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Placca diagnostica, di riposizionamento articolare,di svincolo,
di centrica ...quindi terapeutica
Patrimonio dell’ortodonzista ma anche prezioso ausilio
perl’odontotecnico che si occupa della riabilitazione protesica
intesa nelsenso tradizionale del termine
Andrea De Benedetto, Dentalmaster - Genova
Da diversi anni, su prescrizione dei clinici clienti, mioccupo,
con entusiasmo e soddisfazione, dellariabilitazione protesica di
casi che presentano problemignatologici conclamati.
Ho usato i termini “entusiasmo” e “soddisfazione” perché,dopo
molti anni di gnatologia intesa come osticaconoscenza nozionistica,
ho avuto la fortuna di conosceredei “maestri” molto disponibili che
mi hanno reso questabranca del dentale una materia non più
completamenteoscura.
Ma anzi un’affascinante gara con me stesso ed unacostante messa
alla prova ed affinamento delle capacitàanalitiche, diagnostiche e
progettuali mie e dei clinici.
Placca o Bite
Dispositivo, normalmente in resina, interposto tra le duearcate,
per modificarne relazioni spaziali e funzionalità.
Agisce quindi principalmente sulle funzionineuromuscolari,
articolari e dentali.
All’inizio ed alla fine del trattamento è spesso
protagonistadella cura dei deficit gantologici e posturali.
La placca terapeutica, se realizzata conformemente e conle
arcate in relazione anatomica, rappresenta un ausiliodiagnostico e
terapeutico di importanza fondamentale.
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In inizio di articolo accennavo alla peculiarità
dell’occuparsiin prevalenza della riabilitazione protesica di casi
chepresentano evidenti problemi gnatologici.
L’interesse concreto per questa tipologia di lavori èscaturito
dalla frequentazione di un gruppo di studio che sioccupa
olisticamente di problemi del sistema masticatorio edelle patologie
ad esso direttamente legate.
Grazie a questi incontri abbiamo avuto la possibilità dicercare
insieme le risposte concrete a quella domande chespesse volte
rappresentavano un tabù o peggio venivanoevase con risposte
nebulose che, più che soddisfare ilquesito, davano origine a nuovi
ed ulteriori dubbi.
Premetto che non ho assolutamente intenzione di entrarein
contrasto con le varie scuole di pensiero gnatologico,voglio anzi
precisare che le esperienze che andrò adillustrare possono, con le
dovute modifiche interpretative,essere tranquillamente applicate
nella maggioranza dellefilosofie gnatologiche attualmente
impiegate.
RCRC ORCORC DISDIS
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Con il passare del tempo e con po’ di umiltà ho imparato
adevitare pregiudizi verso tutte le scuole gnatologiche
eriabilitative.
Addirittura mi sono ripromesso di impegnarmi sempre
acomprenderne proprio i lati diversi dal mio pensiero così,dove
possibile, da poter fare bagaglio delle teorie in esseespresse.
Questo anche per una forma di sincero rispetto per
chi,elaborando quella teoria, vi aveva messo entusiasmo
esoprattutto un grandissimo impegno.
Se, commercialmente, questa mancanza di pregiudizi, miha messo
in grado di poter offrire il mio operato a clinici daidiversi
pensieri gnatologici; allo stesso modo mi ha dato lapossibilità di
poter scambiare opinioni e conoscenze,costruttivamente e senza
scontro, con clinici e colleghi chesi riconoscevano differentemente
nei dettami di Stuart,Thomas, Jankelson, Puond, Slavicek etc. .
Quindi inizierei questo trattato focalizzando insieme a
voialcuni aspetti che, al di la della filosofia
gnatologicaapplicata, caratterizzano il sistema masticatorio e la
terapiaad esso collegata.
Infatti la maggioranza delle filosofie funzionali hanno
incomunecomune alcuni alcuni punti fondamentalipunti fondamentali
necessari affinché ilsistema masticatorio (così come una
riabilitazione o un bite
in esso messi in opera) funzionino correttamente e cioè:
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Relazione Centrica
Dobbiamo sempre trovarci in presenza di una
registrazionedell’articolazione (per la riabilitazione o per la
costruzionedel bite) che veda: la relazione tra le arcate e quindi
laposizione dei condili nelle ATM - dettata dal rispetto
delleesigenze articolari (posturali) e neuro muscolari
dell’assistitoe/o dalla terapia prevista dal clinico.
Ad esempio per Jankelson sarà “La posizione di occlusioneche la
mandibola raggiungerebbe se non ci fosserointerferenze a deviarne
la traiettoria” mentre per chi segue idettami di Dawson sarà la
posizione più “retrusa ed alta” delcondilo ..e così via.
In pratica, salvo gravi patologie devianti in atto, la
posizioneanatomica di costruzione del bite viene individuata e
registratadal clinico con le modalità suggerite dalla filosofia
gnatologicaseguita (articolare, neuro muscolare etc.).
Nel 95 % dei casi, secondo i più autorevoli autori
[Celenza,Dawson, Stuart, Lucia, Barnet, Goldman, Ramfjord], a
causadi malformazioni scheletro dentali, patologie neuro
muscolarioppure a causa di dispositivi protesici non conformi
(causaiatrogena) la relazione centrica non corrisponde alla
massimaintercuspidazione dell’assistito che si troverà perciò -
appuntonel 95 % dei casi - in quella che viene definita
occlusioneabituale anziché in occlusione centrica.
Registrazione della Relazione Centrica
Le modalità di registrazione, a seconda dellascuola gnatologica
di appartenenza del clinico,possono essere:[] manovre meccaniche
indotte: manovra diDawson [Dawson][] manovre meccaniche
autoindotte: fulcroanteriore o lamina di Long [Alonso],
jig[deLucia][] sistemi di rilevazione inerti: arco gotico[Gerber],
rilevazioni pantografiche [Stuart,Slavicek etc.][] sistemi
chiniesografici: elettromyografia /tens [Jankelson]
RCRC
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Occlusione in Relazione Centrica e Stabilita’ Occlusale
Onde ottenere la permanenza del sistema in relazionecentrica è
necessario dotare il paziente di unaintercuspidazione, o superficie
del bite , dotati di contattisimultanei e stabilizzanti
[Thomas].
A questo proposito l’applicazione dei principi relativi aipunti
A B C può essere un validi ausilio [Stuart]
Due arcate che occludono in relazione centrica sonol’unica
garanzia affinché anche i condili permangano nellamedesima
posizione nelle fosse glenoidee ed in correttorapporto con i
tessuti circostanti (menisco - sinovia), cosìcome che permanga la
congrua situazione neuromuscolare determinata dalle rilevazioni del
clinico.
Stabilità occlusale perchè
[] Per ottenere la permanenza del sistema inrelazione centrica,
nel rispetto del sistemaarticolare e neuro muscolare, è
necessariodotare il paziente di una intercuspidazione o diun bite
con contatti simultanei e stabilizzanti.
[] Il tripode offerto dai punti ABC, nel
rispettodell’allineamento e delle curve di compenso, èuna metodica
che può offrire queste garanzie.
AA CC
BB
ORCORC
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Corretta funzione delle arcate nei movimenti dinamici /
Disclusione
Oltre alla stabilità occlusale il disegno delle
superficiocclusali ed incisali delle arcate dentali o del bite
devonopermettere una corretta disclusione reciproca delle
stesse.
Questa nella maggioranza delle filosofie gnatologiche
vienesoprattutto garantita dalla funzione disclusiva dei
dentianteriori che fungono da protezione a quelli
posteriorisoggetti ad una muscolatura più forte e posti in una
partecritica della leva di terza classe quale idealmente
lamandibola rappresenta.
I denti anteriori si interpongono tra loro con superfici,
dotatedi una inclinazione di circa 40°, che meglio riduco no
gliattriti.
I centrali garantiscono la disclusione in protrusiva mentre
icanini proteggono il “sistema” nei movimenti di lateralità.
Non ultimo, i denti anteriori, essendo dotati di radici
piùlunghe di quelle dei denti posteriori sono anche più indicati
asopportare le forze tangenziali che si generano durante
ledinamiche dei movimenti di lateralità e protrusiva o imovimenti
ibridi e complessi generati dalla risultanzadell’unione di più di
uno di tali movimenti [Alonso].
Protezione anteriore perchè
[] I denti anteriori sono soggetti a muscolaturapiù debole e con
minore leva (temporale).
[] Anteriormente si realizza una leva di terzaclasse.
[] I denti anteriori tollerano di più le forzetangenziali -
hanno radici più lunghe emaggiore propriocettività.
PR
OT
RU
SIV
A
LAT
ER
ALI
TÀ
DISDIS
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[] ...lasciando in sito solo i dentiposteriori - avremmo una
boccacon una ottima occlusione cheperò andrebbe incontro apatologie
funzionali...
[] ...lasciando in sito solo i dentianteriori - avremmo una
boccacon una eccellente disclusione,ma che nel giro di poco
tempoandrebbe incontro a patologiefunzionali...
Per comprendere meglio il concetto della strettarelazione tra
stabilità dell’occlusione e protezioneanteriore, immaginiamo che un
clinico prenda unpaziente con una bocca completamente sana
efunzionale.
Se, ovviamente virtualmente, estraesse tutti i dentianteriori -
lasciando in sito quelli posteriori - avremmouna bocca con una
ottima occlusione che peròandrebbe incontro a rapida abrasione e
distruzione acausa della totale mancanza di protezione anteriore
equindi di disclusione.
Per contro se dalla bocca sana del soggetto, semprevirtualmente,
estraesse tutti i denti posteriori - lasciandoin sito quelli
anteriori - avremmo una bocca con unaeccellente disclusione, ma nel
giro di poco tempo, identi anteriori, obbligati anche a farsi
carico delle forzeverticali generate dai potenti fasci muscolari
delmassetere e dello pterigoideo interno, comincerebberoa migrare
sino ad estrudersi totalmente .
I denti superiori diastemandosi e gli inferioriaffollandosi,
sino a debilitarsi ed estrudersicompletamente a causa della totale
mancanza distabilità occlusale.
Come emerso nell’analisi di molti casi: Un deficit
nellaprotezione anteriore comporta sempre danni a caricodei denti
posteriori.
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Asse Cerniera
Secondo alcuni autori quando i condili sono posti inrelazione
centrica hanno elevate probabilità di essereanche in una condizione
che viene definita “assecerniera”, un asse virtuale che collega i
centri di “rotazionepura” dei condili.
Secondo coloro che “sposano” questa teoria in questaposizione i
condili sono soggetti, durante l’inizio della fasedi apertura della
mandibola, ad un micro movimento quasiunicamente rotatorio.
Ad esempio Dos Santos dice: “in questa posizione, inteoria, la
mandibola oscillerà passivamente - su e giù -con un movimento
cerniera; superata una determinataapertura (tre o quattro
millimetri) avremo anche unatraslazione verso il basso dei condili”
.
Perché costruire la Placca Terapeutica inRelazione Centrica
[] La RC è la posizione condilare che, nellamaggior parte dei
casi, corrisponde ancheall’asse cerniera (...per chi ci crede).
[] E’ la posizione, secondo molti accademici,nella quale la
mandibola consente piccolimovimenti di apertura e chiusura
senzatraslare.
[] E’ la posizione che quindi meglio tolleraeventuali piccoli
rialzi arbitrari - spesso utilialla costruzione del bite - senza
immediatelimitazioni dello spazio libero funzionale.
Spazio Libero Funzionale
Salvo patologie conclamate, nella posizione di riposo, fatta
eccezione per le fasi legate alla deglutizione, non viè contatto
tra i denti e tra le arcate ed è presente uno spazio libero di due
o tre millimetri.
L’importanza dello spazio libero è dettata da fattori neuro
muscolari che altrimenti, specie nelle fasi diincoscienza (sonno
profondo - REM), comportano episodi altamente dannosi come le
azioni neuro muscolaririflesse che portano al “serramento”
patologico delle due arcate.
ACAC
SLFSLF
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QUINDI, AL DI LA’ DELLE NOSTRE CONVINZIONIGNATOLOGICHE, DOBBIAMO
ESSERE D’ACCORDO SU
ALCUNI PUNTI FONDAMENTALI:
QUINDI, AL DI LA’ DELLE NOSTRE CONVINZIONIQUINDI, AL DI LA’
DELLE NOSTRE CONVINZIONIGNATOLOGICHE, DOBBIAMO ESSERE D’ACCORDO
SUGNATOLOGICHE, DOBBIAMO ESSERE D’ACCORDO SU
ALCUNI PUNTI FONDAMENTALI:ALCUNI PUNTI FONDAMENTALI:
RCRC
ORCORC
DISDIS
ACAC
SLFSLF
Il dispositivo (bite, riabilitazione etc) deveessere eseguito in
una posizione, rilevata dalclinico, anatomica ed ideale per la
terapia
Il dispositivo, durante l’intercuspidazione,deve mantenere le
due arcate, l’ATM e quindi ilsistema masticatorio in tale
posizione
Questa posizione deve garantire il minordeficit possibile allo
spazio libero funzionale
La riabilitazione o il bite devono, permezzo del proprio design,
garantire la funzionee la “protezione” del sistema nei
movimentidinamici e/o durante il “lavoro” cinetico
RCRC
ORCORC
SLFSLF
DISDIS
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RIABILITARE IN POSIZIONEANATOMICA O RC - PERCHE’:RIABILITARE IN
POSIZIONEANATOMICA O RC - PERCHE’:
[] E’ la posizione terapeutica che rappresenta la più
anatomicasituazione dentale, articolare e neuro muscolare
[] E’ la posizione che meglio tollera piccoli rialzi
arbitrari
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LA POSSIBILITA’ DI RIABILITAREIN POCHI MILLIMETRI !!!
LA POSSIBILITA’ DI RIABILITAREIN POCHI MILLIMETRI !!!
[] Infatti il bite, nella zona occlusale, può avere uno spessore
dipochi decimi di millimetro[] pochi decimi di millimetro di
dimensione verticale sono il più dellevolte uno spessore simile
alla quantità di tessuto dentale perso acausa della parafunzione
(abrasioni)
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il più delle volte, pochi decimi di millimetro, son o lo
spessoreperso a causa della parafunzione
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La possibilità di realizzare la placca terapeutica inrelazione
centrica (posizione che permette piccoli rialziarbitrari), ci
consente quasi sempre di disporre dellospazio necessario per
realizzare la placca terapeut ica :senza “alterare” la posizione
centrica dei condili e quindidelle arcate, senza alterare di
conseguenza l’assecerniera e garantendoci addirittura la
possibilità dimantenere un sufficiente margine di spazio
libero.
In tema di placche, dotate di ingombro verticale minimo,degno di
nota il fatto che, con l’aiuto delle “fibre” di
rinforzo(normalmente impiegate nei dispositivi in composito),siamo
riusciti a realizzare placche dello spessore“verticale” anteriore
di pochi decimi di millimetro.
Sovente (come si nota nelle immagini precedenti)troviamo anche
la possibilità di “usufruire” dello spazioderivante dalla perdita
di dimensione verticale che il tempoapporta alla dentatura a causa
della mancanza diprotezione anteriore e corretta disclusione o
dallamancanza di elementi dentari posteriori.
Tantopiù che la placca terapeutica deve precederesempre la
riabilitazione protesica quando ci troviamo difronte a gravi
patologie dell’ATM.
Altrimenti rischieremmo di dotare l’assistito di undispositivo
protesico definitivo che in qualche modo“fotografa”, conferma ed il
più delle volte aggrava lasituazione patologica del sistema
masticatorio.
Occlusione Abituale
[] L’occlusione abituale è il risultato di anni didispositivi
incongrui, patologie, traumi, usureed adattamenti
Relazione centrica
[] La Relazione Centrica è la posizione ideale alivello di
equilibrio osteo articolare e neuromuscolare
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...QUINDI FACCIAMO IL PUNTO:...QUINDI FACCIAMO IL PUNTO:
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QUALE E’ QUEL DISPOSITIVOCHE CI PERMETTE:
QUALE E’ QUEL DISPOSITIVOCHE CI PERMETTE:
[] partendodall’occlusioneabituale e/o dauna situazione“artro
neuromuscolare” dipatologiaconclamata adb
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QUALE E’ QUEL DISPOSITIVOCHE CI PERMETTE:
QUALE E’ QUEL DISPOSITIVOCHE CI PERMETTE:
[] di mantenereil sistema inrelazionecentrica con
undispositivoottenuto coninterventireversibili abasso impatto
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QUALE E’ QUEL DISPOSITIVOCHE CI PERMETTE:
QUALE E’ QUEL DISPOSITIVOCHE CI PERMETTE:
[] di dotarel’Assistitodi una ottimafunzionedisclusiva in
PROTRUSIVAe LATERALITA’
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QUALE E’ QUEL DISPOSITIVOCHE CI PERMETTE:
QUALE E’ QUEL DISPOSITIVOCHE CI PERMETTE:
OKOK
[] di verificare, conpossibilità illimitatedi modifiche
ereinterventi, se laposizione articolareprescelta è
quellaeffettivamenteterapeutica, oltre cheper denti
edarticolazione,anche per il sistemaneuromuscolare
OKOK
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adb
QUEL DISPOSITIVO E’ LA
PLACCATERAPEUTICA
QUEL DISPOSITIVO E’ LA
PLACCATERAPEUTICA
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adb
•••• CONFERMACONFERMACONFERMACONFERMA
DIAGNOSIDIAGNOSIDIAGNOSIDIAGNOSI
••••
RIPRISTINORIPRISTINORIPRISTINORIPRISTINOFUNZIONEFUNZIONEFUNZIONEFUNZIONE
E E E ESTABILITA’STABILITA’STABILITA’STABILITA’IN IN IN IN
CENTRICACENTRICACENTRICACENTRICA
•••• ATTENUAZIONE ATTENUAZIONE ATTENUAZIONE ATTENUAZIONE
PATOLOGIEPATOLOGIEPATOLOGIEPATOLOGIE
•••• ...ECONOMIA...ECONOMIA...ECONOMIA...ECONOMIA
•••• CONFERMACONFERMACONFERMACONFERMA
DIAGNOSIDIAGNOSIDIAGNOSIDIAGNOSI
••••
RIPRISTINORIPRISTINORIPRISTINORIPRISTINOFUNZIONEFUNZIONEFUNZIONEFUNZIONE
E E E ESTABILITA’STABILITA’STABILITA’STABILITA’IN IN IN IN
CENTRICACENTRICACENTRICACENTRICA
•••• ATTENUAZIONE ATTENUAZIONE ATTENUAZIONE ATTENUAZIONE
PATOLOGIEPATOLOGIEPATOLOGIEPATOLOGIE
•••• ...ECONOMIA...ECONOMIA...ECONOMIA...ECONOMIA
LA PLACCA TERAPEUTICALA PLACCA TERAPEUTICACI OFFRE:CI OFFRE:
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CON ILLIMITATE POSSIBILITA’CON ILLIMITATE POSSIBILITA’DI
MODIFICA, RE-INTERVENTO,DI MODIFICA, RE-INTERVENTO,
DIAGNOSI E TERAPIADIAGNOSI E TERAPIA
PLAC
CHE
PLAC
CHE
DI SV
INCOL
O
DI SV
INCOL
O
PLACCHE DI
PLACCHE DI MIORILASSAMENTO
MIORILASSAMENTO
PLACCHE
PLACCHE
“ CATTURA
TIVE”
“ CATTURA
TIVE”
PLACCHE
PLACCHE
“ DISTRATTRICI”
“DISTRATTRICI”
PLACCHEPLACCHE
ORTODONT
ICHE
ORTODONT
ICHE
PLACCHE
PLACCHEDIAGNOSTICHE
DIAGNOSTICHE
PLAC
CHE
PLAC
CHE
DI CO
NTEN
ZIONE
DI CO
NTEN
ZIONE
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[] Problemi muscolari trovano soluzione inquarantotto ore
(re-interventi iniziali ravvicinati )
[] Problemi osteo articolari hanno bisogno di tempiche variano
dai sei mesi ai due anni
[] Sia che si tratti di Placche Terapeutiche o diProvvisori
[][] Problemi Problemi muscolarimuscolari trovano soluzione in
trovano soluzione inquarantotto ore (re-interventi iniziali
ravvicinati )quarantotto ore (re-interventi iniziali ravvicinati
)
[][] Problemi Problemi osteo articolariosteo articolari hanno
bisogno di tempi hanno bisogno di tempiche variano dai sei mesi ai
due anniche variano dai sei mesi ai due anni
[][] Sia che si tratti di Placche Terapeutiche o di Sia che si
tratti di Placche Terapeutiche o diProvvisoriProvvisori
CON ILLIMITATE POSSIBILITA’CON ILLIMITATE POSSIBILITA’DI
MODIFICA, RE-INTERVENTO,DI MODIFICA, RE-INTERVENTO,
DIAGNOSI E TERAPIADIAGNOSI E TERAPIA
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DISPOSITIVO AMOVIBILEPROVVISORIO PER LARIABILITAZIONE DEL
SISTEMA MASTICATORIO
DISPOSITIVO AMOVIBILEDISPOSITIVO AMOVIBILEPROVVISORIOPROVVISORIO
PER LA PER LARIABILITAZIONE DELRIABILITAZIONE DEL
SISTEMA MASTICATORIOSISTEMA MASTICATORIO
POSSIAMO ALLORA DEFINIRE LAPOSSIAMO ALLORA DEFINIRE LAPLACCA O
IL BITE:PLACCA O IL BITE:
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Con l’ausilio della placca terapeutica, il clinico ed il
tecnico, avrannola possibilità di verificare la conformità delle
registrazioni dicentrica e dello sviluppo delle future superfici pr
otesiche primadi avventurarsi nelle cure mediche più complesse
quali :
Per il clinico : fasi chirurgiche e/o implantari,
devitalizzazioni,coronoplastiche, preparazioni, impronte di
precisione, messa inopera di dispositivi complessi etc.
Per il tecnico : sviluppo di modelli scomponibili, modellazione
erealizzazione di provvisori stratificati, modellazione e fusione
dellestrutture di armatura di questi ultimi, produzione di
dispositivicomplessi etc.
A livello di motivazione del paziente all’esecuzione di un
dispositivoprotesico tradizionale - non va dimenticato che:
quand’anche laplacca terapeutica fosse realizzata, fine a se stessa
e senza loscopo secondario di realizzare un dispositivo protesico
piùcomplesso.
Infatti se il paziente trova con essa immediati benefici (ad
esempiola diminuzione delle patologie), questo sarà per il clinico
il migliorinput per motivare il paziente alla realizzazioni di cure
mediche piùestese come una riabilitazione protesica intesa nel
senso piùtradizionale della parola.
Come detto in inizio di articolo se il protesista riesce a
trasferirenella placca le conoscenze della propria filosofia
gnatologica avràuna placca che, come la ceratura diagnostica ed il
dispositivo
definitivo, sarà:
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dotata, nei settori posteriori, di stabilità occlusale
incentrica data dai punti di contatto (stop di centrica),
chesaranno, compatibilmente con la situazionedell’antagonista e le
curve di compenso, allineati e dispostisu superfici convesse in
modo da discludereimmediatamente al minimo movimento.
dotata di simulazioni delle parti lavoranti dei canini
cheoffrano qualità e quantità di disclusione in lateralità (di
cuimeglio nelle slight successive), atte a garantire ladisclusione
dei settori posteriori, congrue a quel caso ecioè dettate
dall’aspetto delle intercuspidazioni dei settoriposteriori
(profondità ed angolazioni), dei tragitti condilari edelle azioni
neuro muscolari.
dotata di simulazioni delle parti lavoranti dei centrali
cheoffrano qualità e quantità di disclusione in protrusiva, attea
garantire la disclusione dei settori posteriori, congrue aquel caso
e cioè dettate dall’aspetto delleintercuspidazioni dei settori
posteriori (profondità edangolazioni), dei tragitti condilari e
delle azioni neuromuscolari.
dotata di una disclusione fluida, senza limiti funzionaliné
contatti posteriori deflettenti e con spazi omogenei chesaranno di
conforto per confermare al clinico che i condilisono anatomicamente
collocati ed il sistema neuromuscolare è in equilibrio.
...1989, le parti svincolanti delleplacche terapeutiche hanno
una
conformazione convessa pergarantire superfici ed attriti
minimi con massima disclusione
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IL TUTTO:
Senza nessuna opera demolitiva e/o permanente:Fatta eccezione
per la bonifica delle patologie dentarie piùgravi ed invalidanti e
l’eliminazione di eventuali vistosidisallineamenti dentari che
impediscano una correttadisclusione, poiché un dente
(compatibilmente con le curve dicompenso) non allineato potrà anche
occludere ma moltoprobabilmente creerà un’interferenza in
disclusione.
Con un impegno economico minimo:Nella maggior parte dei casi
nella stessa seduta è possibile,per il clinico, registrare la
centrica, la posizione spaziale dellearcate (arco facciale) e
rilevare i due alginati necessari allacostruzione della ceratura
diagnostica e/o della placcaterapeutica. Nelle altre sedute sarà
possibile mettere in opera,funzionalizzare e controllare la
placca.
Apportando comunque un beneficio all’ATM edalla dentatura:In
quanto se la placca è realizzata in maniera conforme,ripristinando
la corretta situazione articolare e neuromuscolare, ridurrà
progressivamente le patologie muscolarilegate all’assenza di questa
situazione.Basti pensare che nell’80% dei casi appena messa in
opera laplacca, grazie all’immediata riposizione nel giusto sito
deicondili (ed il conseguente riassetto del menisco), si
assistestupiti alla quasi scomparsa dei “clik” articolari ed al
ritornodell’aspetto del viso e della muscolatura alla salubre
tonicità.
...prima di avventurarsi nelle curemediche più complesse - -
apportando
comunque beneficio al paziente eriducendo gli effetti delle
patologie in
atto che potrebbero alterare leregistrazioni definitive per
la
realizzazione del dispositivo...
SEDUTA ALFA
SEDUTA BETA
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In oltre il ripristino di una stabilità occlusale e di una
correttafunzione della protezione durante le fasi di svincolo
ridurrà lecause meccaniche del danno a carico dei tessuti
dentali(compreso l’aspetto paradontale) e dei tessuti articolari
emuscolari.
In relazione all’aspetto parodontale è opinione di molti
affermaticlinici che la recessione gengivale e la mobilità degli
elementidentali sia data soprattutto da problemi prettamente
“meccanici”dovuti a deficit gnatologici.Sempre secondo il loro
parere in questo caso diviene inutilequalsiasi intervento di
chirurgia paradontale se prima non sisono eliminate le causa
meccaniche (carenze disclusive oocclusali che originano
interferenze o precontatti) checoncorrono ad apportare la patologia
parodontale.
Con la possibilità di un tempo di prova efunzionalizzazione
illimitato : che ci da la possibilità, inoltre, grazie all’impiego
di un materiale estremamente versatile,quale è la resina, di
effettuare eventuali reinterventi correttivi efunzionalizzanti.
Con la possibilità di test oggettivi: per verificare
laconformità della posizione ottenuta dalle rilevazioni del
clinicoquesti avrà la possibilità, con la placca in loco, di
averedall’assistito conferma della nuova situazione di benessere e
dipoterlo sottoporre a tutte le misurazioni oggettive suggerite
dalsuo bagaglio professionale: teleradiografie,
elettromyografie,tomografie, stratigrafie, risonanze magnetiche,
test posturali...fino ad arrivare, per chi ci crede, al
pendolino.
...avere dall’assistitoconferma della nuova
situazione di benessere epoterlo sottoporre a tutte gli
esami oggettivi...
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Ripristinare il sistema di stabilità e protezione d elle
arcateassicurando la migliore posizione mandibolare possi bile
coadiuvando ed attendendo la diminuzione e scompars a
diparafunzioni e patologie
Rinviando, per quanto possibile, trattamenti irreve
rsibili(ortodontici, sottrattivi, additivi, protesici etc. )
di modificazione dell'assetto dentario
"primum non nocere”
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UNITA’ ARTICOLARIUNITA’ ARTICOLARISEMPRE CONVESSESEMPRE
CONVESSE
PERCHE’ SFERICITA’ GARANTISCE:PERCHE’ SFERICITA’ GARANTISCE:
•• SUPERFICI CONTATTOSUPERFICI CONTATTOMINIME / PUNTIFORMIMINIME
/ PUNTIFORMI
•• IMMEDIATA DISCLUSIONEIMMEDIATA DISCLUSIONE
•• MINORE ATTRITO MINOREMINORE ATTRITO MINOREAZIONE
MUSCOLAREAZIONE MUSCOLARERIFLESSARIFLESSA
•• FACILITA’ DI RICERCA DEIFACILITA’ DI RICERCA
DEIPUNTIPUNTI
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UNITA’ ARTICOLARIUNITA’ ARTICOLARISEMPRE CONVESSESEMPRE
CONVESSE
PERCHE’ SFERICITA’ GARANTISCE:PERCHE’ SFERICITA’ GARANTISCE:
•• SUPERFICI CONTATTO MINIME / PUNTIFORMISUPERFICI CONTATTO
MINIME / PUNTIFORMI
•• IMMEDIATA DISCLUSIONEIMMEDIATA DISCLUSIONE
•• MINORE ATTRITO MINORE AZIONE MUSCOLARE RIFLESSAMINORE ATTRITO
MINORE AZIONE MUSCOLARE RIFLESSA
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SVINCOLI PLACCASVINCOLI PLACCASUPERFICI MINIME E CONVESSE
PERSUPERFICI MINIME E CONVESSE PER
IMMEDIATO SVINCOLO, MINORE ATTRITO EIMMEDIATO SVINCOLO, MINORE
ATTRITO EMINORE AZIONE MUSCOLARE RIFLESSAMINORE AZIONE MUSCOLARE
RIFLESSA
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SVINCOLI PLACCASVINCOLI PLACCAPROTEZIONE ANTERIOREPROTEZIONE
ANTERIORE
IN LATERALITA’IN LATERALITA’
DISCLUSIONE DISCLUSIONEPOSTERIORE IMMEDIATAPOSTERIORE
IMMEDIATA
ED UNIFORMEED UNIFORME
SVINCOLI PLACCASVINCOLI PLACCAPROTEZIONE ANTERIOREPROTEZIONE
ANTERIORE
IN PROTRUSIVA’IN PROTRUSIVA’
DISCLUSIONE DISCLUSIONEPOSTERIORE IMMEDIATAPOSTERIORE
IMMEDIATA
ED UNIFORMEED UNIFORME
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DISCLUSIONE POSTERIOREDISCLUSIONE POSTERIOREIMMEDIATA ED
UNIFORMEIMMEDIATA ED UNIFORME
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QQUUAANNTTIITTÀÀ
QQUUAALLIITTÀÀ
QUANTITA’ EQUANTITA’ EQUALITA’ DELLAQUALITA’
DELLADISCLUSIONEDISCLUSIONENECESSARIE A:NECESSARIE A:
MILLIMETRIMILLIMETRI GRADIGRADI
•• SVINCOLO SVINCOLO DEI SETTORI DEI SETTORI POSTERIORI
POSTERIORI•• ARMONIA CON ARMONIA CON I TRAGITTI I TRAGITTI
CONDILARI CONDILARI ED AZIONE ED AZIONE MUSCOLARE MUSCOLARE
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Quando impiegare il bite
Quando ci troviamo in presenza di patologie o deficitconclamati
del sistema masticatorio.
Oltre all’anamnesi resa al clinico dal paziente, vi sonoalcuni
aspetti che palesano la presenza di un problemagnatologico:
Questi aspetti emergono anche da una attenta analisi deimodelli
e della dentatura che sono fonte, rispettivamenteper il tecnico e
per il clinico, di notizie esaustive sullepatologie, sia pregresse
che in atto, della dentatura,dell’ATM e della muscolatura.
E’ importante, nella diagnosi e nella progettazione,
nonconfondere le cause con gli effetti ed anche
naturalmentel’esatto contrario, cioè gli effetti con le cause.
Ad esempio il bruxismo è la causa delle usure aglielementi
dentari e delle patologie neuro muscolari adesso collegate ma esso
è però a sua volta causato, nellamaggioranza delle occasioni, da
carenze funzionali delladentatura o, più raramente, addirittura da
fenomeni piùcomplessi come le patologie ascendenti generate
dadeficit posturali.
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ASPETTI CHE PALESANO LA PRESENZA DI UN
PROBLEMA GNATOLOGICO
[] USURE ELEMENTI DENTARI
[] PATOLOGIE GENGIVALI
[] STRESS DEI PILASTRI
> mobilità, de-cementazioni, rotture
[] IPERTROFIE e SPASMI MUSCOLARI
[] PATOLOGIE MENISCALI
> clic, locking
[] LIMITAZIONI FUNZIONALI
[] ARTROSI CONDILARE
[] CEFALEA NUCALE
[] PATOLOGIE DISCENDENTI
> artrosi, scoliosi, lordosi etc.
[] PATOLOGIE DELL’ORECCHIO interno
> acufeni, vertigini
-
BRUXISMO FACCETTE DI USURA
BRUXISMO BRUXISMO FACCETTE DI USURAFACCETTE DI USURA
PRESENZA DEL“FIORDALISO”PRESENZA DELPRESENZA
DEL“FIORDALISO”“FIORDALISO”
SPAZI E DIMENSIONEVERTICALE
NON OMOGENEI
SPAZI E DIMENSIONESPAZI E DIMENSIONEVERTICALEVERTICALE
NON OMOGENEINON OMOGENEI
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MIGRAZIONEVESTIBOLARE
INCISIVI SUPERIORI
AUMENTOPROGRESSIVO
DIASTEMI
MIGRAZIONEMIGRAZIONEVESTIBOLAREVESTIBOLARE
INCISIVI SUPERIORIINCISIVI SUPERIORI
AUMENTOAUMENTOPROGRESSIVOPROGRESSIVO
DIASTEMIDIASTEMI
20042004 20082008
AFFOLLAMENTOINCISIVI INFERIORIAFFOLLAMENTOAFFOLLAMENTO
INCISIVI INFERIORIINCISIVI INFERIORI
RECESSIONIRECESSIONIRECESSIONIRECESSIONIGENGIVALIGENGIVALIGENGIVALIGENGIVALI
MOBILITA’MOBILITA’MOBILITA’MOBILITA’ELEMENTIELEMENTIELEMENTIELEMENTIDENTARIDENTARIDENTARIDENTARI
RECESSIONIRECESSIONIRECESSIONIRECESSIONIRECESSIONIRECESSIONIRECESSIONIRECESSIONIGENGIVALIGENGIVALIGENGIVALIGENGIVALIGENGIVALIGENGIVALIGENGIVALIGENGIVALI
MOBILITA’MOBILITA’MOBILITA’MOBILITA’MOBILITA’MOBILITA’MOBILITA’MOBILITA’ELEMENTIELEMENTIELEMENTIELEMENTIELEMENTIELEMENTIELEMENTIELEMENTIDENTARIDENTARIDENTARIDENTARIDENTARIDENTARIDENTARIDENTARI
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ANCHE ALCUNI FENOMENI A CARICO DEI
DISPOSITIVI SONO INDICE DELLA PRESENZA DI
UN PROBLEMA GNATOLOGICO
[] NECESSITA’ GROSSI RITOCCHI
OCCLUSALI
[] RECESSIONI GENGIVALI
[] DE-CEMENTAZIONI
[] MOBILITA’ O ROTTURA
DEI PILASTRI
[] USURA DELLE SUPERFICI
OCCLUSALI
[] ROTTURA RIVESTIMENTO
ESTETICO
[] FRATTURE STRUTTURE
METALLICHE E SALDATURE
-
...dicevamo: è importante, nella diagnosi e nellaprogettazione,
non confondere le cause con gli effetti edanche naturalmente
l’esatto contrario, cioè gli effetti con lecause .
Molti pazienti, pur presentando una apparente buonaocclusione e
disclusione , presentano comunqueabrasioni, parodontopatie dentali
e patologie dell’ATM,questo perché quando essi sono coscienti
evitano leinterferenze (avendole memorizzate nel tempo).
Ciò non succede però durante le fasi di incoscienza cioènel
sonno profondo (R.E.M.) o quando le normali difeseneurologiche sono
meno attive (ad esempio durante glistati ansiosi).
Nello stesso contesto possiamo affermare che più leabrasioni
sulle superfici occlusali ed incisali sonoorizzontali, maggiori
sono le superfici in contatto e quindi gliattriti.
In considerazione di tali maggiori attriti e del fatto che
talemovimento non fisiologico comporta una escursione
dellamandibola quasi “orizzontale”, ci troveremo di fronte ad
unfenomeno piramidale molto distruttivo per il tessuto dentalee per
il sistema masticatorio.
-
PARAFUNZIONEPARAFUNZIONECARENZA FUNZIONALECARENZA FUNZIONALE
BRUXISMOBRUXISMO
FACCETTE USURAFACCETTE USURAEE
ABRASIONIABRASIONI
AUMENTO ESTENSIONEAUMENTO ESTENSIONESUPERFICI CONTATTOSUPERFICI
CONTATTO
AUMENTO ATTRITI AUMENTO ATTRITI TRA LE SUPERFICITRA LE
SUPERFICI
MAGGIORE AZIONE MAGGIORE AZIONE MUSCOLARE MUSCOLARE
RIFLESSARIFLESSA
MAGGIORE BRUXISMOMAGGIORE BRUXISMO
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ABRASIONI DENTALIABRASIONI DENTALIDI TIPO RETTILINEO:
PREDOMINANZA DEL MOVIMENTO PATOLOGICO IN
PROTRUSIVAPROTRUSIVA*
DI TIPO CURVILINEO:PREDOMINANZA DEL MOVIMENTO
PATOLOGICO IN LATERALITA’LATERALITA’
DEFICIT CENTRALI
DEFICITCANINI
Le faccette di usura che si presentano lucide sono da
considerarsi “ attive ”Le faccette di usura che si presentano
opache sono da considerarsi “ remote ”
-
DEFICIT CENTRALI
DEFICITCANINI
ABRASIONI RETTILINEEABRASIONI RETTILINEEABRASIONI RETTILINEE
ABRASIONI CURVILINEEABRASIONI CURVILINEEABRASIONI CURVILINEE
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Normalmente ad ogni lavoro di riabilitativo di una certaentità
viene sempre fatta precedere una modellazionediagnostica in cera
eseguita con le due arcate poste traloro in relazione centrica
(articolare, neuro muscolare etc).
Questa nostra fatica progettuale può trovare un ulteriorescopo
di impiego se trasformata in una placcaterapeutica [Lotzmann,
Schottl].
Molti di voi cominceranno ora a non chiedersi più comemai un
protesista affronti la stesura di un articolo il cuiargomento
riguarda un dispositivo il cui patrimonioculturale è normalmente
bagaglio di chi si occupa diortognatodonzia.
Avrete quindi compreso che il messaggio basilare delpresente
articolo:
trasformando in una placca il risultato dellanostra ceratura
diagnostica (eseguita con learcate in centrica) il tecnico ed il
clinico hanno lapossibilità di valutare direttamente sul
pazientesia la conformità della centrica rilevata sial’effettiva
funzionalità del rapporto articolare(posizione e funzione).
...trasformando in una placca il risultato...trasformando in una
placca il risultatodella nostra ceratura diagnostica...della nostra
ceratura diagnostica...
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• SENZA NESSUNA OPERA PERMANENTE O DEMOLITIVA
• CON UN IMPEGNO ECONOMICO MINIMO
• APPORTANDO COMUNQUE UN BENEFICIO AD ATM EDENTATURA CON LA
POSSIBILITÀ DI TEMPO EDINTERVENTI DI FUNZIONALIZZAZIONE
ILLIMITATI
• CON LA POSSIBILITÀ, PER IL CLINICO, DI TEST DICONTROLLO
OGGETTIVI SECONDO LA PROPRIA
FILOSOFIA
• SENZA NESSUNA OPERA PERMANENTE O DEMOLITIVA
• CON UN IMPEGNO ECONOMICO MINIMO
• APPORTANDO COMUNQUE UN BENEFICIO AD ATM EDENTATURA CON LA
POSSIBILITÀ DI TEMPO EDINTERVENTI DI FUNZIONALIZZAZIONE
ILLIMITATI
• CON LA POSSIBILITÀ, PER IL CLINICO, DI TEST DICONTROLLO
OGGETTIVI SECONDO LA PROPRIA
FILOSOFIA
teleradiografie, elettromyografie, stratigrafie, ri sonanze
magnetiche,test funzionali e posturali ...pendolino, sfera di
cristallo
...VALUTARE DIRETTAMENTE SUL PAZIENTE LA CONFORMITÀ
DELLA...VALUTARE DIRETTAMENTE SUL PAZIENTE LA CONFORMITÀ
DELLACENTRICA RILEVATA, L’EFFETTIVA FUNZIONALITÀ DEL RAP
PORTOCENTRICA RILEVATA, L’EFFETTIVA FUNZIONALITÀ DEL RAP PORTO
ARTICOLARE E DEL DISEGNO DELLE SUPERFICI LAVORANTI. ..ARTICOLARE
E DEL DISEGNO DELLE SUPERFICI LAVORANTI. ..
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CLASSIFICAZIONECLASSIFICAZIONEPLACCHE (BITE)PLACCHE (BITE)
BITE DIAGNOSTICIBITE DIAGNOSTICIPLACCHE TERAPEUTICHEPLACCHE
TERAPEUTICHE
(placche di riposizionamento)(placche di riposizionamento)
PLACCHE DI SVINCOLOPLACCHE DI SVINCOLO
PLACCHE DIPLACCHE DISTABILIZZAZIONESTABILIZZAZIONE
PLACCHE ATTIVEPLACCHE ATTIVE
-
Placche diagnostiche o terapeutiche(o di riposizionamento)
Sono i dispositivi di cui abbiamo diffusamente scritto inquesta
pubblicazione, sono un importante ausiliodiagnostico e terapeutico
sia per l'équipe chi si occupadi gnatologia, postura, protesi sia
ovviamente per ilpaziente.Per la sua progettazione e realizzazione
èfondamentale il momento diagnostico dedicato allascelta del
rapporto articolare iniziale.In pratica la scelta di una corretta
"posizioneterapeutica", ovvero di quella posizione mandibolareche
ci permette di ridurre drasticamente i sintomi delladisfunzione.Lo
scopo primario è quello di armonizzare lecomponenti dentali,
articolari e neuromuscolari delsistema stomatognatico.Il tutto
possibilmente, in caso di gravi patologiefunzionali conclamate, in
concorso con una analisi delsistema posturale globale.Una terapia
reversibile che ci permette anche, quandovalutato, richiesto e
prescritto, di migliorare l'assettoposturale statico e
dinamico.Questo garantirà, ad esempio, un maggior “confort”
nelquotidiano (in particolare se il paziente soffrisse dipatologie
discendenti come: cefalea, cervicalgia,dorsalgia, lombalgia,
gonalgia, etc.) e soprattuttomigliori prestazioni in attività
sportive.
-
Placche di svincoloNormalmente destinate ad essere applicate
all'arcatasuperiore, sono placche dotate di contatti funzionali
dacanino a canino e, a seconda delle indicazioni del clinico,di
leggeri contatti stabilizzanti posteriori o meno.Quella a solo
contatto anteriore è, nella maggior parte deicasi, unicamente usata
per brevi periodi allo scopo disprogrammare il sistema
neuromuscolare(decondizionandolo dai deficit occlusali
preesistenti) piùfacilmente è collocata nell’arcata inferiore ed è
realizzataallo scopo di reperire una migliore posizione
mandibolareterapeutica.E’ quindi, salvo particolari indicazioni del
clinico, daritenersi più un ausilio diagnostico che
terapeutico.
Placche attive
Sono placche ortesiche di stretta competenza
degliOrtognatodonzisti
Placche di stabilizzazione
Presuppongono una visita “olistica” che prenda in esameanche gli
aspetti legati ai problemi “ascendenti” delpaziente.Sono da
impiegarsi quando lo specialista ritiene che ilsistema masticatorio
non sia causa della disfunzionebensì “vittima” della patologia.
-
...1996, quando il bite c’è (funziona) ma non si ve de
il “pigiamino”cioè ripristino della disclusione (protezione
anter iore) con
paziente in occlusione abituale
...1996, quando il bite c’è (funziona) ma non si ve de
il “pigiamino”cioè ripristino della disclusione (protezione
anter iore) con
paziente in occlusione abituale
-
Questa pubblicazione non presenta al suo termine le classiche
conclusioni:queste sono infatti ampiamente espresse nel corso della
stessa
Preferisco perciò che sia il lettore stesso, grazie alle
conoscenze ed allasensibilità in suo possesso, a trarre le
proprie.
La mia speranza è essere riuscito a illustrare come alcune
cognizioni,normalmente forse più pertinenti le riabilitazioni
protesiche, possano essere utilinella realizzazione di una placca
terapeutica.
Ed, allo stesso modo, come la placca terapeutica possa essere,
oltre ad uninnegabile ausilio terapeutico, un importante ausilio
diagnostico e progettuale perl’odontotecnico ed il clinico.
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Parole chiave:Parole chiave:Parole chiave:Parole chiave:Parole
chiave:Parole chiave:Parole chiave:Parole chiave:
•• relazione centricarelazione centrica•• ceratura diagnostica
e/o placcaceratura diagnostica e/o placcaterapeuticaterapeutica
•• ripristino stabilità occlusale inripristino stabilità
occlusale inrelazione centricarelazione centrica
•• ripristino funzione in relazioneripristino funzione in
relazionecentrica (disclusione)centrica (disclusione)
•• convalida analisi cliniche econvalida analisi cliniche
etecnichetecniche
•• benefici al pazientebenefici al paziente•• massima “economia”
interventimassima “economia” interventi
-
BIBLIOGRAFIA:BIBLIOGRAFIA:
"Guide occlusali ed altri ausili di masticazione" / Ulrich
Lotzmann - Resch Editrice srl - Verona“La preterapia - presupposto
alla riabilitazione”/ Dr. Walter Schottl - Resch Editrice srl -
Verona“Tecnica prodotto - Gli articolatori” / A. De Bened etto - Il
Nuovo Laboratorio Odontotecnico nr. 7/99 - Odontotecnica
Italiana“Tecnica prodotto - Gli articolatori, consigli per gli
acquisti” / A. De Benedetto - Il Nuovo Laborato rio Odontotecnico
nr. 8/99“Manuale di laboratorio odontotecnico” / A. De Bene detto -
A. Buttieri / Zanichelli - Lucisano Editore“Manuale di laboratorio
odontotecnico - corso post qualifica” / A. De Benedetto - A.
Buttieri / Zanich elli - Lucisano Editore"Trattato di biomeccanica
applicata all'apparecchio o stomatologico" / Balestrini - Corraro /
Piccin“Biomeccanica dell’apparato stomatognatico” / Nanni - Fini /
Franco Lucisano Editore"I principi dell'occlusione" / U. Lotzmann /
Edizio ni Odontotecnica Italiana"Occlusione suo status attuale" /
F. V. Celenza - J . N. Nasedkin / Scienza e tecnica dentistica
edizio ni internazionali Milano"Occlusione - Principi e concetti" /
J. dos Santos, Jr. / Scienza e tecnica dentistica edizioni intern
azionali Milano"Biomeccanica dell'apparato stomatognatico" / C. Me
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Ceccato - A. Bi aggi / Editrice CIDES Odonto Ed.
Intern."Odontotecnica 2" / F. Ceccato - E. Ceccato - A. Bi aggi /
Editrice CIDES Odonto Ed. Internazionali."Occlusione funzionale" /
H. Bottger - K Kolndorffe r - R. Marxkors - E. Pfutz - P. Riethe -
U. Stuttge n / Scienza e tecnica dentistica
edizioni internazionali Milano"Introduzione alla gnatologia
moderna" / L. Ferrari / Coperativa Universitaria "Andrej Rublev"
Parma"Guida alla modellazione occlusale in cera" / H. T.
Shillingburg - E. L. Wilson - J. T. Morrison / Sci enza e tecnica
dentistica edizioni
internazionali Milano"Fattori parodontali e occlusali nella
costruzione di ponti e corone" / J. H. N. Pameijer D.M.D. / USE S
Firenze"La protesi parziale a placca e scheletrica" / L. G . Carù /
Tipografie A. Bongiorni Varese"Appunti del corso teorico del
Professor Anibal Alb erto Alonso" / 18,19,20 Settembre 1992 -
Milano / A . De benedetto"Appunti degli incontri periodici del
Gruppo Italia no di Gnatologia" / Anni 1993, 1994, 1995 - Milano /
A. De benedetto"Basi fondamentali della protesi amovibile" / D. L.
Jhonson - R. J. Stratton / Scienza e tecnica denti stica ed. int. -
Milano"La modellazione occlusale" / C. E. Stuart / Scienz a e
tecnica dentistica edizioni internazionali Mila no“Azione
immediata” / Andy McNab / Edizioni Teadue"Introduzione alla
anatomia occlusale" / H. C. Lund een / Casa Editrice Odonto
Stomatologiche Int. G. S accardin - Bologna"Tecnologie dei
materiali dentali" / F. Simionato / Piccin