 5 anni è strutturata per una progressività delle
conoscenze. La progressione formativa è strettamente correlata alla articolazione degli
insegnamenti per singola annualità e rispetto all’intero percorso formativo. La
progressività riguarda non solo i contenuti formativi ma anche le metodologie di
approccio e di analisi.
Connessioni tra gli insegnamenti
Nei 5 percorsi formativi gli insegnamenti sono “comuni” ma tutti, rispetto al profilo dei
percorsi, presentano una propria specificità sia nella denominazione, sia nei contenuti,
sia nelle metodologie di analisi. Ciascuno dei percorsi formativi garantisce una specifica
connessione ed interrelazione tra gli insegnamenti con la finalità di creare reali e
funzionali condizioni di approccio integrato e sistemico alle diverse peculiarità degli stessi
percorsi.
Percorso D: DIRITTO, ORGANIZZAZIONI E RELAZIONI INTERNAZIONALI
Gli insegnamenti si occupano del diritto in chiave internazionale, di diritto ed economia
globale, di organizzazioni e relazioni internazionali, di processi di internazionalizzazione
delle imprese e di delocalizzazione della produzione industriale. L’interconnessione tra
questi saperi è caratterizzata da un mondo senza confini, sempre più aperto, alla ricerca
di nuove risposte da parte del diritto.
Pag 4
INSEGNAMENTO: Istituzioni di diritto romano e delle antichità (IUS/18 – 14 CFU)
Il corso si propone di fornire l’apparato concettuale e le consapevolezze critiche necessarie allo studio
del diritto positivo ed alla pratica giuridica.
Nella parte generale verrà dato spazio alla riflessione sul fondamento filosofico degli elementi
costitutivi dell’ordinamento giuridico, indagando il sistema del diritto vigente anche alla luce degli
orientamenti che hanno avuto maggiore incidenza nella cultura giuridica occidentale.
La parte speciale si soffermerà sull’impatto che le tecnologie digitali hanno sull’organizzazione dello
Stato e sui tradizionali istituti giuridici.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI
Parte generale
- ELEMENTI PER UNA DEFINIZIONE DEL DIRITTO
- DIRITTO E MORALE
- DALLA NATURA AL DIRITTO NATURALE
- IL POSITIVISMO GIURIDICO
- GIUSTIZIA
- VALIDITÀ ED EFFICACIA
- LA SANZIONE
- L’INTERPRETAZIONE
- L’ORDINAMENTO GIURIDICO
- REALISMO GIURIDICO
- NEOCOSTITUZIONALISMO
- I DIRITTI DELL’UOMO
- FILOSOFIA DEL DIRITTO PRIVATO
- FILOSOFIA DEL DIRITTO PENALE
- FILOSOFIA DEL DIRITTO PROCESSUALE
Parte speciale
- INTERNET E DIRITTO
- E-DEMOCRACY
- DIRITTO ALL’OBLIO
3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI Gli strumenti didattici utilizzati privilegiano la sinergia tra il modello e-learning ed il modello tradizionale,
in una interazione dello studente con il docente o con il tutor. Pertanto lo studio dei volumi consigliati
dovrà essere accompagnato dall’approfondimento attraverso le video lezioni, letture di slide in pdf ed i
web seminar.
4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO Il raggiungimento dei risultati di apprendimento da parte dello studente viene accertato con un esame
orale che mira a verificare il livello di conoscenza acquisito, lo spirito critico nonchè la capacità di
comunicare con linguaggio appropriato e viene valutato in trentesimi.
5. TESTI DI STUDIO 1) Per la parte generale, si consiglia lo studio di uno dei seguenti volumi:
- BARBERIS M., Introduzione allo studio del diritto, Giappichelli, Torino, 2014;
oppure
- BIX B. H., Teoria del diritto. Idee e contesti, Giappichelli, Torino, 2016.
Pag 7
2) Per la parte speciale
FROSINI T. E., Liberté, egalité, Internet, Editoriale scientifica, Napoli, 2015.
1)
6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Per ogni argomento del corso lo studente può avvalersi di una sezione di domande utile non solo per
controllare l’apprendimento ma anche per fornire esempi specifici dei concetti filosofico-giuridici.
7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE
Attraverso lo studio delle distinzioni fondamentali fra diritto oggettivo e diritti soggettivi, dottrina e
giurisprudenza, regole e principi, interpretazione ed applicazione della norma, l’insegnamento si
propone di fornire l’apparato concettuale ed il lessico basilare per la pratica giuridica, sia in riferimento
alle tradizionali professioni forensi sia per le professionalità della pubblica amministrazione.
Pag 8
INSEGNAMENTO: Istituzioni Diritto Privato (IUS/01 - 14 CFU)
Il diritto costituzionale svolge una funzione preliminare rispetto alla conoscenza e comprensione delle
altre discipline giuridiche, che trovano comunque nel testo costituzionale le loro linee portanti.
Il complessivo obiettivo formativo è quindi quello di far maturare una conoscenza adeguata delle regole
attorno alle quali ruota il nostro assetto costituzionale, anche nei suoi sviluppi "viventi" (sia sotto il
profilo della evoluzione del sistema politico, sia sotto quello della applicazione giurisprudenziale) e nei
suoi rapporti con l’Ue.
La conoscenza del sistema costituzionale e pubblico dell’economia è un campo di apprendimento nel
quale il diritto costituzionale assolve ad una funzione indispensabile per la formazione del giurista nella
nostra area culturale, anche nella prospettiva della integrazione europea.
La conoscenza degli istituti fondamentali del diritto costituzionale sarà utile alle conoscenze applicate
all’attività pratica del giurista.
Data la collocazione nel II anno del corso di studi, un obiettivo formativo fondamentale del corso è
quello dell’acquisizione da parte dello studente di un metodo di studio che ne sviluppi la capacità di
apprendimento in relazione alle tematiche giuridiche, l’acquisizione di abilità comunicative proprie del
linguaggio giuridico, l’addestramento all’impiego delle tecniche argomentative tramite l’esposizione di
casi.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI
Oggetto del programma di parte generale sono lo studio delle fonti del diritto (con particolare
riferimento alle trasformazioni in atto) e la giustizia costituzionale. La parte speciale verte sul diritto
pubblico dell’economia. Quella adottata è una prospettiva critica ed evolutiva, alla luce dei processi in
atto che spostano sul livello sovranazionale una significativa quota delle competenze un tempo
attribuite alla funzione legislativa parlamentare. Per poter meglio cogliere le questioni teoriche e i
problemi costituzionali derivanti dalla prassi in materia di fonti si richiede una buona conoscenza anche
della parte istituzionale nonché un’ottima conoscenza del testo costituzionale. La conoscenza della
giustizia costituzionale è agevolata dalla lettura di casi, anche inerenti il diritto dell’economia.
I contenuti del programma sono coerenti con il metodo di insegnamento e con i risultati attesi
nell’ambito del primo anno del corso di studio. Il numero di CFU assegnati (9) è pienamente coerente al
programma di esame e ai contenuti in piattaforma.
Pag 15
3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI E DURATA DEL CORSO L’esame degli istituti è di tipo critico-discorsivo, partendo dal testo normativo, messo a confronto con le
prassi degli organi costituzionali e di casi giurisprudenziali. Gli strumenti didattici utilizzati sono video-lezioni, webinar di riepilogo del programma e webinar di
approfondimento su singole tematiche proposte dagli studenti nel forum o via mail. Colloqui in
videoconferenza periodici concordati con la docente serviranno ad affrontare particolari difficoltà
segnalate dagli studenti su tematiche specifiche.
L’interazione didattica dello studente con il docente/tutor e con gli altri studenti è promossa lungo il
percorso didattico attraverso la creazione di occasioni collettive e collaborative di apprendimento come
seminari di approfondimento in streaming, occasioni di incontro con attori istituzionali che illustrino
l’esperienza delle istituzioni cui appartengono; il monitoraggio del livello di apprendimento dello
studente attraverso il tracciamento delle attività formative, e frequenti momenti di autovalutazione e
valutazione tramite colloqui di verifica del livello di preparazione.
I contenuti didattici sono organizzati in moduli, così che lo studio sia personalizzabile dal singolo
studente rispetto alle caratteristiche del proprio percorso personale e dei propri tempi di studio.
Al Corso di corrispondono 9 CFU.
La durata del Corso è di 225 ore di attività formative complessive, comprensive di:
- attività di didattica erogativa (DE): 40 ore (videolezioni);
- attività di didattica interattiva (DI): 25 ore (test di autovalutazione formativa con feedback
didattico; forum domanda/risposta di problem solving con feedback didattico; webinar di
analisi e discussione di un caso giudiziario; glossario degli studenti con correzione delle voci; webinar di
riepilogo);
attività in auto apprendimento: 160 ore
4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO
L'esame di profitto consiste in una prova orale articolata in tre domande vertenti sulle diverse parti
principali del programma. Sono oggetto di valutazione le conoscenze e competenze descritte al punto
1, ivi compresa la capacità di esposizione ed argomentazione dei temi e degli istituti costituzionali.
L’iscrizione all’esame avviene tramite prenotazione da parte dello studente nella piattaforma online,
area amministrativa, entro un termine che scade di regola almeno una settimana prima della data
dell’appello.
L'esame può essere sostenuto senza alcuna propedeuticità.
5. TESTI DI STUDIO
La Costituzione (il testo può essere agevolmente reperito online su www.cortecostituzionale.it )
P. Caretti – U. De Siervo, Diritto Costituzionale e pubblico, Torino, Giappichelli, ultima edizione in
commercio, solo i capitoli III e XVI. (il prezzo dell’edizione 2014 del manuale, che costituisce libro di
testo per l’esame di Diritto costituzionale del I e del II anno in tutti i percorsi della LMG01, è di euro 45)
- F. Sorrentino, Le fonti del diritto italiano, Padova, Cedam, ultima edizione
- papers sul Diritto costituzionale e pubblico dell’economia inseriti sulla bacheca
Gli studenti presteranno particolare attenzione ai materiali di aggiornamento e alle lezioni inseriti in
piattaforma, con riferimento all’entrata in vigore di importanti interventi riformatori in itinere, in attesa
dell’aggiornamento e pubblicazione del nuovo libro di testo.
6. QUIZ DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE
Nella bacheca online dell’insegnamento sono inserite domande a risposta aperta che costituiscono un
“Percorso formativo di autoverifica dell’apprendimento” che consente allo studente di verificare la
comprensione degli argomenti dopo aver seguito le video lezioni.
Pag 16
Le slides allegate ad ogni singola lezione redatte dalla docente costituiscono un materiale didattico di
ausilio ed integrazione anche rispetto allo studio del libro di testo e all’esame dei riferimenti normativi
di volta in volta richiamati.
La docente è a disposizione degli studenti per prove di autovalutazione individualizzate, concordando lo
svolgimento di colloqui in presenza e in videoconferenza (es. esami simulati con gli studenti che,
riprendendo gli studi dopo lunghe interruzioni, o presentando particolari difficoltà nell’esporre con
linguaggio giuridico le tematiche trattate, ritengano utile testare la preparazione prima dell’esame di
profitto).
7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE
Il diritto costituzionale fornisce allo studente gli strumenti di base per qualsiasi esperienza
professionale in ambito giuridico, fornendo elementi di conoscenza che riguardano il complessivo
funzionamento della macchina statuale e i principi dell’azione dei pubblici poteri, oltre alla
connotazione del rapporto tra cittadini e Stato e tra cittadini e Ue. Di particolare utilità le nozioni
relative alla interpretazione degli atti normativi, i caratteri e i limiti dell’efficacia del diritto Ue nel nostro
ordinamento, al diritto pubblico dell’economia nella sua dimensione interna e sovranazionale.
8. EVENTUALI NOTE
Gli ambiti professionali in cui possono trovare applicazione le conoscenze acquisite nel corso sono
ampi e disparati, poiché la natura di insegnamento di base per la formazione giuridica attesta come tali
conoscenze siano impiegabili nelle pubbliche amministrazioni, nell’esperienza forense, nell’attività
presso le aziende.
Pag 17
INSEGNAMENTO: STORIA DEL DIRITTO ITALIANO (IUS/19 - CFU 14)
L’insegnamento di Storia del diritto italiano illustra l’origine e l’evoluzione storica degli ordinamenti e
degli istituti giuridici nel periodo compreso tra il tardo Impero romano e l’epoca recente con
l’interazione delle dottrine romanistiche e canonistiche elaborate nelle scuole di diritto in virtù del
reciproco influsso tra i sistemi giuridici di Stato e Chiesa. Nel delineare una visione coerente ed
esaustiva dello sviluppo del diritto del nostro Paese entro le coordinate istituzionali e culturali europee,
alla cui formazione esso ha contribuito e dalle cui correnti di pensiero – dal giusnaturalismo al
liberalismo – ha tratto alimento per la nascita dei codici e delle costituzioni moderne, la storia giuridica
si propone di fornire allo studente una solida base di competenze culturali, logiche e metodologiche
atte a far acquisire capacità critiche e duttilità necessarie ad esercitare il ragionamento giuridico,
centrale nella formazione del giurista. L’atteso apprendimento ha lo scopo di impostare ed interpretare
questioni giuridiche a livello interdisciplinare e, più in genere, a considerare il diritto non in una visione
meramente statica e razionale ma come espressione della società e perciò in modo storicamente
relativo.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI
Il programma si articola in quattro sezioni
1) un corso di videolezioni che espone l’innesto degli istituti introdotti dai popoli germanici sul
tessuto del diritto romano e la formazione della scienza giuridica civilistica e canonistica
attraverso la nascita delle Scuole di diritto nel periodo compreso tra il Basso Impero (IV-V
sec.) e l’età delle Signorie (XIV-XV sec.);
2) un corso di videolezioni che attesta le radici del movimento codificatorio nella scienza
giuridica umanistica e nel razionalismo protestante;
3) un corso di videolezioni sulla recezione nell’Italia pre e post unitaria delle molteplici
tendenze
culturali del pensiero giuridico europeo dell’Ottocento e la loro perdurante influenza sulle
discipline giuridiche del Novecento;
4) un breve testo dal taglio monografico.
N. B.: Per una migliore comprensione degli argomenti è consigliabile aver superato l’esame
di Istituzioni di diritto romano e di Diritto costituzionale 1.
3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI L’ insegnamento si avvale della piattaforma informatica e si articola in videolezioni, modulate in tre
sezioni, quattro Webinar più uno svolto dal tutor (ed altri su eventuale richiesta) relativi a temi
fondamentali, nel corso dei quali è prevista l’interazione fra docente e studente. Sono anche curati i
servizi di e-mail, chat o forum.
4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO Il grado di apprendimento si effettua mediante esame frontale nel corso del quale viene valutata la
capacità critica e sistematica dello studente e la competenza a storicizzare il fenomeno giuridico.
5. TESTI DI STUDIO OBBLIGATORI:
1) Maria Teresa Napoli, La Storia del diritto nell’età medievale. Istituzioni e scienza
giuridica (videolezioni);
2) Maria Teresa Napoli, Umanesimo giuridico e Riforma protestante: alle origini del Codice
(videolezioni);
3) Maria Teresa Napoli, La cultura giuridica europea in Italia nel sec. XIX (videolezioni);
Pag 18
OBBLIGATORI A SCELTA DELLO STUDENTE TRA:
a) Laura Moscati, Tra ‘ copyright e ‘ droit d’auteur’. Origine e sviluppo della proprietà
intellettuale in Europa, Napoli, Satura Editrice (collana Altorilievi), 2012, pp. 51, E: 7;
b) Guido Astuti, Il Code Napoléon in Italia e la sua influenza sui Codici degli Stati italiani
successori, Torino, G. Giappichelli Editore, 2015, pp.97, E:9.
6. QUIZ DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE È presente in bacheca il percorso formativo, strumento di autovalutazione delle conoscenze acquisite
strutturato con domande a risposta aperta.
7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze storico-giuridiche acquisite sono funzionali all’indirizzo nelle professioni legali, nella
magistratura, in ambito sociale e politico, quindi nelle istituzioni, nelle amministrazioni pubbliche e
nelle imprese private dove sono indispensabili capacità critiche e sistematiche ed inoltre nelle
organizzazioni internazionali dove la conoscenza storica del diritto e delle istituzioni dei relativi Stati
consente lo sviluppo di cognizioni analitiche e valutative ad ampio spettro al di là degli specifici settori
In sede di esame di profitto, la verifica dell’apprendimento si svolgerà in modalità orale ed avrà ad
oggetto sia gli argomenti indicati supra sotto la voce “Programma / contenuti”, sia quelli trattati nel
corso delle video-lezioni e dei webinar.
5. TESTI DI STUDIO Parte generale
B. CONFORTI, Diritto internazionale, Editoriale Scientifica, Napoli (ultima edizione).
oppure
E. CANNIZZARO, Diritto internazionale, Giappichelli, Torino (ultima edizione).
Parte speciale
A. CALIGIURI, G. CATALDI, N. NAPOLETANO (a cura di), La tutela dei diritti umani in Europa tra sovranità
statale e ordinamenti sovranazionali, CEDAM, Padova, 2010 (limitatamente alla Parte Prima –
contributi di N. Napoletano, A. Caligiuri, A. Viterbo – pp. 3-106, e alla Parte Quinta – contributi di G.
Cataldi, M. Pedrazzi – pp. 565-607)
Ulteriore materiale didattico e/o bibliografica di riferimento
Fonti digitali normative e/o giurisprudenziali menzionate, commentate e/o utilizzate durante le video-
lezioni dell’insegnamento di Diritto internazionale sono disponibili agli studenti, e scaricabili
direttamente dalla Bacheca elettronica del docente.
6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Il percorso formativo delineato per l’insegnamento di Diritto internazionale ha come obiettivo principale
quello di consentire allo studente di accertare in maniera autonoma la propria conoscenza dei profili e
degli elementi di base della materia, quali la soggettività internazionale, i modi di produzione e di
attuazione delle norme giuridiche internazionali anche con riferimento al diritto interno, la
responsabilità internazionale per fatto illecito e i mezzi di risoluzione delle controversie internazionali,
la funzione giurisdizionale internazionale.
A tal fine, il percorso formativo costituisce un ausilio didattico per lo studente che intenda sviluppare al
meglio tali conoscenze, approfondire la comprensione dei principali istituti giuridici del diritto
internazionale e verificare autonomamente la propria preparazione ai fini dell’esame.
Con tale intento, è stata elaborato un elenco di 120 quesiti a risposta aperta, che hanno ad oggetto i
profili e gli elementi di base del diritto internazionale, e che lo studente può utilizzare sia come
strumento di ausilio nello studio e per la comprensione della materia, sia come strumento di
autovalutazione.
L’elenco dei quesiti è disponibile e può essere scaricato direttamente dalla Bacheca elettronica del
docente. Detto elenco non costituisce un insieme completo ed esaustivo delle domande che il docente
potrà formulare allo studente in sede d’esame di profitto.
7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE L’insegnamento del Diritto internazionale contribuisce a formare un giurista fornendogli una
preparazione specialistica nell’ambito delle discipline giuridiche internazionali, utile e necessaria a
coloro che sono interessati sia all’esercizio delle professioni legali dinanzi ad istante internazionali ed
europee, quali i tribunali arbitrali, organi di controllo sul rispetto diritti umani, ICSID, giurisdizioni
internazionali ed europee, sia all’impiego nella carriera diplomatica, nell’ambito della cooperazione
internazionale, presso organi ed istituzioni dell’Unione europea e di organizzazioni internazionali,
nonché nelle imprese che operano a livello nazionale, europeo ed internazionale.
8. EVENTUALI NOTE Nella Bacheca dell’insegnamento, sono disponibili ulteriori approfondimenti circa le “Conoscenze e
risultati d’apprendimento previsti, nonché modalità di applicazione delle conoscenze e comprensione
acquisite”.
Pag 24
INSEGNAMENTO: Diritto dell’Unione europea (IUS 14 - 10 CFU)
Il corso si propone l’obiettivo di fornire agli studenti le necessarie competenze e le categorie giuridiche
per interpretare, conoscere ed approfondire il Diritto dell’Unione europea quale elemento costitutivo e
fondamentale del processo di integrazione europea. In particolare gli studenti saranno in grado di
analizzare le dinamiche alla base dell’evoluzione istituzionale e storica del processo di integrazione
europea, unitamente a quegli elementi specifici dell’ordinamento dell’Unione europea che lo
distinguono sia dall’ordinamento nazionale che internazionale. Pertanto il corso affronterà, accanto ai
profili istituzionali ed al sistema delle fonti, anche alcuni particolari aspetti delle competenze e delle
politiche dell’Unione, quali lo spazio di libertà sicurezza e giustizia, le politiche dell’ asilo e dell’
immigrazione e la tutela dei diritti fondamentali.
Al termine del corso lo studente avrà conseguito la capacità di applicare tali conoscenze con autonomia
di giudizio e spirito critico, anche ad un livello avanzato di complessità, per comprendere e affrontare
tematiche e questioni di Diritto dell’Unione europea e per elaborare e comunicare in modo chiaro ed
efficace argomentazioni e soluzioni giuridiche.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI L’insegnamento si propone di fornire una conoscenza ampia ed articolata della struttura istituzionale e
giuridica dell’Unione europea, con particolare riferimento alle modifiche che si sono succedute nel
corso del processo di integrazione ed hanno portato alla definizione di un ordinamento europeo con
caratteristiche del tutto peculiari. L’insegnamento mira, inoltre, a dare un quadro compiuto ed attuale
delle tematiche più rilevanti riguardanti il diritto dell’ Unione quali, in estrema sintesi:
1. L’Unione europea e il suo ordinamento giuridico.
2. Valori, obiettivi e principi democratici. I diritti della cittadinanza dell’Unione
3. L’architettura istituzionale dell’Unione.
4. Le istituzioni politiche e il processo decisionale: Consiglio europeo, Parlamento europeo, Consiglio
dell’Unione e Commissione europea
5. La tutela dei diritti: Corte di giustizia e giudici nazionali.
6. Le fonti del diritto dell’Unione ed i rapporti con il diritto degli Stati membri
7. L’appartenenza dell’Italia all’Unione. Il ruolo dello Stato e quello delle Regioni.
8. Lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia. Controlli alle frontiere, asilo e politiche dell’immigrazione.
3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI Il corso di Diritto dell’Unione europea, oltre all’utilizzo dei testi suggeriti, prevede quali strumenti
didattici in primo luogo le video lezioni del docente, erogate in modalità asincrona. Inoltre lo studente
potrà avvalersi di webinar di approfondimento e di riepilogo degli argomenti del corso, di analisi e
discussione di casi pratici, erogati in modalità sincrona, programmati annualmente e finalizzati a
garantire un buon livello di interazione didattica dello studente con il docente/tutor e con gli altri
studenti.
4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO La verifica dell’apprendimento si svolgerà in modalità orale ed avrà ad oggetto sia gli argomenti indicati
nel programma sia quelli trattati nei webseminar. Saranno valutati in particolare la completezza, la
chiarezza e la capacità critica nella esposizione degli argomenti affrontati.
Pag 25
5. TESTI DI STUDIO U. Villani, Istituzioni di diritto dell’Unione europea, 4ª edizione, Cacucci editore, Bari 2017
M. Carta (a cura di), Immigrazione, frontiere esterne, diritti umani, Teseo editore, Roma
6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Ai fini di consentire la verifica del proprio apprendimento durante il percorso formativo, saranno messe
a disposizione allo studente, anche ai fini della preparazione dell’esame , una lista di domande a
risposta aperta tramite le quali lo studente potrà agevolmente verificare il proprio livello di
preparazione.
7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze e le competenze acquisite dallo studio del diritto dell’Unione europea sono oggi
fondamentali oltre che per comprendere un fenomeno di integrazione tra Stati che non ha precedenti
nel panorama internazionale, per una serie di professioni ed attività che ormai non possono
prescindere dal “diritto comunitario” In effetti gli istituti e le categorie apprese durante il corso trovano
applicazione nell’ambito delle professioni legali (magistrato, avvocato, notaio, giurista di impresa), in
tutti i settori della Pubblica amministrazione (dalle amministrazioni centrali a quelle locali) o di altri
ente pubblici e/o privati, nelle carriere presso enti ed organizzazioni internazionali, quali l’Unione
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE Al termine del corso di Diritto Tributario e Sistemi Fiscali lo studente:
• conosce l’oggetto e le funzioni del diritto tributario;
• conosce ed è in grado di applicare gli strumenti conoscitivi e metodologici propri della materia;
• conosce l’evoluzione storica del diritto tributario italiano, le sue caratteristiche fondamentali e le
reciproche influenze con gli altri rami del diritto nazionale;
• possiede le basi per comprendere i processi di armonizzazione, uniformazione e unificazione del
diritto tributario a livello europeo e internazionale;
• è in grado di applicare le conoscenze e le competenze acquisite con autonomia di giudizio e con
spirito critico, per analizzare e risolvere problemi e casi pratici;
• è in grado di elaborare e comunicare in modo corretto e chiaro argomentazioni e soluzioni giuridiche
proprie della materia.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il percorso formativo è orientato alla piena conoscenza dell'ordinamento tributario italiano, in tutte le
sue articolazioni di sistema: diritto sostanziale, procedimentale, processuale. Non viene trascurata la
prospettiva europea e sovranazionale, con lo studio dell’incidenza dell’ordinamento dell'Unione
Europea su assetti, strutture e forme della fiscalità nazionale. Particolare attenzione sarà dedicata alle
tematiche di diritto tributario internazionale.
Il programma del corso di Diritto Tributario e Sistemi Fiscali si articola nelle seguenti partizioni.
PARTE INTRODUTTIVA: 1. La storia: l'evoluzione dell'ordinamento tributario italiano - 2. La Costituzione e
i principi costituzionali fondamentali in materia tributaria
PARTE GENERALE: 3. Le fonti del diritto tributario - 4. Il territorio e l'imposizione - 5. L'Unione europea:
la fiscalità tra Stati e mercato - 6. Il tempo e l'imposizione - 7. Le forme dell'imposizione e il concetto di
tributo - 8. L'imposta e la sua struttura - 9. La dinamica dell'imposizione - 10. L'Amministrazione
finanziaria: funzioni e strutture - 11. L'Amministrazione finanziaria: attività e atti. L'accertamento - 12.
La riscossione coattiva e la tutela degli interessi finanziari - 13. La funzione repressiva tra punibilità e
deterrenza - 14. La tutela giurisdizionale tributaria
PARTE SPECIALE: 15. Lineamenti di diritto tributario internazionale.
Il carattere interdisciplinare della materia tributaria giustifica, per una sua più agevole e compiuta
comprensione, l’auspicio che lo studio della materia e l'esame di profitto siano sostenuti
preferibilmente dopo avere superato gli esami di Diritto Costituzionale, Diritto Privato e Diritto
Amministrativo.
3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI Il metodo di studio proposto è finalizzato a promuovere il ruolo attivo e centrale dello studente, al fine
di creare un contesto di apprendimento collaborativo volto a supportarne la motivazione lungo tutto il
percorso didattico.
A tal fine, durante il corso si utilizzeranno:
• videolezioni (di durata variabile, ma comunque generalmente compresa entro i 60 minuti, erogate in
modalità asincrona);
• lettura dei manuali di studio consigliati, di slide in formato PDF predisposte dal docente e/o dal tutor,
e di ulteriori materiali didattici / di approfondimento predisposte dal docente e/o dal tutor;
• forum di discussione generale sul corso;
• webseminar di approfondimento e/o di analisi e discussione di un caso pratico (della durata 1 ora ed
erogati in modalità sincrona);
• webseminar di riepilogo degli argomento del corso (della durata 1 ora ed erogati in modalità
sincrona).
Pag 32
4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO Il livello di raggiungimento, da parte dello studente, dei risultati di apprendimento attesi viene valutato
all’esito di un esame orale, dinanzi a una commissione presieduta dal docente, e viene espresso
attraverso un voto in trentesimi attribuito al termine dello stesso. L’esame finale mira a verificare il
livello di conoscenza acquisito e la capacità di comunicare in modo corretto e chiaro tali conoscenze.
Ai fini della valutazione si tiene anche conto della partecipazione alle attività didattiche interattive
(come webseminar di approfondimento e discussione in relazione a un caso pratico, o webseminar di
riepilogo).
5. TESTI DI STUDIO Per la preparazione dell’esame di Diritto Tributario si consigliano i seguenti testi:
PARTE INTRODUTTIVA E PARTE GENERALE:
• G. TINELLI, Istituzioni di diritto tributario, CEDAM, Padova, nell’ultima edizione disponibile in
commercio (€ 40,00 circa);
• F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario. Vol. I Parte generale, UTET Giuridica, nell’ultima edizione
disponibile in commercio (€ 39,00 circa).
• P. RUSSO, G. FRANSONI, L. CASTALDI, Istituzioni di diritto tributario, Giuffrè Editore, nell’ultima
edizione disponibile in commercio (€ 37,00 circa).
PARTE SPECIALE:
• L. TOSI, R. BAGGIO, Lineamenti di diritto tributario internazionale, CEDAM, nell’ultima edizione
disponibile in commercio (€ 15,00 circa);
È sempre di grande ausilio l’utilizzo di un codice tributario aggiornato.
6. QUIZ DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Per ogni argomento del corso lo studente potrà avvalersi dei test di autovalutazione che saranno man
mano predisposti e resi disponibili nella bacheca online dell’insegnamento.
7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Attualmente si assiste ad una costante e rapida crescita dell’importanza della materia fiscale nel
contesto giuridico nazionale, europeo ed internazionale. Pertanto, le conoscenze e le competenze che il
corso di Diritto Tributario e Sistemi Fiscali è volto a fornire allo studente trovano applicazione in tutti gli
ambiti operativi delle professioni legali di magistrato, avvocato, notaio, dottore commercialista,
consulente di impresa o di altro ente, pubblico o privato, nazionale o internazionale.
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE Il Corso mira all’apprendimento dei principi e dei concetti fondamentali del diritto penale, raccordando
la sistematica del reato con gli scopi e i valori di una politica criminale costituzionalmente orientata.
Pertanto, al termine del Corso lo studente dovrà aver acquisito la capacità di lettura e di comprensione
delle norme penali alla luce dei principi costituzionali, delle fonti sovranazionali e della teoria generale
del reato.
In particolare, con riferimento alla c.d. parte generale del diritto penale, il corso mira all’acquisizione
delle nozioni essenziali relative alla struttura del reato, ai suoi elementi costitutivi (comuni a tutti i reati
o ad alcune classi più o meno ampie di reati) e ai principali istituti codicistici. Il corso si prefigge, inoltre,
di fornire un quadro essenziale della parte speciale del codice penale e della legislazione penale
complementare, focalizzandosi su alcune fattispecie incriminatrici.
Più in generale, il Corso tende a sviluppare: l’attitudine al ragionamento giuridico; la comprensione del
rapporto di necessaria implicazione e interazione dialettica tra la parte generale e la parte speciale del
diritto penale; la capacità di coordinare tra loro le questioni teoriche e quelle pratiche, anche mediante
la disamina della casistica giurisprudenziale più significativa.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI I. Introduzione 1. Definizione e caratteristiche del diritto penale. 2. Profili storici
II. Perché ed entro quali limiti si punisce 1. Scopi e legittimazione del diritto penale. 2. I principi e le finalità di una politica criminale
costituzionalmente orientata. 3. La funzione di tutela sussidiaria di beni giuridici. 4. Le finalità della
pena. 5. I principi costituzionali del diritto penale: legalità, offensività, colpevolezza, rieducazione. 6.
L’influenza del diritto dell’Unione europea e della CEDU sul diritto penale interno III. Chi si punisce 1. I soggetti del diritto penale. 2. Il problema dei soggetti responsabili nelle organizzazioni complesse.
3. La responsabilità “da reato” degli enti collettivi: il d.lgs. n. 231/2001
IV. Cosa si punisce 1. La teoria generale del reato e le diverse concezioni analitiche del reato. 2. Gli elementi essenziali del
reato alla stregua della teoria c.d. tripartita: tipicità, antigiuridicità e colpevolezza. 3. Il reato
commissivo doloso. 4. Il reato colposo. 5. Il reato omissivo. 6. L’antigiuridicità e le singole scriminanti. 7. Il principio di colpevolezza e il problema della responsabilità
oggettiva. 8. Il concetto di colpevolezza e le teorie della pena. 9. Disciplina dell'errore. Errore sul fatto
ed errore sul divieto. 10. La punibilità quale elemento autonomo del reato? 11. Le circostanze del
reato. 12. Tentativo. 13. Concorso di persone nel reato. 14. Concorso apparente di norme e concorso di
reati.
V. Come si punisce (o ci si astiene dal punire) 1. La sequenza reato-pena e le sue possibili interruzioni. Le c.d. “tecniche di degradazione” dell’illecito.
2. Le pene legali e la commisurazione della pena. 3. Le pene sostitutive. 4. L’esecuzione della pena. Il
problema del sovraffollamento carcerario e le misure alternative alla detenzione. 5. Il sistema del
“doppio binario”. Le misure di sicurezza. 6. Le vicende della punibilità. Le cause di estinzione del reato
e della pena VI. La parte speciale del diritto penale 1. I rapporti tra la parte generale e la parte speciale del diritto penale. 2. Analisi delle principali
fattispecie incriminatrici di parte speciale: in particolare, delitti contro la pubblica amministrazione;
delitti contro l’ordine pubblico; delitti contro la famiglia; delitti contro la persona; delitti contro il
3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI Al centro dell’approccio didattico vi è lo studente e i processi di apprendimento.
Le modalità dell’interazione didattica con il docente/tutor e gli altri studenti sono finalizzate a
promuovere il ruolo attivo e centrale dello studente e a creare un contesto di apprendimento
collaborativo volto a supportarne la motivazione lungo tutto il percorso didattico.
Il Corso utilizza:
videolezioni erogate in modalità asincrona e slides in pdf presenti in bacheca;
libri di testo, codice penale, contributi dottrinali, materiali casistici e giurisprudenziali indicati
dal docente;
webinar (della durata di 1 ora e in modalità sincrona) dedicati all’approfondimento di un tema
fondamentale ai fini del superamento dell’esame, a novità normative, all’analisi e alla
discussione di un caso giudiziario o al riepilogo di argomenti del corso, secondo il calendario
pubblicato sulla bacheca del corso;
incontri in presenza o in videoconferenza con il docente o con la tutor;
partecipazione a Convegni o a Giornate di Studio, segnalati dal docente nella bacheca
4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO Il livello di raggiungimento da parte dello studente dei risultati di apprendimento attesi viene valutato in
trentesimi e accertato con un esame di fine corso che mira a verificare il livello di conoscenza acquisito
e la capacità di comunicare in modo corretto e chiaro tali conoscenze.
Ai fini della valutazione si tiene conto anche della effettiva e attiva partecipazione alle attività didattiche
interattive.
L’esame di fine corso si svolge in forma orale dinanzi ad una commissione presieduta dal docente nel
rispetto della normativa.
5. TESTI DI STUDIO Per la Parte generale del diritto penale gli studenti potranno scegliere uno tra i seguenti testi: - F. PALAZZO, Corso di diritto penale. Parte generale, 6a ed., Giappichelli, 2016. - C. FIORE – S. FIORE, Diritto penale. Parte generale, 4a ed., Utet, 2013. - G. FIANDACA – E. MUSCO, Diritto penale. Parte generale, 7a ed., Zanichelli, 2014. Per la Parte speciale: - AA.VV., Questioni fondamentali della parte speciale del diritto penale, a cura di A. FIORELLA,
Giappichelli, ult. ed., limitatamente ai capitoli 1 (I reati contro la persona), 2 (I reati contro
l'incolumità individuale), 3 (I reati contro il patrimonio), della Parte I; il capitolo 1 (reati contro la
famiglia) della Parte II; i capitoli 1 (I reati contro l'ordine pubblico) e 5 (I reati di pubblici ufficiali
contro la P.A.), della Parte III.
E’ necessario affiancare ai manuali un qualsiasi codice penale di recente pubblicazione.
6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Lo studente può verificare le conoscenze acquisite attraverso un percorso formativo di autovalutazione
online composto da n. 20 verifiche con quesiti a risposta aperta, rispondenti ai temi trattati nelle
videolezioni, sui libri di testo e nel materiale didattico fornito dal docente.
7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Il Corso consente di avviarsi alla carriera di Avvocato penalista, nonché di affrontare qualsiasi concorso
pubblico, specialmente quelli nei quali il diritto penale risulta materia elettiva: Magistratura, Polizia di
Stato, Polizia penitenziaria, Guardia di Finanza, Polizia Municipale; Forze Armate (Esercito Italiano;
Marina Militare; Aeronautica Militare; Arma dei Carabinieri).
Inoltre fornisce un’adeguata conoscenza per svolgere attività di consulenza d’impresa (soprattutto ai
fini della responsabilità “da reato” degli enti e della responsabilità penale nelle organizzazioni
complesse), nonché il ruolo di giurista consulente per le Istituzioni nazionali (soprattutto ai fini della
politica legislativa sul sistema penale), eurounitarie (soprattutto ai fini della armonizzazione fra i diversi
Pag 35
sistemi penali e della Cooperazione giudiziaria) e internazionali (ad es. Onu, Ocse, Corte penale
internazionale).
Infine offre le basi per l’avviamento alla Carriera Universitaria, permettendo di affrontare con
un’adeguata preparazione l’esame di ammissione ai Corsi di Dottorati di Ricerca in Diritto Penale.
8. EVENTUALI NOTE Lo Studente può scegliere di svolgere la tesi di Laurea in Diritto Penale previa approvazione del Docente e
consultazione del manuale per la redazione della tesi di laurea, scaricabile a questo indirizzo:
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE Al termine del corso di Diritto delle autonomie locali lo studente:
- conosce l’evoluzione storica delle autonomie locali;
- conosce gli istituti degli enti locali;
- conosce gli istituti fondamentali del diritto costituzionale e quelli propri del TUEL;
- sa applicare le conoscenze acquisite e le competenze con autonomia di giudizio e
spirito critico anche ad un livello avanzato di complessità per analizzare e risolvere casi
pratici;
- sa elaborare e comunicare in maniera corretta argomentazioni e soluzioni giuridiche.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il programma del Corso di diritto delle autonomie locali si articola nel modo seguente:
- rappresentazione dell’articolazione e distribuzione territoriale del potere politicoamministrativo
nell’esperienza dell’ordinamento italiano ed europeo;
- studio del policentrismo istituzionale e dei suoi riflessi organizzativi e funzionali
sull’amministrazione statale;
- analisi degli strumenti e delle sedi per il raccordo interistituzionale: le soluzioni
organizzative e le soluzioni procedimentali;
- potenzialità e limiti dei territori, “confini” ed adeguatezza degli ambiti territoriali;
- cooperazioni strutturali e funzionali fra gli enti pubblici territoriali;
- studio delle modalità di governo, risorse e strumenti di azione dei livelli di governo
subnazionali;
- analisi dei soggetti: Comune, Provincia, Città metropolitane, come amministrazioni di
erogazione-gestione dei servizi;
- analisi dei nuovi assetti della finanza locale: il federalismo fiscale;
- analisi della gestione associata di funzioni e servizi: unioni di comuni e fusione di
comuni;
- analisi dell’autonomia normativa, statutaria e regolamentare, assetto organizzativo
nonché le funzioni degli enti locali e i rapporti con i livelli superiori di governo.
Pag 39
3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI Al centro dell’approccio didattico vi è lo studente e i processi di apprendimento. Le modalità
dell’interazione didattica con il docente e con il tutor e gli altri studenti sono finalizzate a promuovere il
ruolo attivo e centrale dello studente e a creare un contesto di apprendimento collaborativo volto a
supportarne le motivazioni durante il percorso didattico.
Nel corso verranno utilizzate:
- videolezioni (di durata compresa fra i 15 e i 40 minuti, erogate in modalità asincrona);
- letture di slides in pdf, manuale e materiali di approfondimento;
- test di autovalutazione formativa con feedback didattico;
- forum di discussione generale sul Corso;
- forum domanda/risposta;
- webinar (della durata di 1 ora e in modalità sincrona).
4.- STRUTTURA DEL CORSO (PERCORSO FORMATIVO)
Il corso è strutturato mediante una modulazione che permette un adeguato grado di flessibilità del
percorso didattico e di adeguamento alle caratteristiche di ogni studente.
Vengono in proposito previsti:
- moduli incentrati su: videolezioni; lettura di slides e manuale; test di autovalutazione formativa con
feedback didattico; forum domanda/risposta; webinar di riepilogo degli argomenti trattati nel corso;
- moduli di approfondimento incentrati su: studio di materiale di approfondimento;
webinar di analisi e discussione di un caso giudiziario; consegna individuale di compito con feeback
4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO livello di raggiungimento da parte dello studente dei risultati di apprendimento attesi viene valutato in
trentesimi e accertato con un esame di fine corso che mira a verificare il livello di conoscenza acquisito
e la capacità di comunicare in modo corretto e chiaro tali conoscenze. Ai fini della valutazione si tiene
conto della effettiva e attiva partecipazione alle attività didattiche interattive, quali test di
autovalutazione formativa, forum domanda/risposta; almeno un webinar.
L’esame di fine corso si svolge in forma orale alla presenza di una Commissione presieduta dal docente
nel rispetto della normativa vigente.
L’esame può essere sostenuto senza alcuna propedeuticità, anche se si consiglia vivamente di
sostenere prima l’esame di diritto costituzionale e di diritto amministrativo.
5. TESTI DI STUDIO LPer la preparazione all’esame di Diritto delle autonomie locali, si consigliano i seguenti testi:
- L. Vandelli, Il sistema delle autonomie locali, Il Mulino, 2015;
- oppure, F. Pinto, Diritto degli enti locali, Giappichelli, 2016;
- L. Sergio – S. Sergio, Diritto degli enti locali. Revisione della spesa pubblica e riforma delle autonomie
locali territoriali, Manni Editore, 2014 (limitatamente ai capitolo III, IV e V della parte generale e ai
capitoli VI, VIII e IX della parte speciale).
Per il percorso C si consiglia altresì, in aggiunta ai predetti testi, lo studio del manuale:
- F. Salvia, Manuale di diritto urbanistico, Cedam, ultima ed., limitatamente alle seguenti parti:
Parte II, capitoli I e II (sez. I, II e III);
Parte III, capitoli I, II e III;
Parte IV, capitolo II.
Si consiglia durante la preparazione dell’esame di consultare un testo unico degli enti locali aggiornato.
Testi normativi rilevanti da esaminare:
- Costituzione: in particolare Titolo V;
- L. 5 giugno 2003, n. 131;
- D.l. 25 giugno 2008, n. 112;
- L. 5 maggio 2009, n. 42;
- D.l. 13 agosto 2011, n. 138;
- D.l. 6 luglio 2012, n. 95;
- D.lgs. 31 dicembre 2012, n. 235;
- L. 7 aprile 2014, n. 56.
Pag 40
6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Nella bacheca online dell’insegnamento sono inserite 10 domande a risposta aperta che costituiscono
un “Percorso formativo di autoverifica dell’apprendimento” che consente allo studente di verificare la
comprensione degli argomenti dopo aver seguito le video lezioni. Le slides allegate ad ogni singola
lezione redatte dalla docente costituiscono un materiale didattico di ausilio ed integrazione anche
rispetto allo studio del libro di testo e all’esame dei riferimenti normativi di volta in volta richiamati. La
docente è a disposizione degli studenti, concordando lo svolgimento di colloqui in presenza e in
videoconferenza (es. esami simulati con gli studenti che, riprendendo gli studi dopo lunghe interruzioni,
o presentando particolari difficoltà nell’esporre con linguaggio giuridico le tematiche trattate, ritengano
utile testare la preparazione prima dell’esame di profitto).
7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Il diritto delle autonomie locali consente allo studente di accedere a qualunque esperienza
professionale in ambito giuridico, mediante la conoscenza degli elementi costitutivi della Repubblica, in
particolare dei Comuni.
Di certa utilità gli istituti dell’Unione dei Comuni e della Fusione di Comuni, strettamente connessi oggi
all’agire della p.A..
Gli ambiti professionali in cui possono trovare applicazione le conoscenze acquisite nel corso sono
ampi e disparati, poiché la natura dell’insegnamento di base per la formazione giuridica attesta come
tali conoscenze siano impiegabili nelle pubbliche amministrazioni, nell’esperienza forense, nelle attività
presso le aziende nonché nella professione notarile e in quella di magistrato.
8. EVENTUALI NOTE Gli ambiti professionali in cui possono trovare applicazione le conoscenze acquisite nel corso sono
ampi e disparati, poiché la natura dell’insegnamento di base per la formazione giuridica attesta come
tali conoscenze siano impiegabili nelle pubbliche amministrazioni, nell’esperienza forense, nell’attività
presso le aziende.
Pag 41
INSEGNAMENTO: Diritto Processuale Civile (IUS 15, 14 CFU)