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28/07/13 Pene - Wikipedia it.wikipedia.org/wiki/Pene 1/8 1 - Vescica 2 - Osso pubico 3 - Pene 4 - Corpo cavernoso 5 - Glande 6 - Prepuzio 7 - Uretra 8 - Colon sigmoideo 9 - Retto 10 - Vescicola seminale 11 - Dotto eiaculatore 12 - Prostata 13 - Ghiandole di Cowper 14 - Ano 15 - Dotto deferente 16 - Epididimo 17 - Testicolo 18 - Scroto Pene Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Il pene è l'organo riproduttivo maschile e costituisce l'ultimo tratto delle vie urinarie. Indice 1 Anatomia macroscopica 1.1 Struttura 1.2 Arterie 1.3 Vene 1.4 Linfa 1.5 Innervazione 1.6 Sviluppo 1.7 Dimensioni 1.7.1 Micropene 2 Anatomia microscopica 3 Nella cultura 4 Patologie 4.1 Malformazioni congenite 4.2 Malformazioni per difetto o per eccesso 4.3 Ipospadia 4.4 Torsione congenita 4.4.1 Pene palmato 4.5 Fimosi e parafimosi 4.6 Indurimento plastico del pene 4.7 Osso penieno 4.8 Tumori 4.9 Altre patologie 5 Note 6 Bibliografia 7 Voci correlate 8 Altri progetti 9 Collegamenti esterni Anatomia macroscopica Struttura Per approfondire, vedi Glande e Prepuzio. Il pene è una struttura cilindrica totalmente avvolta da cute costituita da una radice, che si trova compresa nel perineo, e di un corpo, che sporge pendulo all'esterno anteriore alla sinfisi pubica e allo scroto. La cute del pene è sottile e pigmentata, tanto da essere leggermente più scura del resto della cute del corpo, essa lo avvolge e lo ricopre formando a livello della corona del glande il prepuzio che ricopre il glande e mostra una struttura corrugata e pieghettata a livello del suo apice. Il prepuzio può non coprire completamente il glande. Lo strato cutaneo interno del prepuzio, di colore più chiaro (rosato) si fonde con la corona del glande. Posteriormente al corpo del pene una piega cutanea mediana dello strato cutaneo interno del Add to Wunderlist
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Pene

Jan 03, 2016

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1 - Vescica

2 - Osso pubico

3 - Pene

4 - Corpo cavernoso

5 - Glande

6 - Prepuzio

7 - Uretra

8 - Colon sigmoideo

9 - Retto

10 - Vescicola seminale

11 - Dotto eiaculatore

12 - Prostata

13 - Ghiandole di Cowper

14 - Ano

15 - Dotto deferente

16 - Epididimo

17 - Testicolo

18 - Scroto

PeneDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il pene è l'organo riproduttivo maschile e costituisce l'ultimo tratto

delle vie urinarie.

Indice

1 Anatomia macroscopica

1.1 Struttura

1.2 Arterie

1.3 Vene

1.4 Linfa

1.5 Innervazione

1.6 Sviluppo

1.7 Dimensioni

1.7.1 Micropene

2 Anatomia microscopica

3 Nella cultura

4 Patologie

4.1 Malformazioni congenite

4.2 Malformazioni per difetto o per eccesso

4.3 Ipospadia

4.4 Torsione congenita

4.4.1 Pene palmato

4.5 Fimosi e parafimosi

4.6 Indurimento plastico del pene

4.7 Osso penieno

4.8 Tumori

4.9 Altre patologie

5 Note

6 Bibliografia

7 Voci correlate

8 Altri progetti

9 Collegamenti esterni

Anatomia macroscopica

Struttura

Per approfondire, vedi Glande e Prepuzio.

Il pene è una struttura cilindrica totalmente avvolta da cute costituita da una radice, che si trova compresa

nel perineo, e di un corpo, che sporge pendulo all'esterno anteriore alla sinfisi pubica e allo scroto. La cute

del pene è sottile e pigmentata, tanto da essere leggermente più scura del resto della cute del corpo, essa lo

avvolge e lo ricopre formando a livello della corona del glande il prepuzio che ricopre il glande e mostra

una struttura corrugata e pieghettata a livello del suo apice. Il prepuzio può non coprire completamente il

glande. Lo strato cutaneo interno del prepuzio, di colore più chiaro (rosato) si fonde con la corona del

glande. Posteriormente al corpo del pene una piega cutanea mediana dello strato cutaneo interno del

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Sviluppo in erezione del pene

prepuzio, il frenulo, si continua inferiormente con il rafe mediano della borsa scrotale sino nel perineo e dinorma si rende sempre meno distinguibile, mentre superiormente è ben distinguibile e si attacca al glandeterminando a livello dell'orifizio uretrale. A suoi lati è fiancheggiato da due lievi depressioni e al suointerno contiene una piccola arteria. Il glande è una struttura bulbare semiconica ricoperta dal prepuzio. Lasua cute può andare dal rosato al violaceo, è piuttosto liscia e sulla faccia uretrale del pene è perforatadall'uretra che sbocca tramite l'orifizio uretrale, di forma ovale schiacciata e allungata. La cute del pene,sottile e lassa, è pigmentata come quella dello strato cutaneo esterno del prepuzio, vi si distinguonofacilmente le vene dorsali superficiali delpene. Al di sotto della cute la fasciasuperficiale del pene (dartos) lo ricopre, sitratta di uno strato di tessuto connettivo lassoin cui si infiltrano fibre muscolari del muscolodartos. Sotto la fascia superficiale i corpicavernosi e lo spongioso sono avvolti dallafascia profonda di Buck, di tessuto connettivodenso che si fonde con i rivestimenti dei trecorpi. Il pene è sostenuto dal legamentofundiforme, una struttura fibrosa ricca dielastina derivante dall'ultimo tratto della lineaalba e costituita da due foglietti che decorronoai lati e sotto il pene dove si fondono e dallegamento sospensore triangolare che originadai legamenti della sinfisi pubica e si inseriscelateralmente alla fascia superficiale del pene.

La radice del pene è formata da dueradici, costituenti la porzione inferioredei corpi cavernosi e da un bulbo, la porzione inferiore ed espansa del corpo spongioso. Queste trestrutture erettili sono collocate nel triangolo urogenitale, le radici si inseriscono inferiormente all'arcopubico, mentre il bulbo sulla membrana perineale. La radice è una struttura allungata, inizialmentecilindrica in sezione, posteriormente diviene triangolare; in vivo è ricoperta dalle fibre muscolarispiraliformi del muscolo ischiocavernoso che dalla sinfisi pubica si porta posteriormente fino almuscolo trasverso superficiale del perineo. Il bulbo penieno è un corpo tondeggiante e ovalarecollocato in mezzo alle due radici e fissato alla faccia inferiore della membrana perineale che loriveste con uno strato fibroso; si continua nel corpo spongioso. È ricoperto dal muscolobulbospongioso presso la sua faccia superficiale, mentre profondamente è perforato dall'uretra.Il corpo del pene è cilindrico quando flaccido e triangolare quando in erezione ed è formato dai duecorpi cavernosi, continuazioni delle radici, e dal corpo spongioso, continuazione del bulbospongioso. I corpi cavernosi formano gran parte del corpo del pene e sono due strutture cilindricheallungate apposte fianco a fianco, separate da un setto fibroso completo prossimalmente eincompleto (spesso chiamato setto pettiniforme) distalmente, dove permette lo scambio di sangue trai due corpi. Sia superiormente sia inferiormente presentano dei solchi mediani che decorrono pertutta la loro lunghezza sino alle radici, quello inferiore (faccia uretrale) è più profondo e accoglie ilcorpo spongioso, quello superiore invece accoglie il fascio neurovascolare dorsale del pene. I corpicavernosi sono ricoperti dalla tonaca albuginea, che presenta due foglietti, uno superficiale chericopre entrambe i corpi in un'unica guaina dalle fibre longitudinali e un foglietto profondo chericopre singolarmente ciascun corpo e possiede fibre circolari; questo foglietto si fonde e dà origineal setto interposto tra i due corpi. Il corpo spongioso è una struttura cilindrica il cui spessore si faminore distalmente sino alla sua espansione interna al glande e che ne segue la forma accogliendo alsuo interno la porzione distale dell'uretra e la sua fossa navicolare (uretra peniena). È postoposteriormente rispetto ai corpi cavernosi e si adagia nel loro solco mediano inferiore (o posteriore).È ricoperto dalla tonaca albuginea.

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Sezione del pene

Arterie

Le arterie che irrorano il pene sono l'arteria perineale, l'arteria delbulbo del pene, l'arteria profonda del pene (cavernosa) e l'arteriadorsale del pene.

L'arteria perinale è un ramo dell'arteria pudenda interna,fornisce due rami che decorrono lateralmente al bulbo delpene e dal corpo spongioso che in vivo sono ricoperti dalmuscolo ischiocavernoso e del muscolo bulbospongioso.Ciascuno dei due rami iniziali si divide in un ramo chediscende inferiormente nello scroto (arteria scrotaleposteriore), uno che decorre inferiormente e lateralmente alcorpo spongioso (arteria bulbo-uretrale), uno che si porta internamente (arteria cavernosa) a un corpocavernoso e l'ultimo che decorre superiormente a esso. L'arteria scrotale posteriore irrora la cutedello scroto e il muscolo dartos e la sua fascia.L'arteria del bulbo del pene è un corto vaso che perfora il muscolo trasverso del perineo e decorrenel bulbo del pene irrorandolo assieme alle ghiandole bulbouretrali.L'arteria profonda del pene, o arteria cavernosa, è un ramo terminale dell'arteria pudenda interna.Penetra nella membrana perinale, decorre internamente ai corpi cavernosi dove rilascia rami chepenetrano nei corpi cavernosi formandovi un plesso capillare, oppure possono dare origine(prevalentemente nella porzione posteriore dei corpi cavernosi) ad arterie elicine, più dilatate che sigettano anch'esse nei corpi cavernosi.L'arteria dorsale del pene è un ramo termine dell'arteria pudenda interna, perfora il legamentosospensore del pene e decorre superiormente a ciascun corpo cavernoso, rilasciando rami laterali "alisca di pesce" che lo abbracciano e lo irrorano (irrorano in parte anche il corpo spongioso).Terminalmente queste arterie rilasciano rami che irrorano il glande, inviano inoltre ramuscoli cheirrorano le fasce e la cute dorsale del pene. È posta profondamente alla fascia di Buck lateralmentealla vena profonda del pene e medialmente ai nervi dorsali del pene.

Vene

Le vene del pene sono principalmente la vena dorsale superficiale e la vena dorsale profonda del pene.

La vena dorsale superficiale del pene è di calibro consistente e visibile attraverso la cute. Drena ilsangue del prepuzio e della cute dell'organo e lo fa confluire nella vena pudenda interna. Decorresuperficialmente alla fascia profonda del Buck, profondamente alla fascia superficiale (dartos) elungo il corpo del pene.La vena dorsale profonda del pene origina per la confluenza delle vene sottotonacali provenienti daicorpi cavernosi del pene che penetrano la tonaca albuginea drenando in rami laterali, le arteriecirconflesse, che seguono il decorso dei corrispondenti arteriosi, per poi riunirsi in un unico grossovaso venoso. La vena dorsale profonda del pene è mediale alle due arterie dorsali e ai nervi dorsalidel pene, decorre profondamente al legamento sospensore del pene e poi si divide in due rami chedrenano nella vena pudenda interna. Drena il sangue del glande, dei corpi cavernosi e del corpospongioso.

Linfa

I linfatici della cute drenano nei linfonodi inguinali superficiali, quelli del glande drenano nei linfonodiinguinali profondi e negli iliaci esterni, quelli dell'uretra, del corpo spongioso e dei corpi cavernosi neilinfonodi iliaci interni.

Innervazione

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L'innervazione dei corpi cavernosi deriva dai nervi cavernosi, rami del plesso pelvico contenenti sia fibresimpatiche sia parasimpatiche, che decorrono postero-lateralmente alla prostata, perforano la guaina fibrosadel pene e si distribuiscono a ciascun corpo cavernoso e all'uretra peniena. Le sue fibre simpatichederivano dai mielomeri T11-L2 e la loro funzione principale è la vasocostrizione, la contrazione dellevescichette seminali, della prostata e l'eiaculazione. Le fibre parasimpatiche derivano dai mielomeri S2-S4e sono funzionalmente vasodilatatrici. I nervi sensitivi sono i nervi dorsali del pene che decorrono al disotto della fascia profonda di Buck, lateralmente a ciascuna arteria dorsale del pene.

Sviluppo

Nell'uomo lo sviluppo del pene ha inizio nel periodo intrauterino (intorno al VIII settimana) e si concludenell'età puberale, verso il 14 esimo anno d'età. Il suo accrescimento si concentra però principalmente in duefasi: la prima fra l'VIII e la XX settimana di gestazione e i primi tre mesi della vita neonatale; e la secondadurante l'età puberale.

Nella pubertà l'accrescimento del pene rappresenta uno dei caratteri sessuali maschili secondari ed è ilperiodo di maggiore accrescimento con un aumento di quasi tre volte le dimensioni rispetto quelleprepuberali, in un periodo relativamente breve, che ha inizio intorno al 12º anno d'età e si arresta verso il13/14º anno, in concomitanza della piena maturazione sessuale maschile; solo nei soggetti che manifestanoun ritardo nello sviluppo sessuale l'accrescimento del pene può concludersi nel 15/16º anno di età. Insiemeall'accrescimento delle dimensioni del pene vi è anche la comparsa dei peli pubici, che in un primomomento copriranno solo la radice del pene, ma che in seguito si allargheranno anche su testicoli, versol'ombelico e nell'interno coscia.

Dimensioni

Molti adolescenti temono che il loro pene non sia abbastanza grande e sia inadeguato al compimento di attisessuali. Quasi tutti i ragazzi, prima o poi, hanno dei dubbi circa le misure del loro pene, ma l'esperienza, ingenere, mostra loro che tale angoscia è del tutto immotivata. Non appena iniziano ad avere esperienzesessuali scoprono che il loro pene funziona adeguatamente ed è entro i normali standard di grandezza.

Quando il pene non è eretto, in genere pende mollemente verso il basso e misura circa dagli 8 agli 11centimetri di lunghezza e 3 centimetri di diametro.

Il problema, nello stabilire una grandezza media del pene non eretto, è che lo stesso pene, in questecondizioni, può variare di volta in volta. Ad esempio, l'aria fredda, l'acqua fredda, la paura o l'ansietàcausano, in generale, l'avvicinamento massimo del pene (dello scroto e dei testicoli) al corpo, quindi il suoaccorciamento.

Nei casi di sovrappeso o obesità del soggetto, la massa di grasso corporea presente nella zona pubica equella sovrastante - ossia il ventre e l'addome - può contribuire a far sembrare il pene, che sia flaccido oeretto, più piccolo di quello che in realtà è. Il pene non eretto può acquistare in lunghezza se immersonell'acqua tiepida o quando l'uomo è completamente rilassato. Il peso di un uomo, la costituzione e lastatura non hanno alcuna relazione con le dimensioni del pene, sia in erezione sia in flaccidità.

La lunghezza media di un pene eretto è di 15 cm e il 95% degli uomini di tutto il mondo ha un pene lungotra i 12 e i 18 cm[1], mentre la media europea si attesta tra i 11 e 15 cm (dato del 1995).[2]

Micropene

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Viene considerato micropene qualora la lunghezza del pene stesso sia inferiore di almeno 2,5 deviazionistandard rispetto alla media del pene per quella determinata età del paziente. Generalmente le cause sonoimputabili a difetti ormonali.[3].

Anatomia microscopicaI corpi cavernosi internamente sono formati da un labirinto di trabecole di collagene, elastina e muscolaturaliscia che conferiscono loro un aspetto simile a quello di una spugna; al loro interno sono accolti numerosicapillari e piccoli nervi. La superficie trabecolare che si affaccia agli spazi cavernosi, cioè gli spazi vuoti(allo stato flaccido) tra le numerose trabecole, è ricoperta da endotelio. Durante l'erezione gli spazicavernosi si riempiono di sangue. Il corpo spongioso presenta una struttura simile a quella del cavernoso,ma gli spazi cavernosi sono più ampi e anastomizzati tra loro e le trabecole possiedono, come nelcavernoso, uno strato endoteliale a contatto con lo spazio. Attorno all'uretra peniena si aprono i dotti dellepiccole ghiandole mucose parauretrali (di Littre). Sia i due corpi cavernosi sia il corpo spongioso sonoimmersi in vivo in uno strato di tessuto connettivo fibroso denso che poi più esternamente danno originealla tonaca albuginea. Le tonache albuginee dei corpi cavernosi e del corpo spongioso differiscono percomposizione, infatti quella che ricopre il secondo è più sottile, biancastra ed elastica rispetto a quella chericopre i primi, è inoltre più ricca di cellule muscolari lisce. In sezione l'uretra, che perfora il corpospongioso, ha un lume stellato o irregolare. Esternamente alla tonaca albuginea vi è uno strato di ipoderma(tessuto connettivo lasso) ricco di vasi sanguigni, che permette al pene di muoversi liberamente rispetto allestrutture sottostanti. Lo strato più superficiale è la cute, che nella porzione prossimale è ricca di follicolipiliferi, mentre ne è priva nella porzione distale, sul prepuzio e sul glande. La superficie interna delprepuzio e della corona del glande è ricca di ghiandole sebacee che secernono smegma.

Nella cultura

Per approfondire, vedi Simbolismo fallico.

Sin dalle culture più antiche il pene ha assunto una forte importanza in quanto simbolo di fertilità utilizzatoanche in cerimonie religiose per propiziare la capacità riproduttiva di uomini e bestie, ad esempio nelpaganesimo romano era venerato il dio Priapo caratterizzato da un enorme fallo.

Patologie

Malformazioni congenite

Pene ricurvo: Il pene curvo è un problema più psicologico che reale, che nella quasi totalità dei casi vienerisolta con l'aiuto di un buon psicologo, rispetto all'intervento chirurgico. Solo in taluni casi estremi èrealmente necessario l'intervento chirurgico. In tali casi si è infatti riscontrata una curvatura ad arco tantoaccentuata da creare dolori durante la penetrazione, tanto incidenti da rendere comunque possibilel'orgasmo. L'intervento di raddrizzamento del pene si effettua in anestesia totale e non presenta particolaridifficoltà, ma può in taluni casi portare a un periodo post-operazione che può superare i 30 giorni, e chepuò quindi rendere più lenta la ripresa di una normale attività sessuale.

Malformazioni per difetto o per eccesso

Esistono malformazioni congenite del pene per difetto o per eccesso, come ad esempio:

Assenza del pene: può essere reale, in mancanza dell'organo, oppure apparente, nel caso in cui

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Pene ricurvo con un angolo di 120°

Pene circonciso

l'organo esiste ma è nascosto tra i tessuti dello scroto;Pene doppio o diphallus: caso in cui esistono due peni nello stesso individuo. È una raramalformazione (ne sono noti 100 casi in tutto il mondo),[4] che colpisce un maschio ogni 5,5 milioni.Di norma uno dei due organi non è del tutto sviluppato e comunque non ha un normalefunzionamento. Rappresenta un'eccezione il recente e raro caso di un ventiquattrenne uomo d'affariindiano, nato con due peni entrambi regolarmente funzionanti: come ha riferito il quotidiano Timesof India nell'agosto 2006, l'uomo, desiderando una vita sessuale "normale" ed essendo in procinto disposarsi, si è rivolto a una struttura ospedaliera di New Delhi chiedendo ai chirurghi l'asportazione diuno dei due organi fallici di cui è dotato. È stato un intervento molto delicato dovendo assicurare unregolare afflusso di sangue al membro rimasto.

Ipospadia

È un'anomalia congenita dovuta a un incompleto sviluppodell'uretra. Il meato urinario può essere situato in posizioni diversedel corpo del pene, dalla sua abituale posizione all'apice del glandesino al perineo, nei pressi dello scroto (ipospadie glandularipeniene distali, medio-peniene, peniene prossimali, scrotali operineali).[5][6]

Torsione congenita

Durante lo sviluppo del pene possono sorgere difetti alle fasce dirivestimento del pene che ne causano una rotazione fino a 90° opiù. Questa torsione può svilupparsi in tutte le direzioni senzadifferenza, ma se rientra nei 45° non vi è alcun problema.

Pene palmato

Malformazione in cui la cute dello scroto si estende sulla parteinferiore del corpo del pene, in maniera tale da creare, in casi estremi, difficoltà per il coito.

Fimosi e parafimosi

La fimosi è una malformazione congenita abbastanza diffusa in cuiil restringimento dell'orifizio prepuziale impedisce alla pelle discorrere sul glande e scoprirlo.

La parafimosi, invece, è una malformazione in cui l'anelloprepuziale è così stretto che una volta retratto non può essere piùriportato avanti e strozza il glande impedendo il deflussosanguigno.

Indurimento plastico del pene

L'indurimento plastico del pene o induratio penis plastica è unamalattia descritta per la prima volta dal medico francese dePeyronie nel 1743, che determina un incurvamento del pene in erezione dovuto alla comparsa di unaplacca fibrosa che ostacola meccanicamente l'espansione dei corpi cavernosi.

Osso penieno

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Da non confondersi con l'indurimento plastico del pene è, invece, l'osso penieno, una rara malattia nellaquale il setto tra i corpi cavernosi è calcificato e determina dolori nell'erezione con conseguente difficoltà dicoito.

Tumori

Tra i tumori che colpiscono il pene si ricordano:

Eritroplasia di Queyrat: si manifesta come un'ulcera vellutata-rossastra contornata da un'area didermatite squamosa che di solito interessa il glande o la corona del glande. Si verifica di solito inuomini non circoncisi. Secondo studi recenti questa patologia degenera in carcinoma invasivo incirca il 10-33% dei casi.[7][8]

Malattia di Paget del glande: si presenta come una piccola ulcera.Cisti dermoidi: escrescenze causate dall'inclusione di materiale di origine epiteliale.Papillomi: si presentano come piccole escrescenze peduncolate.Sarcoma primitivo del pene: si manifesta sotto forma di noduli diffusi.Carcinoma del pene: malattia molto frequente in Estremo Oriente e poco diffusa in Europa; simanifesta sotto forma di un'escrescenza verrucosa o di un'ulcera sul glande o nel prepuzio.

Altre patologie

Balanopostite: è l'infiammazione del glande e del prepuzio, di solito causata da infezioni a opera dibatteri o di funghi.Balanitis xerotica obliterans: più appropriatamente chiamata lichen sclerosus (terminologia adottatacome standard dall'Accademia Americana di Dermatologia)[9] è caratterizzata da una zona indurita escolorita sulla punta del glande, intorno al meato uretrale, come conseguenza di un'infiammazionecronica. Questa malattia è una condizione di rischio per il carcinoma del pene con un'incidenza cheva dal 2,3 all'8,4%.[10]

Note1. ^ andrologiaonline: Le dimensioni e forma del pene (http://www.andrologiaonline.it/pene.php)2. ^ Eberhard Nieschlag, Hermann M. Behre, Susan Nieschlag, 5.2.10 Penis (http://books.google.it/books?

id=mEgckDNkonUC&pg=PA100&dq=#v=onepage&q&f=false) in Andrology: Male Reproductive Health

and Dysfunction, 3 (in en), Springer, pp. 629. ISBN 978-3-540-78354-1 URL consultato il 24 gennaio 2012.3. ^ Il "micropene" ed il "pene piccolo": diagnosi e terapia (http://www.andromedicalbsas.com.ar/es/06.pdf)4. ^ Hollowell JG Jr, Witherington R, Ballagas AJ, Burt JN. (1977). Embryologic considerations of diphallus and

associated anomalies. J Urol. 117 (6): 728-732. PMID 875147 .5. ^ Vasta G, et al.. Ipospadia: 148 casi consecutivi nostra esperienza

(http://www.webalice.it/videodigitale/ipospadia.htm) . www.webalice.it.6. ^ Ipospadia (http://www.videodigital.it/ipospadia.html) . URL consultato in data 18 febbraio 2011.7. ^ Grossman HB (1992). Premalignant and early carcinomas of the penis and scrotum. Urol Clin North Am 19:

221-226.8. ^ Wieland U, Jurk S, Weissenborn S, Krieg T, Pfister H, Ritzkowsky A. (2000). Erythroplasia of queyrat:

coinfection with cutaneous carcinogenic human papillomavirus type 8 and genital papillomaviruses in a

carcinoma in situ. J Invest Dermatol 115: 396-401.9. ^ Meffert JJ, Davis BM, Grimwood RE (marzo 1995). Lichen sclerosus. Journal of American Academy of

Dermatology 32 (3): 393-416. PMID 7868709 .10. ^ Barbagli G, Palminteri E, Mirri F,Guazzoni G, Turini D, Lazzeri M (aprile 2006). Penile carcinoma in

patients with genital lichen sclerosus: a multicenter survey. J. Urol. 175 (4): 1359-63. PMID 16515998 .

Bibliografia

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David M. Friedman, Storia del pene, Castelvecchi editore.Enciclopedia medica italiana. Volume VII, Sansoni Edizioni Scientifiche, 1955, pp. 1239-1352.L'apparato genitale maschile, Collana della salute. Curcio.

Voci correlateCirconcisioneFalloplasticaFrattura del peneGlandeInduratio penis plasticaMicropeniaPapule perlacee penienePeyroniePrepuzioPriapismoProfilatticoPseudo-peneScrotoSimbolismo fallico

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immagini o altri file riguardanti il pene (//commons.wikimedia.org/wiki/Penis?uselang=it)

Collegamenti esterniThe Kinsey Institute for research in sex, gender, and reproduction(http://kinseyinstitute.org/resources/bib-penis.html) Bibliografia sul pene del prestigioso Istituto diBloomington (Indiana) fondato da Alfred Kinsey nel 1947.Pene (http://thes.bncf.firenze.sbn.it/termine.php?id=22522) in Tesauro del Nuovo Soggettario(http://thes.bncf.firenze.sbn.it/) . BNCF, marzo 2013

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