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VIVIANE MAIER Una fotografa ritrovata VALTELLINA Non solo neve Anno 5 - Dicembre 2015 • Periodico di Cultura e Società MASSIMILIANO FINAZZER FLORY «Essere Leonardo» Photo di Giovanni Gastel
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Milano 24orenews dicembre 2015

Jul 24, 2016

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VIVIANE MAIERUna fotografa ritrovataVALTELLINANon solo neveAn

no 5 - Dicembre 2015 • Periodico di Cultura e Società

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STORIA & LEGGENDA

l 7 dicembre Milano ono-ra il suo grande Vescovoe amatissimo Patrono,Sant’Ambrogio, uno deipochi santi la cui memoria

liturgica non ricorre il giorno dellamorte, bensì il giorno della con-sacrazione episcopale ( il 7 dicem-bre 374). Sant’Ambrogio è, insie-me a San Girolamo, Sant’Agostinoe San Gregorio, tra i massimi dot-tori della Chiesa. Non era nato aMilano (ove invece morì nel 397),ma a Treviri, in Germania, tra il338 e il 340. Era figlio di un fun-zionario romano in servizio al dilà delle Alpi e, dopo la morte delpadre, la famiglia si trasferì a Ro-ma ove intraprese la carriera giu-ridica e divenne un brillante av-vocato. Mentre esercitava la suaprofessione fu nominato (intornoal 370) governatore della provin-cia romana dell’Emilia e Liguria lacui “capitale” era Milano, dove ditrovava quando, nel 374, con lamorte del Vescovo ariano Aussen-zio scoppiarono tumulti tra catto-lici e ariani per la nomina del suc-cessore. Ambrogio, da buon fun-zionario imperiale, cercando di evi-tare disordini esortò il popolo allapace e alla concordia con tale suc-cesso che, appena un bambino simise a gridare “Ambrogio Vesco-vo! Ambrogio Vescovo!”, la follasi unì con entusiasmo alla richiestae Ambrogio fu nominato vescovoper acclamazione popolare. Egliaccettò con una certa incertezza,in quanto all’epoca era ancora sol-tanto catecumeno e pertanto non

ancora battezzato. Nel giro di unasola settimana egli fu battezzato,ordinato e quindi consacrato ve-scovo il 7 dicembre.Racconta il biografo Paolino che,al fine di dissuadere il popolo diMilano dal farlo nominare vesco-vo, Ambrogio provò anche a mac-chiare la buona fama che lo cir-condava, ordinando la tortura dialcuni imputati e invitando in casasua alcune prostitute. Dal mo-mento che il popolo non recedevanella sua scelta, egli tentò addi-rittura la fuga a cavallo di unamula nascondendosi invano inuna spelonca nel bosco (in latino“nemus”) nei pressi di Milano, làdove ora sorge, tra le case di viaPeschiera, la Chiesa di Sant’Am-brogio “ad Nemus”. La leggendapopolare che non capiva la dedica“ad Nemus” la storpiava in “San-t’Ambroeus andèmm” ...dove l’in-vocazione “andèmm” (“andia-mo” in dialetto milanese) sarebbestata fatta dal santo alla sua mula(Betta, da cui il toponimo Corbet-ta, secondo un’altra leggenda)mentre fuggiva per non farsi farevescovo. Da qui anche il detto mi-lanese “Vess come el caval deSant’Ambroeus andèmm” (Esserecome il cavallo di Sant’Ambrogio“andiamo”), con significato di“darsi molto daffare e concluderepoco”.

I“SANT’AMBROEUS ANDÈMM”

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A cura di PAOLO MINOTTI

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Anno 5 - No . 12 d i c embre 2015

Milano24 orenews.it

Periodico di Cultura e Società

In copertina: Massimiliano Finazzer Flory fotografato da Giovanni Gastel

Direttore Responsabile Dario BordetDirettore EditorialeAlessandro TraniArt DirectorPatrizia ColomboPhoto Editor Nick ZonnaImpaginazioneMilano Graphic Studio S.r.l.Hanno collaboratoRanuccio BastoniRoberto BernorioCinzia BoschieroStefano De AngelisGabriella Fiumani De SimonePaolo MaricontiMarina MazzolariAngela Minutillo BertanzaWilly PasiniCamila RodriguesMedia Partner

Pubblicità, Promozione & PRLe Roy Advertising - MilanoDante ColomboCarlo KauffmannEdizioni Le Roy srl - Milano, via Vitruvio 43telefono: 3774695715 e-mail: [email protected]@24orenews.itonline: www.24orenews.itStampaBieffe Industria Grafica(Recanati - MC)Periodico mensileReg. trib. di Milano n. 321 del 10/06/11N° iscrizione ROC: 22250Distribuzione Gratuita

Desideriamo informarLa che i suoi dati personaliraccolti direttamente presso di lei o fornitici sarannoutilizzati da parte di “24orenews.it Milano” nelpieno rispetto dei principi fondamentali dettatidalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 perla tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni edalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99

Eventuali detentori di copywriting sulle immagini- ai quali non siamo riusciti a risalire - sono in-vitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

Dicembre

Guarda lenostre gallerycon unsemplice clik

PERSONAGGIO6 Massimiliano Finazzer Flory: «Essere Leonardo»

ARTE E CULTURA9 Teatro alla Scala: Giovanna d’Arco; Cinderella

10 Dicembre: i teatri

11 Vivian Maier. Una fotografa ritrovata

12 Dicembre: le mostre

MILANO SI RACCONTA14 Una serata per celebrare la musica lirica

16 Al gran ballo della famiglia Neri: 300 “Buon Natale”

18 “Change your mind”

20 “Adotta una mamma e il suo bambino”

FASHION22 Versace moda donna A/I 2015-2016

24 Moda bambini

25 Fortura: giocattoli da più di 100 anni

BEAUTY26 I consigli di Marina Mazzolari

GIROMILANO28 Milano da scoprire

SPETTACOLI30 Dicembre: i concerti

31 Una storia di “umana bellezza”

IL SESSUOLOGO 33 Il vino e la seduzione

COME STAI?34 Quando il dolore è un amico

35 È qui la festa?!!!

ANDATA E RITORNO36 Non solo neve in Valtellina

30 Gillo Dorfles. Essere nel tempo

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on Expo, l’esposizione uni-versale, Milano ha ospitatoil mondo intero. Ora che lagrande mostra è finita, è

tempo che si inverta il processo e si rovescil’idea: Milano deve correre ed espandersi intutto il mondo. Milano e l’Italia, con la loroarte, il sapere, la storia, la scienza, la tradi-zione, devono andare fuori dai confini e rag-giungere ogni angolo della Terra. Per questo,da tempo, ho incominciato il mio giro delmondo col teatro, la parola, l’immagine e lastoria italiana». Chi parla è Massimiliano Fi-nazzer Flory, multiforme artista, dopo il suc-cesso ottenuto con l’opera teatrale, scritta,diretta e interpretata da lui, Essere Leonardoda Vinci. Un’intervista “impossibile”, repli-cata per mesi e mesi in concomitanza conExpo, con una lunga serie di rappresenta-zioni sempre esaurite al Museo della Scienzae della Tecnica di Milano, che parla dei suoiprogetti futuri e degli innumerevoli appun-tamenti coi teatri di mezzo mondo per iprossimi mesi. Nell’ambiente “scientifico”del Museo che di sicuro avrebbe affascinatoLeonardo, Massimiliano diventa “fisicamen-te” Leonardo. Del grande artista scienziatoitaliano indossa i costumi dell’epoca, realiz-zati apposta per lui e grazie ad un trucco sa-piente, vera e propria ricostruzione del voltodel genio di Vinci, recitando in lingua rina-scimentale un testo ispirato alle opere ori-ginali di Leonardo, fra le quali il celebre

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“ESSERE LEONARDO”

MASSIMILIANO FINAZZER FLORYA cura di RANUCCIO BASTONI

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PERSONAGGIO

“Trattato di pittura”. È un’intervista col geniodi straordinaria profondità quella che vieneproposta da Finazzer Flory, che rivolge a Leo-nardo ben 67 domande sulla sua infanzia,sulle sue attività in campo civile e militare,su come si fa a diventare “bono pittore”, sulrapporto tra pittura e scienza, pittura e scul-tura, pittura e musica. E parla di anatomia,di psicologia e di fisica e della sua passioneper il volo. Infine, ecco il legame stretto fral’artista toscano e Milano, diventata ormaisua città d’elezione: commenta il Cenacoloe recita le battute del testo lanciandosi comein una danza suggestiva a mimare le figuredegli apostoli, accennando anche al suo rap-porto con la religione. Infine gli argomentipiù vicini al suo tempo: affronta il tema del-l’acqua, a lui tanto caro, allude alla modadell’epoca, risponde agli attacchi dei nemici,spiega i moti dell’animo e dispensa sentenzee aforismi per vivere il nostro tempo.

Prima di tornare “a casa” a Milano, il suoLeonardo da Vinci aveva viaggiato molto…Sì, il mio Leonardo ha viaggiato parecchio.È stato a Osaka in Giappone, a Tokio, a NewYork ed a Chicago. Ma non ha certo alcunaintenzione di fermarsi. Sotto Natale il 12dicembre, sarò ancora a Milano, al Museodella Scienza e della tecnica per poi volarein California, a San Francisco. Primo italianonella storia di quell’istituzione, col mio Leo-nardo sarò ospite dell’ACT, “American Con-servatory Theater, San Francisco’s TonyAward-winning Regional Theater”.So che a proposito di Leonardo in Giap-pone, c’è un curioso aneddoto… Sì, una storiella molto divertente, durante lerepliche a Tokio. In quell’occasione venni av-vicinato da alcuni illustri professori dell’Uni-versità giapponese che mi chiesero il permessodi studiare l’abbigliamento e il trucco leo-nardeschi che adottavo sul palco. Non ebbialcuna difficoltà a dare il consenso sennonchédopo qualche mese feci una scoperta incre-dibile: l’androide con le sembianze di Leo-

nardo che l’università di Tokio aveva “pre-stato” al Museo della Scienza e della Tecnicadi Milano dove replicavo i miei spettacolidurante l’Expo, aveva la mia faccia! Attraversole foto ed i filmati, gli scienziati giapponesimi avevano “clonato” dando vita e il mioaspetto al robot interattivo di Leonardo chenel Museo di Milano colloquiava col pub-blico e rispondeva alle sue domande.Avrà intenzione di fermarsi a lungo ol-treoceano?In effetti non sto mai fermo… Subito dopola visita negli Stati Uniti tornerò in Italia perun evento importante che riguarda un altro

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PERSONAGGIO

mio lavoro teatrale che mi è molto caro,l’opera ispirata a Marinetti ed al Futurismo.Il 12 e il 13 gennaio alle ore 19,30, a Milano,all’Hotel Gallia, l’albergo dove ebbe inizioil futurismo, presenterò la “Gran Serata Fu-turista”;il 14 si replicherà alle 21 al Palazzettodello Sport di Monza ed infine il 28 gennaio,al cinema Arcobaleno, alle 19,30, sarà pro-iettato il film ispirato al mio spettacolo tea-trale. Il film “Marinetti a New York” rac-conta la storia di un grande uomo che nonsi piegò al suo tempo. L’ho girato negli StatiUniti due estati fa, con scene d’esterni aManhattan e interni a Brooklyn, ricostruen-do l’atmosfera dell’inizio del ‘900 ma avendodavanti agli occhi la realizzazione del futu-rismo, ovvero il senso della grande città. Ilfilm vuol essere un omaggio al fondatore, ilpoeta Filippo Tommaso Marinetti. Senza dilui non ci sarebbe stato il Futurismo com-preso e acclamato nella più importanti cittàd’Europa e negli Stati Uniti. In Italia, pur-troppo, in passato, denigrato e calunniato.

Lei, anche dopo i fatti di Parigi, conti-nuerà comunque a calcare il palcoscenicoed a sfidare la sorte, in questi tempi diISIS…?Nella vita un uomo deve fare le sue scelte.Io ho deciso di scegliere il coraggio di salirein palcoscenico e di rischiare. Non ci si puòpiegare ai diktat e sottostare alle paure. Iosono felice di affrontare i rischi. Gli artisticome me si fanno vedere e si offrono al ri-schio per se stessi e per gli altri. Al contrariodei politici che invece si rintanano al sicurodietro le quinte e di solito lasciano lo spet-tacolo prima della fine. E immancabilmente,abbandonando il campo in anticipo, noncapiscono mai il finale…Lei, quando non recita o scrive o dirigeda regista, che cosa fa nella vita di tutti igiorni?Confesso di essere un grande appassionato dibasket. Coi miei tre figli, Francesco di 20anni, Federico di 15 anni e Filippo Tommasodi 6 anni, appena posso, giochiamo e ci alle-niamo insieme. Preso da questa passione spor-tiva, sono diventato direttore artistico dellaNBA, la federazione della pallacanestro. “Im-magini a canestro: ball don’t lie”, era il titolodella mostra milanese sul basket americanoche ho organizzato tre mesi fa a Palazzo Reale.Per l’inaugurazione erano intervenuti dal TexasEttore Messina dei San Antonio Spurs e Gian-luca Pascucci dei Houston Rockets. Presentianche Dan Peterson, Sandro Gamba, DinoMeneghin e Miss Italia. Lo sport è il rifugiomio e dei miei figli per vivere momenti felici.Penso che, dopo il grande successo di pubblicoe di critica, proseguirò in questo esperimentodi arte legata al basket e allo sport.Qual è il pensiero che dedica ai suoi figli?Con loro ho un rapporto stupendo che migratifica; dialoghiamo molto. Ai miei figliripeto sempre questa massima: una parolaci salva. La salvezza di un uomo è avere unlibro e una parola da esprimere. Una testache pensa è sempre meglio di una testa vuo-ta, anche se ben fatta.

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ARTE E CULTURA

ALTRI APPUNTAMENTI DICEMBRE

iovanna D’Arco, settima opera di Giusep-pe Verdi, venne rappresentata per la prima

volta alla Scala di Milano nel 1845, dopo ilsuccesso del Nabucco (1842) e de I Lombardi

alla prima Crociata (1843), che resero celebre Verdinon solo in Italia ma anche all’estero. Vi tornò perla seconda (e ultima) volta il 23 settembre 1865, 150anni fa. Nel frattempo da qualche parte nel mondosi è vista: in Italia nel 1989 al Comunale di Bologna,nelle vesti di direttore Riccardo Chailly, regia diWerner Herzog. E Chailly, che allora se ne innamorò,ha scelto quell’opera ingiustamente dimenticata peraprire la nuova stagione della Scala, il suo primo 7dicembre da Direttore Principale. Il cast di Sant’Am-brogio promette bene: con Anna Netrebko-Giovannaci saranno Francesco Meli e Carlos Alvarez. Il nuovo

allestimento sarà firmato in coppia da Moshe Leisere Patrice Caurier, registi belgi amati da Pereira.L’inaugurazione della stagione torna ad essere peril Teatro un momento di forte identità e nello stessotempo un’operazione culturale di riscoperta dellavastità del repertorio italiano.

3 3 - ore 17:00 | Solisti dell’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici3 4 - ore 18:00 | Giovanna d’Arco - Anteprima dedicata ai giovani3 6 - ore 16:00, 14 - ore 11:00 | Il flauto magico per i bambini3 17 - ore 18:00 | Prima delle Prime: “Cinderella”; ore 20:00 | Anteprima dedicata ai Giovani3 22 - ore 20:00 | Concerto di Natale3 31 - ore 11:00 e ore 15:00 | La Cenerentola per i bambini

GIOVANNA D’ARCO: APPUNTAMENTI

3 Dicembre: 7,10 15, 18, 21, 23 - ore 20:00

Direttore Riccardo ChaillyRegia Moshe Leiser, Patrice CaurierCoreografia Leah HausmanDal 7 al 23 dicembre 2015Durata spettacolo: 2 ore e 20 minuti incluso intervallo

G

GIOVANNA D’ARCO

na nuova Cenerentola entra nel repertoriodella Scala. A inaugurare la nuova Stagione

di Balletto, il sipario della Scala si aprirà, peruna prima assoluta, su un mondo popolato dai

personaggi della celeberrima favola di Perrault cheha affascinato da sempre la fantasia dei lettori e degliartisti. Cenerentola, il Principe, le Sorellastre, laMatrigna, le Fate delle stagioni… senza luogo e senzatempo, ma in tutti i luoghi e in tutti i tempi, le figurescaturiscono dalle note di Prokof’ev e abitano unospazio visivamente evocativo ma non astratto, figu-rativo ma non didascalico.

Direttore Michail JurowskiCoreografia Mauro BigonzettiMusica Sergej Prokof’evEtoile Roberto BolleDal 17 dicembre al 15 gennaio 2016Durata spettacolo: 2 ore e 20 minuti incluso intervallo

U

CINDERELLA

CINDERELLA: APPUNTAMENTI

3 Dicembre: 19, 20, 30 - ore 20:00; 22 - ore 14:30; 31 - ore 19:003 Gennaio: 5, 7, 12, 14, 15 - ore 20:00

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CARTELLONE TEATRI

10 24oreNews

CREDOINUNSOLODIOTre ritratti di donna, tre culture, tre religioni, tre percorsi di vita. EdenGolan, docente di storia ebraica. Mina Wilkinson, più o meno nasco-stamente in forza a un esercito straniero. E infine Shirin Akhras, ventennestudentessa palestinese. I loro punti di vista si intrecciano e si allonta-nano, fra improvvisi rischiosissimi incontri e vertiginose contrapposizioni,sfiorando talvolta il brivido inconsulto di una perfetta sintonia.1-20 Dicembre 2015: Piccolo Teatro Studio Melato

IL MALATO IMMAGINARIOAndrée Ruth Shammah porta in scena la commedia di Molière affi-dando il ruolo del protagonista a Gioele Dix, attore in grado di inter-pretare con intelligenza e ironia la paura e la solitudine del nostrotempo. Un Malato immaginario “di tutti i tempi”, privo di convenzioni,in tensione continua, costruendo con la parola e la sua densità tra-gicomica, un doppio livello di angoscia esistenziale e gioco teatrale.1-20 Dicembre 2015: Franco Parenti - Sala Grande

NEWSIES IL MUSICALAmbientato a New York alla fine dell’800, lo spettacolo è ispiratodal vero “sciopero degli strilloni del 1899” e racconta l’esaltantestoria di Jack Kelly, il carismatico leader di una banda sgangheratadi giovani venditori di giornali. Quando i giganti dell’editoria alzanoi prezzi della distribuzione a spese degli strilloni, Jack raduna i giovanistrilloni della città per scioperare a favore dei propri diritti.1-27 Dicembre 2015: Barclays Teatro Nazionale

MR. PUNTILA E IL SUO SERVO MATTIScritta nel 1940 e considerata una delle migliori commedie di Brecht,mette in scena una “variante” del dottor Jeckyll e Mister Hyde. Dasobrio Il ricco possidente Puntila è un tiranno che vessa i suoi dipen-

denti, sfrutta i suoi operai e vuol dare in moglie la figlia Eva a un di-plomatico inetto e a caccia di dote, mentre quando è ubriaco diventaamico di tutti e vuol far sposare Eva al suo autista Matti.1-31 Dicembre 2015: Elfo Puccini - Sala Fassbinder

NATALE IN CASA CUPIELLOTorna in scena a Milano l’originalissima “navigazione in solitario” delcapolavoro di Eduardo De Filippo che Fausto Russo Alesi ha pensato peril Piccolo Teatro di Milano nel dicembre 2012 e che continua con successoad essere in scena ininterrottamente da tre stagioni nelle città italiane.4-20 Dicembre 2015: Piccolo Teatro Teatro Grassi

DUE DONNE CHE BALLANOUna donna anziana e una giovane chiamata a farle da badante. Tuttee due schive, energiche, sarcastiche ed eroiche. Si odiano e si detestanoperché sono simili, perché ognuna ha bisogno dell’altra, e, nella so-litudine delle rispettive vite, sono l’una per l’altra l’unica presenzaconfortante. Consumano le poche ore alla settimana che passanoinsieme beccandosi, pungendosi e confessando di sé quello che soloa un estraneo si riesce a confessare.9-20 Dicembre 2015: Carcano

SOGNI E BISOGNI, INCUBI E RISVEGLIL’ultima fatica teatrale di Vincenzo Salemme ha come protagonistiRocco Pellecchia e il suo “pene” che nella commedia si stacca mate-rialmente dal corpo del suo “titolare” per diventare egli stesso uomo,rivendicando lo status di vero e proprio protagonista. Un duello teatraletra i due che hanno visioni della vita completamente diversa: egliritiene che la vita del grigio e mediocre Rocco Pellecchia mal si adattialla grandeur del suo sottoutilizzato “tronchetto della felicità”.10-31 Dicembre 2015: Manzoni

ORMAI SONO UNA MILFCome cambia la vita a quaran-t’anni? Cambia che non puoi piùmangiare quello che mangiaviprima… Che sei ancora troppogiovane per fare alcune cose, magià troppo vecchio per farne al-tre… È il nuovo spettacolo diAngelo Pintus, reduce dal suc-cesso di “50 Sfumature di…Pin-tus”, record di incassi e di pre-senze in tutt’Italia.1-8 Dicembre 2015: Manzoni

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ARTE E CULTURA

oche arti visive sanno es-sere tanto incisive e per-foranti come la fotografia.È come se si leggesse un

romanzo o una novella accompa-gnati dal fermo immagine di unistante colmo di pathos: un solofotogramma, eppur capace di fartiscorrere davanti agli occhi dallaprima all’ultima pagina. Questa èper me la fotografia. Tali sensazio-ni si ha la fortuna di provarle po-che volte, ma quando accade,qualcosa dentro di noi cambia ir-rimediabilmente. Tata di mestiere,fotografa per vocazione, VivianMaier non abbandonava mai lamacchina fotografica, scattandocompulsivamente con la sua Rol-leiflex. Figura riservata, quasi se-greta, ma al contempo imponentenello sguardo e negli scatti chequegli occhi e quella sensibilitàfemminile riuscivano a stamparenell’obbiettivo. La forza di Vivianè che ritraeva le città dove avevavissuto - New York e Chicago - neidettagli e nelle imperfezioni. E poi

la vita, dai bambini agli anziani,per immagini potenti, di una fol-gorante bellezza che rivelano unagrande fotografa. Ma per tutta lasua vita fotografa di se stessa e so-lo per se stessa. E infine i suoi au-toritratti, molti oggi direbbero sel-fie, ma che con questa pratica sen-z’anima non hanno nulla a che fa-re: i suoi sono autoritratti quasiper caso, un cenno al mondo cheprima o poi si sarebbe accorta dilei. Non è accaduto in vita, e forseè stato un bene. Probabilmentetanto clamore l’avrebbero scossacome un filo d’erba, sebbene fosseuna donna forte e intensa, austerae altrettanto delicata nello sguardo.La vita le scorreva davanti agli oc-chi, e lei creava il suo puzzle fattodi migliaia di clic, e centinaia dirullini mai sviluppati. È il 2007quando John Maloof, all’epocaagente immobiliare, acquista du-rante un’asta parte dell’archiviodella Maier confiscato per un man-cato pagamento. Da quel momentonon smetterà di cercare arrivando

ad archiviare oltre 150.000 nega-tivi e 3.000 stampe. La mostra mi-lanese, a cura di Anne Morin eAlessandra Mauro, presentata 120fotografie in bianco e nero anniCinquanta e Sessanta insieme auna selezione di immagini a colorianni Settanta, oltre ad alcuni fil-mati in super 8 che mostrano comeVivian si avvicinasse ai suoi sog-getti. Ma certo è che se oggi l’artefotografica di Vivian Maier catturatanta gente, vuol dire che ha attra-versato il tempo con meraviglia esplendore, senza sbiadire mai.Marvin Heifermann nell’introdu-zione al catalogo edito da Contra-sto scrive “Le fotografie di VivianMaier hanno molto da dire sul no-stro presente”. Forse sì, ma piùanche no. Il presente nulla c’entra.È l’infinito dentro ognuno di noiche Vivian Maier ha saputo tocca-re, come quelle sinfonie che ti aiu-tano a rasserenare la tua anima.Tu non sai come, ma accade. E al-lora continui ad ascoltarle.

PA cura di STEFANO DE ANGELIS

VIVIAN MAIER. UNA FOTOGRAFA RITROVATA

FORMA MERAVIGLIvia Meravigli 5, MilanoSino al 31 gennaio 2016Orari: lun-mar-mer ven-sab-

dom 11.00-20.00; gio 12.00-23.00

Sopra: New York, 10 settembre, 1955; a sinistra: New York PublicLibrary, New York, 1952 ca

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D’APRÈS MICHELANGELOOspedale Spagnolo del Castello Sforzesco Piazza Castello, MilanoOrari: mar mer gio ven sab dom: 9.30-17.30 Forse non tutti sanno che tra gli anni Venti e Quaranta del Cinquecento Michelangelo intrattiene importantirelazioni con la nobiltà romana che trovano testimonianza in elaborate composizioni grafiche a matita,oggi note come “fogli omaggio”. La mostra “D’après Michelangelo” intende documentare proprio questaparte meno nota della produzione dell’artista toscano. Articolata in tre sezioni cronologiche e tematiche,la mostra affianca agli originali di Michelangelo, quali la notissima Furia, la Zenobia, la Cleopatra, il Volodi Ganimede, la Caduta di Fetonte, dipinti, incisioni e diversi manufatti che testimoniano la fortunaiconografica riscossa da questa produzione più intima e privata del maestro del Rinascimento. Sino al 10 gennaio 2016

SPINOSAUROPalazzo DugnaniVia Daniele Manin 2, MilanoOrari: lun 9.30-13.30; mar mer ven sab dom 9.30-19.30; gio 9.30-22.30Un’occasione unica per tornare indietro di 75 milioni di anni e conoscere uno dei dinosauri più particolariche siano mai stati ritrovati, lo Spinosauro. Scoperto per la prima volta all’inizio del secolo scorso nell’oasidi Baharia, lo Spinosauro rappresenta una delle più stupefacenti creature mai vissute sulla Terra, i cui restifossili sono a tutt’oggi oggetto di studio e di curiosità. La mostra, curata dai paleontologi del Museo diStoria Naturale di Milano, è l’occasione per osservare una moderna scoperta scientifica: dalla scoperta agliscavi, dalle analisi alle ricostruzioni, lo Spinosauro è noto per essere il più grande dinosauro mai vissutosulla Terra, un gigante del Cretaceo che poteva raggiungere i 15 metri di lunghezza, nonché il primodinosauro acquatico della storia della paleontologia.Sino al 10 gennaio 2016

GIANNI PIACENTINOFondazione PradaLargo Isarco 2, MilanoOrari: lun mer gio dom 11.00-19.00; ven sab 11.00-22.00Un’antologica con oltre 90 lavori dedicata a Gianni Piacentino, artista torinese classe 1945, in un percorsoespositivo a cura di Germano Celant anticronologico, dalle opere realizzate nel 2015 fino ai lavori datati1965. Alla ricerca di un punto d’incontro tra Pop art e Minimal art, Piacentino trova una risposta nel mondodella velocità e dei mezzi di trasporto come l’automobile, la moto e l’aereo: prodotti della cultura popolarenonché testimonianza di un’estetica industriale. Come sostiene Germano Celant, l’avventura di Piacentinonarra “un’uscita dall’imperfezione, dall’istantaneità e dalla casualità del fare arte, per accedere a un universodi perfezione, calcolo e concentrazione, così da poter competere, sul piano del sublime e dell’assoluto, conun veicolo da corsa o da volo”.Sino al 10 gennaio 2016

LA MAISON DU ROY 1690-1792Palazzo del SenatoVia Senato 10, MilanoOrari: lun mar mer gio ven 10.00-18.00; sab dom 10.00-19.00Un salto all’indietro nel tempo di oltre due secoli e mezzo. Un vero e proprio “Ritorno al futuro” nella Franciadel ‘700, dal “Re Sole” Luigi XIV, che regnò per oltre settanta anni, alla Rivoluzione francese, passando per ilregno illuminato di Luigi XV e dal “Re dei Francesi” Luigi XVI morto ghigliottinato insieme alla moglie MariaAntonietta. La splendida mostra “La Maison du Roy” è la ricostruzione perfetta fin nei minimi dettagli, attraversoventisei manichini completi di uniformi, equipaggiamenti e armi, dei diversi corpi civili e militari che componevanola guardia del sovrano: figure emblematiche della Monarchia francese nel XVIII secolo, che non si distinsero solosui campi di battaglia, ma parteciparono alla rappresentazione del potere dei re di Francia. La mostra è stataideata interamente e fortemente voluta dal giovane “sarto d’epoca” milanese Gabriele Mendella.Dal 4 dicembre al 30 gennaio 2016

DICEMBRE

CARTELLONE MOSTRE

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A cura di CINZIA BOSCHIERO

opo 150 anni dall’ul-timo allestimento nelmassimo teatro mila-

nese, sarà la Giovanna d’Arco diVerdi ad aprire la prossima stagio-ne 2015-2016 della Scala», ha det-to Alexander Pereira, Sovrinten-dente e Direttore Artistico de LaScala, ospite d’onore alla serata digala organizzata dalla AssociazioneAmici della Lirica, «La Giovannad’Arco per Verdi fa da ponte, loporta verso le grandi opere succes-sive. Credo che sia sbagliato col-locarla tra le ‘opere della galera’,come le definì l’autore stesso». Co-sì ha spiegato rispondendo alla sol-lecitazione del giornalista AlfonsoSignorini. Oltre 300 persone travip quali l’artista Dessì, politicicome il consigliere Andrea Masca-retti, consoli di vari Paesi, impren-ditori di spicco a livello nazionaleed internazionale, signore dell’altaborghesia milanese, ma non solo,e molti affezionati soci dell’Asso-ciazione Amici della Lirica, gior-nalisti, fotografi hanno seguito laserata in cui è stata data una targaal Sovrintendente per il Suo impe-gno nella valorizzazione della Sca-la. I nomi delle personalità impor-tanti presenti è davvero lungo edè difficile poterli menzionare tuttiin un unico articolo. Durante la se-rata è stata data inoltre una targaalla soprano Cristina Mondelli,Presidente della Associazione Li-rica Europea, perché si è distinta

nel promuovere e far comprenderemeglio il valore della musica clas-sica e della professione lirica.L’Associazione Lirica Europea hafine solidaristico ed ha già asse-gnato delle borse di studio in di-versi concorsi lirici, come il “Con-corso Giacomotti” che si svolge aPavia ogni anno ed ha inauguratouna rassegna di cinque iniziativemusicali che si svilupperanno nelcorso della stagione 2015/2016.Daniela Javarone, madrina dei CityAngels e organizzatrice della se-rata, ha anche raccolto fondi conuna gradevole lotteria ricca di pre-stigiosi premi, per l’AssociazioneGomitolo rosa di cui è presidenteCinzia Sasso che, a fine serata, haringraziato i presenti ed ha ricor-dato le finalità ovvero: la promo-zione e la sensibilizzazione di te-matiche medico-sanitarie e cultu-

rali attinenti alla salute; la raccoltafondi per la ricerca, la diffusionee la promozione della cultura dellaconservazione delle lane autoctonee del loro recupero ai fini della sal-vaguardia dell’ambiente; la pro-mozione, il supporto e la realizza-zione di percorsi formativi utili adiffondere la conoscenza dei me-stieri d’arte, in particolar modo nelsettore tessile relativo all’utilizzodelle lane autoctone. La formazio-ne viene effettuata sia all’internodi strutture ospedaliere, sia in cen-tri specializzati. Inoltre lavorare lamaglia ha anche risultati terapeu-tici utili ed erano in mostra alcunidei manufatti della AssociazioneGomitolo Rosa tra i premi dellalotteria assieme a libri di Signorini,ai gioielli di Marina Corazziari ead altri prodotti offerti da aziendequali il gruppo Zepter.

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UNA SERATA PER CELEBRARE LA MUSICA LIRICA

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A sinistra: Daniela Javarone consegna il premio ad Alexander Pereira con Alfonso Signorini;dall’alto in senso orario: brindisi con Alfonso Signorini,Daniela Weisser de Sosa, Daniela Javarone, Cinzia Sassoe Alexander Pereira; gli ospiti durante la serata; DanielaJavarone premia Cristina Mondelli con Alexander Pereira;Cinzia Sasso prepara l’asta benefica con le organizzatrici;Alexander Pereira saluta gli ospiti; gioielli sculture diMarina Corazziari; Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta;Daniela Dessi� e Fabio Armiliato

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uno dei party più trendydi fine anno: l’esclusivoGalà di Natale di Alber-to e Paola Neri si è svol-to a Milano la sera del

29 novembre, anticipando le innu-merevoli serate che coinvolgerannosenza tregua, fino al giorno di Na-tale, gran parte del jet set milanesee non solo. Serate in cui eleganza,

glamour e puro divertimento si af-fiancano a momenti di grande so-lidarietà e riflessione. Lo stimatoimprenditore lombardo AlbertoNeri, dal 1979 al timone dell’azien-da di famiglia, IAN, condivide conla moglie Paola e le figlie Federicae Marianna la passione e l’entu-siasmo nella vita e nel lavoro. IANè un’azienda dinamica che opera

300 “BUON NATALE”

È

AL GRAN BALLO DELLA FAMIGLIA NERI

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nel settore dell’IT offrendo solu-zioni innovative, tecnologicamenteavanzate e sempre al passo coitempi. Per festeggiare il Natale enel contempo coronare le fatichee i successi di un intero anno dilavoro i Neri organizzano da alcunianni questo elegante Galà per tra-scorrere con amici, partner e clien-ti una serata esclusiva e carica dienergia, ricca di sorprendenti emo-zioni, sempre nuove e originali. An-che quest’anno più di 300 persone,tra cui vip, imprenditori e perso-naggi dello spettacolo, si sono ritro-vati sabato 29 nelle sale dell’HotelPrincipe di Savoia. Dopo un brevema sentito saluto di benvenuto del‘padrone di casa’, Alberto Neri, haavuto inizio la squisita e sofisticata

cena, che si è conclusa con una gi-gante torta fiammante. L’evento èstato condotto dal bravo Fabio Mar-chica, mentre Federica Neri (inuna splendida mise rigorosamentefirmata C-room) ha curato la dire-zione artistica della serata, arric-chita da suggestivi momenti dispettacolo e animata dall’esibizionealla console del famoso Dj Molella,special guest della serata. Poi tuttiin pista per le danze, tra effetti spe-ciali e coloratissimi fasci di lucilaser: l’incredibile allestimento hi-tech è stato come sempre curatoda Marianna Neri. Instancabilmen-te tutti gli ospiti hanno continuatoa ballare fino alle prime ore delmattino. Un evento a dir poco in-dimenticabile!

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“CHANGE YOUR MIND”riusciranno a sopravvivere solamentequelle compagnie che, abbracciandoin toto il cambiamento, sapranno

aprirsi ai servizi digitali ed alle nuove tecnologie».Hanno destato un certo scalpore queste parole dell’exAD di Cisco System, John Chambers, pronunciatelo scorso giugno a San Diego alla conferenza annualeriservata agli investitori dell’azienda di San José.Una cosa è certa. Mentre ci sono voluti più di 80anni per passare dal telegrafo al telefono, più di 35anni per passare dalle prime email all’iPhone, nel-l’ultimo decennio abbiamo assistito a molte più in-venzioni, scoperte e innovazioni di tutto il secoloprecedente. E il cambiamento tecnologico non è maiun fenomeno isolato. Infatti un importante aspettolegato alla natura di questa sorta di ‘rivoluzione’ èproprio l’interconnessione tra elementi diversi comel’innovazione tecnologica, la sicurezza, la crescitaeconomica, lo sviluppo sostenibile. Una rivoluzioneche ha luogo all’interno di un complesso ecosistemache comprende i governi, le imprese, la società, lacultura e l’etica. Quindi, quando si cambia qualcosa,e nel caso della tecnologia il cambiamento è costante,

è tutto il sistema che deve cambiare per stare passo.La rivoluzione tecnologica non cambia solo il nostromodo di operare, ma sta cambiando le nostre vite,il nostro modo di pensare e di vedere il mondo. Bastaguardare a come internet ha cambiato il concetto diprivacy, così si spiega il mercato dei droni che sta“prendendo il volo” nonostante l’era post-crisis chestiamo vivendo ormai da più di 8 anni. Infatti le levesu cui poggia la propria strategia I.A.N., impresaguidata da un management capace e dinamico cheda sempre ama affrontare nuove sfide, sono rappre-sentate dalla scelta e dal mantenimento di un precisoposizionamento sul mercato della ‘system integration’del mondo IT, grazie alla qualità e l’efficacia dellesoluzioni proposte, la formazione del personale e larealizzazione di soluzioni taylor-made che creanocon il cliente un rapporto di partnership più che unrapporto fornitore-cliente. L’azienda sta acquisendosempre più rilevanza internazionale, motivo per ilquale nonostante il quadro drammatico del mercatoitaliano riesce a perseguire con successo la propriastrategia con un futuro ricco di sorprese e chissà…acquisizioni a breve!

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questo lo slogan dell’iniziativa charity pro-mossa da ASM durante il tradizionale GranGalà a favore della Fondazione ASM per la

Salute dell’Infanzia, come sempre organizzato concura dalla Presidente Marinella Di Capua. “Adottauna mamma e il suo bambino” propone la tutela dellasalute della futura mamma e del neonato, fin dalgrembo materno, attraverso quella forma di preven-zione primaria associata ad una alimentazione sanaed equilibrata. Il progetto è rivolto in particolare adonne che si trovano in condizioni economiche di-sagiate: ad esse verranno infatti destinati dei buoniacquisto alimentari mirati e personalizzati sulla basedi una consulenza medica, accompagnati da adeguatomateriale informativo, di facile comprensione. L’ini-ziativa, che dopo Milano sarà estesa ad altre zonedell’Italia, è in linea con la crescente importanza at-tribuita da scienziati e studiosi all’aspetto nutrizionalenei primi mille giorni di vita, a partire dalla gravi-danza. È infatti ormai accertato che le giuste sceltealimentari nei primi due anni di vita del bambinone condizioneranno positivamente la salute durantel’intera esistenza.

IL GUSTO DELLA SOLIDARIETÀL’evento si è svolto all’Hotel Principe di Savoia apochi giorni dalla conclusione dell’Esposizione Uni-versale di Milano, quasi un saluto ad Expo per unaulteriore riflessione sul cibo, questa volta in riferi-mento alle gestanti meno fortunate. Per l’occasioneil menu del Galà, dedicato all’incontro con le cucinedel mondo, ha proposto quattro buffet consacrati aipiatti tipici di Italia, Spagna, Stati Uniti e Cina. Nelcorso di questo viaggio tra i sapori internazionali èsvolto un breve ma importante momento istituzionale,per il conferimento di uno speciale Premio della

Fondazione ASM al Prefetto di Milano, FrancescoPaolo Tronca, per il suo decisivo apporto al successodi Expo 2015. Una premiazione che si è caricata diulteriore significato, e si è trasformata anche in uncaloroso saluto a seguito della nomina di Tronca allacarica di Commissario Straordinario del Comune diRoma, dove sarà impegnato per l’organizzazione diun altro grande evento mondiale che avrà come teatrol’Italia, il Giubileo della Misericordia. La parteci-pazione al Galà come sempre è stata alta, in più di

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A cura di GLORIA MAURI

“ADOTTA UNA MAMMA E IL SUO BAMBINO”

Sopra: Marinella Di Capua, Paolo Tronca e Beatrice Mozzi

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300 tra cui tantissimi ospiti illu-stri non hanno voluto mancareall’esclusiva serata, che ha vistoalternarsi momenti di grande ri-flessione e solidarietà ad altri dipuro gusto e divertimento. La con-sueta, ricca lotteria benefica è sta-ta accompagnata da brani musi-cali, curati dal DJ Riccardo Noè,tratti da colonne sonore di celebrifilm dei quattro Paesi a cui è statoreso l’omaggio gastronomico, e daaltri momenti musicali. Nel corsodella serata, condotta dal brillantegiornalista e conduttore Lapo DeCarlo, il giovane e promettentestilista Pierre Prandini ha presen-tato le proprie originali creazioninel campo della gioielleria e hamostrato, durante un’apprezzatasfilata, le sue pellicce. In eviden-za anche i gioielli ideati apposi-tamente per Expo dalla GioielleriaSandi di Padova. Diverse aziendehanno contribuito con la loro ge-nerosità al successo della serata:tra esse, Intesa Sanpaolo, Fonda-zione Berti per l’Arte e la Scienza,Salus Charity Foundation, PierrePrandini Jewels & Furs, Dompéfarmaceutici, Gioielleria Sandi,Azienda Agricola Le Torri, Vher-nier, Elettronica Aster SpA, HotelPrincipe di Savoia.

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A sinistra: Paolo Limiti e Dalila DiLazzaro; in basso: DonatellaBrunazzi e il marito; un momentodella sfilata; sotto a destra: ValeriaMarini; a sinistra: Daniela Forcella,Barbara Funaro, Dora Invernizzi,Michela Rossi e Paola Neri

A sinistra: Marinellae Umberto Di Capua

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A cura di CAMILA RODRIGUES

na donna sexy e grintosa ma maivolgare, sicura di sé ma anchedotata di una forte dose diironia… una donna che guarda al

futuro, interessata al domani e allatecnologia: è questa la donna Versacenella collezione autunno inverno 2015 -2016. Tutto è ‘estremamente’ Versace, lesilhouette e le stampe fino al duvet chesperimenta nuove forme, mentre su felpee abiti da sera appaiono loghi, lettere esimboli digitali che brillano di cristalli eche gridano a gran voce il nome dellamaison. I pantaloni hanno la vita alta, legiacche sono lunghe mentre gli abiti e icappotti stringono sulla vita per scenderecon una gonna svasata. I colori sono fortie decisi: rosso, verde e giallo illuminano icapi realizzati con il classico nero, lestampe e gli inserti danno un pizzico diironia a minidress e completi. Nessundettaglio è lasciato al caso, neppure pergli accessori. Splendidi sono i sandaliVersace, minimal e in suede, colorati e invernice con le cinture e fibbie over size.

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FASHION

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LA STUPENDERIACappotto bebè 100%cashmere doppio pettoceleste con cappucciostaccabile

GOLDEN GOOSESneakers babyGolden Goosemodello Francy di colore blu mirtilloin camoscio

THUNPer darel’immancabiletocco di rossoportafortuna alsuo primo Natale

MONCLERMorbidissimogiubbotto bimbain piume d’oca edeliziose rifiniturerouches

MONNALISAAbito smanicato broccatomodello Party con cinta floreale

FASHION BAMBINI

RALPH LAURENAdorabile peluche diventeràben presto l’animalettopreferito del tuo bebè maanche della mamma

MARTIN ARANDACappottino beigecon cappuccio e

interni a contrastoceleste realizzato inmorbida maglia di

lana e cotone

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a nostra attività è familiare e lavoriamonel settore dei giocattoli da 101 anni.»,dice Maria Teresa Dalavecuras, titolaredi Fortura Giocattoli, «Tra i diritti è mol-

to importante il diritto al gioco e noi desideriamodare un segnale positivo e invitare le famiglie da noiper riscoprire il valore del giocare sano e in compa-gnia. Realizziamo laboratori creativi ludico-didatticie a gennaio ripartiremo con un ricco programma, cisi può iscrivere e avere informazioni dal nostro sito,la pagina facebook e la pagina Instagram». In questianni l’educazione al gioco è stata sottovalutata e tra-scurarla inficia sia la crescita serena dei bambiniche l’armonia familiare. «Scegliamo», prosegue Mar-tina Scaccabarozzi, responsabile marketing di For-tura, «e vendiamo giochi di qualità divertenti, edu-cativi, di intrattenimento, con materiali, se possibile,ecosostenibili, adatti a tutte le età. Da noi si trovala tradizione dei giocattoli in legno, ma prodotti nelpieno rispetto di una gestione responsabile delle ri-sorse forestali, e dei giocattoli di società sino allepiù moderne forniture con un ampio catalogo di at-trezzi e strutture per attività ludico-didattiche, dif-ficilmente reperibili nei normali esercizi commercialiin modo che anche nel gioco i bambinisiano protetti, rispettati e soprattuttosiano a loro agio. Il gioco aiuta a viveremeglio». Giocare consente di creare unrapporto di rispetto reciproco fra bam-bini ed adulti; fa parte della educazionee crescita personale. «Nella nostra at-tività», continua Maria Teresa Dalave-curas, «da sempre sappiamo consiglia-re in base all’età del bambino/a o delragazzo/a quale sia il gioco più adattoe abbiamo anche un servizio di ‘A do-manda, risposta’ sul nostro sito con ilsupporto di uno psicologo e psicotera-peuta per le famiglie». Grazie ai suoidue negozi storici, Fortura rappresenta

un punto di riferimento a Milano nel settore dei gio-cattoli e della fornitura di articoli vari per le famiglie,le aziende, ma anche scuole, nidi, enti, associazioni.Oltre al vastissimo repertorio di giochi fornisce prodottiper arredi, psicomotricità, laboratori, accessori, pro-tezioni di sicurezza, addobbi, travestimenti a secondadelle necessità. Il personale specializzato offre sug-gerimenti a chi è in cerca di un giocattolo o di un gad-get o di materiale per feste, pesche, lotterie, promo-zioni, didattica (giochi di imitazione e ambientazioneetc.). «Inoltre la consegna dei prodotti viene effettuata

anche a domicilio e abbiamo stilato unaccordo con JouéClub, importante grup-po francese con oltre 350 punti vendita,per arricchire l’offerta di prodotti a prezziveramente competitivi».

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FORTURA: GIOCATTOLI DA PIÙ DI 100 ANNI

L’importanza del gioco da 0 a 99 anni

Milano, via Olmetto 10tel. 02 861670

Milano, via Pietrasanta 14tel. 02 55211907

www.forturagiocattoli.com

Sopra: Maria Teresa Dalavecuras con MartinaScaccabarozzi; sotto: Maria Teresa Dalavecuras conil padre nel negozio di via Olmetto negli anni ‘60

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COMPAGNIE DE PROVENCEProfumatori per ambienteDesign colorato e minimal e qualità per i nuovi profuma-tori per ambiente firmati da Compagnie de Provence, ilbrand che dal 1990 crea saponi secondo il tradizionalemetodo Marsiglia, che permette di ottenere prodottisenza tensioattivi industriali, e di non perdere costituentiimportanti presenti negli ingredienti di partenza, comeglicerina, polifenoli, vitamine.

È giunto anchequest’anno ilmomento deiregali di Natale einiziamo a pensarea cosa far trovaresotto l’albero ainostri famigliari eamici. Siete acorto di idee? Neinostri puntiMazzolari, comeogni anno,abbiamoappositamenteselezionato lemigliori propostetra creme, profumie cofanetti beautye tanti altriprodotti:scoprirete tanteidee regalo per ilNatale 2015,adatte aqualunquetipologia dipersona, che vifaranno fareun’ottima figura.

THE LAUNDRESSHome CleaningThe Laundress, un lusso naturale per un bucatoeco-chic, lo travate in profumeria. Fondatricidel marchio, nato nel 2004, Lindsey Wieber eGwen Whiting che, dopo anni di ricerca esviluppo, hanno lanciato questa collezione diprodotti per il lavaggio e la cura dei tessuti.Una grande idea regalo che farà stupire.

NICHE & COOnyrico FragranzeOnyrico, la linea diprofumi di nicchia dellamaison svizzera Niche &Co. L’ambasciatoreufficiale del marchiopresenta nei nostri negozie nel dettaglio la linea diprofumi dedicata al genioed alla bellezza italiana:un viaggio evocativo tranote, dipinti, poemi edopere liriche, raccontatoattraverso 7 diversefragranze.

DOLCE & GABBANAThe One EssenceEau de parfumNuovo capitolo per The One di Dolce & Gabbana, conThe One Essence, che mantiene l’impronta fiorita orien-tale dell’eau de parfum con una nuova intensità. Le notedi testa combinano la dolcezza di litchi e pesca alle noteagrumate e fresche di mandarino e bergamotto. Il cuoreè un morbido bouquet di fiori bianchi di giglio, gelsominoe mughetto. Il fondo è avvolgente e caldo con resine am-brate e vaniglia.

ASCOLTAMARINA…

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La nostra città cisorprende ogni

giorno con nuove“aperture” di

locali sempre piùin linea con leesigenze delmondo deigiovani chelavorano

“online”, di tutticoloro che

mangiano fuoricasa, di quanti

amano ritrovarsiverso sera a bereun aperitivo incompagnia. Nel

nostro giromilanese di

questo mese visegnaliamoalcuni locali

molto piacevoliche abbiamo

visitato per voi

MILANO DA SCOPRIRE

NAP CUP - IL RITROVO ‘PRET A MANGER’In questo locale moderno e colorato si ac-cede da via Statuto e da corso Garibaldi.Nap Cup in realtà non è un ristorante masi può mangiare, non è un bar, ma si puòbere un buon caffè lavorando magari adun tavolo con il proprio pc. Non è un ne-gozio vero e proprio ma si può compraretante cose diverse. Al Nap Cup si respiral’aria della “nuova” Milano. Da provare.

BEDA HOUSE – L’INSOLITO PUBIn questo angolo di città, tra viale Mar-che e via Murat, 10 anni fa c’erano unmeccanico e un carrozziere. Oggi dopotanti lavori, Gigi Beda, ha aperto lasua Beda House. Un pub, dove si pos-sono trovare giovani e meno giovani,a bere o a mangiare. Il Beda non è unristorante, è aperto solo di sera, macome nei veri pub, birre, hamburgerpatatine, piadine, panini non mancanomai. Vale una visita!

OPEN - PIACERI E SERVIZIViale Montenero 6: ecco Open, una buona rifornita libreria, masoprattutto un ampio spazio di1000 mq dove accomodarsi alavorare. 40 postazionidisponibili, wifi gratuito, iPad,stampanti e monitor, servizidavvero interessanti. Open èanche una piacevole caffetteria.

COFFICE - UN’IDEA ORIGINALECoffice, è un nuovo locale in viale Cal-dara 1 a Porta Romana. È il primo bardi Milano dove si può rimanere quantosi vuole pagando un fee di ingresso fis-so (la prima ora costa 4 euro, a seguireogni mezz’ora 1,50): a disposizione deiclienti oltre ovviamente a tavoli e sedietroverete comode poltrone e per sor-prendervi definitivamente anche unbuffet da cui servirsi “all’infinito”!

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GIROMILANO

BISTRÒ DEL TEMPO RITROVATOQui si respira la magia di una atmosfera unica. Siamo in viaFoppa 4, durante l’estate potete godervi la pace e i colori delParco Solari, accomodandovi in uno dei tavolini esterni. Ininverno passate un po’ di tempo nella sala interna fra pareti dilibri e giornali, godetevi una fetta di torta e lavorate sul vostro pco scrivete un ricordo sul vostro diario del… “tempo ritrovato”.

DI VIOLE DI LIQUIRIZIADOLCI TENTAZIONI

Se amate i dolci non potetesottrarvi ad una visita in que-sta originale pasticceria di viaMadonnina, 10 nella zona di

Brera, famosa in città per isuoi fantastici cupcakes, ed

anche per altre sue specialità.In questi giorni che precedo-no il natale scambiatevi qui i

regali, davanti ad una tazza dicioccolata calda. La location

vi scalderà anche il cuore!

CERESIO 7UNA VISTA DA FAVOLAVe lo aspettereste in via Ceresio7 di trovare sul tetto dellostorico palazzo Enel unristorante bar fra i più glamourdella città? Qui potrete goderedi una vista mozzafiato, bere unaperitivo sul bordo di una delledue piscine presenti. Una delleterrazze più belle di Milano. Quic’è anche la sede del marchioDsquared2 dei gemelli dellamoda Dean e Dan Caten.

YE OLDE ENGLANDMILANO BRITISHSe amate lo stile inglese do-vete passare in questo localedi Corso Italia 11, nel centrodi Milano, dove è quasi im-possibile scegliere tra laquantità di the presenti. Na-turalmente non possonomancare i “complementi”per un buon the dalle tazzealle teiere ai filtri. E poi an-cora i vari tipi di zucchero,di biscotti, di marmellate.

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CARTELLONE CONCERTI

ANTONELLO VENDITTIÈ uscito in aprile a 4 anni da “Unica” il nuovoalbum di inediti (19°) del cantautore romano.“Tortuga” è uno specchio sonoro nel quale Ven-ditti si è riflesso e mostra, pur nella familiarità diuno stile riconoscibile, un Venditti mai sentito.Martedì 1 - Mediolanum Forum

NEK“Fatti avanti amore”, che anticipava il 12° al-bum del cantautore - “Prima di parlare” - siera classificato secondo al Festival di Sanremo2015 mentre la reinterpretazione di “Se tele-fonando” di Mina vinceva il premio come “Mi-glior arrangiamento” e il “Premio Sala StampaLucio Dalla”.Mercoledì 2 – Legnano, Teatro Galleria

IMMANUEL CASTOL’artista è attivo da una decina d’anni con com-posizioni dalle sonorità legate alla musica elet-tronica e tematiche incentrate sulla sessualitàraccontata ironicamente. È uscito a maggio“Tropicanal”, il suo album più recente.Mercoledì 2 - Alcatraz

LUDOVICO EINAUDIIl pianista/compositore torinese ha pubblicatoquest’anno il nuovo album “In a time lapse”composto da 14 brani e con una strumenta-zione che comprende pianoforte, archi, per-cussioni ed elettronica.Martedì 8 e Mercoledì 9Teatro Degli Arcimboldi

MARIO BIONDIDopo lo straordinario successo dei live in Italiae all’estero degli scorsi mesi, registra il soldout il concerto dell’artista dell’8 ottobre alTeatro Augusteo di Napoli, anteprima dellaterza parte del “Beyond tour”. Il 13 ottobrel’artista si è esibito all’Open Air Theatre SanCarlo all’Expo di Milano.Sabato 12 - Teatro Degli Arcimboldi

VINICIO CAPOSSELAVenticinque anni di carriera, 14 dischi, centi-naia di canzoni, migliaia di concerti e poi ro-manzi, documentari, racconti, infiniti progettie un disco in uscita. È uno tra gli artisti con ilmaggior numero di riconoscimenti da partedel Club Tenco, con quattro Targhe Tenco.Sabato 12 - Teatro Dal Verme

MADHClassificato secondo all’edizione 2014 di X-Factor, vinta da Lorenzo Fragola, si è esibitoin tutta Italia da marzo a giugno con ben 50apparizioni live per poi pubblicare il 10 luglioil suo primo album, “Madhitation”, dal brano“Sayonara”, uscito durante X-Factor.Domenica 13 - Alcatraz

NEGRAMAROÈ partito a novembre il tour che segue la pub-blicazione del nuovo album della band, ‘LaRivoluzione Sta Arrivando’, uscito lo scorso25 settembre. L’album, già in vetta alla clas-sifica di vendita e certificato Disco d’Oro, arrivaa cinque anni dal multi platino ‘Casa 69’.Da Lunedì 14 a Mercoledì 16Mediolanum Forum

FLORENCE AND THE MACHINELa rock diva e la sua band tornano finalmentein Italia per un attesissimo concerto invernale.Dopo la consacrazione definitiva del grandis-simo live del 20 novembre 2012, la rossa piùpotente dell’indie-rock è pronta a regalarciun altro show epico.Lunedì 21 - Mediolanum Forum

PAOLA TURCIDal 3 dicembre l’artista torna in tour nei teatridi tutta Italia, dove si esibirà in una dimen-sione più intima e raccolta, a contatto direttocon il suo pubblico. L’ultimo album “Io sono”,uscito lo scorso aprile, ha raggiunto la top 10delle classifiche di vendita.Martedì 22 - Teatro Franco Parenti

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uesta storia nasce nel1999 dall’incontro uma-no e artistico tra il sopra-no compositore Rosaura

Longa, di origini Venezuelane e iltenore italiano Franco Morea, finepoeta e artista lirico. La grande in-tesa che si instaura magicamentefra i due artisti, crea una comunio-ne spirituale che porterà risultatisorprendenti, come la nascita dicomposizioni originali per il teatromusicale e il teatro d’opera. Si puòdire che i loro recenti cd, uno de-dicato alla loro inedita opera “Incase Tenea” e la raccolta di cd “Amo-re senza tempo”, contenente unaselezione di brani interpretati daidue artisti in occasione di esibizio-ni in musical, opere, e recital dicanzoni classiche italiane, si inse-riscono di diritto in una ideale listadi regali di Natale. Conosciamo

meglio Franco Morea e RosauraLonga. Tenore Italiano il primo, de-butta nel 2008 all’Ateneo di Cara-cas in Venezuela nel ruolo di MarioCavaradossi nella Tosca di G. Puc-cini. Nel 2003 a Milano al Teatrodelle Erbe nel musical “La Prin-cipessa Neghito’”. A Pavia con ilbaritono Leo Nucci in una grandeinterpretazione. A Lallio (Bg) è pri-mo interprete nel “LIBBÌ LIBBÌ”,Opera sacra contemporanea sullaPassione del Cristo. Nel 2016 saràa Milano nell’opera lirica originale“Incas e Tenea”. Attualmente è Di-rettore Artistico di “Classico Infi-nito” per la cultura umana e mu-sicale nel mondo. Rosaura Longa,soprano, venezuelana, debutta aMilano interpretando i ruoli di Mi-mì nella “Boheme” di G. Puccinie di Leonora nel “Trovatore”. Suc-cessivamente sarà Aida nella “Ai-da” di G. Verdi al Festival del-l’Opera di Brescia. Degna di notaanche la sua interpretazione dallo“Stabat Mater” di G.B. Pergolesi.Calca i palcoscenici operistici diprestigiosi teatri in Italia e all’este-ro, dal “Carlo Felice” di Genovaal “Fraschini” di Pavia, dal Teatrodell’Opera di Monte-Carlo al Mu-

nicipale di Caracas (Venezuela).Inaugura l’arena nella Valle degliDei (Monte Sinai-Egitto). È autoree compositore (membro attivo dellaS.I.A.E.) e pubblica due Musical’s:“Mammifero con le ali” e “La Prin-cipessa Neghitò” con bebutto aMilano al Teatro delle Erbe nel2001. I due cantanti stanno pre-parando una tourné americana traBoston e New York per la presen-tazione delle loro ultime incisioni.Per potere apprezzare fino in fondola loro partnership musicale biso-gna tenere conto anche della loroprofonda convinzione che “la mu-sica e l’arte in genere rappresen-tano la massima unione fra Dio el’uomo” che, secondo le loro piùintime convinzioni, si raggiungesolo superando “prove” non sem-pre facili che comunque servonoa cementare sempre più le idee, isentimenti, edificando un ponteideale che unisca gli uomini a Dio.Le voci e comunque l’arte in ge-nerale di Rosaura Longa e FrancoMorea sono la rappresentazionevivente di questa loro storia di“umana bellezza”.

www.mpnsystem.orgwww.classicoinfinito.it

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UNA STORIA DI “UMANA BELLEZZA”A cura di SANDRO NOBILI

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Le voci e l’arte in generale di Rosaura Longa e Franco Morea sonola rappresentazionevivente di questa loro storia di “umana bellezza”

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IL SESSUOLOGO

osa c’è di più seducente dell’idea di bere inun bicchiere modellato sulla forma di un senoe per di più regale? La leggenda, infatti, rac-conta che la mitica coppa di champagne sia

stata foggiata ispirandosi ai celebri seni di Madame dePompadour, amante “ufficiale” del re di Francia LuigiXV. Il vino fa parte della storia dell’umanità. Le suevalenze sociali oscillano regolarmente tra i valori positividella civiltà del bere e gli eccessi malefici dell’alcoli-smo. Spesso si dibatte sul rapporto tra vino e eros: mail vino fa bene o male al sesso? Il solo odore del vinoinfluenzerebbe il desiderio sessuale: il suo profumo,infatti, replica la funzione dei feromoni umani, sostanzechimiche che hanno il fine di attrarre il partner. Questi,uniti alla bassa quantità di alcol, agiscono sui centrinervosi, facendo rilassare e disinibire il gentil sesso,fungendo da viagra naturale per gli uomini: in quantovasodilatatore, fa infatti aumentare l’afflusso del sanguenei vari distretti, compresi quelli “importanti”. Ovvia-mente gli effetti positivi si possono avere solo a frontedi assunzione moderata di vino, oltre la quale si po-trebbero ottenere effetti opposti per la salute e anchesotto le lenzuola, specie per gli uomini. La sfera sessualesarebbe influenzata dai polifenoli, contenuti nel vinorosso in quantità 10 volte superiore rispetto al vinobianco: pertanto un buon rosso sarebbe un ottimo com-

plice per riscaldare più velocemente una serata intima.Psicologicamente il vino assolve svariate funzioni. Saffolo considera il conforto supremo alla malinconia dellavita e rifugio contro la tristezza della vita pubblica. “Lavita è così amara, il vino così dolce. Perché non bere?”,sosteneva Umberto Saba. Per il poeta Baudelaire nonci deve essere moderazione. Bisogna quindi essereebbri di tutto, di vino, di poesia, di passioni trasgressive.“Niente come il vino è in grado di creare quello statodi euforia, di controllata follia, di evasione necessariaalla creazione”. A parte quelli che hanno il vino tristeo violento, in generale il vino toglie le inibizioni e mettedi buon umore. Altre volte il vino fa scattare la molladella disinibizione e diventa il pretesto per quei com-portamenti che il soggetto non oserebbe assumere amente lucida. Anche il poeta Pascoli ricorda: «ha tregrappoli la vite, bevi del primo il limpido piacere, bevidell’altro l’oblio breve, e più non bere ché sonno è ilterzo…». Il vino è anche al servizio della seduzione.Ovidio, 20 secoli orsono, suggeriva il vino come stru-mento di conquista. Nel gioco della seduzione di coppiail vino è un complice eccezionale se il vostro concettodi seduzione pone il rapporto con la donna (o l’uomo)sullo stesso piano, quello di uno scambio alla pari dipassione e erotismo. Questo perché il vino è seduzionecerebrale, prima che fisica.

Prof. Willy PasiniPresidente A.I.S.P.A.Associazione Italiana Sessuologia Psicologia ApplicataVia Marostica 35, Milanowww.aispa.it

CIL VINO E LA SEDUZIONE

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l dolore acuto serve per con-centrare l’attenzione sullamalattia. È il segnale d’allar-me lanciato dal nostro orga-

nismo quando ci troviamo in unasituazione che mette in pericolola nostra incolumità. Spesso è ilprimo segnale che porta il pazien-te dal medico, la sola ragione percui si richiede l’intervento dellacura. Innesca anche reazioni fi-nalizzate all’allontanamento dallacausa nociva, ed è funzionale apreservare l’integrità del nostro

organismo. Esistono anche perso-ne che non percepiscono dolore,quindi assolutamente indifferentia traumi, fratture, lesioni, e a pa-tologie di interesse medico o chi-rurgico. Si tratta di una ben defi-nita patologia, qualche volta ac-quisibile durante la vita, il piùdelle volte dovuta a problemi ge-netici che impediscono lo svilup-po di particolari circuiti nel siste-ma nervoso centrale. In questi ca-si, già dalla prima infanzia feritemodeste o malattie facilmente cu-

rabili diventano pericolose perchétrascurate. L’analgesia congenitaè indubbiamente un fenomeno chesorprende e incuriosisce. Sebbenela casistica di individui insensibilial dolore risalga molto indietro neltempo, il Puntaspilli Umano è sta-to il primo caso ad attirare l’atten-zione dei medici. Nel 1932 pressola Società Neurologica di NewYork si impone prepotentementeall’attenzione la storia di un uomoche non prova dolore. Cinquan-t’anni, originario di Praga e cre-sciuto negli Stati Uniti, E. G. Gib-son conduceva una vita tranquilla.Ma l’elenco degli incidenti nellasua vita a partire dai sette anni dietà era lunghissimo, e annoveravagravi ferite e lacerazioni, frattureossee e ustioni, mai accompagna-te da dolore. Un giorno alcuni col-leghi, testimoni dell’indifferenzacon cui reagiva ad una ferita cau-sata da un grosso chiodo che gliaveva perforato un dito, lo inci-tarono a tradurre questa sua ca-ratteristica in una fonte di guada-gno. Iniziò quindi ad esibirsi inpubblico diventando la principaleattrazione in uno spettacolo tea-trale. Il dolore acuto permette diriconoscere situazioni che, quan-do trascurate, diventano causa diulteriori sofferenze. È il campa-nello d’allarme che spinge ad agi-re per ritrovare il benessere. Perevitare che il dolore diventi cro-nico bisogna ascoltarlo, perchérimanga un alleato e non si tra-sformi in nemico.

I

QUANDO IL DOLORE

È UN AMICO

Dr. Paolo MaricontiSpecialista in Anestesia e Farmacologia

Esperto in Medicina del [email protected]

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COME STAI?

gni anno Dicembre è unmese che prepara lagrande festa del S. Nata-le. Grandi e piccini scel-

gono i decori più belli per vestirela casa per i giorni di gioia. Si cer-cano idee originali e davvero uni-che, ma l’unicità la troviamo solonelle cose che riusciamo a realiz-zare da soli. Mai come quest’annole persone riflettono sugli acquistie li ponderano per benino permettere a segno un regalo vera-mente giusto ed adatto al destina-tario. Potreste realizzare con le vo-stre mani, ma con fantasia e crea-tività, diverse cose:- Cartoline di auguri realizzatecon le piccole foglioline raccolteal parco: seccate tra le paginedi un vocabolario, poi fissate suun cartoncino e spruzzate con

dello spray d’oro o d’argento econ glitter di brillantini.

- Confezionate i vostri regali conelementi veramente naturali.Usate della paglia di legno na-turale, non tinto. Arricchite levostre scatole-regalo con pignee pignette di varie dimensioni,aggiungete rametti di baccherosse che potrete acquistare dalfiorista… Tutta la scatola saràpiù gioiosa e caratteristica, masopratutto, nello stile giusto.

- Fate delle decorazioni tridimen-sionali per l’albero, la casa, ipacchetti. Ritagliate delle belleimmagini di angioletti, pupazzidi neve, orsacchiotti, teiere, bi-scotti, folletti, scoiattoli o quantoaltro vi piaccia. Basta incollarlisu un cartoncino rigido ed arric-chirli con dei nastri o passama-

nerie che ci sono avanzate e cheabbiamo già in casa…

- Mettete dei piccoli legnetti as-sieme a stecche di cannella eanice stellato intero, poi legaticon del nastro. Si trasformeran-no in segnaposto oppure incol-lati a caldo su di un cartoncinorobusto, potrebbero diventareun portatovagliolo natalizio.

- Pommander profumati di arancee chiodi di garofano. Il Pomman-der è un classico dell’inverno eadesso è proprio il momento giu-sto per farlo. Non solo è un deo-dorante buonissimo, ma vi potretedivertire a decorarlo a modo vo-stro come più vi piace. Materialenecessario: arancia fresca a buc-cia sottile, chiodi di garofano, tan-ti freschi e profumati (in erbori-steria), cannella o radice di iridefiorentina in polvere (come fissa-tore del profumo), nastro che ave-te in casa, per separare le even-tuali decorazioni e uno spillo perfare i “buchetti” che saranno poiriempiti dai chiodi di garofano.Create il disegno che vi piace (ve-di esempi in figura). Finita la de-corazione, rigirate l’arancia in unpiatto fondo, con la cannella ol’iride fiorentina in polvere. Te-nete il tutto chiuso in sacchettodi carta per 15/20 giorni, per fis-sarne la profumazione. A vostropiacimento potrete usarla comedecorazione su un vassoio o legatacon un nastro abbastanza lungosull’albero di Natale.

Buon lavoro!

Gabriella Fiumani De SimoneErboristeria Officinale MediolanumVia A. Volta 7 - 20121 MilanoTel. 02 6572882www.erboristeriamediolanum.it

OÈ QUI LA FESTA?!!!

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ANDATA E RITORNO

erra di sci tutto l’annograzie alle splendide pi-ste dello Stelvio, la Val-tellina - nel cuore delleAlpi - è nota per la bel-

lezza delle sue montagne e per es-sere destinazione prediletta dagliamanti degli sport invernali oltre aconservare testimonianze storichedi grande fascino. 400 km di pistesono dedicate allo sci alpino, sem-pre perfettamente curate, con uncomprensorio che vanta località difama internazionale come Livigno,Bormio, Santa Caterina Valfurva,Valdidentro, Valdisotto, Aprica, Te-glio, Chiesa Valmalenco, Valgerolae Madesimo/Campodolcino. E 200km sono dedicati allo sci nordico,con piste immerse in parchi e riser-ve come a Santa Caterina Valfurvae Pian Gembro, vicino all’Aprica,ampi dossi soleggiati a Livigno, inValmalenco al Lago Palù o nellapiana di Chiareggio, o in Valchia-venna, anelli adatti anche agli ago-nisti come quelli della pista “Viola”in Valdidentro, le possibilità sonomolte. La stagione internazionaledelle Granfondo ormai da anni siapre a Livigno con la “Sgambeda”,maratona di 43 km che coinvolgemigliaia di appassionati. Non si puòpoi ripartire senza aver fatto un girosul Trenino Rosso del Bernina, pa-trimonio Mondiale dell’Umanità, ilmitico treno che unisce Tirano a St.Moritz, un’avventura magica tra

montagne stupende con caratteri-stiche uniche, è la trasversale alpinapiù alta d’Europa e una delle ferro-vie ad aderenza naturale più ripidedel mondo.

ARTE, CULTURA E …RELAXOltre allo sport, in Valtellina si pos-sono visitare numerosi musei, tra ipiù significativi il Museo Valtelli-nese di Storia e Arte ubicato pressoPalazzo Sassi de’ Lavizzari, nel cen-tro della città di Sondrio, pinacotecaricca di opere di artisti locali cheoffre una panoramica della storiadell’arte valtellinese dal Medioevoal nostro secolo e il Museo del Te-soro in Valchiavenna con un vastocorredo di paramenti e arredi sacri,come croci astili in rame, una seriedi calici e un rarissimo codice mu-sicale dell’XI secolo. Pezzo forte èla “Pace di Chiavenna”, copertinadi evangelario del XII secolo in orosbalzato, gemme, perle e smalti, ca-polavoro dell’oreficeria medioevale.Non mancano luoghi più curiosi co-me il parco delle Incisioni Rupestridi Grosio (Gròos), prima e più an-tica testimonianza della presenzadell’uomo in Valtellina, oppure ilMuseo dell’Homo Salvadego, in ValGerola, dedicato allo “Yeti delle Al-pi”, o l’Osservatorio Ecofaunisticodi Aprica dove è possibile quasitoccare stambecchi, cervi, capriolie il gallo cedrone. E poi la Galleriadei Pompieri, a Mese e il Museo

Valtellinese della Moto d’Epoca aSondrio. Una visita la meritano an-che i tanti castelli arroccati nel cuo-re delle Alpi come il Castel de Piroal Grumello, nel Comune di Mon-tagna in Valtellina, il Castel Pari-belli di Albosaggia, il Museo - Ca-stello di Masegra, arroccato su unospuntone di roccia che domina Son-drio dall’alto. E poi gli eleganti pa-lazzi Sertoli-Rajna e Guicciardi,che si trovano uno accanto all’altronello storico quartiere Cantone diSondrio, il barocco Palazzo Sertoliche si affaccia nella suggestivapiazza Quadrivio di Sondrio dalla

T

NON SOLO NEVEIN VALTELLINAA cura di ISABELLA RADAELLI

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caratteristica fontana rotonda. Perrilassarsi dopo una sciata o una vi-sita culturale, cosa c’è di meglioche una sosta alle terme? In Valdi-dentro, sono presenti due impiantitermali per il benessere ed il relax:i Bagni Nuovi, in direzione Livignoe i Bagni Vecchi, in direzione Passodello Stelvio, un tuffo nella storiaper rivivere le suggestive atmosferedella Roma imperiale.

PROFUMI, SAPORI… E QUALCHE SOUVENIRDopo una piacevole pausa di relax,è l’ora di scoprire i sapori della Val-

tellina attraverso i suoi prodotti. Apartire dalla Bresaola, uno dei pro-dotti simbolo di questo territorio.Dall’alpeggio nascono formaggi uni-ci come Bitto, Casera e Scimudin,gemme di sapore apprezzate daibuongustai e salvaguardati dal Con-sorzio Tutela Valtellina Casera eBitto. La coltivazione delle mele inValtellina arricchisce di colori eprofumi il fondovalle da Sondrio fi-no alla zona intorno a Tirano. LeGolden Delicious e le Stark Delioussono le varietà più coltivate, ma sitrovano anche la Gala, la Morgen-duft e la Fuji. Piatto tipico della tra-

dizione valtellinese, sono i Pizzoc-cheri, tagliatelle di grano saracenolavorate a mano, conosciuti e ap-prezzati in Italia e nel mondo. Adaccompagnare questa gustosa pie-tanza uno dei vini valtellinesi piùconosciuti: lo Sforzato, espressioneunica di un vitigno, il Nebbiolo, edel territorio di questa affascinantevalle alpina. Sempre dal vitignoNebbiolo nasce il Valtellina Supe-riore, suddiviso nelle cinque sotto-denominazioni Maroggia, Sassella,Grumello, Inferno e Valgella che sifregia della docg al pari dello Sfor-zato. E, prima di rientrare a casa,non dimenticatevi di acquistare unsouvenir del vostro viaggio. Peresempio una pietra ollare, che giàPlinio il Vecchio cita nella sua Na-turalis Historia, proprio in riferi-mento alla Valtellina, oppure unpezzotto, un colorato tappeto moltoresistente confezionato usando ri-tagli di stoffa, ovvero le pezze, cu-cite a mano o al telaio. L’origine delpezzotto, che alcuni fanno risalirealla presenza dei monaci Umiliatiin Valtellina, risiede nella povertàdel mondo contadino e nell’artigia-nato casalingo che portava a co-struirsi in casa tutti gli oggetti, abitie utensili di cui si aveva bisogno.

Da sinistra in senso orario: tipiciprodotti valtellinesi: il trenino rossodel Bernina; manufatti di pietra ollare;il Santuario della Madonna di Tirano e le Terme di Bormio

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ANDATA E RITORNO

on esistono parole adegua-te per raccontare cento-cinque anni di storia di unuomo come Gillo Dorfles,

vissuti nell’intensità di un soffioe che ancora oggi mostrano il de-siderio e il bisogno di scrutare larealtà. Poche persone hanno avutoil privilegio e la caparbietà di es-sere nel tempo senza mai staccare,sempre fuori dal pentolone, acca-lappiatore vagabondo d’arte e dipensieri. Incapace di arrendersialla vita, Dorfles ha aiutato gene-razioni intere a decifrare il belloper sconfiggere il brutto, lui sco-pritore del “kitsch” che ha com-battuto a picconate con le idee ele parole senza tuttavia riuscire aestirparlo, perché il kitsch avanzamagmaticamente ovunque, dal-l’architettura all’editoria attraver-sando arti e mestieri. Gillo Dorflesè professore d’estetica e criticod’arte, ma anche poeta, scultore,medico e artista. Le sue parole ei suoi pensieri, così come le suemani, sono riusciti a costruire di-segni senza tempo, la cui forzacreativa si dovrebbe poter iniet-tare nei giovani, i primi a soccom-bere al brutto e al kitsch. Eccoperché la mostra “Essere nel tem-po”, a cura di Achille Bonito Oli-va, non dice nulla se la si pensasolo come un omaggio all’operatotale di un “padre storico” dellacultura visiva italiana, tra produ-zione artistica, pensiero critico e

teorie estetiche. E tanto meno rac-conta se la si legge come un’an-tologica, termine a richiamo dei“Meridiani” Mondadori che, comeha detto Raffaele La Capria, altramente essenziale della nostra cul-tura, sono una elegante collanadestinata a defunti scrittori delpassato. La mostra romana è in-vece il racconto presente di GilloDorfles, artista e critico d’arte: dueanime distinte, due differenti modidi vivere la relazione con il tempo.Da un lato i tempi del mondo in-teriore: la sua vivacità espressiva,imperturbabile di fronte all’avvi-cendarsi di avanguardie e correntiartistiche. Dall’altro lato i tempidel mondo esteriore: il suo sguar-do che indaga le oscillazioni delgusto. In esposizione a Roma oltrecento fra dipinti, disegni e operegrafiche, ma anche una selezionedi ceramiche e gioielli. Il tutto ac-compagnato da un ricchissimo re-pertorio fotografico e da un corpoinedito di carteggi che testimo-niano le affinità elettive di Dorflescon alcuni degli artisti e intellet-tuali più significativi del Nove-cento. Gillo Dorfles 2015 vive di-gnitosamente a Milano, ama il vi-no, scrivere per lui è un bisognoe fra gli amici più cari ricordaBruno Munari. E poi sì, Dorflesè nel tempo, esattamente dal1910. E ci si trova benissimo,sebbene a lui non piaccia parlaredel tempo.

GILLO DORFLES. ESSERE NEL TEMPO

N

MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma

Via Nizza 138, RomaSino al 30 marzo 2016

Orari: da martedì a domenica 10.30-19.30

A cura di STEFANO DE ANGELIS

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