PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza articolato in 6 percorsi “LMG/01” Anno Accademico 2018/2019 Percorso E “Diritto e istituzioni” N.B. Nel piano degli studi, gli insegnamenti indicati in rosso sono caratteristici di uno specifico percorso. Gli insegnamenti indicati in blu sono comuni a tutti i percorsi.
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PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI Corso di Laurea … · Politica economica e scienza delle finanze 9 PALADINI Ruggero Altre A scelta dello studente v. elenco insegnamenti a scelta 6 Altre
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PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI
Corso di Laurea Magistrale
a Ciclo Unico
in Giurisprudenza
articolato in 6 percorsi
“LMG/01”
Anno Accademico 2018/2019
Percorso E “Diritto e istituzioni”
N.B. Nel piano degli studi, gli insegnamenti indicati in rosso sono caratteristici di uno
specifico percorso. Gli insegnamenti indicati in blu sono comuni a tutti i percorsi.
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Attività Ambiti disciplinari SSD Insegnamento CFU Docente
I ANNO
B Storico-giuridico IUS/18 Istituzioni di diritto romano e delle antichità 14 CARAVALE, Mario
TASSI, Elena
B Filosofico-giuridico IUS/20 Filosofia del diritto 9 ROMANO
Augusto
B Privatistico IUS/01 Istituzioni di diritto privato 14 BIANCA
Cesare Massimo
B Costituzionalistico IUS/08 Diritto costituzionale 9 CALVANO
Roberta
C Economico e pubblicistico SECS-P/01 Economia politica 6 RINALDI
Azzurra
Totale I anno 52
II ANNO
B Costituzionalistico IUS/08 Diritto costituzionale e pubblico dell’economia 9 CALVANO
Roberta
B Storico-giuridico IUS/19 Storia del diritto italiano 14 CARAVALE
Mario
C Lavoristico IUS/07 Diritto del lavoro 12 MAIO
Valerio
C Internazionalistico IUS/13 Diritto internazionale 10 NAPOLETANO
Nicola
C Comunitaristico IUS/14 Diritto dell’Unione europea 10 CARTA
Mario
Totale II anno 55
III ANNO
B Filosofico - Giuridico IUS/20 Informatica giuridica 6 LIMONE
Donato Antonio
B Privatistico IUS/01 Diritto civile 11 NAPOLI
Gaetano Edoardo
C Economico e pubblicistico IUS/12 Diritto tributario 9 SAPONARO
Fabio
C Penalistico IUS/17 Diritto penale 15 MONGILLO
Vincenzo
C Amministrativo IUS/10 Diritto amministrativo 12 SCIARRETTA
Franco
C Amministrativo IUS/10 Diritto delle autonomie locali 6 SERGIO
Sara
Totale III anno 59
IV ANNO
C Processual-Civilistico IUS/15 Diritto processuale civile 14 TOTA
Gabriella
C Commercialistico IUS/04 Diritto commerciale 15 MARTUCCI
Katrin
A Affine o integrativo IUS/21 Diritto pubblico comparato 9 PETRILLO
Pier Luigi
A Affine o integrativo IUS/05 Diritto dell’economia 9 SEPE
Marco
Altre A scelta dello studente v. elenco insegnamenti a scelta 6
Altre Lingua inglese 6 ROSSI HOLDEN
Linda
Totale IV anno 59
V ANNO
C Processual-Penalistico IUS/16 Diritto processuale penale 14 APRATI
Roberta
C Comparatistico IUS/02 Diritto privato comparato 10 MAZZEI
Gabriella
A Affine o integrativo SECS-
P/03 Politica economica e scienza delle finanze 9
PALADINI
Ruggero
Altre A scelta dello studente v. elenco insegnamenti a scelta 6
Altre A scelta dello studente v. elenco insegnamenti a scelta 6
Totale V anno 45
Altre Per la prova finale 20
Altre Ulteriori attività formative, ulteriori
conoscenze linguistiche, etc. 10
TOTALE 300
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PRESENTAZIONE DEGLI INSEGNAMENTI
Propedeuticità, progressione e connessioni tra gli insegnamenti
Propedeuticità
Per il corso di laurea non sono stati stabiliti vincoli di propedeuticità in quanto la struttura
dei singoli percorsi formativi è definita secondo una sequenza scientifica, metodologica e
temporale che corrisponde alla logica della propedeuticità. Per ciascuno degli
insegnamenti i docenti hanno indicato, inoltre, nel programma del corso le diverse
propedeuticità utili e funzionali ad una formazione progressiva, integrata e completa.
Progressività
La distribuzione degli insegnamenti nei 5 anni è strutturata per una progressività delle
conoscenze. La progressione formativa è strettamente correlata alla articolazione degli
insegnamenti per singola annualità e rispetto all’intero percorso formativo. La
progressività riguarda non solo i contenuti formativi ma anche le metodologie di
approccio e di analisi.
Connessioni tra gli insegnamenti
Nei 6 percorsi formativi gli insegnamenti sono “comuni” ma tutti, rispetto al profilo dei
percorsi, presentano una propria specificità sia nella denominazione, sia nei contenuti,
sia nelle metodologie di analisi. Ciascuno dei percorsi formativi garantisce una specifica
connessione ed interrelazione tra gli insegnamenti con la finalità di creare reali e
funzionali condizioni di approccio integrato e sistemico alle diverse peculiarità degli stessi
percorsi.
Percorso E: DIRITTO E ISTITUZIONI
Il percorso riguarda il rapporto tra diritto ed istituzioni, tra istituzioni e i vari campi di
attività sociale, socio-economica e politica, tra istituzioni e cittadini, imprese, sindacati.
Gli insegnamenti sono tra loro strutturati al fine di affrontare, con un approccio sistemico,
tutte le problematiche giuridiche in un contesto di grande evoluzione istituzionale, sia
interna sia europea ed internazionale.
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INSEGNAMENTO: Istituzioni di diritto romano e delle antichità (IUS/18 – 14 CFU)
Il corso si propone di fornire l’apparato concettuale e le consapevolezze critiche necessarie allo studio
del diritto positivo ed alla pratica giuridica.
Nella parte generale verrà dato spazio alla riflessione sul fondamento filosofico degli elementi
costitutivi dell’ordinamento giuridico, indagando il sistema del diritto vigente anche alla luce degli
orientamenti che hanno avuto maggiore incidenza nella cultura giuridica occidentale.
La parte speciale si soffermerà sull’impatto che le tecnologie digitali hanno sull’organizzazione dello
Stato e sui tradizionali istituti giuridici.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI
Parte generale
- elementi per una definizione del diritto
- diritto e morale
- dalla natura al diritto naturale
- il positivismo giuridico
- giustizia
- validità ed efficacia
- la sanzione
- l’interpretazione
- l’ordinamento giuridico
- realismo giuridico
- neocostituzionalismo
- i diritti dell’uomo
- filosofia del diritto privato
- filosofia del diritto penale
- filosofia del diritto processuale
Parte speciale
- Internet e diritto
- e-democracy
- Diritto all’oblio
3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI Gli strumenti didattici utilizzati privilegiano la sinergia tra il modello e-learning ed il modello tradizionale,
in una interazione dello studente con il docente o con il tutor. Pertanto lo studio dei volumi consigliati
dovrà essere accompagnato dall’approfondimento attraverso le video lezioni, letture di slide in pdf ed i
web seminar.
4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO Il raggiungimento dei risultati di apprendimento da parte dello studente viene accertato con un esame
orale che mira a verificare il livello di conoscenza acquisito, lo spirito critico nonchè la capacità di
comunicare con linguaggio appropriato e viene valutato in trentesimi.
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5. TESTI DI STUDIO 1) Per la parte generale, si consiglia lo studio di uno dei seguenti volumi:
- BARBERIS M., Introduzione allo studio del diritto, Giappichelli, Torino, 2014;
oppure
- BIX B. H., Teoria del diritto. Idee e contesti, Giappichelli, Torino, 2016.
2) Per la parte speciale
FROSINI T. E., Liberté, egalité, Internet, Editoriale scientifica, Napoli, 2015.
6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Per ogni argomento del corso lo studente può avvalersi di una sezione di domande utile non solo per
controllare l’apprendimento ma anche per fornire esempi specifici dei concetti filosofico-giuridici.
7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE
Attraverso lo studio delle distinzioni fondamentali fra diritto oggettivo e diritti soggettivi, dottrina e
giurisprudenza, regole e principi, interpretazione ed applicazione della norma, l’insegnamento si
propone di fornire l’apparato concettuale ed il lessico basilare per la pratica giuridica, sia in riferimento
alle tradizionali professioni forensi sia per le professionalità della pubblica amministrazione.
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INSEGNAMENTO: Istituzioni Diritto Privato (IUS/01 - 14 CFU)
L’insegnamento di Storia del diritto italiano illustra l’origine e l’evoluzione storica degli ordinamenti e
degli istituti giuridici nel periodo compreso tra il tardo Impero romano e l’epoca recente con
l’interazione delle dottrine romanistiche e canonistiche elaborate nelle scuole di diritto in virtù del
reciproco influsso tra i sistemi giuridici di Stato e Chiesa. Nel delineare una visione coerente ed
esaustiva dello sviluppo del diritto del nostro Paese entro le coordinate istituzionali e culturali europee,
alla cui formazione esso ha contribuito e dalle cui correnti di pensiero – dal giusnaturalismo al
liberalismo – ha tratto alimento per la nascita dei codici e delle costituzioni moderne, la storia giuridica
si propone di fornire allo studente una solida base di competenze culturali, logiche e metodologiche
atte a far acquisire capacità critiche e duttilità necessarie ad esercitare il ragionamento giuridico,
centrale nella formazione del giurista. L’atteso apprendimento ha lo scopo di impostare ed interpretare
questioni giuridiche a livello interdisciplinare e, più in genere, a considerare il diritto non in una visione
meramente statica e razionale ma come espressione della società e perciò in modo storicamente
relativo.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI
Il programma si articola in quattro sezioni
1) un corso di videolezioni che espone l’innesto degli istituti introdotti dai popoli germanici sul
tessuto del diritto romano e la formazione della scienza giuridica civilistica e canonistica
attraverso la nascita delle Scuole di diritto nel periodo compreso tra il Basso Impero (IV-V
sec.) e l’età delle Signorie (XIV-XV sec.);
2) un corso di videolezioni che attesta le radici del movimento codificatorio nella scienza
giuridica umanistica e nel razionalismo protestante;
3) un corso di videolezioni sulla recezione nell’Italia pre e post unitaria delle molteplici
tendenze
culturali del pensiero giuridico europeo dell’Ottocento e la loro perdurante influenza sulle
discipline giuridiche del Novecento;
4) un breve testo dal taglio monografico.
N. B.: Per una migliore comprensione degli argomenti è consigliabile aver superato l’esame
di Istituzioni di diritto romano e di Diritto costituzionale 1.
3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI L’ insegnamento si avvale della piattaforma informatica e si articola in videolezioni, modulate in tre
sezioni, quattro Webinar più uno svolto dal tutor (ed altri su eventuale richiesta) relativi a temi
fondamentali, nel corso dei quali è prevista l’interazione fra docente e studente. Sono anche curati i
servizi di e-mail, chat o forum.
4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO Il grado di apprendimento si effettua mediante esame frontale nel corso del quale viene valutata la
capacità critica e sistematica dello studente e la competenza a storicizzare il fenomeno giuridico.
5. TESTI DI STUDIO Mario Caravale, Storia del diritto nell'Europa moderna e contemporanea, Roma-Bari, ed. Laterza, 2012
6. QUIZ DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE È presente in bacheca il percorso formativo, strumento di autovalutazione delle conoscenze acquisite
strutturato con domande a risposta aperta.
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7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze storico-giuridiche acquisite sono funzionali all’indirizzo nelle professioni legali, nella
magistratura, in ambito sociale e politico, quindi nelle istituzioni, nelle amministrazioni pubbliche e
nelle imprese private dove sono indispensabili capacità critiche e sistematiche ed inoltre nelle
organizzazioni internazionali dove la conoscenza storica del diritto e delle istituzioni dei relativi Stati
consente lo sviluppo di cognizioni analitiche e valutative ad ampio spettro al di là degli specifici settori
In sede di esame di profitto, la verifica dell’apprendimento si svolgerà in modalità orale ed avrà ad
oggetto sia gli argomenti indicati supra sotto la voce “Programma / contenuti”, sia quelli trattati nel
corso delle video-lezioni e dei webinar.
5. TESTI DI STUDIO - Parte generale
B. CONFORTI, Diritto internazionale, Editoriale Scientifica, Napoli (ultima edizione).
oppure
E. CANNIZZARO, Diritto internazionale, Giappichelli, Torino (ultima edizione).
oppure
C. FOCARELLI, Diritto internazionale, CEDAM (ultima edizione)
- Parte speciale
A. CALIGIURI, G. CATALDI, N. NAPOLETANO (a cura di), La tutela dei diritti umani in Europa tra sovranità
statale e ordinamenti sovranazionali, CEDAM, Padova, 2010 (limitatamente alla Parte Prima –
contributi di N. Napoletano, A. Caligiuri, A. Viterbo – pp. 3-106, e alla Parte Quinta – contributi di G.
Cataldi, M. Pedrazzi – pp. 565-607)
Ulteriore materiale didattico e/o bibliografica di riferimento
Fonti digitali normative e/o giurisprudenziali menzionate, commentate e/o utilizzate durante le video-
lezioni dell’insegnamento di Diritto internazionale sono disponibili agli studenti, e scaricabili
direttamente dalla pagina Moodle dell’insegnamento.
6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Il percorso formativo delineato per l’insegnamento di Diritto internazionale ha come obiettivo principale
quello di consentire allo studente di accertare in maniera autonoma la propria conoscenza dei profili e
degli elementi di base della materia, quali la soggettività internazionale, i modi di produzione e di
attuazione delle norme giuridiche internazionali anche con riferimento al diritto interno, la
responsabilità internazionale per fatto illecito e i mezzi di risoluzione delle controversie internazionali,
la funzione giurisdizionale internazionale.
A tal fine, il percorso formativo costituisce un ausilio didattico per lo studente che intenda sviluppare al
meglio tali conoscenze, approfondire la comprensione dei principali istituti giuridici del diritto
internazionale e verificare autonomamente la propria preparazione ai fini dell’esame.
Con tale intento, è stata elaborato un elenco di 120 quesiti a risposta aperta, che hanno ad oggetto i
profili e gli elementi di base del diritto internazionale, e che lo studente può utilizzare sia come
strumento di ausilio nello studio e per la comprensione della materia, sia come strumento di
autovalutazione.
L’elenco dei quesiti è disponibile e può essere scaricato direttamente dalla pagina Moodle
dell’insegnamento. Detto elenco non costituisce un insieme completo ed esaustivo delle domande che
il docente potrà formulare allo studente in sede d’esame di profitto.
7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE L’insegnamento del Diritto internazionale contribuisce a formare un giurista fornendogli una
preparazione specialistica nell’ambito delle discipline giuridiche internazionali, utile e necessaria a
coloro che sono interessati sia all’esercizio delle professioni legali dinanzi ad istante internazionali ed
europee, quali i tribunali arbitrali, organi di controllo sul rispetto diritti umani, ICSID, giurisdizioni
internazionali ed europee, sia all’impiego nella carriera diplomatica, nell’ambito della cooperazione
internazionale, presso organi ed istituzioni dell’Unione europea e di organizzazioni internazionali,
nonché nelle imprese che operano a livello nazionale, europeo ed internazionale.
8. EVENTUALI NOTE Sulla pagina Moodle dell’insegnamento, sono disponibili ulteriori approfondimenti circa le “Conoscenze
e risultati d’apprendimento previsti, nonché modalità di applicazione delle conoscenze e comprensione
acquisite”.
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INSEGNAMENTO: Diritto dell’Unione europea (IUS 14 - 10 CFU)
Il corso si propone l’obiettivo di fornire agli studenti le necessarie competenze e le categorie giuridiche
per interpretare, conoscere ed approfondire il Diritto dell’Unione europea quale elemento costitutivo e
fondamentale del processo di integrazione europea. In particolare gli studenti saranno in grado di
analizzare le dinamiche alla base dell’evoluzione istituzionale e storica del processo di integrazione
europea, unitamente a quegli elementi specifici dell’ordinamento dell’Unione europea che lo
distinguono sia dall’ordinamento nazionale che internazionale. Pertanto il corso affronterà, accanto ai
profili istituzionali ed al sistema delle fonti, anche alcuni particolari aspetti delle competenze e delle
politiche dell’Unione, quali lo spazio di libertà sicurezza e giustizia, le politiche dell’ asilo e dell’
immigrazione e la tutela dei diritti fondamentali.
Al termine del corso lo studente avrà conseguito la capacità di applicare tali conoscenze con autonomia
di giudizio e spirito critico, anche ad un livello avanzato di complessità, per comprendere e affrontare
tematiche e questioni di Diritto dell’Unione europea e per elaborare e comunicare in modo chiaro ed
efficace argomentazioni e soluzioni giuridiche.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI L’insegnamento si propone di fornire una conoscenza ampia ed articolata della struttura istituzionale e
giuridica dell’Unione europea, con particolare riferimento alle modifiche che si sono succedute nel
corso del processo di integrazione ed hanno portato alla definizione di un ordinamento europeo con
caratteristiche del tutto peculiari. L’insegnamento mira, inoltre, a dare un quadro compiuto ed attuale
delle tematiche più rilevanti riguardanti il diritto dell’ Unione quali, in estrema sintesi:
1. L’Unione europea e il suo ordinamento giuridico.
2. Valori, obiettivi e principi democratici. I diritti della cittadinanza dell’Unione
3. L’architettura istituzionale dell’Unione.
4. Le istituzioni politiche e il processo decisionale: Consiglio europeo, Parlamento europeo, Consiglio
dell’Unione e Commissione europea
5. La tutela dei diritti: Corte di giustizia e giudici nazionali.
6. Le fonti del diritto dell’Unione ed i rapporti con il diritto degli Stati membri
7. L’appartenenza dell’Italia all’Unione. Il ruolo dello Stato e quello delle Regioni.
8. Lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia. Controlli alle frontiere, asilo e politiche dell’immigrazione.
3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI Il corso di Diritto dell’Unione europea, oltre all’utilizzo dei testi suggeriti, prevede quali strumenti
didattici in primo luogo le video lezioni del docente, erogate in modalità asincrona. Inoltre lo studente
potrà avvalersi di webinar di approfondimento e di riepilogo degli argomenti del corso, di analisi e
discussione di casi pratici, erogati in modalità sincrona, programmati annualmente e finalizzati a
garantire un buon livello di interazione didattica dello studente con il docente/tutor e con gli altri
studenti.
4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO L’esame di fine corso si svolge in forma orale dinanzi ad una commissione presieduta dal docente
titolare dell’insegnamento con valutazione della prova in trentesimi
5. TESTI DI STUDIO Istituzioni di diritto dell’ Unione europea, Ugo Villani, Quarta edizione, Cacucci, 2016
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6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Ai fini di consentire la verifica del proprio apprendimento durante il percorso formativo, saranno messe
a disposizione allo studente, anche ai fini della preparazione dell’esame , una lista di domande a
risposta aperta tramite le quali lo studente potrà agevolmente verificare il proprio livello di
preparazione.
7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze e le competenze acquisite dallo studio del diritto dell’Unione europea sono oggi
fondamentali oltre che per comprendere un fenomeno di integrazione tra Stati che non ha precedenti
nel panorama internazionale, per una serie di professioni ed attività che ormai non possono
prescindere dal “diritto comunitario” In effetti gli istituti e le categorie apprese durante il corso trovano
applicazione nell’ambito delle professioni legali (magistrato, avvocato, notaio, giurista di impresa), in
tutti i settori della Pubblica amministrazione (dalle amministrazioni centrali a quelle locali) o di altri
ente pubblici e/o privati, nelle carriere presso enti ed organizzazioni internazionali, quali l’Unione
Il Corso, con riferimento alla “parte generale” del diritto penale, mira all’acquisizione delle nozioni
essenziali relative alla struttura del reato, ai suoi elementi costitutivi (comuni a tutti i reati o ad alcune
classi più o meno ampie di reati) e ai principali istituti codicistici. Pertanto, al termine del Corso lo
studente dovrà aver acquisito la capacità di lettura e di comprensione delle norme penali alla luce dei
principi costituzionali, delle fonti sovranazionali e della teoria generale del reato.
Per quanto concerne la “parte speciale”, il Corso si prefigge di fornire un quadro essenziale delle figure
di reato previste nel codice penale e nella legislazione penale complementare, focalizzandosi sulle
principali fattispecie delittuose contro la p.a. che possono coinvolgere anche operatori economici privati
come autore, correo o vittima del reato, sugli abusi di mercato, sui reati fallimentari e sulla
responsabilità “da reato” delle società e degli enti collettivi.
Più in generale, il Corso tende a sviluppare: l’attitudine al ragionamento giuridico; la comprensione del
rapporto di necessaria implicazione e interazione dialettica tra la parte generale e la parte speciale del
diritto penale; la capacità di coordinare tra loro le questioni teoriche e quelle pratiche, anche mediante
la disamina della casistica giurisprudenziale più significativa.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI I. Introduzione 1. Le fonti normative del diritto penale italiano. 2. Caratteristiche e funzioni del diritto penale. 3. Il
diritto penale tra forma e sostanza. 4. Pena criminale e altre tipologie sanzionatorie
II. Perché ed entro quali limiti si punisce 1. Scopi e legittimazione del diritto penale. 2. I principi e le finalità di una politica criminale
costituzionalmente orientata. 3. La funzione di tutela sussidiaria di beni giuridici. 4. Le finalità della
pena. 5. I principi costituzionali del diritto penale: legalità, offensività, colpevolezza, rieducazione. 6.
L’influenza del diritto dell’Unione europea e della CEDU sul diritto penale interno III. Chi si punisce 1. I soggetti del diritto penale. 2. Il problema dei soggetti responsabili nelle organizzazioni complesse.
3. La responsabilità “da reato” degli enti collettivi: il d.lgs. n. 231/2001
IV. Cosa si punisce 1. La teoria generale del reato e le diverse concezioni analitiche del reato. 2. Gli elementi essenziali del
reato alla stregua della teoria c.d. tripartita: tipicità, antigiuridicità e colpevolezza. 3. Il reato
commissivo doloso. 4. Il reato colposo. 5. Il reato omissivo. 6. L’antigiuridicità e le singole scriminanti.
7. Il concetto di colpevolezza e le scusanti. 8. La capacità di colpevolezza: l’imputabilità e le cause di
esclusione. 9. Disciplina dell’errore. Errore sul fatto ed errore sul divieto. 10. Il problema della
responsabilità oggettiva. 11. Le cause di non punibilità. La speciale tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.).
12. Le forme di manifestazione del reato: il delitto tentato; reato circostanziato; concorso di persone nel
reato. 13. Concorso apparente di norme e concorso di reati
V. Come si punisce (o ci si astiene dal punire) 1. La sequenza reato-pena e le sue possibili interruzioni. Le c.d. “tecniche di degradazione” dell’illecito.
2. Le pene legali e la commisurazione della pena. 3. Le pene sostitutive. 4. L’esecuzione della pena. Il
problema del sovraffollamento carcerario e le misure alternative alla detenzione. 5. Il sistema del
“doppio binario”. Le misure di sicurezza. 6. Le vicende della punibilità. Le cause di estinzione del reato
e della pena VI. La parte speciale del diritto penale 1. I rapporti tra la parte generale e la parte speciale del diritto penale. 2. Pubblica amministrazione e
impresa: i reati concussione, corruzione e induzione indebita; malversazione a danno dello Stato e
indebita percezione di erogazioni pubbliche; 3. Gli abusi di mercato. 4. I reati societari. 5. La
responsabilità da reato degli enti e i modelli di organizzazione ex d.lgs. n. 231/2001
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3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI Al centro dell’approccio didattico vi è lo studente e i processi di apprendimento.
Le modalità dell’interazione didattica con il docente/tutor e gli altri studenti sono finalizzate a
promuovere il ruolo attivo e centrale dello studente e a creare un contesto di apprendimento
collaborativo volto a supportarne la motivazione lungo tutto il percorso didattico.
Il Corso utilizza:
videolezioni erogate in modalità asincrona e slides in pdf presenti in formato bacheca;
libri di testo, codice penale, contributi dottrinali, materiali casistici e giurisprudenziali indicati
dal docente;
lezioni in web-conference (della durata di 1 ora e in modalità sincrona) dedicati
all’approfondimento di un tema fondamentale ai fini del superamento dell’esame, a novità
normative, all’analisi e alla discussione di un caso giudiziario o al riepilogo di argomenti del
corso, secondo il calendario pubblicato sulla bacheca del corso;
incontri in presenza o in videoconferenza con il docente o con la tutor;
partecipazione a Convegni o a Giornate di Studio, segnalati dal docente nella bacheca, con
possibilità di sviluppare tesine, report o project work da parte dello studente.
4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO Lo studente, dopo aver studiato la materia, sostiene una prova, l’esame, al fine della valutazione del
profitto. L’esame si svolge in presenza, dinanzi a una Commissione presieduta dal docente titolare
dell'insegnamento o in videoconferenza. La prova di esame verte sul programma pubblicato in
bacheca. La prova d’esame si svolge in forma orale.
Per sottoporsi all’esame lo studente deve preventivamente prenotarsi, entro termini congrui
adeguatamente indicati.
Tramite l’esame di profitto viene accertato, e poi certificato, l’avvenuto raggiungimento da parte dello
studente degli obiettivi formativi prefissati per la presente materia.
La certificazione avviene mediante la redazione di un verbale, in modalità telematica, a cura del
docente. Il voto di profitto è espresso in trentesimi.
Per superare l’esame lo studente deve ottenere una votazione non inferiore a diciotto/trentesimi: tale
valutazione consente l’acquisizione dei crediti formativi universitari corrispondenti alla materia oggetto
d’esame.
Ai fini della valutazione si tiene conto anche della effettiva e attiva partecipazione alle attività didattiche
interattive.
5. TESTI DI STUDIO Per la Parte generale del diritto penale gli studenti potranno scegliere uno tra i seguenti testi: F. PALAZZO, Corso di diritto penale. Parte generale, Giappichelli, ultima edizione disponibile.
A. FIORELLA, Le strutture del diritto penale. Questioni fondamentali di parte generale, Giappichelli,
2018. G. FIANDACA – E. MUSCO, Diritto penale. Parte generale, Zanichelli, ultima edizione disponibile. Per la Parte speciale: - AA.VV., Questioni fondamentali della parte speciale del diritto penale, a cura di A. FIORELLA,
Giappichelli, ultima edizione disponibile, limitatamente al capitolo 2 (I reati contro l’economia) della
Parte II; e al capitolo 5 (I reati di pubblici ufficiali contro la P.A.) della Parte III;
- M. SCOLETTA, La responsabilità da reato delle società: principi generali e criteri imputativi nel
d.lgs. n. 231/2001, in Canzio – Cerqua – Luparia (a cura di), Diritto penale delle società, vol. I,
2014, p. 861-928.
- V. MONGILLO, Il giudizio di idoneità del Modello di Organizzazione ex d.lgs. 231/2001: incertezza
dei parametri di riferimento e prospettive di soluzione, in La responsabilità amministrativa delle
società e degli enti, n. 3-2011, pp. 69-100.
E’ necessario affiancare ai manuali un qualsiasi codice penale di recente pubblicazione.
Al fine di facilitare l’acquisizione dei materiali di studio concernenti la Parte speciale è possibile
contattare via mail il tutor.
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6. QUIZ DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Lo studente può verificare le conoscenze acquisite attraverso un percorso formativo di autovalutazione
online composto da n. 20 verifiche con quesiti a risposta aperta, rispondenti ai temi trattati nelle
videolezioni, sui libri di testo e nel materiale didattico fornito dal docente.
7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Il Corso consente di avviarsi alla carriera di Avvocato penalista, nonché di affrontare qualsiasi concorso
pubblico, specialmente quelli nei quali il diritto penale risulta materia elettiva: Magistratura, Polizia di
Stato, Polizia penitenziaria, Guardia di Finanza, Polizia Municipale; Forze Armate (Esercito Italiano;
Marina Militare; Aeronautica Militare; Arma dei Carabinieri); ed altresì i concorsi pubblici nelle autorità
regolatorie e di vigilanza sul mercato.
Inoltre, fornisce un’adeguata conoscenza per svolgere attività di consulenza d’impresa, soprattutto nei
campi dei reati economici, della responsabilità penale nelle organizzazioni complesse e della
responsabilità “da reato” degli enti collettivi.
Infine, offre le basi per l’avviamento alla Carriera Universitaria, permettendo di affrontare con
un’adeguata preparazione l’esame di ammissione ai Corsi di Dottorati di Ricerca in Diritto Penale.
8. TESI DI LAUREA
Lo Studente può scegliere di svolgere la tesi di Laurea in Diritto Penale previa
approvazione del Docente e consultazione del manuale per la redazione della tesi di
laurea, scaricabile a questo indirizzo: www.unitelmasapienza.it/sites/default/files/mediaroot/documenti/vademecum_tesi_di_laurea_0.pdf
Al termine del corso di Diritto delle autonomie locali lo studente:
- conosce l’evoluzione storica delle autonomie locali;
- conosce gli istituti degli enti locali;
- conosce gli istituti fondamentali del diritto costituzionale e quelli propri del TUEL;
- sa applicare le conoscenze acquisite e le competenze con autonomia di giudizio e
spirito critico anche ad un livello avanzato di complessità per analizzare e risolvere casi
pratici;
- sa elaborare e comunicare in maniera corretta argomentazioni e soluzioni giuridiche.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il programma del Corso di diritto delle autonomie locali si articola nel modo seguente:
- rappresentazione dell’articolazione e distribuzione territoriale del potere politico-amministrativo
nell’esperienza dell’ordinamento italiano ed europeo;
- studio del policentrismo istituzionale e dei suoi riflessi organizzativi e funzionali
sull’amministrazione statale;
- analisi degli strumenti e delle sedi per il raccordo interistituzionale: le soluzioni
organizzative e le soluzioni procedimentali;
- potenzialità e limiti dei territori, “confini” ed adeguatezza degli ambiti territoriali;
- cooperazioni strutturali e funzionali fra gli enti pubblici territoriali;
- studio delle modalità di governo, risorse e strumenti di azione dei livelli di governo
subnazionali;
- analisi dei soggetti: Comune, Provincia, Città metropolitane, come amministrazioni di
erogazione-gestione dei servizi;
- analisi dei nuovi assetti della finanza locale: il federalismo fiscale;
- analisi della gestione associata di funzioni e servizi: unioni di comuni e fusione di
comuni;
- analisi dell’autonomia normativa, statutaria e regolamentare, assetto organizzativo
nonché le funzioni degli enti locali e i rapporti con i livelli superiori di governo.
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3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI Al centro dell’approccio didattico vi è lo studente e i processi di apprendimento. Le modalità
dell’interazione didattica con il docente e con il tutor e gli altri studenti sono finalizzate a promuovere il
ruolo attivo e centrale dello studente e a creare un contesto di apprendimento collaborativo volto a
supportarne le motivazioni durante il percorso didattico.
Nel corso verranno utilizzate:
- videolezioni (di durata compresa fra i 15 e i 40 minuti, erogate in modalità asincrona);
- letture di slides in pdf, manuale e materiali di approfondimento;
- test di autovalutazione formativa con feedback didattico;
- forum di discussione generale sul Corso;
- forum domanda/risposta;
- webinar (della durata di 1 ora e in modalità sincrona).
4.- STRUTTURA DEL CORSO (PERCORSO FORMATIVO)
Il corso è strutturato mediante una modulazione che permette un adeguato grado di flessibilità del
percorso didattico e di adeguamento alle caratteristiche di ogni studente.
Vengono in proposito previsti:
- moduli incentrati su: videolezioni; lettura di slides e manuale; test di autovalutazione formativa con
feedback didattico; forum domanda/risposta; webinar di riepilogo degli argomenti trattati nel corso;
- moduli di approfondimento incentrati su: studio di materiale di approfondimento;
webinar di analisi e discussione di un caso giudiziario; consegna individuale di compito con feeback
4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO livello di raggiungimento da parte dello studente dei risultati di apprendimento attesi viene valutato in
trentesimi e accertato con un esame di fine corso che mira a verificare il livello di conoscenza acquisito
e la capacità di comunicare in modo corretto e chiaro tali conoscenze. Ai fini della valutazione si tiene
conto della effettiva e attiva partecipazione alle attività didattiche interattive, quali test di
autovalutazione formativa, forum domanda/risposta; almeno un webinar.
L’esame di fine corso si svolge in forma orale alla presenza di una Commissione presieduta dal docente
nel rispetto della normativa vigente.
L’esame può essere sostenuto senza alcuna propedeuticità, anche se si consiglia vivamente di
sostenere prima l’esame di diritto costituzionale e di diritto amministrativo.
5. TESTI DI STUDIO LPer la preparazione all’esame di Diritto delle autonomie locali, si consigliano i seguenti testi:
- L. Vandelli, Il sistema delle autonomie locali, Il Mulino, 2018;
- oppure, F. Pinto, Diritto degli enti locali, Giappichelli, 2016;
- L. Sergio – S. Sergio, Diritto degli enti locali. Revisione della spesa pubblica e riforma delle autonomie
locali territoriali, Manni Editore, 2014 (limitatamente ai capitolo III, IV e V della parte generale e ai
capitoli VI, VIII e IX della parte speciale).
Letture consigliate:
- R. Bifulco, Le Regioni, Il Mulino, 2014
- L. Vandelli, Il Govero Locale, Il Mulino, 2014
Si consiglia durante la preparazione dell’esame di consultare un testo unico degli enti locali aggiornato.
Testi normativi rilevanti da esaminare:
- Costituzione: in particolare Titolo V;
- L. 5 giugno 2003, n. 131;
- D.l. 25 giugno 2008, n. 112;
- L. 5 maggio 2009, n. 42;
- D.l. 13 agosto 2011, n. 138;
- D.l. 6 luglio 2012, n. 95;
- D.lgs. 31 dicembre 2012, n. 235;
- L. 7 aprile 2014, n. 56.
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6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Nella bacheca online dell’insegnamento sono inserite 10 domande a risposta aperta che costituiscono
un “Percorso formativo di autoverifica dell’apprendimento” che consente allo studente di verificare la
comprensione degli argomenti dopo aver seguito le video lezioni. Sono, inoltre, previsti ulteriori test di
autovalutazione a margine dei moduli inerenti le parti del programma. Le slides allegate ad ogni singola
lezione redatte dalla docente costituiscono un materiale didattico di ausilio ed integrazione anche
rispetto allo studio del libro di testo e all’esame dei riferimenti normativi di volta in volta richiamati. La
docente è a disposizione degli studenti, concordando lo svolgimento di colloqui in presenza e in
videoconferenza (es. esami simulati con gli studenti che, riprendendo gli studi dopo lunghe interruzioni,
o presentando particolari difficoltà nell’esporre con linguaggio giuridico le tematiche trattate, ritengano
utile testare la preparazione prima dell’esame di profitto).
7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Il diritto delle autonomie locali consente allo studente di accedere a qualunque esperienza
professionale in ambito giuridico, mediante la conoscenza degli elementi costitutivi della Repubblica, in
particolare dei Comuni.
Di certa utilità gli istituti dell’Unione dei Comuni e della Fusione di Comuni, strettamente connessi oggi
all’agire della p.A..
Gli ambiti professionali in cui possono trovare applicazione le conoscenze acquisite nel corso sono
ampi e disparati, poiché la natura dell’insegnamento di base per la formazione giuridica attesta come
tali conoscenze siano impiegabili nelle pubbliche amministrazioni, nell’esperienza forense, nelle attività
presso le aziende nonché nella professione notarile e in quella di magistrato.
8. EVENTUALI NOTE Gli ambiti professionali in cui possono trovare applicazione le conoscenze acquisite nel corso sono
ampi e disparati, poiché la natura dell’insegnamento di base per la formazione giuridica attesta come
tali conoscenze siano impiegabili nelle pubbliche amministrazioni, nell’esperienza forense, nell’attività
presso le aziende.
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INSEGNAMENTO: Diritto Processuale Civile (IUS 15 - 14 CFU)
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE Il corso mira a offrire una solida preparazione di base in ambito processualcivilistico, anche tenuto
conto dell’importanza della materia in molti degli sbocchi lavorativi offerti dal corso di laurea.
Obiettivo qualificante del corso è quello di far conseguire allo studente la conoscenza dei principii
generali del codice di procedura civile e degli istituti da esso regolati, senza dimenticare i più recenti
interventi legislativi finalizzati a implementare l’efficienza del processo civile (mediazione obbligatoria,
negoziazione assistita, processo telematico) e le pronunce dei giudici di legittimità e di merito, che
sempre più spesso introducono veri e propri principii di diritto vivente in materia processuale.
Al termine del corso lo studente sarà in grado di comprendere il funzionamento del processo civile,
oltre che la funzione dei singoli procedimenti regolati dal codice di procedura civile e le differenze tra
essi esistenti.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il corso si articola nelle tradizionali ripartizioni fissate dal codice di procedura civile:
principi generali, processo ordinario di cognizione, impugnazioni, esecuzione forzata, procedimenti
speciali (limitatamente a: processo del lavoro, procedimento di ingiunzione, procedimento per
convalida di sfratto, procedimenti cautelari, procedimento sommario di cognizione, procedimenti
possessori), con cenni all’arbitrato e agli altri mezzi non giurisdizionali di risoluzione delle controversie.
La frequenza al corso presuppone una adeguata conoscenza del diritto civile e del diritto costituzionale.
3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI La didattica è erogata mediante lezioni registrate in piattaforma, di durata variabile compresa tra i 30 e
i 40 minuti.
Vengono svolti webinar su singole aree tematiche previamente indicate dal docente, nonché webinar di
problem solving su casi concreti.
Ulteriori supporti all’attività didattica sono costituiti dai forum di domanda/risposta e dalle batterie di
quiz, che consentono allo studente di verificare, in qualunque momento, il livello di acquisizione delle
proprie conoscenze sui contenuti del corso.
4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO La valutazione avviene mediante esame orale.
Per il superamento dell’esame finale si richiede la conoscenza degli istituti regolati dal codice di
procedura civile e dalle leggi speciali specificamente indicate nei materiali di studio e nel testo di
riferimento.
5. TESTI DI STUDIO Un testo a scelta tra i seguenti:
G. BALENA, Istituzioni di diritto processuale civile (voll. I, II e III), Cacucci, Bari, euro 25 + 45 + 30.
C. MANDRIOLI - A. CARRATTA, Corso di diritto processuale civile, editio minor (voll. I, II e III),
Giappichelli, Torino, euro 28 + 31 + 37.
N. PICARDI, Manuale del processo civile, Giuffré, Milano, euro 60.
B. SASSANI, Lineamenti del processo civile italiano, Giuffré, Milano, euro 60.
Di ciascun testo occorrerà procurarsi l’edizione più aggiornata.
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6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Batterie di quiz per ciascuna delle aree tematiche nelle quali si articola il corso; forum
di domanda risposta.
7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze acquisite nell’insegnamento possono trovare applicazione, oltre che negli ambiti
professionali tradizionali (avvocatura, magistratura, notariato), anche in numerosi settori del privato,
come quelli bancario e assicurativo. La conoscenza di base del diritto processuale civile è inoltre
richiesta in numerosi concorsi pubblici.
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INSEGNAMENTO: Diritto commerciale (IUS/04 – 15 CFU)
Il corso si propone di trasmettere allo studente la conoscenza dei principali argomenti del diritto
pubblico e del diritto privato dell'economia, fondamentali per una preparazione giuridica al passo con i
nuovi sviluppi legislativi e giurisprudenziali nazionali ed internazionali e di fornire allo studente gli
strumenti per la loro comprensione
2. PROGRAMMA / CONTENUTI
Diritto pubblico dell'economia:
1.Ordine giuridico ed economia: la regolazione dei mercati.
2. Il sistema delle fonti.
3. Il processo di integrazione europea.
4. La costituzione economica.
5. Federalismo e autonomie locali.
6. La finanza pubblica.
7. Autoregolazione e controllo.
8. Le Autorità amministrative indipendenti.
9 Il terzo settore.
10. Il Mezzogiorno d’Italia e la questione meridionale.
11. I rapporti tra Stato Italiano e chiesa.
12. I rapporti tra Stato Italiano e San Marino.
13. Le privatizzazioni nel diritto dell’economia.
14. Concorrenza e mercato.
15. La vigilanza sul sistema finanziario: intermediari e controlli.
16. I mercati di strumenti finanziari.
17. L’architettura di vertice nell’ordinamento finanziario europeo.
18. L’Unione monetaria e il ruolo della BCE.
19. L’Unione bancaria europea: i meccanismi unici di vigilanza e di risoluzione delle crisi.
Diritto privato dell'economia:
1. Diritto privato dell'economia: definizione e oggetto
2. I diritti dei consumatori e degli utenti
3. I diritti delle associazioni di consumatori e di utenti
4. La disciplina antitrust, funzionamento del mercato e interessi dei consumatori
5. La qualificazione di consumatore nei rapporti negoziali
6. La disciplina dei nuovi contratti
7. I contratti atipici di garanzia
8. La subfornitura 3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI
Videolezioni, webinar di contenuto, di dibattito e di riepilogo, case studies, materiali didattici
4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO
Esame orale
5. TESTI DI STUDIO
M. Pellegrini (a cura di), Corso di diritto pubblico dell’economia, Cedam, Padova, 2016, € 36,00
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6. QUIZ DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Quiz a risposta multipla o a risposta aperta pubblicati sulla bacheca dell’insegnamento
7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE
Le conoscenze acquisite nello studio della materia possono essere applicate dallo studente in tutti gli
ambiti professionali caratterizzati da un’elevata cultura e competenze per affrontare e risolvere le
connesse problematiche di natura giuridico-economica
concettuale: riguardante le capacità di argomentazione e di padronanza tematica, soprattutto a
livello professionale;
pragmatico: riguardante le abilità di studio in relazione alla morfologia della lingua e alla sua
applicazione anche nel settore professionale;
trasversale: riguardante l’uso autonomo e critico di risorse di consultazione (corsi/grammatiche,
dizionari, testi multimediali e online, ecc.).
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il programma si basa su lezioni che trattano le principali abilità linguistiche-comunicative: ricezione
(ascolto-lettura) e produzione (parlato-scrittura). Si tratta di un percorso didattico di formazione
progressiva che si apre con 1 video introduttivo ed è articolato in 24 “argomenti” (units didattiche),
ognuno dei quali comprende un’audio-lezione grammaticale e relativi esercizi, la cui descrizione è
presente nel file “Note sulla struttura degli esercizi”. I 12 test, che sono di riepilogo ogni 2 units,
contengono vari drills di verifica in autovalutazione con punteggio complessivo pari a 30. A corredo altri
approfondimenti linguistici intesi come Communication skills (12 video) e Communication tasks (12 file
di esercizi interattivi).
I contenuti mirano a sviluppare:
strategie metacognitive: dirigere l’attenzione verso l’obiettivo (apprendere la lingua inglese), motivare
la scelta, ricercare occasioni per fare pratica;
strategie mnemoniche: studiare, visualizzare e ripassare in modo strutturato;
strategie trasversali: usare la lingua in modo veicolare, attribuendole valori e significati di tipo
professionale.
3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI Il metodo ricorre all’interattività per sviluppare autonomia e riflessione sulla lingua e integra le
seguenti risorse:
- Sitografia generale - Dizionari;
- Sitografia lingua inglese;
- Sitografia istituzionale;
- Webinar.
Gli strumenti didattici si avvalgono di tecnologie avanzate e certificate per l’e-learning: video-audio-
lezioni, esercitazioni in autoapprendimento e autovalutazione, didattica interattiva a distanza (webinar).
Per l’interazione didattica attiva e cooperativa, gli studenti dispongono di un forum e dell’email diretta
del docente che traccia tutte le attività formative per monitorare costantemente la progressione
dell’apprendimento di ogni corsista.
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4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO La prova di lingua inglese non prevede voto in trentesimi ma una valutazione di idoneità/non idoneità.
L’esame è orale e consiste in un colloquio articolato in due parti.
Nella prima parte lo studente deve rispondere ad alcune domande a carattere personale e generale.
Nella seconda parte, lo studente deve impegnarsi in una breve conversazione con il docente basata su
articoli in lingua inglese, selezionati dallo studente stesso, tratti da quotidiani, internet ecc.
La prova prevede alcune domande sulle regole grammaticali presenti negli articoli e facenti riferimento
alle lezioni online.
5. TESTI DI STUDIO • English Grammar in Use with Answers and CD-ROM: A Self-Study Reference and Practice
Book for Intermediate Students of English–Raymond Murphy (Cambridge University Press) EUR
23,00
• New English File - Intermediate – Student’s Book - Oxenden & Latham-Koenig (Oxford) EUR 23,30
• The Good Grammar Book for Italian Students (Oxford) Michael Swan, Catherine Walter
(Oxford) EUR 25,20
• Il Sansoni Italiano-Inglese con CD Rom, Sansoni EUR 69,00
• Grande Dizionario Hoepli Inglese con aggiornamento online, Hoepli EUR 76,42
• Il Dizionario Inglese Italiano con DVD, Ragazzini, Zanichelli EURO 42,42
6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE I 12 test, che sono di riepilogo ogni 2 units (quiz di verifica) contengono ognuno 25 drills in
autovalutazione (multiple choice, true or false, matching, fill the gap, comprehension…) con punteggio
complessivo pari a 30. Nel caso non venisse raggiunto il punteggio minimo (18), si consiglia vivamente
di ripetere la lezione per migliorare e consolidare le conoscenze acquisite.
7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE "I limiti del mio linguaggio rappresentano i limiti del mio mondo" (L. Wittgenstein). Questa frase non
esprime soltanto un concetto filosofico, ma assegna alla comunicazione un ruolo fondamentale nella
società globalizzata. In quest’ottica la lingua inglese è diventata lo standard internazionale come
“ponte” per gli scambi comunicativi in tutti i domini: privato, pubblico, professionale, educativo.
L’adozione dell’inglese come lingua franca è dovuta alla sua flessibilità e trasversalità dato che viene
usata nella maggior parte dei testi tecnologici, economici, finanziari, scientifici, commerciali e nelle
interazioni di tipo politico, istituzionale, aziendale, sociale. Per tutte queste ragioni, è chiaro che una
buona padronanza dell’inglese consenta nuovi e migliori sbocchi occupazionali, avanzamenti di carriera
e prospettive di mobilità, in Italia e all’estero.
8. EVENTUALI NOTE
Se il corso di studi lo prevede, si ricorda che questo esame del III anno precede, ed è
propedeutico, all’esame di lingua e traduzione (I anno). Entrambe le prove possono essere svolte
nello stesso giorno/appello.
Tutte le attività svolte dallo studente producono un report di verifica per il docente che ne terrà conto in
fase di esame.
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INSEGNAMENTO: Diritto processuale penale (SSD IUS/16 – CFU 14)
6) Procedimenti speciali: giudizio abbreviato; patteggiamento; procedimento per decreto; giudizio
direttissimo; giudizio immediato.
7) Impugnazioni: nozione e classificazioni; disciplina generale; appello; ricorso per cassazione; cenni
alla revisione.
8) Giudicato: nozione ed effetti.
9) Esecuzione: gli incidenti di esecuzione, il procedimento di esecuzione.
3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI L’Insegnamento consta: del libro di testo e del codice di procedura penale indicati dalla docente; delle
video-lezioni, del materiale di lettura e delle slides presenti in bacheca; delle e-tivity e dei webinar che
saranno svolti secondo il calendario fissato all’inizio dell’ anno accademico e pubblicato sulla pagina
Moodel dell’insegnamento; di incontri in presenza o in videoconferenza con il docente o con la tutor;
della partecipazione a Convegni o a Giornate di Studio segnalati dalla docente nella bacheca.
Al Corso di Diritto processuale penale corrispondono 14 CFU.
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La durata del Corso è di 350 ore di attività formative complessive, comprensive di:
1) attività di didattica erogativa (DE): 84 ore [84 video-lezioni];
2) attività di didattica interattiva (DI): 64 ore così articolate:
a) un “problem solving” con feedback: analisi e discussione di un istituto processuale con consegna di
compito scritto [lancio di attività con preparazione (6 ore) + 3 incontri in videoconferenza (6 ore) +
elaborazione di un testo scritto (18 ore)];
b) uno “studio di casi” con feedback: analisi e discussione di un caso giudiziario con consegna di
compito scritto [lancio di attività con preparazione (6 ore) + 1 incontro in videoconferenza (2 ore) + 1
elaborazione di un testo scritto (18 ore)];
c) 6 “webinar” di riepilogo: analisi e discussione sulle macro aree del diritto processuale [6 lanci di
attività con preparazione (12 ore) + 6 incontri (12 ore)];
3) attività in auto apprendimento: 202 ore.
4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO L'esame è in forma orale. Costa di un colloquio con la docente ed è volto ad accertare la conoscenza
dei principi generali della materia e dei singoli istituti processuali, nonché a valutare il lessico giuridico
e la capacità di ragionamento sul sistema processuale nel suo complesso.
In sede di esame è possibile presentare un lavoro scritto, frutto dell’attività di didattica interattiva, a cui
verranno attribuiti, in caso di valutazione positiva, ulteriori 2 punti al voto d'esame.
5. TESTI DI STUDIO 1) Dominioni - Corso - Gaito - Spangher - Dean - Garuti - Filippi -Galantini - Vigoni - Varraso,
Procedura penale, IV edizione, Giappichelli, 2017, 76.00 euro.
(con esclusione dei capitoli relativi al “Procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica”,
ai “Modelli differenziati di accertamento”; al “Processo penale minorile” e di tutti i capitoli contenuti
nella parte relativa ai “Rapporti con le autorità straniere”)
2) Codice sistematico di procedura penale, a cura Belluta, Gialuz, Luparia, Giappichelli, III ed., 2018,
euro 36.
6. QUIZ DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Lo Studente può verificare lo stato di avanzamento delle proprie conoscenze attraverso un percorso
formativo graduale di autovalutazione online così articolato:
1) verifica sui singoli argomenti di studio, attraverso quesiti a risposta aperta che riguardano singole
questioni (e singole video-lezioni);
2) verifica sulle parti organiche del programma di studio, attraverso la partecipazione ai webinar di
riepilogo del programma, che riguardano blocchi di argomenti concettualmente collegati (e blocchi di
video-lezioni);
3) verifica conclusiva su tutto il programma, attraverso un quiz a risposta multipla che riguarda tutto il
programma di esame (e tutte le video-lezioni).
7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE L’Insegnamento consente di avviarsi alla carriera di Avvocato penalista, nonché di affrontare qualsiasi
concorso pubblico, specialmente quelli nei quali la procedura penale risulta materia elettiva:
Magistratura, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Guardia di Finanza, Polizia Municipale; Forze Armate
(Esercito Italiano; Marina Militare; Aeronautica Militare; Arma dei Carabinieri).
Inoltre fornisce un’adeguata conoscenza per svolgere attività di consulenza d’impresa (soprattutto ai
fini della responsabilità amministrativa degli enti), nonché il ruolo di giurista consulente per le
Istituzioni Nazionali (soprattutto ai fini della politica legislativa sul sistema penale) e Comunitarie
(soprattutto ai fini della Armonizzazione fra i diversi sistemi penali e della Collaborazione).
Infine offre le basi per l’avviamento alla Carriera Universitaria, permettendo di affrontare con
un’adeguata preparazione l’esame di ammissione ai Corsi di Dottorati di Ricerca in Procedura penale.
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8. EVENTUALI NOTE Lo Studente può scegliere di svolgere la tesi di Laurea in Diritto Processuale Penale attraverso il
sussidio della video-lezione “Come si fa la tesi di laurea”, nella quale viene illustrato come il lavoro di
tesi vada metodologicamente affrontato.
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INSEGNAMENTO: Diritto privato comparato (SSD IUS/02 – CFU 14)
Al termine del corso di Diritto privato comparato lo studente:
- conosce, comprende, sa definire e comunicare natura, oggetto e funzioni della
comparazione giuridica;
- conosce, comprende e sa applicare gli strumenti conoscitivi e metodologici della
comparazione giuridica;
- conosce e comprende l’evoluzione storica, le caratteristiche fondamentali, i rapporti e le
reciproche influenze di Civil law e Common law;
- conosce, comprende, sa definire e comunicare la nozione di Tradizione giuridica
occidentale;
- conosce, comprende e sa analizzare i processi di armonizzazione, uniformazione e
unificazione del Diritto privato a livello internazionale e sovra-nazionale;
- sa definire il Diritto privato europeo e ne conosce origini storiche e linee evolutive;
- conosce i principali progetti di Diritto privato europeo;
- conosce e comprende il processo e i contenuti dell’armonizzazione del diritto della
proprietà intellettuale e della concorrenza nell’ambito dell’Unione europea;
- sa applicare tali conoscenze e competenze con autonomia di giudizio e spirito critico,
anche ad un livello avanzato di complessità, per analizzare, valutare e risolvere questioni
problematiche e casi pratici;
- sa elaborare e comunicare in modo corretto, chiaro ed efficace argomentazioni e
soluzioni giuridiche.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI
Il programma del Corso di Diritto privato comparato si articola nei seguenti argomenti. PARTE INTRODUTTIVA: Evoluzione, natura e funzioni del Diritto comparato; le classificazioni dei sistemi giuridici; Civil law, Common law; la Tradizione giuridica occidentale. PARTE GENERALE: CIVIL LAW - origini storiche, sistema delle fonti, tratti caratterizzanti; le codificazioni civilistiche francese, prussiana, austriaca, tedesca, svizzera, italiana. COMMON LAW - Common law inglese: origini storiche, sistema delle fonti, tratti caratterizzanti; writ; equity; processo adversary; riforme della giustizia civile; sistema delle fonti; stare decisis; legge e sua interpretazione; formazione e ceto dei giuristi. Common law statunitense: origini storiche, sistema delle fonti, tratti caratterizzanti; organizzazione della giustizia; controllo giudiziario di costituzionalità delle leggi; uniformazione del diritto nordamericano. PARTE SPECIALE - Armonizzazione, uniformazione e unificazione del Diritto privato: evoluzione storica, principali attori, dinamiche, processi; unificazione legislativa, giurisprudenziale, dottrinale, contrattuale; unificazione parziale e integrale; principi Unidroit; identità giuridica europea e valori comuni dell’Occidente; Diritto privato europeo: definizioni; progetti di codificazione; linee evolutive; la disciplina a tutela della concorrenza e della proprietà intellettuale nell’ambito dell’U.E. Ai fini di una migliore comprensione degli argomenti del corso è consigliato l’aver sostenuto gli esami di Diritto privato e Diritto dell’Unione europea.
3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI
Al centro dell’approccio didattico del Corso vi è lo studente e vi sono i processi di apprendimento.
Le modalità dell’interazione didattica tra docente/tutor e studenti e tra gli studenti sono
finalizzate a promuovere il ruolo attivo dello studente nonché a creare un contesto di
apprendimento collaborativo volto a supportarne la motivazione lungo il percorso didattico.
I Moduli di approfondimento sono finalizzati all’approfondimento delle conoscenze acquisite,
allo sviluppo della capacità di giudizio e di comunicazione, in un contesto di apprendimento
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collaborativo, attraverso anche un’attività didattica sostitutiva di c.d. apprendimento in
situazione.
A tal fine, il Corso è basato su:
- video-‐lezioni (della durata compresa tra i 15 e i 40 minuti ed erogate in modalità
asincrona);
- letture delle slide in formato pdf allegate alle video-lezioni, del manuale, dei materiali di
approfondimento;
- test di autovalutazione formativa con feedback didattico (indicazione della risposta
esatta e, in caso di risposta errata, indicazione del punto della video-lezione e delle slide su cui
ritornare);
- forum di discussione generale sul Corso;
- forum domanda/risposta volti alla soluzione di un problema con feedback didattico
(indicazione della soluzione corretta);
- webseminar (della durata 1 ora e in modalità sincrona) di simulazione e discussione di
un caso giudiziario; le modalità di svolgimento del webseminar attribuiscono allo studente il
ruolo centrale e attivo di giudice, chiamato a studiare il caso, ascoltare argomentazioni
giuridiche, riflettere, valutare, giudicare (attività didattica sostitutiva del c.d. apprendimento in
situazione);
- consegna individuale di compito e successivo feedback didattico da parte del docente
in sede di esame di fine corso;
- webseminar (della durata 1 ora e in modalità sincrona) di riepilogo degli argomenti del
corso.
4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO
Il Corso è strutturato secondo una modulazione che consente un adeguato grado di flessibilità
del percorso didattico e di adeguamento alle caratteristiche di ciascuno studente.
A tal fine, sono previsti:
- Moduli incentrati su: 1. video lezione con slide; 2. test di autovalutazione formativa (con
feedback didattico); 3. talvolta, Forum domanda e risposta di problem solving (con relativo
feedback didattico) (Moduli 1, 2, 3, 4, 5, …);
- Moduli di approfondimento incentrati su: 1. studio di materiale di approfondimento su
un caso giudiziario; 2. Webseminar di simulazione e discussione del caso giudiziario; 3.
consegna individuale di compito (Moduli A, B, C, D).
5. TESTI DI STUDIO
Al Corso di Diritto privato comparato corrispondono 10 CFU.
La durata del Corso è di 250 ore di attività formative complessive, comprensive di:
- attività di didattica erogativa (DE): 45 ore (video-lezioni);
- attività di didattica interattiva (DI): 30 ore (dato da aggiornare) (test di autovalutazione
formativa con feedback didattico; forum di discussione generale sul Corso; forum
domanda/risposta volto alla soluzione di un problema con feedback didattico; webseminar di
simulazione e discussione di un caso giudiziario con attività sostitutiva dell’apprendimento in
situazione; consegna di compito);
- attività in auto apprendimento: 175 ore (dato da aggiornare).
***
Per gli studenti iscritti fino al 2015/2016, al Corso di Diritto privato comparato corrispondono
12 CFU.
La durata del Corso è di 300 ore di attività formative complessive, comprensive di:
- attività di didattica erogativa (DE): 55 ore (video-lezioni);
- attività di didattica interattiva (DI): 30 ore (dato da aggiornare) (test di autovalutazione
formativa con feedback didattico; forum di discussione generale sul Corso; forum
domanda/risposta volto alla soluzione di un problema con feedback didattico; webseminar di
simulazione e discussione di un caso giudiziario con attività sostitutiva dell’apprendimento in
situazione; consegna di compito);
attività in auto apprendimento: 215 ore (dato da aggiornare).
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6. QUIZ DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Il livello di raggiungimento da parte dello studente dei risultati di apprendimento attesi viene
accertato mediante un esame di fine corso e valutato in trentesimi.
L’esame di fine corso si svolge in presenza o in videoconferenza, è in forma orale, mira a verificare: il
livello di conoscenza e comprensione acquisito sugli argomenti del corso, la capacità di comunicare in
modo chiaro ed efficace tali conoscenze nonché la capacità di applicare tali conoscenze e competenze
con autonomia di giudizio e spirito critico per analizzare, valutare e risolvere questioni problematiche e
casi pratici.
Ai fini della valutazione si tiene conto dell’effettiva e attiva partecipazione alle attività didattiche on line
monitorabili attraverso la piattaforma (test di auto-valutazione formativa;
forum domanda/risposta di problem solving; almeno un percorso formativo articolato in studio di un
caso giudiziario, webseminar di simulazione e discussione del caso, consegna di compito).
L’esame di fine corso si svolge dinanzi ad una commissione presieduta dal docente nel rispetto della
normativa.
7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE
Per la preparazione all’esame di Diritto privato comparato si consigliano i seguenti testi:
PARTE INTRODUTTIVA E PARTE GENERALE: V. VARANO - V. BARSOTTI, La tradizione giuridica
occidentale, Giappichelli, 2014, € 45,00 (escluso il capitolo V)
PARTE SPECIALE: G. BENACCHIO, Diritto privato della Unione Europea. Fonti, modelli, regole, Cedam,
ult. ed. (capitolo V La circolazione delle regole e dei modelli; capitolo XII La disciplina della concorrenza;
capitolo XIII La tutela della proprietà intellettuale e industriale)
ATTENZIONE:
Per gli studenti iscritti dal 2016/2017 in poi (Programma da 10 CFU) l’esame di fine corso verterà sulla
Parte introduttiva e sulla Parte generale (volume di V. VARANO - V. BARSOTTI; attività didattiche dei
Moduli da 1 a 36; attività didattiche di almeno un Modulo di approfondimento articolato in studio di
materiale di approfondimento su un caso giudiziario, webseminar, consegna compito).
Per gli studenti iscritti fino al 2015/2016 (Programma da 12 CFU) l’esame di fine corso verterà sulla
Parte introduttiva, la Parte generale e la Parte speciale (volume di V. VARANO - V. BARSOTTI; volume di
G. BENACCHIO; attività didattiche dei Moduli da 1 a 42; attività didattiche di almeno un Modulo di
approfondimento articolato in studio di materiale di approfondimento su un caso giudiziario,
webseminar, consegna compito).
Per eventuali e facoltativi approfondimenti si consigliano i seguenti testi:
H. PATRICK GLENN, The Cosmopolitan State, Oxford University Press, 2013
H. PATRICK GLENN, Legal Traditions of the World, Oxford University Press, 2010 (ed. italiana: Tradizioni
giuridiche nel mondo. La sostenibilità della differenza, il Mulino, 2011)
A. GAMBARO, R. SACCO, Sistemi giuridici comparati, Utet, 2010
L. MOCCIA, Comparazione giuridica e diritto europeo, Giuffrè, 2005
C. ZWEIGERT, H. KÖTZ, Introduzione al diritto comparato, vol. I, Principi Fondamentali, Giuffrè, 1998
R. SACCO, Che cos'è il diritto comparato, Giuffrè, 1992
8. EVENTUALI NOTE
Nell’epoca contemporanea, caratterizzata dal fenomeno della globalizzazione delle attività e dei
rapporti in ogni settore, è in costante e rapida crescita l’importanza della comparazione giuridica come
metodo e strumento di conoscenza, interpretazione e applicazione del diritto, che non possono più
limitarsi ad un ambito esclusivamente nazionale.
Pertanto, le conoscenze e le competenze che il corso di Diritto privato comparato è volto a fornire allo
studente trovano applicazione in tutti gli ambiti operativi delle professioni legali di magistrato, avvocato,
notaio, consulente di impresa o di altro ente, pubblico o privato, nazionale o internazionale.
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INSEGNAMENTO: Politica economica e scienza delle finanze (SSD SECS-P/03 – CFU 9)
Il corso permette di conseguire: 1) una conoscenza di base del funzionamento macroeconomico delle
economie sviluppate, con particolare riferimento all’area dell’euro, in particolare nel campo delle
politiche fiscali e monetarie. 2) una conoscenza di base delle ragioni che determinano l’intervento
pubblico nell’economia, i modi in cui tale intervento si può sviluppare, e la problematica del
finanziamento.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI
PRIMA PARTE: POLITICA ECONOMICA Il modello keynesiano del settore reale: il concetto di moltiplicatore, il moltiplicatore del bilancio in pareggio, gli stabilizzatori automatici. Il modello IS-LM per l’analisi delle politica fiscali e monetarie. Il modello con bilancia commerciale in sistemi di cambi fissi e flessibili L’euro e la BCE. I disavanzi eccessivi e il patto di stabilità e crescita. Il fiscal compact e le politiche di austerità SECONDA PARTE: SCIENZA DELLE FINANZE: I teoremi dell’economia del benessere I fallimenti del mercato: Beni pubblici, ottimo di Samuelson, free rider e problema delle scelte collettive Esternalità e metodi di correzione, tasse pigouviane, teorema di Coase Monopoli naturali, metodi di intervento Asimmetrie informative, selezione avversa e azzardo morale Sistema fiscale e principali imposte in Italia
3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI
Il corso è composto da video-lezioni teoriche impartite dal docente e accompagnate da slide. Il
materiale didattico può essere integrato con l’ausilio di due libri di testo indicati nella bacheca, o anche
consultando su Internet singoli temi. Vengono inoltre organizzati una volta al mese da gennaio e
giugno, ed indicati in bacheca, Webinar di approfondimento della durata di un’ora, per sviluppare temi
trattati nelle video-lezioni, chiarire eventuali dubbi e collegare le nozioni teoriche con argomenti di
stretta attualità: sono previsti sei argomenti: il quantitative easing, il fiscal compact, il ministro unico
europeo delle finanze, l’effetto serra e il cambiamento climatico, i sistemi di welfare in Europa, la flat
tax. Per tutte le informazioni riguardanti il corso, la preparazione dell’esame, l’elaborazione di eventuali
tesine, ci si può rivolgere al tutor o al docente, a seconda della problematica.
4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO
Il livello di apprendimento raggiunto dallo studente viene valutato in trentesimi e accertato con un
esame di fine corso che mira a verificare il livello di conoscenza
acquisito e la capacità di comunicare in modo corretto e chiaro tali conoscenze. L’esame consiste di
norma nello svolgimento di una prova orale in cui si fa uso, ove possibile, di analisi grafiche, relazioni
tra variabili, esempi numerici .
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5. TESTI DI STUDIO
Il Corso di Politica Economica e Scienza delle Finanze fornisce una prima conoscenza su argomenti che
fanno parte degli esami per concorso di numerose istituzioni pubbliche: Ministeri (come quello
dell’Economia e delle Finanze), Camera e Senato, Banca d’Italia. Anche società private, banche e
assicurazioni, nei colloqui di lavoro richiedono conoscenze sui temi dell’economia, che si ritrovano negli
argomenti affrontati dal corso. E’ esperienza consolidata che anche laureati chiedono di sostenere il
corso perché necessario per poter accedere all’insegnamento
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Insegnamenti a scelta
Lo studente, iscritto a uno dei percorsi A-F, può scegliere liberamente tra i 46 insegnamenti
(ciascuno di 6 CFU) indicati in questa lista seguendo, se crede, i suggerimenti proposti per
ciascun percorso.
Percorso A: Diritto della Società dell’informazione
IUS/01 Diritto di famiglia (docente: Cesare Massimo Bianca)
IUS/09 Tecniche di normazione e legimatica (docente: Renato Ibrido)
IUS/20 Trattamento e protezione dei dati personali (docente: Wanda D’Avanzo)
M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni (docente: Francesco Avallone)
SPS/01 Filosofia politica (docente: Angelo Guido Sabatini)
SPS/07 Metodologia della ricerca sociale (docente: Nicolò Conti)
SPS/07 Sociologia (docente: Barbara Sena)
Percorso B: Diritto, mercati e impresa
IUS/01 Mediazione civile e commerciale (docente: Gaetano Edoardo Napoli)
IUS/21 Diritto comparato dei gruppi di pressione (docente: Pier Luigi Petrillo)
IUS/04 Diritto delle società (docente: Katrin Martucci)
ING-IND/35 Gestione delle informazioni aziendali (docente: Marta Cimitile)
M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni (docente: Francesco Avallone)
SECS-P/02 Politica economica internazionale (docente: Alessandro Morselli)