1 Istituto Comprensivo Bagnacavallo Piano Annuale per l’Inclusione Anno scolastico 2017/2018 deliberato dal collegio dei docenti il 26 giugno 2018 LA NOZIONE DI INCLUSIONE “Inclusione” si distingue da “integrazione” per il suo grado di pervasività. Il termine Integrazione consiste nel fornire alle persone che scontano rilevanti problemi nell’esercizio dei diritti/doveri di cittadinanza, l’aiuto ad hoc necessario per accedere ai predetti diritti/doveri; in altri termini l’aiuto serve alla persona svantaggiata per accedere a quello che per gli altri corrisponde alla “normalità”. Come si vede l’integrazione investe prioritariamente sul soggetto in difficoltà e molto di meno sul contesto. Inclusione significa invece progettare, sin dalle sue fondamenta, la “piattaforma della cittadinanza” in modo che ciascuna persona abbia la possibilità di esercitare diritti e doveri come modalità ordinaria (“siamo tutti normali”). L’inclusività non è quindi un “aiuto” per scalare la normalità ma una condizione connaturata e intrinseca della normalità. L’inclusione interviene sul contesto non meno che sul soggetto. In altri termini, inclusività implica l’abbattimento di quelli che nell’ ”INDEX FOR INCLUSION” di Tony Booth and Mel Ainscow vengono chiamati “ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione”. Questa condizione esige che l’intera piattaforma della cittadinanza sia programmaticamente aperta e agibile da tutti. Una scuola inclusiva deve progettare se stessa e tutte le sue variabili e articolazioni per essere, in partenza, aperta a tutti; ne consegue che l’inclusività non è uno status ma un processo in continuo divenire; un processo “di cambiamento”. Il riferimento tendenziale per questo processo è il sopra richiamato ”INDEX FOR INCLUSION” . IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE L’idea di “integrazione” è tradizionalmente associata alla condizione di “handicap” (oggi “disabilità; cfr “convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità”), in Italia codificata e disciplinata dalla legge 104/1992 e dalle norme susseguenti o collegate. Successivamente si sono affiancate altre categorie di svantaggiati: immigrati, DSA etc. Prima l’INVALSI poi la direttiva del 27/12/2012 (e la CM 8/2013) hanno introdotto la nozione di BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE (BES) come categoria generale comprensiva di tutte le condizioni richiedenti l’impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo, dei cinque pilastri dell’inclusività: 1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni); 2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati); 3) strumenti compensativi; 4) misure dispensative; 5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali. La formula “impiego calibrato” allude tanto al fatto che ciascuna delle cinque strumentalità potrà essere dosata in ragione delle esigenze di ciascuno che alla possibilità che in esse vengano
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Piano Annuale per l’Inclusione - icbagnacavallo.edu.it · Piano Annuale per l’Inclusione ... in Italia codificata e ... primo momento della “storia inclusiva” dell’alunno
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Istituto Comprensivo Bagnacavallo
Piano Annuale per l’Inclusione Anno scolastico 2017/2018
deliberato dal collegio dei docenti il 26 giugno 2018
LA NOZIONE DI INCLUSIONE
“Inclusione” si distingue da “integrazione” per il suo grado di pervasività. Il termine
Integrazione consiste nel fornire alle persone che scontano rilevanti problemi nell’esercizio dei
diritti/doveri di cittadinanza, l’aiuto ad hoc necessario per accedere ai predetti diritti/doveri;
in altri termini l’aiuto serve alla persona svantaggiata per accedere a quello che per gli altri
corrisponde alla “normalità”. Come si vede l’integrazione investe prioritariamente sul soggetto in
difficoltà e molto di meno sul contesto.
Inclusione significa invece progettare, sin dalle sue fondamenta, la “piattaforma della
cittadinanza” in modo che ciascuna persona abbia la possibilità di esercitare diritti e doveri come
modalità ordinaria (“siamo tutti normali”). L’inclusività non è quindi un “aiuto” per scalare la
normalità ma una condizione connaturata e intrinseca della normalità. L’inclusione interviene sul
contesto non meno che sul soggetto. In altri termini, inclusività implica l’abbattimento di quelli
che nell’ ”INDEX FOR INCLUSION” di Tony Booth and Mel Ainscow vengono chiamati
“ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione”.
Questa condizione esige che l’intera piattaforma della cittadinanza sia programmaticamente aperta
e agibile da tutti.
Una scuola inclusiva deve progettare se stessa e tutte le sue variabili e articolazioni per essere, in
partenza, aperta a tutti; ne consegue che l’inclusività non è uno status ma un processo in continuo
divenire; un processo “di cambiamento”.
Il riferimento tendenziale per questo processo è il sopra richiamato ”INDEX FOR INCLUSION”
.
IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE
L’idea di “integrazione” è tradizionalmente associata alla condizione di “handicap” (oggi
“disabilità; cfr “convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità”), in Italia codificata e
disciplinata dalla legge 104/1992 e dalle norme susseguenti o collegate. Successivamente si sono
affiancate altre categorie di svantaggiati: immigrati, DSA etc.
Prima l’INVALSI poi la direttiva del 27/12/2012 (e la CM 8/2013) hanno introdotto la nozione di
BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE (BES) come categoria generale comprensiva di tutte le
condizioni richiedenti l’impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo, dei cinque pilastri
dell’inclusività:
1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);
2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);
3) strumenti compensativi;
4) misure dispensative;
5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali.
La formula “impiego calibrato” allude tanto al fatto che ciascuna delle cinque strumentalità potrà
essere dosata in ragione delle esigenze di ciascuno che alla possibilità che in esse vengano
2
ricomprese anche azioni trans-didattiche quali servizi di aiuto alla persona, abbattimento e
superamento di barriere di varia natura etc.
A titolo di esempio si riportano alcune delle tipologie di BES maggiormente ricorrenti in
situazione scolastica: disabilità, DSA, altri disturbi evolutivi specifici (deficit del linguaggio, delle
abilità non verbali, della coordinazione motoria, ADHD e spettro autistico di tipo lieve, disturbo
della condotta), alunno straniero non alfabetizzato, alunno con disagio sociale etc.
LA FORMALIZZAZIONE DEI BES
Nella scuola inclusiva “si deve già sapere prima cosa si deve fare” (in Inglese “know-how”)
quando c’è un alunno con BES; per questo è necessario avere conoscenza preventiva delle varie
tipologie di BES e delle risorse e delle strategie necessarie per operare con buona speranza di
successo. Il processo inclusivo può essere formalizzato nello schema che segue:
Il riconoscimento formale (con verbalizzazione motivata) da parte del consiglio di classe/team è il
primo momento della “storia inclusiva” dell’alunno con BES diverso dalla disabilità o da un DSA
o assimilabile (in quanto per questi ultimi la formalizzazione consegue a disposizione di legge:
104/1992 e 170/2010 come integrata ai punti 1.2 e 1.3 della Direttiva Ministeriale del
27/12/2012).
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità giugno 2018
A. Rilevazione dei BES presenti:
n°
2017/
18
Azioni previste
disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
minorati vista 2
minorati udito 1
Psicofisici 34
disturbi evolutivi specifici
DSA 57DSA
26BES
ADHD/DOP 6
Borderline cognitivo 6
Altro INFANZIA (alunni in trattamento logopedico, 8
RISORSE
alunno BES team docente Riconoscimento
tipologia BES
PEI PDP PSP
azioni
verifiche
ri-progettazione
3
disturbi del linguaggio)
svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico 27
Fondo
Solidarietà.
AUSER
Linguistico-culturale 67
Laboratori
Linguistici a classi
aperte e per livelli.
Mediatori culturali
Disagio comportamentale/relazionale 52
Confronti con
gli esperti
dell’AUSL ed
Educatori
Specializzati
Corso di
aggiornamento
sui
Comportamenti
-problema.
Alunni con documentazione AUSL- Servizi Sociali, che
non frequentano scuola dell’Infanzia 2
Alunni con documentazione AUSL- Servizi Sociali, che
non frequentano scuola Primaria 3
Alunni con documentazione AUSL- Servizi Sociali, che
non frequentano scuola secondaria di primo grado 8
Totali
% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO 27
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione
sanitaria 70
N° di PDP/ PSP, redatti dai Consigli di classe in assenza di
certificazione sanitaria
11
B.
C. Risorse professionali
specifiche
Prevalentemente utilizzate in… Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
si
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori
protetti, ecc.)
si
AEC
Assistente Educativo Culturale
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
si
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori
protetti, ecc.)
si
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
si1
Attività laboratoriali integrate si
1 Potenziato con laboratori per le classi prime, seconde e terze di Bagnacavallo con la consulenza e la verifica
co-progettuale con la logopedista la Dottoressa Giorgia Cellarosi.
4
(classi aperte, laboratori
protetti, ecc.)
Funzioni strumentali / coordinamento si
Referenti di Istituto (disabilità, DSA,
BES)
si
Psicopedagogisti e affini
esterni/interni
si
Docenti tutor/mentor si
Altro: Sportello di ascolto –
secondaria di primo grado
docenti esterni formatori
(psicologa comportamenti,
burnout insegnanti)
si
Altro:
Ambito 17 formazione “Essere
Sostegno”
docenti interni formatori
(formazione docenti di
sostegno senza titolo)
Si
D. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLII si
Rapporti con famiglie si
Tutoraggio alunni Si,
Progetti didattico-educativi
a prevalente tematica
inclusiva
Neuro
psicomotricità e
progetto di
musica;
laboratorio
teatrale
extracurricolare
aperto a tutti gli
alunni della
secondaria con
organico
potenziato;
progetto per lo
sviluppo delle
autonomie con
uscite sul
territorio.
Altro: Laboratori
Primaria
classi prime,
seconde e terze
Bagnacavallo
laboratorio di
potenziamento
linguistico;
laboratorio dei
nonni;
laboratorio
teatrale per il
potenziamento
delle abilità
5
linguistiche e
logiche: classi,
seconde e quarte
primaria
Bagnacavallo;
secondaria, con
coinvolgimento
di alcuni alunni
della Primaria:
laboratorio di
cucina e di orto.
Scuola secondaria
di primo grado:
Laboratorio di
recupero e
potenziamento
dell’italiano
(articolato in sei
ore settimanali e
svolto nel Primo
Quadrimestre) e
alfabetizzazione
(sviluppato in sei
ore settimanali,
svolto nel
Secondo
Quadrimestre con
alunni di recente
immigrazione)
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLII si
Rapporti con famiglie si
Tutoraggio alunni si
Progetti didattico-educativi
a prevalente tematica
inclusiva
si
Altro:
Altri docenti
Partecipazione a GLII si
Rapporti con famiglie si
Tutoraggio alunni si
Progetti didattico-educativi
a prevalente tematica
inclusiva
si
Altro:
E. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili si
Progetti di inclusione / laboratori
integrati no
Altro: partecipazione ad uscite
didattiche si
F. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su
genitorialità e psicopedagogia dell’età
evolutiva
si
Coinvolgimento in progetti di si
6
inclusione e uscite didattiche
Coinvolgimento in attività di
promozione della comunità educante si
Altro: Associazione e Comitato genitori
compartecipazione economica a
sostegno di progetti inclusivi. (teatro,
laboratori musicali, didattici, linguistici,
sportello psicologico “laboratorio di
orientamento con esperto esterno
Casadei”, strumentazioni e nuove
tecnologie…)
si
G. Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con CTS /
CTI
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati sulla disabilità si
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati su disagio e simili si
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità si
Procedure condivise di intervento su
disagio e situazioni “protette” si
Progetti territoriali integrati sì
Progetti integrati a livello di singola
scuola si
Rapporti con CTS / CTI si
Altro: ………
H. Rapporti con privato sociale e
volontariato
Progetti territoriali integrati si
Progetti integrati a livello di singola
scuola
(laboratorio nonni, insegnanti
pensionate volontarie,
gemellaggi/scambi culturali):
Neresheim, Anpi, progetto cittadinanza
attiva con ass. Pereira, AUSER, Lions
Club, Associazione comunicando,
incontri con i Rappresentanti delle
Forze dell’Ordine sulla legalità e i
rischi legati ad un uso scorretto dei
social network e della rete, Protezione
civile, incontri con Rappresentanti degli
Organismi nazionali/ internazionali che
operano per la salvaguardia dei Diritti
Umani , adesione al progetto di rete
sulla legalità (scuola capofila IIS Polo
di Lugo), progetto di educazione
stradale ed attività relative alla
Sicurezza (es. Protezione civile e/o
Primo Soccorso), interventi di
prevenzione e contrasto alle
dipendenze: da droghe, alcool e fumo,
Incontri con esperti per alunni e
famiglie su bullismo e cyberbullismo
Federconsumatori, Hera, fumettista.
si
7
Progetti a livello di reti di scuole di
formazione insegnanti e sugli alunni
(ambito 17)
sì
I. Formazione docenti
J. Progetti pensati per l’anno
scolastico 2017/2018
Strategie e metodologie educativo-
didattiche / gestione della classe si
Didattica speciale e progetti educativo-
didattici a prevalente tematica inclusiva si
Didattica interculturale / italiano L2 no
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
Con CTS e Ambito 17
si
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis.
Intellettive, sensoriali…)
si
Altro:
*Ambito 17 formazione insegnati di
sostegno senza titoli “essere Sostegno”
* Formazione “I.C. Berti”
“Comportamenti problema” rivolto a
tutti i docenti dell'I:C:
sì
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti x
Condivisione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della
scuola x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della
scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel
partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle
attività educative;
x
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di
percorsi formativi inclusivi; x
Valorizzazione delle risorse esistenti x
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione x
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso
nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il
successivo inserimento lavorativo.
x
Indici della criticità* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITA’ PROPOSTI PER IL PROSSIMO
TRIENNIO 2018-2021
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo:
8
Mantenere più figure nella funzione strumentale inclusione distribuite nei vari ordini di
scuola.
Rinnovare il protocollo di accoglienza per DSA BES STRANIERI ALUNNI H.
Elaborare il protocollo sui comportamenti problema.
Calendarizzare gli incontri di staff almeno a cadenza mensile per evitare frammentarietà e
dispersione degli obiettivi, delle azioni e delle pratiche, coinvolgendo di fatto gli
insegnanti referenti delle classi parallele e i coordinatori di classe.
Formazione e informazione per insegnanti e genitori sul percorso dal sospetto di disturbo
di apprendimento al rendere operativa e pratica la eventuale diagnosi.
Potenziare la collaborazione con i referenti inclusione infanzia -primaria-secondaria
attraverso la calendarizzazione di incontri con le funzioni strumentali:
-mese di settembre per programmazione e pianificazione iniziale
-mese di dicembre per verifica dell’avvenuta consegna dei piani di lavoro
individualizzati (PEI-PDP-PSP)
-mese di marzo per preparazione prove invalsi classi seconde e classi quinta
primaria ed esame di stato classi terze scuola secondaria
-mese di giugno per verifica finale e consegna registri e relazioni.
Prevedere raccordi di programmazione e condivisione da parte degli insegnanti di classe
con insegnanti di sostegno in deroga.
organizzare e calendarizzare i raccordi tra le insegnanti di classi e le funzioni inclusione
circa la programmazione e la verifica su:
-protocollo di somministrazione prove MT classi prime e classi seconde scuola primaria
-laboratorio linguistico-metafonologico PRO-DSA classi prime, seconde e terze scuola
primaria
-laboratori per alunni stranieri di lingua italiana L2 per le classi terze, quarte e quinte.
(tutti i laboratori sono vincolati dall’organico a.s 2018-2019)
COMUNITA’ EDUCANTE
Visionare e rielaborare, alla luce delle problematiche educative attuali, il Patto Educativo
di Corresponsabilità tra Scuola e Famiglia: ruoli, compiti e punti d’incontro (proposta di
incontro di plesso nei diversi ordini di scuola).
Rinnovare la condivisione tra i vari ordini di scuola sui pilastri e sui fondamentali valori
educativi, anche con il supporto di pedagogisti esterni.
ISTITUTO COMPRENSIVO "F. BERTI" DI BAGNACAVALLO VIA CAVOUR, 5 – 48012 BAGNACAVALLO (RA) – TEL. 054561135 FAX 054561886